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Sansepolcro, nuova rotatoria in Via Bartolomeo della Gatta. Al via i lavori

Sono iniziati a Sansepolcro i lavori per la realizzazione della nuova rotatoria di Via Bartolomeo della Gatta, all’altezza dell’incrocio con Via Angelo Scarpetti. Il cantiere è stato aperto lo scorso 13 maggio e, salvo rallentamenti dovuti al maltempo, la conclusione delle attività è prevista entro l’estate. Si tratta di un intervento che potrà senz’altro garantire una maggiore sicurezza lungo il viale, soprattutto per quanto riguarda la circolazione dei veicoli.

Questa nuova opera pubblica, inoltre, può essere considerata a tutti gli effetti come il primo step verso l’effettiva realizzazione del secondo ponte sul Tevere, trovandosi in corrispondenza dell’importante intersezione con via dei Banchetti, dove sorgerà la nuova infrastruttura. I costi di realizzazione della rotatoria saranno coperti con i 100mila euro stanziati dal Governo ai Comuni per le opere pubbliche.

“I lavori saranno eseguiti da una ditta specializzata con sede a Magione – spiega l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Marzi – Quella della messa in sicurezza di Via Bartolomeo della Gatta è un’operazione di fondamentale importanza. La rotatoria ci consentirà di diminuire la velocità dei mezzi senza rallentare eccessivamente il flusso complessivo del traffico. Un intervento necessario anche in virtù di quella che sarà la nuova circolazione dopo la costruzione del secondo ponte sul Tevere. Questi lavori, infatti, possono essere considerati parte integrante del progetto di realizzazione della viabilità complementare all’infrastruttura.”

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Piano Triennale del Fabbisogno del Personale e Piano Occupazionale 2019. La RSU del Comune di Sansepolcro ringrazia l’Amministrazione per il percorso intrapreso

La R.S.U del Comune di Sansepolcro ringrazia l’Amministrazione Comunale per gli indirizzi espressi con i seguenti atti amministrativi: n.242 del 14/12/2018, n.44 del 15/02/2019 e n.53 del 26/02/2019 aventi ad oggetto l’approvazione del Piano Triennale del Fabbisogno del Personale e Piano Occupazionale 2019.

Si intende evidenziare la celerità, la professionalità e l’efficienzacon cui il Servizio Affari Generali e Segreteria ha provveduto all’adozione di tutti gli atti   necessari allo svolgimento delle prove concorsuali relative all’annualità 2019 che riguarda n.5 nuove assunzioni. 

Tutto ciò permetterà in tempi rapidi la copertura dei suddetti posti vacanti in organico.  

Esprimiamo inoltre un particolare ringraziamento per la conclusione (in soli 60 giorni) della procedura inerente l’attribuzione delle Progressioni Economiche Orizzontali per l’anno 2019 che ha coinvolto n.12 dipendenti.

Auspichiamo nel proseguimento del cammino intrapreso.

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Il presidente Marco Brozzi sulla stagione della Piccini Paolo spa: “molto contento dell’annata record, frutto anche dello spirito di gruppo dimostrato dalle ragazze”

Come sempre avviene a fine stagione, è il presidente Marco Brozzi ad analizzare l’annata della formazione maggiore, la Piccini Paolo spa San Giustino Volley, che ha chiuso la quinta esperienza consecutiva nel campionato di Serie B1 femminile con il miglior esito di sempre: quinto piazzamento finale, 49 punti incamerati e titolo di “regina” fra le squadre umbre. Ma altri due primati statistici sono stati stabiliti, relativamente alle gare in trasferta: quello delle vittorie (7) e quello del bottino di punti conquistati (22). Per la prima volta, il numero delle vittorie esterne è stato superiore a quello delle sconfitte e in due casi su sei i ko sono maturati al tie-break, per cui soltanto 4 volte su 13 la Piccini Paolo spa è tornata a casa con le mani vuote. Davvero un bel campionato, quello della squadra allenata da Marco Gobbini e Claudio Nardi, nonostante gli imprevisti subentrati nell’arco del campionato. Presidente, un quinto posto che se da una parte costituisce il “top” di San Giustino in B1, dall’altra lascia una punta di amaro in bocca. Quanto bruciano quei play-off sfumati per una manciata di punti? “All’inizio – sono sincero – hanno un po’ “bruciacchiato”, ma a mente fredda, considerando il fatto che una delle giocatrici più importanti era fuori per infortunio da Natale (il riferimento è a Elisa Mezzasoma n.d.a.), onestamente di più non si poteva pretendere dalle ragazze. E comunque, ci siamo portati a casa il miglior risultato di sempre. Alla faccia di chi ci vuole male!!!”. Quella interna contro il Quarrata è da considerare la sconfitta chiave, che alla fine ha pesato sull’esito finale della stagione? “No, sarebbe ingiusto. Dopo la serie di ottimi risultati, ci poteva stare a mio parere un attimo di rilassatezza: potrebbe ai fini del risultato aver pesato di più la sconfitta di Castelfranco di Sotto, dove se non si fosse verificato l’infortunio del nostro capitano, Silvia Tosti, oggi forse avremmo scritto un’altra storia”. Che cosa ha avuto di diverso, in positivo, la squadra di quest’anno rispetto alle precedenti? “Si è creato un gruppo molto unito: fra le singole atlete c’era grande coesione. Alla fine, un grande collettivo che ha dimostrato in campo cosa vuol dire essere “gruppo”. Su questo, sono state esemplari e ovviamente il merito è anche dei due allenatori e del loro lavoro”. Diverse le scommesse vinte sul conto di alcune giocatrici. Silotto, Romani e Giordano le rivelazioni dell’annata? “Giorgia Silotto non era assolutamente una scommessa: proveniva dalla A2 e ci ha messo un po’ ad abituarsi alla nuova categoria, ma alla fine ha disputato un buon campionato; Carlotta Romani e Benedetta Giordano sono le ottime scommesse vinte, anche se le referenze che avevamo su di loro non lasciavano dubbi”. Un gruppo che quindi merita la conferma in blocco? “Già prima della fine del campionato, abbiamo prospettato alle ragazze la voglia di confermarle in blocco, con qualche innesto che ci possa aiutare a migliorare ancora. Il direttore sportivo Antonio Leonardi è al lavoro per far sì che si trovino i giusti accordi”. A livello giovanile, cosa è cambiato con l’arrivo di Francesco Moretti in qualità di responsabile? “Tanto, tantissimo. Francesco e Diego Renzetti hanno ristrutturato dall’inizio il nostro settore giovanile, raggiungendo risultati ottimali sia nell’organizzazione che nei numeri raggiunti; insieme, stanno già programmando con profitto la prossima stagione”. Il futuro: si parla con insistenza di una collaborazione con Città di Castello. Quali scenari possono aprirsi nel corso dell’estate 2019? “Stiamo appunto parlando di una collaborazione che punti in primis a rafforzare i settori giovanili e poi a creare una prima squadra iniziale e, in prospettiva, con più pedine possibile che siano originarie del posto. Gli scenari sono molteplici: non c’è al momento niente di deciso e abbiamo un paio di opzioni da valutare; di certo, c’è che non si può stare in paradiso a dispetto dei santi. Ora che abbiamo risistemato il palazzetto non c’è più bisogno di noi e allora quest’anno il dialogo con l’amministrazione comunale è stato pressochè nullo. Per non dire che, forse se ce ne andiamo, sono più contenti… ”.
Ultimo atto della stagione nella giornata di mercoledì 8 maggio: nel pomeriggio, simpatica sfida sotto rete al PalaVolley fra le ragazze da una parte e i tecnici e i dirigenti dall’altra, poi l’aperitivo allo Smile Bar di Selci Lama e infine la conviviale al ristorante pizzeria Macomè, a sud di Città di Castello. Il tutto in un clima di allegria e armonia, smorzato soltanto al momento dei saluti.

