Sono stati rinnovati i Consigli Direttivi delle Sezioni Energia e Grafica e Cartotecnica di Confindustria Umbria per il biennio 2024-2026. Nel mese di settembre le rispettive Assemblee si sono infatti riunite nella sede dell’Associazione a Perugia per procedere al rinnovo delle cariche associative, completando così il percorso avviato lo scorso luglio che ha portato al rinnovo di tutte le Sezioni di Categoria in cui è articolata Confindustria Umbria. Sezione Energia L’Assemblea della Sezione Energia ha eletto alla Presidenza Laura Caparvi, dell’azienda Umbria Energy di Terni, e alla Vicepresidenza Fabiana Bruschi, di Enel. Nel ringraziare il Presidente uscente Emiliano Maratea, Laura Caparvi ha espresso la volontà di portare avanti il percorso intrapreso per realizzare gli importanti e ambiziosi obiettivi della transizione energetica. Anche nel prossimo biennio avranno un ruolo strategico le opportunità legate allo sviluppo delle energie rinnovabili e l’efficientamento dei consumi. L’attività della Sezione si concentrerà anche sulla promozione delle comunità energetiche rinnovabili che, in questa importante fase di transizione, hanno l’obiettivo di fornire benefici ambientali, economici e sociali a livello di comunità. Centrale continuerà ad essere la collaborazione tra le imprese e un raccordo sempre più stretto con le istituzioni per un maggiore coinvolgimento nelle politiche di efficienza energetica e per coniugare gli obiettivi di sostenibilità con le esigenze di competitività della nostra industria. Il Consiglio Direttivo della Sezione Energia sarà così composto: Presidente Laura Caparvi, Umbria Energy Vicepresidente Fabiana Bruschi, Enel Rappresentante Piccola Industria Enzo Di Matteo, Lenergia Componenti del Consiglio DirettivoFabio Albanesi (ASM Terni), Paolo Allegretti (Comunità Energetiche), Milco Borio (Ecosuntek), Andrea Catarinucci (Umbra Acque), Alessandro Gentile (Edison), Matteo Minelli (Eco Trade), Leonardo Pozzoli (Free Luce&Gas), Andrea Principe (E2), Antonella Terracina (+ Energia).
Sezione Grafica e Cartotecnica Sarà Leonardo Bambini, titolare di Artegraf di Città di Castello, il nuovo Presidente della Sezione Grafica e Cartotecnica per il prossimo biennio. L’Assemblea ha inoltre eletto alla Vicepresidenza Stefano Picchietti, di Legatoria Umbra. Leonardo Bambini succede a Giuseppe Cellini, giunto al termine del proprio mandato. Nel ringraziare il Presidente uscente per il lavoro svolto in questi quattro anni, Leonardo Bambini ha sottolineato l’intenzione di dare continuità ai progetti avviati per rafforzare ulteriormente la crescita del settore e delle sue imprese. Sostenibilità, formazione e innovazione saranno aspetti strategici anche nel prossimo biennio. Le aziende grafiche e cartotecniche umbre rappresentano un’eccellenza dell’industria manifatturiera regionale e, anche grazie all’azione del sistema confindustriale, hanno saputo mettere al centro delle strategie aziendali il tema della sostenibilità, ad esempio lavorando per ridurre l’uso di materiali non riciclabili e migliorare l’efficienza energetica dei propri processi produttivi. Anche quella della formazione e acquisizione di risorse qualificate è una questione prioritaria e condivisa, per fornire ai giovani una formazione qualificata e rispondere alle esigenze del mercato. A tal proposito, la Sezione ha collaborato con ITS Umbria Accademy alla creazione di un nuovo percorso di studio in meccatronica e cartotecnica, oltre all’avvio del Concorso di Packaging sostenibile in memoria dell’imprenditore Antonio Gasperini, indetto dalla Sezione Grafica e Cartotecnica di Confindustria Umbria e da Enip-GCT, il Comitato provinciale di istruzione grafica di Perugia. Il Consiglio Direttivo della Sezione Grafica e Cartotecnica sarà così composto: Presidente Leonardo Bambini, Artegraf Vicepresidente Stefano Picchietti, Legatoria Umbra Rappresentante Piccola Industria Alessandro Luzzi, Grifa Componenti del Consiglio Direttivo Francesca Benedetti (Mauro Benedetti), Marco Bracalente (Arti Grafiche Paciotti), Massimiliano Brilli (Gruppo Poligrafico Tiberino), Giuseppe Cellini (Graphic Masters), Marta Chiavacci (Litograf Editor), Alessandra Gasperini (Scatolificio Gasperini), Valentino Merendelli (Vimer), Silvio Pascolini (Icom), Matteo Ruiz (Cartiere di Trevi), Francesco Tacconi (Grafiche Trotta), Alessandro Tomassini (Tecnocarta), Giorgio Zangarelli (Stabilimento Tipografico Pliniana), Flavio Zuin (Tecnostampa).
Le Sezioni di Categoria aggregano le aziende in base alla filiera in cui operano, approfondiscono temi e sviluppano iniziative in base alle necessità specifiche del settore a cui appartengono in coerenza con le politiche di Confindustria Umbria e stretto collegamento e coordinamento tra loro e con le Sezioni Territoriali.
Il sindaco e la giunta hanno espresso oggi cordoglio e vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Pilade Pecorari, 96 anni, “bersagliere”, padre dell’avvocato Marcello Pecorari, già difensore civico del comune e della Regione Umbria e del fratello Roberto attivo da sempre nel settore del sociale e volontariato in sanità. Pilade Pecorari, figura storica della comunità Tifernate si e’ distinto per laboriosità, dividendosi fra la famiglia e l’appartenenza ai bersaglieri di cui era fiero sostenitore avendo ricoperto un ruolo importante nella fanfara che lo ha visto protagonista al Nord con il suo “bombardino”. Un motivo di orgoglio e appartenenza che lo ha caratterizzato per tutta la vita. Il sindaco e la giunta rinnovano ai figli Marcello e Roberto Pecorari e alla moglie Anna Maria i sentimenti più sinceri di cordoglio e condoglianze. I funerali si svolgeranno domani sabato 5 ottobre alle ore 15,30 presso la chiesa Santa Maria Maggiore
La sanità pubblica in Umbria è vittima di cinque anni di gestione fallimentare da parte della giunta Tesei. Il diritto universale alla salute, garantito dalla nostra Costituzione, è stato progressivamente indebolito. Strutture come l’ospedale di Branca, con un bacino di 70.000 abitanti, che ancora riescono a offrire servizi di eccellenza grazie agli sforzi del personale, sono state lasciate in condizioni di precarietà e sottofinanziamento. Non possiamo più accettare che i cittadini vengano costretti a rivolgersi al privato a causa di liste d’attesa interminabili e la mancanza di medici specialisti. La situazione è critica, ma esistono soluzioni concrete per rilanciare il sistema sanitario regionale e garantire cure di qualità per tutti, partendo dal potenziamento dell’ospedale di Branca e dalla riforma della medicina territoriale, con l’istituzione di ‘Case della Salute’ efficienti e aperte 12 ore al giorno, 7 giorni su 7.
Pronto soccorso: La carenza di personale medico sta mettendo a rischio l’efficienza del servizio di emergenza. Riteniamo fondamentale la normalizzazione delle figure mediche con la ricopertura delle unità mancanti e, dove possibile, l’incremento di almeno 1-2 unità rispetto all’attuale organico. Ortopedia: Questo reparto è un esempio di come una forte carenza di medici stia limitando il potenziale di una struttura che potrebbe offrire molto di più. Investiremo nel potenziamento di questo reparto, affinché possa fornire il livello di servizio che i cittadini si aspettano. Oculistica: L’ospedale di Branca ha il potenziale per diventare un punto di riferimento regionale, ma questo richiede un maggior investimento di risorse. Una maggiore attenzione a questo reparto potrebbe persino attrarre pazienti da fuori regione, contribuendo alla crescita e sostenibilità della struttura. Cardiologia: La mancanza di un primario stabile è inaccettabile.
