Dalla Provincia di Perugia l’invito ai giovani a svolgere il servizio civile e a partecipare al progetto “Giovani Costruttori di Pace.
“E’ una bella opportunità per fare una bella esperienza di formazione, comunicazione e impegno per la pace e i diritti umani sui passi di San Francesco e Aldo Capitini – dichiara al proposito il presidente Luciano Bacchetta-. Invito i giovani che hanno tra i 18 e i 28 anni a cogliere questa occasione per sviluppare le proprie capacità e passioni, per mettersi in gioco, accrescere le proprie competenze e impegnarsi per la propria comunità. Questo è il tempo in cui dobbiamo investire sui giovani, sulla loro formazione e sul loro protagonismo, fornendo alcune delle competenze sociali e civiche necessarie per affrontare responsabilmente le grandi sfide del 21° secolo”.
Il progetto di Servizio Civile “Giovani costruttori di pace” offre ai giovani la possibilità di esprimersi e formarsi mettendosi in gioco, da protagonisti, nella scuola e nella comunità. Per 12 mesi i giovani che verranno selezionati saranno impegnati in attività di studio, ricerca e formazione con i bambini, i ragazzi e i giovani.
Il Progetto offre inoltre ai giovani la possibilità di diventare protagonisti, insieme a tanti coetanei di ogni parte d’Italia, di un grande evento per la pace come la Marcia Perugia-Assisi del prossimo 10 ottobre.
Il progetto nazionale di Servizio Civile “Giovani costruttori di pace” sarà realizzato grazie alla collaborazione tra la Provincia di Perugia, il Cipsi, la Tavola della pace, il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, la Rete Nazionale delle Scuole di pace, la Caritas e la cooperativa Comunità Aperta di Rimini.
La domanda di Servizio Civile deve essere presentata online entro le ore 14 dell’8 febbraio 2021 andando sul sito https://domandaonline.serviziocivile.it.
I giovani selezioni svolgeranno il Servizio Civile per 12 mesi (2021-2022) e riceveranno un compenso pari a 433,80 euro al mese.
Gli interessati possono ottenere ulteriori informazioni chiamando il n. 335.1401733 (anche WhatsApp).
Servizio Civile: con il progetto “Giovani costruttori di pace” 12 mesi di impegno nella scuola e nella comunità. Bacchetta: “E’ il tempo di investire sul protagonismo dei giovani”
Città di Castello: Vittorio Massetti passa a Italia Viva, Emanuela Mori “Persona seria e autorevole”. La dirigente nazionale di IV esprime l’apprezzamento per la scelta del consigliere comunale
Anche a Città di Castello Italia Viva (IV) affonda le radici. Con l’adesione del consigliere comunale Vittorio Massetti, il partito fondato da Matteo Renzi completa la sua presenza in Altotevere, in Comuni come Umbertide, Città di Castello, Montone e San Giustino.
La dirigente nazionale di Italia Viva, Emanuela Mori, capogruppo di IV al Comune di Perugia, attraverso una nota esprime il suo apprezzamento per la scelta del consigliere Vittorio Massetti, persona seria ed autorevole. “Mi auguro – ha aggiunto Mori – che per le prossime elezioni amministrative questa presenza autorevole possa dare un forte contributo”.
Città di Castello: Consiglio comunale approvata a maggioranza ricognizione su partecipate
Nel consiglio di lunedì 28 dicembre 2020, l’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli ha proceduto ad una ricognizione sulle partecipate, che è stato votato all’unanimità: “Siamo in dismissione nel Consorzio Valtiberina Produce dove abbiamo il 67,89%, le Farmacie Tifernati sono in capo al comune al 100 per cento e non abbiamo oneri nell’uno e nell’altro caso. Polisport tutta in house ha un onere sul bilancio del comune, Sogepu è partecipata al 91 circa, Tela Umbra con circa il 70% non prevede oneri per il comune e dovremmo uscire entro il 2021. Il sindaco ha illustrato la strada attraverso un percorso che garantisce Tela Umbra e la collega a Villa Montesca, nell’ottica del lascito materiale e morale dei baroni Franchetti. Di Umbracque abbiamo il 3.13% con onere, Umbria Digitale il 2,23. Ci sono poi i contributi alle associazioni Alto Tevere Valle delle Genti per 5000, Festival Nazioni per 30mila euro, Mostra del Cavallo per 40mila, 18 mila per Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, 22mila euro all’Associazione del Tartufo. Le missioni delle partecipate sono differenziate e c’è un controllo del Comune, la partecipata più importante, Sogepu, dovrebbe assorbire Polisport e attendiamo la gara che dal punto di vista economico permette più margine di programmazione. L’amministrazione vuole mantenere Polisport nell’alveo pubblico per valore sociale dello sport e per continuare a farne un elemento di promozione sociale, coesione e pari opportunità. Le sciovie di Monte Nerone vogliamo dismetterle, la Fintab è in dimissione, siamo rientrati perché c’è stato un lascito del patrimonio, siamo fuori da Fattoria Autonoma Tabacchi. Inviteremo in commissione Programmazione Sogepu, il 31 gennaio 2021”.
