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Covid a Sansepolcro: i controlli della Municipale e il sostegno alla Asl nel tracciamento. Verifiche quotidiane affinchè siano rispettate le regole

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Guadagni: “Situazione sotto controllo”Controlli con pattuglie a piedi o in auto e sostegno alla Asl nelle attività di tracciamento dei positivi e dei loro contatti. La Polizia Municipale di Sansepolcro è in prima linea nelle azioni anti Covid, in base alle esigenze sia del Comune che dell’Azienda Sanitaria.Un’azione a 360 gradi, spiegata dal comandante Antonello Guadagni: “Il momento è particolarmente impegnativo. Mi sembra che la comunità del Borgo stia rispondendo abbastanza bene alle regole in vigore. Ogni giorno, i nostri agenti controllano una cinquantina di veicoli, per verificare che gli spostamenti siano in linea con quanto previsto dal DPCM. Inoltre ci muoviamo a piedi, soprattutto nel centro storico, per assicurarci che i cittadini indossino le mascherine e osservino le distanze”.L’altra attività importante riguarda le verifiche delle procedure di asporto, messe in campo dalle attività commerciali, sia di genere alimentare che non. “Per il momento non è stata elevata alcuna multa, né agli automobilisti né agli esercenti – continua il Comandante – Alcune raccomandazioni sono state fatte, i controlli continuano, ma per ora non sono emerse problematiche particolari”.Sul fronte del sostegno alla Asl, la Polizia Municipale aiuta l’Azienda nel rintracciare eventuali positivi che gli Uffici della Prevenzione non riescono a raggiungere, magari per un cambio di indirizzo. “Noi conosciamo tutti al Borgo, quindi diamo volentieri un sostegno per individuare le persone positive, facendo in modo che siano raggiunte dalla comunicazione della Asl” conclude Guadagni.

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Esclusivo Lama Calcio: Cristian Volpi “rimborsi versati fino al giorno prima dello stop. Non è possibile pensare di ripartire senza certezze sulla continuità dei tornei”

“La nostra volontà di proseguire nel progetto Lama è la stessa di inzio stagione, ma va da se che senza certezze non vale la pena nemmeno provarci a ripartire. Sento dire che ci sono società, di categorie inferiori, che proveranno a chiedere alla Federazione un rimborso sulle quote versate per l’iscrizione, non prendo posizione a riguardo detto questo, qualcosa va fatto perchè il rischio desertificazione del calcio dilettantistico è reale. Serve un segnale forte da parte di chi guida lo sport, incentivi economici perchè l’economia reale, parlo di imprenditori pronti ad investire, in questo momento non ci sono. Concludo con un pensiero, non è possibile pensare di ripartire senza certezze sulla continuità dei tornei “

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/175766490885545
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Montone: Comune e progetto #Gemma insieme contro il Covid. Venerdì 20 novembre diretta facebook per sensibilizzare i cittadini

Il sapere diventa sempre più prezioso. Il progetto #Gemma, oltre a promuovere cultura digitale, si mette a disposizione dei Comuni per aiutarli a sensibilizzare i cittadini al rispetto di tutte le norme di contenimento del coronavirus. Su questa scia, insieme al Comune di Montone è stato organizzato domani pomeriggio (venerdì 20 novembre) un incontro per dare informazioni utili a tutta la comunità, con l’intento di richiamare l’attenzione sulle buone pratiche che siamo chiamati a tenere a seguito dell’aumento dei contagi. Un invito ad osservare sempre le semplici regole per il contenimento della pandemia, fondamentali per proteggersi e limitare il contagio del virus.
L’iniziativa trasmessa in diretta facebook alle 18.30 sulla pagina del progetto #Gemma e sul proprio canale You Tube, vedrà la partecipazione del sindaco Mirco Rinaldi, di Daniela Cecchini, infermiera dell’ospedale di Città di Castello, di Roberto Raspa di Anci Umbria ProCiv e di Gabriele Fossi, dottore Usca del distretto di Umbertide.
“Abbiamo pensato – spiega il sindaco Rinaldi – di organizzare questo incontro per ricordare a tutti quanto sia importante essere prudenti e rispettare le regole per tutelare noi stessi, i nostri cari e tutte le altre persone che ci stanno intorno. Ora più che mai nella battaglia contro il virus dobbiamo restare uniti, in quanto ciascuno di noi può fare la differenza con il proprio comportamento. Sarà un momento di approfondimento arricchito da testimonianze di chi, ogni giorno, è in prima linea per aiutare il prossimo e fermare il virus”.

