Home Blog Page 23

Umbertide aderisce a “Una luce sui diritti”, a “Il gomitolo dei diritti” e all’iniziativa “Go Blue” per la giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza


Nella serata di giovedì 20 novembre la Rocca si illuminerà di blu per ricordare i diritti dei bambini e degli adolescenti

Anche quest’anno l’UNICEF – Comitato Umbria promuove nell’Alta Valle del Tevere umbra la manifestazione “Una luce sui diritti”, in programma dal 20 novembre, Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, fino al 19 dicembre 2025. La manifestazione per questa edizione sarà affiancata anche dall’iniziativa “Il Gomitolo dei Diritti” (dal 20 al 28 novembre).
L’evento “Una luce sui diritti” è organizzato in collaborazione con le Amministrazioni comunali, le Scuole e i servizi per l’infanzia, enti e istituzioni, associazioni e società sportive del territorio, in un percorso condiviso volto a sensibilizzare le comunità locali sui diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti.

Il Comune di Umbertide, in particolare, aderisce con convinzione al progetto nazionale UNICEF e ANCI “Go Blue”, illuminando di blu, nella serata di giovedì 20 novembre, uno dei torrioni della Rocca.
Un gesto simbolico, ma dal profondo valore, che intende ribadire come l’intera città abbia a cuore i diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti. La data del 20 novembre segna inoltre il 36° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: un documento fondamentale che, pur essendo il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo, non trova ancora oggi piena applicazione in molti Paesi.
 

L’Amministrazione comunale di Umbertide, da sempre attenta, vicina e solidale rispetto a questi temi, intende con questo gesto dare ancora una volta rilievo e visibilità ai diritti dei più piccoli, affinché non passino inosservati ma diventino occasione di riflessione, partecipazione e responsabilità collettiva.
Aderire a “Go Blue” rappresenta un’importante opportunità per sensibilizzare la cittadinanza e per ribadire la volontà delle istituzioni di dare seguito agli impegni derivanti dai principi sanciti nella Convenzione ONU, ricordando il ruolo cruciale che i Comuni svolgono nella promozione e nella tutela dei diritti dei minorenni.
L’iniziativa “Go Blue” si inserisce nel più ampio Programma UNICEF “Città amiche dei bambini e degli adolescenti”, un percorso volto a promuovere politiche locali che pongano i diritti dei più giovani al centro delle scelte e delle azioni quotidiane.

Tra le iniziative previste nel calendario “Una Luce sui Diritti” trova spazio anche “Il Gomitolo dei Diritti”, un progetto educativo dal forte valore simbolico, promosso dalla Cooperativa ASAD e coordinato da Monica Nanni, in programma dal 20 al 28 novembre 2025. Il progetto coinvolge numerosi servizi educativi e aggregativi dell’Alta Valle del Tevere: per il Comune di Umbertide parteciperanno il Centro di Aggregazione “Lucignolo”, il Centro di Aggregazione Youspa e il Centro Diurno per minori “Bangherang”. Insieme a loro ci saranno il Centro Aggregativo Gimogiù del Comune di San Giustino e i servizi educativi privati della Cooperativa ASAD nei Comuni di Montone, Lisciano Niccone e nella Scuola dell’Infanzia Paritaria di Pistrino (Citerna), oltre ai nidi della cooperativa presenti nei territori coinvolti.


Il progetto ruota attorno all’idea di un gomitolo unico che simboleggia l’unità, la continuità e la forza dei diritti dei bambini. Questo gomitolo viaggerà simbolicamente tra tutti i centri, creando una narrazione condivisa attraverso tre passaggi suggestivi: il lancio del gomitolo su una barchetta di carta nel fiume Tevere, simbolo dei diritti che scorrono attraverso i territori; il volo del gomitolo appeso a un palloncino, a richiamare la libertà di espressione; il viaggio del gomitolo trasformato in aereo di carta, che rappresenta il diritto alla scoperta e al movimento.
Ogni centro proporrà ai bambini attività dedicate, come laboratori artistici e creativi, giochi educativi e momenti di confronto.
Il percorso si concluderà un evento pubblico finale, con la presentazione dei lavori realizzati e la proiezione del video conclusivo, in presenza di famiglie, servizi e comunità.
“Il Gomitolo dei Diritti” rientra nel calendario della manifestazione “Una Luce sui Diritti”, patrocinata da UNICEF, e rappresenta inoltre un passo avanti nel rafforzare la collaborazione tra i servizi educativi e sociali dei Comuni di Umbertide e San Giustino, insieme alle realtà educative private dell’Alta Valle del Tevere.

Questa la dichiarazione congiunta del Vicesindaco Annalisa Mierla e dell’Assessore ai Servizi Sociali e alle Pari Opportunità, Lara Goracci: “Proprio oggi, mentre presentiamo il progetto UNICEF ‘Una Luce sui Diritti’, il gravissimo episodio di omofobia accaduto ci chiama ancora una volta a riflettere su cosa significhi realmente ‘diritto’ e ‘luce’. E così quella scritta su un palo non è altro che un’ombra. Il nostro impegno è accendere la luce su ogni forma di discriminazione, bullismo e linguaggio d’odio. La luce che accendiamo oggi non deve illuminare solo i diritti astratti, ma deve illuminare i volti e le vite reali, come quella del bambino offeso, garantendogli il diritto fondamentale di crescere libero e sereno. Siamo tutti chiamati a essere quella Luce: genitori, insegnanti, istituzioni, cittadini. In altre parole, facciamo parte attiva di quella ‘comunità educante’ che tutti i giorni cerchiamo, talvolta invano, di realizzare. Il primo dei diritti è il diritto al rispetto.”

“In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – proseguono il Vicesindaco Mierla e l’Assessore Goracci -, il nostro Comune rinnova con convinzione la propria adesione e vicinanza alla manifestazione ‘Una luce sui diritti’, ‘Il Gomitolo dei Diritti’ e all’iniziativa ‘Go Blue’, un gesto semplice ma fortemente significativo. Desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento ad Angela Monaldi, responsabile UNICEF per l’Alta Valle del Tevere, a Iva Catarinelli, presidente del Comitato UNICEF Umbria del Comitato Italiano per l’UNICEF, e a Monica Nanni, volontaria UNICEF che coordinerà la manifestazione ad Umbertide e nei Comuni limitrofi, per l’impegno e la dedizione con cui portano avanti questo importante progetto di sensibilizzazione. Vorremmo cogliere l’occasione anche per ricordare Guida Cecchetti Sciurpa, volontaria UNICEF che per molti anni ha rappresentato un punto di riferimento prezioso per la nostra comunità. Con il suo impegno costante, la sua dedizione e il suo entusiasmo ha sostenuto numerose iniziative e manifestazioni, portando avanti con grande cuore il lavoro dell’UNICEF sul nostro territorio.”


