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Verso la costruzione di una nuova diocesi che comprenda tutto l’Altotevere? Le Aggregazioni laicali che operano nella diocesi di Città di Castello esprimono parere favorevole

Una conquista del Concilio Vaticano II è una nuova comprensione di Chiesa, comunità di Fedeli, che ha il popolo di Dio come punto di riferimento fondamentale. In questo tempo la Chiesa Universale, e quindi anche la Chiesa locale, sta percorrendo il cammino sinodale per ripensare e rilanciare il proprio ruolo pastorale. Tutto il popolo di Dio, laici e chierici, vuole camminare insieme per una nuova stagione di evangelizzazione.

In tale ottica si pone anche la questione organizzativa e strutturale, che va riproposta. Per questo motivo le Aggregazioni laicali che operano nella diocesi di Città di Castello ritengono doveroso esprimere la loro adesione all’ipotesi di costituire una nuova diocesi per tutta l’Alta valle del Tevere, i cui centri più rilevanti sono Città di Castello e Sansepolcro.


Tale ipotesi è da considerare con particolare attenzione dal momento che nel territorio sussistono le caratteristiche geografiche, demografiche, culturali e sociali favorevoli a un’azione pastorale omogenea, soprattutto negli ambiti del lavoro, della famiglia, dei giovani, della formazione. La vita pastorale è più praticabile, e più efficace, quando ci siano continuità territoriale, affinità culturale, frequentazioni familiari, comuni opportunità di lavoro e di studio, delle stesse vie di comunicazione e simile passato storico ( che in questo caso trova la sua espressione più evidente nei periodi umanistico e rinascimentale).
Ci appelliamo, quindi, a coloro cui spettano l’onere e la responsabilità della scelta, affinchè tengano conto delle peculiarità del territorio alto tiberino nella sua interezza e non prendano decisioni basandosi solo sulla geografia amministrativa e su dati quantitativi che non esprimono pienamente le caratteristiche di questa area e della popolazione che la abita. Questo anche alla luce del principio indicato da papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium ai numeri 231-233 dove afferma che la realtà è più importante dell’idea.
Sottoscrivono:

Azione Cattolica. Gruppo Adulti “ San Florido”.
Cammino Neocatecumenale
Centro Italiano Femminile ( CIF)
Centro Volontari Sofferenza
Movimento dei Focolari
Nel Segno di Cana .( associazione di spiritualità familiare)
Ordine Francescano Secolare – Fraternità di Città di Castello
Progetto ZUKY- Associazione con finalità missionarie.
Comunità Magnificat ( Rinnovamento nello Spirito)
Cellule Diocesane di Evangelizzazione
Movimento per la Vita
Istituto S. Famiglia
Equipe Notre Dame
Ospedale da campo ( associazione per la promozione civile e politica)
Associazione Chiese Storiche

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Pandemia e crisi russo-ucraina, il diario di Giammarco Sicuro. Il giornalista aretino è appena tornato dalla Russia. Presenta “L’anno dell’alpaca”

SANSEPOLCRO – “L’anno dell’alpaca – Viaggio intorno al mondo durante una pandemia”. E’ il libro di Giammarco Sicuro, giornalista aretino e inviato del Tg2 appena rientrato dalla Russia dopo l’entrata in vigore della legge contro l’informazione libera.

Il libro sarà presentato dall’autore sabato prossimo 12 marzo alle 16 nella Sala Consiliare a Sansepolcro su iniziativa della “Trefoloni e Associati Innov art”, il patrocinio dell’Unicef e del Comune. 

L’iniziativa prenderà il via con i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura Francesca Mercati. Modererà Dante Trefoloni. 

Come spiega “Gemma Edizioni”, “L’anno dell’alpaca” racconta il lungo viaggio di chi si ritrova dall’altra parte del pianeta quando l’Organizzazione mondiale della Sanità annuncia l’inizio di una pandemia. Così, mentre il mondo si chiude in casa, la cronaca personale di Giammarco Sicuro fa conoscere le realtà e le vicende umane di alcuni continenti: dal Perù dei primi casi accertati, alla Spagna in lockdown; dalla Corea del Sud al dramma di Messico e Brasile.“L’anno dell’alpaca” è un diario scritto e vissuto in compagnia di due peluche: un alpaca e un lama, che finiranno per trasformarsi in un prezioso, folle e surreale appiglio nei momenti più drammatici e dolorosi, ma anche in quelli, necessari, più spensierati e sorprendenti.

