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Incendio dei contatori elettrici palazzina San Pio, il comune garantisce permanenza in alloggi provvisori alle famiglie coinvolte anche per questa notte

Il Comune di Città di Castello garantirà anche per stanotte la permanenza in alloggi provvisori delle 17 persone appartenenti ai sette nuclei familiari evacuati ieri dal condominio situato nel quartiere di San Pio X, in via Martiri della Libertà, dove si è verificato un incendio dei contatori elettrici. Il sindaco Luciano Bacchetta, insieme agli assessori Luca Secondi e Luciana Bassini, sta monitorando costantemente la situazione dei cittadini coinvolti in modo da minimizzare i disagi dovuti alla situazione d’emergenza, soprattutto per quanti non hanno potuto trovare soluzioni abitative temporanee presso parenti o amici.

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L’imprenditoria tifernate in lutto per la scomparsa di Giulio Chiarioni e Franco Fabbri

Lutti nel mondo dell’imprenditoria tifernate. La comunità locale piange la scomparsa di Giulio Chiarioni e Franco Fabbri. “Due amici, due persone perbene, due imprenditori di successo appassionati del proprio lavoro e della città che amavano tanto. Franco Fabbri, co-fondatore assieme al compianto Enzo Grilli dell’azienda Grifa srl, che, recentemente ha festeggiato il prestigioso traguardo di 50 anni di attività e Giulio Chiarioni, imprenditore e presidente del Lions, hanno rappresentato tanto in termini di umanità e talento per la comunità ed in primo luogo per le loro famiglie. Un pezzo di storia di Città di Castello che non dimenticheremo assieme ai loro sorrisi e al garbato modo di porsi nei confronti di tutti”. Il sindaco Luciano Bacchetta a nome della giunta municipale esprime profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie per la scomparsa ravvicinata di Giulio Chiarioni e Franco Fabbri. Ai messaggi di condoglianze si unisce anche il consigliere regionale e Presidente di Commissione, Valerio Mancini (tra l’altro parente della famiglia Fabbri) che ne ricorda “la straordinaria capacità imprenditoriale, onestà e bontà.”

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Vannetti (confartigianato) “La situazione economica di Arezzo è a rischio
collasso, chiediamo a tutti i candidati
a sindaco un forte senso di responsabilità”


“La situazione economica e sociale di Arezzo dopo l’estate rischia il collasso, chiediamo a tutti i candidati sindaco un forte senso di responsabilità civile. I dati economici resi noti pochi giorni fa dalla Camera di Commercio di Arezzo nel corso della Giornata dell’Economia disegnano un quadro produttivo e di mercato difficilissimo, con l’economia del nostro territorio che probabilmente, proprio subito dopo l’estate, presenterà un conto salatissimo proprio nei settori trainanti: oro, moda e turismo, con rischi di gravi flessioni produttive e di un netto calo dei posti di lavoro”.  E’ questo l’allarmante scenario da cui parte Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, per poi rivolgersi al mondo politico e istituzionale aretino.

“Per questo Confartigianato Arezzo  –  afferma lo stesso Vannetti  –  ritiene che  i candidati a sindaco della nostra città debbano puntare, chiunque sia poi a ottenere il ruolo di primo cittadino di Arezzo, alla massima responsabilità della politica verso queste situazioni e verso la ricaduta sociale che tutto questo avrà: noi come Confartigianato Arezzo non appoggiamo, per il nostro ruolo che è esclusivamente economico e sociale, mai nessuna delle forze in campo nella competizione politica, anzi, ci attendiamo che siano gli amministratori locali poi, una volta al governo del territorio, a cercare il giusto dialogo con noi, per quello che rappresentiamo dal punto di vista della promozione e della presenza delle imprese artigiane sul territorio”.

“Detta in soldoni – precisa il presidente  –  noi non saliamo mai su nessun carro del vincitore, perché di fatto, alla lunga, il faticoso carro dell’economia e del sociale siamo poi noi quelli che lo tirano, giorno per giorno, con grande impegno, con  la nostra attività di imprenditori di piccole e medie aziende, alle prese con la difficilissima realtà attuale che tutti conosciamo”.

“Noi  riteniamo, piuttosto – approfondisce Vannetti –  che sia  necessaria una grande coesione di tutti gli attori, sia pubblici che privati, in modo che possano contribuire allo sviluppo del sistema locale, attraverso un dialogo aperto e responsabile fra tutti i soggetti in gioco e in particolare con le piccole e medie imprese della produzione perché non si può pensare di governare un territorio prescindendo da questa realtà”.  “Per questo è indispensabile – insiste – che l’Amministrazione comunale, specialmente subito dopo il voto, si confronti e si consulti con i nostri rappresentanti locali, per acquisire dei pareri e elaborare strategie di crescita complessiva per la città”.

“Chiediamo quindi – precisa il presidente – che la futura nuova amministrazione comunale, da chiunque sarà guidata,  possa operare per contribuire a sbloccare questa situazione di grave difficoltà economica e di prospettiva, dando il giusto peso all’importanza strategica delle attività produttive del territorio, in modo che a fronte di un grande potenziale di attrarre risorse, a volte anche molto importanti, che comunque ci sono, si dia spazio, assieme alle associazioni di categoria del settore, ad opportunità di innovazione o di rinnovamento sulle quali ovviamente come Confartigianato Arezzo ci rendiamo disponibili a collaborare”.