Angela Monaldi, responsabile UNICEF per l’Alta Valle del Tevere, ha aggiunto: “La manifestazione ‘Una luce sui diritti’, promossa dal Comitato UNICEF regionale Umbria è nata proprio ad Umbertide nel 2021 ed oggi, giunta alla sua quinta edizione, vede coinvolta la comunità intera dell’Alta Valle del Tevere. Non solo, quest’anno vi ha aderito anche l’Istituto Comprensivo di Allerona (Terni), unendo così due estremi geografici della nostra Regione per l’obiettivo comune di far conoscere e praticare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Convenzione ONU. L’evento ha il patrocinio della Regione Umbria, degli otto Comuni, di enti ed istituzioni e la partecipazione attiva delle scuole e servizi per l’infanzia e adolescenza, oratori, associazioni e società sportive del territorio, convinti che per crescere bene un bambino sia necessaria la cura e l’attenzione della comunità intera. Bambine/i, adolescenti, veri protagonisti della manifestazione si fanno essi stessi promotori, assieme agli adulti, dei diritti dell’infanzia a livello locale e globale. Il calendario del programma prevede infatti una serie di attività ed eventi tesi a mettere in luce e a praticare i principi della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Grazie a GO BLUE , iniziativa nazionale di UNICEF-ANCI, il 20 sera, nella giornata internazionale dei diritti per l’infanzia, la nostra vallata si colorerà di blu. I Comuni infatti illumineranno di blu torri civiche, campanili o monumenti significativi di ogni cittadina. Un bel gesto per sensibilizzare tutti sui diritti dell’infanzia e rinnovare l’impegno delle amministrazioni comunali verso l’adozione di politiche che garantiscano la piena attuazione della Convenzione ONU. Ringrazio i tanti che hanno accolto lo spirito della manifestazione e hanno collaborato attivamente alla sua realizzazione”.

Commenti

Moira Lena Tassi: quando l’arte diventa un NO potente alla violenza

0

Il Centro Culturale Sant’Anna e il gruppo dell’Aperitivo Letterario di Deruta presentano un doppio appuntamento di forte rilevanza sociale ed emotiva. L’iniziativa, pensata per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, crea un ponte potente tra arte, storia e narrazione dando spazio a storie di abuso, coraggio e riscatto femminile.
La mostra: Moira Lena Tassi – Rileggere la Storia
Dal 20 al 27 novembre, negli spazi del Centro Culturale Sant’Anna (Borgo Garibaldi), sarà esposta la nuova selezione di opere della poliedrica artista tifernate Moira Lena Tassi, da anni attiva a Bologna e da sempre attenta ai temi sociali.
Il percorso espositivo ruota attorno a figure femminili storiche  – da Artemisia Gentileschi a Beatrice Cenci – simboli universali di lotta contro l’oppressione,  che l’artista reinterpreta con uno sguardo profondamente contemporaneo.
L’urgenza del presente nell’arte di Tassi
in “Susanna e i Vecchioni. Ieri e Oggi”
Un’opera di intensa denuncia sociale che attualizza il celebre episodio biblico. Il volto di Susanna, segnato da disgusto e ribellione, trasforma il pudore antico in un gesto di autodifesa. La tecnica mista – olio su collage di articoli di cronaca presi nel web riguardanti violenze e femminicidi – lega la narrazione sacra alla dolorosa realtà odierna. I Vecchioni, ridotti a sagome oscure, incarnano una violenza che attraversa i secoli.
Nel dipinto ad olio “Maddalena. Le Scarpe Rosse”
Ispirato alla Maddalena penitente di Elisabetta Sirani, l’artista conserva la posa originaria ma ne ribalta il significato. Il crocefisso lascia il posto a uno smartphone: la santa diventa una donna moderna che scatta un selfie. Attorno a lei, simboli della femminilità contemporanea – una borsa, un rossetto, – e soprattutto le scarpe rosse, emblema internazionale della lotta contro la violenza di genere. Una Maddalena che si fa icona di forza e autoaffermazione.
Nell’ opera pittorica “Beatrice. No Violence”,
Partendo dal ritratto attribuito a Ginevra Cantofoli, Tassi restituisce allo sguardo di Beatrice Cenci un’intensità drammatica. L’inserimento materico della iuta grezza diventa supporto per messaggi attuali e perentori: “NO VIOLENCE”, contro ogni abuso, e “MARETERRA GREEN”, richiamo alla sostenibilità e alla cura del pianeta.
La serata evento con narrazione, musica e performance: Lunedì 27 novembre, dalle 19:00, il dialogo tra arte e impegno civile si sposterà sul palco con un doppio momento di approfondimento:
Presentazione letteraria
Sabrina Sabatta presenterà il suo libro d’esordio E poi mi sono scelta, un volume breve ma potentissimo, ispirato a una storia vera. In dialogo con l’educatrice e scrittrice up-lit Lisa Bresciani, l’autrice ripercorrerà la vicenda di Maria, esempio emblematico della difficoltà di essere credute e dell’importanza di rompere il silenzio.
Performance artistica
La serata si chiuderà con Artemisia: Oltre la violenza, un’intensa azione scenica di Moira Lena Tassi. Accompagnata dal Maestro Paolo Celani al pianoforte, l’artista offrirà una performance simbolica e potente della testimonianza di Artemisia Gentileschi durante il processo per stupro.

Commenti

Città di Castello: tutti gli eventi culturali dal 20 al 23 novembre

Gli eventi culturali 20-23 novembre. Teatro come “terapia” al via a Città di Castello, laboratori di “teatroterapia” per promuovere il benessere psico-fisico e relazionale, creare connessioni umane e comunitarie tra bambini, giovani, adulti e anziani ed utilizzare il teatro come strumento per affrontare emozioni, memorie, relazioni, resilienza. Il progetto, “BenEssere Teatro Festival” verrà illustrato presso la scuola di musica G.Puccini.

L’auditorium della scuola comunale di Musica, “G. Puccini”, sabato 22 novembre alle ore 10, ospiterà un Open Day condotto dalla teatroterapeuta, Imma Guarasci” durante il quale verrà presentato “BenEssere Teatro Festival” in programma da gennaio ad aprile 2026, per effetto, della convenzione siglata tra FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori) e FIT (Federazione Italiana Teatroterapia) è pensato per generare un impatto positivo a più livelli. il progetto di teatroterapia per promuovere il benessere psico-fisico e relazionale, creare connessioni umane e comunitarie tra bambini, giovani, adulti e anziani ed utilizzare il teatro come strumento per affrontare emozioni, memorie, relazioni, resilienza. L’Open Day sarà anche occasione per avviare le iscrizioni al laboratorio e raccogliere eventuali adesioni e collaborazioni future. Posti limitati, per info: 348-9163758 e 346-3541510.

Presso la Biblioteca Carducci sabato 22 novembre, alle 10, si terrà l’evento organizzato dal Comitato Unicef Umbria in occasione della manifestazione nazionale “Una luce sui diritti” e dedicato alla preziosa relazione tra nonni e nipoti. Interventi di Floriana Falcinelli, docente di Pedagogia, Nicola Farenza, specialista Pediatra, Fausto Santeusanio, Presidente Comitato Provinciale UNICEF Perugia. Domenica 23 apertura proseguono invece le aperture domenicali dalle 15.00 alle 19:00 e alle 16:30 appuntamento con la piccola rassegna cinematografica “Al Cinema in Biblioteca”, dove in sala Monti Rossi, si terrà la proiezione di I 400 colpi di Francois Truffaut, Francia, 1959. Per info: 075/8523171.

