Home Blog Page 929

PD Umbertide: “Parta subito la costruzione del nuovo asilo nido comunale”

Il Partito Democratico di Umbertide ha presentato una mozione ai sensi dell’art. 24 comma 7 Regolamento Consiglio Comunale: avente ad oggetto: variazione piano triennale
opere pubbliche 2020/2022 per la realizzazione asilo nido comunale.

“Il tema dell’educazione e della cura nella prima infanzia – per il PD di Umbertide – risulta essere uno dei temi caldi a cui l’Amministrazione deve dare risposte. Risposte fatte di visioni certe, di programmi politici seri, di confronti diretti con tutti, con i professionisti del settore e con le famiglie. Riteniamo – si continua nella nota – che l’interesse nei confronti di questo tema riteniamo debba essere prioritario e concreto, al di sopra di ogni programma politico. Il Lockdown ha provocato uno smottamento di tutte quelle abitudini e certezze che contraddistinguevano l’agire umano. I bambini, in modo particolare, si sono trovati a vivere una situazione di sospensione costante. Crediamo fortemente che proprio i bambini e gli ambienti di apprendimento debbano essere il punto focale della riflessione.

È necessario a nostro avviso ricostruire e ripartire proprio dai bambini e dal ragionare sulle strutture che li ospiteranno. L’ attenzione nei confronti della fascia d’età 0-6 anni – viene rimarcato – deve raggiungere un livello di interesse in cui non accettiamo compromessi, perché è da quei bambini di oggi che dipende il loro domani e quello della nostra
collettività. È dalla tutela delle famiglie e dal potenziamento dei servizi a domanda individuale che possono superarsi forme di discriminazione e disuguaglianza.”

E poi si conclude: “Nella nostra città l’asilo nido comunale dal 2016 è ospitato “temporaneamente” presso locali della Parrocchia di Santa Maria della Pietà di certo non proprio funzionali al servizio, soprattutto in relazione alle nuove normative da applicare a seguito del Covid1. Con la nostra mozione abbiamo ritenuto prioritario proporre una variazione del piano triennale delle opere pubbliche che già dall’attualità
2020 metta in cantiere la costruzione del nuovo asilo nido comunale. Le risorse ci sono e i pareri tecnici sono favorevoli. Ora vedremo la volontà politica di tutto il Consiglio comunale.”

Commenti

KILOWATT FESTIVAL 2020: “Viaggio al termine della notte” XVIII Edizione

Lunedì 20 luglio a Sansepolcro (Ar) prende il via la diciottesima edizione di Kilowatt Festival, il festival ideato da Lucia Franchi e Luca Ricci, direttori dell’Associazione CapoTrave/Kilowatt che promuove i linguaggi artistici contemporanei. Ben 39 titoli in cartellone, messi in scena su palchi all’aperto e nei chiostri della città, con un maxischermo in piazza Garibaldi, per estendere la platea degli spettatori, vista la capienza di alcuni spazi ridotta a 80 posti per le disposizioni normative.

Sarà un viaggio al termine della notte, come preannuncia il titolo scelto per questa diciottesima edizione che trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Louis-Ferdinand Céline: una notte che non finisce, ma rimane dentro di noi, qualcosa con cui dobbiamo necessariamente convivere. 

“Scriveva Céline che le abitudini si contraggono più in fretta del coraggio. E non v’è dubbio che dopo questi mesi complicati sarebbe stato più tranquillo attendere, per capire meglio, per non trovarsi in mezzo a regole e cavilli complessi, a responsabilità inedite e sempre maggiori. Ma chi – come noi – si occupa di innovazione ha anche il dovere di fare strada, non solo per ciò che attiene ai linguaggi, ma anche per le pratiche messe in campo. Per questo ci è sembrato giusto non lasciare nulla di intentato, per esserci, con un festival che faccia brillare alta la propria luce nel fondo della notte che stiamo attraversando” – dichiarano Franchi e Ricci. 

“In questa estate particolare l’organizzazione del festival ha richiesto un impegno davvero eccezionale. Innanzitutto desidero dunque ringraziare tutti coloro che hanno lavorato in maniera energica per offrire alla città questo prezioso appuntamento culturale. L’edizione di quest’anno si interseca, peraltro, con un ventaglio di progetti e iniziative che stanno contribuendo ad orientare l’asse prospettico della creatività verso nuovi linguaggi contemporanei. In tale contesto in cui i nessi di contiguità tra passato e futuro si mescolano con la voglia di ripartire, emerge con forza una volontà: quella di essere protagonisti di un futuro che, dopo mesi di chiusure forzate, può essere concepito, assaporato e deciso anche tramite il teatro, la musica, l’arte, la danza o un incontro pubblico all’ombra di un’architettura rinascimentale” – dichiara l’Assessore alla Cultura di Sansepolcro, Gabriele Marconcini. 

Padrino di questa edizione del festival è l’attore, autore e regista Roberto Latini che propone uno dei suoi spettacoli più apprezzati, Amleto + Die Fortinbrasmaschine. All’opera di Latini viene dedicato, martedì 21 e mercoledì 22, l’incontro pubblico La tradizione dell’innovazione a cui partecipano critici, studiosi, artisti. Completano l’omaggio al padrino del festival le letture sceniche, Nnord_Paralipomena e parerga, che punteggiano le giornate del 20, 21 e 22 luglio, e Carta carbone, mostra sonora a doppio percorso drammaturgico costruita dalla compagnia Fortebraccio Teatro con la cura di Roberto Latini, Gianluca Misiti e Max Mugnai. 

39 gli spettacoli in cartellone, tra i quali 16 in prima o anteprima nazionale e gli 8 della selezione Visionari, i cittadini della Valtiberina che partecipano all’attività di selezione artistica del festival. Presenti nel ricco programma i lavori di artisti consolidati del panorama teatrale e coreografico nazionale e internazionale, performer e compagnie emergenti.

Non mancheranno momenti di incontro e dibattito su questioni attuali e urgenti che attraversano la comunità teatrale contemporanea. Giovedì 23 luglio, la presentazione del libro Lo Spettatore è un Visionario di Lucia Franchi e Luca Ricci, ideatori di Kilowatt Festival, che raccontano la loro esperienza di sviluppo delle pratiche di audience development e audience engagement. Sabato 25 luglio l’appuntamento è con Visionari d’Italia, unitevi!, incontro pubblico con alcuni degli oltre 400 visionari che partecipano alle attività di co-programmazione artistica negli 11 gruppi creati all’interno del network L’Italia dei Visionari. Domenica 26, focus sulla danza con spettacoli di grandi coreografi internazionali e l’incontro Micro e macro drammaturgie della danza, in collaborazione con Anghiari Dance Hub.

Torna la Piazza dei Beni Comuni, uno spazio di incontri e dibattiti sul concetto di sostenibilità e sulle sue declinazioni ambientali, economiche, sociali e culturali, in collaborazione con l’Associazione Progetto Valtiberina.

Come ogni anno a conclusione delle giornate ci sarà l’appuntamento con il Dopofestival e i concerti a cura di Mea Revolutio[nae], alle Piscine Pincardini. 

