Due giornate speciali, il 21 e il 22 febbraio dove Città di Castello farà da cornice a tutte le associate Ammi d’Italia in occasione del Convegno Interregionale del Centro 2025.
Una tappa importante per la Sezione di Città di Castello che ospiterà socie provenienti dalle sezioni di Forlì, Firenze, Arezzo, Perugia, Spoleto, Roma, Benevento, Bari, Catanzaro, Catania, Sassari.
Il convegno è rivolto a tutte le sezioni AMMI d’Italia e aperto anche alla popolazione locale. La prima giornata, dedicata all’inaugurazione e all’apertura del Convegno, si terrà nella Sala Consiliare del Comune di Città di Castello, con la partecipazione della Presidente Nazionale Tiziana Bianchini, della Presidente della Sezione di Città di Castello Francesca Nardi, del Sindaco Luca Secondi, del Dott. Graziano Conti, Medico di Medicina Generale, in rappresentanza dell’Ordine dei Medici e Chirurghi di Perugia. Tra i relatori l’Ing. Giovanni Cangi, esperto nel recupero dell’edilizia storica, ci parlerà degli “Itinerari storici altotiberini tra antiche pievi, abbazie e fortificazioni medievali”, il Dott. Giancarlo Martinelli, Medico Specialista in Fisiatria e formatore SIMeN in Medicina Narrativa della “Medicina Narrativa quale modello per umanizzare la cura” e il Dott. Alessandro Leveque Specialista in Endocrinologia e Nefrologia, dal 2016 Direttore Unità Operativa Nefrologia e Dialisi degli Ospedali dell’Emergenza Urgenza dell’ASL Umbria 1, delle “Storie di cure che fanno bene all’anima”.
La seconda giornata, riservata alle socie, avrà luogo invece nella Sala Congressi “Officina della Lana” della Scuola Bufalini e sarà dedicata ai lavori dell’associazione, con interventi preordinati e tavole rotonde. Un bell’esempio di Associazionismo femminile!
La Sezione AMMI di Città di Castello ospita il Convegno Interregionale del Centro Italia
Teatro degli Illuminati: seconda anteprima nazionale a Città di Castello. Sabato debutta “Sissi l’imperatrice” con Federica Luna Vincenti.
Teatro degli Illuminati: seconda anteprima nazionale a Città di Castello. Sabato debutta “Sissi l’imperatrice” con Federica Luna Vincenti. Grande attesa da parte della stampa e della critica. Stamattina l’incontro con la compagnia dell’assessore alla Cultura Michela Botteghi
Seconda anteprima nazionale per la Stagione di prosa e danza del Teatro degli Illuminati di Città di Castello. Dopo il “Fu Mattia Pascal”, salutato da un notevole interesse della stampa nazionale, arriva lo spettacolo “Sissi l’imperatrice”, che in questi giorni è in allestimento al teatro tifernate in vista del debutto in prima nazionale di sabato 22 febbraio 2025, alle ore 20.45, con replica domenica 23 febbraio alle ore 17.00. “Il Teatro degli Illuminati quest’anno ha offerto uno stagione di grande qualità con due anteprime nazionali su otto spettacoli, grazie alla proficua collaborazione con il TSU”, ha dichiarato stamattina l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, che sul palcoscenico del Teatro degli Illuminati ha incontrato, insieme alla stampa locale, il regista dello spettacolo Roberto Cavosi, la protagonista Federica Luna Vincenti e gli altri attori, Ira Nohemi Fronten, Claudia A. Marsicano, Miana Merisi e Milutin Dapcevic. “Diamo il benvenuto alla compagnia, che sta montando lo spettacolo nel nostro teatro, sempre più al centro della programmazione culturale cittadina”, ha detto l’assessore. “Siamo molto soddisfatti dell’andamento della stagione, che sta registrando tutti sold-out – ha proseguito Botteghi – e per far fronte alla richiesta, abbiamo introdotto, come in questo caso, la replica per gli appuntamenti di maggiore richiamo. Questa seconda anteprima conferma come, pur mantenendo un cartellone godibile, abbiamo lavorato per elevare la qualità con debutti nazionali, mettendo a disposizione non solo dei tifernati, ma del circuito umbro del TSU e in questo caso della platea nazionale, uno spettacolo atteso dalla critica e dal pubblico. Naturalmente una stagione, così variegata e potenziata è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione di Olio Ranieri e Artegraf, che sostengono la programmazione del Teatro”. “Sissi l’imperatrice” è un viaggio straordinario alla scoperta di una delle donne più famose di tutti i tempi, l’imperatrice Elisabetta d’Austria, conosciuta come la principessa Sissi. La sua vita non incarna solamente una vera e propria fiaba con tanto di carrozze dorate, gioielli, balli a corte, è anche in realtà l’emblema della lotta di una donna indipendente, in contrasto con le convenzioni della sua epoca. La sua storia si mescola, infatti, a quella di un impero destinato a scomparire, ma che fino all’ultimo mostrerà al mondo i suoi splendori e i suoi artigli. Lo spettacolo si snoda in vari quadri, ognuno dei quali prende in esame alcuni aspetti del carattere di Sissi e del suo pensiero: dalla filosofia al sesso, dalla politica all’arte. Nell’incontro di stamattina, Cavosi e Vincenti hanno sottolineato la bellezza del teatro tifernate e la piacevole accoglienza ricevuta in città in questi giorni, confidando l’emozione per un debutto molto atteso dal pubblico. “Portiamo in scena la Sissi dei suoi diari, una figura carismatica, ribelle, anticonformista, perennemente in lotta con se stessa e con la realtà che la circonda, imperatrice antimperialista, vicina alle masse operaie, alle minoranze etniche e contraria a ogni forma di sopraffazione e guerra”, ha detto Cavosi, che ha messo in evidenza come “lo spettacolo presenterà tratti molto originali di una personalità che il pubblico ama molto”. “La Sissi di Federica Luna Vincenti – ha spiegato il regista – sarà sorprendente, fortissima e debolissima al tempo stesso, con i suoi ideali sociali e politici che ne fanno una donna dal pensiero modernissimo e attuale”. Parole riprese dalla stessa Vincenti, che ha anticipato: “il pubblico tifernate potrà vedere in anteprima una Sissi molto lontana dalla donna patinata che ci è stata raccontata e mostrata per anni”. “In questo allestimento, che è unico e che definiamo un cabaret tragico, emerge il doloroso percorso esistenziale di una donna che ha vissuto una grandissima voragine di sofferenza con la perdita dei due figli e che conosceremo attraverso suoi profondi pensieri sulla filosofia e sulla politica”, ha precisato l’attrice. “Quando ho letto per la prima volta il testo di Cavosi – ha testimoniato Vincenti – mi sono immersa completamente nelle sue parole, che tracciano un percorso epico e shakespeariano, con monologhi molto lunghi sulla patria, sugli oppressi, sui perseguitati politici e le loro famiglie. Una versione teatrale che con grande modernità ci dice che non esiste alcuna patria se non la patria degli oppressi”.