Nuovo appuntamento del Circolo della Poesia giovedì 20 novembre ore 18.30 al Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati a Palazzo Bufalini dove per l’iniziativa Incontro con gli autori sarà presentato libro di poesie di Elio Mariucci: “Finestrella a ponente” ed. Luoghinteriori. Presentazione a cura di Mirko Revoyera e Simona Possenti; letture di Elio Mariucci; musiche a cura di Davide Mariucci.

Sabato 22 ore 16:30 presso l’Auditorium San Giovanni Decollato saranno presentati gli atti del convegno “Con la nostra gente, preti e popoli in Alta Valle de Tevere tra guerra e Resistenza” a cura di Andrea Czortec e Alvaro Tacchini

Mostre Pinacoteca

God Year”, mostra personale di Paolo Canevari promossa dal Comune di Città di Castello, a cura dello storico e critico d’arte Lorenzo Fiorucci. Orario 10:00-13:00 15:00-18:00

Ala Nuova: mostra ai cento anni di Leonardo Cremonini “L’enigma della quiete”, a cura di Lorenzo Fiorucci e Azalea Seratoni, Promossa in collaborazione con Archivio Leonardo Cremonini e Montrasio Arte – attraversa il lavoro, i luoghi e le amicizie di Cremonini, ripercorrendo i momenti fondamentali dagli esordi nel dopoguerra fino alla soglia del nuovo millennio.

Event Room: ultimo fine settimana per l’esposizione “Attrazione Frattale” – Fernando Garbellotto. La mostra curata da Giorgio Bonomi e Sofia Codini.

L’installazione “Riverberi (2009)”, di Valdi Spagnulo, è ospitata negli spazi esterni della Pinacoteca. L’installazione scultorea è composta da dieci elementi verticali, ciascuno alto quasi tre metri, realizzati in acciaio inox lucido, brunito e spazzolato, arricchito di inserti di plexiglass colorato e trattato.

Manica lunga: da venerdì 21 a domenica 23 la sala ospiterà la mostra storica “La resistenza algerina: dall’occupazione all’indipendenza” per scoprire testimonianze e immagini che raccontano il lungo cammino della resistenza. Sabato 22 alle ore 10:00 presso il Nuovo Cinema Castello si terrà una conferenza a cui parteciperanno figure di spicco.

Le mostre saranno visitabili 10:00-13:00 15:00-18:00

Altre Mostre
Museo diocesano: mostra “I codici musicali dell’Archivio Capitolare della Cattedrale di Città di Castello”, che espone manoscritti e libri corali contenenti le preziose musiche di Pierluigi da Palestrina e Antonio Maria Abbatini conservate nell’Archivio storico diocesano. Orario 10:00-13:00 15:00-18:00
Palazzo del Podestà: 21 novembre ultimo giorno di apertura della mostra di pittura degli artisti Ornella Baldicchi “Sguardi” e Franco Dinarelli “I paesaggi nelle terre di Plinio. Orario 16.30-20:00.

Commenti

Ultimo giorno a Palazzo del Podestà: l’arte di Baldicchi e Dinarelli in mostra fino al 20 novembre

Fino a giovedì 20 novembre nelle sale di Palazzo del Podestà, in corso Cavour, sarà possibile visitare la mostra di Ornella Baldicchi e Franco Dinarelli, che con opere ricche di colori e suggestioni invitano a compiere un viaggio tra fantasia, realtà, ricordi e tradizioni legati al proprio vissuto. Con “Sguardi”, Baldicchi propone le calde tonalità e le forme, le tinte e le superfici cristalline tipiche della sua produzione artistica. Tra colori ben orchestrati, la verticalità delle parabole, i campi coltivati, emergono gli stati d’animo femminili che anelano alla serenità. I panorami dell’artista offrono ai visitatori una composta contemplazione dei “paesaggi della sua anima”, rielaborati con la sensibilità di una pittrice nutrita di storia dell’arte sin da fanciulla. Con una fusione artistica decisamente riuscita, alle opere di Baldicchi si affiancano le suggestioni dei “Paesaggi nelle terre di Plinio” di Dinarelli, che rievocano anni dell’infanzia e della giovinezza vissuti in campagna, poco lontano dalle testimonianze archeologiche della famosa villa dove abitò Plinio il Giovane. Le opere dell’artista riproducono quell’ambiente particolare e molto stimolante, colto nei vari momenti della giornata e dell’anno, tra vibrazioni della natura ed emozionanti atmosfere. Nei dipinti di Dinarelli rivivono la perfetta armonia, la gioia, la felicità, il grande benessere interiore delle ore trascorse in quei luoghi, rimasti sempre nell’animo per tutta l’esistenza. Nei paesaggi, ma anche nei vasi con i fiori che era consuetudine disporre nella casa della gioventù, Dinarelli rievoca ricordi e sensazioni, quasi tangibili all’osservazione. A godersi il piacere di una visita, dopo giorni caratterizzati da tanta curiosità e attenzione da parte di tifernati e turisti, è stato stamattina anche l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, che ha testimoniato l’apprezzamento per il linguaggio artistico sensibile e profondo di Baldicchi e Dinarelli, congratulandosi per la qualità dell’esposizione. La mostra potrà essere ammirata nell’ultima giornata dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.

Commenti

Lama apre le porte ai giovani: nasce LUX LAB, un’oasi di creatività per ragazzi

A Lama, il Cinema Lux si trasforma in un laboratorio di idee. LUX LAB, il nuovo spazio dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni, è un luogo di incontro, studio e sperimentazione. Un progetto per coltivare talenti e passioni, in un ambiente accogliente e stimolante.

• Cosa offre?
Un ambiente accogliente dove studiare, confrontarsi e partecipare ad attività ricreative e laboratoriali, sempre accompagnati da educatori professionali.

• Quando?
Dal 25 novembre al 31 dicembre, nei pomeriggi di: MARTEDÌ-GIOVEÌ E VENERDÌ Dalle 14:30 alle 18:00

• Come partecipare?
Presentazione delle domande di ammissione al servizio “LuxLab – Spazio studio & incontro”, rivolto a ragazzi frequentanti la scuola secondaria di primo grado residenti nel territorio della Zona Sociale n.1, realizzato nel periodo 25 Novembre – 31 Dicembre.

Le domande potranno essere trasmesse da lunedì 17 Novembre 2025 fino a sabato 22 Novembre 2025 ore 11,30, utilizzando l’apposito modello allegato al presente avviso secondo una delle seguenti modalità:
– inviata via mail all’indirizzo PEC: comune.sangiustino@postacert.umbria.it (abilitata alla ricezione anche da caselle mail ordinarie);
– consegnata a mano all’Ufficio Protocollo dell’Ente (piano terra).