Attualmente, la funzione è svolta da un cardiologo interno, ma la carenza di unità mediche sta impedendo l’offerta di servizi ambulatoriali. Con più risorse umane, non solo ridurremmo le liste d’attesa, ma potremmo attivare programmi di prevenzione che, a lungo termine, abbatterebbero i costi del sistema sanitario. Medicina generale: Il reparto di Medicina è in trincea, a causa della mancanza cronica di personale. Più medici significherebbero un maggior sostegno clinico per tutto l’ospedale, migliorando la qualità delle cure e riducendo la pressione sugli altri reparti. Neurologia e centro ictus: Questo reparto, cruciale per una popolazione anziana come quella umbra, soffre di una carenza di almeno due medici. È imperativo trovare una soluzione immediata per garantire servizi adeguati e tempestivi in un settore così delicato. Oncologia: Il bacino di utenza dei malati oncologici è in continua crescita, eppure il reparto non riceve l’attenzione e il supporto necessari. La nostra proposta prevede un potenziamento urgente e inderogabile, affinché nessun paziente sia costretto a cercare cure altrove. Trasfusionale: Nonostante i grandi risultati raggiunti, il reparto è sotto pressione a causa della carenza di operatori.
È essenziale investire in questo settore, che si è dimostrato vitale per la nostra sanità pubblica. Chirurgia: L’ospedale di Branca è un punto di riferimento anche per pazienti provenienti da fuori bacino, ma il reparto di Chirurgia necessita urgentemente di almeno due nuove figure mediche per sostenere il carico di lavoro crescente. Ginecologia: Un altro reparto in sofferenza, che svolge un ruolo cruciale nella prevenzione e nella cura della salute delle donne, attraverso la clinica e la chirurgia, ma anche tramite i consultori. Potenziare questo settore è una priorità per garantire alle donne servizi di alta qualità.
Il Movimento 5 Stelle, con Stefania Proietti candidata alla guida della Regione, non intende permettere che le disuguaglianze si amplino ulteriormente. Il diritto alla salute deve essere garantito a tutti i cittadini, senza distinzione di reddito o residenza. Ci spenderemo affinché l’ospedale di Branca e l’intero sistema sanitario umbro tornino a essere eccellenze riconosciute, attraverso un piano di riforme che metta al centro le persone, la prevenzione e l’equità.
L’emendamento di Forza Italia che preclude la libera cerca istituendo la raccolta di funghi e tartufi a pagamento è solo l’ultimo esempio di come la maggioranza stia portando avanti politiche dannose per l’Umbria, ignorando le necessità di chi quotidianamente vive e lavora sul nostro territorio. Non c’è alcuna alternativa se non mandare a casa questi signori con il voto del 17 e 18 novembre. Il Movimento 5 Stelle si oppone con fermezza all’ennesima scelta folle delle destre, che continua a danneggiare i cittadini e i lavoratori umbri con emendamenti proposti e approvati senza alcun approfondimento o confronto reale con le categorie coinvolte.
Si tratta di un atto scellerato che colpisce una fetta significativa dell’intera popolazione umbra, frutto di tre emendamenti presentati dal consigliere Andrea Fora e approvati dalla Prima Commissione lo scorso 30 settembre. Queste misure rischiano di avere un impatto devastante, compromettendo la possibilità di esercitare la loro attività liberamente e creando un pericoloso precedente per l’intero settore. Il nostro sostegno va alle associazioni micologiche ed a quelle dei tartufai, che sono state escluse da qualsiasi forma di confronto e che oggi si trovano a fronteggiare l’imposizione di regole che minano una settore tradizionale che rappresenta l’identità umbra, rivestendo grande importanza sociale ed economica. Si prevede, direttamente e indirettamente, la progressiva preclusione del territorio regionale alla libera cerca del tartufo e alla raccolta dei funghi spontanei. Anni di prese in giro da parte della destra con decine di commissioni che hanno lasciato con un pugno di mosche in mano le associazioni per poi sferzare queste sonore bastonate.
La stessa mano che ha già consentito la devastazione dei nostri territori attraverso li libero accesso dei veicoli a motore nei sentieri e nei pascoli dell’Umbria. Il Movimento 5 Stelle ribadisce con forza la propria contrarietà a questa deriva che favorisce solo pochi, a discapito di chi vive e lavora sul territorio. Sosterremo le associazioni nella loro protesta e invitiamo tutti i cittadini e le altre forze politiche a unirsi a noi per fermare queste misure inaccettabili. Dopo questa legislatura in Umbria rimane solo di privatizzare l’aria. Chi come me vive e abita nelle aree rurali della nostra regione non può che battersi con ogni mezzo per bloccare queste scelte scellerate.
“Sono orgoglioso e felice nel poter annunciare la candidatura alle prossime elezioni regionali del 17 e 18 novembre 2024 di Caterina Domenichini, 28 anni, libero professionista e attuale vice segretario comunale di Forza Italia Città di Castello. Questa scelta premia una donna giovane, professionale e motivata che sta svolgendo un lavoro encomiabile da quasi 3 anni all’interno del nuovo coordinamento comunale mantenendo sempre fede ai principi di libertà, ascolto, moderazione e garantismo che fanno di Forza Italia un partito sempre al passo coi tempi.”
Questo il commento rilasciato da Tommaso Campagni, Segretario comunale di Forza Italia Città di Castello e Capogruppo FI in consiglio comunale.
Caterina Domenichini, laureata in giurisprudenza all’età di 24 anni ed abilitata alla professione forense a 27, ha già maturato varie esperienze politiche nonostante la giovane età.
Nel 2021, infatti, ha affrontato l’esperienza delle elezioni amministrative di Città di Castello candidandosi nella lista diForza Italia e risultando la seconda candidata più votata. Grazie all’entusiasmo e alla dinamicità che da sempre la contraddistinguono, dal 2022 ricopre la carica di Vice Segretariodi Forza Italia – Città di Castello al fianco del Segretario Tommaso Campagni; insieme agli altri membri del coordinamentocomunale sono riusciti a far sentire nuovamente la voce di Forza Italia nel territorio tifernate, basandosi sui principi di ascolto e confronto e proponendo soluzioni concrete per la città, come ad esempio il progetto dei Nonni Civici.
Nel marzo 2024 è stata poi nominata quale responsabile per la tutela dei consumatori di Forza Italia – Umbria.
“La ragione della mia candidatura è quella di diventare il cuore e la voce dell’Alta Valle del Tevere, rappresentare le istanze dei miei concittadini altotiberini, restare disponibile ed aperta al dialogo portandomi sempre il sole in tasca, come diceva il nostro Presidente. Il mio sogno è quello di ispirare le nuove generazioni ad appassionarsi alla politica, quella vera, fatta di azioni concrete, di sogni di città all’altezza delle loro aspettative, di servizi ai giovani ed agli anziani, di orgoglio per le bellezze che la nostra Umbria possiede e deve valorizzare sempre.”
Torneo di calcio a 5 riservato alle Forze di Polizia dello Stato, Polizie Locali e V.V.F.
