Una festa di Natale tutta dedicata ai bambini quella che si è tenuta sabato 21 dicembre al Centro zonale Caritas di Umbertide, collocato nei locali della parrocchia di Cristo Risorto. Nel corso dell’evento sono stati consegnati alcuni regali a circa 50 bambini che hanno poi gustato una deliziosa merenda. Alla consegna dei doni erano presenti l’assessore alla Politiche sociali del Comune di Umbertide, Sara Pierucci, la referente del Centro Caritas di Umbertide, Marisa Giovannoni, il parroco di Cristo Risorto, don Luca Lepri, il consigliere comunale Giuseppe Cinque e alcuni volontari.“La Caritas zonale di Umbertide della Diocesi di Gubbio, che comprende le tre parrocchie cittadine, opera dal 1980 ed è nata per la raccolta e la distribuzione di vestiario – ha spiegato la referente Marisa Giovannoni – Successivamente sono state allargate le attività, grazie anche al numero sempre crescente di volontari, che a oggi sono circa 25”. Attualmente, all’interno del centro, viene svolta la raccolta, cernita e sistemazione di abiti e di scarpe, la cui distribuzione avviene il sabato attraverso la compilazione di una scheda personale (al momento le schede attive sono circa 300) e la raccolta di materiale per neonati. Ogni ultimo sabato del mese ha luogo la distribuzione di cibo fresco, fornito da due supermercati della città, a un numero variabile di famiglie che va dalle 50 alle 70. Presso il centro viene anche fornito aiuto alle famiglie in cerca di persone che possano accudire i loro cari in difficoltà. Inoltre, il Centro Caritas di Umbertide, in collaborazione con l’Ufficio esecuzione penale esterna di Perugia, ha dato la sua disponibilità ad accogliere alcuni soggetti che devono scontare una pena tramutata in lavori di pubblica utilità: oggi sono in carico sei persone, che sono impegnate all’interno dei locali nelle varie attività. “Credo che sia fondamentale vedere con i propri occhi e constatare l’importanza di tutte le attività svolte presso il Centro Caritas – ha affermato l’assessore Pierucci – Il lavoro messo in campo dai volontari, che ringrazio sentitamente, deve essere divulgato e sostenuto in tutto i modi”.
Il 26 dicembre, in Cattredale, il concerto di Natale della corale Marietta Alboni
Un pomeriggio immersi nell’universale spirito natalizio sarà quella che potremo trascorrere il 26 dicembre prossimo nella Basilica Cattedrale di Città di Castello, alle ore 16,30 in occasione del 36° Concerto di Natale della Corale Marietta Alboni.
Il Concerto di Natale quest’anno sarà eseguito dai quattro complessi corali dell’Associazione Corale Alboni: il coro principale di adulti, i Pueri Cantores “Beato Liviero”, l’Alboni Youth Choir e il Bright Choir, assieme ai solisti Veronica Marinelli soprano, Mauro Borgioni baritono e all’Ensemble strumentale, oltre novanta esecutori che offriranno al pubblico alcuni fra i più bei canti natalizi della trazizione e la “Mass of the Children” del compositore britannico John Rutter.
La corale “Alboni” non è nuova a donare grandi emozioni in musica. Reduce e memore del grande successo della Messa dei Gesuiti di Pekino, eseguita insieme al complesso francese “Le Baroque Nomade” per il Festival delle Nazioni dedicato quest’anno alla Cina, e della suggestiva esecuzione del Requiem di Dan Forrest, produzione della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, dapprima a Roma, poi a Solomeo e a Perugia ed infine nella nostra Cattedrale dove 120 coristi e 50 professori d’orchestra hanno ricordato i caduti della Grande Guerra chiudendo a Città di Castello le celebrazioni centenarie.
Appuntamento a Giovedì 26 dicembre ore 16,30, Basilica Cattedrale a Città di Castello per il tradizionale Concerto di Natale. Il concerto è patrocinato dall’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, dal Comune di Città di Castello, dalla Banca di Anghiari e Stia e sostenuto da SO.GE.PU. S.p.A.
Natale tra Umbria e Toscana, tanta gente lo scorso sabato per il concerto a Lippiano
Terzo appuntamento dell’iniziativa Natale tra Umbria e Toscana giunta alla V edizione ha visto come teatro del concerto dal titolo Magiche atmosfere natalizie tra poesia il Comune di Monte Santa Maria Tiberina. Sabato 21 dicembre alla ore 18.00 nella suggestiva Chiesa di San Michele Arcangelo a Lippiano si è esibito il due Doppler, due flauti traversi di straordinaria levatura Raffaele Bifulco e Sandrine Olivier. Un pubblico numero ha potuto godere delle musiche non solo natalizie ma della tradizione classica. A portare i saluti il sindaco Letizia Michelini che ha voluto ringraziare il parroco don Domenico Pieracci, per aver dato la possibilità per la prima volta di aprire le porte a questa chiesa per il concerto della rassegna. A seguire Catia Cecchetti ideatrice dell’iniziativa ha ringraziato per la consueta collaborazione il sindaco Michelini per la possibilità offerta anche in occasione di queste festività natalizie. La comunità di Monte Santa Maria Tiberina è da sempre sensibile alla valorizzazione del patrimonio culturale e iniziative come questa – ha sottolineato Cecchetti – sono importanti veicoli per goderne in modo nuovo ed appieno. I due artisti che si muovo nel panorama internazionale hanno eseguito brani di Bach, Haendel, Mozart e della più autentica tradizione natalizia e a seguire i bambini guidati dai loro catechisti hanno letto poesie di Natale. All’appuntamento oltre ad un pubblico numeroso ha partecipato anche la giunta con l’assessore Michele Simoni ed il vice sindaco Melelli Lorenzo. Il quarto appuntamento con il Tradizionale Concerto di Natale si terrà a Montone presso la Chiesa Collegiata giovedì 26 dicembre alle ore 18.00 tenuto dalla Corale “Braccio Fortebraccio” di Montone diretta daStefania Cruciani sempre con ingresso libero.
