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L’ambulanza CMR COVID, attrezzata in modo permanente per il Biocontenimento

Una delle nostre ambulanze da emergenza è stata convertita in configurazione permanente da “alto biocontenimento”. Speciali dotazioni a bordo sono state installate per il trasporto in sicurezza di pazienti COVID19.

Un particolare presidio utile alla lotta in corso contro COVID19 è stato ieri messo a punto per entrare in funzione già da oggi.
Si tratta di un’ambulanza d’emergenza – denominata “CMR Covid biocontenimento” – configurata in modo completamente dedicato al trasporto di pazienti Covid19: non a caso l’allestimento ultra-specializzato viene definito in gergo “ad alto bio-contenimento”, cioè con una serie di predisposizioni medicali e di apparecchiature in grado di garantire il trasporto protetto di pazienti Covid19 in completa biosicurezza per loro, per gli operatori sanitari a bordo e per il resto dell’equipaggio.
La Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana ha curato allo scopo l’allestimento e le dotazioni su una nostra ambulanza, nonché la connessa formazione di aggiornamento di 9 (nove) nostri soccorritori come “tecnici della barella”.
Fulcro principale delle dotazioni installate è infatti la speciale lettiga o barella che circonda completamente il paziente. In pratica egli sta sdraiato all’interno di una mini-camera trasparente cilindrica, alimentata da gas respiratori e/o medicali e con speciali “arti” isolanti in cui l’operatore sanitario può infilare i propri avambracci per manipolare il paziente senza che avvenga alcun contatto diretto tra i due.
Diventano così possibili molte manovre medicali e infermieristiche anche su affetti da Covid19, compresa la somministrazione di farmaci in un paziente eventualmente critico, pure durante il trasporto, il tutto mantenendo le imprescindibili condizioni di isolamento.
Vari altri presidi dedicati completano il quadro, tra cui il ventilatore polmonare, due pompe a infusione, aspiratori, life-pack, tubazioni e boccole di raccordo.
L’ambulanza CMR COVID Biocontenimento è stata allestita per essere funzionale ai bisogni di tutta la nostra comunità e dell’Area Vasta di cui fa parte.

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La famiglia Ruggiero dona due ventilatori polmonari all’ospedale di Città di Castello

La famiglia Ruggiero ha effettuato una donazione all’unità di
Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Città di Castello di due ventilatori polmonari portatili in memoria del dott. Paolo Ruggiero, anestesista e
rianimatore, che ha avviato presso il vecchio ospedale civico di Città di Castello
la prima unità di Rianimazione in Altotevere nel 1974, dirigendola fino alla
pensione, dopo 40 anni di attività interamente ed esclusivamente
dedicata all’ospedale della sua amata città.

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Servizio di ascolto per gli operatori della Sud Est

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In questo momento di emergenza sanitaria, il personale è esposto a stress emotivo crescente. E’ in corso una situazione eccezionale che richiede a tutti gli operatori un incredibile sforzo fisico ma anche psicologico.

Per questo, l’Azienda Usl Toscana Sud Est ha attivato un servizio di supporto da parte degli psicologi del Dipartimento di Salute Mentale e rivolto a tutti gli operatori sanitari dell’Azienda.

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 14. Sarà sufficiente inviare una mail con nome e recapito telefonico a una delle tre mail dedicate e l’operatore sarà richiamato per valutare la forma più opportuna di supporto tra colloquio telefonico, videochiamata o colloquio in presenza (ovviamente nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste).

Queste le mail dedicate:
supportopsycovidsi@uslsudest.toscana.it
supportopsycovidgr@uslsudest.toscana.it
supportopsycovidar@uslsudest.toscana.it

Un servizio importante, perché per prendersi bene cura degli altri è fondamentale prendersi cura di sé. “Non siete soli”. Questo il messaggio anche per gli operatori della sanità.