Info e biglietti. Per assistere alle rappresentazioni di “Sissi l’imperatrice” è possibile prenotare telefonicamente al botteghino telefonico regionale del Teatro Stabile dell’Umbria (075.57542222) fino a sabato, dalle 17.00 alle 20.00. A Città di Castello il botteghino del Teatro degli Illuminati in via dei Fucci, 14 (075.8555901) sarà aperto il giorno dello spettacolo dalle ore 18.00. Acquisto online sul sito www.teatrostabile.umbria.it
Città di Castello: cammini francescani sempre più accoglienti e inclusivi, con uno sguardo anche al Giubileo
Nel cuore dell’Umbria, Città di Castello si conferma una delle tappe centrali tra quelle percorse dai pellegrini attratti dai suoi storici cammini e dalla profonda spiritualità che permea il territorio dell’Alta Umbria. Questo è il quadro emerso dall’incontro al quale hanno partecipato il vescovo diocesano Luciano Paolucci Bedini e Angelica Lombardo, presidente dell’associazione “Le Rose di Gerico”, alla presenza del sindaco, Luca Secondi e degli assessori comunali alla Cultura, Michela Botteghi, alle Politiche sociali, Benedetta Calagreti, e al Turismo, Letizia Guerri. Sono stati presentati i dati ufficiali sull’accoglienza della Chiesa diocesana. Il territorio tifernate, da marzo a dicembre 2024, ha accolto nella sola ospitalità donativa di Città di Castello ben 1.507 pellegrini. Il numero più significativo – 1.088 unità – riguarda quelli di nazionalità italiana, rilevante anche il numero di quelli provenienti da Germania (71), Francia (63) Brasile (42), Austria (32) e Spagna (36). Le foresterie donative, ricchezza spirituale e sociale del territorio diocesano, hanno ospitato 489 pellegrini nel monastero del Santissimo Crocifisso di Citerna, 473 nell’ostello Pieve de’ Saddi e 1632 nel rifugio Betania di Pietralunga. Il risultato non evidenzia solo l’importanza storica e culturale di questa parte dell’Umbria, ma testimonia anche un crescente interesse per il turismo religioso e per i cammini in generale. Questi sentieri storici non sono solo vie di transito, ma veri e propri itinerari spirituali che donano a chi li percorre un’esperienza profonda, un’immersione nella natura e la connessione con se stessi. La tradizione del pellegrinaggio, che affonda le radici nei secoli, si è rinnovata nel tempo, attirando un sempre più variegato popolo in cammino. Le statistiche della Statio Peregrinorum di Assisi ci mostrano che il 41,41% dei pellegrini passati per la città di san Francesco sono partiti mossi da motivazioni religiose, 22,80% per motivazioni diverse e l’1,89% per un’esperienza culturale. “Questo anno del Giubileo 2025 – commenta il Vescovo – si incontra con gli anni dei giubilei francescano che termineranno nel 2026 con la memoria della morte di Francesco. Sono delle grandi occasioni perché il nostro territorio possa essere valorizzato in tutte le sue componenti, culturali, storiche, ambientali e soprattutto spirituali. Nel territorio della diocesi di Città di Castello abbiamo la fortuna di veder passare la Via di Francesco, un cammino molto frequentato e che sta rilanciando, non solo l’esperienza di un turismo lento, immerso nella natura che contempla le ricchezze culturali, ma che è anche l’occasione perché molti riscoprano la vicenda francescana che ha attraversato queste terre. Tutta l’attenzione che stiamo ponendo a più livelli sull’accompagnamento dei pellegrini è per creare una mentalità di accoglienza per coloro che attraversano il nostro territorio con molteplici aspettative. Insieme all’Associazione “Le Rose di Gerico”, la Diocesi di Città di Castello sta cercando di implementare l’accoglienza e soprattutto di essere attenta a quei valori fondamentali che oggi il turismo non può dimenticare, come quello molto importante dell’inclusione, dell’attenzione ai più fragili e dell’apertura di quei luoghi che oggi non sono, per alcuni, fruibili”. E Città di Castello ogni anno di più sa offrire calda ospitalità e servizi professionali sia nelle diverse tipologie di strutture ricettive, anche di ristorazione e commerciali. L’afflusso del turismo lento, inoltre, ha avuto ripercussioni positive sull’economia locale dando alla città non solo un dato statistico, ma soprattutto un segnale di vitalità e di rinnovamento. Significativa è stata la lettura “oltre i numeri” dell’accoglienza da parte de “Le Rose di Gerico” che ha raccolto i dati statistici e ha sottolineato l’importanza dell’aspetto umano, spirituale e sociale della cura del pellegrino. “Non è quindi il solo desiderio di evasione a richiamare ogni anno migliaia di pellegrini, ma qualcosa in più: la ricerca di Dio, il desiderio di conoscere e conoscersi, la necessità di umanità, di sperimentare una socialità diversa. Ed è in questi incontri, fugaci ma profondi, che l’ospitalità gioca un ruolo fondamentale: è la porta aperta del luogo attraversato e la mano tesa della sua comunità”, dice Angelica Lombardo, presidente de “Le Rose di Gerico”. Durante l’incontro sono state presentate alcune iniziative proposte per l’Anno giubilare, prime in ordine temporale la conferenza “Oltre i limiti: turismo lento e cammini inclusivi” prevista per il prossimo 15 marzo, e il corso di conduzione della Joëlette, un ausilio da trekking per persone con disabilità, il giorno seguente, 16 marzo. “È stata un’occasione, quella di stamattina, per toccare tematiche importanti che hanno visto la partecipazione di autorità religiose e civili attente e aperte a nuove possibilità di dialogo su tematiche quali l’accoglienza e l’accessibilità dei cammini per un turismo più inclusivo. Due momenti significativi, quelli proposti,che fanno parte di un più ampio progetto che, con la Diocesi, abbiamo fortemente voluto proporre nei primi mesi del Giubileo della Speranza”, ha detto Angelica Lombardo. “Città di Castello e il comprensorio altotiberino – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Benedetta Calagreti – si confermano quale territorio di confine apprezzato e frequentato da pellegrini di tutto il mondo. La sinergia positiva che da tempo si è attivata fra la diocesi, con il vescovo Paolucci Bedini e tutto il clero, le associazioni, i luoghi di culto e le istituzioni comuni in testa, è senza dubbio un elemento fondamentale per costruire progetti futuri in vista di grandi eventi a livello mondiale legati al giubileo e alla figura di Francesco. Progetti che vedono al centro le persone di ogni provenienza senza barriere e con tanta inclusione, amore e accessibilità ad ogni luogo – ha concluso Calagreti – nel nome della santa Margherita da Città di Castello che è il simbolo universale dell’inclusività”. Durante l’incontro sono state elencate anche le numerose iniziative per il Giubileo che si susseguiranno durante l’anno e il timbro che celebra gli 800 anni del il Cantico delle Creature, a disposizione dei pellegrini nella chiesa di san Francesco. Per Approfondire https://bit.ly/250220camminigiubileo |
“Rimpianti per non aver espresso il nostro gioco contro ilBelluno e comunque siamo andati vicini al tie-break, ma lastagione rimane positiva”, dice Filippo Pochini, libero dellaErmGroup Altotevere
“Rimpianti per non aver espresso il nostro gioco contro il
Belluno e comunque siamo andati vicini al tie-break, ma la
stagione rimane positiva”, dice Filippo Pochini, libero della
ErmGroup Altotevere
La battuta del Belluno ha messo per una volta alla prova anche
la sua ricezione pulita e ordinata e per Filippo Pochini, libero della
ErmGroup Altotevere, la percentuale di positività in questo
fondamentale è stata domenica scorsa del 69%, quindi più bassa
rispetto al suo standard abituale. La marcia spedita dei biancazzurri
nella fase di ritorno si è interrotta, seppure al cospetto di una
“signora” avversaria e si è anche allontanato l’obiettivo del quarto
posto finale nel girone Bianco della Serie A3 Credem Banca quando
mancano soltanto due partite alla fine della stagione regolare.
