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Città di Castello: è di oltre 3 milioni e mezzo di euro il piano triennale di investimenti di umbra acque sul territorio

Oltre 3milioni e mezzo di euro, 3.658.422 per la precisione, nel piano degli interventi 2020-2023 che Umbra Acque realizzerà nel territorio comunale. Gli interventi che interesseranno il comparto acquedotto ammontano ad un totale di 1.679.000 di euro. Gli importi saranno ripartiti tra gli interventi di sistemazione e le modifiche all’impianto di potabilizzazioni in varie località per un importo complessivo di 105.000, gli interventi di miglioramento e potenziamento delle reti a San Secondo, Bivio Lugnano, Bivio Canoscio e Meltina Alta per un importo complessivo di 906.000 euro e l’intervento di realizzazione di un nuovo acquedotto a Ghironzo di Badia Petroia del costo di 60.000 euro. A questi si aggiunge l’importante estensione del servizio idrico ad aree attualmente non coperte dalla fornitura a Santa Lucia del valore di 608.000 euro.

Il comparto fognatura prevede una cifra complessiva di circa 2.000.000 di euro. Tre interventi prevedono la realizzazione di nuovi collettori fognari a Fabrecce e Fraccano e nella zona industriale di Città di Castello per l’ammontare di 180.000 euro. Un quarto intervento, certamente il più importante ed impegnativo tecnicamente, è quello destinato al risanamento delle condotte fognarie miste nel tratto terminale dello scatolare che interessa il torrente Scatorbia e per cui è previsto un costo complessivo di circa 1.800.000 di euro. A questi importi si devono aggiungere gli interventi relativi al piano di riduzione delle perdite, che per il periodo 2020-2021 ammontano a circa 595.000 euro destinati alle sostituzioni delle linee ammalorate a Bonsciano e Lugnano (lavori già terminati), Lugnano, San Secondo (via Galvani), San Leo e Cerbara (via Pindemonte). “Un segnale concreto che fan ben sperare per il futuro, soprattutto in questo momento delicato e decisivo di ripartenza in cui la massima attenzione di tutti, istituzioni e società di gestione di servizi pubblici e privati dovrà essere rivolta alle aziende e famiglie di tutta la nostra comunità.

Il lavoro portato avanti in questi anni da Umbra Acque S.P.A., dai suoi amministratori, dirigenti, tecnici ed operatori a vari livelli è senza dubbio apprezzabile. Ora assieme a tutte le istituzioni come abbiamo sempre fatto in maniera sinergica, crediamo, si dovrà proseguire sulla strada della ottimizzazione dei servizi, il potenziamento e miglioramento della rete e dei presidi territoriali a contatto con i cittadini. Noi come sempre faremo la nostra parte con senso di responsabilità avendo sempre di fronte il bene dei cittadini e delle famiglie in primo luogo”. E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta e dall’assessore all’Ambiente, Massimo Massetti, che sottolineano come “accanto a questo piano triennale di interventi, che prevede anche un investimento significativo per l’estensione della rete dell’acquedotto a Piosina, rimane sempre alta l’attenzione alla verifica continua e quotidiana dell’efficienza di tutta la rete idrica del territorio comunale”.

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Arezzo: dieci squadre giovanili nella nuova stagione del Tennis Giotto

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Dieci squadre giovanili per la nuova stagione del Tennis Giotto. Il circolo aretino ha presentato le formazioni con cui scenderà in campo nei diversi campionati Under12, Under14 e Under16 che prenderanno il via da sabato 20 marzo, e Under10 e Under18 in programma nella seconda parte dell’anno, andando a schierare un totale di trentasette agonisti che avranno l’occasione di crescere e di misurarsi con i coetanei di tutta la Toscana.

I riflettori sono orientati soprattutto sull’Under14 maschile che riunisce quattro delle maggiori promesse del Tennis Giotto, con le conferme di Giorgio Carcani e Flavio Valois del 2007 che nel 2020 avevano raggiunto un terzo posto in regione e con gli innesti di Raffaele Ciurnelli e di Lorenzo De Vizia del 2008 che sono reduci dalla vittoria del titolo italiano a squadre nella categoria Under12. Nell’Under14 saranno poi presenti altre due formazioni, con un gruppo maschile che farà affidamento su Gianmarco Cartocci, Filippo Colcelli, Nicola Cardeti e Alessandro Urbini, e con un gruppo femminile che schiererà Alessia Ceccarelli e Camilla Farsetti. nella categoria Under12 saranno presenti ben tre formazioni (la femminile con Bianca Vannelli, Sofia Pierdonati e Emma Loffredo, e le maschili rispettivamente con Alessandro Belli, Daniele Brunetti, Pietro Bramanti e Giorgio Magi, e con Brando Andreani, Lorenzo Moschino e Zeno Roveri), mentre una squadra di buon livello scenderà in campo nell’Under16 maschile con Filippo Pichi, Alberto Capaccioli, Niccolò Brocchi e Riccardo Rossi.


Due gruppi particolarmente ambiziosi dovranno attendere l’estate per scendere in campo nell’Under18 con l’obiettivo di competere per il titolo toscano: Sofia Scatola, Sofia Farsetti, Rachele Bacciarini e Sofia Macis proveranno a bissare il successo ottenuto nella scorsa stagione, mentre Tommaso Orlandi, Francesco Rossi, Filippo Alberti, Jacopo Polvani e Manuel Pampaloni tenteranno di chiudere con un trionfo il loro percorso nei campionati giovanili. A completare questo bel movimento giovanile sono Camilla Acquisti, Gabriele Martini, Gianmarco Meacci, Carlotta Melani e Mattia Rotesi, i cinque bambini che vivranno le loro prime esperienze agonistiche nel campionato misto Under10.

«L’alto numero di squadre giovanili schierate nelle diverse categorie – commenta il direttore sportivo Francesco Benci, – rappresentano uno dei fiori all’occhiello di un movimento che, anno dopo anno, conferma la propria capacità nel rinnovarsi e nel far emergere tanti ragazzi di valore. La programmazione impostata dalla dirigenza e le professionalità garantite dal gruppo maestri assicurano un connubio di successo che nell’ultimo decennio ha permesso al Tennis Giotto di festeggiare la vittoria di quaranta titoli toscani e di quattro titoli italiani a squadre».

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Secondo punto vaccinale piastra logistica Altotevere: mozione in consiglio regionale presentata da Squarta e Pace (Fd’I)

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace (Presidente Terza Commissione) e Marco Squarta (Presidente Assemblea legislativa) hanno presentato una mozione che mira ad impegnare la Giunta regionale ad “una rapida attivazione di un punto vaccinale presso la Piastra logistica di Città di Castello, anche attraverso una convenzione tra ASL 1 e Comune per la gestione e l’attivazione di utenze”.

