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Lunedi 8 Novembre ore 18 seduta di insediamento del consiglio comunale

A seguito delle elezioni comunali del 03 e 04 ottobre 2021 (Turno di ballottaggio 17 e 18 ottobre 2021) e della proclamazione degli eletti da parte dell’Ufficio Centrale Elettorale, il Consiglio Comunale è convocato, ai sensi dell’art. 40 del T.U. 267/2000, in seduta ordinaria ed in prima convocazione, per il giorno lunedì 08 novembre 2021 alle ore 18,00 presso la Residenza Comunale in Piazza Gabriotti 1, per gli adempimenti elencati nell’allegato ordine del giorno:
esame delle condizioni di eleggibilità dei componenti il consiglio comunale, comunicazione costituzione gruppi consiliari, elezione del presidente e vice presidente, giuramento del sindaco Luca Secondi, comunicazione del sindaco circa la nomina dei componenti la giunta comunale e dichiarazioni in ordine al mandato elettorale ed elezione dei componenti la commissione elettorale comunale. Ai sensi del D. L. del 21 settembre 2021 numero 127 l’accesso alla sala del Consiglio Comunale sarà consentito unicamente con esibizione di certificazione verde COVID-19 (Green Pass). La pubblicità della riunione dell’organo consiliare è assicurata mediante trasmissione diretta audio-video attraverso il canale ufficiale Youtube del Comune di Città di Castello

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Montone: Al via la Festa del Bosco, domani il taglio del nastro della 37esima edizione in programma fino al 1° novembre

MPrende il via domani pomeriggio nello storico borgo di Montone la 37esima edizione della “Festa del Bosco”, una delle più suggestive e autentiche iniziative d’autunno in Umbria. 

Come da tradizione vecchie cantine, cortili e piazze del borgo si “accenderanno” grazie alla presenza di artigiani dell’enogastronomia e del saper fare, per dare vita alla Mostra Mercato che si terrà dal 29 ottobre al 1° novembre. Caldarroste fumanti, funghi, tartufi e gli altri prodotti del bosco, affiancheranno ricami certosini, utensili in ferro battuto, suppellettili in legno intarsiato e ceramiche artistiche. Collateralmente alla mostra mercato, in programma una serie d’iniziative per grandi e bambini.

Durante i quattro giorni della “Festa del Bosco” sarà possibile, infatti, visitare le esposizioni che saranno inaugurate nella giornata di venerdì 29 ottobre: la mostra personale di Ferruccio Ramadori “Suggestioni cromatiche”, “Bellezza senza tempo”,esposizione di scatti di scena del cinema italiano ‘40-/’50 a cura di Alberto Fabi e Chiara Burzigotti; e la mostra personale di “Rufus l’Artista” presso l’Auditorium San Fedele. 

Sarà la musica a caratterizzare la giornata di venerdì 29 ottobre, alle ore 19.00 in Piazza Fortebraccio si terrà il concerto inaugurale della Filarmonica Fortebraccio, seguito dall’esibizione della street band “La Banda degli Onesti” che animerà le vie del centro storico fino al momento dell’atteso concerto del cantautore francese Mike Noegraf + Girlessche si terrà alle ore 21.00 nella Chiesa di Santa Caterina e che dà il via alla minirassegna di rock indipendente curata dall’etichetta To Lose La Track. Mike Noegraf per diversi anni, ha viaggiato da Montreal a Mosca con diversi gruppi rock e punk rock in cui suonava la chitarra. Dopo aver lasciato maturare l’idea, ha deciso di prendere in mano la sua chitarra acustica per concentrarsi su un progetto solista. Girless dopo aver pubblicato dischi e girato in lungo e in largo coi Girless & The Orphan, resta da solo e decide di continuare, appunto, da solo, in esibizioni che sono racconti di storie miste alla sua musica.

Da segnalare inoltre per venerdì 29 ottobre dalle ore 20.00 “Una Notte all’Osservatorio”, un’occasione per osservare il cielo notturno dall’Osservatorio Astronomico di Coloti, situato in posizione panoramica presso la valle del torrente Carpina, l’osservatorio è lontano dall’inquinamento luminoso delle città, permette quindi di osservare grazie al telescopio i principali corpi celesti.

Sabato 30 novembre entrerà nel vivo il ricco programma della Festa del Bosco, già dalle ore 9.00 infatti sarà possibile partecipare allapasseggiata a cavallo dal centro storico alla Rocca d’Aries, mentre alle ore 11.00 presso la Chiesa di S. Francesco si parlerà di“Frutta d’arte” in un incontro dedicato ai frutti antichi ed alla tutela della biodiversità. Accompagnati da Isabella Dalla Ragione della Fondazione Archeologia Arborea, il progetto di ricerca di antiche varietà di frutta locali, culminato in una “Collezione Frutteto” che si trova nei pressi di Montone, sarà possibile scoprire come lo studio delle opere d’arte Rinascimentali abbia aiutato i ricercatori nell’identificazione di antiche varietà di frutta e specie arboree autoctone, che in alcuni casi sono poi state recuperate e coltivate affinché non si perdessero.

Da non perdere alle ore 11.30 “IN(K) The Wood” la performance di disegno dal vivo degli artisti del collettivo “Becoming X” che produrranno opere su legno che andranno poi ad animare i boschi che circondano il borgo di Montone in una sorta di percorso di Land Art.

