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Sansepolcro: Al via dal 27 novembre la stagione 2025/26 del Teatro Dante

Anna ValleGianmarco SaurinoLeo GassmannAmanda Sandrelli, Gigio Alberti, Tosca D’AquinoPamela Villoresi, Sandro Lombardi tra i protagonisti in cartellone

Al via dal 27 novembre la stagione 2025/26 del Teatro Dante di Sansepolcro. 

Anna Valle, Gianmarco Saurino, Leo Gassmann, Amanda Sandrelli, Gigio Alberti, Tosca D’Aquino, Pamela Villoresi, Sandro Lombardi sono alcuni tra i protagonisti del cartellone che nasce dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus. Da novembre ad aprile otto spettacoli di prosa, una rassegna dedicata al pubblico delle famiglie e un doppio appuntamento per le scuole.

Campagna abbonamenti al via con i rinnovi dal 27ottobre.

Il programma

Il primo appuntamento della stagione è fissato per giovedì27 novembre (ore 21, come per tutti gli spettacoli): Anna Valle e Gianmarco Saurino sono i protagonisti diSCANDALO, con Orsetta De’ Rossi. Uno spettacolo scritto e diretto da Ivan Cotroneo. Una commedia brillante sui rapporti tra il maschile e il femminile, sui tabù che crediamo di esserci lasciati alle spalle e che continuano invece a tormentarci, sull’audacia e la spregiudicatezza che spesso la società legittima per gli uomini, ma mai per le donne. Un racconto su una donna di oggi, libera, per tutti vittima inconsapevole del suo desiderio, e un giovane uomo che forse la sta usando, o forse le sta solo dando l’attenzione e l’amore di cui lei ha bisogno.

Mercoledì 10 dicembre, al Teatro Dante arriva UBI MAIORdi Franco Bertini, con Leo Gassmann e Sabrina Knaflitz, per la regia di Enrico Maria Lamanna. Tito ha vent’anni, è un campione olimpico di scherma e un ragazzo integro, concentrato sulla disciplina e immune alle seduzioni del successo. Vive per lo sport, senza distrazioni né compromessi. Ma un messaggio improvviso del padre lo riporta a casa: c’è un pericolo, qualcosa che nessuna medaglia può neutralizzare. Un racconto contemporaneo che mette a fuoco il momento in cui l’eroe sportivo è costretto a diventare uomo. Perché non sempre si può vincere restando fedeli a sé stessi.

Giovedì 8 gennaio, Pamela Villoresi e Giuseppe Pambieri sono i protagonisti di GIN GAME di Donald L. Coburn, per la regia di Giampiero Francese. Un’opera di straordinaria vivacità emotiva in cui il senso di solitudine di due anziani signori ospiti nella stessa casa di riposo, Wellere Fonsia, si intreccia con una intelligente ilarità. Entrambi non hanno amici e Weller si offre di insegnare alla donna a giocare a Gin. Fonsia impara velocemente tanto che Weller non riesce a vincere una sola partita, un fatto che urta notevolmente l’uomo. Mentre i due cominciano a parlare delle proprie vite, le conversazioni, come il gioco, si trasformano presto in una fiera competizione per umiliare l’altro amplificando le rispettive debolezze e fallimenti.

Per celebrare il Giorno della Memoria, giovedì 22 gennaioCiro Masella porta in scena L’AMICO RITROVATO di Fred Uhlman. Un classico della letteratura, un racconto magistrale di Fred Uhlman che narra la storia di una grande amicizia messa a dura prova dalle leggi razziali. La storia dell’amicizia fra il giovane figlio di un medico ebreo e il rampollo di una famiglia aristocratica ariana. Un legame che, nonostante le differenze di classe, di carattere e di cultura, trasformerà profondamente e segnerà irrimediabilmente i due protagonisti. 

Giovedì 5 febbraio, da Molière, in programma IL MALATO IMMAGINARIO, con Tindaro Granata e Lucia Lavia; adattamento di Angela Dematté, regia di Andrea Chiodi. Tra comicità e critica sociale, travestimenti e ipocondria, Tindaro Granata e Lucia Lavia sono i protagonisti dell’ultimo capolavoro di Molière nella lettura di Andrea Chiodi: caustica messa in scena di un’ossessione, ma anche intimo autoritratto di un artista di fronte ai propri fantasmi.

Giovedì 19 febbraio, Sandro Lombardi è il protagonista diEDIPUSTrent’anni dopo di Giovanni Testori. Uno spettacolo di Federico Tiezzi e Sandro Lombardi con Antonio Perretta. A distanza di 30 anni, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi riallestiscono uno dei loro maggiori successi. Edipus narra di un capocomico abbandonato da tutti che, sera dopo sera, è costretto a mettere in scena tutto solo l’Edipo di Sofocle, coprendo tutti i ruoli e tutte le funzioni nel progressivo intensificarsi di una tensione al delirio e alla follia.

Mercoledì 11 marzoTosca D’AquinoSimone MontedoroToni Fornari ed Elisabetta Mirra sono i protagonisti di CENA CON SORPRESAStefania e Arnaldo durante una cena scoprono che il loro amico Francesco ha una relazione con la loro figlia di venti anni. Tra ironia e leggerezza, Cena con sorpresa indaga come le menti benpensanti reagiscono quando la realtà scompiglia ogni certezza, soprattutto dentro le mura di casa.

La stagione si chiude martedì 31 marzo: dalla commedia Sentimental di Cesc Gay, al Teatro Dante arriva VICINI DI CASA con Amanda Sandrelli e Gigio Alberti, per la regia di Antonio Zavatteri. Una pièce che esplora con ironia inibizioni e tabù contemporanei. Le due coppie si scontrano sul terreno scivoloso della sessualità, invitando il pubblico a riflettere su pregiudizi e desideri.

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Atti vandalici a Sansepolcro, individuato e arrestato 35enne marocchino

Nelle ultime notti, una serie di atti vandalici ha scosso la tranquillità di Sansepolcro, con circa venti vetture danneggiate in vari punti della cittadina. Dopo un’attenta e minuziosa indagine, i carabinieri della Compagnia di Sansepolcro hanno arrestato un 35enne di origine marocchina, già noto alle forze dell’ordine, che stava scontando gli arresti domiciliari nella stessa località, presso la casa della madre. L’uomo era già coinvolto in precedenti crimini avvenuti in provincia di Rimini.

