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Arcaleni (Castello Cambia) “Secondi, dodici mesi di totale anonimato, se questa è la svolta giovane, ci aspettano momenti duri. Noi siamo qui, aspettando che arrivi Godot”

“Per me risulta impossibile fare un bilancio dei primi dodici mesi di amministrazione a guida Secondi, il motivo è semplice, non è stato fatto nulla di quanto promesso in campagna elettorale. Doveva essere la Giunta della svolta, dei giovani pieni di idee, di energia, di visione politica che dire, siamo li, nella trepidante attesa che arrivi Godot.

Non riesco neanche ad essere delusa, sinceramente, delusi lo si è quando ci sono provvedimenti che non sono in linea con la nostra visione della politica, quindi non vi è motivo di delusione, visto che non è stato prodotto nulla, se non qualche evento, partecipato devo dire, ma visti i due anni che abbiamo vissuto, non credo fosse difficile far tornare la gente in giro per il centro detto ciò, mi aspetto una presa di posizione chiara, netta, decisa su come, questa maggioranza, intenda gestire la crisi energetica che stiamo vivendo, la nostra proposta è sul tavolo, le comunità energetica sono un primo passo, tanti altri ne dovremo fare, questo è chiaro, ma almeno noi le proposte le facciamo, altri decisamente no.

Voglio porre l’attenzione anche sul forte aumento delle tariffe per l’acceso agli impianti Polisport, si parla di 20%, ricordo a tutti, che Polisport vanta crediti per centinaia di migliaia di Euro, cifre importante e mai riscosse, e che pesano enormemente in un bilancio, si inizi a chiedere ciò che si deve avere, invece di aumentare in modo esponenziale le tariffe, che ricadono, ma questa non è una novità, sul bilancio dei nostri concittadini”

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Per tre giorni, da venerdi prossimo a domenica, Città di Castello sarà la “capitale” internazionale dell’Aikido con il 4° Memorial Alessandro Tittarelli: attesi oltre 150 partecipanti da diverse nazioni

Per tre giorni Città di Castello sarà la “capitale” internazionale dell’Aikido. Hitohira Saito Jukucho (caposcuola dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai, l’organizzazione internazionale di Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama – Dentō Iwama Ryu Aikido) dirigerà tra il 30 settembre ed il 2 ottobre, presso il Palazzetto dello Sport “A. Ioan”, il “Koshukai Internazionale 4° Memorial Alessandro Tittarelli”, che si preannuncia essere l’evento aikidoistico dell’anno in Italia, il primo appuntamento internazionale di questo genere nel mondo dall’inizio della pandemia. Circa 150 praticanti saranno presenti a Città di Castello, provenienti da diversi paesi, dal lontano Santo Domingo, al Portogallo, che vedrà l’8° dan Tristao Da Cunha Shihan (amico e fratello del M° Alessandro Tittarelli) Spagna, Francia, Scozia, Danimarca, Germania, Austria, Slovacchia, Russia, Romania, Turchia, Giappone e Algeria. L’ assessore allo Sport, Riccardo Carletti lo ha definito un “un evento di prestigio che segna la ripartenza a pieno regime di grandi eventi internazionali, veicolo di promozione anche per le bellezze della nostra città. Grazie al maestro Russo allo Csen e Silvano Petturiti di Novamusica per l’organizzazione”. Promosso dal gruppo Dentō Iwama Ryu Italia Issask in seno allo CSEN e organizzato a cura di Novamusica 3.0 e dal maestro Daniele Russo, il Koshukai di quest’anno rappresenta un’occasione unica per poter nuovamente seguire dal vivo – dopo più di tre anni di sospensione forzata degli appuntamenti internazionali – gli insegnamenti di Hitohira Saito Sensei, vero custode dell’eredità di Morihiro Saito Shihan, cioè dell’Aikido praticato in Iwama dal Fondatore, Morihei Ueshiba. Il Memorial Alessandro Tittarelli è l’evento annuale che raduna tutti i praticanti italiani – e non solo – dell’Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama nella ricorrenza della scomparsa (avvenuta prematuramente il 30 settembre 2018) di Alessandro Tittarelli Shihan, 8° dan Dentō Iwama Ryu, creatore e primo motore del gruppo italiano di aikidoka aderenti alla scuola internazionale di Htiohira Saito Sensei, nonché del Gruppo Dentō Iwama Ryu Issask in seno al settore Aikido dello CSEN. “Molti i paesi che hanno aderito all’evento – ha dichiarato il maestro Daniele Russo questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione alla presenza del sindaco, Luca Secondi, dell’assessore allo Sport, Riccardo Carletti, del maestro Vincenzo De Marinis, 3° Dan e di Silvano Petturiti di Novamusica, giunta al 30esimo anno di attività – in tutto ad oggi ne contiamo una dozzina, con un buon 40% degli iscritti stranieri”. Il Memorial, accolto dalle alte cariche dell’Aikido ISSASK in Italia, è stato pensato subito dopo la scomparsa del M° Alessandro Tittarelli. L’evento, per scelta dei suoi allievi più stretti, ha luogo a rotazione nei luoghi che più hanno rappresentato la vita del Maestro Tittarelli: Città di Castello, suo ultimo luogo di residenza (1° Memorial del 2019, diretto da Alberto Boglio Shihan, attuale referente italiano Issask), Modica di Ragusa in Sicilia (2° Memorial del 2020, diretto da Alberto Boglio Shihan) e Ancona/Filottrano, dove risposano le sue spoglie e dove ha sede il suo Aiki Shuren Dojo Ancona (3° Memorial del 2021 diretto da Tristão Da Cunha Shihan). Il 2022 segna dunque una data storica nelle sport e nelle discipline del mondo, ed è anche così per l’Aikido. “Dopo più di tre anni di fermo forzato – ha concluso Russo – l’Italia e Città di Castello hanno l’onore di ospitare colui che è la bibbia vivente dell’Aikido Tradizionale di Iwama, custode della tradizione, il presidente mondiale Kai cho Hitohira Saito Soke. Il Maestro giapponese è stato invitato dal Maestro Daniele Russo e dal 7° dan M° Alberto Boglio Shihan (oggi referente italiano) a febbraio scorso e solo dopo aver previsto la fattibilità dell’invito, nel mese di maggio durante una riunione online con i responsabili mondiali, è giunto il nulla osta ad organizzare l’evento. Il rappresentate dell’Aikido Iwama Shin Shin Aiki Shuren Kai, partirà da Iwama – Kasama – nella prefettura di Ibaraki, a nord di Tokyo ed arriverà in Italia domani (giovedi 29 settembre). Si allega il programma della manifestazione.

