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Arezzo: una votazione social per il motto del 2021 della Ginnastica Petrarca. Da sabato 16 gennaio, la società aretina propone un’iniziativa per gli utenti di facebook e instagram

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Un motto per il 2021 della Ginnastica Petrarca. La storica società aretina ha proposto un’iniziativa sui social network in cui ad ogni utente verrà richiesto di votare lo slogan che sarà utilizzato nei prossimi mesi per raccontarne l’attività sportiva e per rappresentarne l’identità, la storia e i valori. Le quattro proposte individuate dalla dirigenza sono state presentate sulla pagina facebook e sul profilo instagram della Ginnastica Petrarca, dando il via ad una gara a base di “mi piace” a cui tutti potranno in pochi secondi portare il loro contributo. Le votazioni, al via da sabato 16 gennaio, termineranno sabato 23 gennaio e la candidatura più apprezzata diventerà poi il motto ufficiale destinato ad accompagnare iniziative e attività della società.
Le candidature sottoposte al giudizio degli utenti fanno riferimento a diversi aspetti identificativi di una realtà che, dal 1877, è impegnata sul territorio aretino al servizio dello sport attraverso la promozione e lo sviluppo dei movimenti di ginnastica ritmica, ginnastica artistica e Gymnaestrada. Le prime due proposte “Dove osano le aquile” e “Volare alto il tuo destino” fanno riferimento al simbolo dell’aquila in volo nello stemma petrarchino, mentre “La storia la nostra forza, il futuro la nostra sfida” contiene un doppio riferimento alle solide radici dei 144 anni di storia e allo spirito innovativo per affrontare le sfide dell’attualità. La quarta e ultima idea è “Lavoro e applicazione, cibo dello spirito” che è ispirata ad un estratto di Francesco Petrarca a cui è intitolata la società. «Il motto identifica una società – spiega Simone Rossi, presidente della Ginnastica Petrarca. – In un momento di incertezze come quello attuale, la Ginnastica Petrarca ha pensato di lanciare questo sondaggio per consolidare l’orgoglio di far parte di questa realtà, per ricordarne lo storico contributo portato al territorio aretino e, soprattutto, per guardare al futuro, con un’iniziativa che ha l’ambizione di coinvolgere ginnasti, tecnici, dirigenti, appassionati e, in generale, l’intera città».

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Sicurezza e piena funzionalità della didattica: il 2021 anno clou per i lavori nelle scuole del territorio comunale tifernate. Secondi: “garanzia del diritto allo studio dei giovani e della serenità delle famiglie sono prioritari”

“Per le scuole tifernati il 2021 sarà un anno di fondamentale importanza sul versante della promozione della sicurezza e della garanzia della piena funzionalità della didattica, a tutela del diritto allo studio dei giovani e della serenità delle famiglie”. E’ quanto preannuncia il vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici Luca Secondi nel dare conto delle procedure riguardanti l’edilizia scolastica in tutto il territorio comunale che sono state perfezionate a cavallo tra vecchio e nuovo anno. “Sono stati recentemente approvati i progetti definitivi per gli interventi di adeguamento sismico previsti nel Programma Edilizia Scolastica relativo al decreto interministeriale 87/2019 e sono in corso di completamento i progetti esecutivi e la predisposizione degli atti finalizzati all’affidamento dei lavori sulla scuola primaria di Trestina, sulla scuola per l’infanzia di Montedoro, all’asilo nido La Coccinella, alla scuola primaria di Pieve delle Rose, che avranno inizio al termine dell’anno scolastico 2020-2021, e alla scuola primaria di Userna, dove l’obiettivo è di avviare i lavori già nella primavera del 2021, visto che l’edificio attualmente non ospita l’attività didattica”, sottolinea Secondi. “Oltre a questi interventi è in via di affidamento l’esecuzione dei lavori di adeguamento sismico presso la scuola primaria di Promano, dove contiamo di aprire il cantiere in estate, mentre sono in corso le attività di progettazione relative agli interventi presso la scuola primaria di San Filippo”, continua il vice sindaco, che aggiorna anche la situazione della scuola primaria di Badia Petroia, dove è previsto un investimento da 1 milione e 60 mila euro, cofinanziato da Miur e Comune per la realizzazione di un polo educativo di riferimento per la zona sud del territorio. “Alla fine del 2020 sono stati aggiudicati i servizi tecnici per la progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi di demolizione e ricostruzione dell’edificio e sono state avviate le attività amministrative per l’acquisizione delle aree”, riferisce Secondi, nel confermare che “nel corso del 2021 saranno completate le attività progettuali e saranno portate avanti le procedure per l’affidamento dei lavori”. “Pur nelle difficoltà e nelle incertezze dell’emergenza da Covid-19 l’attenzione al mondo della scuola, alla garanzia di luoghi idonei allo svolgimento dell’attività didattica, continua a essere una priorità dell’amministrazione comunale, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini”, commenta il vice sindaco, nel ringraziare “la professionalità e la serietà con cui il settore tecnico comunale e la centrale di committenza stanno portando avanti procedure complesse e impegnative”.

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Raffaello giovane a Citta’ di Castello: la mostra sara’ inaugurata il 18 settembre. Lo annunciano comune e curatrici

Analogamente ai maggiori eventi culturali nazionali ed internazionali, anche la mostra “Raffaello giovane e il suo sguardo”, inizialmente prevista a fine marzo 2021 nella Pinacoteca Comunale di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, è stata spostata a settembre con una data di inaugurazione prevista per sabato 18.