L’indagine ha avuto inizio dopo il rapporto di otto denunce presentato presso la caserma di via del Prucino, mentre le vittime hanno segnalato ruote tranciate, specchietti divelti e fiancate graffiate sulle loro auto, inclusi alcuni veicoli della Asl Toscana Sud Est. Grazie all’analisi di un video amatoriale registrato da un passante e raccolto dalle telecamere di sorveglianza, i militari sono riusciti a ricostruire gli spostamenti del giovane, che si muove sempre nel medesimo quadrilatero di strade, evitando abilmente le telecamere degli istituti bancari presenti nella zona.

Il 35enne, in preda ai fumi dell’alcol e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, evadendo dalla misura restrittiva, ha aggredito le automobili lungo il suo tragitto. Le autorità, una volta individuato il responsabile, hanno richiesto un aggravamento della pena al Tribunale di Rimini, che è stato prontamente concesso. Attualmente, l’uomo si trova nel carcere di Arezzo, in attesa di giudizio.

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“Se il tempo fosse un gambero”. Sabato 25 ottobre al Teatro dei Riuniti i venticinque anni del Chorus Fractae Ebe Igi

Quando la musica fa girare le lancette del tempo

C’è un titolo ironico e poetico al tempo stesso, “Se il tempo fosse un gambero”, e già da questo si capisce che non sarà un concerto come gli altri.
Sabato 25 ottobre alle ore 21:00, il Teatro dei Riuniti di Umbertide accoglierà un evento speciale, realizzato per celebrare i venticinque anni del Chorus Fractae Ebe Igi, uno dei cori più vivaci e originali della scena corale umbra.


Sul palco, la musica incontra la memoria, la leggerezza si mescola alla riflessione, e le note diventano il filo invisibile che unisce passato e presente.
Accanto al coro, diretto da Paolo Fiorucci, ci saranno gli Ubi Maior, band che da sempre accompagna le incursioni del coro stesso nel mondo del pop e del rock, insieme al pianista Lorenzo Tosi e alla sassofonista Matilde Meniconi.
Un ruolo speciale per la violinista e voce recitante Sara Bonucci, che guiderà il pubblico in un percorso musicale e narrativo fatto di ricordi, sogni e piccole magie. I testi sono stati elaborati in collaborazione con Daniele Duranti che ha collaborato al progetto nella sua interezza.
Non tutto, però, può essere svelato in anticipo.


Quel che è certo è che, tra parole e suoni, Umbertide vivrà una serata in cui la musica si farà racconto e il tempo, forse, proverà davvero a tornare indietro.
E chissà — come recita il titolo — se, per una sera, anche il tempo non decida di camminare… all’indietro come un gambero.

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Parla tifernate il recupero strutturale e funzionale della Fortezza di San Leo di Rimini

A settembre il Conte di Cagliostro ha fatto “visita” a Città di Castello con una sezione, a lui dedicata, all’interno della Mostra Nazionale del Libro e della Stampa Antica; ad ottobre è stato l’ing. Giovanni Cangi, che insieme al gruppo di lavoro da lui coordinato, ha presentato i lavori di riqualificazione della Fortezza di San Leo di Rimini, oggi adibita a importante sede museale, dove era stato imprigionato a vita Giuseppe Balsamo “Cagliostro” avventuriero del XVIII secolo.

L’intervento, promosso e seguito dai Musei Nazionale di Bologna – Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna, è stato realizzato grazie ad un finanziamento di 500.000,00 euro, messo a disposizione dal Ministero della Cultura, e ha avuto come obiettivo la riduzione della vulnerabilità sismica e l’aumento della sicurezza strutturale, nel rispetto del valore storico e della funzione museale della Fortezza.

Il percorso è partito alla fine del 2022 con una dettagliata verifica della struttura e con la redazione della relazione geologica, che hanno portato al progettazione di opere prevalentemente strutturali finalizzate alla sicurezza, ma anche alla tutela e alla valorizzazione dello straordinario complesso architettonico, testimone secolare di eventi storici, politici e naturali. L’equipe tifernate, rappresentata da Cangi e formata dall’arch. Linda Pettinelli, dagli ingg. Camillo Antoniucci, Alessandro Petrani, Luca Fontanelli e dal geol. Alessandro Ricciardi, con i collaboratori ingg. Daniele Pierini e Gianluca Finocchi, si è dunque occupata della progettazione ed ha quindi seguito l’esecuzione dei lavori affidate alle imprese, anche queste di Città di Castello, C.E.S.A. conservazione beni culturali, diretta dall’arch Nicola Falcini, con la collaborazione di La. Fe. di Marinelli con le opere di carpenteria metallica; la ditta Corazzini di Novafeltria si è invece occupata degli impianti elettrici.

Per le indagini ed i saggi preliminari hanno contibuito le ditte EMMEDUE di Mearelli e Montanucci, sempre tifernate, e MEMO TESTING srl di Parma. Il Torrione Maggiore ha ospitato la presentazione pubblica degli interventi effettuati con i saluti istituzionali di Costantino D’Orazio, Direttore ad interim del Musei Nazionali di Bologna, Federica Gonzato Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Fori-Cesena e Rimini e Leonardo Bindi Sindaco di San Leo, che hanno espresso vivo apprezzamento per i risultati ottenuti dall’intero gruppo di lavoro e per la collaborazione tra il MiC e ed il Comune. Ha presso quindi la parola Elena Rossoni, Direttrice della Fortezza, che ha sottolineato l’approccio sostenibile e conservativo, nel rispetto del criterio del minimo intervento utile, il mantenimento delle strutture storiche, il recupero dei materiali esistenti, le soluzioni a bassa manutenzione e la prospettiva rivolta al futuro della Fortezza come polo culturale e turistico di riferimento. Ha evidenziato l’importanza di organizzare il cantiere in modo da mantenere attiva la fruizione delle aree museali, che sono state interdette solo puntualmente secondo necessità, riducendo al minimo i disagi per il pubblico; un risultato reso possibile grazie alla collaborazione di tutti i soggetti in costante dialogo durante tutte le fasi del progetto.

Giovanni Cangi, referente del gruppo di professionisti incaricato, ha quindi illustrato l’iter progettuale seguito che ha preso spunto da una visione d’insieme del contesto, considerando le caratteristiche orografiche del sito e quelle costruttive del fabbricato per analizzare sicurezza, funzionalità e accessibilità, con l’obiettivo di un intervento di tipo conservativo, mirato a preservare l’autenticità del bene. Ha infine sottolineato il positivo clima di collaborazione instaurato con il team di progetto ed il fattivo coinvolgimento di esperienze e associazionismo locale, in particolare quello della Pro-Loco.

