“Ieri l’Usl Umbria 1 ci ha comunicato 10 nuovi positivi, un dato sempre piuttosto consistente, anche se in forte decrescita rispetto al periodo di maggior espansione della seconda ondata dell’emergenza da Covid-19, e un numero molto alto di guariti, 15 persone”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, osservando come “si confermi la tendenza in atto negli ultimi giorni di un numero di positivi che continua a essere consistente e a indurre a non abbassare la guardia, ma che è molto più basso dei guariti e rappresenta un piccolo segnale di ottimismo”. “Abbiamo 11 concittadini ricoverati nel reparto Covid dell’ospedale di Città di Castello e un tifernate che si trova nella terapia intensiva Covid”, ha riferito il sindaco, che “ha rivolto un in bocca al lupo a tutte le persone ricoverate perché questo incubo finisca presto, in particolare alla persona in terapia intensiva, che conosciamo bene e a cui siamo molto vicini, al fianco suo e della sua famiglia, in questa battaglia che sta affrontando”. “C’è la notizia di una ospite della Muzi Betti positiva, una signora di 100 anni, e di due operatori sanitari anch’essi positivi”, ha aggiunto Bacchetta, che ha sottolineato: “nella struttura sono stati immediatamente attivati tutti i protocolli di sicurezza, con l’isolamento dell’ospite contagiata e l’effettuazione di tamponi agli altri anziani presenti e agli altri gli operatori, che hanno dato tutti esito negativo”. “Fino a oggi alla Muzi Betti non era mai successo nulla e speriamo che il fenomeno sia circoscritto come sembrano testimoniare i segnali incoraggianti che arrivano dai tamponi”, ha evidenziato il sindaco, nel ringraziare gli operatori della residenza sanitaria “che svolgono il loro lavoro in un’area particolarmente complessa e difficile, dove sono ospitate quasi 100 persone anziane e dove il rischio di una ipotetica espansione dell’epidemia può diventare molto pericoloso, anche se al momento la situazione sembra essere sotto controllo”. “In Umbria l’indice Rt è di 1,06 ed è leggermente calato – ha rilevato il sindaco – si tratta di un indicatore che in vista di nuovi provvedimenti, dopo che gli attuali sono stati prorogati di una settimana, può essere foriero di aggiustamenti anche significativi rispetto alle disposizioni per alcune attività che soffrono maggiormente le limitazioni attuali”. “Purtroppo in Umbria ieri c’è stato un record negativo con 21 persone morte, tra cui nessun tifernate, a conferma che questa seconda ondata ha colpito la nostra regione in maniera molto più intensa della prima”, ha rimarcato Bacchetta. In conclusione il sindaco ha annunciato che “il trasferimento del ‘drive through’ da via Vasari al parcheggio del Centro Servizi è stato sostanzialmente completato”. “Per l’inizio della prossima settimana attendiamo la comunicazione ufficiale da parte dell’Usl Umbria 1 della piena operatività del servizio, un segnale importante per fare in modo che l’esecuzione dei tamponi possa continuare ad avvenire nel modo più funzionale, sereno e serio possibile”, ha detto Bacchetta.
Coronavirus a Città di Castello: Bacchetta “ieri 15 guariti e 10 nuovi positivi. Nel reparto Covid ci sono 11 concittadini e un tifernate in intensiva. Da inizio settimana operativo ‘drive through’ a Cerbara”
Montone: buon compleanno Terry Gilliam. Il regista cittadino del Borgo compie 80 anni. Gli auguri dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità
Terry Gilliam compie 80 anni. Il famoso regista, attore e disegnatore, ma soprattutto cittadino onorario di Montone, domani, 22 novembre, raggiunge un importante traguardo. Con le ottanta candeline dell’artista, capace di lasciare un segno indelebile nella cultura cinematografica mondiale, non potevano mancare gli auguri di tutta la comunità montonese. Un legame, quello tra il regista statunitense e il suggestivo borgo dell’Altotevere, molto profondo, consolidato grazie all’Umbria Film Festival. Sono passati anni da quando Terry Gilliam, nel lontano 1998, incantato sulla “piazzetta illuminata dalla luna” del borgo medievale, ha eletto la kermesse umbra come luogo magico di emozioni e nel tempo il sentimento di affetto reciproco è cresciuto, proprio come il festival che lo vede attualmente presidente onorario.