Qualche rammarico per la prestazione interna contro i veneti? “A
parte il fatto era tanto tempo che non provavamo la sensazione di
tornare ad allenarci dopo una sconfitta, eccezion fatta per il capitolo
San Donà di Piave, comunque dolceamaro per la conquista di un
punto – premette Pochini – c’è da rosicare per non essere riusciti a
esprimere il nostro gioco. Non che dovesse essere vittoria
assicurata, perché il Belluno ha un roster di tutto rispetto, ma resta
il rimpianto per i due set che abbiamo praticamente giocato; nel
quarto ci è mancato quel qualcosa che avrebbe potuto portarci al
tie-break, quindi sarebbe già stato un risultato importante, anche
dopo aver espresso non dico la pallavolo più brutta della stagione,
ma quasi”. La tattica era quella di mettere pressione al Belluno in
battuta e invece è accaduto il contrario, quindi per te è stato un
pomeriggio di duro lavoro? “Sì, è andata proprio così. Non che non
conoscessimo le loro prerogative dai nove metri, ma noi potevamo
e dovevamo osare di più. Belluno batteva, noi non facevamo
cambio palla e quindi, quando è in fiducia, una compagine del
genere può creare problemi a chiunque. I loro 13 ace diventano un numero pesante se rapportato con lo zero nostro. L’unica nota
positiva è che per la prima volta quest’anno abbiamo subito una
simile “imbarcata” in ricezione, ma nulla di tragico: penso al
campionato disputato dall’inizio a oggi e posso essere solo
soddisfatto dell’andamento della ErmGroup Altotevere”. Semmai, il
traguardo della quarta posizione si è allontanato sensibilmente e
con due gare a disposizione sarà molto difficile raggiungerlo. È il
caso allora di concentrarci sul quinto posto, che peraltro non è
ancora matematico? “Un paio di mesi fa, la quinta posizione era un
mezzo sogno, quasi inimmaginabile. Ora la occupiamo e dobbiamo
ancora fare uno sforzo per conservarla in maniera definitiva.
D’altronde, ci troviamo a lottare in un girone talmente equilibrato
che tutto può succedere. Ci sono 6 punti in palio, Mantova si è
portata a +4 su di noi dopo aver “demolito” la capolista San Donà
di Piave, quindi complimenti alla Gabbiano e ora è chiaro che, se
devo scommettere un euro, lo faccio sul quinto posto, ma …mai dire
mai”. Vi sono stati risultati non scontati nella seconda parte di
campionato, che hanno ribadito il concetto: il ritorno è spesso
un’altra cosa rispetto all’andata. Sei d’accordo? “Se poi prendiamo
in esame il caso nostro, direi proprio di sì. Siamo stati protagonisti
di un bell’exploit e vogliamo prenderci i meriti, perché in campo
scendiamo noi e le partite le vinciamo noi. Con l’arrivo di Maiocchi,
il gioco è stato un tantino rivoluzionato, ovviamente in positivo e il
campionato rimane equilibrato. Poi lo abbiamo visto: Belluno ha
vinto al tie-break con Brugherio (aveva anche perso in casa contro
l’Ancona) e allora guardiamo con ottimismo alle prossime partite”. Ora il week-end di sosta per la “final four” della Coppa Italia di
categoria e il 2 marzo l’ultima trasferta di campionato a Valenza
contro la Negrini Cte Acqui Terme. Ripensando all’1-3 di dicembre,
con tie-break sfiorato anche in quella circostanza, torna di nuovo il
disappunto? “Ho un ricordo ancora fresco di quella partita e “rosico”
ancora di più, perché non vi fu quella spinta che magari ti attendi
da una squadra del calibro di Acqui Terme, pertanto fu a suo modo
un’occasione persa. Debbo altresì dire – con tanto di cappello – che
nel frattempo i piemontesi hanno apportato qualche modifica nel sestetto e che grazie a essa adesso marciano non bene, ma
benissimo. Nelle ultime giornate hanno vinto bene e convinto: sarà
di conseguenza ancora più difficile stavolta per noi, anche se – conclude Pochini – la palla è tonda e ci presenteremo concentrati e
liberi da tensioni o pressioni”.
Tavernelle: si finge operatore assistenza pagamenti digitali e sottrae più di 7.800 euroal titolare di un bar, denunciato dai Carabinieri
I Carabinieri di Tavernelle, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla denuncia – querela
sporta ad inizio febbraio da un uomo del posto, titolare di un bar, hanno deferito in stato di libertà
un 38enne, di origini campane, ritenuto presunto responsabile del reato di truffa.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini dai militari dell’Arma, l’uomo avrebbe
contattato il titolare del bar fingendosi un operatore di una piattaforma di servizi di pagamenti
digitali, comunicandogli che era stato riscontrato un’operazione anomala e che avrebbero dovuto
avviare insieme una procedura di risarcimento.
Poco dopo, al fine di ottenere il rimborso di tale pagamento non regolare, il finto operatore avrebbe
inviato al commerciante tramite messaggistica social un QR-CODE da scansionare. Effettuata la
scansione, però, anziché ricevere lo “storno” della somma di denaro pagata per errore, il titolare del
bar è stato indotto in errore e ha effettuato otto distinte operazioni di bonifico/ricariche su carta
prepagata per un importo complessivo di oltre 7.800 euro.
Gli accertamenti svolti dai Carabinieri hanno permesso di risalire all’intestatario del conto corrente
postale associato alla carta di credito e tutti i successivi movimenti contabili effettuati per prelevare
e spostare il denaro sottratto al barista.
Verificata l’identità, l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di
Perugia, che ha coordinato le indagini, poiché ritenuto presunto responsabile del reato di truffa.
Citta’ della Pieve: ladri messi in fuga dai Carabinieri sequestrata autovettura con targhe rubate ed all’interno arnesi da scasso
La scorsa notte in località Città della Pieve, i Carabinieri della Compagnia, per le vie del centro
urbano, hanno intercettato una autovettura di grossa cilindrata con a bordo quattro uomini, sulla
quale erano state applicate delle targhe rubate.