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A Time Out Allegrini e Magrini della Dukes Basket Sansepolcro

Torna Time Out. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Michele Allegrini e Fabrizio Magrini della Dukes Basket Sansepolcro

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Sabato 25 ottobre alla Rocca di Umbertide “Il Sé ritratto. Autoritratti fotografici” 

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La Rocca di Umbertide si prepara ad accogliere una nuova esposizione dedicata al linguaggio della fotografia. Si intitola “Il Sé ritratto. Autoritratti fotografici” la mostra a cura di Giorgio Bonomi e Sofia Codini, realizzata in stretta collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Umbertide, che verrà inaugurata sabato 25 ottobre 2025 alle ore 17.00 presso gli spazi espositivi della Rocca di Umbertide – Centro per l’Arte Contemporanea, in Piazza Fortebraccio.

L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 30 novembre 2025, offrendo un mese di approfondimento e riflessione sul tema dell’autoritratto.

L’iniziativa riunisce un ampio gruppo di artisti; espongono: Stefania Beretta, Isabella Bona, Maria Bruni, Giulia Caira, Marco Circhirillo, Francesca Della Toffola, Giulia Di Clemente, Adriana Festa, Nadia Frasson, Benedetta Galli, Casaluce Geiger, Alessio Larocchi, Rosy Martin, Matuschka, Libera Mazzoleni, Lucia Maria Minervini, Anya Miroshnichenk, Simona Palmieri, Andreina Polo, Letizia Rostagno, Stefano Scheda, Aldo Tagliaferro, Laura Valle, Maria Chiara Zarabini e Stefania Zorzi.

All’interno della mostra sarà inoltre presente una sezione intitolata “La solitudine dell’Origine del mondo”, che approfondisce ulteriormente il tema dell’identità e della rappresentazione femminile attraverso una selezione di opere di Antonella Albani, Carola Allemandi, Petra Brnardić, Diana Cannarozzi, Stefania Cerea, Valeria Ciardulli, Anna Colitti, Consuelorita Cosentini, Maria Rosaria Cozza, Luisa Denti, Francesca di Ciaula, Era Enesi, Nadia Frasson, Benedetta Galli, Elena Ghini, Tea Giobbio, La Valse, Matuschka, Sara Pavan, Valentina Picco, Egle Picozzi, Adriana Scalise e Brigitte Tast.

Con la mostra Il sé ritratto. Autoritratti fotografici” vengono presentati artisti e artiste che, tramite l’autoscatto fotografico, indagano il tema della rappresentazione di sé stessi e del proprio corpo. La ricerca su tale tematica è ormai più che decennale da parte di Giorgio Bonomi che, nei quattro volumi “Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea”, Rubbettino Editore, ha ampiamente analizzato l’argomento, con una rassegna di artiste/i provenienti da ogni parte del mondo a partire dagli anni settanta ad oggi, molte/i delle/dei quali sono presenti in questa esposizione.

Nella mostra è stata inoltre allestita una sezione dedicata a La Solitudine dell’origine del mondo. Autoscatti di artiste, utilizzando molte foto gentilmente prestate dal Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda (Perugia) dove, tra l’ottobre e il novembre 2024, Giorgio Bonomi ha curato una esposizione con lo stesso titolo in cui si sono potuti vedere degli autoscatti di artiste che hanno autofotografato la propria vulva, simbolo di fertilità, erotismo e presa di coscienza femminile, in varie modalità, ora poetiche, ora più realistiche, ora ironiche.

Da sempre nella storia dell’arte la riflessione sul sé è un tema centrale ed appare assai più rilevante in epoca contemporanea, da quando nel primo Ottocento ha fatto la sua comparsa la fotografia moderna, grazie alla quale l’artista ha potuto finalmente rappresentare la realtà e sé stesso senza alcun tipo di filtro.

L’autorappresentazione è divenuta una sorta di specchio, attraverso cui l’artista si osserva, si presenta e rappresenta agli altri. La fotografia ha eliminato inoltre ogni mediazione tra esecutore, opera e mondo esterno e questo ha permesso sicuramente una maggiore libertà espressiva, ma ha condotto anche a una sorta di solitudine, in cui l’artista rimane da solo con sé stesso e il proprio fuoco creativo.

L’autorappresentazione che scaturisce da tale solitudine viene declinata nella mostra a Umbertide in varie forme: c’è chi si fotografa mostrandosi esattamente così com’è, chi invece sceglie di travestirsi, chi immortala solo alcuni frammenti del proprio io, chi appare in movimento e chi invece del tutto statico. Ci sono corpi messi a nudo e varie sono le narrazioni che sottintendono le numerose fotografie: il corpo infatti può essere utilizzato per raccontare delle storie, creare scandalo o comunicare messaggi di denuncia sociale, politica o culturale.

Attraverso queste diverse metodologie espressive l’artista indaga sé stesso, ponendosi sia come oggetto della conoscenza sia come soggetto della narrazione e di tale ricerca vediamo, nella rassegna fotografica a Umbertide, i molteplici esiti.

Questa la dichiarazione del vicesindaco e assessore alla Cultura, Annalisa Mierla: “Con questa mostra la Rocca di Umbertide conferma il suo ruolo di centro vitale per l’arte contemporanea, capace di accogliere progetti di grande spessore culturale e di portata nazionale. ‘Il Sé ritratto. Autoritratti fotografici’ è un percorso che invita alla riflessione, che parla di identità, di intimità e di libertà espressiva, e lo fa attraverso il linguaggio universale della fotografia. Desidero ringraziare i curatori Giorgio Bonomi e Sofia Codini per aver scelto ancora una volta la nostra Rocca come spazio espositivo, e tutti gli artisti e le artiste che, con le loro opere, contribuiscono a rendere Umbertide un punto di riferimento per la cultura e la creatività contemporanea.”

La mostra sarà visitabile con i seguenti orari di apertura: martedì 16.30-18.30; mercoledì e giovedì 10.30-12.30 e 16.30-17.30; venerdì, sabato e domenica 10.30-12.30 e 16.30-18.30. Lunedì chiuso. Nei giorni festivi la Rocca sarà regolarmente aperta.

Con questa nuova esposizione, la Rocca di Umbertide conferma ancora una volta la sua vocazione a essere un punto di riferimento per la cultura contemporanea, offrendo al pubblico un’occasione di dialogo con le molteplici sfumature dell’identità e della ricerca artistica.

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Solidarietà del Movimento 5 Stelle Umbria all’assessore Thomas De Luca

Il Movimento 5 Stelle Umbria esprime piena solidarietà all’assessore regionale Thomas De Luca, destinatario in queste ore di insulti volgari e minacce inaccettabili. Il Movimento 5 Stelle ci mette sempre la faccia e non si sottrae di fronte alle responsabilità e al confronto.

