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Usl Umbria 1, al via un corso di formazione per le Breast Unit.  Si terrà dal 25 marzo al 13 maggio ed è rivolto agli operatori sanitari e ai volontari

Al via dal 25 marzo al 13 maggio il corso di formazione per volontari e per operatori sanitari, organizzato dalla Usl Umbria 1 in collaborazione con l’Associazione di volontariato Alto Tevere Contro il Cancro (Aacc), che ha per oggetto la conoscenza di tutti quelli che sono i carichi emotivi, i percorsi, le tipologie dei vari interventi sanitari che le pazienti affette da neoplasia della mammella devono affrontare all’interno di una struttura come la Breast Unit di Città di Castello.

E’ rivolto non soltanto ad operatori del settore (come medici, infermieri, tecnici ed ausiliari) che lavorano nelle Breast Unit regionali ma anche, e soprattutto, ai volontari che potranno in seguito collaborare fattivamente alle attività che le associazioni di volontariato portano avanti nelle varie strutture dell’Azienda sanitaria. Per avere informazioni e per partecipare al corso è necessario contattare gli organizzatori alla seguente mail: luciano.carli@uslumbria1.it.

“Il corso – spiega Luciano Carli, referente chirurgico della Breast Unit di Città di Castello – è articolato in tre date, 25 marzo, 8 aprile e 13 maggio, all’interno delle quali verranno affrontati i vari aspetti tecnici e relazionali che coinvolgono operatori sanitari, volontari e pazienti. Esso ha come scopo non solo quello di migliorare la qualità delle relazione fra personale sanitario e pazienti, e conoscere sempre meglio i percorsi attraverso cui i pazienti vengono accompagnati, ma anche quello di inserire a pieno titolo i volontari formati all’interno degli stessi percorsi, secondo quanto indicato dalle Linee guida nazionali ed internazionali. Riteniamo che questa iniziativa sia molto importante, in quanto non è così comune che una Usl partecipi alla formazione dei volontari che collaborano nello svolgimento delle attività diagnostiche e terapeutiche, e questo a maggior ragione in una patologia così delicata come il tumore al seno”.

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Cittadino italiano arrestato per detenzione di stupefacenti, durante la perquisizione trovata cocaina, hashish e marijuana

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Nel pomeriggio di giovedì, nel contesto dei servizi svolti quotidianamente in questo capoluogo con pattuglie in divisa ed in borghese, con particolare attenzione alle arterie viarie principali, volti al contrasto specifico dei reati predatori ed in materia di stupefacenti, un equipaggio del Nucleo Investigativo di questo Comando Provinciale di Arezzo transitando in questa via Fiorentina era insospettito dall’atteggiamento di un utente della strada che i militari incrociavano con la propria autovettura provenire nell’opposto senso di marcia.


La pattuglia decideva di invertire la direzione e pedinare per qualche minuto da lontano l’automezzo con a bordo la persona sospetta, chiedendo nel contempo alla Centrale Operativa l’ausilio di altri carabinieri.
Dopo poco giunti i rinforzi, si procedeva a bloccare il soggetto, che appariva sin da subito un po’ agitato ed alla domanda se detenesse sulla sua persona ovvero all’interno dell’abitacolo dell’autovettura qualcosa di illecito, vistosi scoperto faceva rinvenire un involucro contenente gr. 38 circa di hashish, gr. 2 circa di marijuana e poco più di gr. 7 di cocaina.
Gli operanti vista la scoperta decidevano di estendere la perquisizione all’abitazione del fermato e qui sottoponevano a sequestro un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento delle dosi, tutto questo insieme alla droga sarà depositato presso l’ufficio corpi di reato.


Il 35enne italiano, già noto alle FF.OO. è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e nel pomeriggio di ieri è comparso in udienza per direttissima, ove la misura pre-cautelare è stata convalidata e disposto in attesa del processo definitivo l’obbligo di presentazione alla p.g..
Nel medesimo contesto l’uomo è stato anche sanzionato al codice della strada poiché era alla guida con patente revocata.

