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Montone: la forza della tradizione si rinnova con la “Donazione della Santa Spina”

Quando le tradizioni sono più forti della pandemia. E così, anche se in tono ridotto, senza il consueto e ricco programma di eventi, lunedì 5 aprile a Montone si terrà la prima ostensione della Santa Spina.
Nel giorno di Pasquetta, alle 11.30, verrà celebrata nella chiesa Collegiata la Santa Messa da parte del Vescovo della diocesi di Città di Castello, S. E. Domenico Cancian, insieme al parroco don Pietro Bartolini.
Un momento significativo per ricordare che proprio il lunedì dell’Angelo avvenne la donazione a Montone della Spina della Corona del Cristo, che Carlo Fortebraccio ricevette dalla Serenissima Repubblica di Venezia, al sevizio della quale il figlio di Braccio aveva combattuto fra il 1470 e il 1477.

C’è anche una leggenda secondo la quale questa Spina sarebbe fiorita il venerdì Santo, emanando un dolcissimo profumo. Dal 1798, anno dell’incendio della chiesa di San Francesco, la Spina viene custodita dalle suore del convento di Sant’Agnese.


La celebrazione sarà trasmessa anche in diretta facebook sulla pagina del Comune, per condividere con tutti l’ostensione della Santa Spina. Diversamente dallo scorso anno, si potrà partecipare alla messa rispettando la capienza della Chiesa, tramite ingressi contingentati, e secondo le norme anti Covid. Proprio per l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, l’invito alla comunità e agli amici montonesi è quello di seguire tramite i social l’evento, per poi poter vedere la reliquia, in tutto il suo splendore, appena la situazione lo permetterà.


Nel corso della celebrazione l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Mirco Rinaldi, donerà l’olio per la lampada votiva della Santa Spina, che arderà tutto l’anno dinanzi ad essa, mentre Carlo Fortebraccio, rappresentato da un figurante della Pro loco montonese, leggerà la pergamena della donazione della Spina al popolo montonese, alla presenza della Castellana che rappresenta Margherita Malatesta, moglie di Carlo Fortebracci.
“Anche quest’anno purtroppo – riferiscono il sindaco Rinaldi e il presidente della Pro Loco Raffaele Bei – l’attuale situazione mondiale ci costringe ad abbandonare i nostri consueti appuntamenti, ma non ferma il desiderio di portare avanti una tradizione particolarmente sentita nel borgo e non solo. Nonostante il periodo di restrizioni sarà comunque garantita la celebrazione della messa solenne.

L’immagine del reliquiario con all’interno la Santa Spina sia per tutti un momento di riflessione su quello che abbiamo passato in questo ultimo anno, ma anche una speranza per quello che ci attende nel prossimo futuro. Speriamo, con la campagna di vaccinazione, di arrivare all’appuntamento di agosto in una situazione che sia il più vicino possibile a quella che conoscevamo prima della pandemia. In ogni caso, nei prossimi mesi, programmeremo gli appuntamenti della festa di agosto in base a quello che si potrà fare in sicurezza, confidando comunque in una ripartenza, vera, verso la normalità”.
“Con piacere – sono le parole del Vescovo Cancian – rivolgo alla comunità di Montone un duplice augurio: quello della Santa Pasqua e quello della Sacra Spina.

Le due feste si richiamano e provvidenzialmente arrivano ad illuminare il periodo un po’ scuro che stiamo vivendo. Altro motivo di speranza, dunque! Non possiamo festeggiare come vorremmo, ma nel nostro cuore sia ancora più vivo il desiderio di uscire dal momento critico con la luce della Pasqua e con la forza gioiosa della straordinaria tradizione, sempre molto partecipata da voi ed anche da me. Insieme a Don Pietro celebrerò la Messa per tutti voi perché abbiate la salute e perché insieme possiamo “risorgere” con nuovo vigore e nuova vitalità”.

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Citta’ di Castello: una Pasqua all’insegna dell’ambiente, i giovani dell canoa puliscono le sponde del Tevere

Un passaggio di testimone all’insegna dell’ecologia, del rispetto del Tevere e dell’ambiente che lo circonda.
Una Pasqua ricca di significati per il Canoa Club di Città di Castello che nei giorni scorsi ha visto un doppio evento, con i futuri dirigenti della società sportiva che hanno ricevuto simbolicamente le chiavi della struttura da Massimo Spelli, lo storico allenatore.
Gli stessi giovani, tutti ex canoisti in forza al club biancorosso, hanno deciso di sacrificare diverse ore del proprio tempo libero per ripulire le sponde del fiume Tevere dai rifiuti. Così a bordo delle canoe, armati di guanti, sacchi neri e tutta l’attrezzatura adeguata, hanno raccolto oltre 200 chilogrammi di rifiuti.
Andrea Lepri, Giulio Ventanni, Martino Beccari, Alessandro Cavargini, Federico Martinelli, insieme a Gregorio Giannini e Alberto Cavargini hanno portato a riva di tutto: dagli pneumatici danneggiati e ormai inservibili, alle batterie di auto scariche, passando per bottiglie di vetro vuote, carta, pezzi di plastica, ferro ormai inservibile e tanti altri rifiuti. Tutto poi consegnato a chi di dovere.
La zona che è stata passata in rassegna è quella che va dal ponte del Tevere della E45 alla briglia del fiume Scatorbia.
«Questi sono i futuri dirigenti del Canoa Club Città di Castello impegnati, grazie anche alla Sogepu, per le pulizie di Pasqua – ha detto Sandro Paoloni, presidente del Canoa Club di Città di Castello – e ne vado assolutamente fiero. Nonostante la pandemia con tutte le limitazioni del caso, questa è la seconda volta che nel 2021, i ragazzi del Canoa rifanno il look al “nostro Tevere”: un gesto nobile e importate sopratutto perché realizzato da giovani, quelli che avranno dei ruoli di primo piano nel prossimo futuro nel Canoa Club. Vorrei ringraziare Sogepu che da sempre c’è vicina in queste come in altre operazioni, insieme al Comune tifernate e a tanti altri enti che ci supportano. In ultimo vorrei fare a nome mio e di tutti i dirigenti attuali e futuri gli auguri di buona Pasqua a tutti i tifernati e agli altotiberini».

