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“Fermare la fuga di professionalità dalle strutture Rsa, verso strutture pubbliche”. E’ l’appello lanciato da Angiolo Galletti Presidente provinciale e regionale dei pensionati Anap di Confartigianato

“La forte richiesta di personale sanitario della sanità pubblica sta mettendo in difficoltà le strutture che si prendono cura degli anziani”, sottolinea Galletti presidente del gruppo pensionati di Confartigianato Anap Arezzo. “Spesso succede che il personale non viene sostituito o si trovano difficoltà a reperirlo. Il rischio è quello di mettere a repentaglio l’assistenza e la sicurezza di persone anziane e fragili”, aggiunge.

Anap Arezzo insieme al CUPLA (il Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) sta incontrando periodicamente il vicesindaco Lucia Tanti con la quale è stato istituito un tavolo permanente. “Sono emersi importanti aperture dell’assessorato alle politiche sociali che si è reso disponibile ad affrontare con noi le tematiche che riguardano principalmente gli anziani e le loro famiglie”, spiega Galletti. Piena condivisione anche per sul tema Rsa. “L’assessore ha posto attenzione al problema affermando, se fosse necessario, l’esigenza di incontrare la Asl e strutture organizzative delle Rsa”.

Un’azione ad ampio raggio quella del Cupla che si focalizza su un ripensamento delle dinamiche di socializzazione o risocializzazione a seguito della pandemia. “Elementi – spiega Galletti di Anap Arezzo– che potrebbero portare non solo ad un riduzione della solitudine percepita, ma anche alla riduzione dei tassi di depressione e di demenza nella popolazione anziana”, aggiunge.

Proprio per questa necessità di “animare” il mondo degli anziani il sindacato Anap di Arezzo si è adoperato in tante iniziative non ultima quella della formazione “smart” con pillole digitali trasmesse sull’emittente Teletruria

“E’ opportuno introdurre azioni concrete per formare gli anziani sull’utilizzo degli strumenti digitali per aiutarli a sentirsi meno soli e rimanere in contatto con amici e familiari. Da non sottovalutare sono, inoltre, le numerose app o programmi che consentono una stimolazione continua delle funzionalità cognitive”, ha spiegato il presidente di Anap.

Proprio a questo proposito sono state coinvolte 11 associazioni territoriali di Confartigianato in un progetto che prevede l’inserimento di 22 giovani che si occuperanno della facilitazione digitale delle persone over 60, soprattutto fragili e a rischio esclusione sociale. Un altro aspetto fondamentale è lo sviluppo di protocolli e iniziative che possano rendere accessibile a tutte le persone anziane programmi di esercizio fisico che oltre ai vaccini rappresenta la strategia vincente per uscire definitivamente dalla pandemia.

Sono tanti gli obiettivi all’orizzonte del Cupla di cui Anap è parte integrante e che ad Arezzo sta vivendo una nuova stagione rivolgendo l’attenzione su quella fascia di popolazione anziana che sta subendo gli effetti di una pandemia che non intendere recedere.

“Sul tema tutte le sigle sindacali hanno stretto uno storico patto”, spiega Galletti. Dall’incontro nazionale tra SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP e del CUPLA (il Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo che è composto dalle seguenti Organizzazioni: ANAP Confartigianato, Associazione Pensionati CIA, 50&PIÙ–Confcommercio, CNA Pensionati, Federpensionati Coldiretti, FIPAC–Confesercenti, FNPA Casartigiani, Anpa Confagricoltura) è scaturita una significativa e forte intesa per difendere e tutelare i diritti dei pensionati. “Dopo tanto tempo le organizzazioni dei sindacati del lavoro autonomo e di quelli confederali hanno compreso l’importanza di lavorare insieme per il bene di tutti i pensionati”, conclude il presidente Anap Arezzo.

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Carabineri: denunciato 27enne per guida in stato di ebrezza. L’alcol test ha fatto emergere un tasso alcolemico di oltre 3 volte il massimo consentito

Nella serata di sabato i Carabinieri della Stazione di Umbertide intervenuti per un sinistro stradale con un ferito lieve, hanno deferito in stato di libertà un 46enne del posto.

L’uomo, infatti, alla guida di un’utilitaria, in Città di Castello, località Cerbara, non ha rispettato il segnale di stop ad un incrocio andando ad urtare l’autovettura che percorreva la strada con diritto di precedenza, condotta da una 27enne.

Dopo l’urto l’utilitaria condotta dall’uomo si è ribaltata su un fianco senza però che il conducente riportasse lesioni, mentre la conducente dell’altro veicolo, un piccolo SUV, trasportata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Città di Castello, è stata medicata con prognosi di pochi giorni.

I Carabinieri della Stazione di Umbertide hanno quindi proceduto all’esecuzione dei rilievi di rito negli incidenti stradali, provvedendo anche a sottoporre l’uomo agli accertamenti finalizzati a verificarne lo stato psicofisico.
Verifiche che davano esito positivo all’abuso di alcool, facendo emergere un tasso alcolemico di oltre 3 volte il massimo consentito.

I militari hanno quindi proceduto a carico del 46enne, deferendolo all’Autorità Giudiziaria per guida sotto l’influenza dell’alcool, provvedendo anche al ritiro immediato della patente di guida.

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Valentina Lodovini al Teatro degli Illuminati: “la prima volta da professionista: un’emozione”. Successo annunciato per il monologo “Tutta casa, letto e chiesa””, secondo appuntamento della Stagione di prosa.

