Un’aiuola sempreverde in piazza dell’Archeologia: è questo l’ultimo service realizzato dall’ Inner Wheel Club di Città di Castello sotto la presidenza di Simona Falleri Niccolini, che nei giorni scorsi è stato inaugurato alla presenza del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta. “L’iniziativa dell’Inner Wheel è un bellissimo segnale di partecipazione della comunità tifernate al progetto di riqualificazione di un’area molto importante del centro storico e ci riempie di soddisfazione”, ha dichiarato il primo cittadino, nel ringraziare la presidente Falleri Niccolini, insieme ad Alessandra Gasperini Colcelli, past president del club e del consiglio nazionale, e Adele Lanzuolo, attuale vice presidente del sodalizio tifernate. “Piazza dell’Archeologia è ormai compiuta, con un recupero urbanistico estremamente significativo e incisivo, che inaugureremo a giugno e di cui il gesto di un’associazione così rilevante per la vita pubblica cittadina sarà sicuro valore aggiunto”, ha sottolineato Bacchetta. “Abbiamo pensato che dare un’area verde a questa importante piazza fosse un modo per abbellire ulteriormente un luogo prezioso del nostro centro storico, che si trova tra il cuore antico del municipio romano e l’ingresso restaurato di Palazzo Vitelli alla Cannoniera”, ha spiegato la presidente Falleri Niccolini. L’aiuola, nella quale sono state messe a dimora piante di Viburno, guarda idealmente proprio verso la dimora rinascimentale sede della Pinacoteca comunale, con la facciata del Vasari e il giardino all’italiana, e si trova a pochi metri dai reperti di epoca romana rinvenuti nell’area. “Il club ha così inteso contribuire al service nazionale intitolato ‘Protezione dell’ambiente’, finalizzato alla tutela delle risorse naturalistiche e alla promozione della qualità della vita, ma ancora di più ha voluto inserirsi nel tessuto sociale di Città di Castello, rispondendo all’esigenza di valorizzarne al massimo le sue bellezze”, ha aggiunto la presidente dell’Inner Wheel tifernate.
Interruzione servizio idrico San Giustino, i dettagli delle zone interessate
UMBRA ACQUE S.p.A., informa la clientela interessata che a causa di lavori di manutenzione straordinaria sulla rete idrica di distribuzione:
mercoledì 21 Aprile 2021
dalle ore 08:00 alle ore 14:00
verrà sospesa l’erogazione idrica nelle seguenti vie della frazione di Lama comune di San Giustino:
- Via Carlo Marx;
- Via XXV Aprile;
- Via della Pace;
- Via Don Carlo Gnocchi;
- Via Francesco Tifernate;
- Via Giacomo Matteotti;
- Via Alcide De Gasperi;
- Via Palmiro Togliatti;
- Via Nuova;
- Via Don Giovanni Minzoni;
- Via del Fondaccio;
- Via dei Paltelli;
- Via Domenico Bastianoni;
- Via Martin Luther King;
- Via Sacco;
- Via Vanzetti;
- Via Andrea Costa;
- Via Eugenio Curiel;
- Via Claudio Treves;
- Via Giuseppe di Vittorio;
- Via Fratelli Rosselli;
- Via Fratelli Cervi;
- Via Siro Bernabò;
- Via Salvatore Allende;
- Via Giuseppe Ungaretti.
Si ricorda inoltre che al momento del ripristino del servizio, l’acqua potrebbe essere caratterizzata da piccoli fenomeni di torbidità o di opalescenza. In tal caso sarà sufficiente farla scorrere per breve tempo per eliminare l’inconveniente.
