L’Arma biturgese prosegue senza sosta i controlli e le indagini per contrastare lo spaccio di stupefacenti nell’Alta Valtiberina, riuscendo ad ottenere un nuovo risultato nel contrasto a tale illecita attività, in quella vallata. Questa volta ad essere tratto in arresto dai militari di via del Prucino è stato un 23nne di origini albanesi che con tutta probabilità era andato a rifornirsi in provincia prima di essere intercettato dai carabinieri. Salgono quindi a 4 le persone arrestate dai Carabinieri di Sansepolcro negli ultimi 20 giorni per reati concernenti le sostanze stupefacenti.
Questa volta tutto ha avuto inizio all’autostazione di Sansepolcro, nei pressi di Porta Fiorentina, dove gli autobus in servizio di trasporto pubblico fanno capolinea. A qualche metro dal centro storico, su un autobus proveniente da Arezzo, i Carabinieri della Radiomobile del borgo hanno visto scendere un giovane già ben noto alle Forze dell’Ordine. Appena sceso dal bus di linea, i carabinieri lo tenevano sotto osservazione per vedere il suo atteggiamento, questi sentitosi osservato dai militari, tentava una fuga per le vie del centro storico. I Carabinieri non si sono fatti sorprendere, anzi lo hanno inseguito, raggiunto e bloccato.
Un inseguimento durato circa 200 metri, nel corso del quale l’uomo ha tentato di disfarsi di un involucro in cellophane, ma senza fortuna. Infatti, nonostante il movimento sia stato fulmineo, non è passato inosservato a chi lo inseguiva, che dopo averlo acciuffato ha anche recuperato il pacchetto contenente ben 140 grammi di cocaina, che qualora fosse stata reimmessa sul mercato senza tagliarla con altre sostanze avrebbe potuto fruttare circa 13.000 €. Immediatamente arrestato, l’uomo, come disposto dal P.M. di Turno presso la Procura di Arezzo, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia CC di Sansepolcro, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà oggi presso il Tribunale Aretino.
Ciò si comunica nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
Sabato prossimo 30 Novembre alle ore 16.30 presso il teatro comunale Papini di Pieve Santo Stefano si terrà la conferenza dedicata ad Amintore Fanfani “nelle carte dell’archivio storico diocesano di Sansepolcro”.
La conferenza sarà tenuta da Don Andrea Czortek, responsabile dell’Archivio Diocesano di Sansepolcro, che ne ha curato la ricerca.
L’Illustrissimo nostro concittadino Amintore Fanfani ha notoriamente rappresentato molto per Pieve Santo Stefano, per la Valtberina e per la Provincia di Arezzo anzi, per il Paese intero. Uno degli uomini più importanti del dopoguerra italiano, fra i padri costituenti, autore del primo articolo della costituzione: “L’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro”, una frase che riuscì a mettere d’accordo tutte le parti politiche, molto litigiose, in quei formidabili anni del primo dopoguerra.
Un Amintore Fanfani che, con i tanti eventi organizzati in questo 2024, a 25 anni dalla sua morte, è tornato in primo piano come merita. E’ proprio della scorsa settimana l’inaugurazione presso Palazzo Madama a Roma della mostra su Fanfani Pittore, inaugurata dal presidente del Senato Ignazio La Russa alla presenza di numerose personalità politiche e amministrative italiane. Mostra di pittura che è stata un pò il culmine degli eventi commemorativi della figura del nostro concittadino, organizzati durante tutto il 2024 dalla Associazione Kairos diretta dal Dottor Franco Ciavattini.
Nell’occasione di Sabato prossimo avremo modo di poter parlare di Fanfani da un punto di vista diciamo più insolito, ma molto importante, un rapporto tratto e tratteggiato dalle carte dell’importante archivio storico diocesano di Sansepolcro, curato da Don Andrea Czortek.
Un ulteriore tassello per dare il giusto risalto a un personaggio che, lo possiamo dire senza tema di smentita, ha fatto la Storia del nostro Paese.
Storica figura della comunità di Promano dove per oltre 40 anni ha gestito una attività commerciale di generi alimentari
Profondo cordoglio a Città di Castello per la scomparsa di Floriana Bei, 86 anni , storica figura della comunità di Promano dove per oltre 40 anni ha gestito una attività commerciale di generi alimentari. Sempre con il sorriso e il garbo ha servito i clienti di diverse generazioni diventando il punto di riferimento di un luogo dove oltre alla spesa ci si incontrava. Super tifosa del Milan e amante del calcio e dello sport, in diverse occasioni assieme ai figli Domenico e Leonardo ha assistito allo stadio “Meazza” agli incontri di cartello dei rossoneri anche in Champions League. Lascia un vuoto enorme nella sua famiglia nella comunità locale ed in tutti coloro che ne hanno apprezzato le doti umane e professionali.
Inaugurazione domani mercoledì 27 novembre con Pulp fiction e Oceania 2
A inizio ottobre la sede del cinema Metropolis in piazza Carlo Marx a Umbertide era stata chiusa per la necessità di effettuare lavori di manutenzione, ma a meno di due mesi da quello stop la programmazione potrà ripartire in una nuova sede. L’Amministrazione comunale e Anonima Impresa Sociale, che gestisce tra le altre anche la sala umbertidese, in piena collaborazione offriranno una nuova dimora temporanea presso i locali de “La Piattaforma”, mantenendo vivo il legame tra la comunità e la magia del grande schermo anche durante i lavori nella sala originaria.
