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Pallavolo serie B/M: La lunga pausa non condiziona la Ermgroup San Giustino: 3-0 al Prato nella sfida al vertice e primato in classifica mantenuto, in attesa del recupero di Grosseto

ERMGROUP SAN GIUSTINO – PRATO 3-0
(25-11, 25-18, 30-28)
ERMGROUP SAN GIUSTINO: Marra (L) ricez. 53%, Sitti 3, R. Conti 12, Sideri, Skuodis 6, Cioffi, Stoppelli 5, Muscarà 7, Cipriani 21. Non entrati: Cesaroni, Daniel, Ricci, Zangarelli. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
PRATO: M. Civinini (L1) ricez. 50%, Bandinelli 5, L. Alpini, Mazzinghi 2, Pini 2, Catalano 10, M. Alpini 13, Bruni 3, T. Conti 3, Giona Corti, Matteini 3. Non entrati: Gioele Corti, J. Civinini, Menchetti (L2). All. Mirko Novelli.
Arbitri: Virginia Tundo di Bologna e Filippo D’Amico di Porto San Giorgio.
SAN GIUSTINO: battute sbagliate 10, ace 5, muri 8, ricezione 63% (perfetta 26%), attacco 53%, errori 15.
PRATO: battute sbagliate 16, ace 0, muri 4, ricezione 46% (perfetta 13%), attacco 42%, errori 31.

Durata set: 22’, 30’ e 39’, per un totale di un’ora e 31’.

SAN GIUSTINO – Una vittoria di straordinaria importanza, quella che ha conquistato per 3-0 in casa la ErmGroup San Giustino nello scontro al vertice con il Prato. Intanto perché significa sempre primato in classifica nel girone F della Serie B maschile (e con una gara da recuperare), poi perché allontana una delle dirette avversarie nella corsa ai play-off e infine perché è stata il termometro di una condizione mentale e fisica non intaccata dalle cinque settimane di stop imposte al campionato dal Covid-19. Attacco (53% contro 42%), contrattacco (51% a fronte di un 38%) e ricezione (63% rispetto al 43% degli avversari) gli indicatori della superiorità biancazzurra, netta in un primo set nel quale i toscani non sono riusciti a entrare in partita, emersa nella fase cruciale del secondo e venuta a galla nel combattutissima terza frazione. A Nico Cipriani, 21 punti e 67% di prolificità, il ruolo di trascinatore principale della ErmGroup, anche se ognuno ha saputo tirar fuori la migliore arma a sua disposizione, vedi per esempio Ridas Skuodis in battuta; nel Prato, da rimarcare la prestazione dello schiacciatore Matteo Alpini, mentre l’opposto Andrea Catalano si è acceso a corrente alterna e mai ha pizzicato su uno dei suoi punti di forza, ossia la battuta.


Il tecnico pratese Mirko Novelli schiera Giona Corti in regia, Catalano opposto, Matteini e Bruni al centro, Matteo Alpini e Pini a lato e Mattia Civinini libero; Bartolini risponde con la diagonale Sitti-Cipriani, la coppia centrale Muscarà-Stoppelli, alla banda Conti e Skuodis e libero Marra. Si comincia ed è subito 4-0 per la ErmGroup, comprensivo dell’ace di Stoppelli; Catalano frena la striscia con il primo punto, ma una serie di errori in attacco (suoi e di Pini), più due ace di Cipriani, portano la situazione sull’11-1. Gli ospiti si limitano a qualche piccolo recupero (il tecnico opera diversi cambi), anche se sostanzialmente stentano nel contenere i tentativi di un concentrato San Giustino, che riallunga con un Cipriani incontenibile: suo il contrattacco che chiude il primo set sul 25-11.


In avvio di seconda frazione, c’è Tommaso Conti in luogo di Matteini e il Prato si sblocca: Matteo Alpini non sbaglia – al contrario di Skuodis e Cipriani – e ben presto i toscani vanno sul 6-2 in loro favore. Ci vuole allora il turno in battuta di Skuodis per risistemare le cose: due ricezioni lunghe con altrettante “free ball” concretizzate da Rinaldo Conti, un ace e un attacco fuori bersaglio di Alpini ribaltano la situazione sul 7-6 per i padroni di casa e comincia così una lunga fase di equilibrio sul classico “punto a punto”, fino a quando uno scambio di gioco interminabile e spettacolare viene risolto da Sitti, che si trasforma in schiacciatore e firma il 14-13; Catalano stoppa subito a muro Cipriani, che si riscatta e poi è lo stesso Catalano a subire il muro che consente alla ErmGroup di piazzare il break e di salire a +3 (18-15) con un tocco liftato di Cipriani, bravo e freddo nello specifico frangente. Entrano dall’altra parte Lorenzo Alpini in regia e Bandinelli al centro, ma il nuovo muro vincente su Catalano, che frutta il 20-16, lascia intendere che Marra e compagni hanno in mano anche questo set. Sulla battuta di Sitti, il vantaggio aumenta fino al 22-16 e l’ultima parola, quella del 25-18 e del 2-0, è ancora di Cipriani a muro su Pini.