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Residenze per Anziani, sale la rabbia dopo le mancate risposte della Regione, Bettarelli non ci sta’ e annuncia interrogazione

Sono passati ormai 15 giorni dalla lettera del Sindaco di Città Castello, Luca Secondi che si rivolge alla Presidente Tesei, ai vertici della sanità umbra e ai consiglieri regionali altotiberini, informando che i vertici dell’A.S.P. Muzi Betti di Città di Castello, tra le principali strutture per anziani regionali, hanno annunciato possibili dimissioni ‘non avendo (dalla Regione Umbria) ricevuto risposta ai problemi posti negli ultimi due anni’”, lo scrive, annunciando la presentazione di una interrogazione, Michele Bettarelli (Pd-vicepresidente Assemblea legislativa).

“Rabbia e disappunto – scrive il consigliere Dem – per un comportamento, da parte della Regione, che viene definito ‘oltraggioso’ nei confronti di chi ha sostenuto i più fragili assicurando cure e impegnando risorse anche al di sopra delle proprie forze, nel momento più duro della pandemia. Un atteggiamento, quello denunciato, che purtroppo in Umbria abbiamo imparato a conoscere bene e che riguarda la mancanza di ascolto e capacità di rispondere alle istanze degli operatori di settore, soprattutto in sanità”.

“A quasi due anni dal primo grido di allarme lanciato nell’autunno del 2020, dopo le mozioni di sostegno e impegno votate all’unanimità dal Consiglio regionale, nell’aprile 2021, dopo commissioni consiliari e soprattutto dopo aver costretto i Sindaci a scendere in piazza pur di essere ascoltati, l’immobilismo della Giunta Tesei sta portando le strutture per anziani umbre, in grande difficoltà, alle estreme conseguenze”.

Per questo, Bettarelli annuncia la presentazione di una interrogazione urgente con la quale chiede alla Regione Umbria “se abbia intenzione di continuare a non confrontarsi con le nostre strutture per anziani, a non fornire risposte costringendo a dimissioni certe i vertici delle stesse, oppure se ci sia realmente la volontà di procedere alla revisione delle rette e (contributi..) che di fatto garantirebbero la sopravvivenza di queste strutture”

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Azione Toscana e Umbria, per voce dei segretari regionali, Remaschi e Leonelli, prendono posizione sulla Stazione “AV-MEDIOETRURIA”. 

Remaschi: “Siamo favorevoli, questo è un progetto utile ai cittadini delle nostre regioni e per tutti quelli del centro Italia. Serve però una definizione chiara degli obiettivi e delle risorse necessarie per indicare fin da subito un piano chiaro e realizzabile”

Leonelli: “Apertura immediata di un tavolo coordinato da Umbria e Toscana per coinvolgere tutti i soggetti interessati: Regioni, RFI, Province e Comuni. È un progetto importante e siamo determinati a dare anche il nostro contributo per far sì che si possa realizzare”

Dopo l’incontro avvenuto di recente a Perugia tra il Presidente della Regione Toscana Giani e la Presidente della Regione Umbria Tesei ( accompagnati dei rispettivi assessori alle Infrastrutture Baccelli e Melasecche), Azione ha immediatamente aperto un tavolo di discussione per elaborare una riflessione tecnica e politica, avvenuta anche coinvolgendo i Segretari provinciali di Azione delle tre province coinvolte (Arezzo con Lucia Cherici, Siena con Davide Vivaldi e Perugia con Mirko Ceci), dalla quale è emersa una posizione estremamente favorevole alla realizzazione dell’infrastruttura in oggetto, anche se viene evidenziato il pericolo che, per l’ennesima volta, tutta la vicenda tenda ad assumere la valenza di uno spot elettorale piuttosto che la forma di un progetto serio, affidabile ed in ultima istanza realizzabile in concreto.

