Ci saranno i fratelli aretini Mauro e Fulvio Braconi, grandi protagonisti ai tempi di Mauro Nesti ed Ezio Baribbi; ci saranno il casentinese Roberto Brenti e il tuderte Adriano Alcidi e ci saranno soprattutto i diversi piloti locali e del vicinato (Natale Massi, Valerio Mercati, Mario Mariotti e Artemio Bianchi, tanto per citarne alcuni), assieme a commissari sportivi, amministratori pubblici di allora e appassionati. La mostra “Un profumo di benzina… mai svanito”, allestita dallo scorso 29 settembre e fino al 20 ottobre nei locali del cinema teatro Astra di San Giustino per ricordare la cronoscalata automobilistica San Giustino-Bocca Trabaria a distanza di 50 anni dalla prima edizione, arriva all’appuntamento clou, quello di domenica 13 ottobre alle ore 11: “I protagonisti raccontano” è infatti il titolo dell’incontro che costituisce una sorta di simpatica rimpatriata – sempre all’interno dell’Astra – fra coloro che la corsa l’hanno disputata in epoche diverse. Con l’ausilio dei filmati che verranno proiettati sullo schermo e che, oltre a diverse edizioni della crono, riportano anche interviste e momenti particolari come la cerimonia di premiazione, verranno ripercorse le esperienze al volante non soltanto dal punto di vista tecnico-agonistico, ma anche sotto una veste più umana e persino goliardica. Il classico “dietro le quinte, insomma”, che contribuirà a rendere piacevole il ritorno a San Giustino degli ex piloti con un ricco buffet al termine della mattinata. Anche questa iniziativa, come la mostra, è organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Melisciano Corse con il patrocinio dell’amministrazione comunale di San Giustino. Ricordiamo che la mostra è visitabile tutti i giorni dalle 16 alle 20 e il venerdì e il sabato dalle 16 alle 22.
Piccini Paolo Spa e Scuderia Etruria al via del Sesa Green Endurance Este A bordo della Seat Leon a biometano confermata la coppia Martino-Olivoni
Dopo il brillantissimo secondo posto centrato un mese fa all’Eco Dolomites di Fiera di Primiero, ancora un’impegnativa prova per la coppia formata dal pilota milanese Cesare Martino e dalla navigatrice toscana Francesca Olivoni, che a bordo della Seat Leon a biometano di Piccini Paolo Spa e Scuderia Etruria prenderanno parte al Sesa Green Endurance Este. La gara, in programma sabato 12 e domenica 13 ottobre , è valida come terza tappa stagionale del Green Endurance, la competizione che assegna il titolo di campione italiano CSAI energie alternative.
I veicoli partecipanti affronteranno un totale di 200 chilometri, 90 dei quali suddivisi in 8 prove di media. Sabato si terranno due manche, il settore “Piove di Sacco” e il settore “Colli Euganei”, mentre domenica si svolgerà una prova speciale con pressostati nel minicircuito allestito ad Este, base logistica dell’evento.
La gara sarà accompagnata da iniziative volte a far conoscere il biometano, biocarburante rinnovabile che si ottiene da rifiuti e scarti di lavorazione agricola, una delle attività in cui è specializzata l’azienda Sesa, main sponsor della competizione.
Citta’ di Castello: la 40° mostra del tartufo in anteprima a fico con il super cibo trifola finger food, insieme a parmigiano reggiano e patata Deco di Pietralunga. Poi sara’ la volta di Roma e di Alba.
Sarà presentata in anteprima a Fico, il prossimo fine settimana, sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 la 40° Mostra del Tartufo bianco di Città di Castello, un’edizione speciale in onore della quale è stato creato un super cibo, il Trifola Finger food, grazie alla collaborazione di eccellenze nazionali come il Parmigiano Reggiano e la Patata Deco di Pietralunga, oltre naturalmente la trifola dell’Alto Tevere Umbro.
Il depliant della manifestazione, in programma dal 1 al 3 novembre 2019, è già in distribuzione e sarà il biglietto da visita per altre le altre due trasferte di lusso: alla Divinity Terrace di Roma, con vista sul Pantheon, insieme ai giornalisti delle testate nazionali giovedì 17 ottobre, e ad Alba, dove è attualmente in corso la mostra, sabato 19 e domenica 20.
“Siamo una terra dai grandi numeri in fatto di tartufo, dove nasce 365 giorni all’anno nelle sue quattro varianti stagionali; abbiamo un tartufaio ogni 10 abitanti e oltre seimila cani, che, stanno già cercando nei boschi, dato che i pronostici parlano di un’annata memorabile con grandi pezzature, grandi quantità a prezzi accessibili per l’andamento climatico molto favorevole alla trifola” dichiarano l’Amministrazione comunale di Città di Castello e l’Associazione Mostra del Tartufo
“Il tartufo deve rimanere ancorato al territorio che lo produce e per questo i numeri sono anche garanzia di qualità e di tracciabilità nella provenienza. Ma in onore del quarantesimo, con lo chef Andrea Cesari abbiamo voluto dare una marcia in più alla Mostra di Città di Castello, inventando un cibo-evento, il Trifola finger food, che sarà un simbolo di questa edizione speciale e dell’alleanza tra le eccellenze italiane, come appunto il Parmigiano Reggiano e la Patata Deco di Pietralunga. A Fico, insieme all’Associazione Città del Tartufo e all’istituto Cavallotti-Patrizi-Baldelli, il Trifola finger food esordirà con una degustazione sia nei mercati che nello spazio del Parmigiano Reggiano e sarà il nostro ambasciatore per lanciare la Mostra del 40°, ricchissima di eventi e di protagonisti, prima tra tutti i produttori di tartufo locali e i tartufai, senza i quali la manifestazione non sarebbe possibile”.
“40 edizione sono un traguardo storico, che vogliamo celebrare da un lato facendo vivere la mostra con eventi di grande richiamo per i turisti e per i tifernati, che da sempre la seguono; per questo durante la tre giorni abbiamo previsto momenti differenziati di degustazione e di ristorazione, adatti ad ogni gusto o portafoglio; dall’altro approfondendo il rapporto e i progetti con i soggetti nazionali di riferimento nel variegato arcipelago della cultura del tartufo e per questo siamo particolarmente interessati alla visita che faremo ad Alba, che è una capitale indiscussa del tartufo, per presentare la mostra di Città di Castello in Comune e partecipare alla loro manifestazione. Ricambieremo l’ospitalità con una tavola rotonda a cui parteciperà non solo Alba con il Centro studi nazionale del Tartufo ma anche l’Associazione Città del Tartufo per parlare di come questa risorsa naturale possa continuare ad essere una risorsa per l’economia delle terre che la producono e anche un elemento di forte salvaguardia ambientale”.
