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Il camper della Polizia di Stato in piazza Matteotti nell’ambito del progetto “..questo non è Amore”


“Quella di oggi è una giornata importante in particolare per le nuove generazioni, per gli studenti che sono presenti qua ad ascoltare i nostri poliziotti e le nostre poliziotte che hanno acquisito nel tempo esperienza e professionalità in relazione ad un tema così delicato, grave come può essere quello della violenza di genere ed in particolare della violenza sulle donne. Quello della violenza sulle donne, dell’uccisione per mano dei loro mariti, dei loro compagni e dei loro coniugi e comunque della violenza in genere nei confronti delle donne, è un tema troppo diffuso e quindi particolarmente sentito. E’ un tema sul quale la Polizia di Stato punta molto anche attraverso iniziative di questo genere per creare appunto tra le giovani generazioni una cultura diversa per spiegare che non si deve fare alcuna differenza, distinzione tra genere maschile e genere femminile per dare a questi giovani studenti degli strumenti di riflessione. Il fenomeno non si combatte soltanto con l’attività di prevenzione che facciamo noi né tantomeno con l’attività di contrasto, si combatte anche in quel modo, ma principalmente creando una cultura nuova tra i ragazzi, tra i giovani, che consenta di debellare questo triste fenomeno e di eliminarlo alla radice”. E’ quanto dichiarato questa mattina dal Questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, in piazza Matteotti accanto al camper nell’ambito del progetto, “…questo non è Amore”, ”, elaborato dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, si vuole offrire alla cittadinanza un servizio di informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto alla violenza di genere, anche per l’emersione del “sommerso”, con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi da violenze fisiche, psicologiche, verbali ed economiche. All’iniziativa sono intervenuti oltre al sindaco, Luca Secondi e agli assessori, Giuseppe Bernicchi, Letizia Guerri, Benedetta Calagreti, Michela Botteghi e Mauro Mariangeli, anche le responsabili a vari livelli della rete “antiviolenza” ed alcune classi delle scuole Pascoli-Alighieri e Liceo Classico “Plinio il Giovane” assieme ai loro insegnanti. Presente anche il personale della Questura di Perugia e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Città di Castello. Un vero e proprio tour che tocca ogni angolo della provincia di Perugia raggiunto con il camper della Polizia di Stato col quale gli agenti sono in grado di accogliere, in un clima di protezione e riservatezza anche chi dovesse trovare il coraggio di denunciare eventuali violenze subite.

Le piazze centrali e le scuole sono l’obiettivo di contatto dove il personale della Questura di Perugia consegna la 5ª edizione della brochure “…Questo non è amore”, campagna nazionale permanente finalizzata a prevenire la violenza di genere. E’ proprio dalle informazioni presenti nella brochure e soprattutto dalla lettura delle storie raccontate, purtroppo tutte vere, che soprattutto i ragazzi, si fermano a conversare con gli agenti per capire come si può uscire da certe spirali di violenza ed ancor prima evitare di diventare una vittima. Con l’opuscolo “…questo non è amore”, elaborato dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, si vuole offrire alla cittadinanza un servizio di informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto alla violenza di genere, anche per l’emersione del “sommerso”, con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi da violenze fisiche, psicologiche, verbali ed economiche. Spesso il primo passo è il più difficile: la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare dettagli della propria vita privata, il timore di rimanere sole. Il sindaco, Luca Secondi, nel ringraziare il Questore di Perugia, il personale della Polizia di Stato che a vari livelli provinciali e locali si è adoperato per la ottima riuscita della iniziativa ha sottolineato come “queste straordinarie occasioni di sensibilizzazione e confronto su tematiche di scottante attualità si inseriscono a pieno titolo nel “grandissimo lavoro che viene svolto dal comune di città di castello con l’assessorato alle pari opportunità, i servizi sociali attraverso il nostro centro, assieme all’associazione “liberamente donna”, alle forze dell’ordine, all’autorità sanitaria. “Oggi il comune di Città di Castello accanto alla Polizia di Stato lancia un messaggio forte e chiaro: ci saremo tutti i giorni sul tema della violenza di genere e sulle donne”, ha concluso Secondi.

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Politica Citta’ di Castello: Bassini (Civici X) ”l’amministrazione sul bilancio 2022 si confronti con parti sociali, c’è ancora tempo”

L’Amministrazione Comunale ha incontrato le parti sociali in occasione dell’approvazione del bilancio 2022?

C’è ancora tempo per ravvedersi; da quanto risulta dai documenti che saranno discussi in commissione e successivamente in consiglio comunale per l’approvazione, il bilancio comunale 2022 può e deve essere modificato.

La soglia di reddito per il pagamento dell’addizionale IRPEF di 13.000 euro deve essere obbligatoriamente innalzata a 15.000 euro ed anche le aliquote dovranno essere rimodulate per quanto possibile 

In momenti così difficili con l’aumento considerevole del costo dei beni di prima necessità, nonché con i recenti consistenti aumenti del costo delle bollette di luce e gas, chi governa ha l ‘obbligo di sostenere le fasce più deboli e mettere in campo azioni di sostegno, come nel caso dell’addizionale IRPEF.

Riguardo il pagamento della COSAP (Canone Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche) avevoproposto un ulteriore anno di gratuità al fine disostenere le attività commerciali. Sono state fatte “orecchie da mercante” e mi auguro che non succeda nuovamente in occasione dell’approvazione di un bilancio comunale che non tenga conto delle necessità del territorio.