Tutte le informazioni e la modulistica sono disponibili sul sito del Comune di San Giustino:

www.comune.sangiustino.pg.it

oppure direttamente qui: https://www.comune.sangiustino.pg.it/…/novita_358.html

Scadenza domande:

Sabato 22 novembre, ore 11:30

Commenti

Citerna al centro del percorso rinascimentale: la Madonna di Donatello incanta anche Marky Ramone

0

Prosegue con forza la collaborazione tra Citerna, Sansepolcro, Monterchi e Castiglion Fiorentino per promuovere insieme i capolavori del Rinascimento custoditi nei nostri Musei. Un lavoro di squadra che sta attirando visitatori da ogni parte, desiderosi di scoprire un patrimonio unico concentrato in appena 40 km.

Tra gli ospiti più illustri di questi giorni anche Marky Ramone, storico batterista dei Ramones, impegnato in un itinerario alla scoperta delle nostre meraviglie artistiche.

La sua tappa a Citerna è stata uno dei momenti più significativi del tour: davanti alla splendida Madonna di Donatello, ospitata nel nostro museo, l’artista si è mostrato sinceramente affascinato, colpito dalla delicatezza e dalla potenza espressiva dell’opera.

Vedere una figura di fama mondiale emozionarsi di fronte a tanta bellezza ci ricorda quanto siamo fortunati: custodiamo tesori che continuano a stupire chiunque li incontri, anche chi proviene da mondi – come quello del rock internazionale – apparentemente lontani dal Rinascimento.

Dopo la visita a Citerna e alla Madonna di Donatello, Marky ha proseguito il suo percorso verso Monterchi, Sansepolcro e Castiglion Fiorentino, dove ha ammirato altri capolavori di Piero della Francesca e dei grandi maestri del nostro territorio.

Questa esperienza conferma ancora una volta la forza del progetto “Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana”: un percorso culturale che unisce arte, paesaggi straordinari e identità locali, valorizzando la nostra storia condivisa.

Un grazie speciale a tutti coloro che ogni giorno lavorano per rendere possibile tutto questo.

Commenti

Straordinaroi successo per la mostra di Paolo Canevari alla Pinacoteca di Città di Castello

Straordinario successo per l’inaugurazione della mostra di Paolo Canevari alla Pinacoteca di Città di Castello sabato 15 novembre. “La grande partecipazione registrata all’inaugurazione conferma quanto la cultura sia un valore condiviso e un motore di crescita per la nostra città. Accogliere un artista come Paolo Canevari nella Pinacoteca significa rafforzare ancora di più la vocazione di Città di Castello come luogo di dialogo tra Rinascimento e contemporaneità”, queste le parole del Sindaco Luca Secondi e dell’Assessore alla Cultura Michela Botteghi

Grande partecipazione di pubblico, oltre 100 le presenze, sabato 15 novembre alla Pinacoteca Comunale di Città di Castello per l’inaugurazione della mostra dedicata a Paolo Canevari, tra i più apprezzati artisti italiani contemporanei. L’esposizione, accolta con profondo interesse da critici, collezionisti, appassionati e numerosi visitatori provenienti anche da fuori regione, conferma il ruolo della città altotiberina come punto di riferimento per l’arte contemporanea internazionale. L’inaugurazione ha visto la presenza di rappresentanti istituzionali, curatori, artisti e personalità del mondo della cultura, tra cui Marco Tonelli e il professor Bruno Corà.

“La grande partecipazione registrata all’inaugurazione conferma quanto la cultura sia un valore condiviso e un motore di crescita per la nostra città. Accogliere un artista come Paolo Canevari nella Pinacoteca significa rafforzare ancora di più la vocazione di Città di Castello come luogo di dialogo tra Rinascimento e contemporaneità”, queste le parole del Sindaco Luca Secondi e dell’Assessore alla Cultura Michela Botteghi.

Il titolo della mostra, “God Year”, riprende ironicamente il nome e il logo di una celebre industria di pneumatici, evocando al tempo stesso l’idea di Giubileo e di rinnovamento spirituale. In Umbria, terra di santi e di spiritualità, questo riferimento acquista un valore amplificato: la mostra si muove sul confine tra sacro e profano, fede e consumo, materia e spirito, elementi costitutivi della poetica di Canevari:le opere poste in dialogo con i capolavori della collezione rinascimentale, costruiscono un percorso immersivo in cui la materia, privata della sua funzione originaria, si carica di nuove valenze simboliche. Ogni sala della Pinacoteca diventa un luogo di meditazione sul rapporto tra arte, storia e contemporaneità, dove il linguaggio dell’artista offre una nuova lettura del patrimonio e restituisce al pubblico una rinnovata percezione del museo

L’esposizione fa parte del Piano Mostre 2025 del Comune di Città di Castello, nell’ambito del quale si sono avvicendati negli spazi del museo Giulia Napoleone, Claudio Verna, Ferdinando Garbellotto ed è ancora visitabile Leonardo Cremonini, e si svolge negli spazi rinascimentali di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, luogo simbolico della città tifernate, custode di alcuni tra i massimi capolavori del Rinascimento italiano: da Luca Signorelli a Raffaello Sanzio, da Lorenzo Ghiberti a Luca della Robbia. È proprio il dialogo tra contemporaneità e memoria storica il cuore del progetto: le sculture, le installazioni e le performance di Canevari si confrontano con la stratificazione culturale del museo, generando un cortocircuito visivo e concettuale che invita a interrogarsi sul nostro presente.

Paolo Canevari (Roma, 1963) è tra gli artisti italiani di maggiore rilievo internazionale. La sua ricerca attraversa scultura, disegno, video e installazione, con un linguaggio simbolico che affronta i temi della religione, del mito e del consumismo globale. Negli anni Novanta adotta la gomma e lo pneumatico come materiali d’elezione, trasformandoli in strumenti di riflessione estetica e politica. Ha esposto in numerose istituzioni e manifestazioni internazionali, tra cui la 52ª Biennale di Venezia (2007) e il MoMA di New York, che nel 2008 ha acquisito la sua opera “Bouncing Skull”.

Tra le principali mostre personali si ricordano “Nobody Knows” (Centro Pecci, Prato, 2010, a cura di Germano Celant), “Odi et Amo” (GNAM, Roma, 2010) e “Materia Oscura” (Galleria d’Arte Moderna “G. Carandente”, Spoleto, 2020)

La mostra sarà visitabile fino il 15 febbraio nei seguenti orari: dal martedì alla domenica 10:00-13:00, 15:00 18:00

Commenti

Cesvol Umbria Ets, un logo “speciale” contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale dell’ONU per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne.

In occasione di tale ricorrenza, in segno di adesione all’iniziativa il Cesvol Umbria Ets modificherà il proprio logo.

Un gesto che il Centro servizi per il volontariato umbro ha scelto di adottare per la prima volta alcuni anni orsono e che ha puntualmente sempre riproposto da allora in poi, non come mero atto formale ed ancor meno come pura scelta estetica, ma al contrario come sintetica rappresentazione di una precisa scelta di campo da tradurre in azioni concrete.