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Coronavirus: Bacchetta “3 nuovi positivi. Alla Muzi Betti tamponi negativi”

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“Aggiorniamo la situazione alla luce dei dati fonriti dalla ASL Umbria 1. Ieri ci sono stati 3 nuovi positivi. Stanno funzionando le misure di contneimento sociale a cui siamo tutti sottoposti. Dobbiamo attenerci anche se faticoso strettamente alle regole. E’ l’unica vera arma per sconfiggere il Coronavirus. I casi di ieri sono situazioni interne a nuclei fmailiari già colpiti dal contagio. Il controllo epidemiologico dunque è attivo e funziona. Nella residenza sanitaria assistita Muzi Betti, dove ci sono 90 ospiti anziani, i tamponi effettuati sono stati negativi. Ringrazio la presidente Andreina Ciubini, il Cda e gli operatori che stanno lavorando molto bene. Dobbiamo avere pazienza, la facciamo per la salute di tuti”.

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Fino al 12 aprile #iorestoacasaedisegno, il concorso rivolto ai più piccoli, organizzato dall’associazione i fiori di lilla

In questo momento di emergenza così delicato, l’Associazione di Volontariato I Fiori di Lillà, assieme ad altre attività di sostegno al territorio che sta mettendo in atto con i propri fondi e di cui a breve si darà informazione all’intera comunità, ha indetto il Concorso #iorestoacasaedisegno rivolto ai più piccoli, in partenza da giovedì 26 marzo fino a domenica 12 aprile.
I bambini dai 0 ai 10 anni (fino alla classe V della scuola primaria) potranno partecipare inviando, grazie all’aiuto dei genitori, all’indirizzo email dell’Associazione ifioridililla@libero.it un disegno a tema libero, realizzato in questi giorni nei quali siamo tutti costretti a casa. Saranno premiati da apposita giuria i 5 disegni più belli, e i vincitori riceveranno in premio materiale didattico e da disegno di alta qualità.
Ogni bambino compreso nella fascia di età indicata potrà inviare un solo disegno, indicando nella mail i seguenti dati: Nome, Cognome ed età (nel rispetto totale delle normative di privacy), località di residenza, classe e scuola di appartenenza, oltre ad un contatto telefonico in caso di vittoria.
La giuria dedicata sceglierà i vincitori e alla fine di questa emergenza saranno pubblicati sulla nostra pagina ufficiale Facebook e sul nostro sito www.ifioridililla.com data e luogo della premiazione.
Le opere ricevute entro i termini saranno valutate per espressività ed originalità, per questo sarebbe opportuno che il bambino o il familiare presentasse minimamente l’elaborato prodotto. Potranno partecipare anche le mamme in dolce attesa ed i genitori dei neonati, un modo particolare che l’Associazione ha ideato per coinvolgere tutto il mondo infantile, anche quello che sta per arrivare o che è arrivato da poco!
Con questa iniziativa, I Fiori di Lillà vogliono invitare tutti a stare a casa fino alla fine dell’emergenza e a seguire le regole che vengono impartite dalle autorità, ricorrendo al disegno non solo come un momento familiare ed esperienza creativa ma considerandolo importante strumento espressivo dei bambini. In giornate così cariche di tensioni e di preoccupazioni, il Concorso #iorestoacasaedisegno rappresenta un modo carino, solidale ed affettuoso per mostrare vicinanza ai più piccoli e tenerli con un motivo in più serenamente impegnati nel difficile momento storico che stiamo vivendo, che ci si augura possa passare il prima possibile.

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Emergenza covid 19: lite tra due fidanzati, un arresto per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale

Sempre alto il livello di sicurezza garantito dai Carabinieri di Perugia i quali, grazie al costante e generoso impegno riposto nell’espletamento di servizi di controllo del territorio, fortemente intensificati in concomitanza dell’emergenza sanitaria in atto, hanno assicurato alla giustizia un uomo resosi responsabile dei reati di resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Infatti, nelle ultime ore, i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia, hanno tratto in arresto, con l’accusa di resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, un giovane cittadino italiano, già noto alle cronache giudiziarie locali.
In particolare, i militari operanti, nell’ambito di un apposito servizio finalizzato al controllo del territorio e alla verifica del rispetto delle prescrizioni contenute nel Decreto Ministeriale contro la diffusione del Covid-19, sono intervenuti nei pressi della Stazione ferroviaria di Ponte San Giovanni ove era stata segnalata una lite tra fidanzati.
Appena arrivati sul posto, i Carabinieri, nel tentativo di sedare gli animi e dividere i due, sono stati aggrediti e offesi dall’uomo il quale, nel corso della conseguente colluttazione, ha anche sferrato una gomitata a uno dei due militari, prima di essere prontamente neutralizzato.
Al termine delle formalità di rito, il soggetto è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, a esito del quale il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la misura dell’obbligo di dimora.

