Ha preso il via nelle ultime ore di ieri sera per terminare solo poco prima dell’alba. S’è trattato di un’esercitazione ma sono stati così in pochi a esserne a conoscenza nei dettagli della simulazione che tutto è sembrato estremamente verosimile. Lo scenario: un convoglio ferroviario di Trenitalia subisce un guasto al pantografo e resta immobilizzato da ore in aperta campagna, con i passeggeri al freddo, all’umido e senza illuminazione per totale assenza di energia elettrica; parallelamente, un treno di Italo subisce un colpo anomalo di maltempo, con una grandinata così violenta da provocare la rottura esplosiva di finestrini, cui si aggiunge un parziale deragliamento. Nel primo caso si segnalano disagi, malori e necessità di evacuare dal luogo i passeggeri, per avviarli ad altri mezzi con cui possano proseguire il viaggio o trovare alloggio in zona per la notte. Nel secondo, politraumi e feriti vari, con ogni livello di urgenza nel soccorso. Già soltanto in quest’ultimo scenario, il più grave per le condizioni sanitarie delle vittime dell’incidente, le persone coinvolte sono almeno 15. E la simultaneità delle due situazioni ne aumenta la criticità: un quadro complesso da gestire. Insomma si tratta di una vera e propria maxi-emergenza! Ma andiamo con ordine, ci vuole un passo indietro.
Eravamo in pizzeria, ieri sera. Poteva sembrare un qualsiasi spuntino serale tra amici, nostri confratelli, prima di fare alcune ore di volontariato fino a mezzanotte. Poi una sosta presso la centrale operativa del 118, notizie frammentarie, prove radio, telefonate degli organizzatori con la sala di crisi della Prefettura, test agli apparati di bordo dei mezzi, controllo equipaggiamenti. Comincia quindi un lento avvicinamento al teatro delle operazioni che dalla periferia della città ci porta verso la prima parte dellaValdichiana. Potrebbe far venire in mente il normale avvicendamento di servizi in giro sul territorio di una serata come un’altra. Ci sono tutti, qua e là, oltre a noi: Vigili del Fuoco, Croce Rossa, La Racchetta, Croce Bianca e, naturalmente, personale sanitario dello stesso 118.Nonché Polizia, Carabinieri e operatori tecnici delle Ferrovie dello Stato. Eppure molti non conoscono con precisione quello che di lì a poco diventerà il target: le coordinate esatte verranno comunicate al momento in cui sarà decretata la maxi-emergenza. Proprio come accadrebbe se fosse vera. Alcuni sono a conoscenza dell’orario fissato per il deragliamento e a un certo punto segnalano che è già passato senza che si sia ancora ricevuto l’ordine di invio dei mezzi. C’è impazienza nell’aria, anche se tutti ostentano una calma apparente. E all’improvviso eccola: l’attivazione per maxi-emergenza! Viene finalmente segnalata come tale. Tutti dobbiamo dirigerci subito verso quello che nelle foto che vedete qui diventerà il km 163 + 82 della linea direttissima, nel cuore della Valdichiana. Partiamo in sirena. I nostri mezzi in campo sono il Pick-up 4 x 4 con carrello, il Daily Iveco e l’Ambulatorio mobile (inaugurato solo pochi giorni fa) al suo debutto effettivo. Noi siamo a bordo del Daily, un veicolo fuoristrada entusiasmante. Altissimo da terra, poderoso nella motorizzazione e nell’assetto, dà un grande senso di sicurezza a bordo. Nessun terreno lo impensierisce, è concepito per non fermarsi di fronte a nulla. Alla militare, insomma. Spartano, privo di comodità ma inarrestabile.
È buio pesto, la strada è bagnata, fa freddo e sembra che il target sia in capo al mondo anche se invece è lì a pochi chilometri, ormai. Nei minuti che mancano viene da cercare di immaginarsi a quale scenario ci si troverà davanti, come a volersi preparare meglio già mentalmente. Ecco la prima postazione di automezzi e segnali luminosi, sono i Carabinieri che dalla strada principale fanno viabilità verso una direzione obbligata. Una strada secondaria, in realtà corridoio d’accesso a un ampio spiazzo che viene reso adatto a ospitare una sorta di “campo base”, con tutti i mezzi da sosta che vengono schierati lì. Anche il nostro ambulatorio mobile viene posizionato lì, pronto a ricevere – come gli altri – gli evacuati. La logistica si occupa delle torri faro, per illuminare a giorno la zona. Mentre con il Daily proseguiamo per avvicinarci più possibile al punto in cui si trovano i feriti sul treno Italo. C’è nell’aria una puzza nauseabonda, siamo nei pressi di una grande porcilaia…e si sente. Anche se dopo un po’ nessuno ci fa più caso. Perché, compiendo l’ultimo tratto a piedi, tutti i sensi vengono improvvisamente rapiti dalla scena del treno che si materializza alla vista, immobile e spento sui binari. Come un grande animale morente, abbattuto dal fato: il cacciatore più spietato.
Lo sguardo cerca di dare la rispettiva paternità a quella surreale varietà di colori fluo (le differenti divise dei soccorritori), di mettere ordine tra fari, lampeggianti e strobo che balenano nel buio; mentre i luccichii argentei o dorati sono sempre quelli delle “metalline”, le sottilissime coperte termo-riflettenti con cui vengono avvolti i pazienti (per evitar loro l’ipotermia), uguali in ogni tragedia: dalle calamità naturali ai naufragi, dagli incidenti stradali alle valanghe.