La decisione, anticipata dal sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, viene spiegata oggi, sabato 16 gennaio 2020, dall’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli negli aspetti più specifici, “è dipendente dall’andamento dell’Emergenza sanitaria Covid 19, che rende incompatibile spesso ma soprattutto penalizzante per un’iniziativa di grande prestigio e profilo la convivenza con regole anticontagio in vigore. Insieme ai maggiori enti pubblici e culturali, abbiamo convenuto sull’opportunità di una nuova tempistica definita con i referenti scientifici dell’iniziativa e inserito nel calendario più globale di un Cinquecentenario, funestato dalla pandemia. Speriamo fortemente che a settembre il Covid possa essere, almeno nelle sue peculiarietà sanitarie, in fase di superamento e che la mostra di Raffaello possa intercettare la platea di pubblico che merita per la qualità delle opere che porterà a Città di Castello e il concept che la sostiene, un racconto di formazione, il passaggio da Raffaello allievo di talento, a magister“. Anche le curatrici scientifiche Marica Mercalli, ora Direttore generale per la Sicurezza del Patrimonio culturale MIBAC, e Laura Teza, professore associato di Storia dell’arte moderna, ribadiscono che “il perdurante stato di emergenza della situazione generale e le condizioni di incertezza non permettono il regolare svolgimento di un evento che ha tanti risvolti organizzativi di carattere sia nazionale che internazionale. La ricchezza dei prestiti ottenuti che comprendono dipinti di Raffaello provenienti da Napoli e da Brescia e suoi disegni da Oxford e da Londra – di Perugino e di Pintoricchio hanno consigliato di aprire la mostra in un periodo dell’anno in cui si prevede una situazione più controllata e gestibile della pandemia dovuta sia alla più favorevole congiuntura  estiva che alla futura copertura vaccinale. Sarà così possibile una più libera circolazione generale e una ripresa più certa del flusso turistico in grado di apprezzare e valorizzare non solo i contenuti scientifici e culturali presenti in mostra ma sfruttare meglio le potenzialità del territorio. Il periodo di svolgimento previsto dalla mostra (18 settembre 2020- 9 gennaio 2021)  può consentire al pubblico di visitare il territorio tifernate in un periodo ricco di eventi, sfruttando al meglio le festività autunnali e natalizie”.

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Covid-19, a Città di Castello: Bacchetta: “ieri cinque nuovi positivi e sette guariti”. “Vicini agli operatori dei pubblici esercizi che incontreremo con grande piacere: anche per il 2021 il comune confermerà l’utilizzo gratuito del suolo pubblico”.

“Nella giornata di ieri a Città di Castello abbiamo avuto cinque nuovi positivi e sette guariti”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, che ha aggiornato i dati dell’emergenza da Covid-19, sottolineando “il dovere di informare i cittadini, perché abbiano il polso della situazione, nonostante sia impossibile in una fase altalenante come questa indicare una tendenza”. In riferimento alla protesta dei ristoratori e dei baristi in piazza Matteotti nell’ambito dell’iniziativa promossa ieri su scala nazionale, Bacchetta ha annunciato che “l’amministrazione comunale ha già deciso che anche nel 2021 l’utilizzo del suolo pubblico sarà gratuito per gli operatori dei pubblici esercizi, bar e ristoranti in particolare, e sarà possibile ampliare le pertinenze come già avvenuto l’anno scorso”. “Confermeremo, quindi, la scelta che abbiamo compiuto nel 2020, ben prima che decidesse in questo senso il Governo,  anche se le casse comunali soffriranno per i mancati introiti”, ha spiegato il sindaco, rimarcando: “non è un atto di generosità, ma un gesto di consapevole impegno al fianco di operatori economici che hanno così duramente sofferto le difficoltà legate al Covid-19”. “Siamo vicini ai ristoratori, ai baristi e agli operatori dei pubblici esercizi in generale, li comprendiamo e ci rendiamo conto che l’incertezza che stanno vivendo, in una situazione di grande difficoltà, è la cosa peggiore”, ha sottolineato il sindaco, riconoscendo agli operatori tifernati di “aver dato vita a Città di Castello a una protesta molto garbata”. “Questa categoria è tra quelle che hanno più sofferto le restrizioni finalizzate a contenere la pandemia e hanno subito in maniera più pesante dal punto di vista economico le conseguenze delle decisioni, in alcuni casi inevitabili, che ha assunto il Governo”, ha osservato il primo cittadino. “Proprio per questo – ha chiarito Bacchetta – li incontreremo con grande piacere e cercheremo di essere loro vicini per quanto di nostra competenza”. “Non c’è soltanto una emergenza sanitaria legata al Covid-19, per quanto prioritaria e fondamentale, ma c’è anche una emergenza sociale ed economica, alla quale dobbiamo stare molto attenti, perché permarrà anche dopo la pandemia”, ha sostenuto Bacchetta. “Da domani saremo in zona arancione, in Umbria come in molte altre regioni italiane visti i numeri del contagio molto più consistenti che nella prima ondata, e questo passaggio comporterà per diverso altro tempo ancora sacrifici, fatiche, limitazioni, che ci auguriamo siano utili, pur ribadendo che l’unica vera soluzione radicale possa essere solamente la vaccinazione”, ha concluso Bacchetta.

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“Casentino e Valtiberina tornino Distretti autonomi”, la richiesta di tutti i consigli comunali

I Consigli Comunali della Valtiberina e del Casentino hanno approvato un documento affinchè la Regione Toscana ridisegni i confini dei Distretti sanitari, dividendo il “Distrettone unico” e consentendo a Casentino e Valtiberina di tornare indipendenti e autonomi.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina in Sala dei Grandi, palazzo della Provincia ad Arezzo, in una conferenza stampa a cui erano presenti i presidenti delle due conferenze sanitarie delle articolazioni territoriali: per il Casentino, il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli e per la Valtiberina il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli.

“La documentazione è pronta e la invieremo alla Regione in questi giorni – precisano i primi cittadini – L’iniziativa ha già prodotto un effetto importante perchè il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione a firma Ceccarelli e De Robertis proprio in questa direzione. Un segnale politico di rilievo che ci fa ben sperare e che ci spinge a continuare su questa strada”.