L’autovettura era stata segnalata da alcuni residenti del posto che avevano riferito di averla vista nei
pressi di sue abitazioni all’interno delle quali ignoti avevano tentato poco prima di accedervi ma
senza esito.
I militari dell’Aliquota Radiomobile, anche con l’ausilio di altri equipaggi che presidiavano le vie di
ingresso/uscita del centro abitato di Città della Pieve, intercettavano l’autovettura segnalata che
dopo un inseguimento arrestava repentinamente la sua corsa sul ciglio della strada in una zona
rurale poco lontano dal centro cittadino; a quel punto gli occupanti scendevano velocemente e si
davano immediatamente alla fuga pendendo direzioni diverse dileguandosi all’interno del bosco
approfittando del buio.
Da un primo controllo emergeva che l’autovettura, sulla quale erano state apposte delle targhe
rubate in provincia di Arezzo nei primi giorni di febbraio, era stata radiata dalla circolazione.
Le successive ricerche esperite dai Carabinieri, anche con il supporto dei militari del 6° Battaglione
Mobile Carabinieri “Toscana” – Squadre di Intervento Operativo e del Nucleo Carabinieri Forestali
di Città della Pieve, si protraevano fino a tarda notte con esito negativo, anche a causa delle avverse
condizioni metereologiche (pioggia e grandine) che limitavano la visibilità nel bosco.
All’interno dell’autovettura, sottoposta a sequestro e a disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
venivano rinvenuti vari utensili da lavoro quali un piccone, un’ascia, delle tronchesi, varie
spranghe/piedi di porco, una smerigliatrice angolare, cacciaviti e altro, nonché passamontagna e
indumenti, il tutto sottoposto a sequestro.
Il tempestivo intervento dei militari dell’Arma, che quotidianamente presidiano il territorio anche
per contrastare i reati in danno del patrimonio, ha permesso di scongiurare ulteriori tentativi di furto
in danno della popolazione residente.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia, proseguiranno al fine di
individuare i soggetti datisi alla fuga.
Ordine pubblico: Francesco Algeri Rignanese (Fd’I) “L’amministrazione comunale ha precise responsabilità”
L’amministrazione comunale ha precise responsabilità.
Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle società rionali e pretendiamo far luce sulle responsabilità dell’amministrazione comunale sullo stato della sicurezza in città.
La situazione è tale da mettere in discussione la serenità della nostra vita comunitaria, della nostra libertà di aggregazione e della continuazione delle nostre tradizioni. Se da una parte il Questore non ha potuto far altro che constatare una situazione degenerata per quanto concerne l’ordine pubblico è di tutta evidenza che le politiche delle Amministrazioni comunali succedutesi nel corso degli anni hanno portato a questa situazione, che rimarrà come macchia indelebile nella memoria collettiva.
Riprogrammare in primavera non sarà a costo zero per le società rionali e gli altri soggetti coinvolti, inutile nasconderlo e invece che gettare la palla sul campo altrui ci vorrebbe un salutare mea culpa da parte dell’Amministrazione comunale: da quanto tempo la Polizia locale è sotto organico?
Per quanto tempo è stato dilazionato l’armamento della stessa per motivi ideologici procurando ritardi nell’integrazione con le altre Forze dell’ordine?
La desertificazione di aree cittadine con la creazione di sacche di impunità determinate da scellerate scelte urbanistiche a chi sono ascrivibili?
Il permissivismo verso comportamenti inaccettabili frutto della cultura stessa di sinistra con quali politiche, culturali e in materia di sicurezza, è stato nutrito?
Svolgeremo un’approfondita attività di sindacato ispettivo volta ad accertare le responsabilità politiche di questa situazione.
Dal canto suo il Governo Meloni ha portato in un periodo di ristrettezza risultati concreti, a partire dal nuovo contratto per le forze di Polizia siglato lo scorso 18 dicembre che prevede un aumento a partire da 100 euro netti per gli addetti delle Forze dell’Ordine e dalle nuove risorse umane per complessivi 13 Vice Ispettori e 22 nuovi agenti per la Questura di Perugia, con Città di Castello che ha ottenuto un trattamento privilegiato rispetto all’assegnazione dei primi.
Ribadiamo in ogni caso la piena solidarietà alle Società rionali, rimaste tra i pochi presidi di Comunità in un contesto socialmente depauperato come quello tifernate.
Auditorium San Giovanni Decollato: 2° appuntamento con gli “Gli arnesi della musica”
Prosegue la rassegna musicale “Gli arnesi della musica” promossa dal circolo culturale Luigi Angelini con la direzione del M° Fabio Battistelli e fortemente voluta da Luigi Chieli, presidente storico dell’Associazione che da poco scomparso. Il secondo concerto in programma vede protagonisti due straordinari artisti noti nel panorama nazionale ed internazionale Roberto Noferini – violino, Donato D’Antonio – chitarra, con un programma di prim’ordine: Bizzarrie su dieci corde – Omaggio a Paganini. Appuntamento domenica 23 febbraio p.v., ore 17 con ingresso libero fino ad esaurimento posti.



Norcia: prevenzione delle truffe, i Carabinieri incontrano i cittadini
Nel pomeriggio di martedì, 18 febbraio scorso, i Carabinieri della Stazione di Norcia hanno condotto un incontro informativo sul tema della prevenzione delle truffe e dei reati in danno degli anziani presso il centro “Digipass” a Norcia, in collaborazione con la locale amministrazione comunale e il “Ce.S.Vol.” Umbria (Centro Servizi Volontariato).
L’incontro ha visto la partecipazione numerosa, attiva e interessata dei cittadini che hanno posto tante domande ai Carabinieri.
I Carabinieri hanno svolto un’importante opera di rassicurazione sociale fornendo consigli pratici ai cittadini presenti per evitare di rimanere vittime di truffe o essere coinvolti in relazioni pericolose, illustrando le principali tipologie e i modi più frequenti con cui i malviventi contattano le vittime, traendo anche spunto da eventi realmente accaduti nei mesi scorsi ai danni di cittadini della Valnerina.
Possibili bersagli dei truffatori sono gli anziani, spesso soli e vulnerabili.
I Carabinieri, presso il centro “Digipass”, si sono avvalsi anche del supporto multimediale della sala, proiettando immagini, articoli e consigli utili contro le truffe. Sono stati distribuiti anche degli opuscoli informativi contenenti i consigli per prevenire le truffe. È stata ricordata la necessità di chiamare il Numero Unico di Emergenza – NUE – 112 nel caso di dubbi scaturiti da atteggiamenti strani assunti da persone sospette, oppure di rivolgersi alla Stazione Carabinieri più vicina. È stata posta attenzione alle diverse modalità di truffa, da quelle telefoniche a quelle porta a porta, con una particolare attenzione a quelle che avvengono on-line, attraverso i social network o siti web.
