La nuova organizzazione della lista civica ADESSO: “Ci servirà per essere più efficaci per le tante proposte che vogliamo portare in città.” “Una nuova organizzazione che ci permetterà di essere più efficaci, sia nelle azioni in consiglio comunale, sia nelle tante attività che vogliamo portare avanti in città.”. In una nota, la lista civica ADESSO Riformisti per Sansepolcro, che aveva ottenuto un ottimo risultato alle ultime elezioni amministrative di Sansepolcro, raggiungendo i 1.060 voti (oltre il 14%), fa sapere dell’elezione dei nuovi organi direttivi interni e della formazione di specifici dipartimenti tematici pronti a sviluppare iniziative e studi utili per l’elaborazione di proposte e per coinvolgere nuove risorse e persone in città.
Questa la nuova organizzazione del soggetto politico ADESSO: Coordinatore : Michele GENTILI
Capogruppo Consiglio e Tesoreria : Rosalba ALBERTI
Organo di garanzia : Roberto PANCRAZI
Supporto alle attività del consiglio : Nicolò CANICCHI e Francesco DEL SIENA Responsabili dipartimenti
“Sansepolcro lavora e cresce” – Attività produttive, fondi pubblici, digitalizzazione, imprese: Caterina MERCATI e Michele GENTILI (ad interim)
“Sansepolcro si rapporta con il mondo” – Turismo, Commercio, Centro Storico, Decoro urbano: Claudia FACCHIN e Nicola CESTELLI
“Siamo convinti che questo tipo di organizzazione ci consentirà di essere molto più efficaci in tutte le nostre iniziative, sia per i lavori del nostro gruppo presso il consiglio comunale, sia per tutte quelle attività che vogliamo portare avanti direttamente in città” – dichiara Michele Gentili nuovo coordinatore del gruppo ADESSO.
Molti eventi, i più diversi, mostre e parole, tante, sono state spese per doverosamente ricordare e celebrare Raffaello. Anche la nostra città ha prodotto un grande sforzo per non sfigurare, e c’è riuscita, con una bella mostra che ha registrato un numero di visitatori di tutto rispetto. I riflettori sono già stati spenti e il divin Maestro può tornare ad eclissarsi. Ne riparleranno i bimbi che oggi sono all’asilo o alle elementari, tra 60 anni! In mezzo, il silenzio. Com’è sempre stato. O forse no.
Tra le tante e belle iniziative che la nostra Città di Castello ha messo in campo, c’è stato anche il documentario “Il nostro Raffaello”, realizzato dalla Corale Marietta Alboni. Il caloroso successo che lo ha circondato è stato incoraggiante, soprattutto per la sua intenzione di restituire una persona viva, demitizzata, un adolescente che è parte di tutti noi: sì, tutti noi siamo un po’ Raffaello, o meglio, è lui che vive in noi. E’ stato allevato dallo stesso cielo, cresciuto dagli stessi colori, formato dalla nostra stessa civiltà. “Il nostro Raffaello” può resistere all’oblio, alle ritualità e può ricordare con orgoglio che siamo eredi e custodi di un patrimonio immenso.
Le giovani generazioni potranno, si spera anche attraverso di esso, sentirsi parte di una storia che le precede, educate a loro volta a sentirsi custodi gelose e soprattutto, incoraggiate ad esserne degne. Questo documentario può, durante questi prossimi 60 anni, aiutare a creare questa consapevolezza di appartenenza e di meraviglia e contribuire quindi fortemente alla costruzione di un tessuto sociale più coeso, buono e solidale. La Corale Alboni ne offre la visione a tutte le associazioni e alle persone che ne faranno richiesta, gratuitamente, come è suo costume: da 40 anni si sforza di regalare occasioni di bellezza. Anche in questa circostanza ne è stata all’altezza.
Coronavirus in Umbria : aggiornamento epidemiologico del 3 febbraio
La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, mostra in Umbria un trend in leggera diminuzione rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 01 febbraio è pari a 1.350. L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni diminuisce attestandosi ad un valore di 0,85: l’andamento dell’epidemia in Umbria è stato al centro della conferenza stampa settimanale dell’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, con il commissario per la gestione dell’emergenza, Massimo D’Angelo, il direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, i dottori Carla Bietta e marco Cristofori del Nucleo epidemiologico.
E’ intervenuta inoltre, la professoressa Antonella Mencacci, che ha illustrato il risultato del sequenziamento dei tamponi del 27 gennaio che ha portato ad individuare 7 casi con variante omicron 2. Siamo in attesa dei risultati della flash survey che essendo effettuato su un campione rappresentativo e significativo, consentirà di evidenziare la percentuale di questa nuova variante nella popolazione umbra.
“Il laboratorio di Perugia – ha detto la prof Mencacci – ha avviato le attività di sequenziamento e i primi due risultati nel confronto con Teramo sono sovrapponibili al 100 per cento e a breve questo permetterà alla Regione di essere autonoma per i sequenziamenti genomici per il covid e per altri microrganismi”.
Tornando ai dati del report è stato reso noto che l’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra tassi superiori alla media regionale per la popolazione tra 03 e 44 anni, superando 3.000 casi per 100.000 abitanti tra i 3 –
13 anni. Per tutte le classi di età si assiste ad una riduzione/stabilizzazione del dato.
Tutti i Distretti sanitari hanno l’incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.