Il programma completo su www.kilowattfestival.it

Si ringraziano il Comune di Sansepolcro, la Regione Toscana, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, l’Unione Europea, l’Ambasciata francese in Italia, l’Ambasciata dei Paesi Bassi in Italia, l’Institut français Italia. Prezioso il supporto di quei sostenitori privati che hanno voluto e potuto rinnovare la fiducia al festival, come Aboca, Banca di Credito Cooperativo di Anghiari e Stia, Caffè River, Coingas Spa, Estra, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Lucos srl, Piccini Paolo Spa, Unicoop Firenze. 

Obbligatorio l’acquisto anticipato dei biglietti: online sul sito www.liveticket.it 

al Teatro Alla Misericordia dal 29 giugno al 19 luglio 2020, dalle 17:00 alle 18:30 nei giorni feriali. 

Durante il festival sarà possibile comprare i biglietti a Palazzo Pretorio dalle 16:00 alle 23:00. 

Non sarà possibile comprare i biglietti nelle sedi di spettacolo.

Commenti

Presentata interrogazione del Capogruppo PD Mirko Pescari sulla Super Cinema Estate “Arena Città di Castello”

La decisione di non svolgere la XII edizione di CDCinema ci ha lasciato amareggiati, perché l’Associazione ha accompagnato le estate dei tifernati con rassegne che hanno dato la possibilità di vedere opere prime, giovani registi, filmoni nel cortile di Santa Cecilia. Quindi la notizia che non avremmo potuto godere della loro organizzazione in questa estate così particolare in cui molti saranno costretti a casa dall’emergenza sanitaria, ci ha colto di sorpresa.Già qualche settimana fa avevamo avuto segnali che qualcosa non stesse funzionando come avrebbe dovuto, per questo a fine giugno sentimmo la necessità di fare un appello a tutte le parti in causa affinchè si lavorasse per trovare una soluzione adeguata a garantire che l’offerta estiva di cinema potesse essere potenziata. Purtroppo invece la proposta sarà garantita da un operatore privato.In piena emergenza Covid, già ad aprile 2020, con una apposita mozione del gruppo consiliare, e successivamente con un intervento del sottoscritto Capogruppo, abbiamo  insistito, affinché nella nostra città e nel nostro centro storico, sia gli operatori commerciali, sia le tantissime associazionilocali e culturali, che da anni animano il tessuto cittadino e che collaborano da sempre a ‘Estate in Città’, potessero avere identiche opportunità per esprimersi e contribuire a far tornare a vivere in sicurezza la Cultura, lo Spettacolo, la Musica live e il Teatro.Eravamo e siamo convinti che come è stato i tutti questi anni, attraverso una sana collaborazione tra imprenditori del settore e il volontariato mosso dalla passione cinefila potesse offrire un prodotto migliore per l’intera città.Sono stati questi i motivi che ci hanno fatto insistere affinché per il Cinema all’aperto, venisse predisposta una programmazione basata sulla collaborazione tra un’associazione come Cdc cinema che da oltre 12 anni porta il Cinema d’estate a Città di Castello, come appuntamento privilegiato nell’agenda dei tifernati e dei tanti turisti, ed un privato che ha contribuito a riaprire il cinema nella nostra città.Purtroppo così non è stato. Pare che abbia prevalso una visione miope da parte del privato che ha eccessivamente ristretto gli spazi a disposizione dell’Associazione.Per questi motivi, i primi giorni di Luglio è stata depositata una interrogazione al Sindaco e alla Giunta per conoscere i motivi che hanno determinato che il Cinema d’Estate, fosse gestito e proiettato da un solo operatore, escludendo chi per 12 anni ininterrotti ha offerto il servizio, continuando la storica tradizione;per comprendere le modalità dell’adesione del nostro comune, con il patrocinio a “Un’estate a tutto cinema in Umbria”, presentato il 2 luglio a livello regionale a Passignano sul Trasimeno;inoltre, oltre che conoscere se contributi pubblici, sono stati erogati per sostenere questa iniziativa, anche se sia stata concessa autorizzazione per titolare “Nuova Arena Castello” lo spazio storico rinascimentale rappresentato dai giardini Vitelli.Riteniamo che le Istituzioni debbano fare di tutto perché gli auspici espressi da Cdcinema possano concretizzarsi e quindi che se questa esperienza si è dovuta fermare, lo sia solo per questo anno particolare. L’esperienza di questa “associazione senza scopo di lucro, orgogliosamente “apolitica”,  retta grazie al volontariato che in questi 12 anni, ha dedicato il proprio tempo libero per creare una realtà che durante l’estate ha permesso di passare serate fuori, di sognare e riflettere, piangere e ridere”, potrà tornare presto, più forte a “spegnere le luci, far partire la sigla e il cinema sotto le stelle,  proclamando l’Opera Prima vincitrice”.

Commenti

Locchi (UP) “dimissioni Cavedon segnale di forte malessere interno la maggioranza”

” Cosa sta succedendo nel centrodestra di Umbertide? Si dimette  il capogruppo della Lega un altro consigliere lascia  lo scranno.  È legittimo porsi la domanda, infatti, non vorremmo che le polemiche all’interno della maggioranza le pagassero i cittadini con ritardi ed omissioni. Intanto azzardiamo qualche ipotesi sulle cause di  tanto trambusto.
I nodi stanno venendo  al pettine?
Passata l’euforia della Vittoria e dopo qualche scelta, che definire politicamente azzardata è un  eufemismo, sta emergendo  la difficoltà del saper governare? Quindi del cosa fare? Nonostante i progetti lasciati dalla precedente amministrazione?
Umbertide Partecipa, nell’ultima competizione elettorale Comunale, si è presentata con un programma chiaro, ben definito nei contenuti e nei tempi; saremo sempre vigili ed attenti affinché si realizzi pur non avendo rappresentanza in consiglio ed in giunta benché gli elettori l’avessero premiata. Questo atteggiamento ce lo impone il rispetto verso gli umbertidesi tutti e principalmente quelli che ci  hanno dato fiducia, votandoci.”Grazie

Commenti

Lunedì il bilancio arriva in consiglio, stasera in commissione

0

Convocato lunedì 20 luglio alle pre 17.00 il consiglio comunale di Città di Castello per l’esame del bilancio di previsione 2020. All’ordine del giorno anche gli atti propedeutici alla manovra economica: il regolamento dell’Imu e l’approvazione dell’aliquota, regolamento e tariffe per la Tari, modifiche al regolamento delle entrate tributarie, variazione aliquota e soglia di esenzione per l’Irpef, verifica dei parametri edilizi per residenza e produzione, ripiano del disavanzo originato dall’applicazione del metodo ordinario per il calcio del Fondo crediti di dubbia esigibilità, aggiornamento e approvazione del DUP, il Documento unico di programmazione alla luce delle previsioni di bilancio. Gli argomenti saranno anticipati ai consiglieri nella commissione Programmazione prevista stasera, durante la quale l’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli anticiperà le novità introdotte.