I reati predatori e contro la fede pubblica rappresentano fenomeni criminali che condizionano negativamente il sentimento di sicurezza dei cittadini, in particolare gli anziani, che vivono con apprensione la consumazione di tali delitti. Ecco che, oltre all’attività di contrasto, diviene fondamentale l’opera di rassicurazione sociale attraverso iniziative di prevenzione, come quella svolta dai Carabinieri della Stazione di Norcia, iniziativa che rientra in una più ampia attività, portata avanti dalla Compagnia di Norcia su tutto il territorio di competenza, dal Comando Provinciale di Perugia e, più in generale, a livello nazionale dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.



Il consiglio comunale approva a maggioranza il regolamento per Retrò
La mostra mercato avrà una fascia oraria fissa 7.00-19.00 e potrà essere ampliata a corso Vittorio Emanuele. Guerri: “Il Comune continuerà a investire sulla manifestazione: l’obiettivo del regolamento è di farla crescere ancora”
“Il Comune di Città di Castello organizza Retrò da oltre 40 anni e vuol continuare a farlo investendo ancora sull’evento e sulla valorizzazione del centro storico, perché, come tutti i tifernati, teniamo molto a questa manifestazione da cittadini, ancor prima che da amministratori. Il lavoro di riqualificazione impostato a partire dal 2022, con il rebranding del logo, una nuova segnaletica, una dislocazione nelle piazze principali del centro storico che ha tenuto conto anche dell’importanza di rendere compatibile la manifestazione con le occupazioni di suolo pubblico delle attività di somministrazione racchiuse dalle mura urbiche, ha portato oggi a un incremento del 30 per cento delle presenze di espositori e a un innalzamento percepibile della qualità dell’offerta. Come amministratori che hanno a cuore la città abbiamo il dovere e la responsabilità di non fermarci e di guardare avanti, per cui abbiamo definito un regolamento, frutto della concertazione con le associazioni di categoria e con i commercianti del centro storico, che risponde all’intenzione di permettere alla manifestazione di crescere ancora e di esprimere appieno le sue potenzialità, prevedendo tutto ciò che possa contribuire a ottenere questo obiettivo”. L’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri ha presentato così, in sintesi, il regolamento per la disciplina della mostra mercato Retrò, che il consiglio comunale ha approvato con i 14 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e le astensioni di Castello Cambia, Unione Civica TIferno, Gruppo Misto-Azione, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco, Lega, FDI e Castello Civica. “Retrò – ha osservato Guerri – è uno degli eventi importanti che fanno parte della tradizione della nostra città, una manifestazione storica alla quale i tifernati sono molto affezionati, che nel tempo ha saputo crescere e attrarre espositori sempre più numerosi e qualificati, che hanno portato presenze sempre maggiori, soprattutto del pubblico di settore”. Tra gli aspetti salienti del regolamento di Retrò illustrati in aula dall’assessore, che ha ringraziato l’Ufficio Commercio e la Polizia Locale oltre che per il lavoro di organizzazione dell’evento anche per la stesura del testo, c’è la definizione puntuale dell’orario di svolgimento della manifestazione, fissato tra le 7.00 e le 19.00 di ogni terza domenica del mese. “Gli espositori saranno tenuti a rispettare questa fascia oraria, in modo da garantire una continuità all’evento lungo tutto l’arco della giornata, anche nel pomeriggio, in linea con le abitudini domenicali della nostra città”, ha spiegato Guerri, evidenziando che questa sia stata una esigenza segnalata anche dai commercianti del centro storico. “Abbiamo, inoltre, ampliato le aree espositive, inserendo oltre a quelle di piazza Matteotti, piazza Fanti e piazza Gabriotti, anche piazza Garibaldi, che ospita la manifestazione in concomitanza con altri eventi nel centro storico, e Corso Vittorio Emanuele”, ha aggiunto l’assessore, indicando poi anche la previsione riguardante “le assegnazioni dei posti”. “Con l’idea di cercare di dare stabilità alla presenza di un certo numero di espositori alla mostra mercato, considerando che ovviamente possa essere soggetta a oscillazioni stagionali, abbiamo inserito la possibilità di assegnazioni annuali, mensili e occasionali”, ha chiarito Guerri. L’assessore ha, quindi, dato conto del recepimento di alcune indicazioni emerse dal dibattito nella commissione consiliare competente che ha esaminato il regolamento prima dell’approdo in consiglio comunale. “Per quanto riguarda la tariffa di partecipazione, essendo un servizio a domanda individuale sarà individuata dalla giunta con apposita delibera competente”, ha precisato l’assessore, che, poi, facendo riferimento a uno degli aspetti più dibattuti in commissione, ha aggiunto: “abbiamo previsto anche la possibilità di affidare attività connesse all’evento a soggetti terzi. Questo con l’idea di mettere a disposizione anche delle future amministrazioni tutti gli strumenti affinché la manifestazione possa crescere ancora ed essere gestita al meglio”. Ad aprire la discussione in aula è stata la consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), che ha ribadito la propria contrarietà alla previsione di attività che potrebbero svolgere soggetti terzi. “Questa è una manifestazione che organizza il Comune, con compiti che sono già ben definiti, per cui mi chiedo perché sia necessario prevedere tutta una serie di attività che potrebbero svolgere associazioni terze”, ha osservato l’esponente della minoranza, che non ha condiviso nemmeno la necessità di pensare di lasciare questa possibilità alle future amministrazioni. “E’ assolutamente sufficiente che sia il Comune a occuparsene con i propri uffici, che finora l’hanno fatto tranquillamente e anche molto bene”, ha rimarcato Arcaleni, che poi ha segnalato poi l’esigenza di correggere l’articolo 11 laddove parla di canone, anziché di tariffa per la partecipazione all’evento. A chiedere “perché la versione finale del regolamento riporti il riferimento generico agli ‘incaricati’ dell’organizzazione della manifestazione, piuttosto che indicare nel dettaglio Ufficio Commercio e Polizia Locale”, è stata la capogruppo di FDI Elda Rossi, che ha condiviso con la collega Arcaleni le “perplessità sulla previsione dell’affidamento di attività a soggetti terzi”. “Credo che il Comune possa tranquillamente e serenamente gestire l’evento, ma – ha chiesto Rossi – nel caso in cui l’affidamento a soggetti terzi, come prevede la legge regionale, determini un costo economico, se ne farà carico l’amministrazione o sarà recuperato con l’aumento delle tariffe per gli espositori?”