Confermate le sezioni storiche: il mercato in Piazza Matteotti e Gabriotti, lo showcooking Parola di Chef, dove si avvicenderanno i protagonisti, alle degustazioni di Penna Tartufi, Giuliano Tartufi e Jimmy Tartufi allo Slow food con i suoi Presidi, il comune di San Prospero, partner istituzionale della collaborazione con il Parmigiano Reggiano, al Centro di formazione Bufalini e chef emergenti. Sotto lo stand di Largo Gildoni si svolgerà anche una avvincente gara tra i ragazzi delle scuole medie per aggiudicarsi il trofeo del primo Junior Chef Challenge. Grazie al maestro Fabio Battistelli, che ne è curatore, tornerà la seconda edizione di Sulle note del tartufo bianco, con musica e intrattenimento tra cui la presenza di Dario Vergassola nella giornata conclusiva. Sotto il Loggiato Gildoni produttori locali a chilometro zero e l’associazione Pro-Bio Umbria, il ristorante Saperi e Sapori dell’istituto Cavallotti-Patrizi Baldelli, la cucina narrativa di Samuele Tognaccioli, i percorsi dello studioso Lorenzo Tanzi e le campagne di informazione della ASL Umbria 1 sui funghi. In Piazza Fanti il ristorante della Mostra a cura della società rionale Madonna del Latte e della società rionale Riosecco, Il Salone del vino nell’Atrio del Palazzo comunale, a cura di AIS, che quest’anno propone anche un concorso per il Vin santo locale, in Corso Cavour il Salone dell’Olio a cura della Confraternita dell’Olio dell’Alta Valle del Tevere. Confermata anche la Card Musei, che nei giorni del Tartufo, permette l’ingresso agevolato a tutte le strutture museali cittadine.
Tariffe Disabilità: durissima nota del PD Valtiberina nei confronti dei Sindaci
Le dichiarazioni riportate dalla stampa dell’assessore al sociale dell’Unione dei Comuni, il Sindaco di Monterchi Romanelli, lasciano senza parole e fanno emergere ancora una volta come i Sindaci procedano alla cieca e con manovre ai limiti dell’inverosimile. Sulla questione delle tariffe applicate alle famiglie con disabili a carico invece di intraprendere un percorso corretto come da noi suggerito, che poteva portare ad una situazione condivisa e soddisfacente per tutti, stanno provando a mettere una pezza che appare peggio del danno.
Romanelli dichiara che chiederà alle famiglie di “compilare un modello isee in base alla loro convenienza”, una forma di compilazione ad personam davvero originale che crediamo la giunta dovrà ben spiegare. Secondo la legge, evidentemente, non esiste un modo di calcolare Isee più appropriato al momento e alla situazione, e il regolamento vigente fa riferimentoinequivocabilmente alla situazione economica del nucleo familiare. Questa improvvisazione dei governanti crea confusione e le famiglie si trovano in un balletto di notizie e comunicazioni davero spiacevole.
Lo ribadiamo una volta per tutte: vanno annullate le indecenti fatture retroattive arrivate, va intrapreso un dialogo tra i consiglieri e aperto alle famiglie, va riformulata una compartecipazione congrua per gli utenti. Non servono escamotage e toppe, occorre chiarezza e rispetto soprattutto verso chi vive già situazioni complesse.
Questo mezzo passo indietro è una parziale buona notizia, ma crediamo vada fatto un intero passo, compiuto bene e nel rispetto della legge e delle persone.
Le dichiarazioni del sindaco Romanelli apparse sulla stampa questa mattina:
Non è necessario quindi l’Isee di tutti i componenti del nucleo, ma soltanto della persona richiedente l’assistenza: a quel punto, i valori di riferimento caleranno in maniera sensibile. Se però all’interno della famiglia vi fossero particolari difficoltà (vedi componenti disoccupati), allora è possibile presentare anche un modello con il quadro generale della situazione. In sostanza, le fatture emesse non verranno annullate, ma chiederemo alle famiglie di compilare un modello Isee in base alla loro convenienza.
Ospedale di Città di Castello, esami di risonanza magnetica fino alle 23
Sulla base del nuovo piano regionale per il governo delle liste di attesa deliberato lo scorso maggio, la Usl Umbria 1 ha messo a punto un programma aziendale per l’abbattimento delle liste di attesa degli esami radiologici, in virtù del quale il servizio di radiologia dell’ospedale di Città di Castello, dalla metà di ottobre, amplierà i propri orari di apertura fino alle ore 23.
Attualmente il servizio di risonanza magnetica è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20 e il sabato dalle ore 8 alle 14. Con la nuova articolazione oraria l’apertura nei giorni feriali verrà protratta fino alle 23 e si prevede di aprire i servizi anche il sabato pomeriggio e la domenica mattina e pomeriggio. Con l’incremento delle prestazioni effettuate si auspica un sostanziale abbattimento dei tempi di attesa.
“Un ulteriore impegno messo in campo per l’ospedale di Città di Castello – sottolinea il commissario straordinario Luca Lavazza – riguarda la sostituzione dell’apparecchiatura di risonanza magnetica attualmente in uso, ormai prossima alla fine del suo ciclo vitale, con una nuova apparecchiatura di ultima generazione.L’acquisizione, per la quale sono già in corso le procedure amministrative, avverrà nel corso del prossimo anno e comporterà una spesa di circa 750 mila euro”.
Sabato 12 ottobre ingresso gratuito al Museo Civico e alla Casa di Piero della Francesca
Il Comune di Sansepolcro comunica che sabato 12 ottobre, in occasione del 527° anniversario della morte di Piero della Francesca, il Museo Civico e la Casa di Piero della Francesca saranno aperti gratuitamente a cittadini e visitatori.
Si precisa che il Museo Civico sarà visitabile nella sola fascia mattutina. Al pomeriggio, infatti, il museo sarà chiuso al pubblico per la presentazione del restauro del Polittico di San Giovanni in Val d’Afra di Matteo Di Giovanni. Cerimonia in programma alle 16:30 su invito.