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Luciana Veschi (Fratelli d’Italia) “risultato che premia la nostra coerenza. Primo partito a San Giustino? chi governa il comune si chieda il perchè, se ha interesse nel farlo”

“Soddisfazione, perchè numeri così importanti, partendo dal 4% delle scorse politiche, non lo raggiungi per caso. Fratelli d’Italia ha scelto di concentrarsi su proposto concrete, non su battaglie ideologiche, del tutto rispettabili, per carità, ma che al momento non sono al centro dell’attenzione di cittadini e imprese. ricordo a tutti, qual’ora ce ne sia ancora la necessità, che stiamo attraversando il periodo più difficile, a livello economico del dopo guerra, sarà sincera, mi pare alquanto anacronistico pensare ad altro. Ci sarà modo e tempo per parlare di diritti LGBT, matrimonio egualitario e quant’altro, questioni importanti, che non nego che debbano essere affrontate con serietà, da parte del legislatore, ma oggi le priorità, secondo il mio punto di vista sembrano altre.

Servono risposte chiare ed esaustive sulla questione dell’aumento esponenziale dei costi di gas ed energia, che minano la stabilità economico sociale del paese, su questo dobbiamo lavorare, su questo dobbiamo dare risposte in tempi brevi. Tornando al risultato ottenuto da Fratelli d’Italia, dalla Lega e da Forza Italia, nel Comune di San Giustino i risultati parlano chiaro, siamo maggioranza, senza se e senza ma, chi governa il comune si chieda il perchè, di questo risultato, se ha interesse nel farlo. Io resto della mia opinione, questa Giunta, e la maggioranza che la sostiene da otto anni, non ha prodotto nulla per questo territorio, si è solo limitata a portare avanti e completare progetti iniziati da altri”

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Vincenzo Tofanelli (Terzo Polo) “superare l’8% dei consensi nel nostro territorio è una buona base di partenza, prossimo obbiettivo, strutturarci e ampliare la base organizzativa”

“Non era semplice, in poche settimane, creare una struttura in grado di garantire consenso e voti, visti i numeri e le percentuali ottenute nel nostro territorio, parlo dell’Altotevere, dove il terzo polo è riuscito a superare l’8%, non possiamo che ritenerci soddisfatti. Poteva andare meglio, certo che si, ma poteva andare anche peggio pertanto, ci prendiamo il risultato e iniziamo a pensare a quelli che saranno gli impegni che ci attendono nei prossimi mesi. Tra il 2023 e il 2024 ci attendono diverse tornate elettorali, come terzo polo vogliamo essere protagonisti di una fase nuova, che veda la nostra forza politica esprimere personalità in grado di ritagliarsi spazi all’interno delle amministrazioni.

Alleanze? Siamo il centro, possiamo andare da soli, o cercare sinergie con altre forze politiche, per noi contano i programmi e la qualità delle persone con cui dovremo confrontarci e lavorare, detto ciò, la base di qualsiasi accordo dovrà essere paritaria, non ci faremo imporre candidati da nessuna forza politica, consci del valore della classe dirigente che andremo a proporre alla cittadinanza. Per noi contano le competenze, la preparazione, la qualità, sui programmi una sintesi la si trova, ma sulle figure che saranno deputate a guidare un comune, non facciamo sconti, serve quanto di meglio si possa trovare, perché amministrare la macchina pubblica, in periodi difficili come quelli che stiamo vivendo, è complicato e nulla si può lasciare al caso o all’improvvisazione”.

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Il 2 ottobre a Santa Croce apre la mostra “Genti del mondo” 

Domenica 2 ottobre, alle ore 18.00, è fissata l’inaugurazione di “Genti del Mondo”, esposizione personale di scatti fotografici di Maria Luisa Rossi.

Dopo aver viaggiato per circa 35 anni in tutti e cinque i continenti, a Maria Luisa è nata l’idea di questa mostra, una sintetica personalissima esposizione composta da 200 fotografie di personaggi da lei incontrati per le strade di tutta la Terra.

Questa variopinta umanità racchiude un insieme di suggestioni del tutto personali che, al di là del valore artistico di ogni singolo scatto, può trasmettere una diversa emozione a chi si soffermi, seppur brevemente, davanti ad essa.

La mostra sarà visitabile fino al 27 novembre il venerdì, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30.

Prima dell’inaugurazione della mostra, alle 17.30, farà tappa a Santa Croce il  ReMaRe Umbria Tour 2022, organizzato dalla Rete della malattie rare regionale per sensibilizzare sulle malattie rare (MR) e sulle persone con malattie rare (PcMR).

ReMaRe Umbria Tour 2022 è un progetto pilota che vuole portare il manifesto presentato lo scorso 29 giugno in regione ospite di vari eventi organizzati da alcuni Comuni umbri. L’idea è quella di incontrarsi e conoscere le PcMR andando direttamente a casa loro, per condividere gli obiettivi fissati dalla rete e innescare un circolo virtuoso che dia la spinta dal basso per fare gruppo e riunire tutta la comunità rara umbra nelle sue declinazioni e sfumature, affinché le PcMR non si sentano isolate, ma rappresentate, accolte e incluse nel contesto sociale nel quale vivono e dal quale sono rappresentate.

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Sabato taglio del nastro per la nuova scuola dell’Infanzia “Marcella Monini” 

Sabato 1° ottobre, alle ore 10.30, è fissata l’inaugurazione della nuova scuola dell’Infanzia “Marcella Monini” in seguito ai lavori di demolizione e ricostruzione che hanno portato alla creazione di un fondamentale presidio per la crescita e l’educazione dei più piccoli, dedicato alla mamma coraggio Medaglia d’Oro al Valor Civile della Presidenza della Repubblica Italiana, che sacrificò la propria vita nel 2008 per salvare i propri figli.

Alla cerimonia prenderanno parte il sindaco Luca Carizia, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il prefetto di Perugia Armando Gradone, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Sergio Repetto e la dirigente scolastica del II Circolo “Di Vittorio” Raffaella Reali e rappresentanti delle ditte che hanno eseguito i lavori. La cerimonia sarà accompagnata dalle note della Banda Città di Umbertide diretta dal maestro Galliano Cerrini.

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Sezione Alta Valle del Tevere di Confindustria Umbria: Raoul Ranieri confermato alla Presidenza per il secondo mandato

Raoul Ranieri dell’Oleificio Ranieri è stato confermato alla Presidenza della Sezione Territoriale Alta Valle del Tevere di Confindustria Umbria per il biennio 2022-2024. Confermata alla Vicepresidenza Raffaella Fiorucci di Lucy Plast e rinnovato il Consiglio Direttivo. Ai lavori ha partecipato il Direttore Generale di Confindustria Umbria, Simone Cascioli.

L’Assemblea, che si è riunita a Città di Castello nella sede del Centro di istruzione e formazione professionale “Bufalini” alla presenza dei rappresentanti delle principali imprese del territorio, è stata aperta dal ricordo del Commendator Antonio Gasperini che per molti anni si è dedicato all’attività associativa ricoprendo per diversi mandati il ruolo di Presidente della Sezione Alta Valle. “Antonio – ha ricordato Ranieri – era un imprenditore stimatissimo e uno dei punti di riferimento più autorevoli dell’economia locale. A lui va il nostro pensiero, la nostra gratitudine, la nostra preghiera di saluto commosso e affettuoso”.