. Il capogruppo del PD Gionata Gatticchi ha sottolineato come “l’intento del regolamento sia di valorizzare una manifestazione a cui i tifernati sono affezionati, che si è sviluppata molto e che porta anche una certa economia al centro storico, considerando l’aumento del 30 per cento di espositori tra 2022 e 2024”. L’esponente della maggioranza ha giudicato positivamente la definizione di un orario di riferimento per lo svolgimento dell’evento e l’intenzione di ampliare la dislocazione degli espositori, puntualizzando che “questa amministrazione non ha intenzione di affidare l’organizzazione a soggetti terzi, per cui la previsione di questa possibilità non fa altro che recepire quello che dice una legge sovraordinata, lasciando alle prossime amministrazioni comunali, se nel corso degli anni questa manifestazione dovesse cambiare, uno strumento giuridico che possa conciliarsi con una crescita e una evoluzione della mostra mercato”. Nel condividere la necessità di un regolamento per Retrò, “che negli anni è cambiata e cresciuta soprattutto dal punto di vista qualitativo”, la consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) ha accolto positivamente la definizione di una fascia oraria precisa per il suo svolgimento, ma ha condiviso le perplessità delle altre colleghe di minoranza circa l’apertura ai soggetti terzi. “Credo che questa cosa potrebbe essere accantonata – ha affermato Bassini – per aspettare nel tempo di vedere quello che succederà, dato anche che non si comprende bene quale potrebbe essere poi la funzione di questi soggetti terzi e quello che dovrebbero fare”. Il capogruppo della Lega Valerio Mancini ha rimarcato il giudizio positivo sulla manifestazione, “che offre una piacevole occasione di condivisione degli spazi cittadini e di incontro intergenerazionale”. “Retrò desta veramente un notevole interesse e merita un ringraziamento chi viene nella nostra città”, ha detto l’esponente della minoranza, che ha condiviso l’opportunità del regolamento, auspicando che “possa contribuire a far crescere ulteriormente l’evento”. “Anche secondo me andrebbero esplicitati i soggetti incaricati, anche per chiarezza, dopo il riferimento al Comune come organizzatore”, ha aggiunto Mancini. L’assessore Guerri ha preso di nuovo la parola per chiarire che il termine canone all’articolo 11 sia un refuso e che il riferimento sia alla tariffa, ma anche per spiegare che con la dizione generica “incaricati” all’articolo 2 si sia voluto “lasciare maggiore libertà nell’assegnazione dei compiti organizzativi al personale interno all’amministrazione comunale, che è indiscutibile sia il soggetto organizzatore”. Guerri ha poi ribadito che “Retro è una manifestazione che il Comune ha sempre organizzato e che vuol continuare a organizzare”. “Su questo evento investiamo e lo gestiamo con difficoltà che magari non sono visibili o percepibili solo grazie al grande lavoro dei dipendenti comunali, che sul campo ci mettono la faccia e tante tante ore di impegno”, ha proseguito l’assessore, puntualizzando sulla questione dei soggetti terzi: “abbiamo scelto di regolamentare Retrò perché lo merita per l’importanza che riveste per l’amministrazione e per l’affetto dei tifernati, lasciando uno spiraglio con l’intenzione di favorire in ogni caso la crescita della manifestazione, anche di fronte ad eventuali esigenze legate allo svolgimento pratico delle attività gestionali. Per tutelare l’evento abbiamo, infatti, il dovere e la responsabilità di guardare un po’ più lontano dell’immediatezza”. La consigliera Arcaleni ha preannunciato la propria astensione, motivandola con il fatto che le segnalazioni avanzate non siano state recepite. “Nella formulazione finale non trovo con chiarezza che il soggetto organizzatore sia il Comune”, ha eccepito Arcaleni. Anche la consigliera Rossi ha fatto presente che si sarebbe astenuta “per non aver ricevuto una risposta completa” alla domanda riguardante il reperimento delle eventuali risorse per sostenere l’affidamento a terzi di attività legate alla manifestazione. Il segretario generale Bruno Decenti ha chiarito come la formulazione del testo rispondesse a indicazioni dell’ufficio, evidenziando in particolare come sia implicito e non discutibile il fatto che il Comune abbia la responsabilità dell’organizzazione. “Se c’è una potestà regolamentare vuol dire che c’è una competenza di merito, altrimenti non ci sarebbe”, ha spiegato.


A Time Out Gabriel Galiano
Torna Time Out. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, Gabriel Galiano della ErmGroup Altotevere
Umberide: per motivi tecnici stop dei lavori stradali previsti presso la rotatoria di Largo Fezzuoglio a data da destinarsi
Il Comune di Umbertide nforma la cittadinanza che i lavori stradali previsti presso la rotatoria di Largo Fezzuoglio, inizialmente programmati per questa settimana, sono stati rinviati a data da destinarsi per motivi tecnici.
L’intervento, a carico di soggetti privati in convenzione con il Comune di Umbertide, è finalizzato all’implementazione del sistema fognario dell’area, consentendo il corretto convogliamento delle acque reflue della zona residenziale e la ricezione fognaria di una nuova media struttura di vendita in fase di realizzazione nei pressi di via Pitulo.
Seguirà un ulteriore aggiornamento per comunicare le nuove date di inizio lavori.
Ampliamento e manutenzione cimitero Gragnano nuovo blocco loculi e due cappelle, in centro urbano abbattimento pianta tiglio
Ampliamento e manutenzione cimitero Gragnano nuovo blocco loculi e due cappelle, abbattuti alberi vecchi, in centro urbano abbattimento pianta tiglio. Il servizio
Asilo Nido La Coccinella, Campagni (Forza Italia) interroga la Giunta
Al Sig. Sindaco/Assessore del Comune di Città di Castello
Oggetto: Interrogazione su Asilo Nido La Coccinella
Premesso che
– Nel 2021 sono iniziati i lavori di ristrutturazione per l’asilo nido di San Pio;
– L’ultimo aggiornamento dato dalla Giunta Comunale nel 2024 informava che i lavori del cantiere sarebbero ripresi ad Ottobre 2024, dopo stop e ritardi non ben compresi;
– L’Assessore competente aveva spiegato in consiglio comunale che “La stima che possiamo fare è di un’ultimazione delle opere per la fine di gennaio 2025”;
– Ad oggi ancora le famiglie sono costrette a portare i loro figli presso le sale della Parrocchia Madonna del Latte;
– La sede temporanea, non essendo provvista di un’area verde congrua per le esigenze dei bambini, utilizza una porzione del parco antistante debitamente recintata e attrezzata che però risulta vandalizzata e quindi non accessibile e utilizzabile dai frequentanti il nido;
Considerato che
– i costi preventivati per l’opera erano di 740 mila euro, arrivati a 1 milione e 750 mila euro con l’ultima variazione del 2024;
– la spesa sostenuta dall’amministrazione comunale per la sede temporanea del nido nelle sale della parrocchia della Madonna del Latte era di 40.800 euro a partire dal settembre del 2021 fino all’aggiornamento del 2024;
– nell’ultimo aggiornamento avuto a Settembre 2024 l’assessore aveva informato che “per completare l’intervento edilizio sul fabbricato restano da eseguire alcune finiture edili e impiantistiche, quali la posa dei pavimenti in laminato; la posa dei rivestimenti dei servizi igienici; la posa dei battiscopa; la tinteggiatura; l’installazione degli infissi; la realizzazione e il cablaggio dell’impianto elettrico; l’installazione dei terminali dell’impianto termico e dei sanitari”;
tutto ciò premesso lo scrivente Consigliere Comunale, interroga la S.v.
