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Al via i lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza delle strade nel capoluogo e nelle frazioni

Il Comune di Sansepolcro informa che sono partiti gli interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa in sicurezza delle strade del capoluogo e delle frazioni per l’anno 2025.

L’obiettivo dell’intervento è quello di migliorare la sicurezza e la percorribilità della rete viaria comunale, intervenendo su quei tratti di viabilità pubblica maggiormente danneggiati e che negli ultimi mesi hanno richiesto frequenti e onerosi interventi manutentivi da parte del personale comunale.

I lavori sono stati affidati alla ditta Italposa s.r.l., con sede a Forlì, e interesseranno le seguenti arterie stradali:

Via T. Nord

Via Sinj

Strada Comunale della Montagna

Via della Costituzione

Via C. Vigo

Via F. Brunelleschi

Via B. della Gatta

Via G. La Pira

L’importo complessivo delle opere ammonta a € 207.665,46 (costi per la sicurezza compresi, oltre IVA) e sarà finanziato attraverso mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti e fondi propri comunali.

La progettazione e la direzione dei lavori sono a cura dell’Ufficio Manutenzione del Comune di Sansepolcro, mentre la durata complessiva prevista per l’esecuzione delle opere è di circa 20 giorni.

“Con questi interventi – dichiara l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Marzi – prosegue l’impegno per la sicurezza e la qualità della nostra rete stradale. La manutenzione delle infrastrutture viarie è una priorità costante, sia per garantire la sicurezza dei cittadini, sia per preservare l’efficienza del patrimonio pubblico. Insieme all’impegno che riguardano le grandi opere, vedi la viabilità del secondo ponte sul Tevere, la zona industriale/commerciale di Santa Fiora e il maxi progetto del PNRR che coinvolge tutto il centro storico della città, manteniamo alta l’attenzione per quanto riguarda quei lavori ordinari e/o straordinari che sono utili a migliorare la vivibilità e la sicurezza del nostro territorio”.

Gli interventi, una volta ultimati, consentiranno di restituire alla cittadinanza strade più sicure, funzionali e durature, riducendo nel contempo i futuri costi di manutenzione ordinaria.

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Il Vizio Perugia brilla nella Guida Sushi: confermate le 3 Bacchette del Gambero Rosso

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Il ristorante Il Vizio di Corciano (Perugia) ottiene nuovamente il massimo riconoscimento nella Guida Sushi del Gambero Rosso — le Tre Bacchette — confermando la propria presenza nell’élite dei locali italiani dedicati al sushi. Questo risultato si affianca ai già conseguiti Tre Mappamondi assegnati da Gambero Rosso per la cucina etnica, riconoscimento che sottolinea la duplice anima del locale: sushi di alta scuola e un’offerta etnica creativa e di qualità. 

La proposta gastronomica de Il Vizio è guidata dallo chef Marco Gargaglia, chef perugino che ha fatto della tecnica giapponese e della contaminazione mediterranea la cifra del suo lavoro: la sintesi fra materie prime locali e metodologie orientali è fra le ragioni che hanno convinto la critica di settore a selezionare il locale fra i migliori.

La Guida Sushi del Gambero Rosso premia i locali che più hanno investito in qualità delle materie prime, tecniche di preparazione e coerenza con la cultura del sushi; Il Vizio rientra in questa categoria, riconfermando un posizionamento di vertice tra i ristoranti del Centro Italia.

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Pietro Leopoldo Innovatore: Un progetto per le Celebrazioni dei 260 anni dall’insediamento di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena come Granduca di Toscana

Laboratori Permanenti è risultata tra i vincitori del bando della Regione Toscana per le Celebrazioni dei 260 anni dall’insediamento di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena come Granduca di Toscana.

L’associazione ha presentato un progetto dal titolo PIETRO LEOPOLDO INNOVATORE volto a mettere in risalto l’operato di Pietro Leopoldo e illustrare come con la sua figura e le sue opere ogni ramo della vita e delle istituzioni sia stato rinnovato.

La Toscana di Leopoldo fu all’avanguardia del progresso nell’Italia del XVIII secolo. Con lui fu il primo stato europeo ad abolire la tortura e la pena di morte, i vecchi residui del feudalesimo, le servitù di stampo feudale e le vecchie corporazioni, adottando una politica liberista.

Il Granduca bonificò anche grandi estensioni di terreni paludosi in Maremma e favorì la nascita di un vasto ceto di piccoli proprietari terrieri coltivatori diretti. Quando nel 1790 abbandonò il trono di Toscana per assumere quello asburgico, le riforme attuate continuarono a lasciare il segno nell’intera Toscana, che si mantenne un’oasi di floridezza e soprattutto di progresso civile.

Il progetto prevede:

• Venerdì 14 novembre alle ore 17.00 presso la Biblioteca Comunale “Dioniso Alberti” di Sansepolcro la conferenza dal titolo Pietro Leopoldo e la Valtiberina: episodi di storia tra Toscana e Romagna tenuta dallo studioso di storia di questi territori Don Andrea Czortek.