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Tra fede e poesia, spunti e riflessioni, ai tempi del coronavirus

“Cari amici, in questi tempi veramente speciali anche se difficili, vediamo che tanto bene, che forse non era conosciuto, ora viene alla luce. come parroco di cinque parrocchie in cui sono presente non solo virtualmente con i nuovi mezzi di comunicazione, ma anche fisicamente, in quanto e’ mio impegno portare la mia presenza, noto una forte “esplosione di bonta’”. Bonta’ che si rivela nei messaggi dei vari gruppi di pro- loco, circoli, associazioni ecc. di cui faccio parte. come ad esempio: raccolta fondi per operatori sanitari, donazioni agli ospedali, servizi a persone sole , ecc. tutto questo bene ci da fiducia e speranza. C’e’ chi, come Franco Riccardini, pensionato Enel, 68 anni, parrocchiano di piosina ha preso carta e penna e scritto una poesia sul “coronavirus” e sul momento che stiamo vivendo.

“Era prima di natale, tutti con ansia ad aspettare il Bambino, ma via etere ci fan sapere che arriva anche un insettino. Tutti ci guardammo e così si pensava, è tanto piccolo che sicuramente non ci ammala. Passano le feste e di tutt’altro si parlava,ma lui era ancora lì, studiava come muoversi e intanto dormiva. Il capodanno, anche per lui fu una grande festa, trova la strada giusta per uscire dalla finestra.

Per l’Epifania già pronto per la strada si trovava il ceppo con tanti figli per la via si inoltrava. Passata la sbornia delle feste, i media di virus ancor parlavano fu in quel momento, che il popolo tutti si guardarono. Ma questo insetto, non è solo piccolo ma è anche fetente se continua cosi, farà soffrire tanta gente. La confusione inizia a dilagare, tutti si inventano dottori bisogna fare questo, quello, lo dicono tutti anche i muratori. La scienza fin da subito ha ben capito, si parla di virus finora mai conosciuto. I governi soprattutto quelli imperidi cercano di nascondere, e licenziano persino i ricercatori. Intanto a quell’insetto, si dà un primo nome, si parla di coronavirus, e comincia ad essere isolato dalla sua stazione. La scienza continua a correre, ma lui corre ancor di più di questa, ha preso il volo e ce lo ritroviamo alla finestra.

In Italia al nord per primo lo ritroviamo, volano di più, e per questo li giustifichiamo. Ci accusano di essere noi i portatori, poi si scopre il paziente 0 e non siamo noi gli untori. Ai primi di marzo la chiusura delle scuole vien decretata ognuno vuole dir la sua, e non sanno neanche chi l’ha autorizzata. I problemi sembrano tanto grossi, a chi lascio i figli, ancor peggio cosa gli faccio fare, ma son figli tuoi o dei conigli? Una cosa sola di positivo si intravede, i rapporti con i nonni sin oggi trascurati, ci fan dormire tranquilli sonni. L’insetto si sta facendo adulto, ma non é pronto a morire, gli hanno cambiato di nuovo nome, COVID 19 ma non è pronto a rinunciare. Io spero di non continuare questa specie di poesia, ne andrebbe della vita vostra e della vita mia.

Impariamo a rispettare quello che ci richiedono non moriamo per riposare, ma si muore perché ci contaminiamo. Affidiamoci al buon Dio che illumini la scienza, è solo lei che ci può salvare, perchè sempre pensa”. Franco Riccardini, inventore e poeta

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Ci ha lasciato Gabrio Bracchini, imprenditore molto conociuto in tutto l’Alto Tevere

Altro lutto a Città di Castello. Ci ha lasciato Gabrio Bracchini, 67 anni, volto noto dello sport e dell’imprenditoria locale. Già fondatore, insieme ai fratelli della Ninò, nota serigrafia di Cerbara. Negli ultimi anni si era dedicato cob successo, insieme al filgio Leonardo, alla Leografic. Alla Moglie Graziella, al figlio Leonardo, alla nuora Silvia e alle nipoti Alissa e Annalisa, le condoglianze della nostra redazione

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Primo caso di positività al Covid-19 nel comune di Montone

A comunicarlo, USL 1 Umbria, si tratta di una persona residente in un altro Comune, ma domiciliato a Montone.