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Sansepolcro: pacchi alimentari di Pasqua con colombe e uova di cioccolata per i bambini. Un anno fa partiva l’attività del Centro di Distribuzione Alimentare

E’ passato un anno esatto dall’attivazione del Centro di Distribuzione Alimentare a Sansepolcro, voluto dall’amministrazione comunale e gestito dalla Caritas di Sansepolcro, braccio operativo e instancabile che in questi 12 mesi ha distribuito circa 9 mila pacchi alimentari a chi è in difficoltà.

Al momento che ha avuto inizio la pandemia, l’amministrazione comunale di Sansepolcro ha deciso di utilizzare i fondi pubblici messi a disposizione dal Governo per il servizio di pacchi alimentari, che si è dimostrato scelta giusta e di equità, oltre che prorogabile nel tempo fino a quando ce ne sarà bisogno.

Al momento le famiglie che ricevono aiuto sono 210 ma durante questo anno sono arrivate anche a 250. I pacchi alimentari sono preparati e organizzati in base al numero di persone nelle famiglie, in base alla presenza o meno di bambini o di particolari necessità (celiachia ecc).

Questa mattina sono in distribuzione tutti i pacchi alimentari “dedicati” alle prossime festività: al loro interno sono stati inseriti anche prodotti tipici come colombe e uova di pasqua per i bambini, oltre ad una quantità maggiore di carne, di frutta e di uova.

“Nelle ultime settimane, dopo un periodo di calo, la domanda di aiuto è tornata a salire – spiega Cristina Franceschini della Caritas – Alcune famiglie avevano sospeso la richiesta ma sono tornate; altre si sono rivolte a noi per la prima volta. Ricordo a chi avesse bisogno, che può contattarci direttamente al Ceda, via De Gasperi 9 in località Santa Fiora oppure può rivolgersi al Comune”.

Il Ceda è aperto dal lunedì al venerdì in orario 9-12 e 14,30-17, il sabato 9-12.

“In un anno così difficile, la Caritas si è messa a piena disposizione della nostra comunità – conclude il sindaco Mauro Cornioli – Non possiamo che ringraziare i volontari per il loro quotidiano impegno, che è fatto anche di ascolto e di vicinanza alla popolazione. La situazione delle famiglie e delle aziende è difficile, il mondo del lavoro arranca di fronte a questa pandemia e succede che anche le spese da affrontare siano un peso per i genitori. L’istituzione del Ceda va proprio incontro a queste nuove necessità, in parte provocate dalla pandemia e in parte da anni comunque difficile per molti”.

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Coronavirus; dal 7 aprile lezioni in presenza in tutta l’umbria sino alla prima media (scuola secondarie di primo grado)

Entrerà in vigore mercoledì 7 aprile, e rimarrà valida sino all’11 dello stesso mese, l’Ordinanza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che conferma molte delle misure già in essere e si adegua alle norme contenute nel nuovo decreto legge.


Tra le principali novità introdotte, si svolgeranno in presenza sino all’11 aprile i servizi educatici e le scuole dell’infanzia (0-6 anni), le lezioni delle scuole Primarie e il primo anno delle scuole Secondarie di Primo grado su tutto il territorio regionale. Le altre lezioni si svolgeranno a distanza.
In base all’andamento del contagio si valuteranno progressivamente i provvedimenti da prendere nelle settimane successive, in ambito scolastico e non.


I contenuti dell’ordinanza si basano su quanto comunicato dalla Sanità regionale che in considerazione della presenza di varianti del Virus da Sars Cov-2 in Umbria, preso atto della pressione che in parte ancora permane sul sistema ospedaliero e sui servizi sanitari territoriali in ordine alle attività di contact tracing e di assistenza ai pazienti covid positivi, ha valutato congruo svolgere le attività didattiche in presenza per le classi sopracitate.

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“Pasqua ancora nel segno del Covid-19, ma anche della speranza del ritorno alla normalità in un futuro molto vicino”: l’augurio ai tifernati del sindaco Bacchetta e del Vescovo Cancian

“La Pasqua del 2021 è ancora caratterizzata dal Covid-19, siamo in emergenza e dobbiamo tenere duro, ma questa festività, molto sentita dai tifernati, segna un momento di speranza nel ritorno alla normalità in un futuro molto vicino, perché ci sono segnali incoraggianti sull’andamento del contagio e perché la campagna di vaccinazione riceverà nuovo impulso dall’apertura del secondo punto vaccinale a Città di Castello”.