L’I.P.A. (International Police Association), associazione senza fini di lucro che accoglie al suo interno appartenenti a tutte le Forze di Polizia comprese le Polizie Locali e i Vigili del Fuoco, con il suo Esecutivo Locale di Vicenza e con la Delegazione Regionale Umbria, con il patrocinio del Comune di Città di Castello che ha strettamente ed attivamente collaborato alla realizzazione, ed il patrocinio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, organizza (dopo le esperienze delle passate edizioni interrottesi solo nel periodo del COVID e svoltesi in terra vicentina a Longare nel 2009, 2011, 2014, 2016, 2018 e 2022, ad Asiago nel 2010, ad Arzignano nel 2012, a Montegaldella nel 2013, a Isola Vicentina nel 2015, a Nanto nel 2017, a Grumolo delle Abbadesse nel 2023 e, unica edizione disputatasi fuori della provincia vicentina, a Città di Castello nel 2019 nel decimo anniversario della scomparsa) la 14^ edizione del torneo di calcio a 5, dedicata alla memoria della Medaglia d’Oro al Valore Militare, Colonnello dei Carabinieri Valerio Gildoni, a Città di Castello (PG). All’Ufficiale, prematuramente e tragicamente deceduto nell’adempimento del dovere il 17 luglio 2009 in Bosco di Nanto (VI), nel corso della ricorrenza del 196° anniversario della fondazione dell’Arma tenutasi a Roma nel giugno 2010, è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare, alla memoria. Al Colonnello Valerio Gildoni, sono stati intitolati il polo di Medicina Legale dell’Ospedale di Vicenza, una piazza e il Loggiato ex Bufalini nella città d’origine e dov’è stato tumulato (Città di Castello), un monumento a Montegaldella (VI – dove viene celebrata, ad ogni anniversario della scomparsa, una S. Messa), la Caserma dei Carabinieri di Thiene (VI), sede del Comando di Compagnia. Nel 2016, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, gli è stata intitolata la caserma sede del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Perugia. La manifestazione sportiva vedrà in campo per le Forze di Polizia formazioni provenienti dalle province di Napoli e Caserta (capitanata dal T.Col. Gianluca Galiotta, presente ai tragici fatti del 17 luglio 2009 e profondamente legato all’evento), Vicenza e Perugia (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria), nonché una squadra dei Vigili del Fuoco (in pratica tutte le forze che compongono l’I.P.A.) e una rappresentativa mista dei Sindaci/Amministratori locali dei comuni di Città di Castello e della provincia di Vicenza, oltre alle formazioni dell’I.P.A. Umbria e della Croce Bianca Tifernate. Eccezionalmente una formazione del Rotary Club Città di Castello. L’evento ha lo scopo di non dimenticare l’eroico Colonnello, grazie ai più genuini sentimenti di amicizia e dell’associazionismo, con l’intervento di tutte quelle componenti dello Stato impegnate per la sicurezza e la salvaguardia del cittadino, che i valori di correttezza dello sport riescono a sintetizzare. Infatti, il trofeo più ambito sarà proprio la coppa fair-play, rinominata “Coppa dell’Amicizia”, vinta, nella 1^ edizione, dal Reparto Operativo dei Carabinieri di Vicenza, consegnata nelle mani del Capitano Graziano Ghinelli, che, diretto collaboratore del Colonnello Gildoni, aveva condiviso al suo fianco il tragico evento. La manifestazione, nata a Longare (VI) nel dicembre 2009 per volere degli allora Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri (Col. Michele V. Sarno), della Guardia di Finanza (Col. Antonio Morelli) e dell’I.P.A. di Vicenza (Segretario Andrea Berdin), ha visto, e continua tuttora a vedere, il coinvolgimento e la partecipazione di rappresentanze sportive di tutte le FF.PP., nonché la presenza, sempre più coinvolta e appassionata, di Autorità Civili e Militari, e ha portato il torneo itinerante nella provincia Berica. In occasione del decennale della scomparsa del Col. Valerio Gildoni nel 2019, sentiti i familiari ed avuto il Patrocinio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e del Comune di Città di Castello, per la prima volta la manifestazione è stata portata fuori della provincia berica. Quest’anno nel 15° anniversario della scomparsa, la mamma dell’Ufficiale scomparso Signora Paola, ed il fratello Don Alberto, hanno manifestato il desiderio di tornare a far svolgere la manifestazione sportiva in Città di Castello (PG), sua città natale. Anche in quest’occasione, con il patrocinio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e dell’Amministrazione Comunale di Città di Castello e con la fattiva collaborazione di quest’ultimo e di tutta l’Arma Umbra (dal Comando Legione, al Comando Provinciale di Perugia sino al Comando di Compagnia e di Stazione di Città di Castello, oltre che della Sezione A.N.C. di Città di Castello) l’I.P.A. -International Police Association- ha potuto realizzare quest’evento sportivo e commemorativo che costituisce un significativo gesto di attenzione e vicinanza alla famiglia e che vede concretizzarsi il ricordo indelebile del congiunto nelle Forze dell’Ordine e nelle Istituzioni tutte, in una sorta di Gemellaggio tra le province di Perugia e Vicenza. L’evento rievocativo è stato reso possibile anche grazie al fondamentale impegno dell’Amministrazione Comunale di Città di Castello con il Sindaco Luca Secondi in testa e con il suo Staff, in particolare Massimo Massetti, che si sono personalmente impegnati per la realizzazione della manifestazione, oltre alla Sezione A.I.A. di Città di Castello che, pro-bono, mette a disposizione i propri direttori di gara. Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e l’Amministrazione Comunale ospitante hanno condiviso i valori della celebrazione e hanno contribuito a dare vita alla manifestazione, convinti che tale attività unisca prima nello sport e poi nel lavoro, le varie forze di polizia e gli altri organismi impegnati in simbiosi nelle attività di prevenzione, di controllo del territorio e di ordine e soccorso pubblico. Dall’edizione 2013 è stato istituito il TROFEO COL. CC VALERIO GILDONI, messo in palio dal Comune di Montegaldella ed assegnato alla squadra vincitrice della manifestazione (nel 2023 la Guardia di Finanza di Vicenza) che la detiene sino alla successiva edizione. Il trofeo sarà portato in campo al momento dei saluti iniziali dalla squadra detentrice ed esposto durante tutta la durata degli incontri. L’evento sportivo avrà luogo, in un’unica giornata, sabato 5 ottobre 2024 presso lo Stadio Comunale “Corrado Bernicchi” di Città di Castello, con inizio alle 13,30 (saluto delle Autorità Civili, Militari e Religiose) per concludersi con la finalissima intorno alle 17.30. L’evento sportivo sarà preceduto, alle ore 12,00, dalla deposizione di una corona di fiori presso la tomba del Col. CC Valerio Gildoni al Cimitero Monumentale di Città di Castello. Il Segretario I.P.A. Vicenza, Andrea Berdin Col. CC t.ISSMI Valerio Gildoni, Medaglia d’Oro al Valor Militare «Con ferma determinazione ed esemplare iniziativa, unitamente ad altri militari, avviava una delicata opera di persuasione nei confronti di un uomo che, in stato di alterazione psichica, si era barricato all’interno della propria abitazione esplodendo un colpo d’arma da fuoco all’indirizzo di una pattuglia di carabinieri precedentemente intervenuta. Resosi conto della situazione di estremo pericolo anche per l’incolumità degli altri presenti, con insigne coraggio e consapevole del grave e manifesto rischio, senza far uso dell’arma in dotazione, non esitava ad avvicinarsi allo squilibrato per stabilire un contatto diretto e convincerlo a desistere, venendo proditoriamente attinto da un colpo di fucile che ne causava la morte. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio.» — Nanto (VI), 17 luglio 2009.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia, nel pomeriggio di martedì, 1 ottobre scorso, hanno eseguito il sequestro, a carico di ignoti, di un significativo quantitativo di sostanza stupefacente.
Più in dettaglio, un anziano signore, che percorreva alcuni sentieri nei boschi di Ponte Rio, in cerca di funghi con il proprio cane, ha rinvenuto alcuni involucri di cellophane contenenti polvere bianca, parzialmente coperti da terra smossa, vicino a due alberi.
Insospettito dall’insolito ritrovamento, l’uomo ha subito allertato il Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, consentendo ai Carabinieri prontamente intervenuti di accertare l’effettiva presenza di circa 400 grammi di droga, risultata poi essere cocaina.
Leggere oggi smisurate dichiarazioni, provenienti da ogni parte politica, sulla vicenda SOGEPU-SOGECO, dopo che per questi ultimi otto lunghi anni è calato il silenzio intorno alle decine di interrogazioni e interpellanze, appelli e richieste di accesso agli atti presentati dalla capogruppo di Castello Cambia, Emanuela Arcaleni, e dall’ex consigliere Vincenzo Bucci, fa amaramente sorridere.
Finalmente, ad arresti confermati dai magistrati per i due principali protagonisti della vicenda, l’ex amministratore pubblico Goracci e il signor Granieri di SOGECO, tutti si sono accorti dell’enorme gravità della situazione. Eppure, tantissimo abbiamo detto e scritto come consiglieri comunali fin dall’inizio del nostro mandato, richiedendo anche una commissione d’inchiesta sulla situazione gestionale di SOGEPU, ovviamente bocciata in consiglio. Negli anni sono aumentati i nostri dubbi sulle consulenze abnormi, le elargizioni a pioggia, l’incredibile situazione debitoria a fronte di introiti milionari dalla gestione della discarica. L’ex consigliere Bucci rimediò da Goracci una denuncia per diffamazione, rivelatasi del tutto infondata ma utile a silenziare la sua azione per molti mesi.
Gli attacchi verso la nostra azione sono stati molteplici, fino alle minacce di denuncia e alle offese personali, ma non ci hanno mai fatto arretrare di un passo. Oggi l’assunzione di responsabilità politica in questa vicenda non può essere più elusa. La città ha bisogno di chiarezza e di risposte: chiediamo un consiglio comunale aperto in cui questi chiarimenti vengano dati, non solo dal sindaco attuale, ma anche dall’ex sindaco e dal suo assessore all’ambiente che portò l’atto di costituzione di SOGECO in consiglio comunale a maggio 2019. Oggi, proprio la costituzione della società SOGECO, che vede la maggioranza in capo al socio privato (l’Ece di Granieri) e solo il 49% alla società pubblica SOGEPU, è sotto la lente dei magistrati. In consiglio comunale gli unici a votare contro furono i consiglieri Castello Cambia, Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci, mentre la minoranza di destra si asteneva.