I due esponenti  della maggioranza  evidenziano come la Piastra logistica in  questione, di proprietà regionale, sia stata sottoposta a collaudo lo scorso mese di gennaio e “rappresenta uno spazio polifunzionale assolutamente idoneo a farne un punto vaccinale pienamente efficiente ed operativo”. 

“La vicinanza alle vie di comunicazione e al nosocomio tifernate – spiegano Pace e Squarta -, nonché gli spazi adiacenti, ne fanno un luogo assolutamente sicuro per gli utenti,  in particolar modo per le fasce deboli dal punto di vista sanitario. Il piano della ASL 1 – osservano –  prevede un punto destinato all’utenza dell’area nord dell’Alta Valle del Tevere, in particolare per i Comuni di San Giustino e Citerna oltre che per numerose frazioni e quartieri del Comune di Città di Castello. Gli  attuali punti vaccinali di Trestina ed Umbertide – concludono – risultano distanti da queste  aree  e non nelle vicinanze di presidi di emergenza e urgenza nell’ambito dell’emergenza COVID”. AS/

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Pallavolo serie B/M: ERM group San Giustino, altra vittoria da tre nel recupero contro la Edotto Rossi Inter Volley Foligno

ErmGroup San Giustino – Edotto Rossi Ascensori Inter Volley Foligno: 3-0 (25-14; 25-22; 25-19)


I biancoazzurri di ErmGroup San Giustino (PG)  incontrano nuovamente i folignati di Edotto Rossi Ascensori Inter Volley Foligno (PG),  nel recupero della seconda giornata di Campionato di serie B/M girone F2, tra le mura amiche del Palasport di San Giustino; è ancora un  3-0 per i boys di Mister Moretti, che salgono a 12 punti in quattro partite, senza aver perso nemmeno un set. Partono subito bene i padroni di casa che staccano di diversi punti gli avversari (12-5). Gli atleti di Mister Piumi tentano un recupero (12-10)  ma i sangiustinesi risalgono a +6, beneficiando anche dei diversi errori commessi dalla squadra ospite. Il divario è sempre più netto; il servizio potente di Conti porta San Giustino 19-10. Con l’ace di Miscione si chiude il primo set  25-14.Il primo punto del secondo parziale è portato a segno dal capitano della squadra folignate, Bacca; in questo frangente gli avversari sono più incisivi e si portano in vantaggio. Per quasi metà set si procede passo passo, oscillando  tra lieve svantaggio e condizione di parità. Con il primo tempo di Cesaroni i biancoazzurri si portano 7-7, l’attacco vincente di Puliti (8-8) ed il muro sono ancora decisivi per l’ennesima situazione di parità.Ed è ancora grazie a Puliti che si passa in vantaggio; con l’attacco di Conti si va a +2. Sul 17-13 Bacca va a segno (17-14). La squadra avversaria recupera qualche lunghezza ed il punto di Puliti (20-18) è molto importante in questo frangente. Sul 21-19 di Conti viene chiamato il time-out. Alla ripresa attacca Duminica (21-20). Al nostro ventitreesimo punto (23-22) anche mister Moretti chiama il time out. Con l’attacco vincente di Puliti si vola 24-22, ed è ancora l’opposto di ErmGroup San Giustino a fare la differenza portando la squadra a chiudere il set 25-22.Dopo aver sofferto a più riprese nel corso del secondo parziale, il terzo ed ultimo set parte con il piede giusto; i padroni di casa staccano gli avversari di cinque lunghezze (7-2). Bellissimo il muro vincente di Sitti-Miscione che blocca l’attacco avversario. Aumenta ancora il divario tra le due squadre; con l’ace di Miscione è crisi di Edotto Rossi, che sembra non essere assolutamente in partita in questo terzo parziale. Sul 14- 3 mister Moretti effettua diversi cambi: Santi al posto di Cesaroni e Thiaw in sostituzione di Conti. Il muro di Sitti-Santi non lascia penetrare in campo l’attacco avversario; con l’errore a rete di Bacca i padroni di casa si portano 17-5. Foligno recupera qualche punto ma ci pensa Puliti di potenza a portare i ragazzi 18-7. Sul 18-12 Moretti chiede il time out. I padroni di casa hanno tutta l’intenzione di chiudere la partita 3-0 e riescono nell’intento. Con Miscione al servizio chiude Puliti 25-19.Al termine dell’incontro il preparatore atletico Giovanni Collacchioni, soddisfatto dei boys ha così dichiarato: “Ero sicuro che anche oggi avremmo ottenuto un ottimo risultato. La condizione fisica dei ragazzi sta piano piano crescendo, le cose procedono gradualmente. Cominciando anche a giocare due volte alla settimana ci facilita le cose; avevamo veramente bisogno di giocare. Adesso è rientrato anche Di Renzo. Devo dire che l’ho trovato abbastanza bene, quindi presto sarà in campo anche lui. Le cose stanno andando avanti come da previsione quindi sono molto contento”.

ErmGroup San Giustino: Cesaroni G. 4; Conti R. 11; Sitti A.4 ; Miscione M. 7; Celli S. ; Agostini F. 9; Thiaw S. ; Santi S. ; Piazzi L. ; Puliti L 16; Giunti G. (NE);  Di Renzo L. (NE). All. Moretti F.Edotto Rossi Ascensori Inter Volley Foligno (PG): Grillo R. ; Piumi F. 2; Bacca D. 16; Beddini S. ; Conti L. ; Testagrossa L. 4; Maracchia L.2 ; Duminica A. F. 9; Di Marco F. 3; Cittadino M. 4; Alessi L. (NE) ; Nanni A. (NE); Beddini S. (NE); Conti L. (NE). All. Piumi F.Allenatori: Catena L; Santin V.