E’ il messaggio che il sindaco Luciano Bacchetta rivolge ai propri concittadini in occasione della Pasqua. “Come l’anno scorso ci uniamo al vescovo monsignor Domenico Cancian per estendere un messaggio beneaugurante a tutti i tifernati, con l’auspicio di poter vivere la Pasqua del prossimo anno senza mascherine, con un clima più sereno e ottimistico”, ha detto il primo cittadino, che ha ricevuto il presule nella sala del consiglio comunale, dove per le restrizioni attuali non è stato possibile incontrare come d’abitudine i dipendenti dell’ente per la benedizione. “L’augurio è che la Pasqua ci possa dare speranza, ma anche la forza di tirare fuori le ultime energie per fare il passo verso la liberazione dal male che ci attanaglia, nello spirito più profondo di questa solennità, che significa anche resurrezione, un passaggio dalla morte alla vita che auspichiamo tutti in questa difficile emergenza”, ha sottolineato monsignor Cancian.

Nell’impartire la benedizione simbolica alla comunità tifernate accanto al sindaco Bacchetta, il vescovo ha rivolto “un pensiero particolare alle persone che stanno soffrendo, che stanno piangendo i propri cari scomparsi”. “Vorrei che questa benedizione giungesse specialmente a queste persone, ma anche ai bambini, ai ragazzi, che sono stati molto limitati in questo periodo per l’impossibilità di frequentare la scuola in presenza, e agli anziani”, ha affermato monsignor Cancian.

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Volley giovanile ai nastri di partenza: il presidente del Città di Castello Caselli scrive alla federazione

Gentile Federazione Regionale Umbra,
con l’approssimarsi dell’ inizio dei campionati di categoria, u19-u17-u15-u13, campionati di interesse nazionale come proposto dalla nostra Federazione e ratificata dal CONI, una delle preoccupazioni più sentite dagli atleti e dai loro genitori è la regolare sanificazione nelle palestre secondo i protocolli sanitari vigenti.


Nei campionati già iniziati, tutto questo viene garantito dalla presenza degli arbitri, che certificano che tutto l’iter, regolamentare ed organizzativo, sia fatto secondo i canoni prestabiliti.
La preoccupazione viene palesemente manifestata, soprattutto nei campionati di u15 e u13, dove notoriamente gli arbitri federali sono assenti.


La mia proposta, ma soprattutto la mia richiesta alla Federazione e’ la seguente: garantiamo la presenza degli arbitri anche in queste categorie, ad una situazione di emergenza si risponde con uno sforzo organizzativo superiore e questo mi sembra  il momento di dimostrarlo, anche perchè con i campionati di serie quasi tutti fermi non sarà certo la mancanza di arbitri  a impedirne la realizzazione.

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Due nuovi vigili, si rafforza il Comando del Borgo

Con motivazione ed umiltà, hanno preso posto al Comando della Polizia Municipale di Sansepolcro per dare il loro contributo. Si tratta dei due nuovi agenti, assunti a tempo indeterminato a seguito di concorso: Gianluca Annulli e David Domini. Il primo ha 37 anni ed è residente a Chiusi (Siena); il secondo ha 45 anni ed abita a San Giustino. Entrambi alla prima esperienza nella Polizia Municipale, hanno iniziato il loro percorso lavorativo conoscendo il territorio e la realtà biturgense.

“Stiamo vivendo una fase importante di turn over e intendiamo costruire la Polizia Municipale del domani – dichiara il comandante Antonello Guadagni – Ci sono stati alcuni pensionamenti ed altri sono previsti entro il prossimo anno. Ci siamo quindi mossi per garantire il reclutamento di personale giovane, preparato e al passo con i tempi perchè anche il nostro lavoro cambia ed è quindi importante essere aggiornati e formati. Gianluca e David si stanno integrando bene con gli altri agenti e già dal concorso abbiamo visto la loro ottima preparazione”.

“Esprimo le più vive congratulazioni ai nuovi vigili e auguro loro un proficuo lavoro – commenta l’assessore Riccardo Marzi – L’amministrazione comunale di Sansepolcro conferma l’impegno di voler rafforzare il comando, sia come dotazione organica che come mezzi. E’ importante per garantire un servizio più capillare e di vicinanza alla popolazione”.

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Riaprire le attività di acconciatura ed estetica anche in zona rossa. E’ partita la petizione

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Viste le disposizioni contenute nel nuovo Decreto Legge, CNA, Confartigianato e Casartigiani continuano a mobilitarsi a sostegno dell’intero settore Benessere, promuovendo una petizione affinché la riapertura delle imprese in zona rossa possa arrestare il dilagare dell’abusivismo.
‘La chiusura delle attività legali sta infatti incentivando il lavoro a domicilio da parte di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti, senza possederne i requisiti professionali e non rispettando le norme di sicurezza né tanto meno i protocolli anti Covid, adottati dal Governo, contribuendo in tal modo alla diffusione del virus – commentano Claudio Barolo, Presidente CNA Acconciatori Arezzo, e Fabrizio Tacconi Presidente Confartigianato Acconciatori – L’intero settore del Benessere, acconciatori estetiste e tatuatori, a tutela sia dei clienti che dei propri dipendenti è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire le attività nella massima sicurezza ed è rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie’.
Non è un caso che saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non abbiano rappresentato fonte di contagio proprio in virtù delle modalità organizzative che hanno adottato lavorando su appuntamento e non generando assembramenti.


‘E’ a questo punto ingiustificato che il Governo – prosegue Pier Luigi Marzocchi Presidente Confartigianato Estetica – abbia confermato il divieto di apertura di tali attività nelle zone rosse e altrettanto incomprensibile reiterato la discriminazione che nei decreti dello scorso autunno aveva portato alla chiusura dei soli centri estetici’.
‘Inoltre, a causa delle difficoltà economiche in cui versano le imprese, procrastinare la chiusura delle attività rappresenta una condanna a morte per molte aziende del settore oltre al fatto che i sostegni previsti dal Governo sono inadeguati e troppo modesti per l’emergenza che non vede la fine’ – conclude Roberta Pagni, Presidente CNA Estetica Arezzo.
‘Le imprese non riusciranno a resistere ancora per molto’ gridano a gran voce le associazioni Confartigianato, CNA e CASARTIGIANI chiedendo al Governo segnali immediati di attenzione che consentano ai saloni di acconciatura e ai centri estetici e tatuatori di riprendere la propria attività anche in zona rossa.

