Home Blog Page 74

La sezione tifernate dell’ A.I.A tifernate vince il premio una vita per lo sport

Alla sezione tifernate dell’Associazione Italiana Arbitri (A.I.A.) è stato conferito il premio ‘Fernando Rosi –Una vita per lo sport’, giunto alla XXIV edizione,assegnato dal Panathlon Valtiberina nelle mani del vicepresidente Andrea Cravotta intervenuto alla serata insieme a Davide Di Natale: Un riconoscimento tanto più significativo poiché coincidente con il 75° anniversario della Fondazione e in un periodo in cui gli arbitri di calcio stanno intensificando il loro impegno contro la violenza negli stadi.


Come di consueto il club ha assegnato i premi ‘Panathlon Valtiberina’ ad atleti vincitori o piazzati in competizioni nazionali: Leonardo Bartolini (campione nazionale trampolino)per la ginnastica artistica, Arianna Polenzani,Sofia Guerrieri, Eva Meozzi (campionesse naz.li corpo libero a squadre)e Lavinia Bartoccetti (campionessa naz.le corpo libero)per la ritmica, tutti formati dalla Clinique di Città di Castello; quindi Leonardo Braccalenti, medaglia d’argento ai mondiali brasiliani di pallacanestro per atleti sordi under 18; Dante Cherubini Scarafoni, campione italiano singolo e a squadre di tiro a volo piattello fossa Federcaccia; Sofia Napoli(campionessa italiana 400 misti di nuoto cat.ragazze) e i campioni italiani di lancio del formaggio: Sauro Martinelli (9 kg), Massimo Giordani(6Kg) e Alessandro Giorni (junior 1 kg).

Da sottolineare poi le targhe d’onore a Federico “Fred” Morini, Responsabile Fisioterapisti e Osteopati Nazionale di Ciclismo (F.C.I.), un autentico protagonista di questo sport e un profilo personale straordinario; Alessandro Dolfi, detentore del record di punti (102) realizzati in una partita di basket; la società di rugby tifernate per l’attività di socializzazione e inclusione con l’ Ass.ne Italiana Persone Down, riconoscimento ritirato dal Presidente Marco Notarianni degno esponente di tanta sensibilità sportiva e umana.


Nel corso della cerimonia,alla presenza del fiduciario CONI per l’AltoTevere Simone Santi, coordinata dal Presidente Giovanni Tasegian coadiuvato dal past-president Gabriele Tasegian, il Governatore Marcello Carattoli ha avuto parole di elogio per le iniziative del club locale e ha rimarcato lo stretto legame tra promozione dello sport giovanile e sviluppo del territorio d’appartenenza (con menzione di apprezzamento per gli sport tradizionali)in particolare come arma formidabile contro gli episodi di bullismo, oggi di così stringente attualità.

Commenti

Al via Servizio on line per il Cambio di Residenza

Al via servizio on line per il Cambio di Residenza: un innovativo servizio digitale che semplifica la vita dei cittadini. Da oggi, è possibile effettuare il cambio di residenza all’interno del territorio comunale senza la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici dell’anagrafe. Questa nuova piattaforma denominata WebExpert, accessibile tramite il sito web ufficiale del Comune sotto la Sezione “Servizi Online” (https://www.comune.cittadicastello.pg.it/pagina829_portale-dei-servizi-online.html), è stata progettata per garantire ai cittadini un’esperienza semplice, veloce e sicura.

Il servizio consente di prenotare on line un appuntamento di cambio di residenza, svolgere da remoto l’appuntamento tramite videoconferenza, caricare e inviare tutta la documentazione necessaria in formato digitale. La piattaforma è stata sviluppata tenendo conto delle più recenti normative in materia di protezione dei dati personali, garantendo la massima sicurezza e riservatezza nelle operazioni online. Per utilizzare il servizio, i cittadini dovranno compilare correttamente la relativa modulistica pubblicata sul portale della Trasparenza e disponibile all’indirizzo, https://trasparenza.comune.cittadicastello.pg.it/archivio16_procedimenti_0_56630.html, in cui sono indicate le modalità per fruire del servizio.

“Il comune – precisa l’assessore Rodolfo Braccalenti, nel ringraziare responsabili e operatori a vari livelli del Servizio Demografico e Sistemi Informativi e telematici – ha avviato da tempo la transizione digitale, continuare questo percorso significa trovare anche soluzioni per avvicinare i servizi della Pubblica Amministrazione ai bisogni delle persone, rendendo più facili e accessibili gli adempimenti da compiere. Quindi, previo appuntamento, la persona che dovrà effettuare il cambio di residenza all’interno del comune sarà supportato da remoto da un operatore del Servizio Demografico per l’espletamento della procedura.”

Commenti

Ad In Primo Piano Letizia Michelini

Tora In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il consigliere regionale Umbro del PD Letizia Michelini

Commenti

Mozione per il rilancio del Centro Storico approvata: Gentili (Adesso). “un successo per tutta Sansepolcro”


Durante il Consiglio Comunale di sabato 28 dicembre, la mozione presentata dal gruppo Adesso
Riformisti per Sansepolcro, riguardante le iniziative per la rivitalizzazione del Centro Storico, è
stata approvata all’unanimità. Un risultato che rappresenta una vittoria condivisa per l’intera
comunità.
“Questo voto unanime dimostra che, quando si tratta di temi fondamentali come il futuro del
nostro centro storico, è possibile superare le divisioni politiche per lavorare insieme nell’interesse
dei cittadini. È un segnale di speranza per Sansepolcro e per tutti coloro che credono nel potenziale della nostra città” – ha dichiarato Michele Gentili, capogruppo di Adesso Riformisti.
La mozione, costruita attraverso il confronto con commercianti, associazioni e cittadini,
prevede una serie di azioni concrete, tra cui:


− Istituzione di un tavolo permanente di concertazione, che coinvolga rappresentanti delle
categorie economiche, amministrazione comunale ed esperti, per monitorare i progressi
e pianificare ulteriori interventi.
− Agevolazioni fiscali per incentivare nuove attività e riqualificare quelle esistenti.
− Incentivi per affitti calmierati per rivitalizzare i locali sfitti.
− Investimenti in promozione turistica e il coinvolgimento di esperti per sviluppare
strategie condivise.


“Ringrazio tutti i consiglieri che hanno sostenuto questa proposta e soprattutto, i cittadini e i
commercianti che ci hanno aiutato a costruire una visione condivisa. Ora ci aspettiamo che il
Sindaco e la Giunta trasformino questo impegno in azioni concrete e tempestive” – ha aggiunto
Gentili. Il gruppo Adesso Riformisti per Sansepolcro continuerà a vigilare affinché quanto
approvato oggi venga realizzato nei tempi previsti. Questa mozione rappresenta un
importante inizio di un percorso condiviso, che ci auguriamo possa portare a risultati
significativi per il futuro del centro storico e dell’intera comunità di Sansepolcro“.

Commenti

Solidarietà da record per la “25 ore di nuoto” di Città di Castello

Solidarietà da record per la “25 ore di nuoto” alla piscina comunale di Città di Castello. La manifestazione organizzata con il patrocinio del Comune dai Nuotatori Tifernati Polisport con CNAT’99 e Polisport, si è conclusa stamattina alle ore 12.00 con il primato di chilometri percorsi in vasca, 1.172 chilometri e 850 metri, al termine di una grande festa che ha riunito 401 atleti nella maratona natatoria che per oltre un giorno intero si è svolta nell’impianto tifernate.

Per aiutare la Caritas di Città di Castello e sostenere gli oratori di San Giacomo e Madonna del Latte, ai quali saranno devoluti i proventi per 2.200 euro, frutto delle donazioni de partecipanti all’evento, si sono davvero mobilitati tutti: atleti di caratura internazionale come gli olimpionici Federico Burdisso e Filippo Megli, l’ultraswimmer Marco Fratini, che con gli 80 chilometri percorsi senza sosta per 25 ore consecutive in acqua ha dato la spallata decisiva per il record, nuotatori di tutte le età, atleti di altri sport, le persone con disabilità del gruppo sportivo della Beata Margherita e intere famiglie, con babbo, mamma e figli in acqua per condividere un bel ricordo insieme nel segno della solidarietà.

Addirittura c’è chi è arrivato quasi dal Polo Nord pur di dare il proprio contributo ad aiutare il prossimo. Eggen Kyrre, avvocato norvegese, innamorato di Città di Castello e dell’Altotevere dove ha acquistato una proprietà e si trasferirà a breve, ha raccolto l’invito dei Nuotatori Tifernati Polisport, attraverso il presidente Valentino Cerrotti e il responsabile della logistica Francesco Serafini conosciuti grazie all’amico comune Fabrizio Margutti, e si è tuffato in acqua per percorrere 2.500 metri.