“Auguri di buon compleanno al nostro concittadino Terry Gilliam – commenta il sindaco Mirco Rinaldi -. Una persona eccezionale, sempre gentile e pronta a stupirci. Sono tante le emozioni che ci ha regalato nel tempo, ricordo con piacere il suo volto tra gli spettatori durante una delle rappresentazioni medioevali della Donazione della Santa Spina e vi lascio immaginare la nostra gioia, come montonesi, quando lui stesso ha voluto presentare il suo Don Chisciotte al teatro San Fedele. E’ anche grazie al suo aiuto che siamo riusciti a far crescere negli anni il festival e ad avere tra gli ospiti registi e attori di fama internazionale. La sua presenza costante negli anni qui a Montone ha onorato tutta la cittadinanza montonese e tutta la comunità umbra, ci auguriamo che possa tornare presto tra noi e di continuare a sognare con i suoi capolavori”.
Esclusivo: Gabriele Marconcini (Ass.re cultura – beni comuni Sansepolcro)” il dialogo con la vicina Umbria è fondamentale, in assenza continueremo ad essere un territorio marginale”
“Serve accordo sinergico con la vicina Umbria su ambiente, viabilità, turismo, beni comuni, scuola e sanità. Dobbiamo impegnarci a fondo per abbattere quelle, che di fatto, sono solo barriere burocratiche e regionali e che non rispecchiano in nulla le esigenze del nostro territorio, sarò chiaro, la questione non può essere rimandata, perchè il rischio concreto è quello di continuare ad esssere un territorio marginale e dimenticato. Lo scambio tra Altotevere e Valtiberina è una costante, ogni giorno, e unire le forze ci garantirebbe un peso specifico importante, nel confronto con le istituzioni regionali per entrambi i comprensori. Ma vado oltre, non può e non deve essere una mera questione elettorale, dobbiamo porre le basi per un’accordo che duri nel tempo e che di fatto ci garantisca più servizi, meno dispendio di risorse economiche e sopratutto, che ci consenta di porre in atto uno sviluppo armonico della nostra valle, questa è la vera svolta che ci può rimettere al centro di un progetto che veda come obbiettivo una vera e propria ripartenza, sotto tutti i punti di vista”
Covid-19 a Sansepolcro: Cornioli “oggi contiamo 10 nuovi positivi. Mi raccomando di fare attenzione ai sintomi”
Oggi abbiamo avuto comunicazione dalla Asl di 10 nuovi casi positivi a Sansepolcro. Un numero che torna a salire e che solo noi possiamo fermare, con i nostri comportamenti innanzitutto.
Se il componente di una famiglia presenta anche solo un sintomo riconducibile al Covid, non solo la persona in questione deve fermarsi e isolarsi ma anche gli altri componenti dovrebbero rimanere in casa, almeno fino a quando, fatto il tampone, questo risulterà negativo. Tutto questo perchè, altrimenti, c’è il rischio che il virus si propaghi. E’ quello che sta accadendo. Quindi, mi raccomando, attenzione ai sintomi.
Tornando ai dati, i nuovi casi positivi nella Sud Est sono 359, di cui 161 nella provincia di Arezzo (per i quali sono stati effettuati 1536 tamponi). Nell’Aretino i positivi in carico sono 3762 e oggi si registrano 102 guarigioni.
Come sempre, la raccomandazione è di rispettare le regole anti Covid, senza sottovalutare nessuna situazione perchè il virus si diffonde facilmente e velocemente.
Guasto elettrico n via Federico Nomi a Sansepolcro: Enel ha ripristinato il servizio
Enel ha terminato i lavori in via Nomi, a seguito del grave guasto che si è verificato nei giorni scorsi. L’intervento ha ripristinato completamente il funzionamento del servizio.
Il disagio per i cittadini è terminato e adesso rimane solo da riasfaltare la strada, un impegno che porterà a termine la stessa Enel sostenendone i costi, non appena i mesi invernali finiranno e sarà possibile dare il via alle asfaltature.
Tagli alla sanità: Tonino Giunti (Forza Italia) “l’eliminazione della guardia medica notturna e’ un’ulteriore affronto alla dignità dei cittadini”
“Con il taglio della guardia medica di notte, operato dalla Regione Toscana, si continua nell’opera della demolizione sanitaria della Valtiberina Toscana.
In un momento così grave, di emergenza in tutti i campi, la Regione Toscana, ha deciso con l’ordinanza 107 di sopprimere la guardia medica dalle 24.00 alle 8.00. Una decisione che la gente sta subendo in un momento di massimo bisogno per la salute e per l’aspetto psicologico. La salute non si regola sulle ore della giornata. E’ incredibile che si sia giunti ad una decisione così.
