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Contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, arresti e denuncie tra Citta’ di Castello e San Giustino

Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri della Compagnia di Città di Castello, hanno dato esecuzione ad un importante controllo finalizzato al contrasto dello spaccio e dell’uso degli stupefacenti, nei comuni di Città di Castello e San Giustino. 

Alle attività, portate a termine da varie autoradio dell’Aliquota Radiomobile del NORM, hanno collaborato anche i colleghi del Nucleo Carabinieri Cinofili di Firenze, intervenuti con una unità cinofila.

I controlli sono partiti nel pomeriggio e nella fase iniziale hanno previsto una vasta ispezione nelle aree ritrovo dei giovani, tra cui piazza Garibaldi ed alcuni parchi cittadini. 

Proprio nel capoluogo tifernate i militari hanno sequestrato modiche quantità di stupefacente, a carico di due ragazzi del posto controllati a bordo di un’utilitaria e trovati in possesso di 4 grammi di hashish. I due sono stati quindi segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti, mentre a carico dell’autista del veicolo i Carabinieri hanno proceduto anche al ritiro immediato della patente di guida.

Le attenzioni sono state quindi rivolte ad alcune attività commerciali, da qualche tempo sotto la lente degli investigatori a causa di movimenti sospetti.

Proprio presso un esercizio commerciale del Comune teverino, i Carabinieri, con il contributo determinante del cane Batman, già protagonista di numerosi rinvenimenti in passato nell’alta valle, hanno proceduto al primo sequestro di una importante quantità di droga, rinvenuta nascosta in un incavo dell’intelaiatura in alluminio del mobile sotto il registratore di cassa di un esercizio commerciale. 

In tutto sono stati rinvenuti e sequestrati circa 38 grammi di hashish, 5 grammi di cocaina, ma anche un bilancino di precisione verosimilmente utilizzato per pesare le dosi. 

Il titolare dell’esercizio, un 38enne già noto ai Carabinieri, è stato pertanto arrestato nella flagranza del reato per l’ipotesi di reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Le attività sono quindi proseguite nel comune di San Giustino, interessando alcuni soggetti sottoposte a misure alternative alla detenzione; proprio a casa di un 34enne, all’interno di una piccola serra fornita di lampade per la crescita delle piante e realizzata in una stanza del primo piano dell’abitazione, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 3 piante di marijuana di un’altezza compresa tra i 50 ed i 120 cm, ma anche una modica quantità di hashish. 

L’uomo, insieme alla sua compagna, convivente, sono stati quindi deferiti in stato di libertà per l‘ipotesi di reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

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Viabilità – SP 106 Baucca/1, limitazioni di traffico dal 4 aprile al 6 maggio per lavori di consolidamento ponte e adeguamento barriere

La SP 106/1 della Baucca sarà interessata da lavori di consolidamento del ponte e adeguamento delle relative barriere al Km. 18 + 970 dalle 7,00 del 4 aprile fino al 6 maggio 2022.
Ne dà comunicazione, mediante ordinanza, il servizio Gestione Viabilità della Provincia di Perugia.


In particolare, vi sarà interruzione totale al traffico dalle ore 7.00 del 4 aprile fino alle ore 6.00 del 7 aprile.
Invece, a partire dalla stessa ora del 7 aprile e fino al 6 maggio (o comunque fino al termine degli stessi) verrà istituito il senso unico alternato regolato da semaforo o a vista e limite di velocità di Km 30/ora; divieto di transito di tutti i veicoli aventi massa a pieno carico superiore alle 3,5 Tonnellate e larghezza superiore ai 2,5 metri.
Il traffico sarà deviato con due differenti percorsi.
Il percorso 1 che coinvolge tutti i mezzi provenienti da Città di Castello diretti a Pietralunga e viceversa transitando per Umbertide lungo Sp 201/1 di Pietralunga e lungo la E 45 e la Sr 3 bis Tiberina.


Lo stesso percorso sarà disposto, dal 7 Aprile al 6 Maggio per tutti i veicoli con peso complessivo a pieno carico superiore alle 3,5 Tonnellate e larghezza superiore ai 2,5 metri.
Il percorso 2 interessa i residenti dell’area e i veicoli con portata inferiore alle 3,50 Tonnellate ai quali si consiglia il percorso alternativo lungo la SR 257 Appecchiese con transito per località Fraccaro e bivio Antirata.
Durante la validità del senso unico alternato sarà consentito il passaggio ai veicoli aventi larghezza inferiore a 2,50 metri e ai veicoli aventi massa complessiva inferiore alle 3,5 Tonnellate.

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Politica Città di Castello: Lignani (Fd’I) “nomina Massetti? mi aspetto un sussulto d’orgoglio da parte di Bacchetta, faccia funzionare il parlamentino e ne vedremo delle belle”

“Il primato della politica è messo fortemente in discussione a Città di Castello, le scelte fatte da Secondi parlano da sole, nomina Massetti? mi aspetto un sussulto d’orgoglio da parte di Bacchetta, faccia funzionare il parlamentino e ne vedremo delle belle”.