La conferenza metterà in luce alcuni aspetti delle riforme di Pietro Leopoldo che hanno interessato il territorio della Valtiberina negli anni ’70 e ’80 del XVIII secolo, presentando le descrizioni del territorio e dei suoi abitanti redatte dal granduca ed evidenziando gli effetti locali delle riforme nell’ambito della vita religiosa e dell’organizzazione scolastica. All’interno delle riforme legate alla vita religiosa, un aspetto del tutto peculiare è quello che coinvolge la diocesi di Sansepolcro la quale, fra 1779 e 1785, è utilizzata da Pietro Leopoldo come perno per la riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche dell’area più orientale del granducato. L’esito delle riforme leopoldine si rivela particolarmente efficace e duraturo, generando fenomeni sociali e culturali destinati a perdurare per circa due secoli.

• Giovedì 27 novembre alle ore 10.30 presso il Teatro G. Papini di Pieve Santo Stefano avrà luogo Pietro Leopoldo raccontato ai ragazzi una lettura teatrale delle gesta di Pietro Leopoldo dedicata alle scuole, con la partecipazione del Coro Altotiberino di Pieve Santo Stefano.

• Venerdì 28 novembre alle ore 21.00 presso il Teatro G. Papini di Pieve Santo Stefano avrà luogo Pietro Leopoldo e il Granducato di Toscana letture teatrali realizzate dagli attori di Laboratori Permanenti inframmezzate da esecuzioni musicali dell’epoca realizzate dal vivo dal Coro Altotiberino di Pieve Santo Stefano.

Saranno eseguiti canti popolari toscani come “Maremma amara”, “L’amore è come l’ellera”, “Vieni vieni vien ricciolino d’amor”, “La mamma ‘un vòle”, e “La Veneranda” che costituiscono unpatrimonio musicale e poetico di straordinario valore. La maggior parte di questi canti risale al XIX secolo, nati dalla voce del popolo, tramandati oralmente per generazioni, questi brani raccontano la vita, l’amore, il dolore e la resistenza con una sincerità che li rende universali.

Sono stati scelti per la loro profonda connessione con il contesto storico in cui sono nati e per la loro semplicità disarmante, che riesce a toccare il cuore senza artifici. 

Sono canti che parlano di noi, anche oggi: dell’amore che resiste, della bellezza che nasce dal dolore, della libertà che si cerca cantando.

Tutti gli eventi proposti sono realizzati con il sostegno della Regione Toscana e sono a ingresso gratuito.

INFO E PRENOTAZIONI:

cell. 379 125 3567 

(tramite whatsapp o chiamando dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 13.00)

info@laboratoripermanenti.com

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13 novembre, la chiesa Tifernate celebra i suoi patroni, santi Florido e Amanzio

La Diocesi di Città di Castello si prepara a vivere, giovedì 13 novembre, la solennità dei santi patroni Florido, vescovo, e Amanzio, sacerdote. La celebrazione culminerà con la Solenne Eucaristia delle ore 18 nella Basilica Cattedrale, presieduta da mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Città di Castello, e animata dalla Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini”.

Le celebrazioni liturgiche hanno avuto inizio già domenica 9 novembre, con le Sante Messe della mattina e la Messa vespertina con l’offerta dei ceri da parte delle Confraternite della diocesi, segno di devozione e di continuità della fede popolare tifernate.

Le radici della fede tifernate

Ogni anno la città rinnova la memoria di san Florido e sant’Amanzio, figure che hanno segnato profondamente la storia e l’identità spirituale di Città di Castello. San Florido nacque proprio in questa terra intorno al 520. Rimasto orfano in giovane età, si dedicò con impegno agli studi di lettere e teologia, distinguendosi per la sua pietà e il suo desiderio di servire la Chiesa. Ordinato diacono nel 542, visse un periodo difficile segnato dalle guerre gotiche: insieme ai suoi compagni Amanzio e Donnino fuggì a Perugia, dove ricevette l’ordinazione sacerdotale dal vescovo Ercolano.

Miracoli e testimonianza di fede

Durante un viaggio a Todi, Florido e Amanzio si imbatterono in un indemoniato, che fu guarito per intercessione del futuro vescovo: un segno della potenza della fede e della preghiera, capace di liberare e restituire speranza. Dopo la morte di Ercolano, Florido tornò nella sua città natale, trovandola distrutta dall’assedio di Totila.

Fu allora che emerse la sua forza spirituale e pastorale: nominato vescovo da papa Pelagio, Florido divenne guida della comunità, promuovendo non solo la ricostruzione materiale della città, ma soprattutto la rinascita morale e religiosa del popolo tifernate.

Un cammino condiviso: Florido, Amanzio e Donnino

Accanto al vescovo Florido operarono Amanzio, sacerdote umile e animato da profonda carità, e Donnino, laico ed eremita. Insieme testimoniarono una santità “comunitaria”, fatta di fraternità e servizio reciproco. Il loro esempio dimostra come la santità possa essere un’esperienza condivisa: una Chiesa viva nasce dove le persone si aiutano come fratelli, fondando la loro vita sulla certezza dell’amore di Dio.

La memoria nei secoli

I “Dialoghi” di san Gregorio Magno ci restituiscono un ritratto vivo dei due santi: Florido come «vescovo di vita venerabile», e Amanzio come «uomo di grande semplicità», dotato di carismi straordinari, capace di guarire i malati e di scacciare i serpenti con il segno della croce. Il culto dei santi Florido e Amanzio è attestato fin dall’XI secolo e si lega alla dedicazione della Cattedralecittadina ai due patroni, segno di una devozione che non si è mai spenta e che continua a essere il cuore della spiritualità tifernate.

