Sono due gli ospedali della Usl Umbria 1 che hanno ricevuto dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, i bollini rosa, su una scala da 1 a 3, per il biennio 2020-2021. In particolare, l’ospedale di Città di Castello ha ricevuto tre bollini rosa, il punteggio massimo, mentre l’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino due bollini. I Bollini Rosa sono il riconoscimento che la Fondazione Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.
L’ospedale di Città di Castello è al 4° posto in Umbria per numero di nascite (fonte dati Programma Nazionale Esiti 2018 di Agenas) con una media di circa 600 parti nel biennio 2017/18, di cui il 24% in analgesia e sotto il 23% con taglio cesareo (migliore rispetto allo standard ministeriale fissato al 25%). Oltre ciò l’ospedale tifernate è sede di una della quattro Breast Unit regionali, con una media annuale di oltre 300 interventi chirurgici per carcinoma alla mammella, e di un ambulatorio dedicato alle problematiche post-partum del pavimento pelvico.
L’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino ha visto, invece, 450 parti nel 2019 con un incremento di ben 100 unità rispetto al 2018. L’aumento è dovuto anche alla mobilità attiva delle donne provenienti dalla regione Marche che, dopo la chiusura del punto nascita di Fabriano, trovano nell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino un percorso nascita di elevata qualità i cui punti forti sono accoglienza, umanizzazione e professionalità.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati selezionati gli ospedali: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute specificatamente femminili e patologie trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi clinico-assistenziali in grado di assicurare un approccio efficace ed efficiente in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della paziente e di ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e degenza della donna tra cui il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei bollini rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da quasi 500 domande suddivise in 18 aree specialistiche, due in più rispetto alla precedente edizione per l’introduzione di dermatologia e urologia. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, direttore del dipartimento di scienze della salute della donna, del Bambino e di sanità pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate. Rispetto al bando precedente, a livello nazionale, gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 306 a 335.
A partire dal 7 gennaio 2020 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per Regione, con l’elenco dei servizi valutati.
“E’ un riconoscimento importante per la nostra Azienda – commenta il commissario straordinario della Usl Umbria 1 Luca Lavazza – e per tutti gli operatori che lavorano con impegno per offrire servizi con accoglienza e umanizzazione dedicati alla salute della donna ”.
“Insieme ai Bollini argento dei servizi territoriali – sottolinea Manuela Pioppo, responsabile dello staff Sviluppo Qualità e Comunicazione – ci impegniamo sempre di più nell’ottica del progressivo miglioramento dell’offerta assistenziale dei servizi ospedalieri dedicati alla salute della donna”.
Bollini rosa, Città di Castello e Branca gli ospedali a misura di donna della Usl Umbria1
Demolizione e ricostruzione scuola dell’infanzia “Marcella Monini”, firmato il contratto con la ditta aggiudicataria
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San Giustino: uomo di 66 anni si ustiona, gravemente, mentre accende un braciere con la benzina
Nella notte dell’11 dicembre un uomo di 66 anni residente a San Giustino è rimasto gravemente ustionato mentre tentava di accendere un braciere con la benzina. L’uomo è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Città di Castello con ustioni de lI e III grado sul 90% del corpo e con lesioni da inalazione e calore alle vie aree. Viste le gravi condizioni è stato immediatamente trasferito al Centro ustioni dell’ospedale di Pisa dove è ricoverato in prognosi riservata.
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NATALE TRA UMBRIA E TOSCANA V Edizione 2019, prossimo appuntamento a al Santuario di santa Maria a Petriolo di Citerna
Nell’ambito dell’iniziativa NATALE TRA UMBRIA E TOSCANA promossa dalla Diocesi di Città di Castello – Museo diocesano e realizzata in collaborazione con i Comuni di Città di Castello, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide e Sansepolcro si terrà il secondo concerto:
CITERNA
Petriolo, Santuario di Santa Maria
Venerdì 13 dicembre ore 21.00
Christmas in the air
Quartetto Cherubini
Con la partecipazione della “Schola Cantorurm
don Vittorio Bartolomei” di Anghiari
L’ appuntamento è in collaborazione con il Comune di Citerna.
Ingresso libero.