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/376034451040958
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La Deposizione di Raffaellino del Colle tra le 200 opere della mostra internazionale sulla Maddalena da sabato ai Musei San Domenico di Forlì

Anche la Deposizione di Raffaellino del Del Colle della Pinacoteca di Città di Castello tra le 200 opere che compongono il percorso della mostra “Maria Maddalena. Il mistero e l’immagine”, che sarà inaugurata, domani, sabato 26 marzo 2021 nei Musei San Domenico di Forlì, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio e curata da Cristina Acidini, Paola Refice, Fernando Mazzocca. “La grande tavola di Raffaellino, conservata nel nostro museo, insieme all’Annunciazione, andrà a valorizzare uno dei primi e più importanti appuntamenti espositivi del 2022” – dichiarano il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, annunciando che la “giunta anche a seguito di un pronunciamento positivo della Soprintendenza dell’Umbria, ha deciso di concedere il prestito temporaneo dell’opera, risalente al XVI secolo, ritenendo che il profilo dell’iniziativa ospite rappresenta una valorizzazione del nostro patrimonio culturale ed una promozione della Pinacoteca”.

Nella giornata di ieri la ditta specializzata Arteria ha provveduto alla movimentazione sulla base delle prescrizione della Direzione Regione Musei perché sia trasportata nella sede e quindi posizionata nel percorso della mostra. In mostra a Forlì nomi eccellenti del panorama storico e contemporaneo: Masaccio, Perugino, Tiziano, Tintoretto, Canova, Hayez, Delacroix, Chagall, De Chirico, Guttuso. “Stiamo ricevendo molte richieste di prestito anche a seguito della mostra di Raffaello che ha puntato i riflettori nazionali ed internazionali sulla nostra città in un momento incerto dal punto di vista dell’emergenza sanitaria. L’interesse in crescita per le nostre maggiori eccellenze artistiche – concludono Secondi e Botteghi – è un segnale del valore che la mostra è riuscita a produrre e per questo l’Amministrazione è già al lavoro per cogliere un altro appuntamento di primo piano che si svilupperà nel 2023 con il cinquecentenario della morte di Signorelli, di cui noi abbiamo l’onore di custodire alcuni degli esemplari più luminosi della sua creatività”.

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A Tempi Supplementari Pedrelli, Borgo e Gatticchi

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Davide Pedrelli (Sansepolcro), Renato Borgo (Montone) e Luciano Gatticchi.

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Calcio eccellenza: Daniele Pedrelli (Sansepolcro) “Stagione negativa? siamo i primi responsabili, siamo tutti in discussione. Il mio futuro? vorrei restare, ma non dipende da me”

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“La società è stata chiara, queste ultime partite dovranno chiarire chi potrà far parte della rosa del prossimo campionato e chi dovrà scegliere un percorso differente. Stagione negativa? siamo i primi responsabili, siamo tutti in discussione. Il mio futuro? vorrei restare, ma non dipende da me.”

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/331950658789397
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Pallavolo e solidarietà: Il Città di Castello ospiterà giovani atleti e atlete Ucraini all’interno dei propri gruppi di allenamento

Il Città di Castello Pallavolo ha aderito  all’iniziativa proposta dal Comune di Città di Castello, assessore allo sport Riccardo Carletti, per  ospitare all’interno dei propri gruppi di allenamento, presso gli impianti in uso e nel rispetto dei protocolli Covid, i bambini/ragazzi e le bambine/ragazze provenienti dall’Ucraina ed ospiti della nostra città in qualità di profughi di guerra.

La dirigenza del sodalizio tifernate condivide i valori dì solidarietà e vicinanza con il popolo Ucraino e vuole rendersi utile e mettere a disposizione di chi vorrà partecipare e fare sport di squadra la propria organizzazione, i vari gruppi squadra e gli allenatori di riferimento. Proprio per questo anche la Federazione Italiana Pallavolo  ha elaborato una nuova procedura per consentire ai bambini profughi ucraini, provenienti in Italia a causa della guerra, di potersi tesserare con le società Fipav e svolgere l’attività . A causa della situazione d’emergenza il settore tesseramento ha creato una procedura facilitata che prevede l’inserimento dei bambini profughi ucraini in una categoria dedicata.

L’obiettivo del progetto biancorosso è quello di consentire ai tanti giovani  e giovanissimi arrivati in questi drammatici giorni di guerra anche a Città di Castello di sentirsi accolti,  ritrovare momenti dì serenità anche attraverso la pratica dello  sport favorendo indirettamente anche occasioni d’integrazione in una per loro completamente nuova e sconosciuta realtà, quale quella che stanno vivendo attualmente. Si tratta di un piccolo contributo che riteniamo  importante per i giovani arrivati nel nostro territorio.

Una forma di solidarietà, un attestato di vicinanza rivolto in questo caso ai giovani che hanno dovuto fuggire dalla loro terra e che si trovano ora momentaneamente accolti qui da noi, con la speranza che i venti di guerra possano cessare al più presto. Lo sport può mitigare le sofferenze e può rappresentare davvero un’opportunità per sentirsi parte integrante della nostra comunità consentendo loro di vivere un po’ di quella normalità così bruscamente e brutalmente interrotta dalla guerra”.

