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L’esperienza metodologica per le discipline scientifiche del polo tecnico Franchetti-Salviani al centro del progetto europeo Edinn

Il Polo Tecnico Franchetti-Salviani di Città di Castello ha ospitato la seconda mobilità del progetto ERASMUS+ EDINN “Educate to Innovate”, finanziato dall’Unione Europea e proposto dalla Commissione Europa del Polo Tecnico insieme alle scuole dei paesi partner Romania, Portogallo, Finlandia e Repubblica Ceca. EDINN, partendo dall’esperienza sviluppata nel corso degli anni dal Franchetti-Salviani, propone una tecnica innovativa per l’insegnamento/apprendimento delle materie scientifiche attraverso la metodologia STEAM, che coniuga Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica con l’obiettivo di favorire negli studenti lo sviluppo delle proprie abilità in maniera interdisciplinare, far crescere l’autostima e la motivazione allo studio, stimolare il pensiero e l’apprendimento critico, sviluppare il rispetto verso altre culture e il senso di appartenenza all’Europa e promuovendo l’uso della lingua inglese come strumento di comunicazione. Il progetto prevede la creazione e lo sviluppo di moduli didattici interdisciplinari e l’ideazione di modelli, programmi e strumenti innovativi, da presentare alla Fiera della Creatività che si svolgerà nella Repubblica Ceca. Dopo un corso per docenti dedicato all’apprendimento della metodologia STEAM, si è svolta la prima mobilità in Portogallo, in cui studenti e docenti partecipanti hanno seguito attività in linea con quanto sviluppato nel primo incontro formativo. E’ stata quindi la volta di Città di Castello, con molteplici attività scientifiche e metodologiche (workshop presso gli attrezzati laboratori del Franchetti-Salviani ed incontri con gli esperti Luigi Valenti, Giampaolo Tomassetti e Francesca Rosi) e culturali (visite ai Musei Burri, alla Tipografia “Grifani Donati”, alla Biblioteca Comunale, con il saluto dell’assessore comunale Rossella Cestini) e con la consegna finale degli attestati di partecipazione. Molto fattiva la collaborazione dei docenti Fabbri, Gnucci, Mariucci, Moniello, Nardi, Nasi, Nicolucci, Nucci, Pasqui, Pauselli, coordinati dalla prof.ssa Ofelio e degli studenti Nutrica, Vitiello, Douari, Biagini, Pitocchi, Haj Mabrouk, Montedori, Ottobrini, Conti, Fraccalvieri, Pippolini, Bruschi, Marof, Giacchè, Tiezzi, Sgaravizzi, El Alami, Lauri, Arcerito, Pettinari, Giulietti, Talbi, Rubellini, Ricci, Giaccaglia, Laurenzi, Squartini e Ripettosi. Particolare soddisfazione è stata espressa dal Dirigente Scolastico prof.ssa Valeria Vaccari che ha sottolineato sia la novità della progettazione europea come strumento per allargare le possibilità formative offerte agli studenti, ringraziando tutto il personale della scuola e gli studenti coinvolti

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Pallavolo serie B/M: Ermgroup San Giustino, si lavora in vista del match con Forlì

Non si arresta l’avanzata di Ermgroup San Giustino (PG) che dopo ben cinque vittorie consecutive su cinque incontri disputati,  vola al secondo posto nella classifica del girone D serie B/M con 13 punti, subito dietro ad Arno Volley 1967 (PI) e SA.MA. Portomaggiore (FE) parimerito a 14. Dopo la vittoria schiacciante di domenica 17 novembre per 3-0 su Volley laghezza (SP) i biancoazzurri si preparano al prossimo incontro di campionato, contro Querzoli S. Volley Forlì reduce dalla pesante sconfitta fuori casa al tie-break, contro Arno Volley 1967 (PI). Nonostante questa fase estremamente positiva gli altotiberini mantengono i piedi piantati a terra ed affrontano ogni incontro con il giusto atteggiamento. Il lavoro svolto sta dando i suoi frutti e le lacune si stanno colmando. A pochi giorni da dall’ultimo esordio casalingo L. Puliti, opposto di Ermgroup San Giustino (PG) ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sono molto soddisfatto dell’ultima partita. In settimana il coach ci ha fatto lavorare molto su difesa e muro e ha insistito per ridurre gli errori di gioco. La qualità del lavoro settimanale credo si sia vista in campo. Ora dobbiamo solo archiviare questa bella prestazione e con lo stesso spirito andare a giocare nel difficile campo di Forlì. “

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Usl Umbria 1, cordoglio per la morte di Fabrizio Ciappi. Il neuropsichiatra è stato direttore del centro di salute mentale di Città di Castello

Nell’apprendere della morte del professor Fabrizio Ciappi, ex responsabile del centro di salute mentale di Città di Castello, la direzione aziendale della Usl Umbria 1 e tutti i colleghi e amici che hanno avuto modo di conoscerlo nell’ambito professionale esprimono profonde condoglianze a tutta la famiglia.
 
