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Cultura popolare : “In Umbria folclore dimenticato”. Appello alle istituzioni di sei Gruppi folcloristici regionali “affinché le tradizioni popolari siano maggiormente tutelate”

“In Umbria manca un sistema di tutela delle tradizioni popolari. Un patrimonio che, a causa di ciò, rischia di andare perduto”.
E’ un accorato appello a sei voci quello che giunge dai gruppi folcloristici umbri, all’indirizzo delle istituzioni pubbliche che, a loro avviso, “non hanno ancora messo in campo una politica organica e coerente di sostegno che ne riconosca le peculiarità”.
In particolare l’appello parte da ”Agilla e Trasimeno” di Castiglione del Lago, ”Umbria Folk” di Panicale, “La Frullana”di Pietralunga, “ La Vecchiarella” di Alviano, i “Cantori della valnerina” di Ferentillo e “ Interamna Folk” di Terni. Sei gruppi, rappresentativi dell’intera regione, che già nel 2016 avevano dato vita al volume “Tradizioni popolari dell’Umbria” e si erano compattati in un progetto di ricerca, studio e valorizzazione della cultura popolare umbra. Una sorta di Patto sul Folklore, per non disperdere la straordinaria ricchezza e vivacità delle tradizioni locali.


“In un contesto profondamente influenzato da concetti di globalizzazione e informatizzazione, proiettato sempre più verso un continuo rinnovarsi – avvertono i membri dei sei gruppi – stiamo perdendo di vista una parte importante della nostra identità: le tradizioni che, come le radici di un albero, affondano nella memoria. Stiamo perdendo irrimediabilmente quei legami con la nostra identità storica che per secoli sono stati il perno della società.

Quello per lungo tempo è stato tramandato di padre in figlio, nella società moderna rischia di andare perduto”.
Fortunatamente esistono delle realtà che da anni continuano in tale direzione e si occupano di salvaguardare, promuovere e valorizzare il patrimonio culturale, folclorico e linguistico: i Gruppi Folkloristici che operano nell’ambito del canto, del ballo e del folklore e sono depositari di un grande patrimonio di costumi, balli e canti tradizionali.


Realtà che, mentre altrove (Marche, Lazio, Calabria, Puglia) sono supportate da leggi regionali di salvaguardia del patrimonio rappresentato dalla cultura popolare, “in Umbria – secondo quanto fanno notare i sei – non possono contare su analoghi strumenti. Nonostante a livello nazionale, con Direttiva del Presidente del Consiglio, sia stata indetta, il 26 ottobre, la Giornata del folklore e delle tradizioni popolari, per promuovere l’attenzione e l’informazione sul tema del folklore e delle tradizioni popolari, in quanto espressioni di una cultura territoriale che costituisce eredità del passato da conoscere e di cui riappropriarsi”.


“E’ con forza e convinzione dunque – concludono – che auspichiamo un piccolo passo per tutelare questo patrimonio tradizionale che oggi ancor di più rischia di andare perduto”.

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Pallavolo serie B/M: Ermgroup San Giustino pronti a tornare in campo in vista del match contro Bellaria

Sette partite disputate, sette vittorie, nessun set perso, questo il bilancio dei biancoazzurri di Mister Moretti che domenica torneranno in campo dopo un periodo di fermo,  ospitando tra le mura domestiche Romagna Banca Bellaria (RN) alle ore 17:30. In queste settimane il lavoro è stato caricato molto, sia dal punto di vista fisico che tecnico; una mole di attività che servirà a garantire mesi molto impegnativi come maggio e giugno dove saranno potenzialmente previsti anche due incontri a settimana.

I ragazzi si stanno impegnando notevolmente. Il preparatore atletico Giovanni Collacchioni è molto soddisfatto, ed ha tenuto a precisare che la squadra è priva di infortunati; tutto questo grazie al grande lavoro di prevenzione.“Probabilmente i ragazzi saranno un pò più stanchi e lenti in campo ma in grado di giocare anche 15 set grazie all’importante carico di lavoro di queste settimane.

Ognuno di loro ha un programma di allenamenti individuale. Prima dell’imminente riapertura della palestra G- point si è approfittato per strutturare allenamenti specifici personalizzati, tarati sulle singole esigenze e potenzialità. Speriamo che il grande protocollo di lavoro dia i suoi frutti”.

Così ha concluso Collacchioni, auspicando il meglio per i boys sangiustinesi, che si troveranno a stretto giro a giocare due gare ed un recupero, in attesa dei Play-Off anticipati.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta: “Ieri nove nuovi positivi e 14 guariti, curva del contagio discendente anche in presenza di molti tamponi, attualmente siamo arrivati a circa 200 casi. Riapertura delle scuole segnale importante”

“I dati di ieri ci parlano di nove nuovi positivi al Covid-19 e di 14 guarigioni”. E’ quanto comunica oggi il sindaco Luciano Bacchetta, rilevando come “si tratti di riscontri che confermano una curva discendente della diffusione del contagio, tant’è che siamo arrivati a circa 200 persone attualmente positive a Città di Castello, con una diminuzione nettissima rispetto agli ultimi mesi”.