Il casello ferroviario del km 163 + 82 viene adibito all’equivalente di un PMA – Punto medico avanzato: lì vengono portati i feriti e i traumatizzati estratti dal treno, per essere visitati e schedati. Gli si attribuisce un codice-colore di gravità, ma la medicina delle catastrofi prevede criteri diversi da quella normale: assomiglia drammaticamente a quella di scenari bellici. In una maxi-emergenza, come nei pressi d’un campo di battaglia, chi si regge ancora in posizione eretta è un codice di minor gravità per definizione, fosse anche in equilibrio sulla sola gamba rimastagli, insomma a prescindere da come stia veramente. Perché la precedenza va data a chi è a terra inanimato. E sono in tanti. Troppi. Infatti, raggruppati a sedere su una panchina fuori dal PMA attendono i codici verdi, sebbene siano visibilmente sanguinanti, o disorientati, o si lamentino di forti dolori (a proposito: i simulatori sono straordinari attori in questo teatro, e si avvalgono di un “trucco e parrucco” formidabile!…). Intravedere i soccorritori attraverso i finestrini del treno che si affannano a “ragnare” i traumatizzati graviper immobilizzarli sulla barella spinale ed estrarli in questo modo dal treno tra il buio, le ombre e tutte quelle luci – così tante eppure incerte – è qualcosa di talmente sinistro che fa venire i brividi. E non è per il freddo, che a quello nessuno fa più caso. È piuttosto la sensazione cruda, improvvisa, veritiera della precarietà della vita. La stessa vita che potrebbe essere quella di ciascuno di noi. Per un momento non importa più quale sia stata la causa accidentale – magari così improbabile – che li ha ridotti in quel modo: pensi solo come sarebbe se succedesse a te. E che in effetti potrebbe accedere anche a te.
Beh, in tal caso, immaginando di poterla raccontare, diciamo comunque che ti augureresti di essere trattato da questi soccorritori, che – sebbene Volontari, anzi proprio in quanto tali – nei casi del genere mostrano così bene tutta quanta la loro maestria, le tantissime competenze sia tecniche sia sanitarie acquisite, le infinite abilità mantenute costantemente aggiornate e addestrate proprio da simulazioni come questa.
Di una notte che volge al termine e che non dimenticheremo facilmente. Proprio per averli visti all’opera.
Grazie ragazzi!
Stanotte maxi-emergenza sulla ferrovia: È stata una simulazione ma per esercitarsi a uno scenario possibile. ngruppo di Protezione Civile per i soccorsi al finto incidente di due treni superveloci sulla linea della direttissima in Valdichiana.
PD, attenzione all’Ospedale: “quest’anno la chirurgia allunga i tempi di chiusura”
“La Chirurgia ad Umbertide chiude dal 13 dicembre. Le attività programmate negli anni passati chiudevano dal 22 dicembre quest’anno si anticipa. “Si chiude per un mese intero la chirurgia di Umbertide – afferma il pd umbertidese – Creando disservizi ai pazienti e costringendo il personale a ferie obbligatorie.” Che poi continua: “È il primo anno che accade una cosa del genere e negli altri ospedali di comunità dell’Umbria questo non accade. Perché solo ad Umbertide, esiste un assessore comunale alla Sanità? Il Sindaco se ne è accorto? E l’assessore Veneto alla sanità umbra?”
“Bisogna difendere i nostri servizi – conclude il PD – Gli Umbertidesi tutti meritano attenzione! Non vorremmo che nel disinteresse genere sia l’inizio del depotenziamento della nostra sanità, a scapito soprattutto di chi sta male e ha bisogno di cure.”
Il Centro Studi Villa Montesca a Roma per la Conferenza Internazionale sui processi d’integrazione
Questa mattina, giovedì 6 dicembre, il Centro Studi Villa Montesca ha presenziato a Roma alla Conferenza Internazionale sui “processi di integrazione dei giovani di origine straniera e la riforma della cittadinanza”. L’incontro si inserisce nell’ambito del progetto ArtsTogether, sostenuto dalla Commissione Europea con il programma AMIF, ed ha visto la presenza, fra i tanti partecipanti, del sindaco di Roma, Virginia Raggi, del Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, nonché relatore della legge sulla riforma della cittadinanza, Giuseppe Brescia, e di Graziano del Rio, capogruppo PD alla Camera dei Deputati.
Il progetto ArtsTogether mira a sviluppare e sperimentare un curriculum basato su attività artistiche e approcci collaborativi che saranno utilizzati per fornire agli insegnanti gli strumenti per affrontare competentemente le diversità, promuovere la comprensione reciproca ed il rispetto fra studenti e migliorare il rendimento degli studenti migranti. Nella sede della Conferenza Internazionale, Smaro Boura dell’Università del Peloponneso ha presentato appunto i risultati finali del progetto che intende integrare i bambini migranti nelle scuole sperimentando un curriculum inclusivo basato su attività artistiche
Il progetto ArtsTogether – “Integrazione dei bambini migranti nelle scuole attraverso l’espressione artistica” è un progetto biennale partito nel 2018 e che terminerà nel mese di dicembre di questo anno, cofinanziato dal Programma AMIF dell’Unione Europea e implementato da dieci partner appartenenti a cinque Paesi Membri dell’UE, il progetto aspira a creare misure ed attività specifiche rivolte ai bambini migranti, con l’obiettivo di ridurre lo svantaggio educativo ed eliminare le barriere culturali. Un risultato da raggiungersi attraverso una combinazione di elementi come il supporto linguistico e accademico, il coinvolgimento dei genitori e della comunità e l’educazione interculturale.
