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E45 PUNTO 2 : disastro tratto appenninico E45, sollecitiamo la costituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta e chiediamo ad Anas chiarezza e informazione sugli appalti falliti per la sistemazione dei viadotti “Puleto” e “Tevere4” e della galleria e45 “Montecoronaro” .

“Come comitato sollecitiamo le forze politiche affinchè sia costituita una commissione parlamentare d’inchiesta che approfondisca e verifichi la gestione del tratto appenninico della E45 e del tratto abbandonato della vecchia ss tiberina 3/bis. Inoltre anche come cittadini siamo a chiedere pubblicamente ad Anas di informare l’opinione pubblica sulle motivazioni che hanno portato alla mancata esecuzione dei lavori di ristrutturazione dei viadotti “Puleto” e “Tevere4” che dovevano iniziare nei primi mesi del 2018, come comunicato ufficialmente a suo tempo da Anas stessa . E’ sotto gli occhi di tutti che tali lavori non sono mai partiti. Il 22/03/2018 (1 anno fa) fu l’ente gestore delle strade a comunicare tramite il suo sito internet che i lavori di riqualificazione strutturale dei viadotti del tratto toscano “Tevere 4”, “Puleto” e “Lago” , già appaltati ad inizio 2018 per un totale di 28.000.000,00€ sarebbero iniziati nel giro di poche settimane, ma quei ponti deteriorati non hanno mai visto fino ad oggi un operaio al lavoro. Se dei lavori sul viadotto “Lago” nulla si sa per quelli sul “Puleto” e “Tevere4” Anas ha fornito notizie sommarie ma comunque indicative di un sostanziale fallimento della procedura di appalto, infatti i lavori mai partiti sul “Puleto” prevedevano l’adeguamento sismico e strutturale del viadotto per un importo appaltato di 2.500.000,00€, mentre quelli di manutenzione straordinaria del “Tevere4”, che avrebbero dovuto iniziare il 26.03.2018(data di consegna all’impresa), furono assegnati per 18.581.432,51 ad una ditta veneta, fallita pochi mesi dopo. Come cittadini Vogliamo essere informati anche sul blocco dei lavori di ristrutturazione della galleria E45 “Montecoronaro”, posta in Romagna ma a nemmeno 4 km dai viadotti pericolanti, in questo caso i lavori da 5.747.138,40 per la ristrutturazione e adeguamento tecnologico del tunnel dovevano essere conclusi oltre un anno fa, a febbraio 2018, ma il cantiere è ancora lì fermo e abbandonato a se stesso, ci chiediamo per quale motivo in un tratto di neanche 10km vi sia una concentrazione così alta di appalti falliti e lavori bloccati o mai iniziati.”

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“Fumo di Creta – Racconti del treno a vapore” presentazione del libro di Emilio Rossi. Sabato 30 marzo ore 18.00, Sala Specchi, Circolo degli Illuminati

“L’aria sapeva di catrame e il fumo di creta”: tanto basta ad evocare un tempo lontano, “l’età del vapore”… Un tempo in cui, lungo il percorso della Ferrovia Appennino Centrale – che da fine ‘800 alla II Guerra Mondiale collega Arezzo e Fossato di Vico passando per l’Altotevere – migliaia di esistenze si sono incrociate lasciando nell’aria, assieme al pulviscolo del Treno, frammenti di Vita e schegge di Storia. Contadini e possidenti, sagge donne e uomini induriti dalla fatica, famigerati briganti e anonimi operai – personaggi tra i quali fa capolino perfino il celebre Primo Ministro Agostino Depretis – si fanno protagonisti questo romanzo storico di Emilio Rossi che con “leggerezza pensosa” – per dirla con Italo Calvino – ci accompagna, grazie alla lettura, in un viaggio più lento, meditato e profondo di quelli cui l’epoca odierna, troppo spesso, ci costringe.
Roberto Ganganelli
Emilio Rossi nasce nel 1949 a Città di Castello: è un tifernate purosangue, di quelli intra moenia, tanto per intenderci, e onorato di esserlo. Laureato in Medicina e Chirurgia, fa l’oculista all’ospedale di Città di Castello fino al settembre del 2007. Amante di ogni forma artistica si dedica con passione al disegno; in particolare al disegno umoristico, sotto forma di vignette e caricature e, come se questo non bastasse, ha pure velleità di scultore e, mani permettendo, si dedica all’incisione di manici per bastoni da viaggio. Nel 2008 con l’amico di sempre l’ artista Elio Mariucci, scopre la poesia e da allora ha con lui un proficuo scambio di brani poetici; poesie che nel 2010 verranno dagli stessi raccolte e pubblicate in un volumetto dal titolo Il pozzo in soffitta, alla cui realizzazione ha collaborato, con le sue fotografie, anche l’artista Chiara Burzigotti. Nel 2014 Emilio Rossi pubblica il suo primo romanzo storico dal titolo Fabula Bonae Quietis.