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Covid 19 a San Giustino: attualmente si contano 49 persone positivi, una delle quali ricoverata in ospedale

Aggiornamento quadro complessivo dei positivi sul nostro territorio

Sono 49 le persone attualmente positive, delle quali 1 ricoverata in ospedale e le altre poste in isolamento domiciliare.

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“No all’ATO Unico regionale dell’acqua”, la piccola grande vittoria dei Comuni. Assessore Marconcini: “Segnale importante per dare centralità anche ai territori periferici”

“Scongiurata la costituzione di un ATO unico regionale per l’acqua. Un piccolo grande risultato che noi Comuni abbiamo ottenuto questa mattina durante l’assemblea di AIT”.

Dopo aver preso le distanze dagli aumenti tariffari previsti per il prossimo triennio, ai quali purtroppo non è possibile apportare modifiche, l’assessore ai Beni Comuni di Sansepolcro Gabriele Marconcini sottolinea la battaglia vinta oggi.

“Proprio mentre stavamo denunciando l’ultimo difetto di fabbrica del modello gestionale dell’acqua, nella seduta odierna dell’Assemblea dell’AIT siamo riusciti a compiere un passo importantissimo: in Toscana la futura gestione dell’acqua non soltanto sarà pubblica, come già votato due anni fa, ma seguirà anche una logica di prossimità, che ridarà centralità ai territori.

Grazie a questa votazione, siamo riusciti ad accantonare lo spettro dell’ambito unico toscano che più volte era stato caldeggiato dai vertici politici regionali. Come Comune abbiamo sempre insistito per associare il processo di ripubblicizzazione ad una gestione della risorsa che potesse aderire alle peculiarità dei rispettivi territori. Siamo pertanto molto soddisfatti per aver formalizzato questo importante indirizzo politico”.

Un’unica gestione regionale avrebbe infatti favorito un’eccessiva centralizzazione che di certo non sarebbe andata a beneficio delle aree più periferiche. “Con questo atto – continua Marconcini – riusciamo finalmente a rompere il mito che le macro-aree favoriscano le economie di scala: in questi anni abbiamo avuto modo di constatare nitidamente il contrario: non solo sull’acqua, ma anche sui rifiuti, sulla sanità, sui consorzi di bonifica, ecc”.

Questa buona notizia non cancella il corto circuito denunciato ieri, cioè quello che, di fronte ad una riduzione dei consumi, l’attuale modello gestionale preveda un aumento delle tariffe. “Purtroppo su questo problema non abbiamo margine di azione. C’è da dire, inoltre, che le disposizioni approvate oggi saranno operative soltanto dopo la scadenza delle attuali concessioni con i soggetti gestori dell’acqua: il territorio aretino dell’ATO 4 – Alto Valdarno dovrà quindi attendere il 2027 prima di attuare certi indirizzi. Ma ad ogni modo, al di là delle tempistiche non certo prossime, oggi i Comuni hanno espresso questo importantissimo indirizzo che segue quello della ripubblicizzazione, votato il 16 novembre 2018. Ora non rimane che attendere un nuovo provvedimento regionale che possa superare definitivamente la logica perversamente centralizzatrice della Legge 69 del 2011” conclude l’assessore.

