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“Incontri con la storia”: ultimo appuntamento giovedì 9 novembre con don Andrea Czortek, vicedirettore dell’Archivio, che presenterà il fondo documentario dell’Opera Diocesana Assistenza

Si concluderà giovedì prossimo, 9 novembre, la terza edizione del ciclo di conferenze “Incontri con la storia”, promosso dall’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro e dall’Associazione “Vivere a Borgo Sansepolcro” in collaborazione con l’Associazione Storica dell’Alta Valle del Tevere. In quest’ultimo incontro don Andrea Czortek, vicedirettore dell’Archivio, presenterà il fondo documentario dell’Opera Diocesana Assistenza, di recente riordinato e messo a disposizione degli studiosi. Si tratta di un importante fondo archivistico – da tempo conservato nell’Archivio Storico Diocesano – che copre gli anni 1944/1968, cioè un periodo storico particolarmente significativo che va dalla stagione della ricostruzione postbellica a quella della contestazione studentesca e giovanile. Due “momenti di svolta” nella storia italiana che segnano anche, rispettivamente, l’inizio e la fine di questa significativa opera caritativa e sociale promossa dalla Chiesa Cattolica e sostituita, nel 1971, dalla Caritas.

Il riordino delle carte ha permesso di ricostruire l’evoluzione istituzionale (Pontificia Commissione Assistenza Profughi dal 1945 al 1953, Pontificia Opera di Assistenza dal 1953 al 1954 e Opera Diocesana Assistenza dal 1954 al 1968), le attività promosse (raccolta informazioni sui prigionieri di guerra, assistenza agli emigranti, refettori del papa, refezionioni scolastiche, scuole serali, colonie fluviali, montane e marine, distribuzione viveri e vestiario, sussidi economici), la fitta rete di rapporti con le parrocchie delle zona toscana e romagnola e le rispettive istituzioni pubbliche, le relazioni intessute con personaggi di rilievo nazionale quali, ad esempio, Amintore Fanfani, Ettore Bernabei, Fortunato Baldelli e Giovanni Battista Montini (poi papa Paolo VI). Le carte dell’Opera Diocesana Assistenza, fondata sul finire del 1944 dal vescovo Pompeo Ghezzi, fanno emergere due figure di preti – don Duilio Mengozzi (1915-2005) e don Virgilio Borghesi (1911-1979) – la cui opera ha caratterizzato la vita della Chiesa locale tra gli anni ’40 e ’60 del XX secolo. Per la fase iniziale i documenti mettono in luce anche le tensioni create dalla forte polarizzazione politica dell’immediato dopoguerra, l’avvio di esperienze di emancipazione della donna (il Centro Italiano Femmnile) e aiutano a ricostruire vicende altalenanti tra slancio caritativo ed esigenze economiche.

L’appuntamento è per giovedì 9 novembre, alle ore 17.30, nel salone del Palazzo Vescovile di Sansepolcro. 

Nella foto: don Duilio Mengozzi in una foto che risale circa agli anni in cui fu direttore della Pontificia Commissione Assistenza Profughi.

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Nomine del vescovo Andrea Migliavacca

Domenica 5 novembre 2023 sono state annunciate le seguenti nomine disposte dal vescovo diocesano monsignor Andrea Migliavacca:

DON ABSOLOM NYAMWEYA NYABERI

attualmente Amministratore Parrocchiale della Parrocchia di AGAZZI

nominato Amministratore Parrocchiale della Parrocchia di SESTINO.

DON YVON BIENVENU MABANDZA

attualmente Amministratore Parrocchiale delle Parrocchie di STAGGIANO E S.FIRENZE

nominato Amministratore Parrocchiale della Parrocchia di AGAZZI e 

collaboratore di S.MARCO ALLA SELLA.

MONS. MARCELLO COLCELLI

attualmente Parroco della Collegiata di CASTIGLION FIORENTINO

nominato Parroco delle Parrocchie di STAGGIANO E S.FIRENZE.

DON PIERO MASTROVITI

attualmente Parroco della Parrocchia di SESTINO, nominato Parroco della Parrocchia di LORO CIUFFENNA, in sostituzione di don Aimé Stanislas Alimagnidokpo.

DON AIMÉ STANISLAS ALIMAGNIDOKPO

attualmente Parroco della Parrocchia di LORO CIUFFENNA

nominato Parroco della Collegiata di CASTIGLION FIORENTINO

DON GIULIANO FRANCIOLI Amministratore Parrocchiale di MARCENA.

DON RICHARD KULULU MOMPALWO Vicario Parrocchiale di MARCENA (con decorrenza dal 3 dicembre 2023).

DON ENZO GRECO, della diocesi di Terni, Amministratore Parrocchiale di CORSALONE (si comunica la nomina che avrà data 18 novembre).

DON STEFANO SCARPELLI, tenuto conto dell’incarico di Delegato Vescovile per i ministeri, assume anche la delega per il diaconato permanente.Le date dei rispettivi ingressi saranno comunicate in seguito.

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Calcio: Il Selci Nardi passa la comunale di San Giustino grazie ad una rete di Benedetti

0-1
VIRTUS SAN GIUSTINO: Ranieri, Martini, Mencagli, Carbonaro (31’st. Bernacchi), Adreani C., Bastianoni, Poggini A., Fancelli (31’st. Ceccarini), Capanni (18’st. Dini), Nocentini, Santini. All. Loddi.
SELCI NARDI: Giorni, Polchi, Ascione, Rossi N., Cataclismi, Guerri, Moustaoui (26’st. Poggini D.), Rossi L., Benedetti, Cenciarelli, Capaccioni (15’st. Burchini). All. Pacciarini.
Arbitro: Antonelli di Foligno.
Rete: 24’st. Benedetti