Rimane consistente l’impegno ospedaliero regionale con un ulteriore lieve aumento in area medica.
Al primo febbraio si registrano 228 ricoveri di cui 9 in terapia intensiva, mentre, nella settimana dal 24 al 30 gennaio, si sono verificati 29 decessi.
L’assessore Coletto dopo aver espresso soddisfazione per il lavoro svolto dalla professoressa Mencacci, ha sottolineato che i dati sono tranquillizzanti mentre però, si registra un calo delle vaccinazioni soprattutto per quanto riguarda la prima dose. Quindi, per domenica 6 febbraio è stato programmato un vaccine day che, come ha spiegato il commissario Massimo D’Angelo, consentirà l’accesso ai punti vaccinali territoriali. Inoltre i cittadini che possono effettuare la terza dose riceveranno un sms per sensibilizzarli alla prenotazione.
Nel corso dell’incontro l’assessore Coletto ha inoltre reso noto che la Regione Umbria ha avviato il nuovo sistema dell’accreditamento istituzionale della sanità umbra e che il primo febbraio si è svolto il primo audit di verifica della qualità presso un ambulatorio di Marsciano.
“Siamo arrivati a questo risultato dopo un complesso e impegnativo lavoro di riforma del modello di accreditamento della Regione Umbria che era fermo dal 2018 – ha spiegato Coletto – che adesso risulta conforme a tutti gli standard nazionali stabiliti dalla Conferenza Stato-Regioni e da Agenas e che mirano a una sempre maggiore trasparenza, terzietà, imparzialità a tutela e garanzia della sicurezza e della qualità delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie”.
Il nuovo modello, adesso interamente governato e gestito dal pubblico, coinvolge due strutture regionali (l’OAIA – Organismo Amministrativamente e Istituzionalmente Accreditante e l’OTAR – Organismo Tecnicamente Accreditante Regionale) e si avvale della collaborazione della neonata società regionale PuntoZero.
Sono stati selezionati e formati oltre 50 auditor, tra valutatori ed esperti tecnici e al momento, si sta digitalizzando l’intero processo visto che già da qualche mese le strutture sanitarie possono presentare istanza di accreditamento direttamente on-line.
In circa un anno e mezzo, sono stati approvati numerosi atti amministrativi e regolamentari per definire compiutamente il complesso sistema di gestione dell’accreditamento istituzionale e, nell’ottica del miglioramento continuo, nei prossimi mesi saranno necessari ancora ulteriori aggiustamenti amministrativi.
“Le strutture sanitarie e sociosanitarie umbre – ha aggiunto – hanno collaborato fattivamente al raggiungimento di questo primo risultato, dimostrando comprensione per il difficile lavoro che stiamo svolgendo e una forte determinazione a conseguire l’obiettivo comune, nell’interesse di tutti i cittadini, di realizzare un sistema sanitario regionale sicuro e di qualità”.
“Siamo disponibili a condividere un’assunzione di responsabilità sulla gestione dei rifiuti con tutti i soggetti e tutti i territori coinvolti in Umbria nelle scelte della nuova pianificazione regionale, contando su un’impiantistica come quella di Belladanza su cui si fondano l’autonomia e la rilevanza strategica di Città di Castello e dove ci sono le condizioni per consentire la chiusura del ciclo di trattamento con la produzione di Css, se la Regione prenderà questa decisione”. E’ quanto hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli, intervenendo in consiglio comunale sull’interrogazione del capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani, che chiedeva conto della concertazione con la Regione sugli indirizzi per la redazione del nuovo piano dei rifiuti, e sull’interpellanza della capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che sollecitava chiarimenti sull’ampliamento della discarica di Belladanza e sull’attuazione del piano di impresa di Sogepu.
A entrambi i consiglieri, che auspicavano la convocazione di una commissione sulla gestione dei rifiuti alla presenza dell’amministratore unico di Sogepu, il sindaco Secondi ha prospettato “la possibilità di una seduta già a fine febbraio, anche per l’illustrazione degli investimenti che saranno proposti alla Regione per il finanziamento con le risorse del Pnrr”, mentre l’assessore Mariangeli ha chiarito che “l’ampliamento per 300 mila metri cubi di Belladanza non è stato richiesto da Sogepu, che ha unicamente presentato una dichiarazione tecnica di fattibilità dell’intervento dietro richiesta della Regione”. Proprio in merito a “un ampliamento minimale, che ai ritmi attuali non garantirebbe altro che circa un anno e mezzo di operatività in più all’impianto”, il consigliere Lignani Marchesani aveva espresso preoccupazione per “la mancanza di una visione strategica di prospettiva a livello regionale”, auspicando un’azione da parte del Comune e di Sogepu che “permetta di chiudere il ciclo della lavorazione dei rifiuti nel nostro territorio o nell’ambito dell’Alta Umbria, nella prospettiva dell’aggiudicazione alla nostra partecipata della gara per la gestione dei rifiuti, e di non perdere il vantaggio economico, anche sulle tariffe, di ospitare una discarica di valenza regionale, a fronte dell’impatto socio-ambientale dell’impianto”.