Il documento che sarà inviato alla Regione è frutto della sinergia di tutti i sindaci e i consigli comunali che, su sollecitazione di Vagnoli e Cornioli, hanno messo in atto quanto di loro competenza per intervenire sul tema, molto sentito dalla popolazione.

“Le articolazioni territoriali a cui Casentino e Valtiberina sono stati ricondotti in questi ultimi anni, rimanendo sempre un passo indietro rispetto ad Arezzo, non hanno avuto gli effetti sperati – concludono Cornioli e Vagnoli – La prova più importante l’abbiamo avuta proprio con la pandemia quando la territorialità ha fatto la differenza, consentendo alle singole articolazioni di organizzarsi bene, a dimostrazione che la vicinanza nel territorio è fondamentale, soprattutto nella sanità. Per questo ci aspettiamo che la richiesta dei 17 consigli comunali venga accolta e consenta a tutti noi di tornare a lavorare con più serenità e autonomia”.

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Politica Città di Castello : Bucci (Castello Cambia) “la commissione controllo e garanzia bloccata da oltre un anno. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, non hanno titoli per criticare chi ha fatto davvero opposizione in questi anni”

“La commissione controllo e garanzia è bloccata da oltre un anno non mi dimetto anzi, i primi atti che chiederò di inserire nelle prossime sedute del parlamentino saranno quello di una ricognizione sul lavoro svolto dalle partecipate Polisport, So.ge.pu e Farmacie comunali, ci sono diverse questioni che meritano di essere seriamente approfondite. Così come devono essere date risposte alle richieste avanzate, e mai evase, dal consigliere Marcello Rigucci” si esprime così il neo presidente eletto della commissione controllo e garanzia del comune di Città di Castello, Vincenzo Bucci “non tollero critiche da chi, nel corso degli ultimi anni, ha sempre evaso e glissato circa le nostre richieste. La carica del presidente della commissione controllo e garanzia è vacante da oltre un ‘anno. Dove erano Lignani, Sassolini e la Lega in questo periodo? per quale motivo solo ora si interessano della questione? per noi parlano i fatti” prosegue Bucci “siamo l’unica vera forza di opposizione interna al parlamentino tifernate si riguardino, lor signori, le mozioni e le interrogazioni proposte dal sottoscritto e da Emanuela Arcaleni in questa consiliatura e poi ci dicano apertamente se possiamo definirici membri dell’attuale maggioranza. Siamo stanchi di questo teatrino” conclude Bucci “nei pochi mesi che ci restano prima delle amministrative, farò di tutto per tutelare gli interessi dei nostri concittadini, gli atti parleranno per me”

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Sansepolcro: Giunti (Forza Italia) “le amministrazioni locali devono fare il punto sulla situazione economica delle imprese, il governo latita e la situazione è al limite del collasso”

Le amministrazioni locali devono fare il punto sulla situazione economica delle imprese operanti nel proprio territorio e devono iniziare a prevedere misure a sostegno, là, dove il governo centrale sta mancando clamorosamente.

Ho presentato allo scopo una interrogazione al Sindaco di Sansepolcro perché esegua, avendo la delega per le attività produttive, se non è stato fatto, un serio monitoraggio su quella che è attualmente la situazione delle imprese operanti sul territorio comunale, derivante dall’emergenza covid.
Gli chiedo, nell’interrogazione, inoltre se l’Amministrazione prevede, o ha previsto misure a sostegno di situazioni critiche .
Purtroppo tutti stanno vedendo quelle che sono le vicissitudini del Governo Conte, le promesse che fa ogni giorno poi non mantenute circa i ristori da dare, mentre la maggior parte delle partite iva navigano in serie difficoltà economiche.
Visto il perdurare della situazione di stallo a livello governativo, devono essere le amministrazioni locali, nel loro piccolo e con i mezzi che hanno, ad intervenire per scongiurare l’irreparabile.
Come? Per esempio: spostando le date di scadenza di tasse o imposte; rateizzando il più possibile; coinvolgendo istituti di credito per elargire prestiti; diminuire dove possibile gli importi.
Qualcosa va fatto molto velocemente, serve a ridare una boccata di ossigeno ad un tessuto economico che non ce la fa più, altrimenti il tanto decantato Recovery Found non fa in tempo a salvare l’economia.

Il Consigliere Tonino Giunti

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Commissione controllo e garanzia a Città di Castello: Sassolini (F.I.) “ruolo che spetta alle minoranze, Bucci di fatto è nella maggioranza, si dimetta immediatamente!”

“E’ sconceratente quello che è successo ieri nel corso dell’elezione del nuovo presidente della commissione controllo e garanzia. La nomina di Vincenzo Bucci di Castello Cambia è stata una manovra anti democratica, posta in essere da alcuni partiti che compongono l’attuale maggioranza. Il ruolo, molto delicato, serve a far si che le minoranze possano controllare gli atti amministrativi emanati da chi governa la città, quindi spetta all’opposizione. Castello Cambia, ha già scelto da che parte stare avendo, a detta loro, chiuso un’accordo elettorale per le prossime amministartive con il PD. Questo per noi è inammissibile, personalemte se Bucci non si dimette, non parteciperò a nessuna riunione della commissione, non lo riconosco come presidente, non mi fido e pretendo che rassegni immediatamente le dimmissioni, da un incarico, che spetta di diritto ad un altro esponenete del parlamentino. Ci avviamo ad una fine consiliatura avvilente, forse la peggiore da quando siedo negli scranni del consiglio comunale”

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Citta’ di Castello: Silvano Ramaccioni compie 82 anni. Gli auguri del sindaco Bacchetta e dell’assessore allo sport Massetti