Mazzinghi per Pini in posto 4 e Bandinelli per Bruni al centro sono le soluzioni di Novelli nel terzo set, che parte con il piede giusto per San Giustino: muro vincente su Mazzinghi e ace di Skuodis per un vantaggio che oscilla fra i 2 e i 3 punti, prima che due prodezze di Rinaldo Conti allunghino il margine, con il mani fuori trovato da Cipriani che porta San Giustino sul 10-5 e con il primo tempo non forte, ma preciso, di Muscarà che pesca l’incrocio delle linee e ritocca la differenza a +6 (14-8). Quando tutto lascia pensare che la strada sia in discesa, ecco che le incertezze in ricezione costano care alla ErmGroup: il Prato recupera terreno sotto la spinta di Catalano, poi il tocco risolutore di Matteo Alpini riduce il tutto a -1 (15-16) e rinvia di poco l’aggancio: sempre lui, dalla seconda linea indovina il pertugio che fa 17 pari. Botta e risposta fino al muro di Muscarà su Mazzinghi e al successivo errore in attacco di Catalano: siamo sul 22-19 per San Giustino, che ritocca sul 23-20 con Cipriani; il traguardo è dunque vicino, non fosse per Bandinelli che promuove la riscossa fino al 23-23. La ErmGroup mette il naso avanti con Conti e Cipriani, senza tuttavia sfruttare le tre palle match che si costruisce e allora Prato ribalta sul 27-26 a seguito di un fallo dalla seconda linea di Conti. Cipriani sbaglia una delle pochissime battute (e comunque è nettamente migliorato al servizio) per poi riscattarsi subito e Muscarà chiude a muro Catalano sul ritorno al servizio di Skuodis, che si rivela decisivo: ricezione lunga e correzione in palleggio di Conti. La palla tocca terra e sul 30-28 la ErmGroup appone il sigillo al 3-0 finale.


Una stretta di mano agli avversari, complimentandosi con loro e poi la palese soddisfazione per il risultato che si legge sul volto di Marco Bartolini: “Un successo di indubbio peso – commenta l’allenatore della ErmGroup San Giustino – e mi è piaciuta la grande intensità messa dai ragazzi in partita fin dall’inizio. Questo ci ha permesso di sorprendere i nostri avversari, anche se in battuta non siamo stati sufficientemente incisivi: o meglio, non siamo stati abili nell’individuare i “bersagli” giusti sui quali scaricare la palla. Il Prato, dotato di una buona organizzazione muro-difesa, ci ha allora creato qualche difficoltà, ma alla fine siamo sempre usciti a spuntarla e a conquistare tre punti che valgono molto, non dimenticando che giovedì prossimo a Grosseto abbiamo la possibilità di allungare in testa alla classifica”.

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La famiglia di Carlo Rossi, deportato, medaglia d’onore alla memoria ricevuta in comune dal sindaco Luca Secondi

“Una storia simbolo come purtroppo tante altre delle atrocità della guerra, delle deportazioni che però in questo caso fortunatamente ha avuto un lieto fine rocambolesco con la fuga in bici verso la libertà e la famiglia. La bici che il tifernate Carlo Rossi, deportato nei lager in Polonia, Olanda e Germania, medaglia d’onore alla memoria, ha utilizzato per fuggire dall’incubo in cui è stato costretto a vivere per più di un anno, rimarrà prima di tutto per la famiglia e poi per la comunità locale, per le giovani generazioni un simbolo su cui riflettere e ricordare per non dimenticare. Attraverso la sua famiglia cercheremo sempre di tenere viva la luce dei valori di libertà, democrazia e dignità umana.” E’ quanto dichiarato dal sindaco Luca Secondi, al termine dell’incontro in comune con i familiari di Carlo Rossi, (nato a Città di Castello il 29 Aprile 1916), figlio di contadini che nel maggio del ’44 fu deportato dai nazisti prima in Polonia poi in Olanda ed in Germania ad Amburgo, insignito alla memoria dal Prefetto di Perugia Armando Gradone della medaglia d’onore concesse dal Presidente della Repubblica a cittadini deportati ed internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale. Il figlio, Paolo Rossi, accompagnato dalla moglie Marinella, dalla figlia Rosita, il genero Alessandro e cagnolino “Charlie” ha mostrato al sindaco la medaglia, i documenti e numerosi scritti che testimoniano gli orrori e stenti subiti dal padre e poi la libertà in sella alla bici che ha utilizzato fino agli ultimi giorni di vita ( è deceduto nel 2002 all’età di 86 anni) per andare alla messa la domenica alla chiesa di Badiali dove risiede la famiglia. Il sindaco Secondi è rimasto particolarmente colpito dal racconto del figlio di Carlo Rossi e prima di consegnare in segno di vicinanza alla famiglia un volume sulla storia della citta’ ha definito quella odierna una “bella pagina di vita quotidiana nel ricordo di chi come tanti tifernati di allora ha scritto fino al sacrificio estremo la storia dell’Italia repubblicana e della democrazia. “Dopo la Prefettura oggi qui in comune – ha detto commosso Paolo Rossi – la memoria di mio padre è stata onorata con tanto affetto e vicinanza grazie al sindaco e all’istituzione locale”. Carlo Rossi (nato a Città di Castello il 29 Aprile 1916), figlio di contadini, nel maggio del ’44 fu deportato dai nazisti prima in Polonia poi in Olanda ed in Germania ad Amburgo attraverso un doloroso peregrinare fra i fili spinati dei campi di concentramento con la morte sempre davanti agli occhi. La storia di Carlo Rossi, comune purtroppo a quelle di milioni di persone sterminate dalla Shoah, dall’olocausto o sopravvissute per miracolo, è racchiusa in diverse memorie scritte ovunque, in fogli di fortuna, scatole di medicinali, pacchetti di sigarette, che il figlio Paolo e la nipote Rosita, custodiscono nella propria abitazione di Userna, all’immediata periferia di Città di Castello dove il padre-nonno è vissuto in serenità accanto alla sua amata bicicletta, nera con alcuni ritocchi di colore rosso, tuttora in piena efficienza. Era il Maggio 1945 e non sapendo che la guerra fosse finita fece ritorno da Amsterdam ad Agosto del 1945 tramite mezzi di fortuna, per piccoli tratti in treno, finché a Bolzano ebbe la fortuna di recuperare una bicicletta. Così, con i suoi miseri 45 chili di peso a fine Agosto 1945 tornò dalla sua famiglia.