Una parte della presentazione sarà dedicata alla crisi russo-ucraina. 

L’accesso è libero nel rispetto delle norme anti Covid (green pass e mascherina).

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Pochi giorni dopo il blitz di Arezzo, altra operazione contro una banda dedita ai furti, stavolta in Valdarno.

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Continuano i servizi mirati alla prevenzione ed alla repressione dei reati predatori da parte dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, che appena una settimana fa avevano messo in fuga una banda di ladri che aveva preso di mira una pelletteria di Castelfranco Piandiscò. Nell’occasione, la gazzella dell’Arma aveva incrociato il furgone con i malfattori, che si lanciava in una fuga a folle velocità, e, dopo un vero e proprio inseguimento, aveva costretto i soggetti ad abbandonare il mezzo in una strada senza uscita e a dileguarsi a piedi. I furfanti non avevano nemmeno avuto il tempo di portare con sé la refurtiva, cosicché i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile avevano potuto recuperare e restituire al proprietario oltre 100 borse di un noto marchio di pelletteria, per un valore di oltre 120mila Euro.


L’altra notte a poche ore di distanza dal blitz condotto dai colleghi del Nucleo Investigativo di Arezzo, che ha consentito di fermare una banda composta presumibilmente da soggetti dediti a reati contro il patrimonio e a trarre in arresto un pregiudicato campano, trovato in possesso di un vero e proprio kit per rapine, compresa un’uniforme della Guardia di Finanza, ancora i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno portato a termine una nuova operazione, sgominando una banda di pregiudicati georgiani.
Da qualche giorno circolava in Valdarno un’autovettura con a bordo un gruppo di sospetti. Svariate erano state le segnalazioni provenienti dai cittadini (sempre preziosissime per aiutare le Forze dell’Ordine nel loro quotidiano operato), ma ogni volta sembrava andare bene ai probabili malviventi: alla stregua di un vero e proprio fantasma, quando l’equipaggio giungeva sul posto della segnalazione, l’auto sospetta, puntualmente, era già riuscita a dileguarsi. Stavolta le cose si sono concluse diversamente. L’allarme è scattato quando già si era fatto buio da qualche ora e all’arrivo dell’ennesima segnalazione della misteriosa Renault con targa francese, la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, come sempre impegnata nei consueti servizi di perlustrazione del territorio, a vegliare sulla tranquillità del sonno dei cittadini si trovava nei pressi ed è finalmente riuscita ad intercettarla prima che potesse svanire nel nulla, come era accaduto nei giorni precedenti.


A bordo, i Carabinieri hanno identificato tre soggetti georgiani tra i 30 e i 35 anni, tutti gravati da numerosi precedenti di polizia. I tre, immediatamente sottoposti a controllo, hanno sin da subito dato segni di nervosismo, cosicché gli uomini dell’Arma alla luce dell’atteggiamento sospetto e delle circostanze di luogo e di tempo che non potevano giustificarne la presenza in loco, hanno deciso di approfondire gli accertamenti e di procedere ad una vera e propria perquisizione. Così facendo, i tre malviventi sono stati trovati in possesso di un vero e proprio “kit per topi di appartamento”, vari monili di bigiotteria, di un cacciavite a taglio lungo circa 26 cm (idoneo per essere utilizzato quale arnese da scasso), di una serratura da porta blindata (della quale i malfattori non hanno saputo giustificare il possesso) e di un panetto di sostanza verosimilmente stupefacente del tipo hashish.
Non solo. Nel corso degli accertamenti di rito, durante i quali i predetti opponevano resistenza per opporsi all’esecuzione degli atti d’ufficio, i carabinieri appuravano che, in carico ad uno dei fermati, pendeva un provvedimento di esecuzione di ordine di ripristino della carcerazione, atteso che lo stesso doveva scontare una condanna per il possesso di documenti falsi. L’uomo quindi, un 35enne gravato da svariati precedenti, è stato tratto in arresto e tradotto presso la casa circondariale di Arezzo. Sono in atto ulteriori accertamenti per appurare la genuinità dei documenti in suo possesso.
I due complici, insieme all’arrestato, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per resistenza a Pubblico Ufficiale, possesso ingiustificato di grimaldelli e detenzione al fine di spaccio di stupefacenti.