Nell’esprimere “perplessità su un nuovo ampliamento oggi, dopo quello autorizzato nel 2017 che doveva garantire l’attività della discarica per dieci anni”, la consigliera Arcaleni aveva evidenziato “la necessità di approfondire le questioni relative all’impatto ambientale dell’intervento, anche in considerazione dei lavori di consolidamento della parete della discarica che sono stati eseguiti”. “Mi preoccupa che non si parli di aumento della raccolta differenziata e di potenziamento del riciclo dei rifiuti, che porterebbe posti di lavoro e un altro tipo di ricchezza per il territorio”, aveva osservato la rappresentante della minoranza, ammonendo: “pensando ai rifiuti come risorsa, ci dimentichiamo dell’ambiente e non facciamo un buon servizio ai cittadini”. Arcaleni aveva quindi sollecitato la necessità di un riscontro con i vertici di Sogepu su “un piano di impresa approvato nel 2017, la cui attuazione non ha rispecchiato quanto autorizzato dal consiglio comunale”, segnalando questioni da chiarire come la mancata fusione per incorporazione di Polisport e la rinuncia all’acquisizione della Ecopartner di Calzolaro o l’aggiudicazione della gara per la raccolta dei rifiuti a Foligno.
Sulla discarica l’assessore Mariangeli ha rassicurato circa l’impatto ambientale dell’ampliamento, “la cui autorizzazione è in capo alla Regione e che non appare tuttavia invasivo, ma in continuità con l’attuale area utilizzata per il conferimento dei rifiuti”, spiegando insieme al sindaco Secondi che “l’intervento di assestamento idrogeologico per la messa in sicurezza del versante franoso del sito è integrato anche con una implementazione impiantistica in direzione del recupero e del riutilizzo dei rifiuti, oggetto della progettazione riguardante i fondi del Pnrr”. “Teniamo molto all’impulso all’economia circolare e alla riduzione della produzione dei rifiuti, fronti sui quali chiediamo alla Regione una visione più ampia e incisiva”, ha detto Secondi, evidenziando comunque “la necessità di gestire in questa prospettiva lo stato di fatto, con scelte certe che devono essere fatte attraverso il superamento degli egoismi territoriali da parte di tutte le realtà dell’Umbria coinvolte”.
Sul piano industriale di Sogepu, il sindaco ha evidenziato “la natura dinamica di una visione strategica che si deve plasmare poi di volta in volta sull’evoluzione della programmazione di settore e del mercato, ma era anche impostata nell’ottica dell’aggiudicazione della gara d’ambito per la gestione dei rifiuti a cui sono collegate partite come quella di Polisport”, citando l’esempio dell’acquisizione dell’impianto di Montecastelli e l’aggiudicazione della gara di Foligno, che “hanno avuto una rilevanza fondamentale per l’azienda”. In sede di replica, il consigliere Lignani Marchesani ha preso atto dei chiarimenti, ribadendo i motivi di preoccupazione per “una programmazione regionale che potrebbe portarci a disporre di un impianto non più in grado di produrre ricchezza, con il rischio anche dell’aumento delle tariffe” e insistendo sulla necessità di una dialettica con la giunta Tesei “nella quale Città di Castello e Sogepu facciano valere anche l’auspicabile aggiudicazione della gara d’ambito per la gestione dei rifiuti”.
Nel dirsi “solo in parte soddisfatta”, la consigliera Arcaleni ha rinnovato “la necessità del confronto con Sogepu sui risultati dell’attuazione del piano di impresa, riguardo a scelte completamente differenti rispetto alle linee d’indirizzo approvate in consiglio comunale”, sottolineando di “condividere le iniziative finalizzate al potenziamento della capacità di trattamento dei materiali e nella prospettiva rifiuti-zero”, ma di ritenere indispensabile “il miglioramento della raccolta differenziata e l’adozione di modalità gestionali come la tariffa puntuale”.
Nel prossimo Consiglio di lunedì 7 febbraio è presente all’ordine del giorno il rinnovo delle nomine in Fondazione Palazzo Albizzini, per designare tre dei dodici componenti del Consiglio di Amministrazione, essendo scaduto da vari mesi il mandatoquadriennale iniziato nel 2017.
Il compito del Consiglio comunale è dunque importante, come importante è il ruolo che la Fondazione riveste per la città, per la custodia delle opere e valorizzazione del patrimonio del Maestro, tutelandone il nome e l’immagine, al fine di accrescere il livello culturale della città e la conoscenza di Burri nel mondo. In tuttoquesto i componenti di designazione consiliare hanno un ulteriore compito proprio in virtù della nomina pubblica.
Ci si aspetterebbe che i tre rappresentanti della città volessero riportare, in scadenza di mandato, qualcosa circa il proprio operato, anche per dovere di trasparenza e rispetto. E al contempo che fosse interesse dellastessa Amministrazione ascoltare tali personalità riferire sulle linee operative, sulle attività realizzate per i fini statutari e il bene della città. Eppure tutto tace.
Ci si appresta a cambiare gli attori ma, almeno apparentemente, a disinteressarsi della commedia mantenendo un inspiegabile riserbo su attività che dovrebbero generare invece fermentoculturale e movimento artistico, nonchè turistico, a beneficio del contesto cittadino. E non solo.
Chi ricorda ancora, dopo quasi quattro anni di silenzio, l’accordo di programma tra Fondazione e Comune firmato in pompa magna nel giugno 2018 per la realizzazione di Piazza Burri? Accordo per il quale venne indetto un Consiglio comunale monotematico, alla presenza di tutti i principali attori, a parte le non meglio precisate“personalità emiratine” citate negli accordi come finanziatori. Un accordo da noi contestato nel merito e nel metodo, ma che fuconsiderato un pilastro delle linee di programma dall’allorasindaco Bacchetta, e rimasto lettera morta fino ad ora.