“Le amministrazioni locali – spiega ancora Vannetti – devono infatti proseguire, e semmai implementare, il confronto costruttivo con le associazioni imprenditoriali sulle strategie di sviluppo del territorio, ed è fondamentale un confronto costante per rilevare l’evoluzione delle necessità delle imprese e per monitorare l’impatto delle azioni dell’amministrazione pubblica verso le attività produttive, vista la diffusa presenza di imprese artigiane. Queste necessitano di misure per l’innovazione, per il rafforzamento dell’internazionalizzazione e per gli investimenti, per lo sviluppo di reti infrastrutturali e logistiche, telematiche ed energetiche, e per un sano accesso al credito, solo per citare alcuni dei temi sui quali il confronto con le istituzioni del territorio è fondamentale”.

“In chiusura – afferma ancora Vannetti – và il nostro plauso a tutti i candidati a sindaco della città di Arezzo, un segnale di partecipazione e di radicamento democratico, e siamo pronti a un serio e costruttivo confronto con chiunque sarà poi chiamato alla gravosa responsabilità di guidare la pubblica amministrazione aretina: in questo periodo storico non certo agevole sarà infatti necessario, ognuno per la propria parte di responsabilità, rimboccarsi ancora di più le maniche, e lavorare senza soste per portare Arezzo e la sua economia al più presto fuori da questa drammatica crisi anche sociale”.

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Asl Toscana Sud Est: Cullurà (Nursind) “Ci chiamavano eroi, oggi non c’è un piano post Covid. Rischio caos per i pronto soccorso”

“Ferie e permessi accumulati già dallo scorso autunno, infermieri e operatori sociosanitari chiamati a coprire le falle di un organico carente da anni, mentre gli inserimenti derivanti da nuove assunzioni e mobilità vanno a rilento: l’Asl Toscana Sud Est dimostra un atteggiamento irrispettoso nei confronti del proprio personale, già provato da duri mesi di emergenza sanitaria”. E’ quanto denuncia Claudio Cullurà, responsabile territoriale per il Nursind, sindacato autonomo degli infermieri.
“Ci chiamavano eroi – dichiara – oggi non c’è un piano per gestire il post Covid. I presidi sanitari rischiano di andare in tilt. In particolare l’Ospedale San Donato di Arezzo e quello di Nottola in Valdichiana suscitano preoccupazione. Già a settembre si registravano pesanti bilanci dal punto di vista di ferie e ore di straordinario non recuperato dal personale infermieristico, poi è scoppiata la pandemia, che ha messo in stand by qualunque richiesta da questo punto di vista. Ma oggi è improponibile l’idea di affrontare il periodo estivo senza un piano per le sostituzioni”.
“Gli inserimenti derivanti dallo scorrimento della graduatoria, così come dalla mobilità tra aziende regionali procedono lentamente – aggiunge Cullurà – e non possono sopperire alla lacuna prodotta dal mancato rinnovo dei contratti interinali avvenuto alla fine di maggio, non appena la pandemia ha cominciato a rallentare”.
“Serve un piano per dare fiato ai professionisti che hanno combattuto la battaglia del Covid19, facendo recuperare loro ferie e permessi accumulati prima, durante e dopo l’emergenza sanitaria”.
“I pronto soccorso sono in estrema difficoltà – sottolinea il segretario Nursind – il personale in organico non riesce a gestire neanche l’ordinario: mantenere lo standard di qualità in queste condizioni è estremamente difficile. I turni di lavoro sono diventati insostenibili e sono riprese le lunghe attese da parte degli utenti. A questo si aggiunge una possibile chiusura della tenda pre-triage fuori dai presidi ospedalieri, che comporterebbe un’ulteriore riduzione dello schema di servizio. Ad ulteriore beffa, ancora non vi è alcuna certezza che il bonus regionale possa venire erogato ai dipendenti nelle buste paga di luglio”.
“Non c’è un piano di sostituzioni, l’Azienda non ha previsto niente: un atteggiamento illogico, irrispettoso e poco serio. A dimostrazione di ciò basti pensare che i piani dei turni vengono pubblicati il 29 o 30 del mese, perché i coordinatori non sanno come affrontare il mese successivo. Un’azienda seria dovrebbe essere in grado di pianificare sul medio-lungo periodo: pretendiamo che l’Asl Toscana Sud Est dimostri di essere all’altezza dei cittadini che ne fanno parte, come pazienti e come professionisti”.

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Via alle domande per l’assegnazione di palestre e impianti sportivi. Istanze esclusivamente online, fino al 31 luglio