Non si possono accettare strumentalizzazioni elettorali su questa vicenda, e neanche il silenzio dei protagonisti di quella stagione in cui venne modificato lo Statuto di SOGEPU per eliminare il CDA e costituire la carica di amministratore unico, assegnata a Goracci, con poteri pressochè totali. Quale controllo c’è stato su questo potere illimitato da parte dei soci pubblici, in primis il Comune di Città di Castello, e degli organi societari deputati? Con un consiglio comunale aperto l’amministrazione dovrà spiegare cosa intende fare per tutelare l’interesse pubblico e i lavoratori delle due società, definire se costituirsi parte civile nel procedimento, e chiedere gli eventuali risarcimenti e potrà riferire sugli esiti dell’assemblea straordinaria dei soci di SOGEPU che è stata annunciata.
Emanuela Arcaleni capogruppo, Roberto Colombo portavoce e Vincenzo Bucci ex consigliere Castello Cambia
Presentata a Roma la 44esima edizione Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato. A Città di Castello da venerdì 1 a domenica 3 novembre, fra le vie, piazze e palazzi rinascimentali del centro storico, sarà un’edizione ricca di novità, con un’attenzione ai giovani, alle nuove frontiere della cucina internazionale allo street food con i sapori della cucina tipica italiana, umbra. L’assessore comunale Letizia Guerri: “44esima edizione nel segno della nostra illustre concittadina Monica Bellucci, ‘eccellenza’ mondiale come il nostro territorio altotiberino e i suoi prodotti prelibati”
Tartufo ‘poliglotta’, re delle tavole di tutto il mondo: dalle forchette alle bacchette, dalle tagliatelle al sushi, la trifola è universale. A Città di Castello, la 44esima edizione del Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato, da venerdì 1 a domenica 3 novembre, fra le vie, piazze e palazzi rinascimentali del centro storico, sarà un’edizione ricca di novità, con un’attenzione ai giovani e alle nuove frontiere della cucina internazionale. Per la prima volta, infatti, il Salone ospiterà attività di cucina con chef giapponesi, dedicate agli abbinamenti tra il tartufo bianco pregiato, la trifola di Città di Castello, e piatti di cucina etnica contemporanea. Una nuova esplorazione gastronomica che farà di Città di Castello un hub di approfondimento e ricerca sull’utilizzo del Bianco Pregiato nelle culture culinarie del mondo. Si potrà assistere a uno show cooking di cucina etnica, aperto al pubblico, con uno chef giapponese e partecipare a un esclusivo pranzo di cucina orientale, dove protagonista sarà il Bianco Pregiato. Un’attenzione speciale sarà riservata anche ai più giovani con un nuovo spazio dedicato alla ‘mixology’. Qui, il Bianco Pregiato diventerà protagonista di cocktail innovativi, offrendo un’esperienza unica per gli amanti del bere miscelato e mostrando come il tartufo possa evolversi in contesti sempre più moderni e creativi. Un’edizione che allarga gli orizzonti e che porta il Salone Nazionale del Bianco Pregiato di Città di Castello fuori dai confini nazionali attraverso la sua preziosa trifola apprezzata e decantata fin dal Rinascimento, come riportano antichi e preziosi testi di letteratura. L’Umbria è sempre stata terra di tartufi. Con l’avvento del Medioevo, l’interesse verso il tartufo diminuì notevolmente perché si credeva che fosse velenoso o un cibo delle streghe. Durante il Rinascimento, con l’affermarsi della cultura del gusto e dell’arte culinaria, fu rivalutato fino a essere considerato protagonista nella cucina dei signori dell’epoca. Nel 1564 il medico umbro Alfonso Ceccarelli scrisse la prima monografia sul tartufo, l’Opusculum de Tuberibu (ripubblicata a cura di Arnaldo Picuti e Antonio Carlo Ponti), in cui raccolse i contributi di naturalisti greci e romani e diverse curiosità storiche. La sua notorietà non si fermò e con il tempo rafforzò la sua fama di principe della tavola. Basti pensare che la tradizione di usare un cane per la sua ricerca sembrerebbe essere nata proprio nel XVIII secolo, quando si svolgeva come divertimento di corte. Nella sua lunga storia è stato apprezzato da vari personaggi famosi, tra cui il Conte Camillo Benso di Cavour che lo usava come mezzo diplomatico nella sua attività politica, o Lord Byron che lo teneva sulla scrivania perché gli ridestasse la creatività con il suo profumo intenso. Tartufo bianco oggetto del desiderio a tavola anche di tanti personaggi contemporanei più o meno noti della cultura, dell’arte, del cinema, dello spettacolo e dello sport, come la bellissima Monica Bellucci, originaria di Città di Castello, che non ha mai fatto mistero di essere golosa del prelibato prodotto della sua terra (si dice che adora i gnocchetti al tartufo e l’uovo con le scaglie di profumata trifola sopra); memorabile la foto (Franco e Riccardo Bani) che la ritrae sorridente con in mano un vassoio di splendidi esemplari di trifola nel 1988 in occasione della Mostra Nazionale del Tartufo Bianco. Ed a Lei, oggi magnifica sessantenne, icona della ‘bellezza, dell’arte, della cultura’ nel mondo, gli organizzatori della manifestazione, il Comune di Città di Castello e l’Ente Fiera del Salone Bianco Pregiato, vogliono dedicare la 44esima edizione, dove sarà possibile scoprire ogni segreto del tartufo bianco, assaggiarlo in tutti i modi e acquistarlo, conoscere chi lo cerca nei boschi e chi lo esalta in cucina, incontrare chi lo confeziona e lo porta sulle tavole di tutto il mondo, parlare con chi lo vive e lo racconta come una tradizione che è parte delle proprie radici profonde. Città di Castello, patria di grandi artisti del Rinascimento e di icone dell’arte contemporanea, come il maestro Alberto Burri, è la terra dove nasce una trifola su tre in Italia, con oltre mille cavatori, uomini e donne di tutte le età, ed è seconda solo a Forlì per l’incidenza dei tartufai sulla popolazione, con quasi 3mila cani campioni del fiuto al seguito, simbolo vivente di un’attività di ricerca dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco. Qui, nel cuore dell’Umbria, dall’1 al 3 novembre gusto e passione, sperimentazione e innovazione, cultura e tradizione saranno i protagonisti del Salone Nazionale Bianco Pregiato, la manifestazione con cui il Comune, nel segno delle novità e delle sorprese, proietterà nel futuro la storia della mostra mercato che Città di Castello dedica da 44 anni al tubero più famoso e desiderato. Sarà il week-end del gusto, con il centro storico vero regno della trifola dal profumo inebriante e inconfondibile che guiderà e attirerà i visitatori nei luoghi della città più carichi di fascino e testimonianze artistiche. Piazze e giardini incorniciati dalle dimore custodi delle opere dei maestri del Rinascimento e della contemporaneità; Raffaello Sanzio, Luca Signorelli e Alberto Burri, saranno i punti cardinali sulla bussola di buongustai e curiosi. I visitatori avranno l’opportunità di incontrare grandi chef, esperti di enogastronomia, aspiranti cuochi provenienti dal mondo della scuola, che saranno protagonisti di show cooking, laboratori e conversazioni. Nei ristoranti si potranno degustare piatti al tartufo con menù speciali; lo street food con i sapori della cucina tipica italiana, umbra ed internazionale, popolerà vicoli e piazze insieme a una vasta scelta di prodotti agroalimentari a chilometro zero. A detta degli esperti del settore, qualità e anche quantità garantiranno una stagione di grandi soddisfazioni a tavola: per i prezzi è ancora presto per fare previsioni perché la ricerca del tartufo bianco si è aperta in Umbria da pochi giorni. Eventi a tema e presentazioni di libri con grandi autori, giornalisti e personaggi famosi richiameranno l’attenzione del pubblico più interessato agli aspetti culturali e salutistici legati al cibo. Un viaggio aperto a tutti, con attrazioni per adulti e bambini, perché stare in compagnia del tartufo bianco sia un piacevole momento da condividere. Nel terzo ‘Memorial Alessandro Ghigi’, nella gara dei cani da ricerca e della cavatura del tartufo (con i migliori cani di ogni razza e taglia), che si terrà domenica mattina 3 novembre nel ring presso i Giardini del Cassero, i cavatori dell’Associazione Tartufai Alto Tevere offriranno una dimostrazione della passione e dell’amore con cui vivono il bosco. “In un territorio che i numeri e le statistiche ci dicono essere leader nel Paese per naturale produzione di trifola e tartufo durante tutto l’anno, Bianco pregiato racconta l’identità della nostra unica e bellissima Città di Castello e dell’Alto Tevere, in cui il tartufo è quotidianità, familiarità, natura, è cultura, gastronomia, tradizione, economia” – hanno dichiarato l’assessore al Turismo e Commercio, Letizia Guerri ed il presidente dell’Associazione Ente Fiera Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato, Lazzaro Bogliari, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 44esima edizione, giovedì 3 ottobre al ‘Rooftop Il Vizio, Sina Bernini Bristol’, in piazza Barberini a Roma, alla presenza tra gli altri della vicepresidente della Camera, onorevole Anna Ascani, tifernate che ha affermato come il tartufo bianco, la trifola e la manifestazione che lo promuove, rappresentano ‘un’eccellenza a livello mondiale come le bellezze artistiche e storiche della città e Monica Bellucci, illustre, bellissima e bravissima concittadina a cui la manifestazione giustamente vuol rendere omaggio. Un motivo di orgoglio appezzato da tutti”.