Pallavolo serie B/M: Job Italia Città di Castello, si torna da Ferrara senza punti
Chiusura di anno amara per Città di Castello che esce sconfitto dal parquet della 4Torri Pallavolo Ferrara. Job Italia che va in campo senza Fuganti Pedoni ed anche Cherubini e Valenti, per cui Marco Bartolini inserisce in sestetto Celestini e lascia invariato il resto cioè la diagonale Giglio-Cipriani, Zangarelli è l’altro posto 4, Franceschini e Marino al centro e Cioffi libero. A referto anche il secondo allenatore Mirco Monaldi.
Va subito avanti la squadra di casa grazie a un paio di importanti turni al servizio. Sul 12-7 per i padroni di casa Marco Bartolini ferma il gioco ma al rientro il muro emiliano risulta implacabile. L’allenatore tifernate ricorre al secondo time out sul 15-7 poi getta nella mischia Zampetti in seconda linea al posto di Celestini. Lo schiacciatore toscano rimane anche in prima linea, Ferrara se ne va e chiude 25-15.
In avvio di secondo set entra Monaldi nel ruolo di opposto con Cipriani che è spostato in zona 4: Città di Castello ha un minimo vantaggio (2-3) poi è ancora il servizio ferrarese a creare il primo break (6-3). La Job Italia recupera e si porta sotto (8-7) ma la 4Torri allunga di nuovo (15-10, time out Bartolini). In questa fase i ragazzi tifernati comunque lottano e cercano soluzioni per mettere in difficoltà i padroni di casa ma sono sempre tre i punti di recuperare (19-16). Nuovo time out di Bartolini sul 22-17 ed ottiene un parziale di 1-5 (23-22 e time out Ferrara) poi i soliti errori condannano la Job Italia (25-22).
Nel terzo set c’è il punto a punto fino al 6-6 poi un primo vantaggio della Job Italia (6-8). La reazione dei padroni casa frutta un 3-0 (9-8). La 4Torri si porta ancora avanti di tre (15-12) ma è agganciata da Città di Castello che tenta il tutto per tutto (16-16). Un paio di errori in ricezione consentono ai ferraresi di portarsi avanti (22-19, time out Bartolini) e di chiudere set e match (25-20).
La speranza è che nel 2020, con il rientro di Fuganti Pedoni e migliori condizioni generali, i ragazzi tifernati possano recuperare qualche posizione in classifica in un girone che si annunciava complicato e che lo sta dimostrando.
3-0
(25-15/25-22/25-20)
KRIFI CAFFE’ 4TORRI FERRARA: Zambelli 4, Spagnol 10, Masotti 9, Ballerio 13, Smanio 9, Bragatto 8, Martello (L), Ceban, Buiondi, Ruffo, Grazzi 4. N.E.: Bertoli (L2), Morelli. All.
JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Marini, Giglio 1, Cipriani 11, Franceschini 9, Zangarelli 6, Marino 4, Cioffi (L), Cesari (L2), Celestini 1, Monaldi 6, Zampetti. N.E.: Fuganti, Montacci, Camilletti. All. Bartolini.
Arbitri: Luca Porti e Alessia Fabbretti
NOTE: Ferrara (b.v. 4, b.s. 8, muri 5, errori 9), Città di Castello (b.v.1, b.s. 9, muri 3, errori 9)
Pallavolo serie B/M: ERM Group San Giustino, battuta d’arresto interna, contro la Sa.Ma Porto Maggiore
Grandi emozioni fin dal primo set dell’ incontro che ha visto protagonisti Ermgroup San Giustino, e Sa.Ma. Portomaggiore, la sfida al vertice più attesa della stagione.Le due squadre mostrano un equilibrio, tanto da procedere passo passo per la maggior parte del set. Esploso il palazzetto per i due ace di VallaR. che ha riportato gli altotiberini 21-21, l’attacco vincente di Conti per il 24-24 e quello di Puliti L. che ha segnato il 25-25. Dopo il 26-26 che porta la firma di Valla R., sbagliano i padroni di casa, permettendo alla squadra ospite di chiudere il parziale 26- 28. San Giustino alza la testa e affila gli artigli concedendo il meno possibile a Ferrara nella prima parte del secondo set. Reagisce Portomaggiore che recupera terreno agganciando i padroni di casa sul 14-14. Il punto di Valla R. porta SanGiustino sul 16-16 ma i boys sembrano aver smarrito la concentrazione e perdono anche il secondo set, per 21-25. Non può più sbagliare San Giustino che con tenacia tiene testa alla capolista al terzo set. L’ace di Puliti L. segna il decimo punto dei padroni di casa e l’ace di Antonazzo D. porta in vantaggio 13-9. Grazie anche a discutibili assegnazioni arbitrali che favoriscono la squadra ospite, in un momento delicato, rimonta Portomaggiore agganciando SanGiustino sul 17-17. Perdono qualche punto gli altotiberini ma sicuramente non la voglia di recuperare e tornano in vantaggio, con un muro vincente, 22-21. I padroni di casa, con le unghie e con i denti, tentano l’impresa ma non riescono a chiudere positivamente il terzo parziale perdendo il set 24-26 e di conseguenza l’incontro. Bravi comunque i boys che hanno lottato fino alla fine; dovranno imparare dai propri errori, che soprattutto al servizio sono stati numerosi, e risorgere dalle ceneri come la Fenice, per tornare al vertice. Al termine dell’incontro, Sitti A., palleggiatore di Ermgroup San Giustino ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Una partita difficile con una squadra obbiettivamente molto forte e ben organizzata. Questa sera ha giocato meglio di noi e forse ha dimostrato di avere qualcosa in più sul globale. Noi purtroppo siamo presi spesso da queste fasi altalenanti, caratterizzate spesso da tanti errori e questo ha portato tutti e tre i set a loro favore. Adesso qualche giorno di riposo e poi iniziamo a preparare la partita di rientro contro La Spezia, per continuare il nostro percorso. Abbiamo riportato comunque solo due sconfitte, il campionato è ancora lungo e quindi abbiamo tanto da lavorare. Cercheremo di raggiungere queste squadre che al momento stanno dimostrando di avere qualcosa in più di noi e lavoreremo sodo per questo.”Elisa CapuccellaUfficio stampa Ermgroup San Giustino
Ermgroup San Giustino (PG) – Sa.Ma. Portomaggiore (FE): 0-3 (26-28; 21-25; 24-26)
Ermgroup San Giustino: Cesaroni G., Conti R. 15, Giunti G., Sitti A., Antonazzo D. 4, Thiaw S., Di Renzo L., Stoppelli D.8, Celli S., Valla R. 9, Puliti L. 17. All. Sideri E.