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40 in presenza e 100 on line per la Giornata della Trasparenza del comune di Città di Castello con l’ex presidente ANAC Francesco Merloni. 

Quaranta in presenza ed oltre 100 on line sul canale Youtube hanno partecipato alla IV giornata della Trasparenza del comune di Città di Castello, che si è svolta ieri, giovedì 10 febbraio 2022, nella Sala 43 della Biblioteca Carducci insieme al prof. Francesco Merloni, membro ed ex presidente ANAC, esperto di diritto amministrativo ed autore del libro “Etica per le istituzioni.

Un lessico”, su cui la Giornata si è concentrata. Il sindaco Luca Secondi ha ribadito come la Giornata della Trasparenza “sia per il comune un momento per discutere su temi che riguardano molto da vicino la vita quotidiana delle amministrazioni. Trasparenza, Legalità, integrità sono parole che devono trovare un riscontro pratico per non rimanere solo dichiarazioni di principio e guidare nel lavoro per il cittadini”. Il segretario comunale Bruno Decenti e quindi il prof. Enrico Carloni, docente di Politiche della trasparenza e dell’Anticorruzione dell’Università di Perugia, hanno introdotto il volume, scritto insieme al filosofo Antonio Pirni, per dare organicità ad una materia che non rimane confinata dentro la legge e per questo implica un surplus di responsabilità ma anche di protezione per il funzionario.

Se per il segretario Decenti il sistema organizzativo e la programmazione rimangono fondamentali per agire correttamente e perseguire il migliore interesse pubblico, per Carloni anche le recenti novità, come il Piao, il Piano integrato dell’Anticorruzione ed organizzativo che sostituirà i piani anticorruzione semplici, tendono alla convergenza delle prescrizioni e anche ad una maggiore coerenza delle stesse. Francesco Merloni ha quindi sintetizzato il significato delle parole del lessico più pregnanti, trasparenza integrità ed anticorruzione, parlando dell’attuale corso dell’Autorità, di come l’Italia abbia compiuto passi avanti grazie alla sua azione.

Ha ammonito poi verso una deregulation in nome dell’emergenza, parlando di criteri da cui non si può prescindere e che salvaguardando il principio dell’imparzialità e della concorrenza. Per Merloni “E’ in atto un tentativo di sospendere le regole pensate non in senso giustizialista ma per far funzionare meglio il mercato. L’approccio organizzativo è essenziale e complementare a quello normativo perché altrimenti le Amministrazioni non saranno mai in grado di fare bene un bando, scegliere il contraente migliore, controllare l’esecuzione delle opere”.

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Chiusura causa lavori della E45 tra gli svincoli di Umbertide-Gubbio e Promano nella giornata del 15 febbraio, le modifiche alla circolazione

Martedì 15 febbraio dalle ore 09.00 alle ore 18.00, causa lavori verrà chiuso il tratto della E45 compreso tra lo svincolo Umbertide – Gubbio e lo svincolo Promano in entrambe le direzioni di marcia con deviazione del traffico anche pesante sul tracciato della ex Ss Tiberina 3 bis e quindi con interessamento del territorio comunale, in particolare del centro abitato.Per tale motivo, al fine di limitare i rallentamenti nei centri abitati, la Polizia Locale ha disposto il divieto di sosta con rimozione su via Garibaldi e su via Stella al fine di rendere più agevole lo scorrimento del consistente traffico che si riverserà  sulla viabilità cittadina.

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Calcio: Derby Trestina – Tiferno, l’amministrazione ringrazia i presidenti per l’impegno nello sport con con la consegna di una targa

Prima del fischio d’inizio della “stracittadina” fra Sporting Club Trestina e Tiferno 1919, valevole per il campionato di serie D girone E, allo stadio “Casini”, l’assessore allo sport, Riccardo Carletti, assieme ai colleghi di giunta, Michela Botteghi e Mauro Mariangeli, al centro del campo di gioco ha consegnato ai presidenti, Leonardo Bambini e Mirko Amadori, due targhe con la seguente motivazione: “l’amministrazione comunale con stima e gratitudine”. “Un derby sentito dalle tifoserie che onora una bella giornata di sport che vede protagoniste due società di calcio di grandi tradizioni che rappresentano la città in maniera significativa anche in riferimento ai risultati in classifica. Al di là del risultato che ovviamente conta, oggi a vincere però sono i valori dello sport di sana competizione e rispetto reciproco”, ha dichiarato l’assessore allo Sport che ha portato i saluti del sindaco Luca Secondi e della giunta comunale alle due squadre e ai tifosi in tribuna.