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Federfarma “allarme vaccini non abbiamo antinfluenzali per gli aretini “

 “Siamo molto preoccupati – dice semplicemente Roberto Giotti, presidente di Federfarma Arezzo, l’Associazione Provinciale dei Titolari di Farmacia Privata – sarà difficile che le Farmacie riusciranno ad avere i vaccini antinfluenzali per tutta la popolazione. C’era tutto il tempo per organizzarsi al meglio, ma la catena governativa e istituzionale, che doveva far in modo di garantire a tutti l’accesso alle vaccinazioni, anche a pagamento, non ha funzionato, si è inceppata, e ora noi Farmacisti siamo in trincea, sottoposti alla quotidiane insistenti e comprensibili richieste dei cittadini, e non sappiamo come dare risposte ai nostri Assistiti. Ci vorrebbe una svolta operativa, che aspettiamo il più presto possibile”.

Tutto questo proprio quest’anno in cui la vaccinazione antinfluenzale è molto più necessaria ed indispensabile del solito: è infatti fondamentale per agevolare la diagnosi differenziale di Covid-19 con l’influenza stagionale e di conseguenza gestire i casi sospetti, soprattutto considerando l’attuale forte ripresa dell’epidemia.

“Eppure i vaccini antinfluenzali mancano, non ci sono nelle Farmacie aretine (come nel resto delle Farmacie italiane)” che, attraverso le parole del presidente Giotti, lanciano un forte allarme perché “si riattivi al più presto la catena logistica appropriata, ed il Commissario Straordinario ed i nostri Governanti si mettano all’opera rapidamente per ottenere le dosi necessarie per fornire il vaccino anche alla popolazione lavorativa e attiva che al momento non può ottenerlo a causa della sua assenza nelle Farmacie Private che rappresento, che con la loro distribuzione capillare sul territorio possono garantire, se messe in grado di farlo, la massima copertura territoriale e quindi un facile accesso alla vaccinazione come hanno fatto per la prima fase, quella cioè che ha visto coinvolte le persone a rischio e gli ultrasessantenni, attraverso la consegna dei vaccini antinfluenzali e antipneumococcico ai Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta”.

Facciamo questo appello, spiega Giotti, “non certo per interessi economici ma per poter continuare a svolgere ancora una volta quel ruolo di sentinelle avanzate del Servizio Sanitario Regionale che abbiamo portato avanti in questo terribile anno pandemico: è davvero importante vaccinare, oltre i soggetti a rischio, la maggior parte della popolazione attiva per costituire un’immunità di gregge per evitare il congestionamento della sanità territoriale ed ospedaliera. Per questo Federfarma offre ancora una volta la massima disponibilità a collaborare con le Istituzioni per incrementare significativamente i livelli di copertura vaccinale”.

attualmente, purtroppo, queste dosi di vaccino non sono disponibili, vista la sostanziale impossibilità, da parte delle Case Farmaceutiche, di cedere alle Farmacie dosi vaccinali, perché la produzione è già stata completamente assorbita dalle richieste avanzate dalle Amministrazioni Regionali, i cui acquisti hanno fatto registrare un incremento medio del 43% circa, con picchi anche superiori al 100%, rispetto alle acquisizioni della pregressa stagione 2019-2020 e le relative prenotazioni sono state fatte in ritardo.

“Questo significa – approfondisce il Presidente delle Farmacie Private della Provincia di Arezzo – che, in assenza di un canale rifornito, capillarmente diffuso e facilmente raggiungibile da tutti, qual è la Farmacia, molti cittadini, appartenenti soprattutto alla fascia attiva della popolazione e quindi sottoposti a un maggior rischio di contagio, si trovano nell’impossibilità di vaccinarsi”.

Per farsi trovare pronta a tutto non appena sarà possibile avere i vaccini a disposizione, e in vista dell’importante campagna decisiva vaccinaleanti-Covid, Federfarma patrocina e promuove i corsi ECM organizzati dall’Utifar volti a fornire ai Farmacisti le competenze per somministrare direttamente i vaccini agli Assistiti.

“In questa prospettiva Federfarma Arezzo –  conclude Giotti – auspica l’adozione in tempi brevi di un provvedimento legislativo che abiliti espressamente il Farmacista a inoculare i vaccini, come del resto già avviene da anni in 16 Paesi dell’Unione Europea, anche in previsione delle ormai prossime massicce campagne vaccinali anti-Covid. Peraltro, molte Farmacie sono già strutturate nell’ambito della regolamentazione della Farmacia dei Servizi,per consentire, presso i propri locali, la somministrazione del vaccino da parte di un Infermiere”.