Il Presidente Ranieri ha espresso un vivo ringraziamento all’Assemblea per la sua conferma: “Sono stati due anni – ha detto – in cui abbiamo costruito un percorso di maggiore conoscenza tra associati della nostra Sezione per contribuire allo sviluppo del territorio. Sono certo che le relazioni positive che abbiamo stretto continueranno a consolidarsi e a dare frutti anche negli anni a venire. Stiamo vivendo un momento molto complesso, ma la storia delle imprese del nostro territorio ci insegna che con forza e impegno è possibile affrontare anche i momenti di maggiore difficoltà”.

Il Presidente Ranieri ha ricordato alcune delle principali attività della Sezione, tra cui il Progetto Art Bonus attraverso il quale è stata sostenuta la realizzazione dell’importante mostra “Raffaello il Giovane” in collaborazione con la Pinacoteca comunale di Città di Castello. “Attraverso il mecenatismo di ben nove aziende, che desidero nuovamente ringraziare – ha sottolineato Ranieri – questo progetto è stato portato a termine. Vorrei inoltre ricordare l’impegno che portiamo avanti da molti anni nei confronti degli istituti scolastici del territorio, offrendo supporto nella didattica e negli stage aziendali. Sempre importante in questo ambito è il contributo delle aziende del comparto della grafica che operano stabilmente in sinergia con il territorio, cercando di rendere eccellente il livello di preparazione dei giovani. Intendiamo inoltre potenziare il tema della sostenibilità, prendendo esempio dalle numerose realtà industriali del nostro territorio che già si stanno impegnando in questo campo. Tra gli obiettivi c’è anche quello di accrescere la cultura imprenditoriale, focalizzando la formazione non solo sulla figura dell’imprenditore ma anche sul management, per acquisire strumenti capaci di dare una visione per il futuro alle nostre aziende”.

Su questo aspetto si è concentrato l’intervento di Giuseppe Morici, manager umbro di importanti realtà multinazionali, che durante la parte pubblica dell’Assemblea ha presentato il suo libro “Leader ma non troppo. Arte e fatica di guidare un’azienda”.

All’Assemblea pubblica ha partecipato anche il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi che, nel congratularsi con il nuovo Consiglio Direttivo della Sezione, ha posto l’accento sulla necessità di “creare una responsabilizzazione collettiva rispetto al raggiungimento degli obiettivi. È una sfida culturale – ha aggiunto il sindaco – che si fonda sulla consapevolezza che le leadership nascono dall’esperienza e dalla competenza, elementi fondamentali e di cui gli imprenditori del nostro territorio sono depositari”.

L’Assemblea, contestualmente a Presidente e Vice, ha eletto anche i componenti del Consiglio Direttivo della Sezione Alta Valle del Tevere che sarà formato da:

Roberto Baldelli, Centro Smistamento Merci; Leonardo Bambini, Artegraf; Angelo Benedetti, Godioli & Bellanti; Claudio Bigi, Consorzio Ermgroup; Paolo Guerriero Carloni, Nardi; Maria Rita Cherubini, Salpa & Cherubini; Paolo Chiavacci, Litograf Editor; Nicola Falcini, C.E.S.A.; Alessandra Gasperini, Scatolificio Gasperini; Cristina Gennaioli, Confezioni Gap; Pietro Giunti, Giunti; Elena Gragnoli, SIA Coperture; Fiorenzo Luchetti, Faza; Valentino Merendelli, Vimer; Aldo Nocentini, Kemon; Gabrio Renzacci, Renzacci Industria Lavatrici; Stefano Romolini, Manifatture Cesari; Michela Sgoluppi, Scacf; Paolo Tafani Alunno, Tifernogas; Elena Veschi, UmbraPlast e Giorgio Zangarelli, Stabilimento Tipografico Pliniana.

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Le congratulazioni dell’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri a Zakaria Ghouiza, giovane studente tifernate che sarà nominato Alfiere del Lavoro dalla Presidenza della Repubblica 

“L’onorificenza di Alfiere del Lavoro che riceverà a Roma Zakaria Ghouiza è una buonissima notizia per il mondo della scuola di Città di Castello ed è un segnale positivo per tutti i giovani che studiano con impegno e profitto, ai quali possiamo testimoniare una volta di più che la meritocrazia è un valore fondante della società, che viene riconosciuto e premiato”. Sono le parole con cui l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri saluta con soddisfazione l’annuncio che il giovane tifernate, appena diplomatosi con 100/100 con lode al Liceo Plinio il Giovane di Città di Castello, lunedì 10 ottobre riceverà il prestigioso attestato d’onore che ogni anno la Presidenza della Repubblica attribuisce ai 25 migliori studenti d’Italia, tra quelli che hanno conseguito la maturità nelle scuole secondarie di secondo grado.

“A luglio – ricorda Guerri – con il sindaco Luca Secondi abbiamo avuto l’orgoglio di incontrare Zakaria insieme a tutti gli studenti tifernati diplomatisi con il massimo di voti negli istituti di Città di Castello e dell’Altotevere, un’occasione che mai come questa volta ha portato fortuna a un giovane di valore, che al liceo ha saputo distinguersi nel corso Scientifico con opzione Cambridge International per il rendimento eccellente, la dedizione nello studio e la capacità di abbracciare tanti interessi, anche in anni difficilissimi come quelli della pandemia”. “Un caloroso in bocca al lupo Zakaria – conclude l’assessore – con l’auspicio che il futuro possa riservarti tutte le opportunità che hai saputo meritarti sui banchi di scuola”.

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Prorogata la mostra Raffello Schiaminossi incisore al Museo Civico di Sansepolcro fino a dicembre

Domenica 11 dicembre sarà quindi il termine ultimo per poter visitare la mostra. Nei giorni precedenti, in data ancora da definire, all’interno del Museo Civico si svolgerà un importante convegno di studi proprio sulla figura di Raffaello Schiaminossi. Quindi tutto l’iter che il comune e il Museo insieme hanno cominciato, e che ha portato alla realizzazione della mostra, si concluderà con questo incontro in cui parteciperanno importanti studiosi del settore. Maggiori dettagli saranno divulgati nelle prossime settimane. 

“L’amministrazione è lieta di poter dare ancora visibilità a questo percorso espositivo di altissima qualità, sia a livello scientifico che di allestimento e sul quale è stato molto investito soprattutto in termini di impegno e passione. – queste le parole dell’assessore alla cultura Francesca mercati – “E’ inoltre emerso negli ultimi giorni – prosegue l’assessore – un particolare interesse, soprattutto da parte di tanti cittadini di Sansepolcro nei confronti di questa mostra, tant’è che gli accessi sono nettamente aumentati in vista del termine dell’esposizione. Motivo in più per permettere a tutti gli interessati e ai visitatori del Museo di godere delle opere di Raffaello Schiaminossi.”