Si ferma di nuovo al Comunale la Virtus San Giustino che cade nel derby col Selci Nardi dopo una gara sicuramente non da ricordare per qualità ed emozioni. Senza bomber Bigarelli (costretto al forfait a causa di un attacco influenzale della scorsa notte) i giallorossi – dopo le buone prestazioni con Pontevecchio, Piccione e Settevalli Pila – non riescono almeno a oonquistare il punto contro un Selci Nardi che invece si prende i primi punti in trasferta della stagione dopo una prestazione ordinata e di volontà. Peraltro Loddi doveva fare a meno nell’occasione anche di Tomassini e Cascianini, e comunque la prestazione complessiva è stata insufficiente soprattutto nella ripresa quando gli ospiti di Pacciarini hanno preso coraggio dopo qualche azione insidiosa e poi, successivamente al gol decisivo del solito Benedetti, hanno avuto almeno altre due grosse chance per chiudere il match con gli avversari sbilanciati in avanti. Tanti ex in campo e fuori a caratterizzare l’incontro che ovviamente, alla fine, ha lasciato l’amaro in bocca ai dirigenti giallorossi. Si parte e già al 7′ Selci pericoloso con un colpo di testa di Moustaoui che finisce a lato di poco. Si va avati coi padroni di casa che cercano più volte l’area avversaria creando qualche occasione, ma Santini non pare ispirato come altre volte alla pari di Capanni. Al 32′ Benedetti ruba palla al limite ma la sua successiva conclusiove viene deviata da Ranieri. Sul finale del tempo un diagonale di Fancelli finisce a lato di poco. Nella ripresa al 4′ un traversone insidioso di Poggini A. non viene raccolto dai compagni. Al 12′ ci prova il Selci direttamente dall’angolo di destra con capitan Guerri ma anche in questa circostanza Ranieri è bravissimo. Al 24′ il momento decisivo: Cenciarelli entra in area dalla sinistra, supera un paio di avversari, sul rimpallo la sfera arriva a Benedetti che di sinistro fulmina Ranieri. Poco dopo (’30) è Mencagli a provarci con un destro intercettato da Giorni e nel finale al 40′ Burchini ha la palla per chiudere il match ma anche stavolta Ranieri è super. La Virtus ci prova fino all’ultimo minuto di recupero ma il Selci tiene il vantaggio.

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La preziosa trifola sulle trame in lino nel telaio dell’800. Tartufo, arte, tradizione e artigianato: eccellenze a confronto

Lo “scatto” di Massimo Radicchi ha colto nel segno e rappresenta la sintesi di una manifestazione, la mostra del tartufo prima, il salone nazionale del bianco pregiato oggi, traino e punto di riferimento per le eccellenze e il bello della città.

Le trifole, splendidi esemplari di tartufo bianco di Cristian Zanelli, appoggiate dolcemente in una piccola tovaglia sopra le trame in lino di un telaio dell’800 nel laboratorio di Tela Umbra (unico al mondo in questo genere di lavorazione artistica) fotografano al meglio quello che e’ accaduto in questi giorni di manifestazione. Il tartufo , l’arte e l’artigianato hanno promosso in sinergia l’immagine della città.

“Tanti visitatori e turisti in città per il Salone Nazionale Bianco Pregiato hanno fatto tappa nel nostro laboratorio-museo soffermandosi ad ammirare le nostre produzioni artigianali”, hanno dichiarato con soddisfazione le socie-lavoratrici della cooperativa.

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Conclusa la XVII edizione del Premio Letterario Città di Castello, un successo che ha varcato i confini nazionali

Con gli ultimi straordinari eventi della settimana svoltisi al Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati è ufficialmente conclusa la XVII edizione del Premio Letterario Città di Castello, un concorso che ha visto la partecipazione di oltre 450 scrittori provenienti da ogni regione d’Italia e anche dall’estero.
Nel corso della cerimonia finale di premiazione al Teatro degli illuminati la prestigiosa giuria presieduta da Alessandro Quasimodo ha ufficializzato le graduatorie della varie sezioni che così sono risultate:

Sezione Poesia:


Primo classificato lo scrittore Bruno Contini di Lecce, con il romanzo La mia alba;
Secondo classificato Roberto Di Martino, scrittore di Brescia, con il romanzo La strage di Piazzale delle Pannocchie;
Terzo classificato il livornese Stefano Lenzi con il romanzo Il sognatore.


Per la sezione saggistica i premiati sono:


Massimo Desideri di Roma, con il saggio Il grado zero dell’uomo;
Secondo classificato Lorenzo Burlini di Saronno con il saggio La filosofia morale di Jaques Maritain
Terzo classificato il salernitano Salvatore Di Conciclio con il saggio La solitudine del genio incompreso.
Per la sezione poesia le prime posizioni sono state assegnate a:
Primo classificata Patrizia Mencarani con la raccolta Tua madre nutriva l’usignolo;
Secondo classificato Andrea Ottolia di Cuneo con la raccolta Pianto per Magda;
Terzo classificata Chiara Loria Barone di Genova con la raccolta Mestica di parole.

Sono stati assegnati poi i premi speciali della Giuria alla criminologa e giurista Maria Dell’Anno per l’impegno nella battaglia contro la violenza di genere e a Sergio Zerunian per il suo romanzo Hayrig che tratta la vicenda tragica del genocidio del popolo armeno.

La cerimonia si è conclusa con la vincitrice della sezione giovani “Riprendiamoci il futuro” Sofia Emy Peluso di Lecce

Parterre de roi per la giuria che oltre al Presidente Quasimodo ha visto la partecipazione di Osvaldo Bevilacqua, Marino Bartoletti, Benedetta Rinaldi, Alessandro Masi, Mauro Macale, Luciano Monti, Claudio Pacifico, Clementina Speranza.
Hanno partecipato alla cerimonia il sindaco di Città di Castello Luca Secondi con l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, il senatore Walter Verini, l’on. Catia Polidori e il Presidente della Assemblea regionale Michele Bettarell, il segretario generale dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia Marieta Stepanyan, il Presidente della Associazione Culturale “Tracciati Virtuali” Antonio Vella con il vicepresidente Andrea Vella e l’editor Alice Forasiepi in rappresentanza della casa editrice LuoghInteriori, main sponsor della manifestazione.

