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Città di Castello: i consiglieri siano classe dirigente. Mozione di Lignani (Fd’I) per l’istituzione di un albo della ASL per la disponibilità all’inoculazione di AstraZeneca

“Nei momenti difficili chi aspira ad essere classe dirigente deve dare l’esempio: anche chi, come il sottoscritto non è un fan dei vaccini e non ne fa uno dagli ormai lontani anni ’70. E’ chiaro che l’Agenzia europea del Farmaco non può che dare nuovamente l’ok alla somministrazione d’AstraZeneca. Come non occorra essere medici o virologi per sapere che non esistono vaccini e fianco farmaci a rischio zero. E’ certo però che dal punto di vista comunicativo il tutto è stato gestito molto male. Occorre fiducia, eliminare sprechi e non assistere più a giornate come quella di domenica con la mancata presentazione di oltre il 90 per cento di coloro che avevano appuntamento. La mozione presentata in data odierna ha lo scopo di creare d’intesa con la ASL un albo di amministratori che diano la loro disponibilità, ovviamente su base volontaria, a farsi inoculare il vaccino AstraZeneca. Non come privilegio o per saltare la fila beninteso, ma per dare un modesto ma significativo esempio”.

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Sansepolcro ricorda le vittime del covid, in occasione della prima giornata nazionale


Questa mattina alle 11 tutti i sindaci d’Italia, su iniziativa dell’Anci, hanno osservato un minuto di silenzio all’esterno del palazzo Municipale indossando la fascia tricolore e con la bandiera a mezz’asta, in occasione della prima Giornata Nazionale in ricordo delle vittime del Covid.
Anche Sansepolcro ha reso omaggio a chi non ce l’ha fatta: i 103 mila in tutta Italia e, nello specifico, i 19 nostri concittadini che non sono più con i propri cari. Il 18 marzo 2020 i camion dell’esercito trasportavano le bare a Bergamo, un’immagine dolorosa che non scorderemo più; e sempre un anno fa abbiamo avuto il primo caso positivo qui al Borgo. A distanza di 12 mesi certo non ci saremmo aspettati di trovarci ancora in questa situazione.
Ci stringiamo idealmente a chi, in questo anno, ha perso un familiare, un amico, un parente a causa della pandemia. Il senso di comunità non ci abbandoni mai, perchè uniti siamo più forti. (Mauro Cornioli)

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Città di Castello: nasce un comitato per tutelare il convitto della scuola agraria


A fronte della notizia uscita alla stampa e confermata dall’ Amministrazione comunale di Città di Castello, in merito alla volontà di trasferire la scuola dell’infanzia Cavour nei locali del piano rialzato del Convitto, facente parte del complesso della scuola Ugo Patrizi, la Dirigente Marta Boriosi, ha ritenuto opportuno continuare ad informare la comunità scolastica per fare chiarezza sul futuro della scuola. Sulla scia della trasparenza e della condivisione che caratterizzano l’International Campus Patrizi Baldelli Cavallotti, ha  convocato  una riunione a distanza con  l’intera componente dell’Istituto Patrizi, dai docenti e al personale Ata fino agli studenti e alle loro famiglie,  per fare chiarezza e per chiedere le necessarie rassicurazioni sulla questione.

Da quanto pubblicato infatti, emergerebbero  criticità su un progetto che di fatto è stato fortemente voluto dalla Fondazione per l’Istruzione Agraria, dal Comune di Città di Castello e dall’Istituto Cavour, per dare una soluzione alla scuola dell’infanzia Cavour, non soddisfatta dell’attuale collocazione  presso i locali dell’ex Seminario   cui ha diritto fino al 2023 con possibilità di rinnovo per altri sei anni. Tutto nasce da un profondo fraintendimento per cui l’ex Convitto della scuola agraria, si troverebbe in uno stato di abbandono; nel 2004 è cessata l’attività convittuale al piano primo, mentre al piano rialzato l’istituto Patrizi ne ha continuato l’utilizzo svolgendo qui attività didattica. Tale attività è stata interrotta nel 2017 a seguito di una valutazione tecnica negativa del coefficiente di efficienza sismica del fabbricato. Nel 2018 riprende l’attività del Patrizi a seguito di una convenzione ventennale fra Fondazione per l’Istruzione Agraria, proprietaria dell’edificio, e la Provincia, per le riconosciute necessità dell’Istituto Patrizi, fiore all’occhiello fra i percorsi tecnici più innovativi e con grandi prospettive di crescita ai fini dell’occupabilità.

Di fatto, ben tre classi, un’aula magna e una biblioteca, ristrutturate dal nostro personale insieme al contributo della Provincia, sono perfettamente funzionanti anche in questo anno scolastico e non aspettano altro che il ritorno della scuola in presenza.  Purtroppo la Fondazione Agraria  ha unilateralmente rescisso la convenzione ventennale sopra citata. L’Ex Convitto agrario necessita sicuramente di una ristrutturazione anche in base alle nuove norme antisismiche, per cui la scuola, ribadisce la Dirigente, è assolutamente a favore di una sua riqualificazione , ma con maggiori garanzie da parte della Provincia che l’Istituto Agrario possa continuare ad usufruirne. “ Se il connubio fra bambini da 0 a 6 anni e adolescenti della scuola superiore, è l’unica via per investire risorse e mettere in sicurezza l’edificio, la scuola agraria è disponibile ad accettare questa situazione  in nome di una maggiore sicurezza strutturale.

A seguito dell’incontro della Dirigente  avvenuto in videoconferenza con la comunità scolastica dell’Istituto Agrario, si è spontaneamente costituito un Comitato composto da docenti, personale Ata, studenti e genitori, che preso atto della precarietà del futuro degli spazi assegnati alla scuola, chiede con forza delle garanzie affinchè venga assicurata la continuità della presenza del Patrizi all’interno dell’Ex Convitto, coinvolgendo la Fondazione per l’Istruzione Agraria, proprietaria dell’immobile, il Comune di Città di Castello promotore dell’iniziativa e dell’atto di indirizzo e la Provincia, come Ente di riferimento Istituzionale per le Scuole dell’Istruzione secondaria Superiore. Come primo atto il Comitato richiederà un tavolo di confronto con tutti gli attori coinvolti da cui possa scaturire una soluzione utile per tutti .