Vincenzo Bucci, capogruppo Castello Cambia, ha detto: “Abbiamo chiesto da mesi un approfondimento sulle partecipate più importanti, Sogepu e Farmacie Tifernati. Forse il 31 gennaio Sogepu viene in commissione. Questa società sfugge all’Amministrazione in termini di attività e non consente una trasparenza tale da permettere ai consiglieri di dare un giudizio sul suo operato. Dalle carte si vede solo un aumento di bilancio da 18milioni a 21, che probabilmente derivano dalla gestione della discarica, che SOGEPU gestisce con un contratto trentennale. I dati economici delle partecipate inducono a pensare che bisognerebbe approfondire in modo scorporato per centri di costo. Altrimenti come posso valutare cosa ha fatto la VUS di Foligno? Anche dal punto di vista occupazionale di sono 90 a tempo indeterminato e oltre 70 con l’agenzia interinale, sulle tariffe che cosa si è fatto per ridurle in modo robusto a fronte di dati di bilancio positivissimi. Voi riponete tutto sull’affidamento della gara per due milioni all’anno di servizio in un bilancio di 20 milioni. Va fatto il piano di impresa. Polisport è due anni che deve essere incorporata, due anni che la sua gestione e degli impianti è vaga. I consiglieri dovrebbero sapere. Sulle altre: il Centro Servizi è stato dismesso come sede della SOGEPU, bisognerebbe capire meglio che fine hanno fatto gli obiettivi del Centro Servizi di sviluppo e promozione del territorio. Neanche la Mostra del Cavallo ci è stata trasferita. Tela Umbra è un’incongruenza. La legge ci obbliga ad uscire ma come? La parte finanziaria va sopperita”. Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, ha detto che “il problema non sono le singole partecipate, a Tela Umbra manca una gestione che possa portare qualcosa di produttivo e qualcosa di imprenditoriale va inserito. Su Sogepu non potete vincolare tutto all’esito della gara dei rifiuti. Avevo chiesto lo studio di fattibilità per il passaggio di Polisport. Umbracque scadrà nel 2027 e ad oggi perdiamo almeno il 50% della risorsa solo per le tubature devastate. Oggi volta Umbriacque presenta prezzi maggiori per far fronte a rete. Bisogna intervenire in modo risolutivo. La gestione di Sogepu manca di pianificazione su discariche. Siamo andati molto oltre rispetto alle previsioni visto gli introiti. Ci sarà bisogno di altri ampliamenti? Ne stiamo parlando poco”. Marcello Rigucci, consigliere del gruppo Misto: “Sogepu ha incassato 21 milioni ma dal bilancio tutto si mette in discussione avendo un dividendo di 300mila euro. Ma da comune ne riprende 318mila per il COVID e 200 mila di aumento Arera. Come si fa a credere al piano e ai bilanci. Sogepu ha 5milioni di costi per il personale nel 2018 con 106 dipendenti e 7 milioni con 96 dipendenti nel 2019. Vengono fuori stipendi da 36mila euro con 30mila euro appena per l’Amministratore unico. Umbriacque: 20 milioni di personale nel 2018, nel 2019 con meno personale 19mila euro. Non sappiamo più che cosa è nostro e cosa è loro in reti ed infrastrutture, non sappiamo come è costruito il bilancio, dobbiamo fare chiarezza”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha detto: “Vedo tante dismissioni ma da due anni sono in corso. Bisogna prendere una decisione, è tanto che ne discutiamo. Nello specifico Centro Servizi non ha più senso di esistere, su Polisport avete cambiato idea tante volte, Sogepu non la vuole. Critico che si spenda denaro per mantenere in vita questa società e non vi siete affidati ad uno studio specializzato per rimettere sul mercato Polisport.Valutate e date un indirizzo, è tutto fermo da due anni”. Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, ha detto: “Voglio focalizzare l’attenzione su Polisport, si parla di aumento dei costi e della diminuzione dei ricavi. Quali sono gli obiettivi per mantenere l’equilibrio economico di gestione, dato che l’onere è importante? Concordo con Sassolini, affidiamoci ad un consulente. Anche su Umbria Digitale: ”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto: “E’ la Regione ad intervenire su Umbriacque non il comune, su Tela Umbra bisogna ricordare che nasce per dare un supporto alle ragazze e non so se si può cambiare l’assetto societario, la gestione con il presidente La Gala è sana e vive di 100mila euro dalla Regione, che gli spetta perché quando la Regione ha acquisito il lascito Franchetti in cambio fu concordato un intervento finanziario annuale, non è una regalia. Il comune non dà risorse da molto tempo e nel calcolo economico Tela Umbra funziona: dobbiamo salvaguardarne l’integrità e fare un salto di qualità. Ben vengano i privati a patto che venga salvaguardato lo spirito originario. Diverso il discorso sul Festival Nazioni: il comune mette tante risorse, la Sogepu da contributo indiretto importante così come la Regione ma in sede decisionale conta il socio privato che versa 250euro annuali. Non è possibile mettere in difficoltà il comune per un gruppetto di soci privati. Ho proposto che da associazione diventi Fondazione, come del resto a Spoleto, per fare un esempio. Sogepu: l’aumento di personale e di costi è un dato di crescita non di poca avvedutezza così come i dati economici di bilancio. L’esito della gara è importante ma abbiamo un piano B. Una parte dell’aumento del fatturato è dovuto al conferimento in discarica perché il nostro è uno dei pochissimi impianti che in Umbria funziona e quando i comuni sono in difficoltà si rivolgono a Belladanza perché l’impianto è di alta qualità ed è in grado di supportare anche rifiuti di altri territori. E’ stata costretta ad accettare rifiuti da fuori per l’emergenza. Il centro Servizi nacque con grandi ambizioni e poi stimoli e soci sono venuti meno. Le tappe di dismissione sono state rispettate e chi verrà dopo di noi nel piano delle partecipate troverà una situazione molto migliorata”. Tofanelli nella replica ha detto: “Sogepu verrà in commissione, è una partecipata che ci consente di avere tariffe basse nel nostro ambito e sappiamo del sostegno a tutte le attività del territorio, quest’anno è stato dato al comune circa 260mila euro. Gli utili sono intorno ai 160mila fino al 2018 e oltre 200mila nel 2019. In questo importo c’è anche il disagio ambientale. Abbiamo tenuta ferma la Tari e abbiamo assorbito nel bilancio comunale aumento di Arera e Spese Covid. Tela Umbra è sana e sta pagando il prezzo di altre uscite forzate dalla legge come la Regione. Abbiamo scelto di mantenere Polisport cercando di ridurre i costi per l’aspetto sociale. Sul conferimento in discarica, c’è un decremento perché ricicliamo molto di più”. Nelle dichiarazioni di voto è intervenuto Bucci, Rigucci, Luigi Bartolini, consigliere dei Civici per Città di Castello, Mirco Pescari, capogruppo del PD, Vittorio Morani, capogruppo del PSI, Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici.
Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri cinque nuovi positivi e 13 guariti”. “Andamento altalenante dell’emergenza, ma ci sono molti cittadini in isolamento precauzionale e molti che ogni giorno fanno i tamponi”
“Nella giornata di ieri a Città di Castello abbiamo avuto cinque nuovi positivi e 13 guariti”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, prendendo atto di “un andamento dei dati legati al Covid-19 molto altalenante, che rende difficile fare previsioni sull’evoluzione della pandemia nella nostra città”. “Dobbiamo comunque tenere conto che sono molte le persone che in via precauzionale si trovano in isolamento domiciliare, perché hanno avuto contatti con soggetti risultati positivi e c’è la necessità di verificare l’eventuale insorgenza di sintomi, e che sono moltissimi i cittadini che ogni giorno devono effettuare i tamponi”, ha puntualizzato il sindaco. “A questo proposito ringraziamo molto gli operatori dell’Usl Umbria 1 che nel parcheggio del Centro Servizi stanno svolgendo una notevole opera, anche molto faticosa, per l’effettuazione dei tamponi e stanno garantendo le operazioni necessarie con grande linearità, efficienza ed efficacia, mediante un lavoro fatto bene e con grande abnegazione”, ha sottolineato Bacchetta, nell’osservare che “si è rivelata lungimirante, visto il consistente numero di persone che si rivolge quotidianamente al servizio, la scelta compiuta dall’Usl Umbria 1, su proposta del Comune, di trasferire il ‘drive through’ dal parcheggio del centro si salute di via Vasari all’attuale collocazione di Cerbara”. Il sindaco ha quindi annunciato che la mostra intitolata “Raffaello giovane e il suo sguardo”, che era stata programmata nel 2020 nella Pinacoteca Comunale di Palazzo Vitelli alla Cannoniera in occasione del cinquecentenario della morte dell’artista ed era stata poi spostata per l’emergenza da Coronavirus al marzo del 2021, slitterà ulteriormente, con inaugurazione prevista per sabato 18 settembre 2021 e conclusione domenica 9 gennaio 2022. “La decisione, presa in accordo con l’amministrazione comunale dalle curatrici scientifiche Marica Mercalli, ora direttore generale per la Sicurezza del Patrimonio Culturale, e Laura Teza, professore associato di Storia dell’arte moderna, si è resa necessaria visto il perdurante stato di emergenza prorogato dal Governo fino alla fine di aprile e per le condizioni di incertezza che non permettono il regolare svolgimento di un evento che ha tanti risvolti organizzativi di carattere sia nazionale che internazionale”, ha spiegato il sindaco dando conto della comunicazione delle curatrici. “La ricchezza dei prestiti ottenuti, che comprendono dipinti di Raffaello provenienti da Napoli e da Brescia e suoi disegni da Oxford e da Londra, opere di Perugino e di Pinturicchio, hanno consigliato di aprire la mostra in un periodo dell’anno in cui si prevede una situazione più controllata e gestibile della pandemia, dovuta sia alla più favorevole congiuntura estiva che alla futura copertura vaccinale”, ha precisato Bacchetta, aggiungendo: “sarà così possibile una più libera circolazione generale e una ripresa più certa del flusso turistico, in grado di apprezzare e valorizzare non solo i contenuti scientifici e culturali presenti in mostra, ma anche di sfruttare meglio le potenzialità del territorio, consentendo tra l’altro al pubblico di visitare il territorio tifernate in un periodo ricco di eventi”. “Questa mostra a Città di Castello va fatta, perché è l’unica vera esposizione in Umbria in occasione del cinquecentenario di Raffaello, tant’è che gode di un finanziamento da parte dello Stato, ed è previsto l’arrivo di molte opere significative che ne faranno un appuntamento clou per l’Umbria e anche per l’Italia”. “Sarà un attrattore turistico e culturale importante, fondamentale per l’immagine della città, e, anche se non sarà questo sindaco a inaugurala, magari a qualcuno verrà in mente che questo sindaco l’ha fortemente voluta e ha lavorato molto per la sua effettuazione nell’interesse della città”, ha concluso Bacchetta.
Pietralunga: servizio Civile, due posti per i giovani dai 18 ai 29 anni non compiuti. Assistenza e cultura nei progetti del Comune per gli operatori volontari. Domande entro l’8 febbraio
“Curare la comunità: resilienza e inclusione delle persone fragili” e “Comunità resilienti: respiriamo cultura” sono i progetti scelti dal Comune di Pietralunga per offrire nuove opportunità di formazione e crescita professionale ai giovani fra i 18 e i 29 anni non compiuti.
Grazie al bando di Servizio Civile Universale, pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, l’Amministrazione ha reso noto nel proprio sito istituzionale la disponibilità di due posti per operatori volontari da impiegare nei settori dedicati all’assistenza e alla cultura. Entrambi i progetti avranno una durata di 12 mesi, con una media di 25 ore settimanali.
Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL), raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it, entro le ore 14 dell’8 febbraio 2021.
“Un’esperienza importante per avvicinarsi al mondo del lavoro – afferma il vicesindaco Federica Radicchi – che può rappresentare un punto di partenza in cui imparare molte cose e crescere. Questo viaggio formativo dove si incontrano nuove realtà e persone aiuta a capire le tante dinamiche e relazioni della vita lavorativa, oltre ad essere una proposta utile per stimolare e riflettere su cosa si vorrebbe fare da grandi”.