“L’Associazione Tracciati Virtuali è già al lavoro” ha dichiarato Antonio Vella “perché l’edizione 2024 sarà ancora più interessante e vedrà anche il concretizzarsi di un importante progetto, con la creazione di una nuova sezione speciale dal titolo Destinazione Altrove riservata a tutti gli Istituti penitenziari italiani”.

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I migliori cani da tartufo d’Italia a Città di Castello per partecipare alla gara di cerca della trifola

I migliori cani da tartufo d’Italia a Città di Castello per partecipare alla gara di cerca della trifola, il prelibato tartufo bianco, in una location “mozzafiato”, i giardini del Cassero all’ingresso della centralissima piazza Gabriotti che si affaccia sulla Cattedrale, la Torre Civica e Palazzo comunale. Nonostante il maltempo si sono presentati in 70 ai nastri di partenza della seconda edizione del memorial dedicato ad “Alessandro Ghigi e Jimmy Cecchini”, due figure storiche dell’’Associazione Tartufai Altotevere che ha organizzato la gara inserita nella 43esima edizione del “Salone del Tartufo Bianco Pregiato”.

Bracchi, bracchi-pointer, lagotti, meticci, cocker spaniel, in questo lembo di terra di confine fra Umbria, Marche, Toscana ed Emilia Romagna, nascono, crescono e diventano autentici campioni della ricerca, indispensabili compagni di viaggio (assieme al vanghino utilizzato per scavare) per gli oltre 1000 “cavatori”, i tartufai, in possesso del regolare tesserino rilasciato dall’Afor, Agenzia Forestale Umbria dopo aver sostenuto le lezioni, corsi ed esame finale e relativo versamento della quota annuale che supera i cento euro. Città di Castello è di fatto, non solo in questi giorni del salone, la capitale della “trifola” ma anche dei cani da tartufo che arrivano a sfiorare e superare cifre da capogiro talvolta ben al di sopra di ottomila euro tanto è la loro bravura fra boschi e colline a scovare le “pepite d’oro”, il pregiato tartufo bianco che alla borsa attuale dei prezzi al dettaglio, si attesta per sui 2000-3000 euro per un chilo di “bianco”, a secondo delle pezzature. Oggi, circa 70 esemplari a quattrozampe, con i loro proprietari provenienti da tutto il Centro-Italia, si sono dati appuntamento a Città di Castello per una delle tante tappe del circuito nazionale della ricerca del tartufo. I cani per conquistare il podio finale, devono, nel minor tempo possibile scovare sei tartufi, trifola di ottima qualità, disseminati a debita distanza l’uno dall’altro in un’area di terreno delimitata.

Alla prova del cronometro, spesso i cani della zona dell’altotevere fanno registrare tempi a dir poco da guinness dei primati: anche sotto i quaranta secondi complessivi. Chira, Pallino, Sally, Diana, Zara, Ringo, Lea e Leo (il cocker spaniel cieco che si è conquistato la ribalta nazionale per la storia di amore con il suo proprietario Lorenzo Tanzi) questi nomi ricorrenti ed altri campioni del fiuto che riescono ad annusare i tartufi anche a distanze di trecento metri e più. La presenza di cani da tartufo in altotevere, circa tremila, in rapporto al numero di abitanti è fra le più alte d’Italia e Citta’ di Castello ne è la capitale. All’anagrafe canina del Servizio Veterinario della Usl Umbria1 risultano infatti iscritti 1.485 cani da tartufi così suddivisi nelle razze prevalenti: 752 meticci, 448 lagotti romagnoli, 92 Springer Spaniel, 29 pointer inglesi, 27 cocker spaniel inglesi, 1 bracco italiano e 136 di altre razze. Ai circa 1500 cani da tartufo iscritti come tali se ne devono aggiungere altri 500 che escono regolarmente nei boschi ma sono catalogati come generici nell’anagrafe canina.

Un vero e proprio record. Accanto ai giovani “tartufai”, il Presidente dell’associazione (fondata nel 1986, con oltre 700 iscritti) Andrea Canuti affiancato da un consiglio di giovani, ci sono i veterani del “vanghino”, capitanati da Fabio Cecchini, dal segretario Italo Bianchini assieme al fratello Aldo (quasi 90enne da settanta anni tartufaio) e Angelo Marioli che tiene a precisare l’amore che li lega a questi straordinari animali: “mio zio, tartufaio scomparso a 90 anni – dice commosso – faceva dormire il proprio cane sul divano del salotto buono di casa tanto gli voleva bene”. Un’attività all’aria aperta, un hobby sempre più in voga ed in continua crescita, quello del tartufaio, stando alle statistiche dell’Afor, Agenzia Forestale Umbria, che parlano di 38 nuovi tesserini rilasciati, da inizio anno, tra cui giovani di età compresa 16 – 25 anni ed anche donne come Fabiola Fratini, 31 anni, di Monte Santa Maria Tiberina, una new-entry per la prima volta in gara con Ares, un lagotto romagnolo di grandi speranze: “un po’ per tradizione in famiglia, ma soprattutto per il desiderio di passeggiare nei boschi con il mio cane, ho deciso di prendere il tesserino e oggi mi sono messa alla prova in questa gara”.

“Il nostro tartufo bianco e gli altri prodotti del bosco non temono confronti – precisano il sindaco Luca Secondi e l’assessore al Commercio e Turismo del comune Letizia Guerri, che sottolineano anche l’aspetto “legato alla promozione e valorizzazione culturale, artistica e ambientale del comprensorio e dell’Umbria.” “I tartufai e i loro straordinari cani, razze impareggiabili – concludono – sono i veri protagonisti di questo importante settore agro-alimentare che contribuisce ad elevare immagine e promozione del nostro territorio anche attraverso un’attività, quella del tartufaio, propria della nostra storia e delle nostre tradizioni”.

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Pallacanestro: Dukes, sconfitta esterna contro Livorno, ma gara con spunti positivi

A Livorno la Dukes parte subito forte e grazie alle buone percentuali da tre. In particolare Hassan piazza 9 dei suoi 21 punti in avvio, portando la Romolini Immobiliare sul 16-7.