Successo annunciato per il monologo di Dario Fo e Franca Rame, che ieri sera, martedì 1 febbraio 2022, l’attrice Valentina Lodovini ha interpretato sul palco del Teatro degli Illuminati di Città di Castello, per il secondo appuntamento per la Stagione di prosa e danza. Una prima volta dopo l’esordio “a tre anni e mezzo con la scuola di danza di Alessandra Carmignani” ha ricordato emozionata alla fine dello spettacolo, intrattenendosi brevemente con il pubblico, che ha letteralmente riempito tutti i posti del teatro. “Esibirsi su questo teatro è una grande emozione e fino ad un minuto prima di entrare in scena temevo di non farcela”. “Un onore averla nella nostra stagione. Ora che il ghiaccio è rotto, deve assolutamente tornare” hanno commentato il sindaco Luca Secondi, l’assessore alla Cultura Michela Botteghi ed il vicesindaco Giuseppe Bernicchi, presenti alla rappresentazione.

“Un’emozione avere nel teatro cittadino una di noi che ce l’ha fatta, perché ci ricorda che realizzare i propri sogni è possibile, grazie al talento, che Valentina indubbiamente ha, e alla determinazione. Ma un’emozione anche vedere di nuovo il nostro teatro pieno e tornare a sperare che la normalità sia possibile nel rispetto di tutte le precauzioni. La risposta in termini di abbonamenti e di pubblico che la Stagione di prosa sta avendo è un segnale che non può essere ignorato. I tifernati vogliono tornare a teatro. Anche per questo motivo abbiamo deciso di irrobustire l’offerta della Stagione teatrale con uno spettacolo fuori abbonamento, una pomeridiana prevista il 13 febbraio, domenica, insieme ad Enrico Lo verso, attore di teatro, cinema e televisione, molto conosciuto che presenterà “Uno nessuno e centomila” nell’allestimento di Alessandra Pizzi, premio Franco Enriquez e il premio Delia Cajelli per il teatro, prima che la pandemia chiudesse le porte a tutti i luoghi della cultura”.

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Quale sanità per l’Alto Tevere? Venerdì l’assemblea pubblica di Cgil, Cisl e Uil a Città di Castello sul nuovo piano sanitario regionale

Prosegue il percorso di assemblee aperte alla cittadinanza, alle associazioni del territorio e alle istituzioni locali, promosso da Cgil, Cisl e Uil regionali per discutere del nuovo piano sanitario regionale per l’Umbria. Dopo le tappe di Spoleto e Castiglione del Lago, toccherà a Città di Castello ospitare il terzo incontro, in programma venerdì 4 febbraio 2022, dalle ore 16.30, presso il liceo classico Plinio il Giovane.


Sono stati invitati a partecipare i sindaci del territorio. Interverranno tra gli altri i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari. Per accedere all’iniziativa in presenza sarà necessario esibire il green pass rinforzato. L’evento sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina Umbriaripartedallavoro.

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Termine episcopato vescovo monsignor, Domenico Cancian: interrogazione dei consiglieri “lista civica Marinelli Sindaco”, Roberto Marinelli e Silvia Norgiolini

Termine episcopato vescovo: interrogazione dei consiglieri “lista civica Marinelli Sindaco”, Roberto Marinelli e Silvia Norgiolini. “Il prossimo mese di aprile monsignor Domenico Cancian, Vescovo della Diocesi di Città di Castello, terminerà, per raggiunti limiti di età, il proprio episcopato – si legge nella interrogazione depositata – ed in diversi articoli di giornale è stata rappresentata la possibilità che la Diocesi di Città di Castello venga accorpata a quella di Gubbio”. “Una tale evenienza costituirebbe per il nostro comune, quarta città dell’Umbria, l’ennesimo atto di svilimento della propria immagine e del ruolo chiave che invece dovrebbe rivestire all’interno della Regione e non solo”.

A tale proposito i consiglieri, Marinelli e Norgiolini, chiedono di sapere “quali siano le possibilità e i margini di intervento del comune di Città di Castello per chiedere che monsignor Domenico Cancian, vescovo amato da tutta la comunità, possa proseguire il proprio episcopato; se sussiste il rischio che la diocesi di Città di Castello venga accorpata alla diocesi di Gubbio e come si intenda procedere qualora l’eventualità rappresentata dovesse concretamente materializzarsi”.

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72esima edizione Festival di Sanremo – Dopo il 2017 il celebre cantante tifernate, Michele Bravi alla prova del bis questa sera al Teatro Ariston

“La partecipazione di Michele Bravi, al Festival di Sanremo per la seconda volta e’ senza dubbio motivo di grande soddisfazione prima di tutto per il celebre cantante tifernate doc, per la sua famiglia e la comunità locale, che in particolare anche fra i giovani annovera tantissimi fans. Come istituzione non possiamo che rallegrarci con Michele per la sua bravura, determinazione e professionalità, che, saprà dimostrare anche al teatro Ariston di Sanremo come in altre occasioni di carattere artistico. Tutta la città, ne sono certo, farà il tifo per lui. Forza Michele”. E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luca Secondi, in riferimento alla partecipazione, la seconda, del celebre cantante alla 72esima edizione del Festival di Sanremo che si apre questa sera al teatro Ariston.

Nel 2017 Michele Bravi aveva ottenuto un lusinghiero quarto posto al Festival ed ora salirà sul palcoscenico con un nuovo brano “Inverno dei fiori” alla cui elaborazione del testo ha preso parte anche il figlio di Mogol. Il poliedrico artista tifernate inoltre appare sugli schermi televisivi come attore nella serie tv Monterossi, il giallo tratto da un romanzo dello scrittore Alessandro Robecchi. Protagonista della serie è Fabrizio Bentivoglio.