“Il numero dei nuovi positivi continua comunque a essere importante e ci induce a rinnovare l’invito alla massima prudenza e al rispetto delle prescrizioni per il contenimento del Covid-19”, puntualizza il primo cittadino, nell’evidenziare comunque come “negli ultimissimi giorni sia stato effettuato un numero di tamponi molto alto, con una incidenza dei nuovi casi di contagio minore, a denotare una capacità espansiva del virus che appare attenuata”. “Non possiamo in ogni caso abbassare la guardia, anche perché la campagna vaccinale stenta ancora a crescere nel nostro territorio per effetto di una difficoltà a livello nazionale nel reperimento delle dosi che ha inevitabili ripercussioni a livello locale”, ha chiarito Bacchetta, nel riferire di “indicazioni circa un aumento dell’arrivo di vaccini nelle prossime settimane che auspichiamo possa consentire di terminare la somministrazione sugli ultraottantenni e sulle persone fragili, in modo da passare poi alle altre fasce di popolazione”.

Il sindaco torna sulla riapertura definitiva delle scuole di ogni ordine e grado da ieri per rinnovare “la soddisfazione per un segnale importante di ritorno alla normalità che era necessario dare” e ribadire come “ogni decisione in questo ambito non abbia fatto capo al Comune, ma sia stata basata unicamente sui dati scientifici relativi all’entità del contagio nel territorio”. “Nei prossimi giorni – prosegue Bacchetta – sarà molto importante monitorare l’eventuale impatto che deriverà da una circolazione massiccia di persone e dalla loro maggiore vicinanza, anche se sono molto fiducioso nel fatto che il grande lavoro del personale docente e non docente a garanzia del rispetto delle norme e delle precauzioni assicuri la massima sicurezza e che non ci saranno conseguenze particolari”.

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Mozione di Castello Cambia su contraccezione responsabile

Approvata a maggioranza la mozione di Castello cambia che impegna la Giunta di Città di Castello ad attivarsi verso la Regione Umbria per implementare i servizi dei Consultori, promuovere, campagne e programmi di educazione alla salute all’ affettività e l’educazione sessuale, sostenere deliberazioni di legge che consentano l’accesso alla contraccezione gratuita da parte di alcune categorie”.
Tracciando un quadro della situazione italiana che si presenta in ritardo nel quadro europeo, il consigliere comunale di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha illustrato al consiglio comunale di Città di Castello nella seduta di lunedì 12 aprile 2021 il dispositivo della mozione per l’informazione e la contraccezione responsabile ed in particolare: “impegna la Giunta di Città di Castello nei confronti della Giunta implementare nel nostro territorio implementare la rete dei servizi dedicati alla tutela della salute dei giovani attraverso un ampliamento dei servizi dei Consultori, stimolando la creazione di spazi e orari dedicati alle giovani generazioni; promuovere, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Università, i servizi sociali, i centri aggregazione giovanile e i servizi sanitari Asl, campagne e programmi di educazione alla salute all’ affettività e l’educazione sessuale, differenziando i contenuti tra gli ordini di scuole secondarie di primo e secondo grado; promuovere azioni di stimolo e pressione affichè anche nella Regione Umbria, come già avvenuto in altre Regioni, si possa arrivare a deliberazioni di legge che consentano l’accesso alla contraccezione gratuita da parte di alcune categorie, come i giovani dai 14 anni ai 25; le donne in età fertile disoccupate/con figli a carico/in situazione di precarietà, donne tra i 25 e i 45 anni che abbiano scelto la contraccezione nel post partum, oppure a seguito di una interruzione della gravidanza, raccomandando il dovuto rispetto delle scelte e della dignità delle persone”. L’assessore alle Politiche sociali e Pari Opportunità Luciana Bassini ha detto: “I consultori sono ancora oggi nel quadro dell’assistenza socio-sanitaria un presidio di progresso, promozione della salute e protezione. Lo sviluppo di questi servizi non è stato omogeneo e questo ne ha minato la funzionalità. Sviluppiamo la riflessione sui consultori anche a livello regionale. Con grande dispiace dalla nascita o visto l’involuzione ambulatoriale dei consultori. Sostengo il rilancio, non facciamo passi indietro”. Benedetta Calagredi, consigliere del PSI, ha annunciato a nome del gruppo “sostegno alla mozione, in questi momenti si rischia che alcuni tempi facciamo passi indietro. Specialmente nel nostro territorio il consultorio è molto importante. Sulle campagne di educazione affettiva e sessuale, sono molto d’accordo ed è un problema molto sentito. Le scuole oltre che le famiglia hanno un ruolo. La contraccezione è gratuita per legge. Se qualcuno ha difficoltà etiche rispetto questo concetto, pensi al vantaggio economico del sistema sanitario, evita gravidanze indesiderate ed aborti e permette una prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e nella cura di altre patologie. Si allo stimolo alla Regione”.Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, ha parlato di una legge di iniziativa della Lega in regione dove “si perseguono politiche per la famiglia, la natalità e al rafforzamento del ruolo dei consultori. In un periodo di forte denatalità, bisogna intervenire per mettere le famiglie in condizione di fare dei figli. Ci sta promuovere campagne di educazione nelle scuole ma non regalando con i soldi dei contribuenti contraccettivi ai giovani. E’ sufficiente quanto intrapreso dalla Regione”. Letizia Guerri, consigliere comunale del Pd, ha detto: “La mozione ricorda un documento firmato da buona parte del consiglio comunale dopo il caso della RU 486; è vero i consultori sono stati depotenziati e hanno grandissimi problemi di organico in termini di personale e di strutture. Nascono come servizi del territorio, che il Covid ci ha insegnato a rivalutare. I ragazzi hanno bisogno di essere informati: l’età del primo rapporto sessuale si è abbassata alle scuole medie. Si può chiudere gli occhi o si deve informare sulla salute e sulla contraccettività gratuita, che nel 2021 non può essere un tabù. Il sostegno alla famiglia non può essere in contrasto con la salute dei giovani. La 194 è una legge dello stato. Chiedo di inserire un impegno alla Giunta nei confronti della Giunta regionale ad attivarsi nel senso della mozione”. Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, ha detto: “Non è regalando contraccettivi che si risolve il problema, dobbiamo andare dai ragazzi ed educarli all’affettività e alla sessualità. Dobbiamo dire alle ragazze che è brava chi si laurea non chi si mostra sui social. Sono favorevole al dispositivo e a sollecitare la Regione”.