Per informazioni e prenotazioni: 075 8554705
Edicole come sportelli decentrati del comune: proposta di Tavernelli e Massetti al consiglio
Con i quotidiani, periodici, settimanali e mensili, in edicola anche certificati a portata di clienti-cittadini. Le edicole potrebbero infatti diventare sportelli decentrati del Comune di Città di Castello. Lo propone un’interrogazione dei consiglieri comunali del PD Luciano Tavernelli e Vittorio Massetti. Quest’ultimo, illustrando il documento al consiglio comunale di lunedì 9 dicembre 2019, ha spiegato che “Le edicole sono in sofferenza e non solo per la crisi che investe i giornali cartacei. Nuove norme amministrative e di carattere tributario, sono già state adottate da questa amministrazione a favore di questa realtà (riduzione del 50% della Cosap, ndr). Le edicole, in forte diminuzione, hanno da sempre rappresentato un presidio di informazione molto diffuso nel territorio, essendo ben dislocate e diffuse in quartieri e frazioni. Le consideriamo quindi una risorsa sia culturale da sostenere, che sociale da non smantellare. Nei casi in cui al cittadino, ad esempio, serva stampare una certificazione di qualunque tipo (nascita, matrimonio, morte) o rinnovare la carta d’identità, questo non dovrà più essere costretto a recarsi di persona agli uffici dell’Anagrafe, ma gli basterà presentarsi davanti all’edicola di fiducia. Una svolta che potrebbe anche garantire agli utenti fasce orarie giornaliere complete, sabato compreso”. Tavernelli e Massetti, infatti, interrogano la giunta circa “l’opportunità di intervenire per offrire, alle edicole che ne facciano richiesta, la possibilità di diventare uffici decentrati dell’amministrazione comunale, favorendo in questo modo non solo l’attività delle edicole stesse, ma anche la delocalizzazione fisica nel territorio di attività oggi concentrate in soli due punti del Comune”. Nella risposta l’assessore ai Servizi Demografici Monica Bartolini ha detto che “Alcune città stanno sperimentando con risultati positivi l’esperienza. Dal punto di vista tecnico occorre verificare le modalità e stipulare delle convenzioni. Ci sono rilievi che riguardano la privacy. In ogni caso tali servizi non saranno risolutivi per la crisi delle edicole ma darò mandato agli uffici di approfondire. Dal punto di vista politico, le sperimentazioni coinvolgono anche tabaccherie, sindacati, assicurazioni e sportelli delle partecipate. Il servizio diffuso deve esserlo a 360 gradi, attraverso un avviso pubblico”. Nella replica Tavernelli ha aggiunto che “digitalizzare le edicole è un processo positivo che dovremmo introdurre specialmente con il prossimo passaggio tecnologico. L’edicola sono superate con i giornali on line ma potrebbero diventare un punto di riferimento per l’e-commerce o per gli altri adempimenti burocratici. Lavoriamoci”.
“Fascino Mediterraneo” una Finalissima indimenticabile a Città di Castello.
Grande successo a Città di Castello (Pg) alla Finalissima del Concorso Nazionale e Internazionale “Fascino Mediterraneo” ideato e diretto dalla Patron Carla Terranova. Qualche giorno fa le concorrenti hanno animato le vie della Città portando una ventata di allegria mentre si dirigevano verso il bellissimo Palazzo Comunale, il Palazzo dei Priori. In questa importante sede tutte le donne, la Patron e lo Staff sono state festeggiate con un ricco buffet offerto dalla Pasticceria Benedetti e un brindisi con alcuni rappresentanti del Consiglio Comunale. Il giorno seguente, l’ampio salone dell’Hotel Ristorante “Il Boschetto” a Città di Castello (Pg) si è trasformato in una sfavillante sede per Concorsi da far invidia anche alla storica Miss Italia. Tutti i convenuti hanno potuto ammirare una fantastica esposizione di luccicanti corone, di tantissime fasce divise per categoria, di doni per i vincitori per non parlare dei tantissimi tavoli sapientemente imbanditi per una cena che si è rivelata luculliana. Tutti sono rimasti affascinati dalla lunghissima passerella rossa che trionfava al centro della sala e resa ancor più festosa grazie ai fuochi d’artificio per interni curati dalla Pirotecnica di Maurizio Franzé. All’apertura della Serata i numerosissimi concorrenti, elegantemente vestiti in abito rosso, hanno sfilato intonando l’Inno d’Italia e i commensali e gli ospiti Vip intervenuti – a rappresentare il mondo della cultura, del cinema, della moda e dello spettacolo in genere – si sono alzati in piedi, manifestando una certa commozione di fronte a questo emozionante momento corale, in cui tutti hanno cantato l’inno di Mameli. La splendida conduttrice Paola Zanoni, dopo i ringraziamenti di rito nei confronti dello staff organizzativo, degli sponsor e del Comune di Città di Castello che ha dato il patrocinio, ha invitato sul palco la Patron Carla Terranova che ha ricordato a tutti che “Il mio concorso è nato per le donne che per diversi motivi hanno perso la gioia di sentirsi apprezzate come tali; ho aperto questo concorso anche ai Mister perché Fascino Mediterraneo può far sognare o continuare a far sognare”. La Patron ha poi invitato sul palco la Principessa Conny Caracciolo, alla quale