Perugia: sovraffollamento carceri “Io riesco”, una chance per chi può scontare la pena fuori, ma è senza domicilio
Una risposta al problema del sovraffollamento delle carceri, specie in questo tempo di emergenza da Coronavirus. Si chiama “Io riesco” ed è il progetto, applicato presso i quattro Istituti di pena umbri, con cui si dà modo a 30 reclusi di scontare gli ultimi 18 mesi di detenzione in una struttura ricettiva di Perugia.
Promosso dalla Regione Umbria attraverso uno specifico finanziamento di 140 mila euro da parte di Cassa delle Ammende, e gestito da “Frontiera Lavoro”, il progetto ha l’obiettivo di dare una risposta, certo non risolutiva, ma concreta e, nel contempo, di grande valore simbolico, al problema del sovraffollamento in questa stagione di emergenza sanitaria.
“L’intervento – dichiara il coordinatore Luca Verdolini – è rivolto a quei detenuti che possono scontare gli ultimi 18 mesi di detenzione all’esterno del carcere, ma sono sprovvisti di un domicilio. I beneficiari indicati dal Magistrato di Sorveglianza sconteranno il residuo di pena presso la struttura individuata e saranno sottoposti alle misure di tutela previste dagli Uffici per l’esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia. Continueranno, dunque, a essere a tutti gli effetti dei detenuti, soggetti a restrizioni della loro libertà personale e ai controlli di polizia”.
I trenta carcerati coinvolti nel progetto saranno impegnati in laboratori esperienziali della durata di 150 ore relativi alla figure professionali di addetto alla cucina, addetto alla manutenzione del verde, addetto ai servizi di pulizia e addetto ai servizi di segreteria al fine di favorire l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorirne l’orientamento. Sono previste attività di auto mutuo aiuto con interventi relativi alla conoscenza della lingua italiana per i detenuti stranieri, un laboratorio sulle dipendenze al fine di avere l’opportunità di trovare conforto e supporto per il problemi connessi alla loro situazione attuale e un’attività finalizzata all’educazione alla legalità.
Ciascun destinatario sarà orientato circa le opportunità presenti sul territorio e ai servizi pubblici e del privato sociale che si occupano di protezione, lavoro, casa e accesso alle cure. “L’emergenza coronavirus – commenta Verdolini – sta facendo venire al pettine tanti nodi irrisolti. Tra questi, quello appunto del sovraffollamento del carcere che, a causa dell’epidemia in corso, potrebbe assumere caratteristiche tragiche. Con questa iniziativa si vuole dare un contributo, rafforzando ulteriormente l’impegno della Regione Umbria per garantire ai detenuti la possibilità di scontare la pena al di fuori dei penitenziari. Si tratta di una misura già prevista dal nostro ordinamento, tuttavia ancora troppo poco praticata nonostante la sua efficacia sulla riduzione della recidiva, vale a dire la probabilità che il detenuto commetta nuovamente il reato”.
Quale sia la situazione delle carceri al tempo dell’emergenza coronavirus, lo spiega Stefano Anastasia, garante delle persone private della libertà per le Regioni Lazio e Umbria. “Una questione molto seria sono le carceri, dove bisognerebbe provvedere alle vaccinazioni in via prioritaria, dichiara il garante, riflettendo sulle implicazioni umane e sociali dell’epidemia. Sono sospese le attività formative e la presenza dei volontari, questa situazione aumenta il senso di isolamento e di solitudine. È come se il carcere tornasse indietro, quando era un ‘corpo’ del tutto separato dalla società. Il cronico sovraffollamento degli istituti, l’emergenza sanitaria e l’isolamento dall’esterno imposto per prevenire i contagi, stanno creando grandi difficoltà e sofferenze ai detenuti come agli agenti di polizia Penitenziaria. Fra i detenuti cresce anche la preoccupazione per i familiari: da un lato, hanno difficoltà ad avere contatti con loro, dall’altro sono allarmati da quello che apprendono in televisione. Sarebbe opportuno avere provvedimenti per accelerare l’accesso alle misure alternative, anticipare le scarcerazioni quando ve ne sono le condizioni, limitare l’aumento della popolazione carceraria”.
Città di Castello: Partner in Pet Food (Gruppo PPF) annuncia l’acquisizione di Landini Giuntini
Partner in Pet Food (“Gruppo PPF”), uno dei leader europei nella produzione di pet food, e Landini Giuntini (la “Società”), uno dei principali produttori italiani di pet food, sono lieti di annunciare l’acquisizione del 100% del capitale di Landini Giuntini da parte del Gruppo PPF. Il valore della transazione non viene reso noto.
Landini Giuntini è il più grande produttore private label di alimenti secchi per animali domestici in Italia. Fondata nel 1956 e con sede a Città di Castello (PG), l’azienda ha una lunga storia di produzione di pet food di alta qualità in diverse categorie di prodotti, per clienti italiani e internazionali, nella Grande Distribuzione Organizzata e per rivenditori specializzati per animali.
Landini Giuntini è complementare al Gruppo PPF, grazie all’esposizione geografica, l’offerta di prodotti e le forti prospettive di crescita. L’acquisizione consentirà al Gruppo PPF di internazionalizzare ulteriormente il proprio business ed espandere la sua offerta nelle categorie premium del pet food. Il management attuale della Società, guidato da Steven Giuntini con il supporto di Gino Giuntini, continuerà a guidare l’azienda.
Questa operazione fa seguito alla recente acquisizione da parte di PPF di Doggy, uno dei principali produttori svedesi di pet food, conclusa a Settembre 2020, con gli stessi obiettivi di crescere la presenza internazionale e ampliare l’offerta di prodotti.