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Verso le elezioni a Città di Castello: Schiattelli (Civici per Città di Castello) “serve discontinuità, blocco di centro progetto intrigante”

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/351718516059788

“Serve discontinuità rispetto al passato perchè questa maggioranza ha disattesso molte delle promesse elettorali fatte ai cittadini. Personalmente ho fatto una scelta chiara, di uscire dalla maggioranza prima dell’inizio della pandemia, quindi non capisco l’appello alla responsabilità e all’unità del primo cittadino. Su scelte qualificanti, che vanno in direzione della ricerca di soluzioni per imprese e cittadini, i civici per Città di Castello ci sono e ci saranno sempre per il resto anche no, visti i modesti risultati ottenuti da Bacchetta e dai suoi. Nessuna scelta di campo, in vista delle prossime elezioni amministrative, ma ricerca di un confronto “vero” su programmi e contenuti. Pochi punti, ma realizzabili, perchè promettere per non realizzare non è nel nostro stile. Guardiamo con interesse e curosità a quello che si sta muovendo per la costruzione di un’aggregazione al centro, è un progetto intrigante, inutile negarlo”

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Imprenditore denunciato per bancarotta. Recuperate a tassazione le somme sottratte ad un’azienda in fallimento

I Finanzieri della Compagnia di Arezzo hanno concluso un’attività di polizia economico finanziaria, nei confronti di un imprenditore aretino, sottoponendo a tassazione proventi illeciti per circa 600 mila euro, che aveva sottratto dalle casse della società che amministrava.
Tutto trae origine quando, nella primavera dello scorso anno, le Fiamme Gialle aretine, al termine di accurate indagini, hanno tratto in arresto un imprenditore per appropriazione indebita ai danni di una società, dichiarata fallita, nel 2019, operante nel settore della produzione e della commercializzazione di oro e di bigiotteria.
Alle Fiamme Gialle, infatti, non era sfuggito il tenore di vita dell’imprenditore, non giustificato dagli esigui redditi di lavoro dipendente dichiarati.
Grazie ai riscontri documentali ed alle indagini finanziarie, è stato possibile rilevare che l’imprenditore attingeva sistematicamente somme dalle casse della società ovvero, più semplicemente, addebitava sul conto corrente aziendale tutte le proprie spese personali, inclusi viaggi e soggiorni con la famiglia, pranzi e cene in ristoranti, canoni di leasing, spese per l’assicurazione ed il carburante di un’autovettura di grossa cilindrata, a suo uso esclusivo.
Dopo l’iter giudiziario, che ha portato all’arresto dell’imprenditore, le Fiamme Gialle hanno avviato una verifica fiscale, recuperando a tassazione circa 600.000 euro, costituenti redditi mai dichiarati al Fisco, sulla base di una specifica normativa che consente di assoggettare ad imposizione fiscale i proventi di natura illecita.
Le investigazioni condotte testimoniano la particolare attenzione che il Corpo riserva alla tutela dell’economia legale, contrastando l’azione degli imprenditori disonesti, soprattutto in questo periodo di marcata crisi, causata dalla pandemia in atto.

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Sansepolcro: Concorso di poesia Marco Gennaioli, hanno partecipato 124 studenti

Ben 124 studenti, sia della Valtiberina toscana che umbra, hanno partecipato alla prima edizione del concorso di poesia “Marco Gennaioli”, presentando un totale di 142 componimenti. Un bel successo nell’anno in cui si celebra Dante. I ragazzi ricevono il plauso degli organizzatori, cioè la “Fondazione Marco Gennaioli”, il Comune di Sansepolcro e il Centro Studi Mario Pancrazi, con il coinvolgimento dei comuni della Valtiberina Toscana e dell’Altotevere Umbro.

L’esito del concorso e la graduatoria saranno resi noti nel sito www.fondazionemarcogennaioli.org entro il 24 aprile 2021. Sarà un lavoro molto interessante per la Commissione, formata da Carla Masetti Gennaioli, Gabriele Marconcini, Matteo Martelli, Daniele Piccini (poeta), Andrea Franceschetti e Veriana Migliorati (insegnanti), Cristina Falleri (Comitato Nessunisola), Giuliana Maggini (Centro Studi Pancrazi) e John Butcher (Centro Studi Pancrazi, studioso dell’ Umanesimo, della poesia barocca e della poesia italiana del Novecento).

Ogni partecipante poteva aderire con un massimo di tre testi inediti a tema libero. Il concorso è diviso in due categorie: una per gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado e una per i giovani dai 19 ai 25 anni.  Per ogni categoria, la commissione assegnerà i premi così suddivisi: al 1° classificato, 1000 euro; al 2° classificato, 500 euro; al 3° classificato, 300 euro.

Tutti i partecipanti riceveranno una copia della Divina Commedia e altri classici della letteratura, mentre tutte le poesie saranno pubblicate in un volume che poi sarà distribuito gratuitamente ai giovani autori.

“Sono stati veramente tanti i ragazzi che attraverso il linguaggio profondo della poesia hanno saputo far riemergere frammenti di bellezza che questi mesi burrascosi avevano in parte inabissato – commenta l’assessore Gabriele Marconcini – Sono personalmente rimasto stupito, non solo per l’ampia partecipazione, ma anche e soprattutto per la qualità dei componimenti. Ciò dimostra che i giovani, quando opportunamente sollecitati, dispongono di sensibilità e di risorse creative veramente straordinarie”.

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Consiglio comunale Città di Castello: Tiferno insieme e le opposizioni chiedono l’intitolazione della Pinacoteca a Raffaello. Da PD e PSI proposte alternative


La Pinacoteca intestata a Raffaello? Se ne parlerà in commissione con gli esperti”. La proposta era nata da Tiferno Insieme con una mozione presentata nel consiglio comunale di Città di Castello“Proponiamo in vista del Cinquecentenario, purtroppo slittato per l’emergenza sanitaria, di intitolare a Raffaello Sanzio la Pinacoteca comunale” ha detto Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme: “Abbiamo pieno titolo di partecipare alle iniziative del Cinquecentenario con la mostra programmata ad Ottobre e l’iniziative del clone dello Sposalizio. Raffaello è nato artisticamente qui, qui inizia una nuova maniera che lo porterà ad essere un grande universale dell’arte. Lo Sposalizio è il suo manifesto artistico.

Città di Castello non conserva tutte le quattro opere realizzate nel suo soggiorno tifernate ma il Gonfalone può essere messo al centro della storia dell’artista e dare una primato in questa vicenda alla nostra città. Valorizziamola come identità e peculiarietà turistica a livello internazionale. Nel dispositivo chiediamo l’intitolazione della Pinacoteca, facendo seguito ad una interpellanza non discussa in commissione. Celebriamo Raffaello e tutto il periodo artistico rinascimentale che permea il nostro patrimonio culturale. Anche a fini di promozione esterna della città”. L’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli ha fatto la cronostoria di Palazzo Vitelli alla Cannoniera ed ha aggiunto: “Stiamo rafforzando la collaborazione con Sansepolcro e stiamo lavorando alla app unica dei musei a cui si sono associate anche realtà esterne, come Castello Bufalini a San Giustino. Per quando riguarda la Pinacoteca, avrà un nuovo ingresso che la valorizzi. Lascio sull’intitolazione decidere al consiglio ma non credo che aumenterà l’affluso. Le altre iniziative a cui ho accennato posso essere più trainanti. Il 18 settembre rimane la data dell’inaugurazione della mostra. Quanto agli investimenti, 130mila euro sono stati destinati al nuovo ingresso, altri 200mila euro dalla Regione per lavori di miglioria e la mostra complessivamente prevede impieghi per 200mila euro”.