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Market place cittadino, chimera o realta? se lo chiede il Consigliere di Forza Italia Tonino Giunti

“Chissà a che punto è  la realizzazione del Market place cittadino previsto nel Documento RIPARTIAMO INSIEME approvato dal consiglio comunale di Sansepolcro per la ripartenza dopo il primo lockdown?

Nel documento RIPARTIAMO INSIEME avevo collaborato nella stesura, tra le altre cose,  facendo inserire,  nella previsione di un market place cittadino per consegne a domicilio e al turista, i prodotti alimentari, di artigianato e di abbigliamento, in un’applicazione dedicata.

Ecco oggi, che siamo alle solite chiusure per il covid,   sarebbe fondamentale far partire questo Market place. Darebbe la possibilità alle attività economiche di Sansepolcro di entrare in quelle vendite online che vanno tanto durante questi brutti momenti. Il commercio locale naviga in brutte acque, e questi interventi possono essere  boccate di ossigeno fondamentali. Non bisogna più perdere tempo per i bisogni delle categorie economiche”. 

Il consigliere Tonino Giunti

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Sindacati in presidio all’ex ospedale di Città di Castello: uno spreco che non possiamo permetterci

Recuperare l’ex ospedale di Città di Castello, in abbandono ormai da oltre 20 anni, dando finalmente corso al progetto, già previsto e finanziato, di trasformazione dello stabile di proprietà della Regione in una Casa della Salute. È la richiesta che i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, insieme alle categorie dei pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, hanno avanzato oggi con una mobilitazione proprio di fronte all’ex nosocomio, peraltro edificio di grande pregio storico e situato nel pieno centro cittadino. Mobilitazione alla quale hanno preso parte anche il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, e altri rappresentati istituzionali.
“Che fine hanno fatto i soldi destinati a questa operazione di recupero – hanno chiesto a gran voce i sindacati – e perché in una fase di emergenza sanitaria come questa non si è fatta e non si fa programmazione per il riutilizzo di strutture pubbliche importanti come questa?”. Nei giorni scorsi, infatti, una richiesta analoga era stata avanzata per l’ex ospedale di Gualdo Tadino, altra struttura pubblica abbandonata e mai riutilizzata. “Noi crediamo che gli ospedali da campo siano una risposta che rincorre l’emergenza mentre noi abbiamo bisogno di interventi che oltre a dare risposte nell’immediato consentano il potenziamento della risposta sanitaria pubblica. Quindi – hanno concluso Cgil, Cisl e Uil – accanto alle necessarie assunzioni di personale va messo in campo un progetto di recupero e riutilizzo delle importanti strutture pubbliche esistenti e ad oggi inutilizzate per potenziare la sanità del territorio, elemento imprescindibile per garantire il diritto alla salute delle persone”.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 40 guariti e 18 nuovi positivi. Segnale eccellente, l’alto numero di persone che escono dalla malattia”