Una festa di fede e di comunità

La solennità del 13 novembre non è soltanto un’occasione di festa religiosa, ma anche un invito a riscoprire la forza spirituale che, fin dalle origini, ha animato la Chiesa di Città di Castello: una comunità capace di rinascere, costruire e sperare insieme, seguendo l’esempio luminoso dei suoi santi patroni, Florido e Amanzio.

La celebrazione solenne delle ore 18 in Cattedrale sarà trasmessa in diretta sui social media diocesani (Facebook @diocesicastello e Youtube @diocesicittadicastello) e su Trg al canale 13.

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Alla Scuola d’Arti e Mestieri GO Bufalini, “convivio d’autunno”

Venerdì 14 novembre, a partire dalle 20:00, l’8.3 Club ospiterà il “Convivio d’Autunno” nella prestigiosa Sala del Gusto della Scuola d’Arti e Mestieri GO Bufalini. Questo apprezzato evento annuale non solo promette una piacevole serata all’insegna del cibo e della compagnia, ma persegue anche una nobile causa.

Il ricavato di questo incontro sarà devoluto ad ANGSA (Associazione Nazionale Genitori per Persone con Autismo) Umbria, un’organizzazione dedicata al supporto di famiglie e persone affette da autismo. I partecipanti avranno l’opportunità di gustare una varietà di prelibatezze culinarie, contribuendo al contempo a una causa significativa che riguarda molte persone nella comunità.

Che siate ospiti abituali o nuovi di questa meravigliosa iniziativa, il Convivio d’Autunno garantisce un’atmosfera coinvolgente in cui la responsabilità sociale incontra il piacere culinario.

Per maggiori informazioni e per prenotare il vostro posto, contattateci al numero 338/1903406. Unitevi a noi per una serata all’insegna del calore, della generosità e dello spirito comunitario, dove ogni boccone conta per fare la differenza!

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Dalla stessa parte: il libro di Fabrizio Paladino e Lucia Bigozzi per la ricerca contro il cancro

“Dalla stessa parte” è il libro scritto da Fabrizio Paladino e Lucia Bigozzi. Un libro che, a distanza di qualche anno, non ha assolutamente perso di significato e che, nelle intenzioni degli autori, resta un volume prezioso per portare ancora avanti la raccolta fondi nel ricordo di mamma-coraggio Silvana Benigno a quasi 6 anni dalla sua scomparsa. La vendita del libro verrà di nuovo destinata alla Fondazione Ieo-Monzino per la ricerca contro il cancro. Anche in occasione della cerimonia per la ricerca contro il cancro che si è tenuta il 7 novembre scorso a Milano organizzata proprio dalla Fondazione Ieo-Milano e alla quale il marito di Silvana, Fabrizio, e la figlia Federica sono stati di nuovo invitati, è stata ribadita l’importanza della sensibilizzazione verso questa tematica purtroppo sempre viva.

Fabrizio e Federica, quindi, hanno deciso di avviare una nuova fase di raccolta fondi sempre nel nome di Silvana e sempre da destinare alla stessa Fondazione Ieo-Monzino.
“Dalla stessa parte, in viaggio con lei” ha lasciato il segno e rappresenta da sempre in messaggio vero con pagine di racconti e pagine di vita, non solo nel ricordo di Silvana: si tratta infatti di un volume dove Lucia racconta la propria battaglia col cancro mentre Fabrizio descrive poi i due anni senza Silvana caratterizzati da numerosi appuntamenti di raccolta fondi per la ricerca, portando avanti così le volontà della moglie. Insieme a ciò un dossier sui numeri del cancro. I due autori hanno raccontato i motivi che li hanno spinti a descrivere le loro esperienze “con l’obiettivo comune di fare prevenzione, senza mai girarsi dall’altra parte quando si parla di tumori”.
Il libro “Dalla stessa parte” sarà disponibile all’interno dello stand del gruppo di Protezione Civile Rosa dell’Umbria e Sogit (soccorso sanitario) guidato dal presidente Giampiero Calagreti e presente durante tutti i tre giorni delle fiere di San Florido a Città di Castello dal 14 al 16 novembre nei pressi dell’ingresso del quartiere San Giacomo.

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Investe un pedone, si da alla fuga, e poi si costituisce alla polizia locale. Patente sospesa e possibili conseguenze penali, automobilista di 59 anni

Giovedì 6 novembre, intorno alle ore 19, un grave incidente ha coinvolto un pedone di 29 anni a Città di Castello. Un automobilista, un uomo classe 1965, mentre percorreva via Aldo Bologni, ha investito il giovane che camminava sul ciglio della strada. Dopo l’impatto, l’automobilista ha scelto di allontanarsi senza prestare soccorso all’infortunato.

Le indagini avviate tempestivamente dalla polizia locale hanno permesso di risalire rapidamente all’identità del conducente. Mentre una pattuglia si dirigeva verso la sua abitazione, l’uomo ha deciso di recarsi presso gli uffici di polizia per costituirsi. È stato denunciato per lesioni colpose stradali, fuga e omissione di soccorso, con l’aggravante di guida in stato di ebrezza alcolica, avendo un tasso alcolemico superiore a 0,80 g/L.