è stata consegnata una targa firmata dalla Patron e dal Sindaco, come ringraziamento per aver accolto l’invito a partecipare nella veste di Madrina alla Finalissima a Città di Castello. Tanti applausi per le entrate con i due abiti da sera in lungo e in corto delle Miss, Lady, Over, Overissime, Curvy e in abito elegante dei Mister e sulle note delle splendide musiche a cura del noto cantante e Dj Raffaele Greco. Tutti i concorrenti hanno sfilato sotto lo sguardo attento della giuria presieduta da Marco Pruscini e Luigi Bartolini e formata da: la Principessa Conny Caracciolo, il Patron di Top Girl Europa Dott. Massimo Granelli, la sceneggiatrice e pluripremiata regista Dott.ssa Rita Giancola, l’imprenditore umbro Alessandro Capaccioni, la nota regista cinematografica Annarita Campo e la gladiatrice e attrice Monica Paolucci, i personaggi televisivi Paola Pinto, Titti Urbano, due bellissime donne rese famose per aver partecipato a Uomini e Donne di Maria De Filippi. Tutti i concorrenti sono stati applauditi e apprezzati per la bellezza, l’eleganza e il portamento da un parterre ricco di ospiti importanti come Valerio Mancini Vice Presidente Assemblea Legislativa della Regione Umbria, Alessandro Castellani scrittore e poeta che con la sua arte sa toccare il cuore delle persone, la stilista delle dive Rosa Fino direttamente da Montecarlo, da “Uomini e Donne” Riccardo Borroni e Stefano Torrese, Franco di Maio (quest’ultimo sta lavorando come attore cinematografico), il noto cantautore Toni Malco e una grande professionista nell’ambito della medicina la Dott.ssa Ilaria Vinerbi. Dell’efficientissimo team organizzativo hanno fatto parte Cesira Valeri, Dott. Walter Valentini, Romina Diana, Dott. Massimo Granelli, la coreografa Emanuela Gaggioli e l’addetto stampa Francesco Caruso Litrico. Tutte le riprese video e le foto sono state effettuate da Andrea Masciocchi, Paolo Franceschini e Paolo Casaro. La finalissima di Fascino Mediterraneo ha avuto un programma ricchissimo di sorprese e partecipazioni televisive, tra queste Marcello Favola detto Marcy, produttore e ideatore del programma NEW GENERATION TV-Roma che va in onda su LA 4 ITALIA-GOLDTV, un format che si è ispirato alla storica “Non è la Rai” di Boncompagni. In chiusura tanti applausi alla Patron Carla Terranova e alle vincitrici e vincitori Nazionali per le diverse categorie, che hanno festeggiato il traguardo raggiunto condividendo il loro entusiasmo con la giuria e con tutte le centinaia di persone intervenute.
Mantenere attivi lo sportello Afor e gli altri servizi, compresi quelli sportivi. Lo chiede in una nota il Gruppo Consiliare PD Umbertide
<< Tra le ultime interrogazioni presentate all’Amministrazione comunale si chiede di lavorare efficacemente per evitare ulteriori chiusure di quelli che sono i servizi principali del nostro territorio, compresi quelli che vanno a sostegno delle nostre attività imprenditoriali locali.>> spiegano dal gruppo Consiliare PD. << Infatti abbiamo chiesto delucidazioni, e quindi garanzie, a partire dal mantenimento dello sportello locale di quella che è la oramai ex Comunità Montana, oggi ricompresa nel processo di riorganizzazione regionale che l’ha vista assorbita dall’Agenzia Forestale Regionale (AFOR). Insieme a tutto il comprensorio altotiberino, l’ufficio sito in via del Vignola 4 rappresenta ancora un punto di riferimento per le centinaia di aziende agricole e ditte forestali dislocate nei comuni di Umbertide, Montone, Pietralunga e Lisciano Niccone. Ciò significa il normale svolgimento delle funzioni in materia di boschi, di attività come quella agricola e le altre ad essa connesse. Quindi, per specificare, supporto per la ceduazione annuale degli alberi, l’impianto in nuovi siti e l’attività istruttoria relativa alla documentazione per danni delle sempre più frequenti calamità naturali che affliggono l’agricoltura. Questi soltanto alcuni esempi per sottolineare il ruolo che viene svolto localmente dallo sportello in sintonia e collaborazione con la struttura AFOR nell’Alto Tevere. A fronte di quanto detto, si è chiesto al Comune di impegnarsi per dare continuità a tale servizio passando se necessario anche per un confronto con la rinnovata Giunta regionale, scongiurando ogni ipotesi di chiusura o di delocalizzazione dello sportello frequentato settimanalmente da molti agricoltori e operatori del settore forestale. E’ un tema questo dei servizi che già abbiamo discusso nell’ultimo Consiglio, sollevando le molte perplessità circa la chiusura dell’ufficio di Umbra Acque e dello sportello CUP in Largo Cimabue. Non a caso abbiamo insistito per un approccio più organizzativo nella gestione di questi e degli altri servizi erogati nel Comune di Umbertide proprio per evitare anomalie o carenze come quelle che diversi Umbertidesi ci hanno riferito in merito alle improvvise chiusure di alcune strutture sportive e quindi la difficoltà a trovare soluzioni alternative in tempi brevi. Ci fa piacere infatti che siano partiti quei lavori alla palestra delle scuole medie Mavarelli-Pascoli che come gruppo consiliare avevamo comunicato lo scorso gennaio su base della richiesta dell’allora Commissario Prefettizio; 200 mila euro che andranno a riqualificare un’importante edificio frequentato dalle associazioni del territorio, che come tutte le altre strutture del Comune ad indirizzo sportivo dovranno essere fruibili da parte di tutti coloro che vorranno esercitare i diversi sport.>>