Fabrizio Ciappi fu neuropsichiatra, direttore del dipartimento di salute mentale della ex Asl1 della Regione Umbria, professore presso varie scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina  dell’Università di Perugia. Fu fra i membri fondatori di Psichiatria Democratica e contribuì,  insieme a Carlo Manuali, all’affermazione del modello di psichiatria di comunità, che ebbe in seguito  il suo riconoscimento ufficiale  nella Legge 180 del maggio 1978, che riformò profondamente la psichiatria in Italia attraverso  la chiusura degli ospedali psichiatrici e l’affermazione della  salute  mentale come un diritto fondamentale e un importante obiettivo sociale.
 
Ha iniziato la sua carriera medica presso gli ospedali psichiatrici di Arezzo e Perugia ed è poi passato al lavoro territoriale presso i Centri di salute mentale di Perugia centro e Città di Castello. La sua carriera si è contraddistinta per una lunga e proficua attività clinica a fianco dei malati e delle loro famiglie, mantenendo sempre elevato l’impegno non solo tecnico, ma anche sociale e politico in difesa dei più deboli.  In virtù della sua ampia cultura e competenza scientifica, ha portato il suo contributo attivo e sempre originale in seminari, conferenze e pubblicazioni su temi riguardanti psichiatria, neuroscienze ed epistemologia, lavorando con scienziati e intellettuali famosi come Oliver Sachs, Edgar Morin, Henry Atlan, Heinz von Foerster, Ilya Prigogine, Douglas Hoffstadter e molti altri.

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“Mamma segreta”, un progetto della Regione per prevenire l’abbandono alla nascita

“Se ti trovi in situazione di difficoltà e stai pensando di non farcela a tenere il tuo bambino…”, questo c’è scritto in sette lingue sulle locandine e gli opuscoli che vogliono far conoscere “Mamma segreta”, il progetto della Regione per sostenere le gestanti e le madri in gravi difficoltà, e prevenire l’abbandono alla nascita.
Dopo la vicenda della neonata trovata morta in una borsa davanti a una farmacia a Campi Bisenzio, è necessario diffondere quanto più possibile la conoscenza del progetto, avviato dalla Regione Toscana in via sperimentale a Prato nel 1999, e dal 2005 esteso poi a tutte le zone distretto socio-sanitarie della regione.
Obiettivo del progetto, costruire un percorso di prevenzione e di tutela che permetta alla donna in difficoltà di affrontare con consapevolezza la propria situazione, sia che decida di tenere il bambino, sia che decidaa di non riconoscerlo, partorendo quindi in anonimato.
“Quanto è accaduto ieri a Campi Bisenzio – commenta l’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi – è davvero molto triste. Una tragedia che forse si sarebbe potuta evitare se la donna che ha partorito la piccina fosse stata a conoscenza del progetto Mamma segreta. La legge italiana garantisce per tutte le donne, comprese le richiedenti asilo e rifugiate e le donne in condizioni di clandestinità, il diritto di partorire in anonimato, gratuitamente, ricevendo la necessaria assistenza sanitaria per loro stesse e per il bambino. E come Regione abbiamo varato ormai vent’anni fa questo progetto, che portiamo avanti con il coinvolgimento dei Comuni di Firenze, Prato, Pisa e Siena, in qualità di Comuni capofila delle relative aree vaste. Un percorso rapido e sicuro, che consente alla donna di partorire in segretezza, e al bambino di essere adottato in tempi rapidi”.
Come funziona Mamma segreta
La donna in difficoltà, che ha dubbi, richieste, vuole le prime informazioni, può rivolgersi al proprio medico, ai consultori, ai servizi sociali del Comune o della Asl, o anche, se si trova nell’imminenza del parto, direttamente alla maternità dell’ospedale più vicino.
Il servizio a cui la donna si rivolge si attiva per segnalare il caso all’équipe di sostegno competente (un’équipe multiprofessionale composta da infermiere, ostetrica, medico, assistente sociale, educatore, psicologo), che prende in carico la donna e la segue per tutto il percorso di maturazione della decisione.
L’équipe di Mamma segreta opera per garantire l’affermazione del principio del diritto alla segretezza, e quindi procedure di accoglienza, cura e tutela del tutto anonime.
Una volta assunta la decisione e a parto avvenuto, la donna viene dimessa dalla struttura ospedaliera e viene favorito e accompagnato il suo reinserimento socio-familiare insieme al bambino, nel caso in cui abbia scelto il riconoscimento, o in maniera distinta nel caso in cui abbia scelto di non riconoscere il bambino. Il bambino non riconosciuto alla nascita è iscritto nel relativo registro presso il Tribunale per i Minorenni, che provvederà alle procedure per la dichiarazione dello stato di adottabilità
Mamma segreta: l’opuscolo e la locandina
La Regione ha realizzato un opuscolo informativo e una locandina, tradotti in 7 lingue e distribuiti in maniera ampia e capillare su tutto il territorio regionale. Opuscolo e locandina spiegano sinteticamente il progetto e il percorso da seguire, e danno indicazione sulle strutture e le persone a cui la donna si può rivolgere: assistenti sociali del territorio, consultori familiari, medico di famiglia, il reparto di ginecoloiga/ostetricia dell’ospedale più vicino, gli assessorati ai servizi sociali dei Comuni di Firenze, Pisa, Prato e Siena.
Quanti sono in Toscana i bambini non riconosciuti alla nascita
I dati 2018, elaborati sulla base delle procedure del Tribunale per i Minorenni di Firenze, ci dicono che sono stati 16 i bambini iscritti nel registro per l’accertamento dello stato di abbandono in base all’art. 11 della legge 184/1983 (Diritto del minore ad una famiglia), ovvero bambini per i quali non risultino genitori che li abbiano riconosciuti. Sono invece 45 i bambini iscritti nello stesso registro in base all’art. 12, ovvero bambini con genitori o parenti entro il quarto grado che abbiano mantenuto rapporti significativi. In sostanza le due fonti di dati indicano che i bambini iscritti in base all’art. 11 sono tutti bambini appena nati riferibili, quindi a parti in anonimato e come tali velocemente dichiarati adottabili.