SALONE NAZIONALE TARTUFO BIANCO PREGIATO CITTA’ DI CASTELLO 2024 – PROGRAMMA ATTIVITÀ CUCINA
VENERDÌ 01 NOVEMBRE
Ore 10.30, Il laboratorio dei piccoli cuochi – attività di cucina con gli alunni delle scuole primarie di Città di Castello, presso l’area ‘Scuola di cucina e show cooking’
Ore 16.30, apertura stand
A seguire Andrea Impero presenta il primo panbianco pregiato (panettone al bianco pregiato)
Ore 17.30, Mixology experience con Alfredo Voci, presentazione e degustazione del cocktail “Bianco Pregiato” ideato dal mixologyst expert Alfredo Voci.
SABATO 02 NOVEMBRE
Ore 10.30, In cucina con Valentina Alunno, la cuoca contadina Valentina Alunno presenta un piatto di cucina rustica, dove con un tocco di bianco pregiato la renderà molto speciale.
Ore 15.30 – 18.30, Underground, a cura di Malakos, Laboratorio in loop per bambini dai 6 anni. Gli abitanti del suolo come non li avete mai visti. Animali, piante e funghi che abitano sotto i nostri piedi e che vivono mille storie incredibili ci parleranno di sé. Al termine ognuno creerà una seed bomb da portarsi a casa. Non serve prenotazione
Ore 17, ‘Sapori d’Oriente: il bianco pregiato incontra la cucina etnica contemporanea’, a cura del concept food ‘Il Vizio’, premiato dal Gambero Rosso con 3 bacchette e 3 mappamondi per la migliore proposta di sushi e la migliore cucina etnica. IN ABBINAMENTO: un cocktail del mixology expert Alfredo Voci a base di bianco pregiato.
Ore 18, Aperitivo Bianco Pregiato
DOMENICA 03 NOVEMBRE
Ore 11, ‘Sapori d’Oriente: il bianco pregiato incontra la cucina etnica contemporanea, a cura degli chef Marco Gargaglia e Taro Shimosaka del concept food ‘Il Vizio’, premiato dal Gambero Rosso con 3 bacchette e 3 mappamondi per la migliore proposta di sushi e la migliore cucina etnica.
Ore 10- 12, ‘Cosa bolle in pentola?’, letture animate dedicate alla scoperta del mondo della cucina per bambini a cura del Circolo LaAV – non serve prenotazione
Ore 13, Pranzo di Gala
Ore 16.30, ‘Il Bosco in cucina’, show cooking a cura di Tenuta Borgo Santa Cecilia con prodotti provenienti dai boschi del territorio
Ore 17 aperitivo Bianco Pregiato
Per tutte le informazioni sul Salone del Tartufo Bianco Pregiato è possibile consultare il sito web della manifestazione (https://biancopregiato.it/), i portali istituzionali del Comune di Città di Castello (https://www.comune.cittadicastello.pg.it/) e di Città di Castello Turismo (https://www.cittadicastelloturismo.it/), insieme ai canali social collegati all’evento, ufficio turismo, tel. 075.8529254 – 8554922
CITTÀ DI CASTELLO
Città di Castello è un’oasi di Rinascimento nell’Umbria medievale: i palazzi del centro storico sono un’eredità della signoria Vitelli che le impresse l’impronta rinascimentale immediatamente percepibile per chi entra in città da Piazza Garibaldi, dove la famiglia fece costruire la sua reggia, Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, affrescato con cicli guerreschi da Prospero Fontana, il Doceno e Pomarancio. Fu invece il Vasari a disegnare la facciata di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, dimora coniugale dei Vitelli, che oggi ospita la Pinacoteca comunale, seconda galleria dell’Umbria, nella quale sono custoditi dipinti di Raffaello e Luca Signorelli. Nel suo apprendistato il giovane Raffaello dipinse qui lo Sposalizio della Vergine, la Crocifissione Du Mond e lo stendardo processionale, unica opera che i tifernati – questo il curioso toponimo degli abitanti – sono riusciti a salvare dagli accidenti della storia. Poco distante nel complesso di San Domenico, il sito templare emerso di recente a Santa Maria della Carità, conduce all’affresco trecentesco del Cenacolo, periodicamente aperto ai turisti per visite guidate. Città di Castello è anche la patria delle arti contemporanee grazie all’eredità che Alberto Burri, maestro dell’Informale, ha lasciato alla sua terra d’origine. Tre musei, la Collezione Burri, gli Ex Seccatoi del tabacco e il Museo della Grafica, accolgono una selezione delle sue opere e dei cicli più famosi. Tra le sue attrazioni c’è la Trifola, la più pregiata tra le varietà di tartufi che a Città di Castello nascono tutto l’anno. Nella rete museale tifernate anche il Museo del Duomo (Rosso Fiorentino), la Collezione tessile Museo di Tela Umbra, con filati di altissimo pregio, la Tipografia Grifani-Donati, museo vivente all’arte della stampa, il Museo delle tradizioni popolari e Malakos, la più grande collezione privata di conchiglie in Europa in cui sono custoditi circa 600mila esemplari. Da non perdere: in estate il Festival delle Nazioni, in autunno con la Mostra del Libro e della Stampa Antica, la Mostra Nazionale del Cavallo e la Mostra del Fumetto, in primavera con Only Wine, il Festival delle cantine giovani e italiane, tutto l’anno con il tartufo Bianco e le sue varianti stagionali. Per chi cerca avventure all’aria aperta, Città di Castello è tappa dei percorsi religiosi di San Francesco, Santa Veronica e Santa Margherita, https://www.cittadicastelloturismo.it. Piatti tipici: Frittata e Bruschetta al tartufo, Tagliatelle e gnocchi con patate ‘doc’ di Pietralunga al tartufo bianco.
Nessun amministratore pubblico della precedente e dell’attuale amministrazione del Comune di Città di Castello è coinvolto da indagini giudiziarie in merito alla vicenda Sogepu. Il Patto Avanti ha disegnato un chiaro e netto rinnovamento della politica umbra, nei contenuti e negli interpreti costituendo l’unica novità di scelta per gli elettori in alternativa ai trasformismi e agli affarismi della destra. La credibilità è il filo conduttore e il collante della nostra alleanza, con un’idea della politica intesa come servizio nella declinazione originale dei principi costituzionali di disciplina e onore.
I garantismi a corrente alternata che vedono la destra attaccare l’autonomia della magistratura a Roma, offendere la Guardia di Finanza a Terni e poi chiedere il patibolo in piazza a Città di Castello sono l’imbarazzante sintesi dell’opportunismo di una compagine unita solo ed esclusivamente da un’idea della politica basata sull’accaparramento del potere. È bene ricordare come gli esponenti di centrodestra si siano astenuti nella votazione in consiglio comunale relativa alla costituzione della società misto pubblico-privata oggetto delle indagini.
Il Patto Avanti ha espresso chiaramente la propria posizione sul tema. Per troppo tempo si è perseguita l’idea che il controllo pubblico sui servizi e sui beni comuni di interesse strategico per la collettività dovesse abdicare verso forme dirette o indirette di privatizzazione. Una direzione a senso unico che ha interessato tutti i livelli istituzionali e in maniera trasversale ogni compagine politica. Oggi possiamo serenamente affermare che i risultati di questo processo non solo hanno portato ad un peggioramento della qualità dei servizi, ma anche ad un aumento dei costi per cittadini e imprese.
Una deriva patologica della politica a proposito della quale, a differenza delle ipocrite e utilitaristiche prese di posizione del centrodestra, non lasciamo dubbi, escludendo qualsiasi ruolo o candidatura per coloro di cui dovessimo apprendere dalla magistratura un interessamento o un coinvolgimento nelle vicende giudiziarie.