Sarebbe davvero auspicabile, se non doveroso, riferire sui motividell’inefficacia di quel progetto così come sull’espletamento di un mandato di nomina pubblica, e non privata, che ha o dovrebbe avere insito il dovere della trasparenza, per il bene della città che si rappresenta.
Città di Castello sotto i riflettori del teatro Ariston grazie alla presenze di grandi artisti e talenti della musica. Oltre a Michele Bravi, sul palco per la seconda volta con la canzone “Inverno dei fiori”, un altro illustre tifernate protagonista al Festival. Leonardo Beccafichi in arte “Fresco” a Sanremo con uno dei cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana, Gianni Morandi. L’artista tifernate è nella città dei fiori come staff del famoso cantante e naturalmente come tecnico del suono dove viene considerato uno dei migliori in Italia. Fresco vanta collaborazioni importantissime sia come produttore, autore, assistente tecnico, sound engineer, dj ed altre molteplici specializzazioni, “Fresco” lavora continuamente a stretto contatto con Jovanotti, Frankie hi-nrg MC, Subsonica, Negramaro. Storica la sua collaborazione con DJ Ralf.
“La presenza di una grande artista, tifernate “doc”, come Leonardo Beccafichi, “Fresco”, accanto ad una icona della musica italiana come Gianni Morandi al Festival di Sanremo conferma la bravura, professionalità e dedizione continua di un talento tifernate ormai divenuto punto di riferimento di artisti di livello internazionale. Un orgoglio per tutti noi. Bravo Leonardo”, e’ quanto dichiarato dal sindaco Luca Secondi, nel congratularsi con Leonardo “Fresco” Beccafichi, “da sempre legato alla sua città, per questo ulteriore traguardo raggiunto nel corso di una brillantissima carriera sicuramente ricca di altri importanti obiettivi professionali futuri”.
Lo scorso anno l’amministrazione comunale ha fatto un avviso pubblico per assegnare la sistemazione e manutenzione di alcune rotonde cittadine ad aziende private. Grazie ad interventi privati la manutenzione di alcune rotonde non grava più sul bilancio comunale e tanto meno sul poco personale a disposizione del magazzino comunale su cui la giunta Carizia ha deciso di non investire. Considerato’ quindi’ che la grande “rotonda” che fa da intersezione tra la variante che conduce a Montone, via Capitini e via Cavour (la rotonda delle Fontanelle) avrebbe o di una sistemazione e di un abbellimento e che a differenza del passato nell’area di Fontanelle non e stato fatto alcun investimento (tranne la sistemazione “farlocca” della fontana) e che i cittadini di quel quartiere lamentano non pochi problemi a cominciare dalla sicurezze, dalla sistemazione delle strade e dal decoro complessivo della zona.
Il Partito Democratico chiede di sapere se è previsto un intervento della stessa tipologia di quello che ha interessato le altre rotonde o se si ritiene di intervenire con i mezzi a disposizione del comune per migliorare l’aspetto e la funzionalità della rotonda delle Fontanelle, oltre ovviamente ad avere maggior cura di tutto il quartiere e garantire la sicurezza ai cittadini ed un decoro di tutto il territorio. “La Sicurezza – afferma il segretario del PD Filippo CORBUCCI – si garantisce con un maggior controllo sul territorio, con telecamere che siano effettivamente controllate h24 e garantendo decoro e cura degli spazi pubblici. In pratica è necessario fare quello che questa amministrazione non riesce o non vuole fare” PD Umbertide
Uno dei tratti più caratteristici del centro storico tornerà presto nella sua veste più splendida anche nelle ore notturne. L’Amministrazione Comunale di Umbertide è infatti al lavoro per far ripartire l’impianto di illuminazione posto ai piedi delle mura urbiche poste nei pressi del parco fluviale del Tevere.Gli interventi, attraverso i quali si tornerà verrà riavviato il sistema che garantisce la luce la sera in questo luogo suggestivo e incantevole, hanno un importo complessivo di 10mila euro provenienti per intero dal bilancio comunale.
La riattivazione dell’impianto di illuminazione delle mura urbiche si inserisce nel più ampio contesto della riqualificazione degli accessi al parco fluviale e di completamento della rete urbana e di collegamento con la ciclovia regionale del Tevere.L’area negli anni è stata interessata dalla sistemazione di due ingressi al parco. Nei giorni scorsi è entrato in funzione il nuovo sistema di illuminazione a basso consumo energetico e a led, dei moderni faretti per l’accesso da via Leopoldo Grilli, per il quale è stata rinnovata anche la pavimentazione. Le risorse in questo frangente sono ammontante a 76.300 euro, finanziate per metà con risorse della Regione Umbria e per la restante parte da risorse comunali.A ottobre 2020 sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione della scala e dell’accesso esistenti nei pressi del passaggio a livello di piazza San Francesco che hanno un valore di 28.947,18 euro finanziati dal Gal Alta Umbria. Nello stesso periodo è stata inaugurata la nuova serra comunale destinata alle persone disabili e il rinnovato parco che sorgono alla Ex Draga.“Aumentare l’attrattività di uno dei luoghi più belli e caratteristici della nostra città è una delle azioni principali portate avanti dalla nostra Amministrazione – affermano il sindaco Luca Carizia e l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Villarini – Agli interventi già messi in atto si aggiungerà anche la riattivazione dell’impianto di illuminazione delle mura urbiche che darà un tocco di bellezza ulteriore a questo suggestivo scorcio del nostro centro storico”.