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Il tabacco scende in piazza: domani presidio a Città di Castello in difesa del comparto 

Lavoratrici e lavoratori del tabacco con i sindacati in presidio domani, venerdì 8 aprile, dalle ore 9.00, in piazza Gabriotti a Città di Castello per la difesa e il rilancio di un comparto strategico per il territorio.
“Chiediamo prima di tutto la salvaguardia dei livelli occupazionali – spiegano Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, le sigle di settore che hanno promosso la mobilitazione – che vanno garantiti attraverso accordi pluriennali di prospettiva”. Ma i sindacati parlano anche di “valorizzazione di tutta la filiera del tabacco, dalla produzione alla trasformazione e di tutto l’indotto” e chiedono dunque “investimenti in ricerca e sviluppo per migliorare la qualità e la sostenibilità delle nostre produzioni”.
Lo strumento attraverso il quale raggiungere questi obiettivi, per Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil non può che essere un tavolo istituzionale permanente per il rilancio del settore nell’Alta Valle del Tevere. “Chiediamo un incontro immediato con il cda del Tti (Trasformatori tabacco Italia) e le cooperative socie, per conoscere le strategie aziendali future – concludono i tre sindacati – Intanto domani tutta la filiera del tabacco, lavoratori diretti, produttori, indotto, è chiamata a scendere in piazza. Abbiamo esteso l’invito anche ai rappresentanti istituzionali del territorio a tutti i livelli”.

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Rifondazione comunista dell’Umbria: Costruire ad Assisi, città della Pace, una convention mondiale per rideterminare la pace tra Russia e Ucraina

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In apertura del suo VII Congresso Regionale che si è tenuto il 3 Aprile a Villa Redenta di Spoleto il primo pensiero è andato al compagno Gianluca Graciolini, già amministratore e dirigente del nostro partito, da sempre vicino agli ultimi e impegnato nelle lotte sociali. Alla famiglia va il nostro più sentito e profondo cordoglio.

Gianluca è stato un compagno importante e generoso, un comunista che con competenza e sincerità ha sempre creduto nel pluralismo democratico e nell’unità della sinistra. Un esempio per tutte e tutti coloro che lottano per la pace, per l’uguaglianza e per la giustizia sociale

Il congresso è proseguito poi come momento di unità e di rilancio che ha visto la partecipazione di trentuno tra delegate e delegati da tutte le città della Regione che ha chiesto, per un tempo determinato fino alla conferenza di organizzazione che verrà svolta entro qualche mese in Umbria ed in tutte le Regioni, ai due segretari provinciali di coordinare unitariamente il gruppo dirigente regionale.

Andrea Ferroni e Lorenzo Carletti garantiranno quindi la ripartenza politica ed organizzativa del Partito. Agli organismi eletti al congresso spetta il compito di garantire l’organizzazione ed il dispiegamento del lavoro politico, con responsabilità, orgoglio, dedizione.

Una scelta inedita e coraggiosa, seppure necessaria a rideterminare un nuovo gruppo dirigente che sia sintesi e conclusione di un processo riorganizzativo e di rinnovamento su cui Rifondazione Comunista dell’Umbria lavora da mesi.

La sfida è quella di costruire un movimento nelle città ed a livello regionale che  aggreghi sui temi sociali e del lavoro, delle vertenze industriali ed ambientali, nelle vicende che riguardano istruzione e cultura, le politiche giovanili e di inclusione, i nodi che riguardano la distribuzione delle risorse del PNRR.

Faremo del nostro impegno attivo uno strumento per ridestare fiducia e credibilità nella politica e nell’idea concreta di un socialismo del XXI secolo, per un’alternativa sia al populismo sovranista sia al liberismo riformista, due facce del pensiero unico che trovano piena sintesi nel sostegno al Governo Draghi.

L’impegno di Rifondazione è costruire il polo politico dell’ alternativa al “partito unico liberale” costruire la Sinistra di classe e del lavoro e non ammucchiate fintamente contrapposte che giocano all’alternanza e poi trovano nel Governo del banchiere Draghi uno spazio di sistemazione e di mutuo riconoscimento con la destra.

Siamo in campo per costruire un’alternativa al governo delle destre che sta progressivamente e definitivamente desertificando e sminuendo il nostro territorio, rendendolo isolato, impoverito e assoggettato ad una ricomposizione dei servizi e delle competenze su scala regionale sempre più subordinata al potere economico privato ed alla logica accentratrice e regionalista che, negli anni, ha permesso una pesantissima estrazione di valore da questo territorio che va interrotta e rovesciata.

Su questi temi intendiamo costruire la più ampia interlocuzione possibile, consapevoli che solo attraverso l’unità delle forze sociali e politiche per l’alternativa sia possibile rideterminare un idea di governo delle città e della Regione coerente con l’identità e la storia del nostro territorio.


Continueremo e rilanceremo da subito con la mobilitazione generale contro il carovita e l’aumento delle bollette. Contro la guerra e la pericolosa torsione bellicista impressa dal Parlamento e dal complesso mediatico. Per la pace, la cessazione delle ostilità attraverso un accordo equo e per il riconoscimento dell’autonomia delle Repubbliche del Donbass.

Nello stesso tempo continueremo a fare opposizione al governo delle destre a trazione leghista, i cui disastri sulla gestione della sanità, sulle politiche ambientali, sociali e del lavoro sono sotto gli occhi di tutti. Occorre impedire il riassetto istituzionale a trazione federalista: l’autonomia differenziata oltre ad essere un processo eversivo della centralità democratica e statale rappresenta per l’Umbria un ulteriore contrazione nella garanzia sociale ed economica verso i cittadini ed i lavoratori.  