L’assessore Thomas De Luca ha avuto la correttezza istituzionale di chiarire i motivi che hanno portato la Giunta regionale, guidata dalla presidente Stefania Proietti, a conferire mandato all’Avvocatura per impugnare davanti al TAR un atto del Comune di Terni sul progetto Stadio-Clinica ritenuto illegittimo. Non entriamo nel merito della questione, ma ribadiamo la nostra vicinanza e il nostro sostegno all’assessore De Luca, conoscendo bene la serietà del suo impegno e l’attaccamento sincero alla sua città e alla sua comunità.

Tra i commenti carichi d’odio apparsi sui social, qualcuno è arrivato persino a diffondere il suo indirizzo privato. Un gesto grave e intimidatorio, che travalica ogni limite del confronto democratico. Chi tenta di trasformare il dibattito politico in terreno d’odio offende le istituzioni e mette a rischio la convivenza civile. La verità è nei fatti e lo Stato di diritto non si minaccia, si difende.

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Accessibilità e inclusione: presentazione del progetto per la riqualificazione dei percorsi tra San Paolo e il centro storico di Sansepolcro

Il Comune di Sansepolcro invita la cittadinanza a partecipare all’incontro pubblico di presentazione del progetto di riqualificazione dei percorsi di accessibilità dal quartiere San Paolo al centro storico, in programma venerdì 24 ottobre alle ore 18:30 presso la sala parrocchiale della Chiesa di San Paolo.

L’iniziativa rientra nel programma “Toscana Accessibile” e mira a eliminare le barriere architettoniche e migliorare la fruibilità degli spazi pubblici, garantendo una mobilità sicura, sostenibile e inclusiva per tutti, con particolare attenzione a persone con disabilità motorie o senso-percettive, anziani e famiglie con bambini.

Il progetto prevede interventi mirati su percorsi pedonali, spazi pubblici e aree di collegamento con scuole, chiesa e centro commerciale. Tra le principali soluzioni:

•          realizzazione di rampe e attraversamenti accessibili,

•          installazione di segnaletica direzionale chiara e leggibile,

•          introduzione di percorsi tattili e mappe guida per non vedenti,

•          creazione di parcheggi accessibili e collegamenti sicuri verso il centro storico.

Un piano integrato che unisce urbanistica, mobilità e autonomia personale, con l’obiettivo di costruire una città sempre più inclusiva, accogliente e a misura di tutti.

Appuntamento venerdì 24 ottobre 2025, ore 18:30 nella Sala Parrocchiale, Chiesa di San Paolo

Un’occasione di confronto e partecipazione per scoprire insieme come Sansepolcro continua a crescere nel segno dell’accessibilità e dell’inclusione.

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Sabato 25 ottobre la premiazione dell’edizione 2025 del Concorso Giulio Pierangeli per giovani studiosi di storia

Sabato 25 ottobre alle ore 15.30, presso la Scuola di Musica Comunale di Città di Castello, in via XI Settembre avrà luogo la premiazione dell’edizione 2025 del Concorso Giulio Pierangeli per giovani studiosi di storia. È l’11a edizione del concorso.
Saranno consegnate borse di ricerca di 700 euro ciascuna ai vincitori del concorso, che hanno prodotto i seguenti studi:

Luca Falleri, Note e documenti sulla storia della Filodrammatica di Città di Castello
Francesco Orlandini, Musica e Filarmoniche in Alta Valle del Tevere. Un profilo storico e culturale del fenomeno bandistico in Alta Valle del Tevere tra XIX e XX secolo.


Falleri è un promettente attore tifernate, laureato in recitazione all’Accademia Internazionale di Teatro di Roma e al DAMS di Bologna. Orlandini, è docente di materie letterarie, giornalista e musicista in corpi bandistici locali

Si tratta di ricerche molto interessanti, che indagano la storia sociale e culturale contemporanea del nostro territorio e contribuiscono a ricostruire il contesto storico locale su argomenti popolarmente molto sentiti.
Nel corso dell’evento, che è aperto alla cittadinanza, i due giovani studiosi illustreranno i loro lavori.

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L’assessore al Bilancio Mariangeli fa chiarezza sul pagamento del Canone Unico Patrimoniale per la pubblicità e sulle esenzioni per i cittadini

“Tra insegna pubblicitaria e insegna di esercizio esiste una linea di confine nel fatto che la seconda, per essere tale, dovrebbe limitarsi a segnalare la presenza della sede dell’attività, mentre la prima è rivolta ai potenziali consumatori al fine di esaltare un prodotto o un servizio e quindi di invogliare la domanda.

L’esenzione dal pagamento del Canone Unico Patrimoniale di concessione, autorizzazione ed esposizione pubblicitaria si applica solo alle insegne di esercizio fino a cinque metri quadrati di superficie complessiva ed è esplicitamente disciplinato dal Regolamento del CUP del Comune di Città di Castello. Nell’ultimo biennio 2024-2025 gli uffici competenti del Comune non sono venuti a conoscenza di erronei conteggi o del fatto che siano stati pagati dai contribuenti canoni non dovuti correlati all’inesatta interpretazione delle disposizioni in materia. Il rapporto tra cittadini e concessionaria Dogre rispetto al passato è tornato verso la normalità.

Le esposizioni pubblicitarie, salvo casi residuali, sono sempre soggette a preventiva autorizzazione rilasciata dagli uffici comunali competenti e questo è un fattore di chiarimento all’utente della tipologia di esposizione pubblicitaria che lo riguarda. I contribuenti hanno come primo interlocutore Dogre, la società concessionaria del Comune, ma per ogni chiarimento l’amministrazione comunale è sempre a disposizione dei cittadini anche con il Servizio Tributi dell’ente. Nel sito internet del Comune, in ogni caso, è inserito un apposito titolo dedicato al CUP che, oltre a fornire l’accesso diretto ai regolamenti in materia, contiene il link che rimanda direttamente al portale del concessionario, dove sono presenti e facilmente fruibili adeguate informazioni di carattere generale e una ‘Guida al Cittadino’ che sintetizza gli aspetti più importanti dell’applicazione del canone”.

E’ la risposta che l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli ha dato in consiglio comunale al capogruppo della Lega Valerio Mancini, che aveva chiesto con una interrogazione di comprendere meglio i criteri di esenzione dal Canone Unico Patrimoniale (CUP) di concessione, autorizzazione ed esposizione pubblicitaria, le modalità di informazione ai contribuenti e lo stato dell’eventuale contezioso con i cittadini in materia. “Questa interrogazione – aveva spiegato in aula il consigliere Mancini – ha puramente l’interesse di chiarire ai fini dell’immagine dell’ente esattore, cioè Dogre, e del Comune, ogni punto di controversia non solo passato, ma magari futuro, e di invitare l’amministrazione comunale e lo stesso concessionario alla massima trasparenza e informazione al cittadino”. Portando un’esperienza personale, il rappresentante della minoranza aveva invitato l’amministrazione comunale a una maggiore disponibilità nei confronti del cittadino eventualmente inadempiente.