“Sono tre i cittadini, che attualmente, sono in isolamento, mentre altri 11 lo hanno concluso”. Queste le aprole del Sindaco Mirco Rinaldi

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Covd 19: Mauro Cornioli “nessun nuovo contagio da registrare, alcune regole importanti da seguire”

Queste le dichiarazioni, postate nella pagina Facebook del comune di Sansepolcro, dal primo cittadino Mauro Cornioli:

“Oggi non abbiamo nuovi contagiati: siamo in attesa degli esiti dei tamponi effettuati nei giorni scorsi. Vi lascio a questo video realizzato oggi, dove potete trovare le informazioni sulle regole igieniche a cui e’ importante attenersi.
Un saluto a tutti, a domani.

Vi vorrei comunicare dei concetti comportamentali igienico sanitari che ritengo importanti. In quanto sindaco e responsabile della salute pubblica. Concetti importanti per oggi e per domani.

Perche usare la MASCHERINA

Coprirsi la bocca e il naso è importante, pensate di fare uno starnuto in una stanza oppure farlo in un fazzoletto la dispersione delle goccioline è sicuramente molto inferiore.

Parlare e respirare è la stessa anche se in modo minore ma emettiamo comunque delle goccioline

La mascherina non fa disperdere le goccioline e le mantiene all’interno, rispettando il prossimo. Dunque la mascherina ha una azione contenitiva. Se tutti usiamo la mascherina, tutti conteniamo le goccioline, manteniamo una distanza adeguata e non ci saranno problemi. Ritengo l’uso della mascherina un obbligo assoluto nei locali chiusi e quando si incontrano persone. Non toccare mai la mascherina internamente, mettila e toglila in modo attento e corretto

Ora parliamo di GUANTI E MANI.

I guanti hanno un concetto diverso servono per non contaminarsi o non contaminare.
Uscire di casa toccare tutto con i guanti o con le mani in modo indifferente non va bene e accresce il rischio.

Allora parliamo di MANO DESTRA PULITA PRIVATA BIANCA e MANO SINISTRA SPORCA PUBBLICA NERA.

Con la mano bianca prendo il telefonino, la borsa, il borsello, le chiavi, la spesa; tutte le tue cose che riporterai in casa con te.

Con la mano nera tocco il carrello, i soldi, una maniglia, un pulsante , la porta del condominio e tutto quello che non è tuo. Logicamente non ti toccare il viso ma se lo devi fare usa la mano bianca.

Se fai la spesa ti consiglio di usare i guanti.
Insieme ce la faremo.
Siamo una grande e bella Comunità”

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Coronavirus, 252 nuovi casi in Toscana. 3.817 i contagi dall’inizio

AVVERTENZA IMPORTANTE:  I dati comunicati oggi dall’assessorato alla Protezione civile riportano un incremento del numero dei positivi, legato a una ragione tecnica rilevata nella giornata di ieri. L’incremento odierno (cioè la differenza tra il dato comunicato ieri e il dato di oggi) è di 367 soggetti positivi. L’incremento reale è però di soli 252 soggetti positivi. La differenza di 115 casi (da spalmare su una settimana) è dovuta al recupero dell’attività dei laboratori di Lucca e Grosseto, che hanno attivato il collegamento con la piattaforma regionale solo ieri. Questo inconveniente ha determinato anche il mancato aggiornamento di ieri dei dati per provincia.

Sono 252 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani (anche se, come spiegato sopra, l’incremento risulta di 367 casi); e 21 i nuovi decessi. Salgono dunque a 3.817 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 28 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), 80 le guarigioni cliniche e 198 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 3.511. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: nella quasi totalità dei casi, si tratta infatti di persone che avevano patologie concomitanti.