In seguito all’accaduto, la patente di guida dell’uomo è stata ritirata per la sospensione, e ora rischia fino a cinque anni di reclusione. Fortunatamente, il pedone ha riportato lesioni che guariscono in 30 giorni, evitando conseguenze più gravi.

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Ad Anteprima sport Leonardo Piccini e Leonardo Rossi, della Dukes Basket Sansepolcro

Torna Anteprima sport. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Leonardo Piccini e Leonardo Rossi, della Dukes Basket Sansepolcro

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Città di Castello riscopre Titi, il tifernate che inventò la guida moderna di Roma

Pochi sanno che la prima vera guida “moderna” di Roma, quella che accompagnò i pellegrini del Giubileo del 1675 tra le chiese e le opere d’arte della città eterna, porta la firma di un abate tifernate. Si chiamava Filippo Titi, e la sua “Studio di pittura, scoltura et architettura nelle chiese di Roma” – pubblicata nel 1674 – è considerata dagli studiosi un testo fondativo della critica d’arte moderna. A lui è stato dedicato l’incontro “Antica guida d’arte per il Giubileo del 1675”, ospitato sabato 8 novembre nel Salone gotico del Museo diocesano di Città di Castello, che ha richiamato un pubblico numeroso e attento.

L’omaggio a un tifernate illustre
A introdurre la mattinata è stato don Andrea Czortek, vicario generale e direttore dell’Archivio diocesano, che ha sottolineato come l’occasione permetta di “conoscere una figura particolarmente importante e al tempo stesso poco conosciuta della nostra storia culturale”, riportando indietro di 350 anni il filo della memoria cittadina.

Il vescovo Luciano Paolucci Bedini ha ricordato il valore di incontri come questo “perché ci aiutano a comprendere meglio una parte della nostra storia” e ha invitato a “trarre ispirazione da queste figure per ciò che viviamo oggi, riconoscendo ciò che resta della loro opera e del loro ingegno”.

Il sindaco Luca Secondi ha scherzato sul fatto che “molti tifernati, quando sentono il nome Titi, pensano solo a una via di Riosecco”, sottolineando quanto sia importante “riscoprire il lavoro e l’impegno di questo concittadino illustre”, di cui si conservano preziosi documenti nella Biblioteca comunale. “Abbiamo voluto inserire la sua immagine anche negli oggetti di rappresentanza della città – ha aggiunto – proprio per esprimere la nostra identità attraverso figure significative della nostra storia”.

Lo sguardo dello storico dell’arte

Nel cuore dell’incontro gli interventi dei relatori, Carmelo Occhipinti, storico dell’arte e ordinario all’Università di Roma Tor Vergata, e Giovanni Cangi, ingegnere ed esperto di edilizia storica. 

Occhipinti ha messo in luce “l’enorme importanza del testo del Titi”, una guida “non solo per pellegrini ma per studiosi e amatori dell’arte”, che seppe “rivalutare il Medioevo e il Rinascimento, da Cavallini a Giotto, fino a Pietro da Cortona, in contrasto con la visione classicista di Bellori”. L’abate tifernate, ha ricordato lo studioso, “ebbe un’apertura straordinaria, anticipando una visione storica dell’arte che solo secoli dopo sarebbe diventata metodo critico”.

Il “regalo” che fece alla sua città

Cangi, dal canto suo, ha offerto il ritratto del Titi cartografo e disegnatore, autore delle prime mappe della città di Castello “così come era uscita dal Medioevo e dal Rinascimento”. Ma lo ha anche definito “un anticipatore del turismo culturale”, grazie a una guida “tascabile e descrittiva”, con l’elenco di oltre 275 chiese e 3.000 opere d’arte, concepita proprio in vista del grande flusso di visitatori del Giubileo del 1675. 

“Fu un successo editoriale clamoroso – ha ricordato – tanto che a Macerata ne uscì subito una ristampa non autorizzata, una sorta di copia pirata ante litteram”. Quando, dieci anni più tardi, Titi pubblicò la nuova edizione ampliata, volle aggiungere un omaggio alla sua terra: la descrizione del Duomo di Città di Castello, inserendolo accanto alle grandi chiese romane. “È un regalo che fa alla città – ha commentato Cangi – un segno del suo legame con le origini e con la comunità tifernate”.

Un pioniere della divulgazione artistica

Un incontro, dunque, che ha restituito a Filippo Titi il posto che gli spetta nella storia dell’arte e nella memoria cittadina: non solo abate e cartografo, ma pioniere della divulgazione artistica, capace di unire fede, conoscenza e spirito di servizio in un’opera che continua a parlare anche dopo tre secoli e mezzo.

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Per San Florido a Città di Castello un week-end “lungo” di appuntamenti nel centro storico

“Per San Florido il centro storico di Città di Castello vivrà un week-end speciale, con le tradizionali fiere che si svolgeranno da venerdì 14 a domenica 16 novembre, un’edizione straordinaria del mercato settimanale, che non sarà anticipato di 24 ore come in occasione di ogni festività, ma si terrà nella mattinata del giorno in cui si festeggiano i patroni della città, giovedì 13 novembre, e l’appuntamento mensile con Retrò, che andrà in scena domenica 16 novembre con i negozi aperti”. L’assessore al Commercio e Turismo Letizia Guerri presenta così gli appuntamenti che caratterizzeranno il fine settimana legato alla tradizione celebrazione della solennità religiosa nella quale con San Florido si festeggia anche Sant’Amanzio.