Col passare dei minuti i padroni di casa cominciano a risalire la china sfruttando il gioco in velocità. Il sorpasso arriva alla fine del primo quarto, che si chiude con gli amaranto in vantaggio 27-24.

Ancora una volta il periodo più negativo per la Dukes è il secondo. La difesa livornese mette pressione su uno Spillantini non al meglio fisicamente e gli automatismi di squadra iniziano a incepparsi, risultando in diverse palle perse banali. I bianconeri si dimostrano bravi a pescare falli e ad andare presto in bonus, ma le percentuali dalla lunetta non sono delle migliori.

Dall’altra parte Iardella sale in cattedra e inizia a colpire con regolarità da dietro l’arco dei tre punti, mentre per la Romolini Immobiliare l’unico a trovare un minimo il fondo della retina è Mihajlovic, già ampiamente in doppia cifra all’intervallo. Non basta però, perché alla fine del secondo quarto il tabellone dice 55-38 in favore di Livorno.

Nel terzo periodo la Dukes rientra in campo con uno spirito decisamente diverso, vogliosa di rimontare. Hassan si prende tiri da campione e li mette. Bazani, piuttosto silenzioso nel primo tempo, comincia a salire di colpi. Della Mora segna un paio di canestri importanti. In poco tempo lo svantaggio degli uomini di coach Mameli torna sotto la doppia cifra. 

Livorno risponde però ancora una volta coi canestri da fuori di Iardella. Se da una parte i padroni di casa sono bravi a far pagare ogni errore alla Romolini Immobiliare, quest’ultima non è capace di fare altrettanto, collezionando altre palle perse sanguinose. Il risultato è che alla fine del terzo quarto la partita è tornata in mano agli amaranto, che conducono 75-60.

Nel periodo conclusivo la Dukes continua ad affidarsi soprattutto alla sua coppia di lunghi. In particolare a Bazani, che dopo aver chiuso il primo tempo a quota 7 punti ne fa registrare 14 nel secondo. 

Livorno resta però in controllo della gara, segna tutto quello che deve segnare e riesce a tenere a debita distanza la Romolini Immobiliare, che alla fine deve arrendersi per 89-74.

Una partita giocata ad alti ritmi, proprio come volevano i padroni di casa, e decisa su tanti piccoli episodi: quasi tutti andati a favore della vincente.

Nel prossimo turno la Dukes avrà l’occasione di rifarsi quando ospiterà Altopascio, sabato prossimo al Palasport di Sansepolcro.

Tabellino: Bazani 21, Hassan 21, Mihajlovic 20, Della Mora 7, Alunni 3, Spillantini 2, Diatlov, Menichetti ne, Occhirossi ne, Sekrouf ne. 

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Laura Chiatti e Marco Bocci al salone nazionale Bianco Pregiato

Il profumo di trifola e sopratutto il sapore irresistibile del tartufo bianco conquistano tutti i palati più o meno noti. La bellissima Laura Chiatti assieme al marito Marco Bocci, umbri doc, non hanno resistito alla “tentazione” di una visita alla 43esima edizione del Salone Nazionale Bianco Pregiato soffermandosi ad ammirare e degustare alcuni prodotti in mostra ovviamente il prelibato tartufo bianco in primo piano nel padiglione di piazza Matteotti interamente dedicato. I due attori e volti noti della tv e dei social hanno dimostrato apprezzamento per la manifestazione e concluso assieme al sindaco Luca Secondi e l’assessore Letizia Guerri il percorso di visita ai vari stand della rassegna. “Una visita assai gradita che ha onorato il salone e messo in evidenza ulteriormente la sua capacità di penetrazione ad ogni livello”.

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Partiti i lavori di riqualificazione di piazza San Giovanni in Campo con oltre 100 mila euro del PNRR


Valorizzare le piazze dei quartieri storici della città come luoghi funzionali, belli da vedere e senza barriere architettoniche è
una delle strategie per la rigenerazione urbana del centro storico dell’amministrazione comunale, che, dopo piazza del
Marchese Paolo a San Giacomo, investirà 102 mila euro netti del PNRR per la riqualificazione di piazza San Giovanni in
Campo, nel rione Mattonata. I lavori sono appena iniziati e consisteranno nello smontaggio della pavimentazione esistente
nell’area di circa 500 metri quadrati della piazza e nella sua sostituzione con lastre di pietra serena nella parte antistante la
chiesa di San Domenico e con calcestruzzo architettonico nella parte che continuerà ad essere adibita alla sosta veicolare.
Con rampe in pietra sarà garantito il superamento delle soglie di ingresso degli edifici pubblici esistenti e quindi
l’abbattimento delle barriere architettoniche per gli utenti. “I cantieri che si concludono e quelli che si aprono, mentre
importanti opere stanno procedendo, danno il segnale chiaro e tangibile di un’amministrazione comunale che investe con
pragmatismo e concretezza sue due direttrici prioritarie: la riqualificazione urbana e la sicurezza dell’edilizia scolastica”,
sottolineano il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti , all’indomani del sopralluogo a piazza
San Giovanni in Campo.