La Casa di Piero, invece, continuerà ad essere aperta a tutti gratuitamente per l’intera giornata.
Il 13 ottobre a Umbertide la campagna “Io non rischio”
Per il nono anno consecutivo il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme nella campagna di comunicazione nazionale “Io non rischio” sui pericoli naturali che interessano il nostro Paese. Nel weekend del 12 e 13 ottobre, 7.000 volontari e volontarie di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” in circa 700 piazze distribuite su tutto il territorio nazionale per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.Domenica 13 ottobre, dalle 9 alle 18, in contemporanea con altre piazze in tutta Italia, i volontari dell’associazione Gruppo Comunale di Protezione Civile di Umbertide partecipano alla campagna con un punto informativo “Io non rischio” che sarà allestito in piazza Matteotti per incontrare la cittadinanza, consegnare materiale informativo e rispondere alle domande su cosa ogni cittadino può fare per ridurre il rischio terremoto, rischio maremoto. In caso di maltempo il punto informativo si svolgerà nell’area coperta di piazza Michelangelo.“Io non rischio”, campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico, è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.Tutte le informazioni sulla campagna del 12 e 13 ottobre sono online sul sito www.iononrischio.it , dove è inoltre possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto o un maremoto.
GIORNATA FAI D’AUTUNNO: Domenica 13 ottobre a San Giustino il percorso
“Sulle tracce della Repubblica di Cospaia”
La singolare storia della “Repubblica di Cospaia” e la diffusione della coltivazione del tabacco in Alta Valle de Tevere: è questo il tema della “Giornata Fai d’Autunno” promossa dal Gruppo Fai Città di Castello domenica 13 ottobre, con il patrocinio del Comune di San Giustino. Un’iniziativa che, a livello nazionale, vedrà aperti 700 luoghi in 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia” promossa dal Fondo Ambiente Italiano.
Sono due i luoghi che – con un contributo libero da parte dei visitatori – sarà possibile visitare durante la Giornata d’Autunno in Altotevere: il borgo di Cospaia e il museo storico-scientifico del tabacco di San Giustino. Le visite guidate saranno condotte dai volontari del Gruppo FAI Città di Castello e dagli “Apprendisti Ciceroni” dell’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di San Giustino.
Gli orari delle visite sono la mattina dalle 10 alle 13e il pomeriggio dalle 15 alle 18.
Il percorso, intitolato “Sulle tracce della Repubblica di Cospaia”, offre un affascinante viaggio alla scoperta del piccolo borgo altotiberinoche dal 1441 al 1826, a causa di un errore di demarcazione dei confini, acquisì il titolo di “repubblica”, un territorio indipendente dai due stati vicini, il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa. Gli abitanti di Cospaia trassero enormi vantaggi da questa peculiare condizione di indipendenza avviando, fra i primi in Italia, la coltivazione del tabacco, giunto dall’America nel 1500, e che alimentò nel tempo anche il fenomeno del contrabbando.
Assieme alla visita del borgo di Cospaia sarà aperto al pubblico il “Museo storico-scientifico del Tabacco” di San Giustino (via Toscana 5, di fronte alla chiesa arcipretale): i due luoghi, visitabili separatamente, sono strettamente collegati per l’importanza economico-sociale che la coltura storica del tabacco ha avuto non solo per Cospaia, ma per tutta l’Alta Valle del Tevere. All’interno del museo, notevole recupero di archeologia industriale dello stabilimento del Consorzio tabacchicoltori, sono documentate la storia della pianta di tabacco, introdotta dall’America nel ‘500, e le fasi della lavorazione. Il percorso espositivo racconta inoltre l’attività delle numerose tabacchine che qui trovarono occupazione e una fonte di reddito, importante testimonianza di emancipazione femminile.
Per tutte le informazioni: pagina Facebook “Gruppo FAI Città di Castello”, sito www.giornatefai.it, mail: cittadicastello@gruppofai.fondoambiente.it
Si ringrazia per il supporto locale: Comune di San Giustino, associazione dei Nonni Civici, Fondazione Museo storico-scientifico del tabacco, Diocesi di Città di Castello, istituto comprensivo “Leonardo da Vinci”.
Per chi si iscriverà per la prima volta al FAI in occasione della Giornata e per coloro che si iscriveranno sul sito www.fondoambiente.it fino al 20 ottobre sarà dedicata la speciale quota di iscrizione di 29 euro anziché 39.
Arriva in Valtiberina “Tiber Talent – Vol. 4”
Arriva in Valtiberina “Tiber Talent – Vol. 4”, il nuovo “speciale” di Concept Magazine, ideato da Stefano Rossi e Tamara Falaschi.
Lo speciale volume, distribuito gratuitamente nelle attività commerciali della vallata, nasce dopo “Tiber Talent”, pubblicato nel 2014 e dedicato ai personaggi famosi della Valtiberina, dopo “Tiber Talent 2”, dedicato ai big della musica locale e dopo “Tiber Talent 3” dove 14 personaggi locali si sono raccontati non solo a parole, ma anche tramite la cucina!
Il filo conduttore scelto per l’edizione n. 4 è racchiuso nell’emblematico sottotitolo del libro: “Chi ha scelto l’estero per realizzare il suo sogno”.
Un argomento sicuramente attuale e di grande interesse, perchéoggi come oggi sempre più giovani sono costretti, o comunque hanno il desiderio, di lasciare la Valtiberina e l’Italia per inseguire un sogno oltre i confini del nostro (comunque) amato stivale.
I 15 personaggi che conosceremo attraverso le 100 pagine di “Tiber Talent” hanno storie, provenienze e destinazioni diverse, ma hanno una cosa in comune: lavorano e risiedono all’estero… anche molto lontano!
Sono 15 altotiberini che da giovani (e ancora giovani lo sono) hanno avuto forse quel pizzico
di “pazzia” in più, mista a desiderio di conoscere, imparare e vedere cose nuove: un mix vincente che gli ha permesso davvero di realizzare i propri sogni, di condurre le proprie carriere verso il successo e chissà… magari un giorno il destino, la nostalgia o il desiderio li riporteranno verso casa!
Perché comunque, per quel che se ne dica, casa è sempre casa e tutti, anche se solo per pochi attimi, ne sentono la mancanza…
Anche questa volta l’intento di Stefano e Tamara è stato quello di mettere in luce le persone e le loro diverse storie professionali e di vita, per sottolineare sempre più quanti talenti la nostra valle ha “generato”, persone che hanno raggiunto i propri obiettivi perchéhanno creduto nelle loro idee, nei loro sogni e nel loro talento!