Commenti

Un saluto in piena sicurezza ai piccoli del nido d’infanzia comunale e del centro bambini “Il Ranocchio”

0

Con la consegna dei lavori svolti durante l’anno ai bimbi e ai loro genitori avvenuta nei giorni scorsi si è concluso l’anno educativo 2019/2020 del nido d’infanzia comunale e del centro bambini “Il Ranocchio”.A portare il saluto dall’amministrazione comunale è stato l’assessore all’Istruzione, Alessandro Villarini.Durante il periodo del lockdown, grazie all’impegno di tutte le educatrici, del personale ausiliario, nonché degli uffici comunali competenti, è stato creato un gruppo WhatsApp. La volontà è stata quella di creare un canale di comunicazione  tra i servizi, i piccoli e i loro genitori.L’intento dell’iniziativa è stato quello di creare uno spazio di confronto interattivo, anche diretto con le singole figure, per condividere sia  il programma educativo, con le diverse attività proposte dalle educatrici, ma anche per formulare domande relative a problematiche educative. L’obiettivo è stato quello di garantire sia una continuità educativa ed affettiva con le bambine e i bambini, che un rapporto costante con i genitori.“Un ringraziamento va a tutte le educatrici e al personale ausiliario del nostro nido – dice l’assessore Villarini – che durante il periodo dell’emergenza hanno continuato a essere un punto di riferimento importante per tanti genitori e per i loro bambini, costruendo momenti educativi e momenti di spensieratezza per i più piccoli”.

Commenti

Sanità: Rivi (Lega) ““Il PD si sveglia alla vigilia delle elezioni regionali, bene le risorse finanziarie ma che sia garantita una dotazione di personale idonea”

Sembra che le elezioni regionali abbiano distolto il PD e la Giunta Regionale guidata da Enrico Rossi da uno stallo che va avanti ormai da troppi anni. Colgo con favore il fatto che siano destinate risorse per gli investimenti agli ospedali della rete ospedaliera aretina, di cui una parte sarà destinata all’ospedale della Valtiberina, ma resto ancora molto scettico su quello che viene definito anche dalla Giunta Comunale di Sansepolcro come un’inversione di tendenza.

Ho presentato un’interrogazione consiliare per approfondire, in particolare, la situazione dell’organico dell’ospedale di Sansepolcro, e in particolare la situazione del pronto soccorso e del reparto di medicina.

L’interrogazione ha anche il fine di approfondire quale sia la reale presenza di anestesisti, per svolgere l’attività chirurgica programmata e d’urgenza, e la reale copertura di tutte le urgenze con carattere anestesiologico.

Ritengo che le operazioni elettorali del PD non vadano nemmeno lontanamente a compensare tutto ciò che ci è stato tolto nel corso degli ultimi anni. Per ultimo, il più grande schiaffo subito dalla Valtiberina e da tutta Provincia in generale, è stato l’accorpamento dei distretti sanitari di Arezzo, Valtiberina e Casentino. Ricordo anche al Candidato del PD Eugenio Giani, che quasi tutti gli enti locali e i comitati della Provincia si sono battuti per settimane al fine di preservare l’autonomia dei propri distretti, ma forse ancora Giani era poco motivato a spargere promesse elettorali in ogni dove, tant’è vero che la riforma è stata portata avanti come se nulla fosse. Soltanto recentemente nei suoi tour elettorali si rivolge alla popolazione promettendo un check up sulla sanità, praticamente sconfessando il (cattivo) lavoro del suo stesso partito.

Credo anche che la Giunta Comunale debba dimostrare coraggio e dire le cose come stanno: ovviamente poco è imputabile all’Amministrazione stessa, essendo la sanità di competenza regionale, ma che almeno si eviti di dipingere una realtà che non esiste. L’ospedale di Sansepolcro non è ancora nemmeno paragonabile a quello che era 20 anni fa.

Alessandro Rivi (Consigliere Comunale e Provinciale – Lega)

Commenti

Dimissioni capogruppo Lega: Umbertide Cambia “Giunta in evidente difficoltà”

Le difficoltà e le inerzie della Giunta e del Sindaco Carizia, che abbiamo evidenziato nel corso del tempo, sono confermate dalle dimissioni di Cavedon, capogruppo della Lega, dal quale ci divide tutto, ma stavolta apprezziamo il suo gesto politico di coerenza che, come noi, sembra denunciare, al di là delle sue dovute rassicurazioni, le contraddizioni di una pessima gestione amministrativa che ha portato Umbertide all’isolamento e al declino. Siamo preoccupati per i cittadini, non per le questioni personali sulle quali non ci interessa entrare e che rispettiamo.

Commenti

Dimissioni da capogruppo Lega Umbertide: Cavedon “Avvicendamento già concordato, inutili le polemiche dell’opposizioni”

“Visto che sull’operato della Giunta fare critiche è davvero difficile, l’ultima desolata spiaggia per le opposizioni è quella di alimentare finti venti anche quando il mare è calmo”. Così la Lega di Umbertide mette a tacere le voci infondate di crisi o frizioni in maggioranza. “Per accordi di partito presi nel 2018, subito dopo le elezioni – si legge in una nota a firma del consigliere Lorenzo Cavedon – alcuni ruoli, tra cui quello di Capogruppo, sarebbero dovuti ruotare per dare la possibilità ai tanti consiglieri eletti di fare un’ esperienza diversa e costruttiva. Lasciare questi due incarichi è stato per me doveroso, perché mai e poi mai in Lega si torna indietro su una decisione presa e condivisa, chi lo fa è perché non ha a cuore questo partito e fa politica per meri tornaconti personali. Chi si appresta a parlare di crisi e di fibrillazioni cerca solo di destabilizzare questa Giunta che invece è saldissima. Io resto in Lega e continuerò a lavorare per il bene di Umbertide e dei suoi cittadini e il mio sostegno al Sindaco e alla Giunta non è e non sarà mai in discussione. Questa maggioranza è unita più che mai e la dimostrazione è in quello che sta facendo tutti i giorni per questa città”. Ha concluso Cavedon.  Sulla questione è intervenuta anche il neo Commissario Provinciale Manuela Puletti assieme al segretario cittadino Vittorio Galmacci : “Pessima figura per le opposizioni che alla ricerca disperata di cercare falle all’interno della maggioranza, ancora una volta si ritrovano con un pugno di mosche in mano. La scelta della Lega Umbertide era chiara fin dall’inizio, far crescere e far maturare il maggior numero di persone al fine di creare un gruppo solido, con esperienza e sempre al servizio dei cittadini. Del resto c’è chi si fa tirare le fila dai “mangiafuoco” di turno, chi invece può vantarsi di una legittima e valida alternanza all’interno del consiglio comunale. Nessuna crisi – concludono –  anzi la prossima estate ci sarà un altro capogruppo, consiglio alle malelingue di preparare già un comunicato”. La Lega di Umbertide ringrazia Giuseppe Cinque dimissionario per motivi personali e Giacomo Carlesi nuovo entrato.