Sa.Ma. Portomaggiore: Pirazzoli M., Vanini A.1, Ingrosso P. 14, Lopresti T., Ferraro D. (L), Ferrari J. 5, Cardia R., Chadtchcyn A. 9, Tosatto L.12, Quarta A. 11, All. Cruciani S.
Pallavolo serie C/F: Città di Castello, bella vittoria, in quel di Rivotorto
Finalmente un bel regalo gradito da tutto il team la vittoria in campo esterno della prima gara nel campionato con punteggio pieno; un risultato che da maggior fiducia all’intero gruppo che nonostante le difficolta avute ha sempre creduto nel lavoro di palestra e la tanta dedizione applicata e l’entusiasmo in tutto quello che si fa e si vuol raggiungere alla fine paga. La gara è scorsa via abbastanza linearmente con un’opposizione delle padrone di casa che è emersa principalmente solo nel primo set che le tifernati si sono aggiudicate lottando e non mollando mai. Il secondo set ed il terzo hanno avuto uno svolgimento alquanto uguale con il Città di Castello avanti a gestire la gara e le padrone di casa a rincorrere. Un buon 3/0 quale viatico per impegnarsi ancora e soprattutto sfruttare questa pausa del campionato per cercare di migliorarsi ed affinare l’intesa di squadra.
SIR SAFETY RIVOTORTO – CITTA’ DI CASTELLO ……. 0 / 3
(24/26 15/25 12/25)
CITTA’ DI CASTELLO:. Boni, Caselli 4, Mearini 6, Alivernini 8, Poccioni (L1), Senesi 2, Ferrini 2, Bruschi, Mariottini 19, Pettinari 4, Montacci, Traversini (L2). All. Brizzi – ass. Caterino – dir. Mandrelli
Rugby Città di Castello: una maglia contro il razzismo, creata dal grafico Andrea Lensi
La mano di un artista firma la prima maglia da rugby in Italia a favore della sportività e contro il razzismo. Con la divisa creata dal grafico Andrea Lensi, che è un manifesto dell’impegno per una pratica agonistica etica, dentro e fuori dal campo di gioco, dal Città di Castello Rugby arriva un segnale forte a sostegno dei valori sani dello sport e dei principi della convivenza civile. I tratti neri su fondo bianco disegnano quello che l’autore descrive come l’apparente disordine della “Ruck”, cioè della “mischia” in gergo rugbistico, la fase di gioco che simboleggia meglio di tutte l’essenza di questa disciplina, fatta di agonismo e forza fisica, ma anche della lealtà e del rispetto dell’altro che prescindono da qualunque differenza. Un messaggio a tutta la comunità civile, alle società espressione di tutti gli sport nazionali, a cominciare dal calcio, che dirigenti, tecnici e giocatori del Città di Castello rugby hanno condiviso con il Comune di Città di Castello con l’obiettivo di suscitare una presa di posizione contro malcostume e degenerazioni che affiorano nella nostra quotidianità. “Lo sport a Città di Castello non è solo passione e agonismo, serietà del lavoro e organizzazione, ma è anche da sempre un veicolo per trasmettere alla comunità buone pratiche ed esempi positivi, per esercitare un ruolo sociale a beneficio della collettività” ha sottolineato l’assessore allo Sport Massimo Massetti nel corso della presentazione della nuova maglia. “Questa bellissima iniziativa del Città di Castello Rugby consegna a tutto il movimento sportivo locale e a tutta la cittadinanza un messaggio di grande valore a sostegno della sportività e contro ogni forma di razzismo e discriminazione, all’insegna dei sani principi di una disciplina che ha nel rispetto e nella correttezza i suoi fondamenti profondi”, ha osservato Massetti, che ha rimarcato “lo spirito di condivisione che lega costantemente l’amministrazione comunale e i sodalizi della città nelle iniziative finalizzate a promuovere e rafforzare gli ideali dello sport, come nel caso dell’apposizione delle targhe etiche del Panathlon Valtiberina che ricordano i diritti dei ragazzi e i doveri dei genitori attraverso due decaloghi frutto della dichiarazione di Gand, sottoscritta ufficialmente dal Comune”. Nell’occasione l’assessore Massetti ha consegnato ai rappresentanti del club una targa commemorativa per la vittoria del campionato di serie C2 e la promozione in serie C1 della passata stagione. Alla presenza di atleti e tecnici, anche del Clanis Rugby Cortona con cui l’anno scorso è nato un bel sodalizio sportivo, il presidente del Città di Castello Rugby Marco Notarianni e i vice presidenti Dario Ronti e Mauro Bacinelli hanno ribadito l’impronta sociale dell’attività sportiva che portano avanti da oltre 16 anni. “Nel rugby gli aspetti dell’incontro, dell’amicizia, del rispetto e della solidarietà sono gli antidoti contro ogni barriera culturale, razziale o geografica e attraverso questa maglia abbiamo voluto farci interpreti di un messaggio di fair-play e antirazzismo che rivolgiamo a tutte le società sportive, locali e nazionali, e a chiunque abbia a cuore i sani valori dello sport e della convivenza civile”, hanno affermato i dirigenti del sodalizio, nel ringraziare Andrea Lensi per aver interpretato nel migliore dei modi i principi ispiratori dell’iniziativa. “La ‘Ruck’, la ‘mischia’ che si forma durante lo svolgimento del gioco, esprime un concetto di contaminazione che ricorre spesso nei miei disegni, con figure antropomorfe che si aggrovigliano, si toccano”, ha spiegato Lensi, che ha evidenziato l’intento di rappresentare “la metafora del rugby come incontro pulito di esperienze e provenienze le più lontane, ma unite attraverso lo sport, in un abbraccio che supera i confini geografici, culturali e razziali”. La realizzazione della nuova maglia da gioco rientra in un’esperienza del Città di Castello rugby che con le azioni concrete ha sempre cercato di dare sostanza ai concetti di integrazione e inclusione. Da anni con il progetto “Terzo tempo” la società ha stretto un forte sodalizio con il Gruppo Stefano Bianconi dell’Associazione Italiana Persone Down, grazie al quale le persone con questa sindrome hanno avuto l’opportunità di stringere amicizia con i dirigenti, giocatori e tecnici tifernati e delle squadre avversarie, condividendo con il proprio servizio il momento conviviale successivo a ogni partita casalinga. Della stessa impronta è anche l’attività sportiva di “mixed-ability” avviata in questa stagione, che vede allenarsi ogni sabato pomeriggio presso il terreno di gioco di via Bartali persone diversamente abili di tutte le età. L’attenzione per l’inclusione si è tradotta quest’anno anche nella partenza dell’esperienza dell’attività femminile, con un gruppo di ragazze che si sta preparando a iniziare la pratica agonistica. Con questo nucleo femminile, che si aggiunge a tutte le altre formazioni, dal mini-rugby al settore giovanile, con la franchigia dei Centauri che disputa i campionati under 16 e 18, fino alla prima squadra, che milita nel campionato di serie C1, sono circa 150 i praticanti del rugby a Città di Castello. Una realtà ormai di riferimento per il panorama sportivo dell’Alta Valle del Tevere e apprezzata nell’ambito rugbistico italiano.