L’Azienda resta comunque a disposizione per le dovute informazioni o richiesta di interventi urgenti attraverso il proprio ufficio di pronto intervento 24 ore su 24 al seguente numero verde: 800 250 445
Operatori di quartiere: la mozione del Gruppo Misto sarà discussa in commissione
Sarà discussa in commissione la mozione del Gruppo Misto di Città di Castello in cui si chiede di reperire operatori che assicurino controlli per il Covid-19 e servizi di prossimità ai cittadini in quarantena. E’ l’obiettivo della mozione presentata nella seduta di lunedì 12 aprile 2021 e proposta dal Gruppo Misto, capogruppo Marco Gasperi e dal consigliere Marcello Rigucci, che chiede alla massima assise cittadina di impegnare il sindaco Luciano Bacchetta e la giunta a “verificare la fattibilità dell’iniziativa” e a fare in modo che i Servizi Sociali la Protezione Civile del Comune compongano, nel rispetto dei criteri di ammissibilità, un elenco delle associazioni cui aderire e con cui operare nel quartiere di assegnazione, prevedendo “un impegno economico” in favore dei sodalizi coinvolti.
Nel far presente come “la situazione pandemica porti ad una reclusione forzata del soggetto infettato o in stato di controllo preventivo”, Rigucci sostiene che, “prevedendo uno o più operatori sanitari incaricati di verificare e certificare lo stato giornaliero e il fabbisogno della persona”, i soggetti in isolamento “potrebbero fruire di tale servizio per il disbrigo delle normali attività quotidiane, come l’incasso della pensione, l’acquisto di generi alimentari, gli atti burocratici, l’aiuto nel contesto domiciliare”. “Nonostante gli sforzi già in essere dell’amministrazione ASL e del Comune per contrastare tali problematiche, appare comunque importante sviluppare un’ulteriore rete di prossimità di operatori sanitari di quartiere, con assistenza per più utenti, sotto la direzione e la certificazione della Protezione Civile Coc; nel nostro territorio un numero importante di associazioni che hanno dottori ed infermieri nel loro staff, aventi i criteri di ammissibilità ad operare come operatori sanitari per il controllo e del fabbisogno familiare”.
Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici di Città di Castello, ha concordato, proponendo di modificare la qualifica della figura individuata, preferendo “operatore sociale, facendo ricorso al volontariato. E’ un mio sogno creare la figura dell’infermiere di quartiere, previsto anche dal Decreto Rilancio, che dove applicato, ha determinato una caduta degli accessi al Pronto Soccorso. Annuncio voto positivo”. Tiziana Croci, consigliere del PSI, ha detto che “L’infermiere di quartiere, di comunità o di famiglia si andrà ad affiancare al medico di famiglia. Presto sarà inserito nella nostra realtà. Abbiamo tanto volontariato che ha raccolto anche nell’emergenza il testimone e si è adoperato sia nelle associazioni che nella Protezione civile”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha detto: “L’idea è giusta ma parziale perché legata all’emergenza. In realtà criticità ci sono sempre. Non abbiamo bisogno dell’infermiere di quartiere ma di solidarietà di vicinato.
La pandemia è il megafono di un mondo malato e inascoltato. Gli anziani in difficoltà esistevano anche prima così come le persone sole, i disabili e le loro famiglie. Il terzo settore è no profit e non può essere profit e si può fare anche al di fuori di un’associazione”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha detto: “Il mondo dell’associazionismo non è più quello di una volta. Devo procedere a tanti adempimenti dal punto di vista legale ed assicurativo. A Città di Castello ci sono tantissime associazioni ed altrettanti presidenti, forse bisogna ripensare il modo in cui si fa volontariato”. Luciana Bassini, assessore alle Politiche sociali, ha detto: “L’operatore sanitario è una figura poco chiara ma abbiamo comunque portato a termine tantissime attività, che ci sono anche fuori dall’emergenza e che coinvolgono tutte le associazioni coordinate dal COC, il Centro operativo comunale. 159 consegne a domicilio, numeri altissimi per beni di prima necessità in collaborazione con la Polizia di Stato, in tutto 780 prestazioni circa.