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PD” la Lega tar-tassa gli umbertidesi ed e’ sorda ad ogni proposta tesa ad abbassare le tasse a chi ha redditi bassi”

Nel Consiglio comunale dedicato al bilancio l’Amministrazione ha bocciato l’emendamento a firma Partito Democratico e Umbertide Cambia, che prevedeva il non aumento dell’Irpef per i redditi fino a 28 mila euro. Inizialmente l’emendamento è stato dichiarato inammissibile, poi (dopo due ore circa) con il suggerimento del segretario comunale al Presidente del Consiglio Comunale è stato ritenuto votabile, nonostante che l’assessore al bilancio Tosti (ex Comunisti italiani e ora Lega) ha a più riprese detto che il provvedimento avrebbe provocato un dissesto di 1,5 milioni (all’assessore va ricordato- ma lo farà il ragionerie del comune – che 2.5 punti di irpef equivalgono a circa 450000 euro). Il PD ha abbandonato la seduta di un Consiglio dove le urla e le bugie della Lega hanno reso inutile ogni discussione. La lega ha dimostrato di essere un perfetto mix tra arroganza e incompetenza. Parlano di zero riscossioni negli ultimi tre anni, ma tra le zero riscossioni c’erano anche i consiglieri morosi della Lega, che se non era per il PD non avrebbero mai pagato.
Insomma la Lega e i suoi soci tar-TASSANO gli umbertidesi in particolar modo i redditi più bassi e si dimostrano chiusi a riccio innanzi ad ogni proposta che favorisce pensionati e lavoratori. Abbiamo scelto di abbandonare la seduta del Consiglio Comunale come segnale di contrasto forte e deciso ad una politica che colpisce i cittadini, impoverisce la città e ci isola dal resto dell’Umbria. All’arroganza della Lega il PD risponde con le proposte che porteremo avanti tra i cittadini e nell’interesse degli umbertidesi.

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Riabilitazione, sostegno e inclusione: l’impegno della Sud Est per l’autismo In occasione della Giornata mondiale, l’Azienda fa il punto sui servizi. I numeri nelle tre province

Ricorre il 2 aprile la “Giornata mondiale di consapevolezza sull’autismo”, istituita nel 2007 dall’ONU per porre l’attenzione su questa forma di disabilità, per sviluppare la ricerca e sensibilizzare contro ogni forma di discriminazione.
I Disturbi dello Spettro Autistico (DSA) sono un disordine del neurosviluppo, caratterizzati da una compromissione di grado variabile della comunicazione (verbale e non verbale) e dell’interazione sociale, associati ad interessi ristretti e comportamenti ripetitivi e stereotipati. Negli ultimi due decenni si è assistito ad un aumento rilevante dei casi, che attualmente si aggirano intorno a 3-4 ogni mille bambini. Il riconoscimento precoce del disturbo è molto importante, perché permette interventi immediati di cura e riabilitazione.
Per questo motivo, al bilancio di salute dei 18 mesi, il pediatra di famiglia esamina in ogni bambino anche lo sviluppo delle capacità di relazione e comunicazione. Nei casi di sospetto, il piccolo viene preso in carico dal Gruppo Interdisciplinare Aziendale istituito nel Dipartimento Salute Mentale, per l’eventuale conferma diagnostica.
Il Gruppo Interdisciplinare della Asl Toscana sud est opera nell’ambito delle attività dei servizi territoriali di Salute Mentale, assicurando la diagnosi, la cura e la riabilitazione in ogni fascia di età. Il trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico comprende una combinazione di interventi riabilitativi (logopedia, psicomotricità, training Comunicazione Aumentativa Alternativa, interventi cognitivo-comportamentali), interventi di sostegno ai genitori e programmi per l’inclusione scolastica, sociale e lavorativa.
I pazienti autistici (da 0 a 18 anni) presi in carico dai servizi della Asl Toscana sud est sono 250 in provincia di Arezzo, 190 a Siena e 145 a Grosseto.
“I dati sono abbastanza omogenei nelle tre province, come prevalenza nella fascia di età da 0 a 18 anni e rilevano un sensibile incremento generale dei casi rispetto a due anni fa. – commenta Ettore Caterino, responsabile Rete Autismo della Asl Toscana sud est – Questo fatto non ha un valore negativo, come si potrebbe pensare a primo impatto, ma significa che in risposta a tale incremento si è avuto un notevole aumento della sensibilità diagnostica precoce, che consente un’individuazione più accurata e capillare della malattia. Anche per quanto concerne l’autismo negli adulti si stanno implementando nuovi servizi assistenziali, con gruppi di specialisti formati ad hoc per la cura e il supporto di questi pazienti. I nostri pazienti vengono seguiti dai professionisti attraverso una presa in cura ambulatoriale che non si esaurisce lì, ma si sviluppa in un progetto territoriale e che prevede il sostegno a queste persone per un vera integrazione sociale nell’ambito delle relazioni interpersonali e dell’autorealizzazione”.
La Asl Toscana sud est sta anche realizzando il progetto regionale Pass (Percorsi assistenziali per soggetti con bisogni speciali), un modello di intervento che garantisce, alle persone con disabilità, equità di accesso ai servizi sanitari. Le Zone Distretto, parallelamente, portano avanti dei progetti legati a fondi ministeriali che riguardano il “Dopo di Noi”.
Relativamente all’autismo, la Asl Toscana sud est può contare su un importante tessuto sociale e di associazionismo in tutte le tre province. L’Azienda sarà presente con alcuni suoi rappresentanti ad una serie di eventi, tra cui la manifestazione regionale del 2 aprile a Firenze.