Una piccola impresa, per giunta in occasione del suo 56esimo compleanno, che sarà l’inizio di un’esperienza sportiva che continuerà prossimamente nelle competizioni master con i colori della società di Città di Castello. Tra i partecipanti hanno destato tenerezza i piccolissimi bambini accompagnati dai genitori, il più giovane dei quali un maschietto di due anni. Insieme a loro, non hanno voluto mancare all’appuntamento nemmeno i nuotatori “più grandi”, con Nerio Neri, dei Nuotatori Tifernati Polisport, che con i suoi 76 anni è stato protagonista del primo tuffo.

Dietro il recordman di percorrenza Fratini, una donna è risultata la più resistente di tutti con ben 17.400 metri, mentre sono stati tantissimi i giovani del CNAT’99 che sono scesi in acqua insieme ai master. Come promesso, non si sono sottratti alla sfida nemmeno il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport Riccardo Carletti, che hanno indossato costume e cuffia per condividere con i tanti concittadini presenti il piacere di una nuotata per la nobile finalità della manifestazione. Attorno alla mezzanotte i due amministratori hanno rinnovato la gara sul filo dei metri, dando vita a una divertente competizione che si è conclusa in parità, con la ragguardevole distanza di 6 chilometri a testa percorsi in vasca.

A fare da colonna sonora all’insolita, ma ormai tradizionale, sfida sono state le note dei musicisti tifernati Emanuela Agatoni al violino, Tommaso Bruschi, al violoncello, e Erika Capanni, alla viola, che poco dopo mezzanotte hanno suonato, in una surreale piscina con luci abbassate e una vasca piena di nuotatori sullo sfondo, un repertorio applauditissimo dai nuotatori e spettatori presenti. Con l’Adeste Fideles, Ding Dong Merrily on High, un classico del Natale, e una emozionante, quanto insolita, versione con gli archi di Stairway to heaven dei Led Zeppelin, immortale brano rock di una delle band più popolari iconiche di sempre, hanno dato ritmo e spinta ai tanti appassionati che hanno fatto le ore piccole pur di nuotare.

Terminata l’esibizione, i protagonisti del concerto hanno indossato cuffia e costume per fare un po’ di vasche e unirsi a chi ha fatto le ore piccole pur di esserci. Ancora alle 3.00 del mattino nelle corsie della vasca grande dell’impianto si potevano contare oltre 20 nuotatori andare avanti e indietro in acqua, davvero con un ammirevole spirito di partecipazione. “Esserci era doveroso ed è stato bello vivere questa bella pagina di sport e solidarietà insieme ai Nuotatori Tifernati Polisport, al CNAT’99 e a Polisport, che ringraziamo per la straordinaria passione e il grande impegno profuso per organizzare la manifestazione, e ai tanti cittadini che hanno raccolto con entusiasmo e una partecipazione straordinaria l’invito a nuotare per aiutare le persone in difficoltà attraverso la Caritas e far crescere in modo sano i tanti giovani in due tra gli oratori della città più vivaci e intraprendenti”, hanno dichiarato

Secondi e Carletti, che si sono congratulati con tutti per l’ottimo esito dell’evento, assistendo alle ultime bracciate prima dello stop a mezzogiorno. Sindaco e assessore hanno ricordato che la piscina comunale all’inizio del 2025 chiuderà al termine dei corsi della scuola di nuoto per l’importante intervento di restyling da oltre 1 milione e 300 mila euro che si è reso necessario dopo oltre 40 anni di attività, prendendo l’impegno con gli sportivi di riaprire prima possibile l’impianto. “Questa piscina è veramente amata e lo hanno dimostrato tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione, una risposta davvero bellissima in nome dello sport e della solidarietà di cui siamo veramente contenti e riconoscenti”, hanno testimoniato il presidente dei Nuotatori Tifernati Valentino Cerrotti, con Francesco Serafini, e il presidente del CNAT’99 Federico Cavargini.

“L’impianto come al solito ha offerto la location ideale per ospitare così tante persone per un giorno intero, ci siamo divertiti insieme e ci siamo goduti al massimo ciò che di bello può offrire la nostra piscina, che presto saluteremo con un arrivederci, sicuri di ritrovarla ancora più bella e funzionale”, ha commentato l’amministratore unico di Polisport Stefano Nardoni, ringraziando il personale della società che ha reso possibile la manifestazione.

Commenti

Tanta gente in pinacoteca per la Pala di santa Cecilia

Hanno superato ogni previsione le persone che ieri Sabato 28 dicembre 2024 hanno voluto vedere dopo quasi mezzo millennio la Pala di Santa Cecilia di Luca Signorelli e bottega come la videro i contemporanei dell’ artista quando nel 1516 la realizzò per il chiesa omonima. Un afflusso incredibile per un restauro che ha accompagnato e scandito il 2024 culturale e messo al centro la Pinacoteca museo summa dell’identità artistica tifernate, dove Rinascimento e contemporaneità convivono.

Ma come nasce la nuova attribuzione? Ce lo spiega il prof. Tom Henry: “Esistono molti modi di celebrare un artista e solitamente i restauri oltre alle mostre sono gli strumenti migliori. Questo intervento permette di valorizzare non solo la Pala di Santa Cecilia, ma anche di ridare la giusta attenzione alla tarda attività di Luca Signorelli, che si rivela cruciale per capirne veramente il percorso e la storia. E il lavoro di Signorelli a Città di Castello riveste un ruolo di primaria importanza, anche per la formazione del giovane Raffaello”. Il restauro integrale della Pala di Santa Cecilia che va ad aggiungersi ad altre opere del “maestro” custodite nello splendido  Palazzo Vitelli alla Cannoniera rivela la mano prevalente di Luca Signorelli.

L’intervento, che ha messo in luce l’attribuzione è statofinanziato da “eCampus” Università tramite Art Bonus. Fu destinata al Louvre, per volere del primo direttore Vivant Denon, uomo di fiducia di Napoleone, e solo le sue dimensioni (due metri per tre) ne impedirono la partenza. La predella fu invece ritrovata nel 1945 fra i capolavori destinatial museo immaginario di Hitler.

Abbiamo avuto l’onore di restituire ai contemporanei un’opera di pregiatissima fattura – hanno sottolineato Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, e Michela Botteghi, assessore alla Cultura – imponente per tecnica e per dimensioni, in cui lo stile e la maestria di Signorelli sono apprezzabili sia nell’insieme che in particolari di rara bellezza. Erano secoli che la pala di Santa Cecilia aveva perso il suo aspetto originale. Oggi possiamo vederla come appariva ai nostri concittadini del Cinquecento: un privilegio che non accade spesso e per il quale ringraziamo l’Università E Campus, che ha finanziato il progetto di restauro. Città di Castello è una città che nel corso del tempo deve molto al mecenatismo grazie al quale ospitiamo nei nostri musei opere di Signorelli e Raffaello, De Chirico, Pistoletto.

È importante che questo proficuo rapporto tra pubblico e privato per la valorizzazione dei beni culturali continui anche in futuro. Per oltre un anno tante persone hanno lavorato quasi quotidianamente per il recupero della Pala di Santa Cecilia: ringraziamo Tom Henry che ha visto l’impronta di Signorelli nascosta dietro i segni del tempo, la Soprintendenza Archeologia, Beni culturali e Paesaggio, che ha seguito il restauro in modo continuativo, e il restauratore Paolo Pettinari. Il cantiere del restauro allestito in Pinacoteca – hanno concluso sindaco ed assessore- ha consentito di seguire in tempo reale il difficile e delicato processo di disvelamento, attraverso i complessi atti critici che hanno permesso di riportare la pala al suo splendore originario e di condividere il percorso con i visitatori, le scuole e la cittadinanza”.