Cure palliative, una serata di musica e informazione al CAS di Tortaia Iniziativa della Sud Est insieme al Calcit in programma martedì prossimo
“C’era una volta San Martino” E’ il titolo della serata in programma martedì 10 dicembre al CAS di Tortaia ad Arezzo per la Giornata delle Cure palliative e Hospice.
La Giornata Nazionale in realtà ricorre l’11 novembre (San Martino, appunto) ma la Asl Toscana sud est e il Calcit di Arezzo hanno voluto organizzare un’iniziativa nel mese di dicembre per sensibilizzare la popolazione sulle Cure Palliative e i relativi servizi nel territorio.
Si tratta di una apericena-spettacolo, a partire dalle ore 20,30, durante la quale si esibiranno Katia Barrella (voce), Marco Feri (sax tenore) e Marco Margiotta (sax tenore). Consigliabile la prenotazione al Calcit (tel 328 7254025). Ingresso ad offerta libera.
Saranno presenti il direttore delle Cure palliative Pierdomenico Maurizi e l’equipe del Servizio Scudo e Hospice. “Questa occasione – dichiara Maurizi – vuole offrire uno spunto di riflessione sul significato del termine Cure palliative, da ‘pallium’, il mantello, cioè le cure che possono avvolgere. Tutte le misure adottate in questo ambito sono orientate alla qualità di vita delle persone affette da una grave patologia e al sostegno dei loro familiari. Questa serata servirà per sensibilizzare e informare gli aretini”.
Presentato, nella sala consiliare, il libro di Gaetano Rossi “Angelo da Orvieto – genio del suo tempo”
E’ stato presentato presso la sala del Consiglio Comunale di Palazzo dei Priori a Città di Castello il volume: “Angelo da Orvieto, genio del suo tempo” Edizioni Pigreco – Roma. L’opera è una approfondita ricerca dell’arch. Gaetano Rossi condotta sull’opera di Angelo da Orvieto artefice del palazzo dei Priori di Città di Castello, oggi residenza Municipale e del palazzo del Popolo o dei Consoli di Gubbio, oggi sede della Pinacoteca Civica. L’autore, nell’ intento di ricercare elementi caratterizzanti che potessero distinguere l’opera dell’Orvietano da quella di altri architetti del XIV secolo, arriva a dimostrare come le opere di Arnolfo di Cambio autore di Palazzo Vecchio a Firenze, Lorenzo Maitani associato al Duomo di Orvieto ed appunto di Angelo, non soltanto derivano tutte dall’applicazione di concetti e metodi ampiamente utilizzati dall’architetto gotico, ma addirittura presentano delle componenti aventi la stessa dimensione. Questo non può essere dato dal caso e ciò viene avvalorato anche dal fatto che tale dimensione non risulta divisibile con le unità di misura del tempo. Si viene così a sostenere l’esistenza di una scuola senese che allarga la sua influenza in Umbria, scuola della quale Angelo da Orvieto era il più giovane esponente. Ad ulteriore conferma di quanto sostenuto l’arch. Rossi, attraverso un’ampia documentazione grafica, fa emergere palesi analogie compositive tra il palazzo di Città di Castello con Palazzo Vecchio e come queste vengono poi trattate successivamente nel palazzo dei Consoli di Gubbio. Alla presentazione hanno portato il saluto il sindaco Luciano Bacchetta, l’arch. Alessandro Bonci in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Perugia e Michele Bettarelli consigliere regionale; mentre gli interventi sono stati curati dal prof. Paolo Micalizzi, docente presso il dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre e dalla dott.ssa Laura Zamperoni, restauratrice.
Politica Città di Castello: Castello Cambia fa il punto sulle attività consiliari del 2019
“Si chiude un’altro anno di battaglie politiche, per il nostro gruppo consiliare. Ci siamo spesi per la valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente, del centro storico, ci siamo battuti contro un piano regolatore, poco incline alle reali esigenze di cittadini e imprese, abbiamo portato in Consiglio Comunale tante proposte e istanze, ma questa maggioranza è sorda, almeno per quanto ci riguarda. Noi continueremo a batterci, per il bene del nostro territorio e dei cittadini che ci abitano”
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Torna a San Giustino “L’Isola di Natale”, Domenica 8 Dicembre accensione delle luci e canti sotto l’Albero
Domenica 8 dicembre come da tradizione avrà inizio l’Isola di Natale, il periodo che si concluderà il 6 gennaio e che raccoglie tutte le iniziative che si svolgeranno all’interno del Territorio Comunale durante le festività natalizie.
L’inaugurazione avverrà alle ore 16.00 di domenica 8 dicembre in Piazza del Municipio a San Giustino con l’accensione dell’Albero e canti di Natale interpretati dai bambini della Scuola dell’Infanzia di San Giustino, del Doposcuola Comunale Gimogiù e della Parrocchia di San Giustino.