Questi i 21 decessi registrati in Toscana nelle ultime 24 ore, che vanno ad aggiungersi ai 177 registrati fino a ieri, per un totale di 198 decessi dall’inizio dell’epidemia. Con l’indicazione di sesso, età, comune di domicilio: M, 58, Milano; M, 78, Lucca; M, 72, Castelnuovo Garfagnana (deceduto il 17, registrato in ritardo); M, 98, Casciana Terme; M, 83, Livorno; M, 77, Pietrasanta; F, 73, Massarosa; M, 78, Santa Maria a Monte; M, 86, Capannori; M, 76, Pontremoli; M, 78, Pistoia; F, 80, Monsummano Terme; F, 86, Pistoia; F, 82, Pistoia; M, 84, Buggiano (Pt); M, 87, Empoli; M, 87, Santa Croce; M, 86, Prato (deceduto il 23, registrato in ritardo); F, 93, Prato (deceduto il 26, registrato in ritardo); M, 85, Montepulciano; F, 92, Sarteano.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 1.370, di cui 277 in terapia intensiva.

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a sabato 28 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e come verranno comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 3.817 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 855 Firenze, 298 Pistoia, 217 Prato (totale Asl centro: 1.370), 618 Lucca, 470 Massa-Carrara, 398 Pisa, 220 Livorno (totale Asl nord ovest: 1.706), 234 Grosseto, 235 Siena, 272 Arezzo (totale sud est: 741).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto25.613 tamponi, su  22.667 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente). Solo nelle ultime 24 ore, sono stati fatti 1.867 tamponi. Questo aumento si deve al fatto che il numero di laboratori impegnati nel processare i tamponi è ancora salito. Attualmente i laboratori sono 12: ai tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, negli ultimi giorni se ne sono aggiunti infatti altri 9: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno, Lucca e Massa (Asl nord ovest), Prato (Asl centro), Meyer, più un laboratorio privato.

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 12.301 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 6.100 nella Asl centro, 4.847 nella Asl nord ovest, 1.354 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.

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Il commissario Pasqui visita l’area Covid-19 di Città di Castello. Ha ringraziato tutti gli operatori impegnati nell’emergenza

Questa mattina il commissario straordinario della Usl Umbria 1 Silvio Pasqui si è recato in visita presso le aree di malattie infettive-pneumologia e terapia intensiva dell’ospedale di Città di Castello, dedicate alla cura dei pazienti affetti da Covid-19. Il commissario ha voluto ringraziare gli operatori che stanno lavorando con grande impegno e dedizione, ciascuno nel proprio ambito, sia nelle aree riservate a pazienti positivi che nel resto dell’ospedale.

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Scadenze tributarie, ecco le decisioni della Giunta Cornioli

La Giunta comunale di Sansepolcro si è riunita ieri mattina per approvare la rimodulazione di alcune scadenze di natura tributaria, in linea con le disposizioni impartite dai vari DPCM. Ecco il dettaglio:

Servizi scolastici: la quota contributiva per i nidi dell’infanzia comunali non verrà addebitata per tutto il periodo di chiusura della struttura;

Servizio di refezione scolastica: slitta al 31 maggio, in luogo del 20 aprile, il pagamento dei pasti forniti nei mesi di gennaio e febbraio;Tariffa Rifiuti (TARI): ferma restando la possibilità di pagamento in più rate piuttosto che in un’unica soluzione, le tempistiche, che saranno fissate in occasione della prossima approvazione delle tariffe non prevedono scadenze prima del 31 maggio;

Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche (Tosap -Permanente) e dell’Imposta sulla Pubblicità (Icp Permanente): i pagamenti sono stati differiti al 31 maggio;

Il recupero dell’Imu/Tasi/Tari, posto in essere all’amministrazione comunale, è sospeso almeno fino al 30 giugno; nel frattempo è stata concessa al Servizio Tributi la possibilità di rimodulare, su richiesta, piani di rateizzazione già concordati con i contribuenti.