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Fiori di Lilla: Successo per la cena di sabato 18 maggio scorso al CVA della Madonna del Latte, e l’associazione ringrazia

Il Presidente Luca Secondi ed i Soci Fondatori tutti vogliono esprimere un sentito ringraziamento per la nuova grandiosa riuscita della Cena Sociale dell’Associazione di Volontariato “I Fiori di Lillà”, tenutasi sabato 18 maggio scorso presso il CVA della Madonna del Latte.
Proprio per questo, i primi che si vogliono ringraziare sono tutti i volontari della Società Rionale Madonna del Latte, che ancora una volta ha ospitato l’Associazione curando con dedizione e professionalità l’accoglienza, la cucina ed servizio della serata, all’insegna di una rapporto oramai consolidato tra l’Associazione e la Società Rionale.
Si vogliono, inoltre, ringraziare gli sponsor della serata: Cantine Donnini, il gruppo Abbondanza Srl di Città di Castello, Fiordipesca di Trestina, e per i premi della lotteria Bottega Artigiana Tifernate di S. Lazzari, Camiceria Gherardi, Agriturismo Casavecchia, Ristorante Il Boschetto di Città di Castello, Bar Fuego di Trestina, Azienda Agricola di Citti Maurizio e Parrucchieria Hair Fashion di Trestina.
In tale occasione, inoltre, abbiamo il piacere di segnalare due donazioni ricevute a sostegno delle nostre attività di volontariato: ringraziamo sentitamente per questo Tecniconsul Energia e FAT Fattoria Autonoma Tabacchi per l’affetto e la vicinanza mostrata.
In ultimo, il Presidente ed i Soci vogliono ringraziare in maniera accorata tutti i cittadini presenti: un numero anche quest’anno importante, circa 200 persone che hanno saputo contribuire in gioiosa solidarietà alle attività e ai fini statutari dell’Associazione. Si rammenta che il ricavato andrà interamente in beneficenza a favore di quei casi – in fase di delibera e su segnalazione dei Servizi Sociali del Comune di Città di Castello e dei Soci stessi – che sono di volta in volta proposti e valutati.
Si rinvia, infine, alla consultazione del sito www.ifioridililla.com e della pagina ufficiale di Facebook per tutte le informazioni sull’Associazione e le sue prossime iniziative.
“Con la Famiglia, il Territorio, i Bambini. Giovani in solidarietà con i Fiori di Lillà!”

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Studio Sarteanesi luogo di mostre ed attivita’ culturali. Il lascito arriva in consiglio.