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Consiglio comunale: accettata l’eredita’ Ranieri. Approvati regolamenti in vista del bilancio
In vista di lunedì 8 aprile 2019, quando il consiglio comunale di Città di Castello sarà chiamato ad approvare il bilancio di previsione 2019, nella seduta di ieri, giovedì 28 aprile, sono stati esaminati alcuni atti propedeutici al varo della manovra economica: in particolare il regolamento per l’applicazione dell’accertamento con adesione ai tributi comunale, approvato a maggioranza con sei astensioni, il regolamento sulla IUC, l’imposta unica comunale, che prevede 55mila euro di agevolazioni per nuovi residenti nel centro storico (-40%), attività commerciali (-50%), esercizi pubblici (-20%), è passato a maggioranza con 6 astenuti. Per la Cosap, il canone per l’occupazione di suolo pubblico, che introduce un abbattimento della metà per le edicole a destinazione esclusiva,  nell’ordine di 15 in tutto il territorio comunale, sì della maggioranza e voto contrario delle minoranze, contrarie anche alle nuove aliquote dell’Irpef che prevedono un innalzamento dell’esenzione totale fino a 15mila euro di reddito e poi un aliquota di 0,8 per tutti gli altri redditi. La maggioranza ha approvato anche il piano finanziario della Tari e l’articolazione della componente tributaria della Tasi nella IUC. Consenso più ampio per l’accettazione con beneficio di inventario dell’eredità Ranieri: quasi unanimità con tutti d’accordo tranne un’astensione. Angela Ranieri, infermiera, scomparsa nel dicembre scorso a 81 anni, ha lasciato per testamento tutti i suoi averi alle istituzioni di carità, una definizione non specifica, che la giurisprudenza interpreta con il Comune di residenza del soggetto. Nel 2002 Angela Ranieri scrisse nel testamento olografo “Di tutto quello che mi appartiene venga dato un lascito di 100milioni di lire” ad una cugina “se penserà ai miei gatti – e se lo farà le sono grata fin da ora – ed il resto venga dato a istituzioni di carità”. L’entità della donazione è consistente: tre polizze assicurative per un totale di circa 220mila euro, 15mila euro di gioielli, circa 10mila euro nel conto corrente e il valore di mercato dell’appartamento di via Bracco dove ha abitato fino ai suoi ultimi giorni, con quanto contiene. Il consiglio comunale ha anche stabilito a maggioranza il compenso del nuovo organo di revisione dei conti, formato dai nominati estratti a sorte di Danilo Cestarelli, che avendo gli incarichi di maggior peso nel curriculum assumerà il ruolo di presidente, residente a Trevi, Paolo Pici di Umbertide e Riccardo Sollevanti di Gubbio.  Infine il consiglio comunale ha approvato a maggioranza la prima variante di assestamento al prg parte strutturale, che con questo via libera è in vigore a tutti gli effetti.

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Approvato dal Consiglio comunale il bilancio di previsione 2019-2021

Il Consiglio comunale di Umbertide nella seduta del 28 marzo ha dato il via libera al bilancio di previsione 2019-2021. Si tratta del primo della giunta guidata dal sindaco Luca Carizia. Il bilancio è stato approvato con 12 voti favorevoli (Lega e LiberaIlFuturo) e 2 contrari (Umbertide Cambia e Movimento 5 Stelle).
“Il bilancio di previsione 2019-2021 non è certo un bilancio comodo o di sopravvivenza, ma al contrario contiene elementi importanti che ne migliorano la struttura di base complessiva, consentendo a questa amministrazione di operare al meglio – afferma l’assessore Pier Giacomo Tosti – Per quanto riguarda la spesa, attenzione principale è stata data all’edilizia scolastica, alle manutenzioni straordinarie e ordinarie del territorio, e al mantenimento del livello dello standard dei servizi, nuovi investimenti, invece, sono previsti sul versante della sicurezza. Nel discorso concernente le entrate, in primo luogo va detto che non ci sono stati tagli da parte del governo centrale. Per quanto riguarda le altre entrate, ci sono stati cali da compensare relativi alla centrale idroelettrica e alla farmacia comunale numero 1, ma il focus principale è concentrato sulle entrate tributarie, dove si interverrà potenziando l’ufficio tributi, per far sì che tutti paghino il dovuto, riducendo così il problema delle morosità. Sempre in merito di tributi, l’accorpamento di Tasi e Imu semplificherà il pagamento ai cittadini, l’addizionale Irpef è stata rimodulata in maniera minima e progressiva, secondo il principio di equità. Inoltre, per le famiglie la tariffa sui rifiuti diminuirà del 5% rispetto al 2018. Incomprensibile e inaccettabile è stato l’atteggiamento di Partito Democratico e di Umbertide Cambia che hanno presentato un emendamento di modifica delle aliquote e delle addizionali Irpef. La proposta ha ricevuto i pareri negativi dei responsabili di settore e del collegio dei revisori, perché avrebbe portato il bilancio in disequilibrio e perché la modulazione delle aliquote da loro proposta non rispettava i criteri di progressività costituzionale, in quanto la prima fascia era più alta della seconda. Se approvato, l’emendamento avrebbe portato il Comune al dissesto finanziario, un gioco elettorale fatto sulle spalle degli umbertidesi, nel momento in cui questo è stato smascherato, il Pd non ha avuto nemmeno il coraggio di votare l’emendamento che aveva presentato, ha abbandonato il confronto democratico dentro le istituzioni per arroccarsi sui social a giustificare la propria inconsistenza. Ringrazio i funzionari della struttura tecnica del Comune e il collegio dei revisori per la professionalità che anche in questa occasione hanno dimostrato. Ringrazio, inoltre, il sindaco e i colleghi di giunta per il lavoro sul bilancio che abbiamo svolto insieme in questi mesi. In ultimo , nel ringraziarli, tengo a sottolineare il grande senso di responsabilità dimostrato dai consiglieri e dalle due forze politiche di maggioranza, Lega e LiberaIlFuturo, che con il loro voto favorevole hanno reso un servizio importante a tutti i nostri concittadini”.