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L’ambulatorio mobile è pronto, sabato 23 novembre l’inaugurazione presso la sede della Misericordia di Arezzo

Si tratta, per capirci in sintesi, e senza che con ciò il termine debba sembrare riduttivo, di una specie di “camper sanitario”, in grado per dotazioni, allestimenti, abitabilità e possibilità di spostamento autonomo di esprimere potenzialità di assistenza medico-infermieristica praticamente ovunque.
Annunciammo insieme ad Eventi Sociali l’avvio di questo progetto ai primi di dicembre dello scorso 2018 e oggi, a distanza di un anno, puntualmente, quel progetto è diventata una splendida realtà ormai operativa, foriera di molte opportunità circa i compiti che può assolvere.
Ma non vorremmo svelarvi oltre i dettagli, né del mezzo né del progetto che ne ha permesso l’acquisizione: potrete apprenderli venendo direttamente alla presentazione, inaugurazione e benedizione, che sarà accompagnata da conferenza stampa congiunta Eventi Sociali e Misericordia di Arezzo, nonché da un simpatico momento conviviale a buffet. Dove tutti sono invitati!
Appuntamento dunque per tutti presso la sede della Misericordia di Arezzo, via Garibaldi 143, alle ore 16:00 di sabato 23 novembre. Non mancate!
(In foto d’apertura il veicolo di base, un Volkswagen CRAFTER, da cui è stato ricavato il caravan sanitario, quand’era in fase di allestimento e senza ancora le insegne dei vari contributors. Tra le altre foto del servizio, i disegni originali degli schemi d’allestimento degli interni.) 

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Il Prefetto di Perugia in visita al comando legione CC “Umbria”

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Il Prefetto della Provincia di Perugia, Dott. Claudio Sgaraglia, ha visitato ieri il Comando della Legione Carabinieri “Umbria”.
Accolto dal Comandante della Legione, Gen. B. Massimiliano Della Gala, insieme al Comandante Provinciale di Perugia, Col. Giovanni Fabi, e al C.tedella Regione Carabinieri Forestale, Col. Gaetano Palescandolo, il Dott. Sgaraglia si è intrattenuto con lo Staff del Comando Legione per un approfondimento sulle principali problematiche dicompetenza e ha effettuato una visita dei locali ed uffici dellostorico Comando di Corso Cavour.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i compiti e le funzionalità del Comando Legione, in tema di sostegno logistico, aggiornamento professionale e coordinamento generale delle attività operative dell’Arma sul territorio.
Al termine il Prefetto ha formulato al personale tutto espressioni di sentito ringraziamento per la preziosa ed infaticabile opera svolta con professionalità dall’Arma dei Carabinieri e per la collaborazione costantemente offerta alla Prefettura nell’esecuzione dei suoi delicati compiti istituzionali.

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Coop si mobilita per Venezia. Dal 20 al 26 novembre l’1% della vendita di tutti i prodotti a marchio per una somma di almeno 500.000 euro sarà devoluto per Venezia

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Coop si mobilita per Venezia. Il primo intervento legato a fronteggiare l’emergenza lo ha varato nei giorni scorsi Coop Alleanza 3.0, la cooperativa di consumatori presente sul territorio. Uno stanziamento di 25.000 euro con l’obiettivo di raggiungere una donazione pari a 100.000 euro stornando fondi dell’iniziativa “1 x tutti 4 x te” (una forma di ristorno che con l’acquisto del prodotto a marchio Coop restituisce parte dei proventi ai soci e ai territori).
Ora si amplia l’intervento di Coop a sostegno delle popolazioni colpite. Avviata da mercoledì 20 novembre (fino al 26 novembre) negli oltre 1100 punti vendita (e in tutti i negozi Superconti) una campagna solidale devolvendo l’% delle vendite del proprio prodotto a marchio a sostegno della città di Venezia. Impegno minimo di devoluzione pari a 500.000 euro. I fondi raccolti, in accordo con gli organismi partecipativi delle singole cooperative e di concerto con l’Associazione Nazionale-Ancc Coop, saranno poi indirizzati verso uno specifico intervento a sostegno delle popolazioni colpite da condividere con l’amministrazione locale.