A seguire le associazioni del territorio offriranno dolci sorprese per grandi e bambini, i piccoli potranno consegnare la loro letterina agli aiutanti di Babbo Natale presenti in Piazza.
“Questo è il terzo anno che inauguriamo l’isola di Natale con questa iniziativa – commenta l’Assessore alla cultura Milena Crispoltoni – un’ occasione per stare insieme, scambiarci gli auguri e dare inizio a tutte le attività che avranno luogo in questo periodo di festività grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni, scuole e parrocchie del nostro comune. Un ringraziamento particolare ai commercianti ed AIMET che hanno contribuito per le luminarie del paese, rendendolo più bello, accogliente e caloroso. Ringraziamo in anticipo tutte le famiglie che parteciperanno a questa giornata e che renderanno vivace il centro del paese.”
Politica a San Giustino, se ci sei batti un colpo!
Sono passati oltre sette mesi, dall’insediamento del parlamentino sangiustinese. Sette mesi avari di proposte politiche e comunicazioni istituzionali. Il problema si pone per la Giunta, “obbligata” per dovere morale, nei confronti della cittadinanza che amministra, a comunicare tempi e le modalità con cui attuerà il programma elettorale, che ha permesso a Fratini e al centro sinistra di governare il Comune di San Giustino per altri cinque anni. Ma anche per le istanze di tutti quei cittadini che hanno scelto il centro destra, e che ad oggi, non conoscono quali siano le interrogazioni, mozioni e proposte portante nelle commissioni e riunioni del consiglio comunale, dalle minoranze. Ricordiamo, per dovere di cronaca, che in tanti si aspettano risposte e soluzioni concrete su alcuni temi rilevanti per questo territorio.
In primo luogo, si attende ancora una proposta in merito all’interrogazione avanzata alcuni mesi fa da Luciana Veschi, che riguarda un problema sentito da queste parti, quale l’eventuale regolamentazione dell’uso dei fitofarmaci in agricoltura, così come dovrà essere chiarito, dopo il l’imminente pensionamento di alcuni medici di base e pediatri, quali possano essere le ricadute sulle famiglie interessate da questo evento. Ma c’e di più, dopo l’accelerata pre elettorale, sulla manutenzione stradale e sui lavori della variante capoluogo, serve sapere quando i lavori verranno portati a termine, il completamento di opere così importanti, ci riferiamo alla variante, può subire rallentamenti questo deve essere, gioco forza, messo in preventivo, così come è nella norma, che tali lavori creino disagi al traffico. L’auspicio, però, è che tali disagi possano essere nel più breve tempo possibile risolti. Altra questione centrale, che pare essere passata in secondo piano, sono i lavori che riguardano la riapertura, o meno, della tratta Sansepolcro/Città di Castello della ex FCU. Temi corposi di una campagna elettorale che sembra distante lustri, oramai. Ci sarà, forse, da ripensare ad un nuovo piano regolatore, perchè la San Giustino del domani, dovrà essere connessa e al momento, la fibra latita in molte zone, rispettosa dell’ambiente, dove le energie rinnovabili abbiano un ruolo preminente, dove si pensi di mantenere e ripristinare l’esistente, limitando al minimo indispensabile nuovi interventi di edilizia pubblica e privata che forse, visto il perdurare della crisi, possano risultare in parte superflui. Per non parlare della raccolta differenziata dove serve, da subito, un programma forte e condiviso, per riportare San Giustino a livelli accettabili.
Pallavol serie B/M: la Job Italia cerca punti Contro San Marino
Per la Job Italia Città di Castello comincia una seconda parte di girone di andata estremamente importante: dopo aver incontrato nelle prime giornate sei delle prime sette in classifica, manca solo la Querzoli Forlì, con la sfida a San Marino i punti cominciano a diventare pesanti. E’ vero che la formazione del Titano è reduce da due vittorie di fila contro Monteluce e Pontedera ma il fattore campo potrebbe essere l’ago per fare pendere la bilancia dalla parte di Franceschini e compagni. I tifernati invece non fanno punti dalla prima di campionato a Monteluce ma nelle ultime settimane hanno mostrato segnali di crescite nel gioco e nell’affiatamento di squadra. Anche a Spoleto sabato scorso sarebbe servita un pizzico di determinazione in più, soprattutto nelle prime fasi dei set quando gli avversari prendevano quei 3-4 punti di vantaggio che poi diventavano incolmabili. Marco Bartolini chiede ai suoi ragazzi un ulteriore passo avanti, soprattutto a livello di personalità:”I nostri avversari hanno giocatori giovani con qualche esperienza in più dei nostri, il buon risultato contro Pontedera li ha di sicuro galvanizzati. Ruotano attorno a Benvenuti, che lo scorso anno era il secondo libero di Modena, hanno un buon centrale ed anche la diagonale è esperta. Sbagliano poco e difendono tanto, noi sappiamo che sarà importantissimo avere pazienza ed avere la giusta determinazione: se siamo concentrati ed aggressivi tutti allo stesso modo e giochiamo di squadra potremmo avere delle chances”.