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“Connessioni verdi”, San Giustino entra nel futuro. Presentato alla collettività il progetto di riqualificazione urbana che cambierà volto alla città

Grande affluenza e partecipazione attiva di pubblico al cinema Astra di San Giustino per la presentazione di “Connessioni verdi”, il progetto finanziato dalla Regione Umbria per un importo di un milione e 304 mila euro per la riqualificazione delle zone urbane della città. Alla presentazione sono intervenuti: Paolo Fratini, sindaco San Giustino, Francesco Grohmann, dirigente del servizio foreste, montagna, sistemi naturalistici, Maria Carbone, responsabile della sezione valorizzazione dei sistemi paesaggistici, Alessandro Bruni, progettista dell’intervento “Connessioni verdi”, Fernanda Cecchini, assessore della regione Umbria. A fare gli onori di casa il sindaco, Paolo Fratini: “Questo è un progetto tra i più innovativi nel campo del riordino urbanistico del territorio: la nostra città sarà più vivibile e a misura di tutti grazie alla creazione di percorsi ciclopedonali che andranno a cambiare il volto del capoluogo e che collegheranno punti nevralgici e plessi scolastici. Trattandosi di fondi europei i lavori hanno la necessità di essere conclusi entro il 2019, il progetto andrà quindi presto tradotto in pratica, perché poi finirà in rendicontazione alla Regione e alla Comunità Europea”. Fernanda Cecchini ha ricordato che San Giustino è una delle dieci città umbre finanziate grazie alla misura 7 del Psr: “Dietro il progetto c’è un lavoro lungo e complesso anche da parte della Regione. Grazie a questa importante misura il capoluogo può realmente cambiare volto ed essere all’avanguardia”.
Tre gli interventi, le “connessioni”, che cambieranno volto alla città e che i tecnici e i responsabili del progetto hanno illustrato alla sala: il primo quello che si concentrerà nella zona del polo scolastico, fino al palazzetto dello sport. Un itinerario che partirà dalla scuola media, con il completo rifacimento del parcheggio antistante – lungo la vecchia statale 3 bis – per poi proseguire con l’attraversamento del torrente Vertola, possibile con l’installazione di un ponte ciclopedonale che permetterà di arrivare alla scuola elementare. Verrà ricostruita la vecchia recinzione della scuola media in ferro battuto, per far sì che si inserisca bene anche dal punto di vista architettonico con la scuola stessa. E sempre alla media sarà rifatto poi un giardino, in modo tale che gli studenti – durante la ricreazione – possano usufruire di spazi tutti per loro. Sarà ristrutturato anche il giardino della scuola elementare, allestendovi orti didattici, ma il grosso del lavoro riguarderà la sistemazione dell’ampio parcheggio antistante il palazzetto dello sport, che dovrà servire sia per la struttura sportiva, sia per le scuole limitrofe.
Un secondo ponte ciclopedonale sul Vertola garantirà la congiunzione fra via Garibaldi (asse principale del centro storico) e il rione cosiddetto “dei musicisti”. Così facendo, si potrà passare dalla parte vecchia verso le scuole, il cimitero e il sopra ricordato quartiere in maniera sicura. Anche in questo caso, è prevista un’area verde da adibire a parcheggio.
La terza connessione sarà a nord, con obiettivo la frazione di Cospaia, ma con una parentesi particolare riservata al Parco del Roccolo. Per ciò che riguarda Cospaia, sarà allestito un camminamento con un ponte pedonale che collegherà San Giustino con la scuola della ex repubblica. Un intervento che darà vita ad una percorribilità in sicurezza dalla Dogana fino a San Giustino. Al Parco del Roccolo, invece, sarà posizionata una struttura tutta in legno lamellare, in modo da poterlo sfruttare per molteplici attività anche nel periodo autunnale ed invernale e non solo d’estate.

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Il Card. Gianfranco Ravasi incontra la Cittadinanza, Cattedrale di Città di Castello 2 aprile ore 18.30

La Scuola di formazione teologica diocesana “mons. Cesare Pagani” propone a tutti gli interessati l’incontro pubblico con il card. Gianfranco Ravasi che si svolgerà martedì 2 aprile alle ore 18.30 nella cattedrale di Città di Castello. Il porporato proporrà una riflessione su “La fede tra silenzio, Parola e storia”.
Gianfranco Ravasi è nato nel 1942 a Merate (Lecco), esperto biblista ed ebraista, è stato Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano e docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Arcivescovo dal 2007, è stato creato cardinale da Benedetto XVI nel 2010. È Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
La sua vasta bibliografia ammonta a circa centocinquanta volumi, riguardanti soprattutto argomenti biblici, letterari e di dialogo con le scienze: edizioni curate e commentate dei Salmi (3 volumi), del Libro di Giobbe, del Cantico dei Cantici, del Libro della Sapienza e di Qohelet. Tra le ultime pubblicazioni: «Adamo, dove sei?» (Vita&Pensiero 2017); Breviario dei nostri giorni (Mondadori 2018); Cuori inquieti. I giovani nella Bibbia (San Paolo 2018); Le sette parole di Gesù in croce (Queriniana 2019).
Il Cardinal Ravasi collabora a giornali, tra i quali L’Osservatore Romano, Avvenire, sul quale ha tenuto per oltre quindici anni la rubrica “Mattutino”, e Il Sole 24 Ore. Ha condotto per più di venticinque anni la rubrica domenicale Le frontiere dello Spirito sull’emittente televisiva “Canale 5”.
Il Cardinal Ravasi è membro di una ventina di Accademie italiane e internazionali (tra le quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Accademia letteraria Parnassos di Atene), così come è stato insignito di vari Premi sia letterari sia civili, di diverse onorificenze di Stati e di una ventina di lauree honoris causa conferitegli da università in varie parti del mondo.