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Terzo appuntamento della stagione teatrale autunno/inverno 2019. Domenica 24 novembre, ore 17:15 Spettacolo di Musica Lirica Classica con Noemi Umani

“CLASSICA VALTIBERINA” è il quarto evento organizzato dal Teatro di Anghiari e dalla Compagnia dei Ricomposti di Anghiari. Protagonista dei concerti che si sono svolti negli scorsi anni è stata la soprano Noemi Umani, cantante professionista anghiarese che sta intraprendendo una carriera di successo di critica e di pubblico. Intorno alla sua voce, “CLASSICA VALTIBERINA” porta avanti l’obiettivo di valorizzare e di dare visibilità ai musicisti e ai cantanti anghiaresi e valtiberini che negli anni si sono diplomati nei vari Conservatori Nazionali. L’orchestra sarà diretta dal maestro Marco Ferruzzi. Quest’anno parteciperà al concerto il Coro Schola Cantorum Don Vittorio Bartolomei. Il progetto nasce da un’idea di Mario Guiducci ed è stato realizzato in collaborazione con la Filarmonica P. Mascagni.

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Furto al Patrizi di Città di Castello: comunità scolastica sotto shock

Comunità scolastica sotto shock a Città di Castello. Nella notte di martedì 19 novembre ignoti si sono introdotti all’interno delle palazzine dell’Istituto agrario Ugo Patrizi violando l’accesso laterale dell’edificio “ chimico” in cui si trova un’aula multimediale recentemente ristrutturata e rimodernizzata come spazio di apprendimento multimediale. Qui i ladri avrebbero forzato gli armadietti all’interno dove erano custoditi sotto chiave 19 computer portatili, strumenti acquistati con non poca fatica dalla scuola sia grazie a fondi europei che a collaborazioni fondamentali con enti locali per permettere di ampliare l’offerta formativa delle discipline informatiche. Un danno per un valore di circa seimila euro cui si aggiunge lo sgomento generale e soprattutto il disagio per il prosieguo delle lezioni per le quali era indispensabile tale materiale didattico. Dopo l’amara sorpresa questa mattina da parte dei tecnici responsabili dei laboratori e successivamente del corpo docente, sul luogo sono giunti i Carabinieri tifernati che hanno effettuato il sopralluogo per la ricostruzione delle modalità del fatto. Al momento appare evidente soltanto che i ladri si sarebbero introdotti da una finestra laterale della palazzina cui si accede tramite una scala esterna e che immette in un’aula scolastica; da qui si sarebbero intrufolati nell’aula “ aumentata” in questione dove avrebbero scassinato gli armadietti dove erano custoditi i computer. Forte si leva l’appello della Dirigente Scolastica Professoressa, Marta Boriosi, “affinchè quanto sottratto possa in qualche modo essere restituito e permettere così alla scuola di continuare il proprio lavoro”. “Una presa di coscienza necessaria – come ha affermato la professoressa Boriosi – per non mettere ulteriormente a dura prova le istituzioni come le scuole che oggi più che mai necessitano del supporto morale e non solo di tutta la cittadinanza.”

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Partecipato incontro sulle nuove procedure in materia ambientale AUA

Numerosi tecnici, professionisti, amministratori pubblici hanno partecipato questa mat-tina presso la sala convegni della Biblioteca Comunale Carducci al workshop sull’Autorizazione Unica Ambientale (AUA), linee guida per il procedimento, modulistica e presentazione online delle istanze su piattaforma digitale2, promosso da Regione Umbria in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Digipass che ha fatto tappa anche a Citta’ di Castello, dopo Foligno e Terni. L’Aua è il provvedi-mento adottato dalla Regione e rilasciato dallo Sportello Unico per le Attività Produttive e l’Edilizia (SUAPE) che sostituisce in un unico atto le autorizzazioni o comunicazioni ambientali necessarie per l’esercizio di un impianto o lo svolgimento di attività che non siano soggette al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale o delle altre Autoriz-zazione Uniche di cui al Dlgs. 152/2006. Il DPR 59/2013 ha inteso snellire e
semplificare gli oneri amministrativi a carico delle imprese determinati da ciascun sin-golo “titolo ambientale”, anche omogeneizzando e allungando la durata a 15 anni, senza comprimere il grado di tutela delle matrici ambientali (acqua, aria, suolo, rumore e rifiuti) stabilito dalle normative di riferimento. A tal fine il servizio Autorizzazioni Ambientali (AIA e AUA) ha predisposto il documento “Linee guida per il procedimento dell’autorizzazione Unica Ambientale – AUA” con il quale sono impartite indicazioni operative volte a specificare nel dettaglio le azioni che tutti gli operatori coinvolti devono porre in essere, dall’invio dell’istanza da parte del gestore/richiedente sino al rilascio del titolo finale, con particolare riferimento alla tempistica, al riparto di competenze tra
SUAPE e Regione, indizione, convocazione e gestione delle Conferenze di servizi. All’incontro, coordinato da Andrea Monsignori, Dirigente del Servizio Autorizzazioni Ambientali (AIA e AUA) – Regione Umbria, è intervenuto l’assessore all’Ambiente, Massimo Massetti, che ha sottolineato “l’importanza di questi momenti di formazione e divulgazione di informazioni e procedure che sono alla base dell’attività quotidiana di ogni amministrazione pubblica ed hanno impatto di primo piano sulla vita dei cittadini, delle comunità locali e territori”.