Attraverso il profilo Instagram ufficiale del comune, il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore allo Sport, Massimo Massetti hanno augurato buon compleanno (82) a Silvano Ramaccioni, tifernate “doc”, e grande direttore sportivo e team manager del Milan e prima al Citta di Castello e Perugia. Ecco il testo con la foto relativa ad una premiazione nell’ambito della manifestazione “Cultura in gol”, organizzata da Letizia Guerri:””Buon compleanno a Silvano Ramaccioni che oggi soffia sulla torta di 82 #candeline. Orgoglio tifernate dello sport, del calcio e testimonial a lungo nella prestigiosa carriera al @acmilan della nostra bellissima città. Dal biancorosso del Citta’ di Castello a quello del @acperugia_official e poi ai colori #rossoneri del Milan ha segnato in maniera indelebile la storia del calcio degli ultimi decenni. Grazie Silvano e auguri di cuore dalla tua @cittadicastello.gov.it che ti vuole bene. @acmilan @acperugia_official #ramaccionisilvano #buoncompleanno #auguri”

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Città di Castello: “Commissione Controllo e Garanzia: Arcaleni (Castello Cambia) “buon lavoro al nuovo presidente Bucci”. “Vedere Bacchetta e Lignani affranti per la mancata elezione del consigliere leghista, fa tenerezza. Tuttavia la democrazia ha le sue regole”

Giovedì 14 gennaio la commissione Controllo e garanzia, con votazione segreta ha eletto Vincenzo Bucci ( Castello Cambia) come nuovo Presidente, riconoscendo evidentemente l’impegno coerente e determinato del consigliere stesso e il ruolo di leale opposizione svolto in questi anni di legislatura da Castello Cambia.

Dopo circa un anno e mezzo di completa inattività, finalmente tale Commissione può riprendere i lavori e realizzare ciò che le compete, accompagnando correttamente il ruolo ispettivo e di controllo dei consiglieri comunali. Dal maggio 2019 infatti la Commissione era priva di azione: l’ultima presidente leghista ( Innocentini) si era dimessa ad ottobre 2019 senza averla mai convocata; e così pure aveva fatto , incomprensibilmente, la vicepresidente (Masciarri,PSI), malgrado le nostre richieste formali e informali, fino a settembre 2020, quando, in una seduta (più vicina ad una farsa, in verità) lo stesso Sindaco intervenne per evitare una votazione data l’assenza dell’unico leghista rimasto in carica, l’oramai ex consigliere Castellari.

Le reazioni del Sindaco e della destra, che si sono scagliati contro il risultato, ci hanno lasciati a dir poco stupefatti, specialmente per l’incredibile coincidenza del medesimo sentire.

Il primo, che aveva salutato con buoni auspici la candidatura del consigliere leghista, ben si è guardato dall’estenderli al nuovo Presidente, come ci saremmo aspettati, addirittura evocando il ritiro dei “suoi” consiglieri affinchè lasciassero la seduta senza eleggere il vicepresidente (cosa puntualmente avvenuta). Mentre i consiglieri Sassolini e Lignani hanno affermato di non sentirsi rappresentati dal nuovo presidente, per scagliarsi contro chi aveva osato votarlo chiedendo di rendere noto il voto, pur essendo segreto, ed evocando “regole non scritte”, inciuci e patti.
Ma non capiamo quali.
Forse avrebbero dovuto preoccuparsi di quelli che hanno permesso, con il loro compiacente silenzio-assenso, di affossare una Commissione con ruolo di controllo per oltre un anno e mezzo, e che hanno garantito la mancata azione ispettiva su molti atti e procedure, come testimoniato dalle tante richieste inevase.
O forse questa votazione ha scombinato qualche piano “elettorale”.

Rinnoviamo quindi i nostri auguri di buon lavoro al nuovo Presidente, ricordando a chi ha adombrato un “attaccamento alla poltrona”, che il consigliere Bucci ha lasciato a suo tempo poltrone ben più ricche e importanti, dimettendosi – come mai nessun altro ha fatto- da amministratore di SOGEPU a soli 5 mesi dalla sua nomina, per difendere gli interessi della città essendo in disaccordo con chi aveva sottoscritto un accordo di gestione dei rifiuti, rivelatosi infatti deleterio per Città di Castello.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 19 nuovi positivi e 13 guariti. Nei prossimi giorni probabile ritorno in zona arancione”

“Ieri a Città di Castello abbiamo avuto 19 nuovi positivi al Covid e 13 persone guarite”. Lo ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, nel confermare come “la mancanza di un dato univoco negli ultimi giorni impedisca di indicare una tendenza, perché continuano a essere molto alti sia i numeri di coloro che vengono contagiati dal virus che di quanti guariscono, per cui non possiamo fare altro che rinnovare con forza l’invito a rispettare tutte le prescrizioni”. “Si parla insistentemente di un passaggio dell’Umbria in zona arancione, d’altra parte i numeri sono questi e dovremo organizzarci per affrontare l’emergenza con regole più restrittive”, ha evidenziato il sindaco, che ha ribadito come “qualunque soluzione verrà applicata nei prossimi giorni non possa essere né estemporanea, né di compromesso”. “E’ necessario che la campagna di vaccinazione parta in maniera massiccia, perché è l’unica vera soluzione per superare questa fase pandemica”, ha chiarito Bacchetta.

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Contagi nelle RSA dell’altotevere: OO.SS “necessario affrontare queste situazioni e più in generale i problemi socio sanitari degli anziani con progetti più complessivi e con strutture di sostegno adeguate”.