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Ruba superalcolici all’interno di un supermercato: arrestato 32enne

Nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Palazzo del Pero, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio sia in questo capoluogo che nelle frazioni di Arezzo, hanno proceduto all’arresto di un uomo di origini pakistane di 32 anni, il quale è gravemente indiziato di delitto, per aver commesso un furto all’interno di un esercizio pubblico di questo centro.

L’uomo, durante il pattugliamento delle aree commerciali, è stato notato dai carabinieri, poiché personaggio già noto per reati contro il patrimonio, mentre era all’esterno di un supermercato nell’immediata periferia della città. I militari, dato anche l’atteggiamento sospetto del predetto, lo hanno prontamente controllato ed una volta identificato nuovamente, hanno proceduto alla sua perquisizione: Venivano rinvenuti occultati goffamente all’interno del giubbotto, tre bottiglie di superalcolici che, dagli accertamenti svolti nell’immediato, sono risultati asportati poco prima all’interno di un negozio di alimentari.

Lo straniero, pluripregiudicato per reati specifici, è stato quindi arrestato nella flagranza del reato e dovrà rispondere nei prossimi giorni all’A.G. aretina del reato di furto aggravato. Quanto recuperato veniva restituito ai legittimi proprietari.

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Sabato 12 marzo alle ore 21.15  torna PIEVE CLASSICA. Il primo appuntamento è con l’ orchestra da Camera “I CONCERTISTI”

Sabato 12 marzo alle ore 21.15  torna PIEVE CLASSICA al teatro Papini di Pieve con  l’atteso concerto dell’orchestra da Camera “I CONCERTISTI”, diretta dal Maestro Gianfranco Contadini, con la presenza della Soprano tifernate Alessandra Benedetti, che ritorna a Pieve dopo l’ultima apparizione al Papini  nell’edizione  2019 in “Amadè” , una biografia di Mozart dove si esibì assieme alla pianista Daniela Rossi e al violino di Francesco Pisanelli, con la voce narrante di Enrico Paci, mentre nel 2018 fu “madame Glavary  in una memorabile edizione della “Vedova Allegra” , che si tenne al Papini in due serate, del 2 e 3 marzo 2018. L’orchestra dei “Concertisti” che potremo ascoltare Sabato , è l’ultima formazione dove approdano gli studenti della scuola omonima, sempre diretta dal Maestro Contadini e convenzionata con il Conservatorio “Cherubini” di Firenze, dopo un percorso formativo graduale che passa per la “Kinder orchestra” e “Orchestra giovanile”.Formata da laureati e laureandi in conservatorio, l’orchestra presenterà un programma molto gradevole che va dalla musica strumentale di Vivaldi, Mozart, Strauss ad arie d’opera molto famose, interpretate appunto da Alessandra Benedetti, che vedranno il coinvolgimento anche del pubblico, in un connubio di qualità e divertimento.E’ ancora possibile acquistare i biglietti in prevendita sul sito www.discoverarezzo.com/biglietteria , oppure direttamente in Teatro dalle ore 20.45 sabato sera, al prezzo di 5 euro, mentre vige ancora l’obbligo di green pass rafforzato e mascherina FFP2.

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“M’illumino di meno”, l’adesione del Comune di Sansepolcro 

SANSEPOLCRO – Come ogni anno il Comune di Sansepolcro, in collaborazione con l’associazione “Cultura della Pace”, aderisce a “M’illumino di meno”, in programma venerdì 11 marzo su iniziativa di Caterpillar, trasmissione radiofonica di Rai Radio2, già insignita nel 2016 del Premio Nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro”.