“Anche se è vero che la legge non ammette ignoranza – aveva puntualizzato Mancini – si può anche invitare il trasgressore a rimediare, prima di punirlo, considerando che c’è una differenza economica di cui è opportuno tenere conto tra il pagamento della concessione, che richiede una modica cifra, e la sanzione, che invece prevede somme ben più consistenti”. Il consigliere aveva, quindi, chiesto di sapere se l’amministrazione fosse “al corrente di erronei conteggi o siano stati pagati dai contribuenti canoni non dovuti in base al regolamento comunale”, ma anche se fosse stata individuata “una figura tecnica di riferimento specifico per queste problematiche, presso il servizio Tesoreria e Finanza dell’ente e se allo stesso servizio siano pervenute segnalazioni”.

“E’ stata predisposta un’adeguata comunicazione istituzionale, anche sul sito web del Comune, al fine di informare i cittadini?”, aveva concluso il rappresentante della Lega. Nel rimarcare i riferimenti normativi che disciplinano la materia, l’assessore Mariangeli ha chiarito che l’esenzione per le insegne di esercizio fino a cinque metri quadrati di superficie complessiva è riconosciuta entro questo limite anche per una pluralità di installazioni, ma che in caso di superamento di questa dimensione il canone è dovuto per l’intera superficie. L’amministratore ha riferito, inoltre, che nonostante non siano pervenute segnalazioni nell’ultimo biennio, l’Ufficio Tributi del Comune ha inoltrato a Dogre una specifica richiesta in merito per verificare la situazione.

“La concessionaria Dogre – ha chiarito Mariangeli – ha confermato l’assenza di contenzioso per le annualità 2024-202 in riferimento a mezzi pubblicitari della tipologia insegna di esercizio, inseriti negli avvisi bonari inviati o eventualmente accertati. Per quanto riguarda istanze in autotutela, risulta ad oggi unicamente quella di un istituto di credito, le cui insegne, pur rientranti nell’esenzione dei cinque metri quadrati, sono state erroneamente pagate dal contribuente. L’unico rimborso richiesto nel periodo considerato si riferisce esattamente a questa situazione”. L’assessore ha fatto presente che, in riferimento agli avvisi di scadenza inviati o a eventuali accertamenti emessi a proprio carico riferiti a insegne di esercizio, Dogre ha ricevuto da parte di alcuni contribuenti richieste di chiarimenti telefoniche o in presenza.

“Tali chiarimenti – ha detto Mariangeli – sembrerebbero essere stati esaustivi, poiché non risulta abbiano portato a un successivo invio di istanze in autotutela o alla presentazione di ricorsi”. Mariangeli ha ulteriormente precisato che “le esposizioni pubblicitarie, salvo casi residuali specificati nel regolamento del CUP, sono sempre soggette a preventiva autorizzazione rilasciata dagli uffici comunali competenti. Nell’atto autorizzativo è indicata espressamente la tipologia dell’esposizione e pertanto anche il fatto che si tratti di insegna di esercizio od altro. Ciò, già di per sé, dovrebbe offrire al contribuente una prima significativa informazione anche con riferimento agli adempimenti correlati al conseguente pagamento del canone”. Nel confronto in aula è stato, inoltre, rimarcato come il primo interlocutore del contribuente per tutte le problematiche concernenti l’applicazione del canone “sia e debba essere il concessionario”. “Il Comune – ha osservato Mariangeli – ha il compito di vigilare sulla correttezza dell’operato di quest’ultimo, in particolare nel rapporto con i cittadini utenti.

A tal fine, il primo referente ‘tecnico’ è naturalmente individuato nel Servizio Tributi, gestore della convenzione con il concessionario, ed in particolare nel suo responsabile. Qualora vengano rappresentate dai cittadini eventuali criticità, sia di carattere tecnico che organizzativo, tale referente assume dal concessionario ogni possibile ulteriore informazione a chiarimento di quanto rappresentato e valuta, se del caso e di concerto con il dirigente, le eventuali azioni da intraprendere”. L’assessore ha concluso il proprio intervento auspicando che il buonsenso sorregga sempre la doverosa e legittima applicazione delle normative.

Il consigliere Mancini ha replicato rimarcato che “il cittadino contribuente merita rispetto ed è quindi opportuno dare la possibilità all’impresa di ravvedersi e sanzionare, poi, in caso di reticenza”. “Il cittadino deve essere adeguatamente informato, perché paghi se deve pagare, ma non paghi se non è tenuto a farlo”, ha sottolineato l’esponente della minoranza. “E’ importante che il contribuente possa avere come interlocutore il Servizio Tributi del Comune”, ha detto Mancini, precisando: “il mio interlocutore come cittadino, infatti, non è il concessionario, ma l’amministrazione nei suoi organi non solo politici, ma soprattutto amministrativi”.

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Maltempo: allerta arancione in Umbria per rischio vento dalla mezzanotte domani, giovedì 23 ottobre, e per le successive 24 ore

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LaProtezione Civile regionale dell’Umbria ha diramato il documento di allerta regionale n. 298/2025 per rischio meteo-idrogeologico-idraulico nel quale si prevede:
 

  • per il pomeriggio di oggi mercoledì 22 ottobre, allerta regionale codice giallo per rischio temporali su tutti i settori regionali
     
  • dalle ore 00:00 di domani, giovedì 23 ottobre, allerta regionale codice arancione per rischio vento sui settori regionali A-C-D, e allerta regionale codice giallo per rischio idraulico e temporali su tutti i settori regionali, fino alle 00:00 di venerdì 24 ottobre.
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Dal 26 ottobre alla scuola San Filippo la mostra “Pedagogie al femminile”

La Mostra “Pedagogie al femminile” allestita presso la sede della scuola San Filippo sarà visitabile per quattro domeniche:  26 ottobre -2-9-16 novembre dalle ore 15,30 alle ore 18,30. “Sono lieta di annunciare l’apertura della mostra “Pedagogie al femminile” presso la Direzione Didattica “San Filippo”.; Sarà visitabile per quattro domeniche grazie all’impegno congiunto dei volontari AUSER e degli studenti del liceo Plinio Il Giovane, che guideranno i visitatori in un percorso di approfondimento e riflessione.