– quale sia lo stato dell’arte dell’opera;
– quali sono i tempi certi di fine realizzazione;
– quanto è l’ammontare definitivo dei costi sostenuti dall’amministrazione comunale
Consigliere Comunale Forza Italia Città di Castello
Tour Montessori, un percorso immersivo che valorizza le testimonianze del passaggio di Maria Montessori in Umbria
“La possibilità di fare rete tra le realtà che hanno registrato il passaggio e la presenza di Maria Montessori in Umbria è davvero fondamentale. Il Distretto Montessori Umbria custodisce i luoghi della Memoria di Maria Montessori e puntare su una rete tra questi non può che irrobustire la possibilità di contare su un turismo scientifico e culturale che potrà dare lustro alla nostra regione. Sono onorata che il progetto possa essere presentato a Palazzo Cesaroni, massima assise regionale e casa di tutte le cittadine e di tutti i cittadini”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi, ha aperto l’incontro di presentazione di “Tour Montessori” un percorso immersivo che valorizza le testimonianze del passaggio di Maria Montessori in Umbria.
Alla presentazione hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Perugia, Città di Castello e Montefalco come gli assessori Fabrizio Croce, Letizia Guerri e il vicesindaco Daniele Morici. A presentare il Tour sono stati il curatore del progetto, Matteo Ferroni e Giulia Maria Lignani, Fondatrice ‘Alumni Fellowship Santa Croce’.
GLI INTERVENTI
La presidente Bistocchi ha sottolineato che “il messaggio di Maria Montessori è ancora attualissimo, così come la necessità di puntare sulla capacità dei bambini di interessarsi e interagire con l’ambiente e la natura circostante, che risulta molto moderno anche in riferimento alle odierne riflessioni sul rapporto con il digitale e la tecnologia. E lo è anche l’obiettivo di riconoscere competenze alle ragazze che studiano e che devo ambire a vederle riconosciute e valorizzate anche nel mondo del lavoro”.
L’assessore Croce ha rimarcato l’importanza di riconoscere il ruolo pionieristico di Maria Montessori, anche attraverso lo sviluppo di percorsi esperienziali che possono rappresentare una implementazione valida di un’offerta turistica qualificata e significativa.
Per l’assessore Guerri la storia di un metodo pedagogico di rilevanza mondiale, che ha le sue radici in Umbria, rappresenta un patrimonio di cui riappropriarci a livello regionale e da mettere a leva, non solo come risorsa turistica ma anche come strumento di sviluppo dei territori coinvolti.
Il vicesindaco Morici ha ricordato che l’educazione montessoriana è stata caratterizzata dal costante riferimento alla pace, anche durante la dittatura, ed anche dall’opposizione agli ideali del Fascismo.
Il curatore dell’iniziativa, l’architetto Matteo Ferroni, prima di illustrare diffusamente il progetto, ha definito il Tour come “un pellegrinaggio scientifico attraverso un museo diffuso di luoghi e incontri alla scoperta delle radici umbre del Metodo, riuniti sotto il nome di Distretto Montessori Umbria”.
IL PROGETTO. Il Tour parte dal Santa Croce di Perugia, con il nuovo Museo Montessori Educazione e Pace che è la porta d’ingresso di questo itinerario regionale, con la prestigiosa Aula di osservazione ideata da Maria Montessori nel 1950, primo ed unico teatro scientifico della pedagogia al mondo, e con la statua di Maria Montessori nella piazza antistante, già divenuta icona del movimento montessoriano internazionale. Le altre tappe perugine sono l’Università per Stranieri, dove è stata musealizzata l’aula nella quale l’illustre pedagogista tenne le sue conferenze dal 1949 al 1951, Palazzo Sorbello dove nella Sala Romeyne è stata allestita una teca sulla scuola montessoriana del Pischiello arricchita dalla prima pubblicazione sul metodo in America, ed infine nella Sala Capitini della Galleria Nazionale dell’Umbria già allestita in collaborazione con la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini. Il viaggio prosegue a Città di Castello dove Maria Montessori soggiornò ospite dei Baroni Franchetti nel 1909. A Villa Montesca è allestito un angolo di contemplazione accanto al salice monumentale sotto il quale Montessori scrisse il Metodo della Pedagogia Scientifica, mentre nella tipografia museo Donati Grifani si possono vedere in funzione macchinari e utensili risalenti all’epoca in cui venne stampato il libro presso l’Editore Lapi. La tappa tifernate si conclude nei laboratori e nel museo di Tela Umbra dove Maria Montessori tenne il primo corso per insegnanti nell’estate del 1909. Altra tappa fondamentale è Assisi con la Porziuncola di San Francesco, citata con enfasi nel Metodo e la visita alle Francescane Missionarie di Maria che ebbero una notevole influenza su Maria Montessori. Chiude l’itinerario Montefalco, città che diede i natali ad un’altra celebre pedagogista, Adele Costa Gnocchi, discepola di Montessori, che sviluppò il Metodo per i bambini da 0 a 3 anni. Il tour si conclude presso le Cantine Antonelli con un corso di cucina per la preparazione di gnocchi umbri, che Maria Montessori amava preparare.
Ad ogni luogo proposto corrisponde un incontro con esperti di diversi profili, testimoni di una storia e di una cultura interconnessa. Oltre agli esperti interni ai luoghi visitati, il tour si è avvalso di esperti esterni quali Maria Luciana Buseghin, Suor Maddalena Lainati, Giuseppe Moscati, la recentemente scomparsa Stefania Rossi Barilozzi, Antonio Verna e della preziosa testimonianza delle due studentesse viventi di Maria Montessori, Elvira Businelli e Delfina Tomassini entrambe residenti in Umbria. L’itinerario umbro fa da cerniera a due luoghi montessoriani extra regione, ovvero la prima Casa dei Bambini nel quartiere di San Lorenzo a Roma e la Casa Museo Montessori di Chiaravalle, città natale della scienziata. Il primo tour pilota, svoltosi nel giugno 2024, ha mostrato le notevoli potenzialità economiche, culturali e sociali di questo turismo lento e gentile, più formativo che informativo. MP/
“Storia di Puliciano” di Moreno Massaini il libro che racconta le vicende di un’antica comunità della Valdichiana nord orientale sarà presentato domenica 23 febbraio alle ore 17.45 nella chiesa parrocchiale della frazione di Arezzo
Domenica 23 febbraio 2025, alle ore 15.45,la chiesa dei Ss. Lorenzo e Martino di Policiano (Arezzo) ospita la presentazione di “Storia di Puliciano. Le composite vicende di un’antica comunità della Valdichiana nord orientale (AGC Edizioni) di Moreno Massaini. Assieme all’autore del libro interverranno padre Anthony Omoregie Osemwengie, parroco di Policiano, Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo, Claudio Santori vicepresidente dell’Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze e Ivo Biagianti, docente dell’Università degli Studi di Siena e autore della prefazione. Modera la presentazione il giornalista culturale Marco Botti.