L’obiettivo dell’iniziativa è lo spegnimento della pubblica illuminazione come esempio di uno stile di vita più parsimonioso e sostenibile. Venerdì prossimo quindi, dalle 19 alle 22, l’amministrazione comunale di Sansepolcro aderisce alla campagna spegnendo Palazzo Pretorio, il Museo Civico e l’Uovo di Piero della Francesca, l’installazione dell’artista Alessandrini.

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A 15 minuti con….Alessandro Bandini (Borgo al Centro – PRI)

“Non faccio retorica, non è nel mio stile, ma il momento che stiamo attraversando è delicato. Veniamo da oltre due anni di pandemia, che ha messo in ginocchio molte delle nostre imprese, ora dobbiamo affrontare uno scenario a noi nuovo, una guerra nel cuore dell’Europa, che di per se è motivo di forte preoccupazione e con conseguenze ad oggi difficili da comprendere. Questo, come stiamo vedendo, ha generato e genererà notevoli problemi, in primis per quanto riguarda il costo di energia e gas. Abbiamo avuto un primo assaggio, con rincari importanti, lo stiamo vedendo ogni giorno, nel momento in cui facciamo rifornimento alle stazioni di servizio, per questo parlare di bilancio previsionale per un Ente pubblico diventa quanto mai complicato, se non impossibile. Non possiamo fare previsioni, sia per quanto riguarda l’ordinaria amministrazione, che per quanto riguarda progetti a medio termine. Il costo delle materie prime rende complicata la manutenzione, se ha questo sommiamo i costi dell’energia, che il nostro Comune deve sostenere, tutto diventa estremamente complicato. Siamo in costante contatto con Coingas, per monitorare l’andamento dei prezzi del gas da riscaldamento, ma credetemi, fare previsioni ad oggi è davvero impossibile. Quello che possiamo garantire, è che manterremo la barra dritta circa i capitoli di bilancio approvati, che non verranno diminuiti i servizi essenziali, ma oltre questo nessuna certezza, perchè quello che è vero oggi, domani potrebbe essere smentito”.

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Pallavolo serie C/F: Enrico Brizzi (Città di Castello) “ci godiamo la terza posizione, con la prima della classe senza paura”

“Sono molto soddisfatto di questa ripartenza, le ragazze stanno crescendo e sopratutto hanno consapevolezza dei propri mezzi. La classifica ci sorride, per ora, ma niente programmi a lunga scadenza. Ora testa ci aspetta a prima della classe, gara da affrontare senza nessun timore, rispetto si, paura no”.

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Alla vigilia dell’8 Marzo, Pia Cavalcanti Pierangeli ha spento 101 candeline e festeggiato il compleanno in famiglia – “Nonna” del Rione Prato rappresentante di una storica famiglia che li abita dal 1834. Gli auguri del sindaco Luca Secondi


Proprio alla vigilia dell’8marzo, giornata internazionale della donna, Pia Cavalcanti Pierangeli, classe 1921 (è nata il 7 marzo ad Umbertide) ha spento 101 candeline superando la fatidica soglia del secolo di vita attorniata dall’affetto dei familiari e tanti conoscenti. E’ la “nonna” del Rione Prato, simbolo di una storica famiglia che li abita ininterrottamente dal 1834: punto di riferimento di intere generazioni ha dispensato consigli, suggerimenti e ricordato sempre in particolare ai giovani il rispetto delle tradizioni, il senso di appartenenza e orgoglio di far parte di una comunità locale dove tutti si conoscono.

“Una bella e significativa ricorrenza che la signora Pia ha festeggiato con la sua famiglia nel momento in cui si celebrano le donne ed il loro ruolo insostituibile nella storia di ogni giorno, nella vita di ognuno di noi. Un traguardo di vita straordinario che rappresenta motivo di orgoglio anche per la nostra comunità locale di gratitudine e riconoscenza verso gli anziani ed in questo caso i “centenari” che sono la vera e propria ricchezza umana e valoriale della società.

