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Teatro: le Stagioni 24/25 di Città di Castello e di Spoleto ospitano gli Oblivion

Le Stagioni 24/25 di Città di Castello e di Spoleto ospitano gli Oblivion – il quintetto comico musicale-teatrale composto da Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli – con lo spettacolo TUTTORIAL. Guida contromano alla contemporaneità per la regia di Giorgio Gallione.


In scena domenica 29 dicembre alle 20.45 al Teatro degli Illuminati di Città di Castello e lunedì 30 dicembre alle 20.45 al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto.
Incantati dal richiamo suadente del Metaverso, gli Oblivion si proiettano nel futuro con questo show interamente dedicato alla contemporaneità.

Con il virtuosismo dei loro arrangiamenti, effetti sonori avveniristici e quella innata voglia di distruggere gli schemi, gli Oblivion cantano, suonano, percuotono diventando anche l’orchestra di loro stessi e realizzano ogni sera un anti musical carbonaro a metà tra avanspettacolo e dj-set. TUTTORIAL è la guida galattica per autostoppisti moderni adatta a tutti: Boomer, Millenials, gen. Z, gen. Alpha, Neanderthal. É la risposta alla transizione digitale. Questa è la transizione musicale!

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Domenica 29 dicembre in Pinacoteca Comunale conferenza dal titolo “Vasari e tre Donne pittrici” a cura di Romanella Gentili Bistoni

Domenica 29 dicembre alle ore 16.30 in Pinacoteca Comunale di Città di Castello proseguono le celebrazioni per i 450 anni dalla morte del pittore e storico dell’arte Giorgio Vasari, il quale ha avuto un legame molto stretto con la famiglia tifernate dei Vitelli.

Viene ricordato per aver dipinto “l’Incoronazione della Vergine” all’interno della cappella Vitelli nella Chiesa di San Francesco e per aver ideato la facciata a graffiti di Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Per l’occasione la dottoressa Romanella Gentili Bistoni terrà una conferenza dal titolo “Vasari e tre Donne pittrici” partendo dalle “Vite del Vasari” analizzerà tre importanti figure femminili.

La prima è la pittrice e suora domenicana Suor Plautilla Nelli al secolo Polissena de’ Nelli, la seconda figura che verrà trattata è la scultrice e intagliatrice di gemme Properzia De’ Rossi ed infine verrà illustrata la figura della pittrice tardo Rinascimentale Sofonisba Anguissola.

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“Arezzo. Storia e Arte”. Esce la guida della Cartaria Aretina in versione rinnovata e ampliata.

Come ogni Natale che si rispetti, la Cartaria Aretina propone un nuovo volume da mettere sotto l’albero. Il 2024 porta in dote “Arezzo. Storia e Arte”, la guida turistica pubblicata in origine nel 2014, che a distanza di dieci anni torna nelle librerie con una veste rinnovata e ampliata.

“Luminosa città collinare della Toscana, Arezzo vanta un’origine antichissima – scrive il fondatore della cartolibreria di via Cavour Giorgio Feri nella sua prefazione. – La presenza dell’uomo nel territorio si può far risalire a tempi remoti. Fu una delle maggiori lucumonie etrusche, successivamente città romana di importanza strategica. Nel Medioevo fu libero comune, in cui spesso prevalsero gli interessi della parte ghibellina, in antagonismo con la guelfa Firenze. Dopo il 1384 divenne un dominio fiorentino e, come tale, nel Cinquecento entrò a far parte del Granducato di Toscana. Questo volume vuole essere un omaggio a una delle più belle città d’Italia, ricca di storia e di opere d’arte”.

Palazzi storici, chiese, musei, piazze, siti archeologici, rievocazioni e manifestazioni folkloristiche. Non manca nulla nella guida della Cartaria Aretina, indispensabile per il turista italiano o straniero che passeggia in città, grazie ai testi affiancati dalla traduzione in inglese, ma utile anche agli aretini che vogliono conoscere meglio la loro terra e i tesori che custodisce.

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Città di Castello, Coisp: aggressione a volante Polizia, due arresti

“Quanto accaduto ieri sera nei pressi della stazione centrale di Città di Castello è un episodio di violenza inaudita ai danni di chi opera ogni giorno per garantire la sicurezza di tutti. Due soggetti, il tunisino Marzouki Wael e il peruviano Boca Negra Espinoza Robinson Miguel Corzo, entrambi già noti alle forze dell’ordine, hanno aggredito in maniera brutale due poliziotti intervenuti per sedare il comportamento molesto di un terzo cittadino, algerino, causando lesioni importanti a uno degli agenti, che ha riportato fratture al polso, al ginocchio e alla schiena. Nonostante la situazione critica e la totale mancanza di un supporto immediato da parte delle autorità locali, i nostri colleghi hanno gestito l’intervento con professionalità, procedendo all’arresto dei due individui, ora posti ai domiciliari in attesa di giudizio.

Continuiamo a ribadire la necessità di regole più severe per chi aggredisce le forze dell’ordine, ormai diventate bersaglio della micro e della macro criminalità. È inaccettabile che chi lavora per la tutela della collettività debba operare in condizioni di tale pericolo, spesso senza un adeguato supporto. La Polizia non può essere lasciata sola di fronte a episodi di tale gravità ed è per questo che, attraverso strumenti come il ddl sicurezza, si debba puntare al rafforzamento dei mezzi e delle risorse per chi è chiamato a garantire la sicurezza pubblica, specialmente in contesti operativi così complessi”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario del Sindacato di Polizia Coisp.