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Non rispetta le normative covid, scatta la sanzione per un ragazzo di 22 anni

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Nella serata del 29 gennaio u.s., i Carabinieri della Stazione di Ponte San Giovanni, nel corso di un mirato servizio, nell’ambito dell’attività di verifica del rispetto della normativa per il contenimento della pandemia, hanno elevato una sanzione amministrativa nei confronti di un dipendente di un esercizio commerciale, ubicata in quella frazione, per la violazione della normativa Covid in ordine al possesso del green pass e all’uso dei dispositivi di protezione.


Nella circostanza, infatti, i militari operanti entrati all’interno dell’esercizio commerciale, hanno dapprima sorpreso il giovane dipendente, un ragazzo di 22 anni, intento a prestare la sua opera ad un cliente senza indossare la prevista mascherina e, successivamente, hanno verificato che lo stesso era anche sprovvisto del Green Pass necessario per recarsi al lavoro.
La sanzione, come previsto dalla normativa, è al vaglio della locale Prefettura che provvederà alla successiva irrogazione.

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Consiglio comunale: approvata all’unanimità la mozione del consigliere Gionata Gatticchi (Pd) a sostegno della filiera tabacchicola

Piena solidarietà da parte del consiglio comunale di Città di Castello al mondo della tabacchicoltura dell’Alta Valle del Tevere esposto a inattese incertezze sul futuro dalla recente evoluzione della contrattazione commerciale legata all’acquisto e alla trasformazione del prodotto. La massima assise cittadina ha approvato all’unanimità dei presenti (Pd, Psi, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, Unione Civica Tiferno, Lista Civica Marinelli Sindaco, Fratelli d’Italia, Lega) la mozione del capogruppo del Pd Gionata Gatticchi che impegna il sindaco Luca Secondi e la giunta “ad intraprendere ogni percorso utile per garantire stabilità e sicurezza lavorativa ai lavoratori della filiera tabacchicola dell’Alta Valle del Tevere coinvolti nella vicenda, facendosi all’uopo promotori di reti sinergiche tra istituzioni, produttori e rappresentanti dei lavoratori”. Per il consiglio comunale è necessario “promuovere un confronto istituzionale con l’ente regionale, il governo nazionale e la multinazionale, coinvolgendo anche i parlamentari del territorio, i produttori ed i rappresentanti dei lavoratori, per ribadire la necessità che la filiera tabacchicola dell’Alta Valle del Tevere possa contare sulla certezza dei prezzi che verranno riconosciuti ai produttori e sul mantenimento dei livelli occupazionali, a garanzia del futuro di un comparto storicamente fondamentale per l’economia del territorio”.

“Mi auguro ci sia la convergenza dell’intero consiglio comunale su un tema di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio, perché siamo chiamati tutti a un gesto di responsabilità nei confronti dei lavoratori di un comparto storicamente strategico”, ha auspicato il consigliere Gatticchi (Pd), presentando la mozione e richiamando i rappresentanti istituzionali regionali e nazionali a “stare in prima linea a tutela delle aziende e dei lavoratori altotiberini”. “Come territorio rischiamo di perdere l’autosufficienza della filiera e la tenuta occupazionale di un settore che coinvolge complessivamente 2.500 addetti”, ha chiarito l’esponente della maggioranza facendo riferimento alla recente evoluzione della contrattazione commerciale che porterebbe fuori dalla vallata, a Bastia, la trasformazione del prodotto. A condividere i contenuti della mozione sono stati tutti i partecipanti al dibattito, a cominciare dal sindaco Luca Secondi (che stamattina è intervenuto alla manifestazione davanti ai cancelli dello stabilimento della TTI di Cerbara, ndr), dal quale è venuta la forte preoccupazione per le prospettive del comparto in Altotevere. “Tutti i sindaci della vallata si sono mobilitati a sostegno alle istanze delle aziende, che hanno diritto al riconoscimento di un giusto prezzo per la produzione, e dei lavoratori, ai quali spettano garanzie occupazionali per il futuro”, ha sostenuto Secondi, auspicando che “possa essere convocato prima possibile il tavolo nazionale con il sottosegretario Gian Marco Centinaio, della cui necessità abbiamo investito la Regione Umbria attraverso l’assessore Roberto Morroni”. “Questo settore deve essere difeso – ha puntualizzato il sindaco – non ci può essere una riconversione senza la garanzia di alternative possibili e investimenti compatibili”.

Sulla stessa linea si è espresso il capogruppo della Lega Valerio Mancini, chiarendo: “se a livello nazionale non si vogliono fare le politiche che portano a riconoscere un maggior prezzo ai produttori, si prevedano le risorse per il nostro territorio e per l’Umbria che permettano agli agricoltori di intraprendere un programma di riconversione”. Nel riferire che “il tavolo dovrebbe essere convocato il 3 febbraio”, Mancini, ha sostenuto che “la politica deve trovare le soluzioni, perché altrimenti non serve a niente”. “Abbiamo il dovere di affiancare le aziende e i lavoratori in questa battaglia – ha aggiunto – perché non possiamo permetterci di perdere il patrimonio rappresentato nel nostro territorio dalla filiera tabacchicola e da tutto l’indotto”. “E’ impensabile che sia trasferita a Bastia una lavorazione per la quale a Città di Castello e in Altotevere abbiamo tutte le strutture necessarie”, ha eccepito la capogruppo della Lista Civica Luca Secondi Sindaco Rosanna Sabba, sottolineando l’esigenza di tutelare le famiglie dei lavoratori, mentre dalla capogruppo del Psi Loriana Grasselli e dal consigliere del partito Luigi Gennari è venuta “massima solidarietà a tutta la filiera”, insieme alla “doverosa necessità dell’affermazione del ruolo della politica a tutela degli interessi del territorio”. “Le multinazionali non devono venire a speculare nel territorio, riconoscendo prezzi per il prodotto che non coprono i costi”, ha affermato il consigliere dell’Unione Civica Tiferno Filippo Schiattelli, sostenendo la necessità che la politica “agisca in maniera unitaria, al di là degli schieramenti”.