Letizia Guerri, consigliere del PD, ha detto: “L’attuale titolazione racconta la nostra storia: la corte rinascimentale dei Vitelli, l’intuizione di Elia Volpi, la seconda galleria dell’Umbria. La Pinacoteca è questo. Raffaello è venuto qui per i fermenti che Città di Castello offriva. Nessuna Pinacoteca ha il nome dell’artista maggiore di cui ospita le opere. Nella programmazione il Cinquecentenario è completata e ci porterebbe a condividere con altre sedi museali maggiori questo nome. Lavoriamo sulle capacità attrattive dei nostro musei. Sarebbe solo fumo negli occhi cambiare il nome e mortificherebbe la storia di quel palazzo, rinnegheremo l’identità civica della nostra città”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto di “aver firmato convintamente la mozione. Ci dispiace che nessuno di noi pensa che grazie ad un nome si rivoluziona l’afflusso turistico ma Raffaello Sanzio non è solo un nome ma un’icona universale a livello di comunicazione, di come viene percepito e conosciuto, molto più di Signorelli o Burri. Non è una lesione ma una potenziale sinergia. Città di Castello può diventare un polo di arte contemporanea ma lo è stato solo quando nel Centenario di Burri fu fatta una stupenda mostra che meritava un altro pubblico. Raffaello è il Rinascimento, Città di Castello è l’unica città rinascimentale dell’Umbria. Non è un’usurpazione. Non possiamo diventare polo ma crocevia degli itinerari di comunicazione culturale e turistica. E’ scorretto? E’ fuorviante accapararsi il nome. Ma lui si è formato qui. Qui è diventato magister. Abbiamo osservato il tentativo goffo di altre città dell’Umbria di impadronirsi del Cinquecentenario.

Intitolare la Pinacoteca a Raffaello è concorrenza, leale”. Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, ha proposto “anche una promozione sui social perché sono un veicolo per giungere a tantissime persone. Sono possibilista sulla intitolazione a Raffaello ma spero che venga proposto anche questo lavoro parallelo di social media strategy”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha detto: “Ragionamento pratico: l’idea di Morini è geniale dato che la Pinacoteca non è intitolata. Potrebbe aiutarci a valorizzarla come secondo museo dell’Umbria. Dal punto di vista del marketing, caratterizare la Pinacoteca con un nome omniconosciuto è un elemento che attrae. Nessuno si sofferma su Pinacoteca di Città di Castello, molti di più su pinacoteca Raffaello Sanzio. Partendo da un elemento reale, il Cinquecentenario, abbiamo un motivo plausibile per farlo, qualcuno ci criticherebbe ma di sicuro guadagneremo molte ribalte. Apparentemente può sembrare semplicistico ma è geniale questa idea. Non lasciatevola sfuggire. Lo dico alla maggioranza. Domani ci ricorderemo della pinacoteca di Raffaello Sanzio ma non ci ricorderemo di chi l’ha proposta”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “Sono d’accordo con la proposta. L’intitolazione è legata a Città di Castello come culla di un momento di grande slancio e maturità del Rinascimento e l’intitolazione potrebbe segnarlo in modo evidente e tradursi in un interesse turistico.

E’ un marketing intelligente e ci aiuta ad evitare che altri si arroghino il titolo di città rinascimentale dell’Umbria. Ristabiliamo una semplice verità: l’unica opera integra di Raffaello in Umbria è nella Pinacoteca a lui intitolata”. Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici per Città di Castello, ha detto: “questa idea mette quasi in imbarazzo per le questioni che mette in campo. Tempo fa avevo pensato di intitolarla ad Elia Volpi, grazie al quale abbiamo la pinacoteca. Poi mi resi conto che era debole. Se avessimo avuto lo Sposalizio avrebbe avuto un senso ma non possiamo permetterci neanche una sala di Raffaello, avendo una sola opera. Usare il nome di Raffaello come richiamo attrattivo non è abbastanza, sarebbe uno specchietto per le allodole. Sarebbe una delusione non una promozione. Si potrebbe ritorcere contro. Non possiamo pensare solo all’attrattiva turistica. Lavoriamo sì a sviluppare la conoscenza e del vincolo di questa città al maestro Burri”. Ursula Masciarri, consigliere del PSI, si è detta “divisa. Condivido alcune delle motivazioni di Morini e propongo un incontro a metà strada: intitoliamo una strada. Non sarebbe solo uno specchietto per le allodole. Città di Castello è collegata al Rinascimento fortemente anche tramite Raffaello. Credo nella bontà di entrambe le posizioni”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “L’opera è una ma ci dimentichiamo che qui vicino c’è la Madonna del Parto, è una ma i turisti la vanno a vedere, nessuno si è lamentato che ci sia solo un’opera. Il turista va a vedere Raffaello. I Palazzi Vitelli sono tanti. Intitolandola si mette a fuoco il posto di Raffaello Sanzio”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha ricordato che “al di là del nome il contenuto è stato molto valorizzato in termini economici dall’Amministrazione.

Il Cinquecentenario è stato posposto per i motivi noti, la mostra è prevista dal 18 settembre 2021 per scelta delle curatrici, è l’unica riconosciuta finanziata dal Ministero in Umbria. L’idea di intitolare la Pinacoteca a Raffaello è appropriata perché Raffaello ha soggiornato qui a lungo, in via del Luna come è appropriata una valutazione su Elia Volpi per il suo ruolo fondativo del museo con la trasformazione del Palazzo in sede espositiva. Mi sembra interessante la proposta della consigliere Masciarri. Potremmo approfondirla con degli esperti in commissione. La proposta ha una sua suggestione ma ci sono argomenti pro e contro. Non dobbiamo farne una questione ideologica”. Morini, dopo una rapida consultazione con gli altri firmatari, si è detto disponibile a parlarne in commissione: “approfondendo con gli esperti e valutando cosa risponda all’interesse della città. Sono contento di continuare il dibattito, perché le ragioni di chi si oppone non è che non abbiano fondamento ma secondo me non sono sufficienti. Se fossimo gli unici ad avere pinacoteca e piazza a Raffaello Sanzio non ci sarebbe niente di meno anzi certificherebbe un primato indiscusso. Mi ha stupito dei video di Raffaello come nessuno abbia centrato il ruolo della città ed i primi ad essersi scandalizzati sono gli storici dell’arte. Sta anche a noi dare a Città di Castello il ruolo che ha svolto nella formazione di questo grandissimo artista- Con Carducci, a cui abbiamo intitolato la Biblioteca, abbiamo molto meno rapporto. Il campanile di Giotto non è di Giotto…”. Pescari ha aggiunto: “L’intitolazione viene giustificata quasi esclusivamente per l’aspetto commerciale, di traino del nome. Bene l’approfondimento ma usciamo dall’approccio commerciale. I flussi del turismo non seguono questi chiamini e se nessuna grande città d’arte usa questi mezzi ci sarà un motivo. Quando si parla di valore civico, la città farebbe uno sgarbo ad Elia Volpi”.