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Celebrata a Città di Castello la Santa Messa Crismale 

Anche nella Cattedrale di Città di Castello mons. Domenico Cancian ha presieduto la solenne concelebrazione della Messa del crisma, “preludio al Triduo Pasquale”. La mattina del Giovedì Santo vescovo, clero e fedeli laici si sono radunati per rivivere, sia pure nelle limitazioni dovute al covid, il mistero dell’istituzione dell’eucarestia, del sacerdozio e dei sacramenti. 

Durante la celebrazione mons. Cancian ha rimarcato il fatto che “anche questo giovedì Santo 2021 è segnato dalla pandemia, con tutte le sofferenze che conosciamo”.  

Come pastori del nostro popolo – ha proseguito il vescovo – portiamo su questo altare tutte le lacrime delle persone che hanno avuto lutti, che stanno ancora lottando in modi più o meno gravi nell’ospedale e nelle case, con le conseguenti difficoltà sociali ed economiche, le disuguaglianze, l’impoverimento. Siamo qui anche per tutti questi fratelli e sorelle che soffrono, per le nostre comunità, le nostre parrocchie, il Paese e il mondo intero. Su queste ferite vogliamo versare l’olio della Letizia che fra poco benediremo. 

Ai preti ed ai diaconi il vescovo ha voluto ricordare che la chiamata “è partita da uno sguardo carico di amore di predilezione da parte di Gesù che ha voluto e vuole fidarsi di ciascuno di noi, peccatori come tutti (miserando atque eligendo). E noi, solo nella luce di questo Amore senza alcun nostro merito, abbiamo lasciato tutto per seguire e rappresentare  Lui, Gesù, l’Unico Buon Pastore. 

Ai sacri ministri è affidato il mandato missionario che ci fa strumenti e mediatori dell’Amore misericordioso del Signore, portando il profumo e il balsamo del Suo Amore ai poveri, agli schiavi di oggi, ai cuori spezzati dalle sofferenze a volte durissime come abbiamo visto in questi mesi. Abbiamo però visto anche altrettante testimonianze commoventi di generosa dedizione che hanno portato grande sollievo, a volte è determinante. 

Ai pastori è affidato il compito di accompagnare chi è nella sofferenza “senza stancarci; è il modo concreto di far presente l’Amore di Gesù ai malati, agli anziani, ai bambini, ai giovani, alle famiglie, alle persone che hanno perso il lavoro e anche la speranza”. È anche il momento di incoraggiare le nostre comunità duramente colpite dalla crisi sanitaria, sociale e politica, a riprendersi, rinnovarsi e rilanciarsi nella luce della Pasqua, ossia della reale possibilità di passare dalla morte alla Vita. 

Al termine della celebrazione il vescovo ha annunciato le prossime ordinazioni al presbiterato del diacono Giuseppe Floridi e al diaconato del seminarista Filippo Chiarioni. 

Sono stati ricordati il 65º di ordinazione di Don Aldo Viti, il 60º di monsignor Domenico Pieracci, il 50º di monsignor Giovanni Cappelli e mons. Antonio Rossi, il 40º di Don Salvatore Luchetti, il 20º di Don Alberto Gildoni, Don Paolo Martinelli e Don Stefano Sipos. Tutti saranno festeggiati nei mesi a venire. 

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Caccia all’uovo alla scuola di danza Academy Ballet, oltre 50 bambini divisi in 5 turni alla ricerca dell’uovo di Pasqua

Oggi si è svolta la caccia all’uovo presso l’esterno della scuola di danza Academy Ballet. Oltre 50 bambini divisi in 5 turni alle prese per trovare l’uovo di Pasqua: iniziativa dello staff dopo il grande successo dello scorso Natale per il dance drive. Sara Papa responsabile del centro si dice soddisfatta nel vedere la gioia dei bambini “è stato emozionante!
Con questo auguriamo una serena Pasqua a tutti”.

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Calcio e solidarietà: simpatico “siparietto” oggi allo stadio Casini prima della gara tra Trestina e Trastevere


Città di Castello e Amatrice all’insegna dello sport e solidarietà: anche una partita di calcio serve a rinsaldare legami di amicizia e collaborazione fra comunità locali di regioni diverse. Simpatico “siparietto” oggi prima del fischio d’inizio della gara di cartello del campionato di serie D allo stadio “Casini”, fra Sporting Trestina e Trastevere. L’assessore allo sport, Massimo Massetti, affiancato dal Presidente dei “bianconeri”, Leonardo Bambini, ha consegnato a “mister”, Sergio Pirozzi, già sindaco della citta’ colpita dal sisma del 2016, consigliere regionale del Lazio, il volume, “Umbria vista dall’alto”, in segno di amicizia e vicinanza alla comunità di Amatrice colpita dal sisma del 2016.

“Un gesto di amicizia nei confronti di una realtà colpita dal sisma come tante zone delle Marche, Valnerina e dell’Umbria” – ha precisato Massetti nel ricordare specifiche iniziative umanitarie proprio nei confronti di quelle popolazioni nel corso della Mostra del Tartufo di Citta’ di Castello che si è svolta nel novembre 2016.