Siamo convinti che sia necessario praticare l’opposizione e costruire l’alternativa per aprire un percorso di discussione con le forze politiche e sociali della sinistra nel paese e in Umbria. Contro Tesei, contro Draghi.

In chiusura il Congresso Regionale di Rifondazione Comunista propone la città di Assisi, città della Pace, come luogo fisico dove poter organizzare un incontro Istituzionale tra Russia ed Ucraina per poter interrompere immediatamente le ostilità.

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Azione Arezzo: “la nostra solidarietà all’ ITIS Galilei”

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Il comitato Aretino di AZIONE esprime piena solidarietà agli studenti, ai docenti e al personale dell’ITIS Galileo Galilei di Arezzo per i fatti accaduti la mattina di martedì 5 aprile.

Durante gli orari delle lezioni mattutine, gli studenti sono stati disturbati dalle urla e dai cori di un gruppo di persone No Vax che si sono presentate all’entrata dell’istituto muniti di cartelloni riferiti alla presunta dittatura sanitaria e al negazionismo dell’epidemia covid19. Gli schiamazzi hanno provocato l’impossibilità per gli studenti di seguire le lezioni e i ragazzi stessi hanno protestato contro questi rumori affiggendo alle finestre cartelli con su scritto “lasciateci studiare”. AZIONE giudica questo tipo di manifestazioni di gravità assoluta, soprattutto se a subirne le conseguenze sono proprio gli studenti e la regolarità della loro formazione insieme alla libertà di studio proprio da parte di chi pretende altrettanta libertà per sé stessi.

La contestazione dei No Vax pare nascere come reazione alle dichiarazioni rilasciate dal Preside dell’Istituto in merito al rientro dei professori non vaccinati, dichiarazione che AZIONE condivide in quanto pienamente fondata.

Infatti, dal primo aprile 2022 è stato previsto il rientro a scuola e il ritiro della sospensione degli stipendi per i professori che, non essendo vaccinati, non potevano secondo i decreti covid essere abilitati all’insegnamento. Questa decisione è paradossale e diseducativa. Paradossale perché i professori non vaccinati dal primo aprile sono stati riabilitati all’ingresso negli istituti, ma non nelle classi, dato che ancora persiste l’obbligo di green pass per i docenti. L’ambiente scolastico è difficilmente sezionabile e dunque la presenza in un luogo piuttosto che in un altro rende difficile differenziale l’area scolastica. Tale condizione significa che i già menzionati docenti riacquisiscono dunque da un lato lo stipendio senza che dall’altro debbano adempiere alla loro precipua funzione, qual è l’insegnamento nelle classi.

Al fine di non permettere una percezione di stipendio senza prestazione lavorativa, il ministero -per ovviare a questo problema- ha proposto alle scuole di organizzare delle attività extra insegnamento in presenza da fare svolgere a questi docenti senza contatto fisico con gli studenti. Ciò facendo viene meno un elemento essenziale della docenza qual è la relazione personale fisica e così snaturando in gran parte il ruolo dell’insegnante.

La decisione , a parere di chi scrive, è altresì diseducativa, atteso che questi docenti, stipendiati ma non effettivamente impegnati nelle classi in attività frontale, dovranno comunque essere presenti all’interno degli istituti e potranno comunque muoversi nella scuola con altra probabilità di incontrare proprio quei ragazzi che, a causa della mancata vaccinazione, non devono assolutamente incrociare nei corridoi. Senza grandi sforzi interpretativi, il messaggio formativo che passa (e che consegue il reintegro di chi ha dimostrato scarso rispetto delle norme e della salute collettiva quale bene comune) è ben rappresentato dal presidio a dir poco indecoroso, che si è tenuto proprio sotto le aule delle classi degli studenti.

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Ospedale Città di Castello, bimba non aspetta e nasce nel parcheggio

Non ha fatto in tempo ad entrare in ospedale che ha partorito nel parcheggio del nosocomio di Città di Castello dando alla luce una bellissima bambina di 3,400 chilogrammi. Protagonista di questa vicenda è una signora di origine romena di 34 anni, residente nella zona.

La donna, incinta del terzo figlio, questa mattina (mercoledì 6 aprile) era in auto con il marito per effettuare delle spese personali, durante il tragitto le sono cominciati a venire dei forti dolori ma non pensava si trattasse dell’inizio del travaglio. I due, quindi, decidono di tornare verso casa ma, aumentando l’intensità dei dolori, cambiano idea e si recano in ospedale a Città di Castello. Una volta entrati dentro il parcheggio, intorno alle ore 11,15, è nata la bambina, direttamente in macchina. In un primo momento è intervenuto il personale del Pronto Soccorso e subito dopo l’equipe del reparto di Ostericia e Pediatria che si è presa cura della mamma e della nascitura, che godono entrambe di ottima salute.

Il direttore del Presidio Ospedaliero Alto Tevere, Silvio Pasqui, ringrazia tutto il personale per la prontezza dell’intervento e porge i migliori auguri alla famiglia per la nascita della bambina.

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Pallavolo serie B/M: Nelson Daniel (ErmGroup San Giustino) “obbiettivo personale? aiutare la squadra a centrare la promozione e farmi trovare pronto quando serve”

“Sono felice e soddisfatto di questa esperienza a San Giustino. Lottiamo per traguardi importanti, siamo un gruppo molto affiatato, ognuno ha un ruolo, non solo in campo e cerca di dare tutto quello che ha. Obbiettivo personale? aiutare la squadra a centrare la promozione e farmi trovare pronto quando serve”.