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Zakaria Ghouiza, ex studente del Liceo Plinio il Giovane, diventa ALFIERE del Lavoro

Il Liceo Plinio il Giovane e Città di Castello raccolgono un grande successo, raggiunto dallo studente tifernate Zakaria Ghouiza, appena diplomatosi presso il Liceo cittadino. Zakaria, che ha appena preso la maturità scientifica ottenendo 100/100con lode, lunedì 10 Ottobre 2022 sarà nominato a Roma “ALfiere del Lavoro” e riceverà tale onorificenza direttamente dal Capo dello Stato al Quirinale, insieme ad altri venticinque candidati di tutta Italia, i quali si sono come Zakaria
distinti per i risultati ottenuti nel corso dei cinque anni di scuola superiore. Zakaria Ghouiza, che ha frequentato il corso Scientifico con opzione Cambridge International, ha brillato negli anni per un profitto sempre altissimo, mantenendo un rendimento eccellente in tutte le discipline, sia al Biennio
che al Triennio. Pur dotato di ingegno acutissimo, Zakaria non ha mai fatto sfoggio della propria bravura, restando umile e lavorando sempre con grande dedizione: questo atteggiamento lo ha portato ad abbracciare tanti interessi, aderendo negli anni alle numerose iniziative che specialmente nel Triennio il Liceo Plinio il Giovane propone (stage all’estero; stage di Fisica presso Centri di Ricerca; esperienze di studio presso centri di Alta Formazione, come la Scuola S.Anna di Pisa).

Per il Liceo Plinio il Giovane il premio conferito a Ghouiza è motivo di grandissima soddisfazione, perché si tratta di un riconoscimento di grande prestigio (trasmesso in diretta dalla RAI), che va a insignire un ragazzo che porta in alto il nome di Città di Castello e del suo Liceo. A Zakaria vanno
non solo i complimenti per lo splendido percorso affrontato, che è valso la Medaglia e l’attestato d’onore, ma anche gli auguri di una brillante carriera universitaria e di un futuro ricco di
soddisfazioni. Viva soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico professor Francesco Trovato il quale ha dichiarato di essere contento di essere al servizio di una scuola viva che esprime delle eccellenze anche a livello nazionale e non solo a livello locale.

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Le nuove frontiere di cultura e turismo, se ne è parlato questa mattina a Palazzo delle Laudi

Sindaci dell’Unione dei Comuni stamani a Palazzo delle Laudi. Per discutere di cultura, turismo e crescita della Valtiberina su un settore fondamentale.
Erano presenti i primi cittadini di Anghiari, Caprese Michelangelo, Monterchi, Sestino. Con Fabrizio Innocenti, sindaco di Sansepolcro, collegato via streaming e municipalità del Borgo rappresentata fisicamente dall’assessore alla cultura Francesca Mercati. Sul tappeto la proposta di candidare la Valtiberina a “Capitale Italiana della Cultura” per il 2026 lanciata dal sindaco di Anghiari Alessandro Polcri e recepita in pieno dai suoi colleghi.

“E’ il momento di osare” hanno dichiarato all’unisono i sindaci del territorio tiberino “offrendo una visione unitaria della nostra vallata da cui oggi non possiamo prescindere, finito è il tempo di lavorare per singolo Comune soprattutto su questo versante. Occorre un messaggio all’esterno di identità”. Un lavoro cominciato dal 2018, frenato ma non stoppato dalla pandemia, che adesso ha ritrovato nuovo slancio con l’obiettivo di un marketing territoriale di spessore attraverso la capillarizzazione dell’informazione turistica con le strutture già presenti. A cominciare dal bel video realizzato e trasmesso stamani che racconta il patrimonio della Valtiberina nella cultura, nell’arte, nell’architettura, nell’ambiente, nella gastronomia. Una ricchezza che prevede la collaborazione con la “Fondazione In Tour” di Arezzo alla quale, da quest’anno, è affidato il compito di promuovere le nostre bellezze e l’esaltazione di quel dna di “borgo” che appartiene ad ogni centro del territorio bagnato dal Tevere ed è sempre più ricercato da turisti e visitatori.

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Sicurezza nelle scuole, approvato e finanziato progetto del comune di Sansepolcro

Ammonta a 13.337 euro il finanziamento spettante al Comune di Sansepolcro nell’ambito del progetto ministeriale “Scuole Sicure”, finalizzato all’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici. La municipalità di Palazzo delle Laudi aveva partecipato il mese scorso all’apposito bando e subito si era attivata, tramite l’assessore alla sicurezza Alessandro Rivi di concerto con il comandate della Polizia Municipale, Antonello Guadagni, per predisporre l’apposito progetto da presentare in attesa di approvazione. Il via libera è stato dato questa mattina dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (composto da Prefetto, Questore, Comandante provinciale Carabinieri e Comandante provinciale Guardia di Finanza).

Le risorse sono state già assegnate al Comune di Sansepolcro e sono spendibili sin da subito. Il progetto presentato e approvato è diviso in tre tipologie di azione differenti ma comunque integrate tra loro. La prima riguarda l’installazione di 4 CAM ad alta definizione presso due istituti scolastici cittadini: il liceo “Città di Piero” e l’istituto tecnico economico “Fra Luca Pacioli”. Due CAM per ciascuna scuola, opportunamente collocate per la ripresa ottimale dell’area da sorvegliare. La seconda prevede ore aggiuntive di servizio della Polizia Municipale per attività specifica di repressione al fenomeno. Infine, con l’obiettivo della prevenzione, un ciclo di incontri nelle scuole che intenderanno aderire, rivolto agli studenti e anche alle famiglie, in collaborazione con la Polizia Municipale e il personale del Servizio contro le dipendenze della Valtiberina. “Il finanziamento concesso” commenta l’assessore alla sicurezza Alessandro Rivi “gratifica il lavoro fatto in sede progettuale. L’implementazione della videosorveglianza che interessa due istituti scolastici cittadini va ad aggiungersi a quanto già da noi predisposto sull’area di pertinenza comunale, come ha positivamente riconosciuto lo stesso Questore. Il presidio sul territorio aumenta e riceve nuova linfa, a supporto dell’attività delle stesse Forze dell’Ordine, arricchendo la strategia complessiva delle politiche di sicurezza integrata e innalzando la percezione da parte della cittadinanza”.