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Covid-19: Giornata della commemorazione e ricordo delle vittime. Un minuto di raccoglimento, bandiera a mezz’asta, davanti a palazzo comunale di Città di Castello

Covid-19, giornata della commemorazione e ricordo delle vittime. Bandiera a mezz’asta, questa mattina il sindaco Luciano Bacchetta, con la fascia tricolore indossata, ha osservato un minuto di raccoglimento alle 11 davanti a palazzo comunale in concomitanza con la presenza a Bergamo del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi e la fiaccola benedettina per ricordare, ad un anno dall’inizio della pandemia, tutte le vittime del Covid19, circa 1.180 in Umbria e oltre 50 a Città di Castello. Una iniziativa promossa da Anci nazionale e regionale, dai presidenti, Decaro e Toniaccini, che il primo cittadino tifernate anche in veste di Presidente della Provincia di Perugia, ha subito raccolto nello spirito di recepire la legge che è stata approvata ieri dal Parlamento Italiano per istituire ogni 18 marzo la giornata nazionale per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia. “Oggi e’ il giorno del ricordo e della commemorazione dei nostri cari cittadini che hanno perso la vita a causa del Covid – ha detto il sindaco Bacchetta subito dopo il minuto di raccoglimento visibilmente commosso. “La nostra comunità locale come tutte a livello nazionale e regionale ha pagato un prezzo alto in termini di vite e di generazioni di persone in particolare anziani ma non solo. Un anno fa moriva Ivano Pescari, un amico una grande persona, la prima vittima del Covid-19 della nostra regione: oggi attraverso lui vogliamo ricordare gli oltre mille e mille umbri morti, oltre 50 tifernati, nel corso di questa drammatica annualità e ribadire il nostro impegno quotidiano, incessante nella coesione e unità sociale, per uscire tutti insieme da questa emergenza e tornare prima possibile alla normalità. Vaccicini e rispetto delle regole dovranno essere i nostri punti di riferimento per ricordare e fare qualcosa di concreto anche in memoria di coloro che non ci sono piu’ e non ce l’hanno fatta. La ripartenza in sicurezza, vaccinazione e unità nazionale, come ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è ora l’unica nostra priorità”. Al messaggio del sindaco Luciano Bacchetta si unisce anche la Presidente del Consiglio Comunale, Francesca Mencagli, che sottolinea “la collaborazione nel rispetto dei ruoli e degli schieramenti politici, che si è registrata in questo anno difficile e doloroso in consiglio comunale: “ringrazio tutti i consiglieri per il lavoro svolto anche nelle commissioni per il bene dei cittadini. Tutti uniti per uscire da questa emergenza.”

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Verso le elezioni a Città di Castello: appello alle forze di centro sinistra di Castello Cambia “devono emergere le migliori forze in grado di fare scelte politiche amministrative forti e innovative, in grado aggredire i problemi post pandemia”

“C’è qualcosa di nuovo sotto il sole?

Già qualche mese fa Castello Cambia in vista delle imminenti elezioni amministrative lanciò un appello alle forze democratiche della città per verificare l’ipotesi di uno schieramento ampio che potesse offrire un cambio di passo per il futuro.

Sulla base di quell’appello si è costituito il Coordinamento del Cambiamento (Castello Cambia, 5 Stelle, La Sinistra, Europa Verde) e successivamente si è aperto il tavolo con tutte le altre forze che si riconoscono nei valori del centrosinistra.

La discussione in questo tavolo allargato è appena cominciata e l’esito non è ancora definito: occorre la forza e il coraggio di dare un forte segnale di novità nell’elaborazione del programma ed ancor di più nella scelta del candidato sindaco, con la consapevolezza che per quanto esistano differenze nel campo del centrosinistra queste non sono insanabili quanto lo sono quelle con le destre a trazione leghista che oggi governano la nostra Regione.

Nessuno ignora le differenti identità e le storie alternative, ma la crisi sociale, i cambiamenti climatici e le macerie che inevitabilmente la pandemia lascerà dietro di sé ci dicono che lo scenario che ci si presenterà nei prossimi cinque anni sarà uno scenario completamente nuovo. E che per questo bisogna attrezzarsi e fare in modo che emergano le migliori forze in grado di fare scelte politiche amministrative forti e innovative, capaci di aggredire gli enormi problemi economici e sociali che la nostra comunità avrà di fronte.

E’ di questi giorni la notizia che l’UMBRIA importa prodotti biologici per alcuni milioni di €uro, è quindi evidente la necessità di affrontare molte questioni, tra cui quella dell’ agricoltura, per determinare strategie e risorse , anche sulla base delle proposte di “Primavera 2021”, se vogliamo che il Recovery Plan , la transizione ecologica, il GREEN DEAL non rimangano parole vuote di significato.

Noi abbiamo l’ambizione di indicare un percorso di cambiamento, e a tutto il centrosinistra diciamo che occorre recuperare l’ambizione di mostrare una via nuova verso un futuro di cui essere fieri.
Quello che abbiamo detto e che ribadiamo è che ciò che unisce non è il passato, ma un programma per il futuro, ancora tutto da scrivere”.