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Centro concorsi Polizia a Spoleto, Zaffini e Squarta: «Così l’Umbria avrà un ruolo strategico nazionale» 

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«La realizzazione di un centro concorsuale unico per la Polizia di Stato presso la scuola Lanari di Spoleto, insieme al progetto sui Fondi immobiliari italiani che prevede un nuovo commissariato con poligono di tiro al chiuso e una piscina al coperto per addestramento subacqueo, consentirebbe di creare un centro di eccellenza offrendo alla città ma più in generale all’Umbria un ruolo strategico a livello nazionale». È quanto affermano in una nota congiunta gli esponenti di Fratelli d’Italia, Franco Zaffini e Marco Squarta. Nel comunicato a doppia firma del senatore Zaffini e del presidente dell’Assemblea legislativa umbra Squarta si legge: «Apprendiamo con favore l’impegno del Sindacato autonomo di polizia e l’appello unanime dell’assemblea del massimo consesso cittadino di Spoleto rivolto a tutte le forze politiche nel consiglio di giovedì sera mettendomi a disposizione per portare avanti tale istanza sui tavoli nazionali e regionali preposti coinvolgendo tutti gli attori di riferimento presenti nelle medesime istituzioni al fine di creare le giuste sinergie per la realizzazione di tale progetto. Tale opportunità – proseguono Zaffini e Squarta – certamente rientra nell’ambito della valorizzazione di una scelta strategica già effettuata dal Ministero dell’Interno nel momento in cui è stata individuata la città Spoleto quale sede della scuola allievi agenti».

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Il sindaco Secondi e l’assessore Guerri replicano a Lignani Marchesani in consiglio comunale: “le procedure per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico sono state corrette e legittime”. 

“La gara per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico e le procedure successive, che hanno portato alla revoca dell’aggiudicazione definitiva alla ditta Fratarcangeli e Cocco e all’affidamento alla società cooperativa Carat tramite lo scorrimento della graduatoria, si sono svolte nel pieno rispetto della correttezza e della legittimità dell’azione amministrativa”. Lo hanno dichiarato in consiglio comunale il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri, rispondendo all’interrogazione del capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani in merito alla procedura di gara espletata per la concessione del servizio.

L’esponente della minoranza aveva chiesto di conoscere i “margini normativi per considerare l’offerta economicamente più vantaggiosa quale parametro esclusivo o preminente per l’assegnazione della gara” e “l’ammontare dell’offerta costo-chilometro formulata dai due contendenti”. “Per fortuna i posti di lavoro messi a repentaglio sono stati salvati grazie al fatto che coloro che avevano vinto legittimamente la gara dopo una settimana si sono accorti che fosse impossibile rispettare i costi previsti con il ribasso dell’offerta, di fronte all’aumento vertiginoso dei prezzi del carburante, e che non avevano trovato un’accoglienza favorevole in città”, aveva osservato Lignani Marchesani. A dettagliare i contorni della vicenda che ha riguardato l’affidamento del servizio di trasporto scolastico dei Comuni di Città di Castello e San Giustino, per un valore complessivo dell’appalto pari a 4 milioni 717.440 euro Iva esclusa, è stata l’assessore Guerri, che ha spiegato come, “nel rispetto del nuovo codice dei contratti pubblici e a dimostrazione di quanto sia stata centrale per questa amministrazione la qualità e la tutela di questo servizio, sia stata prevista in fase di gara una valutazione del miglior rapporto qualità-prezzo, attribuendo 80 per cento del punteggio assegnabile agli aspetti qualitativi, quindi all’offerta tecnica, e il 20 per cento del punteggio assegnabile all’aspetto economico, quindi al prezzo proposto”.

L’assessore ha riferito che “la base di prezzo a chilometro posta a gara sia stata pari a 1,92 euro” e che “con i ribassi offerti il prezzo proposto dalla ditta Fratarcangeli e Cocco sia stato di 1,54 euro a chilometro e quello del Carat di 1.84 euro al chilometro”. Guerri ha poi ripercorso le tappe finali della vicenda, a partire dalla nota del 17 gennaio con cui la ditta Fratarcangeli e Cocco “ha comunicato l’impossibilità di continuazione del servizio anche in ragione della proroga del periodo di emergenza sanitaria al 31 marzo 2022, che ha imprevedibilmente inciso sulla propria organizzazione, dichiarando la rinuncia a qualsiasi pretesa nei confronti dell’amministrazione, fatto salvo il pagamento dell’attività prestata”. “Lo stesso giorno – ha chiarito l’assessore – l’amministrazione comunale ha disposto la revoca all’aggiudicazione definitiva del servizio e lo scorrimento della graduatoria, procedendo con l’aggiudicazione e l’affidamento in via d’urgenza alla ditta Carat per un periodo di tre anni più due”.