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“La Casa di Famiglia” chiude la Stagione di prosa del Teatro Dante di Sansepolcro

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Lunedì 1 aprile l’ultimo appuntamento in calendario. Spettacolo al via alle 21:00
Lunedì 1 aprile è in programma l’ultimo appuntamento con la stagione teatrale 2018-19 organizzata dal Comune di Sansepolcro in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo Onlus.
Dopo il successo della rappresentazione “Ti racconto Don Giovanni”, sul palco del Teatro Dante si esibiranno Luca Angeletti, Toni Fornari, Simone Montedoro e Laura Ruocco, che porteranno in scena la pièce “La Casa di Famiglia” per la regia di Augusto Fornari.
Scritta nel 2011, e ancora attualissima, “La casa di famiglia” è una delle prime commedie elaborate dal quartetto di autori del teatro Golden (Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli).
Giacinto, Oreste, Alex e Fanny sono quattro fratelli caratterialmente molto diversi tra loro. Una sola cosa hanno in comune: la casa di famiglia dove sono nati e cresciuti. Alex vuole venderla, ma gli altri non sono d’accordo. Una situazione che fa affiorare ricordi, rancori, incomprensioni e cose mai dette.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21:00.

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EX FCU – confronto-incontro in Comune

“Abbiamo rappresentato quello che la Regione dell’Umbria e le aziende che gestiscono l’infrastruttura, e cioè Umbria Mobilità, e l’esercizio come Busitalia, stanno facendo per re-cuperare un ritardo rispetto alla gestione di carattere più generale, alle manutenzioni che non sono state fatte nel tempo su questa linea ferroviaria. Riteniamo di aver avuto un confronto assolutamente franco e sincero. Abbiamo trovato nei rappresentanti di questo nuovo comitato di utenti e pendolari, persone sicuramente disponibili non solo a recepire ma a suggerire e proporre cose e soluzioni che potrebbero essere prese in considerazione. Ritengo dunque, quello odierno, un incontro sicuramente proficuo, quello promosso e sollecitato dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta alla presenza del direttore regionale di Busitalia, Velio Del Bolgia con una rappresentanza del comitato presieduto da Annalisa Costa, che alla fine ci hanno fatto anche dono di una bottiglia su cui è rappresentata una tartaruga, la mascotte “Valentino” e logo del comitato stesso.” E’ quanto dichiarato dall’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella che ieri pomeriggio, presso la residenza municipale, ha partecipato ad un incontro-confronto, promosso dal sindaco, Luciano Bacchetta, con una delegazione del comitato “Pendolari Stufi” guidato dalla Presidente, Annalisa Costa, sulla situazione relativa alle problematiche inerenti il servizio di trasporto ferroviario in particolare sul tratto San Sepolcro-Città di Castello-Umbertide-Ponte san Giovanni: presente anche il direttore regionale di Busitalia, Velio Del Bolgia. Nel corso dell’incontro l’assessore regionale Chianella ha ricordato che “il Consiglio di Amministrazione di Rete Ferroviaria Italiana, nella seduta di martedì scorso 5 marzo, ha approvato l’operazione che porterà al trasferimento della gestione della rete ferroviaria regionale umbra di proprietà della Regione Umbria e gestita da Umbria Tpl e Mobilità a Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura nazionale”.
Tutto il sistema di trasporti su ferro e gomma in Umbria sarà infatti gestito da società del Gruppo Ferrovie dello Stato, il più qualificato in Italia del settore. L’Umbria – ha concluso l’assessore regionale ai Trasporti – è la prima regione in Italia a fare questo passo, in virtù dell’accordo che consente di trasferire a Rfi la gestione della rete ferroviaria regionale affi-dando così a un unico soggetto tutto il sistema della ex Ferrovia centrale umbra, che poi subentrerà anche nella proprietà dell’infrastruttura, garantendo gli investimenti necessari per la manutenzione e per altri interventi strategici”. Al termine dell’incontro il sindaco Bac-chetta ha ringraziato l’assessore Chianella e il direttore regionale di Busitalia, Del Bolgia, “per la disponibiltà dimostrata in questo incontro a prendere in considerazione alcune i-stanze e richieste avanzate dai rappresentanti del “Comitato Pendolari Stufi” a partire dal coinvolgimento del comitato stesso nella consulta regionale per la compilazione degli orari, nel potenziamento della rete di vendita dei biglietti e velocita di percorrenza dei treni per ora limitati per motivi di sicurezza e ridotta in alcuni tratti dove insistono passaggi ferroviari che allungano i tempi di percorrenza dei convogli stessi ed altre questioni che saranno ulterormente approfondite”.