“In una stagione probabilmente irripetibile dal punto di vista delle opportunità di investimento –
osservano gli amministratori – il lavoro del personale dei nostri uffici, che ringraziamo per la professionalità e l’amore per la
città con cui sta assolvendo un’ingente mole di compiti, ci ha permesso di ottenere importanti disponibilità finanziarie per
obiettivi fondamentali per questa amministrazione comunale: la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio storico,
artistico e culturale al servizio di un’idea di rilancio delle funzioni strategiche del centro storico e del resto della città, ma
anche la riqualificazione delle scuole, indispensabile per la tutela del diritto allo studio e della sicurezza dei nostri giovani,
l’investimento più importante per il futuro di una comunità”. Nel sopralluogo a piazza San Giovanni in Campo, Secondi e
Carletti si sono confrontati con i tecnici e con i responsabili del cantiere sulle caratteristiche degli interventi pianificati e sulle
esigenze legate alla valorizzazione del sito come punto di riferimento per la vita di quartiere e le attività presenti, anche
sotto il profilo della gestione della viabilità e della sosta a lavori ultimati. “Basta guardarsi intorno, passando con gli occhi
dalla chiesa di San Domenico, una delle più belle e antiche della città, ai servizi sanitari e per anziani che hanno sede qui,
per comprendere il valore di questa piazza, non solo come testimonianza storica, ma anche come presidio sociale: ecco
perché l’investimento sulla sua riqualificazione è strategico e terrà conto delle esigenze legate al suo utilizzo da parte dei
cittadini”, puntualizzano Secondi e Carletti. Piazza San Giovanni in Campo prende il nome dall’italica pieve di S. Giovanni,
della cui costruzione romanica resta traccia nell’abside e nel fianco nord, e dall’antico campo per le esercitazioni militari. Il
campo per le esercitazioni militari della Repubblica castellana si estendeva fino alla chiesa di S. Caterina, prima che fosse
edificata quella di S. Domenico. Sulla piazza domina l’imponente mole trecentesca della Chiesa di S. Domenico che sorge,
isolata da tre lati, su una vasta area con l’antico convento. Sulla medesima piazza un edificio conserva incorporati tre archi in
cotto, su colonne ottagone di pietra, residui del battistero trecentesco. L’intervento di riqualificazione permetterà di
superare l’attuale deterioramento e sanare tutte le problematiche legate alla presenza di barriere architettoniche.

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Gusto, passione e tanto divertimento per i bambini nella giornata conclusiva del 43° Salone Nazionale TartufoBianco Pregiato di Città di Castello


Gusto e passione, ma anche tanto divertimento per i bambini, saranno gli ingredienti della giornata conclusiva del 43°
Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello. Il programma di domenica 5 novembre si aprirà alle ore
07.30 con il 2° Memorial Alessandro Ghigi , gara cani da ricerca e cavatura del tartufo su ring presso i Giardini del
Cassero a cura dell’associazione Tartufai Alto Tevere e del Comune di Città di Castello, che si concluderà alle ore 12.30
con la cerimonia di premiazione in piazza Matteotti. Alle ore 10.00 apriranno le aree espositive e gli spazi per le
degustazioni nel centro storico e partirà l’attività del laboratorio di pasta fresca per adulti e bambini , con
degustazione, che sarà proposto dagli studenti dell’IIS Patrizi Baldelli Cavallotti presso l’area “Bianco Pregiato Lab” (ex
Agorà) di piazza Garibaldi. I Buffycats, protagonisti di una delle seri televisive animate più amate dai bambini, saranno
le attrazioni imperdibili dell’appuntamento con “Meet & Greet con i 44 Gatti” , l’evento interamente dedicato ai più
piccoli dal Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato, che si svolgerà a partire dalle ore 12.30 presso la sala polivalente
della Madonna del Latte in via Fonte del Coppo 1 (gratis per i bambini e 20 euro a testa per gli adulti – info wapp
349.6074088).

Il pomeriggio nel centro storico tifernate inizierà alle ore 15.00 con l’analisi sensoriale del tartufo
bianco pregiato presso l’area “Taste Experiences” in largo Gildoni. A seguire (ore 17.00), la chef Carlotta Delicato ,
vincitrice di Hell’s Kitcken Italia, premiata dal Corriere della Sera ai Cook Awards come Chef Novità del 2023, una delle
donne più influenti per la gastronomia latina sostenibile, tra i protagonisti della trasmissione “È sempre Mezzogiorno”
su Rai1 con Antonella Clerici, animerà il primo show cooking della giornata sul tema “Tartufo e fine dining zero spreco”
presso l’area “Taste Experiences” in largo Gildoni. Sempre alle ore 17.00 “Formaggi e Tartufo: un matrimonio
d’amore” sarà l’invitante tema della masterclass organizzata nell’area “Bianco Pregiato Lab” in piazza Garibaldi (ex
Agorà) dall’IIS “Patrizi Baldelli Cavallotti”. A seguire, docenti e alunni del corso sala bar e vendita della scuola
offriranno un aperitivo con degustazioni e presenteranno una sperimentazione inedita: “Tartufo da bere” , il cocktail
realizzato appositamente per la manifestazione. La tappa all’Edicola ” Talking Truffle” , lo spazio di confronto con
operatori del settore e giornalisti del Food, accompagnerà i visitatori all’appuntamento con il secondo show cooking
delle ore 18.00 (area “Taste Experiences” in largo Gildoni), animato dallo chef Pietro Marchi , presidente di AIS
Umbria, che presenterà la pizza “Tar Tar”. Il Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato darà l’appuntamento al prossimo
anno a tutti i buongustai con l’aperitivo finale a cura della Condotta Slow Food Alta Umbria presso l’area KMZero
Hub del loggiato Gildoni (ore 18.30).

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L’artista umbra Gipsy Fiorucci premiata al “Roma Videocplip Indie 2023”

Nuovo e importante riconoscimento per la cantautrice tifernateGipsy Fiorucci, tra gli artisti protagonisti premiati durante il prestigioso Festival “Roma Videoclip Indie 2023” – il cinema incontra la musica – le cui premiazioni si sono svolte nella capitale il 31 Ottobre scorso presso “Officina Pasolini” (Laboratorio di alta formazione artistica e hub culturale della Regione Lazio); il singolo e videoclip de “L’Anima Grida” ad oltre un anno dall’uscita, continua a regalare grandi emozioni all’artista Umbra che riscuote consensi e un ottimo successo sia di pubblico che di critica; alla kermesse romana, ideata e diretta da Francesca Piggianelli, con la conduzione di Simone Bartoli e giunta quest’anno alla sua ventesima edizione, hanno presenziato registi, produttori, giornalisti di alto livello e personaggi di spicco del panorama musicale e cinematografico, tra gli ospiti big d’eccezione anche il noto cantautore Sergio Cammariere e il rocker e compositore di colonne sonore Pivio a cui sono stati assegnati premi speciali; Media patner Official della serata “Terza Pagina Magazine” con la partecipazione di emittenti radio e tv tra cui “YouMusic.tv”, “Radio Roma” e “Radio Godot”. 