Così in campo (Sabato 7 dicembre, ore 21,00, Pala Joan, arbitri Alberto Avanzolini e Michele Albergamo):
JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Marini, Cipriani, Cherubini, Zangarelli, Marino, Franceschini, Cioffi (L). A disp.: Giglio, Cherubini, Montacci, Cesari (L2), Pitocchi, Volpi. All. Bartolini.
TITAN SERVICES SAN MARINO: Rondelli, Kiva, Benvenuti, Lazzarini, Zonzini, Oliva, Bacciocchi (L1), Rizzi (L2). A disp.: Cicconi, Tabarini, Mondaini, Bernardi. All. Mascetti
A Natale un grande regalo per gli amanti dell’arte
“Arte di Governo e la Battaglia di Anghiari” è la più importante mostra dedicata alla Battaglia di Anghiari di Leonardo del 2019 ed offre un’opportunità straordinaria per queste festività. Ne parliamo, in questa breve intervista, con Gabriele Mazzi, direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari.
Coupon natalizi per l’ingresso alla mostra di due persone permetteranno di avere in omaggio il catalogo. Una promozione che sembra molto allettante. Come mai questa decisione?
“Le mostre si realizzano per facilitare l’avvicinamento del pubblico verso nuovi argomenti, aggiungendo informazioni e riflessioni su ciò che le persone hanno visto, letto, ascoltato. Non è mai sbagliato favorire l’accesso ai musei con modalità fuori dall’ordinario, quando si tratta di piena valorizzazione della missione per cui l’istituzione museale è stata creata”.
Ci sarà comunque un limite alla promozione?
“Si, alcuni limiti, abbiamo anche delle spese (ride n.d.r.), ma la promozione durerà fino al termine della mostra, il 12 gennaio 2020, quindi i coupon saranno disponibili per tutto il periodo natalizio, Epifania compresa. L’unica limitazione? Il numero. Solo ottanta disponibili, che immagino termineranno in fretta.
L’iniziativa poi si può combinare con una delle aperture straordinarie gratuite del Museo di Palazzo Taglieschi ad Anghiari, per utilizzare subito il regalo il 26 dicembre e per raddoppiare una straordinaria esperienza”.
Ci saranno anche eventi, fra i quali alcune conferenze, il 28 dicembre e l’11 gennaio, oltre ad un paio di pomeriggi speciali. Si annuncia un periodo davvero intenso.
“Ha ragione, un paio di speciali appuntamenti: il 1 gennaio e il 4 gennaio. Riguardo il primo giorno dell’anno non solo il museo effettuerà il consueto orario, ma il pomeriggio sarò a disposizione del pubblico per accompagnare le persone in mostra, fino alla chiusura. Sabato 4 invece un appuntamento con l’amico Fabrizio Lepri, che ci farà vedere e sentire live alcuni degli strumenti antichi rappresentati nelle splendide miniature tardo quattrocentesche del Birago ora in mostra. Le conferenze saranno in due momenti distinti: il 28 dicembre un appuntamento a cura di Michelangelo Modica farà osservare attentamente alcune opere di Leonardo, mentre l’11 gennaio è in programma l’evento scientifico di chiusura della mostra, con la partecipazione di illustri studiosi. Di questo però ne parleremo più avanti”.
Dopo questa anticipazione siamo ancora più curiosi di sapere quali saranno gli argomenti trattati nella conferenza dell’11 gennaio?
“Un tema molto caro ad Anghiari, per eventi storici e tradizione borghese del Quattrocento… ma non sarà la battaglia”.
Ci ha lasciato così, sospesi. Non resta che aspettare.
n occasione della Giornata Mondiale delle Persone con Disabilità, presentato il gioco “Zero Barriere” promosso dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca
Questa mattina, martedì 3 dicembre, si è tenuta la presentazione del Game Zero Barriere, in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, IDPD, istituita dall’ONU nel 1992 nell’ambito delle azioni volte a sensibilizzare gli studenti su tale tematica.
Il gioco è indirizzato ai ragazzi per divertirsi e riflettere allo stesso tempo, assumendo almeno per qualche momento il ruolo di “persona diversamente abile” e provando con una propria esperienza emotiva cosa può significare per un cittadino con limitazioni motorie, compiere anche i gesti più semplici come visitare un museo. Ai ragazzi è stato chiesto di giocare, scovando le barriere e distruggendole per realizzare un museo di tutti e per tutti. Certamente “Zero Barriere” è solo un gioco, ma attraverso un linguaggio familiare e comprensibile riesce a far riflettere sulla dimensione sociale e reale di questa situazione.
All’incontro per presentare il gioco hanno preso parte il prof. Angelo Capecci, presidente della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca, la dr.ssa Rossella Cestini, assessore alle Politiche Educative del comune tifernate e l’ing. Mario Tosti, coautore dell’Antologia dell’accessibilità”. A partire da mercoledì 4 dicembre il gioco sarà scaricabile dal sito della Fondazione Villa Montesca all’indirizzo www.montesca.eu.
Bettarelli nominato membro delle “Attività Economiche e Governo del Territorio” e della III Commissione Permanente “Sanità e Servizi Sociali”.
Grazie al celere lavoro del Presidente del Consiglio Regionale Marco Squarta questa mattina sono arrivate le convocazioni delle Commissioni Consiliari Permanenti. Durante questa XI Legislatura sarò membro della II Commissione Permanente “Attività Economiche e Governo del Territorio” e della III Commissione Permanente “Sanità e Servizi Sociali”.