<< Tra le ultime interrogazioni presentate all’Amministrazione comunale si chiede di lavorare efficacemente per evitare ulteriori chiusure di quelli che sono i servizi principali del nostro territorio, compresi quelli che vanno a sostegno delle nostre attività imprenditoriali locali.>> spiegano dal gruppo Consiliare PD. << Infatti abbiamo chiesto delucidazioni, e quindi garanzie, a partire dal mantenimento dello sportello locale di quella che è la oramai ex Comunità Montana, oggi ricompresa nel processo di riorganizzazione regionale che l’ha vista assorbita dall’Agenzia Forestale Regionale (AFOR). Insieme a tutto il comprensorio altotiberino, l’ufficio sito in via del Vignola 4 rappresenta ancora un punto di riferimento per le centinaia di aziende agricole e ditte forestali dislocate nei comuni di Umbertide, Montone, Pietralunga e Lisciano Niccone. Ciò significa il normale svolgimento delle funzioni in materia di boschi, di attività come quella agricola e le altre ad essa connesse. Quindi, per specificare, supporto per la ceduazione annuale degli alberi, l’impianto in nuovi siti e l’attività istruttoria relativa alla documentazione per danni delle sempre più frequenti calamità naturali che affliggono l’agricoltura. Questi soltanto alcuni esempi per sottolineare il ruolo che viene svolto localmente dallo sportello in sintonia e collaborazione con la struttura AFOR nell’Alto Tevere. A fronte di quanto detto, si è chiesto al Comune di impegnarsi per dare continuità a tale servizio passando se necessario anche per un confronto con la rinnovata Giunta regionale, scongiurando ogni ipotesi di chiusura o di delocalizzazione dello sportello frequentato settimanalmente da molti agricoltori e operatori del settore forestale. E’ un tema questo dei servizi che già abbiamo discusso nell’ultimo Consiglio, sollevando le molte perplessità circa la chiusura dell’ufficio di Umbra Acque e dello sportello CUP in Largo Cimabue. Non a caso abbiamo insistito per un approccio più organizzativo nella gestione di questi e degli altri servizi erogati nel Comune di Umbertide proprio per evitare anomalie o carenze come quelle che diversi Umbertidesi ci hanno riferito in merito alle improvvise chiusure di alcune strutture sportive e quindi la difficoltà a trovare soluzioni alternative in tempi brevi. Ci fa piacere infatti che siano partiti quei lavori alla palestra delle scuole medie Mavarelli-Pascoli che come gruppo consiliare avevamo comunicato lo scorso gennaio su base della richiesta dell’allora Commissario Prefettizio; 200 mila euro che andranno a riqualificare un’importante edificio frequentato dalle associazioni del territorio, che come tutte le altre strutture del Comune ad indirizzo sportivo dovranno essere fruibili da parte di tutti coloro che vorranno esercitare i diversi sport.>>
Sansepolcro, giovedì 12 dicembre Giulio Scarpati e Valeria Solarino nel Misantropo di Molièr
È in programma giovedì 12 dicembre alle 21:00 il secondo spettacolo della Stagione Teatrale 2019-20 organizzata dal Comune di Sansepolcro in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus. Al Teatro Dante farà tappa un grande classico del teatro che ironizza, senza ipocrisia, le ambiguità, i difetti e le imperfezioni dell’umanità: il Misantropo di Molière.
Lo spettacolo – Un testo immortale, portato in scena dalla compagnia Gli Ipocriti, per la regia di Nora Venturini, con due protagonisti come Giulio Scarpati e Valeria Solarino che sanno calarsi al meglio nei panni dei protagonisti Alceste e Celimene.
L’aspetto privato, in questo capolavoro, che si muove sempre in equilibrio tra commedia e tragedia, è importante sia dal punto di vista teatrale, che da quello sociale, perché ne evidenzia il fattore umano e, dalla corte del re Sole, lo porta dritto a noi. Se Alceste è “nostro contemporaneo” nella sua indignazione impotente e donchisciottesca contro la falsità e la corruzione, sono “nostri contemporanei”, tragici e comici insieme, anche Alceste e Celimene come coppia sentimentalmente impossibile: non si capiscono ma si amano, si sfuggono ma si cercano, si detestano ma si desiderano.
Sono un uomo e una donna di oggi, con torti e ragioni equamente distribuiti, protervi nel non cedere alle richieste dell’altro, non disposti a rinunciare alle proprie scelte di vita, in perenne conflitto tra loro. Nei loro difetti possiamo a turno ritrovarci e riconoscerci; e ne ridiamo, guardandoci allo specchio.
Servizio babysitting – Da quest’anno, grazie al sostegno di Coop, il teatro offre un servizio di babysitting per le famiglie con bambini, mettendo a disposizione uno spazio ricreativo e operatori dell’infanzia a cui affidare i propri figli durante lo spettacolo. A svolgere il servizio, su prenotazione obbligatoria, saranno le operatrici dell’associazione L’Albero e La Rua.