Gli ambulanti del mercato settimanale, che si sistemeranno come di consueto in piazza Matteotti, piazza Fanti e piazza Gabriotti, offriranno giovedì la possibilità di apprezzare una passeggiata nel centro storico a quanti resteranno a casa in occasione della festività cittadina, approfittando magari di qualche buona occasione per fare acquisti. L’allestimento del mercato precederà il montaggio degli stand delle fiere di San Florido, che da venerdì a domenica si svolgeranno nelle piazze e nelle vie principali del cuore della città, tra le quali ancora una volta lungo corso Vittorio Emanuele, e a ridosso delle mura urbiche cittadine. L’itinerario si snoderà attraverso via XI Settembre; piazza Sanzio; via Angeloni; largo Gildoni; piazza Matteotti; corso Vittorio Emanuele; piazza Fanti; corso Cavour, piazza Gabriotti; via Sauro; la zona antistante gli ex campi da tennis di via Sauro; largo Santa Veronica; via Diaz; via della Barca con il parcheggio adiacente; il parcheggio dello stadio comunale Bernicchi e viale Europa, fino all’altezza dell’impianto di distribuzione dei carburanti. Ad accogliere i visitatori ci saranno circa 230 espositori con un’amplissima e variegata offerta merceologica: 62 operatori dell’abbigliamento, 14 della categoria accessori, 51 degli alimentari, 20 dei dolciumi, 8 rivenditori di biancheria e complementi d’arredo, 14 di casalinghi, 11 delle calzature, 7 della ferramenta e 1 con animali. Agli ambulanti si aggiungeranno gli stand del mondo dell’associazionismo (3), degli articoli dimostrativi (2), degli hobbisti (7), degli espositori macchine agricole e caminetti (2), degli artigiani (5) e dei produttori agricoli (1). Le fiere accoglieranno anche due aree speciali: quella riservata al mercato dell’artigianato e dei prodotti tipici, con 15 espositori in piazza Gabriotti, e quella dell’animazione e dei giochi per bambini, in piazza Fanti.

La passeggiata nel cuore della città sarà ancora più ricca nella giornata di domenica, perché alle fiere di San Florido si aggiungeranno, non solo l’apertura straordinaria dei negozi del centro storico, ma anche l’edizione di novembre di Retrò, che si terrà in piazza Garibaldi con la partecipazione di oltre 100 antiquari, rigattieri, collezionisti e hobbisti. “In coda ai grandi eventi dell’autunno e in anticipo sulle iniziative di Natale in Città, che quest’anno prenderanno il via da sabato 29 novembre – osserva Guerri – il centro storico tifernate offrirà un fine settimana tutto da vivere, con giornate intere da trascorrere nei luoghi principali dentro e fuori le mura urbiche, tra tanti interessi e curiosità, piacevoli occasioni di incontro, belle cose da fare e da vedere”.

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Targa del comune alla “carriera” ad Alessio Botteghi affermato fisioterapista che ha festeggiato oltre dieci anni di attività con il club Igor Gorgonzola Volley di Novara

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Una bella cerimonia nella sua città, luogo dove sicuramente Alessio ha mosso i primi passi. Intanto il comune si ricorda di lui e con orgoglio e gratitudine gli consegna una targa ufficiale alla “carriera”. Alessio Botteghi, affermato fisioterapista, ha festeggiato oltre dieci anni di attività con il club Igor Gorgonzola Volley di Novara, squadra di A1 femminile, con cui ha potuto vivere tutti i momenti più entusiasmanti e vincenti della storia del team, fino al successo nella CEV Cup 2025 conquistata il 1 aprile a Blaj, in Romania. Alla cerimonia, presso la sala consiliare, questa mattina per la consegna di una targa ufficiale sono intervenuti il sindaco Luca Secondi, l’assessore alla cultura, Michela Botteghi ed il fiduciario del CONI Umbria, Simone Santi.

Alessio Botteghi ha festeggiato i dieci anni con il club Igor Volley di Novara, con cui ha potuto vivere tutti i momenti più entusiasmanti e vincenti della storia del club, fino al successo nella CEV Cup 2025 conquistata il 1 aprile a Blaj, in Romania. Il titolo europeo, quarto trofeo internazionale di Alessio Botteghi e di Igor Volley, ha consentito alla formazione novarese di completare un “tris” senza eguali in campo femminile: Novara è infatti la prima squadra ad aver vinto tutte e tre le competizioni europee per club dalla riforma dei primi anni 2000 a oggi.

Alessio Botteghi ha partecipato da protagonista a tutti e tre i titoli: La Champions League 2019 (Berlino), la Challenge Cup 2024 (Nantes) e appunto la CEV Cup 2025 (Blaj). Nel corso dei suoi dieci anni in azzurro – motivo per cui è stato omaggiato di una targa celebrativa dal suo club – Botteghi ha vinto anche uno Scudetto (2017), una Supercoppa (2017), una Wevza Cup (2023) e due Coppa Italia (2018, 2019). “Alessio Botteghi è un tifernate, grande professionista che attraverso il suo lavoro, i successi che ha ottenuto con la squadra in ambito internazionale ha accostato il nome della sua città allo sport ed oggi, con orgoglio abbiamo voluto condividere con lui un momento di affetto e gratitudine a nome della comunità locale e del movimento sportivo di cui la pallavolo ne è uno dei più fervidi esempi, ricchi di storia e tradizione”, hanno precisato il sindaco Secondi e l’assessore alla cultura, Botteghi. “Un giusto riconoscimento per un grande professionista”, ha dichiarato il fiduciario del Coni Simone Santi.