Faccio un appello a tutti consiglieri regionali eletti nella provincia di Arezzo, perché manifestino la loro contrarietà e si faccia ritornare indietro Giani su questa decisione. La popolazione non sopporta più tutti questi tagli alla sanità”.
Lignani (FD’I) “fuori tempo massimo le dichiarazioni dei Sindacati sul vecchio ospedale tifernate. Non confondere medicina del territorio e lascito Mariani con la sua ristrutturazione”
“Chiedere il potenziamento della medicina del territorio è condivisibile ed èauspicabile che questo avvenga; che lo si possa fare con i fondi del Lascito Mariani da impiegare rigorosamente su Città di Castello è doveroso e su questo vigileremo senza sconti; confondere il tutto con la ristrutturazione del vecchio ospedale è ignoranza o malafede. Da più di dieci anni il vecchio ospedale dà chiari esempio di deperimento per mancanza di manutenzione, vista la quasi completa inattività ormai dal 2000. Non ci risulta che i sindacati abbiano mai chiesto, anzi intimato, alla Regione di intervenire. Magicamente scoprono tutto con una amministrazione regionale di altro colore politico. Non sanno o fanno finta di non sapere che il Protocollo d’intesa tra Comune e Regione in cui c’è l’impegno ad utilizzare gli oltre tre milioni del lascito per la medicina del nostro territorio non menziona neanche una volta il vecchio ospedale per la semplice ragione che per la ristrutturazione dell’intero stabile occorrono quasi venti milioni di euro e tanto tempo che l’emergenza sanitaria attuale non concede. La ristrutturazione resta ovviamente un problema da risolvere ma imputarla all’attuale Amministrazione regionale è semplicemente ridicolo dopo decenni di degrado. E in ogni caso siamo sicuri che nella situazione attuale sia una priorità rispetto all’emergenza sanitaria? Altamente criticabile anche la presenza del Sindaco che quanto sopra esposto conosce bene se non altro per aver firmato il protocollo d’intesa ma il Primo Cittadino fa anche legittimamente politica. Quello che non dovrebbero fare i Sindacati”.
Mense e trasporti scolastici. interpellanza di Lignani (Fd’I): “rivediamo la quota”, Cestini: “grande sforzo per sicurezza e qualita’”
“A pensar male la data del 14 agosto per la scadenza dell’iscrizione ai servizi di trasporto e mensa scolastici è studiata apposta per sopire polemiche e mugugni. Di certo è un termine infelice come infelice è la conferma di 60 euro per il trasporto e di 56 euro per la mensa per l’iscrizione a servizi di cui l’anno scorso si è usufruito solo in parte vista la nota emergenza sanitaria” ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani nel consiglio comunale di Città di Castello, riuniti lunedì 16 novembre 2020. “E ancor più se si pensa ad un anno scolastico 2020/2021 con linee guida confuse, senza certezze e con l’assai probabile svolgimento delle lezioni anche lontano dalla sede scolastica e a domicilio. Un servizio di cui si usufruisce meno con lo stesso prezzo è un servizio (essenziale) il cui costo è aumentato con buona pace delle trionfanti affermazioni della Giunta comunale sulla presunta invariata della pressione fiscale e tributaria sulle famiglie tifernati”. “Inoltre, – ha aggiunto illustrando l’interpellanza – non va dimenticato come un simile balzello sia oggi assai più gravoso di un anno fa viste le diffuse difficoltà economiche anche per il fatto che queste quote di iscrizione prescindono da reddito e composizione del nucleo familiare colpendo di fatto maggiormente i più deboli e svantaggiati. Occorrono quindi delle rettifiche in corso d’opera sulle quote mensili e sui buoni pasto e all’uopo è stata presentata in data odierna un’apposita interrogazione”. Nella risposta l’assessore ai Servizi Educativi Rossella Cestini ha detto che “Il 14 agosto è inusuale ma è sempre stato cosi e quest’anno c’era maggior bisogno di conoscere le iscrizioni perché la gestione era comprensibilmente più complessa. Non sapevamo in che modo il Covid avrebbero potuto incidere su questa varabile. Naturalmente sono state accettate anche quelle che hanno fatto domanda dopo. Il pagamento dell’iscrizione per i trasporti è 60 euro per tutto l’anno; poi c’è la questione legata alle quote trimestrali. Per le mense scolastiche 56 euro è l’iscrizione per chi 5 giorni alle settimane e decresce fino a 32 euro per chi fa un unico rientro. Il costo del pasto è 3,80 euro, sotto i 4 euro a differenza degli altri comuni. Se non c’è scuola il buono viene mantenuto