Ci sono degli aspetti che destano preoccupazione:

“Siamo abituati a valutare i progetti partendo da elementi concreti di fattibilità; in questo caso vediamo, oltre ai facili entusiasmi e ai proclami, troppi aspetti ancora da chiarire: non si capisce ancora né quante siano le risorse necessarie per la realizzazione, ma nemmeno quali siano e come verranno trovate” – dice Marco Remaschi segretario regionale di Azione Toscana

“Si parla di PNRR in modo confuso, che sembra ormai somigliare sempre di più ad una specie di bacchetta magica, quando in realtà, conoscendo la natura delle “missioni” in esso contenute, risulta evidente che le risorse NON potranno essere destinate anche ad interventi di questo tipo. Quello che serve è una progettazione di dettaglio e un piano finanziario chiaro e raggiungibile, questo per portare a termine l’opera, senza correre il rischio di imbattersi in due fenomeni ormai purtroppo ben conosciuti: progetti discussi e ridiscussi che rimangono solo sulla carta o peggio, avviati e poi interrotti per carenza di fondi” – continua Giacomo Leonelli 

È necessario considerare questa infrastruttura come un “sistema complesso” di relazioni e questa è una caratteristica che impone l’obbligo di inserirla in uno schema generale più ampio, per fare in modo di non considerarla una struttura isolata ma inserirla in un contesto generale e non localizzato geograficamente. Vi è la assoluta necessità di ripensare ed adeguare tutto il sistema infrastrutturale; quello viario, ferroviario, logistico, funzionale, etc., in ordine ai riflessi economici ad esso connessi, avendo presente le esigenze legate al turismo e alle attività produttive. Solo cosi, ogni

investimento si traduce effettivamente in opere al servizio della comunità.

“Le dichiarazioni rilasciate da Giani e Tesei, appaiono come uno slogan che pubblicizza la realizzazione di opere, nuove infrastrutture, ma senza aver fatto cenno ad una visione unitaria, supportata da uno schema articolato nei dettagli, che è l’unica condizione che potrebbe veramente portare alla realizzazione della stazione AV- MEDIOETRURIA che farebbe fare veramente un salto alle nostre regioni, oltre che al Paese in generale. Il metodo di Azione prevede innanzitutto un cambio di paradigma, più concretezza e meno spot elettorali, ovvero mettere il cittadino ed i suoi bisogni al centro, ascoltare le istanze ed interpretarle, progettando e dando loro una veste concreta e realizzabile, in linea con le necessità oggettive” – concludono Remaschi e Leonelli.

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Domattina ore 11 presso la sede del Canoa Club Città di Castello cerimonia ufficiale di apertura della due giorni nazionale di gare sul fiume Tevere

Domattina ore 11 presso la sede del Canoa Club Città di Castello cerimonia ufficiale di apertura della due giorni nazionale di gare sul fiume Tevere che dopo due anni segna di fatto la ripresa agonistica dell’attività a livello nazionale. Saranno presenti oltre al presidente del Canoa Club Città di Castello, Nicola Landi, il presidente nazionale della Federcanoa, Luciano Buonfiglio, il Presidente regionale del CONI, Domenico Ignozza, il
sindaco di Città di Castello, Luca Secondi e assessore allo Sport, Riccardo Carletti e i vertici regionali della canoa. Gli oltre 200 canoisti provenienti da tutta Italia verranno accolti in maniera particolare con una iniziativa spontanea messa in atto oggi dai soci e neo consiglieri del Canoa Club: una bandiera della pace appesa ai due lati del fiume in alto a voler testimoniare la vicinanza dello sport alle popolazioni Ucraine e ai valori di fratellanza e solidarietà fra le nazioni.

“Un piccolo gesto concreto – ha detto il presidente del Canoa Club Città di Castello, Nicola Landi – per manifestare la solidarietà degli sportivi e di tutto il panorama della canoa alle popolazioni dell’Ucraina e ribadire ancora una volta come lo sport rappresenti un veicolo di fratellanza, amicizia e rispetto della dignità umana. Un messaggio di pace che tutti insieme domani e domenica condivideremo nella convinzione e speranza che la guerra finisca prima possibile”

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Pagamento in bolletta dei costi di depurazione non dovuti: il Comune farà quanto di propria competenza per agevolare i cittadini nella tutela dei loro diritti