Commenti

Disponibile il nuovo numero della rivista “Pagine Altotiberine”, curata dall’Associazione storica dell’Alta Valle del Tevere

Dallo scorso 15 luglio è disponibile il nuovo numero della rivista “Pagine Altotiberine”, curata dall’Associazione storica dell’Alta Valle del Tevere. La rivista è giunta all’uscita 65/66 e raccoglie saggi di Giuliana Maggini, Lucilla Baldetti, Enrico Fuselli, Maria Chiara Milighetti, Federico Ciarabelli, Armando Babbini, Gian Paolo G. Scharf e Franco Cristelli. Gli studi sono dedicati a vari aspetti della storia altotiberina, compreso uno sguardo sull’attualità con uno studio dedicato alla ferrovia di “carta” Arezzo-Sansepolcro-Ancona. Il saggio di apertura riguarda il cimitero urbano di Sansepolcro, le cui lapidi rappresentano una base per uno studio sulla storia contemporanea; una prospettiva che ricorda l’Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters. Nel numero pubblicato sono poi presenti saggi sulla struttura architettonica di Badia Petroia, sul biturgense Niccolò Aggiunti, discepolo di Galileo Galilei, sui volontari umbertidesi impegnati nel Risorgimento italiano e due approfondimenti sul regesto Capresano e sulla strada dritta della Croce di Anghiari. Non mancano infine due rubriche che arricchiscono la rivista di curiosità relative alla scuola Garibaldi di Umbertide, a Monte Giove di San Giustino e al campo di concentramento per prigionieri di guerra di Sansepolcro.

Commenti

Carenza di servizi spacciati per progressi tecnologici: la faccia tosta di una Giunta al tramonto”

Carenza di servizi spacciati per progressi tecnologici: la faccia tosta di una Giunta al tramonto

Città di Castello, 16 luglio 2020

Ci vuole una discreta faccia tosta ad annunciare trionfanti nuovi processi di digitalizzazione (e di pagamenti) da parte della Giunta comunale tifernate spacciandoli per innovazioni e migliori servizi. Affermazioni che, neanche troppo velatamente, mostrano tutta la precarietà di una gestione emergenziale inadeguata soprattutto nell’attuale fase di superamento della stessa. In pratica i servizi ai tifernati non potranno quasi più svolgersi  con un contatto diretto ma solo attraverso la rete dimenticando che il rapporto Comune/Cittadino non può essere asettico e che l’utente ha tutto il diritto a spiegazioni nel momento stesso in cui paga tasse o prestazioni dalla Pubblica Amministrazione. L’appuntamento per accedere agli uffici con conseguente rigidità temporale diventa la prassi e non l’eccezione dovuta all’emergenza.Si dimentica inoltre che una vasta fascia di popolazione non ha accesso ai servizi in rete o per mancanza di copertura (di questi giorni il dibattito sul mancato utilizzo della fibra e sul 5G) o per un gap di formazione dovuto all’età a anagrafica  o per difficoltà economiche. Non va dimenticato in questo contesto il recente appello del primo Cittadino che ha chiesto pubblicamente ai dipendenti pubblici di tornare al lavoro in presenza abbandonando lo smart working proprio per le motivazioni sopra riportate. Da ultimo l’Amministrazione comunale ha previsto nel bilancio di previsione 2020 un aumento del gettito di entrate per quanto concerne oneri, permessi e servizi ai cittadini dando per scontato, ma è tutto da dimostrare, una accelerazione della ripresa economica; in sostanza lo sbandierato processo tecnologico si sostanzia non solo in una contraddizione politica tra il Sindaco e alcuni membri della sua Giunta ma anche in un calo di qualità dei servizi erogati ma allo stesso costo. Meglio sarebbe stato un approfondimento e un confronto nelle Commissioni consiliari competenti per gestire un momento di innovazione che ha parametri non solo tecnici ma anche sociali complessi. Ma è chiedere troppo a una politica che ha abdicato, per pigrizia o per mancanza di competenze, allo strapotere della parte burocratica dell’amministrazione in cambio di visibilità a basso costo.

Commenti

Raccolta differenziata ok anche durante il lockdown per il Covid-19: Sogepu torna a fornire gratuitamente ai cittadini il concime ricavato dai rifiuti a Belladanza come segnale di gratitudine

Distribuite nella prima fase circa 28 mila confezioni a quasi 1.700 utenti, tra famiglie e aziende

“Sogepu tornerà a fornire gratuitamente il concime naturale ricavato dai rifiuti organici presso il Polo di Belladanza, come segnale di gratitudine ai cittadini che anche durante il lockdown per l’emergenza da Covid-19 hanno continuato a svolgere correttamente la raccolta differenziata, permettendo di mantenere stabili le percentuali nei comuni serviti e di garantire, dunque, la piena operatività dei nostri impianti di trattamento dei materiali separati”. 

L’amministratore unico Cristian Goracci annuncia così che gli utenti gli utenti dei comuni dell’Alta Valle del Tevere serviti dall’azienda, regolarmente iscritti a ruolo Tari (famiglie e aziende), potranno ritirare ancora senza alcun costo “Sogecomp”, l’ammendante naturale per concimare giardini, orti e terreni agricoli, presso il Polo Impiantistico di Belladanza o presso l’Ecosportello di Sogepu, nella sede di via Elio Vittorini 27 a Cerbara di Città di Castello. La novità per le aziende agricole sarà la possibilità di usufruire di un servizio di trasporto a pagamento per le forniture di compost sfuso. 

Gli utenti potranno prenotarsi attraverso il numero verde di Sogepu 800.132.152, direttamente all’Ecosportello o tramite l’indirizzo di posta elettronica ecosportello@sogepu.com. Le operazioni di consegna si svolgeranno nel rispetto delle disposizioni finalizzate al contenimento dell’emergenza da Covid-19. 

“Dall’inizio dell’anno a Città di Castello la percentuale di raccolta differenziata è rimasta stabilmente oltre il 66 per cento, nonostante una emergenza senza precedenti che ha duramente messo alla prova famiglie, aziende e lo stesso gestore del servizio”, osserva l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti, nell’esprimere “un sentito ringraziamento ai cittadini che hanno manifestato responsabilità e senso civico, meritandosi ancora un gesto di attenzione, che come Comune socio di maggioranza abbiamo ritenuto doveroso per restituire loro uno dei frutti concreti dell’impegno nella corretta gestione dei rifiuti, ma anche per soddisfare una domanda del concime naturale prodotto a Belladanza che è stata davvero molto elevata nella fase di distribuzione gratuita”. 

In totale sono stati 1.630 gli utenti, tra famiglie e aziende, che nella prima fase di distribuzione iniziata la scorsa estate hanno richiesto la fornitura di “Sogecomp”, per l’87 per cento residenti nel territorio comunale di Città di Castello. Complessivamente sono state distribuite 1.220 tonnellate di concime, con circa 27.000 sacchetti da 20 chilogrammi, 1.000 “big bag” da 500 chilogrammi e 270 tonnellate di prodotto sfuso ritirati nei punti di consegna.   