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Crisi tabacco: Opta (organizzazione produttori tabacco) e Sindacati si incontrano

O.P.TA. (Organizzazione Produttori Tabacco) ha accolto con soddisfazione la richiesta dei sindacati agricoli dell’Umbria FLAI, FAI e UILA di incontrarsi per un confronto sulla grave situazione del settore tabacco che per il momento non consente di programmare la produzione storica di circa 13 milioni di chilogrammi dislocata principalmente nell’Alto Tevere dell’Umbria e nel Veneto.
Ad annunciarlo è Libero Valenti, presidente O.P.TA. che ribadisce: “Forte è la preoccupazione per i contratti da tempo preannunciarti dagli acquirenti, multinazionali del settore storicamente attive nel mercato umbro e nazionale che non sono stati ancora tutti perfezionati. Tra le criticità del settore è da evidenziare il tema del prezzo del prodotto che verrà conferito dopo la campagna di produzione oramai alle porte – prosegue Valenti – È noto, infatti, che diversi e rigorosi studi hanno consentito di disporre di riferimenti attendibili sugli aumenti dei costi medi di produzione che sono la base per discutere le proposte formalizzate. Gli agricoltori, pertanto, non se la sentono di rischiare l’avvio della produzione avendo la preoccupazione di lavorare in perdita e per di più con una evoluzione dei prezzi in particolare di fertilizzanti, gasolio e gas”.
Questo è il periodo, sottolinea O.P.TA., in cui gli agricoltori dovrebbero essere impegnati nella semina del tabacco nelle serre per poi procedere in primavera ai trapianti ma, a fronte delle forti incertezze, molti di loro non si sono ancora attivati per la campagna 2022.


Il riconoscimento di un prezzo equo e il rischio condiviso con gli acquirenti, con la stipula di accordi pluriennali, darebbero fiducia al comparto che vuole continuare nella produzione di tabacco confermando tutti gli impegni occupazionali.
Anche i rappresentanti sindacali, FLAI FAI E UILA, nell’apprezzare il confronto “confermano la preoccupazione dei lavoratori, operai ed impiegati del settore per il futuro del proprio posto di lavoro ma al contempo la ferma volontà di rimanere a lavorare nel settore. Dopo molte riunioni sindacali la posizione dei lavoratori è chiara e coesa: salvaguardare produzione e filiera, che ricomprende anche i lavoratori attivi presso il Consorzio TTI, oltre che tutto l’attuale indotto”.
“Le trattative per il perfezionamento dei contratti – dichiara Valenti – non sono interrotte e questo lascia ben sperare. Certo è che gli accordi che verranno stipulati dovranno garantire necessariamente una sostenibilità economica per le imprese altrimenti sarà a rischio la coltivazione di molti ettari di tabacco e conseguentemente le giornate di lavoro”.
La necessità di avere al più presto risposte sul riconoscimento di un prezzo giusto non è la sola incertezza da risolvere in quanto sono attese risposte anche sulla prosecuzione delle attività del settore.

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Consiglio comunale, il sindaco Luca Secondi risponde ad Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) sulle nomine nello staff

“La scelta di Massimo Massetti come componente del mio staff rispetta la legge e rispecchia fedelmente il carattere fiduciario dell’incarico, nell’esercizio del quale l’esperienza da ex amministratore è il valore aggiunto che ritengo opportuno, mentre la nomina del vice sindaco Giuseppe Stefano Bernicchi non è incompatibile con il ruolo dirigenziale che ricopre all’Usl Umbria 1, che è stato confermato dopo il parere in questo senso dell’Anac e dell’avvocatura dell’azienda sanitaria”. E’ quanto ha chiarito in consiglio comunale il sindaco Luca Secondi, rispondendo all’interrogazione con la quale i consiglieri Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica), Riccardo Leveque ed Elda Rossi (Fratelli d’Italia) chiedevano al primo cittadino spiegazioni sulle nomine effettuate nel proprio staff. “Non entro nel merito del diritto, ma dell’etica e della probità della scelta”, aveva esordito Lignani Marchesani a proposito della nomina di Massetti, chiarendo di non condividere il fatto che un ex amministratore diventi collaboratore di un sindaco.

“Il servizio alle istituzioni si fa in linea diretta quando si è chiamati a ricoprire un ruolo e quando questo finisce lo si può fare anche in maniera volontaria”, aveva sostenuto il rappresentante della minoranza. “Per quanto riguarda il vice sindaco, sono il primo a non condividere la legge Severino e il Dlgs 39 che sancisce incompatibilità irrituali e ridicole: andrebbero entrambi aboliti, ma se c’è una norma va rispettata e vorrei chiarezza sul fatto che l’Anac sia andata con il proprio parere oltre questa norma e che l’Usl Umbria 1 abbia recepito questa posizione”, aveva spiegato Lignani Marchesani, chiedendo lumi sullo stato dell’arte della vicenda. Sulla prima questione il sindaco Secondi ha chiarito: “Massimo Massetti è una persona che ha capacità amministrativa, gode della mia estrema fiducia personale e politica ed è stato scelto nell’ambito di possibilità riconosciute al primo cittadino dalla norme”.

“Per lo svolgimento delle funzioni di staff previste dalla normativa e dal regolamento comunale riguardanti le competenze sulla pubblica amministrazione ho ritenuto fosse la figura più idonea ed è una scelta che rivendico”, ha proseguito il primo cittadino, aggiungendo: “il fatto che abbia accettato l’incarico per me è stato gratificante”. “Lei ha presentato un’interrogazione – ha osservato Secondi rivolgendosi a Lignani Marchesani – altri hanno scritto un comunicato, tra i cui firmatari c’è stato anche chi come primo e più elevato incarico ha avuto proprio una nomina di staff da parte di un personaggio politico e certe valutazioni sulle persone mi sono sembrate davvero poco eleganti”. In merito alla posizione del vice sindaco, Secondi ha ricostruito la vicenda attraverso gli atti ufficiali dell’Usl Umbria 1, ricordando che “prima di accettare l’incarico, l’ingegner Bernicchi aveva richiesto un parere pro veritate a un avvocato che sosteneva la possibilità di accogliere la nomina”.

