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Esclusivo politica Città di Castello: Mearelli (PSI), Alcherigi (La Sinistra per Castello), Mariangeli (PD): “Bacchetta risorsa per la nostra città, insieme anche alle prossime amministrative”

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“Respingiamo, con forza, qualsiasi voce su presunte tensioni interne alla maggioranza che ha governato Città di Castello nel corso di questi ultimi 10 anni. I nostri partiti sono fermi e decisi nel concludere nel miglior modo possibile questa consiliatura, supportando in ogni modo l’azione del sindaco Bacchetta. Per le prossime amministrative, saremo insieme in una coalizione che, speriamo possa allararsi anche ad altre forze del centro sinistra. Siamo fortemente motivati nel proseguire il lavoro svolto, con tanto profitto, in questo decennio”

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Incendio in una palazzina di Scalocchio, sul posto i vigili del fuoco di Città di Castello e Cagli

Dalle 15.13 la squadra dei vigili del fuoco di Città di Castello sta operando con una squadra proveniente da Cagli, in zona lago di Scalocchio per l’incendio di un tetto in legno (ventilato) di una palazzina . Al momento non ho altre informazioni non riusciamo a comunicare con la squadra.

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Garantire l’uso della lingua italiana negli atti della Pubblica Amministrazione: mozione di FdI in occasione del Dantedi

La deriva verso l'”itanglese” ha assunto negli ultimi due decenni una proporzione devastante che potrebbe portare in pochi decenni al collasso della lingua italiana. Nella conversazione quotidiana, nei luoghi di lavoro, negli atti della Pubblica Amministrazione l’uso di parole inglesi sta via via sostituendo termini italiani. Una delle lingue più complesse e ricche del mondo, erede diretta del latino, oggetto di studio in Università, Scuole , Accademie e Centri di Cultura in tutto il mondo rischia di scomparire per una sorta di suicidio collettivo delle nostre tradizioni.

Coltivare la lingua è non solo preservare la nostra cultura ma anche un indotto economico e turistico fondamentale. Altre Nazioni, in primis la Francia, hanno inserito la tutela del proprio idioma sia in Costituzione che nella normativa introducendo precisi obblighi nella redazione di qualsivoglia atto pubblico. La mozione in calce, presentata in occasione del Dantedi, ha lo scopo molto più modesto di impegnare l’Amministrazione comunale tifernate a redigere i propri atti esclusivamente utilizzando termini italiani. Una cosa apparentemente semplice  che all’inizio costerà fatica ma che testimonierà il contributo che la nostra Comunità intende dare alla preservazione della nostra identità e cultura.

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Covid-19 a Città di Castello Bacchetta: “la prossima settimana aprirà il secondo punto vaccinale di Città di Castello “Ieri abbiamo avuto ben 32 guariti e 17 nuovi positivi, la tendenza si sta invertendo, bisogna continuare a rispettare tutte le prescrizioni”

“Possiamo finalmente dire con grande soddisfazione che la settimana prossima aprirà il secondo punto vaccinale a Città di Castello, nella palestra dell’Istituto Ippolito Salviani”. E’ l’annuncio dato stamattina dal sindaco Luciano Bacchetta, che ha parlato di “un segnale importantissimo, con cui dovrà coincidere anche la necessaria disponibilità di vaccini da somministrare, sulla quale giungono indicazioni incoraggianti”. “Città di Castello avrà i due luoghi per la vaccinazione che sono necessari per servire la popolazione tifernate e quella dell’Alta Valle del Tevere, un risultato importante che non era scontato, vista l’apertura a Umbertide di un punto vaccinale non previsto”, ha puntualizzato Bacchetta nel ringraziare l’Usl Umbria 1, “che si è trovata a fronteggiare emergenze significative dal punto di vista organizzativo e logistico” e anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil, “che ci hanno affiancato in questa battaglia”. “Il secondo punto vaccinale, dopo quello del Cva di Trestina, era un obiettivo indispensabile – ha puntualizzato Bacchetta – che abbiamo chiesto con grande forza non per motivi campanilistici, ma per il dovere di assicurare un’adeguata copertura alle esigenze di vaccinazione di un’ampia fascia di popolazione di Città di Castello e dei comuni a nord del comprensorio, Citerna e San Giustino, alla quale sarà messa a diposizione una sede comoda, con una dotazione di parcheggi adeguata, in cui sarà possibile gestire al meglio le operazioni di somministrazione dei sieri”.

“Ringrazio gli operatori tecnici dell’Usl Umbria 1, a cominciare dai responsabili, che si sono impegnati con grande abnegazione per rendere operativa in tempi molto brevi la palestra del Salviani”, ha rimarcato il sindaco, che ha aggiunto: “la gratitudine va anche a tutti gli operatori sanitari impegnati in questa emergenza, in particolare nei centri per la vaccinazione, dove il personale è sottoposto a un lavoro notevolissimo, impegnativo, difficile, a volte anche con forze numericamente non sufficienti”. “A questo punto è importante che vaccinazione di massa parta subito e in maniera efficace”, ha chiarito Bacchetta, esprimendo la convinzione che “anche tante polemiche relative alle priorità nella somministrazione dei vaccini e alle categorie interessate, come quella che ha coinvolto gli avvocati sulla quale non siamo entrati nel merito per rispetto delle dinamiche organizzative dell’Usl Umbria 1, siano destinate a stemperarsi”.