Alle ore 12.00 presso il Ristorante Erbaluna si terrà la presentazione del progetto “MONTONE Agroalimentare: Maggiori Opportunità e Novità per il Turismo, l’Occupabilità e Nuovi Eventi in ambito Agroalimentare” finanziato dal PSR per l’Umbria 2014/2020, intervento 16.7.1., che ha tra le sue finalità realizzare attività di marketing territoriale attraverso sia momenti di divulgazione legati a cibo, vino e olio, incluse le degustazioni, che eventi culturali come quelli inseriti all’interno del programma della Festa del Bosco.

Variegate anche le proposte dedicate ai più piccoli, sia la mattina dalle ore 11.30 che il pomeriggio dalle ore 17.00 giocolieri e trampolieri animeranno le vie del centro storico ed alle ore 16.00 presso la Rocca di Braccio si terrà lo spettacolo di marionette“Giacomino ed il fagiolo Magico” a cura di Tieffeu – Teatro di Figura Umbro.

Anche nella giornata di sabato 30 ottobre la musica animerà le vie del centro storico con la street band “I Casabei” (ore 16.30 e ore 21.00) mentre alle ore 19.00 la Chiesa di Santa Caterina ospiterà il concerto, a cura di To Lose La Track, di “Carassio” (all’anagrafe Luca Fiorucci), agitatore della scena locale che ha militato in band punk & grunge come Downpetersons e Burning CYpresses. A Montone ci presenta un repertorio fatto di cover e classic del rock alternativo e del punk anni 90, alla sua maniera.

A chiudere la seconda giornata di Festa del Bosco, alle ore 21.00, presso la Chiesa di San Francesco, il concerto “Zattere” di Romano Reggiani & His Band, il giovane attore e cantautore bolognese, si esibirà insieme alla sua band, presentando il suo primo disco cantautorale in lingua italiana. Un’esperienza unica, fatta di musica e parole, ma anche di interazione che trae ispirazione dai testi di Francesco De Gregori e dalla musica di Bob Dylan. Il concerto è il primo dei sei appuntamenti promossi dalla rassegna “Performer inUmbria – PIU”. 

Durante la “Festa del Bosco” sarà attivo il servizio navetta gratuito che offrirà un collegamento incessante e gratuito dall’area parcheggi posta a valle ed il piazzale della Rocca di Braccio, ovvero il punto più alto e più ostico dell’ascesa alle mura storiche di Montone.

La Festa del Bosco è promossa con il contributo del Gal Alta Umbria PAL 2014-2020 “Umbria Lasciati Sorprendere” e si inserisce nell’ambito degli eventi del progetto “MONTONE Agroalimentare: Maggiori Opportunità e Novità per il Turismo, l’Occupabilità e Nuovi Eventi in ambito Agroalimentare” progetto finanziato dal PSR per l’Umbria 2014/2020, intervento 16.7.1.

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Festività del 2 novembre, gli orari dei cimiteri

SANSEPOLCRO – L’amministrazione comunale ricorda gli orari di apertura dei cimiteri in vista della festività del 2 novembre.

I cimiteri del territorio sono aperti tutti i giorni dalle 9 alle 17. Il 2 novembre apriranno alle 6. In queste ore, gli operai del Comune e la cooperativa che gestisce i servizi cimiteriali stanno portando avanti le consuete attività di manutenzione nei cimiteri per garantire decoro nei giorni di grande afflusso.  

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Vasta operazione antidroga dei Carabinieri sul territorio. Particolarmente interessate le scuole

Nella giornata di martedì 26 ottobre, i Militari della Compagnia Carabinieri di Città di Castello, hanno dato corso ad un’estesa e capillare attività di controllo, finalizzata alla prevenzione ed alla repressione dei reati inerenti gli stupefacenti, intesi quali spaccio ma anche detenzione per uso personale.

Nella mattinata le attività hanno interessato una fascia di età particolarmente vulnerabile, ovverosia quella degli studenti delle scuole superiori. Numerose aliquote di Militari, hanno effettuato approfonditi controlli sugli autobus in arrivo al capolinea di piazza Garibaldi, quindi il controllo si è spostato presso alcuni istituti superiori del capoluogo.
L’attività svolta presso le scuole, durata diverse ore, è servita oltre che a sequestrare una modica quantità di stupefacente nascosto nei bagni di alcuni istituti, soprattutto a richiamare l’attenzione dei giovani studenti sulla gravita di certe condotte anche in relazione alla sempre più frequente presenza di droghe sintetiche molto pericolose, oltre che a ricordare che, ovviamente, non esistono porti franchi nella lotta agli stupefacenti.

Nel pomeriggio, invece, le attività sono state indirizzate verso alcuni soggetti noti ai Carabinieri, uno dei quali, un 46enne del posto, è stato denunciato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, poiché trovato in possesso di diversi grammi di cocaina, sufficienti per il confezionamento di numerose dosi da immettere sul mercato.
L’iniziativa antidroga si inserisce nella costante vigilanza del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati in genere.

Negli ultimi giorni, attraverso servizi esterni messi in campo in tutto il territorio sono state controllate circa 130 persone e 90 i mezzi; poche le violazioni al codice della strada contestate, tutte attinenti a irregolarità in tema di sicurezza degli utenti della strada, quali sorpassi pericolosi, guida senza revisione e uso delle cinture di sicurezza.
Di rilevanza anche l’attività svolta dai Carabinieri della Stazione di San Giustino che, nel corso di un posto di controllo in orario notturno, hanno fermato un 28enne di Città di Castello, già conosciuto dalla Forze dell’Ordine, il quale incurante delle regole inerenti il Codice della Strada, si era posto alla guida di un autoveicolo senza patente, poiché mai conseguita. Allo stesso peraltro è stata comminata la più grave sanzione prevista in caso di recidiva, essendo lo stesso stato già sanzionato più volte per la medesima violazione.