Fino a venerdì 31 luglio sarà possibile presentare al Comune le domande per l’utilizzo degli impianti sportivi del territorio di Città di Castello. L’amministrazione ha pubblicato nell’albo pretorio e nella sezione trasparenza del portale web municipale (www.comune.cittadicastello.pg.it) l’avviso pubblico per l’uso annuale e occasionale, durante la stagione sportiva 2020-2021, delle palestre (in orario extrascolastico), degli impianti sportivi comunali affidati in gestione e degli impianti di proprietà della Provincia di Perugia concessi in uso al Comune, quali la pista di atletica “Angiolo Monti” e le palestre degli istituti scolastici secondari di secondo grado. “Si tratta di un avviso che prende a riferimento il nuovo regolamento per l’affidamento dei contratti di gestione degli impianti sportivi comunali ed è aperto alla totalità dei sodalizi che praticano sport nel territorio di Città di Castello, con l’obiettivo di garantire la più ampia fruibilità delle strutture in completa sicurezza”, spiega l’assessore allo Sport Massimo Massetti, che segnala “la novità rappresentata dalla procedura interamente informatizzata, adottata per rispettare le disposizioni finalizzate a contenere l’emergenza da Covid-19”. Le domande,infatti, dovranno essere presentate esclusivamente attraverso internet, mediante una piattaforma semplice e intuitiva alla quale gli interessati accederanno dalla sezione “Servizi online”, cliccando sul seguente link: https://cdcnet.elixforms.it/rwe2/module_preview.jsp?MODULE_TAG=RUISC_2020-2021. Hanno titolo alla richiesta le associazioni che svolgono attività finalizzate alla pratica sportiva, alla diffusione dello sport e dell’educazione motoria nell’ambito dei settori giovanili e amatoriali; associazioni e società di Città di Castello regolarmente affiliate alle federazioni e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI; associazioni iscritte a campionati di più elevata categoria; associazioni (comprese quelle amatoriali) radicate sul territorio; organismi associativi che perseguono finalità formative, ricreative, sociali e di volontariato nell’ambito dello sport; enti pubblici. L’assegnazione in uso delle palestre e degli impianti sportivi avrà come scadenza il 30 maggio 2021. Le domande che perverranno oltre il termine del 31 luglio verranno prese in considerazione solo per gli impianti e per gli orari rimasti eventualmente disponibili, mentre la richiesta di uso occasionale delle strutture potrà essere presentata anche durante l’anno sportivo, con congruo anticipo rispetto alla data di utilizzo. “In una città come la nostra che conta oltre 14 mila praticanti, più di 40 discipline e circa 120 sodalizi sportivi, l’utilizzo degli impianti è strategico per programmare in maniera efficace e corretta l’attività stagionale”, osserva Massetti, che puntualizza come “l’amministrazione comunale garantirà la massima collaborazione e la piena disponibilità, con l’obiettivo di contribuire prioritariamente alla promozione dello sport, dei valori educativi e dei sani stili di vita, ma anche a ottenere i risultati e le soddisfazioni che fanno parte di una tradizione sportiva cittadina da sempre vincente, portata ad esempio in Umbria e in Italia”. Tra i principi, i criteri, le modalità per l’assegnazione degli impianti sportivi che l’amministrazione comunale applicherà e chiederà di rispettare ci saranno la garanzia da parte delle società della presenza a ogni utilizzo di addetti in possesso di adeguata formazione per l’uso del defibrillatore e l’osservanza scrupolosa dei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle ordinanze della Regione Umbria, dei protocolli e delle linee guida finalizzati alla prevenzione del rischio connesso all’emergenza da Covid-19. La presenza di settori giovanili sarà requisito prioritario per dirimere eventuali controversie in caso di richiesta dello stesso impianto da parte di soggetti diversi, anche se l’amministrazione comunale si riserverà autonomia di scelta, comunque motivata, in presenza di situazioni di particolare rilevanza sociale. Per informazioni sull’avviso pubblico e per ricevere supporto nella compilazione delle domande l’ufficio Sport, nella sede di piazza Servi di Maria, sarà a disposizione degli interessati via telefono (075.8529264-381), via posta elettronica (sportellosport@cittadicastello.gov.it) o in presenza, previo appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il lunedì e il giovedì dalle ore 15.00 alle ore ore 17.30.
CDCNOT/20/07/07/COMINLINEA/289/MB

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Aperotatoria, a Pierantonio, e’ diventato un progetto concreto

Alcune settimane fa avevamo lanciato l’idea di riqualificare la rotatoria posta all’ingresso di Pierantonio indirizzando la scelta verso una conversione dello spazio in chiave ancor più ecologista e rispettosa del nostro ecosistema di quanto fatto durante questi anni di gestione da parte della nostra Associazione Insieme di Pierantonio. Infatti ci prendiamo cura oramai da tempo facendo l’ordinaria manutenzione della piccola area verde. Questa volta siamo voluti andare oltre, ripulendo il terreno dagli arbusti oramai esausti e piantumandone nuovi, diversi e anche speciali. La scelta delle specie vegetali è stata infatti condotta ricercando le essenze preferite dalle api, da qui il nome del piccolo progetto che abbiamo dato alcune settimane fa insieme ai nostri soci e compaesani. Lavanda, rosmarino, satureja sono soltanto alcune delle piccole piante con le quali abbiamo sostituito quelle presenti nell’area della rotatoria, che rappresenta l’ingresso per Pierantonio ma anche un importante snodo stradale per tanti. Tutte specie vegetali che hanno un ruolo importantissimo nell’attrazione dell’ape, un insetto che si trova ad essere sempre più limitato a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici che si manifestano con tutta la loro intensità e preoccupazione. Per questo motivo abbiamo voluto dare un contributo nel nostro piccolo, contributo che completeremo ad agosto quando aggiungeremo l’arbusto di erica, altra pianta a portamento basso dalla quale le api vengono attratte in maniera particolare. In un momento così difficile come questo che stiamo tutti quanti attraversando, abbiamo voluto dare un messaggio di speranza guardando al futuro e così sabato 20 giugno 2020 abbiamo provveduto ad eseguire i lavori nel massimo rispetto delle normative vigenti per la crisi emergenziale. Sperando di aver fatto qualcosa di utile alla cittadinanza, unendo di fatto il decoro dell’ingresso di Pierantonio e l’attenzione verso una problematica attuale come quella delle api. Un’occasione che ha permesso anche i soci della nostra Associazione di incontrarsi dopo un lungo periodo, condividendo il pomeriggio con i nostri concittadini e passanti alla rotatoria. Continueremo presto con altre iniziative sociali, quanto mai necessarie in un contesto come quello odierno che pone davanti a ciascuno di noi sfide molto significative che trovano indiscutibilmente nell’associazionismo quell’energia propulsiva per superarle e vincerle. Soprattutto in occasioni come queste dove si concilia spirito di comunità, ecologia e sguardo al prossimo.