Nel far presente che “la gara si doveva espletare perché la concessione del servizio non poteva essere procrastinata oltre i limiti di legge previsti per la proroga dell’affidamento”, il sindaco Secondi ha replicato alle polemiche suscitate dall’esito della procedura, ribadendo che “l’amministrazione non può orientare certo l’esito delle gare, ma può e deve verificare il buon andamento del servizi”. “Questo è stato fatto e ringrazio per il lavoro svolto gli uffici preposti”, ha puntualizzato il sindaco, sottolineando che “il controllo sul buon funzionamento del servizio continuerà a essere effettuato a tutela degli utenti e delle loro famiglie”. In sede di replica il consigliere Lignani Marchesani ha giudicato negativamente il fatto che per circa due anni e mezzo il servizio non sia stato affidato in via definitiva “tra gare deserte, ricorsi e procedure annullate”, segnalando come la situazione di provvisorietà abbia comportato “un esborso maggiore per i costi a chilometro del servizio”. Sul tema aveva presentato un’interpellanza anche l’Unione Civica Tiferno, ma la consigliera Luciana Bassini ha ritirato il documento, ritenendolo superato dall’epilogo della vicenda dell’affidamento del servizio di trasporto scolastico.

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Amedeo Testerini al XXX° Concorso Musicale Europeo “Thomas Kuti”

Il Lions Club Sansepolcro ha partecipato con un giovane artista locale, al XXX° Concorso Musicale Europeo “Thomas Kuti” indetto dal Distretto 108La e dal Multidistretto 108 Italy, per giovani artisti (https://lions108la.it/service/xxx-concorso-musicale-europeo-thomas-kuti/).

Il candidato prima parteciperà alla fase regionale e nel caso la vincesse si dovrà scontrare con i vincitori degli altri distretti italiani, per la designazione del rappresentante del Multidistretto alle finali che si svolgeranno a Zagabria il 27/29 ottobre 2022.

Lo strumento musicale scelto per quest’anno è “la voce”.

Il giovane che rappresenterà il nostro territorio è il baritono Amedeo Testerini, nato nel 1996 che, dall’età di 5 anni studia pianoforte fino a 18 anni, dove comincia a sentire il bisogno di perfezionarsi nello studio del canto con il baritono Andrea Sari. Nel 2016 comincia i suoi studi presso il Conservatorio “Francesco Morlacchi ” di Perugia dove consegue brillantemente la Laurea di Primo Livello Triennale in Canto. Attualmente frequenta il Secondo Anno Biennale sotto la guida della Soprano Rossella Marcantoni.

I brani che ha scelto Amedeo sono tratti da “Le nozze di Figaro” di W.A. Mozart, da la “Tannhäuser” di R. Wagner e da “Un ballo in maschera” di G. Verdi.

Il primo appuntamento sarà la fase regionale che si svolgerà domenica 13 marzo alla Sala dei Concerti della Fraternita dei Laici ad Arezzo.

Ad Amedeo il compito di rappresentare la nostra Valtiberina terra di artisti.

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Da Sansepolcro all’Umbria con un collegamento ferroviario moderno

SANSEPOLCRO – Un’ottima notizia per lo sviluppo del territorio: la recente deliberazione della Regione Umbria che affida a Rete Ferroviaria Italiana gli interventi infrastrutturali e tecnologici sulla rete FCU, permetterà anche a Sansepolcro di avere un collegamento ferroviario moderno verso l’Umbria.

“Siamo da tempo in contatto con la Regione Umbria e con la presidente Tesei affinché Sansepolcro sia parte integrante di questa occasione di sviluppo – dice il sindaco Fabrizio Innocenti – L’unica rotaia che abbiamo è quella che ci collega con Perugia e il fatto che la Regione Umbria abbia deciso di potenziare questa tratta ferroviaria fino a Sansepolcro rappresenta un’occasione fondamentale per la nostra città, sia per i collegamenti sia per ripensare l’assetto complessivo della stazione ferroviaria di Sansepolcro, che andrà spostata. Ancora una volta si conferma strategico il rapporto di Sansepolcro anche con la Regione Umbria”.

“A livello urbanistico, il potenziamento della ferrovia offre una grande occasione per ripensare l’intera mobilità cittadina: insieme al nuovo ponte sul Tevere e allo studio di un nuovo collegamento stradale verso San Giustino, siamo convinti che Sansepolcro abbia l’occasione di diventare una città a misura di biciclette e pedoni attraverso un Piano della Mobilità lenta e ciclabile che cambi volto alla città. In questo senso, lo spostamento della Stazione ferroviaria permetterebbe la creazione di una cintura verde e pedonale a sud di Sansepolcro” conclude l’assessore all’Urbanistica Riccardo Marzi.