L’appuntamento per l’inaugurazione è fissato per mercoledì 27 novembre alle ore 18.00 presso i locali de “La Piattaforma”, quando si partirà con la proiezione di “Oceania 2”, il tanto atteso film di animazione Disney, mentre in serata verrà proposta la versione in lingua originale di “Pulp Fiction”, il capolavoro di Quentin Tarantino, che torna al cinema in versione restaurata; poi ripartirà la regolare programmazione.
Il sindaco di Umbertide, Luca Carizia, ha dichiarato: “Il ritorno del cinema a Umbertide, anche in questa fase di transizione, è il simbolo, è un segnale forte di quanto la cultura rappresenti un pilastro fondamentale per la nostra città. Questo risultato è frutto di una solida collaborazione tra l’Amministrazione comunale e Anonima Impresa Sociale, che ringrazio per l’impegno e la sensibilità dimostrata. Portare la programmazione nei locali de ‘La Piattaforma’ ci permette di garantire continuità a questa esperienza culturale, creando un filo diretto con la nostra arena estiva. Nonostante i lavori al Metropolis, Umbertide non rinuncia al proprio legame con il grande schermo.”
“Con piattaforma, cinema e teatro riapre un trittico di cultura, arte e iniziative rivolte anche ai più giovani – afferma il vicesindaco con delega alla Cultura, Annalisa Mierla -. In una città che da troppo tempo aspettava impaziente, la risposta arriva dopo mesi di duro e costante lavoro, ma sempre all’insegna della condivisione di progetti e scelte tecniche. Così il futuro della nostra città trova finalmente una nuova strada percorribile e sana.”
“I lavori di manutenzione al Metropolis erano indispensabili per preservare una struttura fondamentale per la nostra città e abbiamo ritenuto prioritario garantire una soluzione immediata per non interrompere l’offerta culturale – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Villarini -. La collaborazione a questo progetto dimostra che, con impegno e visione condivisa, è possibile affrontare le sfide senza mai perdere di vista le esigenze dei cittadini.”
Il cinema in questa fase di transizione si chiamerà Mini-Metropolis, «perché è la stessa etica ed estetica – sottolineano i gestori – ma all’interno di una location diversa. Torneremo quindi ad animare gli storici locali de La Piattaforma, che tra l’altro è dove proponiamo il cinema all’aperto ogni estate. Sarà così fin tanto che i lavori non verranno conclusi, ma certamente per questa stagione si resterà lì. Così potremo avere continuità con l’arena estiva, ristrutturata l’anno scorso».
L’iniziativa nasce dalla volontà di rispondere concretamente al desiderio dei cittadini di continuare a vivere l’esperienza cinematografica in un ambiente accogliente e familiare. L’Amministrazione comunale ha dimostrato di comprendere il ruolo che il cinema ha nella vita culturale di Umbertide, come luogo di incontro e condivisione. Anonima Impresa Sociale si farà carico della sistemazione temporanea degli spazi e il cinema potrà continuare a far parte della vita comunitaria in attesa che il Metropolis possa tornare nella sua storica sede alla Fabbrica Moderna (Fa.Mo).
In data odierna ANAS ha comunicato che domani martedì 26/11/2024 dalle ore 21.00 alle ore 06.00 del giorno successivo dovrà chiudere il tratto della Superstrada compreso tra Umbertide- Gubbio e Umbertide Nord.
ANAS provvederà ad indicare, quale percorso preferibile per gli autocarri, il tragitto che da Umbertide – Gubbio si dirige in via I Maggio per proseguire in via Kennedy, via Papa Paolo VI e via Roma e riprendere la superstrada in direzione di Cesena.
La Polizia Locale provvederà ad istituire la deroga al divieto di transito per i mezzi pesanti da via Kennedy sino all’uscita della superstrada.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Perugia, oltre alle attività di controllo del territorio, condotte in chiave preventiva dai reparti dipendenti insieme alle altre numerose attività d’istituto, stanno rivolgendo sempre maggiore attenzione a coloro che, sovente, navigano nella rete, per le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenire vittime di reati informatici.
In tale ottica, per i casi di seguito descritti, i militari dei locali Comandi Stazione territoriali hanno individuato e deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia 5 persone, tutte residenti in altre regioni, ritenute responsabili di truffa, consumata via web, ai danni di ignari cittadini che vivono nelle sottonotate località del perugino.