Gerald Kuehr, Amministratore Delegato del Gruppo PPF, ha dichiarato:
“Siamo lieti iniziare la collaborazione con un’azienda familiare di successo come Landini Giuntini. Grazie alla presenza in Italia e il profilo di crescita di Landini Giuntini, questa acquisizione rappresenta una grande opportunità di espandere ulteriormente la nostra presenza pan-europea. L’ingresso di Landini Giuntini nel Gruppo PPF ci permetterà di ampliare la nostra gamma prodotti con la categoria snack per cani e gatti, prodotti in forte crescita in tutta Europa. Siamo lieti di accogliere Steven, Gino e il resto della squadra di Landini Giuntini”.
Steven Giuntini, Amministratore Delegato di Landini Giuntini, ha dichiarato:
“Siamo onorati di entrare a far parte della famiglia PPF, essere stati scelti da uno dei principali gruppi industriali del settore ci riempie di orgoglio. Sono convinto che questa partnership porrà le basi per un importante sviluppo della Landini Giuntini e di tutto il Gruppo PPF. Potremmo infatti ampliare la nostra gamma con prodotti monodose, andando a rafforzare ancora di più la nostra posizione in Italia e, grazie alle sinergie commerciali del gruppo, potremo esportare nel mondo la nostra idea di pet food Made in Italy. Sarà un vero piacere lavorare con Gerald e con tutto il resto del team: due squadre che si uniscono e diventano una famiglia perché il pet-food è lavoro, impegno e tanta passione!”.
Calcio: Barontini (Baldaccio Bruni Anghiari) “serve chiarezza, si abbia il coraggio di dire che non ci sono le condizioni per farci ripartire. Situazione paradossale che fa male a tutto il movimento”
“Questa è la mia opinione, ma siamo sinceri, il calcio dilettantistico ha pochissime possibilità di ripartire in questa stagione. Serve chiarezza, ma sopratutto la totale garanzie che ci potremo allenare e disputare le gare di campionato in totale sicurezza, quindi, servono tamponi settimanali che nessuna società, credo, possa garantire ai propri atleti, vista la garvissima situazione economica in cui versa il nostro paese. Il calcio, si sa, sopravvive grazie agli sponsor, al momnte le aziende hanno altri problemi da affrontare. Auspico una presa di posizione, da parte della Federazione, ma sopratutto che ci sia un’idicazione precisa in merito alle quote versate per l’iscrizione ai vari campionati, che sinceramente, anche se in parte, andrebbero rimborsate”
Città di Castello: banda ultra larga, la Lega interroga la giunta per conoscere lo stato dei lavori nel territorio comunale
Con una interrogazione il capogruppo della Lega Giorgio Baglioni chiede al sindaco Luciano Bacchetta e alla giunta comunale “a che punto è attualmente lo stato dei lavori del piano per la Banda Ultra Larga a Città di Castello e per quando sarà prevista la conclusione di essi”. Per l’esponente della minoranza consiliare è necessario “capire se sarà raggiunto l’obiettivo di connessione in fibra ottica FTTH prefissato e se, al termine dei lavori, si potrà garantire un allineamento tra il centro e la periferia della città per l’accesso alla Banda Ultra Larga”. L’interrogazione nasce alla luce del tavolo di confronto del giugno scorso tra Open Fiber e Regione Umbria, alla presenza dell’assessore Michele Fioroni, “in cui si è costatato che l’andamento dei lavori sul territorio umbro ha subito dei rallentamenti, dovuti all’emergenza Covid-19 ma, la società Open Fiber ha assicurato che tutti i comuni interessati dal piano verranno collaudati entro la fine del 2021”. “Città di Castello rientra nei comuni interessati dal piano Banda Ultra Larga”, sottolinea Baglioni, nel ricordare che nel marzo del 2015 Consiglio dei Ministri ha approvato la nuova strategia nazionale per la Banda Ultra Larga (BUL) con alcuni obiettivi fondamentali legati ai servizi e alla percentuale di copertura dell’utenza (“connettività ad almeno 100 Mbps fino all’85 per cento della popolazione italiana, garantendo al contempo una copertura ad almeno 30 Mbps in download a tutti i cittadini entro il 2020; copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici come scuole ed ospedali; Banda Ultra Larga nelle aree industriali”) e che “la tecnologia utilizzata per garantire almeno i 100 Mbps sarà l’FTTH (Fiber To The Home-Fibra fino a casa), mentre la restante copertura ad almeno 30 Mbps sarà garantita tramite utilizzo della tecnologia FWA (Fixed Wireless Access)”. “Il digital divide, ossia la mancata opportunità di accedere alle tecnologie, determina l’assenza di uniformità e opportunità tra gruppi sociali distinti per quanto riguarda l’accesso, l’utilizzo e l’impatto delle tecnologie ICT”, evidenzia il capogruppo della Lega, richiamando l’attenzione sul fatto che “questo divario digitale si traduce, spesso, in forme di disparità a livello istruttivo, economico, culturale e di opportunità di carriera”. “Durante il lockdown è emerso come su tutto il territorio nazionale sia presente una forte disparità digitale, che rappresenta un limite per coloro che lavorano in smart working, oltre che per la didattica a distanza”, rileva Baglioni, che segnala come “anche nel territorio comunale, numerosi abitanti delle frazioni, abbiano sollevato spesso il loro malcontento per una connessione internet che non riesce a garantire la velocità necessaria, per l’utilizzo delle tecnologie ICT in modo adeguato”.