Perché un logo non è un’immagine asettica, non è solo un elemento grafico, ma un vero e proprio tratto identitario. Se si muove da tale certezza, si comprende appieno come modificare un logo (ovvero il simbolo che caratterizza un’organizzazione) rappresenta da un lato una scelta forte che denota consapevolezza della rilevanza della tematica per la quale si è deciso di effettuarla e dall’altro un’assunzione di responsabilità da tradurre in un impegno a rendersi soggetto attivo per tutte quelle azioni che possano contribuire ad un’autentica battaglia di civiltà.

Dal 24 al 30 novembre un logo “ad hoc” identificherà così il Cesvol Umbria Ets, che coglie l’occasione della“Giornata” per ribadire una volta di più la propria assoluta disponibilità a collaborare con tutti i soggetti pubblici o privati concretamente impegnati (sul fronte dell’informazione, della sensibilizzazione, della raccolta fondi ecc.) sul tema del contrasto alla violenza contro le donne.

Un’immagine per qualche giorno, insomma, per rappresentare un impegno di ogni giorno.

Commenti

Ad Anteprima Sport Bini e Spillantini della Dukes Basket Sansepolcro

Torna Anteprima Sport. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi Bini e Guglielmo Spillantini della Dukes Basket Sansepolcro

Commenti

AREZZO – Dal 22 novembre all’8 dicembre 2025 la sesta edizione di “Amare è un’altra cosa”, mostra collettiva d’arte contemporanea contro la violenza di genere

0

La mostra coinvolge oltre sessanta artisti provenienti da Italia, Spagna, Stati Uniti e Ungheria, che propongono opere eseguite con vari stili, tecniche e soggetti.

Sabato 22 novembre 2025, alle ore 17, è prevista l’inaugurazione della mostra con l’intervento dello storico dell’arte Andrea Baffoni.

“La frase che dà il titolo alla collettiva è un’espressione comune che suggerisce che l’amore è un’esperienza profonda e intensa, qualcosa di unico e speciale che va oltre le parole e le azioni – sottolineano gli organizzatori. – È importante riconoscere che la violenza non è mai accettabile, che sia materiale, psicologica o economica, e che può avere conseguenze negative gravi sulla salute fisica e mentale di chi la subisce”.     

Martedì 25 novembre, nel giorno in cui si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”alle ore 16,30 ci sarà uno sketch teatrale in atto unico dal titolo “Voce spezzata” a cura del gruppo Gli esonerati. Sarà presente la scrittrice e poetessa perugina Lolita Rinforzi, fondatrice del premio internazionale “Pensieri creativi – Città di Assisi”, che presenterà le sue opere letterarie.

“Amare è un’altra cosa” sarà visitabile, a ingresso libero, dal lunedì al venerdì con orario 16-19,30. Sabato e domenica apertura dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. 

AREZZO – Dal 22 novembre all’8 dicembre 2025 l’associazione culturale Art-Ecò organizza la sesta edizione di “Amare è un’altra cosa”, mostra collettiva d’arte contemporanea contro la violenza di genere. Quest’anno l’evento è allestito negli affascinanti spazi del centro d’arteRosy Boa di via Cesalpino 29, ad Arezzo. 

La mostra coinvolge oltre sessanta artisti provenienti da Italia, Spagna, Stati Uniti e Ungheria, che propongono opere eseguite con vari stili, tecniche e soggetti.

Sabato 22 novembre 2025, alle ore 17, è prevista l’inaugurazione della mostra con l’intervento dello storico dell’arte Andrea Baffoni.

“La frase che dà il titolo alla collettiva è un’espressione comune che suggerisce che l’amore è un’esperienza profonda e intensa, qualcosa di unico e speciale che va oltre le parole e le azioni – sottolineano gli organizzatori. – È importante riconoscere che la violenza non è mai accettabile, che sia materiale, psicologica o economica, e che può avere conseguenze negative gravi sulla salute fisica e mentale di chi la subisce”.     

Martedì 25 novembre, nel giorno in cui si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”alle ore 16,30 ci sarà uno sketch teatrale in atto unico dal titolo “Voce spezzata” a cura del gruppo Gli esonerati. Sarà presente la scrittrice e poetessa perugina Lolita Rinforzi, fondatrice del premio internazionale “Pensieri creativi – Città di Assisi”, che presenterà le sue opere letterarie.

“Amare è un’altra cosa” sarà visitabile, a ingresso libero, dal lunedì al venerdì con orario 16-19,30. Sabato e domenica apertura dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. 

Commenti

“Notes in Duo”: il clarinetto di Pietro Tagliaferri e il pianoforte di Francesco Attesti in concerto a Sansepolcro

Sansepolcro si prepara ad accogliere un appuntamento musicale di grande prestigio: sabato 22 novembre alle ore 17.00, presso l’Auditorium Santa Chiara, andrà in scena “Notes in Duo”, concerto che vede protagonisti due artisti di livello internazionale, Pietro Tagliaferri al clarinetto e Francesco Attesti al pianoforte.

Un’occasione unica per ascoltare dal vivo due musicisti che, pur con percorsi differenti, condividono un approccio artistico fatto di profondità interpretativa, ricerca sonora e intensa attività concertistica in Italia e nel mondo.

I PROTAGONISTI

Pietro Tagliaferri, diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza, ha perfezionato i suoi studi all’Accademia Chigiana di Siena e all’Accademia Internazionale di Biella. Musicista eclettico, vincitore di concorsi nazionali e internazionali, alterna l’attività concertistica come solista e camerista a quella di compositore, arrangiatore, direttore artistico e regista musicale. Ha collaborato con importanti istituzioni come la Filarmonica della Scala, Mediaset e SKY, ed è docente di clarinetto presso il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza.

Accanto a lui, il pianista Francesco Attesti, tra gli interpreti contemporanei più apprezzati del repertorio romantico e del primo Novecento. Nato a Cortona, ha studiato con i più grandi maestri del panorama pianistico internazionale, tra cui Sergio Perticaroli, e ha all’attivo oltre 1000 concerti in più di 40 Paesi. Artista dal tocco raffinato e dalla profondità espressiva riconosciuta, ha inciso numerosi album per etichette internazionali e collaborato con compositori contemporanei di primo piano.

UN DIALOGO MUSICALE RAFFINATO

Il concerto “Notes in Duo” proporrà un percorso musicale coinvolgente, che attraversa epoche e linguaggi diversi, esaltando il dialogo raffinato tra clarinetto e pianoforte: un incontro di colori, timbri e atmosfere che il pubblico potrà vivere in un ambiente raccolto e suggestivo come l’Auditorium Santa Chiara.

INFORMAZIONI: Ingresso unico: €10 – Prenotazioni e informazioni: +39 328 7231102

Commenti

Sansepolcro presenta la mostra “Com’eri vestita?”

Un percorso per smontare stereotipi e colpevolizzazioni legate alla violenza di genere

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Sansepolcro in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, apre al pubblico la mostra tematica “Com’eri vestita?”, visitabile dal 22 al 30 novembre in Via XX Settembre al civico 57.