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Molini Popolari Riuniti, l’assemblea dei soci approva il bilancio 2019

Dopo le assemblee separate con le elezioni dei delegati, si è svolta venerdì 3 luglio a Umbertide, nella sede della cooperativa, l’annuale Assemblea dei soci della Molini Popolari Riuniti (Mpr) per la presentazione del bilancio 2019. Le assemblee si sono svolte in forma mista (presenza fisica e collegamento video) nel rispetto delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria Covid-19.

“Il bilancio registra risultati estremamente positivi – ha spiegato Dino Ricci, presidente di Mpr. – “Il fatturato è stato di 67 milioni di euro con un aumento del 4,58% rispetto al 2018. L’utile netto è stato di oltre 700 mila euro, con un patrimonio netto consolidato di 15 milioni di euro circa, aumentato perciò del 5% rispetto al bilancio precedente. Sono stati realizzati anche in questo esercizio investimenti per oltre 1,8 milioni di euro. Il cash-flow prodotto è stato di 2,6 milioni di euro. Tutto ciò ha determinato un rafforzamento importante dell’assetto patrimoniale della cooperativa”.

“La gestione caratteristica – ha proseguito Ricci – ha avuto un miglioramento significativo al quale si sono aggiunte un saldo positivo delle partite straordinarie che abbiamo realizzato a seguito di dismissioni di asset aziendali non strategici. Molti degli obiettivi che avevamo in programma con il budget 2019 sono stati conseguiti; i cereali complessivamente ritirati sono stati 625 mila quintali (+17% rispetto al 2018); le produzioni mangimistiche dello stabilimento di Pierantonio hanno raggiunto un milione e 44 mila quintali (+ 5,31% rispetto al 2018) e l’impianto molitorio di Amelia ha raggiunto una lavorazione di grano tenero di 186 mila quintali (+31,88% rispetto al 2018). Molto positivi sono stati i risultati ottenuti nell’area della panificazione, con un aumento delle produzioni di 1.704 quintali (+3,39% rispetto al 2018) e un aumento del fatturato di circa il 10%. Questi risultati sono anche il frutto di scelte fatte in questi anni sul versante degli investimenti finalizzati alla valorizzazione delle produzioni dei nostri soci e produttori agricoli in genere”.

“È proseguito anche in questo anno – ha aggiunto Ricci – l’impegno in direzione di un potenziamento della rete commerciale con l’obiettivo di valorizzare le nostre produzioni ma anche la nostra ‘distintività cooperativa’ che trova nella sicurezza alimentare, attenzione all’ambiente, e controllo della filiera, gli elementi qualificanti del fare impresa”.

Ricci ha spiegato, poi, che la cooperativa ha in programma ulteriori investimenti nei prossimi anni per oltre 6 milioni di euro sia sul versante dei centri stoccaggio e servizi che su quello della mangimistica e della panificazione.
“Vogliamo continuare a crescere per linee interne – ha specificato Ricci – mantenendo comunque attenzione ad eventuali opportunità da poter cogliere. Abbiamo raggiunto un accordo per la valorizzazione di parte dell’area in via della Repubblica a Umbertide, un’operazione molto importante per portare a compimento il piano di delocalizzazione. Per quanto riguarda il 2020 abbiamo predisposto un budget che prevede una crescita ulteriore del 4,5%, per un fatturato di circa 70 milioni di euro. Riteniamo comunque che in relazione all’emergenza Covid-19, i cui effetti economici saranno altrettanto drammatici quanto quelli sanitari, nel corso del secondo semestre verificheremo gli obiettivi in relazione a quella che potrà essere l’evoluzione; allo stato attuale riteniamo comunque di confermarli tutti”.

“Alla data del 31 maggio – ha concluso Ricci – abbiamo avuto problematiche importanti nel comparto panificazione, con un calo di produzioni e fatturato determinato dalla chiusura delle scuole e dei minori acquisti di pane fresco a seguito del lockdown. Per quanto riguarda le altre attività non abbiamo avuto impatti negativi, anzi una crescita importante, ma sicuramente i costi straordinari peseranno sul conto economico. Siamo fiduciosi che, anche grazie al buon assetto patrimoniale e finanziario che la cooperativa presenta, saremo in grado di superare le criticità determinate dall’emergenza”.

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Incendio contatori palazzina San Pio, il comune interviene con alloggi di supporto per le famiglie coinvolte

Il comune di Città di Castello e’ intervenuto attraverso la Polizia Municipale, le squadre operative e gli assistenti sociali per prestare assistenza alle famiglie coinvolte nell’incendio contatori Enel di una palazzina nel quartiere San Pio X. Il sindaco Luciano Bacchetta insieme agli assessori Luca Secondi e Luciana Bassini ha provveduto ad individuare alloggi di supporto per le famiglie che non hanno potuto trovare soluzioni abitative temporanee da parenti o amici.
“Un ringraziamento particolare al lavoro svolto da vigili del fuoco e forze dell’ordine per il tempestivo e fondamentale intervento,” hanno precisato gli amministratori tifernati.
Sul posto si e’ recato direttamente il vice-sindaco Luca Secondi per seguire la situazione e monitorare in maniera costante l’evoluzione delle operazioni logistiche in particolare della sicurezza delle persone.

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Volley mercato: Filippo Agostini è il nuovo schiacciatore di Ermgroup San Giustino

Ermgroup San Giustino annuncia ufficialmente l’arrivo di Filippo Agostini, schiacciatore folignate classe ’94. Atleta di grande esperienza, ha intrapreso il percorso pallavolistico fin da giovanissimo, all’età di sei anni. Dopo le giovanili trascorse nella sua città natale è arrivato a Città di Castello, in B2, salendo successivamente di categoria  a Massa Carrara, serie B1 e Bolzano in B. Dopo la parentesi spoletina in A2, Agostini ha disputato a Palmi in B e Corigliano Calabro in A3. Nonostante la sua presenza fosse stata richiesta nella categoria superiore è felice di iniziare questa avventura a San Giustino, condividendo pienamente gli obbiettivi della società. “Ho ricevuto qualche offerta da serie maggiori ma mi interessa più sposare un progetto come quello di San Giustino, proposto da Goran Maric e dal presidente Claudio Bigi. Ho preferito scegliere questo disegno. Conosco bene alcuni compagni come Di RenzoRinaldo Conti e l’allenatore Francesco Moretti. Mi piace l’idea di fare un bel campionato, i presupposti per vincere ci sono tutti!”