I militari hanno pertanto sequestrato il mezzo per la successiva confisca ed hanno deferito l’uomo alla Procura della Repubblica di Perugia.
All’operazione hanno contribuito i Carabinieri cinofili con i due cani Batman e Cita.

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Il libero e capitano Davide Marra analizza il ko interno contro la Sir Safety Monini: “non siamo quelli di domenica scorsa, ma dobbiamo crescere a livello di mentalita’”

È venuto in estate dal Città di Castello, dove era stato prima di proseguire la carriera nella massima serie a Loreto, Piacenza e Vibo Valentia e di esordire anche in Nazionale. E subito gli sono stati consegnati i galloni di capitano. A 37 anni compiuti, il libero Davide Marra non si sente ancora appagato. A lui, il compito di analizzare il capitombolo della ErmGroup San Giustino nella prima partita casalinga della stagione, che ha visto i biancazzurri soccombere per 1-3 al cospetto della Sir Safety Monini Perugia. La prima domanda è quella che ogni tifoso ti rivolgerebbe: ma che cosa è successo domenica scorsa? “Non è stata una bella partita e sicuramente noi non siamo quelli visti contro la Sir Safety Monini – premette Marra – né però deve essere quello l’atteggiamento da tenere. D’altronde, il gruppo è nuovo e la squadra stessa deve crescere a livello di mentalità, imparando anche a soffrire; una prerogativa, quest’ultima, che diventa determinante in un girone incerto ed equilibrato come quello della Serie B nel quale siamo stati inseriti. Con tutto questo, merito indubbio agli avversari, che sono stati bravi, ma di sicuro avremmo potuto e dovuto fare meglio”. Una formazione molto giovane, quella del Sir Safety Monini, che magari può essere soggetta ad alti bassi ma che stavolta ha avuto solo… alti.

Come mai non siete riusciti a prendere le misure ai due più pericolosi attaccanti, il laterale Guerrini e l’opposto Iovieno? “Quando i giovani prendono fiducia, diventano temibili: sono sistematicamente passati e noi non siamo stati in grado di tenerli”. Nonostante tu – vuoi per il carattere che hai, vuoi perché sei il capitano – hai cercato di strigliare fino in fondo i tuoi compagni. “Ci provo sempre: ricopro un ruolo che non prevede la finalizzazione dell’azione e allora trasmetto ai compagni ciò che ho dentro. Contro di noi, diverse avversarie scenderanno in campo senza condizionamenti per il fatto di non aver nulla da perdere, mentre qualcuno dei nostri avverte il dovere (e forse anche il peso psicologico) della vittoria, ma a volte la pressione deve trasformarsi in uno stimolo”. La seconda giornata di campionato è stata caratterizzata da numerosi risultati a sorpresa, o comunque ritenuti tali. Cosa significa? “E’ la dimostrazione di cosa sia un campionato equilibrato e livellato verso l’alto, dove due sole squadre vanno ai play-off e ben quattro scendono di categoria. Persino un singolo punto, che può modificare l’esito di un set, diventa determinante nella sua importanza”.

Sabato prossimo, trasferta a Castelfranco di Sotto contro quella Imballplast Arno 1967 che è andata a fare il colpaccio a Civita Castellana, che viaggia a punteggio pieno e che avrà dalla sua anche il fattore ambientale. Un riscatto che si preannuncia alquanto difficile? “Il Castelfranco di Sotto può contare su un gruppo attrezzato e molto forte, ma ciò che conta è far bene nella nostra metacampo. Se poi il loro palasport dovesse trasformarsi in una bolgia, mi auguro che diventi l’occasione per caricarci a dovere”.

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Montone : Un convegno per la crescita delle aree rurali. I territori ripartono dai distretti, se ne parla venerdì 29 ottobre al Museo San Francesco

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L’iniziativa, promossa dal Comune di Montone e dalla Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria è incentrata sulle strategie di sviluppo delle piccole comunità rurali e sulle nuove forme di aggregazione.

I Distretti e le Comunità del cibo hanno come obiettivo quello di mettere le produzioni agroalimentari di un territorio al centro dello sviluppo dello stesso. La caratteristica fondamentale di questi organismi è che consentono il massimo coinvolgimento delle forze economiche e sociali dell’area senza prevedere costi aggiuntivi. I Distretti sono infatti strumenti di programmazione e hanno come unico obiettivo quello di attivare strategie concordate da tutte le parti pubbliche e private che operano nel territorio.

L’attuale configurazione economica, votata ad una forte competizione tra le imprese e ad una globalizzazione dei mercati, rischia di mettere sempre più in difficoltà le piccole aziende locali che, solo attraverso adeguate strategie di rete potranno continuare ad essere un “presidio” del territorio (resilienza) e allo stesso tempo tornare a guadagnare nuove quote di mercato (ripresa). 

“E’ una grande opportunità di sviluppo – afferma il sindaco di Montone, Mirco Rinaldi -. I Distretti, oltre ad essere uno strumento di programmazione territoriale, sono anche organismi preposti alla partecipazione di bandi ministeriali e regionali e in questo senso possono facilitare l’accesso a risorse pubbliche da destinare ad investimenti. Un aspetto fondamentale per la crescita del territorio dato che lo sviluppo non si fa esclusivamente con le idee ma servono anche le risorse finanziarie”.