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/557758739026274
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Pallavolo serie B2/F: Brighigna (Autostop Trestina) “nessuna tabella, ogni gara ha una storia a se. Percorso difficile, ma molto stimolante”

“Dobbiamo cercare di ritrovare certezze, soprattutto a livello mentale. Siamo una squadra che può mantenere la categoria, ma dipende anche dalle dirette concorrenti, non siamo padroni del nostro destino pertanto nessuna tabella, ogni gara ha una storia a se, unitile fare pronostici”.

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/409131667706448
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Violenza di genere, riconoscerla e prevenirla

Violenza di genere, riconoscerla e prevenirla. È con questo obiettivo che continua il percorso di sensibilizzazione della Polizia di Stato, fortemente voluto dal Questore di Perugia, Giuseppe Bellassai. Il camper rosa della Polizia di Stato farà tappa domani mattina Giovedi 7 Aprile a Citta’ di Castello, in piazza Matteotti alle ore 10, con a bordo un’équipe di personale specializzato, tra cui personale femminile, abilitato nel trattare tale tipologia di reato. La finalità è quella di aiutare le donne in difficoltà, anche solo con una denuncia anonima, al fine di poter intervenire prima che sia troppo tardi. L’iniziativa è relativa al progetto “Questo non è amore” finalizzato al tema del contrasto alla violenza di genere per informare e aiutare. Oltre al Questore di Perugia ed al personale della Polizia di Stato e del Commissariato di Città di Castello, saranno presenti il sindaco, Luca Secondi, l’assessore alle Pari Opportunità, Letizia Guerri ed altri rappresentanti della giunta municipale. Le redazioni sono inviate ad intervenire.

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“Il lavoro di squadra delle istituzioni pubbliche determinante per sviluppare le potenzialità culturali ed economiche dell’opera di Burri”

“L’arte è un potente fattore di attrazione turistica e il lavoro di squadra delle istituzioni pubbliche al fianco della Fondazione Albizzini è il fattore determinante per sviluppare le potenzialità dell’opera di Alberto Burri come volano culturale ed economico per Città di Castello e l’Umbria”. Il sindaco Luca Secondi commenta così la visita di stamattina dell’assessore regionale al Turismo e alla Cultura Paola Agabiti agli ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello, che ospitano una delle collezioni cittadine del maestro. Insieme agli assessori alla Cultura Michela Botteghi e al Turismo Letizia Guerri, il primo cittadino si è unito al presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Bruno Corà e al consigliere di amministrazione Tiziano Sarteanesi, che hanno guidato l’assessore Agabiti nei rinnovati spazi espositivi del museo, oggetto di un intervento di restyling da 10 milioni di euro tra il 2015 e il 2022. Alla visita hanno partecipato anche il sindaco di Citerna Enea Paladino e la consigliera comunale di San Giustino Lucia Vitali, che accompagnavano l’amministratore regionale. “L’assessore Agabiti ha apprezzato il lavoro di riqualificazione degli ex Seccatoi del Tabacco compiuto dalla Fondazione, sottolineando la strategicità delle collezioni Burri per la promozione di Città di Castello e dell’Umbria in Italia e nel mondo”, riferisce Secondi, nel rimarcare “la soddisfazione per una visita che testimonia l’attenzione della Regione e che auspichiamo possa segnare l’avvio di un importante percorso di valorizzazione dell’opera di Burri, già a partire dalla mostra a cura di Bruno Corà dal titolo ‘La Luce del Nero’ che sarà ospitata dal 15 aprile al 28 agosto negli ex Seccatoi del Tabacco”.

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LA LUCE DEL NERO, dal 15 aprile 2022 al 28 agosto 2022, Ex Seccatoi del Tabacco Città di Castello


Giovedì 14 aprile ore 11,30 Conferenza Stampa in diretta nei canali social ufficiali della Fondazione Burri
Cartella stampa ed immagini: www. studioesseci.net
Comunicato Stampa
“La Luce del Nero” è il titolo della grande mostra che si potrà ammirare a Città di Castello agli Ex Seccatoi del Tabacco, una delle due sedi espositive della Fondazione Burri. Si tratta di un evento in cui il tema del Nero che da buio, assenza, si rifà colore, è stato studiato per essere inclusivo del pubblico non vedente, oltre a offrire un’esperienza sensoriale immediata e fortemente stimolante a tutti i visitatori.
Il curatore Bruno Corà, Presidente della Fondazione Burri, sottolinea come il Nero “tra la fine del Medioevo e il XVII secolo avesse perso il suo statuto di colore. Sono stati gli artisti a riconferire al Nero la sua valenza cromatica e in particolare, tra loro, appare essenziale l’azione di Kazimir Malevič, autore del celebre “Quadrato nero su fondo bianco” (1915), richiamato in mostra mediante una stampa che ne riproduce l’immagine”.
Tra gli artisti della seconda metà del XX secolo, Burri tuttavia è colui che più di ogni altro ha usato il Nero, giungendo perfino a dipingere totalmente di nero gli Ex Seccatoi del Tabacco, edifici industriali diventati sedi museali dei suoi grandi cicli pittorici.
Insieme a Burri hanno realizzato opere elaborate col nero anche artisti documentati in mostra, come Agnetti, Bassiri, Bendini, Castellani, Fontana, Hartung, Isgrò, Kounellis, Lo Savio, Morris, Nevelson, Nunzio, Parmiggiani, Schifano, Soulages e Tàpies. Ciascuno con modalità, intenzioni e valenze diverse, tutti capaci di suscitare nel visitatore stati d’animo, percezioni e sensazioni differenti. Infine all’insegna del Nero e della caecitas è rivolto anche il sentimento dei poeti per significare lo sguardo interiore della “veggenza” psichica e poetica all’opposto di quella fisica.
La mostra “La Luce del Nero” è stata realizzata nell’ambito del programma Europa Creativa con il progetto “Beam Up” (Blind Engagement In Accessible Museum Projects), che affronta in chiave internazionale e inclusiva il tema dell’accessibilità dell’arte contemporanea per il pubblico con disabilità visiva.
L’esposizione corona la riapertura degli spazi degli ex Seccatoi del Tabacco dopo 7 anni di lavori che hanno integralmente riqualificato questi ambienti. Come afferma Corà “Sono veramente pochissimi nel mondo i musei d’artista come quello di Burri a Città di Castello, il quale può vantare un percorso museale che inizia da Palazzo Albizzini e si compie agli ex Seccatoi del Tabacco senza temere paragoni con nessun altro”.