Rifondazione comunista di San Giustino inizierà una raccolta firme contro l’aumento delle bollette di luce e gas, un fatto che mostra con chiarezza il carattere antipopolare del governo Draghi.
Il Paese reale continua a soffrire, colpito da due anni di crisi pandemica e dalla crescita delle disuguaglianze.
Con l’aumento delle bollette si colpiscono duramente i redditi di lavoratrici e lavoratori e ceti popolari, già impoveriti da decenni di riduzione generalizzata dei salari, degli stipendi e delle pensioni e dall’estremo utilizzo di lavori precari, part time obbligati, mancati rinnovi contrattuali, disoccupazione e contratti pirata.
Raccoglieremo le firme delle cittadine e dei cittadini contro gli aumenti delle bollette, da inviare al Governo attraverso le Prefetture, per proporre di tagliare i profitti delle grandi aziende che distribuiscono e vendono il gas e l’energia elettrica come è stato fatto in Spagna, di eliminare oneri di sistema obsoleti, di dare finalmente un taglio alle accise, alle addizionali regionali e all’Iva, tasse pagate in prevalenza dai ceti popolari, di considerare una ‘no-bollette area’ fino a 15.000 euro di Isee.
Renderemo noti nei prossimi giorni luoghi ed orari per poter firmare la petizione.
La Biblioteca comunale “Carducci” da domenica 6 febbraio2022 e fino alla fine di aprile sarà aperta anche la domenica pomeriggio, dalle 15.00 alle 19,00. “La biblioteca è un luogo di riferimento per tanti studenti, che la scelgono per studiare e per vivere insieme le loro esperienze di scuola o di formazione” dichiara l’assessore tifernate alla Cultura, Michela Botteghi, annunciando l’estensione dell’orario di apertura in questi primi mesi del 2022 alla domenica pomeriggio, dalle 15.00 alle 19,00. “E’ un’iniziativa che viene incontro alla disponibilità di tempo libero delle famiglie per le attività culturali e di intrattenimento, che preferibilmente si concentra nel fine settimana. Pensiamo che sarà interessante e divertente venire in Biblioteca per consultare libri e prenderli in prestito ma anche per conoscere la bellissima dimora nobile che ospita la Biblioteca, uno dei quattro palazzi Vitelli del nostro centro storico. Durante l’apertura personale del comune e della cooperativa Il Poliedro che collabora alla gestione di questo servizio saranno a disposizione per illustrarne la storia e le vestigia artistiche che custodisce”.
“A suo tempo la scelta di Palazzo a Vitelli a San Giacomo venne fatta anche sulla base del pregio del contenitore, che avrebbe avuto una nuova vita e avrebbe continuato ad accompagnare la città dopo aver assunto le destinazioni più variegate, da caserma a palestra” – aggiunge Michela Botteghi che insieme alla Cultura nella Giunta del sindaco Secondi ha anche la delega al Patrimonio. “Non capita a tutti di andare in Biblioteca in un palazzo del Cinquecento, dotato di infrastrutture digitali, spazi attrezzati e con le aperture domenicali anche una maggiore accessibilità del servizio. Città di Castello ha la fortuna di conservare all’interno della sua cinta muraria molti complessi storici; dare una funzionalità moderna a questi palazzi, convertendo il loro uso alle esigenze di oggi, è una prospettiva spesso dai risvolti finanziari e progettuali molto impegnativi per l’ente ma anche un dovere verso un patrimonio che non può morire o andare in dismissione”.
Nel pomeriggio trascorso i Carabinieri della Stazione di Castel del Piano, al termine di un’attività di indagine, hanno denunciato in stato di libertà, per l’ipotesi del reato di procurato allarme presso l’Autorità e simulazione di reato, una ragazza poco più che ventenne. In particolare, le investigazioni condotte dai militari, attraverso riscontri testimoniali, hanno permesso di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico della giovane, ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, scaturite, verosimilmente, a causa di un precedente, acceso diverbio con il fidanzato, avvenuto nella serata prima, ha falsamente dichiarato, dapprima al personale sanitario del pronto soccorso dell’Ospedale perugino “Santa Maria della Misericordia” e, successivamente, per più volte, ai militari operanti sopraggiunti sul posto, di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di un non meglio specificato “tassista abusivo” contattato, nel primo pomeriggio, dalla giovane donna per farsi portare in ospedale. Le indagini, iniziate nell’immediatezza non appena la Centrale Operativa ha ricevuto la telefonata da parte della ginecologa di turno e continuate fino al tardo pomeriggio, hanno permesso, grazie anche alla professionalità e all’acume investigativo dei militari operanti, che fin dall’inizio avevano rilevato nel racconto della giovane diversi aspetti non chiari se non addirittura palesemente contradditori, di evidenziare le incongruenze del racconto fornito dalla ragazza, la quale, vistasi scoperta, ha ammesso di essersi procurata da sola, a casa, con una lametta, le ferite alle mani e al volto e di essersi inventata tutto per paura che il fidanzato, in seguito al litigio, potesse troncare la relazione
Interpellanza dei consiglieri comunali, Roberto Marinelli e Silvia Norgiolini (Lista civica Marinelli sindaco) su Loggiato Bufalini e Parco Ansa del Tevere. “Premesso che – il Loggiato Bufalini ed il Parco Ansa del Tevere versano da tempo in situazione di completo abbandono e degrado – si legge nel documento depositato dai consiglieri Marinelli e Norgiolini – e in tali luoghi, divenuti punti di bivacco, si sono verificati, anche recentemente, episodi di violenza e atti di vandalismo.