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Il digipass cittadino sarà inaugurato lunedì prossimo alle 11 a palazzo vitelli

 Sarà inaugurato a Città di Castello lunedì prossimo, 1 aprile, alle ore 11, il DigiPASS cittadino, alla presenza della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dell’assessore all’Innovazione e Agenda digitale, Antonio Bartolini, del sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta,  dell’assessore comunale allo Sviluppo tecnologico, Riccardo Carletti,  del direttore dell’area programmazione Lucio Caporizzi e di Stefano Bigaroni, amministratore unico di Umbria digitale.

L’incontro si svolgerà nella sala conferenze di Palazzo Vitelli.   Allestito presso la Biblioteca Carducci a Palazzo Vitelli a San Giacomo, il DigiPASS è un punto di informazione e di consulenza nel quale gli operatori accompagneranno cittadini, studenti e imprese nell’utilizzo dei servizi digitali e sarà di riferimento anche per le zone di Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, San Giustino e Umbertide.

   Al taglio del nastro parteciperanno inoltre i sindaci dei comuni della zona sociale 1, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, San Giustino, Umbertide, e saranno presenti i dirigenti delle scuole che hanno collaborato al progetto: il 1° Circolo didattico “San Filippo” Città di Castello e Monte Santa Maria Tiberina, la direzione Didattica 2° Circolo Città di Castello e l’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina.

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Gli studenti di Sansepolcro a confronto con economia, arte e legalità

li studenti di Sansepolcro a confronto con le tematiche di imprenditoria, arte e legalità. Alle 11.00 di mercoledì 3 aprile, la biblioteca del Liceo “Città di Piero” ospiterà una doppia presentazione di libri che, promossa dal circolo Acli “Olivetti” di Sansepolcro e dall’associazione Cultura della Pace, permetterà agli allievi di quinta dell’istituto biturgense di assistere alla presentazione dei due libri “1+1=3” di Riccardo Lorenzi e “Pane sporco” di Vittorio Alberti. Le due opere permetteranno di approfondire alcune tematiche collegate al ‘900 italiano, con un invito a ricercare la bellezza e la cultura come strumenti per uno sviluppo civile, sociale ed economico.
Il grande ospite dell’incontro sarà il filosofo e scrittore romano Alberti, officiale per i temi politici del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale presso la Santa Sede, che nel suo libro affronta le piaghe che consumano la società italiana e che ne minano le prospettive di progresso. “Pane sporco” rappresenta una denuncia verso la cultura negativa che ha caratterizzato gli ultimi decenni e che disprezza il merito, la riflessione e la ricerca della bellezza, in nome di interessi personali o di gruppo che hanno favorito l’emergere delle mafie e della corruzione. Un modello positivo è invece fornito dagli esempi di “1+1=3” che propone un viaggio fotografico tra Ivrea e Biella per raccontare le figure dell’imprenditore Adriano Olivetti e dell’artista Michelangelo Pistoletto. L’opera è frutto degli scatti del fotografo Lorenzi che è andato nelle due città piemontesi insieme ad un gruppo di studenti di Sansepolcro per scoprire l’attività di Olivetti che seppe coniugare l’economia con il rispetto dei diritti dell’uomo e dei lavoratori favorendo l’arricchimento e la crescita sociale del suo territorio, e di Pistoletto che è tra i protagonisti della corrente dell’arte povera e che ha ideato un centro dove l’arte è posta in interazione con i vari ambiti della società (politica, educazione, produzione, lavoro, architettura…). «L’incontro proporrà agli studenti la presentazione di due libri che contengono lo stesso messaggio – spiega Leonardo Magnani dell’associazione Cultura della Pace. – Entrambi, infatti, evidenziano come la cultura della bellezza, del lavoro, del merito, del rispetto delle regole e della legalità sia l’unica strada per far ripartire il Paese e per garantirgli una nuova fase di crescita: Olivetti per l’imprenditoria e Pistoletto per l’arte, uniti alle riflessioni di Alberti, porteranno messaggi positivi e costruttivi per le giovani generazioni».

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Tiralatte elettrici donati dalla “Tribù dei nasi rossi”. La consegna al reparto di Neonatologia del San Donato

L’associazione di volontariato “La Tribù dei Nasi Rossi” ha donato 4 tiralatte elettrici portatili al Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Arezzo.
I tiralatte saranno destinati alla “Banca del Latte Umano Donato” presente nel reparto, che raccoglie, pastorizza, controlla e distribuisce il latte donato da moltissime mamme. Il latte umano donato è preziosissimo per quei neonati prematuri e ammalati ricoverati che, per la loro condizione, non possono essere alimentati con il latte artificiale.
Ogni anno sono oltre 30 le mamme donatrici e oltre 200 i litri di latte lavorati dalla Banca. “Cogliamo questa occasione per ringraziare, a nome del reparto e di tutti i piccoli neonati ricoverati, le numerose mamme che hanno donato un po’ del loro latte per questo importantissimo scopo” ha dichiarato il direttore della Neonatologia, Letizia Magi.

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Gli appuntamenti C.A.I. di domenica 31 marzo.