A questo proposito, citando la comunicazione del commissario straordinario regionale per l’emergenza Coronavirus, Massimo D’Angelo, “che ha dato mandato di sospendere, con effetto immediato, la possibilità di prenotare la vaccinazione anti Covid-19, mediante AstraZeneca, per tutte le categorie dei servizi essenziali, lasciando aperte le prenotazioni per le categorie prioritarie, già individuate nel nuovo piano vaccinazioni nazionale (personale docente e non docente, scolastico e universitario; personale delle forze armate, polizia e dei servizi penitenziari)”, il primo cittadino ha osservato: “mi pare si vada in direzione della vaccinazione per fasce d’età che avevamo auspicato, togliendo così ogni margine di polemica”. Bacchetta ha, quindi, aggiornato la situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello, evidenziando che “i dati della giornata di ieri sono per fortuna piuttosto incoraggianti, in linea con l’andamento degli ultimi cinque giorni, visto che abbiamo avuto un numero molto considerevole di persone guarite, ben 32, a fronte di 17 nuovi casi di positività”. “Anche se resta sempre significativamente alto il numero dei nuovi contagi, il saldo continua a essere a favore delle guarigioni e nell’ultima settimana sono state molte le persone uscite dall’isolamento contumaciale, un segnale confortante che si sta consolidando”, ha commentato Bacchetta, proseguendo: “la tendenza si sta invertendo in modo significativamente importante e giungono segnali incoraggianti sul versante della vaccinazione, per cui rinnoviamo a maggior ragione l’invito al rispetto delle norme, perché viviamo una fase decisiva, nella quale le cose stanno migliorando”.

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Diretta You tube e Facebook per i video degli studenti realizzati insieme a Medem per il Giorno del ricordo

I video degli studenti sulle foibe in diretta You Tube e Facebook. “Il Giorno ricordo, proprio per le modalità a distanza, quest’anno non è stato circoscritto ad un… giorno ma ha rappresentato la base di una riflessione in prima persona sui drammi della storia ed in particolare gli eccidi di civili e militari della Venezia Giulia, Quarnaro e Dalmazia, alla fine della seconda guerra mondiale” spiega l’assessore ai Servizi educativi e alla Cultura, rispettivamente Rossella Cestini e Vincenzo Tofanelli, annunciando che venerdì 26 marzo 2021 alle 10.00 circa saranno trasmessi sul canale You Tube del comune di Città di Castello e sulla pagina Facebook i video realizzati dalle classi che hanno aderito al Progetto di Medem “Io ricordo”.

“Abbiamo puntato sul protagonismo dei ragazzi delle scuole superiori, proponendo attività da svolgersi a distanza tramite le piattaforme utilizzate per la didattica” spiega Mauro Silvestrini per l’associazione Medem “Le classi hanno avuto la possibilità di scegliere un percorso personalizzato di incontri con un tutor della nostra compagnia per produrre elaborati video da presentare in questo appuntamento finale”.


I video che saranno programmati sono della classe 5 dell’Istituto San Francesco di Sales insegnante Riccardo Bigotti e della 2 G del polo tecnico Franchetti-Salviani insegnante Diego Farfanelli, della 1 BSAS insegnante Tania Franchi, , 5 AC insegnante Roberta Bigi, 5EFC insegnante Sonia Fiorucci, 4AC dell’Istituto Patrizi Baldelli Cavallotti, insegnante Valeria Mercati. Tutor Giovanna Guarinello, Enrico Paci, Alessia Martinelli e Marta Bistarelli. Al progetto ha collaborato l’Ufficio Stampa per la postproduzione dei video e i Servizi Telematici ed Informativi del comune per la trasmissione social.

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Torre civica al buio venerdì 26 marzo per l’adesione del Comune a “M’illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili che quest’anno avrà per tema il “Salto di specie”

La torre civica di piazza Gabriotti completamente al buio, senza alcun fascio di luce sulla facciata per tutta la notte, sarà il segnale pubblico di adesione del Comune di Città di Castello all’edizione 2021 di “M’illumino di Meno”, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili promossa venerdì 26 marzo da Caterpillar e Radio2. “La sensibilità e l’attenzione dell’amministrazione comunale per i temi dell’ambiente, delle energie rinnovabili e dei corretti stili di vita non sono mai mancate e per noi rispondere ‘presente’ ogni anno a questa campagna nazionale significa la doverosa assunzione di responsabilità nel governo della città sui temi e sulle riflessioni evidenziati con intelligenza dai promotori dell’iniziativa”, commenta l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti, nel sottolineare “l’importanza dell’argomento prescelto per il 2021, il “Salto di specie’, inteso come cambiamento nel nostro modo di abitare il pianeta, nell’ottica di una transizione ecologica di grande attualità anche nel quadro della pandemia che stiamo vivendo e che richiede una precisa scelta di campo a tutti i livelli istituzionali e sociali”.

Ispirandosi al salto di specie dal pipistrello al pangolino, dal pangolino all’uomo, al quale è attribuita la diffusione del Coronavirus che ha messo in ginocchio la società mondiale facendo capire la fragilità della condizione umana e dell’ambiente in cui viviamo, “M’illumino di Meno” nel 2021 è dedicata ai salti di specie singoli e collettivi verso la transizione ecologica: il passaggio dalle energie fossili alle rinnovabili, dalla mobilità tradizionale alla mobilità sostenibile; la riduzione dei consumi energetici domestici, ma anche tutto ciò che significa riciclare, ridurre, riconvertire, a partire dalla raccolta differenziata dei rifiuti; l’eliminazione degli sprechi alimentari, ma anche piantare alberi, ridurre il consumo di suolo e tutelare il paesaggio.

La giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, lanciata nel 2005 da Caterpillar e Rai Radio2 per chiedere alle persone di spegnere le luci non indispensabili e ripensare i consumi, negli anni ha portato al centro dell’attenzione il tema dell’efficienza energetica come base per ripensare il futuro dell’umanità, nel solco di comportamenti etici e orientati al rispetto della vita e dell’ambiente. Spegnere le luci dei luoghi pubblici, dei monumenti simbolo delle città, ma anche le lampadine di casa, è divenuto un messaggio universale, al quale gli organizzatori dell’iniziativa invitano ad aggiungere venerdì 26 marzo il racconto dei piccoli e grandi “Salti di specie” nelle proprie vite, attraverso la compilazione di un questionario online e la condivisione di foto e video sulla pagina Facebook di Caterpillar.