Info www.rimaltotevere.it, FB e IN, www.comune.cittadicastello.pg.it. Pinacoteca Comunale,Via della Cannoniera – Tel. 075 8520656 – 075 8554202 fax 075 8527574 cultura@ilpoliedro.org – Orari: Dal 1° aprile al 31 ottobre: 10 -13 / 14.30 -18.30 Dal 1° novembre al 31 marzo: 10 -13 / 15 – 18 Chiuso: lunedì, salvo festivi e prefestivi

Commenti

Il vescovo di Città di Castello ha aperto l’anno giubilare con una cerimonia partecipata e sentita dalla comunità tifernate

Il vescovo di Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini, ha aperto l’anno giubilare con una cerimonia partecipata e sentita dalla comunità tifernate, pronta a percorrere un itinerario di fede, riconciliazione e rinnovamento, unita nello spirito di fraternità e condivisione.Le prime parole pronunciate dal Vescovo durante l’omelia sono un incoraggiamento: “La speranza non delude!”, un messaggio che “con forza il Papa ha affidato a questo Anno Santo”. “L’orizzonte del cuore di ogni creatura umana – ha continuato il vescovo Luciano – è la speranza. Tutto il desiderio di vita che Dio ha seminato in ciascuno di noi necessita di speranza. L’esistenza di noi figli di Dio si comprende e si spiega solo nell’ottica della speranza. Nessuna delle capacità e delle attività umane porta frutto se non ha uno sguardo di speranza”.

La costruzione di una nuova famiglia

In questo particolare periodo dell’anno, quando il tempo trascorso in famiglia è il centro della nostra quotidianità, le parole di don Luciano fanno riflettere. “Dentro le nostre case – dice – si manifestano con maggiore crudezza le insidie di questo nostro tempo. Pensiamo alla fragilità delle relazioni affettive e ai continui assalti che subiscono da una cultura non rispettosa della persona umana. Il timore di progettare la costruzione di una nuova famiglia, sfuggendo al canto stonato delle sirene avverse che adorano il benessere personale prima che il dono di sé. La responsabilità enorme di accogliere la vita come un dono di Dio e di educarla nel corso degli anni e delle stagioni, mentre l’onere e l’onore della genitorialità è stretto e misconosciuto tra esigenze altre”.

Giubileo della Speranza

Così, continua il Vescovo, ci viene incontro la speranza. “Ecco allora che l’annuncio della speranza – esorta mons. Paolucci Bedini – non può che partire dalle nostre famiglie e per le famiglie tutte che abitano il nostro territorio. Gesti e segni concreti, per rianimare fiducia e speranza, possono essere pensati e realizzati a partire dalle condizioni di vita delle nostre famiglie. La comunità cristiana, che è famiglia di famiglie, ha la responsabilità e la missione stupenda di spalancare le proprie porte per accogliere ogni desiderio autentico di vita nuova, e di varcare le porte delle nostre case per conoscere, amare e servire la vita di ogni fratello e sorella. Se sapremo tenere aperte le porte del cuore non mancherà il soffio e l’ispirazione dello Spirito Santo a guidarci e spingerci laddove si continua ad attendere la luce e la brezza della speranza”. 

Insieme in cammino verso la Speranza

L’omelia termina con un invito rivolto a tutti i fedeli. “Carissimi fratelli e sorelle, sentiamoci tutti invitati – aggiunge il Vescovo – a percorrere insieme i sentieri che portano alla speranza. Mettiamoci anche noi in cammino e con fiducia compiamo questo pellegrinaggio che la fede ci indica. Uomini e donne di speranza, capaci di cercare e costruire motivi di speranza, consapevoli e responsabili di dover coltivare e custodire i germogli che continuamente il Dio della Speranza semina tra di noi”.

Commenti

Partenza nel segno delle stelle e della passione per la 25 ore di nuoto alla piscina comunale di Città di Castello

Partenza nel segno delle stelle e della passione che unisce le generazioni per la 25 ore di nuoto alla piscina comunale di Città di Castello. La manifestazione di solidarietà, che fino a domenica 29 dicembre alle ore 12.00 sarà aperta a ingresso gratuito tutti coloro che vorranno nuotare contribuire con un’offerta libera ad aiutare la Caritas e sostenere l’attività degli oratori di San Giacomo e Madonna del Latte, ha preso il via stamattina tra tanto entusiasmo e la voglia di stare insieme che ha accomunato adulti e bambini.

Un’energia contagiosa, capace di richiamare sui blocchi di partenza anche i grandi talenti del nuoto nazionale, Federico Burdisso, campione del mondo ed europeo due volte bronzo alle Olimpiadi di Tokyo, e Filippo Megli, olimpionico a Tokyo e Parigi, bronzo agli ultimi mondiali e vice campione europeo, che hanno fatto di tutto per esserci e hanno dato il via all’evento con il primo tuffo. Un balzo in acqua applauditissimo, al quale hanno partecipato anche l’enfant prodige di casa, Andrea Pierini, medagliato ai Criteria Nazionali Giovanili e finalista ai recenti Campionati italiani assoluti e nel Trofeo Internazionale Settecolli di Roma, Marco Fratini, ultraswimmer medico perugino ma tifernate d’adozione, capace di imprese memorabili che, come al solito nuoterà per tutte le 25 ore della manifestazione, e Nerio Neri, master esperto, con i suoi 75 anni, e vero esempio di longevità sportiva.

A dare il via alla 25 ore di nuoto è stato l’assessore allo Sport del Comune di Città di Castello, Riccardo Carletti, che ha promesso tante vasche per la nottata e si è unito agli organizzatori, il presidente dei Nuotatori Tifernati Polisport Valentino Cerrotti, con Francesco Serafini, l’amministratore unico di Polisport Stefano Nardoni, il presidente del CNAT’99 Federico Cavargini, il direttore della Caritas Gaetano Zucchini. Anche il sindaco Luca Secondi ha preannunciato che cercherà di essere presente in vasca, come l’anno scorso, quando con l’assessore Carletti duellò sul filo dei metri oltre i 5 chilometri di bracciate.

Tra i primi a scendere in acqua, con le corsie subito riempite da 80-90 nuotatori, ci sono stati i giovanissimi atleti del CNAT’99 e i ragazzi della Beata Margherita, che hanno offerto una bella immagine della gioia di fare sport che è in grado di unire tutti.

Commenti

Domenica 5 Gennaio 2025 ai Riuniti, il concerto dell’Epifania dal titolo “Invito all’Opera”

Domenica 5 Gennaio 2025 alle ore 17.30 presso il Teatro dei Riuniti, si terrà il concerto dell’Epifania dal titolo “Invito all’Opera”.
Il concerto organizzato dalla Nuova Scuola Popolare di Musica – Aps, con il sostegno e il Patrocinio del Comune di Umbertide – Assessorato alla Cultura e con il contributo della Regione Umbria, rientra nel programma natalizio degli eventi culturali della città.

Sarà una speciale occasione per tutti i cittadini di avvicinarsi alla musica operistica nell’ascolto delle più belle Ouvertures e Arie d’Opera dei più grandi maestri d’opera, fra cui Rossini, Verdi, Bizet e naturalmente Puccini, colui che ha reso l’opera italiana famosa in tutto il mondo e di cui il 2024 è stato il centenario della morte.

Anche il Comune di Umbertide con questo evento ha voluto partecipare a tali celebrazioni con una serata a lui dedicata e affidata musicalmente al “Piacenza Wind Quintet”, il cui fondatore e membro è il nostro concittadino Ivano Rondoni, docente di clarinetto principale presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza, nonché Direttore e Presidente della locale Nuova Scuola Popolare di Musica – Ass.ne Culturale, che da oltre 40 anni si adopera didatticamente per curare e diffondere la musica di tutti i generi nel nostro territorio.

Elena Cecconi, Paolo Pinferetti, Ivano Rondoni, Tommaso Perotti, Fausto Polloni, già prime parti delle più importanti orchestre sinfoniche italiane, sono artisti di livello internazionale che si esibiscono sia come solisti, performers in gruppi da camera e in orchestra, sia in Italia che in tutta Europa. Da anni il Quintetto propone programmi musicali accattivanti, dando spazio a repertori originali per questa formazione unitamente a trascrizioni o brani a loro dedicati.

Questo quanto dichiarato dal sindaco Luca Carizia: «Questo concerto è un esempio perfetto di come la nostra comunità sappia valorizzare momenti culturali di altissimo livello. L’omaggio a Puccini testimonia il nostro impegno nel custodire e promuovere il patrimonio musicale italiano, rendendolo accessibile a tutti. Invito i cittadini a partecipare numerosi a questa serata speciale, un’opportunità unica per celebrare insieme l’arte e la cultura».

Il vicesindaco con delega alla cultura, Annalisa Mierla, ha aggiunto:
«Con questo evento vogliamo regalare alla nostra comunità un’esperienza musicale straordinaria. L’opera è parte della nostra identità culturale, e ascoltare dal vivo arie e ouverture dei grandi compositori è un’emozione unica. Ringrazio il maestro Rondoni e il Piacenza Wind Quintet per aver reso possibile questa iniziativa, che unisce tradizione e qualità artistica».