“A Città di Castello ieri abbiamo avuto ben 40 guariti a fronte di 18 nuovi positivi”. Lo ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, nell’accogliere favorevolmente un riscontro che, “se registra un numero di positivi sempre alto e quindi induce a non abbassare assolutamente la guardia, evidenzia anche un numero di guariti altissimo”. “Siamo in linea con le caratteristiche di questa seconda ondata del Covid-19 nel nostro territorio, nella quale ci sono molti più contagiati, ma meno ricoveri e guarigioni più rapide, come ha mostrato la tendenza degli ultimi giorni, nella quale sono stati tantissimi coloro che sono usciti dalla malattia a Città di Castello, un segnale questo eccellente”, ha rilevato il sindaco. “Il vero problema in Umbria resta però quello dei ricoveri ospedalieri e delle terapie intensive, che, anche se si sta lavorando per il potenziamento dei posti letto, stanno raggiungendo livelli di guardia e preoccupano, a fronte del perdurare di un numero di positivi elevato a livello regionale”, ha osservato il primo cittadino, che stamattina ha partecipato alla manifestazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil davanti all’ex ospedale di Città di Castello. “La medicina del territorio è il fattore decisivo per contrastare la diffusione del Covid-19, perché è molto importante la prevenzione per evitare di congestionare gli ospedali”, ha dichiarato Bacchetta, che ha sottolineato: “il potenziamento delle strutture sanitarie territoriali a cui risponde il progetto di realizzazione della città della salute nel vecchio ospedale tifernate, che l’amministrazione comunale ha proposto alla Regione e che oggi i sindacati hanno sostenuto, diventa quindi strategico”. Il sindaco ha confermato che “nell’arco della settimana verrà completata l’operazione di trasferimento nel parcheggio del Centro Servizi di Cerbara del ‘drive through” di via Vasari”. “La nuova struttura consentirà di effettuare i tamponi nella massima sicurezza per i cittadini che necessitano dei test, ma anche per gli operatori sanitari che sono in prima linea nella garanzia di questo importante servizio”.

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Sansepolcro: Uffici demografici chiusi il 27 e 28 novembre

L’amministrazione comunale informa che il 27 e 28 novembre gli Uffici Demografici del Comune di Sansepolcro saranno chiusi per il passaggio all’ANPR, Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente.

Nei giorni subito successivi, quindi, si consiglia di prendere appuntamento per incontrare gli addetti. Sono infine possibili iniziali rallentamenti, al momento che riprenderà il servizio.

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Biblioteca comunale: interrogazione di Morini (Tiferno Insieme) si esternalizzazzione. L’assessore Tofanelli “solo gestione, nessuna gestione”

Discussa nel consiglio comunale di lunedì 16 novembre 2020 l’interrogazione di Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme a Città di Castello sulla esternalizzazione del Servizio Biblioteca. Citando la delibera della Giunta “in cui si prevede di esternalizzare per la gestione del servizio Biblioteca le attività e mansioni attualmente necessarie alla funzionalità mantenendo internamente alcune funzioni di coordinamento, controllo, monitoraggio e sviluppo”, Morini specifica come nel documento “i servizi vengono assegnati riservando la partecipazione alla procedura e l’esecuzione della fornitura ad operatori economici e a cooperative sociali e loro consorzi (cooperative di tipo b) e si prevede l’applicazione della norma volta a promuovere la stabilità occupazionale del personale attualmente impiegato. Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio indica che Lo Stato, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali ricorrono alla gestione indiretta al fine di assicurare un miglior livello di valorizzazione dei beni culturali. D’altronde, come ricordato dalla stessa delibera, le attività di supporto agli utenti della biblioteca, la catalogazione del patrimonio librario, la gestione dell’archivio storico, richiedono lo svolgimento di attività complesse che comportano una specializzazione continua”. ”Dato che l’attuale organico comunale è composto da appena quattro dipendenti di ruolo e non appare un numero sufficiente a garantire la qualità del servizio” Morini chiede le motivazioni di ricorrere all’esternalizzazione parziale per un servizio delicato e specialistico come è quello bibliotecario. Inoltre perché non si è scelto di impiegare personale interno al Comune o comunque di allargare il bando il servizio alla partecipazione di altre cooperative o personale esterno; infine quali saranno le mansioni affidate agli appartenenti alla cooperativa all’interno del servizio bibliotecario e il numero degli impiegati previsti?”. Nella replica l’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli ha detto: “Sul personale stiamo lavorando per accedere anche a graduatorie esterne per potenziare l’organico. In ogni caso l’attività della Biblioteca è stata molto efficiente: tra le prime in Umbria e rimanere aperta e l’ultima a chiudere con circa 4200 accessi da maggio ad oggi e circa 700 volumi in prestito al mese. In questo periodo che per legge è chiusa al pubblico, con i risparmio potremmo fare un prestito a casa, a domicilio con un soggetto privato probabilmente. Abbiamo un indice molto alto di apprezzamento per il lavoro che sta svolgendo la Biblioteca”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto: “Su ordine dei lavori. Abbiamo fatto fare un corso ad una persona per il Digipass ed ora è allo Sportello del cittadino”. Morini ha protestato perché “l’intervento di Rigucci non è sull’ordine dei lavori, bisogna far rispettare le regole. Quanto alla Biblioteca: ogni volta che si chiedono informazioni gli assessori rispondono con un peana sul servizio. Io ho chiesto numeri e mi è stato risposto che ci sarà un bando. Volevo sapere quanto personale con quali mansioni, quale progetto, manca un direttore della Biblioteca, come della Pinacoteca, figure che potrebbero dirigere meglio un servizio così delicato. Se si fa la gara su chi difende meglio la posizione, anch’io potrei attacare alcuni punti deboli della Biblioteca. Sarebbe sufficiente leggere dei post del servizio della Biblioteca in cui stante la grammatica creativa doveva essere intitolata a Marinetti non a Carducci. Abbiamo un direttore artistico di Estate in città ma non della Biblioteca”. Nella replica Tofanelli: “Il bando non è riservato solo a quelle di tipo B. La direzionalità delle Biblioteca è in mano ai dipendenti del comune che ora sono tre e che vorremmo portare a quattro, stiamo cercando una persona anche nelle graduatorie. Per le mansioni di gestione faremo con la cooperativa. Tutti possono sbagliare la grammatica, miglioreremo”.
DCNOT/20/11/19//COMINLINEA/476/