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Nell’anniversario dei 50 anni rivive l’epopea della partecipazione di Città di Castello a Giochi Senza Frontiere: sabato 1 ottobre al teatro degli Illuminati la celebrazione promossa dal Panathlon Club Valtiberina con il patrocinio del Comune

“Giochi Senza Frontiere è una pagina della nostra storia che racconta quanto lo sport possa essere un fattore unico di aggregazione, capace di suscitare comunione di intenti, identificazione con la propria città, orgoglio per le proprie radici e senso di appartenenza alla comunità, di generare un inarrestabile slancio collettivo, di essere volano economico e turistico per un territorio: qualcosa di unico e irripetibile capitato a Città di Castello, che merita un posto importante nella memoria cittadina”. E’ così che il sindaco Luca Secondi ha presentato in conferenza stampa l’iniziativa pubblica a ingresso libero patrocinata dal Comune, con cui sabato 1 ottobre, alle ore 18.00, al Teatro comunale degli Illuminati il Panathlon Club Valtiberina celebrerà l’anniversario dei 50 anni dalla storica partecipazione di Città di Castello a Giochi Senza Frontiere del 1972, rimasta indelebile per le emozioni della vittoria di Nizza e del secondo posto nella finale di Losanna, dove il trionfo sfuggì per un soffio. Insieme al vice sindaco Giuseppe Stefano Bernicchi, nipote del capitano di quella indimenticabile spedizione Corrado Bernicchi, all’assessore allo Sport Riccardo Carletti e alla Cultura Michela Botteghi, il primo cittadino ha ringraziato il presidente del Panathlon Club Valtiberina Giovanni Tasegian, presente insieme al past president e responsabile della comunicazione Gabriele Tasegian e al tesoriere Paolo Parlani, per “la bellissima idea di ricomporre i ricordi dell’epoca in una serata di festa per tutta la comunità tifernate”. “Città di Castello – ha detto Secondi – venne coinvolta interamente in una cavalcata travolgente in un’Europa ancora lontana dal vissuto di un piccolo territorio come il nostro, eppure vicina per i valori della fratellanza, della sportività, della lealtà, per il significato del legame tra popoli uniti dalla storia, per l’aspirazione all’integrazione culturale, sociale ed economica tra le nazioni, che venivano comunicati attraverso un evento mediatico seguito da milioni di spettatori”.

Con i trofei dell’epoca in argento massiccio restaurati dal Comune sul tavolo, Giovanni e Gabriele Tasegian hanno presentato la serata al Teatro comunale degli Illuminati, evidenziando che “le testimonianze dei protagonisti di allora si mescoleranno alle immagini originali della trasmissione recuperate dalle emittenti francesi e tedesca grazie al vicentino don Gianni Magrin, che li ha custoditi finora ed è stato autore del libro ‘Trent’anni di Giochi’, insieme alle foto, agli articoli di stampa e agli aneddoti che accompagnarono l’avventura di un gruppo di tifernati giovani e coraggiosi, che per la prima volta permisero alla città di affacciarsi in Europa”. Nel corso dell’evento gli organizzatori riserveranno una sorpresa speciale agli spettatori e faranno dono a tutti i presenti di una pubblicazione rievocativa data alle stampe dal Panathlon Club Valtiberina in collaborazione con il Comune e delle copie degli estratti dei filmati dell’epoca. “Parliamo di un’esperienza che ha tracciato un percorso ideale verso la Città di Castello di oggi, una città dello sport con tantissimi praticanti e una città conosciuta in tutto il mondo per i propri tesori, evidenziando forse per la prima volta come lo sport possa essere un fattore straordinario di promozione culturale e turistica per un territorio”, ha sottolineato l’assessore Carletti, ricordando come il legame della comunità con quel periodo sia stato recentemente sottolineato dalla riproposizione dei Giochi Senza Frontiere tra quartieri e frazioni organizzata da Fabrizio Fontanelli insieme alla società rionale Madonna del Latte. “I Giochi Senza Frontiere sono entrati nelle case di ogni famiglia tifernate e l’avventura vissuta 50 anni fa resta ancora indelebile nella memoria collettiva della nostra comunità, per cui era doveroso sostenere il progetto del Panathlon, che abbiamo condiviso con orgoglio e senso di appartenenza”, ha spiegato l’assessore Botteghi, mentre il vice sindaco Bernicchi ha ripercorso con emozione i ricordi giovanili di quel periodo, vissuti fianco a fianco con lo zio Corrado nella piscina delle Terme di Fontecchio dove venivano selezionati e allenati gli atleti della squadra.

“L’iniziativa del Panathlon Valtiberina – ha osservato Bernicchi – rispecchia alla perfezione il compito del club di promuovere lo sport come fattore culturale che lega gli uomini e i popoli e ha il merito di invitare a riscoprire il connubio tra gioco e sport che cinquant’anni fa quell’esperienza televisiva ha valorizzato e promosso in una maniera unica e mai più eguagliata”. A testimoniare con un’emozione palpabile i momenti vissuti all’epoca sono stati l’ex sindaco Venanzio Nocchi e l’ex presidente dell’Azienda di Promozione Turistica Gianfranco Bellini, che promossero e sostennero la partecipazione di Città di Castello a Giochi Senza Frontiere. “E’ una pagina che fa parte del mito urbano, come uno dei grandi eventi della storia della città, un’esperienza strepitosa che coinvolse interamente una comunità tifernate con un’identità molto forte e molto capace, riunendola in maniera irripetibile alla comunità immigrata di Nizza in una vittoria meravigliosa”, ha ricordato Nocchi. “Fu un’esperienza bellissima, che nacque dalla ricerca di un’occasione per far conoscere Città di Castello in Italia e di cui fu artefice il nostro concittadino Carlo Fuscagni, all’epoca direttore del TG1”, ha rammentato Bellini, che accompagnò la selezione tifernate insieme al direttore dell’APT Pierpaolo Battistoni, sottolineando “l’unicità di un’esperienza di profonda condivisione dell’identità tifernate e dei nascenti valori che avrebbero unito l’Europa”. A far rivivere l’entusiasmo di quella magnifica cavalcata è stato uno dei componenti della squadra di Città di Castello, Giuliano Mambrini, indimenticata gloria calcistica biancorossa, che a Nizza era in viaggio di nozze e assistette come spettatore alla vittoria dei tifernati, ai quali si unì nella finale di Losanna. “Quell’esperienza mi è rimasta impressa per lo straordinario privilegio di essere scelto dal capitano Bernicchi, per le sensazioni uniche di una sfida giocata davvero con l’orgoglio di appartenere a questa città, ma soprattutto per il rispetto reciproco con cui abbiamo partecipato, che ci ha unito e ci ha permesso di condividere ogni sforzo, ogni sacrificio e di arrivare a sfiorare la vittoria”, ha detto Mambrini, rivivendo al cospetto di un altro membro della squadra, Mauro Pazzaglia, le suggestioni della finale di Losanna.