Sono due commissioni molto importanti in cui lavoreremo su ambiti e tematiche che riguardano in modo stringente la vita dei cittadini; da lunedì (giorno della prima convocazione delle Commissioni) si potrà iniziare a lavorare concretamente per sviluppare idee e progetti, su alcuni dei quali sono già al lavoro da qualche giorno! Un lavoro sempre al servizio della nostra comunità che avrà il mio massimo impegno nel proporre e nel vigilare.
Di seguito le tematiche di cui si occuperanno le due Commissioni di cui farò parte:
- II Commissione -Attività economiche e governo del territorio: Politiche agricole e agro-alimentari, Programmazione forestale e politiche per lo sviluppo della montagna, Artigianato e cooperazione, Energia, Commercio, Turismo, Governo del territorio, Protezione civile, Urbanistica, Valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici, Aree protette, Infrastrutture e trasporti, Difesa del suolo, Ciclo idrico integrato, Cave, miniere e acque minerali, Opere pubbliche e infrastrutture tecnologiche, Mobilità.
- III Commissione- Sanità e servizi sociali: Tutela della salute, Sicurezza dei luoghi di lavoro, Sicurezza alimentare, Politiche abitative, Edilizia pubblica, Beni e Attività culturali, Volontariato e cooperazione sociale, Sport e Impiantistica sportiva, Istruzione e sistema formativo, Formazione professionale, Diritto allo studio, Politiche attive del lavoro, Pari opportunità, Caccia e pesca, Immigrazione.
Al Mercato della Terra si celebra la Giornata di Terra Madre
Riapertura Ponte Trestina, Lega Castello a Secondi: “Quando Marchetti era a fianco dei trestinesi, voi facevate solo passerelle in centro storico”
“La riapertura del Ponte di Trestina è una notizia importante per tutta la comunità tifernate – ha dichiarato la sezione della Lega di Città di Castello – ma l’Assessore Secondi farebbe bene a evitare troppi proclami. Era l’inizio del 2016 quando l’Onorevole Riccardo Augusto Marchetti, neppure consigliere comunale all’epoca, si è recato personalmente a verificare la situazione del ponte, dopo diverse segnalazioni dei cittadini che rimanevano inascoltate dal Comune di Città di Castello.
Dov’era all’epoca l’amministrazione, che oggi si affanna per mettere una bandierina di merito sull’inaugurazione di domani? Era forse troppo impegnata a tagliare nastri in centro storico in cerca di qualche attimo di visibilità sulla stampa in vista delle elezioni. Marchetti è stato il primo portavoce degli abitanti di Trestina quando chiedevano a gran voce la riapertura del Ponte ma l’assessore Secondi, proprio come sulla questione del marciapiede di Viale Parini, mostrava tutta la sua indifferenza. Oggi apprendiamo dai giornali locali che lo stesso Assessore tributa tutto il merito della realizzazione di questa importante e sentita infrastruttura a Trestina all’impegno dei consiglieri comunali Domenichini e Gasperi, dimenticandosi però che è stata la Lega a interessarsi per prima al problema, dando voce e dignità ai cittadini. È per noi motivo di grande orgoglio aver capito da subito l’esigenza degli abitanti e averli aiutati in questa battaglia, che è stata vinta anche grazie alla disponibilità di privati, che hanno concesso la porzione di terreno necessaria al recupero del ponte. Domani sarà una giornata importante per tutta la comunità e la Lega sarà come sempre al fianco dei cittadini”.
“Natale ad Umbertide” presentato il calendario delle iniziative
Attrazioni vincenti quest’anno a Umbertide per il periodo natalizio: proiezioni di luci danzanti e l’illuminazione per i 100 anni della scuola Garibaldi faranno da cornice ad una vasta offerta di eventi culturali e commerciali per tutte le festività legate al Natale. Svelata nel pomeriggio di giovedì 5 dicembre, alla presenza del sindaco Luca Carizia, del vicesindaco con delega al Commercio Annalisa Mierla e dell’assessore Sara Pierucci, la ricca programmazione degli eventi che si svolgeranno in città e nelle frazioni. Alla presentazione hanno partecipato anche numerosi rappresentanti di commercianti e associazioni.Domenica 8 dicembre i grandi protagonisti saranno i ragazzi dei centri You.Spa, Lucignolo, Bangherang, dei cori della scuola primaria “Garibaldi” e delle classi quarte della primaria “Di Vittorio” e gli allievi di Artist Academy che, a partire dalle 15.30, sotto la regia di Monica Nanni si esibiranno nella cerimonia di accensione dell’Albero di Natale di piazza Matteotti.Il sindaco Carizia ha affermato: “Permettetemi di ringraziare chi ha lavorato tanto per costruire il Natale a Umbertide: il vicesindaco Mierla, l’assessore Pierucci e tutte le realtà commerciali e associative che hanno dato il loro fondamentale contribuito. Quello di quest’anno è un programma intenso e ampio, con tanti eventi che hanno l’obiettivo di unire la nostra comunità in un periodo atteso e importante come quello delle festività natalizie”.Queste le parole della vicesindaco Mierla: “Come Amministrazione abbiamo creato una sinergia tra associazioni e commercianti, mettendo a volano la loro grande disponibilità utilizzando una minima base economica di partenza. E’ stato svolto un enorme lavoro da tutti