Desidero esprimere un sentito ringraziamento a INDIRE e al Centro Studi Montesca per averci offerto la possibilità di ospitare questa mostra. Un progetto che arricchisce la nostra scuola e rafforza il legame tra memoria, educazione e cittadinanza attiva.
Vi invitiamo a partecipare numerosi e a condividere con noi questo momento di crescita e consapevolezza collettiva”, ha dichiarato la dirigente scolastica Silvia Ghigi.

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“Con Giovani in Biblioteca” riparte l’attività della biblioteca di Pieve santo Stefano ed il corso di italiano per stranieri “orientarsi nel territorio”

‘Con il ritorno delle attività scolastiche riparte anche l’attività della biblioteca comunale di Pieve Santo Stefano, che fa parte della Rete Bibliotecaria Aretina e si avvale fra l’altro della collaborazione della associazione LIBRI FATTI A MANO nell’organizzazione degli eventi culturali e della biblioteca stessa.

Le direttrici principali 2025/26 sono due: la ripresa delle tante iniziative del progetto GIOVANI IN BIBLIOTECA per la realizzazione di azioni volte a favorire e sostenere la creazione di spazi di aggregazione destinati alle giovani generazioni. 

Il progetto, finanziato dal dipartimento per le politiche giovanili della presidenza del Consiglio si avvale della collaborazione di alcune associazioni locali, la Proloco, la Volley revolution, Libri fatti a mano aps e l’associazione storica Palio dei Lumi ed è già attivo da circa un anno.

Fra le varie linee di intervento  ricordiamo a titolo esemplificativo la ludoteca, i trekking letterari, i corsi di montaggio video, corsi dedicati a insegnanti e a famiglie e molto altro ancora, tutte esperienze che stanno avendo riscontri molto positivi.

Nel frattempo è appena iniziato il corso di Italiano per stranieri dal titolo “orientarsi nel territorio”, organizzato tramite il Il progetto “Scire” che offre formazione nelle biblioteche aretine, con corsi, incontri e dibattiti gratuiti per adulti, finanziati dal Fondo Sociale Europeo.

Il corso sta riscontrando un grande successo con ben 16 iscritti, un numero notevole visto il modesto bacino d’utenza del territorio. 

“iniziative del genere sono molto importanti per le piccole comunità in quanto puntano ad aggregare e a trovare piccole/grandi risposte a problemi quali  un pieno inserimento nel nostro paese degli stranieri, o i disagi dei giovani a seguito del lock down causato dal covid” ha dichiarato Luca Gradi, assessore alla cultura e Biblioteca del Comune di Pieve Santo Stefano. 

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PNRR: prosegue la riqualificazione del centro storico di Sansepolcro

È entrata nel vivo la fase conclusiva dei lavori del grande progetto di rigenerazione urbana finanziato dal PNRR e ha dunque preso il via il cantiere in Piazza Santa Marta mentre sta volgendo al termine il cantiere che interessa piazza Torre di Berta e Via XX Settembre.

Gli interventi puntano a rendere questi spazi, così come tutti quelli precedentemente interessati dai lavori più sicuri, accessibili e accoglienti, migliorando la qualità urbana e valorizzando il patrimonio architettonico della città.

La conclusione dei lavori rappresenterà un passaggio importante nel percorso di rinnovamento che l’Amministrazione ha avviato per un centro storico più vivibile e sostenibile, capace di accogliere cittadini, attività e visitatori in un contesto rinnovato.

“Ci stiamo avvicinando alla fine di un imponente progetto che restituirà nuova vita e funzionalità al cuore del nostro centro storico. I lavori dentro e fuori le mura stanno giungendo alla fine e l’Amministrazione si è prodigata per limitare i disagi in questi lunghi mesi e siamo convinti che alla fine del lavoro il nostro centro storico, cuore pulsante della attività economiche e culturali, si presenterà con una nuova veste assolutamente migliore di prima. L’impegno da parte nostra è stato totale perché siamo convinti che il centro storico aveva bisogno di un restyling profondo perché parlare di turismo e accoglienza senza presentarsi con l’abito migliore non avrebbe lo stesso valore”

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Pronto soccorso di Città di Castello: Rossi – Leveque (Fd’I) “la risposta dell’Usl non convince e conferma le criticita’”

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Città di  Castello, con i consiglieri Rossi e Leveque, ha preso atto della risposta ufficiale inviata dalla Direzione del Presidio Alto Tevere dell’Azienda USL Umbria 1 in merito all’interrogazione sulla situazione del Pronto Soccorso di Città di Castello. Pur apprezzando la disponibilità del Direttore a fornire chiarimenti, i consiglieri suddetti non possono ritenersi soddisfatti: la nota, infatti, appare formale e difensiva, e non entra nel merito delle criticità reali che ogni giorno cittadini e operatori sanitari continuano a segnalare.

La Direzione afferma che la “qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti non sono mai state a rischio”, ma nello stesso documento ammette che il servizio è stato mantenuto grazie al ricorso costante a medici di altri reparti e perfino a medici di medicina generale, quest’ultimi operanti nell’accordo definito “sperimentale”. Una contraddizione evidente: se il Pronto Soccorso fosse davvero in condizioni ordinarie, non sarebbe necessario ricorrere a soluzioni di emergenza. Allo stesso modo, l’annuncio dell’assunzione di un solo specialista e del rientro di un medico in congedo rappresenta un passo avanti, ma del tutto insufficiente rispetto ai fabbisogni di un reparto che continua a lavorare sotto pressione, con personale ridotto e carichi di lavoro sempre più gravosi. La Direzione tende inoltre a minimizzare la sospensione di servizi ambulatoriali, come l’ambulatorio chirurgico e alcune sedute diagnostiche, definendole “rimodulazioni estive”. Rossi e Leveque, invece, evidenziano come queste siano riduzioni vere e proprie di servizio, che si traducono in tempi d’attesa più lunghi e disagi per i cittadini, soprattutto per i pazienti più fragili.

È doveroso inoltre sottolineare che criticità analoghe sono emerse anche presso il presidio ospedaliero di Umbertide. Il fatto che non si tenga conto che l’Alta Valle del Tevere dispone di due ospedali — Città di Castello e Umbertide — rappresenta un problema serio di programmazione del personale: finché non si pianificherà in modo integrato e strutturale la gestione delle risorse umane tra le due strutture, si continuerà a operare in condizioni di emergenza e precarietà. Ma ciò che desta maggiore perplessità è il tono della parte finale della risposta, laddove si “auspica che i consiglieri comunali possano verificare con le istituzioni competenti la reale situazione dei servizi”. Un passaggio inopportuno e poco rispettoso del ruolo ispettivo dei consiglieri comunali, che non solo hanno il diritto, ma anche il dovere di interrogare, controllare e dare voce alle preoccupazioni della cittadinanza.