Nella mattinata di oggi, giovedì 3 ottobre 2024, il Consiglio di amministrazione di SOGEPU ha partecipato all’ assemblea dei soci di SOGECO. Nell’occasione è stata nominata amministratrice unica di SOGECO la dottoressa Maria Luisa Santella, professionista esperta in materia di rifiuti e nella gestione delle società pubbliche. In considerazione dell’evoluzione delle vicende giudiziarie che coinvolgono la società e a tutela dell’interesse dei soci, alla nuova amministratrice è stato conferito ampio mandato per porre in essere tutte le misure necessarie e opportune a garanzia dello svolgimento dell’attività di Sogeco.
Sabato 5 ottobre, dalle ore 9.00 alle 12.00 presso il “Punto Prevenzione cav. A. Fiorucci” (annesso alla sede di piazza Gildoni, loggiato di Palazzo Bufalini)
L’associazione “Gli Amici del Cuore – Cardiopatici Alta Valle del Tevere”, in occasione della Giornata del Cuore di sabato 5 ottobre, effettuerà gratuitamente dalle ore 9.00 alle 12.00 presso il “Punto Prevenzione cav. A. Fiorucci” (annesso alla sede di piazza Gildoni, loggiato di Palazzo Bufalini), la misurazione della pressione arteriosa, della saturazione di ossigeno e il controllo dei valori ematici di glicemia, colesterolo totale e trigliceridi. Si raccomanda di presentarsi digiuni da almeno due ore.
L’associazione si avvale della prestazione di volontari già appartenenti al Servizio sanitario. A chi si sottoporrà agli esami ematici sarà offerta una piccola colazione (pasta e cappuccino o simili) al Caffè Ba.ci di piazza Fanti. L’iniziativa è denominata “Open Day Malattie cardiovascolari” e si svolge nell’ambito delle iniziative per la prevenzione che rappresentano la finalità più rilevante delle previsioni statutarie degli “Amici del Cuore”. La prevenzione aiuta a star meglio e, pertanto, si invitano caldamente i cittadini a partecipare
Test casalingo contro The Begin Volley Ancona anticipato a venerdì 4 ottobre
A distanza di appena cinque giorni, la ErmGroup Altotevere ritrova la Sieco Service Akea Ortona (Serie A3 Credem Banca, girone Blu), ma stavolta in terra abruzzese e l’allenamento congiunto, articolato su tre set, vede i padroni di casa chiudere sul 2-1 in loro favore. Rientrano il centrale Quarta e lo schiacciatore Skuodis nella ErmGroup, che lascia volontariamente a riposo l’opposto Marzolla, sostituito da un positivo Battaglia, il quale va a comporre la diagonale con Biffi e dopo un avvio in sordina riesce a piazzare i giusti colpi; assente anche il giovane schiacciatore Panizzi. Al centro, Quarta è con Stoppelli e a lato ci sono Cappelletti e Carpita, con libero Pochini. Questo l’assetto di partenza. Nel primo set, equilibrio anche negli errori in battuta, prima di una serie di allunghi e repliche che tengono in ballo la situazione: l’Ortona prova a scappare, l’Altotevere la riacciuffa e ai vantaggi hanno ragione per 26-24 i locali, che nella seconda frazione (con Galiano che nel frattempo ha avvicendato Stoppelli al centro per la ErmGroup) dominano la scena fino al 12-8, quando i muri vincenti su Marshall e Arienti si rivelano decisivi per il raggiungimento del pareggio sul 13-13 e un tocco a muro di Pinelli porta avanti l’Altotevere, che allunga sul 19-17 con l’ace di Cappelletti, mentre dall’altra parte è Rossato a sbagliare dai nove metri; alla fine i biancazzurri si impongono per 25-22. Nel terzo set, nuova rotazione al centro con stavolta la coppia Stoppelli-Galiano e la ErmGroup, più efficace nella ricostruzione, tenta l’allungo, ma si procede a lungo sul punto a punto e sul minimo vantaggio. Nel finale, la Sieco Service Akea piazza il break sul 19-17 e va a +3 (21-18), anche se un ace riporta sotto l’Altotevere e siamo sul 22-22. Una parità che dura fino al 26-26 e a decidere il 28-26 per Ortona è una pestata sulla linea dei tre metri. “Dobbiamo cominciare a stringere le fila – ha commentato il diesse della ErmGroup, Valdemaro Gustinelli – soprattutto per ciò che riguarda la fase break, dove ancora manca qualcosa, mentre sui cambi palla c’è una maggiore fluidità. E poi, siamo al momento troppo fallosi in battuta, nonostante l’accurato lavoro svolto in allenamento proprio su questo fondamentale. Speriamo di aggiustare il tutto quando le partite conteranno sul serio. Comunque sia, i segnali positivi sono arrivati anche da Ortona: un buon rientro per Quarta e Skuodis e bene i giovani che abbiamo acquistato”. Intanto, il nuovo allenamento congiunto con un’altra formazione di pari categoria e anche dello stesso girone, The Begin Volley Ancona, è stato anticipato di 24 ore, per cui l’appuntamento al palasport di San Giustino è per il pomeriggio di venerdì 4 ottobre, con inizio riscaldamento alle 17.30. Non sarà più questo, in base al programma originario, l’ultimo impegno precampionato della ErmGroup: un altro test è stato fissato prima dell’esordio in campionato di domenica 20 ottobre.
SIECO SERVICE AKEA ORTONA – ERMGROUP ALTOTEVERE
2-1
(26-24, 22-25, 28-26)
SIECO SERVICE AKEA ORTONA:Pinelli 2, Pasquali 6, Broccatelli (L1) ricez. 69%, Bertoli 8, Giacomini, Del Vecchio, Marshall 11, Di Tullio, Rossato 7, Di Giunta, Arienti 6, Alcantarini, Di Giulio (L2). All. Francesco Denora Caporusso e Luca Di Pietro.
ERMGROUP ALTOTEVERE:Troiani, Cipriani 4, Biffi 2, Galiano 6, Battaglia 15, Cioffi (L2), Skuodis 1, Stoppelli 3, Pochini (L1) ricez. 82%, Cappelletti 7, Carpita 7, Quarta 6. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
Tutto pronto a Corciano per la dodicesima edizione di Castello di vino, kermesse promossa dall’omonima associazione in collaborazione con il Consorzio dei vini Doc Colli del Trasimeno – che presenterà Anteprima Trasimeno 2024 – dedicata all’enologia e alle eccellenze del territorio del Trasimeno.
Da venerdì4 a domenica 6 ottobre lungo le vie del centro storico del borgo ci si potrà immergere in una serie di attività esperienziali tutte da assaporare percorrendo un caratteristico percorso sensoriale itinerante, degustandoprodotti locali in piccoli corner allestiti nell’acropoli nella suggestiva Taverna del Duca, aperta per l’occasione, dove si potrà scegliere tra pietanze della tradizione enogastronomica umbra.
Non solo enologia, a prendere il via saranno anche momenti dedicati all’arte, con tre esposizioni tra palazzo Comunale e la chiesa di Sant’Antonio, e alla musica, degustazioni guidate (ma anche più tecniche per operatori del settore), masterclass, convegni a tema, senza dimenticare la fotografia, che sarà al centro del contest “Shooting wine” a tema “Invinami a bere”, e le borse di studio che saranno assegnate agli studenti dell’Istituto comprensivo Bonfigli vincitori del concorso Wine art 2024 a tema “Il vino tra l’Amor Sacro e l’Amor Profano”. Torna anche il Salotto di vino che toccherà l’ambito sportivo e vedrà protagonisti diversi personaggi del settore, tra i quali l’ex tennista e imprenditore Francesco Cancellotti.
Mission dell’associazione Corciano Castello di vino è fin dalle sue origini legata alla condivisione, avvicinando cittadini e ospiti alla conoscenza del borgo, inserito tra I Borghi più belli d’Italia e riconosciuto come Destinazione europea d’eccellenza, e allo spirito di solidarietà che, in questo 2024, ha portato gli organizzatori a supportare l’associazione Liberamente Donna.
Le cantine che parteciperanno al Premio Corciano Castello di vino 2024”. “Miglior Cantina”: Casali del Toppello, Il Poggio, Pucciarella, Cantina Nofrini, Azienda Carlo e Marco Carini, Azienda Agricola Montemelino, Poggio Santa Maria, Madrevite, Agricola Casaioli, Coldibetto, Duca della Corgna, Morami. Presenti tre cantine ospiti: Montevibiano di Marsciano, Chiorri di Sant’Enea e Tenute Cesaroni di Poggio San Marcello di Ancona. Immancabile anche lo spazio degustazione dedicato allo Champagne a cura di Enoteca Giò di Perugia, lo “Champagne Tasting”.