I lavori saranno aperti dal Sindaco del Comune, nonché Presidente del GAL Alta Umbria, Mirco Rinaldi, e moderati dal Presidente di CIA Umbria, Matteo Bartolini. Sono previsti interventi di esperti dell’Università e del Direttore del GAL Alta Umbria, Matteo Montanari.

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A Citta’ di castello la finalissima del campionato italiano di balestra storica La competizione si terra’ domenica 31 ottobre. Attesi tiratori da Genova, Bagni di Lucca, Casette di Siena, Orvieto

Città di Castello ospiterà l’ultima giornata del Campionato italiano di balestra storica. L’appuntamento è per domenica 31 ottobre, dalle ore 9 alle 14, nell’ex bocciofila di via San Ansano 25, in località Piosina.

I partecipanti alla manifestazione tireranno in costume storico. Alla fine della competizione verranno proclamati il campione italiano maschile e femminile del 2021.

Gareggeranno gruppi provenienti da Genova, Bagni di Lucca, Casette di Siena, Orvieto e, naturalmente, gli atleti locali del Manipolo Mercenario Valtiberino di Città di Castello.

Saranno presenti anche esponenti del direttivo FIGeST, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali che promuove l’iniziativa.

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A Città di castello la mostra ‘Raffaello giovane e il suo sguardo’: il racconto di come l’artista diventa maestro

L’incontro impossibile tra Raffaello e Signorelli sarà uno dei molti motivi per cui visitare la mostra “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo”, promossa nell’ambito del Cinquecentenario nella Pinacoteca comunale. Un percorso che racconta gli anni di Raffaello a Città di Castello in cui diventa maestro autonomo, attraverso alcune importanti opere come quella di esordio, l’Incoronazione di san Nicola da Tolentino (1500) e il Gonfalone della SS. Trinità, dense di ricordi acerbi e riassuntivi della tradizione urbinate accanto a rielaborazioni della tradizione peruginesca, fino ad arrivare alla fine del suo periodo umbro con lo Sposalizio della Vergine (1504), ultima opera realizzata dall’artista in città in cui raggiunge traguardi di impressionante modernità e il punto di svolta che segnerà il compimento della sua giovinezza creativa, proiettandolo verso le nuove sfide di Firenze e di Roma.

È quello che propone la mostra ‘Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo’ ospitata dalla Pinacoteca tifernate che sarà inaugurata sabato 30 ottobre e rimarrà aperta al pubblico fino al 9 gennaio 2022, nell’ambito del cinquecentenario della morte di Raffaello. Promossa da Comitato regionale umbro per le celebrazioni raffaellesche, Comune di Città di Castello e Regione Umbria, e inserita nel calendario delle manifestazioni approvate dal Comitato nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, presieduto dal prof. Antonio Paolucci dal 2018 al 2021 e dalla prof.ssa Michela di Macco dal 2021, la mostra è curata da Marica Mercalli, già Soprintendente dell’Umbria e ora direttore generale per la sicurezza del Patrimonio culturale del MiC, e Laura Teza, professore associato di Storia dell’Arte moderna dell’Università degli Studi di Perugia.

Cuore dell’esposizione è il gonfalone della Santissima Trinità di Raffaello, unica opera mobile del maestro rimasta in Umbria, conservata nella Pinacoteca e considerata dalla critica uno dei suoi primi dipinti. Le altre opere di Raffaello in mostra tornano a Città di Castello per la prima volta in questa occasione. “Il gonfalone – spiegano le curatrici – testimonia il processo graduale di affrancamento di Raffaello dal suo maestro Pietro Vannucci detto il Perugino e il confronto diretto con Luca Signorelli”, uno degli artisti più studiati dall’urbinate negli anni della sua giovinezza. L’opera, sottoposta a un nuovo, importante restauro da parte dell’Istituto Centrale del Restauro (ICR), rimarrà in modo permanente nella Pinacoteca in una sala in cui è stato trasferito anche il Martirio di San Sebastiano di Luca Signorelli, verso il quale Raffaello ha nutrito grande interesse. Testimonianza di questo si riscontra in due disegni, ora all’Ashmolean Museum di Oxford (WA 1846.145, and WA 1846.147). I due dipinti d’ora in poi, Gonfalone e Martirio, verranno mostrati fianco a fianco nella stessa sala, a testimonianza dello sguardo di Raffaello che li ha legati insieme per sempre

Il rapporto di Raffaello con Signorelli, fenomeno cruciale della sua crescita del 1502-1503, è invece documentato dalla presenza della Madonna della Pace di San Severino Marche.

Tra le opere in mostra anche i dipinti l’Eterno e la Vergine, conservati al Museo nazionale di Capodimonte a Napoli e sottoposti a restauro nell’ambito di questa esposizione, e la testa di Angelo alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. I frammenti del quadro che vede Raffaello esordire come magister, a soli 17 anni: la grande tavola con l’Incoronazione di san Nicola da Tolentino, che tornano nel luogo dove furono dipinti per la prima volta. Di quest’opera, danneggiata dal terremoto del 1789, sarà presentata durante la mostra tifernate una ricostruzione virtuale che diventerà installazione permanente nella Pinacoteca. Grazie all’utilizzo di video, tradotti in varie lingue, si ricostruirà il contesto ambientale anche delle altre opere di Raffaello eseguite a Città di Castello e ora conservate altrove. A chiudere il percorso espositivo sarà lo Sposalizio della Vergine (1504), il dipinto che segna la svolta nella carriera di Raffaello e la cui impostazione si misura, in un confronto voluto e serrato, con l’analogo soggetto che Pietro Perugino stava preparando per il Duomo di Perugia. Allo Sposalizio il maestro Stefano Lazzari della Bottega Artigiana Tifernate dedicherà una riproduzione fedele che rimarrà nella Pinacoteca comunale e prenderà forma, giorno dopo giorno, durante la mostra. I visitatori potranno seguire le fasi compositive, gli accorgimenti prospettici, le procedure tecniche che una bottega pittorica del Rinascimento attuava nel dipingere un quadro.