Sarà destinato all’attività culturale del comune di Città di Castello lo studio di Alvaro e Giuliana Sartenaesi, tra via dell’Ospizio e via della Montesca, davanti all’ex Cinema Vittoria, che Silvia Gambini, moglie dell’artista, per volontà testamentaria ha destinato per il cinquanta per cento della nuda proprietà dell’immobile all’Amministrazione comunale, mentre l’usufrutto integrale e l’altra metà spettano al figlio, Piero Sartenaesi. “Apprezziamo molto la decisione della signora Silvia e come per altre benemerite donazioni cercheremo di onorare tale gesto di grande liberalità e senso civico” dichiara l’assessorato alla Cultura del comune tifernate, commentando l’esito della commissione Affari istituzionali che, ad un anno dal primo sopralluogo, ha approfondito alcuni aspetti del lascito in vista dell’imminente passaggio in consiglio comunale. Lo studio è ospitato da una costruzione liberty, che per tanti anni fu studio di pittura di Alvaro e Giuliana Sarteanesi, frequentato dai maggiori artisti della città e da Alberto Burri, nel quale era stata ricavata anche una serra con un fioriera artigianale in legno per le piante di maggior pregio. “Desiderio di mia madre – ha spiegato ai commissari, guidati dal presidente dell’organismo Filippo Schiattelli – è onorare la memoria di Alvaro e Giuliana, la loro capacità pittorica, destinando l’immobile a mostra permanente dei dipinti che vi si trovano con l’impegno di organizzare almeno una volta all’anno una mostra celebrativa aperta al pubblico. L’idea è di farlo diventare uno studio mostra permanente con eventi periodici” ha dichiarato in occasione della visita della commissione il figlio Piero Sarteanesi, ricordando lo spirito che ha animato la madre.  Alvaro Sarteanesi, scomparso nel 2005, è stato socio fondatore e presidente dell’Associazione per la Tutela e la Conservazione dei Monumenti dell’Alto Tevere. Amico di Alberto Burri, si formò nell’ambiente artistico fiorentino, sotto la guida del pittore Felice Carena; fra le sue opere soprattutto i paesaggi, i ritratti, fra i quali spicca quello del Maestro Burri, le opere ad affresco, alcune si possono vedere nel Cimitero monumentale, e i tanti restauri effettuati sia in città che nei dintorni. La figlia, Giuliana Sarteanesi, (1955-2010), perfezionatasi all’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida di Goffredo Trovarelli, ha affrontato temi e tecniche tradizionali, attraverso un senso del colore estremamente personale. Le sue opere sono state oggetto di una mostra, allestita nell’ambito del Festival Nazioni al Torrione nel 2012, accompagnata da un catalogo con apparato critico. Lo studio porta a tutt’oggi molte tracce del lavoro artistico compiuto all’interno da Alvaro e Giuliana Sartenaesi, oltre a conservarne molte opere.
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Dura critica del PD al lavoro svolta dalla Giunta Carizia, ad un anno dal suo insediamento

Il Partito democratico di Umbertide ha presentato un’interrogazione alla quale ancora è attesa la risposta. In questo primo anno di governo la Lega è riuscita ad aumentare le tasse agli umbertidesi, è riuscita a rendere questa città più sporca ed insicura, è riuscita a mettere quattro parcheggi in piazza togliendo la farmacia, ma non è riuscita a completare gli investimenti programmati (scuola e palazzo comunale su tutti) e soprattutto l’Amministrazione non è riuscita a rispondere a questa interrogazione. Occorre soltanto un po’ di trasparenza verso la città, riguardo le nomine fatte i scorsi mesi. Non si vuole certo mettere in discussione la legittimità delle scelte compiute ma trattandosi di scelte politiche e fiduciarie si richiede almeno che la città venga messa a conoscenza. Il PD chiede: 1) se ci fossero legami di parentela o affinità tra le nomine IRBE (compreso il direttore sanitario) e politici nazionali e/o amministratori locali appartenenti a qualsiasi schieramento politico; 2) Se sussistono legami di parentela o affinità tra il portavoce appena nominato e membri della Giunta comunale. Va ribadito che di certo le scelte sono tutte legittime ma il tema è un altro: è l’opportunità politica e il fatto che bisogna essere trasparenti nei confronti della città.

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Risposta del C.d.A. dell’ASP Muzi Betti all’interrogazione del Consigliere Comunale Cesare Sassolini, Capogruppo di Forza Italia.

Innanzitutto si precisa che l’attuale C.d.A. si è insediato il 15 Ottobre 2018.

 

Ciò detto, la presente nota è la risposta unanime e corale del C.d.A.dell’ASP Muzi Betti all‘interrogazione del Consigliere ComunaleCesare Sassolini, Capogruppo di Forza Italia, interrogazione ad ogni buon conto allegata, apparsa su molti mezzi di informazione. 

 

Ma è anche la risposta di un C.d.A. indignato per le false affermazioni ivi contenute, un C.d.A. che sta volontariamenteoperando, nell’esclusivo interesse dell’ASP Muzi Betti, senza compenso alcuno.

 

Avremmo gradito che Cesare Sassolini, nella sua specifica qualità di Consigliere Comunale, avendone tutte le possibilità, avesse chiesto chiarimenti direttamente all’ASP Muzi Betti prima di lasciarsi andare ad una interrogazione che contiene una lunga serie di grossolane inesattezze.

 

Infatti e nel merito si premette che:

 

 L’ASP Muzi Betti è una Pubblica Amministrazione con personalità’ giuridica di diritto pubblico, senza fini di lucro, con autonomie statutaria, gestionale, contabile e finanziaria, nell’ambito dei principi stabiliti dalla Legge Regione Umbria n.25/2014. 

Per il raggiungimento del fine istituzionale di ASSISTENZA SOCIO SANITARIA A SOGGETTI INABILI NON AUTOSUFFICIENTI si avvale di mezzi propri NON PERCEPENDO NESSUN FINANZIAMENTO PUBBLICO. 

L’art. 6 dello Statuto, pubblicato peraltro sul sito dell’Ente, elenca gli strumenti per la realizzazione della propria attività istituzionale:

 Rette degenza;
 Redditi derivanti dal patrimonio; 
 Donazioni lasciti; 
 Proventi derivanti dallo svolgimento di attività connesse a quelle istituzionali; 

 

 Si deve precisare inoltre che il passaggio obbligatorio dal 1.1.2019 al sistema contabile economico patrimoniale ha fatto emergere una elevata solidità patrimoniale dell’Ente, facendo emergere un capitale netto contabile di € 1.668.172,17 ovviamente al netto del disavanzo di gestione;

 

 Per quanto concerne il lamentato “buco di bilancio importante”si precisa che il disavanzo del trascorso esercizio 2018 è di € 180.129,33. Da tale cifra sono di fatto da eliminare €. 34.190,00somma che in realtà non dovrà mai essere erogata per irregolarità contributiva, ma che deve essere allibrata (a partire addirittura dal 2015) continuamente, sino alla conclusione di una procedura fallimentare. Quindi il disavanzo reale dell’anno 2018 al 31.12.2018 é di €. 145,939,33.