“Quando l’Usl Umbria 1 ha sollevato il tema dell’incompatibilità tra ruolo dirigenziale e incarico politico, l’Anac ne ha sostenuto l’insussistenza”, ha puntualizzato Secondi, dando conto di un successivo parere pro veritate dell’avvocatura dell’azienda sanitaria e della delibera del direttore generale che, in ultimo, ha conferito a Bernicchi l’incarico di responsabile dell’Unità Operativa Tecnologie Informatiche e Telematiche, già esercitata, con cessazione del periodo di collocamento in aspettativa senza assegni”. “L’avvocatura dell’Usl Umbria 1 ha quindi disciplinato il rapporto dirigenziale con Bernicchi, ritenendo di non affidare anche la delega al patrimonio esercitata in precedenza”, ha precisato Secondi. In sede di replica il consigliere Lignani Marchesani ha dichiarato: “nel mettere, ad esempio, in una partecipata colui che ha ricoperto un incarico di amministratore di una città io non ci vedrei niente di male, ma questo oggi è sanzionato dalla legge perché la demagogia la fa da padrone e proprio per questo la politica non può mettere come anticorpo la situazione contraria, che degrada l’aspetto politico”.

“Anche a me è stato proposto di fare qualcosa per mettere a frutto la mia esperienza passata – ha riferito l’esponente della minoranza – ma mi sono rifiutato di andare a fare il collaboratore a stipendio di soggetti che ora stanno dove stavo io: l’ho fatto gratis fornendo la mia esperienza, perché c’è un limite politico ed etico, ma ognuno di noi ha un prezzo e magari, chissà, l’avrei fatto anche io se l’offerta fosse stata un’altra”. Sulla questione del vice sindaco, Lignani Marchesani ha ammesso: “mi inquieta fortemente la presa di posizione di un’autorità come l’Anac che va a forzare una norma chiara”. Il sindaco Secondi ha quindi preso di nuovo la parola per chiarire: “Massetti nel mio staff diventa un impiegato di fatto, ma non è una immissione nella macchina amministrativa, è un incarico collegato al mandato di sindaco, che cesserà contestualmente al mio”.

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Prorogate fino al 30 aprile le due mostre, “L’Istituto Beata Margherita di Città di Castello – Tra storia e memoria”

Il Museo Diocesano e la Tipografia “Grifani-Donati” di Città di Castello comunicano la proroga fino a domenica 30 aprile prossimo delle due mostre documentarie e fotografiche dal titolo “L’Istituto Beata Margherita di Città di Castello – Tra storia e memoria” allestite nella Sala documentaria del Museo in Piazza V. Gabriotti e presso la sede della Tipografia in Corso Cavour

Le esposizioni, inaugurate venerdì 25 febbraio scorso hanno come finalità quella di ricordare i momenti più significati della storia dell’Istituto dalla sua nascita avvenuta il 4 ottobre 1919 fino alla sua chiusura nel 1999. Gli orari di apertura sono i seguenti: 10.00 – 13.00 e 15.30 – 17.30; chiuse il lunedì, con ingresso gratuito e accessibili tramite super green pass.
In occasione dell’inaugurazione delle mostre è stato presentato un video realizzato da Maria Vittoria Lensi e Alberto Maria Ottaviani che raccoglie alcune significative testimonianze della storia dell’Istituto e che si può vedere su Youtube nel sito wwwdiocesidicastello.it


La Diocesi – precisa Catia Cecchetti – ha inteso così ricordare l’impegno caritativo dell’Istituto durato ben 80 anni sotto la protezione della Beata Margherita oggi Santa e guidato dalle Suore Serve di Maria di Maria Riparatrici in aiuto dei non vedenti provenienti da tutta Italia, con la finalità di garantire loro sostegno e accoglienza ma anche inserimento sociale e professionale. Il video ricorda alcune delle figure fondamentali grazie alle quali l’Istituto è nato e si è nel tempo dotato di tutte le necessarie strutture e attrezzature per l’accoglienza e la formazione fino alla Scuola Media Interna e la Scuola delle centraliniste telefoniche dell’Istituto professionale di Stato “F. Cavallotti”: il suo fondatore il Canonico Giacinto Faeti ma anche i suoi instancabili successori, il Canonico prof. Don Enrico Giovagnoli e Mons. Vincenzo Pieggi fino ad arrivare a tempi più recenti ai sacerdoti, le madri superiore, ma anche le insegnati, gli educatori e i volontari tutti.

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Annullata la “Cena della Solidarietà” organizzata dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina

Per il terzo anno consecutivo, è annullata la “Cena della Solidarietà” organizzata dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina. Un evento oramai “storicizzato” nel calendario dell’associazione e del territorio che si tiene al Borgo Palace Hotel di Sansepolcro e al quale ha sempre partecipato il mondo associativo della Valtiberina e le massime cariche istituzionali locali, provinciali e regionali, ma alla fine il direttivo ha deciso di rinviare l’evento per la persistenza dei problemi legati alla diffusione del Covid-19, dato che – come è noto – si tratta di una serata capace di richiamare oltre 300 persone.