Nella replica Arcaleni ha sottolineanto “anche per le visioni diverse portate al dibattito. Nel dispositivo la contraccezione è un aspetto finale del percorso ed accessorio. Informazione e formazione sono gli step prioritario. La scuola può potenziare questi percorsi ed è necessario un approccio multidisciplinare. A Baglioni dico che la pianificazione familiare non è in contrasto ma è complementare per combattere la denatalità. Non serve certo impedire la contraccezione per aumentare i bambini nati. Servono misure concrete e risorse per le politiche famigliari. Costringere ragazze giovanissime ad una gravidanza non è la strada. Accetto l’emendamento proposto dalla Guerri”.

Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, nella dichiarazione di voto ha detto: “Anch’io non avevo colto la complementareità tra pianificazione familiare e sostegno alle famiglie nella mozione. Sui contraccettivi c’è un accento molto esplicito e reiterato. La scuola affronta questi temi ma anche le famiglie dovrebbero, avendo il compito di accompagnare i ragazzi nella crescita personale e sociale: il motivo per cui voterò contro è il come si affronta l’argomento della sessualità. Io non penso che mettere in mano a mio figlio un preservativo non sia una risposta. Non sono d’accordo su questo materialismo per un tema così sensibile e anche la scuola lo deve affrontare in accordo con le famiglie, non ideologico ma parentale. La pillola abortiva fai da te a casa era infarcita di buone intenzioni a favore della maternità ma una volta che la regione ha recepito le linee del governo, la mozione è stata ritirata alla velocità della luce e gli input sulla maternità erano chiaramente in secondo piano”.

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Test rapidi per tutti i tifernati alla Croce Rossa di Città di Castello

E’ in corso la campagna di tracciamento della popolazione di Città di Castello attraverso test sierologici rapidi pungidito Covid 19. Lo rende noto l’assessore alle Politiche sociali del comune tifernate Luciana Bassini ricordando che “dopo aver coperto i lavoratori del commercio, allarghiamo l’iniziativa a tutta la cittadinanza con esclusione dei minorenni, dei vaccinati e di coloro che hanno già contratto il virus, al fine di promuovere gratuitamente l’esecuzione dei Test sierologici rapidi forniti dalla Regione dell’Umbria”. I Test saranno effettuati fino al 30 Aprile, nei giorni di Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 14,00 alle ore 16 presso la sede della Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Città di Castello in Via Luigi Angelini (ex carceri nuove) presso la «Cittadella dell’Emergenza».

I test sono di tipo autodiagnostico Rapido con tempo di refertazione veloce (15-20 minuti) che sarà comunicato sul posto e per sms. “L’invito è a partecipare a questa iniziativa che ci aiuterà a contenere il virus e a stabilizzare il regime di nuove aperture allo studio di Governo e Regioni. Collaborare è importante sia nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e mascherina sia nell’adesione a campagne che individuano il contagio e lo isolano, specialmente in questa settimana di ripresa dell’attività scolastica”. Per la prenotazione chiamare il numero unico del Comune di Città di Castello 075/9002686 lasciando i propri dati (cognome, nome e cellulare).
Scaricare dal sito web del Comune il modulo di «consenso» al seguente link https://www.comune.cittadicastello.pg.it/index.php?id_sezione=828 da consegnare già compilato al momento del Test o da richiedere all’operatore al momento della prenotazione tramite invio per email. In alternativa il modulo sarà fornito presso la sede al momento del Test.

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Questa sera dalle ore 21,15 su Retesole (Ch 13) torna In Primo Piano. Ospite il vicesindaco di Città di Castello, Luca Secondi

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il vice sindaco del Comune di Città di Castello, Luca Secondi

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Vannetti: “Vaccinazioni decisive per la ripartenza dell’economia. Sarebbe necessario, oltre al vaccino anticovid, anche un vaccino portatore di buonsenso complessivo”

“La prospettiva della ripresa è condizionata da fattori di debolezza congiunturale, in un contesto che registra un ritardo delle nostre vaccinazioni e in generale di quelle nell’Unione europea. E’ assolutamente necessaria una rapida razionalizzazione del sistema delle vaccinazioni, decisivo per la ripresa dell’economia. Ma per l’atteggiamento che si registra in alcune aree nazionali e internazionali rispetto a questo decisivo rimedio sanitario e sociale sembra che sarebbe davvero necessario, oltre al vaccino anticovid, anche un vaccino portatore di buonsenso collettivo”.
Esordisce così Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, nel commentare gli andamenti in essere dell’economia, i riflessi sulle micro e piccole imprese e le differenziazioni territoriali proposti nell’ultimo “Report Covid-19” di Confartigianato, realizzato dall’Ufficio Studi della Confederazione.