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Città di Castello: apertura parcheggi piazza dell’archeologia e verifica delle opere realizzate. Vincenti (Tiferno insieme) interpella la Giunta

L’apertura dei parcheggi sotterranei della piazza dell’Archeologia e i lavori di eventuale ripristino di opere già realizzate sono al centro dell’interpellanza del consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti, che chiede di conoscere come la giunta comunale sia orientata a procedere nella gestione di alcuni aspetti che riguardano il nuovo spazio urbano nell’area ex Fat. “E’ intenzione dell’amministrazione aprire i parcheggi pubblici e in che modalità e tempistiche”, chiede l’esponente della minoranza, che è interessato anche a sapere “che fine hanno fatto i reperti delle zone interne all’area recintata e se sono state accertate le loro sistemazioni in altro luogo”. Per Vincenti ritiene poi necessario verificare le valutazioni dell’ente sui lavori realizzati.

“E’ intenzione degli uffici tecnici comunali contestare le pendenze delle pavimentazioni al piano interrato e il fatto che le mattonelle posate nell’area pubblica già a distanza di meno di un anno sono già soggette a sfaldamento”, domanda infatti il consigliere, per il quale è necessario chiarire anche se gli stessi uffici tecnici comunali e i collaudatori architettonici intendano “provvedere a dipingere in altro colore il corrimano in Inox nella zona pubblica” e produrre gli eventuali atti autorizzativi dell’intervento da parte delle soprintendenze competenti. “Quando sono previsti i termini dei lavori di rinverdimento delle aree e sono previste in tali aree irrigazioni?”, aggiunge Vincenti, che chiede anche di capire “a chi spetterà la manutenzione di tali spazi in futuro”.

Nel far riferimento al dibattito in consiglio comunale nell’agosto scorso sull’interpellanza relativa alla piazza dell’Archeologia, il consigliere di Tiferno Insieme ricorda come l’assessore Luca Secondi avesse affermato che “erano in procinto di apertura i parcheggi ad uso pubblico per mezzo di sbarre con apertura negli orari diurni”. Facendo presente che “la zona è sottoposta come da legge nazionale ad autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza ai beni Architettonici e che quindi ogni autorizzazione e/o variante deve essere autorizzata dalla stessa”, Vincenti evidenzia una serie di problematiche emerse dopo l’esecuzione dei lavori. “L’impresa ha proceduto a ripristinare i marciapiedi rotti di fronte all’Hotel Le Mura”, riferisce il consigliere, che richiama l’attenzione anche sul fatto che “la zona con reperti archeologici sottostante l’area pubblica risulta in parte non protetta, addirittura con pezzi posati sul pavimento”, alcuni dei quali, fotografati in agosto e in febbraio, sarebbero spariti.

“Nel piano inferiore, lato pubblico, risultano presenti zone dove ristagna l’acqua, mentre le mattonelle, a seguito dei cicli di gelo e disgelo, risultano già in fase di disgregazione”, denuncia Vincenti, sostenendo che “ad oggi sembra che la manutenzione della piazza sia assente”. “I lavori di sistemazione dell’area verde da parte di AFOR iniziati nelle scorse settimane sembrano già fermati”, continua il rappresentante di Tiferno Insieme, che segnala come “non si vedano impianti per l’irrigazione delle aree verdi” e che “il corrimano di Inox negli accessi agli atti non risulti indicato nelle autorizzazioni paesaggistiche”.

“Le opere sono concluse e c’è la possibilità di usufruire delle garanzie offerte dalle imprese esecutrici circa i difetti sopracitati”, afferma Vincenti, mettendo in evidenza l’esigenza di aprire il posteggio sotterraneo, vista “la carenza di parcheggi pubblici in quella zona, specialmente nelle giornate di mercato, quando si assiste a numerose infrazioni delle ZTL del centro storico per parcheggiare vicino alle piazze”.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 45 guariti a fronte di 31 nuovi positivi, segnale importante. Praticamente completata la vaccinazione delle operatrici dei nodo comunali, quanto prima la loro riapertura”


“I dati relativi alla giornata di ieri che ci ha comunicato l’Usl Umbria 1 parlano di 31 nuovi casi di positività, ma anche di ben 45 persone guarite”. Lo ha reso noto stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, parlando di “un significativo saldo attivo tra nuovi positivi e guarigioni che è un segnale importante, da cogliere con ottimismo”.

“Nelle ultime settimane l’Altotevere ha subito un’impennata di casi di contagio abbastanza considerevole e dobbiamo tenere alta la guardia, sia sull’andamento dell’emergenza, sia sul rispetto delle prescrizioni per il contenimento del contagio, sapendo che l’unica soluzione definitiva è rappresentata dalla vaccinazione di massa”, ha aggiunto il primo cittadino, che a questo proposito ha richiamato l’attenzione su due aspetti importanti.

“Abbiamo praticamente completato il ciclo di vaccinazione delle operatrici dei nostri asili nido, per cui quanto prima si andrà alla loro riapertura in sicurezza”, ha fatto presente Bacchetta, che ha proseguito: “abbiamo fatto tutto quello che è in nostro potere per trovare il secondo punto vaccinale a Città di Castello, a disposizione della nostra comunità e di quelle della zona nord del comprensorio altotiberino, e possiamo dire finalmente che l’Usl Umbria 1 sia soddisfatta dell’ultima soluzione prospettata, un immobile molto funzionale e ampio della Provincia di Perugia, che ha già autorizzato il Comune al suo utilizzo”.

“A questo punto – ha puntualizzato il sindaco – aspettiamo che l’Usl Umbria 1 ufficializzi la sua scelta definitiva, che non può che essere favorevole a questa soluzione”. “A Città di Castello potrà dunque essere aperto il secondo punto vaccinale, dopo di che, però, dovranno esserci i vaccini da somministrare, altrimenti sarà inutile tutto il grande sforzo fatto”, ha chiarito Bacchetta, che ha confermato: “ci giungono notizie abbastanza rassicuranti sul fatto che la campagna di vaccinazione di massa inizierà alla fine del mese di marzo o nei primi giorni di aprile”. “Avviare la vaccinazione di massa – ha commentato in conclusione il sindaco – è il vero grande traguardo da raggiungere”.