Vittorio Massetti (Democratici per Citta’ di Castello) “comunico la mia adesione ad Italia Viva. Scelta ponderata, forza politica in grado di un dare un contributo importante alla nostra città”
“Comunico la mia adesione ad Italia Viva, quella che ritengo essere la vera alternativa politica per il nostro paese soprattutto in questo delicato momento. Rimango però fino al termine della legislatura, con orgoglio e determinazione, nel gruppo consiliare “Democratici per Città di Castello” assieme agli amici e colleghi Gaetano Zucchini (capogruppo) e Luciano Domenichini, all’interno della maggioranza che sostiene la giunta e il sindaco Luciano Bacchetta mantenendo fede e nel rispetto del mandato degli elettori che mi hanno consentito di fare questa bellissima esperienza al servizio della mia città e delle istituzioni. Dopo lunga meditazione ma con le idee chiarissime ho aderito ad Italia Viva perché la coscienza mi ha spinto a cercare una forza politica in grado di poter dare un contributo importante ed innovativo ad un quadro politico locale in grado di imboccare un percorso adeguato all’emergenza che stiamo vivendo”.
Mobilità FCU tra Umbria e Toscana: Bacchetta, Cornioli e Fratini chiedono tavolo di confronto con l’assessore umbro Melasecche e il collega toscano Baccelli
Egregio Assessore Regionale,
Le scriviamo questa lettera per chiedere principalmente un tavolo di confronto inerente il ripristino della Ferrovia Centrale Umbra (FCU) nel tratto Città di Castello – San Giustino – Sansepolcro.
Purtroppo, dopo 100 anni di onorato servizio, dal 12 settembre 2017 questo tratto è un binario morto e non è dato capire quando riprenderà la circolazione su tutta la linea ferroviaria.
Nonostante la Regione Umbria abbia predisposto un Piano operativo di interventi, d’intesa con il Governo nazionale, per la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’intera tratta della FCU, le risorse messe in campo ad oggi ci risultano del tutto insufficienti per completare i lavori su tutto l’asse ferroviario e per consentire di operare un investimento strategico sull’intera infrastruttura regionale, con l’obiettivo di interconnettere FCU con l’infrastruttura ferroviaria di competenza dello Stato, con evidenti benefici relativamente all’abbattimento dei tempi di percorrenza e alla qualità del servizio.
Purtroppo va detto anche che nel frattempo ci risultano saltati tutti i cronoprogrammi. Il 2019 avrebbe dovuto vedere la rinascita della Ferrovia FCU Centrale Umbra ed il definitivo passaggio dalla gestione da Umbria Mobilità a Rete Ferroviaria Italiana.
L’auspicio è che si torni presto a trasportare nella sua interezza studenti, lavoratori e turisti con notevole aumento dei servizi e beneficio ambientale.
Infrastrutture efficienti sono fondamentali per lo sviluppo di un territorio ed è per questo motivo che l’Alta Valle del Tevere guarda con molto interesse le risorse e i programmi del Recovery Plan. La fetta più grossa (circa 19 miliardi) andrà al completamento delle linee ferroviarie di Alta velocità, in sintonia con le indicazioni di Bruxelles che privilegiano il trasporto su rotaia rispetto a quello stradale. A questo proposito riteniamo che la costruzione della stazione Medioetruria oltre ad essere un progetto sostenibile, che ha un bacino di utenza di circa due milioni di utenti, analogo e forse superiore a quello della stazione Mediopadana tra Bologna e Milano, è per noi prioritaria.
Non vi è dubbio che la stazione di Medioetruria e la sua interconnessione con lo sfondamento a nord della Ferrovia Centrale Umbra, costituiscano un’opportunità di straordinaria importanza per gli utenti dell’Umbria e della Toscana. Per le nostre regioni, in particolare, agganciare l’alta velocità significa non solo velocizzare i collegamenti soprattutto verso il nord, da Bologna a Milano a Torino, ma avere positive ricadute sull’intero sistema del trasporto regionale, sia ferroviario che su gomma. Insomma un vero e proprio motore di sviluppo per il nostro territorio.
Rimanendo in attesa di un sollecito riscontro, si coglie l’occasione per inviare, Distinti Saluti
Luciano Bacchetta,sindaco Città di Castello, Paolo Fratini, sindaco San Giustino, Mauro Cornioli, sindaco Sansepolcro
La pandemia ha “ridotto” la mostra di Banksy ma non il successo. Bilancio finale: 8600 visitatori e grandi consensi. Marconcini: “Al lavoro per un altro evento”
Numeri eccezionali per la mostra dedicata a Banksy, “Affreschi Urbani” nonostante la coincidenza con il periodo della pandemia e delle restrizioni. Aperta il 19 giugno al Museo Civico di Sansepolcro, dapprima con orari ridotti per motivi di sicurezza e poi, fino a settembre con orario pieno, ha contato 8600 visitatori, con un boom incredibile nei mesi estivi. La mostra avrebbe dovuto chiudere l’11 gennaio scorso ma di fatto lo era già da novembre.
“Siamo soddisfatti dei numeri e del consenso che questo evento ha creato – spiega l’assessore Marconcini – Era prevedibile: da una parte perchè il nome di Banksy è di forte richiamo e dall’altra perchè l’accostamento con Piero della Francesca è sicuramente originale e accattivante. In effetti, la mostra è andata bene. Certo, in un altro momento storico avremmo avuto anche il doppio di visitatori però dobbiamo fare i conti con la realtà”.
La mostra di Banksy, oltre 20 serigrafie allestite al Museo Civico di Sansepolcro, ha dato il via ad un progetto di più ampio respiro che sta portando la Street Art nel centro storico del Borgo, ma non solo. Si chiama “L’arte in strada” e ha già nel curriculum numerose opere ed altre saranno realizzate nei prossimi mesi Per il momento infatti, gli artisti che si sono alternati sono Ache 77 (omaggio all’Ercole di Piero della Francesca) tra via Pacioli e via XX settembre; Exit Enter (volta con cielo e paesaggio) in via dell’Arco; Cento e Deno (Robot con cuore) in via Giordano Bruno, dietro all’autostazione; Zed1 (Ciascuno ha il suo bersaglio) tra via Agio Torto e via dei Servi e AWZO (omaggio a Michelangelo e Luca) sulla parete della Palestra Buonarroti.