I consiglieri di Fratelli d’Italia non accettano alcun tentativo di delegittimare o silenziare chi, nel pieno del proprio mandato, chiede chiarezza su questioni che riguardano la salute pubblica. Le istituzioni sanitarie devono essere alleate della trasparenza, non infastidite dal confronto costruttivo e democratico. L’impegno del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia continuerà con determinazione: si vigilerà sull’evoluzione della situazione del Pronto Soccorso, saranno chiesti interventi strutturali e non più soluzioni tampone, e sarà sollecitata la Giunta comunale e la Regione Umbria per garantire finalmente risposte concrete per l’Ospedale di Città di Castello e per tutto il territorio dell’Alta Valle del Tevere. Perché la sanità pubblica non è materia di rassicurazioni formali, ma di fatti, personale e servizi reali e perché nessun bavaglio può essere messo a chi rappresenta la voce dei cittadini.

I Consiglieri Comunali Elda Rossi- Fratelli d’Italia Riccardo Leveque-Fratelli d’Italia

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Sanità e Innovazione Digitale: CNAI Umbria porta a Città di Castello l’ICNP, linguaggio internazionale per la qualificazione dell’assistenza infermieristica

Venerdì 24 ottobre 2025 – Aula magna dell’Università Link

La Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i (CNAI) – Sezione Umbria, organizza un evento di rilevanza nazionale dedicato a un tema strategico per il futuro dei sistemi sanitari: la standardizzazione dei linguaggi infermieristici attraverso ICNP – International Classification for Nursing Practice, strumento promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per garantire documentazione clinica interoperabile, qualità dell’assistenza e innovazione digitale nei percorsi di cura.

L’incontro sarà ospitato dall’Università Link e aperto dal Presidente Regionale CNAI Umbria e Consigliere Nazionale CNAI, Aviano Rossi.

Porteranno i saluti istituzionali:

  • Luca Secondi, Sindaco di Città di Castello e Presidente Regionale di Federsanità, organismo che favorisce azioni e politiche finalizzate alla promozione di percorsi di integrazione socio-sanitaria e socio-assistenziale, mandato pienamente coerente con la visione promossa dall’ICNP e dall’evento CNAI.
  • Francesco Polidori, fondatore della holding di aziende della formazione a cui appartiene anche l’Università Link, che grazie al suo impegno ha avviato i corsi di laurea in Infermieristica e Medicina, promuovendo una formazione universitaria di alto profilo come leva per la crescita del sistema sanitario.

  • Tra i relatori di rilievo nazionale e internazionale:
  • Prof. Walter De Caro, Presidente Nazionale CNAI;
  • Prof.ssa Stefania Di Mauro, Direttrice del Centro Italiano di Ricerca e Sviluppo ICNP – Università degli Studi di Milano Bicocca.
    L’adozione di ICNP consente di rendere visibile e tracciabile il contributo infermieristico, migliorando qualità dei dati, integrazione multiprofessionale e programmazione sanitaria. In linea con il DM 77/2022, rappresenta uno strumento strategico anche per la definizione del Piano Sanitario Regionale.

All’iniziativa sono invitati i giornalisti e le emittenti televisive. Un’occasione per approfondire come l’innovazione infermieristica possa contribuire alla costruzione di un ecosistema s

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Città di Castello, capitale del tartufo celebra i cani, straordinari protagonisti della cerca del prezioso tubero con una scultura in legno

Realizzata dall’artista Carlo Paolo Granci con una tecnica particolare per essere apprezzata anche da ipovedenti e non vedenti – Si chiama “bianca” è sarà la mascotte del 45° Salone Nazionale del Bianco Pregiato, in programma dal 31 Ottobre al 2 Novembre nel centro storico.

“Bianca”, la scultura in legno a scala reale che celebra la simbiosi tra il cane e il tartufo: da due vecchie travi di rovere recuperato, il maestro, Carlo Paolo Granci, con il suo scalpello e martello ha realizzato un’opera unica nel suo genere. Da due blocchi di legno è riuscito caso a catturare l’istante di massima concentrazione del lagotto romagnolo, razza simbolo, custode d’elezione del tartufo, nell’individuazione del prezioso tubero. L’autore, nella sua opera ha voluto rappresentare una triplice simbiosi tra materia, habitat e vita. Una scelta che è allo stesso tempo tecnica e narrativa.

Il rovere, materia vissuta e salvata, lega simbolicamente la scultura alla storia del bosco e al ciclo di vita della natura. Qui risiede l’importanza concettuale: la pianta di rovere non è scelta casualmente, in quanto è una delle piante ospiti più importanti, vivendo in simbiosi con il tartufo. La scultura onora dunque il legno vivo (l’habitat) e il legno recuperato (la materia), creando un ponte tangibile tra l’ambiente della cerca e la forma d’arte. Le venature e le cicatrici del legno di recupero rievocano il manto riccio del lagotto e la rugosità della terra umbra, celebrando il contesto del 45° Salone Nazionale del Bianco Pregiato Città di Castello, in programma dal 31 Ottobre al 2 Novembre nel centro storico di Città di Castello. Con il muso affondato nella terra, il lagotto scolpito da Granci cattura l’attimo esatto della scoperta. La tensione del corpo, il focus istintivo, l’energia concentrata: ogni fibra racconta la connessione profonda tra cane e natura. “Bianca” così è stata denominata la scultura in legno, sarà la testimonial della rassegna e la si potrà ammirare ed “accarezzare” durante lo svolgimento della tre giorni, fra le prime in Italia, per qualità del programma e del prodotto, la prelibata “trifola” simbolo di un territorio e storia secolare di una comunità: un tartufo bianco su tre in Italia proviene da questo lembo di terra a nord dell’Umbria.

“La particolare rugosità e tecnica con cui è stata appositamente realizzata consentirà a tutti, anche a ipovedenti e non vedenti di poterla apprezzare, un elemento straordinario che colora di inclusività e solidarietà la manifestazione e celebra il connubio di amore e gratitudine fra i cani e i tartufai”, ha dichiarato con orgoglio Carlo Paolo Granci, 63 anni, ex docente di sostegno nell’area tecnico-artistica, da sempre apprezzato scultore per vocazione e passione, con alle spalle una lunga esperienza consolidata da oltre 130 partecipazioni a mostre personali e collettive nel territorio sia regionale che nazionale. Le sue opere riflettono un’indagine costante sul rapporto tra l’uomo, l’animale e l’ambiente, con una predilezione per soggetti che incarnano la tradizione e l’autenticità. Agli ultimi ritocchi, dal collare, agli occhi e al muso di “Bianca” hanno assistito oggi, nella galleria del maestro Granci, l’assessore al turismo e commercio, Letizia Guerri ed il presidente dell’Associazione Tartufai Alto Tevere (fondata nel 1986), Andrea Canuti, con il suo cane “Luce”, un lagotto romagnolo dal fiuto impareggiabile come l’esercito di cani a Città di Castello circa duemila di ogni razza e taglia, un vero e proprio record al pari dei “cavatori” in attività, circa 1.500 fra cui sempre più giovani e donne.