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Consiglio comunale: approvata a maggioranza la mozione sulla donazione degli organi del capogruppo del Pd Gionata Gatticchi

Con i 15 voti favorevoli di Pd, Psi, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, Castello Cambia, Civici X Città di Castello, i voti contrari di Lega e Castello Civica, le astensioni di Unione Civica Tiferno e Lista Civica Marinelli Sindaco, il consiglio comunale ha approvato la mozione per l’adozione di iniziative volte a promuovere e sostenere la cultura della donazione di organi e tessuti presentata dal capogruppo del Pd Gionata Gatticchi, che ha emendato il testo sulla base del dibattito in aula. La massima assise ha impegnato il sindaco Luca Secondi e la giunta a “a monitorare l’andamento del numero di cittadini che all’anagrafe dichiarano di essere interessati ad esprimere l’assenso alla donazione”; “a potenziare la formazione dei dipendenti dell’Anagrafe comunale per migliorare la loro capacità di sensibilizzare i cittadini sul tema della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto”; “a promuovere un evento pubblico coinvolgendo le associazioni di riferimento in materia e presenti nel territorio come AIDO Città di Castello, sul tema della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto”; “ad attivare un piano di iniziative per l’informazione e la promozione della cultura della donazione anche attraverso il coinvolgimento e il contributo attivo dell’Ufficio scolastico e degli istituti scolastici superiori”; “a consentire spazi di affissione comunale a titolo gratuito per alcuni giorni dell’anno per le campagne di sensibilizzazione dell’AIDO Città di Castello, nonché a dare spazi per eventi ad associazioni che promuovono tali attività”. Il consigliere Gatticchi ha presentato la mozione in aula, sottolineando “la necessità di fare il possibile per accrescere la cultura della donazione nella nostra comunità”. “L’amministrazione comunale ha recepito e applicato la normativa, ma abbiamo l’onere di fare la nostra parte per incentivare una scelta consapevole da parte dei cittadini sulla donazione degli organi e dei tessuti, che può fare la differenza nella vita di tantissime persone”, ha sostenuto Gatticchi.

Il consigliere ha quindi rimarcato che è “fondamentale promuovere iniziative di sensibilizzazione e informazione, in particolare nelle scuole, supportando le attività istituzionali dell’Aido e delle altre associazioni impegnate in questo ambito”. A richiamare l’attenzione sulla “complessità e sulle implicazioni politiche ed etiche della questione nel confine strettissimo che esiste tra vita e morte”, è stato il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani, che, nel riferire di aver dato il proprio consenso alla donazione degli organi, ha sostenuto “la necessità di garantire parità di condizioni nella promozione dell’attività di tutte le associazioni presenti in città, non solo dell’Aido”. “Credo che ci sarebbe bisogno di una riflessione sul tema più approfondita di un dibattito in consiglio comunale”, ha evidenziato il rappresentante della minoranza, ammettendo di non sentirsela di avallare la mozione così come impostata. “Tutto quello che va in direzione di una maggiore informazione e della possibilità delle persone di prendere una decisone consapevole ha il mio consenso”, ha chiarito la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che ha sostenuto “la necessità che il Comune si impegni nella promozione di iniziative di sensibilizzazione, oltre alla mera applicazione della legge in materia”. “Stimolerei le associazioni lasciando libera iniziativa per eventi che il Comune potrebbe patrocinare”, ha proposto l’esponente della minoranza, nel ritenere “opportuno che l’amministrazione comunale non dia un locale in uso gratuito solo all’Aido, come è scritto nel dispositivo della mozione, ma anche alle altre realtà associative, magari mettendo a bando gli spazi disponibili”. A condividere le finalità della mozione è stata la consigliera Alessandra Forini (Pd), che ha rimarcato “l’obiettivo di promuovere l’impegno dell’amministrazione comunale a intraprendere le iniziative che permettano di formare il personale e consentano soprattutto ai giovani di raggiungere la necessaria consapevolezza su scelte così complesse, che chiamano in causa la coscienza di ognuno”.