Pallavolo serie B1/F: Co.met Città di Castello, la vittoria con Quarrata allontana le tensioni
La Co.Me.T. Città di Castello trova tre punti di platino sotto l’albero di Natale e rompe un digiuno di quattro turni, aggiudicandosi per 3-1 la sfida diretta di bassa classifica al Pala Ioan contro il Blu Volley Quarrata. Una vittoria che, dopo essere stata ben costruita nei primi due set, alla fine si è rivelata molto sofferta, ma ugualmente meritata: nel momento più difficile della terza frazione, le ospiti hanno cominciato a difendere e a innescare la mano – calda e fredda all’evenienza – di Giulia Cheli, che in attacco ha buttato giù la bellezza di 29 palloni, per quanto brava sia stata anche la 20enne centrale Asya Zingoni. Una volta ridotte le distanze, la formazione pistoiese era oramai vicinissima a rinviare il verdetto al tie-break, non fosse stato per ilcarattere delle tifernati, capaci di imporsi sul filo di lana in un quarto set vissuto costantemente in rimonta. È stata la grande serata di Margherita Lachi, autrice di 17 punti (con un 40% di realizzazione) e incontenibile nel finale, quando prezioso è stato contributo anche del neo-acquisto Stefania Liguori, entrata al posto di una Caterina Errichiello trascinatrice fino al 2-0. Prestazione con alti e bassi di Francesca Mancini, comunque tonica nel momento giusto e ottimo lavoro in regia di Giorgia Vingaretti, la cui esperienza è stata fondamentale nelle scelte di distribuzione e spesso anche al servizio.
Davide Torracchi, tecnico del Blu Volley, schiera la diagonale Breschi-Nesi, al centro Zingoni e Martone, a lato Cheli e Bianchini e libero Chiti. Francesco Brighigna conferma il 6+1 delle ultime giornate: Vingaretti palleggiatrice, Errichiello opposto, Borelli e Sergiampietri coppia centrale, Lachi e Mancini alla banda e Cesari libero. La Errichiello comincia a pungere e con un preciso pallonetto firma il primo strappo sul 6-4, con successivo muro vincente della Borelli; due schiacciate fuori bersaglio della Bianchini, un colpo della Mancini e una schiacciata sulla rete della Nesi portano Città di Castello sul 12-6, anche se Quarrata replica subito e si riavvicina sul 10-13 con l’ace della Zingoni; la Errichiello e la Lachi riallungano (16-11), ma la fuga non si concretizza e la Zingoni, con un muro sulla Mancini e una fast, perfeziona l’inseguimento fino al 19 pari. La Co.Me.T. riprende in mano le redini grazie alla Mancini (nonostante una ricezione non perfetta come base di partenza), a un muro e una invasione sul fronte avversario: il 22-19 sembra rassicurante, non fosse per l’ace della neo-entrata Bianciardi, che riduce fino al 22-21. A questo punto, botta e risposta fra la Cheli e la Errichiello, che con la sua diagonale a segno conclude sul 25-23.
Francesca Mancini è protagonista in avvio di seconda frazione, con due attacchi ben piazzati. Il turno in battuta della Sergiampietri, fra le migliori al servizio, produce un break che frutta a Città di Castello il 6-2, per effetto anche degli erroridella Nesi e della Bianchini. Sul punto dell’8-4 (Lachi), Quarrata si sveglia e pizzica con i pallonetti per assenza di copertura sul campo delle locali; a mantenere il break provvedono due primi tempi della Sergiampietri e due ace consecutivi della Mancini – uno dei quali con l’ausilio del nastro – riportano il distacco a + 4 (13-9); stavolta, la Co.Me.T. riesce a gestire il vantaggio acquisito per poi dilatarlo con altri tre sigilli della Lachi, compreso un muro vincente. Sul 18-11, coach Torracchi opera un cambio: dentro la Degli Innocenti, con recupero che tuttavia si ferma a quota 14. A questo punto, la Borelli, la Lachi e gli sbagli dall’altra parte della rete collocano le biancorosse sulla classica botte di ferro: una parallela e una diagonale della Mancini, più l’attacco fuori della Cheli, consegnano il 2-0 alle padrone di casa con parziale di 25-16.
Coach Torracchi lascia in panca una spenta Martone e inserisce la Bianciardi, riporta la Cheli nel ruolo di opposto e alla banda dà spazio alla Poggi, con la Nesi fuori. Il prologo del terzo set è positivo, con la Errichiello che continua a passare e la Borelli che fa sua una palla contesa al centro per il 7-5 della Co.Me.T., che arriva fino al 9-5 sull’ace ancora della Errichiello. La Blu Volley è alle corde sulla fast vincente della Borelli per il 13-8, anche perché nel Città di Castello c’è buona correlazione fra muro e difesa: lo sbandamento è allora frenato dalla Cheli, che inizia il suo show e pian piano Quarrata riduce il ritardo, rompendo le certezze di Vingaretti e compagne, le quali subiscono il punto del 16-16 su un bagher difensivo che trova scoperta la seconda linea tifernate. Anche la difesa comincia a funzionare nella compagine pistoiese: al resto ci pensa la Cheli. L’ultima situazione di vantaggio per Città di Castello (19-18) è sul muro della Borelli a scapito della Poggi, che si riscatta con un ace e con la schiacciata del 22-20; la fast della Bianciardi, il tocco liftato della Cheli e una schiacciata lunga della Mancini rimettono in gioco il Blu Volley, che si aggiudica il set per 25-21.