Stiamo svolgendo una campagna di tracciamento con i test. Il territorio è protetto. Incontriamo i volontari una volta alla settimana”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “La mozione parla chiaro, la Protezione civile è in capo al comune che coordina le attività. C’è tanto volontariato con un passato nella sanità che è impegnata nel volontariato. Questa mozione si ispira all’operatore di quartiere di Zucchini, andiamo avanti insieme ad Asl e alla Protezione civile”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto: “Mozione suggestiva ma che va concordata con Asl. E’ meritevole di approfondimento la strutturazione di una rete di operatori sociali di quartiere in commissione insieme con i rappresentanti del distretto sanitario”. L’assessore Bassini si è detta d’accordo con il sindaco: “Dobbiamo trovare un altro nome”. Zucchini: “Se modifichiamo con operatore sociale non c’è bisogno di estendere alla ASL, se poi volete aggiungere attività di vicinato, o di prossimità va bene. Soprattutto a vantaggio della frazioni ma non ci sovrapponiamo a chi già esiste”. Luigi Bartolini, consigliere dei Civici di Città di Castello, ha detto : “Approfondiamo in commissione”.
Gasperi ha ribadito: “Noi chiediamo un voto sulla verifica di fattibilità, non vogliamo né istituire ora un’albo, sovrapporci né usurpare nessuno. Il nome non è importante è importante l’idea. Vi chiediamo il voto su questo stasera, oppure va bene in commissione”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha chiesto un passaggio in commissione per mettere a fuoco “una figura che potrebbe essere molto importante e che altrimenti potrebbe arenarsi nelle difficoltà di definizione”. Zucchini ha ribadito necessità di modificare “denominazione”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto: “verifichiamo in commissione con le altre parti interessate”.
Covid-19 a Città di Castello Bacchetta: “Ieri cinque nuovi positivi e 11 guariti, tendenza della pandemia consolidata: in un mese e mezzo più che dimezzati i tifernati contagiati”
“Ieri a Città di Castello si sono registrati cinque nuovi casi di positività al Covid-19 e unidici casi di guarigione”. Lo ha reso noto stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, rimarcando come “la tendenza di un numero di guarigioni molto più alto dei nuovi contagi sia consolidata e sia rispecchiata dalla drastica diminuzione della diffusione del Covid-19 nel nostro territorio comunale, visto che oggi ci attestiamo attorno ai 200 tifernati positivi, mentre circa un mese e mezzo fa eravamo a mezzo migliaio”.
“E’ comunque sempre necessario tenere la guardia alta rispetto a una circolazione del Coronavirus che non si è arrestata”, ha ammonito il primo cittadino nel dare notizia di “un nuovo decesso” e nell’esprimere ai familiari “le più sentite condoglianze”. “Purtroppo nella seconda ondata il tasso di mortalità è stato più consistente rispetto alla prima e questo dispiace veramente molto”, ha osservato Bacchetta. “Una notizia molto positiva è l’avvio della campagna di tracciamento della popolazione di Città di Castello attraverso test sierologici rapidi gratuiti forniti dalla Regione”, ha detto Bacchetta, insieme all’assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini, che ha ringraziato per “l’impegno particolare sul versante dell’emergenza da Covid-19”. “I test saranno effettuati fino al 30 aprile, nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì, dalle ore 14.00 alle ore 16.00 presso la sede del Comitato Locale di Città di Castello della Croce Rossa Italiana in via Luigi Angelini alla Cittadella dell’Emergenza”, hanno sottolineato Bacchetta e Bassini, puntualizzando che “sono rivolti a tutta la cittadinanza, con esclusione dei minorenni, dei vaccinati e di coloro che hanno già contratto il virus”.