Le OO.SS. dell’Alto Tevere in relazione alle note situazioni di contagio Covid nelle RSA e/o Case di Riposo che hanno riguardato le strutture del nostro territorio, ma più in generale l’Italia intera, ritengono che sia necessario affrontare queste situazioni e più in generale i problemi socio sanitari degli anziani con progetti più complessivi e con strutture di sostegno adeguate.
I dati demografici umbri pongono la regione al 3 posto nel Paese nella percentuale di anziani oltre i 64 anni , infatti questi sono oltre il 25% dell’intera popolazione umbra.
Contemporaneamente le classi di età da zero a 25 anni rappresentano il 21% della popolazione, con un indice di natalità, che nel primo ventennio di questo secolo, è sceso dall’8,6 al 6,3.
Questi dati demografici fanno emergere che è assolutamente necessario per la nostra Regione e nei territori lo sviluppo di interventi, di servizi e di strutture adeguate a far fronte alla questione dell’invecchiamento e della non-autosufficienza e certamente la pandemia ha fatto emergere con drammatica chiarezza le problematiche strutturali che riguardano i servizi socio sanitari ed assistenziali per i soggetti deboli e fragili della società.
La pandemia ha determinato l’urgenza di intervenire nelle criticità dei servizi e delle tutele riguardanti le fragilità, che fin’ora si erano basati prevalentemente sul ruolo primario delle famiglie, disattendendo la necessaria innovazione e il dimensionamento del welfare che sostanzialmente non è stato mai riformato in funzione delle mutate necessità dovute ai cambiamenti demografici e ai nuovi bisogni intervenuti con i profondi mutamenti della società regionale e nazionale.
Il rafforzamento del welfare, l’ampliamento e l’adeguamento delle strutture e dei servizi socio sanitari, compresa la realizzazione delle Casa della Salute, sono elementi importanti per la crescita anche economica del territorio.
E’ necessario superare l’idea che la prevenzione, la tutela, la salvaguardia della salute dei cittadini, la cura e il sostegno ad una vecchiaia dignitosa siano costi per la società e non invece risorse per avviare un reale percorso verso quello sviluppo sostenibile che da più parti viene evocato.
Su questi temi anche a livello territoriale le OO.SS. ritengono necessario che si apra un confronto con le istituzioni che gestiscono il sistema socio sanitario e questi temi dovranno far parte dei confronti che CGIL CISL UIL Alto Tevere si apprestano a fare con i Comuni e la ASL per quello che riguarda la contrattazione sociale.

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Sansepolcro: “Differenziare per risparmiare”, prorogata la scadenza

E’ stata prorogata la possibilità di andare all’Urp per farsi rilasciare il certificato che riporta i conteggi dei rifiuti differenziati conferiti  nell’ambito del progetto “Differenziare per risparmiare”. Potrà essere utilizzato anche il mese di marzo per effettuare le procedure, con l’impegno dell’amministrazione comunale di garantire la massima elasticità ed organizzarsi in modo tale da evitare assembramenti. Non è quindi necessario accalcarsi all’Urp in questi giorni, perchè c’è tempo a disposizione.

Con il certificato, i cittadini possono usufruire degli sconti accumulati nei 12 mesi dello scorso anno per fare acquisti nei supermercati che hanno sostenuto l’iniziativa, cioè Carrefour, Coop, Gala-Famila e Pam.

Si ricorda che l’Urp si trova in piazza Gramsci ed è aperto dal lunedì al venerdì in orario 9-13.

Per informazioni: urp@comune.sansepolcro.ar.it.

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Città di Castello polemica aperta sulla commissione controllo e garanzia: Andrea Lignani Marchesani (Fd’I) “il triste epilogo di una Commissione che non doveva nascere”

“Un triste per non dire squallido spettacolo quello dell’elezione del nuovo presidente di Commissione controllo e garanzia. Una Commissione che era meglio non far nascere come dal sottoscritto sostenuto a suo tempo perché organi politici travestiti da tribunali ma sostanzialmente privi di potere sono sovrastrutture inutili al ruolo dell’opposizione. Peggio ancora quando si è deciso di modificare il regolamento che di fatto ha consentito il grottesco epilogo del 14 gennaio. Nella sostanza la questione non mi appassiona, non ha funzionato prima non funzionerà adesso il tribunale del popolo tanto più adesso dopo quanto accaduto. Nel metodo però è tutto molto grave. Del collega Bucci ho apprezzato in passato la dedizione ed il pentimento per aver supportato per anni la sinistra di governo tifernate. Ieri è purtroppo caduto in basso: poteva legittimamente chiedere di guidare la Commissione ed aprire un dibattito tra le opposizioni. Oppure far convergere alla luce del sole il voto di chi all’interno della Commissione magari non si sente più in maggioranza. Ma la trama nell’ombra senza neanche il coraggio di porre la propria candidatura sporcano il suo percorso in questa consiliatura. Ho da sempre sognato la costruzione di un’alternativa che mettesse da parte i pregiudizi ideologici e mettesse insieme le migliori energie della nostra Comunità come un parametro necessario e doveroso in questo momento storico di declino. Gia nelle scorse settimane col  tentativo di costruzione di un’estrema sinistra che si propone alla guida della Città insieme a un “PD rinnovato”(????) questo sogno è tramontato nel consueto e datato pregiudizio ideologico e nella pretesa autoreferenziale di una presunta morale superiore. Un deja vu. Ce ne faremo una ragione. Su una presidenza residuale si constata amaramente, molto amaramente, che di certi compagni ,è proprio il termine giusto, se ne può fare a meno salvo ricredermi in caso di dimissioni del Presidente Bucci”.

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Nuove Acque: è online la nuova App. La gestione della proprio utenza idrica diventa smart

È disponibile su play store (per tablet e smartphone Android) e app store (Apple) la nuova applicazione gratuita di Nuove Acque per smartphone e tablet grazie alla quale è possibile conoscere in tempo reale tutte le informazioni relative alla propria utenza.