“Ho incrociato Alessio tate volte durate la mia lunga carriera arbitrale, devo riconoscere che le società, dalla presidenza al settore tecnico, alle atlete, tutte hanno sempre apprezzato il suo infaticabile lavoro. Inoltre, ha concluso Santi, il suo carattere solare e schietto hanno indubbiamente influito sul suo indiscusso successo.” Visibilmente soddisfatto Alessio Botteghi ha ringraziato il sindaco e l’assessore per questo bellissimo riconoscimento che conserverà fra i ricordi più cari di una carriera “stellare”.

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“Dalla parte delle persone: Salute, Parità e Diritti; La sanità pubblica tra crisi e rilancio, come ricostruire un sistema vicino ai cittadini”

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Giovedì 13 novembre 2025 alle ore 21:00 presso il Museo del Tabacco di San Giustino si terrà l’iniziativa “Dalla parte delle persone: Salute, Parità e Diritti; La sanità pubblica tra crisi e rilancio, come ricostruire un sistema vicino ai cittadini”, un momento di confronto per discutere le sfide e le proposte per il futuro della sanità umbra.

L’iniziativa è promossa dai circoli PD di San Giustino e Citerna, interverranno Damiano Bernardini, Segretario PD Regionale, Lodovico Baldini Segretario PD Provinciale di Perugia, Letizia Michelini, Consigliera della Regione Umbria, Benedetta Barberi Nucci, Segretaria del circolo PD di Citerna; modera Anna Maria Massai, Segretaria circolo PD di San Giustino.

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Trame d’Etruria – Aggiornamenti, studi e nuove scoperte sugli Etruschi nel 2025

Al Museo Civico di Sansepolcro un ciclo di conferenze dedicate alla civiltà etrusca.

Tornano al Museo Civico di Sansepolcro gli appuntamenti dei Centri Culturali 2025, con il ciclo di incontri intitolato “Trame d’Etruria – Aggiornamenti, studi e nuove scoperte sugli Etruschi nel 2025”, a cura del Centro Studi sul Quaternario ODV (CeSQ) in collaborazione con il Comune di Sansepolcro, il Museo Civico Piero della Francesca e l’Università di Siena, con il patrocinio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo.

Tre incontri a ingresso libero, in programma il 15, 22 novembre e 20 dicembre alle ore 17:00, che offriranno un approfondimento su tematiche di grande interesse legate alla cultura e alla storia dell’Etruria antica, con l’intervento di studiosi e ricercatori impegnati in progetti di ricerca e divulgazione scientifica.

Il programma

Sabato 15 novembre, ore 17:00

Jacopo Tulipano

“La romanizzazione dell’Etruria: assimilazione culturale, scomparsa o metissage culturale?”

Sabato 22 novembre, ore 17:00

Marco Pacifici e Gabriella Carpentiero

“Lungo il corso dell’Arno: nuove ricerche presso il santuario etrusco di Pieve a Socana (Castel Focognano, AR)”

Sabato 20 dicembre, ore 17:00

Andrea Zifferero

“Dalle viti e olivi di oggi all’identificazione delle varietà antiche: il progetto ArcheoVino nella Maremma etrusca”

Tutti gli incontri si svolgeranno presso il Museo Civico di Sansepolcro, e saranno aperti al pubblico con ingresso gratuito.

Il ciclo “Trame d’Etruria” rappresenta un’importante occasione di divulgazione e confronto tra studiosi e cittadini, contribuendo ad arricchire il calendario culturale della città e a rafforzare il ruolo del Museo Civico come luogo di conoscenza e di valorizzazione del patrimonio archeologico e storico del territorio.

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Accoglienza invernale per persone senza dimora, dal 10 novembre riapre il servizio in via Fonte Veneziana

Riprende a partire da lunedì 10 novembre il servizio di accoglienza invernale per le persone senza dimora, promosso dalla Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, realizzato grazie all’intesa con le istituzioni locali, presso la Casa di Accoglienza San Vincenzo, in via Fonte Veneziana 19. A garantire il funzionamento del servizio, che può ospitare fino a otto persone, con possibilità di ampliamento in caso di emergenze, è la Caritas diocesana, che grazie alla propria rete nel territorio può fare affidamento anche su un gruppo di volontari. Ogni notte il servizio sarà aperto e funzionante fino al 30 marzo del 2026, anche se in presenza di ondate di freddo potrà essere prorogato, con accesso dalle 20 alle 22 e funzionante fino alle 8 del mattino seguente tramite un pass rilasciato dal Centro di Ascolto diocesano di Caritas. Come per ogni servizio attivato da Caritas, gli ospiti saranno seguiti in un percorso personalizzato di accompagnamento, volto alla promozione umana e alla fuoriuscita dalla condizione di bisogno. Oltre che di un tetto e un letto al caldo, gli ospiti potranno usufruire anche della possibilità di fare la doccia e di avere spazi dedicati per animali al seguito.