Nel dettaglio, all’esito di distinte ed accurate indagini, è stato accertato che a:
Bastia Umbra: un 52enne, fingendosi operatore antifrode dell’Istituto Bancario di cui la vittima, una 49enne del luogo, è correntista, la induceva ad effettuare un bonifico di 4.490 euro su un conto corrente a lui riconducibile al fine di tutelare il patrimonio da una presunta truffa in corso, per poi rendersi irreperibile;
Tuoro sul Trasimeno: un 27enne, dopo avere inserito un annuncio sul web inerente alla vendita di pellet, ha indotto una 35enne del posto ad effettuare una ricarica su carta prepagata a lui intestata, per un importo di 343 euro, senza però vedersi recapitare la merce. Successivi accertamenti hanno permesso di acclarare l’inoperatività della ditta che avrebbe messo in vendita il combustibile nonché l’inattività di tutte le utenze telefoniche sul sito web;
Umbertide: un 22enne e un 29enne inducevano un 31enne del posto ad eseguire in loro favore un bonifico per complessivi 1.200 euro in relazione all’acquisto di uno scooter reclamizzato su una piattaforma di vendita on-line, ciclomotore mai consegnato;
Santa Maria degli Angeli: un 32enne, mediante fraudolenta operazione on line, accedeva all’home banking del conto corrente della carta di pagamento di un 45enne del posto, prelevando indebitamente 1350 euro;
Gli episodi descritti costituiscono un’utile occasione per invitare ancora una volta i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle Stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nei 59 comuni della provincia o inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali condotte subdole, utili per poter risalire ai responsabili di siffatti reati.
In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione, che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema.
Ogni giorno, l’Istituzione è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne e le iniziative intraprese sono tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante – sia fisico che psicologico.
La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social dell’Arma, oltre alle numerose interviste di Carabinieri particolarmente impegnati nella specifica attività, rappresentano strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino ciò che subiscono.
In tale prospettiva, sono stati realizzati uno spot con la partecipazione del famoso presentatore televisivo Carlo Conti, nonché un videomessaggio a cura di personale dell’Arma, che invitano le donne a “fare il primo passo”, evidenziando l’esistenza, a sostegno delle vittime, di misure di natura legale, nonché di supporto psicologico, lavorativo ed economico.
Un altro pilastro della campagna è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità In molti Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha vista storicamente in posizione di disuguaglianza.
Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”,come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione.
Inoltre, sul sito www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “codice rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia (http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso).
In un quadro sociale e normativo in continua evoluzione, l’Arma ha avviato da tempo progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.
Infatti, nel 2009, è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di prevenzione e di contrasto aderenti, aggiornate ed efficaci. La Sezione viene tempestivamente informata di ogni evento significativo che accade sull’intero territorio nazionale, per approfondire gli aspetti psico-criminologici, anche nella prospettiva di analisi dei fattori di rischio e di elaborazione di strategie operative.
È una unità di punta, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e psicologiche, cui si affiancano anche investigatori, per portare, all’interno di tale struttura di eccellenza, l’esperienza maturata direttamente sul campo.
A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e Brigadieri), con una formazione certificata nello specifico settore. Essi fungono da punti di riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e sono elemento di raccordo, a livello centrale, con la Sezione Atti Persecutori per un più compiuto apprezzamento dei casi.
La loro preparazione è assicurata da specifici corsi frequentati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI), centro di alta qualificazione dell’Arma, che, dal 2008, provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria e li abilita alla conduzione delle indagini più complesse e all’uso di sofisticati strumenti, coniugando innovativi metodi didattici e contenuti formativi aggiornati. Un vero e proprio laboratorio di cultura investigativa in cui converge l’apporto delle più qualificate risorse dell’Arma, tratte dal R.O.S., dai Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.), dal Reparto Analisi Criminologiche e dai Nuclei investigativi, i quali portano in aula le migliori esperienze acquisite.
Ad oggi, sono stati svolti 36 corsi della durata di 2 settimane, che hanno consentito di formare 864 operatori. Inoltre, nel quadro di un accordo operativo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), i componenti della “rete” partecipano a seminari informativi incentrati su elementi di psicologia comportamentale, volti a migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di denuncia.
Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, il primo sportello di ascolto per le vittime sono le Stazioni Carabinieri, fulcro dell’Istituzione, “porte della speranza”, capillarmente diffuse sul territorio che assicurano tempestivi interventi.
Nell’ambito delle collaborazioni interistituzionali, l’Arma dei Carabinieri partecipa a numerose intese siglate tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Aziende Sanitarie, Ospedali, Centri antiviolenza e associazioni onlus.
Tra queste, il progetto denominato “Una stanza tutta per sé”che, a partire dal 2015, grazie alla preziosa collaborazione di Soroptimist International d’Italia, ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma distribuite sul territorio nazionale circa 200 stanze dotate di strumenti tecnologici utili per l’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere e la verbalizzazione delle denunce in un contesto dedicato e assolutamente riservato, in grado di trasmettere una sensazione di accoglienza e attenzione per le sofferenze subite. A tal fine, sono state definite le linee guida per l’arredo dei locali che tengono conto della psicologia dei colori e delle immagini.
L’iniziativa ripropone su più ampia scala la positiva esperienza attuata nel 2014, presso la sede della Sezione Atti Persecutori, con la realizzazione della “Sala Lanzarote”, ambiente ideato per la confortevole ricezione della vittima, con una sala-regia per le audizioni.
Proprio nella giornata odierna, presso la sede della Stazione Carabinieri di Sezze Romano, è stata inaugurata un’altra stanza che si aggiunge alle altre, tutte concepite per incoraggiare le donne a rivolgersi all’Arma e sostenerle nel momento della denuncia.