Per quanto riguarda i disavanzi di gestione degli anni precedenti risulta dai riscontri contabili:

 anno 2015 

disavanzo contabile € 44.105,31 – disavanzo reale a detrarre i richiamati € 34.190,00;

 anno 2016

disavanzo contabile € 28.091,29 – disavanzo reale a detrarre i richiamati € 34.190,00;

 anno 2017

disavanzo contabile € 78.563,21 – disavanzo reale a detrarre i richiamati € 34.190,00;

Riepilogando:

 

Anno

Disavanzo contabile

 

A detrarre

Disavanzo/Avanzoreale

2015

€    44.105,31

€ 34.190,00

      -€    9.915,31

2016

€    28.091,29

€ 34.190,00

      +€   6.098,71

2017

€    78.563,21

€ 34.190,00

-€  44.373,21

2018

€. 180.129,33

€ 34.190,00

– € 145,939,33

 

TOTALE

 

€ 330.889,14

 

€ 136.760,00

 

€ 194.129,14

 

Tutta la documentazione relativa a Statuto, consuntivo 2018,bilancio esercizio 2019, è pubblicata e consultabile sul sito www.muzibetti.it;

 

 quanto alla ventilata ipotesi di vendita “del terreno del parco della struttura e delle opere in muratura della stessa” si precisa che è allo studio uno ipotesi di vendita del lotto denominato “Lo Specchio”, contenente un fabbricato ai margini della proprietà dell’ASP Muzi Betti, lotto inserito ormai da moltissimi anni nel P.R.G. del Comune di CdC quale lotto fabbricabile classificato dal PRG area TR3 (tessuti di impianto recente a densità medio-bassa – vedi estratto di PRG allegato).

La vendita di tale lotto servirebbe, con il possibile ricavato, non solo a ripianare il disavanzo di gestione accumulato, ma sopratutto ad avere risorse utili sia per investimenti per la manutenzione straordinaria dell’enorme complesso edilizio, che per investimenti nel campo dell’impiantistica, ormai obsoleta, il che consentirebbe di effettuare importanti risparmi nei consumi energetici, nelle conseguenti bollette energetiche, con riduzione importanti delle spese di bilancio;

 

 quanto all’utilizzo del lascito Mariani è allo studio una ipotesisulla quale stiamo lavorando unitamente a USLUmbria1 e Comune di CdC, per la realizzazione del nuovo Centro Alzheimer!

In tale ipotesi, il Comune di CdC, metterebbe a disposizione € 400.000 del lascito, in quanto somme già previste per tale finalità e l’ASP Muzi Betti metterebbe a disposizione terreno ed ulteriori € 100.000 previsti. L’ USLUmbria1 assumerebbe poi la gestione del nuovo centro, per specifica sua competenzaattribuitale dalla Legge;

 

 Quanto all’affermazione “come exstrema ratio di aumentare le già care rette degli ospiti” spiace evidenziare, che nonostante la lunga militanza politica del Consigliere, lo stesso non sappiache le rette vengono fissate per legge dalla Regione dell’Umbria e che la stessa Regione non ha proceduto ad alcun aumento di tali rette sin dal lontano anno 2009.

Infatti la retta di degenza, determinata dalla Regione Umbria, è stata adeguata sulla base dei criteri stabiliti con DGR. 391/27.03.2002 e da ultimo con DGR. 184/16.02.2009.

La tariffa giornaliera applicata dal 2009 è di €.87,20 di cui 50 a carico ASL e 50% a carico degli utenti, con una spesa media mensile a carico di quest’ultimi di €. 1.326,00.

 

Nella speranza di aver reso le informazioni richieste, formuliamol’invito al consigliere Cesare Sassolini a voler visitare la struttura, vanto della nostra città, ed avere un utile e produttivo confronto con l’intero C.d.A.

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Bocce: lo scorso 19 maggio il memorial Angiolo Giulietti (Il maestro)

Presso la Bocciofila Città di Castello, si è disputato il MEMORIAL ANGIOLO GIULIETTI (IL MAESTRO)

E’ stato, insieme agli Ascani, Caldari, Minciotti, Fiordelli, Agostini, Bambagiotti, Gaggioli, e tanti altri, pioniere delle bocce in Alta valle del Tevere, e soprattutto nella nostra città.

La famiglia Giulietti, insieme alla Bocciofila Città di Castello, ha voluto ricordare il proprio caro.

Tanta è stata la partecipazione nella gara a coppie e le fasi eliminatorie si sono svolte nella provincia di Perugia con le finali nell’impianto di via Aldo Bologni, sede della ns. Bocciofila.

Ad imporsi è stato un giocatore simbolo, Saltarocchi, che insieme a Bardassini, ha sbaragliato il campo (Soc. Pistrino).

C’è da dire che lo stesso Saltarocchi è stato (si fa per dire) allievo di Giulietti.

Alla premiazione tanta gente, familiari, giocatori ed amici che insieme al Sindaco Luciano Bacchetta e all’assessore Monica Bartolini e al Presidente della Bocciofila Paolo Bettacchioli, hanno ricordato Il Maestro come uomo di sport, legato alla famiglia, alle bocce e anche al calcio e alla sua Tiferno.

Perfetta l’ organizzazione in ogni dettaglio e arrivederci al 2020.

Classifica:

  1. Bardassini P. – Saltarocchi G. (Pistrino)
  2. Giulietti S. – Polverini D. (Eugubina)
  3. Pieggi D. – Pieggi F. (Cerbara)
  4. Mariani L. – Rossetti G. (Bastia)                                        
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Montone – Il bilancio consuntivo 2018 chiude in positivo con un avanzo di oltre 600mila euro

Il Comune di Montone ha approvato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2018, che chiude con un avanzo di amministrazione pari a € 670.389,06 ed un fondo di cassa al 31 dicembre di circa 970 mila euro.

L’amministrazione comunale si qualifica per non aver mai dovuto, negli anni, ricorrere all’anticipazione di cassa e può vantare di essere una buona pagatrice, con una tempestività di pagamenti anticipata di 13 giorni rispetto alle scadenze delle fatture.