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Lascito Mariani: Schiattelli (misto) interpella la Giunta su interessi e richiesta di ulteriori 280 mila euro della ASL per spese legali

In un’interpellanza il consigliere comunale tifernate del Gruppo Misto Filippo Schiatelli torna a parlare del Lascito Mariani. In particolare nel documento Schiatteli dice “In considerazione dell’attuale periodo di grave emergenza sanitaria a seguito della cosiddetta seconda ondata di contagi a causa del Covid-19, che coinvolge come altri anche il nostro Ospedale cittadino, preso atto del lodevole impegno di solidarietà dello stesso nella cura di pazienti Covid provenienti anche da altri territori, essendo evidente che non si muore di solo Covid e di quanto sia importante garantire massimamente anche gli altri principali servizi sanitari, chiedo che non si rincorrano più le chimere quali i progetti sul vecchio ospedale ma piuttosto, ci si adoperi nell’immediato utilizzo, di concerto con la U.S.L. Umbria n.1, delle cospicue risorse disponibili e fino a necessità, affinché l’Ospedale e tutti gli operatori sanitari che ci lavorano possano espletare al meglio la propria funzione ovvero la cura e la prevenzione dei malati, tutti, anche delle patologie non Covid”. “Nel pieno rispetto, elemento non da poco, della volontà della testatrice Clara Mariani , la quale, se potesse vedere come negli anni siano state disattese le proprie intenzioni filantropiche si rivolterebbe nella tomba”. In particolare Schiattelli chiede “se gli impegni in carico al Sindaco ed alla Giunta, a seguito dell’approvazione da parte del consiglio dell’ordine del giorno proposto dal sindaco e Zucchini, siano stati intrappresi fattivamente oppure no, visto che da giugno ancora ad oggi, non siamo a conoscenza di nessun atto formale di concerto con la U.S.L. Umbria n.1 per l’utilizzo del lascito”. Il consigliere chiede di conoscere “esattamente a quanto ammonta ad oggi e come sia stata custodita l’ingente somma del lascito da quando, circa oltre sei anni or sono, è nelle disponibilità del nostro Comune e quanti sono ad oggi gli interessi maturati di cui parlava il Sindaco durante la Commissione Programmazione economica del maggio scorso”. Infine Schiattelli chiede se sia vero che “la ASL ha chiesto 280mila in aggiunta al lascito Mariani, trasferito nelle sue disponibilità con l’approvazione dell’ordine del giorno del Sindaco e di Zucchini, soldi relativi alle spese legali dedotte. Se è vero, che farà l’Amministrazione? Sicuramente non dovrà gravare sulle tasche dei cittadini”.
DCNOT/20/11/19//COMINLINEA/476/SSC