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Associazione I Fiori di Lilla: i umeri vincenti della Lotteria Benefica 

    Si è tenuta nella giornata di ieri, domenica 5 luglio, in forma riservata e non pubblica, l’estrazione dei numeri vincenti della Lotteria organizzata dall’AdV I Fiori di Lillà, lotteria che avrebbe dovuto fare da cornice alla Cena Sociale di beneficienza della scorsa primavera poi impedita dalla situazione di emergenza sanitaria per Covid-19. 

Il Presidente Luca Secondi e i Soci fondatori tutti vogliono ringraziare con affetto e riconoscenza gli sponsor che ne hanno permesso la realizzazione: Agriturismo Il Cerretino di Calzolaro, Bar Fuego di Trestina, Azienda Camiceria Gherardi, Sartoria Crispoltoni di Umbertide, Bottega Artigiana Tifernate che per l’occasione ha realizzato un’opera pittorica inedita. 

Qui di seguito pubblichiamo i 10 numeri vincenti e relativi premi, e rimandiamo alla consultazione della pagina ufficiale Facebook e del sito www.ifioridililla.it  per la presa visione della registrazione del video dell’estrazione; raccomandiamo i vincitori, muniti di biglietto, di contattarci o al nostro canale social, o per mail (ifioridililla@libero.it) o al numero 366.6735755 per la consegna del premio relativo. 

1^ premio – Biglietto N. 1113 – Inedito artistico realizzato da “Bottega Artigianale Tifernate”;  

2^ premio – Biglietto N. 0184 – Spremiagrumi professionale in acciaio inox;

3^ premio – Biglietto N. 1830 – Fornetto elettrico ventilato;

4^ premio – Biglietto N. 1718 – Buono di 100 € presso “Sartoria Crispoltoni” di Umbertide;

5^ premio – Biglietto N. 0462 – Buono camicia offerto da “Camiceria Gherardi”; 

6^ premio – Biglietto N. 2249 – Caffettiera ad estrazione; 

7^ premio – Biglietto N. 1713 – Confezione da 6 bottiglie di vino rosso; 

8^ premio – Biglietto N. 1864 – Buono spesa da 50 € offerto da “Bar Fuego” di Trestina; 

9^ premio – Biglietto N. 2292 – Prosciutto stagionato; 

10^ premio – Biglietto N.0739 – Confezione di vino e miele offerto da “Agriturismo Il Cerretino”. 

Cogliamo l’occasione per informavi che la Commissione esaminatrice del Concorso #Iorestoacasaedisegno è al lavoro nella valutazione dei tanti disegni dei vostri bambini; a breve daremo comunicazione sui vincitori attraverso questa stessa formula (comunicato, canali social, video). Ringraziamo tutti coloro che nonostante le difficoltà del momento, continuano a seguirci e a sostenerci con affetto!

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Calcio: plauso dell’assessore Massetti per la promozione degli arbitri Dini e Cravotta e dell’assistente Piomboni

“E’ motivo di grande soddisfazione e di orgoglio che due arbitri tifernati si siano guadagnati nelle rispettive categorie la promozione negli organici nazionali e interregionali, perché testimonia l’alto livello di preparazione dei nostri rappresentanti, nel solco di una tradizione che ha sempre visto direttori e assistenti di gara provenienti dal nostro territorio primeggiare e raggiungere le più importanti ribalte calcistiche nazionali”. E’ il commento dell’assessore allo Sport Massimo Massetti alla notizia della promozione alla Can D di Matteo Dini e al Cai di Daniele Cravotta da parte del Comitato Nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri.L’assessore sottolinea con particolare piacere anche la conferma nella Can D dell’assistente di gara Simone Piomboni. “Non è semplice alimentare vocazioni nell’ambito della direzione di gara, sempre più spesso bersaglio sui campi di calcio di tensioni ingiustificate e inaccettabili – osserva Massetti – per questo risalta ancora di più il lavoro di reclutamento e formazione che viene svolto dalla sezione di Città di Castello, dove il presidente Michele Ceccagnoli e i suoi collaboratori si segnalano costantemente per la serietà e l’impegno con cui svolgono i propri incarichi”. 

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Giornata record al Crossodromo Ceccarini, per la prima gara dopo l’emergenza covid 19. 280 piloti, tra cui 100 bambini