A tale proposito i consiglieri comunali interpellano sindaco e giunta per sapere, “come intendano procedere e cosa intendano fare per riqualificare il Loggiato Bufalini ed il Parco Ansa del Tevere e se sia stata valutata l’opportunità, sia di implementare il servizio di videosorveglianza esistente, che di procedere, quantomeno, con l’installazione di apposite telecamere utili a monitorare e a prevenire il verificarsi di fatti come quelli da ultimo occorsi.”
E’ ripreso, a pieno ritmo, il Campionato Caldese di golf. La sfida,che si svolge dal 1999, ha toccato, infatti, con la prima gara di Circolo che si è appena svolta, la 23^ edizione.
Gli incontri si svolgeranno il sabato pomeriggio e la domenica mattina, dando così ampia scelta di partecipazione ai golfisti tosco-umbri. Il Campione incarica è Cesare Bianconi, mentre l’Umbria si è aggiudicata, sotto Natale, la sfida contro la Toscana nella “Ryder di Caldese” guidando ora la classifica con 6 successi contro i 5 dei rivali.
Ma torniamo alla prima gara di Circolo che ha visto il successo di Giuseppe Grilli con 39 punti, 2° Oliviero Giusti con 35, 3° Vitali Renato con 35, 4° Battocchi Silvio con 34, 5° Valcelli Franco con 33, 6° Bartolucci Enzo con 33, 7° Bigazzi Umberto con 32, 8° Alunno Lorenzo 31, 9° Bucci Silvano 30, 10° Alunno Alessandro 29.Il nearest to the pin è andato, alla buca 18, a Lorenzo Gavagni che ha messo la pallina a mt.2,67 dalla buca.
La classifica, con le regole rimaste immutate, è quindi guidata da Grilli con 12 punti, Giusti 10, Vitali 8, Battocchi 7, Valcelli 6, Bartolucci 5, Bigazzi 4, Alunno Lorenzo 3, Bucci 2, seguono poi gli altri partecipanti con 1 punto.
Con le belle giornate riprenderà la preparazione della Scuola giovani che già vede iscritti numerosi partecipanti sia umbri che toscani. Le lezioni sono fornite anche a chi ha più confidenza con il golf, ma naturalmente a chi si volesse avvicinare a questo bellissimo sport.
Il campo da gioco, come sappiamo, è situato in Umbria, nella zona di Lerchi, ma fornisce anche un interessante ristorante attiguo alle 9 buche del Circolo. Le iscrizioni federali per il 2022 si sono appena chiuse, per chi era già tesserato, ma restano ovviamente aperte per tutti coloro che vorranno iniziare il rapporto con il golf e con il Country Club Caldese.
Ci si può rivolgere direttamente allo 075-8510197 per avere ulteriori chiarimenti in proposito, ma il bello del Circolo è quello di ricevere i tanti interessati, solo per una visita o per fissare un appuntamento o una lezione di golf.
Anche in Toscana il partito di Azionefondato da Carlo Calenda e Matteo Richetti è pronto ad organizzarsi a livello regionale.
Il primo congresso regionale si terrà Sabato 5 Febbraio 2022, dalle ore 9.30, presso l’Etrusco Hotel di Arezzo e anche on line tramite piattaforma ZOOM e in diretta sui canali social regionali del partito.
Dopo l’elezione dei segretari provinciali e dei relativi organismi, avvenuto lo scorso 15 gennaio, Azione continua nel percorso di radicamento sul territorio toscano che consentirà di avere un partito strutturato e pronto ad interpretare la sfida dell’innovazione e dello sviluppo che il territorio richiede.
“In un contesto in cui diventa sempre più importante agire sul territorio, con iniziative concrete, vicine alla gente, ho deciso di candidarmi a Segretarioregionali di Azione. Il lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi è davvero straordinario: fin da ora ci tengo a ringraziare tutti i territori, tutti i coordinatori e tutti gli iscritti che hanno dato forma ad un progetto ambizioso e coraggioso in un’area così eterogenea e così ricca di energie che dobbiamo riuscire a mettere a frutto. Abbiamo già fatto tanta strada ma ora è il momento di prendere in mano le sorti delnostro partito in Toscana e dare una nuova spinta per portare nuovo entusiasmo. Il futuro è davanti a noi e toccherà a noi lavorare per rappresentare al meglio quella parte di cittadini che pretende dalla politica risultati concreti, progetti credibili e risposte serie su temi complessi e ormai divenuti urgenti. Voglio andare avanti unendo con coraggio e con senso di responsabilitài tanti amministratori locali che già fanno parte di questo progetto e anche i tantissimi validi iscritti al partito che hanno deciso di mettere a disposizione il loro tempo e le loro capacità e chevorranno sostenere la mia candidatura.”– dice Remaschi.
Tanti gli ospiti e gli interventi istituzionali previsti, segretari di altri partiti, membri delle amministrazioni, ma soprattutto i nostri delegati all’assemblea regionale, eletti nei congressi provinciali, che avranno l’occasione di intervenire e di dare il loro contributo.