“E’ da dimostrare che il processo economico della tabacchicoltura debba concludersi, ma – ha rimarcato – la transizione, se ci sarà, in ogni caso non potrà essere lasciata a se stessa”. Nel ribadire che “la filiera tabacchicola è un valore fondamentale per il nostro tessuto sociale ed economico”, il consigliere Riccardo Leveque (Fratelli d’Italia) ha evidenziato come “l’approvazione della mozione sarà un indirizzo che dovrà essere accolto dagli enti sovracomunali e nazionali perché possano tutelare i lavoratori e le loro famiglie”. In sede di replica il consigliere Gatticchi ha espresso gratitudine a tutti gli intervenuti per la condivisione della mozione, dichiarando: “questa problematica, al di là delle appartenenze politiche, coinvolge una comunità e da comunità questo consiglio comunale si sta comportando”. “Sono convinto – ha concluso – che questo dibattito e questa mozione possano servire da stimolo e da input per rappresentanti regionali e nazionali”.

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San Giustino – L’unione fa la forza, tamponi rapidi per gli studenti. Nuova iniziativa del Comune e altri soggetti a favore della scuola

In un tempo così lungo e difficile, segnato dalla pandemia da Covid-19, forte e incisiva continua ad essere la sinergia tra Amministrazione Comunale di San Giustino, Scuola, Impresa e Associazionismo.
Da questa collaborazione, di prioritaria importanza per la comunità, nasce l’iniziativa fortemente voluta da Comune, Direzione Didattica, Istituto Comprensivo, Farmacia Polverini e Croce Bianca, volta ad effettuare con tamponi antigenici rapidi la tracciabilità delle classi del territorio poste in sorveglianza o quarantena.

Ciò permetterà agli alunni delle classi interessate di essere tutti tracciati nello stesso giorno, garantendo un veloce ritorno in presenza a scuola. Al contempo, ai genitori è offerto un servizio che li sgrava dal pensiero della prenotazione. Questa prestazione, che ha avuto inizio il 24 gennaio scorso, è effettuata dal lunedì al sabato nei locali della ex-Stazione di San Giustino ed è gestita tramite una stretta e proficua collaborazione tra Scuola, Farmacia Polverini e Volontari della Croce Bianca.


“Questo periodo di pandemia – affermano Amministrazione comunale e i Soggetti che stanno lavorando a questa iniziativa – mostra ancora una volta come la sinergia tra le parti riesce sempre a trovare soluzioni e risposte ai problemi della Comunità”.
“Come Amministrazione – conclude Milena Crispoltoni, assessore alle Politiche Scolastiche -siamo grati a tutti coloro che, ancora una volta, si mettono in gioco in modo generoso ed altruista, avendo a cuore il bene della collettività”.

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Titoli, record e soddisfazioni nel ricco fine settimana dell’Alga Atletica Arezzo. La società aretina ha festeggiato tre ori nella fase regionale dei Campionati Italiani Invernali di Lanci

AREZZO – Tre ori nei lanci per l’Alga Atletica Arezzo. Quattro atleti della società aretina sono scesi in pedana a Sesto Fiorentino nella fase regionale dei Campionati Italiani Invernali di Lanci e sono tutti riusciti a cogliere i record personali nelle discipline in cui hanno gareggiato, a testimonianza dell’ottimo stato di forma e della bontà della preparazione impostata dal tecnico Fabio Forzoni. La più importante gara invernale organizzata in Toscana ha visto emergere Noemi Biagini del 2003 che, nella categoria Giovanile, si è imposta con un doppio oro nel disco con 33.12 metri e nel giavellotto con 37.20 metri. In quest’ultima disciplina, inoltre, è riuscita nell’impresa di ottenere già nella prima prova dell’anno la prestazione minima per qualificarsi per i Campionati Italiani. L’altro oro è merito di Antonio De Rosa del 2004 che ha trionfato nel peso da 6kg nella categoria Juniores con 11.45 metri, mentre l’ultima medaglia è il bronzo di Joshua Vagheggi del 2005 nel martello da 6kg nella categoria Giovanile con 38.32 metri. A chiudere la squadra dell’Alga Atletica Arezzo è stata Emma Andreoni del 2005 che si è piazzata ottava nel martello da 4kg con 24.42 metri nella categoria Giovanile.