Il report Confartigianato esamina poi l’andamento del made in Italy, evidenziando le incertezze di inizio anno: le esportazioni extra Ue – per cui sono già disponibili le stime preliminari di febbraio 2021 – dopo la crescita di novembre (+2%) e dicembre 2020 (+4,1%), sono ritornate in territorio negativo a gennaio (-12,7%) e febbraio 2021 (-7,3%).
Lo studio Confartigianato analizza anche la dinamica export manifatturiero e dei prodotti di settori a maggior concentrazione di Pmi nelle principali province italiane con incidenza percentuale superiore all’1% dell’export sul totale nazionale indicando una situazione “in chiaroscuro per il nostro territorio – approfondisce Vannetti – visto che la variazione percentuale 2019-2020 da una parte vede proprio Arezzo col migliore export per il Manifatturiero, con una crescita del 24,2% che viene per la maggior parte del settore moda che fa registrare una crescita dell’8,9% sui mercati esteri”. Tutto bene allora? “Assolutamente no – spiega ancora – visto che dall’altra parte il risultato si ribalta e se si guarda all’export aretino in generale, si vede che questo fa registrare un calo del 17,7% negli altri settori, e che quindi, in questo caso, porta la nostra provincia al quintultimo posto tra quelle esportatrici. Insomma la crisi da Covid ha quindi destabilizzato un’ampia gamma di imprese e quindi molte micro e piccole imprese quest’anno dovrà far fronte a rischi operativi e di sostenibilità dell’attività”.


Vannetti giudica poi “davvero preoccupante che a gennaio 2021 la dinamica della produzione manifatturiera, su base trimestrale, rimanga ancora in territorio negativo (-1,6%) a fronte di un aumento (+4,3%) registrato nella media Ue a 27”. E si sofferma anche sull’analisi delle previsioni pubblicate la scorsa settimana dal Fondo Monetario Internazionale, che evidenzia che nel 2022 l’Italia sarà il Paese dell’Eurozona più colpito della recessione Covid-19 anche a seguito del ritardo nelle vaccinazioni: al 9 aprile scorso le vaccinazioni al giorno per milione di popolazione sono state 4.009 in Italia e 4.309 nell’Unione europea e il ritmo nel nostro Paese è inferiore del 19,6% a quello del Regno Unito (5.448) e del 55,8% a quello degli Stati Uniti (9.069).
“Confidiamo a questo punto – insiste in conclusione il presidente di Confartigianato – che con il prossimo scostamento di bilancio operato dal presidente del Consiglio Draghi si possano soddisfare le aspettative delle imprese: intanto sui ristori apprezziamo il metodo applicato dal Governo, con il superamento del criterio dei codici Ateco e ora speriamo davvero che si riesca ad intensificare la campagna vaccinale, condizione fondamentale per consentire anche la ripresa dell’economia”.

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Pacchetto Scuola, aperti i termini per le domande. Il bando è pubblicato nel sito del Comune. Scadenza fissata al 31 maggio

E’ pubblicato il bando per l’assegnazione del “Pacchetto scuola” – anno scolastico 2021/2022. Si tratta di un contributo per sostenere le spese necessarie alla frequenza della scuola, per l’acquisto di libri, materiale didattico ecc. E’ finanziato con fondi statali e regionali.

Ecco i requisiti per l’accesso:

a) iscrizione per l’a.s. 2021/2022 ad una scuola secondaria di primo o di secondo grado, statale, paritaria privata o degli Enti locali e iscritti ad un percorso di Istruzione e Formazione Professionale – IeFP – presso una scuola secondaria di II grado o una agenzia formativa accreditata;
b) requisiti economici: l’ISEE del nucleo familiare di appartenenza dello studente, o ISEE minorenne nei casi previsti, non deve superare il valore di 15.748,78 euro;
c) requisiti anagrafici: residenza nel Comune di Sansepolcro, età non superiore a 20 anni (da intendersi sino al compimento del 21esimo anno di età, ovvero 20 anni e 364 giorni).

La domanda d’ammissione al bando, diretta al sindaco, con allegata la copia fotostatica di un documento d’identità, deve essere presentata al Comune di Sansepolcro entro il 31 maggio 2021 con una delle seguenti modalità: tramite PEC a: comunesansepolcro@postacert.toscana.it
oppure previa prenotazione telefonica al numero 0575 732223, direttamente all’Ufficio Protocollo in Via Matteotti n.1 (secondo piano di Palazzo delle Laudi).

Il bando è sul sito del Comune di Sansepolcro al seguente indirizzo: https://www.comune.sansepolcro.ar.it/it/page/diritto-allo-studio-b0722a9b-efe3-4b08-8e82-5b50a144af07 (Aree tematiche – Scuola ed istruzione – Diritto allo studio).

Informazioni possono essere richieste telefonicamente all’Ufficio Pubblica Istruzione ai seguenti numeri: 0575 732449 – 0575 732257.

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Incontro in II Commissione consiliare della Regione Umbria sulla vicenda inerente Poste Italiane. Toniaccini: “Ampliare l’orario di apertura di tutti gli uffici postali per evitare file e assembramenti all’esterno delle sedi e tutelare la salute dei cittadini”