Sempre nella seduta di ieri, la Giunta ha deliberato per il triennio 2020/2022 l’istituzione e l’utilizzo di un fondo vincolato alla concessione di contributi economici in conto interessi in favore delle locali aziende artigianali e commerciali aventi sede nel Comune ed esposte alla crisi finanziaria ed economica in atto. Nei prossimi giorni, l’avviso sarà consultabile e scaricabile dal sito internet del Comune.

“In relazione al susseguirsi di notizie che arrivano oltre che dal Governo, dalla Ragioneria Generale dello Stato, monitorando l’evolversi della situazione economica, abbiamo ritenuto necessario assumere, intanto, questi provvedimenti – dichiara l’assessore Catia del Furia – Siamo consapevoli che sono solamente prime misure ma ci riserviamo di intervenire nuovamente, studiando qualsiasi soluzione possibile per superare quelli che purtroppo saranno gli inevitabili riflessi della crisi in atto sui bilanci comunali. Con l’occasione, vorrei ringraziare i gruppi di minoranza perchè hanno manifestato una grande serietà nell’affrontare la situazione contingente non senza per questo ignorare questioni tributarie e di bilancio dell’amministrazione. Con loro, quando saranno più definite le misure del Governo centrale, apriremo un confronto atto a costruire tutti i possibili percorsi utili alla nostra collettività”.

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Emergenza coronavirus: domani edicole aperte

Le edicole, così come altri importanti servizi pubblici, rimangono aperte al pubblico in questo particolare momento di emergenza Coronavirus e svolgono una importante funzione sociale di informazione alla cittadinanza attraverso la vendita di quotidiani e riviste. Ecco di seguito elenco delle edicole aperte domani, domenica 29 Marzo, nel territorio comunale: Guerrieri, Corso Cavour, Alunni, Via C.Liviero, Nutrica, Via Togliatti, Paladino, Frazione Ripole, Luca Pieroni, Viale Brennero, Punto di Nardi, Via Biturgense, Domenichini, Via Lambruschini (Trestina), Pruscini, Via Fermi (San Secondo), Taschini, fraz. Bivio Lugnano, Ceccarini, Via Di Francia (Lerchi), Fiorucci, Via del Turismo 7 (Cornetto).


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FAVOLE AL TELEFONO! Per bambini e non solo…

Una favola al telefono è un bel modo per sentirsi più vicini, soprattutto in questo momento, è un modo per esserci per gli altri e gustare il piacere di leggere e raccontare storie come e più di sempre.Durante i primi quattro giorni di questa iniziativa (dal 15 al 18 marzo) abbiamo raccolto e gestito oltre 460 favolose prenotazioni, nella seconda settimana (dal 22 al 25 marzo) le telefonate sono state oltre 540… un immenso abbraccio nazionale che ci ha scaldato il cuore.Molte sono state richieste da parte dei genitori per i figli, ma alcuni hanno anche pensato di regalare una favola ad altre persone, magari come sorpresa. A onor del vero, in questa situazione, siamo stati un allegro ed economico regalo di diversi compleanni, ma anche tra fidanzati lontani… oppure un pensiero dai figli ai genitori soli e lontani.Abbiamo raccontato favole a bambini di tutte le età: dagli 8 mesi ai 90 anni.

Se è vero che da anziani si torna bambini… ci piacerebbe, in questa terza settimana di FAVOLE AL TELEFONO

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Ortopedia al San Giuseppe, pronta l’equipe del direttore Redi

Da lunedì prossimo, l’Ortopedia del San Donato si trasferisce al San Giuseppe Hospital. L’equipe medica guidata dal direttore Roberto Redi inizierà quindi ad operare nelle sale messe a disposizione dalla struttura, per consentire all’ospedale di Arezzo di dedicare tutte le forze e gli spazi all’emergenza Coronavirus

“Il nostro personale continuerà l’attività grazie al San Giuseppe, che ci mette a disposizione tre sale operatorie, gli anestesisti e il personale di sala – spiega il direttore generale D’Urso – I nostri medici sono pronti e lavoreranno in stretta sinergia con il dr. Caldora e la sua equipe, in particolare per la parte dell’oncologia. Da lunedì si parte con questo nuovo percorso che può rappresentare un’esperienza importante e di crescita per tutti noi. Sicuramente, è il simbolo di una sinergia tra pubblico e privato nell’interesse del cittadino e della sua salute. Ringrazio il dr. Rosati, direttore generale del San Giuseppe, per la disponibilità”.