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Politica Città di Castello: Lignani Marchesani (FD’I) “la mia candidatura a Sindaco è a disposizione degli alleati, ma la scelta sarà collegiale su qualsiasi figura”

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/442525907053667

“Al momento non possiamo escludere nulla, anche se è ancora prematuro parlare di candidati a Sindaco, visto lo slittamento ad ottobre delle elezioni amministrative. Io sono a disposizione della coalizione di centro destra, mai forte e coesa come in questo momento, se si sceglierà di puntare sul sottoscritto. Città di Castello deve uscire dall’anonimato e dal declino causato dalle amministrazione di centro sinistra detto questo, sarò in prima linea e con lo stesso entusiamo, qual’ora la scelta dovesse ricadere su una figura diversa dal sottoscritto, quello che conta è cambiare rotta, visti i “disastri” che ci hanno regalato le precedenti amministrazioni”

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Sansepolcro: Cornioli “partita aperta e tutta da giocare per il rilancio dell’ospedale di vallata”

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/187351689583396

“In questi mesi si è visto, nei fatti, quanto sia importante per il nostro comprensorio l’ospedale di Sansepolcro. Tante sono state le novità con l’ingresso di giovani medici, grazie ad un ricambio generazionale, di sicuro affidamento e di grande professionalità. Sono stati realizzati investimenti importanti con la ristruturazione del reparto di medicina, cure intermedie e ospedale di comunità, ma questo da solo non può e non deve bastare. Siamo fortemente motiviti nel cercare, insieme ad ASL e Regione Toscana un futuro certo al nosocomio del borgo, che aldilà di ogni ragionevole dubbio, deve rientrare entrare a pieno titolo tra i presidi sanitari più importanti della provincia di Arezzo.

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Francesco del Siena (Ass.re Urbanistica Sansepolcro) “concentrati solo sulla gestione della macchina amministrativa, gli incontri per nuove alleanze li lasciamo ad altri, ora è il momento della responsabilità”

https://www.facebook.com/michele.tanzi.77/videos/10219185771096458

“Credo sia fuori luogo, al momento, di parlare di alleanze elettorali visto l’emergenza che stiamo attraversando. Personalmente e parlo anche a nome dei Democratici per Cambiare, la nostra attenzione è sul cercare di portare avanti, nel miglior modo possibile, la macchina amministrativa. Ci sarà tempo e modo per parlare di elezioni, di intese tra partiti e di eventuali nuove coalizioni, oggi è il momento della responsabilità, servono a poco comunicati o prese di posizione, soprattutto da parte di chi, ha per cinque anni, lavorato con profitto all’interno di questa maggioranza”

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta:“ieri ancora un numero alto di nuovi positivi, 30, ma anche 25 guariti. Ripartite le prenotazioni per i vaccini”

“Ieri abbiamo avuto ancora un numero alto di nuovi positivi, 30, ma anche 25 persone guarite”. Lo ha comunicato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, ribadendo come “la circolazione del virus nel nostro territorio, nel nostro comune, continui a essere molto consistente e a richiedere prudenza, rispetto rigoroso delle regole, nell’auspicio che la vaccinazione riparta quanto prima in modo più spedito, dopo lo stop precauzionale legato alla vicenda AstraZeneca”.

“I dati continuano a non essere tranquillizzanti circa l’espansione del virus, che anche dai riscontri di ieri coinvolge sempre molti nuclei familiari, nei quali la variante inglese prolifera con particolare intensità”, ha osservato il primo cittadino nel rimarcare come sia “evidente che la circolazione del virus continui a essere importante in Altotevere e a rendere quindi quanto mai necessario che la campagna di vaccinazione sia efficace”. “Ci dicono che le prenotazioni per le vaccinazioni sono riprese da oggi e speriamo che l’annunciato arrivo in Umbria di ulteriori 16 mila dosi del siero Pfizer dia ancora maggior vigore alla campagna in atto”, ha sottolineato Bacchetta, confermando che “stanno proseguendo i lavori nella palestra dell’istituto Ippolito Salviani per il secondo punto vaccinale a Città di Castello, dopo quello del Cva di Trestina”. “Speriamo che quando sarà disponibile un quantitativo ancora più consistente di vaccini, l’Usl Umbria 1 sia pronta a rendere immediatamente operativa questa seconda sede, che è indispensabile per servire la comunità tifernate e quella della zona nord del comprensorio altotiberino”, ha sostenuto il sindaco.

Bacchetta ha quindi concluso con “un saluto all’insegnante Barbara Ghezzi e ai bambini della scuola primaria La Tina che ci hanno mandato un collage di foto con un messaggio molto bello e significativo, con cui si chiede di tornare all’attività didattica tradizionale, a scuola, superando la didattica a distanza”. “Siamo assolutamente d’accordo e condividiamo, ma al momento ci dobbiamo attenere alle prescrizioni derivanti dalle normative sovracomunali e dobbiamo continuare a rispettarle, perché è obbligatorio”, ha spiegato il sindaco, aggiungendo: “il nostro auspicio, e l’obiettivo del lavoro che stiamo facendo, è di veder tornare in classe tutti i nostri ragazzi, che dimostrano, una volta di più con l’iniziativa degli allievi della primaria La Tina, il bisogno molto forte di socialità del mondo della scuola, che tutti devono impegnarsi a recepire per fare in modo che gli studenti possano tornare nelle proprie aule”.

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Pallavolo serie B/M: Erm Group San Giustino, nel recupero della prima giornata la difficile trasferta con la Montesi Pesaro

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Sesto impegno stagionale per la ErmGroup San Giustino e quarto per la Montesi Pesaro, due squadre che a distanza di cinque giorni si ritrovano ancora di fronte per recuperare quella che avrebbe dovuto essere la prima gara di campionato nel girone F2 della Serie B maschile. Si gioca alle 20.30 di giovedì 18 marzo alla palestra “Kennedy” del capoluogo marchigiano e per la Montesi si tratta pur sempre dell’esordio casalingo dopo le tre trasferte dalle quali la formazione di Fabbietti è sempre tornata a mani vuote. Al contrario, la ErmGroup è a punteggio pieno e senza set al passivo, ma ha disputato quattro gare su cinque a domicilio e questa è la seconda in campo esterno, che ha tutta l’aria di trasformarsi in un test più indicativo del solito.