I personaggi di questa quarta edizione sono: Isabelle Barciulli, Danio Campanelli, Gianluca “Picchio” Canali, Diego Fiorucci, Anna Frontani, Emanuele Frusi, Lucia Galizi, Giulio Giustini, Gabriele Marchetti, Laura Peli, Emanuele Pescatori, Giovanni Pierangeli, Lorenzo Scarabottini, Leonardo Trappoloni, Gabriella Zanchi.
Buona lettura!
Servizio civile universale: prorogata al 17 ottobre la data di scadenza per la domanda
E’ stata prorogata al 17 ottobre la data di scadenza per presentare la domanda di partecipare al bando del Servizio Civile Universale. Sono 102 i posti disponibili nella Sud Est messi a disposizione di giovani che volessero cimentarsi nell’esperienza del servizio civile universale: 44 su Arezzo, 35 su Siena e 23 su Grosseto.
I giovani, di età compresa tra i 18 e 28 anni (e 364 giorni), possono dunque presentare domanda entro le ore 14 del prossimo 17 ottobre esclusivamente attraverso la piattaforma Domande on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione della domanda sulla piattaforma DOL, occorre essere riconosciuto dal sistema (tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale; Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale agid.gov.it/it/piattaforme/spid sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede).
È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto e un’unica sede. I progetti di servizio civile durano 12 mesi, per 25 ore alla settimana e prevedono un compenso di 439,50 euro al mese.
Di seguito l’elenco dei progetti predisposti dalla Sud Est in ogni provincia:
PROVINCIA DI AREZZO:
– Colmare il vuoto dell’attesa: accoglienza consapevole nel Servizio di Endoscopia dell’ospedale San Donato (4 posti sede Arezzo);
– Imparo di nuovo a parlare, leggere e scrivere: il volontario in Neuroriabilitazione all’ospedale San Donato (4 posti sede di Arezzo);
– La comunità che riabilita: il Servizio Civile nell’Unità Funzionale Salute Mentale Valdichiana (4 posti sede di Cortona);
– Migliore accoglienza e informazione nella U.O. Riabilitazione Funzionale: gli operatori volontari a disposizione nelle zone Casentino e Valtiberina (2 posti sede Bibbiena, 2 posti sede Sansepolcro);
– Orientiamoci: io per te e te per me: il Servizio Civile nel multisetting e nel Nucleo Oncologico dell’ospedale di Bibbiena (4 posti sede Bibbiena);
– Ortogeriatria: U.O. Ortopedia all’ospedale San Donato, punti di incontro tra aspettative giovanili e bilanci di vita dell’anziano (4 posti sede di Arezzo); — SerD diArezzo: il Servizio Civile per un percorso di contrasto alle dipendenze ed alla marginalità sociale (4 posti sede di Arezzo);
– Una buona accoglienza: per favorire il percorso del cittadino nei servizi territoriali della Zona Distretto Valdarno (3 posti sede di San Giovanni Valdarno, 2 posti sede di Montevarchi, 1 posto sede di Terranuova Bracciolini);
– Il volontariato incontra il cittadino: attività di front office nel presidio ospedaliero Valdarno (8 posti sede di Montevarchi);
PROVINCIA DI SIENA:
– Archivio e-Archivi: il Servizio Civile per la dematerializzazione (2 posti per la sede Siena, 2 posti per la sede di Montepulciano);
– Insieme: la promozione dei Servizi Sociali nell’area provinciale di Siena (2 posti sede Abbadia San Salvatore, 2 posti sede Poggibonsi, 1 posto sede Chiusi, 1 posto sede Montepulciano, 1 posto sede Siena, 1 posto sede Sinalunga);
– Posso aiutarti? il Servizio Civile nei distretti socio sanitari della Zona Alta Val d’Elsa (5 posti alla sede di Colle Val d’Elsa, 4 posti alla sede di Poggibonsi);
-Tutti i nodi vengono al pettine: i volontari del Servizio Civile all’interno del presidio ospedaliero di Campostaggia (12 posti sede di Poggibonsi);
PROVINCIA DI GROSSETO:
– Accesso facilitato: il Servizio Civile nel Distretto socio sanitario delle Colline Metallifere (4 posti per la sede di Follonica);
– Con-tatto: il Servizio Civile incontra il Sociale nell’area provinciale di Grosseto (2 posti sede Castel del Piano, 2 posti sede Follonica, 2 posti sede Orbetello, 1 posto sede Grosseto);
– Ognuno per la sua strada: ti accompagno io: il Servizio Civile all’Ospedale Misericordia di Grosseto (10 posti sede Grosseto).
PROGETTO COMUNE ALLE TRE PROVINCE:
–Catalogazione/Numerazione/Etichettatura: locali presenti negli edifici dell’Ausl Toscana sud est (2 posti per la sede di Grosseto, 2 posti per Montevarchi, 2 posti per Siena);
Per informazioni: telefonare a Roberto Testi, 0577 536068 o scrivere a roberto.testi@uslsudest.toscana.it.
NUVOLO C’ho da fare, Teatro degli Illuminati di Città di Castello, 12 ottobre 2019
Il libro memorial NUVOLO C’ho da fare (dalla frase che lo stesso Giorgio usava come congedo prima di allontarsi, tratto dal ricordo della giornalista tifernate Eliana Pirazzoli)
nasce in concomitanza con la presentazione del docu-film “NUVOLO Nuntius Celatus” prodotto dall’Associazione Archivio Nuvolo e 3D Produzioni, per il canale tematico
SKY Arte HD, soggetto e regia del tifernate Giuseppe Sterparelli, direzione di fotografiadi Liza Rinzler e voce narrante di Roberto Latini.
Il grande affetto dimostratoci in occasione della presentazione in anteprima tenutasi lo
scorso 17 novembre presso il Salone d’Onore della Pinacoteca Comunale di Città di Ca-
stello, ha dato vita a questo nuovo progetto dell’Archivio.
NUVOLO C’ho da fare, con le sue duecento pagine si presenta come un libro di grandi dimensioni e con tanti colori, al cui interno sono raccolti racconti di chi Nuvolo lo ha incontrato, conosciuto e frequentato, per presentare l’uomo e l’artista nella vita quotidiana. Si possono quindi trovare testi di critici d’arte, di colleghi artisti o professori, degli studenti dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, degli amici di una vita, dei collaboratori più stretti e così via.