Tanti sono stati i segnali tangibili del successo di questa manifestazione, vedi i soldi ricavati per gli importanti progetti del territorio che fanno della Cena della Solidarietà il più importante appuntamento di questo genere nel comprensorio della Valtiberina Tosco-Umbra. Un appuntamento che ora è rinnovato per il 2023, sperando che ovviamente la situazione generale sia migliorata e tutto torni alla normalità e quindi vi siano le migliori condizioni per garantire risorse alle realtà del territorio che più ne hanno bisogno, ma anche trascorrere una bella conviviale in compagnia della buona cucina, musica e i tradizionali riconoscimenti che l’Accademia consegna alle varie realtà associative presenti.

L’Accademia Enogastronomica continua quindi a dimostrare che, oltre alla riscoperta delle antiche ricette del territorio e alla promozione della cultura del mangiare sano, opera anche in altri ambiti e al proposito ricorda che, dopo il grande successo riscosso dalla Mostra di Arte Presepiale a Sansepolcro, per il mese di aprile è in programma un’altra interessante mostra culturale ad Anghiari.  

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Ieri a Roma la presentazione della XVI edizione del Premio Letterario “Città di Castello

Si è svolto a Roma nella storica sede della Società Dante Alighieri in palazzo Firenze, l’evento di presentazione della XVI edizione del Premio Letterario “Città di Castello”, promosso e organizzato dall’editore Antonio Vella, presidente della Associazione Culturale Tracciati Virtuali. A fare gli onori di casa il Segretario Generale della prestigiosa Istituzione prof. Alessandro Masi che ha sottolineato l’importante ruolo di questo concorso letterario per il suo contributo alla promozione e alla diffusione della lingua italiana in Italia e nel mondo. “Sono da sempre parte integrante di questo progetto e la mia partecipazione nella giuria fin dalla prima edizione rappresenta la vicinanza della Società Dante Alighieri ad uno dei concorsi letterari più ambiti in Italia”.

“Quando nel 2007 iniziammo questa avventura con il lancio della prima edizione” ha dichiarato Antonio Vella “non avremmo potuto immaginare un percorso più straordinario, più emozionante di quello che ha portato il Premio Letterario Città di Castello ad essere accolto nelle più importanti sedi delle istituzioni italiane, fino a meritare per tre anni consecutivi l’assegnazione dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Ringrazio Alessandro Masi per aver voluto ospitare questa conferenza, per la sua lunga militanza nella giuria e per l’instancabile attività sua e della Società Dante Alighieri a favore della cultura e del nostro straordinario Paese. Le presenze del Sindaco di Città di Castello Luca Secondi e dell’assessore alla cultura Michela Botteghi, hanno testimoniato la grande vicinanza del comune tifernate alla manifestazione.

Nel suo saluto agli intervenuti Il sindaco ha sottolineato come il Premio sia “uno straordinario veicolo promozionale della città e delle sue ricchezze storiche, artistiche e paesaggistiche in Italia e nel mondo” e che “vedere questa importanza riconosciuta nella capitale e in una sede così illustre come Palazzo Firenze accresce ancora di più il significato che porta con sé al di là dell’aspetto prettamente letterario”. L’assessore Botteghi ha affermato che “il Premio Letterario Città di Castello è parte integrante della comunità cittadina e che l’incentivare l’amore per la scrittura sia una missione nobile che fa onore alla città e ai promotori che con passione ogni anno promuovono la manifestazione. Sono onorata di rappresentare la nostra città insieme al sindaco in un contesto tanto prestigioso”. Molte le personalità del mondo della cultura e del giornalismo che hanno reso speciale questo pomeriggio dedicato alla cultura e in particolare alla letteratura.

“Figure di grande professionalità che con la loro presenza nella giuria del Premio, guidata con sapienza da Alessandro Quasimodo “hanno contribuito in modo determinante a far sì che il Concorso sia ormai considerato un’eccellenza nel panorama dei premi letterari italiani”. L’ambasciatore d’Italia Claudio Pacifico, coordinatore della sezione speciale “Mondi e Culture sulle sponde del Mediterraneo”, ha focalizzato il suo intervento sull’importanza di una sezione che intende promuovere l’interazione culturale, politica ed economica tra l’Italia e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo. “La letteratura come ponte fra i popoli e le culture è quel veicolo che può unire mondi diversi in un’epoca densa purtroppo di grandi e anche tragici fermenti di tensione”.

Osvaldo Bevilacqua, storico conduttore di programmi televisivi e ambasciatore dei Borghi più belli d’Italia, ha voluto ringraziare il presidente Vella “per la sua instancabile attività in ambito culturale” rimarcando anche l’importanza della scelta simbolica di Palazzo Firenze per questo evento, nella sede di una delle più antiche e prestigiose istituzioni italiane “sapientemente guidata dal segretario Generale Alessandro Masi”. Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro e parlamentare, ora docente universitario e presidente della Fondazione UniVerde, ha rimarcato “l’attenzione di Città di castello e dell’Umbria in genere per la cultura. La mia entrata in giuria sancisce la volontà di essere parte di questo progetto altamente significativo con l’intenzione di sostenere un comparto come l’editoria che affronta sfide sempre più impegnative”.