Nel 2019, è stata avviata in provincia di Napoli la sperimentazione del sistema “Mobile Angel”, sviluppato con la società “Intellitronika” grazie al sostegno dell’associazioni “Soroptimist International Italia” e “Woman Care Trust”, impegnate nella tutela delle vittime di stalking, e delle Fondazioni “Vodafone Italia” e “Lottomatica”, che perseguono finalità di assistenza alle categorie sociali vulnerabili. Il progetto, oggi esteso alle province di Roma, Milano e Torino d’intesa con le rispettive Procure della Repubblica, prevede la consegna alle vittime di violenza di genere di un dispositivo di allarme integrato in uno “smart watch”, connesso con la rete telefonica. Una “App” dedicata consente, in caso di necessità, di inviare richieste d’intervento alla Centrale Operativa dell’Arma.
Complessivamente sono stati assegnati 15 smartwatch a Napoli,15 a Milano, 20 a Torino e 21 a Roma e il loro utilizzo ha determinato positivi riscontri in ragione sia dell’accresciuta percezione di sicurezza da parte delle vittime, consapevoli di poter contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza, sia dell’accertata funzione di deterrenza svolta dagli apparati.
L’impegno prioritario dell’Arma è quello garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, ovvero a quei delitti come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime. Nel 2023, rispetto al 2022, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento al Codice Rosso sono passati da 54.062 a 55.374 confermando la prevalente percentuale di quelli denunciati presso le Stazioni Carabinieri.
In riferimento ai primi dieci mesi del 2024, i Carabinieri hanno perseguito 46.317 reati nell’ambito del Codice Rosso.
Sul piano investigativo – repressivo, l’attività di contrasto istituzionale condotta dall’Arma è risultata particolarmente significativa. Infatti, lo scorso anno – per quanto attiene al Codice Rosso – sono state tratte in arresto 7.644 persone rispetto ai 7.111 arresti del 2022. Nei primi dieci mesi del 2024 gli arresti sono stati 7.928.
Rivolgendo lo sguardo al futuro, l’Arma intende confermare il proprio contributo nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, ben consapevole delle difficoltà di intercettare in anticipo – a differenza di molte altre fattispecie di reato – i singoli episodi delittuosi, posto che si manifestano nella loro gravità e vengono denunciati dopo molto tempo rispetto all’inizio delle condotte vessatorie, in una fase già critica per l’integrità fisica e la sicurezza delle vittime.
Quello della violenza di genere è un grave fenomeno di natura culturale e sociale, contro il quale le sole misure restrittive non bastano, dovendosi, invece, ritenere imprescindibile un processo evolutivo della componente antropologica che vada di pari passo con il mutevole e rapido cambiamento della società.
Nel contestualizzare la situazione che riguarda la provincia di Perugia, per quel che concerne l’attività condotta dal Comando Provinciale Carabinieri, attraverso i reparti dipendenti, in ordine alla tematica in esame, diverse sono state le iniziative attuate in chiave preventiva, cui si sono accompagnate le attività di polizia giudiziaria ai fini investigativi.
Nel primo caso, solo quale ultimo evento in ordine di tempo, il 9 maggio scorso, in Todi (PG), è stata inaugurata l’aula per le audizioni delle donne vittime di violenza allestita in collaborazione con la “Soroptimist International Club Perugia”, nell’ambito del progetto nazionale “Una stanza tutta per sé”. In precedenza, analoghi momenti si erano vissuti in Assisi, Foligno e Spoleto (PG), presso le sedi dei rispettivi Comandi Compagnia dell’Arma.
A ciò, anche per questo anno, si aggiunge una costante e multiforme campagna divulgativa nelle numerose realtà locali, attraverso la programmazione di incontri, distribuzione di materiale informativo e coinvolgimento degli organi di informazione per veicolare utili consigli cui ricorrere al manifestarsi di propositi delittuosi ricorrenti nello specifico ambito.
Altresì, nel fornire elementi valutativi che permettano di dimensionare il fenomeno, nell’anno in corso, si sono registrate all’incirca 430 attivazioni, cui è seguita l’azione investigativa, coordinata dalle Autorità Giudiziarie di riferimento delle Procure della Repubblica di Perugia e Spoleto, che ha portato all’arresto in flagranza di reato di 13 persone, al deferimento in stato di libertà di altre 400 circa, dando esecuzione a misure cautelari restrittive nei confronti di 32 soggetti e ulteriori 112 non detentive.
Salario accessorio della Polizia municipale e sentenza Corte dei Conti:interrogazione del consigliere comunale, Andrea Lignani Marchesani (Castello civica).
«Premesso che la Corte dei Conti con rito abbreviato e quindi non appellabile ha ritenuto non dovute e concesse con “prassi illecita” oltre 45000 euro di erogazioni come salario accessorio ai componenti della Polizia municipale. Che detti fatti risalgono al 2017 e al 2018 e si sostanziano in liquidazioni quantificate in compensi fissi a seconda della maggiorazione dovuta (lavoro festivo o super festivo, turni notturni o festivi infra settimanali) che andavano oltre quanto stabilito dal contratto nazionale; che l’ammissione al rito abbreviato da parte della Corte dei Conti se da un lato ha riconosciuto la buona fede dell’allora Comandante facente funzione dall’altro concedendo lo sconto stabilito dalla Legge rispetto al danno reale ha determinato una perdita secca per il Comune di circa 30.0000 euro; che oltretutto la sentenza nell’avallare la buona fede de l Comandante ha comunque sostanzialmente certificato l’esistenza di una prassi definita illecita; che una sentenza simile lede l’immagine e immeritatamente la reputazione di tutti coloro che operano nella Pubblica Amministrazione».