“Attraverso un personaggio oggi dello sport e delle istituzioni come l’ex sindaco Pirozzi abbiamo voluto testimoniare anche qui in campo poco prima del via del match, affetto sincero e solidarietà rinnovata alla comunità di Amatrice”. Visibilmente commosso mister Pirozzi ha ringraziato l’assessore Massetti per il bel gesto a distanza di anni ed in questo contesto sportivo. “Ricordo bene quanto il sindaco Luciano Bacchetta, l’assessore al Turismo Riccardo Carletti, la giunta comunale e tutta la comunità tifernate c’è stata vicina in quei momenti drammatici anche attraverso testimonianze concrete di solidarietà. E oggi è bello rivederci qui allo stadio simbolo della lealtà sportiva e della passione comune per il calcio”, ha concluso Pirozzi.

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Sansepolcro: corso di poesia “Marco Gennaioli” i nomi dei vincitori

Concorso di poesia “Marco Gennaioli”: i vincitori
La commissione del concorso si è riunita decretando i primi tre classificati delle due categorie.
Categoria studenti delle scuole medie e superiori:
1° Mirko Pucci
2° Ex aequo: Letizia Procacci e Costanza Rosadi
Categoria studenti universitari:
1° Francesco Giovanelli
2° Ilaria Caspani
3° Matteo D’Amore.
Un grande plauso degli organizzatori e della giuria va a tutti i giovani che hanno partecipato, per la qualità dei testi prodotti. E un grazie sentito alle scuole, agli insegnanti e ai dirigenti scolastici che hanno promosso e sostenuto il concorso.
L’iniziativa, alla prima edizione, è frutto della collaborazione tra “Fondazione Marco Gennaioli”, Comune di Sansepolcro e Centro Studi Mario Pancrazi, con il coinvolgimento dei comuni della Valtiberina Toscana e dell’Altotevere Umbro.
La Commissione è formata da Carla Masetti Gennaioli, Gabriele Marconcini, Matteo Martelli, Daniele Piccini (poeta), Andrea Franceschetti e Veriana Migliorati (insegnanti), Cristina Falleri (Comitato Nessunisola), Giuliana Maggini (Centro Studi Pancrazi) e John Butcher (Centro Studi Pancrazi, studioso dell’Umanesimo, della poesia barocca e della poesia italiana del Novecento).
Per ogni categoria, la commissione assegnerà i premi così suddivisi: al 1°classificato, 1000 euro; al 2° classificato, 500 euro; al 3° classificato, 300 euro.
Tutti i partecipanti riceveranno una copia della Divina Commedia mentre tutte le poesie saranno pubblicate in un volume che poi sarà distribuito gratuitamente ai giovani autori.
A fine aprile è prevista la cerimonia di premiazione, le cui modalità (in presenza o online) saranno decise in base all’andamento della pandemia.

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Esclusivo: Sassolini (Forza Italia) “metto la mia esperienza al servizio del centro destra per il ruolo di sindaco. E’ un momento difficile, serve professionalità”

“Pronto ad assumermi le mie responsabilità e a concorrere, se i partiti della coalizione me lo concederanno, per il ruolo di Sindaco di Città di Castello. Il mio curriculum lavorativo parla chiaro, ho 25 anni di attività politica da Consigliere Comunale alle spalle, mi sento pronto per assumermi un ruolo, che al momento, necessità di tanta professionalità”

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Il futuro della discarica di Belladanza in un’interpellanza di Procelli della Sinistra

Il futuro della discarica di Belladanza è stata al centro di una interpellanza di Giovanni Procelli, capogruppo della “La Sinistra” a Città di Castello. Nell’atto, che ha illustrato durante il consiglio comunale di lunedì 29 marzo 2021, evidenzia come ” la stampa ha rivelato dati preoccupanti sul tempo di riempimento delle discariche umbre le cui capienze vedrebbero il loro esaurimento entro il 2025″. Procelli chiede al primo cittadino “se corrispondono al vero i dati, se così fosse, di conoscere i motivi che hanno portato a tale veloce grado di riempimento della discarica: poco più di quattro anni invece di dieci.

Nel corso di questo mandato, nei dibattiti in Consiglio, sono intervenuto più volte allorché veniva trattato l’argomento in oggetto, esprimendo serie perplessità nel caso in cui la discarica non avesse avuto la durata prestabilita dalla sua entrata in funzione, nel dicembre 2017. La sua efficienza, era stata programmata per durare fino al 2030. In seguito, in Commissione economica, i dirigenti Sogepu, comunicarono che le stime di conferimento fatte inizialmente dovevano essere riviste al ribasso, per cui il tempo della durata doveva essere ridotto al 2027; la stampa, in questi giorni, ha reso noto dati preoccupanti sul tempo di riempimento delle discariche umbre le cui capienze vedrebbero il loro esaurimento entro il 2025. In particolar modo quella di Belladanza avente ad oggi una capacità residua stimata attorno alle 70.000 tonnellate; nel 2021 a Belladanza è previsto il conferimento di circa 50.000 tonnellate, anche da fuori ambito, poiché da questa data le discariche umbre dovranno essere utilizzate con sistema integrato.