La giornalista e conduttrice Rai Benedetta Rinaldi si è detta “affascinata fin dal suo ingresso al Teatro di Città di Castello nella cerimonia di premiazione dello scorso ottobre e di essersi sentita subito parte di una comunità che si è stretta intorno ai premiati insieme al sindaco, agli assessori e a tutti gli organizzatori del Premio”. Ho toccato con mano – ha concluso la Rinaldi – la passione, la condivisione, l’amore per la cultura e il grande rispetto riservato alla persona, chiunque essa sia e da ovunque provenga.


Il vicepresidente della Federazione Italiana delle Associazioni e dei Club per l’Unesco Mauro Macale ha focalizzato il suo intervento sull’interesse della Federazione per questo concorso e in modo particolare per l’importanza della sezione speciale “Riprendiamoci il futuro” dedicata agli studenti delle scuole superiori, e mirato oltre che alla promozione della lettura anche a combattere fenomeni ormai dilaganti fra i giovani come il bullismo e il cyberbullismo. Claudio Mattia Serafin scrittore e docente alla Luiss “Guido Carli” ha testimoniato il significato della “letteratura degli esordienti e dei giovani, temi cari a me e al Premio Letterario Città di Castello. Il mio rapporto con chi esordisce è speciale, e credo che la scrittura di un testo d’esordio rappresenti un momento di vita straordinario”.


La docente universitaria Marinella Rocca Longo, figura storica del concorso per la sua lunga militanza nella giuria, ha raccontato “il piacere di valutare gli scritti in forma assolutamente anonima, cosa che rende il giudizio svincolato da qualsiasi contaminazione che possa interferire con il più trasparente compito di un giurato di un qualsivoglia concorso. Hanno partecipato all’evento anche alcuni scrittori che negli anni sono stati protagonisti del Premio, vincendo le loro specifiche sezioni e vedendo quindi pubblicati i loro scritti con la case editrice Luoghinteriori, main sponsor della manifestazione.


Tra le presenze più significative quelle del prof. Giorgio Giannini e della Prof.ssa Valeria Francalancia. Ricordiamo che il Premio Letterario Città di Castello è un concorso riservato a opere inedite di Narrativa, Poesia e Saggistica e che le iscrizioni si chiuderanno il 30 giugno. Il bando si può scaricare sul sito www.premioletterariocdc.it. L’edizione 2022 vedrà la sua conclusione con la cerimonia di premiazione programmata per il prossimo 29 ottobre nello splendido Teatro comunale degli Illuminati di Città di Castello.

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Sulle “punte” della pace. Castello Danza apre le porte alla solidarietà: pronti a garantire percorsi formativi ai bambini e bambine e ai giovani ucraini

Sulle “punte” della pace. Tutte le scuole appartenenti al Consorzio Castello Danza, (Academy Ballet, Diamante Danza, Duse Art, Scuola Danza Lama, Studio Danza Giubilei, Zona 10 Danza) si rendono disponibili ad accogliere nelle proprie strutture, a titolo completamente gratuito, tutti i bambini/ragazzi delle famiglie di profughi ucraini, temporaneamente presenti sul territorio, che manifesteranno volontà di intraprendere un percorso di formazione coreutica.

La decisione presa con parere unanime, nasce dal desiderio di regalare a questi bambini ed alle loro famiglie, un percorso di integrazione e di parziale ritorno alla normalità, mai come in questo momento necessario per riconsolidare certezze e formare nuove identità socio relazionali. Il linguaggio della danza, del movimento, un linguaggio universale, ispirato ai sani principi del rispetto collettivo e della disciplina, non può che essere il giusto strumento di accoglienza. “Il Consorzio – ha dichiarato la Presidente, Cristina Goracci – si farà carico di garantire un adeguato percorso formativo, fornendo tutto ciò che sarà necessario ai nuovi allievi, (tesseramento, divise, accesso alle diverse opportunità didattiche ed anche a quelle integrative) il tutto ovviamente previa valutazione dei requisiti sanitari necessari all’accesso alle medesime strutture”.

“Come lo sport, la danza, l’arte, la cultura attraverso le diverse espressioni rappresenta uno straordinario veicolo di solidarietà e pace. Davvero meritoria e degna di grande apprezzamento questa spontanea iniziativa dell’associazione “Castello Danza” che apre le porte ai bambini e le bambine ucraine presenti nella nostra città che potranno assieme agli altri bambini, stare insieme prima di tutto e condividere la passione per la danza”, hanno dichiarato l’assessore alle Politiche Culturali, Michela Botteghi e l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti.

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Quattro bus di nuova generazione, “elettrica ed idrogeno”, assegnati a Città di Castello per svolgere il servizio TPL cittadino

Trasporto urbano eco-compatibile: quattro bus “ecologici” anche per Città di Castello. Piena soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale tifernate, che è stata coinvolta nel progetto regionale, in parte finanziato dalla Comunità Europea nel poter disporre di alcuni dei nuovi Bus elettrici per un rinnovo progressivo della flotta degli autobus che Busitalia utilizza per svolgere il servizio del TPL cittadino. Bus di nuova generazione ad alimentazione elettrica ed idrogeno che segneranno il passo verso l’abbandono del gasolio.