” Casalinga conosciuta ed apprezzata da tutti nel quartiere negli anni della festa delle giornate dell’artigianato storico: insieme alle altre donne ha contribuito all’allestimento e alla conduzione della “Taverna del Gatto”, fino a che le forze lo hanno permesso. Nonna ammirevole, cuoca sopraffina, bravissima con l’uncinetto e il tombolo. Pia Cavalcanti nasce a Umbertide il 07.03.1921 e dopo essersi unita in matrimonio con Nello Pierangeli si è trasferita a Città di Castello nel 1947. Madre di tre figli, Walter, Stelio e Gaspare risiede da allora interrottamente al Rione Prato. Alla signora Pia, ai figli Walter e Gaspare Pierangeli, ai numerosi nipoti gli auguri più sinceri e affettuosi.

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Il circolo velico centro Italia condanna la guerra : assente all’incontro la navigatrice Russa “Irina Gracheva” pacifista e velista dell anno in Russia 2021.

Sarebbe  dovuta essere una grande festa dello Sport organizzata da tempo  in onore della presenza nella nostra comunità di Irina Gracheva velista dell anno russa  2021  , prima assoluta tra le donne alla ultima minitransat, la transoceanica in solitario e ospite del Circolo Velico Centro Italia. Il precipitare degli eventi nello scacchiere internazionale  hanno  impedito alla campionessa di vela russa di essere presente all incontro  per Lei organizzato al Circolo degli Illuminati di Città di Castello per  il 6 marzo alle ore 18.30. Con grande rammarico per l’assenza di Irina Gracheva, ci dice Alessio Campriani presidente del circolo velico,   abbiamo comunque voluto incontrare personalità istituzionali e dellA VELA E  e  amici  trasformando l evento in un messaggio di pace  e di solidarietà alle popolazioni colpite dalla guerra  e ad Irina donna di sport  e grande  pacifista.

Alla manifestazione contingentata ad 80 presenze per ragioni covid hanno partecipato tra gli altri il  Sindaco di  Città di Castello Dott. Luca Secondi, il Presidente del Circolo degli Illuminati Avv. Gregori Anastasi e il Presidente  del Remo e della Vela  Sig.Franco Milli. Durante l’incontro il Sindaco ha intrattenuto  gli ospiti  con un messaggio di pace a nome della città e rinnovato ad Irina l invito a tornare a Città di Castello C ,mentre  Alessio Campriani  ha raccontato della grande atleta russa e del suo impegno per la pace.E stato osservato infine un minuto di silenzio per le vittime di tutte le guerre.

L ‘arrivo di Irina allora, ci auguriamo  che sia solamente  rimandato.

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Pandemia e caro bollette, ma ai pensionati chi ci pensa? Moreno Carloni, presidente CNA Pensionati: “Tante le iniziative annunciate, ma restano sempre al palo. È l’ora di fare qualcosa di concreto”.

Arezzo non è un Paese per giovani, si sente dire spesso. Ma le persone anziane non se le passano tanto meglio.
A gennaio è stata decisa una rivalutazione delle pensioni pari all’1,7%, per adeguarle al costo della vita. Tradotto in numeri? I pensionati iscritti a CNA Arezzo sono circa 3500, di cui un terzo con una pensione attorno ai 520 euro. “Considerando che la soglia di povertà è attorno ai 700 euro – commenta Moreno Carloni presidente CNA Pensionati – si capisce come la situazione di molti sia tremenda. La pandemia e il caro bollette hanno aggravato il quadro, servono misure urgenti per alleviare le sofferenze quotidiane di tante persone”.


Alcuni correttivi erano già al vaglio delle istituzioni: “L’autorità di regolazione per energia reti e ambiente, Arera, aveva studiato la possibilità di abbassare le bollette a tutte quelle persone che hanno un reddito così basso da non poter sopportare gli aumenti degli ultimi tempi. Il problema è che, come spesso accade in Italia, alle parole non sono seguiti i fatti. C’è bisogno che qualcuno ricordi a chi di dovere che tante persone stanno aspettando queste misure”.