“Siamo soci di Umbra Acque e faremo quanto di nostra competenza per agevolare i cittadini nella tutela dei loro diritti”. Ad assicurarlo in consiglio comunale è stato l’assessore con delega alle partecipate Mauro Mariangeli, rispondendo all’interrogazione con cui il consigliere Fabio Bellucci (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) chiedeva di sapere quali iniziative intendesse assumere la giunta comunale “per rendere i cittadini consapevoli che non è dovuto il pagamento in bolletta a Umbra Acque del canone di depurazione, qualora non beneficino del servizio” e “per favorire il recupero da parte degli utenti delle somme indebitamente versate al gestore, con particolare riferimento alle persone anziane che incontrano maggiori difficoltà nelle procedure telematiche necessarie alla richiesta del rimborso e nella relazione con gli uffici preposti”.

“La questione posta è seria e importante, per cui come amministrazione comunale prendiamo l’impegno di fare il possibile per informare i cittadini che non sono tenuti a pagare costi per servizi di cui non usufruiscono e che quanto pagato può essere rimborsato”, ha spiegato Mariangeli, che oltre a mettere a disposizione i canali istituzionali rivolti agli organi di informazione e ai cittadini, ha sostenuto: “potremmo richiedere al gestore Umbra Acque di condurre una ricognizione approfondita della situazione finalizzata a esonerare d’ufficio gli utenti dal pagamento del servizio di depurazione, qualora non ne beneficino”. “Per quanto riguarda le difficoltà dei cittadini in età più avanzata a gestire le procedure online – ha aggiunto l’assessore – l’amministrazione comunale ha da tempo messo a disposizione il servizio Digipass presso la Biblioteca comunale Carducci, al quale chiunque può rivolgersi già oggi per gli adempimenti attraverso i canali informatici”. Nel presentare l’interrogazione, il consigliere Bellucci aveva evidenziato come “la questione dell’indebito pagamento in bolletta del costo di depurazione interessi i cittadini residenti nelle frazioni sia a sud che a nord del territorio comunale”.

Citando la sentenza n. 335 del 2008 della Corte Costituzionale, il rappresentante della maggioranza consiliare aveva chiarito che “non è legittimo il pagamento del canone di depurazione qualora l’utente non benefici del servizio e che devono essere rimborsate dai gestori le spese erroneamente sostenute dai cittadini per il pagamento in bolletta delle quote riguardanti lo scarico dei reflui in fognatura e la depurazione delle acque nei dieci anni precedenti”. “Si parla di rimborsi anche di migliaia di euro, per cui è fondamentale che, in un momento nel quale assistiamo a continui rincari delle bollette delle utenze domestiche, i cittadini siano messi nelle condizioni di non pagare somme non dovute e di recuperare quanto erroneamente versato”, ha sostenuto Bellucci, dando atto al gestore Umbra Acque di aver predisposto un modulo scaricabile da portale web della società per gestire la procedura di esonero e rimborso. “Bisogna fare in modo che i cittadini possano esercitare i propri diritti, soprattutto coloro che hanno maggiori difficoltà a informarsi e a gestire le procedure telematiche”, ha sostenuto Bellucci, preannunciando che monitorerà gli sviluppi della situazione.

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“Domenica 20 marzo torna Retrò: ogni mese nel centro storico e con i negozi aperti”

“Siamo pronti a ripartire con Retrò, che da domenica 20 marzo tornerà ogni terza domenica del mese nel centro storico con i negozi aperti e la possibilità per i visitatori di apprezzare una tra le principali esposizioni del settore nel centro Italia, di vivere la bellezza del nostro patrimonio culturale e artistico e di apprezzare l’offerta diversificata delle nostre attività commerciali”. L’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri presenta il mercato dell’oggettistica, dell’antiquariato e dell’artigianato, ricordando “la nuova formula dell’evento, che sarà ospitato interamente all’interno delle mura urbiche (in piazza Matteotti, largo Gildoni, via Mario Angeloni, piazza Fanti, nel loggiato Celso Ragnoni, in corso Cavour e piazza Gabriotti), con i negozi aperti e la possibilità, quindi, di scoprire anche la varietà e il pregio dell’offerta dei commercianti del centro storico, che ringraziamo insieme al Consorzio Pro Centro, per la disponibilità a condividere il percorso di promozione turistica della città e delle sue manifestazioni nel quale l’amministrazione comunale è impegnata”.