Questo il programma: Gioachino Rossini (1792-1868): Ouverture da “L’Italiana in Algeri” e da “Il Signor Bruschino”; Georg Bizet (1838-1875): Fantasia su “Carmen”; Giacomo Puccini (1858-1924), nel Centenario della morte: “Vissi d’arte” da Tosca, “Un bel di’ vedremo” da Madama Butterfly, “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi, “Nessun dorma” da Turandot; Giuseppe Verdi (1813-1901): Ouverture da “Nabucco”.

L’ingresso al concerto è libero e gratuito.
Info e prenotazioni al 3460222879.

Commenti

Umbertide: Mercato settimanale anticipato a martedì 31 dicembre

Martedì 31 dicembre 2024 verrà anticipato il mercato settimanale del mercoledì sia per consentire ai cittadini di organizzare gli acquisti in vista della fine dell’anno, sia per permettere ai nostri commercianti itineranti di festeggiare il nuovo anno con maggiore tranquillità.


Poiché gli operatori saranno in numero inferiore rispetto ai normali mercati settimanali, verrà istituito il divieto di sosta con rimozione in: piazza Mazzini; Piazza L.go Vittorio Veneto (sotto la Rocca).
Resterà invece libero il parcheggio di piazza Caduti del Lavoro.
Le aree dove verranno posizionati i banchi degli operatori saranno: piazza Matteotti, piazza Mazzini, Piazza del Mercato e Piazza Vittorio Veneto.

Commenti

Il sindaco, Luca Secondi ha ricevuto a palazzo comunale il nuovo Questore di Perugia, Dario Sallustio

Il sindaco, Luca Secondi ha ricevuto a palazzo comunale il nuovo questore di Perugia, Dario Sallustio, che ha assunto l’importante incarico lo scorso 16 dicembre. Secondi nel rivolgere il più sentito benvenuto ha ringraziato, a nome della giunta, del consiglio comunale e dell’intera comunità tifernate, il questore per la preziosa collaborazione “quotidiana”, e positiva che si è instaurata da sempre con le forze dell’ordine e con la polizia”.

“La Polizia di Stato ogni giorno contribuisce assieme alle forze dell’ordine al controllo del territorio attraverso l’attività ordinaria e straordinaria mirata alla sicurezza delle nostre comunità per il bene dei cittadini”, ha dichiarato il sindaco Secondi che ha colto occasione del gradito incontro per augurare al questore Sallustio un proficuo lavoro. All’incontro ha partecipato anche il vicedirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Città di Castello, Dario Lemmi.

Il dott. Sallustio, 59 anni, nato a Torino ma con residenza familiare in Puglia, è stato promosso Dirigente Generale della Pubblica Sicurezza lo scorso 9 dicembre, dopo aver svolto l’incarico di Questore della provincia di Vicenza. Il suo percorso si è sviluppato prevalentemente in aree territoriali ad alta densità criminale, dove è stato chiamato a svolgere attività operativa, di controllo straordinario del territorio e contrasto alla criminalità comune ed organizzata. Prima di assumere le funzioni di Autorità provinciale di pubblica sicurezza nella provincia di Vicenza è stato Vicario del Questore di Palermo, Questore di Arezzo, Questore di Lucca e, ancor prima, Dirigente del Compartimento Polizia Stradale delle Marche.

È stato anche presso la Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della pubblica sicurezza dove, per cinque anni, ha diretto una delle Divisioni Operative e guidato diverse importanti operazioni anticrimine. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, è dal 2002 Criminologo Clinico e, in tale veste, ha pubblicato diversi articoli su riviste specializzate ed insegnato presso Università, Istituti Superiori e la stessa Scuola Superiore di Polizia, deputata alla formazione della classe dirigente della Polizia di Stato.

Nel corso del cordiale incontro il questore Sallustio ha ringraziato il sindaco Secondi e la comunità tifernate, evidenziando l’importanza della “collaborazione e sinergia con le istituzioni e le altre forze dell’ordine” sul versante del controllo del territorio e sicurezza dei cittadini”.

Commenti

La “Pala” ritrovata e’ del Signorelli, Città di Castello si riappropria di un’altra “perla” d’arte del grande pittore del Rinascimento

La “Pala” ritrovata: una nuova opera di Luca Signorelli sotto l’albero di Natale. Dopo cinque secoli la Pinacoteca comunale di Città di Castello, maggior contenitore d’arte assieme alla Galleria Nazionale dell’Umbria, si riappropria di un’altra “perla” d’arte del grande pittore del Rinascimento. Un evento di portata internazionale. Il restauro integrale della Pala di Santa Cecilia che va ad aggiungersi ad altre opere del “maestro” custodite nello splendido Palazzo Vitelli alla Cannoniera rivela la mano prevalente di Luca Signorelli.

L’intervento, che ha messo in luce l’attribuzione è stato finanziato da “eCampus” Università tramite Art Bonus. Fu destinata al Louvre, per volere del primo direttore Vivant Denon, uomo di fiducia di Napoleone, e solo le sue dimensioni (due metri per tre) ne impedirono la partenza. La predella fu invece ritrovata nel 1945 fra i capolavori destinati al museo immaginario di Hitler. È la cosiddetta ‘Pala di Santa Cecilia’ della Pinacoteca comunale di Città di Castello, gemma offuscata dalla patina del tempo, da forti traumi e da pesanti ridipinture, che avevano portato i critici a ritenerla in modo generico un’opera di scuola signorelliana.

L’intervento di restauro è stato presentato in anteprima questa mattina alla Stampa e poi nel pomeriggio con una cerimonia ufficiale nella Pinacoteca comunale di Cittá di Castello, alla presenza di Tom Henry, Professore Emerito di Kent University e massimo esperto di Luca Signorelli a livello internazionale, che ufficialmente ha proposto la nuova autografia “Luca Signorelli e Bottega”.

L’intervento, reso possibile da “eCampus Università” tramite Art Bonus, su ideazione del ricercatore, Giuseppe Sterparelli, è stato condotto da, Paolo Pettinari, sulla pellicola pittorica, Marco Santi sul supporto ligneo e Francesca Rosi nelle indagini scientifiche, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, con il Soprintendente, Giuseppe Lacava ed il funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Giovanni Luca Delogu.

“Esistono molti modi di celebrare un artista e solitamente i restauri oltre alle mostre sono gli strumenti migliori. Questo intervento permette di valorizzare non solo la Pala di Santa Cecilia, ma anche di ridare la giusta attenzione alla tarda attività di Luca Signorelli, che si rivela cruciale per capirne veramente il percorso e la storia. E il lavoro di Signorelli a Città di Castello riveste un ruolo di primaria importanza, anche per la formazione del giovane Raffaello”, ha dichiarato, Tom Henry, (Kent University, autore ‘The life and art of Luca Signorelli’ (Yale, 2012, ed. italiana Petruzzi, 2014).

Un restauro multidisciplinare che ha coinvolto anche CNR e Università di Perugia e che si è rivelato determinate per la definitiva attribuzione al pittore rinascimentale, sconfessando quanto scritto nel 1923 da Mario Salmi, il quale aveva associato l’opera ad un mediocre pittore eugubino, tale Pietro Baldinacci, influenzando gran parte della critica successiva. L’intervento di restauro per il recupero della pala di Santa Cecilia nasce dall’idea di Giuseppe Sterparelli e condotto dai restauratori Paolo Pettinari e Marco Santi. Grazie alla collaborazione fra il restauratore Pettinari e il Centro Nazionale delle Ricerche e l’Università di Perugia rappresentato da Francesca Rosi (I° ricercatrice del CNR) è stato possibile affiancare al restauro indagine scientifiche non invasive per lo studio dei materiali pittorici come supporto all’intervento di pulitura, permettendo la messa a punto di specifiche metodologie tecniche per l’operazione più importante di tutto il restauro.

Non solo tecnica, il restauro è stato condotto con profondo senso etico e dal carattere spiccatamente scientifico, facendo emergere l’istanza estetica a fronte di quella storica. Il complesso e meditato intervento di pulitura, ha permesso di fare un viaggio nel tempo vita della materia e di fatto il dipinto è stato pulito due volte, la prima per recuperare il cromatismo tipico delle opere di Signorelli, la seconda che si denota anche come atto di grande responsabilità culturale condivisa col funzionario della Soprintendenza Archeologia e Paesaggio dell’Umbria Giovanni Luca Delogu che ha seguito costantemente tutte le fasi di recupero, per esaltare quei caratteri formali ed estetici che sono il timbro artistico della produzione signorelliana. Il lavoro è durato circa un anno, nel quale si sono alternate le operazioni principali di pulitura e risanamento della struttura lignea del tavolato, eseguita dal collega Marco Santi.