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Bibbiena: nel centro storico una pattuglia speciale in occasione delle festivita’ natalizie

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In occasione delle festività natalizie, il centro storico di Bibbiena ha visto la presenza di una pattuglia speciale dei Carabinieri in uniforme storica, un’iniziativa che ha suscitato grande interesse e partecipazione da parte della comunità locale e dei visitatori.
L’iniziativa, organizzata nell’ambito delle attività di prossimità e vicinanza al cittadino durante il periodo natalizio, ha rappresentato non solo un omaggio alla tradizione e alla storia dell’Arma dei Carabinieri, ma anche un’importante occasione per rafforzare il legame con la comunità. La presenza della pattuglia ha attirato l’attenzione di adulti e bambini, molti dei quali hanno colto l’opportunità per scattare foto ricordo con i militari in uniforme storica.


Oltre all’aspetto simbolico e culturale, l’incontro è stato un momento prezioso per diffondere consigli utili su temi di grande attualità, come la prevenzione delle truffe in danno degli anziani e rispondere alle domande e curiosità dei cittadini.
La presenza della pattuglia storica ha inteso evidenziare l’importanza della vicinanza dell’Arma alla cittadinanza, non solo attraverso il servizio quotidiano di sicurezza, ma anche attraverso iniziative di prossimità.

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Consiglio Comunale Sansepolcro, sabato 28 dicembre, ultima seduta del 2024

Il Consiglio Comunale è convocato il giorno sabato 28 dicembre 2024 alle ore 9:30 nella Sala Consiliare di Palazzo delle Laudi per discutere gli argomenti di cui al seguente:

ORDINE DEL GIORNO

1.Comunicazioni del Presidente del Consiglio;

2.Comunicazioni del Sindaco;

3.Variazione al Bilancio di Previsione finanziario 2024/2026 – Ratifica della deliberazione di G.C. n.338 adottata il 29/11/2024 ai sensi dell’art.42 c.4 dell’art.175 c.4 del D.Lgs. 267/2000;

4.Ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche ex art. 20: D.Lgs. 19/08/2016 n. 175, come modificato dal D.Lgs. 16/06/2017 n. 100, e ricognizione sui servizi pubblici locali – Approvazione;

5.Alienazione di porzione di terreno comunale ai sensi dell’art.7 comma b del regolamento comunale sulle procedure di alienazioni dei beni immobili, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 113 del 14/10/2004 e modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 166 del 24/10/2016;

6.Alienazione di terreno edificabile in via Giuliano da Sangallo, tramite asta pubblica;

7.Strada vicinale dei Vaiani – Tratto compreso tra il complesso architettonico e la strada comunale Bastia Spino – Declassificazione di un tratto stradale vicinale e riclassificazione di un nuovo tracciato alternativo– Avvio del procedimento;

8.Variante semplificata al RU per la ripianificazione di ambiti interni al perimetro del territorio urbanizzato e relativo piano di lottizzazione residenziale di iniziativa privata della ex scheda RQ13** – “Viale Volta” – Controdeduzioni ai contributi pervenuti e approvazione definitiva ai sensi degli artt. 30, 32, 107 e 111 della L.R. 65/2014;

9.Procedura di cui all’art. 50, comma 12, delle N.T.A. del R.U. – Approvazione di modifica della classificazione di valore di un annesso agricolo ai sensi dell’art. 50 comma 12 delle N.T.A. del R.U. di cui all’Elaborato 06H – Ambito n. 12 “Piana di Gricignano”- Scheda 18A1 – Fattoria di Gricignano – Tabaccaie e annessi rurali (edificio n. 2);

10.Variante semplificata al RU per la ripianificazione di ambiti interni al perimetro del territorio urbanizzato e relativo piano di lottizzazione residenziale di iniziativa privata della ex scheda TR10 – “Via Boccaccio”– Controdeduzioni ai contributi pervenuti e approvazione definitiva ai sensi degli artt. 30, 32, 107 e 111 della L.R. 65/2014;

11.Variante semplificata al RU per la ripianificazione di ambiti interni al perimetro del territorio urbanizzato ex scheda TRpr03 – adozione ai sensi degli artt.30, 32 della L.R. 65/2014;

12.Presa d’atto del provvedimento di conclusione positiva della conferenza dei servizi decisoria (art. 14 comma 2 e art. 14 bis Legge 07/08/1990 n. 241 e ss.mm.ii) – Progetto di ampliamento del comparto agroindustriale della unità operativa in località Gricignano (Sansepolcro AR) e contestuale variante al Regolamento Urbanistico;

13.Variante semplificata al RU per la ripianificazione di ambiti interni al perimetro del territorio urbanizzato ex scheda RQ28 Filosofi – Adozione ai sensi degli artt.30, 32 della L.R. 65/2014;

14.Piano di recupero relativo all’area di cui alla scheda 21R18 – Ambito 12 – “Vaiani” – Adozione ai sensi degli artt. n.111, 119 della LRT 65/2014;

15.Mozione presentata dal Gruppo Consiliare ADESSO-Riformisti su iniziative per la rivitalizzazione del Centro Storico di Sansepolcro;

16.Mozione presentata dal Gruppo Consiliare Pd-InComune sul piano di prevenzione e controllo zanzare;

17.Mozione presentata dal Gruppo Consiliare Lega in merito alla crisi dei supermercati Pam in Provincia di Arezzo.