Ripartenza da record per il Crossodromo comunale “Giuseppe Ceccarini” La Trogna di Città di Castello, che domenica 5 luglio, nella prima gara ufficiale dopo il lockdown per l’emergenza da Covid-19, ha registrato il numero più alto di piloti in corsa della sua storia, con 280 iscritti in pista dalle 9.00 alle 21.00 nelle gare valevoli per il Campionato Regionale Toscano e per il Campionato Regionale Umbro. “Una vera meraviglia, una pagina indimenticabile per Città di Castello, che si deve a un impianto sul quale l’amministrazione comunale ha sempre creduto e che gli addetti ai lavori considerano tra i migliori in Italia, ma soprattutto al grande lavoro degli appassionati del Motoclub Ennio Baglioni, che hanno curato alla perfezione l’organizzazione dell’evento, nel rispetto di tutte le disposizioni normative sulla protezione individuale e il distanziamento per il contenimento dell’emergenza da Covid-19”, sottolinea l’assessore allo Sport Massimo Massetti, nel ringraziare il presidente del sodalizio Stefano Fiorucci e tutto lo staff societario “per la serietà e la professionalità con cui, tra le poche realtà sportive in Italia, gestiscono l’impianto comunale, come proprietari del circuito di gara”. Spettacolo nello spettacolo, tra le evoluzioni e le manovre mozzafiato nelle curve e sulle rampe del tracciato, sono state le evoluzioni dei circa 100 bambini che nelle categorie di corsa loro riservate hanno solcato il percorso con un’allegria e una determinazione contagiose. Ad assicurare che tutte le manche si svolgessero nella piena regolarità e in sicurezza è stato il direttore di gara tifernate Pasquale Bianconi, veterano del motocross nazionale. “L’unico rammarico è stata l’impossibilità di mostrare uno spettacolo così bello al pubblico di appassionati, che purtroppo, per le precauzioni nell’organizzazione degli eventi sportivi, non ha potuto assistere alla competizione”, osserva Massetti, che evidenzia come “l’impianto nei prossimi mesi sarà teatro di importanti corse, tra cui il Campionato italiano Senior Veteran e Femminile in programma a fine ottobre, sotto l’egida della Federazione Motociclistica Italiana”.CDCNOT/20/07/06/COMINLINEA/287/MB

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Venerdì 10 luglio torna riunirsi il Consiglio comunale

Torna a riunirsi il Consiglio Comunale di Città di Castello, convocato venerdì 10 luglio 2020 alle ore 17.00 in presenza e in collegamento streaming sul canale You tube. All’ordine del giorno il deposito del bilancio preventivo e molti documenti dei consiglieri, oltre a due regolamenti: uno per la concessione di spazi ed aree pubbliche a seguito dell’emergenza Covid e l’altro per la gestione del patrimonio del comune. Quindi si discuteranno i due punti rimasti in sospeso dalla precedente seduta: la mozione dei consiglieri Giovanni Procelli (La Sinistra) e Luigi Bartolini (Psi) per una mappatura degli impianti di telecomunicazione e quella di tutti i capigruppo per il cippo alla memoria del soldato Yeashwant Ghadge e di tutti i caduti anglo-indiani e tedeschi. Quindi l’interrogazione del capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani su Piazza Burri, l’interrogazione dei consiglieri PSI Vittorio Morani e Tiziana Croci e di Procelli sullo stato della rete idrica anche delle periferie fino a Santa Lucia, l’interrogazione del gruppo PD sul polo ospedaliero di Città di Castello, l’interrogazione di Castello Cambia sul traffico nel centro storico, l’interpellanza del consigliere del Gruppo Misto Marcello Rigucci sulla Bufalini e quella del consigliere Vittorio Vincenti di Tiferno Insieme sulle coperture di amianto presso via Mascagni; l’interpellanza di Tiferno Insieme sull’abbazia di Badia Petroia. Quindi la mozione di Castello Cambia sul contrasto al gioco d’azzardo patologico, l’ordine del giorno di Procelli sul processo di autonomia regionale differenziata, l’ordine del giorno di Ursula Masciarri (PSI) ed altri sulle pietre d’inciampo, l’ordine del giorno del capogruppo della Lega Marco Castellari sugli intervento di implementazione del controllo e della sicurezza nel territorio, l’ordine del giorno dei consiglieri Letizia Guerri, Massimo Minciotti, Luciano Tavernelli del PD e Rigucci sul quartiere ecologico di Riosecco.

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Artigiana tifernate realizza mascherine per leggere il labiale. Il plauso dell’assessore Bassini è dell’ente nazionale sordi

Mascherine con banda trasparente per leggere il labiale: le ha create Graziella Santinelli, tifernate, artigiana specialista in sartoria, che ha voluto “fare qualcosa per quelle categorie che spesso non vengono considerate. Così è nata l’idea di fare un modello che permettesse alle persone non udenti di leggere il labiale e superare l’ostacolo alla comprensione generato dalla mascherina”. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dal Comitato provinciale dell’Ens, l’Ente nazionale sordi di Perugia, che stamattina, lunedì 6 luglio 2020, è voluto intervenire con il presidente Luigi Locchi all’incontro dell’assessore Luciana Bassini con l’artefice di questo modello nella Sala del Consiglio comunale. “Di gesti di solidarietà ne abbiamo visti e ne vediamo tanti in questo periodo di pandemia” ha detto “ma voglio ringraziare in modo particolare la signora Graziella che si è immedesimata negli altri, cogliendo un aspetto collaterale della protezione attraverso le mascherine, che avrebbe potuto sfuggire ai più. Una sensibilità notevole che le fa onore”. Anche Locchi ha avuto parole di ringraziamento, ricordando come “i sordi abbiamo notevoli difficoltà aggiuntive in questo momento e la mascherina che permette il supporto del labiale è una soluzione specialmente quando è necessario richiedere informazioni o darne su se stessi come ad esempio in caso di visite sanitarie. In questo modo pari opportunità e sicurezza sono garantire”. All’incontro era presente l’interprete LIS, la Lingua dei segni italiana, Marta Bianconi che non solo ha tradotto durante l’iniziativa, a cui hanno assistito anche i membri tifernati dell’associazione,  ma ha anche spiegato come “non tutti conoscono la lingua dei segni e la comunicazione attraverso il labiale rimane una strada indispensabile per potersi esprimere e per poter comprendere. Finora in alcuni casi si sarebbe dovuto scegliere tra sicurezza e comunicazioni. Ma ora non sarà più cosi, grazie alla signora Graziella”.