L’avanzo di amministrazione risulta così composto: quota accantonata di € 207.200,00 di cui 200.000,00 al fondo credito dubbia esigibilità; quota vincolata di € 301.143,59 e quota per investimenti di € 3.737,90 con un avanzo libero di € 158.307,57.

L’amministrazione riferisce, inoltre, che il livello di indebitamento del Comune è pari a 1,87%, un dato di gran lunga inferiore al limite di legge che è del 10%. 

Dall’esercizio 2018 il Comune dell’Alto Tevere è soggetto alla tenuta della contabilità economico patrimoniale e a tal proposito si rileva un risultato positivo per € 224.979,63 per quanto riguarda il conto economico 2018 e un patrimonio netto pari a € 7.126.848,12 per il conto del patrimonio.

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Nasce l’Atlante del Patrimonio Immateriale del Casentino e della Valtiberina

Nasce l’Atlante del Patrimonio Immateriale del Casentino e della Valtiberina, attivato grazie alla Strategia Nazionale per le Aree Interne. Il progetto, che mette al centro il lavoro prodotto dalle scuole delle due vallate, sarà presentato in occasione di due tavoli territoriali in programma giovedì 23 maggio alle 17 nella sede dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana a Sansepolcro, e venerdì 24 maggio alle 17 nella sede dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino a Poppi. Gli incontri, oltre alla presentazione generale del progetto, hanno come obiettivo quello di una prima restituzione al territorio dei percorsi di ricerca attivati ma anche quello del confronto e dialogo con i diversi attori territoriali a diverso titolo interessati: amministratori, mondo dell’associazionismo, gruppi, aziende.

 

L’idea è quella di rinsaldare i legami di appartenenza tra le giovani generazioni e il loro territorio attraverso la realizzazione di percorsi di ricerca-azione in grado di coinvolgere direttamente le scuole e i giovani dell’area. Il percorso è finalizzato all’individuazione e salvaguardia dei valori e delle specificità locali, delle diverse testimonianze del patrimonio immateriale spesso a rischio di scomparsa, da  rileggere e  interpretare creativamente per contribuire ad una loro trasmissione e ad uno sviluppo consapevole e sostenibile del territorio.

 

Per patrimonio culturale immateriale, come contenuto nella Convenzione Unesco del 2003 si intendono ...le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, i know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi  che le comunità , i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale.  Durante l’anno scolastico 2018/19 sono stati coinvolti insegnanti di tutti gli istituti comprensivi dei due territori, oltre a dieci giovani con la funzione di tutoraggio al lavoro delle classi, in un percorso formativo realizzato in collaborazione con esperti  (Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze e SIMBDEA).

 

In seguito è partita la sperimentazione con l’attivazione di lavori di ricerca-azione dedicati all’individuazione e approfondimento di particolari aspetti del patrimonio immateriale che saranno in seguito oggetto di schedatura, approfondimento e condivisione attraverso anche la predisposizione di una specifica piattaforma web. Questo obiettivo di tutela del patrimonio culturale immateriale attraverso la creazione di un Atlante, è perseguibile grazie alla Strategia Nazionale delle Aree Interne, un’azione portata avanti di concerto da Stato e Regioni per invertire e migliorare le tendenze demografiche in atto, quali riduzione dell’emigrazione, attrazione di nuovi residenti e ripresa delle nascite, in alcuni territori fragili dal punto di vista dell’accessibilità ad alcuni servizi essenziali considerati alla base del diritto di cittadinanza (che sono le precondizioni per lo sviluppo territoriale ovvero sanità, istruzione e mobilità).

 

I territori del Casentino e della Valtiberina nella definizione della Strategia sono stati accorpati come unica area di intervento e in seguito ad una serie di incontri e verifiche è stato messo a punto un piano programmatico di intervento nei due territori con l’individuazione di una serie di azioni specifiche, tra cui appunto il progetto dal titolo: “Le comunità educanti del Casentino e della Valtiberina: patrimonio immateriale, sviluppo sostenibile e opportunità formative per i giovani del territorio che vede il coordinamento del Cento servizi della Rete EcoMuseale del Casentino dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino.

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Cure palliative, i numeri ad Arezzo tra sanità e associazionismo

Si celebra ogni anno il 26 maggio la“Giornata nazionale del sollievo” per l’affrancamento dalla sofferenza inutile. Anche la Asl Toscana sud est aderisce alle iniziative. Ad Arezzo, venerdì prossimo 24 maggio è in programma un incontro pubblico sulle Cure Palliative per promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso di vita.

Venerdì quindi, dalle 16 alle 18, al Polo Formativo Aziendale di Scienze infermieristiche di Arezzo(viale Cittadini, dietro l’Hospice), si terrà il seguente programma, introdotto da Pierdomenico Maurizi (responsabile U.F. Cure Palliative Arezzo);

 Le Cure palliative: cosa sono e cosa fanno (inumeri delle Cure palliative, le Reti delle Cure palliative, lo SCUDO, l’Hospice);
 La rete di collaborazione con il volontariato:Calcit, Avad, Sinergia (Andos, Avo, Gaia);
 La parola al cittadino
 Il saluto della Regione Toscana

Il dolore è spesso considerato un parte inevitabile della malattia, da accettare e sopportare. La Asl Toscana sud est si sta invece muovendo nella direzione del dialogo tra medico e paziente. 

“In questa giornata vogliamo offrire una serie di riflessioni sul significato del termine Cure palliative, che viene da ‘pallium’, il mantello, cioè le cure che possono avvolgere – spiega Maurizi – Si tratta di tutte quelle misure e accortezze in favore della qualità di vita delle persone affette da una grave patologia e al sostegno dei loro familiari. Un grazie di cuore va ai nostri professionisti e al mondo del volontariato aretino, che da sempre è vicino ai malati e ci supporta”.