“Per la prenotazione basta chiamare il numero unico del Comune di Città di Castello 075/9002686, lasciando i propri dati”, hanno aggiunto sindaco e assessore, evidenziando come ci sia stata “subito un’adesione importante da parte della cittadinanza”. “Ringraziamo molto il presidente regionale della Croce Rossa Italiana Paolo Scura e il presidente del comitato tifernate Francesco Serafini”, hanno detto Bacchetta e Bassini, invitando i tifernati a partecipare allo screening, “che è fondamentale per valutare la situazione complessiva della pandemia nella nostra città”. “L’unica nota dolente purtroppo – ha ribadito in conclusione il sindaco Bacchetta – sono i vaccini, il cui numero continua a essere insufficiente, mentre è fondamentale sviluppare al massimo la campagna di vaccinazione di massa nella popolazione residente, oltre le persone più anziane e i soggetti fragili”.
Pallavolo serie B/M: ERM Group San Giustino, l’impegno casalingo con Bellaria chiude le gare interne della prima fase
La ErmGroup San Giustino torna in campo dopo 18 giorni per l’ultimo piccolo “tour de force” nel girone F2 del campionato di Serie B maschile. Domenica 18 aprile, all’orario canonico delle 17.30, l’ultimo impegno casalingo contro la Romagna Banca Bellaria, che poi i biancazzurri affronteranno in terra romagnola mercoledì 28 nella partita conclusiva; in mezzo a queste due gare, il recupero di Città di Castello contro la Job Italia, che si disputerà – ora è ufficiale – alle 20.30 di giovedì 22 al Pala Ioan.
Sotto con il Bellaria, dunque, unica avversaria contro la quale finora le rispettive strade non si erano incrociate; gli ospiti hanno posto fine alla lunga pausa forzata recuperando gli impegni contro Montesi Pesaro e Italchimici Foligno: sconfitta – la prima stagionale – contro i primi e riscatto immediato contro i secondi, grazie in primis ai 30 punti dell’opposto Federico Morichelli, ma con in evidenza anche lo schiacciatore Joshua Kessler e il centrale Lorenzo Tosi Brandi. Tutte buone individualità che, assieme al resto del gruppo, dovranno ora realizzare l’obiettivo di portare la squadra ai play-off. Un Bellaria motivato a dovere, alla pari della ErmGroup, che vuole chiudere la prima fase con un percorso netto a livello sia di punti che di set, obiettivo che nelle sette gare finora consegnate all’archivio è stato centrato in pieno.
E questa dote si rivelerà preziosa nella seconda parte dell’annata, durante la fase nazionale dei play-off che varranno la promozione in A3. Inutile pertanto ricordare che Conti e compagni siano smaniosi di rimettere piede nel taraflex del palasport amico per ribadire di essere la prima forza del lotto e lo faranno con il 6+1 di base che coach Moretti ha potuto di nuovo schierare lo scorso 31 marzo al “Paternesi” di Foligno: Alessio Sitti in regia, Leonardo Puliti opposto, Mirko Miscione e Giulio Cesaroni al centro, Rinaldo Conti e Filippo Agostini a lato e Leonardo Di Renzo libero. Una coppia mista è stata designata per la direzione del match: primo arbitro è Martin Polenta di Ancona e secondo arbitro Eleonora Candeloro di Pescara. Come sempre, gli sportivi potranno seguire la diretta della partita sulla pagina Facebook della Pallavolo San Giustino.
Galmacci e Spatoloni (Lega Umbertide):”Dall’Amministrazione Carizia un bilancio solido che ha il nostro granitico sostegno”

“La Lega ha votato in maniera granitica e responsabile il bilancio di previsione 2021-2023. Nelle scelte fatte dal nostro sindaco Luca Carizia e dall’amministrazione da lui guidata è stata dimostrata grande responsabilità nel governo della città e per questo abbiamo dato il nostro massimo sostegno alla loro azione in un momento così difficile”. Ad affermarlo sono il segretario della Lega Umbertide, Vittorio Galmacci e il capogruppo in Consiglio Comunale, Ettore Spatoloni.