Gli autobus nuovi destinati a Città di Castello sono 4 per il 2021: 2 CITARO K CHY da 10metri e 2 SPRINTER CITY da 7metri. “Una scelta orientata verso tecnologie sempre più sostenibili per la transizione ecologica, un rinnovamento che va incontro a molte esigenze importanti per gli utenti, il tutto per una massima efficienza, confort, sicurezza, risparmio energetico e rispetto dell’ambiente”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Polizia Municipale, Rodolfo Braccalenti, presente a Perugia assieme al responsabile del servizio, Gianni Chiasserini alla cerimonia ufficiale di presentazione dei mezzi della flotta Busitalia Umbria (Gruppo FS Italiane), cinquantadue nuovi autobus per una mobilità sempre più sostenibile nella Regione Umbria. I nuovi autobus urbani saranno impiegati nelle città di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto.

Due le tipologie: 37 autobus da 10 metri modello CITARO K CHY e 15 mezzi da 7 metri, modello SPRINTER CITY 45. Sono autobus di nuova generazione classe Euro 6, a ridotte emissioni inquinanti, dotati di sistema di video sorveglianza a bordo a tutela della sicurezza dei viaggiatori e del personale e di sistemi di accessibilità per passeggeri a ridotte capacità motorie e ipovedenti (es. pedana, avviso sonoro di apertura portiere). I 37 autobus a motorizzazione ibrida (diesel+elettrica) CITARO K CHY sono dotati di motore elettrico e di supercapacitori che consentono di accumulare energia durante la marcia del mezzo per poi rilasciarla in combinazione con il motore endotermico, permettendo così al veicolo di viaggiare costantemente in condizioni di massima efficienza con un ulteriore abbattimento delle emissioni di CO2 stimata al 12%, rispetto ai corrispondenti modelli diesel Euro6.

Anche la livrea di questi mezzi, caratterizzata dal colore verde e dalla scritta Hybrid, ne sottolinea le caratteristiche di sostenibilità ambientale e rimarca l’attenzione del Gruppo FS Italiane per l’integrazione modale, mantenendo l’identità visiva dei bus di Busitalia e dei treni regionali di Trenitalia. Questi 52 mezzi, che segnano il momento di ripartenza, dopo l’emergenza Covid-19, del consistente piano di rinnovo della flotta Busitalia in Umbria, si aggiungono ai 159 autobus nuovi già in circolazione ed anticipano gli ulteriori 320 bus che si prevede di introdurre nei prossimi 5 anni. I 52 nuovi autobus urbani sono stati acquistati da Busitalia con un investimento di circa 13,8 milioni di euro, con un finanziamento al 40% del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Regione Umbria.

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Ad Anteprima sport Bartolucci, Matteaggi, Arcaleni e Marra

Torna Anteprima sport. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi per il calcio, Bartolucci (Lama) Matteaggi (virtus San Giustino) Arcaleni (Sansepolcro) e per la Pallavolo Marra (San Giustino)

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Tre pattuglie di Carabinieri salvano una donna, aveva tentato di suicidarsi

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Poco prima dell’ora di pranzo odierna i militari della Stazione di Subbiano e quelli del Radiomobile della Compagnia di Bibbiena sono intervenuti nel centro abitato di Subbiano, salvando una donna 35enne che tentava di suicidarsi all’interno della camera da letto della propria abitazione.

I Carabinieri sono stati allertati dal fidanzato della donna, residente in Casentino, il quale poco prima riferiva al numero di emergenza 112, che la stessa stava cercando di suicidarsi. I militari della Stazione di Subbiano con due pattuglie, prontamente allertati dalla Centrale Operativa dei Carabinieri di Arezzo si sono portati nei pressi dell’abitazione della donna, bussando e suonando al campanello più volte, ma non riuscivano ad accedere poiché la porta era chiusa dall’interno e nessuno rispondeva. La Centrale Operativa allora allertava anche i militari della Compagnia di Bibbiena che contattavano il richiedente, abitante nel casentino, mandandogli un’altra pattuglia incontro e facendosi consegnare le chiavi dell’abitazione della ragazza, per poi precipitarsi anche loro a Subbiano presso la dimora della fidanzata.

Le chiavi arrivavano sul posto e prima di dover sfondare la porta, per fortuna in pochissimi minuti i Carabinieri riuscivano ad accedere all’abitazione. All’interno i militari ispezionando velocemente tutte le stanze, rinvenivano la donna esanime che aveva una corda al collo legata al lampadario della sua stanza, tentando chiaramente il suicidio, tuttavia era non cosciente ma ancora in vita.

I militari hanno quindi prontamente tagliato la fune, riuscendo a distendere la donna sul pavimento cercando in qualche modo di alleviare la situazione. Chiamata l’ambulanza, con i sanitari che sono giunti dopo pochi minuti ed hanno fornito i primi soccorsi professionali alla ragazza, la quale una volta stabilizzata è stata trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo. La stessa, comunque, non risulterebbe in pericolo di vita.

Il tempestivo intervento dei militari di Subbiano e Bibbiena, che hanno anche rinvenuto nella sua stanza un biglietto manoscritto sul quale la donna ha motivato il gesto, causato presumibilmente da uno stato di malessere generale, è stato dunque decisivo per salvarle la vita.