Registrandosi con i propri dati personali (tipo di soggetto, se domestico o partita iva, username, mail e codice fiscale) e inserendo il codice cliente all’interno della applicazione è infatti possibile dialogare direttamente con l’azienda e avere a portata di mano, con un semplice click, tutte le informazioni relative al proprio contratto. Nella schermata principale sono infatti presenti il dettaglio della fornitura, l’estratto conto dei pagamenti effettuati oltre che il grafico dei consumi degli ultimi tre mesi fino ai due anni precedenti. Inoltre, grazie a una apposita e intuitiva funzione dell’app, è possibile inviare l’autolettura del contatore in maniera semplice e immediata per fornire al gestore l’andamento dei propri consumi “a distanza”, tenendo d’occhio sul proprio smartphobne eventuali anomalie. Con l’opzione “Paga online” inoltre tutti gli utenti potranno pagare le proprie fatture in modalità smart, semplicemente associando la propria carta di credito alla app. Per rimanere sempre in contatto con Nuiove Acque, la funzione “Contatta il call center” mette l’utente in collegamento diretto con il servizio clienti del gestore del servizio idrico della provincia di Arezzo e parte della provincia di Siena.

“ Questo è un ulteriore passo che l’azienda compie per migliorare il servizio ai propri clienti e per permettere loro di avere online tutti quei servizi che anche per il periodo di restrizioni che stiamo vivendo non sarebbe possibile avere” – ha dichiarato Francesca Menabuoni, amministratore delegato di Nuove Acque. “Siamo impegnati per ottimizzare la comunicazione con i nostri clienti: è uno dei nostri obiettivi per il nuovo anno e pensiamo che grazie a questa app sarà possibile interfacciarsi con l’azienda ancora con maggiore facilità e comodità, in qualsiasi luogo e momento”.

Il lancio della app si inserisce in un più ampio progetto di digitalizzazione dei servizi all’utenza, la cui accelerazione si è resa necessario a seguito dell’emergenza Covid nel 2020. Nuove Acque già nel corso dell’anno ha sviluppato il proprio sito aziendale e rinforzato il call center per rendere accessibili a distanza gli stessi servizi forniti agli sportelli delle 5 agenzie territoriali.  Nelle ultime settimana, inoltre, il gestore ha introdotto la possibilità di prenotare online in caso di assistenza una chiamata dell’operatore direttamente dall’agenzia in modo da ottenere un servizio di customer in una data e un orario preciso. Gli operatori – regolarmente in servizio presso le agenzie territoriali anche nei giorni di chiusura al pubblico per l’emergenza – forniscono da poche settimane anche l’assistenza in maniera “virtuale” attraverso l’innovativo sportello aperto poche settimane fa ad Arezzo.

Già da tempo – ha concluso Menabuoni – investiamo sull’innovazione applicata al servizio all’utenza: l’emergenza Covid ha solo accorciato i tempi dell’avvio di un’evoluzione digitale già programmata e sulla quale continueremo a impegnarci nei prossimi anni”.

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Città di Castello: Vincenzo Bucci (Castello Cambia) eletto presidente della commissione controllo e garanzia. Rimandata l’elezione del vicepresidente