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“L’etica della legalità”: sabato 23 novembre incontro con il Consigliere di Stato Francesco Paolo Tronca

Sabato 23 novembre il Comune di Sansepolcro avrà il piacere di ospitare il Consigliere di Stato prof. avv. Francesco Paolo Tronca. Già Prefetto di Milano e Commissario Straordinario di Roma dopo la caduta della Giunta Marino, Tronca ha trascorso nella cittadina pierfrancescana la sua giovinezza, dove ha vissuto fino all’età di vent’anni circa. Il padre era il Commissario della Polizia di Sansepolcro negli anni ’60 e ’70.
La giornata di Tronca a Sansepolcro si aprirà alle 10:30 nella Sala Consiliare di Palazzo delle Laudi, dove si terrà l’incontro “L’etica della legalità”. L’evento sarà aperto dai saluti del sindaco Mauro Cornioli e dei rappresentanti dell’amministrazione comunale. La parola passerà quindi al Consigliere per il suo intervento sul tema “L’etica della legalità: responsabilità e cittadinanza”. La mattinata si concluderà con la consegna della tessera elettorale e di una copia della Costituzione italiana ai ragazzi biturgensi che hanno raggiunto la maggiore età nel 2019.

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Al Teatro dei Riuniti va in scena “Improvvisamente l’estate scorsa”

Domenica 24 novembre alle 17.30 andrà in scena “Improvvisamente l’estate scorsa”, il secondo appuntamento della stagione teatrale 2019/2020 del Teatro dei Riuniti. Lo spettacolo di Tennesse Williams è un classico della drammaturgia americana contemporanea. Si tratta di un thriller psicologico ambientato nella New Orleans degli anni ’30, restituito con maestria al pubblico grazie ad un adattamento raffinato dei registi Mario Cipollini e Antonella Germani e a una grandissima prova attoriale della Compagnia Piccola Ribalta di Pesaro. “Improvvisamente l’estate scorsa” ha vinto il premio “miglior spettacolo 2016” al prestigioso Gad – Festival Nazionale di Arte Drammatica del Teatro Rossini di Pesaro.
Per info e prenotazioni è possibile contattare il numero 370.3515135, gli indirizzi liveticket.it e ticket@accademiadeiriuniti.com .

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Museo Diocesano di Città di Castello: tanti gli appuntamenti in calendario, nelle prossime settimane

Una stagione ricca di appuntamenti per il Museo Diocesano di Città di Castello – dichiara Catia Cecchetti – convegni, mostre e approfondimenti di grande caratura culturale, giuridica e di approfondimento spirituale previsti per questo mese di novembre e per le imminenti festività di dicembre.  Giovedì 21 si terrà un interessante convegno dal titolo “Bullismo e Cyberbullismo – I nuovi volti della violenza tra i giovani – Istituzioni e Professioni a confronto”promossoda AMI Avvocati Matrimonialisti Italiani – Distretto di Perugia presieduto dall’Avv. Enrico Serafini.Un tema di grande attualità che verrà affrontato da figure professionali diverse e di notevole spessore in grado di dare un contributo ad una problematica oggi particolarmente diffusa: dalla criminologa e psicoterapeuta Dott.ssa Maria Grazia Santuccialle tifernatiDott.ssa Maria Rita Bracchinie la Prof.ssa Marta Boriosi, con l’apporto fondamentale del dott. Adriano Politano, Dirigente del Commissariato della Polizia di Stato, del Capitano Giovanni Palermo, Comandante Compagnia Carabinieri di Città di Castello e per la parte legale e giuridica del Dott. Francesco Loschi, Magistrato presso il Tribunale di Perugia, dell’Avv. Franco Libori, Presidente della Camera Penale di Perugia  e delDott. Daniele Cenci, Consigliere della Suprema Corte di Cassazione. A moderare l’incontrol’Avv. Nada Lucaccioni, Segretario Distrettuale Ami Umbria Perugia.
Altro appuntamento di grande spessore culturale si terrà in occasione  dei 170 anni dalla morte di Mons. Giovanni Muzi(1772 – 1849): l’Archivio Storico Diocesano – Biblioteca Diocesana “Storti-Guerri” di Città di Castello, il Museo Diocesano e leSuore Figlie della Misericordia “Giovanni Muzi” hanno pensato un evento in grado di ricordare questa figura cosi importante per Città di Castello e non solo. Verrà inaugurata una Mostra storico-documentaria dal titolo Mons. Giovanni Muzi Un vescovo tra misericordia e storia venerdì29 novembre alle ore 11.00 presso la Sala documentaria  del Museo diocesano che rimarrà aperta al pubblico fino al 29 dicembre prossimo. Qui verranno esposti documenti importanti che ripercorrono le tappe della vita del Muzi  nella sua qualità di vescovo ma anche di diplomatico e di storico. L’immagine scelta a ricordo della sua persona è un ritratto conservato nel Palazzo vescovile tifernate del sec. XIX.
Per meglio conoscere questa figura si terrà sempre venerdì 29 novembre alle ore 16,30 nel Salone Gotico del Museo un Convegno dal titolo “Giovanni Muzi, diplomatico e pastore in un’epoca di transizione”;ne parleranno il Prof. Don Andrea Czortek, direttore dell’Archivio Storico Diocesano e la          Prof.ssa Maria Lupi, docente Storia della Chiesa all’Università “La Sapienza” di Roma. A portare i saluti il Vescovo diocesano Domenico Cancian. A moderare l’incontro la dott.ssa Catia Cecchetti del Museo diocesano.
Sabato 30 novembre alle ore 16.00 nel Salone Gotico del Museo sarà la volta di un altro convengo dal titolo Imparare il futuro – Le proposte dell’economia civile promosso da Stromata e dall’Università degli Studi di Perugia con interventi di rilievo tra cui il prof. Paolo Polinori docente di Economia Politica del Dipartimento di Economia e del prof. Luca Alici docente di Filosofia Politica del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali Umane e Formazione. A moderare l’incontro il prof. Massimiliano Marianelli docente di Storia della Filosofia del Dipartimento di Filosofia.
Il mese di dicembre si aprirà poi con l’inaugurazione della Mostra Internazionale dei Presepi che festeggia quest’anno il suo ventennale con un doppio appuntamento: sabato 30 novembre a Palazzo Vitelli a sant’Egidio e domenica 1 dicembre alle ore 17.00 alla presenza di Sua Eminenza card. Gualtiero Bassetti Presidente della CEI presso il Salone Santo Stefano insieme al Vescovo tifernate Domenico Cancian, il Cav. Lucio Ciarabelli presidente dell’Associazione Amici del Presepio e il Sindaco Luciano Bacchetta.
Lunedì 2 dicembre si terrà la conferenza stampa di presentazione della V edizione di Natale tra Umbria e Toscana nel Salone Gotico del Museo alle ore 11.30 alla presenza del Vescovo Domenico Cancian, di Catia Cecchetti ideatrice e coordinatrice dell’iniziativa e tutti gli amministratori dei comuni dell’Alto Tevere Umbro: Città di Castello, Citerna, Montone, Monte Santa Maria Tiberina, San Giustino, Umbertide  e Pietralunga; e di due comuni della vicina Regione ToscanaSansepolcro e di Monterchi.
Anche quest’anno sono nove le istituzioni comunali che aderiscono al progetto con un calendario programmatico legato alle imminenti festività del Natale, con un fattivo coordinamento in rete che si estende ormai come consueto anche alla Toscana garantendo una sinergia interregionale.
Obiettivo dell’iniziativa è la riflessione sul Mistero della Nascita tramite eventi culturali che si terranno nelle chiese o nei musei del territorio dell’Alto Tevere Umbro e Toscano, spazi di particolare bellezza artistica e architettonica e di accresciuta suggestione grazie all’allestimento di presepi artistici. L’evento legato al periodo delle festività natalizie interesserà i mesi di dicembre 2019 e gennaio 2020 con ben nove appuntamenti destinati ad un pubblico di turisti e cittadini.
 