“Adesso stiamo lavorando ad una nuova mostra, che si aprirà in primavera, se le condizioni sanitarie lo permetteranno, ed avrà un forte legame con il nostro territorio – continua Marconcini – Aspettando che il Museo possa riaprire, sono in corso lavori sull’impiantistica. Vogliamo farci trovare pronti quando il turismo davvero riprenderà ad animare i nostri centri. Nel frattempo, ricordo che è possibile fare un tour virtuale del Museo Civico, in attesa di vederlo dal vivo. E’ sufficiente collegarsi al sito www.museocivicosansepolcro.it e accedere tramite l’apposito link del tour virtuale”.
Nel 2020 sono stati molto buoni anche i numeri degli ingressi al Museo, circa 20 mila, considerando che la pandemia ha compromesso mesi importanti, come quelli primaverili, della Pasqua e dei vari “ponti”, che solitamente portano al Borgo tanti turisti e visitatori.
Ancora un lutto a Città di Castello: ci ha lasciato Gianluigi “gigietto” Berardi. Personaggio poliedrico e innamorato della sua città
E’ scomparso ieri a 93 anni, Gianluigi Berardi, per tutti “Gigetto”: il cordoglio del sindaco, Luciano Bacchetta. “Un altro pezzo del mosaico e della storia cittadina che non c’è più. “Gigietto” Berardi era un amico, un tifernate doc, un personaggio poliedrico, un musicista, scrittore e tanto altro che amava sopra ogni cosa la famiglia e la sua Città di Castello, la tradizione, la storia, i rioni del centro che spesso ha raccontato nei suoi scritti, nelle trasmissioni radiofoniche e televisive. Era uno di noi, fiero di appartenere a questa comunità e città di cui rivendicava ad ogni occasione le origini con orgoglio anche in occasione del ruolo istituzionale che ha ricoperto come consigliere comunale del Psdi, nei primi anni ottanta con il sindaco Giuseppe Pannacci.” E’ quanto dichiarato dal sindaco Luciano Baccheta, in riferimento alla scomparsa di Gianluigi Berardi: “alla famiglia, ai parenti e ai tanti amici e conoscenti giungano le più sentite condoglianze dell’amministrazione comunale e della comunità locale”. Gianluigi Berardi, (trombone e voce) ha fatto parte di una grande ed indimenticabile generazione di musicisti, insieme al fratello Giancarlo, con Ernesto Ottaviani, Benito Bistarelli, Lamberto Lucaccioni, Alessandro Baldacci, Fabio Arcaleni per citarne alcuni. Sono stati la colonna sonora di due generazioni ed hanno accompagnato tutti i veglioni rionali, le feste studentesche ed animato la vita musicale cittadina con la creazione di grandi gruppi, dai “mitici”, Los Trovadores, alla Tiferno Big Band a “I Veterani” punto di riferimento per i tanti musicisti che negli anni “70-80” hanno intrapreso lo studio della musica, fra cui il maestro Fabio Battistelli. A 41 anni di ritorno dalle numerose tournèe ha aperto una agenzia di pratiche auto che ha lasciato in eredità alle figlie e nipoti. Indimenticabili le sue fortunate trasmissioni radiofoniche e televisive, a Trg, “Pensando a voce alta”, assieme al Professor Sergio Polenzani e al fratello Giancarlo. Nella legislatura “80-85” con il sindaco Pino Pannacci ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale del Psdi. Autore di numerosi scritti, interventi su periodici e quotidiani, ha dato alle stampe libri e pubblicazioni di grande valore come “Il tevere, la mattonata, la città della mia gioventù..e oltre”, griffata dalla matita straordinaria in copertina del maestro “Baldino”.
Calcio promozione umbra: Gianluca Marinelli (Selci Nardi) “serve decidere, o si riparte in sicurezza o se ne riparla per il prossimo anno”
“Siamo fermi da tanto tempo, la situazione pesa inutile negarlo, anche se prima di tutto dobbiamo risolvere problemi molto più grandi legati alla situazione pandemica e alla crisi economica che rischia di implodere detto questo, dai vertici del calcio mi aspetto una decisione chiara, un’inidcazione precisa sul futuro di questa stagione, o si riparte in sicurezza o se ne parla per il prossimo anno. L’incertezza deve essere superata, non giova a nessuno”.
Aggiornamento Covid-19 a Sansepolcro sui casi di positività alla RSA san Lorenzo
“In merito alla situazione dei positivi alla Rsa San Lorenzo di Sansepolcro, il sindaco Mauro Cornioli e il direttore della struttura Paolo Carbonaro informano che nella giornata di ieri sono stati effettuati i tamponi a tutti gli ospiti e a tutti gli operatori, compresi quelli che frequentano e operano al diurno. Sono risultati positivi 7 ospiti e 4 operatori, alcuni dei quali residenti in comuni limitrofi. Quindi il numero complessivo dei casi positivi alla San Lorenzo è pari a 26. Gli ospiti sono stati trasferiti tutti in strutture di cure intermedie e sono in condizioni di salute stabili. Ancora due sono ricoverati in ospedale ad Arezzo.