Un’altra iniziativa è prevista per il 15 giugno quando si terrà un incontro conviviale al Centro Sociale di Chiani per raccogliere fondi da devolvere alle Cure palliative.

 

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BIMBIMBICI 2019- Domenica 26 Maggio 2019 a Città di Castello, con il patrocinio del Comune di Città di Castello, presso il Ciclodromo Comunale “Renato Amantini”

Bimbimbici è una iniziativa ideata e promossa da FIAB (Federazione italiana Amici della Bicicletta). Ogni anno, in collaborazione con alcune Associazioni Sportive nelle varie regioni, organizza una giornata per promuovere ed incentivare la mobilità sostenibile e per diffondere l’uso della bicicletta tra i giovani e giovanissimi.
Tutto questo si concretizza in una giornata allegra e divertente, in bici ovviamente, per le famiglie, che si svolge nel mese di maggio in occasione della giornata nazionale della bicicletta (la seconda domenica di Maggio).
E’ molto importante sollecitare la collettività ad una riflessione sulle necessità di creare sempre più zone verdi e piste ciclabili per aumentare la vivibilità e la sicurezza
dei centri urbani. Con questa iniziativa, vogliamo perciò riportare all’attualità il tema importante della sicurezza e della salute legata al movimento dei più piccoli attraverso gli spostamenti quotidiani.
Come Associazione Sportiva Dilettantistica MTBISTINCALLITI, per il secondo anno, abbiamo scelto di aderire a questa bellissima iniziativa nazionale perché crediamo che incentivare l’uso della bicicletta tra i giovani e giovanissimi, sia un bel modo di valorizzare il nostro territorio e di dare un piccolo contributo al rispetto dell’ambiente e di noi stessi. Per questo, abbiamo pensato di mettere a disposizione un’area, dove insegnare ai più piccoli le regole base della strada, oltre ad altre aree dove potranno divertirsi a guidare lontano dal traffico la propria bici, tra percorsi fettucciati e dossi.
La giornata, che si svolgerà il 26 Maggio 2019 a Città di Castello, con il patrocinio del Comune di Città di Castello, presso il Ciclodromo Comunale “Renato Amantini”, prevede, oltre ad attività legate alla mountain bike da condividere con le famiglie, un simpatico gadget ricordo della giornata e una piccola merenda per i bambini.
La giornata inizierà alle ore 9.30 presso il Ciclodromo e verranno aperte le aree tematiche, tra cui educazione stradale, Bibliobici, percorso mtb e tanto altro.
Visita tutte le aree…per ognuna riceverai un bollino da attaccare alla tua “ciclopatente”!
La manifestazione è GRATUITA ed aperta a tutti, grandi e bambini. L’importante è venire in biclicletta! E ricordate…IL CASCO E’ OBBLIGATORIO per tutti!

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Nozze di ferro: settanta anni di matrimonio per Franco Bani e Anna Perugini, un evento da record festeggiato in famiglia

Nozze di “ferro”, un traguardo da record, settanta anni di matrimonio, quello che hanno festeggiato assieme alla propria famiglia, Franco Bani e Anna Perugini, marito e moglie dal 16 maggio del 1949 quando avevano pronunciato il fatidico “si”. Una serata memorabile al Circolo Tifernate trascorsa a cena con i figli Marco, Riccardo, Cristina e i nipoti Alessio, Marcus e Andrea. Franco Bani è stato per Città di Castello e non solo un grande fotografo. Dalla fine degli anni cinquanta il suo studio fotografico in piazza Matteotti ha rappresentato per generazioni e generazioni un vero e proprio punto di riferimento. Lo “studio” ha chiuso i battenti il 28 febbario 2014: l’obiettivo di Bani ha immortalato le tappe salienti della storia cittadina, eventi come l’incontro dell’avvocato Gianni Agnelli con il maestro Alberto Burri, una giovanissima Monica Bellucci, lo “sbarco” in centro dei “capelloni” di Umbria Jazz il 22 luglio 1976 e tanti momenti di vita quotidiana attraverso i veglioni, i campi di calcio, i rioni e le foto di gruppo in classe. Alla “coppia” dei record le più sentite felicitazioni della nostra redazione.

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Il concerto Pardon, j’ai pas bien compris, ha chiuso il programma Pasqua tra Umbria e Toscana 2019

Si è chiuso con il concerto Pardon, j’aipas bien compris domenica 19 maggio scorso a Città di Castello, nel Salone Gotico del Museo Diocesano il programma Pasqua tra Umbria e Toscana 2019. Ad esibirsi il Coro giovanile e di voci bianche Octava Aurea diretto da Mario Cecchetti con il Maestro collaboratore Klara Luznik. Al pianoforte Mailis Pold. Numeroso il pubblico presente con anche la rappresentanza del Comune di Città di Castello: l’Assessore alle Politiche scolastiche Rossella Cestini e l’Assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini. A portare i saluti l’ideatrice e organizzatrice dell’iniziativa Catia Cecchetti che ha ringraziato la Scuola Comunale di musica “G. Puccini per l’impegno profuso in questa edizione. Tutti e otto i concerti hanno avuto largo consenso di pubblico, in tutti i comuni interessati dell’Alto Tevere Umbro e Toscano. La formula collaudata da tempo ha visto confermare le aspettative di coloro che amano la musica pensata in luoghi di straordinario interesse storico-artistico.Quest’anno sono stati i seguenti gli spazi coinvolti: a Citerna la Chiesa di San Francesco, a Sansepolcro l’ Auditorium di Santa Chiara, a Montone il Museo di San Francesco, ad Umbertide la Chiesa di Cristo Risorto, a Monte Santa Maria Tiberina Palazzo Bourbon del Monte, a Sangiustino la Chiesa di Pitigliano e a Pietralunga Pieve de’ Saddi.I partecipanti, cittadini residenti ma anche turisti hanno seguito gli eventi scoprendo le ricchezze culturali del territorio umbro e toscano. L’iniziativa si chiude brillantemente e l’appuntamento va all’estate con l’edizione di Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana 2019.