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Al teatro degli illuminati appuntamento da non perdere sabato 23 novembre con “oh guggo!”, lo spettacolo della compagnia teatro popolare di Sansepolcro per la raccolta fondi di Silvana Benigno

Prosegue la prevendita dello spettacolo “Oh Guggo!” della Compagnia Teatro Popolare di Sansepolcro, con testo e regia di Moira Bigi. Un appuntamento, questo, in programma, sabato 23 novembre alle 21, al Teatro degli Illuminati di Città di Castello e che vede il patrocinio del Comune di Castello. Sono stati i componenti della Compagnia biturgense a proporre l’iniziativa per la raccolta fondi di Silvana Benigno, da tempo mobilitata nel sostenere la ricerca della Fondazione Ieo-Ccm di Milano. Con grande sensibilità, dunque, il gruppo teatrale sta coinvolgendo gli appassionati e non solo a questa data, con l’obiettivo di riempire il teatro tifernate per uno scopo benefico. Grazie anche al Comune di Città di Castello e a Sogepu per la disponibilità, il 23 novembre si potrà fare il punto anche sulle varie iniziative proposte da Silvana che, in quest’ultima fase, sta affrontando un momento delicato della sua quotidiana battaglia contro la malattia. Contattando gli organizzatori e la stessa Silvana si possono dunque già prenotare i biglietti per questo evento da non perdere.

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Ampia convergenza sui diritti delle bambine, unanime il si alla carta della FIDAPA: Pescari, cinque stelle, Castello cambia “servono fatti concreti”

Approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Città di Castello, con la sola astensione del capogruppo PD Mirco Pescari, la Carta dei diritti delle bambine. Presentata dall’assessore alle Pari Opportunità Luciana Bassini, nella seduta di venerdì 8 novembre 2019, come “essenziale a consolidare un senso comune dei diritti delle donne e del loro ruolo nella società in un momento in cui si leggono tendenze di segno contrario, tentennamenti o peggio rilettura del cammino di emancipazione femminile e parità di genere”, la Carta nasce a durante il Congresso della BPW Europa, Business and Professions Women, associazione a cui appartiene Fidapa, tenutosi a Reykjavik nel 1997. Ispirata alla Convenzione Onu sui Diritti del fanciullo del 1989, a differenza e ad integrazione di questa, che pone sullo stesso piano i due generi, li distingue in termini di caratteristiche e bisogni, riguardanti diverse connotazioni fisiche ed emozionali. “Dopo circa 20 anni, l’originaria Carta dei diritti della bambina deve essere aggiornata, in considerazione delle leggi sopravvenute in tutto il mondo e del fatto che ciò che prima era solo una speranza, ora è un diritto! La Carta deve essere letta come una premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita. La bambina deve essere aiutata, protetta fin dalla nascita e formata in modo che possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione” ha spiegato la Bassini mentre Benedetta Calagredi (PSI) che ha sostenuto la proposta di recepimento insieme ad altri consiglieri, “riconoscere il genere significa combattere meglio anche la violenza di genere. Bene l’ampia adesione intorno a questa iniziativa”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, pur dicendosi convinto che “l’adesione non cambierà le cose” ha annunciato voto favorevole “ci vogliono gesti concreti nelle situazioni specifiche, anche vicino a noi. Che questi principi non rimangano chiusi dentro il consiglio comunale”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha parlato “di violenza di genere in Italia con reati aumentati del 3 per cento verso minori di genere femminile: sono 5990, rispetto al 2009 sono il 43% in più. Probabilmente il fenomeno sta emergendo ma proprio per questo sappiamo che il problema esiste e servono risorse, progetti per prevenire e educare”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, si è espresso favorevolmente: “Auspico una votazione unanime, la carta deve essere letta non solo come affermazione dei diritti delle donne ma anche come sostegno nel suo processo di crescita alla consapevolezza di questi diritti”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha definito “la Carta un atto di civiltà e un punto di partenza per chi vede la donna come un essere inferiore. Nel mondo del lavoro le donne si inseriscono con più difficoltà, c’è un gap di genere. Pensiamo alle lettere di dimissioni firmate anticipatamente nel caso di una gravidanza”. Ursula Masciarri, consigliere del PSI, ha ringraziato per l’iniziativa le proponenti e gli uomini, intervenuti nel dibattito, perchè solo con la loro consapevolezza si può superare la differenza”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, pur sostenendo di condividere tutto quello che è stato ditto, ha detto “l’atto in sè è un lavarsi la coscienza, è eccessivamente ipocrita. La battaglia della concreta emancipazione deve essere combattuta e usare lo strumento bambina per arrivare alle coscienze è comprensibile ma non è tarata sull’emergenza che c’è. Non voterò contro ma mi asterrò”. Per Francesca Mencagli, consigliere del PD, “le bambine non hanno ancora gli stessi diritti dei bambini anche per cultura generazionale. Nel mio lavoro mi relaziono con gli uomini ed ho faticato il triplo per farmi accettare. La bambina a volta cresce troppo protetta e a volte troppo sola. Questa carta è un bel segnale e se ne stiamo ancora a parlare significa che ce ne è bisogno

Testo – La Nuova Carta dei Diritti della Bambina del 2016

Ogni bambina ha il diritto: Articolo 1 Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità. Articolo 2 Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico. Articolo 3 Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste. Articolo 4 Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali. Articolo 5 Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole. Articolo 6 Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile. Articolo 7 Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo. Articolo 8 Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età. Articolo 9 Di non essere bersaglio, né tanto meno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.

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Venerdì 22 novembre alle ore 16, al Centro di Aggregazione Sociale Tortaia ad Arezzo, il Comitato di partecipazione territoriale si presenta ai cittadini.

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Il Comitato è composto dai rappresentanti delle associazioni di volontariato, tutela e di promozione sociale operanti nel settore sanitario e socio sanitario, che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con la Asl Toscana sud est facendo seguito ad esperienze già in atto in alcune ASL toscane, tra cui quella aretina. Come previsto dalla Regione Toscana, con la legge 75/2017 si riconosce il diritto e dovere dei cittadini a partecipare alle scelte che riguardino la salute. Il Comitato, infatti, agisce a supporto dell’Azienda sanitaria nelle sue articolazioni dei servizi ospedalieri e servizi territoriali del distretto sociosanitario, con funzioni di consultazione, proposta, e valutazioni in merito all’organizzazione ed erogazione dei servizi della zona. Il Comitato si occupa del monitoraggio delle condizioni di accesso e fruibilità dei servizi sanitari, propone azioni di miglioramento, suggerisce interventi strategici correttivi e dà pareri obbligatori ma non vincolanti alla Direzione Aziendale su alcuni argomenti specifici tra cui la Carta dei Servizi, la Conferenza dei Servizi, la qualità e quantità delle prestazioni erogate, la rispondenza ai bisogni degli utenti, l’efficacia e l’adeguatezza delle informazioni fornite all’esterno.Insomma un organismo fatto di utenti al servizio degli utenti Il programma di venerdì prevede i saluti delle Autorità, a cui seguiranno gli interventi di Andrea Laurenzi (coordinatore Comitato di Partecipazione Zona Distretto Arezzo-Casentino-Valtiberina), Evaristo Giglio (direttore Zona Distretto Arezzo-Casentino-Valtiberina), Stefania Massaini (responsabile URP Ufficio Relazioni con il Pubblico, Ambito Aretino), Chiara Rubbiani(Comitato zonale e aziendale ASL Toscana Sud Est – Federconsumatori Utenti Toscana), Luisa Spisni (Consiglio dei Cittadini per la Salute). Sarà dato ampio spazio al dibattito e ai contributi di tutti i presenti, con il chiaro obiettivo di rafforzare il ruolo del Comitato verso la cittadinanza, per migliorare i servizi e difendere i diritti della comunità, in particolare delle persone che si trovano ad accedere ai servizi socio/sanitari.I cittadini sono invitati a partecipare.

