È il tifernate Lorenzo Fiorucci, storico e critico dell’arte contemporanea ad aver vinto il Premio Città di Tarquinia “Luciano Marziano”. Il premio, giunto alla seconda edizione, è promosso dalla S.T.A.S. – Tarquinia (VT), Società Tarquiniense d’Arte e Storia dedicato alla memoria di Luciano Marziano, critico d’arte contemporanea scomparso nel 2016. Dal 2018 viene destinato triennalmente a eccellenti personalità della critica e della storia dell’arte che si sono distinte nella curatela di rilevanti eventi espositivi e per la loro produzione bibliografico/scientifica in riferimento alla ricerca sulla scultura ceramica. La giuria di qualità presieduta dallo storico e critico d’arte Flaminio Gualdoni ha motivato il riconoscimento decidendo di “di puntare su un esponente della generazione oggi mediana, individuandolo proprio nell’area di formazione ed esperienza nella quale lo stesso Marziano aveva esercitato il suo magistero. La scelta è caduta su Lorenzo Fiorucci. che ha un tipico profilo di studioso “con militanze”: impegnato sul piano che tradizionalmente si indica come accademico (preziosa è ad esempio la pubblicazione di Giovanni Carandente. Archives and documents, presso Silvana, 2021), considera non minori occasioni appetitose di lavoro come le mostre, i cataloghi, gli interventi su riviste, ovvero le trame di vivificazione del milieu della ceramica in ambiti anche felicemente impertinenti.” Fiorucci sta già progettando per il 2024 una mostra dedicata a “Vasco Palombini” e riservata agli scultori contemporanei.
A questo importante premio si è aggiunto, pochi giorni fa, un riconoscimento ulteriore. Il progetto curato da Lorenzo Fiorucci per il parco delle sculture di Brufa a Torgiano è risultato tra i vincitori del bando PAC (Piano dell’arte contemporanea) promosso dal ministero della cultura. Il contributo, unico assegnato in Umbria, è finalizzato alla costruzione di una nuova scultura che andrà arricchire la raccolta del parco. È il terzo bando PAC che il giovane studioso vince, il secondo consecutivo per il parco di Brufa, l’anno passato con la scultura di Ugo La Pietra.
Lorenzo Fiorucci, che ha all’attivo decine di mostre e testi critici sulla scultura ceramica, si è occupato dal 2015 di scultura contemporanea attraverso mostre e studi dedicati ad autori come Lucio Fontana. Delle opere di Leoncillo ha allestito un’importante rassegna appena aperta a Palazzo Bracci-Pagani a Fano(sino al 2 ottobre). Ha curato inoltre una sezione della Biennale di Gubbio nel 2016; due Biennali Keramikos (Viterbo 2018 e Napoli 2020) e la V edizione di BACC (Frascati 2022). Ha altresì partecipato alla realizzazione del catalogo ragionato delle opere del pittore Giuseppe De Gregorio e sta curando il catalogo generale della pittura e collage di Bepi Romagnoni. Collabora con l’Archivio Crispolti di Roma, la galleria Montrasio Arte Monza e Milano, con palazzo Callicola a Spoleto per i ‘progetti speciali’ e la Manifattura Rometti di Umbertide (PG) di cui cura l’archivio storico. Scrive per le riviste “Contemporart”, “Hestetika” e “La Biblioteca di Via Senato” è tra i fondatori e membro del comitato scientifico della rivista “CAD 900”.