Torracchi cambia ancora: parte la Degli Innocenti in luogo della Bianchini, con la Cheli confermata in posto 2, la Poggi a lato e la Bianciardi al centro. Brighigna varia soltanto le rotazioni con le stesse effettive. Fin dalle battute di avvio, le ospiti sono più reattive: la Errichiello subisce un muro, la difesa del Blu Volley (anche a volte con una buona dose di fortuna) raccatta tutti i palloni e la Cheli sta diventando imprendibile: solo una doppia fischiata alla Breschi frena la striscia negativa – sul 3-7 – di Città di Castello, che si riavvicina (9-10) con una fast della Sergiampietri, ma la Cheli punge sia di potenza che di precisione e quando si insacca il primo tempo della Zingoni – siamo sul 10-15 – la Co.Me.T. avvicenda la Errichiello con Stefania Liguori, che esordisce così in biancorosso e di lì a poco chiude con il sinistro la palla del 14-16. Risponde la Zingoni con le sue fast e un tocco a sorpresa della Breschi riallunga il divario a + 4 (19-15) per Quarrata, con massimo vantaggio sul 21-16 determinato da un errore in attacco della Mancini. La Liguori e la Lachi sono però gli assi nella manica di Brighigna: non sbagliano una conclusione e sul pasticcio delle toscane in fase di impostazione l’aggancio (23-23) è cosa fatta. Punto numero 24 della Poggi e mani fuori di esperienza della Liguori per il nuovo equilibrio. Ai vantaggi, sbaglia l’attacco la Poggi, mentre colpisce imperterrita la Lachi, che suggella la sua ottima performance con la schiacciata del 26-24 e riporta il sorriso nel clan tifernate. Si va dunque alla pausa delle festività con una tranquillità maggiore, anche se alla ripresa vi sarà subito un altro scontro diretto in quel di Moie.
Sospiro di sollievo anche per Francesco Brighigna, che individua luci e ombre della squadra: “Buoni i primi due set, specie il secondo – precisa l’allenatore della Co.Me.T. Città di Castello – con la sola pecca di una difesa discontinua. Nella terza frazione, abbiamo avuto la presunzione di portare a casa sul velluto la partita, finendo con lo sbagliare situazioni semplici, poi il vento è cambiato: loro hanno cominciato a difendere, noi abbiamo di nuovo sentito addosso la pressione e siamo stati costretti a rincorrere il risultato. Va pertanto riconosciuto il merito alle ragazze di averci sempre creduto e alla fine i tre punti sono arrivati. Vi sono però diversi aspetti ancora da registrare: la difesa mi è piaciuta poco, l’attacco ha invece funzionato bene”.
Volantini razzisti nel quartiere Saione: PD “specchio fedele delle politiche del comune”
“Ci volevano i volantini di Saione a certificare quanto tiri forte il vento dell’odio e del razzismo anche ad Arezzo. Sono infatti nuovamente comparse in città delle scritte offensive e il tema è quello del colore della pelle, stavolta sono stati distribuiti dei volantini, era già accaduto in passato nella stessa zona, ma purtroppo anche sui muri della città si leggono frasi blasfeme, razziste, che fomentano odio, senza parlare poi di quello che gli «odiatori nostrani» fanno circolare sui social network.Il Partito Democratico esprime il proprio sdegno per quanto accaduto a Saione: «Qualsiasi tipo di discriminazione razziale deve essere respinta – dichiara il segretario Alessandro Caneschi – abbiamo il compito di contrastare ogni fenomeno di questo tipo. Non è un caso che una vicenda del genere sia accaduta nel quartiere di Saione, è qui che infatti registriamo il fallimento delle politiche dell’Amministrazione Comunale, tutti si ricordano quando il sindaco invocava l’arrivo dell’esercito e demonizzava il quartiere. Nel frattempo è soltanto peggiorato il clima senza nessuna iniziativa per l’integrazione: zero prospettive per la rigenerazione urbana, le poche che si sono viste sono state organizzate da associazioni private, questi sono i frutti marci di anni di politiche sbagliate per le zone più deboli del nostro territorio. Peraltro – conclude Caneschi – ancora dal sindaco non è giunta nessuna condanna dell’episodio».
Premio panathlon Valtiberina: i riconoscimenti agli atleti dell’altotevere, che si sono distinti nel corso dell’anno 2019
Una pioggia di riconoscimenti agli atleti dell’intero AltoTevere che hanno primeggiato nelle più diverse discipline: questo il senso dell’edizione 2019 del “Premio Panathlon Valtiberina.
Coordinata in maniera agile dal presidente Giovanni Tasegian coadiuvato dal past-president Gabriele Tasegian, la cerimonia ha visto sfilare i protagonisti di un’intera stagione. In particolare sono anche intervenuti presidenti e dirigenti di società vincenti del territorio. Erano presenti anche Massimo Massetti e Andrea Guerrieri , assessori di Città di Castello e San Giustino, comuni aderenti alla Dichiarazione di Gand sull’etica dello sport e alle Targhe Etiche.
La serata è stata contrassegnata anche dalla consegna del premio “Una vita per lo sport”intitolato alla memoria dell’indimenticabile Fernando Rosi, effettuata dalla figlia Laura, presente la vedova sig.ra Lina . Il premio, giunto alla XIX° edizione, è stato assegnato quest’anno a Franco Trappoloni, balestriere plurivittorioso ,vincitore del suo primo Palio della Blestra all’esordio, proprio 50 anni fa, degno alfiere di una disciplina che rappresenta al meglio la nostra Vallata e al contempo agonismo e cultura; lo stesso riconoscimento è andato anche a Leonardo Bambini, per la sua lunga attività al servizio dello sport e in particolare del calcio, in qualità di Presidente dello Sporting Club Trestina da lui condotto a livelli sinora inediti.