Città di Castello a Giochi Senza Frontiere. La partecipazione a Giochi Senza Frontiere, una delle trasmissioni più seguite in quel periodo, nacque nel 1972 con l’idea di promuovere l’immagine Città di Castello. Proposta dall’allora direttore del TG1 Carlo Fuscagni ai dirigenti dell’Azienda di Promozione Turistica, fu intrapresa per iniziativa del presidente Gianfranco Bellini e prese corpo in breve tempo grazie al supporto del sindaco Venanzio Nocchi. Il compito di selezionare la squadra fu affidato al tifernate Corrado Bernicchi, docente di Educazione Fisica ed ex calciatore di serie A, e all’aretino Giuseppe Pasquini, docente di Educazione Fisica, ex atleta ed istruttore di ginnastica artistica, un esperto dei Giochi Senza Frontiere, visto che aveva già preparato alcune squadre italiane per la trasmissione. Le selezioni dei candidati si svolsero presso la piscina di Fontecchio per appurarne le capacità natatorie e presso lo stadio comunale per certificarne quelle atletiche ed attitudinali. I responsabili tecnici dovettero scegliere ed allenare i partecipanti in poco tempo, valutando le loro caratteristiche e abilità per individuare l’atleta giusto per ogni gioco in programma.

I protagonisti. La squadra di Città di Castello che partecipò alle due sfide di Nizza e Losanna con altrettante selezioni di atleti diverse, anche di territori vicini, era composta da Paolo Alunni; Achille Baldinelli; Roberto Blasi (RN); Laura Busatti; Anna Maria Calagreti; Giovanna Carbone; Alfio Carletti; Antonella Castellucci; Fabio Crulli (AR); Benito Davanzati; Franco Francoia; Antonio Galletti; Anna Gragnola; Giuliano Mambrini; Libero Otello Mambrini; Giuseppe Migliorati; Daniela Morganti; Sandro Paoloni; Mauro Pazzaglia; Daniela Pazzagli; Fausto Polidori; Nicoletta Rossi; Renzo Sartini (RN); Francesco Scatragli (AR); Vittorio Servadio (RN); Amelia Tienghi; Thea Volpi.

Le sfide. All’ottava edizione di Giochi Senza Frontiere, presentata per la RAI da Giulio Marchetti e Rosanna Vaudetti, Città di Castello partecipò in rappresentanza dell’Italia insieme a Ostuni, Terracina, Carpi, Codroipo, Pontedera e Sermoneta e fu l’unica squadra azzurra a vincere una puntata. Il 19 luglio del 1972 alla sfida di Nizza, quinta puntata della trasmissione ambientata nella darsena della città francese, Città di Castello vinse con 40 punti classificandosi a parimerito con la città tedesca di Rodenkirchen, superando la svizzera Thonex, l’olandese Zelhem, la belga Bouillon, la britannica Lincoln e i padroni di casa. Alla fine dell’ultima puntata della trasmissione, il 16 agosto, Città di Castello ebbe la certezza che avrebbe partecipato alla finale di Losanna in rappresentanza dell’Italia. La città laziale di Sermoneta non riuscì a vincere e per i tifernati si spalancarono le porte dell’atto finale di Giochi Senza Frontiere. Sotto la guida di Corrado Bernicchi e Giuseppe Pasquini, a Fontecchio, a Villa San Donino e nel parco della Montesca ripresero gli allenamenti dei vincitori di Nizza che avrebbero potuto partecipare alla finale, a cui altri dovettero rinunciare a causa di impegni di studio, di lavoro e sportivi. A questo gruppo si aggiunsero pertanto specialisti selezionati per doti fisiche e attitudine alle prove della competizione, alcuni dei quali da fuori città. A Losanna la selezione tifernate di 21 atleti avrebbe dovuto confrontarsi con rappresentative selezionate a livello nazionale o formate da atleti presi da specifiche discipline sportive. Inizialmente in svantaggio, nella finale del 13 settembre la squadra tifernate fu protagonista di una entusiasmante rimonta fino alla testa della classifica. All’ultimo gioco, un serio infortunio all’atleta di punta, Benito Davanzati, costò la vittoria finale e con 38 punti la squadra tifernate si dovette accontentare del secondo posto, dietro ai vincitori della svizzera La Chaux-de-Fonds, ma davanti all’olandese Venray, alla britannica Salisbury, alla belga Leuven, alla tedesca Westerland e alla francese Anglet.

JEUX SANS FRONTIERES (Giochi Senza Frontiere). Uno dei programmi televisivi di maggior successo, prodotto dall’ Unione Europea di Radiodiffusione (UER) superò qualsiasi previsione e risultò travolgente in tutta Europa. Nel 1977 una puntata di Giochi senza frontiere fece segnare un’audience di 17 milioni di spettatori.
Ideato dal presidente francese Charles de Gaulle allo scopo di rafforzare l’amicizia trai giovani francesi e tedeschi. La prima edizione (con la partecipazione estesa anche ad altri paesi europei) andò in onda nel 1965 e poi ogni estate fino al 1992. Riprese nel 1988 e durò fino al 1999. I giochi erano una sorta di olimpiadi dove ogni nazione era rappresentata, in ogni puntata, da una diversa città che sfidava in prove molto divertenti e bizzarre le città delle altre nazioni. Alla prima edizione parteciparono Belgio, Francia, Germania Ovest e Italia, e nel corso degli anni si avvicendarono in totale 20 nazioni. L’Italia è stata l’unica nazione che ha partecipato a tutte le edizioni estive della manifestazione, che, inizialmente limitata a nazioni del Mercato Europeo Comune, Regno Unito e Svizzera, venne poi abbandonata da alcune di queste, sostituite da altre nazioni europee. Dal 1966 al 1982 gli arbitri ufficiali furono gli svizzeri Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi. Poi il belga Denis Pettiaux (concorrente nel 1981 e 1988) affiancato prima da Bernard Galley poi da Carlo Pegoraro.


In Italia il programma venne trasmesso, dall’inizio fino al 1982 (anno in cui terminò la prima serie), sul Secondo Programma, l’odierna Rai 2; dal 1971 al 1977 venne condotto da Giulio Marchetti e Rosanna Vaudetti; con l’inizio del secondo ciclo, nel 1988, venne trasmesso su Rai 1. L’Italia ha vinto 4 volte: nel 1970, 1978, 1991 e 1999. Vennero disputate anche venti edizioni invernali, chiamate Giochi sotto l’albero e Questa pazza pazza neve. Giochi senza frontiere si svolgeva in maniera itinerante, con un numero di puntate variabile (a seconda delle nazioni partecipanti) ed una finale, in cui si sfidavano le migliori squadre che, tra tutte le puntate, avevano realizzato il punteggio più alto per la loro nazione. Uniche eccezioni sono costituite dalle prime due edizioni (in cui due squadre alla volta si sfidavano ed ospitavano i giochi ed erano previste anche le semifinali) e dalle ultime quattro (in cui le gare si tennero in sede unica). La partecipazione avveniva tramite squadre impegnate a gareggiare con giochi (individuali ed a gruppi) improntati su specialità sportive quali l’atletica, la ginnastica, il nuoto, il canottaggio. Non si trattava, però, di vere e proprie gare sportive, ma di giochi, quindi svolti in modo «clownewsco» con delle maestose scenografie e con buffi e coloratissimi costumi (tipo caricature) per rendere il tutto più allegro ed imprevedibile. I giochi ideati ed illustrati da una equipe internazionale, venivano presentati alle squadre pochi giorni prima della gara. Per essere competitivi occorreva predisporre, in poco tempo, una squadra composta di elementi atleticamente dotati ed in grado di affrontare prove impegnative fisicamente e psicologicamente. Oltre ad avere adeguate capacità fisiche i partecipanti dovevano essere abili nuotatori in quanto gran parte dei giochi si svolgevano in presenza di acqua.