Il libro stampato da Petruzzi Editore è stato curato dall’Associazione Archivio Nuvolo, dalla ricerca e coordinamento alla scelta di design ed impaginazione; ed ha avuto il patrocinio di enti quali: Comune di Città di Castello, Provincia di Perugia, Regione Umbria, Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.
La presentazione del libro memorial NUVOLO C’ho da fare ha permesso di immagi-
nare l’omonimo evento che si terrà sabato 12 ottobre 2019 a partire dalle ore 20.30,
presso il Teatro degli Illuminati a Città di Castello.
Dopo un saluto di benvenuto da parte di Paolo Ascani Vice Presidente dell’Associazione Archivio Nuvolo, e una prolusione del Professor Bruno Corà, critico d’arte di
fama internazionale ed amico di lunga data di Nuvolo; la serata procederà in un percor-
so tra arte, teatro e musica.
Maurizio Perugini e Cristina Salvatori, interpreteranno alcuni brani tratti dal libro,
in particolare testi di: Fortunato Bellonzi, Speranza Lilli Ascani (madre di Nuvolo),
Eliana Pirazzoli, ed Emilio Villa. John De Leo, fondatore e voce del gruppo Quintorigo, si esibirà in una performance vocale live durante la presentazione del restauro dei Videogrammi, opere video girate dal Maestro Nuvolo nel 1974 con l’ausilio di una videocamera Sony Videocorder AVC-3420 CE ed un video recorder Sony AV-3670 CE.
L’evento sarà ad ingresso libero su prenotazione.
PROGRAMMA
Sabato 12 ottobre 2019
Teatro degli Illuminati – Città di Castello
Ore 20.30
Apertura evento ed arrivo degli ospiti
Ore 21.00
Saluti Istituzionali e introduzione del Vice Presidente dell’Associazione
Archivio Nuvolo Prof. Paolo Ascani
Prolusione Prof. Bruno Corà.
Ore 21.30
Proiezione film documentario (15’)
Ore 21.45
Presentazione del libro NUVOLO C’ho da fare, con l’interpretazione
di alcuni brani da parte di Maurizio Perugini e Cristina Salvatori
Ore 22.15
Performance vocale live John de Leo e presentazione restauro Videogrammi.
Ore 22.30
Saluti finali
L’ASSOCIAZIONE
L’Associazione Archivio Nuvolo nasce nel 2015 per volere della famiglia Ascani, con lo scopo di tutelare e promuovere il patrimonio artistico e culturale, in ricordo del Maestro Giorgio Ascani Nuvolo.
Si occupa primariamente del censimento e catalogazione di tutta l’opera pittorica di Nuvolo, volta alla produzione del catalogo generale ragionato e della ricerca e acquisizione di ogni documento inerente l’artista e il suo operato. Parte importante dell’attività di Nuvolo riguarda l’Atelier di serigrafia, riordinato e schedato similarmente all’opera pittorica. Inoltre, promuove l’organizzazione di mostre, esposizioni, convegni, pubblicazioni ed eventi culturali dedicati all’artista, collaborando con gallerie private e pubbliche istituzioni.
La Famiglia Ascani, nel 2015, dona 15 opere, maggiormente rappresentative dei cicli pittorici del Maestro al Comune di Città di Castello, per allestire la sala permanente nella Pinacoteca della città, secondo museo dell’Umbria.
La collaborazione tra l’Associazione Archivio Nuvolo e la Di Donna Galleries di New York, inizia grazie ad uno dei primi promotori, che, nel 2015 in occasione di The Great Wonderful. 100 years of Italian art curata da Francesco Bonami per Phillips New York, mette in asta una sua opera, ed alla sagacia di Carolina Lanfranchi (Specialista internazionale dell’arte del 20esimo secolo e arte contemporanea per Phillips) che ha sottoposto l’opera all’attenzione di Emmanuel Di Donna, che, poco dopo, incuriosito decide di venire in Umbria a conoscere la famiglia Ascani ed il lavoro di Nuvolo.
Da questo legame, nascono alcune iniziative tra cui la mostra collettiva Nuvolo and Post-War Materiality 1950-1965 (26 ottobre 2017- 27 gennaio 2018), curata da Germano Celant che redige anche il saggio critico dell’omonimo catalogo. La mostra presenta in tutto 20 opere dell’artista rappresentative del suo percorso di ricerca nel periodo preso in considerazione, la maggior parte delle quali mai esposte al di fuori dell’Italia – ed offre una panoramica delle tendenze non figurative che ebbero luogo in Europa e negli Stati Uniti entro cui egli si relaziona, attraverso l’esposizione di lavori di: Alberto Burri, Ettore Colla, Pietro Consagra, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Addie Herder, Piero Manzoni, Conrad Marca-Relli, Manolo Millares, Mimmo Rotella, Angelo Savelli, Salvatore Scarpitta, Toti Scialoja, Antoni Tàpies e Cy Twombly.
Un altro progetto che ha visto la collaborazione tra Associazione e Galleria è la prima edizione del catalogo ragionato dell’opera di Nuvolo, dell’intera produzione artistica dalle prime Serotipie nello studio di via Margutta in Roma del 1951, alle ultime Esoedizioni nello studio di Città di Castello del 2005. Questo lavoro è durato circa tre anni e sta per essere pubblicato online sul sito Artifexpress.com.
Importante iniziativa volta a promuovere Nuvolo, prodotta dall’Associazione Archivio Nuvolo in collaborazione con 3D Produzioni Milano, è stata la messa in onda sui canali SKY del docu-film Nuvolo Nuntius Celatus in sintonia con la retrospettiva americana, inteso quindi come riflessione sull’opera di Nuvolo alla metà degli anni Sessanta, soggetto e regia del tifernate Giuseppe Sterparelli e direzione della fotografia di Lisa Rinzler. È stato presentato in anteprima nazionale presso il Salone d’onore di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, sede della Pinacoteca comunale di Città di Castello il 17 novembre 2018; nello stesso Museo si trova la sala interamente dedicata al Maestro con l’esposizione delle opere che ripercorrono il percorso artistico di Nuvolo, dagli anni Cinquanta agli anni Novanta.
Nel 2018, l’Associazione ha avuto l’onore di essere visitata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica per l’Umbria e le Marche, da cui sono iniziate le pratiche che ad oggi hanno riconosciuto ed inserito questo archivio tra quelli di particolare interesse storico.