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Volontariato – “Durante noi Umbria” porta la sua esperienza al webinar sul futuro dell’associazionismo sanitario in Italia. Confronto on line il 13 marzo tra le associazioni che si occupano di volontariato socio-sanitario in pandemia

Anche l’Associazione “Durante noi Umbria” darà il suo contributo al webinar sul “Futuro dell’associazionismo socio-sanitario in Italia”, che si terrà il prossimo 13 marzo su iniziativa di Afcv (Associazione Fondatori per una nuova cultura del volontariato).
Si tratta del primo incontro in rete, di un ciclo con cui “si intende favorire la diffusione e lo scambio di buone prassi degli enti del terzo settore, in questo periodo di pandemia ed elaborare possibili soluzioni rispetto alle criticità emerse”.
Il webinar del 13 si svolgerà dalle 9,30 alle 12,30, su piattaforma Zoom.
Sarà aperto da Clotilde Camerata, presidente di Afcv e da Alessandra Locatelli, assessore alla famiglia della Regione Lombardia. Interverranno poi esperti e rappresentanti di un campione di organizzazioni di volontariato attive nel settore sanitario e socio sanitario. Tra cui Maria Luisa Meacci, vicepresidente dell’associazione “Durante Noi Umbria”, costituita da un gruppo di genitori con figli cerebrolesi o disabili.


Secondo quanto spiegano i promotori, l’incontro servirà per conoscere le attività e le difficoltà dell’associazionismo sanitario, attraverso l’esposizione delle esperienze e delle attività più qualificanti realizzate in questo periodo, diffonderne le buoni prassi ed elaborare possibili soluzioni. Inoltre, servirà a prevedere quale potrebbe essere il futuro delle associazioni sanitarie alla luce dei cambiamenti dovuti all’emergenza Covid e a creare le condizioni per la l’implementazione di stabili reti di volontariato per la realizzazione di progetti comuni e innovativi.
Modereranno l’incontro Marina Chiarmetta, della redazione Noi Insieme Federavo Onlus e Maria Grazia Laureano, presidente Avo Firenze.

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Sansepolcro: la“Bottega della salute” avvicina i cittadini alla Pubblica Amministrazione

Prenotare una serie di visite mediche e di esami; attivare la carta sanitaria elettronica; consultare il fascicolo sanitario elettronico; verificare o modificare la fascia economica per il ticket sanitario; accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione; pagare il bollo auto; chiedere informazioni sui servizi del Comune.

Ecco le funzioni della “Bottega della salute”, attiva anche nel comune di Sansepolcro, in piazza Gramsci, al piano terra della palazzina che ospita la Polizia Municipale, l’URP e l’Anagrafe.

La Bottega della salute è gestita da due giovani del Sevizio Civile, appositamente formati. Sono Lucia Munari e Giovanni Nocentini e ogni mattina, dal lunedì al venerdì in orario 9-13 sono a disposizione dei cittadini di Sansepolcro. Più che mai ora, nel periodo del Covid, stanno diventando un punto di riferimento per chi ha necessità di attivare la carta sanitaria o consultare il fascicolo elettronico.

“Prenotare i tamponi e conultarne i risultati è possibile attraverso questi servizi attivati dalla Pubblica Amministrazione ma non tutti i cittadini sono in grado di farlo in modo autonomo – spiegano Lucia e Giovanni – Soprattutto per i più anziani è necessario che qualcuno gli dia una mano. Noi siamo qui anche per questo e ci fa piacere vedere che in tanti ci stanno contattando per avere un aiuto. Per il resto, il nostro compito è di avvicinare la Pubblica Amministrazione al cittadino e viceversa”.

La Bottega della salute fa parte dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) e ne integra le funzioni di ascolto e supporto. E’ un progetto realizzato da Comune di Sansepolcro, Anci Toscana e Regione Toscana.

I riferimenti sono: tel  0575/732684, mail sansepolcro@botteghedellasalute.toscana.it.

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Confartigianato. Cibi da asporto: facciamo ulteriore chiarezza. Fabrizio Piervenanzi ha incontrato il comandante della PM Aldo Poponcini

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Per fare completa e definitiva chiarezza, in merito alle modalità attuali di vendita di qualsiasi tipo di cibo da asporto – stante il perdurare delle restrizioni giustificate dalla situazione che conosciamo tutti – Fabrizio Piervenanzi, Presidente del Comitato comunale di Arezzo e di Confartigianato Alimentazione, ha incontrato il comandante della Polizia Municipale di Arezzo, dott. Aldo Poponcini.
A tal proposito si ribadisce la possibilità attuale da parte di bar, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie e ristorazione in genere, di vendere prodotti non consumabili sul posto e debitamente incartati per l’asporto. Rimane vietata la possibilità di consumare tali prodotti nelle immediate vicinanze dei locali, i quali, non assicurando la fruibilità di nessun tipo di arredo e trattandosi di suolo pubblico, non saranno – in caso di controlli – chiamati a risponderne. Resta quindi la responsabilità individuale e sanzionabile di chi non dovesse rispettare le indicazioni previste dalle norme in vigore.
Tali ulteriori precisazioni, si sono rese necessarie a fronte delle richieste di chiarimento da parte delle imprese e spesso dei loro clienti, considerando il proliferare di DPCM, ordinanze e regolamenti dello Stato, della Regione e del Comune, che si sono succeduti in quest’ultimo anno.
“Il colloquio con il comandante Poponcini che ringrazio per l’immediata disponibilità – ha affermato Fabrizio Piervenanzi – è stato cordiale e collaborativo, nel comune interesse di chiarire posizioni e responsabilità delle imprese, dei loro clienti e favorire controlli più agevoli da parte della Polizia Municipale di Arezzo.”

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Il ricordo di Padre Danilo Reverberi da parte di due amici che hanno cercato di raccontarne la storia

Giorgio Galvani e Marco Vinicio Guasticchi

Descrivere, raccontare, ricordare un amico che ci lascia e’ sempre difficile, doloroso. Questa volta lo è ancora di più. Il destino crudele, il Covid “maledetto” ieri c’ha portato via un amico vero, Danilo Reverberi, padre Danilo, una persona straordinaria, bellissima che amava Dio, la sua famiglia e i cavalli, la passione di una vita. Come San Francesco il creato era per lui tutto, la natura, il sole, la luna, gli esseri viventi, tutto. Un ragazzo della provincia di Milano che si diploma come tanti allora ed inizia a coltivare i sogni, le speranze, il futuro.

Un posto in banca e poi la scintilla per la fede il passo è breve con i cavalli, le corse al trotto in particolare sempre presenti nelle indimenticabili pause pranzo trascorse all’ippodromo San Siro (che purtroppo ha chiuso i battenti) con il giornale in mano a spulciare i tempi, le genealogie e strappare qualche dichiarazione ai drivers, agli addetti alle scuderie ai bookmakers. Poi l’incontro con Francesco, come ha raccontato nel libro “La Scuderia dei Miracoli” che abbiamo scritto a quattro mani nel 2014 (Futura edizioni) con le foto dei maghi dello scatto, Enzo de Nardin e Marco Agabitini, “i dialoghi spirituali con il cardinal Martini e poi l’incontro con Francesco.