Per molti l’età della pensione fa rima con estrema fragilità, sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista sociale: “Consideriamo – conclude Carloni – che le persone anziane sono tra le vittime preferite di truffe e raggiri, che spesso vengono perpetrati attraverso il telefonino. Ormai quasi tutti abbiamo uno smartphone o comunque un telefono cellulare, per restare in contatto con le persone care, è uno strumento di svago. Frequentemente sono proprio quei messaggi che arrivano, nei quali si chiede di cliccare su un link, il vero pericolo: vengono rubati tutti i dati possibili e sono situazioni difficili da risolvere per chi non ha cultura digitale. Anche qui, periodicamente si è parlato di attività di formazione per gli anziani, qualcosa che potesse dare le basi per potersi almeno difendere. Neanche a dirlo, anche queste iniziative sono rimaste al palo”.

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Cittadini ucraini in fuga dalla guerra, riunione in Comune sull’accoglienza

Si è riunita ieri pomeriggio la cabina di regia comunale per l’accoglienza alle persone che fuggono dalla guerra in Ucraina.
Alla riunione hanno preso parte il sindaco Luca Carizia, la vicesindaco Annalisa Mierla, il comandante della Polizia Locale Gabriele Tacchia, il responsabile del Settore Servizi Sociali, Gabriele Violini, il presidente del Comitato di Città di Castello della Croce Rossa Italiana, Francesco Serafini, il presidente del Gruppo Comunale di Protezione Civile Gabriele Lisetti, la referente della Caritas di Umbertide, Marisa Giovannoni e la referente del Coordinamento per la Pace Umbertide-Montone-Lisciano Niccone, Giuseppina Gianfranceschi e Giuseppe Chiefa dell’Ufficio Servizi Sociali.
Al momento risultano 23 i cittadini ucraini che in questi giorni sono arrivati a Umbertide fuggendo dalla guerra e che al momento si trovano ospitati presso dei familiari o connazionali.


Nel corso della riunione è stato fatto in modo di declinare nella territorialità umbertidese le direttive emanate dalla Prefettura di Perugia nei giorni scorsi. Tutte le informazioni fornite dalla Prefettura si trovano pubblicate nel sito istituzionale del Comune (sotto la voce “Informazioni per l’accoglienza e l’assistenza dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra”) anche in lingua ucraina al fine da rendere la comunicazione ancora più completa.
Per quanto riguarda le persone che ospitano cittadini ucraini presso le proprie case è a disposizione l’ufficio della Polizia Locale del Comune di Umbertide situato in piazza Caduti del Lavoro. Le comunicazioni di ospitalità di cittadini ucraini sono ricevute il lunedì e il giovedì dalle ore 9.30 alle 12.00. Per quanto riguarda gli altri giorni è possibile prendere un appuntamento contattando il numero 075/9419250.


Invece, tutti i cittadini ucraini giunti in provincia dovranno presentarsi, non appena possibile anche ai fini dell’eventuale formulazione della richiesta di alloggio nel sistema di accoglienza straordinaria (CAS) gestito dalla Prefettura presso gli Uffici della Questura o attraverso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Città di Castello in via Rodolfo Morandi 37, negli orari indicati di seguito: il martedì e il giovedì dalle ore 09.00 alle ore 12.00. Per eventuali informazioni il numero del Commissariato di Città di Castello è il seguente: 075/862881.
Il Comune di Umbertide, attraverso costanti contatti con i rappresentanti locali della comunità ucraina, della Caritas e delle altre associazioni del terzo settore, avrà cura di acquisire puntuali informazioni sulla presenza sul proprio territorio di profughi, fornendone tempestiva notizia alla Prefettura anche in relazione ad eventuali esigenze alloggiative. Per questo è possibile contattare l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Umbertide il lunedì e il giovedì dalle 9.30 alle 12.00 contattando i numeri telefonici 338/9406807 oppure 075/9419280.