Sito web:
www.archivionuvolo.it
E-mail:
info@archivionuvolo.it
Telefono:
Paolo Ascani: 328/5830911
Giada Tofanelli: 388/3551915
Digital Channel Forum Vision 2020, un successo l’evento organizzato da CIPS Informatica
Grande successo per ilDigital Channel Forum Vision 2020, l’evento-dibattito che ha anticipato le tendenze del canale IT per il 2020 organizzato da CIPS Informatica, distributore italiano di prodotti hardware e software, leader nella commercializzazione, consulenza, realizzazione e gestione di sistemi informatici complessi con particolare focus sui Servizi Gestiti, che ha sede nel centro storico di Città di Castello. Nella splendida cornice del Relais San Clemente, alle porte di Perugia, CIPS Informatica ha organizzato un appuntamento di due giorni dedicato agli operatori professionali e ai fruitori di servizi del canale IT per parlare di: avvento dell’IoT, rivoluzione Cloud nella PA, sicurezza basata sui principi dell’IA, nuovi modelli di business per MSSP, gestione del dato fuori dall’impresa, e per fare il punto sulla GDPR e sull’attuale sistema sanzionatorio. Insieme a CIPS, nelle due giornate di evento-dibattito, si sono alternate aziende partner del calibro di SolarWinds Msp, Netwrix, Lancom System, Sangfor, Hornetsecurity, Netalia, VoipVoice, 4plays, Aruba Enterprise, 3CX per illustrare le ultime novità del mercato ICT e le opportunità offerte dalla Digital Transformation. Secondo Mario Menichetti, CEO di CIPS Informatica l’incontro a così alto livello ha confermato il ruolo d’avanguardia della realtà tifernate ed è finalizzato ad anticipare trend innovativi a offrire agli operatori del settore e ai fruitori di servizi l’opportunità di aprire nuovi possibili scenari di business per il prossimo anno anche per implementare attività efficienti e redditizie per il 2020. Oltre alle aziende partner particolarmente apprezzati gli interventi del Dott. Giuseppe Giuliano, Funzionario del Dipartimento Attività Ispettive e Garante per la protezione dei dati personali, dell’ Avv. Giuseppe Serafini, Law Firm, ISO/IEC 27001 Lead Auditor IT Laws, Forensics, Privacy & Security, del Dott. Francesco Marradi, Deputy Program Director, Eurofighter Programme Office, Italian MoD e del Dott. Roberto Palazzetti Vice-Presidente Nazionale ASSINTEL e Coordinatore per l’Umbria
Domenica 13 ottobre, il tradizionale pranzo organizzato dall’Avis San Giustino
Sono oltre 200, i volontari a San Giustino, che ogni anno si spendono per donare sangue in favore dei più bisognosi. Per questo, l’Avis, offre a tutti i soci il tradizionale pranzo, un modo per ringraziare tutto coloro che contribuiscono giornalmente a salvare vite umane.
Nuovo arrivo al lago dei cigni. Gisella non è più sola, è arrivato Otis
Ora Gisella non è più sola. È arrivato Otis, il cigno che il consigliere comunale di Città di Castello Giovanni Procelli ha regalato al Parco di Rignaldello per fare da compagnia all’unico esemplare rimasto nel Lago dopo la morte di Checco, il cigno storico che se ne è andato qualche mese fa. Procelli non è nuovo ad iniziative di ispirazione animalista; in passato ha devoluto il gettone di presenza per l’acquisto di ausili per animali del canile con deficit motori. Ha spiegato questa iniziativa parlando “del ruolo che il Parco ed i suoi abitanti svolgono nella vita quotidiana di tanti bambini, abituati a trascorrere il pomeriggio ed i giorni liberi tra gli spazi verdi di un parco attrezzato dove ristabilire un contatto diretto con la natura, sempre più difficile nelle città di oggi. Inoltre i cigni del parco sono un’istituzione per noi e ogni tifernate in un certo modo è affezionato a questa presenza. Quindi quando, visitando il parco con i miei nipoti, ho visto Gisella sola, l’idea di trovarle un nuovo compagno è stata immediata ed è così che ho trovato Otis, il nuovo inquilino”. Nell’ambito della riqualificazione dell’asta del Tevere da parte del Comune di Città di Castello, il parco ambientale di Rignaldello ha subito un profondo restyling, che ha interessato il lago, l’area attrezzata per il gioco, i percorsi, gli spazi verdi e gli ingressi. Dal 2016 un impianto di fitodepurazione garantisce la filtrazione e, dunque, la pulizia delle acque del laghetto, dove vivono i cigni, ma anche specie migratorie, come i germani, attualmente presenti con 14 esemplari, pesci d’acqua dolce ma anche tartarughe, in realtà controindicate al corretto mantenimento dell’habitat in quanto carnivore. Il parco di Rignaldello offre anche esperienze ambientali innovative grazie a cinque aree tematiche (percorso sensoriale, lettini aromatici, accampamento indiano, area lettura e percorso per la caccia alle impronte) e un centro servizi ambientale con materiale informativo e pubblicazioni a carattere divulgativo per scuole, associazioni e turisti. Del parco si occupa il direttivo di Arcicaccia, composto dal presidente Luigi Falleri e dai consiglieri Giampaolo Zandrini e da Alberto Alunni. La presenza dei cigni nel Parco di Rignaldello (realizzato negli anni 90 e poi divenuto oggi un vero e proprio centro di riferimento per le scuole sui temi naturalistico-ambientali) ed il legame con la città e i tifernati è ormai un elemento consolidato. Alquanto singolare è la storia per la quale l’animale è stato inserito nel parco: una persona di Città di Castello trovò un cigno ferito lungo la E45 e dopo averlo curato con l’aiuto di un veterinario lo portò nel parco. Da allora questi animali così belli ed eleganti popolano il parco.
Citerna – Partiti i lavori sul torrente Sovara. Interventi per la sicurezza del territorio da Regione e Comune
In questi giorni, dopo lunghi anni, il torrente Sovara è finalmente oggetto di un piano per il ripristino dell’officiosità idraulica, questo intervento di ripulitura dalla vegetazione che ne ostruiva il naturale passaggio, favorirà così il deflusso delle acque in caso di piena del fiume.
I lavori sono portati avanti dalla Regione Umbria in concerto con il Comune di Citerna.