o rimborsato e ci sono tante agevolazioni per la situazione familiare. Con due figli per il secondo c’è il 10% in meno, il terzo figlio gratuito. Le situazioni di difficoltà con Isee hanno il servizio di solidarietà che è dentro l’appalto per l’8% dei pasti. Il trasporto va in base all’Isee e ha una tariffa e rate diversificate a seconda dell’ordine scolastico e della frequenzafino ad un massimo di 147 euro, con rimborso se il servizio è sospeso. L’organizzazione è stata difficile con maggiore personale: per lo sporzionamento 96 unità in più perché c’è un processo di sanificazione particolare e c’è il costo delle sanificazioni. Ogni giorno i mezzi costano da 24 a 30 euro a mezzo. Ora per la secondaria di primo grado è fermo e abbiamo rimodulato con maggiore sicurezza la primaria. Il lavoro che viene fatto per i servizi scolastici è di qualità ed abbiamo anche rimodulato anche i menù”. Marco Gasperi, consigliere del Gruppo Misto, ha parlato dei servizi mensa: “Ribadisco che il servizio mensa ha sempre avuto problemi, anche segnalato il problema dei pasti di solidarietà, ora vedo che l’avete attivato, ma c’era anche prima del Covid. Anche il servizio alla data del 14 agosto assume un impegno verso le famiglie: il menù non è di qualità. Andiamo a mangiare con loro una settimana e vediamo. Il ragù non porta il Covid. Il problema c’è: non facciamo i primi della classe con il buono pasto basso e proponiamo 4 giorni di fila pasta in bianco. Diciamolo che ci sono dei problemi e si vedono”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “Alcuni hanno molto bonus, ora se si aggiunge anche questo dei buoni pasto sono troppi, perché alla fine diventa ricco, rispetto agli altri che pagano. Ho verificato le spese del lock down e c’è stato un avanzo di 25mila euro. Che fine hanno fatto?” ha detto rivolto all’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli “La Regione ha bloccato i trasporti e messo a bilancio più di 220mila euro. Ora il gestore li ha chiesti. E i nostri gestori?”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “I trasporti avrebbero dovuto essere riorganizzati? Come sono stati riorganizzati per gli studenti in presenza con il tetto del 50%?. Abbiamo previsto che i trasporti avrebbero dato problemi sul fronte del contagio. I 15 minuti limite sono nell’arco della giornata non continuativi. Bisognava riflettere di più su questa questione e chiedere maggiori precauzioni. La revisione annunciata oggi è tardiva. Che farà Città di Castello?”. Luciano Tavernelli, consigliere comunale del PD, si è detto d’accordo “ su altri metodi per calcolare la tariffa, siamo stati sempre attenti sulla base dell’Isee. Il trasporto è puntuale e progettato sulle esigenzee delle famiglie, non prevede punti di raccolta. Ha funzionato bene e si adegua alle direttive Sulle mense, Città di Castello è stato oggetto di studio per l’avanguardia del servizio, con organismi di partecipazione dei genitori. Il cibo somministrato è supervisionato da esperti e con garanzie di sicurezza e qualità alimentare altissimi. Bene o rimborsi o l’uso nell’anno successivi per il mancato utilizzo. Il Covid ha costretto tutti ad improvvisare. Il problema del trasporto esiste”. Vincenzo Tofanelli, assessore alle Finanze, ha precisato che “tutto ritorna in bilancio anche se sa che siamo in disavanzo di 400mila euro e sono stati usati per contenerlo. Rispetto al trasporto pubblico locale, chi non ha effettuato il servizio abbiamo ridotto il corrispettivo ma la Regione chiede a noi e noi alla Regione, che non ha tolto né tasse né addizionali a differenza del Governo”.
L’assessore Cestini ha detto: “Le dichiarazioni di Gasperi sono inaccettabili. Abbiamo una mensa certificata biologica e per questo prendiamo anche un contributo dal Ministero dell’Agricoltura. Abbiamo modificato il menù e forse c’erano troppe paste in bianco, il comitato di valutazione mensa può andare nei punti di produzione e verificare e ogni due mesi facciamo un monitoraggio e modifichiamo. Anche lo sporzionamento è misurato sull’età. La solidarietà è stata garantita con la lotta allo spreco. Stiamo lavorando ad un regolamento per collegare buono pasto con servizi sociali. Sui trasporti scolastici la sicurezza c’è al 99%. Il problema è il trasporto pubblico non scolastico. Stiamo aspettando anche la Regione che cosa decide sulla scuola secondaria di primo grado. Siamo sempre aperti a migliorare e a rivedere, non ci interessa dirci bravi”.