A fare da corredo alla mostra il catalogo, che contiene una sezione dedicata all’edizione critica dei documenti relativi alla presenza di Raffaello a Città di Castello, curato da Laura Teza e Marica Mercalli, e pubblicato da Silvana Editoriale. Composto di oltre 200 pagine, contiene un ricco apparato iconografico e 17 saggi, a cura di alcuni tra i più importanti studiosi di Raffaello nel panorama internazionale, in cui si analizza l’attività giovanile dell’artista urbinate negli anni trascorsi nella città umbra tra 1499 e 1504.

Apertura della mostra sabato 30 Ottobre 2021 dalle ore 18.00, nel rispetto delle normative Anti Covid, Per visitare la mostra è consigliata la prenotazione: cultura@ilpoliedro.org, 075 8554202.

Immagini Milanesi Photo Studio

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L’Alga Atletica Arezzo ha chiuso la stagione di gare ai campionati Regionali Ragazzi 

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AREZZO – La stagione di gare dell’Alga Atletica Arezzo è terminatacon i Campionati Regionali Ragazzi di Prato. La manifestazione ha visto gli atleti e le atlete del biennio 2008-2009 scendere in pista per contendersi i titoli toscani nelle diverse specialità della corsa, dei salti e dei lanci, dando vita ad un bel confronto in cui era presente anche un gruppo di giovani promesse della società aretina. Il bilancio complessivo ha registrato due settimi posti, due ottavi posti e un decimo posto, ma i ragazzi dell’Alga Atletica Arezzo hanno comunque vissuto una positiva occasione per maturare esperienza e per misurarsi con i loro coetanei.

I migliori piazzamenti portano la firma dei velocisti Edoardo Giaccherini e Carlotta Anatrini che sono arrivati settimi rispettivamente nei 60 ostacoli con 10.30 secondi e nei 60 piani con 8.88 secondi, mentre ad essersi piazzati ottavi sono stati Jacopo Benigni nel salto in lungo con 4.21 metri e Francesco Tortorelli nel salto in alto con 1.25 metri. Il decimo posto, infine, porta la firma di Stella Arniani che nel lungo ha saltato fino a 3.73 metri. L’attività sportiva dell’Alga Atletica Arezzo proseguirà ora con un trimestre di soli allenamenti sulle piste dello stadio “Tenti” in cui ogni atletalavorerà in vista dei campionati regionali e nazionali indoor del 2022 che saranno anticipati, come tradizione, dal Meeting Nazionale di Ancona di fine gennaio. Un particolare entusiasmo sta caratterizzandoanche i più piccoli delle categorie Esordienti e Pulcini che stanno vivendo un percorso di preparazione orientato alle gare provinciali del prossimo anno. «Con i Campionati Regionali Ragazzi – commenta Gloria Sadocchi, dirigente e tecnico della società, – abbiamo chiuso una stagione lungaimpegnativa e ricca di soddisfazioni, con tante medaglie regionali conquistate nelle varie categorie e con importanti miglioramenti nelle prestazioni dei nostri atleti. Le gare conosceranno ora un periodo dstop che permetterà ai ragazzi di ritrovare la miglior condizione e di prepararsi insieme ai tecnici per gli appuntamenti del 2022».

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Inner Wheel Club di Sansepolcro: donazioni agli anziani della Casa di Riposo “Villa Serena” e ai ragazzi dell’Oratorio “Pompeo Ghezzi”

Sabato 23 ottobre le socie dell’Inner Wheel Club di Sansepolcro hanno fatto visita agli anziani ospitati nella Casa di Riposo “Villa Serena” ed hanno donato loro dei piumoni. Un incontro a distanza per rispettare le norme nazionali e regionali che impongono linee guida e limitazioni. Un gesto di tenerezza per far giungere agli anziani la propria vicinanza e il proprio affetto. 

“Imparare ad onorare gli anziani è cruciale per il futuro delle nostre società e, in ultima istanza, per il nostro futuro” – ha sottolineato con grande emozione la Presidente Teresa La Monica Rotilio.

A seguire, si sono recate presso l’Oratorio “Pompeo Ghezzi” di Sansepolcro, punto di riferimento per l’educazione dei ragazzi italiani e non. Un luogo espressione dell’attenzione educativa dell’intera comunità parrocchiale, spazio vitale per l’aggregazione e la formazione sia religiosa che umana per i bambini, i ragazzi, i giovani e le famiglie. Un luogo dove l’Associazione “Il Timone” svolge l’attività di doposcuola, con i volontari che aiutano bambini e ragazzi nello studio e nello svolgimento dei compiti scolastici, dove ragazzi e adulti possono ritrovarsi, confrontarsi, crescere e tirare fuori la propria creatività.