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Pallavolo serie A3: Davide Marra (ErmGroup San Giustino) “attesa ed emozione per il debutto, girone difficile, serve partire bene”

“Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso il debutto in serie A, siamo pronti e non vediamo l’ora di scendere in campo. La prima in casa è un bene, ci serve il calore dei nostri tifosi. Ci troveremo ad affrontare un girone difficile, con tanti giocatori che hanno militato in serie A2 e superlega, per noi sarà importante partire forte, incamerare punti che ci aiuteranno a raggiungere, quanto prima il nostro obbiettivo, che per questa stagione è la permanenza nella categoria”

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/5629822997061377
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“Comunità energetiche rinnovabili: Arcaleni (Castello Cambia) “servono azioni urgenti per farle partire. Ho inviato nuova richiesta a sindaco e assessore affinchè inizi l’iter di promozione delle CER”

Le Comunità energetiche rinnovabili introdotte giuridicamente in Italia con il Decreto Milleproroghe 2020 continuano a incontrare ostacoli e, questa volta, il prezzo dei ritardi rischia di essere davvero troppo alto.
Ritardi a livello nazionale e regionale, ma anche locale. Dopo l’approvazione in Consiglio comunale della mozione da me presentata sulla promozione delle Comunità energetiche rinnovabili (CER), nulla è stato fatto. Il 9 maggio il Consiglio ha approvato e deciso di iniziare un percorso di lavoro che impegnava la giunta e le Commissioni per studiare la fattibilità di progetti di costituzione delle CER e conoscenza delle procedure, per facilitare l’accesso dei cittadini alle informazioni e all’incontro dei soggetti che tecnicamente possono realizzare tale strumento collettivo che , ricavando energia elettrica da fonti rinnovabili, potrebbe contribuire notevolmente ad affrontare il caro bollette che sarà anche nel 2023. Altri Comuni, anche in Umbria, lo hanno fatto e lo stanno facendo, come Narni.


Rallentare fino ad impedire ai cittadini l’accesso a questi strumenti è inammissibile e inaccettabile perché ci sono sul tavolo 2,2 miliardi di fondi previsti dal Pnrr per le comunità energetiche nei piccoli Comuni , ma soprattutto perché in questa tragica crisi energetica occorre incentivare tutte le possibilità esistenti ( e magari crearne di nuove) per raggiungere una indipendenza energetica quanto mai indispensabile. I vantaggi sono significativi, in quanto chi ne fa parte non solo non paga l’energia prodotta dai propri impianti, ma riceve anche un incentivo dallo Stato per ogni kilowattora prodotto e condiviso tra i membri della comunità e viene ripagato a prezzi correnti (quelli che ora sono alle stelle, circa 500 euro a megawattora) per l’eventuale energia che non utilizza e che immette nella rete nazionale.


Entro la fine dell’anno le norme saranno complete, anche con l’ammontare degli incentivi, così come dichiarato dal Ministero della Transizione Ecologica. Anche le Regioni stanno prevedendo investimenti e pubblicando bandi per sostenere economicamente chi intende costituire Cer. Ne sono esempi, il bando di Fondazione con il Sud, scaduto il 21 settembre 2022 (un milione e mezzo per favorire la nascita di comunità energetiche nelle Regioni), un programma ad hoc della Sicilia, che ha stanziato 5 milioni di euro per i Comuni che si fanno promotori di Comunità energetiche e l’invito lanciato agli enti locali dalla Regione Lombardia, che prevede di investire 22 milioni per realizzare una rete diffusa di Comunità energetiche.
Mi chiedo cosa stia aspettando la Regione Umbria a fare altrettanto e il nostro Comune a farsi promotore di un’azione di pressione su questo tema.

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Ci ha lasciato Alberto Villarini già segretario comunale- Cordoglio e vicinanza alla famiglia del sindaco, Luca Secondi e della giunta

Cordoglio e vicinanza alla famiglia sono stati espressi oggi dal sindaco, Luca Secondi e dalla giunta per la scomparsa del dottor Alberto Villarini che ha ricoperto per diversi anni il ruolo di segretario comunale a Città di Castello ed in altre istituzioni del comprensorio altotiberino. “Un punto di riferimento delle istituzioni dove ha operato con grande capacità, competenza ed esperienza con un ruolo fondamentale per il buon funzionamento della macchina amministrativa sotto ogni profilo.

Lascia prima di tutto alla famiglia, alla comunità locale dove viveva, a tutti noi che lo abbiamo conosciuto ed apprezzato per le sue qualità umane e professionali, un’eredità importante in termine di valori, di senso di appartenenza alle istituzioni, al rapporto con i dipendenti, il corretto funzionamento degli uffici e di tutte le attività inerenti al consiglio comunale e alle commissioni.

Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze”, ha dichiarato il sindaco Secondi nel messaggio di cordoglio a cui si è unito anche l’attuale segretario generale del comune di Citta’ di Castello, il dottor Bruno Decenti che ha avuto modo di conoscere ed apprezzare le doti umane e professionali, di “un amico, collega, esempio di rettitudine e competenza nello svolgimento del suo ruolo”.

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Laboratori permanenti: Il 12 ottobre il primo incontro per chi vorrà partecipare ai corsi 2022/2023

Anche per questo nuovo anno accademico, Caterina Casini prosegue l’attività didattica in Valtiberina proponendo una serie di corsi per professionisti e principianti.

Un primo incontro esplicativo, per i già iscritti e gli interessati, si svolgerà 12 ottobre alle ore 18.45 presso lo spazio Campaccio di Sansepolcro: verranno presentati i corsi, saranno illustrati i programmi e le varie attività proposte.

I corsi di teatro sono gestiti e organizzati dall’Associa­zione Laboratori Permanenti con la Direzione Artistica e Didattica di Caterina Casini, con sede a Sansepolcro.

Scopo dei corsi è formare persone in grado di comunicare dal palcoscenico con il pubblico, attraverso la propria capacità espressiva, riconosciuta e allenata, per raccontare le storie di cui tutti siamo parte, in cui ci rispecchiamo, comiche o tragiche che siano.

Quest’anno i corsi si arricchiscono per offrire sempre più una formazione continua, diversificata e specializzata ma soprattutto in grado di accogliere professionisti, principianti e anche cittadini curiosi.