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Ad In Primo Piano Fabrizio Innocenti

Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il Sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti

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Calcio serie: Trestina sconfitto di misura ad Orvieto. Bianconeri di nuovo in zona playout

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ORVIETANA: J. Formiconi, A. Caravaggi, W. Mauro, L. Ricci, A. Congiu, L. Paletta, C. Esposito, A. Orchi, S. Coulibaly, F. Fabri, G. Caon. A disposizione: E. Rossi, D. Moretti, G. Bologna, E. Martini, N. Sforza, L. Simic, M. Pelliccia, M. Marchegiani, M. Panattoni.
All: Rizzolo.
SPORTING CLUB TRESTINA: D. Fratti, J. Giuliani, B. Bucci, E. Serra, V. De Meio, F. Sensi, R. De Souza, A. Marcucci, F. Mencagli, D. Ferri Marini, V. Lisi. A disposizione: V. Tozaj, A. Borgo, M. Dottori, T. Migliorati, R. D’Angelo, G. Granturchelli, E. Liberti, E. Arduini, F. Nuti
All: Calori.
Arbitro: Papi di Prato.
Marcatore: Caon (O) all’11’pt.

Cede di misura il Trestina a Orvieto e così si interrompe proprio prima della sosta la serie positiva dei bianconeri che durava da cinque turni. Con questo ko la squadra di Calori si ritrova di nuovo in zona playout dopo una partita (nella foto dal profilo Fb dell’Orvietana un momento della gara) complessivamente equilibrata giocata in un terreno non al top e contro un avversario, quello biancorosso, di indubbio valore che ha fatto valere anche una certa prestanza fisica. Il match si è sbloccato praticamente in avvio grazie alla conclusione vincente di Caon. Il Trestina ha avuto più possesso palla rispetto agli avversari creando però solo una nitida palla gol, con l’Orvietana poi pericolosa con un tiro ben intercettato da Fratti.


Da segnalare il rientro dopo tanto tempo di Mattia Dottori e l’esordio in bianconero di Alex Borgo che ha sostituito Filippo Sensi vittima di un risentimento muscolare. Dall’inizio in campo anche Marcucci ma, come detto, la sfida ha avuto davvero poche chance e, in una di queste, l’undici di Rizzolo è riuscita a passare e mantenere il vantaggio fino all’ultimo.

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Due e quattro ruote sotto l’albero. Un successo l’iniziativa promossa del vespa club Città di Castello

Due e quattro ruote sotto l’albero. Promossa a pieni voti l’iniziativa comune del vespa club città di castello e auto moto storiche AltoTevere, con in testa i presidenti, Giulio Landi e Giovanni Rossi che hanno omaggiato i bambini, accorsi in gran numero con i genitori in piazza Matteotti, di regalini natalizi.

I soci dei due club,in perfetta divisa da babbo Natale, hanno deliziato i tantissimi cittadini e partecipanti con una allegra sfilata dei loro gioielli. Una bella iniziativa comune che rinforza il sodalizio dei due club all’insegna della passione per i motori, le tradizioni e la solidarietà.

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Questa mattina, nonostante la temperatura sotto lo zero, si è svolta la terza edizione della Panbrulata

Questa mattina, nonostante la temperatura sotto lo zero, si è svolta la terza edizione della Panbrulata, pedalata di beneficenza patrocinata dal comune di Città di Castello, organizzata da Team Bikeland e Mtbisti Incalliti.


Circa un centinaio di ciclisti, in sella alla loro mtb, o, novità di questa edizione, alla bici gravel, si sono ritrovati dalle 8,30 nel piazzale antistante il Bikeland, per pedalare un percorso di 20km quasi tutto in fuoristrada, che li ha condotti fino alla “casina di Fraccano”, dove hanno potuto riscaldarsi con vin brûlé e dolci natalizi messi a disposizione dalla Asd Mtbisti Incalliti.


La quota di iscrizione/donazione, fissata in un minimo di 5€, è stata interamente devoluta al Comiato Daniele Chianelli, rappresentato da Sergio Scarscelli, al quale, a fine manifestazione sono stati consegnati i 750€ raccolti in questa edizione, che andranno a sostenere e finanziare dei progetti per la ricerca e il reparto di enco ematologia pediatrica dell’ospedale Silvestrini di Perugia.


A fine manifestazione, oltre al saluto ed al ringraziamento del consigliere comunale Monia Paradisi, tra i partecipanti sono stati estratti 5 fortunati, che sono stati premiati con un buono acquisto messo a disposizione da attività commerciali del territorio.