Il mese di gennaio è stato ulteriormente arricchito dalla trasferta all’ultima prova del Meeting Nazionale Indoor di Ancona che ha coinvolto circa quaranta atleti della società aretina, permettendo loro di vivere un confronto con coetanei di tutta la penisola. L’Alga Atletica Arezzo è tornata dalla Marche con ben tre medaglie in virtù dell’oro di Anna Visibelli del 1993 nel salto in lungo Donne con 5.75 metri, dell’argento di Chiara Salvagnoni del 2000 nel getto del peso Donne con 12.25 metri e del bronzo di Nicholas Gavagni del 2006 nel salto in lungo Allievi con 6.53 metri, ma la società ha trovato soddisfazioni anche dalle prove di molti altri atleti. Rachele Pellegrini e Giovanni Gennai del 2005 sono arrivate rispettivamente quinta e ottava nel salto in lungo Allieve con 5.12 metri e con 4.80 metri, mentre Lorenza Da Silva del 2007 ha chiuso all’ottavo posto i 200 piani con 27.45 secondi e al nono posto i 60 piani con 8.25 secondi. Nel getto del peso hanno ben figurato anche De Rosa (quarto tra gli Juniores con 12.19 metri) e Biagini (settima tra le Donne con 10.00 metri), poi sono stati realizzati una serie di record personali da Leonardo Zanchi del 2007 nei 60 piani con 8.01 secondi e nei 200 piani con 25.73 secondi, da Riccardo Cincinelli del 2005 nei 200 piani con 23.72 secondi, da Danyella Brunelli del 2003 nei 200 piani con 26.34 secondi e da Lorenzo Fazzi del 2006 nei 400 piani con 54.10 secondi.

Nella numerosa squadra dell’Alga Atletica Arezzo in pista ad Ancona hanno ben figurato anche Carlotta Anatrini del 2008 nei 200 piani con 28.56 secondi, Luca Asprella Libonati del 2005 nel salto in alto con 1.75 metri, Giada Cicerone del 2005 nei 60 piani con 8.10 secondi e nei 200 piani con 26.99 secondi, Emma Mazzeschi del 2007 nei 60 piani con 8.55 secondi, Edoardo Giaccherini del 2008 nei 60 piani con 8.25 secondi, Victoria Giaccherini del 2003 nei 200 piani con 26.56 secondi e Lapo Madiai del 2005 nei 400 piani con 53.19 secondi. Due positivi piazzamenti, infine, portano la firma delle staffette 4×200 Cadette, con il decimo posto di Anatrini, Dounia El Guatraoui, Francesca Iannaco e Alessandra Tiberi, e con l’undicesimo posto di Mazzeschi, Annalisa Coleschi, Chiara Felaco e Ilaria Tarantino.
Il ricco fine settimana vissuto dall’Alga Atletica Arezzo è stato ulteriormente impreziosito da un successo in terra d’Arezzo firmato da Duccio Sandroni del 2009. L’atleta ha trionfato nella categoria Ragazzi del Gran Prix Toscano di Cross ospitato al parco Pertini, piazzandosi al primo posto nei 1.500 metri con 5.02 minuti in una gara che ha visto la partecipazione di ottantuno atleti provenienti da ogni zona della Toscana con cui ha dato seguito alla recente vittoria del titolo di campione provinciale di cross 2022.

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Al Teatro Comunale di Monterchi riprendono le prove di “La paura mangia l’anima” di R. W. Fassbinder

Nel 2021 Laboratori Permanenti in coproduzione con la compagnia Theater Rotwelsch di Stoccarda, ha intrapreso un lavoro sul progetto La paura mangia l’anima di Rainer Werner Fassbinder, elaborazione teatrale dal film “AngstessenSeeleauf” film del 1973.
La traduzione e la regia sono affidate ad Alberto Fortuzzi, gli interpreti principali sono Caterina Casini, Wael Habib e Mauro Silvestrini e il resto del cast è strutturato dagli allievi della scuola dei teatri ospitanti e dai cittadini interessati dei territori di volta in volta coinvolti.
Lo scorso anno il progetto ha preso corpo, strutturandosi in residenza a Sansepolcro (Ar) a maggio e agosto 2021, a Officine Caos di Torino a luglio 2021, con Diesis Teatrango presso il Teatro Comunale di Bucine (Ar) settembre/ottobre 2021 e con SettimoCielo presso il Teatro La Fenice di Arsoli (Rm) ottobre 2021, presentato al pubblico a Sansepolcro e Arsoli.

Adesso, dopo qualche mese di pausa, il progetto torna in prova al Teatro Comunale di Monterchi, il giorno 5, 6 e 11, 12, 13 febbraio con gli attori e gli allievi dei corsi di teatro di Laboratori Permanenti e attori del territorio, che si metteranno nuovamente al lavoro sul testo di Fassbinder.
Per questo appuntamento il progetto trova accoglienza a Monterchi, inserendosi all’interno di una progettazione più ampia che va a sancire e strutturare ulteriormente la collaborazione che Laboratori Permanenti porta avanti con il Comune di Monterchi.


Il teatro è aperto a chi vuole assistere alle prove, munito di green pass e mascherina FFP2.
La paura mangia l’anima è un progetto site-specific aperto e malleabile, che si adatta allo spazio che di volta in volta lo ospita e che si sviluppa in stretta relazione con l’ambiente che lo circonda. Infatti, abbiamo deciso di aprire il progetto alle comunità che andremo a incontrare: per la composizione dei personaggi del coro vengono coinvolti gli allievi delle scuole di teatro e i cittadini dei territori dei teatri dove operiamo, affinché le persone vivano la vicenda insieme ai protagonisti.
Mettere in scena La paura mangia l’anima diventa anche un pretesto per sensibilizzare la comunità partecipante su tematiche importanti quali il razzismo e l’esclusione. Lo sviluppo intende coinvolgere, sui temi presenti nel testo, i cittadini che desidereranno partecipare nei diversi territori, per farli immergere nella realtà narrata ed esserne maggiormente consapevoli.