Il videoclip de L’Anima Grida, realizzato in collaborazione con la casa di produzione cinematografica “Whiterose Pictures, regia di Lorenzo Lombardi, direttore alla fotografia N.Santi Amantini, girato nell’affascinante e maestosa Villa Nobiliare tardo rinascimentale “Magherini Graziani” a San Giustino Umbro, ha tutto il sapore di un film d’altri tempi dai risvolti fiabeschi e suggestivi e in cui la cantautrice è riuscita ad esprimere tutto il potere creativo e mistico di una canzone che incarna una vera e propria connessione interiore attraverso un dialogo autentico tra noi e la nostra anima; un grido di speranza che porta messaggi importanti e che non arresta la sua corsa.

Si è conclusa così una rassegna emozionante che, dopo una lunga selezione con tantissime candidature provenienti da tutta Italia, ha regalato all’artista la grande soddisfazione di essere tra i vincitori del “Premio Festa Roma Videoclip Indie 2023” e ricevere il“Premio Speciale Radio Roma”.

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Verso le elezioni a San Giustino: Cesare Sassolini (Forza Italia) “ticket Buschi Vitali intrigante, unica novità nel panorama politico locale. Candidatura Belloni? le scelte vanno sempre condivise”

“Anche se da osservatore esterno, mi informo ogni giorno su quanto succede nel panorama politico locale e su questo, devo ammettere, che il ticket Buschi Vitali su San Giustino è davvero intrigante. Di fatto è l’unica novità nel panorama politico locale. Candidatura Belloni? le scelte vanno sempre condivise, se no perdono di peso politico”

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Costi tensostrutture, Claudio Serafini interpella la Giunta

Il Sottoscritto Claudio Serafini Consigliere Comunale di Città di Castello

  • Considerato le tendostrutture installate a fine Ottobre 2023 nelle piazze cittadine per ospitare il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato 2023
  • Visto che anche negli anni passati 2018/2019/2020/2021/2022 sono state montate per 4 settimane tensostrutture simili nelle stesse piazze per ospitare le manifestazioni di Altro Cioccolato , Mostra del Fumetto e Mostra del Tartufo

I N T E R P E L L A

Il Sindaco e la Giunta per conoscere

  • i costi sostenuti per il noleggio di tensostrutture montate nelle piazze cittadine per una settimana per ospitare il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato 2023
  • i costi sostenuti per il noleggio delle tensostrutture montate nelle piazze cittadine degli anni 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 nelle piazze cittadine per 4 settimane per ospitare le manifestazioni di Altro Cioccolato, Mostra del Fumetto e la Mostra del Tartufo.

Distinti saluti

Claudio Serafini

Consigliere Comunale

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Citerna, commemorazione giornata dell’Unità Nazionale e delle forze armate

Citerna – Questa mattina l’Amministrazione Comunale di Citerna ha commemorato la giornata dell’Unità Nazionale e delle forze armate con le deposizioni presso i monumenti che ricordano i caduti civili e militari di tutte le guerre. Insieme al Sindaco Enea Paladino sono intervenuti i rappresentanti istituzionali Paolo Carlini vicesindaco, Anna Conti e Paola Giannelli assessori comunali, Valentina Cirignoni consigliere comunale, Manuela Puletti consigliere regionale, Don Olimpio Cangi, le forze dell’ordine carabinieri, polizia di stato e polizia locale oltre all’associazione Giovane Terza Età e le associazioni combattentistiche dei Carabinieri, Marinai d’Italia, bersaglieri e alpini.

Nonostante il tempo è stata nutrita la partecipazione della cittadinanza.
“Ricordiamo la vittoria della Prima Guerra Mondiale ed il sacrificio di milioni di giovani che hanno dato la vita per regalarci una patria unita e libera – ha sottolineato il sindaco Enea Paladino – affinché i valori di pace e giustizia non siano dati per scontati ma che siano rinnovati nello spirito dei giovani di oggi”.

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Settanta anni con il cane al guinzaglio ed il vanghino in spalla: “nozze di platino” con la cerca del tartufo per Aldo Bianchini, 89 anni, testimonial della capitale del tartufo bianco

La “cava” del tartufo non conosce età come testimonia la bella storia di, Aldo Bianchini, che alla soglia dei novanta anni sta per festeggiare le nozze di “platino” con il vanghino e il cane al guinzaglio. Iscritto all’Associazione Tartufai Altotevere, dove il fratello Italo, fra i fondatori ricopre il ruolo di segretario, il decano dei cavatori tifernati, dall’età di venti anni prima a Pietralunga e poi a Città di Castello, esce con il proprio cane nei boschi del comprensorio alla ricerca del prezioso tubero, in ogni stagione, con il caldo e con il freddo, con la nebbia e la neve. Una passione per questa plurisecolare attività all’aria aperta e contatto con la natura, la cava del tartufo (da più di due anni patrimonio immateriale dell’Unesco) ereditata dal babbo Domenico poi trasmessa al fratello e a tanti amici. “Ho lavorato sempre in campagna nell’azienda agricola di famiglia ed ho iniziato da giovane ad andare alla ricerca dei tartufi, profumo e sapore che a casa mia hanno fatto parte della vita quotidiana, grazie anche alle tagliatelle e gnocchi preparati da mamma Ester”, esclama Aldo Bianchini, ricordando frigoriferi stracolmi di tartufi bianchi neri e di lunghe traversate negli anni 50-60 di tanti cavatori altotiberini con i muli verso Acqualagna a rifornire un mercato che era punto di riferimento in particolare del tartufo “nero”.