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Emergenza Coronavirus: 5 nuovi positivi. Condoglianze per la famiglia del tifernate deceduto

“Aggiorniamo la situazione con un fatto luttuoso, un uomo di 67 anni, che anche il sottoscritto conosceva bene, una famiglia di San Pio, un tifernate storico, alla famiglia facciamo le condoglianze, come alle famiglie di tutti gli altri deceduti. Credo che sarà giusto pensare ad un ricordo quando tutto sarà finito. Sono 5 i nuovi positivi, uno standard abbastanza consolidato che ci deve far stare all’erta. Le quarantene nuove sono legate alle relazioni di queste persone. La Regione Umbra ha annunciato un’estensione dei tamponi, che saranno più numerosi a partire dalle categorie a maggiore rischio. A Città di Castello ne sono già stati fatti molti. L’Amministrazione comunale ha in questo momento sospeso i termini di pagamento dei tributi comunali, posticipandoli. Ci è sembrato doveroso anche se le casse comunali sono destinate a soffrire. Le nostre risorse sono infatti tutte destinate ai servizi pubblici e questa scelta determinerà una difficoltà di bilancio ma, ora, è importante non dare altri elementi di preoccupazione ai cittadini”.

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Sindaco e Vescovo davanti all’immagine della Madonna delle Grazie: “vicinanza a tutte le famiglie”


Il sindaco Luciano Bacchetta e il vescovo di Città di Castello mons. Domenico Cancian nella mattina di sabato 28 marzo 2020 si sono recati nella Chiesa della Madonna delle Grazie per un momento di raccoglimento e preghiera. Era presente anche il parroco don Andrea Czoterk.
“La mia presenza qui si innesta in una tradizione plurisecolare che vede la Chiesa e il comune gestire insieme il culto alla Madonna delle Grazie – ha detto il sindaco Luciano Bacchetta – Fin da quando venne dipinta, nel 1456, l’immagine della Madonna fu concepita con un significato di protezione sulla città, disegnata ai piedi della Vergine e da Lei, insieme a san Florido, presentata a Gesù perché la benedica. Nei secoli il Comune ha più volte accolto la grande sensibilità mariana dei cristiani tifernati proclamando Città di Castello come Città di Maria nel 1622 e riconoscendo ufficialmente la Madonna delle Grazie quale patrona cittadina nel 1783. Fino al terremoto del 1789 anche nel Palazzo Comunale si conservavano più riproduzioni della Madonna delle Grazie, un affrescata sulla volta della Sala Consiliare e un’altra su tavola negli uffici.
La mia presenza oggi vuole esprimere la partecipazione di tutti gli amministratori pubblici alla preoccupazione della cittadinanza e di tutta la comunità altotiberina e la nostra vicinanza alle famiglie che hanno avuto defunti o malati, come anche a tutti coloro che sono sottoposti alle forme di prevenzione del contagio o che mettono a rischio la loro vita per assicurare, attraverso il loro lavoro, i necessari approvvigionamenti e servizi. È un momento difficile, che supereremo con l’impegno comune e con una ritrovata unità. Ringrazio tutti gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, i volontari e quanti, in questo tempo di sacrifici, si impegnano per sconfiggere il contagio, lenire le sofferenze e garantire la vita sociale così come oggi è possibile”.
“Nella Chiesa della Madonna delle Grazie preghiamo perché il virus sia sconfitto e per le persone che hanno combattuto o stanno combattendo ad ogni livello contro questa terribile pandemia. Abbiamo ripetuto l’antica preghiera Maria mater Gratiae, Tiferni suscipe curam, con la quale Città di Castello ha chiesto aiuto in occasione di altre emergenze, dal 1500 alla Seconda guerra mondiale. È una storia che continua e costituisce uno degli elementi caratteristici dell’identità tifernate. Per questi motivi abbiamo voluto un momento di preghiera personale, come manifestazione di vicinanza alle persone, nel solco di una storia plurisecolare” ha detto il vescovo mons. Domenico Cancian, che ha pronunciato questa preghiera. “Vergine Santissima delle Grazie, raccolti con devozione ai piedi della tua antica immagine in questo momento di grande preoccupazione, rinnoviamo la nostra fiducia in te, madre e mediatrice della grazia divina. Con gratitudine ricordiamo la devozione dei nostri padri che ti hanno invocata in tempo di contagio, di siccità, di inondazione, di terremoto e di guerra. Vergine Santissima delle Grazie, continua a volgere il tuo sguardo d’amore su di noi, sulla nostra città, sulla nostra diocesi e sul mondo intero flagellato dal contagio: accogli le nostre gioie e le nostre speranze, sostienici nelle tristezze e nelle angosce, rendici fedeli alla carità evangelica. In questo tempo nel quale sperimentiamo la fragilità della condizione umana affidiamo alla tua materna intercessione i malati e le loro famiglie, tutti coloro che se ne prendono cura, i pubblici amministratori chiamati a prendere decisioni sagge ed efficaci, quanti sono impegnati nella ricerca scientifica: benedici, Madre della Divina Grazia, l’impegno di tanti uomini e donne di buona volontà, ottieni per tutti i popoli la liberazione dall’epidemia perché in ogni parte della Terra si possa tornare sereni alle nostre occupazioni quotidiane rafforzati nell’unità, nella solidarietà e nell’amore e lodare Dio con un cuore rinnovato. Vergine, Madre di Dio e della Chiesa, sii per noi mediatrice di grazie. Amen