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“Ampliare l’orario di apertura al pubblico in tutti gli uffici postali per evitare file e assembramenti all’esterno delle sedi, per tutelare la salute dei cittadini e contemporaneamente continuare a fornire un uguale servizio sul territorio regionale”: questa la richiesta avanzata a Poste Italiane dal presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, partecipando, questa mattina, alla II Commissione consiliare, convocata dal presidente Valerio Mancini proprio sul tema degli uffici postali. Erano presenti i consiglieri regionali della II commissione e, per Poste Italiane, il dottor Paolo Pinzani, responsabile relazioni istituzionali area Centro Nord, il dottor Giovanni Zunino, Head of Retail & SME Network North Central Territorial Macro Area, e la dottoressa Serena Di Santo, Responsabile Gestione Operativa Centro Nord.
“Abbiamo accolto favorevolmente – affermano il presidente Toniaccini e il coordinatore dei Piccoli Comuni, Federico Gori – la proposta del presidente Mancini, giunta al termine della seduta di commissione, di redigere un documento unico sulla vicenda e di portare la questione in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Nel frattempo, auspichiamo un cambio di passo da parte di Poste Italiane che possa recepire le nostre richieste, a partire da un prolungamento degli orari, nell’interesse esclusivo dei cittadini che sono il bene primario da tutelare”. Il presidente e il coordinatore ringraziano “i diversi consiglieri regionali per il contributo apportato e il presidente di commissione, Mancini, per essersi fatto carico della vicenda e per la volontà di portare avanti congiuntamente questa azione”.
Tuttavia, “sull’esito dell’incontro con Poste – affermano – non siamo soddisfatti per due motivi essenziali: il primo, perché da febbraio scorso a oggi non ci sono state riaperture complete di orario in ogni sede; il secondo, perché al termine della riunione non sono state date rassicurazioni certe sull’avanzare delle progettualità, ma, fra le altre considerazioni, è stato detto da Poste che si attende l’evoluzione della pandemia. E’ trascorso più di un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria e riteniamo non giustificabile che ci si nasconda ancora dietro la pandemia per l’erogazione completa di servizi che sono essenziali alla popolazione, e la cui riduzione in alcune sedi potrebbe incidere sulla salute della stessa popolazione. E’ su questi due presupposti base che muove la nostra azione che non si fermerà qui.

Come Sindaci siamo pronti, se non dovesse esserci una risposta alle nostre richieste, a una protesta corale perché non accettiamo che il ripristino degli orari in tutte le sedi sia demandato alla fine della pandemia, né, come ha asserito il dottor Pinzani, alla possibilità che il personale del front office di Poste Italiane possa essere vaccinato nell’immediato. Ricordiamo, inoltre, che la questione non è regionale, ma ha carattere nazionale, proprio perché le stesse problematiche sono state riscontrate anche da altri Comuni e da altre Anci regionali”.
Toniaccini e Gori sottolineano, infine, che “come Anci Umbria ci siamo mossi immediatamente, fin dai primi mesi di pandemia per rappresentare ai vertici di Poste Italiane le problematiche, che si sono palesate fin da subito, e per trovare una soluzione congiunta. Abbiamo fatto notare che ogni emergenza, tanto più questa sanitaria, richiede necessariamente flessibilità d’intervento. Nell’ultima lettera di dicembre scorso, peraltro, Anci Umbria ha chiesto l’istituzione di un Tavolo di confronto nazionale”.

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Consegnate al ministro Gelmini 50mila firme per riaprire nelle zone rosse le attività di acconciatura ed estetica. Presente il Presidente nazionale CNA Benessere e Sanità, Antonio Stocchi

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Autorizzare le imprese di acconciatura ed estetica ad aprire nelle zone rosse, massima determinazione nella lotta all’abusivismo dilagante, aumentare le risorse per i contributi a fondo perduto e rivedere i criteri di assegnazione per evitare discriminazioni. Sono le richieste presentate da Antonio Stocchi, Presidente nazionale CNA Benessere e Sanità, insieme ad una delegazione delle imprese del settore aderenti a CNA e alle altre organizzazioni dell’artigianato, al ministro per gli Affari Regionali e Autonomie, Mariastella Gelmini, insieme alla simbolica consegna delle 50mila firme raccolte con una petizione promossa per sollecitare l’intervento del Governo a favore di un comparto che conta oltre 150mila imprese e più di 300mila addetti.


Le imprese del settore hanno sempre assicurato la rigorosa osservanza dei protocolli igienico-sanitari e non è un caso che saloni di acconciatura e centri estetici non abbiano rappresentato fonte di contagio. L’organizzazione e le modalità di svolgimento dei servizi di acconciatura ed estetica, inoltre, in virtù del sistema di prenotazione adottato, non provocano assembramenti.
La chiusura delle attività in zona rossa alimenta la piaga dell’abusivismo generando gravi danni economici alle imprese regolari già stremate dalla crisi e favorendo la diffusione dei contagi in quanto sono ignorati i protocolli e le misure di sicurezza.


Le Confederazioni inoltre chiedono al Governo di modificare i criteri previsti nel Decreto Sostegni per l’erogazione dei contributi a fondo perduto. Dall’analisi sulla contabilità delle imprese associate emerge che il 94% delle attività di acconciatura ed estetica ha accusato l’anno scorso una perdita media del fatturato del 25%. Con la soglia del 30% del calo dei ricavi soltanto 28 imprese su 100 potranno accedere al contributo, una evidente discriminazione nei confronti di migliaia di imprese. Ampliare la platea dei beneficiari e incrementare la dotazione di risorse per gli indennizzi rappresentano l’unica risposta allo stato di incertezza e di malessere delle imprese e per scongiurare la condanna a morte di molte attività.