Nella seduta di ieri, giovedì 14 gennaio 2021, Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, è stato nominato presidente della Commissione Controllo e Garanzia del comune di Città di Castello.
Nel dibattito, Francesca Mencagli, come presidente del consiglio comunale, ha aperto il dibattito con Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, che ha posto la candidatura di Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, “un ragazzo in gamba che si sta impegnando e che speriamo accetti l’incarico perché la Commissione può fare la differenza e credo debba andare al maggior partito di opposizione”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha sottolineato che “da molto tempo, volutamente o no, la Lega, che ha sempre avuto la presidenza, non ha brillato per operatività. Speriamo che questa volta vada meglio”. Giorgio Baglioni, capogruppo Lega, ha ringraziato Sassolini: “So che questo organismo è deputato al controllo, sono da poco in consiglio ma non mi sono mai tirato indietro. La Lega ha responsabilità per la presidenza ma il vicepresidente c’è sempre stato e poteva supplire. Non voglio fare polemica comunque. Nel molto o poco tempo rimasto è importante farla funzionare per far conoscere meglio ai cittadini l’Amministrazione. In caso di mia elezione svolgerò questo ruolo con serietà leale collaborazione istituzionale e avendo come riferimento il bene dei tifernati”. Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello, ha rinnovato l’invito a rispettare il bon ton istituzionale: “Il voto sul presidente deve essere solo dei consiglieri di minoranza, quindi Bucci Arcaleni, Sassolini e Baglioni, che se venisse eletto sarebbe di buon auspicio per la sua carriera, chi l’ha preceduto è diventato onorevole. La commissione è stata ferma non per responsabilità del vicepresidente ma per le dimissioni dei presidenti della Lega. Buon lavoro a chi farà il presidente”. Bucci: “Il vicepresidente aveva il compito di convocarla la commissione. Chieda al segretario comunale”. Sindaco: “Non ho mai detto che la commissione non doveva essere convocata. Quando si è tentato di indicare un nuovo presidente, ho detto che mancando il consigliere di un partito che ha preso il 12% non era opportuno votare un presidente in tre”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha fatto la dichiarazione di voto: “Astensione sulla presidenza che si augura possa lavorare da subito e buon lavoro al presidente indicato Giorgio Baglioni. La commissione è stata istituita da questa amministrazione e non era scontato. E’ stato un peccato il lungo black out”. Luciano Domenichini, consigliere dei Democratici, si è associato all’augurio “di raggiungere il traguardo e di buon lavoro per Baglioni. Nei mesi di fine legislatura proviamo a recuperare il tempo perso e ordine anche di fronte ai cittadini”. Vittorio Morani,capogruppo del PSI, ha ricordato: “Lo statuto comunale prevede questa Commissione e il suo iter è stato travagliato, non per colpa della maggioranza. Il presidente delle garantire l’imparzialità della commissione. Dobbiamo farla funzionare, il presidente è indicato dalla minoranza e il vice dalla maggioranza. Anche noi ci asteniamo”. Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici, ha detto: “Mi auguro che la Commissione riesca ad esercitare le sue prerogative di controllo e garanzia, non è una commissione di inchiesta. Averla costituita in questa legislatura è un segno del valore che l’Amministrazione dà alla partecipazione. Ci asterremmo sul presidente”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto “Chiunque sia eletto deve impegnarsi e far funzionare l’organismo”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha fatto mettere a verbale di “non essere d’accordo di non stare in presenza per una votazione a scrutinio segreto. Creiano un precedente e in capigruppo avevamo deciso diversamente. Da qui alla fine della legislatura potrebbero esserci occasioni ben più importanti di questa”. Francesca Mencagli, che come presidente del consiglio comunale, presiedeva la riunione ha ribadito che “la segretezza, come ha appurato anche la segreteria, è garantita dal sistema”. Sulle modalità di procedura sulla segretezza è intervenuto chiedendo garanzie Sassolini. L’esito della votazione ha dato come esito: 4 astenuti, 2 voti Baglioni e 3 voti Bucci, che è stato eletto presidente. Ne è seguito un dibattito accesso: Lignani ha detto che “la maggioranza ha interferito sul voto. Bucci dovrebbe dimettersi”. Bucci: “La maggioranza ha sbagliato i conti. Chieda alla maggioranza dove sono finiti i voti”. Sassolini: “Sgarbo istituzionale alle minoranze. E’ un gesto di debolezza manifesta. Bucci entra in maggioranza. Ci sono stati accordi segreti”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “Due gruppi della maggioranza si sono espressi ma uno no. Faccia chiarezza. La Commissione deve rispettare i rapporti di forza dentro il consiglio, con questi giochi non aiutiamo il consiglio specialmente se la prerogativa è la trasparenza. Se la nomina non è trasparente il torto più grande lo facciamo all’istituzione. Il sistema doveva bloccare il voto della maggioranza”. Baglioni: “riprendiamo la commissione per la trasparenza in modo poco trasparenza. Anch’io guardo i pronunciamenti mancanti. Ci sarà una maggioranza di governo e di controllo. Lo sgarbo non è a me ma alle istituzioni”. Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto: “Auguri a Bucci. Il voto secondo me non è valido. C’è un appiattimento verso un’area di sinistra dichiarata. Invito come vicepresidente l’opposizione a non partecipare ad una Commissione che spetta ad una opposizione vera”. Il sindaco: “situazione imbarazzante, non c’è una nuova maggioranza. Il terzo voto è di una persona non serie, ci sono regole in politica che vanno rispettate. La commissione con questa presidenza è delegittimata. Invito a non eleggere il vicepresidente perché saremo complici. La cosa accaduta stasera è gravissima. Grave mancanza di rispetto per le istituzioni ed è una lezione per chi con questi ha simpatizzato. Non credo sia stato Procelli”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha detto: “Da quando sono uscito dalla maggioranza ho sempre votato tutto e ho rispettato gli impegni. Quello che mi stupisce è l’interesse di questa commissione che si è riunita tre o quattro volte in cinque anni e adesso sembra fondamentale. E’ la prima volta che sento dire che qualcuno non è il presidente di qualcun altro. Di solito si dice il contrario. Non credo che Bucci sia in maggioranza, ha sempre votato con le opposizioni”. Rigucci: “Non ci accaniamo contro Bucci. Io devo discutere tanti dossier in questa commissione, per me Bucci è presidente”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia: “Nessuno si è scandalizzato per oltre un anno e mezzo di stop della commissione. La Lega ha sempre avuto la commissione: Marchetti, Mancini, Innocentini, dimissioni di Castellari. La vicepresidente poteva supplire. Ci sono responsabilità nella Lega e nella maggioranza. Sulla nomina, Bucci non ha nulla da invidare a Baglioni. Forse questa volta si è votato il meglio, al di là di qualsiasi inciucio. Il voto valido è quello espresso dalla commissione. Non capisco chi vuole il boicottaggio istituzionale della commissione non eleggendo il presidente”. Lignani: “Ero contrario a questa commissione e preferivo per le minoranze la presidenza di una commissione ordinaria. Se si vota il vicepresidente il sindaco viene sconfessato, l’unica strada è che la maggioranza abbandoni i lavori, non basta l’astensione. Anch’io credo a Procelli”. Sindaco: “Siccome si è creato un vulnus in questa commissione mi sembra opportuno che non si voti il vicepresidente è una mia opinione. Abbiamo alterato un meccanismo istituzionale”. Gasperi: “La commissione si è riunita grazie al pungolo mio e di Rigucci. Oggi Bucci ha preso il voto della maggioranza per una commissione che va all’opposizione. Non è ostruzionismo, il problema non sono i 20 mesi di stop ma questo voto che non risp etta i meccanismi democratici perché influenzato dalla maggioranza. Ora la prova del nove deve essere la velocità di convocare Sogepu, Polisport etc…”. Zucchini: “Mi lascia perplesso quando accaduto stasera, l’interferenza di questo voto destabilizza il quadro. La minoranza non ha cercato di concordare la presidenza? Io non me la sento di fare il vicepresidente. Non mistifichiamo la verità: Bucci ha la legittimità del voto e rappresenta l’opposizione ma la maggioranza non doveva avere atteggiamenti non corretti che depotenziano la commissione stessa”. Baglioni: “Non è detto che Bucci sia meglio di me. La minoranza e la maggioranza non devono partecipare. Avevamo concordato anche con Bucci. Noi non staremo a guardare”. Bucci: “La maggioranza guardi al suo interno. State contravvenendo alle regole della democrazia dentro il comune. La Lega ha avuto un grande presidente, Marchetti, ma poi l’attività è andata scemando perché in questa commissione si poteva davvero fare chiarezza”. Sassolini: “Non mi sento rappresentato da Bucci. Da oggi non parteciperò a questa commissione”. Tavernelli: “Sempre corretto. Avreste dovuto accertarvi voi di minoranza di avere i numeri per il presidente. La vicepresidente Masciarri ha più volte detto che i ritardi dipendevano dal fatto che la minoranza non era in grado di eleggere il presidente. Aveve 4 voti e non avete saputo utilizzarli”. Domenichini: “Il tempo è galantuomo. Mi dispiace per Bucci e per Baglioni”.
Non si è proceduto alla nomina del vicepresidente.