Prima del restauro era precluso il ductus pittorico della mano di Luca Signorelli, celato da strati di polveri, vernici, beveroni tutti alterati e che portarono la critica a relegare l’opera attribuendola a un pittore mediocre.
Oggi è possibile osservare il Gesù Bambino e le sue nudità che vennero omesse da un rifacimento totale dell’anatomia con aggiunta del perizoma, i piedi nudi della Vergine coperti da calze fiorate, la tunica rossa trasformata in una alla moda seicentesca e la bellezza raffinata di Santa Cecilia e Santa Caterina la cui fisionomia fu letteralmente modificata.


L’opera ha riacquistato la sua luce mettendo in mostra il trionfo di colori tipico delle opere di Signorelli. La Pala di Santa Cecilia, nella pinacoteca tifernate dal 1912 è dunque un’opera ritrovata, specchio della feconda stagione di Luca Signorelli a Città di Castello, dove esordì, come allievo di Piero della Francesca, e dove perfezionò, all’ombra della famiglia Vitelli, la “bizzarra e capricciosa invenzione” che gli ascrisse Giorgio Vasari. “Abbiamo l’onore di restituire ai contemporanei un’opera di pregiatissima fattura – hanno sottolineato Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, e Michela Botteghi, assessore alla Cultura – imponente per tecnica e per dimensioni, in cui lo stile e la maestria di Signorelli sono apprezzabili sia nell’insieme che in particolari di rara bellezza.

Erano secoli che la pala di Santa Cecilia aveva perso il suo aspetto originale. Oggi possiamo vederla come appariva ai nostri concittadini del Cinquecento: un privilegio che non accade spesso e per il quale ringraziamo l’Università E Campus, che ha finanziato il progetto di restauro. Città di Castello è una città che nel corso del tempo deve molto al mecenatismo grazie al quale ospitiamo nei nostri musei opere di Signorelli e Raffaello, De Chirico, Pistoletto. È importante che questo proficuo rapporto tra pubblico e privato per la valorizzazione dei beni culturali continui anche in futuro. Per oltre un anno tante persone hanno lavorato quasi quotidianamente per il recupero della Pala di Santa Cecilia: ringraziamo Tom Henry che ha visto l’impronta di Signorelli nascosta dietro i segni del tempo, la Soprintendenza Archeologia, Beni culturali e Paesaggio, che ha seguito il restauro in modo continuativo, e il restauratore Paolo Pettinari. Il cantiere del restauro allestito in Pinacoteca – hanno concluso sindaco ed assessore- ha consentito di seguire in tempo reale il difficile e delicato processo di disvelamento, attraverso i complessi atti critici che hanno permesso di riportare la pala al suo splendore originario e di condividere il percorso con i visitatori, le scuole e la cittadinanza”.

Parole di soddisfazione nell’intervento di Francesco Pietro Polidori (Università “eCampus Università”, mecenate dell’operazione tramite Art Bonus): “la nostra Università, come naturale sede di promozione del sapere, si è subito prestata a questa operazione, valevole anche sotto il profilo dell’attrazione turistica del territorio. In questo senso abbiamo seguito idealmente l’esempio di un nostro illustre concittadino, Alberto Burri, che rese possibile il restauro degli affreschi di Luca Signorelli a Morra, nel nostro comprensorio, esattamente cinquant’anni fa.” La giornata di presentazione dell’opera, dal titolo “Un Signorelli ritrovato”, è stata arricchita, nel pomeriggio da speciali proiezioni sulla facciata vasariana della pinacoteca ed è stata inaugurata dalla corale Abbatini, in un momento di particolare intensità, dedicato proprio a Santa Cecilia, patrona della musica.

Info www.rimaltotevere.it, FB e IN, www.comune.cittadicastello.pg.it. Pinacoteca Comunale, Via della Cannoniera – Tel. 075 8520656 – 075 8554202 fax 075 8527574 cultura@ilpoliedro.org – Orari: Dal 1° aprile al 31 ottobre: 10 -13 / 14.30 -18.30 Dal 1° novembre al 31 marzo: 10 -13 / 15 – 18 Chiuso: lunedì, salvo festivi e prefestivi

Pinacoteca comunale Città di Castello

La Pinacoteca comunale di Città di Castello è ospitata nel cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera, realizzato tra il 1521 e il 1543 per celebrare le nozze tra il condottiero Alessandro Vitelli, fedele capitano arruolato nelle truppe medicee, e la moglie Angela Rossi dei conti di San Secondo Parmense, cugina di Cosimo de’ Medici. Dopo decenni di abbandono, l’edificio venne acquistato agli inizi del Novecento dal noto antiquario Elia Volpi che lo recuperò e donò alla città nel 1912. La sobria architettura rinascimentale del Palazzo è arricchita sulla facciata verso il giardino da un’elegante decorazione a graffito realizzata da Cristofano Gherardi da Borgo Sansepolcro, detto il Doceno, su probabile disegno di Giorgio Vasari. Al Gherardi stesso spetta parte della decorazione ad affresco delle sale interne, alla cui realizzazione partecipò anche Nicola Filotesio noto come Cola dell’Amatrice. Suddivisa in ventisei sale, cui si aggiungono ulteriori spazi espositivi dedicati a mostre temporanee, la Pinacoteca custodisce opere dal XIV al XX secolo. La ricca raccolta testimonia la vitalità artistica che nei secoli ha contraddistinto Città di Castello, al centro di importanti vie di comunicazione e di scambi culturali tra aree diverse, come la Toscana, l’Umbria e le Marche. Tra gli artisti forestieri sono presenti Lorenzo Ghiberti, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli e Raffaello. Di recente hanno subito una parziale risistemazione gli ambienti dedicati all’arte contemporanea: la gipsoteca dello scultore tifernate Elmo Palazzi (1871-1915), la collezione Bruno Bartoccini (1910- 2001), la donazione Giorgio Ascani (1926-2008), in arte Nuvolo, costituita da quindici opere dell’artista, e la collezione Ruggieri, , donata nel 1986, che raccoglie una ventina di quadri di alcuni tra i più importanti artisti italiani del Novecento come De Chirico, Mafai, De Pisis, Dottori e Carrà. Il giardino di Palazzo Vitelli alla Cannoniera era famoso nell’Europa del Cinquecento per la presenza di piante rare ed esotiche, tanto da dare all’intero complesso l’appellativo di ‘Palazzo del Giardino’. Dai documenti sappiamo che qui erano “seminati erbaggi, spalliere di cotogne melograni et rose, luogo di delitia et degno di detto [Alessandro]”. Tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento venne realizzato il giardino all’italiana nell’assetto geometrico attuale, dove le siepi di bosso disegnano aiuole dalle forme geometriche e regolari, scandendo lo spazio.

Commenti

Dal presepe di Santa Marta a quello vivente di Gricignano, fino alla venuta dei Magi: il Borgo riscopre la magia del Natale

Il Grande presepe nella chiesa di Santa Marta a Porta Romana con la Natività ambientata nel paesaggio della Toscana tra Ottocento e Novecento, nel Borgo pierfrancescano torna anche la spettacolare sfilata rievocativa in abiti rinascimentali La venuta dei Magi e nel piccolo centro di Gricignano il Presepe vivente. Il servizio di Anna Maria Citernesi

Commenti

Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione finanziario 2025-2027

Tariffe invariate per tutti i servizi a domanda individuale, dalle mense, ai trasporti scolastici e agli asili nido, investimenti nello sviluppo e nella riqualificazione della città, con nuovi mutui nel 2025 per 3 milioni 465.000 euro, ancora più cittadini che non pagheranno l’addizionale Irpef grazie all’innalzamento a 13.800 euro della soglia di esenzione, tra le più alte in Umbria. Sono gli elementi principali indicati dall’assessore competente Mauro Mariangeli per presentare, insieme al sindaco Luca Secondi, il bilancio di previsione finanziario 2025-2027 che il consiglio comunale ha approvato, unitamente all’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025-2027, con i 15 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e i sei voti contrari di Castello Cambia, Fi, Lega, FDI e Castello Civica. “Per la prima volta arriviamo a questo appuntamento prima della fine dell’anno, addirittura diversi giorni prima per evitare di lavorare in esercizio provvisorio: questo consentirà al Comune di essere operativo in tutto e per tutto già dal primo gennaio 2025”, ha fatto presente Mariangeli, che, nel ringraziare i sindacati “per aver condiviso il percorso di avvicinamento al bilancio di previsione con spunti sempre molto interessanti”, ha aggiunto: “anche in questo bilancio bisogna fare i conti con i tagli che dallo Stato centrale vengono imposti agli enti locali, oltre 230 mila euro di minori introiti che al momento siamo in grado di stimare per quanto ci riguarda”.