Info e contatti – Biblioteca Comunale di Sansepolcro 0575 732219; Fondazione Toscana Spettacolo www.toscanaspettacolo.it
Albero di natale “multietnico” alla scuola di formazione G.O. Bufalini realizzato con cartoncini colorati con i nomi degli allievi italiani e stranieri a testimoniare un abbraccio di fratellanza
Un albero “multietnico” a dir poco originale quello realizzato al Centro di Istruzione e Formazione Professionale “G.O. Bufalini” di Città di Castello. Accanto alle palline, alle luci, ai fiocchi agli oggetti colorati che ornano i rami dell’abete non passano inosservati i nomi degli insegnanti, dei tutor, dei ragazzi che frequentano la scuola, italiani e stranieri, senza distinzione di origine e religione. Un bel esempio di integrazione e condivisione di tradizioni e consuetudini. Affrontare le festività in un contesto di multietnicità significa anche cercare formule nel rispetto della tradizione e delle diverse culture. La festa di Natale non è solo simbolo religioso ma anche messaggio di accoglienza e pace universale. Sul filo di queste scelte gli insegnati della Scuola Bufalini hanno deciso, dentro quel piccolo laboratorio umano che sono le classi, di lavorare insieme partendo proprio dalla creazione delle decorazioni e sporcandosi le mani. “Abbiamo riciclato vecchi fiocchi con colla, colore e paillettes – raccontano gli insegnanti – le decorazioni dell’Albero sono state create a partire dalla cartapesta, abbiamo recuperato vecchi materiali e insegnato ai ragazzi come plasmare e far rinascere sotto nuove forme oggetti vecchi e dimenticati”. Infine a coronamento del lavoro fatto insieme arricchiscono l’albero cartoncini colorati con i nomi di ogni singolo allievo, degli insegnanti, dei tutor e di tutto lo staff della scuola come in un simbolico abbraccio natalizio.
Pallavolo serie B/1 F: Errichiello “troppo timorose di sbagliare: un condizionamento che dobbiamo eliminare”
È un momento difficile per la Co.Me.T. Volley Città di Castello: le tre sconfitte di fila e la posizione di classifica parlano chiaro. Con l’opposto Caterina Errichiello cerchiamo di analizzare quali sono i problemi che attanagliano la squadra e quale può essere la soluzione più efficace. Partiamo dallo 0-3 di Capannori, con due vistosi black-out della squadra: un parziale di 1-10 nel primo set e addirittura di 0-13 nel secondo. Perché? “Loro sono intanto una squadra forte – afferma la Errichiello – e il fatto di giocare insieme da diverso tempo è senza dubbio un valore aggiunto. In casa, poi, hanno un livello di battuta alto (pensiamo ai 3 ace di fila della Renieri, anche se i 14 che abbiamo incassato sono troppi) e noi ci siamo un po’ perse: è subentrata la demoralizzazione e abbiamo fatto una enorme fatica soprattutto in attacco, dove non siamo riuscite a fare le nostre normali giocate. Insomma, abbiamo rimediato una batosta”. Un barlume di sereno nel terzo set: c’è stato almeno un tentativo di reazione? “Sì, ma a quel punto era tardi. Il fatto di dover rincorrere il risultato sta diventando una costante per noi, che non partiamo bene. E recuperare terreno non è mai facile”. Che cosa è successo all’indomani dell’ottimo 3-1 sul Castelbellino? “Che sono subentrate delle difficoltà, da compensare con un maggiore lavoro e con un atteggiamento diverso: anche quando ci siamo trovate in vantaggio, non siamo state tranquille. Dobbiamo eliminare dentro di noi la paura degli errori: per meglio dire, bisogna accettarli di più e allora arriveremo a limitarli”. A livello personale, hai messo a segno 14 punti con un 38% di realizzazione: vuol dire che stai cominciando a “carburare” nella maniera auspicata? “Credo di aver disputato sabato scorso una buona prestazione, o quantomeno migliore rispetto ad altre, ma non è servito: quando la squadra perde, hai la sensazione che tutto sia stato inutile. A livello generale, mettiamoci un minimo di ambientamento da parte mia in un contesto nuovo, con un gruppo ancora in fase di assestamento. Sono poi abituata a ricevere molti palloni, ma qui ne ricevo ancora di più: succede allora che avversarie come l’Imola impostano principalmente la partita su di me. Per carità, non voglio con questo giustificarmi: contro l’Imola non ho giocato bene e basta. È una fase di rodaggio, la mia, ma fisicamente adesso sono a posto”. Due partite casalinghe di fila prima della sosta natalizia: Trevi sabato prossimo e Quarrata il 21 le ospiti del Pala Ioan. È il caso di dire che saranno le gare della verità per la Co.Me.T. Città di Castello? “Bisogna pensare a un’avversaria per volta e fare la quadra fra di noi. Concentriamoci quindi sul Trevi, che sarà agguerrito perché vuol cancellare il 2-3 interno subito per opera della 3M Perugia. Si prospetta quindi un’altra dura battaglia in un campionato che può riservare sorprese di ogni genere. La nostra posizione di classifica è divenuta delicata: ce la possiamo fare, a patto di dare il massimo e di scrollarci di dosso timori e condizionamenti di qualsiasi genere”.