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Alla G.O Bufalini, Il presepe “metalmeccanico”: la natività fra i trucioli e pezzi in acciaio

Il presepe “metalmeccanico”: la natività fra i trucioli e pezzi in acciaio della tornitura in officina. Un presepe davvero originale che, nel rispetto della tradizione, lancia un messaggio contemporaneo su temi del lavoro, mestieri e conquiste sociali di stringente attualità. Lo hanno realizzato gli studenti del corso di meccanica nel laboratorio “officina” della Scuola di Arti e Mestieri “G.O. Bufalini” plurisecolare istituzione di formazione professionale autentico simbolo della laboriosità e creatività. Nel laboratorio dove si imparano ad utilizzare gli strumenti per la saldatura, tornitura e fresatura, i docenti, Patrizia Polcri, Francesco Fascella ed Alvaro Bianconi per una volta hanno impostato una lezione pratica di meccanica ispirata alla natività. In poche poche ore è venuta alla luce una vera e propria opera contemporanea con le statuine di Giuseppe, Maria, Gesù Bambino e poi il bue e l’asinello collocate in uno scenario “metallurgico” sopra i trucioli in acciaio, luccicanti ed alcuni pezzi della lavorazione a fare da contorno.

Uno dei banchi di lavoro del laboratorio di meccanica dunque fino al 6 gennaio prossimo sarà il palcoscenico inedito di un presepe che sta riscuotendo grande successo fra studenti, docenti e personale della scuola. “E’ stato un bel regalo di Natale che i docenti e studenti del corso di meccanica hanno voluto dedicare alla scuola e a coloro che verranno a vedere i nostri locali. Un bellissimo gesto di rispetto delle tradizioni che racchiude in sé un messaggio davvero significativolegato ai temi del lavoro, dei mestieri e dei diritti delle persone che riguarda tutti. Un mix di tradizione e innovazione, un’opera senza dubbio di pregio che racchiude l’essenza e la filosofia che da oltre 120 anni guidano la nostra scuola”, hanno dichiarato il Presidente dell’Asp, “G.O. Bufalini”, Giovanni Granci ed il direttore, Marco Menichetti, nel ringraziare a nome del Cda il gruppo di lavoro che lo ha realizzato con passione ed entusiasmo.

Un presepe, unico nel suo genere, che va ad aggiungersi agli oltre 180 in vetrina alla 23esima edizione della Mostra Internazionale di Arte Presepiale in corso di svolgimento fino al 6 gennaio nella Cripta inferiore della Cattedrale ed tanti altri in città nei luoghi più suggestivi e ricchi di storia e tradizione.

Da ricordare come dal 2017 la Bufalini è diventata un’ASP (Azienda di Servizi alla Persona) e, al contrario delle altre nel territorio italiano finalizzate soprattutto a scopi assistenziali, risulta essere l’unica con finalità di formazione professionale e di istruzione, oltre ad essere l’unica agenzia formativa di natura pubblica del Centro Italia. Questo permette alla Bufalini di rappresentare una certezza e un punto di riferimento sempre più importante per le aziende del territorio che fanno richiesta quotidianamente di personale qualificato in grado di entrare da subito nel mondo del lavoro
 
 
 
 
 
 
 
 

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Novello Bruscoli, cento anni di arte: tanto pubblico al vernissage della mostra

Dopo il Lascito Pillitu-Meroni, dopo il tributo a Gerardo Dottori nel 140°, la Event room della Pinacoteca comunale di Città di Castello conclude il suo primo anno di attività l’antologica “Remember. Novello Bruscoli. Cento anni di arte” nel centenario della nascita, inaugurata nei giorni scori nella Pinacoteca comunale.

Annunciata la donazione dell’opera con lo skyline di Città di Castello al Comune da parte della famiglia.

La mostra “Remember Novello Bruscoli” celebra i 100 anni dalla nascita e i 30 anni dalla morte dell’artista altotiberino, curata da Lorenzo Fiorucci, in collaborazione con la famiglia Bruscoli- Righetti, l’esposizione allestita nella Event room dell’Ala Nuova della Pinacoteca comunale, propone opere e filoni molto identitari dell’artista, che nella sua creatività multidimensionale, realizzò alcuni interventi pittorici all’interno di segnali stradali. Ora quella particolare e anche leggera forma di arte urbana è stata riproposta come un percorso dentro il giardino della Pinacoteca ed accompagna il visitatore dall’ingresso fino a la nuova dove si trova la mostra.

Luca Secondi, sindaco di Città di Castello e Michela Botteghi, assessore alla Cultura del comune di Città di Castello hanno sottolineato come l’impegno dell’Amministrazione sia particolarmente concentrato nella valorizzazione del paradigma del patrimonio culturale locale: il Rinascimento che hanno lasciato in eredità i Vitelli e la Contemporaneità, suggellata dai tre musei Burri, ma popolata da tante personalità che hanno lavorato e hanno nutrito un senso estetico e dell’arte molto tifernate. Da qui l’idea, insieme al critico Lorenzo Fiorucci, che ha curato anche questo terzo allestimento nell’Event room, di riscoprire il collezionismo tifernate e di valorizzare i principali artisti del Secondo Novecento, tra i quali Bruscoli svolge un ruolo sia attivo come autore di opere sia come promotore culturale, grazie alla Galleria il Pozzo”.

La storia di Novello Bruscoli, la sua storia come artista e animatore culturale, è stata ripercorsa dal curatore Lorenzo Fiorucci, che ha ricordato lo spirito di quei tempi, “molto esposti alla sperimentazione, alle avanguardie, con uno sguardo aperto sul mondo e la libertà espressiva, a volte anche parodistica e dissacratoria, ereditata dagli anni Cinquanta e Sessanta. Tra le pareti della Galleria il Pozzo a Palazzo Lignani Marchesani sono passati artisti come Picasso, Beyus, D’Orazio, testimoniati dai depliant degli eventi; ma Bruscoli era anche l’autore dell’acqua di San Florido e di altri divertimenti intellettuali, che hanno segnato un clima di opinione”. Non per ultimo Fiorucci ha sottolineato il valore artistico dell’attività di Novello Bruscoli, ancora pienamente evidente nel suo tratto che non sembra conoscere il segno del tempo.