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Cardiologie aperte negli ospedali DEA dell’Usl Umbria 1. L’appuntamento è in programma dal 14 al 20 febbraio con i cardiologi degli ospedali di Città di Castello e Gubbio-Gualdo Tadino

Anche i cardiologi degli ospedali di Città di Castello e Gubbio-Gualdo Tadino aderiranno a “Cardiologie Aperte”, il consueto appuntamento promosso dalla Fondazione per il Tuo cuore dell’Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri), in programma dal 14 al 20 febbraio in tutta Italia. L’iniziativa, giunta alla sua sedicesima edizione, ha lo scopo di promuovere l’importanza della prevenzione cardiovascolare e del controllo dei fattori di rischio, tema che non può in alcun modo essere marginale nelle scelte strategiche del Sistema Sanitario Nazionale.

Per l’occasione la Fondazione ha attivato il numero verde 800 05 22 33 che i cittadini potranno chiamare per porre domande sui problemi legati alle malattie del cuore. Nella Usl Umbria 1 i cardiologi ospedalieri, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa al di fuori dell’orario di servizio e coordinati da Adriano Murrone – direttore della struttura di Cardiologia-UTIC (Unità di terapia intensiva cardiologica) degli ospedali di Città di Castello e Gubbio-Gualdo Tadino e presidente Anmco Umbria –, saranno disponibili da martedì 15 febbraio a giovedì 17 febbraio tutte le mattine dalle ore 10 alle 12 e i pomeriggi dalle 14 alle 16, mentre lunedì 14 febbraio e sabato 19 febbraio solo di mattina dalle ore 10 alle 12. La procedura prevede che la segreteria della Fondazione faccia una breve intervista al cittadino (chiedendo dati quali, ad esempio, l’età, la regione di residenza), dopodiché trasferirà la chiamata al cardiologo disponibile del territorio che risponderà nelle fasce orarie indicate.

La campagna di prevenzione Cardiologie Aperte coinvolge complessivamente in Italia oltre 500 cardiologi delle strutture aderenti all’iniziativa, con oltre 1.400 ore di consulenza cardiologica gratuita.


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Sansepolcro: Carabinieri arrestano due stranieri per la truffa del resto.

È accaduto a Sansepolcro nel pomeriggio di ieri, dove due stranieri poco più che trentenni dell’est Europa mettevano in atto la cosiddetta truffa del resto, ovvero una pratica da abili impostori, che consiste nel confondere un addetto alle operazioni di cassa per ricevere un resto non dovuto.
I due presunti truffatori giravano la Valtiberina a bordo di un’utilitaria presa in affitto fuori territorio con il fine di passare ancora più inosservati, entravano in un esercizio commerciale mostrando (senza mai consegnarla) al malcapitato negoziante una banconota di grosso taglio, in genere 50 euro, a fronte di una spesa minima. Il negoziante era così costretto a cercare in cassa monete o banconote per dare il resto al cliente.


A questo punto del loro disegno truffaldino, i due soggetti cominciavano a confondere le acque: vedendo il cassiere in difficoltà, mischiavano ancor più le carte dicendo che forse potevano pagare anche in monete, mettendole tutte sul bancone e creando confusione. Infine, ritornavano sui propri passi asserendo di non raggiungere la cifra necessaria, per cui chiedevano il resto della banconota iniziale, quando invece l’avevano sempre trattenuta con sé.
L’ignaro cassiere a causa della confusione abilmente creata intorno a lui, convinto in tal senso, consegnava quindi agli impostori il resto di una banconota mai ricevuta.
Fortunatamente, uno dei commercianti truffati si è accorto del raggiro, subito dopo essere stato ingannato, dunque telefonava in caserma e chiedeva aiuto ai Carabinieri di Sansepolcro, fornendogli la descrizione dei due soggetti e dell’autovettura utilizzata per allontanarsi.

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Movida nel centro storico di Arezzo, sono 5 le persone denunciate dai Carabinieri di Arezzo

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Nella notte tra venerdì e sabato, su disposizione del Comando Provinciale, i militari della Compagnia Carabinieri di Arezzo, collaborate da personale della locale Polizia Municipale, hanno effettuato un mirato servizio di controllo del territorio che ha interessato gran parte del centro storico del capoluogo, in occasione della cosiddetta “movida” che nelle ore notturne coinvolge quell’area urbana, soprattutto giovani ragazze e ragazzi.

Le zone obiettivo di controllo sono state in particolare quelle di Piazza della Badia, Piazza Sant’Agostino, Piazza San Francesco e via Guido Monaco, con la finalità di prevenire e reprimere reati connessi con il fenomeno, nonché episodi di degrado urbano, danneggiamento e comportamenti potenzialmente pericolosi per i cittadini.

Il servizio è stato svolto in modo coordinato da quattro pattuglie di carabinieri con l’ausilio dei vigili urbani. Sono state presidiate le zone sensibili dalle prime ore della sera fino a notte inoltrata. Sono stati altresì eseguiti controlli sui conducenti di alcune autovetture lungo le strade attigue al centro storico, finalizzati ad individuare e sanzionare le persone che si mettono alla guida sotto l’alterazione di sostanze alcoliche o stupefacenti.

In occasione del servizio sono stati controllati 2 esercizi pubblici e circa 40 persone al loro interno, mentre altre 54 persone sono state controllate in strada, a bordo di automobili o a piedi. Il risultato dell’attività: 5 soggetti denunciati, tra italiani e stranieri di età compresa tra i 50 anni ed i 20 anni, perché trovati alla guida sotto l’influenza dell’alcol, un altro cittadino quarantenne italiano è stato sanzionato per ubriachezza e 3 uomini, tra i 20 ed i 30 anni italiani e stranieri, dopo la perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di sostanza stupefacente per uso personale, saranno segnalate alla Prefettura quali assuntori.