“Esprimo la mia soddisfazione e gratitudine nel vedere avviato un intervento che la nostra popolazione attendeva da tanto tempo – commenta l’amministrazione comunale -. Ricordo infatti i drammatici eventi alluvionali che periodicamente si sono succeduti nell’ultimo decennio nel nostro territorio, in particolare nella frazione di Pistrino. Ovviamente la programmazione per la sistemazione del torrente non si fermerà qui, attendiamo che si sblocchi un altro finanziamento di oltre 400.000 euro che per ora in graduatoria risulta fuori dai finanziamenti. La volontà della nostra amministrazione, inoltre, è quella di portare avanti un importante e risolutivo progetto che porti alla definitiva risoluzione del problema delle alluvioni. Il nostro scopo è di poter mettere al sicuro il nostro territorio e la nostra gente”.
Michele Corradini passa tra i professionisti, ha firmato un contratto di due anni con laEpowers Factory Team
Michele Corradini ha centrato l’obiettivo prefissato a inizio 2019 e nella prossima stagione correrà tra i professionisti. Il forte corridoredel Team Fortebraccio, protagonista assoluto nella categoria elite ed under 23, ha infatti firmato un contratto di due anni con laEpowers Factory Team, neonata squadra ungherese che si appresta ad esordire nel mondo delle due ruote. Una grande notizia non soltanto per il ciclista nato il 23 gennaio 1996 a Perugia ed ora residente a Pistoia, ma anche per il Team Fortebraccio che attorno a Michele aveva costruito la squadra puntando a questo prestigioso risultato. Corradini nel 2019, sotto la sapiente ed esperta guida del direttore sportivo Olivano Locatelli, ha effettuato il salto di qualità,trovando costanza di rendimento e riuscendo a sfruttare nella maniera migliore le proprie doti. Corradini ha conquistato risultati importanti (2 affermazioni e altri 6 piazzamenti sul podio) e ha corsospesso e volentieri da protagonista (come testimoniato dai numerosi piazzamenti nella top ten) in tutte le gare più importanti del panorama nazionale ed anche internazionale (come ad esempio l’esperienza al Tour of the Alps).
A commentare la notizia è stato lo stesso Corradini che si è detto “estremamente felice ed emozionato per il passaggio tra i professionisti. Era il mio sogno fin da bambino e sono riuscito a realizzarlo. Ci ho sempre creduto e anche quando le cose sono andate meno bene non ho mai mollato. Finalmente il grande momento è arrivato e non vedo l’ora di mettermi alla prova. Darò il massimo per dimostrare le mie qualità e per mettermi in mostra. Questa stagione è stata molto importante e ringrazio prima di tuttoin ogni sua componente il Team Fortebraccio che ha creduto fortemente in me, mettendomi nelle condizioni ideali per esprimermi al meglio. Fondamentale è stato aver incontrato nella mia strada il direttore sportivo Olivano Locatelli che grazie ai suoi preziosi insegnamenti ed alla sua esperienza è stato decisivo sotto il profilo degli allenamenti e nella mia maturazione caratteriale. Grazie anche ai miei compagni di squadra e ovviamente a tutte le persone che mi hanno sostenuto in un modo o in un altro. Sono finalmente arrivato al passaggio tra i professionisti e sono pronto per cominciare questa avventura, con umiltà, convinzione e grandi stimoli”.
Odontoiatria sociale e d’iniziativa: un altro progetto per sostenere le fasce più disagiate della popolazione ad Arezzo e Grosseto
E’ stata scelta la Asl Toscana sud est come azienda sanitaria capofila per il Centro Italia di un progetto per finanziare protesi dentarie gratuite alle fasce più fragili della popolazione.
Ancora un successo per la Rete Odontoiatria sociale dell’Ausl Toscana sud est, dopo aver ottenuto il finanziamento CCM di “Sorridiamo alla Salute” per la promozione e la prevenzione delle patologie croniche.
L’Azienda ha, infatti, stipulato un accordo con INMP, ente che, in collaborazione col Ministero della Salute, conduce diversi progetti di medicina sociale in campo odontoiatrico, grazie al quale è a disposizione della Rete aziendale di Odontoiatria, diretta dalla dottoressa Alessandra Romagnoli, un fondo di 70.000 euro per venire incontro ai cittadini che versano in condizioni di impoverimento e che presentano patologie odontoiatriche tali da richiedere l’inserimento di una protesi dentaria e relativi controlli successivi.
Il progetto, che prevede un anno di sperimentazione, è già partito nelle province di Grosseto e Arezzo ed è dedicato all’assistenza di persone che per vari motivi (fallimenti di attività, lutti inaspettati, ecc.) si ritrovano in uno stato di povertà improvvisa che li costringe a far fronte a difficoltà economiche, spesso molto serie. Nell’ambito del progetto infatti, oltre a offrire un servizio gratuito, l’Odontoiatria della Sud est sta effettuando una mappatura dei bisogni di salute orale, monitorando la casistica trattata, per far emergere episodi di vulnerabilità economica e povertà emergente,
“Stiamo realizzando un ulteriore passo avanti verso l’Odontoiatria di iniziativa a sostegno delle fasce deboli della popolazione che stiamo portando avanti insieme alle altre iniziative aziendali di odontoiatria sociale in favore di anziani, bambini, disabili. Un impegno a procedere su questa strada che va a sommarsi alle esenzioni già previste per alcune prestazioni odontoiatriche per le persone con ISEE fino a 8000 euro, residenti in Toscana. Grazie a questo fondo infatti possiamo aiutare anche pazienti con ISEE inferiore ai 10.000 euro e fuori Regione. – spiega Romagnoli – Ringrazio della collaborazione il responsabile delle attività cliniche dell’INMP, il professore Luigi Baggi e auspico che dopo il periodo sperimentale il progetto entri a regime”.
Nello specifico di Arezzo, ruolo fondamentale è stato svolto dal Distretto. In stretta collaborazione con l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune capoluogo, ha predisposto un percorso per individuare le persone con i requisiti previsti dal progetto, consentendogli l’accesso al servizio. I casi sono affidati a Sergio Mura, odontoiatra agli ambulatori di Via Guadagnoli. Il progetto si annuncia di forte impatto per le famiglie in difficoltà e segna una importante sinergia interistituzionale a sostegno delle fasce fragili.