Quindi, a partire dal primo gennaio 2022, Belladanza avrà una capacità residua di riempimento di circa 20/22.000 tonnellate. Nel caso in cui dovesse esserci un conferimento eccezionale, come avvenuto nel 2019 (oltre 90.000 tonnellate), la discarica potrebbe esaurirsi addirittura prima della fine di quest’anno. Chiedo – ha specificato Procelli – se corrispondono al vero i dati e, se così fosse, di conoscere i motivi che hanno portato a questo veloce grado di riempimento della discarica, rispetto ai tempi programmati: poco più di quattro anni invece di dieci; se ci sono stati ed eventualmente a quanto ammontano i maggiori introiti derivanti dal conferimento in così breve tempo, rispetto agli introiti che ci sarebbero stati rispettando i tempi di riempimento previsto; se, essendo questa la prospettiva prossima futura, si è pensato fin da oggi alla soluzione e quali possano essere le modalità di intervento per il 2022: ampliamento della discarica stessa?, realizzazione di una nuova discarica nel territorio comunale? Conferire presso altri Comuni? Quale sarà l’incidenza dell’eventuale aggravio per i cittadini, sulla tassa rifiuti? Se nella procedura di gara d’ambito i quantitativi di conferimento attualmente disponibili, rispetto ai tempi di riempimento, possa rappresentare o meno elemento di criticità per l’assegnazione definitiva della gara”.


L’assessore all’ambiente Massimo Massetti ha risposto che “molte le domande che pone Procelli sono le stesse a cui Sogepu non ha potuto entrare nel merito nella commissione Controllo e Garanzia perché collegate alla gara. Sui tempi: Auri sta dando corso a quanto indicati dal Consiglio di Stato. Non vogliamo sottrarci a numeri che vengono dati pubblicamente e vengono messi nero su bianco con delibere di Auri. Auri ha una funzione programmatoria e nel contesto regionale pianifica quantità su scala umbra sia a Belladanza, le Crete di Orvieto, Sant’Orsola di Foligno/Spoleto. Sogepu, che è il gestore per conto del comune di Città di Castello che è il maggior azionista, si rapporta con Auri quando ci sono esigenze per gli altri territori.

La pianificazione annuale è di 40mila tonnellata. Si è tenuto conto di quanto preso in carico sul passato ma non va ad influire sulla gara perché si può dire con certezza che la concessione di 15 anni è ben disciplinata nei contenuti di gara con il disciplinare tecnico ed il contratto di servizio che tengono conto anche delle quantità. Siamo dentro l’Auri con il sindaco che è nostro rappresentante, abbiamo il polso della situazione e non ci calano sopra situazioni non previste. Per una questione di opportunità è stato rimarcato anche dall’amministratore delegato di Sogepu Goracci di aspettare per approfondire altri aspetti, posso impegnarmi ad informare il consiglio non appena ci saranno altri elementi, invitando anche il direttore di Auri. Sugli introiti, trovano riscontro sui bilanci di Sogepu, portati in commissione e il prossimo bilancio avrà delle risposte più esaustive anche rispetto alle quantità”. Procelli si è detto soddisfatto della risposta.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta: “Ieri 13 nuovi positivi e 11 guariti, la tendenza delle due ultime settimane, che ha permesso di passare da oltre 500 a meno di 300 positivi è consolidata”.

“Nella giornata di ieri a Città di Castello abbiamo avuto 13 nuovi positivi al Covid-19, a fronte di 11 persone guarite”. Sono i dati comunicati stamattina dal sindaco Luciano Bacchetta, che, pur prendendo atto di come “i numeri non siano esattamente in linea con quelli del recente periodo, nel quale avevamo avuto sempre più guarigioni che nuovi casi di contagio”, ha sottolineato come “non debbano farci preoccupare, perché i dati provvisori che stanno pervenendo oggi ci parlano già di un fortissimo numero di guariti”.

“La tendenza che nelle ultime due settimane ha quasi dimezzato il numero complessivo dei positivi a Città di Castello, da oltre 500 a meno di 300, continua pertanto a essere sostanzialmente consolidata”, ha precisato il primo cittadino, sostenendo che “questo elemento importante ci deve confortare e indurre a mantenere alta la guardia, rispettando al massimo le prescrizioni”. “Considerando anche la vaccinazione di massa ormai avviata, possiamo dire che siamo forse, e finalmente, al cospetto di una inversione di tendenza significativa, che ci potrà consentire, se non di debellare, almeno di circoscrivere moltissimo il fenomeno del Covid nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”. Bacchetta ha quindi ricordato che “domani ci sarà l’inaugurazione del secondo punto vaccinale a Città di Castello, nella palestra dell’istituto Ippolito Salviani, che è stata individuata e attrezzata grazie al lavoro egregio e veloce dei tecnici dell’Usl Umbria 1 che continuiamo a ringraziare”.

“E’ una opportunità molto importante, perché un territorio ampio come l’Alta Valle del Tevere ha bisogno di più centri per la somministrazione dei sieri e dopo l’attivazione della sede del Cva di Trestina, che dovrà servire d’ora in poi in particolare la zona sud del territorio comunale tifernate, questo secondo punto a nord di Città di Castello sarà fondamentale per la popolazione tifernate, ma anche per quella degli altri comuni di Citerna, San Giustino e Monte Santa Maria Tiberina”, ha spiegato il sindaco. “A questo punto sarà necessario che le operazioni di vaccinazione si svolgano in maniera piuttosto celere, anche se continuiamo a leggere di difficoltà nel reperimento e nella somministrazione dei vaccini”, ha osservato il primo cittadino. “Cambiare passo è fondamentale”, ha chiarito Bacchetta, nell’esprimere soddisfazione per il fatto che “le fasce più deboli della popolazione siano state contattate anche nel nostro territorio e si stia andando alla loro vaccinazione” e che sia stata presa in seria considerazione la possibilità di estendere la campagna di vaccinazione coinvolgendo anche i farmacisti, che possono dare un contributo molto importante”.