L’immagine sacra. L’immagine della Beata Vergine Maria della Chiesa della Madonna delle Grazie, edificata nel 1306 dai Servi di Maria, è una tavola raffigurante la Madonna in trono tra i santi Florido e Filippo Benizi, commissionata nel 1456 da Giovanni di Piamonte, collaboratore di Piero della Francesca. Nell’immagine la Vergine Maria è rappresentata nell’atto di indicare Città di Castello al figlio Gesù Città di Castello, affinché la benedica; questo gesto è condiviso con san Florido. La tavola, esposta all’esterno, fu da subito oggetto di una grande venerazione e quindi nel 1500 fu protetta in una cappella laterale da una confraternita per la gestione del culto e scoperta ogni 25 anni. Il pannello poteva essere aperto con l’impiego contemporaneo di tre chiavi, tenute rispettivamente dal priore della confraternita, dal priore del convento e dal magistrato cittadino, cioè dal comune. In realtà veniva scoperta anche in condizioni critiche per la città: il primo caso noto risale al 1514, quando la Madonna delle Grazie viene portata in processione per chiedere la fine di una pestilenza scoppiata l’anno prima. Altrettanto avvenne nel 1525, nel 1527 e nel 1545.
Nel 1630 la peste, quella raccontata da Alessandro Manzoni, che a Monterchi risparmio solo 20 persone su 500, risparmiò Città di Castello il comune organizzò una pubblica cerimonia di ringraziamento alla Madonna delle Grazie.
Poi i terremoti: del 1730-31 quando ci furono anche pellegrinaggi da tutta la Valtiberina e preghiere collettive. Nel 1741, nel 1752, nel 1781 fu il comune a decretare lo scoprimento dell’immagine, perché il terremoto non produsse vittime e nel 1783 il comune proclamò la Madonna delle Grazie patrona della città. Il terremoto del 1789 lesionò la cappella: l’immagine della Madonna delle Grazie venne portata processionalmente attorno alle mura e poi esposta alla venerazione presso il torrente Cavaglione. Sopra l’ingresso della casa colonica “La Commenda”, al numero 20 di Viale Angelo Zampini, è ancora presente un’epigrafe su marmo che ricorda il fatto. Anche nelle epidemie ricorrenti di tifo e colera del 1800 l’immagine della Madonna delle Grazie fu un riferimento e in occasione dei due conflitti mondiali il santuario ha ospitato preghiere per la pace, sia in forma privata che pubblica. Alla fine del secondo conflitto mondiale l’immagine è stata portata in tutte le parrocchie e in quasi tutte le case della diocesi, che allora aveva parrocchie anche in Toscana e nelle Marche.

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