“Quanto di buono sta facendo la comunità tifernate – puntualizza Massetti – sarà sostenuto attraverso azioni sempre più mirate ed efficaci da parte del Comune e di Sogepu, che dopo il lockdown ha ripristinato completamente servizi strategici come le isole ecologiche comunali e il ritiro a domicilio degli ingombranti, attraverso i quali i cittadini hanno la possibilità di conferire correttamente tutte le tipologie di rifiuti, senza abbandonarli nel territorio con comportamenti inaccettabili, che offendono il decoro urbano e vanificano gli sforzi della stragrande maggioranza della collettività che rispetta le regole”. 

A questo proposito l’assessore ricorda che “proprio all’inizio di giugno il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento che disciplina l’installazione di fototrappole nel territorio tifernate per contrastare il malcostume di smaltire illecitamente nell’ambiente materiali inquinanti”, ringraziando il responsabile dell’Ufficio Ambiente Aldo Fegatelli “per il lavoro serio e professionale che ha permesso l’attivazione di questo nuovo strumento di controllo del territorio”. 

Commenti

Locchi (UP) “grande soddisfazione per inizio lavori nuova scuola materna Monini”

Crediamo   che sia una grande soddisfazione per tutti vedere che finalmente sono iniziati i lavori per la costruzione della nuova Scuola Materna M. Monini! Un ‘opera fortemente voluta dalla precedente amministrazione Locchi, finanziata con fondi statali alla  fine del  2017  per oltre  2 milioni di euro sulla base di un progetto che adesso permetterà di realizzare  una struttura scolastica  di assoluto valore soprattutto in un momento come questo nel quale si devono affrontare i problemi legati al distanziamento sociale anche nelle scuole. Certo il ritardo con  il quale si è dato avvio a questa opera è ingiustificabile anche perché ciò comporterà molti problemi logistici a settembre con l’avvio del nuovo anno scolastico: l’utilizzo “in esclusiva” delle sedi attuali di materna e nido comunali,   dislocate presso Cristo Risorto e Santa Maria, non solo  non garantirà gli spazi necessari rispetto al  numero di bambini iscritti, ma limiterà o addirittura  bloccherà le attività parrocchiali con grave disagio per l’intera comunità umbertidese.

Ci auguriamo che i lavori vengano completati rapidamente  al fine di limitare il notevole e crescente disagio che bambini, personale scolastico, genitori e comunità parrocchiali si troveranno  ancora costretti a dover subire.

Auspichiamo anche che,  vista la situazione  che si è venuta a creare per l’ epidemia, l’ Amministrazione abbandoni il progetto  di  ristrutturazione della  scuola del Niccone: un progetto non solo irrealizzabile in quanto sarebbe impossibile trovare una sistemazione per i 100 alunni della scuola nel periodo dei lavori, ma anche inutile in quanto la scuola non rispetterebbe i parametri di distanziamento imposti dalla nuova normativa. È indispensabile a nostro avviso rivalutare il progetto iniziale e cioè di costruire subito una nuova struttura da utilizzare non solo a regime ma anche in una prima fase durante i lavori di costruzione della nuova scuola

Commenti

Sabato 18 luglio il terzo Concerto “Al Suono dell’Angelus”

Nella splendida cornice della Chiesa Monumentale di San Francesco in Città di Castello, per la quale il grande Raffaello Sanzio realizzò il celebre Sposalizio della Vergine, continuano, con grande interesse di pubblico, gli appuntamenti della rassegna “Al Suono dell’Angelus”.

Un’iniziativa promossa dalla Schola Cantorum “Abbatini”, in collaborazione con l’Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali della Diocesi di Città di Castello che, sabato scorso, ha visto una attenta e numerosa partecipazione di pubblico che ha particolarmente apprezzato la proposta musicale del giovane organista Giuseppe Lucaccioni che ha eseguito musiche di Girolamo Frescobaldi e Domenico Zipoli, armoniosamente arricchite dagli intimi interventi gregoriani di un piccolo ensemble maschile della Schola Cantorum.

Sabato 18 luglio, dalle ore 11.30 alle 12.00, sempre presso la Chiesa di San Francesco, si svolgerà il terzo appuntamento della rassegna con un concerto dal titolo “Tacita un giorno a non so qual pendice” (Manzoni) che vedrà come interpreti Francesco Mastriforti e Emanuela Agatoni al violino accompagnati all’organo meccanico “F. Polinori” (1763) dal M° Alessandro Bianconi.
In programma musiche di Johann Sebastian Bach.

Seguirà, alle ore 12,00, la recita dell’Angelus Domini guidata da S.E. Mons. Domenico Cancian, Vescovo di Città di Castello.

L’appuntamento verrà trasmesso anche in diretta Facebook nella pagina della Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini” al seguente indirizzo: https://www.facebook.com/coraleabbatinicdc

Commenti

Dal 24 agosto ad Anghiari torna Tovaglia a Quadri con “Pan de’ mia”

0

Da venticinque anni Tovaglia a Quadri si svolge fra le mura medievali di Anghiari, in provincia di Arezzo, come evento fortemente identitario, una  “cena toscana con una storia da raccontare in quattro portate”. Raccontare una storia, ogni anno diversa, seduti uno accanto all’altro, stretti, vicini, ad ascoltare, parlare, ridere. Condividere. Quest’anno, il venticinquesimo, ogni pubblico spettacolo prevede il distanziamento per motivi sanitari. Non ha senso, dunque, essere presenti senza l’emozione della stretta condivisione. Tovaglia a Quadri è stare stretti, mangiare e bere, condividere il gusto: ma la legge parla chiaro: niente cibo, niente bevande prima durante e dopo gli spettacoli. E quindi? Che fare? Semplice: farla. Noi ci saremo lo stesso e faremo in modo che tutti possano essere comunque presenti. 

Come? Con un film. Un vero e proprio film che gireremo al Poggiolino e nel centro storico di Anghiari, in spazi senza commensali e senza cibo (a norma di legge), mettendo tuttavia al centro della storia un antico forno del pane, protagonista di questo nuovo mondo post-pandemia che vogliamo semplicemente esorcizzare.

Tovaglia a Quadri è da sempre un evento unico, irripetibile. Ogni edizione, ogni replica, ogni singolo quadro ha una sua vita, un suo respiro. Un respiro che abbraccia il Poggiolino per diffondersi nell’aria della Valtiberina fino a svanire, diventando eterno nella memoria di chi lo ha vissuto. Anche in questi tempi di pandemia Tovaglia a Quadri sarà un respiro, unico e passeggero.

Dal 24 agosto, sera della “prima” in streaming, un nuovo respiro. Dalle 20,30 – all’ora in cui la luce del tramonto conquista la Piana della Battaglia – questo respiro si diffonderà in percorsi digitali raggiungendo tutti coloro che vorranno viverlo e renderlo eterno nella propria memoria prima che, poco dopo, svanisca per sempre, all’ora in cui le luci del Poggiolino si spengono.