Durante la tre giorni sarà possibile partecipare al contest fotografico “Shooting wine” a tema “Invinami a bere”- L’invito è a condividere lo spirito dell’evento con immagini sul proprio profilo Instagram usando l’hashtag #shootingwine. Gli autori dei tre migliori scatti vinceranno la t-shirt del concorso, il primo classificato si aggiudicherà anche due bottiglie di vino (il regolamento dettagliato sul sito www.corcianocastellodivino.it).
Per rimanere sempre aggiornati sul programma in tempo reale è possibile consultare sui propri smartphone la web app “Corciano Castello di vino”, senza necessità di alcuna installazione. Accedendo al link ccv.corcianoapp.it si potranno visualizzare anche una mappa con stand e location, elenco delle cantine partecipanti, info sul concorso fotografico e si potrà accedere alla votazione per le migliori cantine.
IL PROGRAMMA
Tutti i giorni alle 18 apertura delle mostre Wine Art: alla sala del Consiglio di palazzo Comunale “Il vino tra l’Amor Sacro e l’Amor Profano” realizzata dagli studenti dell’Istituto comprensivo Benedetto Bonfigli di Corciano e dell’esposizione “Hands on barrique” a cura di Calli Moore; alla chiesa di Sant’Antonio “Waiting for the Reality” a cura di Giulio Brandelli
VENERDÌ 4 OTTOBRE
Si inizia alle 17 in piazza Doni con l’inaugurazione ufficiale della dodicesima edizione e la presentazione di “Anteprima Trasimeno 2024” (con il saluto alla delegazione di giornalisti italiani e internazionali di settore che parteciperanno all’evento in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini del Trasimeno) e del Progetto Libera…mente Donna
Alle 18 apertura stand gastronomici e angoli cantina
Alle 18 nella sala del Consiglio di palazzo Comunale convegno “Stati generali del vino in Umbria: territori a confronto”. Saluti di Francesco Mangano (assessore alla Cultura del Comune di Corciano) e di Bruno Nucci (presidente associazione Corciano Castello di vino). Interventi di Roberto Morroni (assessore regionale alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e alla valorizzazione ambientale dell’Umbria), Paolo Bartolini (presidente Consorzio Tutela Vini Montefalco), Maria Teresa Severini (presidente Consorzio di Tutela dei Vini di Torgiano), Lorenzo De Monaco (presidente associazione Todi Terra di Vini), Vincenzo Cecci (presidente Consorzio Tutela Vini di Orvieto), Rufo Ruffo (presidente Consorzio Vini Amelia), Emanuele Bizzi (presidente Consorzio Tutela Vini Doc Colli del Trasimeno). Modera Diego Contini (agronomo)
Alle 19 Salotto di vino “Ace to wine”. Saluti di Bruno Nucci (presidente associazione Corciano Castello di vino), Francesco Cocilovo (assessore Associazioni, sport e protezione civile del Comune di Corciano). Interventi di Roberto Carraresi (presidente Fitp Umbria), Nicola Masiello (collaboratore Fitp Umbria e direttore Thunder Sport Center), Francesco Cancellotti (ex tennista e imprenditore), Antonella Cavicchi (istruttrice padel – Best Ranking Umbro classifica Fitp Italia n. 8). Modera Marco Taccucci (giornalista). Durante l’evento si terrà anche la premiazione della seconda edizione del Torneo Padel Wine
Alle 20 apertura della Taverna del Duca
Dalle 20 alle 22 lungo le vie del castello si va sulle note della street band Archimossi
Alle 21 in piazza dei Caduti Concerto di vino con Nice&Easy Party band
Sempre alle 21 ma a palazzo Comunale Angolo del sommelier con Ais Umbria, pillole sulla degustazione e sulla tecnica di servizio (evento gratuito su prenotazione 335 8071837 – 366 5615298)
A partire dalle 22 Dj wine set: in piazza Coragino Black vinyl con DJ SeSè, Live trumpet con Paolo Bartoni e – Miss Teo (vocalist), Live percussion con Federico Wilkinz, special guest il DJ bergamasco Moplen. In piazza Doni Dj Beens e dj Max Corgna
SABATO 5 OTTOBRE
Si inizia alle 10 al Teatro comunale con la premiazione Wine Art 2024, consegna della borsa di studio e incontro con gli studenti dell’Istituto comprensivo Benedetto Bonfigli di Corciano. Presenzierà Sara Motti (vicesindaco del Comune di Corciano)
Alle 15.30 al ristorante Il Convento masterclass “I Rosati del Trasimeno” a cura del Consorzio Tutela Vini Doc Colli del Trasimeno
Alle 18 in piazza Doni “Wine Art”, incontro con gli artisti Giulio Brandelli e Calli Moore. Saluti di Francesco Mangano (assessore alla Cultura del Comune di Corciano) e di Bruno Nucci (presidente associazione Corciano Castello di vino). Gli artisti dialogheranno con Rossella Vasta (presidente Pieve School International)
Alle 18 apertura stand gastronomici e angoli cantina
Alle 19 nella sala del Consiglio di palazzo Comunale degustazione guidata “I viaggi del gusto. Corciano incontra Modena e le sue eccellenze” a cura di Sofia Malagoli (Acetaia Malagoli Daniele), Giorgia Mattioli (Cantina TerraQuilia), Gary Ciardullo (Salumi Leonardi & Ciardullo), Jacopo Cossater (giornalista), Pietro Marchi e Anna Chiara Baiocchi (Meunier Champagne&Pizza) e Maurizio Dante Filippi (wine expert, educator and presenter – Miglior Sommelier AIS d’Italia 2016). Una melodia per il palato e un vero viaggio nel gusto tra i sapori autentici di una tradizione enogastronomica genuina e schietta come quella del territorio di Modena. Terra di eccellenze conosciute e invidiate in tutto il mondo e una delle province italiane più ricche di prodotti a denominazione d’origine Dop e Igp, Modena è una destinazione perfetta per gli amanti delle specialità enogastronomiche.
Alle 20 apertura della taverna del Duca
Alle 21 in piazza Coragino Concerto di vino con Diana party e cover band
Sempre alle 21 ma a palazzo Comunale Angolo del sommelier con Ais Umbria, pillole sulla degustazione e sulla tecnica di servizio (evento gratuito su prenotazione 335 8071837 – 366 5615298)
A partire dalle 22 Dj wine set: in piazza Doni Mauro Nucci presenta Dolce Luna”; in piazza dei Caduti con dj Sesè, dj Beens, dj Max Corgna, live trumpet con Paolo Bartoni
Alle 23 in piazza Coragino “Contro@vento” dance & discomusic ’70, ’80, ’90, 2000 con dj Sesè, Miss Teo (vocalist), Federico Wilkinz (live percussion)
DOMENICA 6 OTTOBRE
Si inizia alle 11 nella sala del Consiglio di palazzo Comunale con la degustazione bendata della giuria tecnica che assaggerà i vini proposti dalle cantine partecipanti al Premio Corciano Castello di vino (la premiazione si terrà durante la cena di chiusura alla Taverna del Duca)
Alle 12.30 apertura della Taverna del Duca dove prenderà il via il “pranzo di vino” (su prenotazione)
Dalle 16 alle 18.30 in piazza Doni “Giocando nel castello” giochi per bambini a cura di Facciamo Festa
Alle 18 alla chiesa di Sant’Antonio “Vino sul divano” live con Nicola Chiucchiurlotto (Cantina Madrevite) e Jacopo Cossater (giornalista). Evento a pagamento su prenotazione. Uno speciale appuntamento del podcast “Vino sul Divano” di Jacopo Cossater, uno dei più significativi e longevi. Un aperitivo con la partecipazione di Nicola Chiucchiurlotto di Madrevite, produttore di Castiglione del Lago che per l’occasione parlerà con Jacopo Cossater e con le persone partecipanti alla serata della storia recente dei vini del Lago Trasimeno e più in generale delle vicende del vino umbro e molto altro. In degustazione un suo vino, solo uno, e almeno altri tre vini umbri per lui particolarmente importanti
Alle 18 in piazza dei Caduti Concerto di vino con The Sunrise Band e in piazza Coragino con Tiger Roll
Inoltre, dal 4 al 6 ottobre sarà possibile visitare la mostra “L’arte del porre e del levare” sculture a Corciano tra 15esimo e 18esimo secolo, percorso storico/artistico a cura di Alessandra Tiroli nella chiesa museo di San Francesco (venerdì e sabato dalle 18 alle 22, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20). Aperto anche il museo Antiquarium (venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20) e i musei del Borgo (domenica dalle 16 alle 17).