Per info
Laboratori Permanenti 379 1253567
potete chiamare da lun. al ven dalle 9.00 alle 13.00
oppure contattarci tramite whatsapp

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Montone – Il borgo orgoglioso della “Medaglia d’onore” ricevuta da Alfredo Ricci. Riconoscimento consegnato alla nipote Annalisa nel “Giorno della Memoria”

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“La Comunità di Montone è stata davvero orgogliosa del conferimento al nostro concittadino Alfredo Ricci della “Medaglia d’onore”, in qualità di internato nei campi di prigionia tedeschi”. Sono le parole del sindaco Mirco Rinaldi, e dell’intera amministrazione comunale, appresa la notizia della cerimonia di consegna da parte del Prefetto di Perugia di undici Medaglie d’Onore, concesse dal Presidente della Repubblica a cittadini deportati ed internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale, tra cui Alfredo Ricci, nato e ancora residente nel borgo dell’Altotevere.
“Ho creduto opportuno – prosegue il primo cittadino – ringraziarla ufficialmente come sindaco di Montone e, con l’occasione, esprimere il mio pensiero a ridosso della Giornata della Memoria. L’istituzione di una data e di una ricorrenza così importante per ricordare le vittime dell’Olocausto è per tutti un valore assoluto. Assume poi, nel Comune di Montone, dove è nato e vive Alfredo Ricci, eroico sopravvissuto nonché testimone di quelle atrocità e barbarie, un valore ASSOLUTO.


Avremmo avuto piacere di essere presenti in questa importante giornata celebrativa ma siamo lo stesso molto lieti, come comunità, per questo riconoscimento al nostro concittadino, vero esempio dei Giusti.
È questo un momento di grande difficoltà legata a molteplici fattori, come quelli sanitari, economici, sociali, ma la negazione dei diritti, la violenza e la sopraffazione, si stanno riaffacciando prepotentemente. C’è un PATRIMONIO della MEMORIA che dobbiamo assolutamente preservare e far conoscere. Alfredo Ricci, rappresenta LA MEMORIA, del e per il nostro territorio, di quella tremenda storia legata al totalitarismo nazista e al genocidio di tutte le categorie indesiderate o considerate inferiori, per razza, sesso, religione.
Mai come oggi, nella società globalizzata, occorrono modelli positivi, esempi inoppugnabili, ai quali ispirarsi per costruire percorsi basati sul rispetto umano. Le “armi” di queste persone sono il contrario della sopraffazione, della negazione! Solo con immane sacrificio, profonda sofferenza, durissime privazioni, si sono opposti eroicamente, riconquistando dignità e rispetto dei diritti umani.


Primo Levi in ‘Se questo è un uomo’, si chiede se possano definirsi uomini coloro che sono privati della loro umanità cosicché non possano più difendersi o reagire. Sono dure le immagini che emergono dal racconto di ciò che si viveva in un campo di concentramento; tuttavia Levi ci ha invitato a riflettere affinché l’errore e l’orrore non si ripetano, dicendo: ‘MEDITATE CHE QUESTO È STATO’.
Su questo insegnamento continueremo ad impegnarci per conservare la memoria, rivolgendoci in particolare alle giovani generazioni con lo scopo di non dimenticare e non ripetere mai più quelle atrocità, così sarà onorato anche il concittadino Alfredo Ricci”.

La Medaglia d’onore consegnata alla nipote Annalisa Bargelli
A ritirare la medaglia per Alfredo Ricci, durante la cerimonia che si è svolta in Prefettura, è stata la nipote Annalisa Bargelli, che nel portare il toccante ricordo di quanto vissuto dal nonno, nato nel 1922, ha voluto sottolineare la gioia per questo significativo riconoscimento da parte di tutta la famiglia, e in particolare dei figli del signor Ricci, Paola e Silvano, e degli altri nipoti, Eugenia, Gianluca e Rodolfo.

La testimonianza di Annalisa Bargelli, nipote di Alfredo Ricci:
“All’epoca dei fatti – racconta – mio nonno era un militare del reparto sanità del distretto militare di Perugia. Nel giorno del suo ventunesimo compleanno, il 09/09/1943, fu fatto prigioniero dai tedeschi a Lubjiana nella ex Jugoslavia.
Deportato in Germania, in una località ancora a noi sconosciuta, fu impiegato probabilmente per scavare trincee prima e per ricostruire una linea ferroviaria poi. Nel settembre del ‘44 fu spostato nei pressi del paese di Ahlen, qui fu costretto ai lavori forzati in una fabbrica che produceva proiettili per cannoni.
Lavorò nel campo di WASTEDDER STRET 178 per un’industria metalmeccanica, tuttora operante, “BUSCHHOFF & CO” dal 1 settembre del 1944 fino alla sua liberazione.


Ricostruire la sua storia e individuare il campo di lavoro dove fu internato è stato difficile: il foglio matricolare del distretto militare di Perugia è incompleto con riferimento al suo periodo di prigionia, che va dal 09/09/1943 al giorno della sua liberazione il 01/04/1945. Ci siamo serviti dei suoi ricordi e di alcune registrazioni dei suoi racconti.
Soltanto dopo lunghe ricerche e richieste di informazioni abbiamo ricevuto un fortunato riscontro. Ringraziamo, ancora emozionati, Mr. George Wendt e Mr. UweGrupp, Kreisarchivar del distretto di Wasseralfingen per aver creato, con grande sensibilità e professionalità, un’importante rete di comunicazione e contatti che ci ha permesso di risalire alla persona giusta: il dr. KNUT LANGEWAND, responsabile dell’archivio di Ahalen, che ci ha fornito le risposte che da tanto tempo stavamo cercando.
Dall’archivio storico del distretto di WARENDORF (KREISARCHIV), a cui appartiene la città di AHLEN, abbiamo ricevuto dunque la “permit card”, documento che certifica che mio nonno fu prigioniero ad AHLEN dal 1944 al 1945 nella fabbrica di carpenteria metallica di BUSCHHOFF & CO.