“In questo contesto – ha puntualizzato Mariangeli – mantenere inalterate tutte le tariffe dai proventi dei servizi a domanda, quali mense, trasporti scolastici, asili nido, è stata veramente una cosa tutt’altro che scontata: a fronte di un tasso di copertura del 56 per cento assicurato dagli utenti, che per i trasporti scolastici è del 13,77 per cento, riusciamo a mantenere e finanziare tutti i servizi importanti della città senza gravare sulle tariffe che vengono richieste ai cittadini. In più, ha fatto presente l’assessore – siamo riusciti a centrare anche un grande obiettivo, quello di innalzare ulteriormente la soglia di esenzione dal pagamento dell’addizionale IRPEF, che da 13.600 euro passa a 13.800. Nel contesto dei cantieri per circa 21 milioni e mezzo di euro del PNRR, continueremo, inoltre, a investire sullo sviluppo e sulla riqualificazione della città con nuovi mutui per circa 3 milioni e mezzo nel 2025 per cofinanziare interventi importanti come la ricostruzione della scuola Dante Alighieri (1.500.000 euro), garantire la manutenzione e la sicurezza della viabilità (600.000 euro), risolvere la situazione dell’ex scuola Garibaldi con 350.000 euro per la demolizione, dando un segnale in attesa che anche gli altri facciano quanto dovuto”. Mariangeli ha completato l’intervento anticipando che al momento emerge un avanzo libero a valere sul bilancio 2024 di 500 mila euro, “che – ha detto – fa ben sperare sulle risorse complessive che potranno rendersi disponibili, in primis per gli investimenti, all’approvazione del rendiconto nell’aprile 2025”. La maggioranza consiliare ha avallato le scelte della giunta, sottolineando l’importante risultato di mantenere inalterati i servizi, senza far spendere di più ai cittadini, senza rinunciare alla protezione delle situazioni di fragilità e al sostegno delle famiglie, ma anche la costante propensione all’investimento, con l’accensione di mutui per cofinanziare progetti di riqualificazione e sviluppo della città.

Segnalando il crescente indebitamento dell’ente, la minoranza consiliare ha espresso riserve su alcune scelte politiche relative agli investimenti e su alcune previsioni di entrata. E’ stata segnalata, poi, la necessità di controlli sulla corretta esecuzione dei lavori e di un monitoraggio attento della gestione delle società partecipate, ma anche la preoccupazione per il presumibile aumento della Tari e per l’elevato gettito previsto per le sanzioni dovute alle violazioni del codice della strada, collegate anche alla ZTL.

Dibattito. L’assessore Mariangeli ha illustrato il bilancio di previsione finanziario 2025-2027, che prevede entrate e uscite in pareggio per il 2025 a circa 104 milioni di euro (movimenti finanziari esclusi), e l’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025-2027, evidenziando tra le altre considerazioni, “il mantenimento sul trend storico delle entrate più importanti, quindi l’IMU, che viene confermata con le stesse aliquote del 2024 e un gettito previsto di 7 milioni 950.000 euro, l’addizionale IRPEF, per la quale, nonostante l’innalzamento della soglia di esenzione, stimiamo un introito in crescita a 4 milioni 650.000 euro frutto dell’aumento della ricchezza del territorio, la tassa di soggiorno, che ha debuttato l’anno scorso per un periodo limitato e sarà a regime nel 2025 con un gettito stimato di 200.000 euro da reinvestire sul territorio”. “Per la Tari – ha spiegato l’assessore – è necessario rimandare la discussione ad aprile, quando ci sarà l’approvazione del piano finanziario di concerto con il gestore, che determinerà poi le tariffe: l’obiettivo sarà comunque di mantenere le tariffe più basse possibili, con l’impegno, se le condizioni economiche lo permetteranno, di confermare gli stessi sgravi fiscali per le famiglie fragili dell’anno passato”. Mariangeli ha indicato altre linee caratterizzanti della manovra di bilancio nella lotta all’evasione tributaria “per garantire equità e giustizia sociale”, dalla quale è atteso un gettito di 1 milione e 300 mila euro per IMU e ICI, più 400 mila euro per la Tari.

Il complesso delle spese correnti per il 2025 sarà di circa 47 milioni, con il fondo crediti di dubbia esigibilità che impatterà sulla parte corrente per 2 milioni 900 mila euro, limitando la capacità di spesa, ma prevenendo situazioni di deficit dovute alla mancata riscossione di entrate. Nella parte capitale sono previste entrate da permessi di costruire, con le relative sanzioni, per 1 milione e 300 mila euro, che contraddistinguono la vivacità edilizia del territorio, di cui 96.500 euro saranno destinati alla manutenzione ordinaria del patrimonio e il resto alla copertura degli investimenti, perlopiù sulla rete del gas metano. Nel dare atto all’assessore di aver fatto “un intervento che rende il taglio politico dell’amministrazione comunale”, il capogruppo della Lega Valerio Mancini ha posto l’accento sulla necessità di aprire un tavolo di controllo sulla qualità e sul rispetto delle tempistiche dei lavori. “A fronte delle enormi disponibilità finanziarie che vengono messe in campo e a fronte anche di una capacità di pagamento dell’amministrazione che rispetta pienamente i tempi di legge – ha osservato Mancini – sono doverose le opportune verifiche, che con l’ausilio degli organi competenti e delle autorità di pubblica sicurezza, facciano capire a chi opera a Città di Castello che qui bisogna lavorare bene, perché questo è un territorio che controlla”. “Abbiamo il dovere di difendere il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, per poi permettere magari ai cittadini di pagare un po’ meno tasse e tributi”, ha puntualizzato l’esponente della minoranza, che in questo contesto ha toccato l’argomento Tari: “non sono onestamente fiducioso che la gestione dei rifiuti costerà meno, perché questo Comune ha votato contro la gara per il termovalorizzatore e con il nuovo governo regionale dobbiamo prepararci a scelte che punteranno su un servizio ancora più capillare per raccogliere la quasi totalità dei rifiuti dei cittadini”.

A collegarsi al tema della gestione dei rifiuti è stato anche il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani: “tante cose sbandierate avranno dei prezzi non solo economici e politici, ma anche dei pesantissimi prezzi ambientali, perché il rischio che la nostra vallata diventi la terra dei fuochi, con ampliamenti sine die di Belladanza, è oltremodo concreto con la nuova guida regionale”. Il consigliere ha quindi richiamato l’attenzione sulla “previsione di 900 mila euro di gettito complessivo dalle sanzioni per le infrazioni del codice della strada, 150 mila euro in più rispetto al 2024, che, come da relazione al bilancio, verrebbe quasi esclusivamente dall’attivazione dei varchi elettronici della ZTL del centro storico: la testimonianza che questo non sarà un progetto salutare, ma una macelleria sociale per i cittadini, una vera e propria tassa occulta”. L’esponente di Castello Civica ha, quindi, invitato “a riconsiderare la somma prevista in bilancio e ad aprire un tavolo sulla gestione dei varchi elettronici, rivedendo le fasce orarie, per fare in modo che questo sistema non diventi una tassa occulta e iniqua per i cittadini, ma anche la certificazione della desertificazione totale di tutto il centro storico”. Il capogruppo del PD Gionata Gatticchi ha preso la parola evidenziare che, “se si riesce a confermare ancora l’alto livello di servizi resi ai cittadini nel corso del tempo con tariffe che restano invariate, è merito del buon governo che si sussegue da anni, con bilanci sani che dimostrano la correttezza delle attività della nostra amministrazione”. Gatticchi ha, quindi, richiamato l’attenzione sui tagli del Governo centrale. “Si parla di circa 230 mila euro nel 2025 per il Comune, che sicuramente pongono una difficoltà in una città dove si cerca di non lasciare indietro nessuno”, ha spiegato il consigliere, che ha dato risalto alla scelta di aumentare la soglia di esenzione dal pagamento dell’addizionale IRPEF. “Questo Comune – ha osservato – ha una soglia di esenzione tra le più alte, se non la più alta, dell’Umbria: così si va incontro alle famiglie più in difficoltà, non con la modifica degli scaglioni delle zero virgola”. Gatticchi ha, quindi, rimarcato il valore della scelta di accendere mutui per sostenere interventi importanti finalizzati a ridisegnare la città sotto il profilo sociale e culturale su aspetti importanti, come con il cofinanziamento della scuola Dante Alighieri, il restauro del Teatro degli Illuminati, l’ultimo piano della biblioteca Carducci, la Pinacoteca comunale”.

La capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha espresso perplessità sul alcune previsioni di entrata inserite a bilancio, considerando “sopravvalutata” quella dei 200 mila euro dalla tassa di soggiorno; “da precisare” quella sulle sanzioni da violazioni del codice della strada con il riferimento ai varchi elettronici; da “verificare” quella da oltre 1 milione di euro dei permessi per costruire, “il cui incasso non è detto sia garantito”. Las consigliera ha puntato l’indice, poi, sulla destinazione di importanti risorse nel prossimo triennio per la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica (“incomprensibile a fronte di un contratto di servizio molto oneroso”) e ha toccato la questione dell’indebitamento del Comune, dicendosi perplessa per lacune scelte di investimento. “C’è 1 milione di euro sui CVA, una scelta politica di questa amministrazione – ha detto – ma ogni anno spendiamo tanto su questo versante, mentre lo facciamo un po’ meno su temi come il dissesto idrogeologico, i parchi, le politiche giovanili, con la necessità che c’è di luoghi di aggregazione per gli adolescenti”. Arcaleni ha poi ribadito che per piazza Burri sarebbe stato meglio ricorrere al PNRR, “con un indebitamento minimale per la compartecipazione del Comune, pur di avviare un progetto che potesse coinvolgere la città”. Ultima battuta sulla Tari: “l’ampliamento delle discariche è stato fatto dalla destra nel 2021 con un milione di metri cubi, 300.000 dei quali a Belladanza – ha fatto presente Arcaleni – e bisognerebbe vedere se sono state rispettate le quantità di rifiuti conferite, perché a me risultano cifre molto alte”. Il capogruppo di FI Tommaso Campagni si è soffermato sulla capacità di riscossione del Comune, in particolare per la Tari. “A bilancio ci sono quasi nove milioni, con una previsione di riscossione all’80 per cento, il che significa minori entrate per quasi 1 milione e 400 mila euro: bisogna migliorare, perché il Comune si potrebbe trovare in difficoltà a fronte degli investimenti consistenti che sta sostenendo”, ha evidenziato l’esponente della minoranza, che ha allargato il discorso ai crediti vantati nei confronti di Sogepu e Polisport: “Il Comune non può fungere da istituto bancario, dobbiamo fare in modo che onorino i loro impegni”. Campagni ha poi preso atto con soddisfazione che nella relazione a corredo del bilancio “sia stata riconosciuta la necessità di riflettere sull’efficacia dei controlli dell’ente sulle partecipate e sull’adeguatezza delle misure interne adottate dalle stesse società: una battaglia che sosteniamo da sempre e mi auguro che finalmente ci sia un effettivo riscontro”.

A segnalare come il DUP evidenzi “fattori di rigidità, quali l’indebitamento e il costo del personale,” è stata la capogruppo di FDI Elda Rossi, che poi ha richiamato di nuovo l’attenzione sull’indebitamento dell’ente, “che continua a crescere”: “per i nuovi mutui – ha detto – sono previsti 3 milioni 400 mila euro nel 2025, 2 milioni 368 mila euro nel 2026 e quasi 1 milione nel 2027”. “Continua a crescere anche il fondo crediti di dubbi esigibilità, aumentato di quasi 300 mila euro rispetto alle previsioni del bilancio 2024-2026 approvate quest’anno”, ha aggiunto la rappresentante della minoranza, chiedendo spiegazioni sulle cifre riguardanti il costo del personale. “C’è anche un aumento delle entrate tributarie, che dal 2002 al 2027 sarà complessivamente di oltre 2 milioni di euro”, ha sostenuto Rossi, osservando, a fronte di questo, la mancanza di azioni come “gli incentivi per il turismo, ambito nel quale si parla chiaramente, invece, di una esternalizzazione del servizio comunale”, “le politiche giovanili”, “le politiche per gli anziani”. Per il PD ha preso la parola anche il consigliere Domenico Duranti, che ha sostenuto: “il cuore di questo bilancio è di arrivare a mantenere una situazione di equilibrio della parte corrente. L’amministrazione comunale ci è riuscita senza rinunciare alla protezione dei soggetti più deboli e a dare un minimo di sicurezza alle famiglie in difficoltà”. “Abbiamo mantenuto inalterata la pressione tributaria, che è la più bassa dell’Umbria, e, nonostante i tassi di copertura, le tariffe per i servizi scolastici, continuando nella lotta all’evasione tributaria per garantire equità”, ha precisato il rappresentante della maggioranza. Duranti ha contestato, poi, le critiche sui mutui (“ci si dica cosa dobbiamo togliere, si abbia questo coraggio politico”) e sulle sanzioni per le violazioni del codice della strada (“la relazione al bilancio è inesatta, non si parla di varchi della ZTL, ma l’aumento delle entrate, che sono comunque di gran lunga alla media nazionale, tiene conto dell’innalzamento delle sanzioni da parte del Governo, che sono quelle sì una tassa occulta”). Il sindaco Luca Secondi è intervenuto per alcune puntualizzazioni.

“L’indebitamento è collegato ovviamente agli investimenti, quindi non è un indebitamento sterile, fine a se stesso, ma sono molto spesso dei cofinanziamenti per progetti che guardano alla crescita, allo sviluppo e alla rigenerazione della città, come quello da 1 milione di euro per portare a Città di Castello oltre 6 milioni e mezzo con la nuova Agenda Urbana”, ha detto il primo cittadino, che ha dato conto anche della previsione per cofinanziare la nuova Dante Alighieri. “Invece di indebitarci per 1 milione e mezzo, abbiamo chiesto al Ministero delle Infrastrutture di poter utilizzare risorse che sarebbero già nostre di fatto, perché il ribasso fatto con la gara di affidamento quota proprio 1 milione e mezzo di euro, ma non ci è stato concesso e queste risorse andranno forse per un pilone del ponte sullo stretto di Messina”, ha detto Secondi, che, poi, sui controlli delle opere pubbliche ha chiarito: “i controlli vengono fatti, ma poi ci troviamo in contesti come quello della Dante Alighieri dove ai nostri non fanno seguito quelli del Ministero, che non ci risponde, e siamo quindi costretti ad affiancare al responsabile unico del procedimento un’assistenza legale”. In merito al voto in Auri sul termovalorizzatore, il sindaco ha chiarito: “è stato un atto precauzionale nei confronti di una procedura di gara a tutela della stessa Auri, perché attualmente il piano regionale dei rifiuti cita la presenza del termovalorizzatore, ma saranno le successive scelte di programmazione della nuova giunta a ricalibrare eventualmente la materia”. Secondi ha quindi spiegato che “la ZTL nel centro storico di Città di Castello c’è sempre stata. Non bisogna scambiare le regole con la tecnologia: la novità è che l’attivazione dei varchi elettronici sarà accompagnata da una regolamentazione più morbida che in passato. I varchi del centro storico portano con sé una potenzialità sanzionatoria, come pure i varchi agli svincoli della E45, dove il Targa System monitora anche assicurazioni e revisioni dei veicoli”.

Sull’investimento per la rete del metano, il primo cittadino ha spiegato che “si parla di un’implementazione delle condotte, non di sistemazione o adeguamento, quindi nulla che abbia a che fare con la sicurezza”, mentre sulla pubblica illuminazione ha parlato di “una dialettica in atto con la società a cui siamo legati dalla convenzione Consip su situazioni non all’altezza delle nostre aspettative”. “Recentemente è stato cambiato il referente territoriale della società”, ha riferito Secondi, che ha evidenziato come “il costo del canone per la pubblica illuminazione sia alto per via dell’estensione del territorio comunale, dove ci sono 8 mila punti luce che sono anche un fattore di sicurezza per le diverse comunità”. L’ultima precisazione è stata sul tema dei servizi. “Avremo tanti difetti, ma sul sociale questo Comune si fa carico non solo delle esigenze dei propri cittadini, ma anche di quelle delle altre comunità dell’Altotevere. Sugli anziani c’è una forte carenza da parte delle strutture sanitarie e molto spesso sono proprio i progetti ad hoc che Città di Castello mette a disposizione dei tifernati e dei residenti negli altri comuni, come i bandi per caregiver, che permettono di affrontare tante situazioni. Per la Muzi Betti, mettiamo la differenza tra quello che la famiglia degli ospiti può dare e la retta da pagare: con una variazione di bilancio, recentemente abbiamo erogato 56 mila euro proprio per questa esigenza”. Nel dibattito è intervenuto anche il consigliere Fabio Bellucci (Lista Civica Luca Secondi Sindaco), che ha espresso il gradimento del gruppo per la stabilità tariffaria relativa ai servizi a domanda individuale e l’innalzamento della soglia di esenzione dal pagamento dell’addizionale IRPEF, “che permetterà a circa 170 famiglie di non sostenere più questo costo”. Bellucci ha valorizzato la scelta di investire nei CVA, “che hanno un’importante funzione di aggregazione, anche per i giovani, come dimostrano diverse esperienze”. “Lo stesso investimento nello sport è importante per accompagnare la crescita dei giovani”, ha detto l’esponente della maggioranza.