“PD, Movimento 5 Stelle e gran parte della maggioranza bocciano l’emendamento della Lega che estendeva la Cittadinanza Onoraria ad Egea Haffner(esule istriana) e che condannava il massacro delle Foibe”
Siamo sorpresi di come alcuni gruppi consiliari del Comune di Sansepolcro si siano mossi nei confronti di una proposta di buon senso che è stata presentata dalla Lega per integrare la mozione su Liliana Segre.
Come è ormai ben noto, in molti Consigli Comunali in tutta Italia è stata presentata dal PD una mozione che impegna la Giunta a conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Riteniamo che questa iniziativa è stata ideata dal PDesclusivamente per motivi politici, a seguito della ormai ben nota votazione su Liliana Segre in Commissione Parlamentare, per fare opposizione alla parte politica avversa alla loro.
Nonostante tutto, in spirito collaborativo, la Lega ha presentato un emendamento alla mozione (già integrata dalla maggioranza con il conferimento della cittadinanza onoraria non solo a Liliana Segre, ma anche a Piero Terracina e a Sami Modiano), in cui si chiedeva che fosse conferita la Cittadinanza anche ad Egea Haffner, esule istriana.Si chiedeva anche di onorare tutte le vittime e i reduci della Shoah e delle Foibe.
Per quel che ci riguarda, non abbiamo avuto nessun problema, in Consiglio, a condannare tutti i regimi totalitari, di destra e di sinistra, dalla Shoah alle Foibe, e avremmo votato con determinazione un atto condiviso contro ogni forma di privazione della Libertà e della condizione di essere umano.
Evidentemente così non è stato per tutti i gruppi consiliari, che invece hanno portato motivazioni fuorvianti pur di non votare un emendamento di questo tipo. Se non ci stupiamo molto del Partito Democratico, ci stupiamo un po’ di più del Movimento 5 Stelle e dei gruppi consiliari Democratici per Cambiare e Insieme Possiamo, che fra le motivazioni portate, hanno dichiarato una “non attinenza” fra la mozione Segre e l’emendamento su Egea Haffner e sulle vittime delle Foibe, così come il fatto che non si potevano “unire le due cose”.
Per noi, invece, le due cose sono estremamente legate: non esistono morti di serie A e di serie B.
Il nostro voto di astensione, che non è un voto contrario, è motivato da un profondo rispetto verso le illustri personalità che erano citate nella mozione. Non abbiamo contribuito, però, con il nostro voto, ad alimentare una campagna di strumentalizzazione del PD in un tema così delicato.
Sarebbe stato meglio, forse, condannare tutti assieme ogni tipo di regime, ricordare e onorare tutte le vittime, senza dover poi uscire nei giornali per inutili strumentalizzazioni.
Alessandro Rivi (Lega)
Tonino Giunti (Forza Italia)
Castellari -Lega: “ll PD si sveglia grazie alle interrogazioni della Lega, meglio tardi che mai
Il Trasferimento degli uffici comunali e danni presso gli uffici della Asl di Trestina, la Lega deposita un’interrogazione, un consigliere di Trestina del PD, tratta l’argomento forzando il regolamento e trasformando una comunicazione in un’interrogazione mai depositata, Castellari “Se il lavoro della Lega serve a svegliare il PD ben venga”. E’ questo quanto accaduto nell’ultima seduta del consiglio comunale a Città di Castello. “Già è strano che un consigliere di maggioranza debba interpellare un assessore della giunta che appoggia – spiega il capogruppo della Lega Marco Castellari – ma ancora più incomprensibile è la scorrettezza istituzionale subita, se non altro per il fatto che come ammesso dallo stesso consigliere trestinese, era a conoscenza dell’interrogazione scritta depositata dalla Lega il 2 Dicembre ancora in attesa di risposta. Ci teniamo a sottolineare che le problematiche non hanno colore politico e come amministratori dobbiamo lavorare per il bene di tutti i cittadini. Ciò non significa però che un’interrogazione scritta importante come quella inerente agli uffici comunali e alla sede ASL di Trestina (tant’è che è stata richiesta scritta per dare risposte vere e concrete ai cittadini) venga discussa tra le comunicazioni in consiglio, utilizzata e fatta propria dalla maggioranza PD, prima ancora della risposta dall’assessore. La Lega, dove governa, ha un modo diverso di lavorare: i nostri consiglieri i problemi li fanno presenti agli assessori competenti, non aspettano che intervenga la minoranza a far emergere le criticità. Ma se questo serve a svegliare una partito in letargo ormai da anni ben venga, sappiate che abbiamo pronte altre interrogazioni da depositare, se può servire a dare altre risposte ai cittadini, provvederemo a farvele presenti anche a voi prima”
“Cinema senza frontiere” porta in primo piano le grandi questioni del nostro tempo primo appuntamento venerdì 13 dicembre all’officina della lana con la proiezione di “binxêt
Primo appuntamento per la rassegna “Cinema senza frontiere”, promossa dall’associazione “Altotevere senza frontiere Onlus” per approfondire alcune grandi questioni, spesso poco conosciute, del nostro tempo, a cominciare dalla delicata situazione del Medio Oriente tra Turchia, Siria, Iran e Iraq.