Il film (così come ogni anno lo spettacolo-cena), è scritto da Andrea Merendelli e da Paolo Pennacchini. Andrea Merendelli ne curerà anche la regia, mentre alla direzione della fotografia e delle unità video ci sarà Gabriele Bianchini. Il film sarà a richiesta disponibile con sottotitoli in inglese, con uno sguardo al mercato estero che da anni si interessa all’evento (NHK, la tv di stato giapponese, la svizzera RSI e la britannica Talent Tv hanno dedicato documentari e servizi a Tovaglia).

Anche in questi tempi di crisi planetaria legata alla pandemia, non viene meno l’attaccamento a tematiche  di memoria civile della collettività, una delle caratteristiche salienti della manifestazione: piccole e grandi storie che vanno dalle miniere etrusche a Leonardo, dal brigantaggio alle deportazioni nazifasciste, dall’emigrazione in Argentina alla svendita dell’acqua pubblica, dagli artigiani alla crisi della sanità fino ad arrivare alla crisi occupazionale della Buitoni, partendo dal locale fino ad arrivare al nazionale. Storie antiche o temi di potente attualità, come afferma Gianfranco Capitta “Gradualmente, con lo scorrere degli anni e delle portate, si è passati dal racconto dei fasti di una celebre cortigiana locale approdata in Vaticano (l’Anghiarina, appunto), al problema degli immigrati che qui sono molti e rendono possibili le grandi coltivazioni di tabacco pregiato”. La carica civile non viene mai meno in questi temi brucianti, che a tavola sono divenuti patrimonio comune, raccontati con l’umorismo toscano che rende “accettabili” le realtà raccontate, tutte pienamente documentate, in un vero e proprio teatro della memoria collettiva in cui la piazza del paese diviene una “zona franca” dove la memoria può essere (o non essere) condivisa da tutti. Le prime tredici sceneggiature sono state raccolte, nel volume Tovaglia a Quadri, tutte le storie, pubblicato nel 2009 con prefazione del critico teatrale Gianfranco Capitta.

Tovaglia a Quadri 2020, venticinquesimo anno

Gli abitanti di Anghiari, forti e orgogliosi, selezionati da secoli di battaglie e pestilenze, hanno riattivato l’antico “forno popolare” del centro storico, risorsa comune che ha consentito a tutti di mangiare. L’attuale pandemia dice che stia facendo riscoprire profondi valori umani, tra questi nuova sensibilità e solidarietà, in un mondo governato da egoismo. Al vecchio forno del pane gli anghiaresi portano ognuno il suo pane a cuocere, un impasto uguale ma diverso, dove ogni famiglia appone al centro un simbolo, un segno, una lettera affinché dopo la cottura ognuno possa riprendersi il “suo”. PAN DE’ MIA, della mia famiglia, della mia storia e anche del mio egoismo. E se il fuoco bruciasse i simboli dell’egoismo? E se la cottura trasformasse il PAN DE’ MIA in Pan di Tutti? Lo vogliamo veramente?

“Tovaglia a Quadri 2020, Il Film” è una produzione dell’Associazione Teatro di Anghiari, realizzata con il contributo della Regione Toscana e del Comune di Anghiari e con la collaborazione dell’Associazione Pro Anghiari. Main sponsor: Busatti Srl. Partner tecnico per la diffusione streaming: Ipkom Srl. Sponsor: Biokyma Srl, Ecosanit, Grande Impero, Gruppo Alimentare Valtiberino, Verretta, Vimer Srl.

INFO E COSTI: www.tovagliaquadri.com

Ticket singola visione – €15

L’acquisto garantisce una singola visione streaming su PC, Smartphone, Smart TV, Tablet. La visione potrà essere fruita unicamente nei giorni compresi tra il 24 agosto 2020 e il 06 settembre 2020. Il biglietto elettronico singolo permette di avviare la visione nella fascia compresa tra le 20:30 e le 10:30 (del giorno successivo). Una volta avviata, la riproduzione potrà essere momentaneamente interrotta ma non potranno essere ri-visualizzate scene già viste. La visione completa del film dovrà completarsi entro 3 ore dal primo avvio.

Tovaglioli – €45

L’acquisto garantisce una singola visione streaming su PC, Smartphone, Smart TV, Tablet. La visione potrà essere fruita unicamente nei giorni compresi tra il 24 agosto 2020 e il 06 settembre 2020. La sottoscrizione del pacchetto “Tovaglioli” garantisce l’opportunità di avviare la visione in qualsiasi momento (24h) dei giorni sopra specificati. Una volta avviata, la riproduzione potrà essere momentaneamente interrotta ma non potranno essere ri-visualizzate scene già viste. La visione completa del film dovrà completarsi entro 3 ore dal primo avvio.

Chi deciderà di sostenere Tovaglia a Quadri 2020 aderendo all’iniziativa “Tovaglioli” avrà inoltre la possibilità di inserire il proprio nome nei titoli di coda del film e riceverà un attestato digitale personalizzato.

Commensali – €90

L’acquisto garantisce una singola visione streaming su PC, Smartphone, Smart TV, Tablet. La visione potrà essere fruita unicamente nei giorni compresi tra il 24 agosto 2020 e il 06 settembre 2020. La sottoscrizione del pacchetto “Commensali” garantisce l’opportunità di avviare la visione in qualsiasi momento (24h) dei giorni sopra specificati. Una volta avviata, la riproduzione potrà essere momentaneamente interrotta ma non potranno essere ri-visualizzate scene già viste. La visione completa del film dovrà completarsi entro 3 ore dal primo avvio.

Chi deciderà di sostenere Tovaglia a Quadri 2020 aderendo all’iniziativa “Commensali” avrà la possibilità di inserire il proprio nome nei titoli di coda del film e riceverà un attestato digitale personalizzato.

I Commensali avranno inoltre l’opportunità di prenotare Nr.2 biglietti (con scelta del posto) per l’edizione 2021 di “Tovaglia a Quadri” che si svolgerà nella Piazza del Poggiolino di Anghiari dal 10 al 19 agosto 2021. Tale opzione è valida fino ad esaurimenti dei posti riservati per l’iniziativa. La sottoscrizione del pacchetto Commensali non comprende il costo di acquisto dei biglietti di Tovaglia a Quadri 2021 ma unicamente la possibilità di prenotazione dei posti. 