L’esposizione, curata dai componenti del Consiglio Comunale dei Giovani, in collaborazione con l’Assessorato e la Commissione alle Pari Opportunità del Comune di Sansepolcro, propone un’indagine visiva potente e diretta su aspettative, giudizi e pregiudizi che ancora oggi accompagnano la narrazione della violenza sessuale.

Un progetto che nasce per ribadire un messaggio fondamentale: “l’abito non deve essere una scusa”. Nessuna donna, mai, può essere ritenuta responsabile della violenza subita.

La mostra invita i visitatori a confrontarsi con uno dei più radicati stereotipi della cultura contemporanea, il giudizio sul modo di vestire, per comprendere quanto esso sia parte di un meccanismo di colpevolizzazione che ferisce non solo le vittime, ma l’intera comunità. Attraverso immagini, ricostruzioni e suggestioni visive, il percorso espositivo sollecita consapevolezza, empatia e responsabilità.

L’iniziativa rientra nel calendario degli appuntamenti che Sansepolcro dedica ogni anno al 25 novembre, insieme ad altri momenti dedicati a questa importante e spesso tragica ricorrenza.

Orari della mostra:

• Orario settimanale: 16:00 – 19:30

• Orario feriale: 10:30 – 12:30 / 16:00 – 19:30 / 21:00 – 23:00

Il Comune invita cittadini, scuole e associazioni a visitare la mostra e a partecipare agli eventi previsti.

Solo attraverso conoscenza, dialogo e responsabilità condivisa è possibile costruire una comunità più consapevole e più sicura per tutte e per tutti.

Commenti

La simbiosi industriale: quando la sostenibilità diventa competitività

0

L’Alta Valle del Tevere al centro del progetto europeo INSET: imprese, istituzioni e territori insieme per sviluppare la simbiosi industriale. A Città di Castello l’evento promosso da Sistemi Formativi Confindustria

Si è svolto martedì 18 novembre, a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio di Città di Castello, il workshop “La simbiosi industriale: quando la sostenibilità è competitività”, organizzato da Sistemi Formativi Confindustria in collaborazione con la Fondazione Progetto Valtiberina e con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello. Un appuntamento molto partecipato che ha riunito imprese, amministratori, professionisti e realtà territoriali attorno a uno dei temi più strategici per l’innovazione sostenibile: la simbiosi industriale.

L’iniziativa rientra nel programma del progetto europeo INSET – Industrial Symbiosis for Enterprises and Training, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+, e coordinato dall’Università di Strasburgo, con l’obiettivo di trasferire competenze, strumenti e metodologie utili ad accompagnare imprese e territori nella transizione verso modelli produttivi più circolari ed efficienti.

Dopo i saluti istituzionali della mattinata, il workshop si è sviluppato attraverso interventi tecnici e momenti di confronto dedicati a competenze, casi studio e prospettive di sviluppo locale.

Tra i contributi più significativi quello di Paola Previdi, CEO di Sistemi Formativi Confindustria, che ha offerto una definizione chiara della simbiosi industriale e del ruolo che la Valtiberina può giocare in questo percorso. «Il progetto INSET è un progetto finanziato dalla comunità europea e tratta il tema oggi attualissimo della simbiosi industriale. Che cosa intendiamo per simbiosi industriale? È la capacità delle aziende di utilizzare al meglio il proprio sistema produttivo, riprendendo ciò che avviene negli organismi viventi: i sottoprodotti di una risorsa diventano un’opportunità per un’altra. Ci troviamo in Valtiberina perché è un contesto con peculiarità uniche, con una consapevolezza avanzata sulla sostenibilità come leva per una crescita integrata del territorio e delle comunità, che può essere già preparata per avviare un primo caso di simbiosi industriale . Il tema è strategico e la grande partecipazione di oggi dimostra quanto forte sia l’interesse a proseguire i ragionamenti, partendo da competenze solide, ben presenti nel territorio».

Sul ruolo del mondo imprenditoriale è intervenuto Claudio Bigi, Presidente di Confindustria Altotevere e AD di ERM Group. «L’Altotevere deve essere un esempio per altri territori della nostra Nazione. È fondamentale la volontà di imprenditori attenti alla sostenibilità e alla simbiosi industriale. Oggi abbiamo un punto di partenza importante, ma serve un ulteriore passo avanti. Ci sono già casi in Italia e abbiamo affrontato questo tema anche a livello territoriale: l’iniziativa di oggi può dare un impulso decisivo allo sviluppo della simbiosi industriale nell’Altotevere».

Ampio spazio anche allo sguardo delle istituzioni e ai percorsi di sviluppo condivisi tra pubblico e privato. Marta Pasqualini, Direttrice Generale della Fondazione Progetto Valtiberina, ha ricordato il valore strategico del tema per tutta la vallata: «Fondazione Progetto Valtiberina è lieta di sostenere questa iniziativa. Parlare di simbiosi industriale significa immaginare nuovi modelli di sviluppo economico che siano circolari e sostenibili. In Vallata abbiamo bisogno di trovare spunti di riflessione e nuove strade che portino benessere al territorio e che siano allo stesso tempo eque, sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale. Per questo la nostra Fondazione è accanto agli imprenditori della Vallata: per costruire insieme un nuovo modo di intendere lo sviluppo territoriale».

Nel suo saluto, il sindaco di Città di Castello Luca Secondi ha sottolineato la dimensione comunitaria della simbiosi industriale: «Quando si parla di simbiosi si parla della necessità dell’uno per l’altro, e nel mondo economico questo diventa un elemento aggregante. L’incontro di oggi lega la simbiosi al tema dell’economia circolare e quindi a uno sviluppo virtuoso e sostenibile in tutte le sue dimensioni, dall’ambiente al sociale. In questa dinamica l’interesse comune coinvolge anche le istituzioni, che per loro natura rappresentano l’interesse collettivo. L’idea emersa qui oggi è quella di una reciproca interdipendenza che diventa lavoro condiviso per una crescita collettiva».

La giornata è proseguita con contributi tecnici – tra cui quelli di Ivana RussielloEnzo FalociLuca Marrucci – e con i tavoli di lavoro dedicati alla progettazione di possibili percorsi di simbiosi industriale replicabili nell’Alta Valle del Tevere. La grande partecipazione al workshop conferma l’interesse crescente del territorio verso modelli produttivi basati sulla riduzione degli sprechi, sul riutilizzo delle risorse e sulla cooperazione tra imprese, comunità e istituzioni. Un percorso che il progetto europeo INSET e i partner coinvolti continueranno a sostenere nei prossimi mesi con attività formative, strumenti operativi e momenti di confronto dedicati.

Commenti

Sansepolcro celebra il 25 novembre: “L’amore è possibile, ma non a tutti i costi”

Iniziativa del Comune per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Comune di Sansepolcro, attraverso l’Assessorato e la Commissione alle Pari Opportunità, promuove un incontro pubblico dal titolo “L’amore è possibile, ma non a tutti i costi”, in programma martedì 25 novembre 2025 alle ore 10:00 nella Sala Consiliare di Palazzo delle Laudi.