Dopo il trekking letterario alle cinque Terre, da Monterosso a Corniglia e l’uscita in Val d’Orcia, il CAI tifernate continua a proporre un ricco calendario che abbraccia una varietà di attività: dall’escursionismo all’alpinismo e al cicloescursionismo. Infatti Domenica 31 marzo sono previste tre uscite.
Quella escursionistica si svolgerà nell’Appennino Umbro-Marchigiano. Il percorso ha inizio dalla frazione di Leccia (m.470) nel comune di Serra Sant’Abbondio fino a raggiungere il panoramico crinale e la cima del Monte della Strega (m.1278). Il tragitto offre splendide vedute dal lato ovest sul Monte Catria, Fonte Avellana, la Valle di Norcia, il Monte Cucco e Motette mentre ad est sul Parco Naturale Gola della Rossa – Frasassi e il Monte San Vicino.
Per l’attività alpinistica si riconferma il consueto appuntamento annuale “Dove l’escursione diventa avventura – Via normale della Grande Cengia – Balza della Penna – Monte Montiego” . La Balza della Penna si trova poco dopo il paese di Piobbico (PS) ed è l’imponente parete sud del Monte Montiego (m. 975) di fronte al Monte Nerone (m. 1.525). Si tratta di una salita alpinistica di stampo decisamente classico percorribile sull’Appennino Marchigiano. L’escursione si sviluppa dapprima su sentiero e poi su percorso alpinistico attrezzato, seguendo l’evidente cengia che attraversa orizzontalmente tutta la parete sud della Balza della Penna. Gradualmente poi la cengia si fa parete sempre più ripida con tratti di arrampicata più impegnativi fino a raggiungere la cima vera e propria della Balza della Penna. A Paolo Castellani e Ennio Tenti va il merito di avere attrezzato questo itinerario alpinistico di stampo decisamente classico e percorso dallo stesso Castellani, con l’inseparabile compagno di cordata Alessandro Vampa, nel 1966.
Per gli appassionati/e di Cicloescursionismo, sempre domenica 31 marzo avrà luogo l’ Intersezionale con il CAI di Sansepolcro. Il percorso, tra i più belli paesaggisticamente, si svilupperà ad anello percorrendo il seguente itinerario: Sansepolcro – Germagnano – Spinella –Biforca – Traforata – Eremo Cerbaiolo – Madonnuccia il Monte-S. Pietro – Varuccio – Sansepolcro in un ambiente collinare, montano per circa 5 ore. Difficoltà TC/MC – Ritrovo Porta Fiorentina a Sansepolcro ore 8,30. Direttori: Giovanni Czortek (Sansepolcro) – Antonello Massimo Alunni (Città di Castello). A ciascuno la sua escursione!

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Educazione alla cittadinanza, Rigucci annuncia l’interrogazione

A Città di Castello arriva un percorso sull’educazione alla cittadinanza che interesserà le scuole ad ogni livello. A chiedere lumi sulla questione definita “insolita” è il capogruppo della Lega tifernate Marcello Rigucci presidente della Commissione Controllo e Garanzia in Provincia che annuncia un’ interrogazione. “Si tratta di un progetto – spiega Rigucci – presentato in collaborazione con la Provincia di Perugia, peccato che io, pur essendo consigliere, non sia stato messo al corrente. Cosa si nasconde dietro questa iniziativa? Lo chiederò in Consiglio Comunale all’Assessore Cestini – precisa l’esponente Lega – Reinserire l’educazione civica nelle scuole è una volontà più volte espressa dalla Lega e dal suo leader Matteo Salvini e per la quale il Governo ha già attivato gli iter procedurali ma qui lo scenario prospettato potrebbe essere un altro. Non ho in mano alcuna documentazione, nonostante l’Assessore tifernate parli di un progetto che coinvolgerà gran parte degli studenti di Cittá di Castello, per questo presenteró un’interrogazione urgente in consiglio e se ci sono gli estremi in Commissione Controllo e Garanzia, in Provincia. Mi chiedo cosa si voglia intendere con “educazione alla cittadinanza”, una locuzione generica che mi lascia perplesso. Per caso chi ha avallato il progetto vuole parlare agli studenti delle folli politiche dello ius soli, dell’accoglienza o del finto buonismo? Non sarebbe la prima volta – conclude Rigucci – che la sinistra decide di utilizzare canali istituzionali per far passare ideologie di parte cercando di “manipolare” le menti in formazione come sono quelle degli studenti. La teoria Gender ne è l’esempio. Qualora i miei sospetti si rivelassero fondati, invito i genitori ad informarmi perchè se la sinistra vuole riempire il nostro paese di extra comunitari e farlo passare come una condizione normale, la Lega non ci sta. E’ solo una questione di priorità”

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Teatro degli illuminati: spettatori in crescita a tutte le rassegne. 2500 per la prosa, quasi 2800 per il teatro ragazzi. Bene gli spettacoli del km0