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Umbertide cambia: su Umbria acque Lega ed Amministrazione comunale dimostrano ipocrisia e superficialita’

Il governo a guida Lega, che “starnazza” sui giornali, ha talmente battagliato contro la modulazione delle tariffe del servizio idrico da ….. astenersi sulla delibera che le ha approvate!! L’astensione non è un voto contrario. E’, in questo caso, un voto ipocrita perché non motivato. Se si vuole protestare, combattere, rappresentare il dissenso dei cittadini si deve contrastare apertamente una decisione e si deve spiegare formalmente perché, mettendo a verbale le dichiarazioni prodotte in assemblea, cioè nel luogo della decisione. Di tutto questo non c’è traccia. Dunque, più che rappresentare i cittadini l’Amministrazione leghista e la stessa Lega provano a prenderli in giro. A conferma della “confusione” che regna nell’Amministrazione riportiamo un altro fatto: il voto favorevole della maggioranza espresso in Consiglio Comunale sulla partecipazione del Comune in Umbria Acque. Quindi: si conferma il sostegno alla partecipata, non si esprime un voto contrario contro la strategia tariffaria, però si va sui giornali per protestare. Percorso logico! Intanto la società di gestione del servizio idrico applica in maniera retroattiva ed in forma transitoria, senza che nessuno protesti formalmente nelle sedi opportune, il nuovo sistema di tariffazione, che comporta ulteriori costi per i cittadini. Dal resoconto, giornalisticamente confuso, dell’incontro del Sindaco con l’Amministratore delegato di Umbra acque si evince infatti solo la promessa che le cose rimarranno come sono: quindi le stesse tariffe (e non poteva essere diversamente) e lo stesso disservizio di uno sportello a scartamento ridotto, spesso chiuso. Conosciamo bene la storia perché nel giugno 2017, quando nell’assemblea dell’Ambito ci rappresentava Piergiacomo Tosti, attuale assessore, abbiamo sollecitato noi una risposta di Umbra acque in merito. Venne costituito un gruppo di lavoro composto da alcuni sindaci, tra cui quello di Umbertide, per definire una proposta risolutiva. Quale? Il Sindaco Carizia ha chiesto ad Umbria acque di non applicare retroattivamente la nuova tariffa? Ha chiesto almeno come intende procedere la società di gestione per superare il “periodo transitorio” e mandare a regime la nuova tariffazione? Da parte sua il capogruppo della Lega Cavedon, visto che ha votato per restare in società, dovrebbe essere contento che Umbra acque ha un bilancio in attivo per oltre 4.000.000 di euro, che sono poi il frutto di un aumento dei nostri pagamenti. Perché una società che gestisce un bene comune, tra l’altro primario, dovrebbe incrementare l’utile netto del 267% e dall’altra parte aumentare l’indebitamento finanziario? Cavedon potrebbe dirci chi gode degli utili e della patrimonializzazione della società, e chi paga gli interessi sui prestiti? Può il Sindaco ed il capogruppo dirci se corrisponde a verità il fatto che ogni investimento patrimoniale, se il comune dovesse riprendere ciò che è suo, cioè la rete idrica, comporterebbe un indennizzo alla stessa società di gestione? Di tutto questo non diciamo nulla? In attesa di risposta salutiamo cordialmente.

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Il servizio civile fra i diari di Pieve. La tua memoria sarà la nostra memoria.

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Col Servizio Civile presso l’Archivio diaristico nazionale e il Piccolo museo del diario farai un’esperienza formativa che potrà cambiare la tua vita: sarai circondato dalle migliaia di storie di italiane e italiani che in questi 35 anni sono giunte a Pieve Santo Stefano dove sono oggi custodite e da dove raccontano la storia dal basso del Paese.
Qui di seguito troverai tutte le informazioni per partecipare e per inviare la tua candidatura.
Apertura del bando: giovedì 9 maggio 2019 ore 8:00.
Scadenza per la presentazione della domanda: venerdì 7 giugno 2019 ore 14:00.
La domanda di partecipazione può essere presentata esclusivamente on line, accedendo al sito https://servizi.toscana.it/sis/DASC seguendo le apposite istruzioni.
Requisiti per presentare la domanda
Può fare domanda chi, alla data di presentazione della domanda:
sia regolarmente residente in Toscana o ivi domiciliato per motivi di studio propri o per motivi di studio o di lavoro di almeno uno dei genitori;
sia in età compresa fra diciotto e ventinove anni (ovvero fino al giorno antecedente il compimento del trentesimo anno);
sia non occupato, disoccupato, inattivo; sia in possesso di idoneità fisica;
non abbia riportato condanna penale anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo.
Tutti i requisiti, ad eccezione del limite di età, devono essere mantenuti sino al termine del servizio.
Possono partecipare coloro che stanno frequentando un qualunque corso di studi.
Non può presentare domanda chi:
già presta o abbia svolto attività di servizio civile nazionale o regionale in Toscana o in altra regione in qualità di volontario, ovvero che abbia interrotto il servizio prima della scadenza prevista, ad eccezione di coloro che hanno cessato il servizio per malattia, secondo quanto previsto dall’articolo 11 comma 3 della legge regionale 35/06;
abbia avuto nell’ultimo anno e per almeno sei mesi con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo.
La durata del servizio civile regionale è pari a 12 mesi; ai giovani in servizio è corrisposto direttamente dalla Regione Toscana un assegno di natura non retributiva pari a 433,80 euro.
Informazioni
Per ricevere informazioni sui singoli progetti, sui tempi e modalità di selezione e sui risultati delle selezioni deve essere contattato direttamente l’ente titolare del progetto per il quale è stata fatta domanda.
Per ricevere informazioni sul bando è possibile contattare:
Regione Toscana – Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale – Settore Innovazione Sociale – Via di Novoli, 26 – 50127 Firenze
Tel: 0554384633 – 0554384632 – 0554383383 – 0554384247 – 0554383415 – 0554385147
E-mail: serviziocivile@regione.toscana.it
Ufficio Giovanisì
Numero verde: 800098719
E-mail: info@giovanisi.it
Per ricevere ulteriori informazioni sul nostro progetto Il valore della memoria, un progetto di impatto sociale e sui tempi e modalità di selezione clicca qui o scrivi a:
Fondazione Archivio Diaristico Nazionale
Telefono: 0575797730
Mail: serviziocivile@archiviodiari.it