Lignani ha concluso: “Non sono soddisfatto perché riguardava la quota del secondo figlio che non va a coprire la quota fissa in tutto l’anno scolastico. Ad Agosto queste cifre scomodano, specialmente in questo anno. Non pretendevo di dire che si tolga questo costo ma alla luce di ulteriori soldi che arriveranno nel comune, ma mi aspetto che l’assessore Tofanelli e il presidente della Commissione Programmazione Minciotti convochino una commissione per capire come adoperare questi soldi.
Covid 19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 14 nuovi positivi e 26 guariti. Prorogate fino al 29 novembre le disposizioni della Regione”
“L’Usl Umbria 1 ci ha comunicato che ieri ci sono stati 14 casi di nuove positività a fronte di 26 guarigioni”. Lo ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta nel consueto aggiornamento della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello. “Si conferma una tendenza consolidata nell’arco di questa settimana, con una grande crescita di persone guarite a fronte di un numero di nuovi positivi abbastanza consistente, che testimonia come la circolazione del Coronavirus è ancora molto forte, richiedendo quindi di essere molto prudenti e di rispettare le disposizioni su distanziamento sociale e uso delle mascherine, perché la battaglia contro la pandemia non sarà brevissima anche se è alle viste l’arrivo di un vaccino”, ha rimarcato il sindaco. “La Regione ha prorogato fino al 29 novembre le disposizioni per il contenimento dell’emergenza da Covid-19, proprio per la necessità di continuare a tenere alta la guardia”, ha rilevato Bacchetta, che ha osservato: “dovremo capire quello che accadrà nei prossimi giorni, perché si sta discutendo a livello nazionale sull’eventuale cambiamento della classificazione per colori delle regioni e anche l’Umbria, che è passata da giallo ad arancione, è sotto osservazione, con un indice Rt di 1,01, ma una mortalità purtroppo ancora molto alta, che preoccupa”. “Città di Castello si trova dall’inizio di questa seconda ondata in una situazione diversa dal contesto regionale, ma saremo comunque coinvolti nelle decisioni che riguarderanno l’Umbria”, ha spiegato il primo cittadino. “Domattina – ha preannunciato in conclusione Bacchetta – saremo al Centro Servizi di Cerbara per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per il trasferimento del ‘drive through’, che stanno procedendo rapidamente, e quindi saremo in grado di annunciare quando e come l’area sarà utilizzata per l’effettuazione dei tamponi da parte dell’Usl Umbria 1”.
Il forte vento provoca la caduta di un una parte del muro del vecchio stabilimento Buitoni a Sansepolcro
Disagi per il forte vento che si è abbattuto questa mattina a Sansepolcro e che ha provocato rotture di rami in viale Diaz, divelto una lanterna semaforica in via dei Molini e la caduta di una parte di una parete del vecchio stabilimento Buitoni. Sul posto, per la messa in sicurezza, Vigili del fuoco e Polizia Municipale

Guardia medica soppressa di notte, l’appello dei sindaci a Giani
Una lettera formale e accorata, inviata al presidente della Regione Eugenio Giani in rappresentanza di tutti i primi cittadini della Valtiberina Toscana.
E’ quella spedita questa mattina per chiedere al presidente di revocare o rettificare l’ordinanza regionale con la quale è stata soppressa la guardia medica notturna. I sindaci della Valtiberina si sono subito attivati, ben sapendo quanto sia importante questo servizio nel loro territorio.
Ecco il testo della lettera:
“Egregio Presidente,
Le scrivo a nome di tutti i Sindaci dei Comuni della Valtiberina Toscana in qualità di Presidente dell’Articolazione Zonale dei Sindaci della Valtiberina Toscana. Ci vediamo costretti a scriverle per comunicare la nostra netta e forte contrarietà in merito a quanto previsto dall’ordinanza regionale numero 107, che di fatto sopprime le guardie mediche dalle 24 00 alle 8.00.
Come responsabili della salute dei cittadini, noi sindaci non possiamo avallare una scelta che va a penalizzare le comunità piccole e, peggio ancora, quelle di montagna. Laddove i mezzi del 118 arrivano con più difficoltà e impiegando il doppio del tempo, non possiamo lasciare il “vuoto” nell’assistenza sanitaria nelle ore notturne.
ll presidio della guardia medica è un “salva vita” e risulta quindi fondamentale per garantire il diritto ad essere presi in carico che i nostri cittadini hanno, alla pari di quelli che abitano in città o in centri meno periferici. Non siamo stati nemmeno interpellati sulla questione, che ci è quindi “caduta dall’alto” senza possibilità di dire la nostra opinione.