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Cercheremo risorse per assicurare il decoro dell’area di piazza Garibaldi”: l’assessore Riccardo Carletti risponde in consiglio comunale all’interrogazione del capogruppo della Lega Valerio Mancini 

“Cercheremo le somme extrabilancio necessarie ad assicurare il decoro dei giardini di piazza Garibaldi, sapendo che gli investimenti strutturali più importanti che riguardano pavimentazione e arredi di quell’area dovranno essere compatibili con la progettazione di piazza Burri e rispettare il cronoprogramma di questo intervento, una partita fondamentale per il ridisegno urbanistico della città che l’amministrazione comunale vuole giocare al meglio e per la quale ha già fatto la propria parte, mettendo a disposizione le previsioni necessarie con gli strumenti del Piano Regolatore Generale e del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile”.

E’ quanto ha dichiarato in consiglio comunale l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti, rispondendo all’interrogazione del capogruppo della Lega Valerio Mancini, che chiedeva di conoscere se fossero già stati programmati “interventi di riqualificazione di piazza Garibaldi, i tempi dell’eventuale realizzazione e la disponibilità di finanziamenti anche al di fuori del bilancio comunale”. “Quello che vediamo oggi non è sicuramente dignitoso per la storia della città e per il valore dei nostri concittadini”, ha sostenuto in aula il rappresentante della minoranza, segnalando “lo stato di degrado del luogo” e “la necessità di interventi sulla pavimentazione, con materiale diverso dall’attuale asfalto, sul monumento intitolato a Giuseppe Garibaldi, che versa in uno stato pietoso, sull’impianto di illuminazione, sugli arredi urbani, che sono incompatibili con il contesto storico e urbano nel quale si trovano, e sulla manutenzione delle aiuole”. “Di fronte al bellissimo palazzo Vitelli a Sant’Egidio, che si candida a ospitare eventi di rilievo internazionale, vanno garantiti decoro ma anche sicurezza, quindi ci aspettiamo risposte dall’amministrazione comunale”, ha rimarcato Mancini. Nel riconoscere la necessità di intervenire, l’assessore Carletti ha spiegato che “è necessario verificare con la Fondazione Palazzo Albizzini il cronoprogramma della realizzazione di piazza Burri per poter effettuare un intervento che produca i risultati che tutti ci aspettiamo nella parte della piazza di competenza economica del Comune”.

“Sarà necessario pazientare ancora un po’ se i tempi della realizzazione del progetto del maestro Burri saranno brevi, mentre se si dovessero inopinatamente allungare, garantisco fin d’ora che cercheremo le risorse necessarie per assicurare il decoro dell’area dei giardini”, ha puntualizzato Carletti. In questo contesto, l’assessore ha ricordato che l’amministrazione comunale aveva già individuato possibili canali di finanziamento per la manutenzione delle aiuole, che non è stato possibile utilizzare perché i giardini di piazza Garibaldi non hanno un certificato di interesse culturale come quelli della Pinacoteca e del Cassero. Nel dirsi insoddisfatto della risposta, il consigliere Mancini ha invitato l’amministrazione comunale a “trovare soluzioni per la manutenzione delle aiuole, coinvolgendo i florovivaisti cittadini, gli imprenditori locali, che in altre zone della città già assicurano il decoro delle rotatorie, oppure il gestore dell’esercizio pubblico presente nell’area”. “Non si tratta di uno sforzo solo monetario, ma di fantasia”, ha chiarito il capogruppo della Lega, ribadendo “la necessità di arginare il degrado dell’area”. “Piazza Burri è un progetto molto complicato, ma intanto piazza Garibaldi bisogna metterla a posto e salvaguardarne il decoro”, ha sostenuto Mancini, che ha concluso: “vediamo se nei prossimi mesi ci proporrete qualcosa”.

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Ricorso su cartella esattoriale – Interrogazione del capogruppo, (Castello Civica), Andrea Lignani Marchesani 


Ricorso contro la nullità di una cartella esattoriale: interrogazione del capogruppo di Castello Civica, Andrea Lignani Marchesani.

“Premesso che in data 7 febbraio la Commissione Tributaria regionale ha respinto il ricorso del Comune contro la nullità di una cartella esattoriale pari a 89161 euro confermando la sentenza di primo grado anch’essa avversa al Comune;

che detta sentenza si motiva con evidenti errori nel notificare detta cartella essendo stata omessa la raccomandata di avvenuta notifica presumendo sufficiente la consegna a mano del messo a un incaricato dell’azienda oggetto della medesima e non a un legale rappresentante; che detto errore è evidenziato dalle motivazioni scritte in sentenza; che con Deliberazione di Giunta comunale n. 36 del 14 marzo il Comune ha deciso di ricorrere in Cassazione;

che è giurisprudenza consolidata la compensazione delle spese in simili contenziosi”, si legge nella interrogazione.

Il consigliere Lignani Marchesani interroga infine il sindaco e la giunta, “sulla necessità e/o opportunità di ricorrere in Cassazione; a quanto ammontano le spese di giudizio e legali in detto contenzioso nei primi due gradi di giudizio; a quanto presumibilmente possano ammontare le spese legali e di giudizio in Cassazione; sull’evidente danno al Comune derivante da un omesso incasso per un mero errore di procedura; sulla necessità su questo come in altre situazioni similari in cui emergano errori da parte della struttura comunale di individuazione delle responsabilità che comportino penalizzazioni in termini di progressioni e conferimenti e/o quantificazioni di posizioni organizzative”.

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