Intanto, non inganni la classifica: i valori della compagine pesarese sono senza dubbio più alti di quelli che esprimono al momento i numeri (a San Giustino lo si è notato in qualche frangente) e poi anche la Montesi sta uscendo sempre più dai problemi creati dal Covid-19, con i suoi atleti sulla via del completo recupero. Le individualità non mancano: lo schiacciatore Schiaratura, il libero Mei, il centrale Caselli e il palleggiatore Mandoloni, senza dubbio il più pericoloso dei suoi in battuta. Mettiamoci anche l’umano desiderio di ben figurare fra le mura di casa, dove i locali tornano a esibirsi dopo oltre un anno e poi facciamo le dovute considerazioni: “Dobbiamo soltanto esprimerci come siamo in grado di fare – ha dichiarato coach Francesco Moretti alla vigilia della partenza per Pesaro – e soprattutto mantenere quella linearità di rendimento che potrà permetterci di allungare la nostra striscia vincente, anche se quando decidiamo di riprendere in mano la situazione riusciamo sempre ad avere la meglio”.

Come dire: concentrazione costante, perché gli avversari non sono disposti a mollare e potrebbero creare serie difficoltà. Per ciò che riguarda la formazione di partenza della ErmGroup, nessuna variazione: Alessio Sitti in regia, Leonardo Puliti opposto, Mirko Miscione e Giulio Cesaroni al centro, Rinaldo Conti e Filippo Agostini alla banda e Lucio Piazzi libero, mentre Leonardo Di Renzo sta progressivamente ritrovando la giusta condizione. La direzione del match è stata affidata a una coppia mista riminese, con primo arbitro Francesca Righi e secondo arbitro Alberto Avanzolini. Come sempre, gli sportivi potranno seguire le fasi della partita collegandosi con la pagina Facebook della Montesi Pesaro, che verrà poi condivisa su quella della Pallavolo San Giustino.

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Dichiarazione del Presidente della Provincia di Perugia Bacchetta in occasione delle celebrazioni per i 160 anni dell’Unità d’Italia. “Con il nuovo Stato nacquero le Province che devono tornare nelle loro piene funzioni”

L’Unità d’Italia di cui oggi si celebrano i 160 anni dalla nascita, insieme alla Costituzione e all’Inno e alla Bandiera, riveste per la Provincia di Perugia un valore carico di simboli e di storia. Il palazzo della Provincia si affaccia su Piazza Italia a Perugia, dove a futura memoria è collocato il monumento a Vittorio Emanuele, che la scritta nel basamento ricorda come ultimo re di Sardegna e primo re del neonato Stato.

Il Palazzo che la Provincia di Perugia condivide con la Prefettura è l’edificio che più di ogni altro simboleggia il sacrificio di tanti patrioti che credettero nell’Italia come unico Stato. Mai dimenticati sono i moti del 1859 con i suoi martiri e la furia con la quale venne demolita la Rocca Paolina vista come simbolo di tirannia sulle cui rovine è stato edificato il Palazzo.


Con l’Unità d’Italia nacquero le Province con le quali si volle realizzare un’istituzione garante del presidio democratico quale cerniera tra i Comuni e lo Stato.
Oggi si avverte l’esigenza di rinnovare quel patto che lo Stato fece con i territori restituendo alle Province quel ruolo di sintesi delle esigenze delle comunità mediante l’elezione dei propri rappresentanti da parte dei cittadini. Le Province devono tornare nelle loro piene funzioni così come gli italiani hanno deciso con il referendum.


Chiudo ispirandomi alle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella unendomi al suo auspicio per un domani migliore sull’esempio di chi concretizzando “il sogno risorgimentale ha suggellato l’identità della Nazione”.
L’emergenza sanitaria che da oltre un anno incombe sul nostro Paese e sul mondo ci obbliga a ispirarci ai valori che nel segno dell’unità e della solidarietà ci permetterà di guardare al futuro con rinnovato slancio e ottimismo.

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La Sinistra. Per Castello ha incontrato l’ANPI

Lunedì 15 Marzo 2021 una delegazione de “La Sinistra. Per Castello” ha incontrato Presidente e Comitato dell’ANPI Città di Castello. 

Condividiamo con l’ANPI la forte preoccupazione per alcuni segnali di carattere revisionista che arrivano dalla società. La storia antifascista di Città di Castello va non solo ricordata, ma anche rivendicata per evitare grigie operazioni che tendono a mettere tutti sullo stesso piano e svuotare di contenuti le ricorrenze fondanti la nostra Repubblica antifascista nata dalla Resistenza.

Per questo riteniamo che per il futuro occorra valorizzare maggiormente il lavoro dell’ANPI per il contributo decisivo che può portare in termini di divulgazione e ricostruzione storica delle vicende della Resistenza nella nostra vallata.

Non solo. Lo diciamo chiaramente. Per parte nostra siamo molto preoccupati per il fastidio quotidiano e dilagante nei confronti della diversità e per l’affermarsi di proposte politiche che nella crisi fomentano la guerra tra poveri. Secondo noi sono dinamiche che rischiano di minare alle fondamenta la democrazia e la libertà conquistate con la resistenza partigiana. Per questo ogni giorno e in ogni luogo vanno difesi e coltivati i valori della Costituzione. Noi continueremo a farlo perché ieri come oggi siamo con le partigiane e i partigiani. 

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Inarsind: “Soddisfazione e apprezzamento per la proroga del Superbonus 110%”

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“Salutiamo con viva soddisfazione e apprezzamento  la  scelta del Governo,  a nome degli ingegneri e architetti liberi professionisti che rappresentiamo”. Lo afferma Inarsind in riferimento alla notizia che il Superbonus 110%, che tanto sta attirando l’attenzione degli operatori e dei professionisti impegnati del settore costruzioni, verrà prorogato fino a fine 2023.

A svelarlo è la bozza di Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ovvero del Ricovery Plan nazionale, che l’Italia dovrà presentare entro fine aprile all’Ue per ricevere i fondi previsti dal Next generation Eu e destinati a finanziare la ripresa economica nel triennio 2021-2023. La proroga al 2023 è appunto contenuta nelle Schede Tecniche inviate dal Governo alle Commissioni di Camera e Senato. Non si tratta ancora, quindi, di notizia ufficiale ma sicuramente è un’indicazione chiara di quelle che sono le intenzioni dell’Esecutivo Draghi.