Ribadiamo quindi la nostra contrarietà a questo provvedimento, perché la salute non può sottostare a regole di orario. Le chiediamo quindi formalmente di tornare sulla decisione – revocando o rettificando la sua ordinanza n. 107 dell’11/11/2020 – per mantenere il fondamentale servizio di guardia medica nelle ore notturne”.
Covid a Sansepolcro: i controlli della Municipale e il sostegno alla Asl nel tracciamento. Verifiche quotidiane affinchè siano rispettate le regole
Guadagni: “Situazione sotto controllo”Controlli con pattuglie a piedi o in auto e sostegno alla Asl nelle attività di tracciamento dei positivi e dei loro contatti. La Polizia Municipale di Sansepolcro è in prima linea nelle azioni anti Covid, in base alle esigenze sia del Comune che dell’Azienda Sanitaria.Un’azione a 360 gradi, spiegata dal comandante Antonello Guadagni: “Il momento è particolarmente impegnativo. Mi sembra che la comunità del Borgo stia rispondendo abbastanza bene alle regole in vigore. Ogni giorno, i nostri agenti controllano una cinquantina di veicoli, per verificare che gli spostamenti siano in linea con quanto previsto dal DPCM. Inoltre ci muoviamo a piedi, soprattutto nel centro storico, per assicurarci che i cittadini indossino le mascherine e osservino le distanze”.L’altra attività importante riguarda le verifiche delle procedure di asporto, messe in campo dalle attività commerciali, sia di genere alimentare che non. “Per il momento non è stata elevata alcuna multa, né agli automobilisti né agli esercenti – continua il Comandante – Alcune raccomandazioni sono state fatte, i controlli continuano, ma per ora non sono emerse problematiche particolari”.Sul fronte del sostegno alla Asl, la Polizia Municipale aiuta l’Azienda nel rintracciare eventuali positivi che gli Uffici della Prevenzione non riescono a raggiungere, magari per un cambio di indirizzo. “Noi conosciamo tutti al Borgo, quindi diamo volentieri un sostegno per individuare le persone positive, facendo in modo che siano raggiunte dalla comunicazione della Asl” conclude Guadagni.
Esclusivo Lama Calcio: Cristian Volpi “rimborsi versati fino al giorno prima dello stop. Non è possibile pensare di ripartire senza certezze sulla continuità dei tornei”
“La nostra volontà di proseguire nel progetto Lama è la stessa di inzio stagione, ma va da se che senza certezze non vale la pena nemmeno provarci a ripartire. Sento dire che ci sono società, di categorie inferiori, che proveranno a chiedere alla Federazione un rimborso sulle quote versate per l’iscrizione, non prendo posizione a riguardo detto questo, qualcosa va fatto perchè il rischio desertificazione del calcio dilettantistico è reale. Serve un segnale forte da parte di chi guida lo sport, incentivi economici perchè l’economia reale, parlo di imprenditori pronti ad investire, in questo momento non ci sono. Concludo con un pensiero, non è possibile pensare di ripartire senza certezze sulla continuità dei tornei “
Montone: Comune e progetto #Gemma insieme contro il Covid. Venerdì 20 novembre diretta facebook per sensibilizzare i cittadini
Il sapere diventa sempre più prezioso. Il progetto #Gemma, oltre a promuovere cultura digitale, si mette a disposizione dei Comuni per aiutarli a sensibilizzare i cittadini al rispetto di tutte le norme di contenimento del coronavirus. Su questa scia, insieme al Comune di Montone è stato organizzato domani pomeriggio (venerdì 20 novembre) un incontro per dare informazioni utili a tutta la comunità, con l’intento di richiamare l’attenzione sulle buone pratiche che siamo chiamati a tenere a seguito dell’aumento dei contagi. Un invito ad osservare sempre le semplici regole per il contenimento della pandemia, fondamentali per proteggersi e limitare il contagio del virus.
L’iniziativa trasmessa in diretta facebook alle 18.30 sulla pagina del progetto #Gemma e sul proprio canale You Tube, vedrà la partecipazione del sindaco Mirco Rinaldi, di Daniela Cecchini, infermiera dell’ospedale di Città di Castello, di Roberto Raspa di Anci Umbria ProCiv e di Gabriele Fossi, dottore Usca del distretto di Umbertide.