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Coronavirus, comunicazione del commissario d’Angelo su prenotazioni per vaccino

Il Commissario straordinario regionale per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, ha dato mandato di sospendere, con effetto immediato, la possibilità di prenotare la vaccinazione anti Covid-19, mediante Astrazeneca, per tutte le categorie dei servizi essenziali.

Rimangono aperte le prenotazioni per le categorie prioritarie, già individuate nel nuovo piano vaccinazioni nazionale: personale docente e non docente, scolastico e universitario; personale delle Forze Armate, personale di Polizia e dei Servizi Penitenziari.

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Progetto #Gemma – Nuovo appuntamento dedicato ai vaccini anti-SARS CoV-2Progetto #Gemma. Nuovo appuntamento dedicato ai vaccini anti-SARS-CoV-2

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Diretta facebook giovedì 25 marzo insieme al professore Giuseppe Nocentini

(Cittadino e Provincia) – Perugia, 24 marzo ‘21 – È in programma per giovedì 25 marzo alle ore 17.30 l’appuntamento, in diretta facebook (https://www.facebook.com/gemmaprogetto), del progetto #Gemma – Il sapere è preziosodal titolo “VaccinarSI: Efficacia, benefici/rischi ed effetti avversi dei principali vaccini anti-SARS-CoV-2”.

Un nuovo incontro di approfondimento per dare corretti strumenti informativi ai cittadini e sostenerli nel percorso di digitalizzazione del Paese, che vedrà la partecipazione di Giuseppe Nocentini, professore di Farmacologia presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia e membro della Società Italiana di Farmacologia.

La diretta facebook, sarà visibile anche nei giorni successivi, nei canali social del progetto #Gemma (Facebook https://www.facebook.com/gemmaprogetto e You Tube https://www.youtube.com/channel/UCD4fThSkBEcFFLKzO_9hNeQ/videos ) e vuole essere un momento informativo sui diversi tipi di vaccini ad oggi in uso nella lotta al Covid-19.

Durante l’incontro il Prof. Nocentini dopo aver illustrato le caratteristiche dei quattro principali vaccini al momento in circolazione, AstraZeneca, Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson, aiuterà i partecipanti nella comprensione di benefici e rischi del sottoporsi al vaccino, spiegandone l’efficacia e illustrando i possibili effetti avversi. 

Alla luce delle recenti polemiche sorte a seguito di allarmanti comunicazioni sulle controindicazioni dei vaccini anti Sars-Cov-2, nel corso dell’iniziativa si parlerà anche del ruolo della comunità scientifica e delle fonti di informazione, affinché tutti possano informarsi correttamente da fonti attendibili.

Il progetto #Gemma, ideato dal gruppo FORMA.Azione e Giove In Formatica srl, è promosso da un partenariato di enti pubblici e privati: Comune di Montone (soggetto capofila), Anci Umbria, Comune di Spello, Comune di Giano dell’Umbria, Fondazione Golinelli, Ic Togiano-Bettona e Liceo Properzio Assisi, ed è finanziato dalla Regione Umbria con le risorse del POR-FSE 2014-2020 nell’ambito dell’Agenda digitale dell’Umbria e del programma #OpenUmbria.

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“Le vie dei Medici”, il contributo di Sansepolcro al progetto. Diretta in programma domani su Fb. Per il Comune sarà presente l’assessore Del Siena

Le fortificazioni di Sansepolcro, con la storia che custodiscono e la bellezza che è sotto gli occhi di tutti, saranno le protagoniste di una diretta web in programma domani, giovedì 25 marzo, sul canale Fb “Maremma in diretta” (https://www.facebook.com/maremmaindiretta), nell’ambito del ciclo di incontri dal titolo “Le vie dei Medici”, ispirata al libro e al progetto di Patrizia Vezzosi, la cui pubblicazione si intitola “Le Vie dei Medici. Grand Tour Mediceo. Dalla prossimità all’Europa” (stampata dal Consiglio Regionale della Toscana).

“Le vie dei Medici” è promosso dal Comune di Cerreto Guidi e condiviso da Italia Nostra con il sostegno di ANCI, Unpli, Feisct, ed ha l’obiettivo di scoprire e valorizzare gli itinerari medicei. 

Anche Sansepolcro ha un legame con la famiglia dei Medici, rappresentato appunto dalle fortificazioni. Sarà l’assessore al Turismo Francesco Del Siena a intervenire a nome dell’amministrazione comunale in un dibattito che vedrà la presenza anche di altri Comuni coinvolti nel progetto, come Arezzo, Cortona, Monte San Savino e Lucignano. 

La diretta, in programma dalle 19 alle 20,30, avrà come protagonista l’itinerario numero 4 del libro di Patrizia Vezzosi, quello che è compreso tra l’Aretino e la Romagna. Gli itinerari medicei sono infatti 10 e la trasmissione li sta ripercorrendo uno ad uno. 

“Il legame tra i Medici e la Toscana è fortissimo e Sansepolcro è felice di custodirne alcune impronte – spiega l’assessore Del Siena – Con questo progetto si può scoprire un patrimonio inestimabile. E’ servito anche a creare una rete educativa, culturale e turistica che ha l’obiettivo di garantire lo sviluppo sostenibile della Toscana”.

I risultati raggiunti dal progetto consentono di ipotizzare la sua candidatura per la “Certificazione di Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”, visto il grande interessamento già sollevato in Italia e all’estero.

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Variazione orari e piano di rilancio della FCU: l’associazione il Mosaico presenta proposta articolata e dettagliata

Vogliamo iniziare il nostro intervento in Commissione mostrando alcuni dati emersi  nell’audizione  del 10 Febbraio  scorso :

Negli Anni 2001-2003 , la FCU portava una media di 6000/6500 passeggeri giornalieri sull’intera tratta ,4500 nella tratta nord e il restante nella tratta sud 

Nel  gennaio- febbraio 2020 nella tratta PG –Sansepolcro portavamo una media di 1000 persone .

Nel periodo di metà febbraio 2021 , portavamo una media di 600 persone al giorno. 