All’inaugurazione sono intervenuti anche Marco Baldicchi, autore di un testo introduttivo sulla mostra, che ha ricordato l’attività di scouting e di condivisione a cui Bruscoli si dedicava nei confronti dei giovani amanti e studiosi di arte. Giuliano Giuman, artista che ha avuto un interessante connubio con Bruscoli, ha ripercorso la sua personalità e i numerosi interessi che li legavano, Lucia Masi, presidente dell’Associazione Architetti Alto Tevere, ha ricordato la mostra allestita nei confronti del precedente anniversario, soffermandosi sulla sua attività di animatore culturale e sull’importanza di riattivare un movimento culturale ed artistico dal basso.

Chi è Novello Bruscoli: nasce nel 1924 a San Giustino e viene considerato uno dei protagonisti della storia dell’arte umbra del secondo Novecento. Bruscoli è stato un personaggio eclettico, un gallerista, un opinionista, uno scrittore e un attore teatrale sempre disponibile al confronto, dimostrando come la sua arte vada oltre i luoghi in cui si è evoluta. Bruscoli nei primi anni di produzione artistica si dedica a una pittura figurativa, dando prova di un’ottima capacità nell’utilizzo del colore e del disegno. Importante fu la vicinanza con Alberto Burri, la collaborazione con il Gruppo di Spoleto e la partecipazione attiva nel movimento “Linea Umbria” appoggiato dalla galleria tifernate “Il Pozzo” e da quella spoletina “Plinio il Giovane”, che lo portano ad esplorare delle soluzioni pittoriche più complesse ed elaborate, ricche di contenuti ed accostamenti apparentemente inusuali, ma significativi per un animo consapevole e audace come quello di Bruscoli.

Pinacoteca comunale di Città di Castello. Ala Nuova

Remember. Novello Bruscoli, cento anni di arte

La mostra sarà aperta fino al 4 marzo 2024

Orario di visita: da martedì a domenica, 10-13/15-18

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Nell’ “Eden di Città di Castello” l’ “Adamo ed Eva” di Moira Lena Tassi

Un’opera unica, un Adamo ed Eva tra le piante secolari del meraviglioso parco botanico di Villa Montesca, ribattezzato da Moira Lena Tassi come “l’Eden di Città di Castello”.
Qui, tra le maestose piante secolari e l’atmosfera incantata di un parco che sembra sospeso nel tempo, si colloca la rappresentazione di Adamo ed Eva, una creazione che intreccia arte, natura e storia.
Il Parco di Villa Montesca che fu realizzato insieme alla Villa a partire dal 1885 è unico in Umbria per la quantità di piante e per il valore botanico: numerose sono le specie esotiche e mediterranee, introdotte nell’immenso giardino dal barone Leopoldo Franchetti insieme alla moglie Alice Hallgarten in seguito ai loro numerosi viaggi.
La nota artista tifernate che ora vive ed opera a Bologna, ha realizzato questo dipinto intitolandolo “Il Peccato Più Prelibato”: un olio su tela con foglia oro dalle dimensioni 120×100 cm. Ispirandosi al celebre affresco “Adamo ed Eva” di Raffaello Sanzio, custodito nelle stanze vaticane, Tassi ha sostituito il frutto proibito con il ricercatissimo tuber magnatum pico. Spiega l’artista: “Ho scelto di ispirarmi all’affresco di Raffaello per rendere omaggio ad uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, profondamente legato al nostro territorio, ma anche per giocare ironicamente con l’iconografia del peccato originale. Al posto del frutto proibito, il tartufo bianco diventa il simbolo del desiderio, del piacere, in una chiave del tutto nuova e legata alle nostre tradizioni” . Per realizzarlo ha scelto due modelli d’eccezione, il figlio Giacomo Gabrielli e la fidanzata Agnese Giorni. “La mia è una rilettura in chiave moderna, in cui Adamo ha il volto di mio figlio Giacomo, mentre Eva ha quello della sua fidanzata Agnese. Sono due bellissimi giovani innamorati di oggi che incarnano l’innocenza e il desiderio, proprio come i protagonisti del mito biblico”, conclude l’artista.
Il tartufo, nell’opera di Tassi è simbolo del proibito e del desiderato, e diventa il filo conduttore tra il mito biblico e la realtà contemporanea. Come Adamo ed Eva, anche oggi siamo attratti da ciò che ci tenta, da ciò che promette un piacere intenso, proprio come l’esperienza sensoriale unica offerta dal tartufo.
L’artista è anche una cercatrice di tartufo e suo nonno, Artemio Smacchia, classe 1900, fu il primo ad essere dichiarato con una targa di premiazione come “Veterano dei tartufai”, quasi mezzo secolo fa: nel corso della ‘Prima Mostra del Tartufo e dei prodotti del bosco’ di Città di Castello, nel 1980. All’interno della famiglia di Moira Lena Tassi, l’arte della “Cerca e Cavatura del Tartufo” è stata tramandata attraverso quattro generazioni. L’ultimo erede di questa antica tradizione è proprio Giacomo, il figlio ventiduenne dell’artista.