“Questa opera, davvero unica nel suo genere anche per lo straordinario messaggio di inclusività che racchiude e per la storia che celebra, sarà la “mascotte” della prossima edizione del Salone Nazionale Bianco Pregiato e potrà essere ammirata da tutti. Città di Castello è orgogliosa di poter rappresentare un territorio dove il tartufo tutto l’anno è gusto, storia, tradizione secolare ed è amore fra persone e animali”, hanno concluso Guerri e Canuti. Nello spirito del riconoscimento Unesco della cerca e cavatura patrimonio immateriale dell’umanità saranno tante le attività che avranno come protagonista l’associazione tartufai altotevere per raccontare a cittadini, visitatori e turisti come in questo territorio questa tradizione si rinnovi e sia capace di segnare un legame profondo nel tessuto sociale, culturale ed economico cittadino, oltre che un elemento centrale di sorveglianza e ambientale.

Da venerdi 31 ottobre a do 2 Novembre in piazza Matteotti, varie attività di analisi sensoriale e scoperta del tartufo. Giovedì 30 Ottobre dalle ore 10.30 – “La cerca del tartufo raccontata ai bambini” attivita’ di conoscenza e avvicina alla cerca e cavatura del tartufo con le scuole primarie di Citta’ di Castello curato dall’Associazione tartufai altotevere presso il Lago di Rignaldello. E poi “Bianco pregiato kids-dove la fantasia mette radici”, in piazza Fanti, all’interno dell’area dedicata ai bambini e bambini con attività programmate nella tre giorni, educative, spazi di gioco, di lettura e di relax, l’Associazione Cavatori dell’Alta Valle del Tevere svolgerà attività insieme ai loro amici a quattro zampe rivolte ai bambini. Sabato 1 Novembre alle ore 16 sfilata di bellezza del Lagotto Romagnolo in Corso Vittorio Emanuele. Domenica 2 Novembre Giardini del Cassero.
ore 10.00 “4° memorial Alessandro Ghigi a cura dell’Associazione Tartufai Alta Valle del Tevere e Comune di Città di Castello.

Per tutte le informazioni sul Salone del Tartufo Bianco Pregiato è possibile consultare il sito web della manifestazione (https://biancopregiato.it/), i portali istituzionali del Comune di Città di Castello (https://www.comune.cittadicastello.pg.it/) e di Città di Castello Turismo (https://www.cittadicastelloturismo.it/), insieme ai canali social collegati all’evento: tel. 075- 8529254 – 8554922.

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Secondi, nel nuovo ruolo di presidente di Federsanità Anci Umbria ha partecipato, a Roma, due giornate di confronto su sanità pubblica, innovazione e prossimità dei servizi

Il sindaco, Luca Secondi, nel nuovo ruolo di presidente di Federsanità Anci Umbria ha partecipato, lunedi e martedi, a Roma, al convegno nazionale di Federsanità, due giornate di confronto su sanità pubblica, innovazione e prossimità dei servizi che hanno celebrato anche i trenta ani di attività dell’organismo. Un appuntamento che ha riunito i protagonisti istituzionali, politici e accademici del settore per delineare le prospettive del Servizio Sanitario Nazionale. Hanno preso parte anche il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi e il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Ad aprire i lavori è stato il direttore generale della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle a cui hanno fatto seguito gli interventi di Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale, di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio e di Fabrizio D’Alba, presidente di Federsanità. E’ seguita una tavola rotonda con Americo Cicchetti (commissario straordinario AGENAS), Alessandra Locatelli (ministra per le Disabilità) e Francesco Zaffini (presidente della 10ª Commissione Sanità del Senato) per approfondire la governance e l’integrazione tra sanità, sociale e territorio. La prima giornata si è chiusa con la lectio magistralis dello scrittore Gianrico Carofiglio, dal titolo “Cura e Arte della gentilezza”. Nel pomeriggio, i lavori sono proseguiti con i tavoli tematici dedicati a trasformazione digitale, prossimità, prevenzione, fragilità e comunicazione. Ieri Martedì 21 ottobre, la seconda giornata dedicata alle “voci delle Federsanità regionali”, con la restituzione dei lavori dei tavoli e gli interventi dei presidenti territoriali. A chiudere il convegno, la relazione conclusiva di Fabrizio D’Alba, sul tema “Federsanità 2055: prospettive e orizzonti” per un sistema sanitario sempre più integrato, sostenibile e orientato alla persona. Il sindaco Luca Secondi, quale neo-presidente regionale di Federsanità Umbria, ha coordinato il tavolo nazionale “fragilità e territorio” ed affrontato il tema scottante della non autosufficienza e la questione delle fragilità dei giovani. “E’ emerso con forza – ha detto Secondi – il concetto di comunità e della rete istituzionale e sociale che dovrà sempre di più farsi carico di queste priorità della società civile e del terzo settore. Tutti insieme dovremo remare dalla stessa parte per il bene delle famiglie e delle comunità locali senza lasciare indietro nessuno”. “L’obiettivo- ha concluso – è valorizzare le migliori esperienze maturate nel nostro territorio, rafforzare il sistema sociale e sanitario e promuovere una crescita condivisa. Un impegno che si inserisce pienamente nella missione nazionale di Federsanità, con lo sguardo rivolto al futuro e alla costruzione di un welfare territoriale sempre più integrato, inclusivo ed efficace”. Federsanità è la Confederazione delle Federsanità Anci Regionali (articolo 27 Statuto Anci) che associa dal 1995 le Aziende Sanitarie Locali, Ospedaliere, gli Irccs e gli altri Enti Erogatori di servizi sanitari operanti nell’ambito del SSN insieme ai rappresentanti dei Comuni associati alle Anci Regionali di riferimento. Federsanità Anci Umbria è nata nel 2009 ed ha come associate Anci Umbria con tutti i Comuni Umbri, l’Azienda Ospedaliera di Terni, USL Umbria 1 e USL Umbria 2. Federsanità Anci si configura quindi come un’associazione volontaria di Aziende sanitarie locali e ospedaliere e di organi di rappresentanza degli Enti Locali.

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