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Ad In Primo Piano, Luca Secondi. Appuntamento questa sera, dalle ore 21, su retesole (ch 13)

Torna in Primo Piano. Ospite del programma condotto da Micheler Tanzi, ed in onda questa sera su Retesole (Ch 13), il vice sindaco ed assessore ai lavori pubblici del comune di Città di Castello, Luca Secondi

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Il Delivery dei libri anche alla biblioteca di Sansepolcro. Prenotare un titolo e vederselo consegnato a casa gratuitamente. Come funziona il servizio

Consegna dei libri a domicilio e gratuitamente. E’ l’opportunità che la biblioteca comunale di Sansepolcro offre ai cittadini, grazie alla Rete Documentaria aretina di cui fa parte. L’iniziativa si chiama “Delivery Book” e vede la collaborazione con la Regione Toscana per fare in modo che, anche in questo periodo difficile e di chiusure, i cittadini abbiano l’opportunità di leggere.

Come fare è semplice: verificare il titolo che interessa nel catalogo online arezzo.biblioteche.it; contattare la biblioteca per mail o telefono (biblioteca@comune.sansepolcro.ar.it, 0575 732219) comunicando il titolo scelto. In pochi giorni sarà recapitato direttamente a casa e in modo gratuito. La riconsegna potrà essere fatta al momento che le biblioteche riapriranno al pubblico.

Il servizio prevede la consegna di libri di narrativa e saggi, sia per adulti che per bambini. Inoltre, prodotti multimediali in DVD, CD, Blu Ray e audiolibri.

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Esclusivo Calcio promozione Umbria: Filippini (FC Castello San Secondo) “lasciati soli dalla Federazione, nessun contatto dopo lo stop causa pandemia”

“Siamo in grande difficoltà, non sappiamo come poter gestire questo periodo di stop, che sinceramente sta minando ogni nostra certezza. Dopo il blocco causa pandemia, dalla Federazione umbra nessuna comunicazione, questo non è giustificabile. Noi abbiamo investito risorse e tempo e non era per nulla facile provare a ripartire. Mi giungono voci che a breve alcune società della nostra Regione potrebbero inviare richiesta formale per chiede un parziale ristoro dell’iscrizione, ma questa è solo la punta dell’iceberg, di un movimento che rischia di collassare. Vedo in altre Regioni che esiste un contatto costante, tra organi federali e addetti ai lavori, video conferenze per aggiornare su eventuali novità, tavoli di confronto dove valuatare proposte o strategie per affrontare questa crisi senza precedenti. La nostra federazione è in colpevole ritardo su questo fronte”

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Vittorio Galmacci, segretario Lega Umbertide: “Continuano le bugie del Pd e dei suoi soci sulla sanità”

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“Cambiano le facce, ma le bugie sono sempre le stesse”. Il segretario della Lega Umbertide, Vittorio Galmacci commenta così le parole dei consiglieri di minoranza in Consiglio regionale e di opposizione in Consiglio comunale.

“Quella di stamani – dice Vittorio Galmacci – è la dimostrazione dei fatti che le falsità ancora vanno per la maggiore nell’alveo del centrosinistra, senza quelle non gli riesce di fare politica. E’ veramente singolare il fatto che parlino di sanità gli esponenti di quella fazione politica che fino a pochi mesi fa era al governo della Regione e che ora fa finta di essere sempre stata all’opposizione. Parlano di ospedali loro, che negli ultimi venti anni hanno depotenziato tutto quello che c’era da depotenziare e hanno usato la sanità pubblica regionale come fosse di loro proprietà”.

Prosegue Vittorio Galmacci: “Oggi si sono visti in città per la prima volta personaggi politici che fino a ieri nemmeno sapevano indicare il nostro Comune sulla cartina geografica. A loro bisogna ancora ricordare per l’ennesima volta che siamo in una situazione di emergenza sanitaria e come spiegato tante di quelle volte, quando sarà terminata la pandemia, tutti i servizi torneranno attivi. Confidiamo nel lavoro della Giunta regionale e dell’Amministrazione locale.