L’appuntamento rientra nel calendario delle iniziative che ogni anno la città dedica a questa ricorrenza fondamentale, un momento di riflessione e responsabilità collettiva per contrastare ogni forma di violenza, discriminazione e abuso che ancora oggi colpisce migliaia di donne.

La mattinata si aprirà con le letture a cura dell’Associazione Laboratori Permanenti, che offriranno spunti di riflessione attraverso parole e testimonianze capaci di restituire voce, dignità e ascolto alle donne vittime di violenza.

A seguire, è previsto un confronto con gli operatori del servizio VITAMINA della Asl Toscana Sud Est, impegnati sul territorio in attività di prevenzione, supporto e presa in carico delle situazioni di fragilità.

L’iniziativa vedrà anche l’intervento dell’assessore alle Pari Opportunità Valeria Noferi, che sottolinea:

«Questa giornata non è una semplice ricorrenza, ma un impegno concreto della nostra comunità. La violenza non è un fatto privato: è una ferita sociale che ci riguarda tutti. Con questa iniziativa vogliamo riaffermare che l’amore, quello vero, non prevede controllo, prevaricazione o paura. L’amore è possibile, ma non a tutti i costi.»

Il Comune di Sansepolcro invita tutta la cittadinanza, le scuole e le realtà associative a partecipare a questo momento di dialogo e consapevolezza, perché la cultura del rispetto e della parità può crescere soltanto attraverso un’azione condivisa.

Commenti

L’assessore ai Lavori Pubblici Carletti risponde in consiglio comunale a Bellucci e Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco): “La normale viabilità sul secondo ponte della strada provinciale 105 di Trestina sarà ripristinata a breve”

“I lavori per il rifacimento del secondo ponte lungo la strada provinciale 105 di Trestina sono ripresi a partire dalla fine di ottobre e, condizioni meteorologiche permettendo, il cronoprogramma dell’intervento prevede a breve, presumibilmente entro la fine di novembre, il ripristino della normale viabilità, con la contestuale rimozione dell’impianto semaforico”. E’ quanto ha dichiarato in consiglio comunale l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti, riferendo i contenuti della comunicazione ricevuta dal Servizio Progettazione Viaria Espropri e Demanio della Provincia di Perugia per rispondere all’interrogazione di Fabio Bellucci e Rosanna Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) sullo stato del cantiere posto al chilometro 4 + 187 metri della strada provinciale 105 di Trestina. In aula il consigliere Bellucci aveva dato atto della ripresa dei lavori dopo che l’interrogazione era già stata presentata, evidenziando di aver chiesto spiegazioni sull’andamento del cantiere, che si era fermato, “perché diversi cittadini erano interessati a capire quando sarebbe finito l’intervento”. “Sul ponte adesso stanno lavorando tutti i giorni, anche quando piove, quindi, a questo punto, se c’è un cronoprogramma dell’avanzamento del cantiere, è importante darne notizia ai cittadini”, ha affermato il consigliere di maggioranza.

L’assessore Carletti ha dato lettura della comunicazione della Provincia di Perugia, ripercorrendo l’iter dell’intervento. “I lavori sono stati consegnati il 2 aprile 2025 e riguardavano il ripristino delle condizioni di integrità strutturale dei due ponti posti ai chilometri 3 + 950 metri e 4 + 187”, ha spiegato l’assessore, accennando ai “rallentamenti che si sono verificati per le numerose difficoltà operative nel realizzare la nuova soletta sul primo ponte, dettate principalmente dall’impossibilità di chiusura totale del tratto stradale, che, sebbene abbia consentito il transito anche del trasporto pubblico locale, ha comportato un raddoppio dei tempi e un incremento dei costi per la realizzazione di tale parte d’opera”.

“Anche dal punto di vista idraulico, essendo in presenza di un fosso demaniale in transito sotto l’opera, sono sopraggiunte difficoltà per il convogliamento delle acque al fiume Tevere, che hanno coinvolto, oltre ai proprietari dei campi agricoli, anche RFI, che ha dato il proprio contributo per la disostruzione di due sottopassi idraulici del rilevato ferroviario totalmente occlusi dai detriti, ma allo stesso tempo hanno determinato un ulteriore rallentamento delle opere”. “In data 24 luglio 2025, a seguito del completamento delle nuove opere – ha continuato l’assessore – è stato ripristinato il traffico a doppio senso di marcia sul ponte”. Carletti si è quindi soffermato sui lavori di demolizione del secondo ponte, segnalando come “per motivi economici sia emersa la necessità di apportare delle modifiche all’opera idraulica prevista in progetto, con l’inserimento di una condotta in acciaio in sostituzione di quella prefabbricata e la ricostruzione dei fianchi del rilevato stradale di monte e di valle, attraverso l’impiego di gabbioni speciali in grado di garantire funzioni portanti dello stesso rilevato stradale”.

Nel dare conto di un allungamento dei tempi per l’approvvigionamento dei materiali dovute a contingenze imprevedibili e della conseguente esigenza di approvare una variante al progetto che ha comportato la sospensione dei lavori dal 24 luglio 2025, Carletti ha confermato che l’azienda aggiudicataria dell’opera ha ripreso regolarmente la propria attività. “L’impresa è già presente sul posto e sta effettuando lavori di completamento della sistemazione idraulica in corrispondenza del ponte”, ha rimarcato l’assessore. Nel ringraziare della risposta, il consigliere Bellucci ha espresso soddisfazione per le modalità spedite con cui sono ripresi i lavori e il cantiere è stato avviato all’auspicata conclusione.

Commenti

Altotevere, l’esperienza di Marra: “Continuiamo a fare le cose semplici”

0

L’ex capitano, oggi assistente allenatore e preparatore atletico, ha una convinzione: “Diventeremo un grande gruppo”

Tre vittorie piene consecutive dopo le due sconfitte iniziali: il cambio di passo della ErmGroup Altotevere nel girone Bianco della Serie A3 Credem Banca ha le sue precise spiegazioni, affidate all’assistente allenatore Davide Marra, che ricopre anche il ruolo di preparatore atletico. “In queste ultime partite siamo stati molto bravi nel gestire i momenti cruciali – afferma l’ex capitano biancazzurro, ora passato nello staff tecnico – e ci siamo resi conto che in questo campionato tutte le squadre raggiungono normalmente quota 20, per cui la differenza sta da quel punto fino alla fine del set. Il nostro merito principale è stato quello di curare i particolari, perché sono essi che fanno molto spesso la differenza, specie quando le gare scorrono sul punto a punto.

Il segreto vero è allora la capacità di fare le cose semplici, riducendo il numero di errori. E in questo è consistita la nostra bravura: a Mirandola abbiamo vissuto momenti di difficoltà, però siamo stati pazienti e abbiamo rispettato le consegne, organizzandoci molto bene nella fase muro-difesa. Questo comportamento, alla lunga, ci ha ripagati”. In effetti, il risultato dei primi due set ha rimarcato i concetti sopra espressi: arrivo allo sprint con la ErmGroup sempre davanti. “Tranne una partenza nella quale ci siamo complicati la vita – spiega Marra – eravamo coscienti di quello che dovevamo fare e consapevoli di rientrare in partita. In questo periodo del campionato – lo ribadisco – è importante far bene le cose semplici per riuscire a rimanere sul punto a punto e avere l’accelerata finale”.