“Per fare questo – ha aggiunto – concordo sul fatto che vada ricercato il coinvolgimento più ampio possibile delle associazioni impegnate a sostegno della cultura della donazione”. Il capogruppo dell’Unione Civica Tiferno Filippo Schiattelli ha proposto “un ulteriore approfondimento in commissione per integrare la mozione con i contributi che potrebbero nascere dal confronto per arrivare a un consenso pieno da parte di tutto il consiglio comunale”. A manifestare perplessità sulle modalità di monitoraggio della adesioni dei cittadini all’anagrafe proposta dalla mozione è stato il capogruppo della Lega Valerio Mancini, che, riferendo di aver espresso da tempo il proprio consenso alla donazione degli organi, ha condiviso l’opportunità di “approfondire con l’ausilio di esperti in materia questioni che incidono profondamente nella sensibilità delle persone”. Nel preannunciare il proprio voto favorevole, la capogruppo dei Civici X Città di Castello Luciana Bassini ha sottolineato come “si comprenda molto bene nella mozione l’intenzione di formare le persone, quindi di trovare le soluzioni che permettano di promuovere la conoscenza tra coloro che sono chiamati a dare un consenso alla donazione degli organi”. “E’ vero che c’è una legge dello Stato, che i nostri uffici sono molto preparati, ma è davvero utile formare i cittadini”, ha aggiunto Bassini. In sede di replica, il consigliere Gatticchi ha sottolineato che “la mozione si basa su una normativa che tutti i consiglieri comunali sono tenuti a conoscere”, rigettando la proposta di portare il dibattito in commissione.

“Compito della politica è di supportare le associazioni che hanno il compito istituzionale di sensibilizzare i cittadini e di fare la propria parte per promuovere momenti di formazione e confronto finalizzati a una scelta consapevole”, ha spiegato il rappresentante della maggioranza. Gatticchi ha quindi riconosciuto di aver “proposto ingenuamente di valutare di concedere dei locali all’Aido per il ruolo e le finalità istituzionali riconosciute dallo Stato a questa associazione, diversamente dalle altre” e per “togliere di mezzo qualunque fraintendimento” ha modificato il dispositivo della mozione sostituendolo con la previsione di concedere spazi per eventi alle associazioni che promuovono attività di sensibilizzazione sulla donazione degli organi. Il consigliere Lignani Marchesani ha ribadito di non condividere l’impostazione politica “che bolla chi è favorevole alla donazione come al passo con i tempi e chi non lo è come oscurantista” e anche il consigliere Mancini si è detto in disaccordo con le modalità in cui la mozione ha posto la questione. Da entrambi è stato preannunciato, pertanto, un voto contrario. Il consigliere Schiattelli ha confermato la convinzione che “un approfondimento insieme ad esperti avrebbe favorito una maggiore condivisione delle iniziative da proporre a beneficio dei cittadini” e ha dichiarato la propria astensione.

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Alla Rocca di Umbertide, sabato 9 aprile, la terza edizione di “Umbertid’Arte”

L’estro degli artisti umbertidesi è pronto a invadere i locali della Rocca come segno di rinascita dopo la pandemia e di rafforzamento del senso di comunità. Sarà infatti aperta nel pomeriggio di sabato 9 aprile la terza edizione di “Umbertid’Arte”, la mostra organizzata dal Comune di Umbertide che vede ospitate all’interno del simbolo per eccellenza della città le opere di ventuno artisti umbertidesi di nascita e di adozione.Questi i nomi degli artisti in mostra: Alessio Accalai, Fausto Cambiotti, Amabilia Casagrande, Luca Cataldo, Elena Cella, Jason Balducci, Michele Berta, Lucia Bonucci, Sandro Epi, Fabio Fondacci, Mirko Guardabassi, Emilio Leonardi, Carlo Mastriforti, Paola Panzarola, Vittorio Picchio, Marco Piccioloni, Ivano Puletti, Antonello Renzini, Giuseppe Rossini, Ettore Spatoloni e Vera Tamburini. Sono varie le forme espressive che verranno proposte: si va dalla pittura fino alla fotografia, dalla scultura ai video, il tutto per far emergere la loro vena creativa.Questa edizione di Umbertid’Arte vedrà come protagonisti anche le bambine e i bambini delle scuole dell’infanzia e delle classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie del II Circolo “Giuseppe Di Vittorio” che per l’occasione hanno allestito una mostra dedicata ai più importanti temi ambientali e dal titolo “We can change the world”. Ispirandosi ai racconti del libro di Anna Casals e Paolo Ferri “Racconti per salvare il Pianeta”, i cui contenuti si legano in buona parte agli obiettivi dell’Agenda 2030, gli alunni hanno realizzato delle opere con materiale di recupero, riflettendo sulle diverse problematiche ambientali, dal disboscamento al mare di plastica, al riscaldamento globale.

Il percorso che ha portato i bambini ad analizzare, approfondire, progettare e infine dare vita alle proprie creazioni nasce da un itinerario didattico ben preciso che ha visto coinvolto tutto il Circolo Di Vittorio, partendo proprio dal naturale interesse e dalla curiosità che i racconti esercitano sui bambini e dall’importanza che hanno come strumento di crescita, per affrontare, in questo caso, concretamente, il problema ambientale e pensare a possibili soluzioni per la salvaguardia del nostro pianeta.“Vedere 21 nostri concittadini, che si cimentano con il linguaggio dell’arte sotto le forme più varie – afferma il sindaco Luca Carizia – è un aspetto importante, ovvero quello di regalare qualcosa di bello e tangibile alla nostra comunità. Quest’anno si aggiungono anche le opere degli artisti in erba del II Circolo che lanciano un messaggio chiaro e diretto sul rispetto dell’ambiente e della natura.