“Siamo in costante contatto con la direzione della Rsa e i responsabili dell’Azienda Sanitaria – commenta il sindaco Cornioli – Un grazie alla struttura della ASL che in maniera efficiente, già nella giornata di oggi, ha trasferito tutti i nuovi ospiti positivi. Uno dei nostri tre concittadini ricoverati ad Arezzo è stato trasferito alcuni giorni fa all’ospedale di Sansepolcro, le sue condizioni cliniche stanno migliorando. A tutti loro vanno i nostri auguri di pronta guarigione. Gli 8 positivi comunicati oggi dalla Asl sono tutti della RSA. Dei 5 positivi di ieri, 4 sono riferiti a catene già note e 1 è in isolamento domiciliare da alcuni giorni”.
“Speriamo fortemente che questo terribile virus che ha colpito gli anziani della nostra Rsa possa essere superato in tempi brevi – conclude Carbonaro – Ad oggi ha colpito gli anziani ed operatori del secondo piano, diviso in modo compartimentato rispetto al primo, con la separazione degli stessi operatori.
Siamo in contatto quotidiano con le strutture di Pescaiola ed Agazzi che ci aggiornano sullo stato di salute, sperando quanto prima in una loro piena guarigione”.
Covid 19 a San Giustino: sono attualmente 30 le persone positive, 4 delle quali ricoverate in ospedale
Aggiornamento del quadro complessivo dei positivi nel territorio di San Giustino. Sono 30 le persone attualmente positive, 4 delle quali ricoverate in ospedale e le altre poste in isolamento domiciliare.
Sansepolcro: “Differenziare per risparmiare”, è il momento degli sconti. All’Urp è possibile ritirare i certificati con i conteggi dei rifiuti conferiti nel 2020
I cittadini di Sansepolcro possono andare all’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) per farsi rilasciare il certificato che riporta i conteggi dei rifiuti differenziati conferiti nell’ambito del progetto “Differenziare per risparmiare”, terminato il 31 dicembre scorso.
Con il certificato, non duplicabile e utilizzabile fino al 28 febbraio, i cittadini potranno usufruire degli sconti accumulati nei12 mesi dello scorso anno per fare acquisti nei supermercati che hanno sostenuto l’iniziativa, cioè Carrefour, Coop, Gala-Famila e Pam.
Si ricorda che l’Urp si trova in piazza Gramsci ed è aperto dal lunedì al venerdì in orario 9-13.
L’iniziativa “Differenziare per risparmiare” ha riscosso un grande successo tra la cittadinanza, tanto che al 31 dicembre 2020,all’isola ecologia sono stati raccolti 93.551 kg di rifiuti differenziati.
Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 25 nuovi positivi e 15 persone guarite. Registriamo anche il decesso di un uomo di 85 anni. A Muzi Betti vaccinazioni anche per gli operatori non positivi”
“Ieri abbiamo avuto 25 nuovi positivi e 15 persone guarite, ma anche, purtroppo, la scomparsa di un signore di 85 anni”. E’ l’aggiornamento odierno della situazione dell’emergenza da Covid-19 fornito dal sindaco Luciano Bacchetta, che nell’esprimere sentite condoglianze ai familiari del tifernate deceduto, ha ribadito come “si confermi, ma non solo a Città di Castello, la tendenza di una crescita consistente della diffusione del virus, che colpisce nella gran parte dei casi i nuclei familiari, con molte persone giovani e giovanissime”. “Non ci sono focolai all’infuori di Muzi Betti, ma purtroppo le comunicazioni che ci arrivano quotidianamente dall’Usl Umbria 1 ci dicono che l’espansione del virus è molto consistente e potrebbe non diminuire in tempi brevi”, ha osservato il primo cittadino, nel rimarcare che “il momento è duro e complicato per tutti, si parla di un passaggio dell’Umbria a zona arancione e il presidente Conte ha fatto riferimento all’imminenza della terza ondata, per cui dobbiamo convivere con una situazione difficile e a fare tutto quello che possiamo per limitare i danni, senza drammatizzare ma senza neanche sminuire ciò che accade, finché il vaccino non avrà dispiegato tutta la sua efficacia”. “Per fortuna dalla Muzi Betti arriva la notizia che sono stati effettuati stamattina i vaccini agli operatori sanitari risultati negativi, com’è doveroso fare per persone che lavorano in prima linea”, ha riferito Bacchetta, che ha colto l’occasione per “ringraziare anche la Cooperativa La Rondine, che fornisce una parte consistente del personale della residenza sanitaria, per l’impegno che sta profondendo in questa emergenza, dimostrandosi molto collaborativa rispetto all’esigenza di rimpolpare gli organici degli operatori della struttura in tempi molto brevi dopo il contagio di molti addetti”. “Muzi Betti è una priorità nella battaglia al Covid-19 nel territorio e siamo chiamati tutti a fare la nostra parte”, ha ribadito il sindaco. Bacchetta ha quindi dato conto della visita in mattinata nello stabilimento della cooperativa Ceramiche Noi, “che è diventata simbolo della volontà degli imprenditori tifernati di tenere duro, combattere, impegnarsi e anche reinventarsi in un momento molto complicato e particolare per l’economia del nostro territorio”. “I lavoratori della cooperativa hanno brevettato un progetto molto bello, interessante, e abbiamo voluto valorizzarlo come segnale di speranza, ottimismo e determinazione a tenere duro per il futuro”, ha spiegato il primo cittadino, che ha richiamato l’attenzione sui “dati nazionali preoccupanti che arrivano dal settore del commercio, dove si è registrato un calo del 3.5 per cento dei fatturati della grande distribuzione e del 12 per cento per i piccoli esercizi, a fronte di un aumento del 50 per cento dell’e-commerce”. “La pandemia non solo ha stravolto la nostre abitudini, ma anche quelle del mondo economico, se è vero che sempre più persone si rivolgono agli acquisti in rete”, ha preso atto il sindaco. “Questo fatto alla lunga può essere un problema, perché negli esercizi commerciali lavorano molte persone e i contraccolpi possono essere importanti”, ha evidenziato Bacchetta.