gli elettricisti del Comune guidati da Massimo Citti per supportare e mettere in sicurezza tutti i punti in cui è illuminata la città. Quest’anno è emerso un grande spirito di cooperazione tra commercianti, associazioni e imprese private che in sinergia hanno creato l’ampia offerta di eventi. Grande merito va alle frazioni che autonomamente hanno saputo raccogliere fondi e gestire l’illuminazione”.Come sottolineato dalla vicesindaco Mierla grande risalto quest’anno è stato dato al presepe di Migianella curato da Palmiro Fondacci che rappresenta una attrazione unica nel territorio regionale, che merita il giusto risalto e la visita di tutti i cittadini umbertidesi. Inoltre, è possibile vedere in piazza Mazzini il presepe creato dalla parrocchia della Collegiata.Altre attrazioni che sono diventate un vero e proprio fenomeno social e una attrazione turistica in queste festività sono l’illuminazione installata appositamente per celebrare i 100 anni della scuola primaria “Giuseppe Garibaldi” e lo spettacolo di proiezioni di luci danzanti visibile tra la Rocca e il campanile di San Giovanni. Quest’ultimo progetto è stato realizzato grazie all’impegno profuso in prima persona da Martina Mannocci che ha saputo coinvolgere aziende del territorio quali Fiammetta abbigliamento, La bottega del tartufo, Digital editor, Foxx, Eurospurghi, Ottica 2M, Osteria del Bocajolo, Fratta ufficio, ristorante La Rocca, Lighting sound, InHouse, Ti Rilego, Brescia casalinghi.La vicesindaco quindi ha voluto esprimere un ringraziamento ad Aimet e Confcommercio Umbertide che mai hanno fatto mancare il loro supporto all’Amministrazione e che si sono resi organizzatori e non solo sostenitori della programmazione natalizia ma hanno anche contribuito a tanti eventi come il Capodanno in piazza e i mercatini di Natale che si svolgeranno il 14 e il 15 dicembre in città.Per l’assessore Pierucci: “Il Natale 2019 ha visto la collaborazione di numerosi soggetti che hanno contribuito alla stesura del programma. Quest’anno la Rocca per la prima volta in assoluto presenterà una stagione espositiva continuativa restando quindi aperta e visitabile anche nel periodo natalizio con la mostra ‘TREARTISTEDUE’. Un’altra novità è la mostra ‘Le rouge et le noir tra sacro e profano’ di Moira Lena Tassi al Museo Santa Croce, che sarà visibile dal 14 al 28 dicembre. A tale proposito l’assessore intendo sottolineare l’impegno del personale del Museo di Santa Croce che si è reso disponibile anche al di fuori dell’orario di servizio. Sempre a Santa Croce il 26 dicembre l’appuntamento è con il tradizionale concerto di Natale del Chorus Fractae Ebe Igi e il 21 dicembre presso la chiesa di Cristo Risorto si esibirà l’ensemble La Scala di Seta”.
Pallavolo serie B1/F: Città di Castello a Capannori per fare punti
Riscattare subito la sconfitta interna di sabato scorso, anche se il pala “Carlo Piaggia” di Capannori non è stato finora foriero di risultati positivi. I due precedenti hanno sempre visto infatti trionfare le padrone di casa, però la Co.Me.T. Volley Città di Castello deve cercare di dimenticare anchequesto particolare e gettare – se necessario – il cuore oltre l’ostacolo per tentare di fare risultato contro la Bionatura Nottolini, altra squadra toscana del girone C di Serie B1 che rimane tradizionalmente ostica, perché basata su un blocco di giocatrici oramai consolidato e di esperienza, all’interno del quale vengono operati solo aggiustamenti di organico, effettuati di anno in anno. Se andiamo a vedere il roster, ritroviamo le centrali Erika Mutti e Arianna Magnelli, le palleggiatrici Sofia Migliorini e Francesca Bresciani, le schiacciatrici Chiara Puccini, Beatrice Roni e Sofia Renieri e in panchina c’è sempre il suo composto da Sandro Becheroni e Matteo Lupetti. Un’ossatura portante di tutto rispetto, che può contare sul sostegno del caloroso pubblico amico, nonostante nell’ultimo turno la Bionatura Nottolini si sia dovuta inchinare fra le mura amiche al forte Castelbellino, per cui la gara diventa quella del riscatto anche per le padrone di casa, che viaggiano comunque sia con un passo regolare a quota 10 in classifica. La settimana trascorsa è stata inevitabilmente difficile in casa tifernate: non contando l’infortunata Aurora Fiorini, la “rosa” biancorossa è scesa da 13 a 11 giocatrici per le uscite di Silvia Tosti e Cristina Cruciani e quindi si pone l’esigenza di fare ancor più quadrato, alla luce oltretutto della posizione occupata in classifica e in attesa che la società decida di tornare eventualmente sul mercato. Le scelte del tecnico Francesco Brighigna appaiono pertanto più scontate che mai: Giorgia Vingaretti in regia, Caterina Errichielloopposto, Francesca Borelli e Camilla Sergiampietri al centro, Margherita Lachie Francesca Mancini a lato e Giada Cesarilibero. A loro – e alle altre del gruppo – il compito di tentare l’impresa che possa segnare una svolta nel contesto di una stagione che al momento ha regalato soltanto un paio di sorrisi. Coppia arbitrale ligure designata per la direzione del match: primo arbitro è Giuseppe Soffietto di Genova e secondo arbitro Roberto Russo di Savona.