L’accoglienza invernale prosegue così l’impegno di Caritas per dare risposte alle persone che vivono per strada, un fenomeno poco conosciuto, ma ben presente anche nella città di Arezzo. Un servizio che si è evoluto nel tempo, in modalità e strutture, ma attivo sin dal 2018, ospitando negli ultimi anni mediamente dalle 29 alle 68 persone a stagione, a seconda delle modalità di accoglienza e delle condizioni meteo; solo nella stagione 2023–2024 sono state oltre 60 le persone ospitate.

“Con l’apertura del 10 novembre – spiega don Fabrizio Vantini, direttore della Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro – vogliamo garantire riparo e sicurezza nelle notti più fredde. Grazie a volontari, operatori e donatori: la città risponde con concretezza a chi è più fragile”.

“È importante che la Chiesa, quando parla di carità, passi dalle parole ai fatti – aggiunge mons. Andrea Migliavacca, vescovo diocesano e pertanto anche presidente della Caritas diocesana -. L’ospitalità del dormitorio è una occasione per vivere la carità nella concretezza e rispondendo a una reale esigenza del territorio. Sarebbe bello anche poter fare di più come capienza e ospitalità, speriamo in futuro di poterci riuscire. Ringrazio infine, gli operatori Caritas e i volontari che rendono possibile questo servizio”.

Il funzionamento del servizio è possibile grazie alla disponibilità di volontari e a donazioni. Chi volesse mettersi a disposizione come volontario può contattare la Caritas diocesana allo 0576453769 o inviare una E-mail a caritas@caritas.arezzo.it. Per chi invece volesse fare una donazione può effettuare un versamento sul conto corrente BPER Banca: IT10L0538714102000042123052 scrivendo nella causale: “Dormitorio”. Tutte le donazioni effettuate con metodi tracciabili sono deducibili.

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Teatro come “terapia”. Al via a Città di Castello, laboratori di “teatroterapia” per promuovere il benessere psico-fisico e relazionale, creare connessioni umane e comunitarie tra bambini, giovani, adulti e anziani

Teatro come “terapia”. Al via a Città di Castello, laboratori di “teatroterapia” per promuovere il benessere psico-fisico e relazionale attraverso il linguaggio teatrale ed offrire un servizio culturale accessibile e intergenerazionale. Ed ancora, creare connessioni umane e comunitarie tra bambini, giovani, adulti e anziani ed utilizzare il teatro come strumento per affrontare emozioni, memorie, relazioni, resilienza. Il progetto, “BenEssere Teatro Festival”, in programma da gennaio ad aprile 2026, per effetto, della convenzione siglata tra FITA ( Federazione Italiana Teatro Amatori) e FIT (Federazione Italiana Teatroterapia) è pensato per generare un impatto positivo a più livelli.

“Per i partecipanti, il laboratorio rappresenta un’opportunità concreta di miglioramento del benessere psicofisico, di rafforzamento dell’autostima, di espressione libera e sicura dei vissuti personali, e di costruzione di relazioni significative in un contesto accogliente e non giudicante”, hanno precisato, Salvatore Fisichella, presidente Fita, regione Umbria e Leonella Zucchini, coordinatrice del progetto e presidente del “Teatro dei 90” nel corso della conferenza stampa di presentazione presso il “ridotto” del Teatro degli Illuminati alla presenza dell’assessore alla cultura, Michela Botteghi. “Le attività proposte – hanno proseguito – stimolano la creatività, la comunicazione empatica, la consapevolezza corporea e il senso di appartenenza. A livello cittadino, il progetto favorisce l’inclusione sociale, valorizza le differenze intergenerazionali e promuove una cultura del benessere e della partecipazione attiva.

L’evento finale pubblico rappresenterà un’occasione per la cittadinanza di riscoprire il valore umano e sociale del teatro, contribuendo a rafforzare il tessuto relazionale locale.” La conduzione del progetto, della durata complessiva di 4 mesi, da gennaio ad aprile con frequenza di 1 incontro a settimana (2 ore) per ogni gruppo (presumibilmente le lezioni si terranno nei week end ) prevede un totale di 16 laboratori a percorso per un totale di 32 ore comprensivi di spettacolo/ performance esito finale di laboratorio/ transizione e sarà affidato ad un “teatroterapeuta” professionista certificato (iscritto alla FIT Federazione Italiana Teatroterapia profilo regolamentato dalla norma UNI 11592/2015 come attività professionale con requisiti di conoscenza, abilità e competenza). “Il progetto auspica di divenire un appuntamento con ricorrenza annuale che affondi le sue radici nel territorio di Città di Castello”, hanno concluso Fisichella e Zucchini nel ringraziare il comune e l’assessore alla Cultura per aver messo a disposizione il “Ridotto” del Teatro degli Illuminati per lo svolgimento del progetto.