Distribuita ai convenuti anche una brochure rievocativa della figura di Fernando Rosi, grande amante della natura e dei cavalli in particolare, tra i primi praticanti in Italia dell’Endurance,fondatore dell’Associazione Equestre Valtiberina.
Un riconoscimento particolare di Fair Play è stato assegnato all’atleta della Virtus San Giustino, Michael Salis, per il suo gesto di sportività durante un importante incontro di calcio della I° categoria Umbra.
Tesi innovativa e laurea con 110 e lode per Mattia Lucaccioni
Mattia Lucaccioni si è brillantemente laureato, 110 e lode, in Scienze Motorie Sportive presso l’Università di Perugia, Dipartimento di Medicina Sperimentale discutendo la tesi, “Il portiere nel calcio moderno: primo attaccante”, relatore il chiarissimo Professor Arnaldo Antonelli. Il giovane neo-dottore ha scelto un tema alquanto innovativo non solo a livello sportivo ma anche di innovazione tecnico-tattica. Grande festa in famiglia, dal padre, Riccardo Lucaccioni, Presidente dell’Associazione “Cuore di Leone” dalla madre Simona e dalla sorella Giulia. Le più sentite congratulazioni anche dalla nostra redazione.
Approvata a maggioranza la ricognizione periodica delle partecipate del Comune di Città di Castello
Approvata a maggioranza dal consiglio comunale la ricognizione sulle partecipate del comune di Città di Castello: sì di Pd, Psi, La Sinistra, Gaetano Zucchini del Gruppo Misto, contrarie le opposizioni di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Gruppo Misto, Tiferno Insieme e Castello Cambia, Marco Gasperi del Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto. Per il consorzio Valtiberina Produce, Tela Umbra, la Fat, Sciovie di Monte Nerone si conferma l’intenzione della dismissione. Rimangono Umbra Acque, Farmacie Tifernati, Umbria Digitale, Sogepu e Polisport.
L’arte a portata dei bambini. Alla pinacoteca comunale il progetto “Nuvolo for Kids”. Già oltre 300 le prenotazioni
Da una fusione tra l’anima dell’insegnante e l’anima dell’artista di Giorgio Ascani, alias Nuvolo, nasce il progetto “Nuvolo for Kids”, che con un format inedito proporrà dal 10 gennaio al 3 aprile alla Pinacoteca comunale una mostra di opere del maestro tifernate a misura di bambino. L’obiettivo è di stimolare la creatività dei piccoli attraverso l’arte di Nuvolo. Gli studenti delle prime tre classi delle scuola primaria avranno la possibilità di ammirare creazioni mai esposte, sistemate a un’altezza compatibile con la loro osservazione, e di partecipare a laboratori didattici a tema in collaborazione con Poliedro Cultura, utilizzando tutti i materiali cari all’artista per realizzare opere personali che saranno esposte nell’ambito del percorso museale. “Nuvolo for Kids” sarà a ingresso completamente gratuito per gli studenti, ma anche per i visitatori adulti, che potranno muoversi attraverso cinque sale della nuova ala espositiva del museo di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, allestite con circa 60 realizzazioni dell’artista che rappresentano tutti i cicli pittorici della sua produzione, comprese serotipie su pvc trasparente mai presentate al pubblico. L’iniziativa dell’Associazione Archivio Nuvolo, rivolta a tutti gli istituti del comprensorio altotiberino, ha già ottenuto oltre 300 prenotazioni e si presenta come un modello di promuovere l’arte tra le nuove generazioni, potenzialmente esportabile in tutto il territorio nazionale. In questi termini hanno salutato il progetto la vice ministra dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Anna Ascani, il sindaco Luciano Bacchetta e il consigliere regionale Michele Bettarelli, che stamattina hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa insieme al vice presidente dell’Associazione Archivio Nuvolo Paolo Ascani e al tesoriere Sandro Renghi. “Per la prima volta una mostra viene pensata per i bambini, che potranno ammirare l’arte, toccare l’arte, produrre l’arte, nel contesto familiare di opere ispirate dalla cultura e dal territorio di Città di Castello come quelle di Nuvolo – ha sottolineato la vice ministra Ascani – con un format molto interessante, che potrebbe superare i confini locali ed estendersi ad altre realtà ed altri artisti”. Di “una bellissima iniziativa che l’amministrazione comunale sostiene in maniera convinta” ha parlato il sindaco Bacchetta, che ha evidenziato come “far crescere nei bambini una sensibilità artistica è importante, come è fondamentale far conoscere la vita e le opere di una persona che ha caratterizzato la realtà culturale del nostro territorio per moltissimi anni”. Dal consigliere regionale Bettarelli sono venuti la sottolineatura dell’opera di Nuvolo, “un patrimonio di Città di Castello, dell’Umbria e dell’intera nazione, che ha rappresentato uno straordinario esempio di promozione della cultura dal livello locale al livello mondiale” e il plauso “alla proficua collaborazione tra l’Associazione Archivio Nuvolo e il Comune per stimolare la sensibilità e la conoscenza dei bambini nei confronti dell’arte”. Il progetto “Nuvolo for kids” prosegue idealmente la linea didattica già disegnata da Nuvolo durante il suo periodo di insegnamento scolastico: la libertà di fare arte e di incoraggiare la creatività. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Città di Castello, dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia, dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento, dice l’articolo 33 della Costituzione italiana, un principio al quale il Nuvolo insegnante si appellava ogni qual volta subiva dall’alto pressioni nel redigere e rispettare un programma didattico, nella convinzione che la creatività artistica non dovrebbe mai, in alcun caso, essere influenzata dal mondo esterno”, ha osservato Paolo Ascani, che ha ricondotto il motivo ispiratore del progetto anche ai risultati di alcuni studi di pedagogia, “secondo i quali i bambini fino agli otto anni di età non subiscono alcun condizionamento da ciò che li circonda e sono quindi in grado di approcciarsi senza pregiudizi all’esperienza artistica”. Delle cinque sale dedicate al progetto, tre ospiteranno l’esposizione delle opere del di Nuvolo, una sarà allestita come laboratorio didattico, dove i bambini potranno creare i loro elaborati, e una sarà riservata, da marzo ad aprile, all’esposizione degli elaborati che gli studenti avranno creato durante la visita alla mostra. “Il progetto ha come scopo primario quello di incentivare l’espressione artistica e la creatività nei bambini – ha rimarcato Renghi – pertanto i partecipanti saranno liberi di ammirare la mostra come meglio credono, senza visita guidata, soffermandosi sulle opere che ritengono più affascinanti ed evitando le altre se riterranno. Ci sarà Nuvolo, in versione fumetto, che offrirà loro le informazioni per comprendere ciò che stanno osservando e potranno cimentarsi con gli strumenti a lui cari per dare vita a creazioni personali”.Giorgio