“Abbiamo pensato – spiega il sindaco Rinaldi – di organizzare questo incontro per ricordare a tutti quanto sia importante essere prudenti e rispettare le regole per tutelare noi stessi, i nostri cari e tutte le altre persone che ci stanno intorno. Ora più che mai nella battaglia contro il virus dobbiamo restare uniti, in quanto ciascuno di noi può fare la differenza con il proprio comportamento. Sarà un momento di approfondimento arricchito da testimonianze di chi, ogni giorno, è in prima linea per aiutare il prossimo e fermare il virus”.
Covid 19 a San Giustino: attualmente si contano 49 persone positivi, una delle quali ricoverata in ospedale
Aggiornamento quadro complessivo dei positivi sul nostro territorio
Sono 49 le persone attualmente positive, delle quali 1 ricoverata in ospedale e le altre poste in isolamento domiciliare.
“No all’ATO Unico regionale dell’acqua”, la piccola grande vittoria dei Comuni. Assessore Marconcini: “Segnale importante per dare centralità anche ai territori periferici”
“Scongiurata la costituzione di un ATO unico regionale per l’acqua. Un piccolo grande risultato che noi Comuni abbiamo ottenuto questa mattina durante l’assemblea di AIT”.
Dopo aver preso le distanze dagli aumenti tariffari previsti per il prossimo triennio, ai quali purtroppo non è possibile apportare modifiche, l’assessore ai Beni Comuni di Sansepolcro Gabriele Marconcini sottolinea la battaglia vinta oggi.
“Proprio mentre stavamo denunciando l’ultimo difetto di fabbrica del modello gestionale dell’acqua, nella seduta odierna dell’Assemblea dell’AIT siamo riusciti a compiere un passo importantissimo: in Toscana la futura gestione dell’acqua non soltanto sarà pubblica, come già votato due anni fa, ma seguirà anche una logica di prossimità, che ridarà centralità ai territori.
Grazie a questa votazione, siamo riusciti ad accantonare lo spettro dell’ambito unico toscano che più volte era stato caldeggiato dai vertici politici regionali. Come Comune abbiamo sempre insistito per associare il processo di ripubblicizzazione ad una gestione della risorsa che potesse aderire alle peculiarità dei rispettivi territori. Siamo pertanto molto soddisfatti per aver formalizzato questo importante indirizzo politico”.
Un’unica gestione regionale avrebbe infatti favorito un’eccessiva centralizzazione che di certo non sarebbe andata a beneficio delle aree più periferiche. “Con questo atto – continua Marconcini – riusciamo finalmente a rompere il mito che le macro-aree favoriscano le economie di scala: in questi anni abbiamo avuto modo di constatare nitidamente il contrario: non solo sull’acqua, ma anche sui rifiuti, sulla sanità, sui consorzi di bonifica, ecc”.
Questa buona notizia non cancella il corto circuito denunciato ieri, cioè quello che, di fronte ad una riduzione dei consumi, l’attuale modello gestionale preveda un aumento delle tariffe. “Purtroppo su questo problema non abbiamo margine di azione. C’è da dire, inoltre, che le disposizioni approvate oggi saranno operative soltanto dopo la scadenza delle attuali concessioni con i soggetti gestori dell’acqua: il territorio aretino dell’ATO 4 – Alto Valdarno dovrà quindi attendere il 2027 prima di attuare certi indirizzi. Ma ad ogni modo, al di là delle tempistiche non certo prossime, oggi i Comuni hanno espresso questo importantissimo indirizzo che segue quello della ripubblicizzazione, votato il 16 novembre 2018. Ora non rimane che attendere un nuovo provvedimento regionale che possa superare definitivamente la logica perversamente centralizzatrice della Legge 69 del 2011” conclude l’assessore.
Federfarma “allarme vaccini non abbiamo antinfluenzali per gli aretini “
“Siamo molto preoccupati – dice semplicemente Roberto Giotti, presidente di Federfarma Arezzo, l’Associazione Provinciale dei Titolari di Farmacia Privata – sarà difficile che le Farmacie riusciranno ad avere i vaccini antinfluenzali per tutta la popolazione. C’era tutto il tempo per organizzarsi al meglio, ma la catena governativa e istituzionale, che doveva far in modo di garantire a tutti l’accesso alle vaccinazioni, anche a pagamento, non ha funzionato, si è inceppata, e ora noi Farmacisti siamo in trincea, sottoposti alla quotidiane insistenti e comprensibili richieste dei cittadini, e non sappiamo come dare risposte ai nostri Assistiti. Ci vorrebbe una svolta operativa, che aspettiamo il più presto possibile”.
Tutto questo proprio quest’anno in cui la vaccinazione antinfluenzale è molto più necessaria ed indispensabile del solito: è infatti fondamentale per agevolare la diagnosi differenziale di Covid-19 con l’influenza stagionale e di conseguenza gestire i casi sospetti, soprattutto considerando l’attuale forte ripresa dell’epidemia.