“Voglio ringraziareanche la commissione congressuale regionale per il prezioso lavoro di queste settimanee tutte le persone che mi hanno dato fiducia in questi giorni aderendo al direttivo regionale o sottoscrivendo la mia candidatura.” – conclude Remaschi.
”Pessimo l’atteggiamento del governo nei confronti dei ragazzi che quest’annodovranno affrontare l’esame di maturità. Solo ieri a distanza di pochi mesi dallaprova, sono arrivate le linee guida.La scorrettezza riguarda non tanto il concetto di aver riproposto una seconda prova dopo anni di didattica a distanza, quanto più l’aver atteso un tempo così prolungato per annunciarlo.
Oltre tutto il ministro Bianchi in tutte le interviste che ha rilasciato non ha in alcun modo fatto cenno ad una ipotetica seconda prova.Non c’è stato nulla che potesse far pensare ad un ritorno alla normalità, dal momento che ci sono classi completamente dimezzate a causa delle quarantene per contatti con soggetti positivi o per positività stessa.
Questa noncuranza lascia perplessi professori e alunni, che fino alla fino di gennaio si sono trovati e si trovano tutt’ora in balia delle onde.Le indicazioni fornite sono approssimative e non abbastanza chiare, ciò che risulta chiaro invece, è l’inadeguatezza, la mancata sensibilità e l’errata analisi dellasituazione attuale.
Ci sono ragazzi che compiono ogni giorno innumerevoli sacrifici per riuscire ad ottenere buoni risultati a scuola, questi stessi ragazzi hanno indubbiamente risentito dei due anni in cui non si è tradotto e praticato l’esercizio, se lo si è fatto, in manierasuperficiale, dati gli strumenti a disposizione, per non parlare della carenza delle attività laboratoriali, quasi impossibili con la didattica a distanza.Gli studenti prenderanno sul serio la scuola, solo quando la scuola si assumerà la responsabilità e il dovere di tutelarli e rispettarli.
Nella giornata di oggi abbiamo provveduto ad inviare al Ministro una lettera contenente le nostre proposte che mirano a modificare la modalità della seconda prova con un elaborato incentrato su due materie d’indirizzo da presentare oralmente al colloquio, mantenendo inalterata la prima prova ed inserendo la seconda come approfondimento specifico dell’orale.”
Saranno circa 1.500 le donne residenti nell’Alto Tevere, di età compresa tra i 30 e i 64 anni, che nel corso di quest’anno saranno coinvolte nel progetto pilota promosso dalla Regione Umbria che prevede l’introduzione dell’auto-prelievo nel programma di screening per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina con test per Papilloma Virus (HPV). Il progetto, che in questa prima fase è stato avviato in Alto Tevere (Usl Umbria 1) e in Valnerina (Usl Umbria 2), coinvolgerà complessivamente circa 1.800 donne che entro il 2022 saranno progressivamente invitate a partecipare. Le prime lettere nel territorio altotiberino sono state spedite martedì 1 febbraio.
Con l’autoprelievo, come già avviene per lo screening di prevenzione del tumore del colon retto, la donna può prelevare in autonomia e a casa propria il campione di cellule per il test HPV, senza doversi recare in consultorio, rendendo così ancora più facile partecipare alla campagna di screening. Il dispositivo per l’auto-prelievo per il test HPV, assieme alla lettera d’invito, alle istruzioni per eseguire il test e a una busta preaffrancata per la restituzione, sono inviati per posta direttamente a casa delle utenti. Una volta effettuato il prelievo, la donna dovrà solo rispedire tramite posta il materiale raccolto, utilizzando la busta preaffrancata ricevuta.
La ricerca scientifica ha dimostrato che l’auto-prelievo è accurato come un prelievo fatto da un operatore sanitario. Fare l’auto-prelievo è facile, sicuro e indolore. Studi specifici hanno dimostrato che il test HPV con auto-prelievo presenta diversi vantaggi tra cui: la possibilità di fare il prelievo a casa, evitando spostamenti e permessi lavorativi; la rimozione dell’eventuale imbarazzo per l’esame di tipo ginecologico; la riferita riduzione del dolore rispetto al test effettuato da personale sanitario.
La risposta al test sarà recapitata a casa tramite una lettera. Se il test HPV sarà negativo, la donna verrà invitata di nuovo a fare lo screening fra 5 anni qualora rientri ancora nell’età prevista per lo screening. Molti studi hanno dimostrato che il test HPV trova più lesioni del collo dell’utero rispetto al PAP-test ed è quindi più protettivo. Inoltre, il test HPV trova le lesioni più precocemente, per questo motivo è sufficiente ripeterlo ogni 5 anni anziché ogni 3 anni come il PAP test. Se il test HPV fatto con auto-prelievo risulta positivo, la donna dovrà contattare il consultorio di riferimento o il centro screening per proseguire con ulteriori accertamenti (PAP test, eventuale colposcopia, ecc.).
All’interno della lettera di invito saranno presenti dei numeri di telefono che possono essere contattati per: ricevere risposta per qualsiasi dubbio/richiesta relativa al progetto; ottenere, per le utenti che preferiscano la modalità di prelievo tradizionale, un appuntamento in consultorio con prelievo effettuato da personale ostetrico; ripetere in ambulatorio, con personale ostetrico, il prelievo nei rari casi in cui risultasse inadeguato; effettuare tutti gli ulteriori accertamenti/trattamenti eventualmente necessari all’interno di un percorso strutturato e completamente gratuito.