Tempi di bilanci per il Teatro degli Illuminati di Città di Castello che ha chiuso la stagione di prosa 2018/2019 con Ascanio Celestini, interprete e scrittore sempre molto apprezzato dal pubblico tifernate, che anche questa volta ha riempito la sala per assistere al suo ultimo allestimento “Pueblo”. “Il tutto esaurito è ormai una modalità quasi permanente per il cartellone degli Illuminati” sottolinea con soddisfazione l’assessore alla Cultura del comune tifernate Michele Bettarelli, che parla di 2509 spettatori complessivi, “un dato migliorativo rispetto al precedente riconducibile alla qualità dell’offerta selezionata insieme al Teatro stabile dell’Umbria e alle molte iniziative di invito e di promozione della cultura del teatro che ormai da più di dieci anni stanno accompagnando le politiche dell’Amministrazione. Tale interpretazione dell’incremento negli ingressi della stagione è confermato anche dagli abbonamenti 203, venti in più rispetto all’anno precedente. In questa scelta hanno di certo influito il blocco sulle tariffe e le agevolazioni a vantaggio di giovani, famiglie, anziani e associazioni”. Un passaggio Bettarelli lo dedica alla campagna Taste the theatre promossa in collaborazione con Olio Ranieri, che ha acquistato 50 biglietti a spettacolo, riservati ai ragazzi e 20 di questi per gli studenti che hanno partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro che prevedeva l’accoglienza dei ragazzi nel pomeriggio per una visita guidata ad un museo e alle aree aziendali di Olio Ranieri con un momento di degustazione e l’ingresso a teatro. “È una modalità di sostegno alla cultura da parte di privati innovativa, che stiamo sperimentando insieme ma che è sorretta dall’idea che il capitale sociale di una comunità rappresenti un valore aggiunto all’interno del quale muoversi per valorizzarne tutte le specificità. I risultati in termini di frequenza e interesse sono incoraggianti e nel futuro auspico che tale approccio possa arricchirsi di altre sensibilità e di altre realtà produttive che si sentono parte integrante di Città di Castello e vogliano contribuire a tutto tondo alla crescita del territorio”. Positivo anche il bilancio di Teatro ragazzi che ha accompagnato le famiglie per tutto l’inverno e si concluderà con lo spettacolo in più “Mago Merlino” di Nuvole Passeggere, fuori programma e a grande richiesta. “2764 è un numero importante se pensiamo che riguarda una fascia di età molto bassa, di cui andare orgogliosi, perché è un primo passo nell’educazione alle discipline del teatro e dell’arte in generale”. Bene per Bettarelli anche l’andamento della seconda rassegna di Teatro a Km0, che riguarda le compagnie locali e che è giunta al quinto degli otto appuntamenti in programma: “Il grande seguito registrato finora, ad oltre metà degli spettacoli in programma, non può che suggerire un successo forse anche superiore a quello dell’esordio, grazie ad un equilibrio nell’offerta che insieme a proposte di livello nazionale valorizza i talenti di casa nostra e indirettamente sprona i piccoli e grandi spettatori a cambiare prospettiva e provare a salire sul palco. Sentire la cultura come una cosa non estranea a sé, è in fondo l’obiettivo ultimo del lavoro che insieme a tanti e valenti soggetti cittadini stiamo portando avanti”.
 

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Sansepolcro, il San Giuliano e il San Ludovico sono tornati al Museo Civico

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Le due opere di Piero Della Francesca San Giuliano e San Ludovico sono tornate nuovamente in esposizione al Museo Civico di Sansepolcro. Da qui erano partite nel dicembre scorso alla volta della Russia, e precisamente all’Ermitage di San Pietroburgo, in occasione della prestigiosa esposizione intitolata “Piero della Francesca. Monarca della Pittura”. Secondo i primi dati trasmessi dal museo, la più grande mostra mai realizzata sul genio del Rinascimento ha ottenuto uno strepitoso successo di pubblico, superando abbondantemente il milione di visitatori.
“Grande soddisfazione per un’operazione pienamente riuscita – ha dichiarato il sindaco Mauro Cornioli – questo grande evento ha messo sotto i riflettori i due capolavori custoditi nel nostro museo, ma anche l’intera città di Sansepolcro, presentata ed illustrata nella sala espositiva attraverso una serie immagini di accompagnamento alle opere in mostra. Siamo ora in contatto con Ermitage Italia per quelli che potranno essere nuovi sviluppi e collaborazioni attraverso il percorso da noi costruito.”
“Al netto della promozione ottenuta grazie alla grande mole di visitatori, è bene evidenziare anche gli importanti risultati culturali di questo progetto che rafforza l’identificazione del nostro territorio con Piero e la sua arte anche al di fuori dei confini nazionali – sottolinea l’assessore alla Cultura Gabriele Marconcini – All’indomani di questo grande successo, l’amministrazione comunale rivolge un doveroso ringraziamento a tutti i soggetti che hanno fornito un apporto concreto all’operazione, in primis alla direttrice del Civico Maria Cristina Giambagli, alla responsabile della Soprintendenza Felicia Rotundo e allo Studio Tre di Tommaso Sensini che ha monitorato le varie fasi di trasferimento delle due opere.”

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Celebrato il 75° anniversario dell’eccidio di villa Santinelli

L’impronta ideale dei partigiani, ma anche il valore dei concetti di libertà e memoria sono stati al centro della commemorazione del 75esimo anniversario dell’eccidio di Villa Santinelli, nei pressi della frazione tifernate di San Pietro a Monte, alla quale ieri è intervenuto il presidente del consiglio comunale Vincenzo Tofanelli, insieme all’assessore comunale biturgense Gabriele Marconcini, alle rappresentanze delle sezioni di Città di Castello e Sansepolcro dell’Anpi, dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, dell’Istituto di Storia Politica Sociale Venanzio Gabriotti e dei bambini degli istituti comprensivi di Trestina e Sansepolcro. Dopo il ritrovo nella cittadina toscana, con la deposizione al cimitero di una corona al sacrario dei partigiani, la comitiva ha raggiunto Villa Santinelli con un bus messo a disposizione dall’Anpi biturgense. Durante la commemorazione, gli studenti hanno fatto un ritratto di Eduino Francini, uno dei nove partigiani uccisi. “L’esempio di chi ha combattuto per la democrazia e la libertà di cui oggi abbiamo la fortuna di poter godere – ha detto Tofanelli – merita una costante testimonianza, che deve servire a guidare le nuove generazioni in direzione della difesa e del rafforzamento di valori indispensabili per la convivenza civile”.

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