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Viabilità – Sr 257 Apecchiese, iniziati i lavori di manutenzione straordinaria Si comincia da Belvedere

Nella giornata di ieri sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria sulla Sr 257 Apecchiese e precisamente dal tratto in zona Belvedere. Tali interventi – che si protrarranno fino a giugno – riguardano il ripristino e adeguamento dei piani viabili a tratti saltuari, dal km 2+600 al km 19+935 per complessivi metri lineari 6.715, per una spesa di 500 mila euro, di cui 300 mila finanziati da ANAS e i rimanenti 200 mila dalla Regione Umbria. L’annuncio della manutenzione di questa importante via di comunicazione altotiberina era stato dato dal Presidente della Provincia insieme a dirigenti dell’ente e tecnici del comprensorio. Questi lavori sono rivolti a ricostituire le condizioni di funzionalità della strada, a migliorare le caratteristiche della piattaforma stradale, con aumento della sicurezza della circolazione rispetto all’attuale situazione ammalorata, mediante l’uso di materiali di migliori caratteristiche e l’esecuzione di specifiche lavorazioni. L’intervento prevede il risanamento del sottofondo stradale, l’esecuzione del manto di usura tramite conglomerato bituminoso tipo “tappetino” e l’esecuzione della segnaletica orizzontale sui tratti ripristinati. La necessità di intervenire si è resa necessaria a seguito di eventi meteorologici avversi che hanno creato e accentuato alcune problematiche già evidenti, ma che sono diventate particolarmente critiche per la mole di utenza che la strada deve sostenere in quanto ad aggravare la situazione, lungo la SS 73 bis di “Bocca Trabaria”, asse primario di collegamento Umbria – Marche, si è verificato ultimamente un dissesto di versante che interessa questo tratto di strada in prossimità del km. 16+550, con conseguente chiusura della strada e dirottamento del traffico leggero e soprattutto pesante sulla SR 257 “Apecchiese” che si estende sul territorio di competenza del Comprensorio n°1 di Trestina per quasi 18 Km complessivi, ricadenti interamente nel comune di Città di Castello.

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L’ I.I.S. Patrizi Baldelli Cavallotti per l’Umbria “sulla Nave della Legalità”.

L’Istituto Patrizi Baldelli Cavallotti, con i ragazzi dei Plessi che lo compongono, Cavallotti, (commerciale-alberghiero), Patrizi (agrario) e Baldelli (tecnico-professionale), nell’ambito del Concorso organizzato dalla Fondazione Falcone per il XXVII Anniversario delle Stragi di Capaci e Via D’Amelio, “Follow the money, da Giovanni Falcone alla Convenzione ONU di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale” a.s. 2018/19, è risultato 1° selezionato a livello Regionale con un video elaborato dai ragazzi visibile dal sito della scuola.
Quattro alunni, accompagnati dai docenti del progetto, partiranno da Civitavecchia il 22 Maggio con altre centinaia di colleghi di tutte le scuole d’Italia per sbarcare la mattina del 23 a Palermo e cosi’ partecipare alle manifestazioni organizzate dalla Fondazione Falcone e dalla città di Palermo in ricordo delle stragi Falcone e Borsellino. La delegazione, invitata dalla Fondazione Falcone, salperà alla volta di Palermo. E’ composta dai docenti Proff. Daniela Fratini, Marco Pelloni e dagli alunni Dennis Milli, Leyan Xu, Sanae Alami, Sovan Moscatelli.
Nel pomeriggio del 23 due cortei animati dalle scuole partecipanti, lungo le strade di Palermo, testimonieranno l’unione e la vicinanza dei ragazzi di tutto il resto d’Italia ai ragazzi siciliani nel ricordare la figura dei Giudici Falcone e Borsellino. Il corteo arriverà all’ “Albero Falcone”, in via Notarbartolo – di fronte all’abitazione del Giudice Falcone-, dove avrà luogo l’evento conclusivo della manifestazione che prevedrà interventi di testimoni della lotta alla mafia. Alle ore 17.58 in punto, la Polizia di Stato suonerà il Silenzio commemorativo dell’anniversario della strage di Capaci e di Via d’Amelio.
Nella strage di Capaci persero la vita: il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie, il magistrato Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Nell’eccidio di Via D’Amelio,  persero la vita il magistrato antimafia Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta: Agostino CatalanoEmanuela Loi  (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli,  Walter Eddie Cosina  e Claudio Traina.
Quello del 23 a Palermo, sarà solo uno degli eventi con cui la scuola, celebrerà “La giornata della Legalità”, ricorda la Dirigente Marta Boriosi: infatti, altri attori del video premiato, sono stati invitati presso la Caserma Storica dei Carabinieri di Perugia per partecipare alle manifestazioni di celebrazione della giornata ed un ulteriore gruppo di alunni, si recherà in visita alla sede del Consiglio Regionale dell’Umbria dove testimonieranno l’importanza della cittadinanza attiva dando vita ad un una mozione e votazione assembleare. Il video dei   ragazzi e la loro partecipazione agli altri eventi della giornata, oltre a ricordarci il sacrificio di questi uomini è significativo per tenere desto ed approfondire a scuola, ma anche fuori da essa, un tema di cruciale attualità e importanza quale quello dell’impegno civile di ogni cittadino.

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