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Alex Borgo è un nuovo giocatore del Trestina

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Arriva anche il difensore tifernate Alex Borgo (nella foto) alla corte di Simone Calori. Il Trestina dunque piazza l’ultimo colpo del mercato di riparazione col centrale difensivo reduce dall’esperienza con la Flaminia e con un passato tra Sansepolcro, Orvietana e Lama. Figlio del tecnico tifernate Renato, Alex proprio oggi compie 26 anni (auguri!!) e domani è tra i convocati per la trasferta di Orvieto.

Il difensore era stato tra i migliori in campo nella gara del Casini fra Trestina e Flaminia, quindi il ds Santino Podrini e il dg Lorenzo Bambini hanno voluto chiudere l’operazione assicurandosi un elemento di sicuro affidamento.
Benvenuto Alex

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A Natale e Santo Stefano modifiche ai servizi di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” a Città di Castello, San Giustino, Citerna, Pietralunga e Montone

A Natale e Santo Stefano modifiche ai servizi di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” a Città di Castello, San Giustino, Citerna, Pietralunga e Montone

Sogepu ha concordato con gli assessorati all’Ambiente dei Comuni di Città di Castello, San Giustino, Citerna, Pietralunga e Montone alcune modifiche dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” programmati per la giornata di Natale, mercoledì 25 dicembre, e per Santo Stefano, giovedì 26 dicembre.

A Città di Castello la raccolta di carta e cartone prevista per mercoledì 25 dicembre nel centro storico sarà posticipata a giovedì 26 dicembre, giornata nella quale, pertanto, non verrà effettuato il ritiro del rifiuto non recuperabile che era programmato. Nella zona gialla (La Tina, Madonna del Latte, Montedoro, Meltina, Rignaldello, Pesci d’Oro, Casella) la raccolta di carta e cartone prevista per il giorno di Natale sarà posticipata a giovedì 26 dicembre, giorno nel quale, pertanto, non verrà ritirato l’umido-organico.

Nella zona nord (Titta, Badiali, Cerbara, Giove, Piosina e Lerchi) e nella zona rossa (Quartiere Ecologico, Riosecco, Zona “Polizia Stradale”, Graticole e Salaiolo) giovedì 26 dicembre non verrà effettuata la raccolta dell’umido-organico. Nella zona sud (Trestina, San Secondo, Croce di Castiglione, Promano, Cinquemiglia, Santa Lucia, Cornetto, Fabbrecce, Garavelle, San Maiano) la raccolta di carta e cartone del giorno di Natale sarà posticipata a giovedì 26 dicembre. Nella zona area vasta 1 (Bivio Canoscio, Bivio Lugnano, Badia Petroia, Ronti, Morra e Volterrano) non verrà effettuata la raccolta dell’umido-organico prevista per giovedì 26 dicembre.

Nelle zone rurali (Vingone, Mezzavia, Cugnano, Vignale, Montesca, Grumale, Userna, Vitellesca, Zoccolanti, San Martin d’Upò, Baucca, Laghi Spadi, Acquaia, San Martino di Castelvecchio) non subiranno modifiche i servizi di raccolta dell’umido-organico programmati per giovedì 26 dicembre. Nelle zone industriali (utenze non domestiche), il ritiro del rifiuto non recuperabile non verrà effettuato né il 25, né il 26 dicembre.
A San Giustino la raccolta della plastica programmata per il giorno di Natale sarà posticipata a giovedì 26 dicembre, giorno nel quale non verranno effettuati i servizi per il ritiro dell’umido-organico.


Nei comuni di Citerna e Pietralunga la raccolta di carta e cartone programmata per il 25 dicembre slitterà al 26 dicembre, giorno nel quale non verrà effettuato, quindi, il ritiro dell’umido-organico.
A Montone la raccolta del rifiuto non recuperabile programmata per il giorno di Natale sarà posticipata a sabato 28 dicembre e non subirà variazioni la raccolta dell’umido-organico.


Per informazioni sulla programmazione e lo svolgimento dei servizi, gli utenti potranno contattare Sogepu al numero verde 800.132152.

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“Gloria in excelsis e pace in terra!”, Giovedì 26 dicembre, chiesa di S. Maria delle Grazie, il 41° Concerto di Natale della Corale Marietta Alboni

lI 41° Concerto di Natale della Corale Marietta Alboni, un Natale di pace.Giovedì 26 dicembre, chiesa di S. Maria delle Grazie, ore 17,00“Gloria in excelsis e pace in terra!” E’ il messaggio natalizio per eccellenza, il più scontato…eppure ci trasmette il valore più profondo e piùautentico del Natale e mai come quest’anno l’Associazione Corale Marietta Alboni vuole proporre alla città un’occasione di riflessione su ciò che di più vero ci offre il Natale. Non il Natale delle palline luccicanti, delle luci scintillanti, delle strade addobbate a festa o delle vetrine illuminate, ma il Natale che invoca la pace e che grida ad ogni uomo che la si può conquistare accogliendola prima di tutto nel proprio cuore. Il Natale delle città buie illuminate dai colpi di mortaio, delle strade dove non risuonano i canti di festa, delle campagne assediate dal gelo dove i soldati muoiono per una guerra che non riescono a capire, delle chiese dove non si può celebrare perché la libertà è negata.