Nella sua mente tanti ricordi e aneddoti legati alle innumerevoli uscite nei boschi ai tanti cani, Zara, Brilla, Dik, in prevalenza bracchi pointer, insostituibili protagonisti, che lo hanno affiancato nella ricerca e di quella trifola, pregiato tartufo bianco di quasi un chilo che ha scovato tanti anni fa in una fredda giornata di inverno. A raccontarlo si commuove al pari di chi ricorda un titolo conquistato o un traguardo sportivo raggiunto: la “coppa dei campioni” per un tartufaio. A distanza di quasi settanta anni dalla prima uscita nei boschi, il rito, una tradizione secolare che appartiene con orgoglio ad una comunità, si è ripetuto dall’ultima domenica di settembre, giornata di apertura della raccolta della trifola e rinnovato in questi giorni in cui si celebra la 43esima edizione del “Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato” (fino a domani 5 novmbre nel centro storico): Aldo Bianchini con la sua “Brilla” al guinzaglio ed il vanghino in spalla non ha rinunciato alla solita passeggiata nel bosco, riuscendo sempre a portare a casa un discreto bottino.

“Anche se l’età avanza non me la sento di mettermi in pantofole sul divano a non fare nulla, ormai questa consuetudine è parte della mia vita, quando esco nei boschi è come rinascere ogni volta”. Un hobby sempre più in voga ed in continua crescita, stando alle statistiche dell’Afor, Agenzia Forestale Umbria, (che parlano di 38 nuovi tesserini rilasciati, tra cui giovani di età compresa 16 – 25 anni, fra questi 3 ragazze). Aldo si rivolge anche ai giovani e li consiglia a lasciare da parte telefonini, computer e social per dedicarsi ad una sana attività all’aria aperta che “fa bene alla salute e consente talvolta di guadagnare anche qualche euro”. Proprio in questi giorni conclusivi della rassegna nazionale di Citta’ di Castello, Aldo Bianchini è dunque il testimonial più verace e appassionato della città dei “cavatori”, la terra dove nasce una trifola su tre in Italia e si conferma la capitale del tartufo bianco, dei cani di ogni razza e taglia. Per quanto concerne il numero di raccoglitori autorizzati, oltre mille, il Comune di Città di Castello ed il comprensorio altotiberino è secondo, a livello nazionale, come incidenza dei tartufai sulla popolazione. “Nessun luogo come Città di Castello parla del tartufo e qui, dove la trifola, l’oro bianco, è un’eccellenza e non una rarità come altrove, perché è abbondante, la nostra ambizione è di raccontare ed esaltare il suo legame con la terra, il valore aggiunto inimitabile di una storia, di una tradizione, di esperienze che lo rendono unico e desiderato in tutto il mondo”, hanno spiegato il sindaco Luca Secondi e l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri, nel ringraziare il Presidente del Gal Alta Umbria, Mirco Rinaldi per il sostegno alla manifestazione. “La storia di Aldo Bianchini e del suo amore per i cani, la passione per una tradizione secolare legata alla cerca del tartufo rappresentano un vanto per la nostra comunità locale, un esempio per le giovani generazioni ed un punto di riferimento per tutti noi”.

A proposito di cani e cerca del tartufo, domani domenica 5 Novembre, l’Associazione Tartufai Altotevere ha organizzato la seconda edizione dei memorial dedicati ad “Alessandro Ghigi Jimmy Cecchini”, una vera e propria gara inserita nel circuito nazionale in cui si sfideranno a colpi di cronometro i cani da tartufo di tutte le razze provenienti da Centro-Italia. Teatro della sfida del fiuto, a partire dalle ore 8,00, i Giardini del Cassero che si affacciano sulla cattedrale e piazza Gabriotti: un evento unico. “Per tutte le informazioni sul Salone del Tartufo Bianco Pregiato è possibile consultare il sito web della manifestazione (https://biancopregiato.it/), i portali istituzionali del Comune di Città di Castello (https://www.comune.cittadicastello.pg.it/) e di Città di Castello Turismo (https://www.cittadicastelloturismo.it/), insieme ai canali social collegati all’evento, ufficio turismo, tel. 075- 8529254.

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Mercoledì 8 Novembre, alle ore 16,30, presso la Biblioteca di Sansepolcro lettura e laboratorio gratuito per bambini 6-10 anni. Su prenotazione. 

31  storie per 31 piccoli misteri  compongono il libro “Che mistero anche se…”  a cura di 31 autori  ICWA – Associazione Italiana Scrittrici e Scrittori per Giovani Lettori. 

Alan Rossi, autore di uno dei racconti, propone una lettura e un piccolo laboratorio per far passare ai bambini  un pomeriggio di svago e allegria, che vuole essere anche un’occasione per i piccoli di familiarizzare con l’ambiente della Biblioteca.

Prenotazioni ai num. 0575 732434  – 0575 732436

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Insetti sabato 4 novembre ore 15:00 al museo Malakos Laboratorio per bambini di 4 e 5 anni con un adulto accompagnatore

Ci addentreremo in una incredibile avventura fra zampette, esoscheletri e colori parlanti. Scopriremo come vivono questi fantastici animali e perché sono così importanti per gli ecosistemi.
Al termine costruiremo una casetta per gli insetti da far colonizzare in primavera.
Non mancate!

Info e prenotazioni al 349.5823613
Posti limitati
Contributo: 14 euro per un bambino/a ed un adulto comprensivi di ingresso al museo per 7 giorni

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Il sindaco Luca Secondi risponde alla consigliera Loriana Grasselli (PSI) sulle liste di attesa: “manca un’inversione di rotta e manca una interlocuzione fattiva da parte della Regione”