Nel sottolineare che l’esposizione sarà allestita nel rispetto delle normative per il contenimento del Covid 19, l’assessore evidenzia “la grande attesa per il ritorno di Retrò, che è divenuta una delle manifestazioni più importanti nel centro Italia, grazie ai numeri e alla qualità degli espositori e degli articoli in mostra”. “Per questo – prosegue Guerri – l’obiettivo è di valorizzarla ulteriormente, ospitando più espositori e allargando il suo perimetro all’interno del centro storico per portare i visitatori a conoscere ed apprezzare la bellezza racchiusa dal cuore di Città di Castello, con i suoi monumenti, le sue testimonianze artistiche e il suo patrimonio culturale”. L’assessore ringrazia “il personale comunale del settore Commercio e della Polizia Municipale che ha curato tutti gli aspetti organizzativi della manifestazione” e invita i tifernati a “ad approfittare di una bella opportunità di passeggiare nelle piazze del centro storico e di scoprire un’offerta commerciale mai così ricca e variegata nella stessa giornata”. Per consentire lo svolgimento di Retrò, il comando della Polizia Municipale ha emesso un’ordinanza che dalle ore 6.00 alle ore 20.00 di domenica 20 marzo prevede il divieto di transito a tutti i veicoli (compresi gli autorizzati, ad eccezione dei mezzi di soccorso e polizia), su piazza Matteotti, su piazza Fanti e su piazza Gabriotti, nel tratto compreso tra via del Popolo e via Cacciatori del Tevere. Il provvedimento vieta anche la sosta su piazza Costa a tutti i veicoli (compresi gli autorizzati), ad eccezione degli espositori della manifestazione che potranno effettuare le operazioni di carico e scarico del materiale.

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Giornata in memoria vittime covid: Secondi “vicini alle famiglie che hanno perso i propri cari”

“Oggi è il giorno del ricordo, del dolore di numerose famiglie a cui il Covid ha strappato alla vita i propri cari. Come istituzione, credo di interpretare il sentimento di tutti, siamo vicini e solidali. E’ ancora vivo in noi il ricordo di quei giorni drammatici quando la pandemia è esplosa, dilagata e piano piano ha seminato morte, disperazione, paura. Assieme al vescovo di Città di Castello, monsignor Domenico Cancian, nel 2020 e lo scorso anno in diverse occasioni ufficiali e non abbiamo ricordato i nostri defunti e cercato di portare conforto e vicinanza alle famiglie.

Un sentimento di affetto che oggi, in questa giornata simbolo, rinnoviamo nella speranza di uscire definitivamente grazie ai vaccini, alle regole da seguire e ai progressi della scienza da questo tunnel”. È quanto dichiarato dal sindaco, Luca Secondi, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus che si celebra oggi, 18 marzo. “Intendo rivolgere infine il più sentito ringraziamento a nome della giunta e dell’istuituzione che rappresento a tutti coloro, a partire dagli operatori della sanità, volontari, associazioni, forze dell’ordine, protezione civile, diocesi e cittadini impegnati insieme a fronteggiare l’emergenza Covid ed ora uniti più che mai per uscirne definitivamente”.

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Alessandrini, Baragli e Camaiti protagonisti al Museo Civico. Apre il 26 marzo la mostra dedicata ai tre artisti. Titolo: “Piero ha lasciato la luce accesa…”

SANSEPOLCRO – Inaugurerà sabato 26 marzo al Museo Civico di Sansepolcro la mostra dal titolo “Piero ha lasciato la luce accesa…Alessandrini, Baragli, Camaiti e le arti del Borgo illuminate da Piero della Francesca. Pittura Danza Musica”.

L’esposizione mette in risalto le opera di Franco Alessandrini, Mario Baragli e Stefano Camaiti.

E’ nata dalla collaborazione tra il Comune di Sansepolcro, il Museo Civico, il Tedamis e Opera Laboratori ed è associata a performance di danza e musica di artisti locali.