Sarà quindi una mostra significativa che ci porterà a rafforzare la nostra identità di umbertidesi partendo dall’arte e dalla cultura”.“Siamo giunti alla terza edizione di Umbertid’Arte – dice l’assessore alla Cultura, Sara Pierucci – e con grande riconoscenza ringraziamo gli artisti umbertidesi che anche in questo momento più impegnativo hanno voluto contribuire e dare ancora più stimolo alla vita artistica e culturale della città. Una novità di questa edizione sarà la presenza di opere d’arte realizzate dai bambini della scuola dell’infanzia e delle classi terze, quarte e quinte del II Circolo coordinate dalla dirigente Raffaella Reali e dalle bravissime insegnanti che hanno ritenuto la nostra Rocca la location migliore per celebrare l’importanza della Giornata della Terra. Naturalmente li ringraziamo per il loro contributo sperando che tutto questo rimanga impresso nelle loro menti e nei loro cuori trasformandosi in passione per l’arte”.

L’Amministrazione esprime un doveroso ringraziamento per l’aiuto e il sostegno al consigliere comunale Ettore Spatoloni, a Vittorio Dragoni per l’allestimento della mostra e a Giada Sonaglia per la realizzazione del manifesto.La terza edizione di “Umbertid’Arte” sarà visibile fino al 1° maggio dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30. Chiuso il lunedì. Per informazioni è possibile contattare il numero 0759413691. 

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Il 9 aprile al Teatro dei Riuniti lo spettacolo “Mozart, lettere d’amore” con Amanda Sandrelli

Sabato 9 aprile, ore 21.15 al Teatro dei Riuniti di Umbertide andrà in scena lo spettacolo “Mozart, lettere d’amore”.
Un viaggio epistolare tra musica, umori e passioni del grande compositore. Uno spettacolo in compagnia delle voci recitanti di Amanda Sandrelli e Achille Junior Roselletti e la musica di Fabio Battistelli (clarinetto), Costanza Negroni (viola) e Carlo Negroni (pianoforte).
Il Mozart pubblico, grande compositore e genio musicale, ritratto a fianco del Mozart privato. Una delle più grandi personalità musicali di tutti i tempi viene osservata e restituita al pubblico tramite la sua ricca corrispondenza e, ovviamente, la sua musica.

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SOS NATURA: Unipg e Istituto Tedesco promuovono un ciclo di film e incontri sull’ambiente

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“NATÜRlich. Il cinema tedesco e la sostenibilità ambientale” è l’iniziativa proposta e organizzata dal Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia e dall’Istituto Tedesco Perugia dal 6 aprile all’8 giugno 2022: è dedicata al tema dell’ambiente e si svolge in collaborazione con il Goethe-Institut, Legambiente Umbria, l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia e l’Università per Stranieri di Perugia.

Il via mercoledì 6 aprile 2022, alle ore 20.30, all’Istituto Tedesco Perugia, in Piazza Raffaello 11, Perugia. Sarà proposto il film commedia “Los Veganeros” di Lars Oppermann, pellicola del 2016. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del professor Francesco Bono (Università degli Studi di Perugia) curatore dell’iniziativa insieme a Claudia Schlicht, direttrice dell’Istituto Tedesco Perugia.

“La manifestazione – sottolineano I curatori – si propone come un’occasione di riflessione sui temi ecologici e la salvaguardia dell’ambiente attraverso un ciclo di film e incontri introduttivi a cura di docenti universitari ed esperti del settore, proponendo al pubblico umbro una serie di film straordinari e inediti in Italia, con un punto di vista sempre diverso e originale sul problema della sostenibilità ambientale e le piccole e grandi sfide per salvare il pianeta”.

Gli altri appuntamenti, sempre alle 20.30, all’Istituto Tedesco Perugia:

Mercoledì 20 aprile, “Wackersdorf” di Oliver Haffner, 2019
Mercoledì 4 maggio, “Die letzte Sau” (L’ultima scrofa), 2016
Mercoledì 11 maggio, “Stille Reserven” (Riserve occulte) di Valentin Hitz, 2016
Mercoledì 25 maggio, “Die Lügen der Sieger” (Le bugie dei vincitori) di Christopher Hochhäusler, 2015
Mercoledì 8 giugno, “100 Dinge” (100 oggetti) di Florian David Fitz, 2018

La manifestazione si inserisce nel quadro del progetto Reciproche visioni che l’Istituto Tedesco Perugia promuove dal 2012 insieme al Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia.

Film e incontri sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Per maggiori informazioni: www.istitutotedescoperugia.it.

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Patto della “lettura” tra Biblioteca e Informagiovani. Nasce il punto prestito negli uffici di via Buitoni

SANSEPOLCRO – Nuova collaborazione per la Biblioteca comunale di Sansepolcro: nasce il punto prestito all’Informagiovani.

Le operatrici gestiranno uno scaffale tematico dedicato ai lettori tra gli 11 e i 20 anni. I libri, forniti dalla Biblioteca, tratteranno argomenti come: educazione, orientamento ma anche libri specifici per giovani adulti, tra romanzi e saggi. Agli utenti dell’Informagiovani verranno fornite informazioni sulla Biblioteca e verranno consegnati i moduli per iscriversi al prestito.

L’impegno della Biblioteca, in base ai suggerimenti delle operatrici dell’Informagiovani, sarà di fornire i libri richiesti in modo da mantenere lo scaffale sempre aggiornato e di reperire volumi utili agli utenti che ne faranno richiesta.

L’Informagiovani si trova in via G. Buitoni 34. E’ aperto tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e le mattine di martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13.