Ascani nasce nell’ottobre del 1926 a Città di Castello. Già nel 1933 si avvicina all’arte, dipingendo gli scenari di un teatrino organizzato dai genitori per intrattenere i vicini durante la guerra. Nel 1943, dopo la morte del padre inizia a lavorare alle Ferrovie, ma non abbandona la sua passione dipingendo stendardi per le processioni cittadine, scenografie teatrali e intervenendo, su commissione di monsignor Cipriani, allora Vescovo di Città di Castello, nelle chiese di Santa Maria delle Grazie e San Domenico nell’esecuzione di piccoli decori e restauri. Nel 1944, partecipa come partigiano alla Resistenza nella Brigata Proletaria d’Urto “San Faustino” ed è proprio in questa situazione che, grazie all’imprevedibilità e al silenzio con cui appariva e scompariva tra le colline umbre, gli viene dato il soprannome di “Nuvolo”, che lo identificherà per tutta la vita. Nel 1949, in occasione di una personale allestita presso la “Galleria dell’Angelo” di Angelo Baldelli, conosce il concittadino Alberto Burri che di lì a breve gli chiederà di seguirlo a Roma per aiutarlo con un importante lavoro. I due condivideranno lo studio in via Margutta fino al 1952, qui conoscerà tra gli altri: Colla, Cagli, Mannucci, Villa, con cui nascerà un sodalizio artistico e una profonda amicizia. Già nel 1952, inizia a sperimentare la tecnica serigrafica applicata all’arte, creando i suoi primi unici. Collaborerà, qualche anno dopo, anche alla stampa di alcuni silk-screen per “Arti Visive”, rivista dell’arte informale diretta da Colla e Villa, ed in seguito dal fratello Ascanio. Per la sua prima mostra personale dovrà attendere il maggio del 1955, alla Galleria “Le carrozze” di Roma, seguita da una seconda a giugno alla Galleria “Numero” di Firenze, esposizioni presentate rispettivamente da Villa e da Cagli. Il successo è immediato e solo due anni dopo è già un artista internazionale, tanto da esporre alla 19esima biennale al Brooklyn Museum nella mostra collettiva “Trends in watercolor Today, Italy-United States”. Nel 1958 viene notato anche da Peggy Guggenheim che acquista numerose opere elogiandone il lavoro. Negli anni 60, l’artista decide consapevolmente di allontanarsi dalle gallerie che gestivano le compravendite di opere d’arte scomparendo dal mer-cato ufficiale. Nel 1968 apre, in via Lungotevere Artigiani a Roma, l’Atelier di Serigrafia (“Multiplo serigrafico” a Città di Castello dal 1985), nel quale riproduce opere grafiche per molti suoi amici e colleghi, tra cui: Accardi, Boetti, Burri, Cagli, Colla, Fazzini, Gut-tuso, Kounellis, Sol Lewitt, Mastroianni, Merz, Mirko, Pistoletto, Rotella, Turcato, e molti altri. Nel 1969 vince il suo primo con corso per la cattedra di disegno all’Istituto d’Arte di Vasto; la professione di insegnante lo porterà prima a Foggia, poi a Roma ed infine all’Accademia delle Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, dove sarà direttore fino al 1984. L’entusiasmo e la voglia di sperimentare tecniche artistiche, in varie forme, lo accompagneranno fino al 2008.
Scomparso Luigi Camici, re degli allenatori del Galloppo italiano, cordoglio anche dall’Altotevere
Cordoglio e vicinanza alla famiglia anche dal comune di Città di Castello e dai vertici della Mostra Nazionale del Cavallo per la scomparsa a 93 anni di Luigi Camici, conosciuto nell’ambiente dell’ippica come “Sor Luigi”, uno dei più grandi allenatori del galoppo italiano. Un signore dell’ippica italiana che ha vinto tutto quello che c’era da vincere ed ha legato il suo nome e quello del figlio Fabrizio, noto allenatore, anche all’Umbria e a Città di Castello. Con Tony Bin, il leggendario cavallo di Luciano Gaucci, dell’Allevamento White Star, giubba giallo-rossa con stella bianca, ha vinto nel 1988 l’ Arc de Triomphe a Parigi, la più importante corsa al mondo ricca di fascino e di storia ed ha allenato, assieme al figlio Fabrizio, i cavalli della Scuderia “Ippica Caldese” di Giuseppe Ponti e del team manager, Riccardo Gualdani con il quale vantava legami di grande amicizia. “La figura imponente di Luigi Camici per alcuni anni si è intrecciata con le vicende sportive della scuderia tifernate dell’imprenditore Giuseppe Ponti e della signora Mirella Bianconi, inoltre attraverso il cavalier Riccardo Gualdani, abbiamo avuto l’onore di averlo ospite in alcune serate all’ippodromo, Savio di Cesena, in occasione dei Premi dedicati all’altotevere alla mostra del cavallo e al comune. Un vero e proprio signore dell’ippica, garbato nei modi e di grande saggezza che riusciva ad incantare tutti con i racconti dei trionfi ottenuti negli ippodromi di tutto il mondo”, hanno dichiarato l’assessore Massimo Massetti e il Presidente della Mostra Nazionale del Cavallo, Marcello Euro Cavargini, unitamente a Mirella e Giuseppe Ponti. Condoglianze alla famiglia e ai vertici dell’ippodromo “Capannelle” di Roma dove la famiglia Camici è praticamente una istituzione.CDCNOT/2019/12/21/COMINLINEA
Presentato alla Carducci, il volume su Raffaello Sanzio
“L’Alta Valle del Tevere è una terra di confine tra regioni in cui si manifestano sperimentazioni e si elabora un linguaggio nuovo che diventa identitario. Nell’anno 1500 , ma gli studi di Anna Maria Ambrosini Massari in questo libro fanno intravedere una data anche precedente, compare il giovanissimo Raffaello. A Città di Castello Raffaello lascia la Pala Baronci, la Crocifissione Mond, lo Sposalizio della Vergine e lo Stendardo della Trinità, l’unico ancora oggi conservato nella Pinacoteca Comunale a Palazzo Vitelli. I 4 o 5 anni di lavoro di Raffaello per Città di Castello sono stati celebrati e indagati a lungo , ma in realtà rappresentano gli aspetti più affascinanti dell’attività del Sanzio e vale la pena di ripensarli ancora per capire fino in fondo quale possa essere la sua vera formazione, le sue invenzioni e i rapporti con gli artisti della sua generazione.” E’ quanto hanno dichiarato da Mattia Giancarli, che assieme ad Anna Maria Massari Ambrosini e Alessandro Delpriori sono gli autori del volume, “Prima e dopo Raffaello, Città di Castello e il Rinascimento” realizzato dalla casa Editrice Quattroemme, Artegraf e Cartoedit, ieri pomeriggio nel corso della presentazione presso la sala convegni della Biblioteca comunale “G.Carducci” alla presenza del sindaco, Luciano Bacchetta, del vescovo, Monsignor Domenico Cancian e della professoressa Laura Teza, associato Storia dell’arte moderna Universita’ di Perugia. L’incontro coordinato da Letizia Guerri si è inserito a pieno titolo nella fase che precede il Quinto Centenario dalla morte di Raffaello Sanzio, che vedrà Citta’ di Castello assieme a Urbino e Perugia protagonista da ottobre 2020 a gennaio 2021 di mostre e iniziative di livello internazionale. “Il libro è una testimonianza della grandezza della provincia italiana, un territorio che non finisce mai di stupire , che cela sempre una sorpresa e una scoperta,” hanno concluso gli autori.