Sabato 12 ottobre ore 16.00 a Citerna Convegno “Il Luppolo: una nuova eccellenza del Made in Italy”
C’è una nuova eccellenza nel panorama delle produzioni agricole del nostro territorio: il Luppolo.
La rivoluzione del gusto della Birra artigianale si può arricchire di un nuovo ingrediente di alta qualità, a chilometro zero e al 100% italiano.
La Rete di Imprese Luppolo Made in Italy è arrivata al secondo anno di attività e sabato 12 ottobre a Citerna, presso il Teatro comunale a partire dale ore 16.00 presenterà i dati del primo raccolto nell’iniziativa “Il Luppolo: una nuova eccellenza del Made in Italy”
É un Convegno di disseminazione dei risultati raggiunti dal progetto “Luppolo Made in Italy” finanziato dalla Misura 16.2.1 sulla cooperazione e innovazione delle Reti di nuova costituzione del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Umbria.
Il Convengo è organizzato nell’ambito della manifestazione “La Bisaccia del Tartufaio” in collaborazione con la Pro Loco di Citerna.
È Enrico Prenni, responsabile tecnico dei prototipi, che anticipa i dati della prima, seppur limitata, produzione di Luppolo: “ Siamo veramente molto soddisfatti e quasi sorpresi dalla qualità del prodotto, sia in termini di alpha acidi che di ricchezza e quantità degli olii presenti nella luppolina dei nostri fiori, anche se si tratta comunque del primo anno e la piena produzione e la stabilità di un Luppoleto si raggiunge solo al terzo anno, quindi siamo ancora cauti ma molto ottimisti.”
Stefano Fancelli, Presidente della Rete, spiega la strategia: “Costruire la Filiera del Luppolo italiano è la scommessa della Rete Luppolo Made in Italy, una sfida che sta suscitando sempre più interesse e attenzione da parte delle imprese agricole e delle multinazionali del settore.”
Il Luppolo infatti è una commodity agroindustriale ad altissimo valore aggiunto, i quasi 60.000 ettari di produzione nel mondo producono più di tre miliardi di fatturato: una produzione di nicchia ma di altissima qualità, che nel nostro paese è ancora molto poco diffusa.
Franco Sediari, componente del Coordinamento della Rete aggiunge: ”Per fare Luppolo occorrono alti investimenti e una forte capacità organizzativa, oltre a una lungimirante attività di ricerca per avere un prodotto made in italy di alta qualità capace di conquistare una fetta importante del mercato mondiale.”
Il progetto di Luppolo Made in Italy è attento alla sostenibilità ambientale e alla qualità delle produzioni, come ricorda Luca Stalteri, responsabile agronomico della Rete e produttore Biologico: “Il nostro obbiettivo più ambizioso è fare dell’Umbria la più importante regione del mondo per la produzione biologica di Luppolo, un’innovazione radicale del nostro panorama produttivo cui stiamo dando solide basi.”
La Rete Luppolo Made in Italy è formata da 13 tra aziende agricole, agroalimetari e di innovazione tecnologica in agricoltura.
Ci sono i produttori biologici della Pro BIO, l’associazione dei produttori biologici Umbri che fanno riferimento all’AIAB, i tabacchicoltori del Gruppo Cooperativo Agricooper, c’è la preziosa partecipazione di un’azienda leader nel settore dell’innovazione per la salute e il benessere come ABOCA e altre realtà che si occupano di trasformazione e di food, come Bianconi Tartufi.
Inoltre è di recente data l’ingresso nel progetto di Idroluppolo, un’azienda specializzata nelle coltura indoor, che si occupa di innovazione in agricoltura, in un ottica di AG4.0, precision farming e IOT in agricoltura: una start-up innovativa leader nel panorama europeo della coltivazione indoor del Luppolo.
ABOCA non ha certo bisogno di presentazioni: è un’azienda leader nel mercato globale dell’erboristeria biologica e si sta rapidamente espandendo nel settore della salute.
Il Lombrico Felice, Melagrani, Reno, Tenuta i Canta Lupi, La Rondine a Maccarello, Panta Res sono le aziende biologiche che stanno sperimentando la coltivazione del Luppolo in 6 luppoleti, di differenti superifci, per un totale di 1,8 Ha, collocati in condizioni di terroir e di pedoclima differenti e rappresentative della ricchezza del territorio umbro.
I Luppoleti delle aziende biologiche sono impianti di nostra progettazione, dei prototipi innovativi rispetto alle soluzioni presenti sul mercato, customizzati sulle esigenze della produzione biologica.
Il Gruppo Cooperativo Agricooper si occupa della sperimentazione di un impianto convenzionale costruito sul modello dei Luppoleti di agricoltura industriale presenti nel bacino dell’Hallertau della superficie di 1 Ha.
Anche in queso caso sono state introdotte delle innovazioni prototipali di nostra ideazione, funzionali alla migliore capacità produttiva e sostenibilità delle produzioni.
L’azienda Spazzavento e il Barbarossa di Valenti completano il quadro della sperimentazione con due impianti convenzionali, anche questi varianti di nostra ideazione dei modelli di produzione presenti nel panorama europeo, per una superficie di 0,5 Ha.
Di particolare interesse è la presenza di Tartufi Bianconi, un’azienda di qualità specializzata nelle eccellenze della gastronomia umbra, per sviluppare al meglio tutte le potenzialità del prodotto, anche recuperando le antiche tradizioni della cucina popolare.
A dare solidità scientifica al progetto ci sono il CERB, il Centro di eccellenza di Ricerca sulla Birra dell’Università di Perugia, che coordina le attività di ricerca e innovazione, e il CNR IBBR, un istituto specializzato nella genetica.
Il CERB del Prof. Giuseppe Peretti, è il centro di ricerca di riferimento dell’intero sud europa, l’istituzione scientifica del mondo brassicolo più autorevole a sud delle Alpi.
Inoltre il CERB ha conseguito il riconoscimento come Ente Certificatore a norma della OCM europea sul Luppolo, per l’immissione nel mercato comunitario.
Il CNR IBBR è un istituto di eccellenza sulla ricerca genetica, che ha realizzato, nel territorio umbro, il modello più avanzato di ricerca genetica sulle piante autoctone su base territoriale.
Il progetto di innovazione prevede anche la ricerca di una nuova gamma di Luppolo a base genetica italiana, un prodotto che potrebbe rivoluzionare il panorama della produzione brassicola, arricchendo ulteriormente la creatività dei nostri birrifici artigianali.