INFO PRESS:  Elena Lamberti elena.lamberti07@gmail.com  cell 3495655066

Commenti

Presentato in comune il libro che racconta i 50 anni di basket vissuti da Maurizio Cristini

“Maurizio Cristini è stato un protagonista vero della pallacanestro tifernate e della nostra città, che attraverso le pagine del suo libro offre una testimonianza autorevole della storia di questo sport, profondamente intrecciata con quella della nostra comunità, di cui rappresenta uno straordinario spaccato di vita, costume, cultura e tradizione”. Il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore allo Sport Massimo Massetti hanno presentato così stamattina, nella sala del consiglio comunale, il libro di Maurizio Cristini intitolato “Racconti di pallacanestro”, opera che ripercorre mezzo secolo di basket vissuto da giocatore e da allenatore dal 1966 al 2015, in una sala del consiglio comunale riempita dai personaggi che hanno fatto la storia di questa disciplina a Città di Castello e in Umbria. “Dai campetti di cemento dove la pallacanestro cinquant’anni fa era una delle attività di aggregazione dei giovani siamo arrivati ai giorni nostri, nei quali è tra gli sport con maggiore blasone e praticanti, all’interno di un percorso che ricalca la crescita della comunità tifernate attraverso quella di generazioni di ragazzi, unite da questo gioco”, ha sottolineato Bacchetta, nell’ammettere “la particolare emozione nello sfogliare le pagine del libro e soprattutto scorrere foto che raffigurano tanti amici”. “Maurizio è stato un simbolo della pallacanestro, ma ha avuto un ruolo fondamentale nella promozione e nella crescita di tutto lo sport a Città di Castello”, ha aggiunto Massetti, nel ricordarne in particolare l’esperienza di direttore di Polisport, mentre l’amministratore unico di Sogepu Cristian Goracci ha testimoniato “l’apprezzamento per l’uomo e lo sportivo, che davvero rappresenta un esempio per chi, come la nostra azienda lavora costantemente insieme all’altra partecipata del Comune Polisport, per la promozione dello sport e per dare nuove opportunità agli appassionati della nostra città”. “Se sono nella pallacanestro lo devo a Maurizio”, ha testimoniato il presidente del Comitato regionale Umbria della Federazione Italiana Pallacanestro Mario Capociuchi, nel ricordare l’incontro a Ponte San Giovanni. “Devo ringraziarlo sinceramente – ha aggiunto – per gli anni bellissimi vissuti insieme e perché attraverso la sua rigidità, per la quale lo chiamavamo il sergente di ferro, mi ha insegnato i i veri valori e l’etica dello sport”. “Racconti di Pallacanestro è un viaggio autobiografico nei ricordi, rivissuti intensamente, di persone, fatti, momenti, scelte di vita, emozioni, ansie, delusioni, gioie, dolori, suoni, odori”, ha detto Cristini, nell’evidenziare come “il libro ripercorra la storia della pallacanestro a Città di Castello, che ho vissuto intensamente nei 10 anni da giocatore e nei 35 da allenatore, ma offra anche uno spaccato di piazze sportive importanti e nobili come Umbertide, Gubbio e Ponte San Giovanni”. “Ho avuto la fortuna di allenare oltre 400 atleti, lungo un periodo di ben cinque decenni, di avere oltre 60 compagni di squadra, oltre 100 dirigenti e conoscere più di 500 persone tra addetti ai lavori e appassionati”, ha ricordato Cristini, che ha osservato: “nessun’altra attività mi avrebbe permesso di avere una simile ricchezza di relazioni umane e sentivo di dover dare questa testimonianza, che racconta vicende sportive e personaggi, partite vinte e perse d’un soffio perché sono questa a rappresentare l’imprevedibilità, che è l’essenza e la bellezza del basket”. A testimoniare la traccia umana  e sportiva lasciata nella sua esperienza di giocatore e allenatore è stata la presenza delle persone raccontate nel libro, che Cristini ha salutato, ricordando le vicende vissute insieme: da Fabio Riccitelli, il suo primo allenatore allo storico dirigente Paolo Serafini; da Giovanni Bico a Lucio Rondini, figure emblematiche della pallacanestro a Umbertide; da Angelo Casacci a Giampiero Viola, con cui si sono intrecciate le storie vissute a Città di Castello e Gubbio; da Giuseppe Celestini, vice presidente a Città di Castello nell’era del rilancio del basket insieme allo scomparso presidente Bruno Bertoldi; da Ettore Martinelli, vice presidente del nuovo sodalizio che ha ereditato la storia sportiva cittadina, fino a Stefano Trippolini e Lorenzo Scarabottini, atleti rispettivamente classe 1962 e 1982, che sono stati insieme in vent’anni in tanti roster guidati da Cristini.Il libro. In “Racconti di Pallacanestro” coach Maurizio Cristini ripercorre con emozione mezzo secolo di pallacanestro vissuta, prima da giocatore poi da allenatore; i “Racconti” abbracciano un arco temporale che va dalla seconda metà degli anni ’60 fino alla prima metà del decennio 2010 – 2020. “Racconti di Pallacanestro” è un viaggio autobiografico in cui riemergono ricordi, rivissuti  intensamente: persone, fatti, momenti, scelte di vita, emozioni, ansie, delusioni, gioie, dolori, suoni, odori e il libro racconta, in successione cronologica, questo cammino. Il viaggio parte dai luoghi di gioco all’aperto da bambino, racconta dell’incontro con la pallacanestro, della giovinezza tra sport e passioni idealiste, della maturità trascorsa quotidianamente ad insegnare i “fondamentali” a due generazioni, trasudando sempre passione e impegno al miglioramento. Avvicinatosi alla pallacanestro a dodici anni, già a quindici anni era nel giro della prima squadra. Dopo la maturità classica ha cominciato anche le prime esperienze da Allenatore, ma era “più per dare una mano alla società che per vocazione”. La scintilla scocca qualche anno dopo, nel mezzo dell’attività agonistica che lo vedeva militare nella formazione del Basket Club Fratta Umbertide in Serie C; due stagioni intense dal 1977 al 1979 in cui culminò la sua carriera di atleta e si strutturò quella di allenatore, che lo accompagnerà, praticamente, per sempre, in tutte le tappe fondamentali della vita: il lavoro, il matrimonio, la nascita e la crescita dei figli, e anche ora quando è prossimo alla pensione. Enorme la quantità di persone frequentate durante il cammino: compagni di squadra, atleti giovani e maturi, dirigenti. Circa sessanta compagni di squadra, dai campionati giovanili alla prima squadra; oltre quattrocento atleti e atlete allenati; un numero imprecisato di dirigenti, ma non meno di cento, complessivamente oltre cinquecento persone. Il libro narra appunto personaggi ed episodi che hanno contrassegnato questa sua “Lunga Marcia” nella pallacanestro dilettantistica tra Città di Castello, Umbertide, Gubbio e Ponte San Giovanni; il dietro le quinte, le curiosità e gli ultimi istanti delle gare vinte e perse d’un soffio; il profilo dei protagonisti e dei team delle principali squadre allenate; le atmosfere perennemente in bilico tra la vittoria e la sconfitta; la passione agonistica e l’impegno per preparare al meglio gli atleti, aiutandoli, quasi con metodo socratico, a “tirare fuori il massimo” per “provare sempre a vincere”. Il tutto corredato da un’ampia rassegna fotografica che va dal 1965 al 2015.L’autore. Maurizio Cristini è nato e residente a Città di Castello. Ha conosciuto il basket all’età di 12 anni. Ha giocato fino a 26 anni militando nelle squadre del Basket Città di Castello nei Campionati Regionali ed in quelle del Basket Club Fratta Umbertide nella serie C Nazionale. Nel 1972 ha iniziato l’attività di allenatore che ha continuato ininterrottamente fino al 2017. Ha allenato squadre giovanili e prime squadre fino alla serie C Nazionale. Per oltre 35 anni ha allenato a Città di Castello le varie form azioni giovanili e senior del Basket Città di Castello e del Città di Castello Basket. Nelle stagioni dal 1987 al 1989 ha allenato a Umbertide (PG) il Basket Club Fratta Umbertide, giovanili e serie C maschile. Nelle stagioni dal 1990 al 1993 ha allenato a Gubbio (PG) la serie D e la Promozione maschile del Basket Gubbio. Nelle stagioni dal 1993 al 1996 ha allenato a Ponte San Giovanni (PG) la serie D e la C2 maschile dell’A.S. Basket Pontevecchio.