Con tempi di percorrenza tratta C. di Castello – Perugia nel 2001-2014 di un’ 1 ora 5 minuti .

Nel 2021 la stessa tratta ha un 1 ora e 45 minuti di percorrenza .

E’ il COVID la causa principale di tutto questo , no assolutamente, la chiusura di alcune tratte ferroviarie che obbligano i viaggiatori a innumerevoli cambi tra autobus e treno, accompagnate ad una struttura dell’orario a dire poco anacronistica, alla luce poi della inaccettabile lunghezza dei tempi di viaggio . 

Basterebbe leggere i dati qui riportati per capire che non possiamo più perseguire la linea del “ No, non è possibile “. Questi orari non sono fatti a misura di chi vorrebbe utilizzare il treno, ma principalmente guardando ad una banale riduzione dei costi: primo obbiettivo sembrano essere le penali da non pagare al gestore del servizio in caso di ritardi, poi i treni messi ad hoc per ottimizzare i turni del personale, privilegiando un’ immediato quanto illusorio risparmio contabile, senza tener conto delle reali esigenze della clientela.

E’ per questo semplice motivo c’è una forte reticenza nel cercare di cambiare. Potrebbe verificarsi che con alcune modifiche finalizzate ad ottimizzare il servizio per i passeggeri non sarebbe possibile “aggiustare” i turni del personale, ma un ipotetico turno in più del personale non può essere il motivo del NO secco che da anni si sente dire in ambiente ferroviario……

Ecco perché definivamo illusoria l’idea del risparmio nella attuale compilazione degli orari. Se non c’è più clientela, nessuna attività può sopravvivere.Basterebbero solo questi dati per comprendere che a fronte dei tanti progetti in atto, presenti e futuri, è indispensabile intervenire fin da subito allo scopo di bloccare un’emorragia che rischia di avere conseguenze notevoli, che portano a quella disaffezione all’utilizzo del treno o meglio ancora del mezzo pubblico.

Sono i tempi di percorrenza e soprattutto di arrivo a Perugia, le inadeguate coincidenze con i treni di Trenitalia a Ponte S. Giovanni per arrivare ad Assisi,Foligno, Terni ,Roma oppure Fontivegge, Universita’ ,Ospedale Silvestrini. Altrettanto inadeguate appaiono le coincidenze con i pullman urbani di Perugia , pur sempre della stessa azienda Busitalia .

Basti pensare alle code che si creano ogni giorno a Ponte San Giovanni o sul tratto urbano della Ponte San Giovanni – Perugia o sulle altre strade interne che salgono a Perugia. Mettere a disposizione un’efficente servizio pubblico,  significa ridurre anche l’inquinamento atmosferico , in particolar modo nell’hinterland del capoluogo. 

La filosofia di questo nostro lavoro è semplice ed è indirizzata ad alcune categorie, che sono quelle che storicamente hanno utilizzato il treno. I lavoratori presso gli uffici di Perugia, giovani studenti e universitari, personale che lavora presso la struttura ospedaliera del Silvestrini . A queste persone noi ci rivolgiamo per far sì che possano lasciare l’auto in garage per scoprire che salire in un treno è ottimo, sicuro e funzionale. Noi pensiamo che la prima risposta da dare debba essere immediata, lo si puo’ fare gia’ a Settembre quando dovrebbero ripartire le scuole e l’Universita’ .

Dovremo da subito fare una    :        CURA DEL FERRO ,

togliendo dall’orario le corse veloci su gomma che collegano Citta’ di Castello- Perugia S . Anna , che hanno avuto un senso in un periodo specifico , ora non più, anche perché’ quelle corse bypassano due nodi  fondamentali per questa infrastruttura: la realtà di Umbertide, significativa per Ferrovia Centrale Umbra e  Ponte S. Giovanni, snodo principale del trasporto in Umbria.

Pensare a corse autobus di lunga percorrenza sullo stesso tracciato dove è presente una ferrovia non ha minimante senso: l’autobus viaggia dove la ferrovia non è presente oppure può raccogliere le persone nei punti non serviti dal treno e convogliarle verso il treno. Oltre ad ottimizzare il servizio per i cittadini, ne deriverebbe anche un risparmio in termini ambientali, economici e di traffico stradale

Per preparare la nostra proposta ,ci siamo avvalsi  di quanto  e’ scritto nel Piano Regionale dei Trasporti dell’Umbria , approvato con Delibera N. 42  del 15 dicembre  2015 , il piano ha una valenza decennale  ( 2014 – 2024 ) .

Oggi riconosciamo il grande lavoro fatto dall’assessore Melasecche , in poco piu’ di un’anno , ha permesso di riavvolgere l’ingarbugliata matassa legata all’accordo con RFI e i cantieri aperti .

Oggi noi non entriamo in quell’ambito, e non critichiamo le scelte fatte in passato, per il semplice motivo che non si puo’ tornare piu’ indietro . 

Per gli uffici Regionali venire a capo delle rendicontazioni dei lavori, che in alcuni casi sono stati la causa del blocco degli stessi e della possibilita’ di avere ulteriori finanziamenti .

Ecco la nostra proposta , spesso vista nei giornali ,oggi la mettiamo a disposizione della Commissione e del Consiglio Regionale , noi non ci vogliamo sostituire ai tecnici deputati a questo lavoro , ma nemmeno accettiamo il “ NO , NON E’ POSSIBILE “ .

TRENI VELOCI

cioè treni che fanno poche fermate, che partendo da Città di Castello si fermano a Trestina – Umbertide – Ponte S. Giovanni. A Trestina potranno salire chi arriva da Monte S. Maria Tiberina , oppure da Volterrano e Petrelle 

Da Ponte S. Giovanni si sale o su Perugia S. Anna oppure si continua su Perugia Fontivegge – Capitini -Universita’- Ospedale Silvestrini . Gli orari da noi proposti hanno anche a Ponte S. Giovanni perfetti incroci con Assisi-Foligno-Terni- Roma .