LA DIDATTICA

Il lavoro che gli allievi svolgono è tecnico e creativo: inizialmente si incentra sulla costruzio­ne dei propri strumenti d’espressione, tramite esercizi messi a punto ed elaborati continuamente. In parallelo all’approfondimento della preparazione tecnica si lavora alla costruzione della capacità compositiva attraverso la scoperta della propria creatività.

La metodologia proviene dallo studio delle tecniche di interpretazione di Konstantin Sergeevič Stanislavskij, ma non tralascia la tradizione italiana della Commedia dell’Arte come esperienza at­toriale capace di amplificare la presenza dell’attore sul palco, la sua capacità di reazione al pub­blico, la capacità di gioco con gli altri.

DOCENTI
Uso della voce, Interpretazione, Improvvisazione: Caterina Casini

Movimento Scenico: Svetlana Mikova

Altri docenti partecipano alla didattica durante l’anno, realizzando stage di approfondimento e specializzazione.

I corsi di recitazione sono tre:

CORSO BASE – Laboratorio di primo livello, adatto anche ai bambini dagli 8 anni in su
Attraverso l’esperienza diretta del gioco teatrale si permette agli allievi di comprendere come accrescere la propria creatività, accanto a un lavoro tecnico sul rapporto corpo-voce che consente di trovare la naturalezza dell’espressione.

CORSO AVANZATO – Laboratorio di secondo livello

Viene approfondito il lavoro di interpretazione del testo nella relazione tra corpo e parola dell’attore e in relazione alla scrittura. In questa seconda fase infatti la comprensione della dram­maturgia permetterà agli allievi di capire la funzione dei propri personaggi e il lavoro necessario all’attore per rendere a pieno quel “compito” che il personaggio ha all’interno della storia rappre­sentata. Al termine dell’anno, la preparazione del saggio finale davanti al pubblico permetterà di far confrontare gli allievi con il pubblico della città.

CORSO DI SPECIALISTICA

Approfondimenti tematici su testi di drammaturgia contemporanea e approfondimenti a cura di artisti ospiti

COLLABORAZIONE CON USL TOSCANA sud est

Prosegue la collaborazione con la Usl Toscana sud est. Ai corsi base e avanzato partecipano alcuni persone con disagio psichico segnalate dalla struttura, a favore delle quali viene svolto un lavoro di inte­grazione sociale importantissimo.

Altri corsi proposti:

LABORATORIO DI SCRITTURA SCENI­CA E DRAMMATURGIA, per chi desidera imparare a scrivere un copione teatrale.

Appuntamento ogni 15 giorni, durata un anno solare.

Il laboratorio è diretto da Caterina Casini, può svolgersi anche online, in 10 appuntamenti.

Seguiti dalla docente, gli allievi potranno scrivere ed esercitarsi attraverso un percorso creativo che tende alla valorizzazione delle abilità e necessità degli studenti. L’obiettivo è quello di ottenere la stesura di un proprio testo teatrale, originale e contemporaneo.

Nelle lezioni dal vivo gli studenti si confrontano costantemente sul proprio lavoro.

Tutti i testi creati durante il laboratorio verranno mostrati al pubblico, in lettura o mise en èspace, durante una serata dedicata.

CORSO DI VOCE E CANTO

“Vocinsieme” a cura di Sabrina Sannipoli

Dal testo recitato al testo cantato: lezioni collettive di Canto (massimo 10/12 persone in relazione allo spazio disponibile) con attenzione a eventuali problematiche individuali sempre in un’ottica di “potenzialità da sviluppare insieme”. Pratica e studio di semplici canti monodici o polifonici e canoni come apprendimento di una corretta “misura vocale” abbinata al movimento ritmico, al gesto, alla cura dell’intonazione, alla giusta dizione italiana o di altre lingue, il tutto coordinato alla scelta del testo teatrale in studio.

Esercizi di riscaldamento vocale e fisico;

Esercizi di postura e movimento;

Esercizi di respirazione abbinati al movimento;

Respiro, voce, movimento, gesto;

Vocalizzi ed esercizi per lo sviluppo dell’orecchio musicale;

Improvvisazione vocale;

Esercizi di intonazione e lettura musicale.

1 incontro mensile o 2 ravvicinati (es sabato-domenica, domenica-lunedì)

Ogni incontro è di 1 ora e 30 minuti.

LETTURA AD ALTA VOCE

Si tratta di un nuovo corso creato quest’anno, dedicato agli insegnanti e agli appassionati della lettura ad alta voce, per coniugare il valore formativo della lettura con la consapevolezza che essa sia un piacere da condividere e uno strumento in grado di favorire il pensiero critico.

PER INFO E ISCRIZIONI
Tel. 338 3315724 / 379 125356
Mail: laboratoripermanenti.promotion@gmail.com

          formazione@laboratoripermanenti.com

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Calcio serie D: verso il posticipo Montespaccato – Citta’di Castello nelle parole di Daniele Paparusso

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MONTESPACCATO – AC CITTA’ DI CASTELLO 

Nel posticipo di mercoledì 28 settembre l’AC Città di Castello incontra in trasferta il Montespaccato per disputare la 4° giornata di campionato di serie D gir. E. Partita importante per i biancorossi, reduci dalla bella vittoria contro il Grosseto, tre punti riportati a casa dal difficile campo toscano grazie ai gol del capitano Calderini, su rigore, e del giovanissimo Grassi. Match da non sottovalutare quello contro i laziali, soprattutto considerando il campo (sintetico) che porta inevitabilmente ad uno stile di gioco più veloce rispetto al tradizionale manto erboso. Per questo motivo, in settimana, mister Alessandria ha preparato i ragazzi tenendo conto di questa variabile, facendo allenare la squadra anche nel campetto sintetico dell’antistadio “Agostinelli”. 

La dichiarazione di Daniele Paparusso: “la vittoria contro il Grosseto è stata una vera iniezione di fiducia, ci ha fatto capire che siamo un’ottima squadra. Ci siamo allenati molto bene in settimana, con una giornata di stop domenica. La partita contro il Montespaccato sarà molto importante, cercheremo come sempre di riportare a casa i tre punti. vedo la squadra concentrata, siamo carichi per affrontare nel miglior modo possibile questa partita. Qua a Città di Castello mi trovo molto bene, più punti riusciremo a riportare a casa e più la gente si appassionerà alla nostra squadra. Mi trovo bene anche con il gruppo, abbiamo un bel mix di giovani e veterani e questo è molto importante, speriamo di fare ogni domenica sempre meglio. Il campo del Montespaccato è molto difficile per questo, in settimana, ci siamo anche allenati nel sintetico dell’antistadio, proprio per abituarci al rimbalzo differente di palla e, soprattutto, alla velocità di gioco. Bisognerà essere bravi e concentrati per non sbagliare, servirà grande intensità e attenzione, mi aspetto una partita con grande agonismo da entrambe le parti”.

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