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Trasporti- Bettarelli: “Mercoledì in Seconda Commissione vertice su ExFcu e trasporto regionale” e annuncia “ A breve nuovi incontri per audire altri operatori e sindacati di categoria”.

“La situazione del trasporto locale in Alto Tevere è una situazione annosa e complessa, molte sono le problematiche che in questo momento si assommano ai disagi
legati all’emergenza coronavirus e alle  grida di allarme lanciate nel corso degli anni da cittadini e associazioni di pendolari, fattori che hanno portato ad un crollo di
utenti e di servizi.

Mercoledì  attorno ad un tavolo ci saranno tutti gli attori principali di questa vicenda, dall’Assessore ai Trasporti Enrico Melasecche, ai Presidenti delle Province di
Perugia e Terni Bacchetta e Lattanzi, dal Presidente di Anci Francesco De Rebotti  alle associazioni di pendolari  “Il Mosaico” e “Pendolari stufi” che da anni portano
avanti le istanze e le problematiche di un territorio isolato. L’esigenza e’ quellA di ragionare sull’immediato futuro, mettere sul piatto tutte le questioni  e un crono
programma condiviso, nella speranza che tra settembre e ottobre si possano avere orari e modalità di spostamento.”

Il Consigliere Pd annuncia i prossimi step “Con l’audizione di mercoledì non potrà dirsi concluso il lavoro della Seconda commissione consiliare sul trasporto regionale.
Sarà soltanto il primo momento di confronto fra soggetti pubblici e rappresentanti di cittadini a cui dovrà far seguito l’incontro con Bus Italia, con gli operatori privati e i
sindacati di categoria”

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Estate a San Giustino: Piazza del Municipio torna isola pedonale

Partirà da questa sera, lunedì 6 luglio, alle ore 21 fino a mezzanotte, per ripetersi in tutto il periodo estivo nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì, l’ordinanza del Comune di San Giustino che prevede l’interruzione al traffico e il divieto di sosta per le auto durante le ore serali nella centralissima piazza del capoluogo.
Piazza del Municipio torna, anche in questa estate 2020 segnata dal Covid-19, a trasformarsi sotto tutti i punti di vista in un’isola pedonale.
“E’ ormai il quarto anno che adottiamo questa soluzione – fanno sapere in una nota congiunta gli assessori Crispoltoni, Valenti e Guerrieri -. Una scelta in grado di consentire ai cittadini e ai tanti bambini che ogni sera affollano la Piazza di vivere e socializzare negli spazi pubblici in completa sicurezza”.
Un’occasione, quella della trasformazione di Piazza del Municipio in isola pedonale, resa possibile anche grazie alla sinergia e la preziosa collaborazione della Polizia Municipale e dei Nonni Civici, che permetterà di ospitare serate particolari, tematiche e altri eventi promossi nel rispetto delle nuove normative anti-contagio, non solo dal Comune, ma anche da associazioni del territorio e direttamente dai commercianti presenti in zona.
“Subito dopo il lockdown la Piazza è tornata ad essere luogo d’incontro e di condivisione per i sangiustinesi – concludono gli assessori comunali -. La nostra comunità ha dimostrato grande senso di responsabilità durante tutto il periodo di emergenza sanitaria e confidiamo che il livello di attenzione rimarrà anche in questa fase.”

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Fase3 della cultura – “dopo l’apocalisse. Ipotesi per una rinascita”, e’ il titolo del libro di Nencini e Cardini presentato a Citta’ di Castello una occasione per affrontare attraverso i ricorsi storici la fase di emergenza del covid