Questa modalità di corse sono state fatte negli anni 2000, quando da Citta’ di Castello  a  Perugia S. Anna si arrivava in meno di un’ora . E si andava pure a Fontivegge con nostro materiale .

Anche l’Assessore Melasecche , dopo la sua visita alle Officine di Umbertide a luglio , ha espresso la volonta’ di perseguire questa modalita’ di treni ( vedere articolo quotidiano)

Noi prevediamo tre corse veloci nella mattinata ore 6.35 , 11.50 e 14.45.( Con fermata Umbertide-Ponte S.Giovanni )e tre di rientro .

La seconda proposta, anche questa supportata dall’assessore Melasecche , e’ l’arrivo dei convogli a Fontivegge…. Noi abbiamo una forte necessita’ di arrivarci, non solo la mattina, ma anche in tarda mattinata , perche’ il vero snodo e’ quello di Perugia e quindi ,verso l’Universita’ e verso l’Ospedale Silvestrini . Sappiamo che questo non e’ semplice, ma reputiamo l’Assessore capace di un confronto con Trenitalia per avere la possibilita’ di ulteriori tratte o in subordine un’accordo commerciale che 

veda la possibilita’ di avere a Ponte S. Giovanni , treni di Trenitalia , in coincidenza stretta con i nostri . Sempre da un’accordo tra FCU e Trenitalia si potrebbero avere agevolazioni tariffarie , che potrebbero essere la svolta del ritorno all’uso del treno a scapito del mezzo privato.Noi pensiamo che in attesa del lavori che dovranno restituire una ferrovia decente si intervenga da subito, togliendo l’alibi del non possibile, tenendo presente una sostanziale parità di km attuali .

Capitolo stazioni: con l’avvento di RFI non sono ben chiare le competenze e quindi risulta complicato sapere chi debba manutenere detti stabili, conseguentemente assistiamo all’abbandono e alla mancanza di assistenza ai viaggiatori. Mancano biglietterie, sale d’attesa, bagni, punti informativi. Spesso succede che il viaggiatore che sale a bordo sia sprovvisto di biglietto e il personale del treno non sia in grado di regolarizzarlo perché deve presenziare per motivi di sicurezza la cabina di guida. 

Auspichiamo che siano predisposte nuove biglietterie nelle stazioni più importanti , e se gia’ esistenti , queste possano essere potenziate ,con orari maggiori.

Riteniamo a tale proposito importante la riapertura di un’agenzia ad Umbertide, correggendo una impostazione che giudichiamo errata da parte di Busitalia , che non ha tenuto conto del numero dei cittadini umbertidesi e neppure della posizione baricentrica della stessa rispetto Gubbio, Lisciano Niccone e Pietralunga .

Non puo’ essere un sale e tabacchi il Front-Office del servizio .

Restare immobili, ancorati a logiche anacronistiche, in attesa di lontani e forzatamente vaghi provvedimenti,rischia di condurre il servizio ferroviario umbro al definitivo collasso, ipotesi tutt’altro che infondata, visto l’andazzo degli ultimi 20 anni, sulle cui responsabilità ci pare si interessi anche la magistratura. Al di là delle colpe da stabilire se del caso in un tribunale, rimane la responsabilità politica ed amministrativa verso una intera Regione che ha visto l’utilizzo nel corso del tempo di ingenti risorse per ritrovarsi, nel 2021, con servizi di qualità prebellica, dei quali comunque deve essere dato preciso conto ai cittadini tutti.

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Emergenza coronavirus e informazione regionale: Regione Umbria tra le più attive; presto nuova dashboard dedicata a vaccinazioni

La Regione Umbria, tra le prime in Italia ad attivare una specifica dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it//) dedicata alla diffusione del contagio, ha sempre reso disponibili, a giornalisti e cittadini tutti, numerosi dati riguardanti la pandemia: numero contagi, guariti, isolati, suddivisione territoriale, occupazione strutture ospedaliere (con numero terapie intensive), genere ed età dei pazienti, numero e tipologia di tamponi, solo per nominare alcune delle categorie presenti. Oltre alla già citata dashboard vengono diffusi quotidianamente comunicati stampa sanitari e una volta a settimana è stata istituita una conferenza stampa per illustrare l’andamento e la gestione dell’emergenza, anche attraverso grafici ed approfondimenti e con il coinvolgendo di esponenti del mondo universitario e scientifico, risultando, anche in questo caso, una delle Regioni più attive in tal senso.

Già nei prossimi giorni le informazioni saranno arricchite ulteriormente attraverso una nuova dashboard completamente dedicata alle vaccinazioni contenente dati puntuali relativi a dosi somministrate, prenotazioni, categorie, divisioni territoriale eccetera. La volontà è quella di poter fornire in maniera rapida e nel rispetto del principio della trasparenza quanti più elementi di conoscenza, nella disponibilità dell’Ente e della Sanità regionale, al fine di favorire il prezioso e ben riconosciuto ruolo dei giornalisti, nello spirito della più leale collaborazione possibile.

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Oro: il Coronavirus abbatte gli acquisti sui nostri principali mercati e l’export aretino crolla del 30%

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“Per effetto dell’emergenza sanitaria e della sospensione delle attività produttive e commerciali la domanda mondiale di gioielleria nel corso del 2020 ha toccato il livello più basso registrato degli ultimi 10 anni, con una contrazione di circa 34 punti percentuali in termini di volumi fisici rispetto all’anno precedente”. Descrive così l’aretino Luca Parrini, presidente nazionale di Confartigianato Orafi, la gravissima crisi che sta investendo in maniera drammatica il settore orafo nazionale e aretino.

“La riduzione dei consumi di gioielleria nei principali paesi del mondo –  insiste Parrini, che guida anche gli orafi di Confartigianato Arezzo  – come purtroppo ci attendevamo, ha avuto forti ripercussioni anche sulle esportazioni delle nostre imprese manifatturiere”. Secondo i dati Istat, forniti dalla Camera di Commercio di Arezzo e Siena, l’export italiano di settore ha registrato nell’ultimo anno un calo pari al -30%. Si tratta di un dato espresso in termini di valori monetari, “che risultano fortemente influenzati dalle variazioni delle quotazioni del metallo prezioso – fa notare Luca Parrini. Quindi il calo dell’export, se misurato in termini quantitativi, sarebbe stato ancor più marcato”.