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Elezioni Presidente Commissione Controllo e Garanzia a Città di Castello, Baglioni (Lega): “Bucci Presidente grazie al voto di un dissidente della maggioranza: uno schiaffo ai tifernati”

“L’elezione del consigliere Bucci (Castello Cambia) alla Presidenza della Commissione Controllo e Garanzia, è l’ennesima dimostrazione dell’ormai evidente spaccatura nella maggioranza di Palazzo dei Priori – ha esordito il consigliere comunale tifernate Giorgio Baglioni (Lega) – la sua elezione infatti è stata possibile grazie al voto di un dissidente della maggioranza che ha contravvenuto alle indicazioni del sindaco Bacchetta, che aveva correttamente indicato l’astensione.
La Commissione Controllo e Garanzia è stata istituita nel 2016 per volontà dell’Onorevole Riccardo Augusto Marchetti, allora consigliere comunale a Città di Castello, per sorvegliare sull’operato della Giunta – ha ricordato Baglioni – ma sembra che il neo Presidente Bucci abbia una causa in corso contro Sogepu. Se la notizia venisse confermata, si creerebbe un conflitto di interessi tra Bucci e una delle partecipate più importanti del Comune, oggetto di controllo da parte della Commissione stessa. Inoltre il Sindaco Bacchetta – ha reso noto Baglioni – ha dichiarato che per la mancanza di etica e di rispetto politico dimostrata da Bucci, farà mancare il numero legale alla commissione. L’arroganza e la presunzione del consigliere di Castello Cambia, hanno quindi fornito alla maggioranza un appiglio per impedire alla Commissione Controllo e Garanzia di lavorare, così, dopo le tante faide interne, maggioranza e Giunta potranno tirare un sospiro di sollievo. Quanto accaduto è vergognoso – ha concluso il consigliere della Lega – l’ennesimo schiaffo a tutti i tifernati in nome degli interessi di partito”.

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Arezzo: una piccola impresa su 4 a rischio chiusura.

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“Una piccola impresa su quattro teme di chiudere nel 2021 se l’attuale stato di difficoltà dovesse protrarsi nei prossimi mesi. È quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro Studi CNA tra gli associati sulle aspettative per il nuovo anno.
Il 40% degli imprenditori, dopo il forte ridimensionamento subito nel 2020, ritiene che nel 2021 non tornerà ai livelli precedenti. Il 27% teme di cessare l’attività nei prossimi mesi. Il 24% crede di riuscire a recuperare nel corso dell’anno le perdite accumulate l’anno scorso, solo il 9% prevede un incremento rispetto ai risultati pre-covid.
Il giudizio su quello che sarà il futuro prossimo varia in base al settore di appartenenza. Le attività che temono la chiusura sono quelle che hanno subito danni economici gravissimi dai blocchi e dai forti rallentamenti imposti dall’emergenza sanitaria (turismo, artigianato artistico, trasporto, servizi alla persona). Segnali più positivi arrivano da quanti operano in aree come i servizi alle imprese, il comparto edilizio (per le attese riposte nel superbonus 110%), quello manifatturiero.
“Sui giudizi delle imprese nell’indagine nazionale, a cui hanno partecipato anche aziende aretine – osserva Franca Binazzi, presidente CNA Arezzo – pesano i meccanismi dei ristori previsti dai decreti governativi. Per cercare di uscire da questa situazione drammatica i contributi economici alle imprese devono superare la logica dei codici ateco e basarsi sulla diminuzione del fatturato, unico strumento che effettivamente fotografa l’andamento aziendale. È da mesi che lo ripetiamo alla luce di un meccanismo, quello dei ristori, che ha penalizzato attività formalmente aperte ma di fatto chiuse. Aperte poi con tutte le regole del distanziamento quando lo stesso non sembra valere per i trasporti pubblici o per gli ipermercati. Un parametro, quello della perdita di fatturato calcolato sugli anni 2019-20, da applicare ad ogni tipo di intervento: dai decreti nazionali ai bandi regionali fino ai provvedimenti comunali.
Poi ci sono i fattori esterni al mercato del lavoro: dal divieto di licenziamento al massiccio ricorso alla cassa integrazione guadagni. Su tutti un dato: le aziende artigiane che nel 2020 hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali sono state 2800, in forte aumento con la seconda ondata, per un totale di oltre 11 mila dipendenti coinvolti. Una situazione che fa pensare al rischio di quiete prima della tempesta con la fine del blocco dei licenziamenti fissato al 31 marzo prossimo.
Al momento la parola d’ordine è tempestività. Il crollo della domanda sta interessando gran parte del nostro tessuto artigianale, 9790 imprese in provincia di Arezzo (dato camerale al 30 settembre) che lavorano a ritmi rallentati e non possono continuare a pagare il prezzo più alto della crisi, necessitano di una scossa pubblica per ripartire, del congelamento dei costi fissi, della cancellazione delle tasse, di interventi sulla liquidità alle imprese, a partire dal superamento della normativa entrata in vigore il 1° gennaio che determina lo stato di insolvenza anche per inadempienze di un centinaio di euro. Una norma assurda ed incompatibile con l’attuale stato di emergenza, con ogni previsione di ripartenza, con le attese sugli effetti della campagna di vaccinazione appena partita”.

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