La soddisfazione di Inarsind nasce dal fatto che il Governo Draghi abbia accolto in questo modo, anche se in maniera parziale, la richiesta che la stessa organizzazione nazionale aveva espresso con un lettera di una settimana fa, inviata al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e al presidente del Consiglio Mario Draghi,  nella quale si chiedeva appunto che il cosiddetto Superbonus 110% potesse vedere la proroga per l’esecuzione delle opere edilizie fino a fine 2024.

“Lo slittamento a fine 2023 dell’efficacia del Superbonus 110% – spiega quindi una nota Inarsind .- rappresenta comunque un primo passo importante, e una proroga che consentirebbe intanto,  anche a coloro che stanno adesso valutando gli interventi, di portarli a termine senza forzare i tempi e dedicando il giusto tempo allo studio, alla progettazione, all’approvazione e all’esecuzione degli stessi”.

“Si tratta – approfondisce Marco Becucci, ingegnere aretino segretario nazionale di Inarsind – di un’importante occasione per un autentico rinnovamento dell’intera economia nazionale che tanto dipende dal settore edilizio, e che consentirà di uscire dall’immobilismo, muovendo verso un nuovo assetto del territorio, una trasformazione ecologica delle città e delle infrastrutture, e anche un’efficace tutela dei beni. Per questo ci auguriamo che l’efficacia del Superbonus 110% possa poi essere prossimamente posticipata ancora fino a includere tutto il 2024”.

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Corsi di formazione tecnici superiori anche a Città di Castello: quasi unanimità per l’odg che potenzia l’offerta della ASP Bufalini, presentato da PD, PSI, La Sinistra

Il consiglio comunale di Città di Castello, nella seduta di lunedì 15 marzo 2021, ha approvato con la sola astensione di Tiziana Croci (Psi) e Vittorio Vincenti (Tiferno Insieme) l’ordine del giorno a firma Massimo Minciotti, consigliere pd, Vittorio Morani, capogruppo del PSI, Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra “perchè sindaco e Giunta sostengano le attività di potenziamento formativo professionale, trasmettendo il presente atto alla Presidente della Regione Umbria e all’assessore regionale preposto per introdurre corsi di formazione tecnici superiori come elemento di innovazione e rafforzamento, fin dalla programmazione FSE 2021-2027”.

Nel presentare il documento Massimo Minciotti ha detto: “l’Umbria non risponde alle esigenze del mercato del lavoro regionale, rispetto alle regioni vicine e in particolare manca la formazione ad indirizzo IFTS ( Istruzione Formazione Tecnica Superiore ) alla quale sono destinate risorse importanti ma che devono seguire un calendario preciso, garantendo la formazione di tecnici specializzati, figure professional i rispondenti alla domanda del mondo del lavoro pubblico e private. Questi percorsi sono un’alternativa per i giovani, anche oltre i 18 anni che hanno rinunciato a Università o altri diploma con un indice di occupazione dell’83%. Coinvolgerebbe il mondo delle imprese, delle università, il terzo settore, innestandosi nel piano Nazionale Industria di industria 4.0 e Green economy. In Umbria è stato fondato il S.U.L ( Scuole Umbre per il Lavoro ), il quale unisce sei Enti Storici Umbri di formazione professionale di cui l’ASP O.O.BUFALINI è uno dei fondatori. Anche a seguito degli incontri con la commissione regionale e comunale, sarebbe auspicabile il potenziamento dell’offerta formativa professionale vista l’importanza dei corsi post tecnici superiori diploma in tecnico per l’automazione e i sistemi meccatronici, responsabile produzioni e trasformazioni agrarie, sviluppo dei prodotti e processi a base biotecnologica, marketing ed internazionalizzazione imprese, con specializzazione per le imprese operanti nella filiera ricettivo – turistica”.


Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha aggiunto: “Tutta l’offerta formativa aggiuntiva è un contributo alla vita scolastica per qualificare i nostri studenti e scongiurare l’abbandono davanti ad un ostacolo o una difficoltà. Allargando l’offerta, si facilita anche l’inserimento nel mondo del lavoro. Ci sono richieste sia da aziende italiane che dall’Europa. L’ASP Bufalini è il più rappresentativo della Regione ed è stata un’opportunità per tanti, me compreso. Il gruppo socialista sostiene questo odg, che impegna sindaco e Giunta a sollecitare la Regione perché si impegni a sostenere i percorsi formativi di Bufalini”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto “è tutto molto condivisibile ma manca un pezzo della storia. Bene l’unione tra enti di formazione per entrare in un contesto di finanziamenti in Italia.

Le risorse in realtà c’erano e venivano spese ma nel contesto scerotizzato dell’Umbria queste realtà non ne hanno usufruito perché la parte del leone la faceva Confindustria. Oggi altri soggetti reclamano supporto perché la formazione tecnica alternativa agli studi ha prodotto occupazione. La situazione fotografata risale alla Giunta Marini e non a quella in carica. C’è stato un confronto di Bufalini con i consiglieri del territorio e verrà riportato alla Giunta ma ai fondi bisogna accedere con i progetti”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “Bene tutto quanto potenzia l’offerta e viene incontro alla domanda di formazione dei ragazzi. La Regione sconta un certo ritardo, non di oggi, su questo anello della formazione tecnica superiore. In Umbria ne abbiamo uno solo a Perugia. Sono d’accordo nell’attivare corsi di tecnico superiore e nel fare una ricognizione per capire quali sono i settori su cui c’è richiesta. Evitiamo la fuga dei cervelli, la formazione del futuro non è solo università ma anche specializzazione in collegamento con aziende. Siamo favorevoli”. Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, ha ribadito “L’importanza della formazione per il territorio, che è ben presente anche ai vertici regionali che hanno incontrato l’asp Buifalini.