“La forte dipendenza dai mercati dei Paesi arabi e da Hong Kong si fa sentire maggiormente ad Arezzo – interviene poi il coordinatore della Federazione orafi di Confartigianato Arezzo, Paolo Frusone – che è il principale distretto produttivo nazionale di oreficeria. Le aziende del nostro territorio fanno registrare, infatti, un calo del fatturato estero del -29%. Il totale dell’export provinciale passa così da 2 miliardi e 133 milioni di euro del 2019 ad 1 miliardo e 513 milioni di euro nel 2020. Ad Arezzo, come in tutti i distretti produttivi, si assiste ad una vistosa redistribuzione delle vendite a favore dei Paesi con maggior propensione all’utilizzo delle tecnologie digitali”.

“Nel dettaglio il mercato degli Emirati Arabi Uniti – spiega ancora Frusone – ha subito in un anno una contrazione del -46% e passa dal 26% al 20% del totale del nostro export provinciale. Al contrario rimangono stabili in valore assoluto le vendite verso gli Stati Uniti che in tal modo passano in un anno dal 10% al 14 % del totale del nostro fatturato estero di settore”.

“A livello nazionale – conclude Frusone –  la flessione più consistente si registra nel distretto della gioielleria di Valenza Po, con un calo del -44% del fatturato estero, passato da 2 miliardi e 89 milioni di euro del 2019 ad 1 miliardo e 166 milioni di euro nel 2020. Migliore la performance del distretto orafo di Vicenza che, concentrando gran parte delle sue vendite nei mercati maturi degli Stati Uniti e dell’Unione europea, ferma la flessione dell’export di gioielleria al -21% rispetto al 2019. Le vendite all’estero dell’oreficeria vicentina si attestano così su un valore di 1 miliardo e 89 milioni di euro”.

“Nella flessione dei consumi di gioielleria –  spiega poi di nuovo il presidente Parrini, analizzando lo scenario complessivo – ha giocato un ruolo importante anche la crescita del 24% del prezzo dell’oro, fattore che ha ulteriormente scoraggiato gli acquisti. Il clima di grande incertezza presente sui mercati finanziari nel periodo della pandemia ha infatti spinto verso l’alto le quotazioni medie del metallo prezioso, passate da 1.245 euro al grammo nel 2019 a 1.549 euro al grammo nel 2020, tanto che, in linea con gli altri paesi europei anche il nostro mercato interno ha sperimentato una contrazione dei consumi di gioielleria a due cifre (-21%)”.

Secondo quanto comunicato dal World Gold Council, tutti i principali mercati di destinazione dell’export italiano di gioielleria hanno subìto un calo notevole nelle vendite: i cali più vistosi sono stati registrati nei mercati di Hong Kong -60%, Emirati Arabi Uniti -37%,Turchia -29%, Gran Bretagna -28%, Russia -25%.  Minore, invece il calo negli Stati Uniti -10%, in Giappone -19% e nei Paesi europei (Francia -15%, Germania -15%, Spagna -22%) dove sicuramente un ruolo importante lo ha giocato il canale del commercio elettronico e delle vendite televisive.

“In questi Paesi – conclude quindi Frusone –  la diffusione dell’utilizzo delle nuove tecnologie digitali è riuscita parzialmente a compensare la contrazione delle vendite delle gioiellerie, determinata dalle restrizioni imposte dalla pandemia sugli spostamenti nello spazio fisico”.

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A Città di Castello lauree in Biblioteca. Giovedì 25 marzo 2021, il primo studente discuterà la tesi on line nella Sala Conferenze della Biblioteca Carducci.

Città di Castello:laurea on line in Biblioteca per gli studenti al tempo del COVID. L’alternativa sarebbe stata sostenere la discussione sulla tesi di laurea nella propria stanza, davanti allo schermo di un computer con la commissione, relatore e controrelatore, dall’altro lato dello schermo e vivere un momento importante della propria vita in tono minore a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Invece Giulio Verini, laureando alla Università Bicocca di Milano, giovedì 25 marzo 2021 sarà il primo a laurearsi on line ma nella Sala Conferenze della Biblioteca Carducci di Città di Castello, dopo che un pronunciamento del consiglio comunale ha aperto a questa possibilità. “Siamo i primi in Umbria e forse in Italia ad aprire le porte della Biblioteca comunale alla discussione delle tesi di laurea” dichiara l’assessore tifernate alla Cultura Vincenzo Tofanelli “ma siamo certi che altri seguiranno questa bella iniziativa.

Da quando si è sparsa la notizia, le richieste di laurearsi in biblioteca fioccano”. L’idea, lanciata da Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, è stata condivisa dal consiglio comunale, “e subito messa in pratica dall’Amministrazione comunale” aggiunge Tofanelli “insieme ad un protocollo rispettoso di tutte le norme anticontagio, con il contingentamento a 10 delle persone in presenza, tracciamento, distanziamento e sanificazione successiva in modo da mettere in sicurezza le modalità di svolgimento.

La bellezza della Biblioteca certamente contribuirà a rendere più suggestivo un passaggio fondamentale nella vita dei ragazzi anche se svolto da remoto e a dare quell’aurea memorabile che di solito il giorno della laurea riveste per il diretto interessato,parenti, amici. La Biblioteca Carducci offre un ambiente e una cornice architettonica di grande pregio, che pensiamo di valorizzare e di far conoscere come merita, insieme a standard di sicurezza efficaci che comunque abbiamo rafforzato. Attualmente la Biblioteca è chiusa alla fruizione diretta ma continua ad erogare i servizi di prestito, restituzione e consultazione archivi”. In attesa della prima tesi di laurea in Biblioteca, anche Giorgio Baglioni esprime la sua soddisfazione per avere contributo a rendere speciale e solenne un momento che altrimenti avrebbe corso il rischio di trasformarsi in un’altra seduta di didattica a distanza”.