Getta spray urticante all’interno di un bar senza motivo
La mattina del 16 dicembre u.s. all’interno di un noto bar di Città di Castello alcuni avventori hanno avvertito una forte irritazione agli occhi e alla gola realizzando che nel locale si fosse propagato del gas urticante.
Tutti i presenti sono subito usciti all’esterno ed i proprietari del locale hanno allertato i soccorsi e sul posto sono giunti i vigili del fuoco ed i Carabinieri. Dopo che i primi hanno provveduto alla bonifica del locale i Carabinieri sono potuti entrare ed hanno iniziato le indagini per stabilire cosa fosse successo.
Grazie anche all’aiuto delle telecamere presenti all’interno del bar, si è presto giunti alla risoluzione del giallo constatando che un uomo, poi identificato in un 71enne di Città di Castello, nella sala giochi annessa al bar, aveva estratto una bomboletta spargendo il contenuto nell’ambiente.
Nessuna persona è rimasta intossicata o è ricorsa alle cure mediche.
L’uomo, comunque, è stato ugualmente denunciato all’Autorità Giudiziaria dai militari della Stazione di Città di Castello per il reato di getto pericoloso di cose. Sconosciute, al momento, le motivazioni del gesto.
Ruba tra gli scaffali di un centro commerciale, arrestato 49enne
Nella tarda serata del 18 dicembre u.s. presso un centro commerciale di Città di Castello un addetto alla sicurezza, insospettito dai movimenti di un uomo tra gli scaffali, gli ha intimato di fermarsi per un controllo ma, per tutta risposta l’uomo ha superato le casse dirigendosi velocemente verso l’uscita. A questo punto l’addetto alla sicurezza gli si è parato davanti ma l’uomo lo ha aggredito facendo nascere un parapiglia ed una colluttazione riuscendo, comunque, a guadagnare l’uscita dal centro commerciale.
L’allarme, lanciato alla centrale operativa dei Carabinieri, ha fatto si che una pattuglia del Radiomobile che si trovava proprio in zona per i controlli rinforzati presso gli esercizi commerciali in occasione delle imminenti festività natalizie, riuscisse a rintracciare e bloccare l’individuo poco distante. L’uomo, un 49enne di Sansepolcro, è stato trovato in possesso di alcuni generi alimentari che aveva rubato poco prima al supermercato e occultato sotto al cappotto e pertanto è stato arrestato per il reato di rapina. Questa mattina è stato processato con rito direttissimo avanti al Tribunale di Perugia che ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà il reo in attesa dei termini a difesa richiesti.
Si chiude il progetto dell’Aucc onlus sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Si conclude il progetto E Allora Spogliati dell’Aucc onlus sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. 353 persone visitate gratuitamente dai medici dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus.
Il progetto si è svolto a novembre e dicembre nei comuni di Umbertide, Lisciano Niccone, Pietralunga e Montone. Tre dermatologhe si sono alternate in dodici giornate fornendo la mappatura dei nei e visite specialistiche gratuite.
Dei 353 pazienti visitati oltre la metà erano donne con un’età media di 43 anni. Otto anni il paziente più piccolo e ottantaquattro quello più anziano visitato dalle dermatolghe dell’Aucc onlus.
I fattori di rischio per lo sviluppo di tumori della pelle maggiormente riscontrati sono stati il fototipo chiaro (158 pazienti, 53%) e la storia personale di ripetute ustioni solari (100 pazienti).
Nell’11 % dei visitati le ustioni erano associate ad una esposizione solare prolungata, con un numero di ore trascorso all’aperto maggiore di 35 a settimana per 18 anni per cause professionali (braccianti agricoli o lavori nell’edilizia).
In quaranta pazienti si sono riscontrati nevi atipici e nove le lesioni fortemente sospette per melanoma per le quali è stata richiesta una asportazione chirurgica per esame istologico.
Su 56 lesioni, invece, sono stati richiesti esami di approfondimento diagnostico, quali l’epiluminescenza digitale da ripetere a 3 o 6 mesi di distanza, o la microscopia confocale. Al 64,84% dei pazienti è stata consigliata una visita di controllo annuale e al 19,25% (soggetti con pochi nevi e nessun fattore di rischio) un controllo ogni 2-3 anni. Tutti sono stati istruiti sull’importanza dell’autoesame e di una fotoprotezione adeguata.
Il progetto si è realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e grazie alla collaborazione di Enti pubblici, associazioni, farmacie e molti volontari.