Ricorsi storici di pandemie e apocalissi in un libro di successo. Si è svolta presso la Sala consiliare del comune di Città di Castello, la presentazione del libro di Riccardo Nencini e Franco Cardini, ‘Dopo l’Apocalisse. Ipotesi per una rinascita’ (Edizione “La Vela”), una interessante occasione per guardare al passato, alla storia con un occhio al futuro. L’incontro è stato moderato dal sindaco di San Giustino, Paolo Fratini. Ad aprire la serie degli interventi il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, che ha sottolineato la stretta attualità delle questioni e vicende affrontate nel libro da Nencini e Cardini. “Un contributo culturale e storico di grande spessore che serve per affrontare in maniera più approfondita la situazione di emergenza che stiamo vivendo da mesi. La storia ci viene incontro spesso e ci consente di vivere il presente e il futuro attraverso parallelismi e ricorsi che permettono di andare a fondo alle questioni di grande portata sociale”, ha precisato Bacchetta. “Il libro racconta le epidemie del passato e spalanca una finestra sul mondo che ci attende. È un viaggio nella storia – dalla peste che decimò l’Atene di Pericle al dramma narrato dal Manzoni – ha dichiarato Riccardo Nencini – da cui trarre indicazioni utili a comprendere cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi in Italia e nelle relazioni internazionali.” Garibaldini entrambi, gli autori sfatano alcuni luoghi comuni che nel corso della quarantena sono stati presentati come verità: la fine della globalizzazione, la crisi della Cina, i profondi cambiamenti nella natura umana – più docile, meno egoista, meno individualista – la sconfitta dei protagonisti della mondializzazione (multinazionali e alta finanza). Uno sguardo ironico e severo. Ironico nel racconto dell’oggi rapportato a ieri. Nonostante ci separino quattro secoli dalla peste che infierì sulla Lombardia e su Venezia, ci si imbatte negli stessi errori e nelle stesse misure adottate, compreso le autocertificazioni, i ritardi della cassa integrazione, i rimedi ‘classici’ come quello di lavarsi le mani spesso. E poi le titubanze della scienza, le pressioni dei mercanti (delle imprese), le dicerie e le false notizie propagate per fini politici. Come nella stagione del doge e del Borromeo. Un quadro davvero sorprendente.Severo nella lettura del presente e nelle previsioni. Un tempo la peste e altri virus venivano considerati ‘i grandi livellatori’ perché si abbattevano con uguale forza su ogni ceto sociale. Non è più così. I poveri e i ceti medio bassi si ammalano, muoiono e soffrono di più, rischiano di più di perdere il lavoro. Anche per questa ragione l’auspicio è che la politica – e lo Stato – riescano a scalare posizioni. Equità, giustizia sociale, investimento nella conoscenza dentro uno Stato umanizzato, meglio se la ricostruzione avviene tenendo tutti alla stanga, a cominciare dalle forze più rappresentative di questa Italia. Il modello è il secondo dopoguerra. L’alternativa? Il ricorso a procedure verticistiche con poteri accentrati in poche mani.La Cina è tutt’altro che al crepuscolo. Giocherà con gli Stati Uniti la partita del secolo in un mondo che somiglierà al primo dopoguerra. Nessuna leadership assoluta, una manciata di potenze regionali, Russia in testa, baricentro spostato sul Pacifico. Il punto sospeso è l’Europa. Formica o struzzo? Un disegno strategico ancora non c’è e manca quella coesione, politica e istituzionale, necessaria a tenerla nella competizione globale. Cardini e Nencini pessimisti.Le crisi provocano discontinuità ma servono due ingredienti per costruire il futuro: leader che colgano le opportunità che germinano dall’emergenza e un progetto lungo. Insomma, creatività, talento, cooperazione, strabismo.Proprio le virtù di quel medico e di quei due ingegneri bresciani che hanno trasformato maschere da sub in respiratori nel bel mezzo della pandemia.Dove cercarli?
Franco Cardini è professore emerito di storia medievale presso l’ISUS/SNS. Ha insegnato in varie università in Europa e all’estero e collabora con alcune testate giornalistiche e con varie emittenti televisive. Si occupa principalmente di rapporti fra mondo europeo e civiltà musulmana. Per La Vela ha pubblicato “Gesù, la falce, il martello” (2017), “Neofascismo e neoantifascismo” (2018), “Homo viator. Il pellegrinaggio medievale” (con Luigi Russo, 2019), “Interviste impossibili” (2019) e “Cantico postmoderno di Natale” (2019).

Riccardo Nencini è nato in Mugello. È autore di un’opera vasta e differenziata, sia saggistica che narrativa. Ha vinto il Premio Selezione Bancarella Sport 1999 con “Il giallo e il rosa” (Giunti) ed è stato finalista del Premio Acqui Storia 2010 con “L’imperfetto assoluto” (Pagliai) e del Premio Acqui Ambiente 2019 con “La bellezza” (Pagliai). Ha pubblicato “Morirò in piedi” (Polistampa, 2007) e “Il fuoco dentro” (Pagliai, 2016), in omaggio a Oriana Fallaci. Ha ricevuto il Premio Internazionale Il Molinello per aver ideato il “Dizionario della Libertà”.

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Esposto raccolta tartufi all’interno dell’A.A.T.V. Perrubbio: Maraghelli (Afor) “nessun diritto dei liberi cercatori sulle tartufaie è stato violato”

L’Amministratore Unico dell’Agenzia Forestale Regionale Maraghelli in riferimento all’esposto datato 15/06 dell’Associazione Tartufai Alto Tevere con il quale sono stati segnalati presunti abusi a carico del gestore dell’A.A.T.V. del Perrubbio ritiene opportuno fugare ogni dubbio sul corretto comportamento istituzionale ed amministrativo dell’Agenzia.
Infatti l’Agenzia ha preso parte, come soggetto preposto alla gestione del cosiddetto demanio regionale, alla stipula del contratto di gestione pur non avendo gestito la fase propedeutica.
Nel contratto di gestione non vi è alcun cenno alla raccolta di tartufi all’interno del territorio dell’A.A.T.V. del Perrubbio; conseguentemente nessun privilegio o diritto è stato assegnato al concessionario in merito alla ricerca del pregiato tubero né da parte della Regione né da parte dell’agenzia Forestale Regionale.
Maraghelli peraltro ha avuto modo di ricordare al concessionario dell’A.A.T.V. del Perrubbio, tramite gli uffici competenti, che sussiste nella Regione una legislazione speciale prevista dalla L.r. n. 6/1994 e successive modifiche ed integrazioni e relativo regolamento che, oltre alla detenzione dei terreni, prevede una serie di adempimenti propedeutici al riconoscimento di tartufaie controllate; conseguentemente l’apposizione di cartelli del tipo segnalato risulterebbe arbitraria e la esporrebbe a sanzioni per tabellazione illegittima; solamente l’apposizione di tabelle previste dalla legge, le cui competenze al rilascio sono peraltro di questa Agenzia, la S.V. potrà legittimamente riservarsi la raccolta di tartufi;”.
Abbiamo inoltre segnalato la cosa per competenza al Servizio Demanio nonché al Servizio Faunistico Regionale relativamente alle attività in corso da parte del concessionario.
Maraghelli ha anche avuto modo tramite gli uffici di rassicurare il Presidente dell’Associazione Tartufai Alto Tevere dott. Ghigi che nessun diritto dei liberi cercatori sulle tartufaie naturali è stato violato dagli atti adottati dalla Regione e dall’Afor e che l’Agenzia, nell’ambito delle competenze affidatele dalla legge, continuerà ad adottare atti conformi alla normativa salvaguardando i diritti dei singoli nel rispetto dell’interesse generale.

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