Per queste motivazioni il consigliere comunale, Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica), interroga la giunta, «sulle azioni e sulle indagini che l’Amministrazione intende mettere in atto riguardo condotte similari sia antecedenti nel tempo sia eventualmente presenti anche in altri settori; su quando l’Amministrazione comunale sia stata edotta riguardo questo procedimento e se siano state poste in essere azioni a tutela dell’Amministrazione comunale; se detta prassi illecita fosse in essere anche nelle annualità precedenti e, pur nella prescrizione di dette azioni, sulla quantificazione del danno conseguente e su quali verifiche permanenti e quali controlli siano ad oggi in essere perché simili situazioni lesive dell’immagine dell’Ente non abbiano a ripetersi».
Circolo culturale “Luigi Angelini” – Città di Castello – Associazione Orfini Numeister – Foligno presentazione del libro ”Umbria segreta” di Vittoria Garibaldi, fotografie di Bernardino Sperandio – Edizioni Orfini Numeister 2024, Venerdì 29 novembre 2024 – ore 16,30 – Biblioteca Comunale G. Carducci – Sala “Paolo Rossi Monti” Palazzo Vitelli a San Giacomo via XI settembre, 18 – Città di Castello (Pg).
PROGRAMMA:
– Saluti
– Annamaria Menichelli Presidente Associazione Orfini Numeister
Intervengono
– Veruska Picchiarelli Direttrice Castello Bufalini – San Giustino (Pg)
– Diego Zurli Architetto
Gli autori
– Vittoria Garibaldi storica dell’arte
– Bernardino Sperandio fotografo e restauratore
Coordinatore – Luigi Chieli presidente Circolo culturale Luigi Angelini
Torna In Primo Piano in Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, Gianluca Ceccarini e Francesco Paoloni dell’Associazione Lupi&Bufali di San Giustino
I DigiPASS della Zona Sociale 1, nella nuova veste di Punti Digitale Facile, hanno registrato dall’inizio del 2024 un boom di utenti, con più di 1400 ingressi e 2200 servizi erogati gratuitamente alla popolazione, concorrendo di fatto all’accessibilità al digitale da parte di tutti i cittadini. Nel 2023 gli sportelli DigiPASS dei Comuni di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Citerna e Montone sono entrati nella Rete Nazionale dei Punti di Facilitazione, l’iniziativa promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio per potenziare le competenze e l’inclusione digitale.
Il progetto rientra nella Missione 1 del PNRR ed è destinato a supportare le fasce della popolazione più esposte ai rischi del digital divide culturale. L’obiettivo dei presidi “Digitale Facile” è quello di accrescere le competenze digitali per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva e incentivare l’uso dei servizi online, semplificando il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Tali spazi pubblici aperti e gratuiti, distribuiti in tutta la Regione, nascono con l’obiettivo di accompagnare cittadini e imprese nell’utilizzo di servizi digitali oltre che nel cogliere le opportunità che le tecnologie mettono a disposizione delle imprese favorendone l’innovazione.
Oggi il digitale per molti rappresenta un’opportunità, mentre per chi non ha le giuste conoscenze, può rappresentare un ostacolo a rischio di emarginazione. Nei DigiPASS i cittadini hanno potuto trovare figure formate a cui rivolgersi per essere affiancati nella fruizione di un nuovo servizio digitale, come per esempio prenotare esami clinici on line, pagare on line il ticket, iscrivere un figlio a scuola, aprire una casella di posta elettronica, pagare una bolletta e molto altro.
Venerdì 29 novembre 2024 alle ore 16,30 presso la Biblioteca G. Carducci di Città di Castello, si terrà la presentazione del libro “Umbria Segreta” di Vittoria Garibaldi – edizioni Orfini Numeister – promossa dal Circolo culturale Luigi Angelini di Città di Castello e dall’Associazione Orfini Numeister di Foligno.
Il prezioso volume, arricchito dalle fotografie di Bernardino Sperandio, racchiude 31 tappe tra le città dell’Umbria, note e meno note, molte delle quali nate come articoli settimanali pubblicati dal Corriere dell’Umbria negli anni 2015-2016 per promuovere il patrimonio storico artistico della regione. Un viaggio affascinante alla scoperta delle bellezze della nostra Umbria fuori dagli itinerari turistici più noti e conosciuti e un invito a scoprirne tesori e testimonianze artistiche che spaziano dall’arte antica alla contemporaneità. Nel volume è presente l’Alta Valle del Tevere con importanti testimonianze (da Montone a Città di Castello, da San Giustino a Citerna). A
Proseguono a pieno ritmo i lavori per la realizzazione della viabilità di collegamento al secondo ponte sul Tevere, un’opera strategica per la mobilità e il miglioramento del traffico cittadino. Le ditte incaricate, operative da alcuni mesi, hanno già completato importanti interventi infrastrutturali e sono pronte a passare alle fasi successive dei lavori.