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Vaccini/Personale: Bene i volontari ma Usl segua l’esempio toscano e incentivi il personale socio-sanitario in servizio pagando le straordinarie. Nota del Gruppo Pd di Città di Castello

Se nei giorni scorsi la delibera 356 di Usl Umbria 1 (del 18/03/2021) ha definito modalità e moduli per il reclutamento di personale da impiegare nelle vaccinazioni mediante volontariato gratuito e con la possibilità di rispondere all’avviso anche per il personale sanitario in quiescenza; accogliamo con favore l’atto d’indirizzo presentato nella giornata di ieri dai colleghi del gruppo consiliare ‘Democratici per Città di Castello’ sull’impiego del personale sanitario in pensione, disponibile a supportare la vaccinazione anti Covid-19.

Un atto che ripercorre quanto già proposto settimane or sono da Auser Cgil e Anteas Cisl che ha trovato pronta risposta nella Usl 1 con la delibera sopracitata e che per tale ragione non potremo che sostenere.

È questo il momento di istanze e azioni che rispondano ad un bisogno immediato e cogente: vaccinare quante più persone possibili nel minor tempo possibile, perché questo è l’unico modo che abbiamo per uscire dall’emergenza sanitaria e far ripartire il tessuto economico locale.

Per questo non comprendiamo il perché Usl Umbria 1, a differenza di quanto fatto dalla vicina Usl Toscana Sud Est, non abbia stanziato fondi incentivando l’adesione all’avviso del personale socio sanitario in servizio così da permettere loro di prestare il proprio lavoro retribuito e mettersi a disposizione in orario straordinario.

Se non potremo che sostenere favorevolmente le proposte relative al ricorso ai volontari, sollecitiamo tuttavia Usl Umbria 1 vista l’urgenza del momento e la pratica già avviata da altre aziende sanitarie, ad impegnare risorse reclutando anche il personale in servizio in orario straordinario retribuito.

Gruppo Consiliare PD Città di Castello

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Covid-19 a Città di Castello Secondi: “Ieri quattro guariti e quattro nuovi positivi, mentre a Villa Muzi ci sono otto ospiti, nessuno dei quali tifernate”

“I dati dell’Usl Umbria 1 ci dicono che ieri a Città di Castello abbiamo avuto quattro guariti e quattro nuovi positivi al Covid-19”. E’ quanto ha comunicato stamattina il vice sindaco Luca Secondi, aggiornando anche i numeri di Villa Muzi, “dove si trovano otto pazienti, nessuno dei quali tifernate”. “Stamattina è stato effettuato un nuovo sopralluogo nella palestra dell’istituto Ippolito Salviani, scelta dall’Usl Umbria 1 per il secondo punto vaccinale nel territorio comunale tifernate”, ha reso noto Secondi, ricordando: “come amministrazione abbiamo messo a disposizione fin da subito l’intero patrimonio comunale per fare in modo che questa seconda sede per i vaccini venisse attivata, individuando poi la palestra del Salviani grazie alla disponibilità della Provincia di Perugia e dell’istituto stesso”.

“I lavori stanno partendo e spetta all’Usl Umbria 1, in coordinamento con la Regione, realizzare il punto vaccinale e attivarlo”, ha rimarcato il vice sindaco, ribadendo l’auspicio che “l’apertura di questa seconda sede a Città di Castello, dopo il Cva di Trestina, avvenga quanto prima, nella prospettiva di una necessaria accelerazione della campagna di vaccinazione”. In questo contesto Secondi ha espresso apprezzamento per il fatto che l’Usl Umbria 1 abbia aperto alla possibilità che dei volontari possano mettersi a disposizione a titolo gratuito per le operazioni di vaccinazione”.

“Colgo l’occasione per rinnovare ulteriormente l’invito alla Regione a mettere in priorità assoluta tutte quelle persone che si trovano in situazione di fragilità, con particolare riferimento al mondo della disabilità e a chi soffre di patologie tali da rendere indispensabile la prevenzione dal contagio da Coronavirus attraverso il vaccino”, ha aggiunto Secondi, sottolineando che “una comunità solidale si vede nei momenti di difficoltà, quando riesce a mettere avanti le categorie che hanno più bisogno di tutela”. “Questo anche per evitare le spiacevoli conflittualità sociali che si possono innescare nell’attuale situazione”, ha concluso il vice sindaco.

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Ad In Primo Piano, Michele Bettarelli

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il consigliere regionale Umbro del Partito Democratico, Michele Bettarelli.

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Federfarma: da domani al via i test rapidi anticovid gratuiti per studenti e loro familiari nelle farmacie aretine

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Ora è via libera definitivo: da domani, mercoledì 24 marzo, la popolazione scolastica, e quindi scolari, studenti, loro genitori, nonni, familiari, ecc. avranno accesso gratuito ai test antigenici rapidi presso le farmacie aretine che hanno liberamente aderito all’iniziativa, nell’ambito del piano convenzionale “Scuola sicura” predisposto dalla Regione Toscana in accordo con Federfarma e Cispel Toscana.

Lo annuncia proprio Federfarma Arezzo, con le parole del suo presidente Roberto Giotti, che spiega come “per agevolare appunto lo screening sulla popolazione scolastica il piano Scuola sicura, darà accesso gratuito ad un test antigenico rapido al mese da fare in farmacia attraverso la sottoscrizione del modulo di autocertificazione e del consenso informato da parte dei cittadini interessati, che devono essere assolutamente asintomatici al momento dell’effettuazione del test”.

Ecco quindi che le Farmacie sono ancora una volta protagoniste nella lotta alla pandemia covid19 in corso. “Le farmacie territoriali di comunità – spiega Giotti –  diffuse in maniera capillare su tutto il territorio aretino, dando seguito alla normativa nazionale e regionale, si sono quindi rese disponibili come centri di accesso prossimale, agevole e immediato, all’effettuazione dei test anti-Covid anche per favorire un efficace quanto indispensabile tracciamento sociale”.