Commenti

Cippo per ricordare i caduti del passaggio del fronte in altotevere: ODG proposto dall’istinto Gabriotti votato a maggioranza

Il consiglio comunale di Città di Castello nella seduta di venerdì 10 luglio 2020 ha votato a maggioranza, con l’astensione di Vittorio Vincenti, consigliere comunale di Tiferno Insieme, Marcello Rigucci, consigliere comunale del Gruppo Misto e il capogruppo della Lega Marco Castellari, l’ordine del giorno, illustrato da Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, che recepisce la richiesta dell’Istituto di storia politica e sociale V. Gabriotti per “erigere un cippo in memoria del soldato alleato Yeashwant Ghadge, che il 10 luglio del 1944, durante il passaggio del fronte, combattè eroicamente nella battaglia che infuriò con molte vittime in un punto a confine di tre comuni, Città di Castello, Montone e Pietralunga, e al quale per il suo valore in quel frangente fu attribuita l’alta decorazione della Victoria Cross. Il cippo sarà in ricordo anche di tutti i caduti durante la guerra appenninica e verrà inserito nei luoghi della Memoria, che coltivando il ricordo di quella storia, coltivano i valori della democrazia e della pacifica convivenza”.  Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha plaudito ad un’iniziativa che “ricorda senza essere di parte”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto “Il soldato eroe era indiano. Ci furono molte perdite nel contingente indiano anche qui perché i popoli delle colonie urono mandati nelle prime linee. Apriamo una riflessione sul colonialismo. Giusto il cippo per tutti i caduti perché le vittime ci sono state da tutte le parti. L’epitaffio deve essere esaminato dal consiglio”. Ursula Masciarri, consigliere del PSI, ha proposto, come consigliere delegato e membro dell’Istituto Gabriotti  “l’epitaffio per il cippo, che dovrà essere tradotto in tre lingue, forse non sta nemmeno a questo consiglio definirlo. Tutto nasce dalle autorità britanniche che hanno voluto sapere dove era morto il soldato Ghadge e con l’occasione si è pensato di ricordare tutti coloro che sono caduti, come segno di pietas”. Letizia Guerri, consigliere del Pd, si è detta d’accordo con la Masciarri: “Oggi è il 10 luglio significativamente, il giorno in cui nel 1944 si combattè quella battaglia. Una parola che amo è eredità: i diritti che noi abbiamo sono il frutto anche di una battaglia, con tante vittime e caduti, che si è svolta appena 70 anni fa. Bene l’erezione del cippo per tutti i combattenti per la libertà”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha detto “se l’epitaffio non lo decide il consiglio che senso ha l’ordine del giorno. Sul fatto che il soldato indiano fosse volontario ho i miei dubbi. Mi asterrò”. Bucci nella replica ha detto: “Come ricordiamo con 23 cippi eventi di violenze sui civili, ricordiamo anche i caduti militari del passaggio del fronte nella battaglia del 10 luglio 1944”.

Commenti

Calcio serie D: Bianchi “sogno la C”. Bacchetta e Massetti “Tiferno 1919 orgoglio per la città”

“Vittorie a ripetizione: un risultato di prestigio dopo l’altro coronano una stagione da incorniciare per la Tiferno 1919. L’amministrazione comunale rivolge al Presidente, Robert Bianchi, a tutta la società, ai tecnici ed ovviamente ai giovani calciatori che hanno reso, ancora più memorabile sul piano sportivo, con le vittorie dei rispettivi campionati senza la macchia nemmeno di una sconfitta, questo periodo particolare che il paese sta vivendo da mesi. Bravi ragazzi e bravi dirigenti che avete impostato il vostro lavoro sul sacrificio e la determinazione raggiungendo risultati straordinari. Ora l’auspicio è quello di poter in futuro unire tutti gli sforzi nella nostra città per realizzare un progetto sportivo e calcistico in grado di poter far rivivere i gloriosi anni della serie C a Città di Castello.” E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta e dall’assessore allo Sport, Massimo Massetti, appena appresa la notizia della ufficializzazione da parte della Lnd (Lega Nazionale Dilettanti) delle vittorie, nei rispettivi campionati disputati dalle formazioni della Tiferno 1919, anche nelle categorie Juniores , Allievi e Giovanissimi a cui si aggiunge la vittoria nel campionato amatori Figc umbro. Sindaco e assessore hanno ricevuto a palazzo comunale il Presidente della Tiferno 1919, Roberto Bianchi assieme al figlio Michele, Direttore Generale per complimentarsi ed estendere a tutta la società le più sentite felicitazioni. La squadra dei “record”: vittoria del campionato e salto di categoria in serie D dopo tre anni di promozioni consecutive dalla prima categoria a cui si aggiunge ora la vittoria nelle rispettive categorie Juniores , Allievi e Giovanissimi a suon di record. Un’impresa dei baby-calciatori biancorossi senza eguali con 45 vittorie totali e 5 pareggi senza alcuna sconfitta. Una intera annata sportiva da imbattuti. A questi risultati da guinness dei primati si aggiunge anche la vittoria del Tiferno 1919 nel campionato amatori Figc umbro ed il riconoscimento della Coppa “disciplina” che premia il fair-play in campo. “Un’altra giornata importante che proietta la società tifernate verso ulteriori traguardi e ambizioni future ma ci riporta al passato glorioso del calcio cittadino a personaggi simbolo come la “bandiera” biancorossa, Corrado Bernicchi (zio del Presidente Bianchi) fuoriclasse in serie A, serie B, a cui è stato intitolato lo stadio. Proprio in quello stadio – concludono, Bacchetta e Massetti – in accordo con la società, celebreremo in maniera ufficiale questo evento sportivo che proietta Città di Castello ai vertici del calcio dilettantistico nazionale, ora con ben due squadre nel campionato di serie D, lo Sporting ClubTrestina ed il Tiferno 1919: un motivo di orgoglio in più.” Il Presidente Roberto Bianchi, tifosissimo del Cagliari (del grande Gigi Riva) particolarmente commosso da questi risultati da primato non si è tirato indietro ed ha ribadito ancora una volta la volontà già espressa di “puntare in alto per riportare Città di Castello nei campionati che tanti anni fa l’hanno vista protagonista a livello nazionale. E perché no – precisa con orgoglio – sognare è lecito, festeggiare in una amichevole di lusso con il mio Cagliari questi risultati straordinari che abbiamo ottenuto grazie al contributo di tutti, società, comunità locale, staff tecnico, sponsor ed ovviamente i nostri giovani atleti. Grazie”. CDCNOT/20/07/15/COMINLINEA/296/GGAL

Commenti