A Don Severe Boukaka, amministratore della Parrocchia di Santa Maria e direttore dell’Oratorio, hanno consegnato vari giochi di società, divertenti ed educativi.  

“Il nostro intento …” – ha precisato la Presidente a Don Severe – “… è favorire, grazie al servizio di una comunità di educatori, l’integrazione tra fede e vita, frutto di comunione e di collaborazione tra giovani e adulti”.

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Lega: Baglioni “grazie agli elettori che ci hanno dato fiducia, ora ripartiamo sempre al fianco dei tifernati.”

La Lega torna a parlare al termine della elezioni amministrative, tramite il segretario cittadino Giorgio Baglioni: “è stata una tornata elettorale, quella delle amministrative, che ci ha visti impegnati in tutto il territorio comunale, coinvolgendo tanti cittadini che vogliamo ringraziare pubblicamente per la fiducia che ancora una volta ci hanno dimostrato, permettendoci di arrivare a 2388 voti pari al 12,47%”.

“Da questo dato ripartiamo – continua Baglioni – e torneremo in consiglio comunale con il consigliere Valerio Mancini con cui faremo un’opposizione ferma e decisa, ma anche costruttiva, dove porteremo all’attenzione del consiglio punti del nostro programma elettorale, per dimostrare che le nostre idee sono concrete e realizzabili rispetto al mero politichese che la sinistra e il sindaco Luca Secondi hanno diffuso, con tanto di libretto, durante la campagna elettorale. Come sempre ci faremo carico delle esigenze dei cittadini sottoponendole all’attenzione del parlamentino tifernate e, porteremo avanti battaglie sul territorio che andranno dalla difesa degli sportelli bancari, alla rimodulazione degli orari della ex FCU”.

“Continueremo a lavorare per il bene dei tifernati, – sottolinea Baglioni – pensando già al futuro e, mettendo fin da subito le basi per le elezioni amministrative del 2026, consapevoli del fatto che ora siamo arrivati vicini all’obiettivo, ma fra 5 anni il cambiamento di cui ha bisogno Città di Castello sarà veramente realtà”.

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Laboratori Permanenti porta in scena il progetto “La paura mangia l’anima” di Fassbinder, 30 ottobre ore 21.00 Teatro La Fenice, Arsoli (Rm)

Il 30 ottobre alle ore 21.00 presso il Teatro La Fenice di Arsoli (Rm) andrà in scena La paura mangia l’anima di Fassbinder, a conclusione del percorso di lavoro svolto in residenza artistica da Laboratori Permanenti dal 27 al 30 ottobre con una attività formativa e partecipativa di recitazione e creazione scenica diretta a giovani attori e gruppi di cittadini.

Nel 2021 Laboratori Permanenti in coproduzione con Theater Rotwelsch di Stoccarda con la direzione artistica di Winni Victor, ha intrapreso un lavoro sul progetto La paura mangia l’anima di Rainer Werner Fassbinder, elaborazione teatrale dal film “AngstessenSeeleauf” film del 1973.

La traduzione e la regia è affidata ad Alberto Fortuzzi, gli interpreti principali sono Caterina Casini, Wael Habib e Mauro Silvestrini e il resto del cast è strutturato dagli allievi della scuola dei teatri ospitanti e dai cittadini interessati dei territori di volta in volta coinvolti.

Al momento, il progetto è stato in residenza a Sansepolcro (Ar) a maggio e agosto 2021, a Officine Caos di Torino a luglio 2021, con Diesis Teatrango presso il Teatro Comunale di Bucine (Ar) settembre/ottobre 2021 e con SettimoCielo presso il Teatro La Fenice di Arsoli (Rm) ottobre 2021, presentato al pubblico a Sansepolcro e Arsoli.

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Politica: Lignani (Fd’I) “elezioni perse per ingordigia, io ci ho messo la faccia, altri non so”

“Siamo riusciti a consegnare la nostra Città a Luca Secondi e al centro sinistra, un’autogol clamoroso, che fa male. Ma la vera causa di questa sconfitta la si deve attribuire alle liste che hanno peccato di ingordigia, e al secondo turno, per la totale mancanza di chiarezza da parte di Luciana Bassini, e da chi le sta vicino. Bastava chiarezza, una dichiarazione del candidato che sgombrasse il campo da qualsiasi equivoco, questo non è stato fatto e il risultato è che al governo della città siede chi, nel corso di questi anni, ha portato Città di Castello ad una condizione che non le appartiene.”

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Pallavolo: Enrico Brizzi (Città di Castello) “questa società ha un futuro, anche nel maschile”

“Se guardo le rose del Sansepolcro e del San Giustino, vedo tanti ragazzi di proprietà del Città di Castello, questo è un segnale importante per il futuro di questa società. Abbiamo un’anno davanti, ci può servire per programmare un eventuale ritorno in serie B con atleti più maturi e maggiormente consapevoli delle loro potenzialità.”

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Pallavolo serie B/M: Davide Stoppelli (ERM Group San Giustino) “inizio con il freno a mano tirato, dobbiamo trovare i meccanismi giusti”

“Una vittoria e una sconfitta, potevamo fare meglio, sopratutto nella gara interna contro la Monini, ma credo che le prime gare di campionato servano per trovare i meccanismi giusti. Ritrovare il pubblico è stimolate, anche se serve riprendere l’abitudine, la speranza è quella che i nostri tifosi tornino sempre più numerosi, al palavolley, ma anche per questo serve tempo.”