L’assessore alla cultura, Michela Botteghi, ha sottolineato la qualità della proposta di Fita che terrà a battesimo il nuovo corso del ridotto del teatro comunale, un luogo della cultura e dell’arte caro ai tifernati. Un luogo dove sono transitati e si sono esibiti attori ed attrici di livello nazionale nell’ambito di laboratori teatrali e tanto altro. Gli uffici stanno lavorando per cercare di aprirlo per queste occasioni come il progetto di teatroterapia che verrà illustrato ufficialmente ad insegnanti, operatori del settore socio-sanitario, educativo, culturale, teatrale e a tutti coloro che desiderano conoscere e vivere l’esperienza della “teatroterapia”, sabato 22 novembre alle ore 10, presso l’auditorium della scuola comunale di Musica, “G. Puccini”, nell’ambito di un Open Day condotto dalla teatroterapeuta, Imma Guarasci”. L’Open Day sarà anche occasione per avviare le iscrizioni al laboratorio e raccogliere eventuali adesioni e collaborazioni future. Posti limitati, per info: 348-9163758 e 346-3541510.

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Tennis, 16° Memorial Mantilacci: il Gruppo Umbro USSI chiama i giornalisti – Iscrizioni aperte fino al 20 novembre

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Il Gruppo Umbro dell’Ussi organizza anche quest’anno il campionato di tennis per giornalisti – Memorial Roberto Mantilacci giunto alla 16esima edizione e quinto memorial Giuseppe Occhioni. Il torneo è riservato a colleghi e colleghe, professionisti, pubblicisti e praticanti iscritti all’ordine dell’Umbria. Gli incontri verranno come sempre disputati presso gli impianti dello Junior Tennis Perugia. Quest’anno si festeggia la 31esima edizione in 41 anni di vita della manifestazione.

ISCRIZIONI Le iscrizioni si chiuderanno il 20 novembre 2025. 

CONTATTI Per le iscrizioni ci si può rivolgere a Francesca Mencacci 3355633125, Antonio Ciorba 3358319372, Lorenzo Fiorucci 3357019534.

TABELLONI Saranno sorteggiati tabelloni di singolare femminile, maschile e doppio assoluto. Il torneo comincerà il primo dicembre 2025. Seguirà regolamento.

Ringraziamo per l’attenzione e siamo come sempre a disposizione.

Cordialmente

Francesca Mencacci, Antonio Ciorba, Lorenzo Fiorucci

Comitato organizzatore eventi tennis

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La peste e gli anticorpi. L’economia di Borgo Sansepolcro nel secondo Trecento

Conferenza di Alberto Luongo (Università di Roma- Tor Vergata)

Casa di Piero della Francesca, via Niccolò Aggiunti, Sansepolcro (AR)

Martedì 11 Novembre 2025, ore 17.30

La Fondazione Piero della Francesca è lieta di ospitare la conferenza del prof. Alberto Luongo, dal titolo La peste e gli anticorpi. L’economia di Borgo Sansepolcro nel secondo Trecento, un appuntamento che si inserisce nel programma di ricerca volto a ricostruire il contesto politico, economico e sociale nel quale operarono gli antenati di Piero della Francesca, protagonisti della vivace imprenditoria legata alla produzione e al commercio del guado.

L’incontro offrirà uno sguardo nuovo sull’economia biturgense nella fase immediatamente successiva alla Peste Nera del 1348, mettendo in luce la sorprendente capacità di ripresa del Borgo, crocevia di traffici tra Rimini, Ancona, Firenze e Perugia. Attraverso l’analisi di fonti notarili, statuti e documenti corporativi, Luongo ricostruirà il ruolo manifatturiero e commerciale della città, attiva nella produzione di panni di lana e veli di cotone, e nella vendita del guado verso i mercati fiorentini e mediterranei.

Un’economia dinamica, sostenuta anche da una notevole partecipazione femminile nelle compagnie mercantili, e da un forte investimento nel decoro urbano, nell’istruzione e nella qualità degli spazi collettivi, che già nel Trecento preparava il terreno per la straordinaria stagione culturale del Quattrocento.

L’intervento si propone di restituire a Sansepolcro un ruolo centrale nella storia economica dell’Italia centrale, mostrando come la città seppe reagire alla crisi trecentesca non con il declino, ma con una rinnovata vitalità produttiva e sociale.

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“Armonie Solidali” a Trestina: un pranzo per regalare speranza alla sanità umbra

L’ANTEAS Città di Castello Odv, in collaborazione con il Cesvol Umbria Umbria Ets e tante realtà del territorio altotiberino (Coro polifonico Voceversa, Novamusica 3.0, Pro Loco Trestina Aps, Pro Loco Badia Petroia, Comitato Pro San Secondo, Pro Loco Cornetto Cinquemiglia Aps, Pro Loco San Leo Bastia, Pro Loco Morra, Amici in Vespa Trestina, San Zeno Aps, Pro Loco Promano Aps e Comitato Pro San Maiano Aps) riunite sotto la denominazione di “Gruppo Armonie Solidali”, organizza un pranzo solidale che si terrà domenica 16 novembre alle ore 13 al Cva di Trestina.

La riunione conviviale sarà allietata dalla presenza del fisarmonicista Peter Bellucci.

Il ricavato dell’iniziativa verrà destinato all’acquisto di un mezzo per l’accompagnamento sociale gratuito presso le strutture sanitarie della regione.

Quota di partecipazione: 20 euro da 8 anni in su, 10 euro fino ad 8 anni.

Per prenotazioni (da effettuare entro venerdì 13 novembre) rivolgersi a:
Luciano – tel. 335/7697336

Roberto – tel. 391/4214014

Mario – tel. 360/488651  

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