“Andiamo verso una Pasqua ancora all’insegna delle chiusure, delle limitazioni e dei sacrifici, ma sembrano esserci le condizioni per pensare a un’estate e a un autunno nei quali la presenza del Covid-19 possa essere molto limitata, una prospettiva che sarebbe la migliore risposta possibile all’attuale emergenza”.

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Pallavolo serie B/M: Erm Group San Giustino, altro 3/0 nel recupero contro la Italchimici Foligno

La ErmGroup San Giustino piazza il settimo sigillo di una stagione finora priva di macchie sul parquet del palasport “Giuseppe Paternesi” di Foligno con un 3-0 più netto degli altri (in poco più di un’ora) a spese della Italchimici Intersistemi nel recupero della ottava giornata del girone F2 della Serie B maschile, disputato nella serata di mercoledì 31 marzo. Se il risultato e i parziali parlano da soli (15-25, 14-25 e 7-25), è perché i biancazzurri non hanno mai mollato la presa – anche quando il loro vantaggio era consistente – al cospetto di un’avversaria che ha comunque lottato sul campo, cedendo soltanto nella parte finale del match. Fondamentali ben registrati e colpi vincenti da parte di tutti gli attaccanti della formazione sangiustinese, oramai con il primo posto finale che sta diventando sempre più certezza. Rimarchevoli i 20 punti di Leonardo Puliti, con assieme 4 muri.
Paolo Restani, tecnico dei folignati, schiera Bregliozzi in regia, Musco opposto, Merli e Battistelli al centro, Floris e Benedetti in posto 4 e Schippa libero. Moretti risponde con l’unica novità costituita dal ritorno di Leonardo Di Renzo nelle mansioni di libero; per il resto, conferma della diagonale Sitti-Puliti, della coppia centrale Miscione-Cesaroni e di Conti e Agostini alla banda. All’1-0 iniziale dei padroni di casa, la ErmGroup risponde con un break di 6-0 grazie all’ottimo lavoro in difesa concretizzato poi da Conti e da due primi tempi di Cesaroni, prima di una reazione della Italchimici che si ferma tuttavia sul 5-7, momento nel quale una conclusione a segno di Agostini, un muro di Miscione e Puliti e un’altra firma di Agostini in contrattacco non allargano di nuovo il divario a +5 (5-10); a quel punto, entra in scena anche Puliti con un ace e con l’ennesimo contrattacco costruito dall’attenta retroguardia. Quando Agostini pizzica al servizio e Conti punge ancora (siamo sul 7-18), il set conosce già il suo destino, nonostante la Italchimici riesca nel finale a tenere il confronto. Un altro primo tempo di Cesaroni e un preciso pallonetto di Puliti chiudono i giochi sul 25-15.
Partenza a razzo della ErmGroup nel secondo set: la correlazione muro-difesa funziona alla perfezione sul turno in battuta di Sitti e se Conti non sbaglia un colpo, Puliti alza il muro su Floris, sostituito da Carbone sullo 0-6 d’acchito. Ed è proprio Carbone a schiodare lo score e a incanalare per qualche minuto la sfida sul botta e risposta, poi l’ace di Conti e due prodezze di Agostini (una a muro) scavano di nuovo il fosso sull’8-17. La battuta al salto di Musco crea qualche problema alla ricezione sangiustinese, ma si ferma sul 13-20, perché la ErmGroup decide di stringere i tempi e di far sua la seconda frazione (25-14) con un ace di Agostini, con un attacco out dell’ex Benedetti e con il primo tempo finale di Miscione.
Novità in partenza di terzo set nella formazione della Italchimici: al centro c’è Rossi e a lato Carbone, ma la falsariga è la stessa della frazione precedente: Puliti e Cesaroni danno il là a muro, mentre la difesa e il contrattacco fanno sì che sul 3-9 – a seguito di una parallela fuori bersaglio di Musco – la partita si avvii pian piano verso i titoli di coda. Sul 4-12, cambio nella Italchimici: entra al centro De Matteis, il cui primo tempo di esordio è frenato dal muro di Conti. E quando la situazione arriva sul 4-15, il capitano biancazzurro viene fatto rifiatare da coach Moretti, che al suo posto inserisce Thiaw, anche lui bravo alla prima occasione che gli viene offerta. L’ace di Benedetti per il 7-16 è l’ultimo punto dei locali, che escono di scena e subiscono un parziale di 0-9, mentre dall’altra parte della rete sale sempre più in cattedra Puliti, che trascina la squadra verso il 25-7 e la conseguente vittoria.


“Che dire? Che anche stavolta l’approccio è stato quello giusto – ha commentato a fine gara il tecnico della ErmGroup, Francesco Moretti – e che il motivo vero di soddisfazione sta nell’atteggiamento del collettivo. I ragazzi sono riusciti a tenere costantemente alto il livello di concentrazione, nonostante gli ampi margini di vantaggio accumulati in tutti i set”.

ITALCHIMICI INTERSISTEMI VOLLEYBALL FOLIGNO – ERMGROUP PALLAVOLO SAN GIUSTINO 0-3
(15-25, 14-25, 7-25)


ITALCHIMICI FOLIGNO: Musco 7, Carbone 2, De Matteis, Pierini, Rossi, Benedetti 5, Merli 2, Floris 2, Schippa (L1) ricez. 20%, Spignese (L2), Bregliozzi 2, Battistelli 2. Non entrato: Giustini. All. Paolo Restani.