Trasferirmi dalla Lombardia all’Umbria è stato per me del tutto naturale e sono entrato nella Provincia serafica dei frati minori. Era il lontano 1981 fino a diventare Guardiano del Convento di Monteripido e poi Todi ed il ritorno ad Assisi”.

Ad Assisi padre Danilo ha studiato teologia ed ha incontrato quello che poi sarebbe stato l’amico inseparabile, Sergio Carfagna, titolare di uno dei più importanti allevamenti di cavalli da trotto ai piedi della Basilica di San Francesco, venti ettari di “paradiso” terrestre dove sono nati e cresciuti puledri che poi hanno fatto la storia dell’ippica italiana, Iglesias e Irina su tutti. “Nell’intervallo delle lezioni – ha raccontato nel libro Padre Danilo – guardando verso valle mi soffermavo su questo allevamento in cu c’era una piccola pista da trotto dove vedevo trottare i cavalli. Dentro di me si è riaccesa quella passione che avevo lasciato a Milano, all’ippodromo di San Siro. Poco dopo ho conosciuto Sergio Carfagna. Timidamente gli chiesi se era possibile stargli vicino quando allenava i cavalli la mattina e da lì è nata l’amicizia.”

Da allora Padre Danilo e Sergio non si sono più lasciati, un’amicizia vera, nel rispetto dei ruoli che la vita gli aveva assegnato, marchiata in maniera indelebile per la passione dei cavalli, gioie e dolori, vittorie e sconfitte come solo chi vive di cavalli dalla mattina alla sera 365 giorni l’anno sa dosare, metabolizzare. Il rapimento ed il ritrovamento di Iglesias (senza pagare il riscatto) lo stallone dei record, il secondo posto di Irina nel campionato Europeo a Cesena, le tante vittorie dei puledri, le prove di qualifica superate in tutti gli ippodromi d’Italia da cavalli di questa straordinaria coppia di amici che l’ippica consegna alla storia.

E poi la nascita della cavallina bianca il 5 Aprile 1994, poi ribattezzata proprio da padre Danilo, “Via Lattea” all’ombra della Basilica di Assisi, il libro a lei dedicato, le prime pagine dei principali quotidiani nazionali (il giorno di ferragosto la prima pagina sul Corriere della Sera a firma di Luigi Ferrarella, dopo Ribot e Varenne mai accaduto per un cavallo), servizi su tutte le Tv, siti, agenzie e poi ancora le passerelle in tutti gli ippodromi e il debutto in pista prima di spiccare il volo per la Svezia e gli Stati Uniti dove da qualche settimana, quella cavallina “albina” prodigio della natura ha dato alla luce il primo puledro. Finiamo qui che è meglio se no il groppo in gola ci impedisce di proseguire ed infarcire di retorica questo racconto e ricordo che in realtà è sincero e viene spontaneo. Un ultimo ricordo all’amico fraterno di padre Danilo e Sergio Carfagna, il top-driver, Giampaolo Minnucci, che c’ha regalato con il “capitano” Varenne e non solo emozioni immense e c’ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani a Parigi e New York. Proprio ieri “Jean Paul” come lo chiamava con affetto un altro amico di Danilo e Sergio, Salvio Cervone, “zio Salvio”, anche lui scomparso da poco tempo, c’ha inviato un vocale rotto dal pianto in cui incredulo saluta un grande uomo, un amico vero. Quell’amico che nell’ottobre del 2014 poco prima della partenza del Derby di trotto all’ippodromo Capannelle, con accanto la cavallina bianca Via Lattea, lo aveva avvicinato per incoraggiarlo con qualche preghiera.

Poi e’ storia e Giampaolo Minnucci con Sugar Rey, cavallo sfavorito in partenza, ha vinto quel derby ed in tanti hanno gridato al “miracolo”, il miracolo di una scuderia, di una amicizia vera, che il destino, il Covid maledetto, non riusciranno mai a cancellare. Ciao Danilo, non ti dimenticheremo ed il tuo ricordo fra poco grazie a Sergio ed un puledro che si chiamerà Francesco sarà per sempre anche nelle piste che amavi tanto…

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Il cordoglio del Vescovo Cancian, del comune di Città di Castello e della mostra nazionale del cavallo per la scomparsa di padre Danilo Reverberi, grande esperto di cavalli e spesso vicino alla comunità tifernate


“La scomparsa di Padre Danilo Reverberi, il frate Francescano, grande amico di Città di Castello e della Mostra Nazionale del Cavallo è senza dubbio una tragica notizia che prima di tutto getta nello sconforto la sua famiglia, la Comunità dei Frati Francescani e la città di Assisi dove da qualche anno risiedeva. Padre Danilo era una bellissima persona, un religioso prima di tutto e poi un appassionato ed esperto di cavalli in particolare dello sport del trotto e dell’allevamento che seguiva spesso in prima persona accanto all’amico, Sergio Carfagna, noto allevatore di Assisi, già consigliere della Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello.

Una grave perdita per la famiglia e la comunità religiosa ma anche per la nostra comunità e per il mondo dei cavalli che amava tanto. Lo vogliamo ricordare oggi in questa triste giornata con il sorriso di sempre nelle serate di trotto all’ippodromo di Cesena in occasione dei premi dedicati alla nostra città e alla Mostra Nazionale del Cavallo che nelle grandi occasioni lo ha visto protagonista”. E’ quanto dichiarato dal Sindaco, Luciano Bacchetta e dall’assessore allo Sport, Massimo Massetti, in riferimento alla notizia della scomparsa di Padre Danilo Reverberi. “Le piu’ sentite condoglianze alla famiglia, e attraverso il sindaco alla città di Assisi e alla Comunità dei Frati Minori, e a tutto il mondo dell’ippica e dello sport che lo ha visto protagonista a livello nazionale ed internazionale”.

Al cordoglio del Sindaco e assessore allo Sport si unisce anche il Presidente della Mostra Nazionale del Cavallo, Marcello Euro Cavargini a nome di tutto il consiglio di amministrazione: “ricordiamo ancora le memorabili giornate con il “Capitano” Varenne e Via Lattea la cavallina bianca che ha stupito il mondo intero in passerella alla mostra grazie alla disponibilità e passione di Padre Danilo e dell’amico Sergio Carfagna. Momenti indimenticabili. Faremo di tutto per ricordarlo”. Anche il vescovo Monsignor Domenico Cancian a nome della comunità dei Frati Zoccolanti di Città di Castello e della diocesi ha espresso le più sentite condoglianze per la scomparsa di padre Danilo Reverberi.