Le parole hanno una funzione magica. Le parole sono energia. Qualsiasi parola pronunciata con chiara consapevolezza e profonda concentrazione ha valore materializzante. E se le parole sono potenti, se le parole condizionano il mondo che ci circonda e la nostra sfera emozionale, se le parole feriscono, convincono, placano, nelle parole si manifesta l’individuo nella sua totalità, corpo, anima, mente, spirito; attraverso le vibrazioni allineate del pensiero, del suono e dell’intenzione si crea l’energia positiva che dà potere alle parole che diventano Poesia. Nasce proprio da qui, dall’idea di collegare la parola poetica all’universo del benessere psicofisico, il nuovo ciclo di eventi “EssentialMente”, pensato da Antonio Vella insieme ad Andrea Vandini. L’alchimia delle parole si unirà a riti e a proposte esperienziali per raggiungere la trasformazione. Un viaggio emozionale declinato in quattro appuntamenti. Partiremo dalla purificazione dello spazio che ci circonda, andremo alla scoperta del potere curativo delle piante per poi raggiungere la dimensione del suono, dei gong e delle campane tibetane legati alla meditazione e alla filosofia dello Yoga, che ci darà infine la possibilità di viaggiare attraverso i centri energetici più importanti del nostro corpo: i 7 chakra.
“Sono previsti 4 appuntamenti in diverse location della città” ha dichiarato l’editore Antonio Vella “perché d’intesa con l’Assessore alla Cultura si è voluta incentivare la frequentazione dei tifernati in luoghi solitamente riservati ad altre attività. Pertanto la Rotonda Medievale, la Sala degli Accademici del Teatro degli Illuminati, la manica lunga della Pinacoteca comunale e il museo Malakos di Garavelle diventano per un pomeriggio il centro emozionale della città.
Il progetto si avvale della collaborazione di professionisti nel campo degli specifichi ambiti coinvolti: Francesca Ragni è counselor professionista nella relazione di cura e aiuta le persone a far emergere dentro di loro le proprie potenzialità e il proprio benessere psicofisico. Beatrice Gentili è psichiatra, esperta in tecniche di respiro, suono e cromoterapia; medicina naturale, fitoterapia e floriterapia; medicina tradizionale cinese e ci kung terapeutico.
Curerà gli incontri Alice Forasiepi, responsabile di redazione della casa editrice LuoghInteriori, con la partecipazione dei poeti Angela Ambrosini, Antonella Radicchi, Antonella Ubaldi, Veris Valentini. Letture di Silvia Bardascini
Gli incontri sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria fino al raggiungimento dei posti disponibili.
Si allega la brochure di presentazione degli eventi
Il progetto è ambizioso e coinvolgerà le Chiese diocesane di Gubbio e Città di Castello per tutto il prossimo decennio. Da qualche settimana sta girando nelle parrocchie, tra i sacerdoti e tra i laici impegnati nella vita pastorale, grazie alla diffusione attraverso i fogli di collegamento delle due diocesi guidate dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Si tratta del progetto “Vino nuovo in otri nuovi”, per la nascita di nuove Comunità pastorali. Un percorso pensato per cominciare a realizzare – spiega proprio il vescovo Luciano – un “necessario rinnovamento della nostra comunità diocesana a partire da una riorganizzazione e un rilancio della vita cristiana nel nostro territorio”.
Il contesto della partecipazione alla vita della Chiesa
Sono evidenti, ormai da tempo, i segni di una progressiva diminuzione di affezione e di partecipazione alla vita della Chiesa, soprattutto da parte dei giovani. Ci sono poi la forte riduzione delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, come anche il crescente allontanamento delle giovani famiglie. Un fenomeno che non riguarda solo le Chiese diocesane di Gubbio e Città di Castello, ma l’intero territorio nazionale.
Ripensare la presenza delle comunità cristiane sul territorio
Questo quadro indica l’urgenza di ripensare le comunità cristiane sui territori, nelle forme, nei modi e nei tempi. Per circa un anno, mons. Paolucci Bedini ha lavorato all’elaborazione di un nuovo progetto pastorale insieme ai sacerdoti e ai diaconi. E ora è arrivato il momento di renderlo pubblico e di chiedere a tutti i fedeli di esprimere la loro opinione, dare il proprio contributo e suggerire eventuali modifiche.
“La bozza del progetto ‘Vino nuovo in otri nuovi’ – spiega il vescovo Luciano – nasce nel giugno del 2023, come idea di rilancio delle unità pastorali, partendo però dalle condizioni di oggi che ovviamente sono molto cambiate e che ci presentano una realtà ecclesiale in forte diminuzione a tutti i livelli, soprattutto nella parte più giovanile. I nostri territori si stanno spopolando e c’è anche un forte disaffezione nei confronti dell’esperienza ecclesiale cristiana. Quindi abbiamo bisogno di ripensare come vivere nel territorio la nostra presenza di Chiesa e la nostra storia di comunità cristiana. Papa Francesco e i suoi predecessori da tanto tempo ci chiedono di spostare l’azione pastorale sul fronte missionario, quindi sul fronte di un nuovo annuncio del Vangelo. Questo progetto serve per questo: per cominciare a mettere le basi di quella che sarà la Chiesa del futuro”.
Le nuove Comunità pastorali a Gubbio e Città di Castello
Cosa si intende per Comunità pastorale (Cp) secondo questo nuovo progetto? È una porzione della Chiesa diocesana presente in un determinato territorio, capace di sviluppare e sostenere tutte le dimensioni della vita ecclesiale ed è formata anche da più parrocchie. Lo scopo di questo progetto di riordino delle parrocchie attuali è quello di raccogliere il popolo di Dio di un determinato territorio per vivere – nella comunione fraterna – tutte le dimensioni della vita ecclesiale, prendersi cura dei vari ambiti pastorali e rinnovare la spinta missionaria sul territorio.
Sacerdoti, diaconi e laici per organizzare la Cp
Nel concreto, la Comunità pastorale è guidata da uno o due sacerdoti con l’aiuto di uno o più diaconi, responsabili di ambiti particolari, e di alcuni fedeli a servizio di ogni ambito pastorale, anche grazie ai ministeri laicali che possano aver ricevuto. Tutti insieme formano un equipe pastorale che coordina l’attività di evangelizzazione. In una delle parrocchie della Comunità pastorale ci sarà il centro di riferimento e di coordinamento, il “cuore” della Cp dove vivere le celebrazioni principali dell’anno liturgico, gli incontri unitari e quelle iniziative che coinvolgono tutti i fedeli.
Canoniche per la vita comune dei sacerdoti ma non solo
Un centro dove la casa canonica possa essere abitata dai sacerdoti, perché la vita comune dei preti è una grande testimonianza. Allo stesso tempo, potrebbe ospitare anche altri fratelli e sorelle che vivono a servizio della Cp: una famiglia, dei consacrati, giovani e anziani. Insomma, uno spazio di accoglienza e condivisione dove tutti possano sentirsi di casa. Le case canoniche delle altre parrocchie che formano la comunità potranno essere affidate a fratelli e sorelle (diaconi, sposi, famiglie, consacrati, giovani volontari) che possano abitarvi mettendosi a servizio delle necessità delle parrocchie stesse, in uno stile aperto di fraternità e di condivisione.
Consiglio pastorale e Consiglio affari economici
Sono due gli organismi chiamati a farsi carico della vita della Cp: il Consiglio pastorale, che con stile sinodale discerne e indirizza l’esperienza cristiana della comunità tutta, in comunione con le indicazioni pastorali diocesane; il Consiglio per gli affari economici unitario che si occupa della gestione e dell’amministrazione dei beni comuni di tutta la Cp e ne rende conto ogni anno pubblicamente.
L’evangelizzazione e lo stile sinodale
Questo nuovo volto della Chiesa nel territorio delle diocesi di Gubbio e Città di Castello – spiega ancora il documento “Vino nuovo in otri nuovi” – avrà come unica ispirazione il vivere il Vangelo e il suo annuncio, in questo tempo di cambiamento d’epoca. Si fonderà perciò sullo stile sinodale che la Chiesa sta sperimentando in questi anni a tutti i livelli: tutti i battezzati – laici, religiosi, diaconi e presbiteri – dovrebbero essere consapevoli di essere discepoli-missionari, imparando a essere corresponsabili della vita della comunità ecclesiale e della testimonianza del Vangelo.
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