Sono d’accordo potenziamo l’offerta e tratteniamo in loco la nostra migliore forza lavoro”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha detto “utile al territorio. Il progetto SUL della Bufalini e la loro aggregazione è un’opportunità per studenti e imprese. Il sistema imprenditoriale uscirà diverso dal fenomeno pandemico. In un momento di trasformazione come questo avere uno strumento di supporto nella formazione e nella riqualificazione di chi sarà espulso dal processo produttivo diventa strategico per la ripresa. Il documento della programmazione 21-27 prevede un biennio ponte per i fondi comunitari precedenti ancora con minori vincoli. Speriamo in una dialettica ed una capacità di progettazione all’altezza di questa congiuntura e che il livello ragionale abbia capacità di ascolto e di intervento”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo misto, ha detto: “Ho conosciuto la asl Bufalini per i percorsi di formazione enogastronomica.

L’impegno di questi ragazzi che vogliono entrare nel mondo del lavoro devono avere un interlocutore. Ho chiesto che la Provincia sostenesse la Bufalini ma quando si va a fare i conti, alcune spese sono superflue. C’è personale esterno che si potrebbe eliminare. I finanziamenti sono stati dati. Se non ci sono i risultati dispiace. Sostengo la Bufalini e l’odg ma tagliamo i rami secchi e mettiamo in sicurezza le strutture”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia: “Sono d’accordo con l’odg per le ricadute positive sui nostri giovani. C’è molto da fare da parte della Regione per l’eredità di una situazione critica, dovuta al lassismo e a posizioni di privilegio, che hanno remunerato i formatori e non formato gli studenti. La formazione è dentro una visione contraria a quella del reddito di cittadinanza. Propongo il sistema bocconiano: chi esce da questa università ha un lavoro assicurato. Non tutti se la possono permettere e la Regione deve fare in modo di abbassare le soglie d’accesso.

Il sistema è in rapida evoluzione: la Regione deve intercettare la nuova domanda di lavoro e incanalare in questa direzione i corsi per evitare la fuga in altri territorio all’estero. Un’occasione da cogliere subito o sarà troppo tardi”. Per Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, “Bufalini è un’eccellenza ma qui stiamo parlando di formazionopoli. Serve una raccomandazione anche per fare gli oss. Non siamo in ritardo: i lavori stanno cambiando. La pandemia è un elemento aggiuntivo non l’unico. Facciamo qualcosa di più innovativo rispetto alle altre realtà. Non come è stato fatto fino ad oggi. Puntiamo sulla qualità. Il lavoro non è solamente pratica ci vogliono anche nozioni teoriche. Altrimenti diamo loro il reddito di cittadinanza che costa meno”. Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici per Città di Castello, ha detto: “I dati dicono che l’Umbria ha dati bassi di laureati. Questa opportunità va colta. Non sono d’accordo con Gasperi ma sono d’accordo con l’odg e con la necessità di dare una opportunità fomativa a tanti ragazzi non laureati”.

Luciana Bassini, assessore alle Politiche sociali, ha aggiunto: “Incontrerò la Bufalini per capire la situazione nel nostro territorio e dove investire nei corsi. Alcuni sono stati attivati ma non dobbiamo creare false alternative tra chi li frequenta. Ho conosciuto ragazzi che hanno iniziato sperando in un lavoro alla fine del percorso ma non è avvenuto. Oggi è uscito un bellissimo corso della Regione e ho diramato l’informazione per trovare ragazzi interessati. Sarà impegno della Giunta attivare più corsi possibili con sbocchi realistici”. Nelle dichiarazioni di voto Gasperi ha specificato che “E’ necessario pensare ai lavori di domani”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha fatto I complimenti “alla Bufalini che va Avanti senza contribute pubblici e trova finanziamenti grazie ai progetti. La formazione professionale è uno sbocco importante e la Bufalini offre attualmente sei corsi. Specialmente il corso per acconciatore, la richiesta sul mercato del lavoro è immediate”. Luigi Bartolini, consigliere dei Civici per Città di Castello, ha ditto: “Essere diplomato qualche anno fa alla scuola operaia non era molto qualificante ma oggi la Bufalini è una realtà diversa che permette un inserimento e un future di autonomia anche per chi non vuole continuare gli studi”.

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Altra vittima del Covid-19 a Monte Santa Maria Tiberina.

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La comunità si stringe attorno alla famiglia di Ersilia Splendorini.
“Una donna operosa e sempre gentile con tutti, una vera perdita per la nostra comunità”, così le parole del Sindaco Letizia Michelini che si stringe al dolore dei familiari e di quanti la conoscevano.

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Corsi di formazione tecnici superiori anche a Città di Castello: quasi unanimità per l’odg che potenzia l’offerta della ASP Bufalini, presentato da PD, PSI, La Sinistra

Il consiglio comunale di Città di Castello, nella seduta di lunedì 15 marzo 2021, ha approvato con la sola astensione di Tiziana Croci (Psi) e Vittorio Vincenti (Tiferno Insieme) l’ordine del giorno a firma Massimo Minciotti, consigliere pd, Vittorio Morani, capogruppo del PSI, Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra “perchè sindaco e Giunta sostengano le attività di potenziamento formativo professionale, trasmettendo il presente atto alla Presidente della Regione Umbria e all’assessore regionale preposto per introdurre corsi di formazione tecnici superiori come elemento di innovazione e rafforzamento, fin dalla programmazione FSE 2021-2027”.

Nel presentare il documento Massimo Minciotti ha detto: “l’Umbria non risponde alle esigenze del mercato del lavoro regionale, rispetto alle regioni vicine e in particolare manca la formazione ad indirizzo IFTS ( Istruzione Formazione Tecnica Superiore ) alla quale sono destinate risorse importanti ma che devono seguire un calendario preciso, garantendo la formazione di tecnici specializzati, figure professional i rispondenti alla domanda del mondo del lavoro pubblico e private.