Ad oggi, è stata portata a termine la realizzazione dei cassonetti stradali e completata la risagomatura della Reglia, che ha richiesto una precisa opera di modellazione del terreno per garantire la stabilità e la sicurezza dell’infrastruttura. Inoltre, si è proceduto con la creazione dei muri di sostegno, fondamentali per la tenuta e il supporto delle aree di collegamento.
Nei prossimi mesi, il cantiere sarà impegnato nell’installazione delle barriere stradali, nelle opere di finitura relative alla realizzazione della pista ciclopedonale e in altre opere strutturali. Questi interventi mirano non solo a creare un’efficiente viabilità di collegamento della città al ponte, ma anche a valorizzare il percorso ciclopedonale come spazio sicuro e fruibile per cittadini e turisti. A conclusione di questa fase, si procederà con la posa del manto stradale, un passaggio chiave per l’apertura definitiva della nuova viabilità.
L’opera rappresenta un tassello fondamentale per la configurazione di una rete viaria più moderna e funzionale a Sansepolcro. Si tratta, infatti, di un secondo appalto che segue quello relativo alla realizzazione del ponte stesso, e che completa il progetto complessivo con un’infrastruttura di collegamento destinata a rivoluzionare la mobilità nella città.
Una volta ultimata, questa nuova viabilità alleggerirà in modo significativo il traffico sulla Senese Aretina, principale arteria cittadina, rendendo più scorrevole il flusso veicolare e migliorando la qualità della vita dei residenti. Allo stesso tempo, l’intervento agevolerà il collegamento tra le diverse aree della città, favorendo lo sviluppo economico e sociale del territorio.
“Il secondo ponte sul Tevere e la viabilità di collegamento costituiscono un progetto di grande rilievo per Sansepolcro,” ha dichiarato l’assessore Riccardo Marzi. “Questa infrastruttura non solo garantirà una maggiore fluidità del traffico urbano, ma rappresenta anche un passo importante verso una città più moderna e vivibile. La sua realizzazione segue il cronoprogramma stabilito e siamo certi che, una volta ultimata, questa opera porterà grandi benefici alla nostra comunità.”
Con questi interventi, Sansepolcro si conferma impegnata nel miglioramento delle proprie infrastrutture, con una visione orientata al futuro e alla sostenibilità.
“Il Mercante del Borgo”. Si chiama così l’originale proposta in vista delle prossime festività natalizie. Un nome che ricorda il celebre gioco del “Mercante in Fiera” e che ricalca le sue caratteristiche. Due mazzi da 40 carte ciascuno, con dorso azzurro e dorso rosso. Le carte sono un mazzo a sfondo bianco e l’altro a sfondo nero. Solo che a differenza degli emblemi – monumenti, flora e fauna – raffigurati nelle tradizionali carte del Mercante in Fiera, qui troviamo simboli, associazioni, luoghi e figure del Borgo.
Un tributo alla storia, all’arte ma anche ai personaggi più conosciuti del presente e del passato di Sansepolcro, che diventano anche collezione e autentica memoria storica. Ogni carta è dotata di un qr code che scansionato riporta spiegazione dell’immagine contenuta in essa. L’idea è venuta a un cittadino, Mario Mariani, con Riccardo Lorenzi che ha curato le foto stampate sulle carte da gioco, e che ha ottenuto anche le sponsorizzazioni di importanti marchi imprenditoriali del territorio come “BMA”, “Io vivo in Toscana” e “Lacamiciartigiatoscana”.
Sono state già realizzate e a breve saranno in distribuzione presso varie locations, dalle edicole ai negozi e supermercati del territorio, fino all’Ufficio Turistico. Una iniziativa originale e anche preziosa per chi è borghese, un modo innovativo per trascorrere divertendosi in famiglia e con gli amici le imminenti festività. Ma anche un’idea che profuma di solidarietà. Il ricavato della vendita dei due mazzi del “Mercante del Borgo”, tolte le spese sostenute, sarà infatti devoluto all’associazione “ValtiberinAutismo”.