Il lavoro di Marra è senza dubbio mirato al perfezionamento tecnico dei singoli atleti, anche se l’aspetto mentale rimane determinante: “Essendo una squadra che comprende nel roster sia una bella fetta di vecchia guardia che elementi arrivati in estate, è fondamentale che il sottoscritto e i due tecnici, Marco Bartolini e Mirko Monaldi, condividano in pieno idee e metodologie per seguire tutti una stessa direzione e soprattutto per essere sintonizzati a livello di mentalità e di modo di pensare dal martedì alla domenica, perché poi quanto si esprime in campo è lo specchio della settimana”. Una settimana inevitabilmente intensa, perchè alle porte c’è la Negrini Cte Acqui Terme, ospite domenica prossima del palasport di San Giustino. “Arriverà qui da noi una squadra forte e attrezzata a dovere – sottolinea – che punta molto su attacco e battuta, fondamentali chiave nella pallavolo moderna. Dobbiamo concentrarci sulla nostra metacampo e tradurre in pratica le direttive della settimana al fine di crearci più opportunità possibili.

Inoltre, Favaro è praticamente a posto e Cipriani si è riaggregato da giorni: anche chi fisicamente non era in grado di dare il suo pieno contributo a causa di infortuni (e Favaro è stato davvero sfortunato), ha saputo pur sempre stare vicino alla squadra. I grandi gruppi si costruiscono anche con il sorriso e con la partecipazione della persona. C’è infine un’altra componente non secondaria: il pubblico, i tifosi e il sostegno che ci garantiscono. Li invito perciò a seguirci per vivere assieme a noi le emozioni di un’annata nella quale vogliamo essere protagonisti”.

Commenti

Usl Umbria 1, donata opera d’arte per l’Ospedale di Comunità di Città di Castello

Il dipinto, donato dall’ associazione culturale Framework, è nato da un progetto creativo collettivo sviluppato durante l’evento “Fiori in Città”

Città di Castello, 19 novembre 2025 – L’associazione culturale Framework ha donato all’Ospedale di Comunità di Città di Castello, all’interno del presidio tifernate dell’Usl Umbria 1, l’opera d’arte partecipata “L’Alba su Flora”. Il dipinto nasce da un progetto creativo collettivo sviluppato durante l’evento “Fiori in Città”, promosso dall’associazione Commercianti Pro-Centro.

La consegna è avvenuta lunedì scorso per mano di alcuni rappresentanti di Framework: i vice presidenti Riccardo Rossi e Francesco Polchi, l’art director Andrea Bacalini e l’artista Federico Martinelli. A ricevere l’opera sono stati Silvio Pasqui, direttore del Presidio ospedaliero Alto Tevere, Daniela Felicioni, direttrice del Distretto Alto Tevere, insieme allo staff dell’Ospedale di Comunità. Presente anche Valchiria Do’, amministratore unico di Farmacie Tifernati.

“Ringraziamo l’associazione culturale Framework per questa preziosa donazione – hanno dichiarato Daniela Felicioni e Silvio Pasqui – che contribuisce a rendere più accoglienti e luminose le pareti dell’Ospedale di Comunità. Un gesto che porta serenità a chi deve affrontare un periodo di cura e che testimonia quanto anche l’arte possa essere parte integrante del benessere dei pazienti. Quest’opera trasmettere un messaggio di speranza e rinascita a chi attraversa un percorso di malattia”.

“Con questa donazione vogliamo ringraziare il personale del Distretto Alto Tevere per la dedizione con cui ogni giorno si prende cura delle persone. L’arte partecipativa è la base del nostro agire, e coinvolgendo la comunità in un gesto condiviso, diventa un modo per restituire valore, vicinanza e riconoscenza. Speriamo che l’opera possa contribuire a rendere gli spazi dell’Ospedale di Comunità più accoglienti, ricordando il legame fondamentale tra comunità e servizi sanitari”, hanno dichiarato i rappresentanti di Framwork anche a nome della presidente Mirna Ventanni.

L’opera è nata dalla partecipazione della comunità. Nei laboratori artistici organizzati da Framework in piazza, cittadini di tutte le età — con particolare coinvolgimento dei più giovani — hanno contribuito alla realizzazione del dipinto utilizzando stencil e stampi vegetali. Il risultato è un paesaggio bucolico dai colori fantastici che incornicia la ninfa Flora, ritratta simbolicamente nell’istante che precede il risveglio primaverile. Fin dall’inizio l’opera è stata pensata per essere collocata in un luogo capace di trasmettere un messaggio di speranza e rinascita a chi attraversa un percorso di guarigione. Ad impreziosire la realizzazione ha partecipato anche il corniciaio Gabriele Mazzocchi, che ha donato la cornice, abbracciando pienamente la visione del progetto.

Commenti

Iniziati i lavori del percorso ciclopedonale che andra’ dal nuovo ponte sul tevere verso l’abbazia di Montecorona

Hanno preso il via pochi giorni fa i lavori per la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale che andrà dal ponte sul Tevere, recentemente posizionato all’altezza della centrale idroelettrica, verso l’Abbazia di Montecorona.
L’intervento ammonta a circa 700mila euro ed è finanziato da fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).


I lavori consistono nella realizzazione di un percorso ciclopedonale a doppio senso di marcia sulla sponda destra del Tevere, all’altezza della strada provinciale 170 che collega Umbertide con San Giovanni del Pantano.
La pista ciclopedonale sarà ricavata allargando la banchina della strada sul lato sinistro in direzione Perugia, con interventi di allargamento della sede stradale, realizzazione di massicciata e opere di finitura in modo da avere completata la pista ciclo pedonale con una larghezza utile di 2,50 metri, che affianca quella carrabile.


La delimitazione fra la pista ciclopedonale e la strada carrabile verrà effettuata posizionando delle cordolature omologate.
Oltre alla pista ciclopedonale sarà realizzato anche un attraversamento sul cosiddetto fosso del Guardengolo, che permetterà la prosecuzione del percorso verso l’abbazia di Montecorona.

“La realizzazione di questa pista ciclopedonale – hanno dichiarato congiuntamente il sindaco Luca Carizia e l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Villarini – è parte di un progetto più ampio che permetterà di spostarsi a piedi o in bicicletta dalla foce del Carpina fino all’Abbazia di Montecorona. Un percorso pensato per tutti, dai bambini nei passeggini agli sportivi, fino a chi vuole semplicemente godersi il paesaggio.”

Con questo intervento, Umbertide rafforza il proprio impegno verso una città più accessibile, inclusiva e sostenibile, un’opportunità per vivere il nostro territorio in modo più consapevole e rispettoso.

Commenti