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Pallavolo serie B2/F: Linda Tarducci (Autostop Trestina) “abbiamo mezzi e risorse per fare di più”

“Per niente soddisfatte di questo inizio di stagione, due punti in due partite sono un bottino scarso, abbiamo mezzi e risorse per fare di più e lo vogliamo dimostarre già dalla prossima gara. Tornare a giocare difronte al nostro pubblico ci ha un pò frenato, ammetto che sopratutto ad inizio gara eravamo emozionate, questo può aver influito, ma non deve essere un’alibi.”

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Camerino, evento nazionale a cinque anni dal terremoto. Anci ha presentato il video-reportage sui comuni colpiti

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Un bilancio a cinque anni dal sisma che ha colpito i comuni del Centro Italia, le esperienze dei sindaci, l’impegno delle comunità locali e delle aziende nella fase della ricostruzione, ma anche le prospettive future per la ripresa. Questi i temi al centro dell’appuntamento nazionale “Il sisma 2016 del Centro Italia, cinque anni dopo”, che si è tenuto a Camerino, oggi, martedì 26 ottobre presso l’Aula Magna dell’Università.
L’evento, organizzato dalle Anci regionali di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, in collaborazione con Anci nazionale, è stato un importante momento di confronto con gli attori istituzionali e i soggetti del territorio sulla ripresa e la ripartenza dei comuni interessati dal terremoto.


Nella prima sessione dei lavori, ha preso parte, in video collegamento, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, per la quale “l’obiettivo comune è quello di velocizzare la ricostruzione e in tal senso ci siamo adoperati sin dal nostro insediamento. Ad oggi abbiamo ottenuto già buoni risultati, ma continuiamo ad avere costanti interlocuzioni con il Governo centrale per accelerare quanto più possibile. Una spinta forte in tal senso avviene da parte delle Regioni interessate dal sisma, insieme al Commissario straordinario per la ricostruzione, Legnini. Mi auguro, e sono certa sarà così, che nel 2022 vedremo molti cantieri anche in merito alla ricostruzione pubblica.
Con i Presidenti delle Regioni del Centro Italia ci stiamo adoperando, anche sui tavoli nazionali, affinché si possa colmare quel gap infrastrutturale che da sempre caratterizza le nostre regioni, puntando non solo sui collegamenti verticali, ma anche su quelli orizzontali, così da poter mettere in connessione le zone appenniniche e raggiungere l’obiettivo, accanto alla ricostruzione materiale, anche della ricostruzione sociale delle comunità”.
“L’area del cratere – ha sostenuto il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – è simbolo di un’Italia che rinasce, un’Italia che si rialza, che torna a essere competitiva.

Purtroppo, l’inizio della nuova gestione commissariale, che fin da subito ha dimostrato grandi capacità e risultati, è coinciso con il lockdown, dando luogo a una emergenza nell’emergenza, creando ulteriori difficoltà, rallentamenti, ma non c’è mai stato un blocco totale. Questa giornata speciale, che vorrei dedicare alle vittime del terremoto, sancisce una linea di demarcazione ben precisa fra un prima e un dopo. Solo un anno fa, la ricostruzione era definita la grande incompiuta: oggi, i lavori stanno procedendo speditamente e per questo ringrazio il commissario straordinario, avvocato Giovanni Legnini, i Sindaci delle zone terremotate, Anci che ha guidato questa grande macchina, che non ha mai arretrato nella interlocuzione con il Governo, che ha tenuto uniti, con le sue diramazioni regionali, tutta l’area del cratere, e per questo ringrazio il presidente Decaro, il coordinatore della cabina di regia per il sisma, nonché componente della Cabina di regia per il rilancio turistico, culturale ed economico di questa vasta area del Centro Italia, il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, le Regioni, a partire dalla Regione Umbria, la Protezione civile, e la vera forza di questa ricostruzione: i cittadini. Loro sono i veri protagonisti di questi lunghi 5 anni.

Cittadini e imprenditori che hanno creduto fino in fondo a un nuovo inizio; che non hanno abbandonato i loro territori di origine; che hanno permesso a questi straordinari borghi, a questi luoghi unici che sono poi l’essenza della nostra Italia, ne costituiscono l’identità più vera, di non scomparire, di continuare a vivere, nonostante il dramma di aver perso una casa, un familiare, di aver smarrito i propri punti di riferimento, i ricordi di una vita. Lo hanno fatto con pazienza, tenacia e resilienza. La stessa resilienza cui la pandemia ci ha richiamati tutti.
Da queste popolazioni abbiamo imparato, ancor prima che l’emergenza sanitaria ce lo imponesse, la forza di non mollare, di reagire, di ricostruire. E dinanzi alle fragilità, c’è stata ricordata la grande lezione di prenderci cura dell’altro, delle persone, del nostro territorio. Abbiamo compreso nei gesti e nelle parole di chi aveva perso tutto cos’è la dignità.
In un anno non abbiamo certamente risolto tutti i problemi, molto ancora c’è da fare. Ma il metodo che è stato adottato, quello della fase di ascolto e il successivo di tradurre questo difficile esercizio in richieste al Governo che sono poi state accolte, è senza dubbio vincente e replicabile.
La ricostruzione, quella impressa in questo ultimo anno, è, infatti, un modello da estendere a tutto il Paese. Il Pnrr, la nuova grande sfida che stiamo per affrontare, è espressione di questo rinnovato modo di progettare le nostre comunità e i Comuni devono avere voce in capitolo, devono farne parte a tutti gli effetti, non come spettatori, ma come parte attiva, dobbiamo essere, vogliamo essere protagonisti del cambiamento, in quanto profondi conoscitori dei nostri territori, custodi delle loro bellezze”.