“Si tratta di un progetto espositivo che mette al centro gli artisti e le arti di Sansepolcro sotto il segno di Piero della Francesca, nel suo Museo – commenta l’assessore alla Cultura Francesca Mercati – Credo sia particolarmente importante fondare la ripartenza della Città valorizzando tutto il patrimonio culturale che essa possiede, sia quello antico che quello moderno”.

La mostra resterà aperta fino al 29 maggio. Nei prossimi giorni saranno comunicate tutte le informazioni relative all’evento.

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A bordo di un furgone con merce sospetta: 3 denunciati

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foligno, nell’ambito dei controlli del territorio per la prevenzione e repressione dei reati predatori, hanno denunciato 3 soggetti di nazionalità extracomunitaria, quarantenni, già noti ai Carabinieri, in Italia senza fissa dimora, per l’ipotesi di reato di ricettazione.

I 3 uomini sono stati sorpresi nel pomeriggio scorso in Foligno, via XV giugno, a bordo di un furgone.

Alla vista della pattuglia dei Carabinieri il conducente ha tentato di far perdere le proprie tracce, ma il mezzo è stato fermato e gli occupanti sottoposti a controllo.

All’interno del vano bagagli è stata ritrovata un’ingente quantità di merce di varia tipologia, da generi alimentari a prodotti per l’igiene personale ed oggettistica varia, dei quali i soggetti non hanno saputo fornire giustificazioni sulla provenienza.

Il particolare che ha destato l’attenzione dei militari è stato il fatto che tutti i prodotti rinvenuti erano riconducibili ad una nota catena di supermercati; pertanto, successivamente, sono stati effettuati dei controlli nei pressi degli esercizi commerciali della zona per verificare se fossero avvenuti dei furti, ma gli esiti sono stati negativi.

Tuttavia, considerata la dubbia provenienza della merce, la mancanza di un documento di acquisto, per i tre soggetti è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Spoleto, che valuterà il caso, mentre il materiale rinvenuto all’interno del veicolo è stato posto sotto sequestro.

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Presunti truffatori online denunciati dai Carabinieri

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Lo scorso settembre un uomo residente nell’assisano aveva pubblicato su di un sito online l’annuncio di vendita della propria moto; lo stesso, però, si è imbattuto in un gruppo di presunti truffatori che, raggirandolo, sono riusciti a farsi inviare quasi 2.800 euro.

Un ignoto acquirente, infatti, lo aveva contattato dicendosi interessato all’acquisto della motocicletta, promettendo il pagamento immediato tramite una ricarica dalla sua postepay al conto del venditore. Quest’ultimo, non pratico dei pagamenti dallo sportello e ignaro di aver a che fare con una persona esperta, si è quindi recato ad un bancomat dove, guidato telefonicamente dal finto acquirente, è stato convinto a seguire una serie di passaggi sullo schermo finalizzati ad ottenere dei pagamenti frazionati; sempre seguendo le indicazioni telefoniche, l’uomo ha così confermato diverse operazioni, ciascuna dell’importo di 250 euro circa, convinto che ciò stesse autorizzando il prelievo dei soldi dal conto poste dell’acquirente e li stesse versando sul suo conto, mentre in realtà stava avvenendo esattamente il contrario.

Dopo aver effettuato 11 operazioni, per un importo complessivo di circa 2.800 euro, l’interlocutore ha riattaccato il telefono e si è reso irreperibile, e solo a quel punto la vittima ha realizzato di essere stato truffato.

Non ha potuto fare altro che rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Cannara che, al termine di articolate indagini durate diversi mesi, sono riusciti a risalire agli intestatari delle postepay e individuare così i presunti, quattro uomini resisi responsabili della truffa online. Gli autori sono stati denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, che ora valuterà l’intero accaduto.

Il fenomeno delle truffe online, attraverso cui soggetti sempre più esperti e abili riescono a raggirare le vittime e a spillargli denaro, rappresenta un problema di grande attualità. Ai cittadini l’Arma dei Carabinieri ricorda che è necessario fare sempre massima attenzione a email, sms e altre forme di comunicazione e verificare sempre l’attendibilità dell’interlocutore prima di inviare denaro, comunicare dati personali, password o codici delle carte di pagamento.