Questi percorsi sono un’alternativa per i giovani, anche oltre i 18 anni che hanno rinunciato a Università o altri diploma con un indice di occupazione dell’83%. Coinvolgerebbe il mondo delle imprese, delle università, il terzo settore, innestandosi nel piano Nazionale Industria di industria 4.0 e Green economy. In Umbria è stato fondato il S.U.L ( Scuole Umbre per il Lavoro ), il quale unisce sei Enti Storici Umbri di formazione professionale di cui l’ASP O.O.BUFALINI è uno dei fondatori. Anche a seguito degli incontri con la commissione regionale e comunale, sarebbe auspicabile il potenziamento dell’offerta formativa professionale vista l’importanza dei corsi post tecnici superiori diploma in tecnico per l’automazione e i sistemi meccatronici, responsabile produzioni e trasformazioni agrarie, sviluppo dei prodotti e processi a base biotecnologica, marketing ed internazionalizzazione imprese, con specializzazione per le imprese operanti nella filiera ricettivo – turistica”.
Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha aggiunto: “Tutta l’offerta formativa aggiuntiva è un contributo alla vita scolastica per qualificare i nostri studenti e scongiurare l’abbandono davanti ad un ostacolo o una difficoltà. Allargando l’offerta, si facilita anche l’inserimento nel mondo del lavoro. Ci sono richieste sia da aziende italiane che dall’Europa. L’ASP Bufalini è il più rappresentativo della Regione ed è stata un’opportunità per tanti, me compreso.

Il gruppo socialista sostiene questo odg, che impegna sindaco e Giunta a sollecitare la Regione perché si impegni a sostenere i percorsi formativi di Bufalini”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto “è tutto molto condivisibile ma manca un pezzo della storia. Bene l’unione tra enti di formazione per entrare in un contesto di finanziamenti in Italia. Le risorse in realtà c’erano e venivano spese ma nel contesto scerotizzato dell’Umbria queste realtà non ne hanno usufruito perché la parte del leone la faceva Confindustria. Oggi altri soggetti reclamano supporto perché la formazione tecnica alternativa agli studi ha prodotto occupazione. La situazione fotografata risale alla Giunta Marini e non a quella in carica. C’è stato un confronto di Bufalini con i consiglieri del territorio e verrà riportato alla Giunta ma ai fondi bisogna accedere con i progetti”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “Bene tutto quanto potenzia l’offerta e viene incontro alla domanda di formazione dei ragazzi. La Regione sconta un certo ritardo, non di oggi, su questo anello della formazione tecnica superiore. In Umbria ne abbiamo uno solo a Perugia. Sono d’accordo nell’attivare corsi di tecnico superiore e nel fare una ricognizione per capire quali sono i settori su cui c’è richiesta. Evitiamo la fuga dei cervelli, la formazione del futuro non è solo università ma anche specializzazione in collegamento con aziende.

Siamo favorevoli”. Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, ha ribadito “L’importanza della formazione per il territorio, che è ben presente anche ai vertici regionali che hanno incontrato l’asp Buifalini. Sono d’accordo potenziamo l’offerta e tratteniamo in loco la nostra migliore forza lavoro”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha detto “utile al territorio. Il progetto SUL della Bufalini e la loro aggregazione è un’opportunità per studenti e imprese. Il sistema imprenditoriale uscirà diverso dal fenomeno pandemico. In un momento di trasformazione come questo avere uno strumento di supporto nella formazione e nella riqualificazione di chi sarà espulso dal processo produttivo diventa strategico per la ripresa. Il documento della programmazione 21-27 prevede un biennio ponte per i fondi comunitari precedenti ancora con minori vincoli. Speriamo in una dialettica ed una capacità di progettazione all’altezza di questa congiuntura e che il livello ragionale abbia capacità di ascolto e di intervento”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo misto, ha detto: “Ho conosciuto la asl Bufalini per i percorsi di formazione enogastronomica. L’impegno di questi ragazzi che vogliono entrare nel mondo del lavoro devono avere un interlocutore. Ho chiesto che la Provincia sostenesse la Bufalini ma quando si va a fare i conti, alcune spese sono superflue.

C’è personale esterno che si potrebbe eliminare. I finanziamenti sono stati dati. Se non ci sono i risultati dispiace. Sostengo la Bufalini e l’odg ma tagliamo i rami secchi e mettiamo in sicurezza le strutture”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia: “Sono d’accordo con l’odg per le ricadute positive sui nostri giovani. C’è molto da fare da parte della Regione per l’eredità di una situazione critica, dovuta al lassismo e a posizioni di privilegio, che hanno remunerato i formatori e non formato gli studenti. La formazione è dentro una visione contraria a quella del reddito di cittadinanza. Propongo il sistema bocconiano: chi esce da questa università ha un lavoro assicurato. Non tutti se la possono permettere e la Regione deve fare in modo di abbassare le soglie d’accesso. Il sistema è in rapida evoluzione: la Regione deve intercettare la nuova domanda di lavoro e incanalare in questa direzione i corsi per evitare la fuga in altri territorio all’estero. Un’occasione da cogliere subito o sarà troppo tardi”.

Per Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, “Bufalini è un’eccellenza ma qui stiamo parlando di formazionopoli. Serve una raccomandazione anche per fare gli oss. Non siamo in ritardo: i lavori stanno cambiando. La pandemia è un elemento aggiuntivo non l’unico. Facciamo qualcosa di più innovativo rispetto alle altre realtà. Non come è stato fatto fino ad oggi. Puntiamo sulla qualità. Il lavoro non è solamente pratica ci vogliono anche nozioni teoriche. Altrimenti diamo loro il reddito di cittadinanza che costa meno”. Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici per Città di Castello, ha detto: “I dati dicono che l’Umbria ha dati bassi di laureati. Questa opportunità va colta. Non sono d’accordo con Gasperi ma sono d’accordo con l’odg e con la necessità di dare una opportunità fomativa a tanti ragazzi non laureati”.