Resta da ricostruire il periodo che va dal 9 settembre del 1943 all’arrivo al campo di Walstedder – Street 178 – di AHLEN.
Mio nonno fu liberato dagli americani il 1° aprile 1945 e riuscì, dopo un lungo viaggio dovuto alla distruzione delle linee ferroviarie, ad arrivare alla frontiera italiana il 24 agosto 1945.
Nonostante mio nonno, ad oggi, 99enne, presenti delle condizioni cliniche che ne determinano la totale non autosufficienza, sono sicura che riuscirà a comprendere e riconoscere l’onorificenza che ha ricevuto”.

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Forte preoccupazione dei lavoratori della filiera tabacchicola dell’Alto Tevere, dopo le ultime dichiarazioni della JTI “chiediamo immediato intervento delle istituzioni”

La filiera tabacchicola dell’Alto Tevere conta un’incidenza occupazionale di circa 2500 unità. Le recenti dichiarazioni di JTI di spostare, dalla prossima campagna produttiva, la lavorazione del tabacco greggio presso lo stabilimento di Bastia Umbra desta forti preoccupazioni, non solo ai circa 300 dipendenti assunti direttamente dal TTI, ma a tutta la filiera la quale, per un evidente effetto domino, entrerebbe in crisi nella sua interezza.
Tutti i lavoratori di questa filiera si sono sempre distinti per le loro capacità professionali negli ultimi 10 anni, senza ricevere mai una contestazione e raggiungendo dei livelli di sostenibilità ambientale e sociale altissimi, tant’è che siamo stati definiti come la “vetrina nel mondo” della multinazionale. Come risultato ad oggi rischiamo di essere liquidati senza una reale e valida motivazione se non quella meramente economica, dimostrando che in realtà la tanto decantata qualità italiana, così come i temi ambientali, si scontrano, di fatto, con il mero guadagno che la multinazionale, evidentemente insegue. Tra l’altro non comprendiamo neanche come si possa parlare di costi eccessivi laddove ogni costo di trasformazione e di struttura è sempre stato condiviso ed approvato dalla multinazionale stessa , circostanza questa ben nota anche a noi lavoratori e non solo, anche i costi di ritiro del tabacco greggio, ci risultano essere sempre stati concordati con il cliente.


Detto ciò, oltre alla reale impossibilità di un riassorbimento occupazionale del nostro territorio diventa veramente inaccettabile anche la circostanza che in queste settimane la realtà sia stata completamente distorta, arrivando addirittura a propagandare questa scelta irresponsabile come una grande impresa diretta a salvare la filiera tabacchicola umbra e ad incrementarne e stabilizzarne l’occupazione.
L’unico dato di fatto è che con la cooperativa agricola di trasformazione “TTI”, dal 2011, noi lavoratori , con il contributo anche di una importante percentuale di manodopera femminile, abbiamo sempre lavorato da novembre a giugno in stabilimento e da giugno ad ottobre in campagna o presso i centri di cura, con la garanzia, così, di poter percepire uno stipendio tutto l’anno, utile per la sopravvivenza e la dignità nostra e delle nostre famiglie. Se chiude la trasformazione salta tutta l’organizzazione, verranno a mancare oltre 60.000 giornate di lavoro.

A noi lavoratori sembrano assurde ed incoerenti certe decisioni che vanno esattamente nella direzione opposta rispetto a quella di incrementare il lavoro e ridurre le forme di assistenza.
Per questo motivo siamo veramente preoccupati per il nostro futuro lavorativo, confidiamo, pertanto, nell’intervento immediato delle Istituzioni, che sollecitiamo con forza, affinché le stesse si faccino carico di tale situazione e trovino una soluzione per mantenere il processo produttivo nel TTI e di conseguenza preservare tutti i posti di lavoro.

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Coronavirus: Umbria ancora in zona bianca per occupazione posti in terapia intensiva

In Umbria al momento su 127 posti letto di terapia intensiva, ne risultano occupati 11. Degli 11 ricoverati, 2 sono in fase di trasferimento in altro setting assistenziale: lo rende noto il commissario per la gestione dell’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo, precisando che “la misura per l’attribuzione dei colori alle Regioni, in base al decreto ministeriale n. 105, tiene conto sia dei posti letto attivi, che di quelli attivabili, per cui l’Umbria con 86 posti già attivati e 41 attivabil

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Al via le vaccinazioni per gli studenti delle scuole primarie umbertidesi

Iniziano questa settimana le vaccinazioni rivolte agli studenti dai 5 agli 11 anni nelle scuole primarie di Umbertide. Grazie alla collaborazione tra Comune, Usl Umbria 1, le dirigenze didattiche del I e del II Circolo e della Croce Rossa Italiana, i bambini potranno essere vaccinati su base volontaria all’interno dei propri istituti scolastici.Mercoledì 2 febbraio  alla scuola primaria di Vittorio, presso la palestra adiacente l’edificio scolastico, dalle ore 8.30 in poi partiranno le vaccinazioni per gli alunni dai 5 agli 11 anni del secondo Circolo didattico di Umbertide. L’ingresso avverrà da via Capitini 2, accedendo dalla porta riservata ai fruitori della palestra .Per gli studenti del Primo Circolo Didattico, invece, la data utile per le vaccinazioni sarà sabato 5 febbraio, sempre dalle 8.30. Le somministrazioni delle dosi avverranno all’interno dei locali della scuola  primaria Garibaldi in via Bremizia, accedendo dal parco.“E’ una bella notizia – affermano il sindaco Luca Carizia e l’assessore comunale all’Istruzione, Alessandro Villarini – Con questa modalità viene fornito un servizio importante contro la diffusione del Covid rivolto ai più piccoli che potranno vaccinarsi all’interno delle proprie scuole. Un sentito ringraziamento va alla direttrice del distretto Altotevere della Usl Umbria 1, Daniela Felicioni e alle dirigenti scolastiche del I e del II Circolo, Silvia Reali e Raffaella Reali e la Croce Rossa Italiana per la grande collaborazione dimostrata nell’intraprendere questo percorso che va incontro a tante famiglie del territorio”.“Abbiamo accolto con favore la proposta della Usl Umbria  1 di effettuare le vaccinazioni all’interno degli edifici scolastici – dichiarano le dirigenti Raffaella e Silvia Reali – per venire incontro alle esigenze delle famiglie  evitando  loro lunghi spostamenti  e al contempo  consentendo  ai bambini di affrontare questo delicato  momento  in un ambiente  familiare”.