Sappiamo perfettamente che tutto tornerà come prima e come esempio si possono prendere i casi della Rsa nella prima fase e del pronto soccorso in questo ultimo periodo. Secondo la sinistra sarebbero stati chiusi definitivamente. Invece, come avevamo sostenuto fin dal primo momento del palesarsi delle criticità, i servizi sono tornati a pieno regime appena la situazione è tornata alla normalità. Siamo nel bel mezzo di una pandemia, ma l’opposizione sia regionale che locale sembra non capirlo. Siamo lo stesso fiduciosi che gli umbertidesi conoscono bene la realtà dei fatti e che non si faranno incantare dai discorsi di chi pensa solo a fare propaganda elettorale”.

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Covid 19: Bacchetta: “ieri 15 nuovi positivi, ma ben 24 guariti, scendiamo sotto i 300 casi complessivi”

“Ieri l’Usl Umbria 1 ci ha comunicato 15 nuovi positivi al Covid-19, che sono sempre troppi, ma ben 24 persone guarite, dato quest’ultimo che ci permette di scendere sotto i 300 casi complessivi a Città di Castello, un altro segnale molto significativo che va accolto con soddisfazione”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, nell’osservare come si continui a registrare “un forte aumento di persone guarite, accanto a un numero di nuovi positivi, che è consistente, ma stabile”. “E’ un segnale incoraggiante, in un contesto generale umbro che sembra migliorare leggermente”, ha evidenziato il primo cittadino, ammonendo comunque a “tenere sempre alta la guardia, perché il Covid non è affatto sconfitto e credo che dovremo ancora vivere in queste condizioni di emergenza per qualche tempo, seppur con l’auspicio che le restrizioni attuali possano terminare prima possibile”. Nel ricordare come “una decina di persone residenti a Città di Castello siano attualmente ricoverate in ospedale” e nel rivolgere loro “i migliori auguri di guarigione”, Bacchetta ha puntualizzato come “siamo questi i casi più difficili e complessi, mentre nella grandissima parte delle situazioni registrate nel nostro territorio il Covid si è manifestato con pochi o nessun sintomo, permettendo a chi è stato contagiato di restare in isolamento domiciliare”. Il sindaco ha quindi posto l’accento sull’importanza dei servizi sanitari articolati all’esterno dell’ospedale, ribadendo che “il trasferimento del ‘drive trough’ da via Vasari al parcheggio del Centro Servizi di Cerbara è in dirittura d’arrivo e vanno ringraziati tutti coloro che hanno consentito in pochissimo tempo questa operazione a vantaggio di una maggiore efficacia e sicurezza nell’esecuzione dei tamponi”, ma rimarcando anche l’esigenza di rafforzamento della medicina del territorio, “che consente una prevenzione finalizzata a evitare il ricovero in ospedale, ancora oggi la situazione più critica da scongiurare”. “Ho notato con piacere che tutti i territori umbri con ospedali sono stati coinvolti nell’emergenza da Covid, una risposta molto importante, perché questa spalmatura serve a evitare di stressare le strutture ospedaliere come la nostra che sono più esposte”. “Purtroppo – ha osservato Bacchetta – si registra una grande carenza di personale sanitario, in particolare infermieristico, per cui è fondamentale lavorare per rimpolpare gli organici, in modo che sia garantita l’assistenza per il Covid, ma anche per le altre patologie, che non sono certo scomparse”. “Il personale sanitario è esposito a un superlavoro e va ringraziato per il grande impegno, difficile e duro, che sta dimostrando, svolgendo il proprio lavoro in modo encomiabile e con grande senso di responsabilità”, ha concluso il sindaco.

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Covid 19: nella serata del 17 novembre è deceduta all’ospedale di Città di Castello una donna di 88 anni

Nella serata del 17 novembre è deceduta all’ospedale di Città di Castello una donna di 88 anni residente a Spoleto positiva al Covid-19. Il decesso è compreso nell’aggiornamento di oggi della dashboard regionale.

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