“I problemi del sistema sanitario sono di carattere nazionale, quindi non è corretto gettare la croce addosso a chi si prodiga per gestire la situazione in Umbria, sarebbe però corretto che il livello regionale, pur in presenza di difficoltà oggettive, garantisse una interlocuzione fattiva, perché su aspetti come la gestione delle liste di attesa manca un’inversione di rotta e manca la partecipazione istituzionale necessaria, come mancano interventi quali l’interruzione delle prestazioni in intramoenia, che di fatto non è avvenuta, nonostante la presidente Tesei l’avesse preannunciata se non fosse migliorata la situazione delle liste di attesa”. E’ quanto ha sostenuto il sindaco Luca Secondi, rispondendo in consiglio comunale all’interrogazione con cui la capogruppo del PSI Loriana Grasselli chiedeva conto della gestione delle liste di attesa sanitarie. L’esponente della maggioranza aveva espresso l’esigenza di comprendere cosa intendessero fare la Regione e l’Usl Umbria 1 “per ridurre il tempo delle liste di attesa”, se fosse “intenzione della Regione bloccare le prestazioni intramoenia fino alla riduzione effettiva delle citate liste, come prevede la legge e come annunciato dalla stessa presidente Tesei” e se fosse “intenzione della USL 1 interrompere il ‘nomadismo’ nell’erogazioni di prestazioni diagnostiche alle categorie più fragili”. “Le liste di attesa per le prestazioni diagnostiche hanno tempi irragionevoli quando sono aperte”, aveva segnalato Grasselli, evidenziando come vi sia “un nomadismo degli ultrasettantenni e dei malati con gravi patologie, che vengono sballottati in tutta la Regione quando c’è un posto libero, una gestione, questa, ingiusta e penalizzante per anziani malati che hanno oggettive limitazioni nel poter affrontare lunghi spostamenti, a volte proprio controindicati dalla stessa patologia di cui soffrono, oltre ad essere un aggravio economico importante che va a colpire ulteriormente le fasce più povere della nostra comunità”. “Ultimamente anche le semplici analisi del sangue, che venivano garantite con un arco temporale di pochissimi giorni, vedono tempi di attesa di una o due settimane ed anche oltre”, aveva rilevato la consigliera del PSI, richiamando l’attenzione sul fatto che “spesso si giustifichino tali carenze con il mancato recupero di personale medico determinato da bandi che risultano andare deserti, ma che in pratica certificano o la non appetibilità professionale della nostra struttura sanitaria o la carenza di programmazione”. “Sarebbe opportuno avere risposte chiare, certe ed oneste, non sentendosi dire che tutto va bene, ricordando che la salute non ha colore politico o partitico ma i modelli di sanità devono manifestarsi con correttezza”, aveva sostenuto Grasselli, osservando: “se si propone un modello privato di sanità, va esplicitato, piuttosto che crearlo come smantellamento di quello pubblico”. “L’amministrazione regionale in questi anni di governo con l’assessore Coletto ha di fatto predisposto un modello di sanità sempre poggiata sui servizi offerti dai privati, diminuendo le prestazioni del servizio pubblico”, aveva esplicitato il concetto l’esponente della maggioranza, spiegando che “la privatizzazione della sanità regionale umbra è evidente dal sempre più crescente numero di cittadini, spesso coloro che soffrono di gravi patologie, che si trova a rivolgersi a centri privati, ultimamente non a caso esplosi come numero”. “Le politiche di ridimensionamento del servizio pubblico sanitario sono evidenziate dalla scarsità di investimenti programmatori, in particolare nel potenziamento delle risorse umane, che non sopperiscono nemmeno al naturale turn over”, aveva affermato Grasselli, concludendo: “tale impostazione sanitaria fa carta straccia dell’articolo 32 della nostra Costituzione, secondo il quale la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo”. Intervenendo in aula, il sindaco Secondi ha letto la comunicazione pervenuta dal direttore sanitario facente funzioni Luigi Sicilia in risposta all’interrogazione. Il primo cittadino ha così riferito che “la direzione aziendale dell’USL Umbria 1 ha provveduto a intraprendere una serie di azioni mirate al contenimento dei tempi di attesa e al recupero delle prestazioni in percorso di tutela con l’obiettivo di incrementare l’offerta e di migliorare l’appropriatezza nella domanda di prestazioni”. “In particolare – ha detto Secondi riportando le parole di Sicilia – al fine di rispettare le classi di priorità e garantire un tempestivo ed equo di accesso alle prestazioni di primo livello da parte dell’utenza si è proceduto alla definizione e implementazione di un piano interaziendale che prevede anche da parte dell’azienda ospedaliera di Perugia un ampliamento dell’offerta nei primi accessi per alcuni tipologia di prestazione; alla definizione di implementazione dell’offerta aggiuntiva aziendale, prevalentemente per ambito distrettuale per le prestazioni maggiormente critiche che attualmente vanno ad alimentare i percorsi di tutela; all’assegnazione delle strutture private, accreditate e convenzionate, di una parte delle prestazioni inserite attraverso l’utilizzo di risorse aggiuntive messe a disposizione a livello regionale”. Il primo cittadino ha dato conto, inoltre, del fatto che “al fine di migliorare l’appropriatezza prescrittiva e la presa in carico dei pazienti cronici sono stati avviati incontri periodici tra le direzioni di distretto e i medici di medicina generale per concordare le modalità di gestione delle prescrizioni di visite ad accertamenti strumentali”. “L’Usl 1 fa sapere infine – ha concluso Secondi – che è stata potenziata la presa in carico da parte degli specialisti per le prestazioni di protocollo e di secondo livello, con attivazione del 100 per cento delle piastre ambulatoriali, al fine di garantire la tutela del malato cronico e che, per quanto concerne la categoria dei più fragili, rappresentata dai pazienti cronici anziani over 65, dal 2 maggio del corrente anno la gestione delle prenotazioni a Cup regionale prevede la garanzia di prossimità per tali categorie, alle quali deve essere assicurata la prestazione in ambito distrettuale compatibile con l’offerta di prestazioni disponibili della suddetta sede”. In sede di replica, la consigliera Grasselli si è detta insoddisfatta della risposta della direzione sanitaria dell’USL Umbria 1. “Se è da maggio che è cambiata impostazione, tuttora non si vedono i risultati per le prestazioni diagnostiche per i fragili”, ha eccepito la rappresentante del PSI, lamentando che l’Usl Umbria 1 non abbia dato “alcuna risposta sulla questione dell’intramoenia, che non è stata interrotta, né tantomeno diminuita”.

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