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Valentina Lodovini incontra il pubblico di Città di Castello

Martedì 2 febbraio alle ore 19.00 presso il Nuovo Cinema Castello, Valentina Lodovini incontrerà il pubblico in sala per parlare del suo percorso professionale che l’ha portata ad essere una delle attrici di punta del teatro e del cinema italiano. Al termine dell’incontro la proiezione del film FORTAPÀSC interpretato dal compianto Libero de Rienzo e dalla stessa Valentina Lodovini.
Coordinerà l’incontro il critico cinematografico Andrea Fioravanti.

L’attrice, in tournee con “Tutta casa letto e chiesa”, una pièce dirompente sulla condizione femminile firmato da Dario Fo e Franca Rame, testimonia con la sua performance una sensibilità particolare nei confronti del tema.

Valentina Lodovini è uno dei volti più noti del panorama televisivo e cinematografico italiano, ha lavorato con registi del calibro di Sorrentino, Risi, Mazzacurati, Placido Chiesa, Miniero, ed ha vinto un David di Donatello come miglior attrice non protagonista per il film Benvenuti al Sud di Luca Miniero del 2010.

L’incontrò sarà l’occasione di parlare delle tappe fondamentali della sua carriera, del suo spettacolo, del suo impegno come personaggio pubblico, ma anche del suo legame con il territorio a cui l’attrice è fortemente legata.

La serata vorrà essere anche il tentativo salutare e omaggiare Libero De Rienzo, che il 15 luglio dello scorso anno a soli 44 anni, ci ha lasciato, ed ha privato il cinema di uno dei volti più freschi e irriverenti dell’intero panorama.
Valentina Lodovini fu la compagna di avventura di Libero De Rienzo di uno dei film più importanti del panorama del cinema di impegno civile italiano.
L’opera è Fortapàsc del 2009 diretto da Marco Risi, che racconta la breve esistenza e la tragica fine del giornalista Giancarlo Siani. Libero De Rienzo e Valentina Lodovini e interpretarono rispettivamente il giornalista impegnato contro la camorra ucciso con dieci colpi di pistola Giancarlo Siani e la sua coraggiosa e solare compagna Daniela.
Fortapàsc è uno dei manifesti generazionali che più ha segnato l’immaginario collettivo. Nel film erano presenti tutti gli ingredienti per definire una istantanea spietata ed insieme poetica degli anni Ottanta: c’era la toccante vicenda personale di Giancarlo Siani, giovane martire della camorra, c’era la presa di coscienza di molti giovani che attraverso la libertà pensiero pagata con la precarietà del lavoro denunciavano il mondo dei tangentisti e dei faccendieri, ed infine c’era la musica di Vasco Rossi che in alcune scene aumenta il rimpianto di ciò che è accaduto al giovane giornalista napoletano, e purtroppo successivamente al suo interprete.

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Questa sera dalle ore 21,15 su Retesole e Televaltiberina.it torna in Primo Piano, ospite l’Assessore Michela Botteghi

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotta da Michele Tanzi, l’Assessore del Comune di Città di Castello, Michela Botteghi.

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PNRR, costituito il gruppo di lavoro del Comune. Ecco da chi è composto. Il sindaco: “Necessaria un’unica cabina di regia”

SANSEPOLCRO – In Comune a Sansepolcro si è costituito il gruppo di lavoro che sarà attivo per i finanziamenti del Pnrr. Palazzo delle Laudi ha quindi approntato i nomi – di amministratori della cosa pubblica e tecnici – che sono già operativi per mettere a punto lo strumento di ripresa che giunge dall’Europa e i fondi ad esso collegati.

“C’è la necessità fondamentale di racchiudere in un unico documento le grandi opere che potranno contribuire allo sviluppo e alla creazione della nuova Sansepolcro – commenta il sindaco Fabrizio Innocenti – Per questo abbiamo deciso di costituire una cabina di regia tecnico-politica che sovrintenda le attività propedeutiche alla costituzione del Piano di Ripresa e Resilienza, con il compito di coordinare le azioni e le richieste relative a queste fonti di finanziamento”.

Del gruppo di lavoro fanno parte il sindaco, il vicesindaco, l’assessore al bilancio, gli assessori di volta in volta coinvolti alla luce della materia oggetto di valutazione, il segretario generale, il responsabile del servizio Lavori Pubblici, il responsabile del servizio Finanziario, il responsabile del servizio Istruzione Cultura, i responsabili dei settori di volta in volta coinvolti. Il dipendente comunale Carlo Menci è stato nominato segretario del gruppo di lavoro, che si è riunito nei giorni scorsi. Ulteriori incontri sono già in calendario a breve.

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