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Lignani (Fd’I) “tre giorni con una voragine in via Gramsci, inaccettabile inerzia e situazione di pericolo strutturale”

Che il manto stradale di via Gramsci, una delle principali vie di scorrimento del Centro storico, sia in uno stato di grave degrado non è purtroppo una novità. E’ invece ancor più inaccettabile che dalla prima mattinata di domenica 17 novembre si sia aperta una vera e propria voragine, per quanto ancora di piccole dimensionie in un’arteria viaria così importante. la situazione di pericolo è evidente e l’inerzia dell’Amministrazione nel provvedere ad un rapido ripristino è gravissima. Mi piace sottolineare il pronto intervento della Polizia Municipale domenica mattina che ha posto apposita ed opportuna segnaletica ma gli stessi agenti avevano assicurato al sottoscritto e ad un cittadino residente che nella stessa giornata ci sarebbe stato un intervento di manutenzione. Lo stato di pendenza della parte di via Gramsci adiacente all’ex asilo Cavour è comunque tale da prefigurare anche un cedimento strutturale visto anche le molteplici buche presenti vicino alla piccola voragine. Occorre quindi non solo manutenzione ordinaria ma anche uno studio della situazione che prevenga situazioni di estremo pericolo. La tristezza per il degrado sempre più evidente delle infrastrutture cittadine è tanta ; è sembrato opportuno presentare un’interrogazione urgente al riguardo.

Andrea Lignani Marchesani

Capogruppo FdI Città di Castello

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Pallavolo serie B1/F: il dopo Città di Castello/Castelbellino, nelle parole di Francesca Mancini

Con i suoi 18 punti e un 42% di realizzazione, è stata la mattatrice del match vinto per 3-1 Volley Città di Castello sulla Termoforgia Castelbellino. Una prestazione più che rimarchevole, quella di Francesca Mancini, la 25enne schiacciatrice che soltanto qualche mese fa giocava in Serie C e che è stata capace di esaltarsi in B1 contro peraltro un’avversaria fra le più attrezzate e ambiziose del girone C. Senza ovviamente far passare in secondo piano l’intera squadra, che con il gran carattere dimostrato ha saputo rialzare la testa in un turno di campionato senza dubbio delicato. “Siamo scese in campo sapendo già che Moie aveva battuto Empoli e che anche la 3M Perugia si era imposta sul Cesena – premette la Mancini – per cui questi risultati ci avevano messo un po’ di pressione. Dopo le due sconfitte di fila e un primo set perso senza discussioni, avremmo potuto correre il rischio di disgregarci e invece abbiamo costruito la nostra vittoria”. Già, cosa vi siete dette dopo il 14-25 con il quale Castelbellino era andato sull’1-0? “Diamoci una mossa, altrimenti avremmo rischiato un’altra… Empoli! Avevamo sofferto in ricezione e quindi era questo il fondamentale da aggiustare, anche se poi la percentuale di positività è rimasta bassa. È migliorata invece la nostra battuta: loro hanno cominciato a ricevere male e a giocare con la palla staccata, commettendo diversi errori in attacco. Noi abbiamo sistemato anche la difesa e, nel vedere che i loro colpi non andavano più a segno, le avversarie hanno probabilmente smarrito la fiducia. Chi ci ha fatto penare di più per prenderle le giuste contromisure è stata la centrale Mila Montani, che nelle fast veloci non sbagliava mai”. Ma al di là della rete c’era una Francesca Mancini che faceva altrettanto… “Meglio di così, personalmente parlando, non mi sarebbe potuta andare. Sono molto contenta di ciò che ho fatto, ma non debbo assolutamente adagiarmi sugli allori, che se fiducia e autostima stanno crescendo”. L’impatto con la B1 è stato perciò foriero di soddisfazioni, che sono maturate nell’impianto amico del Pala Ioan. “E’ stato bello giocare in casa e disputare una eccellente prestazione: ci siamo anche divertite, dimostrando di possedere quel carattere che, assieme alla giusta mentalità, ci ha portato a conquistare una vittoria di squadra”. Da Pesaro, sabato prossimo, si attende ora una riprova importante. Quanto sarà difficile questa partita? “Il Pesaro ha in classifica gli stessi punti nostri, che però non rispecchiano la sua reale consistenza. È una compagine che viene data per favorita, nonostante finora non abbia reso in trasferta; proviene dal 2-3 di Capannori e quindi sa bene che contro di noi deve dare il massimo e incamerare bottino pieno. Dovremo di conseguenza fare i conti con una squadra dal dente avvelenato”. E il campionato? “Sarà pure presto per poterlo dire, ma mi sembra molto incerto e livellato; non vi sono certezze e quindi manca per ora la squadra che domina e allo stesso tempo nessuna è disposta ad arrendersi. Il confine fra zona play-off e zona retrocessione è al momento sottile”.

 

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