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Ferroni (Rifondazione comunista di Perugia): “Saremo nelle piazze contro l’aumento delle bollette e la legge Fornero”

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Rifondazione comunista di Perugia organizzerà nelle prossime settimane una mobilitazione nell’ambito della campagna contro gli aumenti delle bollette e il ripristino della legge Fornero.

Saremo presenti sui territori per una raccolta firme contro gli aumenti delle bollette e il carovita che colpiscono in modo durissimo i ceti popolari e i lavoratori italiani e in particolare quelli umbri, già stremati da salari e pensioni oramai tra i più bassi d’Italia, spesso da fame, precarietà diffusissima e disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile.
Vogliamo dire basta a una rapina sistematica su salari e pensioni che oggi si avvale di un’inflazione al 4,8% per cento per scaricare sui lavoratori gli effetti nefasti della liberalizzazione e della speculazione sui prezzi. 

Ci mobilitiamo per pretendere che il governo intervenga immediatamente contro il caro bollette, bloccando gli aumenti come in Francia e in Spagna, tagliando i profitti delle grandi aziende che distribuiscono e vendono il gas e l’energia elettrica, colpendo la speculazione finanziaria sui meccanismi di formazione dei prezzi di gas ed elettricità, eliminando oneri di sistema obsoleti, per dare finalmente un taglio ad accise, addizionali regionali e iva, tasse pagate in prevalenza dai ceti popolari.
Raccoglieremo anche le firme contro il ripristino della legge Fornero sulle pensioni, su cui proprio questi giorni si discute nei tavoli tra governo e sindacati, avanzando le nostre proposte per: la pensione a 60 anni o con quaranta di contributi; per le donne, pensione a 55 anni o 35 di contributi; non più pensioni sotto i mille euro; l’adeguamento integrale delle pensioni all’inflazione.
Le firme raccolte verranno utilizzate per promuovere e sostenere ordini del giorno nei consigli comunali e consegnate ai prefetti per farle arrivare al governo.

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Scomparsa don Giovanni Gnaldi, il cordoglio dell’amministrazione

“Siamo vicini come istituzione e comunità locale alla famiglia prima di tutto, alla chiesa tifernate e a coloro che conoscevano ed hanno apprezzato le straordinarie doti umane e pastorali di don Giovanni Gnaldi, sacerdote, missionario protagonista in prima linea del sostegno morale e concreto agli ultimi. Una grave perdita per la chiesa e la comunità tifernate.”. E’ quanto dichiarato dal sindaco Luca Secondi appena appresa la notizia della scomparsa
nel primo pomeriggio di oggi, di Giovanni Gnaldi. Il sindaco nel rinnovare alla famiglia e al vescovo Monsignor Domenico Cancian le più sentite condoglianze e cordoglio precisa che “l’esempio di Don Gnaldi costituirà un patrimonio di valori e solidarietà punto di riferimento per ognuno di noi nell’agire quotidiano”.

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Diocesi tifernate in lutto per la scomparsa di Don Giovanni Gnaldi

Nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 11 febbraio, memoria della Madonna di Lourdes e Giornata del malato, presso l’ospedale di Città di Castello dove era ricoverato da alcuni giorni, é morto don Giovanni Gnaldi.
Nel darne l’annuncio il Vescovo ed il clero diocesano, insieme a tutti quelli che lo hanno amorevolmente custodito, esprimono sentimenti di profonda gratitudine al Signore per il ministero pastorale del suo servo buono e fedele.
Figlio di Duilio e di Coleschi Rosa, don Giovanni era nato a Citerna il 28 aprile 1944; studente del Seminario Romano era stato ordinato sacerdote a Pistrino il 19 settembre 1970. È stato parroco di Somole dal 1 luglio 1971 al 1 gennaio 1974; in seguito ha svolto il suo ministero come vicario parrocchiale a San Pio X in Città di Castello dal 1 gennaio 1974 al 1983. Ha servito la piccola parrocchia di Prato dal 1980 al 1983. È stato membro del consiglio presbiterale dal 1979 al 1982, assistente diocesano Unitalsi dal 1976 al 1979.
Don Giovanni ha svolto un lunghissimo servizio missionario come sacerdote fidei donum in Perù dal 1984 al 2009 ed in Bangladesh dal 2011 al 2017. Da pochi mesi era uscito il volume “¡Asi es la vida!” con il quale don Giovanni racconta la sua esperienza attraverso le tante lettere che via via ha inviato ai suoi amici. Con questa pubblicazione aveva inteso raccogliere fondi da devolvere alle opere missionarie da lui avviate.
Rientrato in diocesi don Giovanni ha prestato servizio pastorale come collaboratore pastorale in Cattedrale, nella parrocchia di San Pio X e presso il santuario di Canoscio. Con grande disponibilità era di aiuto a tanti confratelli che chiedevano saltuariamente qualche servizio liturgico.