Per il coordinatore della cabina di regia e sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, “abbiamo il dovere di ricordare questo evento che ha segnato profondamente le nostre vite e l’anniversario è  anche l’occasione di fare un bilancio, considerato il grande lavoro che tutte le Istituzioni e tutti gli Enti sovraordinati hanno svolto in questi anni, lavorando fianco fianco: Governo,  Protezione Civile, struttura Commissariale, Regioni, Anci e Comuni, con i Sindaci in prima linea. 
Un ingente lavoro che non si è fermato nemmeno durante la grave crisi pandemica. 
Le importanti risorse del PNRR aiuteranno significativamente la ripresa definitiva di questi territori, insieme ai molteplici progetti ormai concreti e visibili con la presenza dei cantieri. Non ci fermiamo e andiamo avanti nel grande progetto di ricostruire il Centro Italia, il più grande cantiere d’Europa”.
Per la coordinatrice della Consulta Ricostruzione di Anci Umbria, Caterina Lucangeli, presente anche lei all’evento, si tratta di “un evento dalla straordinaria portata e potenza che mette insieme i diversi soggetti coinvolti nella ricostruzione, per un confronto da cui sono scaturite nuove proposte per dare ulteriore impulso alla ricostruzione, a partire da un maggiore snellimento burocratico, passando per una migliore facilitazione dell’intervento dei tecnici. Il Recovery Found è un’occasione irripetibile per il rilancio di queste aree, colpite due volte, dal sisma e dalla pandemia”.

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Grande successo per il Premio Atlantide

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Un vero e proprio mondo sommerso quello che è stato portato alla luce sabato 23 ottobre 2021 nel corso dello svolgimento del Premio Atlantide, per la prima volta ospitato nell’inconfondibile scenario della Sala dei Notari di Perugia.

Il suo ideatore, il perugino Vittorio Bianchini, ha subito chiarito le finalità del progetto, spiegando come la sua professione di ideatore di sistemi di respirazione in ambienti estremi e la sua passione per l’ambiente marino l’abbiamo portato a conoscere una serie di professionisti che, tra scoperte scientifiche, brevetti, record mondiali, intenti divulgativi e autentica passione, hanno contribuito a creare la cosiddetta cultura del mare. Una cultura che poi coincide con quella dell’ambiente.

A introdurre e presentare questa quinta edizione è stata Claudia Carrescia, esperta di narrazione e docente.

Il Comune di Perugia, che ha patrocinato l’evento, è stato rappresentato dall’assessore Cristina Bertinelli, che ha portato i saluti del sindaco Andrea Romizi e dell’amministrazione e ha espresso soddisfazione per la scelta della Sala dei Notari per la cerimonia di premiazione. «Una scelta non casuale» ha ricordato l’assessore «perché proprio in via della Gabbia, a due passi da qui, nel 1966 nacque la prima associazione subacquea dell’Umbria, una delle prime d’Italia».

Tra gli ospiti autorevoli figura il professor Gerardo Bosco, presidente della Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica, che ha consegnato il premio a Giampaolo Consoli, capitano di vascello al comando del Gruppo Operativo Subacquei del Raggruppamento Subacquei e Incursori di La Spezia. Consoli, a sua volta, ha conferito un riconoscimento a sorpresa a Vittorio Bianchini.

Premiati anche Massimo Scarpati, inventore della pinna lunga e detentore di diversi premi mondiali per l’attività in apnea e di quasi 10.000 ore d’immersione autonoma ad alto fondale, che ha affascinato la platea con il suono emesso dagli scogli; Paola Catapano, da più di 25 anni comunicatrice scientifica al Cern di Ginevra e giornalista scientifica che, nel tempo libero, organizza spedizioni artiche; Pippo Cappellano, giornalista, regista e autore di documentari che, nel corso della sua carriera, ne ha diretti oltre 300, tra cui diverse serie per la Rai sull’esplorazione marina e sull’archeologia subacquea, e Angela Bandini che, nel 1989, ha raggiunto il record mondiale di uomini e donne in apnea profonda assetto variabile di -111 metri, battendo così due leggende come Enzo Maiorca e Jacques Mayol.

La stessa Bandini ha poi assegnato il premio alla memoria di Stefano Tete Venturini, protagonista della storia locale riminese, alla moglie Patrizia. Allo stesso modo, è stato premiato anche Danilo Amorini, con la consegna fatta alla moglie Valeria da Francesco Pinelli, storico esponente della subacquea perugina che ha ricordato l’amico con cui divenne istruttore nei primi anni Settanta.

Paolo Ferraro, infine, annunciato come uno dei premiati di questa edizione, ha deciso di cedere il suo premio al compianto padre Luigi Ferraro, Medaglia d’Oro al Valore militare, esecutore di numerose missioni subacquee nel corso della Seconda Guerra Mondiale e uno dei primi studiosi della meccanica della pinna.

Gli ospiti sono stati omaggiati anche dagli sponsor: Cancellotti, Banca Mediolanum, Lorena Antoniazzi e Centro Energia.

Sia i premiati che i premianti hanno avuto la possibilità di raccontare le proprie incredibili avventure, le scoperte, gli aneddoti più divertenti e lo svolgimento del proprio lavoro in mare. In altre parole, hanno raccontato delle storie, che sono il vero patrimonio del Premio perché – come Atlantide – debbono essere scovate e portate alla luce.

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