“Il rifacimento di via dei Casceri è una priorità dell’amministrazione comunale e sarà inserito per questo in un programma di interventi per il quale chiederemo un finanziamento ministeriale di circa 600 mila euro”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti in risposta all’interrogazione con cui i consiglieri Massimo Minciotti e Maria Grazia Giorgi (Pd) chiedevano se esistesse “un progetto di ripavimentazione di via dei Casceri” e se fosse stata valutata “una ipotesi di diversa mobilità e regolamentazione degli accessi”. “E’ sotto gli occhi di tutti che questa via storica della città necessiti di interventi urgenti di manutenzione”, aveva sostenuto la consigliera Giorgi, segnalando “i notevoli deterioramenti subiti dalla pavimentazione per interventi, oserei dire anche selvaggi, finalizzati a inserire apparati di nuova tecnologia, lavori per il cedimento del collettore fognario e per il frequente ripristino della fatiscente rete idrica, che hanno causato la formazione di buche e avvallamenti, aggravata dal notevole traffico veicolare”.
L’assessore Carletti ha spiegato che “la proposta di finanziamento per la manutenzione straordinaria di via de Casceri sarà presentata al Ministero competente entro il prossimo 15 febbraio dagli uffici comunali e comprenderà il rifacimento non solo del manto stradale, ma anche dei sottoservizi, a cominciare dall’acquedotto”. A questo proposito Carletti ha preannunciato “un incontro con Umbra Acque per ribadire le priorità di investimento del Comune nel Piano Operativo Triennale della società” e ha evidenziato che “nel caso in cui il progetto di sistemazione di via dei Casceri venisse finanziato, verrà aperto un tavolo con tutti i gestori per programmare gli interventi di sostituzione dei sottoservizi”. “Se ci verrà accordato il finanziamento che abbiamo chiesto, potremo sistemare definitivamente questa importantissima asse viaria per il centro storico, per la quale prevediamo anche una gestione del traffico attraverso la Ztl a tutela dei residenti, specialmente nelle ore notturne”, ha chiarito Carletti, precisando che “ogni decisione da questo punto di vista sarà presa in accordo con chi vive e lavora nell’area”.
In sede di replica il consigliere Minciotti ha ringraziato l’assessore per gli impegni presi e per la priorità data all’intervento, osservando che “il rifacimento di via dei Casceri è importante per completare l’investimento da 5 milioni di euro che nei prossimi anni riguarderà luoghi e immobili strategici del centro storico”. “Auspichiamo che le risorse richieste possano essere disponibili e che ci sia una efficace sinergia con i gestori dei servizi, dall’acqua al gas, che permetta i lavori necessari”, ha aggiunto Minciotti, ritenendo importante che la direttrice stradale sia interessata da “una rimodulazione del traffico che consenta di preservarne la pavimentazione, analogamente ad altre zone del centro storico”.
Dopo il grande successo dell’Open Day vaccinale per gli adulti dello scorso 23 gennaio, quando contro ogni pronostico è stata raggiunta la quota di quasi 200 vaccinazioni, domenica 6 e lunedì 7 febbraio il Centro di Salute di Deruta riapre le porte per ripetere l’iniziativa e provvedere all’immunizzazione dei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Il Distretto della Media Valle del Tevere della USL Umbria 1, al fine di dare un’ulteriore accelerazione alla vaccinazione pediatrica, ha infatti organizzato un appuntamento in collaborazione con il Comune della città della Ceramica e l’Istituto Omnicomprensivo “Mameli-Magnini” per raggiungere in maniera più efficace la popolazione scolastica pediatrica del territorio derutese. L’iniziativa si svolgerà presso il Punto erogazione servizi cittadino (Centro Salute – Via dell’Arte, 2) e sarà possibile accedere al servizio tramite la prenotazione obbligatoria al link https://forms.gle/1UK5GK2HjUXYxoGu8 indicando, oltre ai dati anagrafici, la preferenza del giorno tra le date, appunto, di domenica 6 febbraio, dalle 9 alle 12, o lunedì 7 febbraio, dalle 15.30 alle 18.30.
Già al lavoro su nuove iniziative a livello sanitario rivolte ai propri concittadini, il sindaco di Deruta Michele Toniaccini esprime tutta la sua soddisfazione per l’ennesima prova di collaborazione e sinergia tra tutte le realtà che hanno reso possibile l’iniziativa: “Quando le istituzioni collaborano, cercando di affrontare e risolvere i problemi si riesce a trovare le giuste soluzioni e offrire un servizio ai cittadini. La vaccinazione rappresenta per tutti una grossa opportunità per contrastare il virus e le sue varianti, tanto per gli adulti quanto per i bambini. I vaccini sono sicuri e raccomandati dalle società scientifiche pediatriche italiane ed internazionali: facciamo appello al senso civico dei genitori. Dobbiamo prendere tutti le giuste precauzioni e seguire la corretta strada della vaccinazione. Un profondo ringraziamento va al Direttore del Distretto della Media Valle del Tevere, Lugi Sicilia, che ha condiviso la mia proposta, organizzando subito un servizio specifico rivolto alla popolazione scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo “Mameli-Magnini” di Deruta. Grazie anche ai volontari dell’associazione “La Rosa dell’Umbria” sempre pronti a mettersi al servizio della nostra comunità”.
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