In merito alla prevenzione anti-Covid, il Comune sempre attraverso l’Ufficio Servizi Sociali, ha organizzato delle giornate specifiche in accordo con la Usl Umbria 1 per la somministrazione di tamponi rivolti ai profughi ucraini presso il Centro Salute di largo Cimabue rivolgendosi ai numeri contattando i numeri telefonici 338/9406807 oppure 075/9419280.
Infine, è stata espressa la volontà del Comune di Umbertide di aderire alla raccolta di farmaci le farmacie pubbliche e private per le popolazioni ucraine colpite dalla guerra promossa da Assofarm Umbria, Federfarma Umbria e Croce Rossa Italiana in attesa del disciplinare che sarà deciso in seguito all’assemblea di Assofarm che si svolgerà al 15 marzo e alla quale l’ente prenderà parte.

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Tre parchi “rosa” intitolati a figure femminili che hanno segnato la storia – Originale proposta di sindaco e giunta nella Giornata internazionale della donna

Tre parchi “rosa” intitolati a figure di donne che hanno lasciato il segno nella storia. Nella giornata internazionale della donna il sindaco, Luca Secondi, la giunta ed in particolare gli assessori, Michela Botteghi, Benedetta Calagreti e Letizia Guerri annunciano una originale iniziativa per dare un senso ancor più concreto all’8 Marzo ed andare oltre la data ufficiale. Il comune, infatti, aderendo all’invito di Anci Umbria che propone una sensibilizzazione sul tema della toponomastica, ha decoso di intitolare tre parchi cittadini a tre figure femminili che abbiano avuto ruoli importanti nel corso della storia, dell’evoluzione della scienza e delle arti. “Ringraziamo Anci, che, con la campagna “8 marzo, tre donne, tre strade” – ha dato il via ad una importante sensibilizzazione nei confronti dell’attuale squilibrio della toponomastica cittadina.

La scelta delle zone verdi e ricreative ci è sembrata un’idea simbolica importante, in quanto i parchi rappresentano luoghi di riflessione maggiore rispetto ad una via che è puramente di passaggio. E’ un dovere sociale dell’amministrazione mandare un segnale in tal senso, in particolar modo alle giovani generazioni. “Con gli uffici comunali – proseguono sindaco e giunta – siamo già al lavoro per l’individuazione dei parchi, che coinvolgerà l’intera città, da nord a sud”. “Per quanto riguarda poi la scelta delle personalità alle quali dedicarli, apriremo indubbiamente un confronto all’interno della commissione comunale “Assetto del territorio” e coinvolgeremo anche il mondo scolastico per un contributo costruttivo per la città e per i ragazzi stessi. E’ nostra intenzione coinvolgere anche tutto il mondo del nostro volontariato, per dare il giusto spazio anche a quelle straordinarie figure femminili che si sono distinte per il loro spiccato valore sociale”

L’indicazione che daremo come amministrazione è quella di scegliere un nominativo locale, uno nazionale ed uno internazionale, per unire così le tre anime del paese”. Dal censimento arboreo in corso di svolgimento si evince che sono circa 7 mila le piante presenti negli oltre 60 ettari coperti dalle 1.063 aree del territorio comunale: 30 le aree verdi attrezzate comunali, 20 i giardini di scuole, istituzioni e associazioni di competenza municipale e 10 aiuole dove si trovano monumenti commemorativi

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Evade dai domiciliari, arrestato

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foligno hanno tratto in arresto un soggetto evaso dal regime di detenzione domiciliare. 

Durante il servizio di prevenzione e controllo nel centro della città di Foligno i militari hanno notato la presenza, sulla pubblica via,di un individuo a loro noto, poiché sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione per il reato di rapina commesso lo scorso anno.

Nell’udienza di convalida davanti al G.I.P. del Tribunale di Spoleto, al soggetto è stata disposta nuovamente la misura degli arresti domiciliari, con l’aggiunta dell’applicazione del braccialetto elettronico.

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Crisi tabacco in Altotevere. Ieri le assemblee sindacali della TTI, che torna con forza a chiedere la creazione di un tavolo istituzionale permanente

Nella giornata di ieri si sono tenute, presso lo stabilimento di Cerbara, le Assemblee Sindacali che hanno visto la presenza di tutte tre le Sigle. Durante la discussione è emersa la volontà di quest’ultime di richiedere urgentemente un tavolo istituzionale permanente che possa affrontare nel migliore dei modi la problematica dei livelli occupazionali sia per la parte industriale che per la parte agricola. 