Commenti

Martedì 31 dicembre festa in piazza Matteotti con il “Capodanno in centro”

Nel centro storico di Città di Castello a San Silvestro torna il “Capodanno in centro”. Dalle ore 23.45 di martedì 31 dicembre piazza Matteotti accoglierà la festa più attesa dell’anno, con la musica dell’orchestra l’Alternativa che accompagnerà nel 2025 i tifernati e i turisti in città. Sulle note dei brani più amati da ballare e da cantare insieme ci si potrà divertire sotto il palco fino alle 3.00 del mattino, con la colonna sonora irresistibile dei musicisti capitanati da Doriano Cangi che trascineranno grandi e piccini in una spensierata e allegra nottata.

“Città di Castello vivrà ancora una volta la festa che fa incontrare e divertire tutta la comunità nel segno dei migliori auspici per l’anno nuovo, il momento di condivisione a cui tutti noi siamo legati e che è divenuto una delle tradizioni più belle e amate dai tifernati, dove esserci è veramente importante”, sottolinea l’amministrazione comunale, che organizzerà l’evento anche quest’anno in collaborazione con il Consorzio Pro Centro e l’associazionismo cittadino nell’ambito del cartellone di “Natale in città”. La sera di San Silvestro si rinnoverà un appuntamento che nel 1999 vide Città di Castello tra i primi Comuni a inaugurare un modo nuovo, allegro e coinvolgente, di festeggiare il Capodanno, portando nel cuore della città la festa per antonomasia che riunisce tutti per un brindisi e un sincero augurio.

Passare dal cenone alla piazza, per incontrare parenti e amici, è divenuto un rituale irrinunciabile, come ha dimostrato anche l’anno scorso la piazza tornata di nuovo piena e gioiosa dopo la desertificazione della pandemia. A far parte a pieno titolo della tradizione della città è anche l’orchestra L’Alternativa, protagonista di tantissime serate indimenticabili nel centro storico di Città di Castello per il conto alla rovescia più emozionante e tornata sul palco di piazza Matteotti proprio nel 2023, dopo un’assenza di quasi dieci anni. “Ci saranno gli ingredienti giusti per stare insieme e fare festa, in un appuntamento con quell’identità tifernate profonda e sentita, che fa stare bene e fa comunità, al quale aspettiamo davvero tutti”, conclude l’amministrazione comunale.

Commenti

Perugia: rissa in discoteca nel giorno dí Santo Stefano, necessario l’intervento dei Carabinieri

0

Nella notte di Santo Stefano, intorno alle 03:00, i Carabinieri della Compagnia di Perugia, con l’ausilio di personale della Polizia di Stato e Guardia di Finanza, a seguito di segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza – NUE -112sono intervenuti presso una nota discoteca del capoluogo per una rissa, che aveva avuto origine all’interno del locale e proseguita all’esterno, nel corso della quale era stato utilizzato anche dello spray al peperoncino.

L’immediato intervento delle Forze dell’ordine, ha permesso di accertare che erano coinvolte cinque persone, tra i 20 e 25 anni, tra i quali, oltre tre italiani, uno di origine albanese e l’altro sudamericano. Degli stessi, il venticinquenne ricorreva autonomamente alle cure ospedaliere, in quanto all’esterno della struttura era stato attinto al volto da un corpo contundente, a causa del quale tuttora risulta ricoverato in prognosi riservata.

Le indagini, condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia, attualmente in corso, mirano a verificare con maggiore precisione la dinamica dei fatti e a valutare la versione fornita dai soggetti coinvolti, al fine di stabilire eventuali responsabilità a loro carico. 

Commenti

Capodanno 2024 in Piazza Matteotti: una serata di musica e divertimento con la Pro Loco Pierantonio e la band Ubi Maior

Umbertide si prepara a celebrare l’arrivo del 2025 con un evento in Piazza Matteotti, organizzato dalla Pro Loco Pierantonio, con il patrocinio e il contributo del Comune di Umbertide, che riconosce in tale iniziativa un valore sociale e aggregativo. La serata di San Silvestro vedrà il centro storico animarsi grazie a un programma che unisce musica dal vivo e momenti di socialità, offrendo ai residenti e ai turisti un’occasione unica per festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno.

La serata sarà impreziosita dall’esibizione della band umbertidese Ubi Maior, che salirà sul palco a partire dalle ore 23:00 del 31 dicembre. Il gruppo, composto da Sestilio Polimanti (batteria), Serafino Cozzari e Fabrizio Bagiacchi (chitarre), Paolo Bartolini (tastiere), Luigi Orazi (basso), Stefano Zamponi, Salvatore Zampini e Anna Cacchiata (voci), accompagnerà il pubblico verso il brindisi di mezzanotte con un repertorio coinvolgente e adatto a tutti.

“Come Amministrazione, siamo lieti di sostenere un’iniziativa che valorizza il nostro centro storico e rafforza il senso di comunità tra i cittadini. Ringraziamo tutti per l’impegno nell’organizzazione e auguriamo un Capodanno ricco di gioia e serenità,” ha dichiarato il sindaco Luca Carizia.

Il vicesindaco Annalisa Mierla, ha aggiunto: “Un ringraziamento speciale va al gruppo musicale Ubi Maior, alla Pro Loco di Pierantonio, al Comandante della Polizia Locale Gabriele Tacchia e a tutto il reparto manutenzioni esterne, che hanno contribuito alla realizzazione del tradizionale Capodanno in Piazza. Che sia un felice 2025 per tutti.”

Con questo appuntamento, il Comune di Umbertide rinnova il suo impegno nel promuovere iniziative che rappresentano un’opportunità di aggregazione e valorizzazione del territorio

Commenti

Presepe di Gricignano, la magia continua nella sua terza edizione

È stata inaugurata la terza edizione del Presepe vivente di Gricignano, un evento che ogni anno rinnova l’emozione di un’esperienza unica, fatta di spiritualità, tradizione e bellezza. Alla cerimonia di apertura presentata da Michele Foni, hanno preso parte il sindaco Fabrizio Innocenti e l’assessore alla cultura Francesca Mercati, insieme al presidente della provincia Alessandro Polcri, che hanno voluto sottolineare come questa edizione si arricchisca ulteriormente di nuovi scenari e personaggi, grazie al costante impegno della comunità locale. Novità di quest’anno inoltre è stata la collaborazione con la Scuola Maestre Pie di Sansepolcro che ha realizzato, in sinergia con Donatella Zanchi, un concorso presepiale che ha visto protagonisti proprio i piccoli allievi che si sono prodigati nella realizzazione di alcune scene della natività. Per ognuno di loro è previsto un riconoscimento e il vincitore sarà svelato mercoledì 1° gennaio 2025.

Il percorso del presepe, allestito nel parco centrale della frazione, è reso ancora più incantevole dalle luci e dalle atmosfere serali, offrendo ai visitatori un vero e proprio viaggio nel tempo. Grande merito va agli abitanti di Gricignano e ai tanti volontari che, con dedizione e passione, hanno collaborato per dar vita a una rappresentazione così coinvolgente. Il Presidente della Pro Loco Bruno Bellucci ha accompagnato i presenti alla cerimonia, fra cui anche il Cavalier Valentino Mercati, in un primo passaggio del percorso fra le torce appena accese e i figuranti già posizionati, pronti ad accogliere il fitto pubblico in coda per prendere parte all’evento inaugurale di questa iniziativa.

Alcuni ricorderanno il lieto evento della scorsa edizione, quando proprio nel primo giorno di rappresentazioni venne alla luce un agnellino nella stalla di fronte alla Natività, ebbene quest’anno l’ovino ormai cresciuto è di nuovo presente in scena, un simbolo di prosperità e continuazione per celebrare la letizia di uno dei periodi più festosi dell’anno, perché siano realmente fonte di gioia e di emozioni autentiche.

Un appuntamento imperdibile, che celebra la forza della comunità e il valore della tradizione, regalando a tutti i visitatori momenti di autentica meraviglia.

Le prossime date saranno sabato 28 dicembre, 1 e 6 gennaio 2025 a partire dalle 17.00.

Commenti