“Come Lega – continuano Galmacci e Spatoloni – all’unanimità abbiamo sostenuto ed avallato il lavoro del sindaco e dell’intera giunta sul bilancio previsionale 2021-2023 e ci preme sottolineare la coesione e la compattezza della maggioranza tutta.
C’è chi pensa di far commissariare il proprio Comune e di usare argomenti solo per strumentalizzare. Un esempio su tutti? L’opposizione, ieri in consiglio comunale, ha votato no alla costruzione del nuovo asilo nido comunale per il quale l’Amministrazione ha previsto una compartecipazione di 400mila euro.
Il voto contrario di Pd, Umbertide Cambia e Movimento 5 Stelle ha mostrato ancora una volta il loro vero volto: strumentalizzare tutto per fare polemica e una volta messi davanti a scelte responsabili per la comunità tirarsi indietro”
La diocesi tifernate cede, in comodato d’uso gratuito, la Chiesa di San Zeno a Petrelle, al comitato Capev
Il Comitato CAPEV, Comitato Ambiente Petrelle e Valminima, è lieto di annunciare di aver ricevuto in comodato d’uso gratuito dalla Diocesi di Città di Castello, la Chiesa di San Zeno in località Petrelle, con l’annessa canonica e con gli spazi esterni. Il giorno 18 Aprile alle ore 17 verrà celebrata dal Vescovo della Diocesi di Città di Castello una Messa inaugurale alla quale sono state invitate le rappresentanze del comune, a partire dal Sindaco Luciano Bacchetta e dal Vice Sindaco e i Consiglieri Comunali, e tutti i cittadini di Petrelle e zone circostanti.
L’evento è stato organizzato dallo stesso Comitato che in questi mesi si è impegnato, su base di volontariato da parte dei vari membri a riportare in vita un luogo di importanza non solo religiosa ma anche storica, simbolo della Valle del torrente Minima e delle sue tradizioni.
La Chiesa di San Zeno, risalente al 1300, era infatti stata restaurata nel 2000 ma con il tempo era stata abbandonata, in assenza di impegno ed energie per mantenerla aperta alla comunità.
Il Comitato ha voluto occuparsi del ripristino di questo luogo, per contrastare il senso di isolamento e di frammentazione della comunità eterogenea di questa valle. Una comunità formata dai cittadini di Petrelle e dai tanti stranieri che hanno scelto di venire a ripopolare questa zona del Comune di Città di Castello. Tutti abbiamo sofferto dell’isolamento causato da un evento senza precedenti come la pandemia da Covid 19.
Crediamo che il ripristino di questo luogo storico e religioso, un tempo il vero centro della vita comunitaria e religiosa della Valle, possa rinsaldare i legami di comunità, attorno alla bellezza di un contesto ambientale e storico, votato all’accoglienza e al turismo, come tanti luoghi della verde Umbria.
La Messa verrà celebrata nel rispetto delle regole imposte dalla pandemia.
Motocross: 4piloti tifernati del Motoclub “E.Baglioni” capitanati dal pluridecorato Mauro Morvidoni, “Ramarro”, domani e domenica 18 Aprile ai nastri di partenza della prima edizione “Euro vintage motocross cup”
“Veterani” del cross. Ci saranno anche quattro tifernati ed un pilota di Castiglion del Lago, domani e domenica 18 Aprile ai nastri di partenza della prima edizione “Euro vintage motocross cup”, il campionato europeo riservato alle moto d’epoca in programma nel “leggendario” circuito “Mottaccio del Balmone” a Maggiora, in provincia di Novara. La delegazione tifernate del Motoclub “E. Biaglioni”, capitanata dal pluridecorato, Mauro Morvidoni, “Ramarro”( nel 2019 Campione Regionale Umbro-Marchigiano” nella Categoria Cross “Moto d’Epoca” in sella alla sua Maico 440) con la Suzuki 400 del 1976, Dino Perioli su Ktm 125 del ’76, Paolo Fiorucci su Villa 360 del ’76 ed Elio Petricci su Beta 250 del ’80.