Un grido di pace è quello che si leva con le sonorità drammatiche e commoventi della Messa per la pace
“The armed man”, di Karl Jenkins, che ci evoca scenari di guerra ormai familiari come una visione a volo
d’uccello sopra la Striscia di Gaza o il Donbass, sopra i minareti di Aleppo o le cupole d’oro di Kiev.

La ascolteremo nella versione per ensemble cameristico del maestro Marcello Marini. Innalzeremo il nostrocanto di pace con la preghiera più rivoluzionaria di tutti i tempi, il Padre nostro, cantato prima in arabo, poi n aramaico, la lingua di Gesù, poi in latino con lo struggente Pater Noster di Dan Forrest opera del 2020 dedicata a Papa Francesco. Proseguiremo con un “Canto di lode”, con estratti dalla Cantata sinfonica Lobgesang di Felix Mendelssohn Bartholdy, un inno alla luce in un tempo di buio. Tuttavia non è importante che ci sia la Corale Marietta Alboni, non è importante che ci siano le ragazze del Coro “Nuove Note” diretto da Anna Marini, non è importante che potremo ascoltare ancora i solisti dell’Alboni, che saranno con noi Fulvio Falleri al sax, Andrea Biagini con il flauto, Simone Vagnarelli e Vincenzo Pierotti con le trombe, Mauro
Morini e Giovanni Comanducci ai tromboni, Riccardo Bigotti e Daniele Fiorucci alle percussioni, Simone
Nocchi al pianoforte e l’amico di sempre Angelo Silvio Rosati all’organo…no tutto può passare in secondo
piano! Il Natale che ci propone la Corale Marietta Alboni non è solo musica, è anelito di speranza, soffio di fiducia, sussurro d’amore, una possibile via per la pace che siamo tutti invitati a percorrere.

Il 41° Concerto di Natale, giovedì 26 dicembre, nella chiesa della Madonna delle Grazie alle ore 17,00 sarà tutto questo, sarà un’occasione importante per vivere lo spirito più autentico del Natale, nella speranza che le palline luccicanti, le luci scintillanti, i bambini chiassosi, le vetrine illuminate possano tornare nelle strade pacificate di Gaza e di Kiev, del Donbass e di Aleppo, di Damasco e di Cherson. Il 41° Concerto di Natale ha luogo con il Patrocinio del Comune di Città di Castello.

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Città di Castello, Mancini e Baglioni (Lega): “Troppi furti e atti vandalici: serve più sicurezza. Il Comune accolga le nostre proposte”

“Come riportato anche da stampa e televisioni locali, da diverse settimane in tutto il territorio tifernate si consumano con sempre maggior frequenza furti, razzie e atti vandalici, sia in abitazioni private che in luoghi pubblici. Una situazione grave, che sta destando grandi preoccupazioni tra i cittadini e che merita l’attenzione immediata delle istituzioni, chiamate a tutelare la sicurezza nelle nostre città. Le Forze dell’Ordine e la Polizia Municipale sono già abbondantemente impiegate in altre azioni di pattugliamento e di contrasto della criminalità in tutto il territorio, quindi è opportuno che si valutino soluzioni alternative. Come Lega intendiamo presentare una mozione in Consiglio Comunale per chiedere l’impegno dell’amministrazione a coinvolgere, come accade anche in altre città italiane tra cui Genova, Firenze e Arezzo, associazioni volontarie di cittadini-osservatori non armati che possano collaborare in attività di informazione alle Forze di Polizia.

Chiederemo anche di avviare rapidi contatti con le agenzie competenti per l’installazione di telecamere a circuito chiuso nelle zone maggiormente interessate da furti. Riteniamo opportuno che il Comune sia promotore di un incontro con i rappresentanti delle proloco dei quartieri e delle frazioni per valutare le possibili strategie di prevenzione e intervento, e che si stabilisca una ‘Consulta permanente per la Sicurezza’, quale organismo a costo zero e itinerante, che si riunisca nelle frazioni e su tutto il territorio comunale, costituita da rappresentanti delle istituzioni, dei cittadini, e che veda anche il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine. La sicurezza dei cittadini per la Lega è una priorità assoluta che dovrebbe essere condivisa al di là di ogni schieramento politico, pertanto auspichiamo che il nostro atto venga approvato all’unanimità e che insieme possiamo agire concretamente per migliorare la vita dei nostri concittadini”.

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Città di Castello riscopre un nuovo Signorelli. Restaurata La ‘Pala di Santa Cecilia, tolti i dubbi sulla sua autenticità

Un nuovo Signorelli: il restauro integrale della Pala di Santa Cecilia della Pinacoteca comunale di Città di Castello rivela la mano prevalente di Luca Signorelli. L’intervento, che ha messo in luce l’attribuzione, finanziato dall’Università E Campus tramite Art Bonus. Fu destinata al Louvre, per volere del primo direttore Vivant Denon, uomo di fiducia di Napoleone, e solo le sue dimensioni (due metri per tre) ne impedirono la partenza.