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Il modello pratico-didattico della “Bufalini” fa scuola in ambito internazionale 

Modelli di formazione “vincenti” che fanno scuola anche al di là dei confini italiani. Non c’era modo migliore per festeggiare ben 113 anni di attività e il nuovo corso del Centro di Formazione, “G.O. Bufalini” dopo la recente nomina del Presidente, Giovanni Granci e del Cda.


Il progetto “Montessori in the VET”, di cui è promotore l’ASP G.O. Bufalini, è stato finanziato nel 2019 nell’ambito del programma Erasmus+, il programma dell’Unione Europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport. Partner del progetto sono i centri di formazione professionale “EPRALIMA” (Portogallo), “IES San José de la Rinconada” (Spagna), “Hristo Botev” (Bulgaria), “Liepaja University” (Lettonia), l’organizzazione OpenCom – responsabile della comunicazione – e Tela Umbra, quale ente esperto nel settore dell’artigianato artistico. Nei giorni scorsi, lo staff dell’ASP G.O. Bufalini ha preso parte ad una mobilità di 5 giorni a Siviglia presso il Centro di Formazione professionale “IES San José De La Rinconada”.

Alla mobilità hanno partecipato, Maria Teresa Crocioni e Laura Rossi, che hanno avuto modo di confrontarsi con i partner spagnoli, bulgari, lettoni e portoghesi del progetto circa le possibili metodologie per migliorare la qualità dell’offerta formativa e la possibile applicazione dei principi del Metodo Montessori alla formazione professionale. Durante l’attività formativa a Siviglia, il personale dell’ASP Bufalini ha avuto modo di visitare alcuni centri di formazione professionale, il Centro Educativo Andaluso, una scuola montessoriana, la sede del Municipio “La Rinconada” e la “Compagnia Airbus”, quale azienda in cui si sperimenta l’efficacia del Sistema Duale. Maria Teresa Crocioni è stata anche ospite di un’intervista a “Radio Rinconada”, dove ha disseminato i risultati di progetto raggiunti finora. Il progetto “Montessori in the VET” terminerà nel mese di novembre, dando luogo ad uno studio di fattibilità circa la possibile applicazione del Metodo Montessori ai settori dei servizi, della meccanica e dell’artigianato artistico, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa degli Istituti coinvolti e l’efficacia dei metodi di insegnamento, soprattutto per le fasce più deboli e a rischio dispersione scolastica.

“Durante il progetto – hanno precisato le responsabili – abbiamo difatti scoperto che molte pratiche quotidiane applicate nei Centri di Formazione professionali sono molto simili ai principi montessoriani: il concepire l’errore come un’occasione, la centralità della manualità, il lavorare per rendere autonomi i propri studenti, passaggio importante per poter entrare nel mondo del lavoro. L’applicazione dei principi montessoriani alla formazione professionale consentirà inoltre di sperimentare la strutturazione degli spazi didattici secondo una logica flessibile, così da stimolare la creatività e l’apprendimento degli allievi.”

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Il compleanno del vescovo monsignor Domenico Cancian – Il messaggio di auguri del sindaco Luca Secondi e della giunta per i 75 anni del vescovo tifernate giunto al termine del suo mandato pastorale

Oggi 06 Aprile ricorre il compleanno, 75esimo, di Monsignor Domenico Cancian, Vescovo della diocesi di Città di Castello: gli auguri del sindaco e della giunta comunale. “Con piacere, affetto e profonda stima, nella certezza di interpretare i sentimenti di tutta la comunità e a nome dell’Amministrazione comunale, gli formuliamo i migliori auguri di buon compleanno”, è quanto dichiarato oggi dal sindaco Luca Secondi, in un messaggio, nel giorno in cui ricorre il 75esimo compleanno del vescovo tifernate. Nel ringraziare Monsignor Cancian “per il suo servizio generoso e instancabile di Padre e Pastore sempre presente accanto a tutti in particolare nei momenti di difficoltà che la vita riserva ad ognuno”, il sindaco Luca Secondi ha evidenziato come questa importante ricorrenza di vita coincide con il termine del mandato pastorale del vescovo, annunciato da lui stesso a più riprese in diverse occasioni ufficiali e nell’ultimo “foglio di collegamento”, organo di comunicazione della diocesi tifernate. “Oggi più che mai questo giorno è un simbolo per tutti, anche noi, amministratori pubblici, che nel rispetto dei ruoli hanno potuto toccare con mano la straordinaria levatura umana, culturale e poi la generosità, altruismo e senso di innata bontà nei confronti della propria comunità locale del vescovo”. “Monsignor Cancian, assieme a tutti i suoi più stretti collaboratori, al clero, a coloro che a vari livelli operano ogni giorno con grande senso di abnegazione e altruismo, nelle parrocchie e strutture diocesane, ha rappresentato un punto di riferimento quotidiano per il nostro agire”. “Dal suo ingresso in diocesi il 23 settembre del 2007 ad oggi – ha proseguito il sindaco – monsignor Cancian, ha scandito la storia della nostra comunità locale diventandone protagonista, parte integrante e fondamentale soprattutto nei momenti più difficili come questi ultimi due anni e più caratterizzati dalla pandemia del Covid ed ora dalla emergenza della guerra”. “Nel rispetto delle decisioni personali in merito al proprio futuro, continueremo con orgoglio a considerLa “uno di noi”, della nostra comunità, anche per le giornate che verranno, con deferenza e immensa riconoscenza per tutti gli anni di alto mandato pastorale che ha svolto nella diocesi”.

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