ERMGROUP SAN GIUSTINO: Cesaroni 7, Conti 12, Sitti 2, Miscione 8, Agostini 9, Di Renzo (L) ricez. 100%, Thiaw 1, Piazzi, Puliti 20. Non entrati: Giunti, Celli, Santi. All. Francesco Moretti e Claudio Nardi.
Arbitri: Marco Rosignoli di Bastia Umbra e Ilaria Mazzocchio di Foligno.

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Perugia: il futuro della Polizia Provinciale sotto l’occhio del Consiglio. Discussa l’interrogazione di Rigucci per ampliare i poteri del Corpo in materia di caccia. Bacchetta propone un tavolo di confronto

Ci sarà un incontro specifico sulla possibilità di attribuire nuove competenze, in particolare quelle relative alla caccia, al Corpo di Polizia Provinciale di Perugia.
E’ quanto annunciato dal presidente Luciano Bacchetta, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio provinciale, a seguito dell’interrogazione presentata dal Consigliere Marcello Rigucci avente ad oggetto: “Convenzione per lo svolgimento di attività in materia di caccia da parte della Polizia Provinciale”.
Nel testo il Consigliere Rigucci chiede chiarimenti su un accordo tra la Provincia e la Regione Umbria per consentire alla Polizia Provinciale di svolgere alcune funzioni sulla caccia: “Sono venuto a conoscenza nell’ultimo Consiglio provinciale del 18.12.2020 – ha spiegato Rigucci – che la Provincia di Perugia ‘sottobanco’ sta predisponendo un documento sotto forma di convenzione, allo stato del tutto generico ed incompleto. A seguito della riforma Delrio, per trasferire queste tipo di competenze la Regione dovrebbe fare una legge regionale e non una convenzione”. Secondo il Consigliere c’è da tenere in considerazione anche l’esiguo numero di personale del Corpo, attualmente ridotto a 24 operatori, con la possibilità che “l’esercizio di funzioni non proprie significhi distrarlo dai suoi compiti fondamentali”. Rigucci ricorda che gli Enti locali possono utilizzare il personale delle Province col consenso degli interessati e con precise indicazioni per ciò che riguarda la spesa. Ma le Regioni non sono Enti locali e quindi vengono posti dubbi sulla legittimità della convenzione che si sta predisponendo sulla caccia. Nell’interrogazione si chiede quindi la prova del formale incarico da parte dell’assessore regionale o da chi lo abbia richiesto, le informazioni sulle modalità e sugli aspetti economici di tale eventuale incarico per la Polizia Provinciale e di chi è la competenza dell’acquisto di materiali e mezzi idonei per lo svolgimento delle funzioni di caccia e pesca, insieme alle spese dei costi di aggiornamento e riqualificazione del personale. “Sapendo che la Regione acquisisce circa 5 milioni di euro dalla caccia, gli accordi non possono essere fatti senza rispetto dei contratti di lavoro, ma soprattutto è necessario rivedere l’intero pacchetto. Ritengo – conclude Rigucci – che la Regione, se vuole concedere questi servizi alla Provincia, dovrà tenere in considerazione i costi reali”.
Secondo il presidente Luciano Bacchetta è necessaria una riflessione più politica che economica sulla questione, soprattutto per il futuro del corpo di Polizia Provinciale. “La Regione ci ha proposto un ampliamento delle nostre competenze sulla caccia, ma ci tengo a precisare – ha riferito Bacchetta – che al momento non abbiamo firmato nessuna convenzione, ci sono stati solo contatti verbali e proposte con un corrispettivo economico insufficiente, circa 30 mila euro. Si tratta di decidere sul futuro del nostro corpo di Polizia: se resta con funzioni marginali rischia lo scioglimento, invece se siamo decisi a investire anche in termini di uomini e mezzi economici è chiaro che bisogna pensare a un ampliamento dei poteri, ed è ovvio che in questo ambito ci rientra la caccia. Se vogliamo portare avanti quest’ultima ipotesi penso sia giusto aprire una trattativa con la Regione, concordando importi superiori. Vorrei, quindi, dedicare una riunione specifica all’argomento, un approfondimento in Consiglio o in Commissione, proprio perché da questa scelta dipende il futuro della Polizia Provinciale”.

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Parità di genere: Lignani “il Piano di Azioni positive preveda un riequilibrio di genere a favore dei maschi penalizzati nelle posizioni apicali all’interno del Comune”

Una interpellanza provocatoria presentata non a caso il primo di aprile. Il Piano di Azione positive una delle tante inutili sovrastrutture previste per promuovere la parità uomo/donna all’interno della pubblica amministrazione e approvato dalla Giunta comunale lo scorso 22 marzo fotografa un’evidente situazione favorevole al sesso femminile all’interno dell’Amministrazione comunale. Le dirigenze, le posizioni organizzative la categoria direttiva hanno tutte una prevalenza di donne rispetto agli uomini come si evince dai numeri riportati nell’interpellanza sopra ricordata e riportata in calce. Si fosse verificato contrario si sarebbero già levate alte le voci sulla discriminazione subita dalle donne mentre adesso il Comitato Unico di Garanzia, organismo carrozzone che deve predisporre le suddette azioni positive, si limita a dare linee di sviluppo prossime a una stanca ovvietà.

L’interpellanza richiede invece azioni di equilibrio a favore dei maschi tenuto conto che anche i dipendenti sono a grande maggioranza femmine.

Il sottoscritto come noto pensa che chi ricopre cariche apicali ci stia principalmente per merito e che quindi le donne in quella posizione se lo siano meritato. Ma proprio per questo si smetta di dire che se non c’è presenza femminile in qualche ente, organismo o posizione  siamo in presenza di una discriminazione che va artificialmente sanata.

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