Secondi e Calagreti: “L’orma di bene che Virginia ha lasciato nella nostra comunità è incancellabile e continua a dare i suoi frutti d’amore”
“L’orma di bene che Virginia ha lasciato nella nostra comunità è incancellabile e continua a dare i suoi frutti d’amore: dedicarle l’appartamento che ospita in Umbria un’esperienza unica di integrazione sociale e autonomia personale per tanti amici dell’AIPD, dove ha lasciato la traccia delicata del suo animo altruista e intraprendente, esprime la profonda riconoscenza per tutto ciò che lei ha saputo donare al mondo del sociale nel corso della sua vita, ma vuol essere anche in simbolo dal quale possano trarre ispirazione tutti i giovani che hanno il desiderio di dedicarsi agli altri e alla propria comunità. Saremo per sempre grati a Virginia e alla sua famiglia per l’esempio e la dedizione che hanno contribuito a fare del laboratorio abitativo della ‘Casa Verde’ una preziosa realtà della nostra città”. Il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Servizi Sociali Benedetta Calagreti hanno sottolineato così il significato della cerimonia di intitolazione a Virginia Berliocchi, scomparsa improvvisamente nel giugno scorso, del servizio che presso la “Casa Verde” in via Martiri della Libertà accoglie dal 2009 i percorsi di abilitazione alla vita dell’Associazione Italiana Persone Down Ets/Aps sezione di Perugia, a cui oggi partecipano 25 utenti, tra adolescenti e adulti, molti del territorio tifernate e altri provenienti da altre città della provincia. “Casa Virgy”, questo il nome scelto da AIPD insieme a tutti gli utenti e agli educatori per ricordare ogni giorno nelle attività del laboratorio abitativo una persona che ha dato tanto a questa esperienza e ha saputo lasciare un ricordo indelebile di amore per il prossimo. “Virginia è stata una guida per i nostri figli e lo sarà ancora, perché seguiranno nel tempo tutti i suoi insegnamenti”, ha detto la referente del gruppo Stefano Bianconi dell’AIPD Tiziana Pescari, sottolineando, anche a nome del presidente del sodalizio Ferdinando Valloni, l’emozione e la riconoscenza all’amica di tutti che non c’è più davanti ai genitori Costanza e Maurizio, che hanno partecipato all’iniziativa insieme agli amministratori del Comune di Città di Castello, agli utenti, agli educatori del servizio e a don Francesco Mariucci, che ha impartito la benedizione dei locali. “La nostra amatissima Virginia – ha evidenziato Pescari – partecipava ai progetti del laboratorio con grande amore e professionalità, per questo, dopo la sua scomparsa che ha lasciato in tutti noi un immenso dolore e un grade sgomento, con il benestare della famiglia la nostra associazione ha voluto fortemente intitolare a lei il luogo dove si svolgono le attività che ha contribuito a far crescere e migliorare con il suo servizio. Ringraziamo ancora una volta l’amministrazione comunale di Città di Castello, che ci ha messo a disposizione questo appartamento in comodato d’uso gratuito, senza la quale non sarebbe possibile portare avanti attivamente i nostri percorsi di abilitazione alla vita”, ha concluso Pescari. A ricordare insieme al marito Maurizio Berliocchi la spontaneità e la profonda convinzione dell’impegno della figlia Virginia è stata mamma Costanza Santinelli. “Il laboratorio abitativo della Casa Verde era un progetto a cui lei teneva tantissimo, al quale si dedicava anima a corpo – ha testimoniato – anche perché significava poter tradurre in realtà gli studi e le esperienze professionali che aveva coronato discutendo una tesi di laurea magistrale presso l’Università Pontificia Salesiana proprio sull’autonomia delle persone Down”. Entrata come volontaria, Virginia era poi diventata operatrice del servizio, fino a diventarne referente per il gruppo dei piccoli nell’ultimo anno prima della scomparsa. “Un traguardo che la inorgogliva tanto, perché riusciva a mettere in atto tutto quello che aveva appreso con gli studi e ad esprimere appieno se stessa”, ha rammentato mamma Costanza, ringraziando sentitamente tutti gli artefici dell’iniziativa. “Casa Virgy” è un laboratorio abitativo gestito dall’AIPD Ets/Aps – Sezione di Perugia – Gruppo Stefano Bianconi, nel quale le persone sindrome di Down sperimentano l’esperienza di vivere da soli fuori dalla rete familiare, ma insieme a coetanei, per raggiungere un grado di autonomia personale e sociale che permetta loro di integrarsi nella comunità.
ARCALENI “Consiglio comunale aperto su SOGECO-SOGEPU: dai lavoratori pesanti parole di verità, mentre dagli amministratori risposte scarse e poco credibili” Organismi di vigilanza che declinano ogni responsabilità, sindaco Secondi che distribuisce responsabilità a tutti i soci di SOGEPU, come se anche chi ha lo 0,005% contasse nei fatti come chi detiene il 91% della partecipata. CDA che non trova il modo di rispondere alle richieste dei lavoratori, non andando oltre generiche rassicurazioni, mentre si è parlato di un nuovo ricorso per annullare l’aggiudicazione della gara. Di certo c’è che nessuno di loro si è mai accorto o ha mai sollevato dubbi prima di ora sulla gestione degli enormi introiti milionari di SOGEPU derivanti, negli ultimi 11 anni, dai conferimenti nella discarica di proprietà comunale, sulle consulenze, sponsorizzazioni e contributi assegnati dall’ex AU Goracci in autonomia, fino ad un massimo di 100.000€ a volta. Il fatto che il gruppo di Castello Cambia da otto anni abbia portato regolarmente in Commissione Controllo e Garanzia,in Consiglio comunale e all’attenzione dell’opinione pubblica queste scelte gestionali, i dati del Bilancio , i rapporti economico finanziari pieni di criticità tra Sogepu e Sogeco pare sia stato dimenticato da tutti, come se tutti venissero da Marte. L’ex sindaco Bacchetta si è assunto la responsabilità politica di aver scelto e mantenuto il sig.Goracci per oltre 9 anni a guida di SOGEPU, e di aver portato in Consiglio la costituzione di SOGECO lasciando il 51% al socio privato, l’ ECOCAVE di Granieri: ma oggi che la costituzione di questa società è sotto l’occhio della magistratura non ci dice come intenda onorare tali responsabilità. E l’attuale sindaco, sotto lo sguardo beffardo di un Goracci presente in aula, sostenitore della sua campagna elettorale nonchè da anni compagno di partito, non risponde alla mia richiesta di costituirsi parte civile nel processo, per ottenere un risarcimento dell’evidente danno morale per la città e per gli eventuali danni materiali inferti alla partecipata SOGEPU, ai suoi bilanci e ai suoi lavoratori. Lavoratori che finalmente hanno potuto far sentire la propria voce alla città e squarciare il velo dell’ omertà sull’effettiva situazione: mancanza di liquidità che li ha costretti alla rinuncia ad alcune indennità , mezzi definiti “obsoleti”, disorganizzazione e carichi di lavoro sempre più pesanti a livello anche manuale. Sembra proprio che i “paradisi operativi” annunciati che dovevano generarsi con la vittoria dell’appalto da 350 mln siano solo per chi, utilizzando la propria posizione, ha ottenuto contratti dirigenziali da 126.000€ l’anno nella nuova società SOGECO, mentre SOGEPU ha accumulato milioni di debito.