La proiezione, in collaborazione con l’associazione “Cdcinema” e grazie alla disponibilità della scuola “Bufalini”, sarà venerdì 13 dicembre alle ore 21 alla sala auditorium Officina della Lana di Città di Castello, in via San Bartolomeo. Gli appuntamenti proseguiranno a gennaio 2020, secondo un calendario che sarà pubblicato nelle prossime settimane. L’ingresso è a offerta libera.
“Binxêt – Sotto il Confine” è un docufilm autoprodotto dal regista Luigi D’Alife, con la voce narrante di Elio Germano. «Un viaggio tra vita e morte, dignità e dolore, lotta e libertà. Si svolge lungo i 911 km del confine turco-siriano. Da una parte l’Isis, dall’altra la Turchia di Erdogan. In mezzo il confine ed una speranza. Questa speranza si chiama Rojava, soltanto un punto sulla carta di una regione tormentata, terra di resistenza ma anche laboratorio di democrazia dal basso, luogo in cui, sui fucili di chi combatte, sventolano bandiere di colori diversi ma che parlano lo stesso linguaggio; quello dell’uguaglianza di genere, dell’autodeterminazione dei popoli e della convivenza pacifica. È su questa striscia di terra che si sta giocando la partita più importante; la battaglia contro daesh, il controllo e la chiusura del confine su sui si basa l’accordo tra Unione Europea e Turchia, la violenza repressiva ed autoritaria del dittatore Erdogan. Un racconto di denuncia sulle pesanti responsabilità dell’Europa nel sottoscrivere un accordo che violenta le vite di migliaia di persone, solo un piccolo tassello nella storia di un popolo che continua a non rassegnarsi all’idea di essere diviso dai confini, storie di uomini, donne e bambini che sono l’immagine del non arrendersi».
Per informazioni: sito www.altoteveresenzafrontiere.it e pagina Facebook “Altotevere senza frontiere”, mail info@altoteveresenzafrontiere.it.
Immagini e parole nella mostra us@round del CAG di Citta’ di Castello
US@Round è la mostra di parole ed immagini allestita in questi giorni nei locali del CAG, il Centro di Aggregazione giovanile di Città di Castello, e realizzata dai circa 130 ragazzi tra i 14 ed i 24 anni che lo frequentano.
“La mostra unisce foto a frasi e vuole rappresentare la nostra famiglia CAG.2, come ci piace chiamarci. Tutto è nato il pomeriggio in cui, insieme agli educatori, abbiamo deciso di fotografare quello che li circonda ogni giorno al centro. Da qui gli scatti più rappresentativi sono stati stampati e corredati da un pensiero, una suggestione o una riflessione”, spiega uno ragazzi più assidui della struttura, gestita dalla Cooperativa La Rondine per l’Amministrazione comunale , che lavora soprattutto sulla prevenzione.
“La realtà del Centro di Aggregazione di via dei Galanti, in centro storico per scelta ben precisa” commenta l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini “è quella di circa 40 giovani che quotidianamente orbitano intorno alla sua sede e ad attività che coltivano la relazione, la crescita della persona e l’espressione libera, come la mostra conferma, offrendo uno scorcio significativo su ciò che vedono e che pensano i ragazzi”.
All’inaugurazione era presente anche il presidente della Rondine Luciano Veschi, per il quale “il CAG è un servizio dove le parole d’ordine sono sperimentare, prevenire e promuovere. Cerchiamo di condividere il più possibile insieme a loro la ricerca di senso e significato, ascoltandoli ed accompagnandoli nel cammino del diventare adulti, infondendo coraggio, anziché paure, garantendo loro il diritto di sbagliare insieme alla pretesa dell’impegno, per diventare cittadini responsabili”.
Nello specifico aggiunge Marco Romanelli, responsabile della Cooperativa, “Puntare sulla partecipazione giovanile non è facile ma siamo impegnati nella costruzione dell’identità personale anche attraverso la costruzione di un gruppo e per estensione di quella del pezzo di comunità in cui si è inseriti. Di conseguenza la metodologia di intervento è quella dell’animazione socio-culturale, caratterizzata da un lavoro per progetti e che propone uno stare insieme per fare insieme. Finora sta funzionando e la mostra rivela molto di quanto i ragazzi vivano ed esprimano se stessi qui dentro”. All’inaugurazione era presente anche Lorenzo Melelli, vicesindaco del Comune di Santa Maria Tiberina, la dirigente del Sociale Giuliana Zerbato, l’equipe dell’Ufficio di Cittadinanza, la referente delle politiche giovanili Cristina Grilli, l’equipe degli educatori della Cooperativa La Rondine.