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Calcio 1° categoria: Roberto Borgo (Cerbara) “stagione da incorniciare, comunque vada”

“Sono estremamente soddisfatto di quanto dimostrato fino ad ora, anche se al momento stiamo attraversando un periodo sfavorevole, causa qualche errore di troppo e tante assenze, che per una formazione come la nostra pesano detto questo, stagione da incorniciare, comunque vada”.

https://www.facebook.com/watch/?v=917319752277768
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Calcio serie D: Sante Podrini (Trestina) tra presente e futuro, ed Adnane Essousi

L’analisi dell’attuale momento del Trestina, un primo bilancio su quelle che sono state le tante e piacevoli sorprese della rosa bianconera, i progetti futuri e qualche piccola anticipazione sul futuro di Adnane Essousi.

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/702586654440938
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Politica a Sansepolcro: Riccardo Marzi (ass.re Lavori Pubblici) “Favoriremo sempre di più l’interscambio tra il nostro Comune e la vicina Umbria. Sistemazione FCU occasione da non perdere, e non la perderemo. Minoranza cieca, poco lungimirante, e sopratutto senza idee”

“Siamo coerenti con quanto dichiarato in campagna elettorale il nostro intento è favorire, sempre di più, l’interscambio tra il nostro Comune e la vicina Umbria. Lo facciamo perchè, nei fatti, è un arricchimento per il nostro territorio. Si pensi solo a quanti vantaggi potremo ricevere in termini di servizi dalla sistemazione, con fondi destinati al progetto dalla Regione Umbria, della tratta della FCU Città di Castello – Sansepolcro. Ci stiamo confrontando con la governatrice Tesei e l’Assessore Melasecche, al fine di valutare anche lo spostamento della stazione ferroviaria, che nei piani già elaborati alcune amministrazioni orsono, vedeva proprio nei pressi delle piscine e del Campaccio, la creazione dell’edificio e del terminal dopodichè sarà possibile, con i fondi già stanziati dal PNRR, sistemare l’attuale edificio, che sarà successivamente messo a disposizione delle associazioni del nostro comune, creare una pista ciclabile e un camminamento per i nostri concittadini, ma non solo. A me fa strano sentire vecchi amministratori criticare, proposte, che sono state approvate anche da maggioranze espressione dell’area politica di cui, tra l’altro, fanno attualmente parte, mi adeguo, ma non condivido detto questo vedo sempre di più una minoranza cieca, poco lungimirante, e sopratutto senza idee””.

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/519343919798680
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A Tempi Supplementari Roberto Borgo, Sante Podrini e Valerio Vergni

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Roberto Borgo (Cerbara) Sante Podrini (Trestina) e Valerio Vergni.

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Viola la quarantena per andare a giocare alle slot, scatta la denuncia per una trentottenne

Una donna di 38 anni positiva al Covid, ha violato la quarantena per andare a giocare alle slot machine. Sono stati gli agenti della Polizia di Città di Castello a sorprenderla, all’interno di una sala da gioco del Tifernate. L’identificazione e’ stata resa possibile grazie alla banca dati che l’Asl ha messo a disposizione delle forze dell’ordine e dal quale è emersa la sua positività e la conseguente violazione delle norme vigenti, che le imponevano la quarantena domiciliare presso la propria abitazione. La donna non è stata in grado di giustificare il motivo del suo temporaneo allontanamento da casa, pertanto per lei è scattata la denuncia per il reato di epidemia, con l’invito dell’immediato rientro nella propria abitazione.

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Riduzione dipendenza di gas Russo: il coordinamento per il Cambiamento chiede segnale forte da parte di Secondi

“Nel medio e lungo periodo si dia finalmente vita ad un seria misura di incentivazione delle energie rinnovabili” dichiarano congiuntamente Roberto Colombo di Castello Cambia ed Enrico Paci di Europa Verde, “ma nel brevissimo si faccia almeno come il Sindaco Nardella e tutti i comuni dell’area metropolitana fiorentina che dal primo aprile staccheranno gli impianti di riscaldamento ad eccezione di ospedali, asili e case di cura. Sarebbe questo, assieme all’immediata riduzione di almeno uno o due gradi fin da subito, il primo passo necessario per arrivare davvero entro il 2024 a liberarci dal ricatto della dipendenza energetica”.