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Punti vaccinali in Alto Tevere: interpellanza dei Civici per Città di Castello. “Servono più vaccini e più personale”. Criticata la scelta della Palestra Salviani

Nel consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 12 aprile 2021, Filippo Schiattelli e Luigi Bartolini, rispettivamente capogruppo e consigliere de Civici di Città di Castello hanno presentato un’interpellanza sui centri di vaccinazione. “A nostro avviso, la palestra dell’Istituto Salviani-Cavallotti), non rivesta caratteristiche di piena idoneità – ha detto Bartolini – “Tale struttura coinciderebbe con una delle scuole più frequentate di Città di Castello, determinando famiglie in previsione di un ordinario svolgimento dell’attività didattica; andrebbe ad occupare una parte considerevole del parcheggio interno, costringendo l’utilizzo della sede stradale, già limitata in relazione al traffico che la percorre. Determinerebbe quindi il rischio di congestione veicolare, simile a quella precedentemente riscontrata in via Vasari, nella prima fase dei tamponi molecolari, determinandone il giusto spostamento presso il centro servizi. In linea con la nostra identica precedente proposta di effettuare i vaccini presso la piastra logistica e visto il meritevole comunicato unitario dell’intera maggioranza comunale, ad oggi completamente disatteso, vogliamo conoscere i motivi per cui non si è scelta la Piastra Logistica, secondo noi, la struttura più adeguata, viste le caratteristiche intrinseche, la centralità territoriale con i comuni del nord Umbria, l’ampia superficie a disposizione e la agevole accessibilità viaria. In subordine, stante l’assoluta necessità di procedere con estrema urgenza ad una vaccinazione di massa con strutture adeguate, in attesa dell’arrivo dei vaccini programmati, perché non si è provveduto a concentrare il secondo punto vaccinale presso la struttura del Centro Servizi nella parte che era riservata alla mostra del mobile (SMAI), con l’utilizzo degli ampi parcheggi, distanziati e separati dal percorso del drive through per i tamponi molecolari? A riguardo, specifichiamo che tale nostra indicazione tiene in conto che la struttura è completamente idonea con certificato di agibilità e fornita dei necessari servizi igienici e sanitari, con doppio ingresso, facilmente raggiungibile dalle principali vie di comunicazione. Una struttura già punto di riferimento per la protezione civile locale, utilizzata come campo base con numerosi posti letto, per fronteggiare l’emergenza a seguito della rottura del muro di contenimento della diga di Montedoglio”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha sottolineato che “la palestra è dell’istituto Salviani che fa parte del polo tecnico Franchetti Salviani. A suo tempo Asl ci chiese di individuare due punti vaccinali al servizio dell’intero comprensorio, che fossero strutture pubbliche. Altrimenti due privati, Formula Uno e Clover, avevano messo a disposizione gratuitamente i loro locali. La scelta è caduta sul Cva di Trestina per la zona Sud e per il Nord abbiamo prospettato molte soluzioni (Croce Rossa, Pro loco Lerchi, Sede Madonna del Latte, piastra logistica, che preferivamo, gli istituto Salviani e Cavallotti). La piastra logistica non fu considerata idonea, come mi comunicò dopo il sopralluogo l’assessore regionale Melasecche, perché è in uscita il bando, che stiamo attendendo dato che la piastra è completata da anni. La decisione di ASL è caduta su la palestra del Salviani; è ampia, ha parcheggi, ha sale d’attesa, non interferisce con i movimenti della scuola. Condivido dal punto di vista organizzativo: ho visitato la sede ed è eccellente ma purtroppo non ci sono i vaccini. Alcuni soggetti fragili devono andare ad Amelia con tre sedi sul territorio. La piastra non sarebbe stata disponibile perché è in pubblicazione il bando per la sua assegnazione. Un’altra ipotesi era il centro servizi. Ma essendo già sede del centro tamponi Asl ha detto che non era possibile. Logisticamente sul Salviani è stato fatto un ottimo lavoro. Speriamo che arrivino presto i vaccini. Il centro di Umbertide non era previsto dal piano vaccinale. Ma è stato aperto dietro sollecitazione di alcune forze politiche e dell’Amministrazione. I problemi si sono amplificati: dal punto di vista del personale, delle risorse, dell’organizzazione, della programmazione”. Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici per Città di Castello, ha elencato tutti i vantaggi sia logistici che di organizzazione della scelta della Palestra dell’istituto Salviani: “La ritengo una soluzione adatta anche grazie agli interventi di Asl. La possibilità di una concentrazione di movimento con la ripresa della scuola è reale ma il flusso della campagna vaccinazione è molto regolamentata oltre che separata dalla vita della scuola. Verifichiamo e controlliamo anche come comune quando le scuole torneranno in presenza”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “I vaccini possono farsi ovunque ma anche le recenti scelte catalogano l’Umbria tra le regioni peggiori in Italia. Il punto vaccinale al Salviani non è l’ottimale e se in seguito insorgono problematiche, possiamo correggerle ma deve rimanere aperto e fare i 700 vaccini programmati quando fu scelto anziché lavorare mezza giornata. Il rallentamento di questo servizio, di cui si è fatto portavoce anche il sindaco deve essere preso in carico. I tifernati fragili pur di fare il vaccini sono costretti ad andare fino ad Amelia non alla palestra Salviani. Personalmente faccio parte di quelli. Il quadro è preoccupante”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “Gli argomenti sono due: la scelta della sede è stata della ASL ma si sono prese in considerazione le problematiche della scuola. Ora che riapre, deve essere monitorato l’aspetto della logistica e dell’educazione motoria. Tra il bando della piastra e le esigenze della scuola, non si sono esaminate le esigenze della scuola ma siamo in emergenza e comprendo. Rispetto ai vaccini per fragili in zone lontane dell’Umbria, forse l’organizzazione non è stata efficiente, al Salviani le disponibilità sono state pochissime e subito esaurite. Ritengo che il sindaco abbia fatto il possibile ma il problema esiste così come quello delle liste d’attesa o sostituzione. Tutti i vaccini rifiutati di Astrazeneka possono essere somministrati ad altri attraverso una graduatoria alternativa a quella anagrafica per evitare che siano perse le dosi”. Mirko Pescari, consigliere del PD, ha detto: “La scelta della palestra non è ottimale ma l’accesso alla palestra è assolutamente separato e rende non utilizzabile solo la palestra. Il parcheggio è residuale rispetto all’altro. Le valutazioni possono essere disparate ma fidiamoci della ASL. Non ci dimentichiamo che la prima manovra a sostegno dell’economia è la campagna vaccinale, che ha permesso in paesi più efficienti di noi di ripartire. I vaccini non ci sono ma non rientra nella logica che non ci siano in Umbria ma ci sono ad Amelia. Se li ce ne sono troppi e qui niente, qualcosa non va nella distribuzione o nel personale per somministrarli. Ci sono disponibilità che non sono state reclutate. 4 punti vaccinali sono inutili: ospedale, Salviani, Trestina, Umbertide con la metà del personale necessario. Chiediamo che anche in Alta Valle del Tevere la campagna venga fatta al massimo delle potenzialità”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha chiesto di “spogliarsi della venatura polemica che riscontro in Morani. Non troviamo i capri espiatori ma cerchiamo di far funzionare il sistema. Anch’io avrei preferito al piastra logistica. E’ stato sbagliato cedere alla volontà politica di fare il punto vaccinale ad Umbertide. La Asl aveva stabilito zona nord e sud di Città di Castello, dovevamo seguire questa indicazioni. L’Umbria non è però tra le regioni peggiori d’Italia ma siamo stati esposti da una grande confusione informativa. Me la prendo soprattutto con i virologi, che hanno bloccato il ministro quando aveva aperto agli Europei di calcio in presenza. Vanno licenziati. Su Astrazenaka prima era per i giovani, ora per il over 60. E’ contraddittorio ma se anche i vaccini sono pochi, in Umbria abbiamo oltre 1000 rinunce al giorno perché hanno paura. Come quando si è sollevata una polemica sugli avvocati quando i professori avevano rinunciato a migliaia. Chiederò un riequilibrio nelle dosi di vaccino e nel personale”.