Più precisamente l’attività di testing su prenotazione con la Farmacia è rivolto ai soggetti asintomatici che siano scolari e studenti (0-18) e maggiorenni se frequentanti la scuola secondaria superiore; i loro genitori, anche se separati e o separati e o non conviventi e tutori affidatari. Possono fare il test anche i loro fratelli o altri familiari conviventi compresi i nonni non conviventi di scolari o studenti. Ammessi anche gli studenti universitari anche se frequentanti Università fuori Regione e quelli che seguono percorsi di Istruzione e Formazione Professionale nonché aspiranti concorsuali.

Accesso ai test gratuiti in farmacia anche al personale scolastico delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi dell’area 0-3 anni, oltre al personale degli enti di formazione professionale. Come già accennato sono esclusi dai test nelle farmacie i cittadini che presentano sintomatologia riferibile alla infezione da Covid-19 quali febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, raffreddore, debolezza, affaticamento e dolore muscolare.

“Le prestazioni diagnostiche di screening volte ad accertare la presenza di contagi da Covid-19 – approfondisce Giotti – sono quindi realizzabili nell’ambito della normativa della Farmacia dei servizi, e quindi nel rispetto delle condizioni di sicurezza e riservatezza, e possono comunque essere effettuati sia a livello privatistico con oneri a carico del privato e sia a livello convenzionale con la Regione Toscana per target di popolazione, in primis la popolazione scolastica”.

“Le farmacie private aretine che stanno aderendo volontariamente al servizio – spiega ancora Giotti – sono quindi nelle condizioni di consentire la possibilità di effettuare tamponi antigenici rapidi e test sierologici direttamente in un locale interno, separato e dedicato, o in appositi gazebo esterni, ovviamente nel rispetto di tutti i necessari requisiti di sicurezza e riservatezza, sia per i Farmacisti, gli Operatori ed i Pazienti, visto che, specialmente in questa fase, sia il sierologico che il tampone rapido rappresentano un’occasione preziosa per aumentare i livelli generali di sicurezza sociale”.

Le Farmacie private e pubbliche, presidi capillari e prossimali di rilievo territoriali, costituiscono quindi, con la loro professionalità, strutture aggiuntive al pari di quelle già preposte a svolgere la funzione di punto di accesso per l’effettuazione dei test antigenici rapidi per lo screening della popolazione target e relativo tracciamento con registrazione dei relativi dati rilevati dell’assistito nella piattaforma informatica o APP regionale di riferimento ed eventuale conseguente presa in carico dell’assistito stesso da parte del Servizio Epidemiologico della Asl e del proprio Medico di medicina generale. L’esecuzione dei test, a livello privatistico e convenzionale, avverrà su richiesta da parte di cittadini asintomatici, su appuntamento con la farmacia aderente al servizio e nel rispetto della norma di prevenzione della diffusione del Covid-19, mediante misurazione temperatura, indossando mascherina FFP2 o chirurgica e disinfezione delle mani.

La Farmacia acquisirà i dati del soggetto a cui ha effettuato il test e, una volta eseguita la procedura, trasmetterà il relativo risultato con i dati obbligatori personali registrati utilizzando la APP regionale di riferimento, in modo da favorire i successivi eventuali provvedimenti e le relative comunicazioni personali da parte della Unità Speciale Covid Aziendale della ASL Toscana Sud-Est al soggetto eventualmente risultato positivo al Covid-19 e dal proprio Medico.

In particolare “l’effettuazione dei test antigenici rapidi di screening ripetuti nel tempo a tutta la popolazione scolastica, studenti, docenti, non docenti e conviventi – conclude Giotti – potrà dare un contributo rilevante e molto prezioso nella ricerca dei dati, nella relativa mappatura e quindi nella valutazione epidemiologica della diffusione di Covid-19”.

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Galmacci e Spatoloni (Lega Umbertide): “Opposizioni chiuse e offensive, piena fiducia nel lavoro della Giunta e della Regione sull’emergenza”

“Il Pd e i suoi soci – affermano i due esponenti della Lega – ancora una volta vogliono impartire lezioni di sanità pubblica. Proprio quel Pd, i cui vertici di un tempo sono in questo momento a processo per il caso Sanitopoli. Quello stesso Pd che negli anni passati ha usato a proprio uso e consumo la sanità di tutti per i propri capricci e per ampliare il proprio consenso. Parliamo proprio di quel Pd, che ha depotenziato ospedali (compreso il nostro), spedito tanti operatori sanitari dalle corsie in ufficio, infliggendo un vulnus a dei servizi fondamentali come quello della sanità.

La Lega e il centrodestra – proseguono segretario e capogruppo – sono al governo della Regione Umbria da un anno e quattro mesi. Tutti noi ci siamo trovati all’interno di una pandemia che ha evidenziato tutte le criticità di anni e anni di malgoverno che è stato prodotto dalle giunte precedenti.

E’ inoltre stato impossibile per noi votare le loro proposte – spiegano Galmacci e Spatoloni – Non ci si trincera, come amano dire i consiglieri di opposizione dietro solo componenti di bandiera o tecnicismi. Abbiamo espresso voto contrario per l’atteggiamento che le minoranze hanno nei confronti della maggioranza e dell’Amministrazione comunale. Il loro è un atteggiamento estremamente arrogante e mancante di rispetto nei confronti di chi governa questa città. Noi abbiamo estrema fiducia per il lavoro che stanno svolgendo la nostra giunta comunale e la giunta regionale, sia sul tema della sanità, sia sulle vaccinazioni, sul trasferimento del punto vaccinale al Magazzino Ex Tabacchi, sugli aiuti alle famiglie, sulla prevenzione da contagio. A voi le chiacchiere e le proposte fatte solo per avere un po’ di visibilità, a noi spettano le scelte responsabili e il lavoro per il bene di tutti e non solo nei confronti di qualcuno”.

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