Questo gesto, che presuppone la capacità di tollerare un minimo sacrificio collettivo, direbbe contro la guerra molto più che mille proclami e vuoti discorsi fini a se stessi.

Si parla sempre di risparmio energetico come misura virtuosa a prescindere, ma di fronte ad una guerra ingiustificabile e, allargando la prospettiva, ad un cambiamento climatico dalle conseguenze economiche e sociali non meno devastanti riteniamo sia arrivato il momento in cui ognuno faccia la propria parte.”

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Rigenerazione sociale del centro storico: Comune e cittadini allo specchio per gli interventi da attuare

Comune e cittadini allo specchio per la rigenerazione sociale del centro storico attraverso il recupero e la valorizzazione con finalità inclusive dei luoghi dismessi, poco frequentati o utilizzati, secondo una visione di comunità, dove le idee vengono dalle persone che vivono la città e gli strumenti per attuarli dall’istituzione pubblica. E’ la traccia di lavoro che l’amministrazione comunale ha sviluppato in questi mesi con la società Sintagmi Impresa Sociale nell’ambito del progetto “MiRiUSo – Microeconomie di rigenerazione urbana e socio-culturale”, finanziato con 38 mila euro nell’ambito dell’intervento “Innovazione sociale” del programma di sviluppo urbano sostenibile “Masterplan Città di Castello Smart – Agenda Urbana Città di Castello Altotevere Smart – il Motore dell’Umbria”, che ha portato all’elaborazione di alcune proposte per la rivitalizzazione degli spazi pubblici come luoghi di incontro e scambio, rispettosi dei generi, delle diversità, ma anche dell’ambiente. “Vogliamo creare una collaborazione fra istituzione e cittadino, che renda possibile l’attuazione di interventi partecipati per favorire la vivibilità del centro storico con grande attenzione alla socialità che si può creare nei luoghi pubblici”, spiegano il sindaco Luca Secondi e l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, evidenziando “l’obiettivo di utilizzare le proposte frutto dello studio per realizzare microprogetti che consentano la riscoperta di quegli spazi ad oggi meno vissuti, ma con una grande valenza socio-culturale e con un notevole potenziale anche economico”.

Attraverso la mappatura dell’area del centro storico e della zona perimurale è stata condotta una ricognizione dello stato dei luoghi pubblici che poi è stata confrontata direttamente con la percezione dei cittadini, in cerca delle soluzioni e delle idee per farne spazi vissuti, dove le relazioni sociali possano intrecciarsi e possano essere valorizzate le esperienze personali, con particolare riguardo alla tutela di genere. “L’intenzione – sottolineano Secondi e Calagreti – è di guidare un’azione collettiva di cambiamento che faccia leva sulla volontà di partecipazione e impegno diretto dei cittadini per migliorare spazi pubblici che non vengono vissuti adeguatamente rispetto alle potenzialità che hanno, salvaguardandone i connotati umani, sociali, culturali che fanno parte dell’identità della città”. Sindaco e assessore ringraziano per il lavoro svolto le referenti comunali Giuliana Zerbato, Lorenza Scateni, Marcella Crispoltoni e il team coordinato dalla sociologa Paola Conti, amministratore unico di Sintagmi Impresa Sociale, nel quale hanno lavorato la sociologa Laura Attimonelli, gli architetti Lucia Fiorucci, Lucia Masi, Marco Morini, Alessandra Paoloni, il consulente fiscale e tributario Giovanni Cocco e il consulente del lavoro Claudio D’Urbano. Alla fase di indagine e progettazione, seguirà una fase di partecipazione pubblica dei risultati del progetto, che coinvolgerà la cittadinanza in forma singola e organizzata proprio per focalizzare le priorità di intervento dell’amministrazione comunale nei prossimi mesi.

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