“Eppure i vaccini antinfluenzali mancano, non ci sono nelle Farmacie aretine (come nel resto delle Farmacie italiane)” che, attraverso le parole del presidente Giotti, lanciano un forte allarme perché “si riattivi al più presto la catena logistica appropriata, ed il Commissario Straordinario ed i nostri Governanti si mettano all’opera rapidamente per ottenere le dosi necessarie per fornire il vaccino anche alla popolazione lavorativa e attiva che al momento non può ottenerlo a causa della sua assenza nelle Farmacie Private che rappresento, che con la loro distribuzione capillare sul territorio possono garantire, se messe in grado di farlo, la massima copertura territoriale e quindi un facile accesso alla vaccinazione come hanno fatto per la prima fase, quella cioè che ha visto coinvolte le persone a rischio e gli ultrasessantenni, attraverso la consegna dei vaccini antinfluenzali e antipneumococcico ai Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta”.
Facciamo questo appello, spiega Giotti, “non certo per interessi economici ma per poter continuare a svolgere ancora una volta quel ruolo di sentinelle avanzate del Servizio Sanitario Regionale che abbiamo portato avanti in questo terribile anno pandemico: è davvero importante vaccinare, oltre i soggetti a rischio, la maggior parte della popolazione attiva per costituire un’immunità di gregge per evitare il congestionamento della sanità territoriale ed ospedaliera. Per questo Federfarma offre ancora una volta la massima disponibilità a collaborare con le Istituzioni per incrementare significativamente i livelli di copertura vaccinale”.
attualmente, purtroppo, queste dosi di vaccino non sono disponibili, vista la sostanziale impossibilità, da parte delle Case Farmaceutiche, di cedere alle Farmacie dosi vaccinali, perché la produzione è già stata completamente assorbita dalle richieste avanzate dalle Amministrazioni Regionali, i cui acquisti hanno fatto registrare un incremento medio del 43% circa, con picchi anche superiori al 100%, rispetto alle acquisizioni della pregressa stagione 2019-2020 e le relative prenotazioni sono state fatte in ritardo.
“Questo significa – approfondisce il Presidente delle Farmacie Private della Provincia di Arezzo – che, in assenza di un canale rifornito, capillarmente diffuso e facilmente raggiungibile da tutti, qual è la Farmacia, molti cittadini, appartenenti soprattutto alla fascia attiva della popolazione e quindi sottoposti a un maggior rischio di contagio, si trovano nell’impossibilità di vaccinarsi”.
Per farsi trovare pronta a tutto non appena sarà possibile avere i vaccini a disposizione, e in vista dell’importante campagna decisiva vaccinaleanti-Covid, Federfarma patrocina e promuove i corsi ECM organizzati dall’Utifar volti a fornire ai Farmacisti le competenze per somministrare direttamente i vaccini agli Assistiti.
“In questa prospettiva Federfarma Arezzo – conclude Giotti – auspica l’adozione in tempi brevi di un provvedimento legislativo che abiliti espressamente il Farmacista a inoculare i vaccini, come del resto già avviene da anni in 16 Paesi dell’Unione Europea, anche in previsione delle ormai prossime massicce campagne vaccinali anti-Covid. Peraltro, molte Farmacie sono già strutturate nell’ambito della regolamentazione della Farmacia dei Servizi,per consentire, presso i propri locali, la somministrazione del vaccino da parte di un Infermiere”.
Market place cittadino, chimera o realta? se lo chiede il Consigliere di Forza Italia Tonino Giunti
“Chissà a che punto è la realizzazione del Market place cittadino previsto nel Documento RIPARTIAMO INSIEME approvato dal consiglio comunale di Sansepolcro per la ripartenza dopo il primo lockdown?
Nel documento RIPARTIAMO INSIEME avevo collaborato nella stesura, tra le altre cose, facendo inserire, nella previsione di un market place cittadino per consegne a domicilio e al turista, i prodotti alimentari, di artigianato e di abbigliamento, in un’applicazione dedicata.
Ecco oggi, che siamo alle solite chiusure per il covid, sarebbe fondamentale far partire questo Market place. Darebbe la possibilità alle attività economiche di Sansepolcro di entrare in quelle vendite online che vanno tanto durante questi brutti momenti. Il commercio locale naviga in brutte acque, e questi interventi possono essere boccate di ossigeno fondamentali. Non bisogna più perdere tempo per i bisogni delle categorie economiche”.
Il consigliere Tonino Giunti