Nella replica Bartolini ha detto: “La cosa triste è che non ci sono i vaccini. Il centro è partito anche se a rilento ed è a norma. Ci chiediamo non si poteva scegliere un’alternativa e perchè altri territori sono stati ascoltati”. Il sindaco ha detto “Per quanto riguarda la scuola, abbiamo concordato con il dirigente che non ci sarà promiscuità. Abbiamo messo a disposizione della scuola il palazzetto per le attività di motoria insieme alla piscina e alla pista di atletica. Non ci saranno dunque penalizzazioni. Se ci saranno intasamenti ai parcheggi vuole dire che facciamo tanti vaccini ma quello che diceva Morani è indiscutibile: al Salviani si possono fare 700 vaccini ma ha chiuso a fine mattina per mancanza di dosi. Non credo che ci sia stata la volontà di discriminare Città di Castello perché ha una giunta di diverso colore dalla Regione. Ma che ci sia stato un grande caos. Anche noi avremmo preferito la piastra logistica ma la Regione che ne è la proprietaria ha preferito di noi per il bando imminente e per destinare la piastra logistica quanto prima alla sua destinazione. La vera battaglia è sui vaccini”.

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Leonardo e la prestigiosa collaborazione della Bottega Tifernate del maestro Stefano Lazzari per la riproduzione di alcune opere utilizzate nella fiction d Bacchetta: “Lazzari e il suo staff hanno risvegliato ancora in tutti noi l’orgoglio tifernate”

“Il maestro Stefano Lazzari e tutto lo staff della Bottega Tifernate, con la prestigiosa collaborazione alla realizzazione di alcune maestose opere utilizzate nella serie tv a puntate “Leonardo”, in onda su Rai 1, ha messo ancora una volta in evidenza le eccellenze artistiche, culturali e la storia della nostra bellissima città rinascimentale, che, fra qualche mese a Settembre sarà protagonista in ambito internazionale con la mostra su Raffaello nell’ambito delle celebrazioni del 500enario della morte.

I riflettori dei media nazionali, attraverso l’estro e la capacità di creare e mettere in pratica progetti unici, tipico degli artigiani ed imprenditori tifernati, hanno veicolato in maniera sublime e raffinata l’immagine della città, dei suoi palazzi, scorci, vie e piazze e della sua storia secolare in ambito culturale e artistico. Grazie ai giovani e qualificati collaboratori del suo laboratorio-bottega creativo, alla capacità di innovare nel segno della tradizione della famiglia Lazzari, il padre Romolo e i figli Stefano e Francesco, Città di Castello, con quelle riproduzioni di pregio in onore di Leonardo puo’ proseguire a testa alta ancora all’insegna di un altro grandissimo genio del Rinascimento, Raffaello, che proprio a Città di Castello ha lasciato il segno e consegnato alla storia opere uniche”.

E’ quanto dichiarato oggi dal sindaco, Luciano Bacchetta, a nome della giunta, nella consapevolezza di farsi portavoce del sentimento diffuso e riconoscenza della città verso i maestri artigiani della Bottega Tifernate, in riferimento al grande interesse dei media nazionali in tutte le loro categorie ed espressioni per il prezioso contributo alla collaborazione nella realizzazione di alcuni dipinti utilizzati nella fiction dedicata a Leonardo su Rai1.

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Covid-19 a Città di Castello Bacchetta: “Ieri sette nuovi positivi e 20 guariti”. Il totale dei positivi continua a decrescere, ma ci vuole prudenza”

“Nella giornata di ieri abbiamo avuto sette nuovi postivi e 20 persone guarite”. E’ l’aggiornamento della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello reso noto stamattina dal sindaco Luciano Bacchetta, che ha osservato come “il totale dei positivi continui a decrescere in maniera abbastanza sensibile per effetto del trend favorevole dell’ultimo periodo, anche se è necessario essere prudenti, perché il Covid è imprevedibile e da un giorno all’altro possono esserci cambiamenti anche significativi delle percentuali di contagio”.