Noi lavoratori abbiamo senza dubbio apprezzato l’impegno delle Sigle, con le quali è proseguito quel costruttivo confronto che siamo certi porterà ad una risoluzione. Approfittiamo infine di questo comunicato per rivolgere nuovamente il nostro appello a tutte le parti in causa e per ribadire la nostra volontà di poter semplicemente continuare a svolgere il nostro lavoro, per il quale abbiamo dato tanto e ancora vogliamo dare. 

Indipendentemente dalle serie e preoccupanti nostre problematiche non perdiamo tuttavia l’occasione di porgere a tutte le Donne i nostri migliori auguri per un giorno di festa a loro dedicata, augurandoci che possa rappresentare, una volta in più, una giornata nel simbolo della lotta per i diritti. 

Lavoratrici e Lavoratori della Trasformatori Tabacco Italia

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Ad In Primo Piano Emanuela Arcaleni

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il consigliere comunale di Castello Cambia, Emanuela Arcaleni.

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Calcio prima categoria: Alessio d’Agostino (Virtus San Giustino) “la sconfitta di Calzolaro incidente di percorso, possiamo vincere il campionato, dipende da noi”

“La sconfitta di Calzolaro la considero un brutto incidente di percorso, è stata una partita molto fisica, giocata sopratutto a centro campo, con poche occasioni da gol, bravi loro a capitalizzare al massimo una delle poche occasioni che abbiamo concesso, per noi cambia poco, dobbiamo mettere in pratica quanto di buono facciamo nel corso della settimana dopodichè saranno davvero poche le gare che non riusciremo a vincere”.

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/5108291039233800
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Coronavirus in Umbria: variante omicron 2 riscontrata nel 60% di 56 tamponi processati

Nel 60 per cento di 56 tamponi sequenziati in Umbria dal Laboratorio di microbiologia dell’azienda ospedaliera di Perugia è stata riscontrata la variante Omicron 2: lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.

“Com’era prevedibile – ha detto l’assessore – la variante Omicron 2 sta sostituendo la precedente Omicron 1. Gli esperti, a partire dalla professoressa Antonella Mencacci, ci spiegano che la nuova variante è più contagiosa, ma i sintomi prodotti sono più o meno equivalenti tra le due. Comunque il vaccino anche nel caso della Omicron 2 fornisce un’efficace protezione”.

Per quanto riguarda l’aumento dei contagi in Umbria l’assessore dopo aver spiegato che esiste un insieme di cause, ancora una volta ha invitato la popolazione a non abbassare la guardia: “Sicuramente la Omicron 2 non è più pericolosa – ha precisato – ma i fattori che concorrono all’aumento dei contagi possono essere molteplici, tra questi c’è sicuramente una maggiore mobilità dei cittadini che, in alcune situazioni, hanno anche allentato le misure di prevenzione del contagio. Rinnoviamo quindi l’invito a continuare a indossare la mascherina FP2 al chiuso e all’aperto nei luoghi affollati, a lavare spesso le mani e a mantenere sempre le misure di distanziamento. Infine, ci tengo a ricordare a coloro che ancora non si sono vaccinati, che la vaccinazione è fondamentale per garantire in sicurezza la ripartenza della socialità”.

I tamponi sequenziati provenivano dall’Usl1.

In considerazione dell’andamento epidemico e della ridotta necessità di posti letto dedicati al Covid, è stato disposto dal commissario per la gestione dell’emergenza covid in Umbria, di riconvertire ulteriori posti letto di area medica nei DEA di 2°livello, presso l’ospedale Media Valle del Tevere e in una RSA di Terni.

Nel dettaglio a partire da questa sera, in progress saranno di riconvertiti i seguenti posti letto di area medica da Covid a non Covid:

Azienda Ospedaliera di Perugia, 10 posti letto entro domani 8 marzo;

Azienda ospedaliera di Terni, 4 posti letto entro domani 8 marzo;

Ospedale Media Valle del Tevere, 12 posti letto entro mercoledì 9 marzo.

RSA le Grazie “Terni” 12 posti letto entro venerdì 11 marzo.  

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