La camera ardente si trova presso l’ospedale di Città di Castello.
Domenica 13 febbraio alle ore 15 saranno celebrate le esequie nella chiesa parrocchiale di San Pio X in Città di Castello. La salma sarà tumulata nel cimitero di Citerna.

                                                                                                         don Francesco Mariucci 
                                                                                                              cell. 347.5483592
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Una cerimonia si è tenuta questa mattina nella Sala del Consiglio comunale a Sansepolcro in occasione del Giorno del Ricordo


Erano presenti il sindaco Fabrizio Innocenti, il vicesindaco Riccardo Marzi, gli assessori Mercati e Menichella, rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, oltre ad un gruppo di studenti delle scuole superiori.
“Oggi 10 febbraio, giorno scelto dal nostro Parlamento, si celebra il “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale – ha detto il sindaco – Fortunatamente nessuno di noi era presente in quei terribili momenti e ci atteniamo alla storia raccontata, al pari degli altri momenti tragici legati al Giorno della Memoria.

Non voglio soffermarmi sulle motivazioni politiche che le hanno scatenate: tutte ingiustificate. Inutile rimarcare con odio questi eventi, perchè credo che ognuno di noi, se non pieno di dogmi o infatuazione politica, li condanni con decisione. In questi giorni la cosa migliore sarebbe il “silenzio” meditato senza esternare commenti, che ancora oggi fanno trasparire un odio senza senso.
Condanno con fermezza i commenti di parte, già apparsi sui Social, che avrebbero l’intenzione di fare una distinzione tra morti di serie A e B. La violenza è da condannare da qualsiasi parte venga.


Spero vivamente che il ricordo di questi eventi terribili sia di monito, affinchè tutto ciò non si ripeta anche se in questi periodi purtroppo, anche in Europa si sente, speriamo solo parlare, di eventi di Guerra”.
Gli studenti hanno quindi letto brani e articoli di giornale sul tema delle foibe. La cerimonia è stata trasmessa in diretta streaming.

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ll 28 febbraio riapre la Chirurgia dell’ospedale di Umbertide

A partire da lunedì 28 febbraio riprenderà la regolare attività del reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Umbertide. A comunicarlo in via ufficiale è stata la direzione del Presidio Ospedaliero Altotevere al sindaco Luca Carizia nella giornata odierna.“La riapertura del reparto di Chirurgia del nostro ospedale è una notizia molto importante – dice il sindaco – perché il nostro nosocomio torna a erogare questo servizio dopo la momentanea sospensione: era una questione temporanea che non avrebbe per nulla implicato la prosecuzione del reparto.

Ringraziamo dell’interessamento e del continuo confronto le autorità sanitarie a tutti i livelli e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto al quale in varie occasioni abbiamo avanzato di far riprendere al più presto l’attività del reparto. L’ospedale cittadino è una risorsa per tutta la nostra comunità per questo rimane massima la nostra attenzione sul suo presente e soprattutto sul suo futuro”.

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Il 13 febbraio in viale Unità d’Italia appuntamento con la mostra mercato di San Valentino: 40 gli espositori presenti

Umbertide domenica 13 febbraio arriva la mostra mercato di San Valentino che vedrà la presenza di 40 espositori.L’evento si svolgerà in viale Unità d’Italia ed è organizzato dall’associazione “L’Arte e la Terra”, con il patrocinio del Comune di Umbertide.Nel corso dell’intera giornata sarà proposta una selezione tra i più apprezzati espositori, selezionati per professionalità e qualità delle merce esposta. Un viaggio alla scoperta delle eccellenze umbre che portano da anni in tutta Italia i prodotti della nostra terra.Sono varie le merceologie proposte: dall’artigianato di qualità, all’hobbismo, senza dimenticare esposizioni di piante e fiori, gastronomia locale, biancheria per la casa, abbigliamento, pelletteria, dolciumi artigianali, articoli per la casa e la persona.
Per partecipare all’evento è necessario essere muniti di green-pass rafforzato e indossare la mascherina FFP2. La mostra mercato di San Valentino avrà luogo dalle 8.00 alle 20.00.

“In questa fase di ritorno graduale alla normalità non poteva mancare un appuntamento così bello per la nostra città – afferma la vicesindaco con delega al Commercio, Annalisa Mierla – Sapere che c’è una realtà apprezzata e consolidata come ‘L’Arte e la Terra’ che vuole portare una sua mostra mercato ad Umbertide è una occasione che ci ha trovati fin dal primo secondo pronti a ospitarla. Per questo un sentito ringraziamento a Mario Lillocci e a tutti i suoi collaboratori con i quali si è instaurata un grande lavoro di squadra per rendere possibile questo evento lungo una delle vie più importanti del capoluogo. Sarà una giornata all’insegna del commercio itinerante che si va a unire alle altre che si svolgono a Umbertide come il tradizionale mercato del mercoledì mattina, il Mercato della Terra del sabato e il mercatino degli hobbisti che si svolge ogni prima domenica del mese. Senza dimenticare le nostre Fiere di Settembre, per le quali siamo già al lavoro per rendere ancora più bella e soddisfacente l’edizione 2022 che, come tutti ci auguriamo, sia all’insegna della rinascita dopo questi due anni duri a causa della pandemia”.Area degli allegati

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