Luciana Bassini, assessore alle Politiche sociali, ha aggiunto: “Incontrerò la Bufalini per capire la situazione nel nostro territorio e dove investire nei corsi. Alcuni sono stati attivati ma non dobbiamo creare false alternative tra chi li frequenta. Ho conosciuto ragazzi che hanno iniziato sperando in un lavoro alla fine del percorso ma non è avvenuto. Oggi è uscito un bellissimo corso della Regione e ho diramato l’informazione per trovare ragazzi interessati. Sarà impegno della Giunta attivare più corsi possibili con sbocchi realistici”.

Nelle dichiarazioni di voto Gasperi ha specificato che “E’ necessario pensare ai lavori di domani”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha fatto I complimenti “alla Bufalini che va Avanti senza contribute pubblici e trova finanziamenti grazie ai progetti. La formazione professionale è uno sbocco importante e la Bufalini offre attualmente sei corsi. Specialmente il corso per acconciatore, la richiesta sul mercato del lavoro è immediate”. Luigi Bartolini, consigliere dei Civici per Città di Castello, ha ditto: “Essere diplomato qualche anno fa alla scuola operaia non era molto qualificante ma oggi la Bufalini è una realtà diversa che permette un inserimento e un future di autonomia anche per chi non vuole continuare gli studi”.

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Taxi sanitario per il vaccino ai tifernati fragili o con difficoltà. Lo annuncia l’assessore Bassini sulla base di una collaborazione con la PAT

I tifernati fragili e con difficoltà economiche per andare a vaccinarsi potranno avvalersi del taxi sanitario della PAT messo a disposizione di queste categorie dal Comune di Città di Castello.

Tecnicamente si chiama “Presidio polifunzionale socio-sanitario a favore della popolazione fragile del territorio comunale”, concretamente la PAT, Pubblica Assistenza Tifernate di Città di Castello fino alla fine di settembre effettuerà un servizio di taxi sanitario per l’accesso dei cittadini fragili o con difficoltà economiche ai servizi sanitari di contrasto alla pandemia da Covid-19, con particolare riferimento alla zona sud del Comune di Città di Castello al fine di garantire reperibilità per quanto riguarda le necessità di trasporto dei minori, in relazione anche all’Emergenza Coronavirus.


La notizia viene comunicata dall’assessore alle Politiche sociali di Città di Castello Luciana Bassini che sottolinea come “la vaccinazione anti-Covid-19 nei vari ambiti territoriali di competenza della singole ASL e aziende ospedaliere, coinvolge soprattutto in questa fase le categorie maggiormente esposte al rischio di contagio, quali anziani e soggetti deboli, spesso non dotate di mezzi di spostamento o impossibilitate a farlo autonomamente.

Insieme alla PAT mettiamo a disposizione un presidio giornaliero nella zona sud del Comune presso la struttura del Palazzetto dello Sport di Trestina per la popolazione debole di tutto il territorio Comunale con la finalità di assicurare il trasporto di persone anziane o adulti fragili che presentano difficoltà temporanee o permanenti o si trovino prive di supporto parentale per recarsi dal proprio domicilio alla sede dei servizi sanitari per effettuare prestazioni sanitarie programmate e richieste dalla ASL n.1. Le risorse del nostro capitale sociale nel volontariato sono fondamentali – conclude la Bassini – per integrare il circuito del welfare specialmente in questo frangente di emergenza, dove le regole ordinarie saltano e c’è bisogno di interventi che all’altezza dell’eccezionalità del momento.

Grazie alla professionalità di Pat un tassello del mosaico dell’assistenza socio-sanitaria è andato al suo posto e sarà fondamentale anche per il prosieguo della campagna vaccinale”.

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Collage di foto dei bambini di una scuola primaria e della loro insegnante con mascherine indossate e cartelli “civici” sul rispetto delle regole. Bacchetta: “messaggio commovente e sincero, esempio per tutti noi. Appena possibile ci incontreremo in comune”

Piccole “sentinelle civiche” fra i banchi di scuola: testimonial del rispetto delle regole con il desiderio di tornare in classe alla normalità perduta. Il Covid, l’incedere a singhiozzo della pandemia fra lockdown, chiusure, distanziamenti e collegamenti a distanza non hanno cancellato la speranza nel volto e nei sorrisi di alcuni bambini di una scuola prima di Città di Castello che, assieme alla loro insegnante, Barbara Ghezzi, hanno deciso di realizzare un puzzle di foto che li ritraggono con la mascherina ben indossata ed eloquenti cartelli con “Hashtag” inneggianti al rispetto delle regole, quelle regole che loro hanno sempre rispettato in classe ed in famiglia e alla riapertura della scuola. Un inedito “quadro” di classe che poi è stato postato su facebook ed in poco tempo ha fatto il giro della rete registrando commenti di sostegno e ammirazione. Hanno inviato quel loro sincero e spontaneo collage di foto e messaggi al sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, per sottolineare attraverso la massima istituzione cittadina che loro sono cittadini e studenti esemplari come tutti i loro piccoli colleghi, coetanei ed anche gli altri più grandi. Dietro quelle mascherine ci sono sorrisi, sogni e desideri che sono stati rinchiusi dietro un monitor freddo ed impersonale, racchiusi in una sigla “Dad” che è diventata loro malgrado il titolo della attuale esistenza. Sono stati esemplari. “Un messaggio commovente davvero incisivo che accomuna tutti i bambini e gli studenti di ogni scuola di ogni ordine e grado che assieme alle loro famiglie pagano il prezzo più alto di una situazione difficile. Appena sarà possibile – ha proseguito il sindaco Bacchetta – sarebbe bello incontrare in comune quei bambini e la loro insegnante magari nella sala del consiglio comunale dove i “grandi” prendono decisioni anche per i più piccoli, per garantirgli un futuro radioso e sicuro. Lo faremo con grande orgoglio di dimostrare attraverso loro che siamo una grande comunità”
CDCNOT/21/03/17/COMINLINEA/154/GGAL

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