La predella fu invece ritrovata nel 1945 fra i capolavori destinati al museo immaginario di Hitler. È la cosiddetta ‘Pala di Santa Cecilia’ della Pinacoteca comunale di Città di Castello, gemma offuscata dalla patina del tempo, da forti traumi e da pesanti ridipinture, che avevano portato i critici a ritenerla in modo generico un’opera di scuola signorelliana. L’attribuzione sarà significativamente rivista sabato 28 dicembre 2024 in occasione della presentazione del restauro integrale della pala, nella pinacoteca cinquecentesca di Città di Castello, alla presenza di Tom Henry, Professore Emerito di Kent University e massimo esperto di Luca Signorelli, che ufficialmente proporrà la nuova autografia “Luca Signorelli e Bottega”.

L’intervento, reso possibile da Università Ecampus tramite Art Bonus, su ideazione del ricercatore Giuseppe Sterparelli, è stato condotto da Paolo Pettinari sulla pellicola pittorica, Marco Santi sul supporto ligneo e Francesca Rosi nelle indagini scientifiche, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Un restauro multidisciplinare che ha coinvolto anche CNR e Università di Perugia e che si è rivelato determinate per la definitiva attribuzione al pittore rinascimentale, sconfessando quanto scritto nel 1923 da Mario Salmi, il quale aveva associato l’opera ad un mediocre pittore eugubino, tale Pietro Baldinacci, influenzando gran parte della critica successiva.

Oggi la pulitura rende invece limpida la lettura, così come l’azzurro del cielo riemerso letteralmente dalla coltre opaca dello sfondo; Santa Cecilia ha riacceso il suo sguardo, lontanissimo dai tratti dimessi che la ricoprivano, ed è stato recuperato il San Francesco, le cui stimmate erano segnate da un vero squarcio sul supporto ligneo. La Vergine ha ritrovato il tipico manto blu notte delle Madonne di Signorelli, senza le calzature posticce che le erano state aggiunte, mentre il Bambino è all’aspetto originario, libero dalle giustapposizioni tarde. Il suggello di questa storica operazione si coglie invece nel lembo della veste di Santa Caterina, dove riaffiora fascinosamente una firma nascosta con il nome del pittore (‘LV-CA’) e l’anno di esecuzione, ovvero il 1516.

Un’intuizione che ebbe dieci anni fa lo studioso umbro Raffaele Caracciolo, ma che solo ora, con l’analisi dei materiali utilizzati, viene confermata. La Pala di Santa Cecilia, nella pinacoteca tifernate dal 1912 è dunque un’opera ritrovata, specchio della feconda stagione di Luca Signorelli a Città di Castello, dove esordì, come allievo di Piero della Francesca, e dove perfezionò, all’ombra della famiglia Vitelli, la “bizzarra e capricciosa invenzione” che gli ascrisse Giorgio Vasari.

Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, e Michela Botteghi, assessore alla Cultura “Abbiamo l’onore di restituire ai contemporanei un’opera di pregiatissima fattura, imponente per tecnica e per dimensioni, in cui lo stile e la maestria di Signorelli sono apprezzabili sia nell’insieme che in particolari di rara bellezza. Erano secoli che la pala di Santa Cecilia aveva perso il suo aspetto originale. Oggi possiamo vederla come appariva ai nostri concittadini del Cinquecento: un privilegio che non accade spesso e per il quale ringraziamo l’Università E Campus, che ha finanziato il progetto di restauro.

Città di Castello è una città che nel corso del tempo deve molto al mecenatismo grazie al quale ospitiamo nei nostri musei opere di Signorelli e Raffaello, De Chirico, Pistoletto. È importante che questo proficuo rapporto tra pubblico e privato per la valorizzazione dei beni culturali continui anche in futuro. Per oltre un anno tante persone hanno lavorato quasi quotidianamente per il recupero della Pala di Santa Cecilia: ringraziamo Tom Henry che ha visto l’impronta di Signorelli nascosta dietro i segni del tempo, la Soprintendenza Archeologia, Beni culturali e Paesaggio, che ha seguito il restauro in modo continuativo, e il restauratore Paolo Pettinari. Il cantiere del restauro allestito in Pinacoteca ha consentito di seguire in tempo reale il difficile e delicato processo di disvelamento, attraverso i complessi atti critici che hanno permesso di riportare la pala al suo splendore originario e di condividere il percorso con i visitatori, le scuole e la cittadinanza”.

Tom Henry (Kent University, autore ‘The life and art of Luca Signorelli’ (Yale, 2012, ed. italiana Petruzzi, 2014): “Esistono molti modi di celebrare un artista e solitamente i restauri oltre alle mostre sono gli strumenti migliori. Questo intervento permette di valorizzare non solo la Pala di Santa Cecilia, ma anche di ridare la giusta attenzione alla tarda attività di Luca Signorelli, che si rivela cruciale per capirne veramente il percorso e la storia. E il lavoro di Signorelli a Città di Castello riveste un ruolo di primaria importanza, anche per la formazione del giovane Raffaello”.

Francesco Pietro Polidori (Università Ecampus, mecenate dell’operazione tramite Art Bonus): “La nostra Università, come naturale sede di promozione del sapere, si è subito prestata a questa operazione, valevole anche sotto il profilo dell’attrazione turistica del territorio. In questo senso abbiamo seguito idealmente l’esempio di un nostro illustre concittadino, Alberto Burri, che rese possibile il restauro degli affreschi di Luca Signorelli a Morra, nel nostro comprensorio, esattamente cinquant’anni fa.”

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