Nell’ ambito delle manifestazioni collegate alla giornata del 25 novembre in ricordo della violenza femminile, il club Inner Wheel di Città di Castello ha organizzato un evento di grande importanza con il patrocinio del Comune di Città di Castello. Lunedi mattina alla presenza di tantissimi studenti delle Scuole Superiori di Città di Castello si è parlato della condizione femminile in Afghanistan. Dopo l’ introduzione della Presidente Luisa Felici Faloci presentata dalla moderatrice dell’evento, Alessandra Chieli, ha portato i suoi saluti la Past Presidente del Consiglio Nazionale Alessandra Colcelli Gasperini, la Governatrice dell’Inner Wheel del distretto 209 Chiara Buccini e di seguito l’assessore Letizia Guerri che ha sottolineato l’importanza delle giornata e dell’intervento delle varie associazioni preposte alla causa della violenza di genere. Il pubblico presente è stato catturato dai racconti e dalle immagini dei relatori Giuseppe Battiston, giornalista, freelance che ha proposto un excursus storico di grande significato sull’Afghanistan. È stata presentata una testimonianza raccolta a Lione di una ragazza afghana che ha raccontato in breve la sua esperienza. È venuta poi la volta di Beatrice Tascini operatrice umanitaria che ha coinvolto la platea con la sua esperienza di vita e umanità. Laura Salvinelli fotogiornalista che che ha coinvolto con le immagini molto forti di guerra, donne e violenza….un binomio che spesso si collega in tanti paesi del mondo. L ‘intervento di conclusione della mattinata è stato quello di Raffaela Baiocchi ginecologa responsabile della maternità di Emergency che è andata per la prima volta in Afghanistan nel 2007. La sua esperienza ha toccato molte storie di vita vissuta che ci hanno fatto conoscere la realtà del paese con un governo dittatoriale. Il pubblico, molto attento, ha rivolto poi alcune domande ai relatori che hanno cercato di chiarire più possibile la situazione odierna.
Bullismo, baby gang e violenza di genere sono fenomeni in aumento anche nel nostro territorio. Si manifestano attraverso diverse forme di violenza, ma sono spesso accomunati e originati da situazioni di disagio familiare o sociale o dalla mancanza di un contesto valoriale, oltre che dall’assenza di modelli di riferimento positivi. Risulta evidente la necessità di un approccio integrato a tali devianze, di un sistema educativo che coinvolga e valorizzi le dimensioni emotiva e relazionale, di una strategia di intervento basata su un’attenta analisi e comprensione delle problematiche alla base dei fenomeni. Di queste tematiche se ne parlerà giovedì 28 novembre 2024, dalle ore 17 alle 19, presso la sede dell’Università degli Studi Link, Via Carlo Marx 20, Cerbara di Città di Castello, al seminario dal titolo “La parabola della violenza adolescenziale tra bullismo, baby gang e violenza di genere”, promosso dalla Fondazione Villa Montesca e dal Comune di Città di Castello nell’ambito del progetto “Il futuro è qui” – di cui al Fondo Nazionale Politiche Giovanili 2022 – Intesa n.77/2022”. L’evento sarà introdotto da Riccardo Mancini, Presidente della Fondazione Villa Montesca, e moderato da Maria Rita Bracchini, Vicedirettrice di Villa Montesca. Tra i relatori, Nicola Ferrigni, Professore Associato di Sociologia presso la Link Campus University di Roma, parlerà dell’effetto branco tra bullismo e baby gang, mentre Marica Spalletta, Professoressa Associata di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso la stessa università, affronterà il tema della violenza di genere e del bullismo, con un focus sulle narrazioni e gli stereotipi nelle serie televisive. L’evento è aperto a genitori, insegnanti e educatori, e chiunque interessato ad approfondire le questioni legate alla violenza adolescenziale e alla promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (secondo recenti dati Unicef, il 65% dei giovani ha dichiarato di essere stato vittima di violenza, con il 63% che ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo. Inoltre, circa 120 milioni di ragazze sotto i 20 anni nel mondo hanno subito qualche forma di abuso sessuale). L’evento si inserisce nel quadro della manifestazione “Una luce sui diritti”, promossa da Unicef – Comitato Umbria nell’Alta Valle del Tevere umbra in occasione del 50° anniversario della nascita di Unicef Italia.
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