Solidarieta’ e strenne sotto l’albero del volontariato
Solidarietà e strenne natalizie sotto l’Albero del Volontariato di Città di Castello, che domenica 2 dicembre, è tornato nella cornice rinnovata del Loggiato Gildoni, su iniziativa del comune e del CESVOL; tramite l’ideatore e organizzatore storico di questo evento Paolo Cocchieri. Oltre 50 associazioni della città e del territorio sono intervenute ed hanno animato questa manifestazione unica nel suo genere e di riferimento per l’intera regione. Già prima del taglio del nastro a cui hanno partecipato il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti e l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini, che hanno ribadito “l’importanza della solidarietà e dell’associazionismo come motore di coesione sociale e di inclusione. In molti casi la presenza di volontari è stimolo positivo e garantisce una migliore qualità dell’azione amministrativa. Per questo l’Albero del Volontariato nella sua originalità riscuote tanto successo e rimane una vetrina per i progetti di aiuto e solidarietà più coinvolgenti”.
Ultimi giorni per compilare il censimento: multe per chi non lo fa entro il 20 dicembre 2019
Attenzione al censimento: multe per chi non lo compila entra il 20 dicembre 2019. A pochi giorni dal termine, a Città di Castello ancora 119 famiglie non hanno compilato il censimento. Il campione è di 598 unità e manca all’appello un quinto del totale, nonostante quattro rilevatori siano al lavoro casa per casa da mesi, sia prevista anche la compilazione on line o presso gli uffici di via XI Settembre con l’ausilio degli operatori. Fino a venerdì 13 dicembre tutte le opzioni sono ancora aperte ma dal 14, la procedura on line sarà chiusa e dal 20 cominceranno a scattare le sanzioni perché partecipare al censimento è un obbligo di legge. Per questo motivo è importante cogliere le varie possibilità e mettersi in regola, dedicando a questo adempimento appena pochi minuti. I rilevatori continueranno a cercare di contattare le famiglie prescelte al domicilio e il Centro comunale di rilevazione è a disposizione per chi avesse perduto le credenziali per accedere al censimento on line o avesse difficoltà nella compilazione al numero 075/8529 362 – 445 o direttamente presso gli uffici dei Servizi Demografici, in Via XI Settembre numero 41 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e il pomeriggio il lunedì e giovedì dalle 15.00 alle 18.00 e il martedì, mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30.
Montone – “Il primo miracolo di Gesù Bambino” sul palco del San Fedele Venerdì 13 dicembre omaggio a Dario Fo con Matthias Martelli
Secondo appuntamento con la stagione del teatro San Fedele di Montone.
Venerdì 13 dicembre, alle 21, andrà in scena Matthias Martelli con “Il primo miracolo di Gesù Bambino”, un omaggio al Nobel Dario Fo, per il cinquantesimo dalla prima di Mistero Buffo.
Affrontare Mistero Buffo non è da tutti e, soprattutto, non è per tutti, ma Matthias Martelli, riesce a restituire alla grande e geniale drammaturgia di Dario Fo, una nuova linfa vitale.
Martelli, diretto dalla sapiente mano di Eugenio Allegri, maestro della commedia dell’arte, si veste di nero, come l’autore, e si tuffa con anima e corpo in questo classico senza tempo per farlo rivivere in maniera fedele, ma con un tocco tutto suo. Attraversandolo con la sua ricca personalità ridona valore alla parola, pur in quella lingua “strana”, e fisicità ai personaggi, grazie ad una mimica straordinaria, in un mix esplosivo.
La stagione teatrale è curata per il decimo anno dall’associazione montonese “Residenze Instabili” ed è promossa dall’amministrazione comunale del Borgo. Per informazioni e prenotazioni contattare i numeri 3391154535 – 3394543372.
Domenica 15 dicembre alle ore 17.30 al Teatro degli Illuminati il del Concerto natalizio della Filarmonica Giacomo Puccini
Domenica 15 dicembre alle ore 17.30 al Teatro degli Illuminati si terrà il consueto appuntamento del Concerto natalizio della Filarmonica Giacomo Puccini diretta dal maestro Francesco Marconi, sponsorizzata dall’Associazione AVIS, con la partecipazione del Coro di voci bianche dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina. Il filo rosso del programma sarà la capacità della musica di evocare immagini o di essere fondamentale supporto a medium comunicativi fondati sull’immagine come il cinema, in un’unica emozionante carrellata che parte dalla rievocazione del rinascimentale Palio delle Contrade di Fucecchio, a cui si ispira la bella Ouverture Nobile del M. Mauro Rosi, all’appassionato canto d’amore della Maria Maddalena disegnata da Andrew Lloyd Webber nel suo Jesus Christ Superstar, dai malinconici e allo stesso tempo frenetici motivi della tradizione ebraica raccolti in Israel Shalom di Kees Vlak, al I will follow him, versione gospel di un brano cantato da Petula Clark e portato al successo sul grande schermo dalla grande Whoopi Goldberg di Sister Act, dalle nebbie che si sollevano sull’antica Condacum teatro dello scontro tra batari e romani, narrato da Tacito ed evocato da Jan van den Roost, alla enigmatica ma struggente Halleluja di Leonard Cohen, dai sofisticati motivi di Mike Batt per il film del 1976 Caravan, ambientato sulle bollenti sabbie del deserto iraniano, alla conclusione, con la festosa Radetsky March di Johann Strauss padre, tradizionalmente accompagnata dal pubblico plaudente, in questo caso non per le imprese belliche del vecchio feldmaresciallo, ma per tutti i protagonisti di questa bella iniziativa.