“La stessa presidente della Regione parla comunque di un’Umbria con numeri da zona gialla e gli esperti dicono che a luglio verrà raggiunta l’immunità di gregge”, ha preso atto il primo cittadino, che ha commentato: “speriamo che ci sia un’evoluzione realmente favorevole, perché c’è la necessità di tornare prudentemente, ma con determinazione, alla vita normale, con la ripresa di tutte le attività economiche che soffrono di più, a cominciare dagli esercizi pubblici”. “Da stamattina intanto, con la ripresa delle lezioni al in aula al 50 per cento alle superiori, tutto il mondo della scuola è tornato definitivamente alla didattica in presenza”, ha evidenziato Bacchetta, che ha ribadito come “ogni decisione sulla riapertura degli istituti scolastici sia dettata unicamente dai parametri sull’andamento del contagio, quindi da dati scientifici, senza alcuna discrezionalità”.

“Ora è determinante che i vaccini, come sembra stia avvenendo, arrivino in numero consistente e consentano di dare piena efficacia alla campagna di immunizzazione della popolazione”, ha precisato il sindaco, ricordando che le disposizioni del governo danno priorità in questo momento alle fasce d’età più avanzate, alle persone fragili e agli operatori sanitari. “Dopo la Pasqua in zona rossa – ha anticipato Bacchetta – anche le prossime festività laiche, come quella del 25 aprile, si svolgeranno in modalità ridotta per quanto riguarda gli eventi pubblici per il necessario rispetto delle prescrizioni finalizzate al contrasto del Covid-19”. “L’auspicio è che sia l’ultima festa della Liberazione all’insegna delle precauzioni per la pandemia”, ha concluso il sindaco.

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Un primo posto per la Steels Motocross al Trofeo Umbria/Lazio/Toscana

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I giovani centauri della Steels Motocross in evidenza al Trofeo Umbria/Lazio/Toscana. Il 2021 di gare è stato aperto dalla partecipazione al campionato interregionale promosso dalla Uisp che, al crossdromo di Città di Castello, ha visto i piloti del team aretino scendere in pista e ottenere bei risultati che hanno trovato il loro apice nel primo posto di Leonardo Gervasio nella categoria “2 tempi – Amatori”.

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Verso le elezioni a Città di Castello: Secondi “presto per fare nomi di candidati a Sindaco, serve concretezza ed equità sociale”

“Al momento sono concentrato solo sul presente voglio chiudere, nel miglior modo possibile, il mio mandato da Assessore ai lavori pubblici, ci sono opere da terminare e questo porta via tempo ed energie detto questo, quello che conta aldilà dei proclami di partito, è il progetto. Credo che non ci sia più spazio per la demagogia, servo proposte concrete e attuabili e sopratutto equità sociale, da questo dovremo partire, per garantirci un futuro più sereno. Sento parlare di progetti legati al recovery fund, alcuni sinceramente distanti dalla realtà, ripeto serve solo concretezza, il resto sono solo promesse difficili da realizzare”

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L’Alga Atletica Arezzo torna a gareggiare con tre medaglie nei lanci

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Un tris di medaglie nei lanci per l’Alga Atletica Arezzo. La società aretina ha avviato la nuova stagione di competizioni all’aperto al “Trofeo Perugia Riparte” che, nel capoluogo umbro, ha visto la squadra di lanciatori tornare a gareggiare con ottimi risultati nelle diverse discipline. La miglior prestazione porta la firma di Chiara Salvagnoni che ha vinto l’oro nel peso, mentre Noemi Biagini e Joshua Vagheggi si sono piazzati sul secondo gradino del podio nel giavellotto e nel martello.

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Provincia di Perugia: Informazione per studenti e famiglie sull’incremento delle corse scolastiche in seguito della riapertura delle scuole

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In seguito alla riunione con il Prefetto, tutte le forze di polizia, i gestori del trasporto pubblico su gomma (Bus Italia) e i rappresentati istituti scolastico si è stabilito di fornire una informazione dettagliata sul link da consultare per avere notizie sull’incremento delle corse scolastiche, a partire dal 14 aprile, in seguito alla riapertura delle scuole. Famiglie e studenti potranno consultare il link: http://www.fsbusitalia.it/content/fsbusitalia/it/umbria.html ove necessario sarà possibile utilizzare per il link: Contatti utili .Gli orari in vigore sono consultabili sul sito www.fsbusitalia.it alla sezione Umbria/Orari e linee, prestando attenzione all’indicazione «SCOLASTICO» nelle intestazioni e nelle legende delle pagine.

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Innovazione digitale & PA – Giovedì il webinarp: “Geo-digital Humanities e Copernicus”. Incontro gratuito in diretta streaming ore 11

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Si avvicina la data del quarto appuntamento della serie di webinar “GAP – Gestione agile della PA”, organizzato da WiseTown e Stati Generali dell’Innovazione, con il patrocinio anche della Provincia di Perugia.


Giovedì 15 aprile dalle ore 11, insieme a Sergio Farruggia, Andrea Taramelli e Maria Paradiso, si parlerà dell’alfabetizzazione spaziale e delle opportunità a disposizione per ampliare le competenze geo-digitali.


L’appuntamento gratuito sarà trasmesso in diretta streaming, per maggiori informazioni e partecipare all’incontro è possibile consultare il link https://bit.ly/3mBdDFC.

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