Il volume, pubblicato grazie ai contributi di Niccheri Tito S.r.l., Niccolò Bono e Riccardo Bono, è una “enciclopedia pulicianese” di 600 pagine, figlia di venticinque anni di ricerche archivistiche e nel territorio, che racconta dalla A alla Z una delle località del territorio comunale di Arezzo sorte alle pendici del Monte Lignano. Un lavoro meticoloso e dettagliato, che porta in dote molte notizie inedite e colma tante lacune. Partendo dal latino “publicianum”, da cui derivano il toponimo Puliciano e quello più utilizzato dalle nuove generazioni, ovvero Policiano, Massaini offre un’incredibile quantità di documenti, informazioni e curiosità. Dalla preistoria agli etruschi, dai romani al medioevo, dall’epoca moderna a quella contemporanea, l’autore dimostra che per ogni periodo ci sono belle pagine da svelare.
Nel libro si approfondiscono, ad esempio, l’evoluzione del borgo fortificato medievale e le vicende di chiese come quella scomparsa di San Lorenzo del IX secolo, di cui restano mirabili testimonianze artistiche custodite nel Museo d’arte medievale e moderna di Arezzo, e quella diruta di San Martino, situata nei pressi di una fonte pagana frequentata dalle donne partorienti, perché si credeva che quelle acque aiutassero la lattazione. Alla fonte si ricollega anche la “Madonna del Latte” quattrocentesca attribuita a Paolo Schiavo, oggi nella chiesa parrocchiale ottocentesca.
Protagonisti sono prestigiosi personaggi, come il giurista Angelo Tavanti, che rivestì nel XVIII secolo il ruolo di direttore del Dipartimento delle Finanze del Granducato di Toscana sotto l’illuminato governo di Pietro Leopoldo I, e influenti famiglie, come quella dei Capponi, che giunta a Policiano nel Quattrocento segnò per quasi quattro secoli la storia della località, promuovendo l’appoderamento, introducendo la coltivazione della canapa e del lino e in seguito, grazie alle disposizioni granducali, favorendo quella del gelso per l’allevamento dei bachi da seta.
Non poteva mancare un ampio spazio dedicato alla bonifica della Valdichiana, che dalla seconda metà del Settecento portò in dote anche le case coloniche dette “leopoldine”, abitazioni progettate con criteri innovativi che migliorarono le condizioni di vita dei contadini e ancora oggi connotano il paesaggio della Manziana, a valle di Policiano.
Nato nel 1949, laureato in Fisica, apprezzato docente di scuole superiori e dirigente scolastico a riposo, Moreno Massaini appartiene a una famiglia originaria dell’alto Casentino trapiantata a Policiano dal 1955. Negli anni ha scritto importanti articoli, saggi e volumi, come quelli dedicati alla transumanza dall’Italia Centrale alla Maremma. Nel 2015 ha dato alle stampe il libro “Alto Casentino. Papiano e Urbech. La storia, i fatti, la gente”, incentrato sulla località del comune di Pratovecchio Stia. Con lo stesso criterio di ricerca propone al lettore “Storia di Puliciano”, un volume che da ora in avanti sarà una fonte imprescindibile per chiunque vorrà approfondire la storia del luogo.
“Chi ha senso di appartenenza a questo piccolo paese troverà tanti motivi di lettura, ma ce li troveranno anche coloro che abitano in quella fascia di territorio comunale di Arezzo che va da Olmo a Vitiano. Accanto a grandi eventi e note figure, ci sono le vicende quotidiane dei pulicianesi più umili nei vari secoli. Il compianto professor Giovanni Cherubini affermava che per offrire una visione equilibrata del passato non bisogna dimenticare la microstoria e la gente modesta a fianco dei potenti. Conoscere e capire le difficoltà e le sofferenze patite da quelle persone di ieri, aggiungo io, è la strada giusta per acquisire un migliore senso della misura delle cose e vivere meglio oggi”.








In occasione della settimana dedicata a “M’illumino di meno” domani a San Giustino “Camminando fino a scuola” i babini delle primare a scuola a piedi con la supervisione dei volontari Nonni Civici e Auser: tutti i percorsi
Domani giovedì 20 febbraio per l’occasione della settimana dedicata a M’illumino di meno, si svolgerà l’iniziativa “𝘾𝙖𝙢𝙢𝙞𝙣𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙛𝙞𝙣𝙤 𝙖 𝙨𝙘𝙪𝙤𝙡𝙖”.
I bambini delle scuole primarie del Comune potranno andare a scuola a piedi con la supervisione dei volontari Nonni Civici e Auser.
Il ritrovo è previsto per le ore 𝟳.𝟯𝟬 nei luoghi di seguito indicati:
* 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼 ritrovo presso ex Asl di San Giustino in Via Alfieri n. 28 in direzione della scuola primaria di San Giustino;
* 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼 ritrovo Piazza Alberto Burri (tra Via del Sole e Via della Castellina in direzione scuola Primaria di San Giustino e di Cospaia;
* 𝗦𝗲𝗹𝗰𝗶 ritrovo in Piazza Vittorio Veneto e parco di Via Udine, in direzione della scuola primaria di Selci
* 𝗟𝗮𝗺𝗮 dal Parcheggio casa dei Girasoli e Parcheggio Cva in direzione della scuola primaria di Lama.






Campionati della Cucina Italiana a Rimini quattro medaglie per gli alunni settore alberghiero IIS Patrizi Baldelli Cavallotti: Rebecca Fumanti, Mattia Fiorucci, Aleksandros Jaho e Mattia Rossi
Da domenica 16 a martedì 18 febbraio si sono svolti a Rimini presso il centro Fiere, i “Campionati della Cucina Italiana” organizzati dalla Federazione Italiana Cuochi e dalla World Chefs ai quali hanno preso parte quattro alunni del settore alberghiero dell’IIS Patrizi Baldelli Cavallotti nelle giornate di domenica e lunedì partecipando alle competizioni in diverse categorie e con ottimi risultati.
L’alunna Rebecca Fumanti della 5CE ha partecipato al Concorso Miglior Lady Chef Professionista presentando il piatto “TORTELLI DI ACQUACOTTA ALLA PERUGINA” grazie al quale ha conquistato con soddisfazione la medaglia d’argento. La stessa Fumanti poi nella giornata di lunedì 18 febbraio ha preso parte anche al concorso Mistery Box in coppia con lo chef Alex Fumanti raggiungendo il primo posto sul podio e riportando un’altra medaglia d’argento per la Regione Umbria.
L’alunno Mattia Fiorucci del 5 DE ha partecipato al concorso K2 “Dessert da Ristorazione” e con il suo “MAIS E COCCO” ha raggiunto il punteggio più alto e conquistato la medaglia di bronzo.
Infine gli alunni Aleksandros Jaho e Mattia Rossi hanno partecipato nel ruolo di Helper nella competizione “Cucina Calda a Squadre” dove hanno affiancato in qualità di commis di cucina, gli chef della squadra TEAM UMBRIA conquistando anche loro una importante medaglia di bronzo.
Ottimo successo per il l’istituto di Città di Castello che con i suoi alunni raggiunge sempre grandi risultati nella più importante competizione nazionale di cucina.
Gli alunni sono stati guidati dai professori Emanuele Ascani e Sara Sensi come coach.