Stop alla violenza sulle donne, anche Umbertide ha le sue panchine rosse
Umbertide dice no a ogni tipo di violenza contro le donne con il posizionamento di due panchine rosse nella zona di piazza Marx. La cerimonia di installazione delle sedute si è svolta nella mattinata di giovedì 5 dicembre alla presenza del sindaco Luca Carizia, del vicesindaco con delega alle Pari Opportunità Annalisa Mierla, dell’assessore alle Politiche sociali Sara Pierucci, della presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Umbertide, Gloria Volpi, della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Umbertide-Montone-Pietralunga, Gabriella Bartocci. Erano inoltre presenti membri della Commissione Pari Opportunità, insegnanti e studenti della scuola secondaria di primo grado “Mavarelli-Pascoli”.Una panchina (realizzata grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale e della Commissione Pari Opportunità del Comune di Umbertide con il Gruppo Volontari Umbertide e il centro sociale “Le Fonti”) è stata installata in piazza Marx, nei pressi della Fabbrica Moderna. L’altra è stata opera di docenti e studenti della scuola secondaria di primo grado “Mavarelli-Pascoli” e ha trovato dimora nell’area verde di piazza Marx.Poco prima del taglio del nastro, alcuni studenti della “Mavarelli-Pascoli” hanno letto alcune loro riflessioni emozionali contro la violenza di genere riprodotte su petali di cartone di colore rosso e hanno ricordato come ogni panchina simboleggia la morte per violenza di una donna.Da parte del sindaco Carizia, della vicesindaco Mierla e dell’assessore Pierucci è stato evidenziato il fatto che l’ inaugurazione di giovedì mattina ha un significato molto importante e quello che è stato compiuto è un semplice gesto che ha un grande significato per l’intera comunità umbertidese. Il sindaco e i membri della giunta hanno voluto ricordare come molte donne ancora non hanno la forza di denunciare le violenze che subiscono e per questo, oltre a sostenere e implementare i servizi e gli strumenti volti a sostenerle, serve attuare un percorso culturale che porti a dover affrontare ancora con più forza questa piaga sociale.“Sono felice di condividere questa esperienza con tutti voi studentesse e studenti, perché il cambiamento siete voi – ha dichiarato la presidente Volpi – Questa panchina è il simbolo della riflessione, di dire basta, di dire no e di rompere il silenzio. Siamo tutti uniti in una lotta che deve portare alla piena parità di genere”.“In giornate come questa la scuola ci deve essere, perché sono momenti che richiedono un percorso educativo straordinario se vogliamo produrre cambiamento – ha detto la dirigente Bartocci – Il cambiamento può avvenire solo se stimoliamo nel modo giusto le nuove generazioni. La scuola ogni anno si impegna in questa ricorrenza affinché i nostri ragazzi possano riflettere, dire la loro e combattere stereotipi e modi di dire che connotano la nostra società. Se non lavoriamo su questi argomenti, se lasciamo che rimangano incardinati, il cambiamento poco ci può essere. I nostri ragazzi, in questo anno scolastico quelli della III A e III B, ogni anno lavorano su questi temi: sulla violenza in generale e sulla violenza sulle donne. Se vogliamo stimolare il cambiamento e cercare di lavorare per esso dobbiamo puntare a tutta forza sul percorso educativo. La scuola c’è e anche le famiglie ci devono aiutare perché i comportamenti all’interno di queste due realtà sono lo strumento più adatto a esercitare un modo diverso di comportarsi verso i più deboli”.
Usl 1 Umbria: programmati gli interventi di riqualificazione ambientale delle sale operatorie di tutti gli ospedali
La Direzione aziendale della Usl Umbria 1 ha pianificato, da venerdì 13 dicembre per tre settimane, la periodica attività di riqualificazione ambientale delle sale operatorie degli ospedali di Città di Castello, Umbertide, Gubbio-Gualdo Tadino, Media Valle del Tevere, Assisi e Castiglione del Lago. Durante tale periodo ci sarà una riduzione dell’attività chirurgica programmata, mantenendo però inalterata l’attività oncologica ad alta priorità e l’attività di urgenza per tutte le specialità.
Le procedure di disinfezione e sanificazione delle sale operatorie rappresentano uno strumento essenziale nel prevenire la contaminazione microbiologica ambientale e di conseguenza il rischio operatorio del paziente.
Quest’anno la chiusura viene anticipata di una settimana rispetto al passato, per garantire lavori di manutenzione più approfonditi che porteranno alla restituzione di ambienti migliori in tutti gli ospedali della Usl. Il periodo di riduzione dell’attività consentirà contestualmente al personale medico e infermieristico di smaltire le ferie accumulate.
Il presidio ospedaliero di Umbertide, già punto di riferimento per il modello organizzativo assistenziale e organizzativo della Week Surgery, beneficerà ulteriormente dell’attività di riqualificazione puntando ad aumentare il suo già elevato potere attrattivo per i pazienti che provengono da ogni territorio dell’Umbria e da fuori regione.