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Pallavolo serie B2/F: Alessia Lillacci (Autostop Trestina) “con Corridonia ottima gara, ora sotto con Cattolica”

“Siamo felici di questa prima parte di stagione, a parte un paio passaggi a vuoto abbiamo fornito buone prestazioni. La gara con Corridonia ci da fiducia, questo è un campionato tosto, ma noi ci possiamo stare alla grande. Ora sotto con Cattolica, dobbiamo “vendicare la sconfitta dell’andata”

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/483122879527045/

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Perugia: Parte il progetto NEAR: per l’appartenenza ad un’unica “nuova casa comune”

Parte il progetto NEAR: per l’appartenenza ad un’unica “nuova casa comune”

Parte NEAR (NEwly ARrived in a common home), progetto biennale (terminerà il 28 febbraio 2023) finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (AMIF), coordinato da Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità (ISMU, Italia), che coinvolge un partenariato composto oltre a Tamat ONG (ITALIA), anche da Cardet ONG (Cipro), AidGlobal (Portogallo) e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – UCSC (Italia).

NEAR mira a favorire il processo di integrazione dei migranti neoarrivati (adulti e minori) durante il loro insediamento nei paesi di accoglienza.

L’obiettivo di NEAR è quello di attivare un processo di fiducia reciproca, conoscenza e scambio interculturale tra le persone migranti e le comunità locali che li accolgono, costruendo un senso di appartenenza ad un’unica “nuova casa comune”.

Le attività saranno svolte in stretta collaborazione con i membri delle associazioni della diaspora che informeranno e accompagneranno i migranti neoarrivati per favorire, attraverso orientamento, formazione e supporto alla loro integrazione lavorativa e sociale.

Non solo. Una serie di attività sarà rivolta ai minori neoarrivati in età scolastica (con workshop, laboratori, tour urbani, eventi di animazione sociale) e anche agli studenti universitari appena arrivati per favorire il loro accesso al percorso accademico.

Fondamentali saranno poi gli scambi e interazioni tra le comunità locali e i migranti che si svilupperanno attraverso una campagna di comunicazione costruita insieme agli stessi beneficiari.

Near è un progetto biennale (1 marzo 2021 – 28 febbraio 2023) finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione dell’Unione Europea

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“La Fondazione Villa Montesca lancia lo sportello welfare di #tu6scuola: sostegno per accesso a contributi economici e tanto altro”

Uno sportello per fornire informazioni e supporto ai genitori degli studenti della Scuola Media Statale Alighieri-Pascoli di Città di Castello , che grazie al contributo di esperti del settore, potranno ricevere una consulenza su opportunità, risorse di welfare e diritto allo studio, e sostegno nell’ individuazione di servizi socio-educativi attivi a livello territoriale. Lo sportello che sarà attivato in via sperimentale a partire da lunedì 15 marzo presso la sede della Scuola Alighieri-Pascoli, ad accesso gratuito su prenotazione, rientra nell’ambito delle attività del progetto #tu6scuola finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini e promosso dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca assieme al CIAI (Centro Italiano Aiuti all’infanzia) di MILANO che è coordinatore nazionale e con i partner territoriali Scuola Media Statale Alighieri-Pascoli, Comune di Città di Castello e Comune di Sansepolcro. Una porta di accesso, quindi, alle misure di welfare attive per assicurare al cittadino l’informazione e l’orientamento su opportunità, contributi economici ed interventi esistenti sul territorio a livello locale, regionale e nazionale: borse di studio, libri di testo, strumenti didattici, ma anche strumenti di sostegno al reddito, bonus COVID-19, bonus baby sitter, contributi asilo nido, carta famiglia per famiglie numerose e tanto altro.

“Uno strumento di fondamentale importanza per dare un sostegno alle famiglie in questo periodo di pandemia, in particolare per le fasce più deboli della popolazione. Una risposta concreta a questioni e criticità che spesso emergono nella presentazione delle domande per accesso a fondi e contributi economici per il diritto allo studio e dove troppo spesso il cittadino si trova disorientato. E proprio in questo senso, ha commentato il Presidente Capecci, l’importanza di questa iniziativa e l’arricchimento che essa porterà al territorio, vanno pensati nella dimensione di rete che essa assume. La connessione dello sportello welfare con il territorio e la sua capacità di collaborare con le altre componenti della realtà locale e regionale saranno i suoi reali punti di forza. La Fondazione è uno strumento del territorio” dice il Presidente Capecci “ed in questi momenti di difficoltà promuove con ogni mezzo strumenti attivi di sostegno ai ragazzi e alle famiglie. Lo sportello di welfare educativo è un’innovazione sperimentale che viene proposta alla Scuola Alighieri-Pascoli, ma che potrà essere estesa anche alla altre scuole in tempi molto rapidi”.

“ll progetto #tu6scuola, giunto alla terza annualità, ha permesso a questo Istituto di organizzare molte attività a supporto degli studenti, dei genitori e dei docenti” ha commentato Filippo Pettinari Dirigente Scolastico della Scuola Media Alighieri-Pascoli. Lo sportello welfare rappresenta un ulteriore strumento attraverso il quale si cerca di diffondere la conoscenza dei servizi posti a garanzia della piena attuazione del diritto allo studio e di facilitarvi l’accesso. In questo modo la scuola si pone al centro di una rete territoriale che, agendo come comunità educante, attenua la distanza fra le persone e le istituzioni e rafforza quei legami che, specialmente la situazione attuale, rischia, gravemente, di allentare” .

“Riteniamo fondamentale che in attesa di rientrare in presenza e di mettere in sicurezza la scuola attraverso la campagna di vaccinazione, si attivano servizi integrativi che possano supportare le famiglie in questo momento di difficoltà, in collegamento con le strutture della scuola e con la capillarità di contatto che solo la scuola può avere” dichiarano Rossella Cestini e Luciana Bassini, rispettivamente assessore ai Servizi scolastici e alle Politiche sociali. “Come comune siamo molto presenti nella ridefinizione del welfare per aiutare vecchi e nuove povertà dovute all’Emergenza in corso. Osserviamo con piacere che le scuole e la Fondazione Villa Montesca riescono a fare sistema e a collaborare per migliorare servizi fondamentali per diritto allo studio”.

Lo sportello sarà gestito da due esperte Silvia Pala e Sara Sargenti selezionate dalla Fondazione tramite bando pubblico.

I genitori degli studenti della Scuola Media Statale Alighier-Pascoli possono fissare un appuntamento con i consulenti della Fondazione Villa Montesca chiamando il numero 3497604921 oppure inviando una email a sportellowelfare@montesca.eu

Orari: lunedì 15.30 -17.30 presso la sede della Scuola di Via della Tina 12 a Città di Castello.

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