Assieme a loro anche il pilota di Castiglion del Lago, Ivo Lasagna su Honda 250 del ’93. Nello storico circuito di Maggiora che può essere definito a pieno diritto il tempio del motocross, nel corso degli anni si sono dati battaglia i più forti e vincenti piloti della storia di questo sport. La prestigiosa storia motoristica di Maggiora ha radici lontane; nella stessa area d’interesse odierna, un gruppo di appassionati ha dato vita ad uno dei primi circuiti di Motocross in Europa nel 1958.
Gia’ a partire dagli anni 60’ l’impianto e’ conosciuto a livello nazionale ed internazionale, ma e’ dalla prima meta’ degli anni 70’ che si raggiunge la consacrazione a livello mondiale attraverso l’organizzazione del primo Motocross delle Nazioni (manifestazione di riferimento per questo sport) e di svariati Gran Premi.
“Il motocross a Città di Castello ha una lunga e importante tradizione sportiva e la partecipazione di una nutrita e qualificata delegazione tifernate capitanata da Mauro Morvidoni, Ramarro per gli amici e per tutto l’ambiente sportivo, al prestigioso evento nel leggendario circuito di Maggiora, testimonia ancora una volta il talento e la passione che anima tutti coloro che nella nostra città praticano da decenni questa difficile e affascinante disciplina”.
L’assessore allo Sport, Massimo Massetti, esprime la soddisfazione dell’amministrazione comunale per questa trasferta in terra piemontese dei piloti tifernati e rinnova le più sentite congratulazioni a tutto lo staff dirigenziale del Motoclub “E.Baglioni”.
La Provincia di Perugia aderisce alla “Settimana Civica”. Bacchetta: “Ringrazio la Presidente Casellati. Abbiamo bisogno di credere e investire sui nostri giovani cittadini”
Perugia, 16 aprile 2021
Prenderà il via il 19 aprile la “Settimana Civica” che culminerà il 25 aprile, anniversario della Liberazione.
“Mai come oggi è necessario garantire ai giovani un’istruzione che li renda cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri e che offra loro una preparazione volta alla riscoperta dei valori della partecipazione, del senso di comunità e di rispetto, veri fondamenti della nostra democrazia.
Per questo il mio sostegno al vostro progetto è convinto e sincero”. E’ questo il messaggio della Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati indirizzato all’iniziativa.
“Ringrazio la Presidente Casellati per le parole di apprezzamento che ha dedicato alla “Settimana Civica” che abbiamo voluto organizzare nella settimana del 25 aprile – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta – Grazie allo sforzo congiunto con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, dal 19 al 25 aprile, centinaia di scuole ed Enti Locali di tutte le regioni italiane daranno un nuovo impulso all’educazione civica e alla formazione delle nuove generazioni.
Abbiamo bisogno di credere e investire sui nostri giovani – conclude Bacchetta, perché diventino sempre più consapevoli, responsabili e capaci di affrontare assieme le grandi sfide dei nostri giorni”.
La “Settimana Civica” sarà quindi inaugurata lunedì 19 aprile 2021 dall’Assemblea Grande dell’Educazione Civica che si terrà dalle ore 9.30 alle 12 via Zoom con la partecipazione del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni, della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria Antonella Iunti e del Custode del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi fra Marco Moroni.
Interverranno inoltre Simona Sala, Direttrice di Radio 1 Rai e Giornale Radio Rai e Giuseppe Giulietti, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Per seguire i lavori dell’Assemblea Grande di lunedì 19 aprile basta collegarsi via YouTube all’indirizzo: https://youtu.be/uBcXpPKkMV4
Dall’argentina e dall’Europa studenti e appassionati hanno visitato online il museo Malakos di Città di Castello, la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa
Il Museo Malakos ha ripreso le sue attività di laboratorio grazie al sostegno del Comune di Città di Castello. Sono state infatti finanziate 38 attività laboratoriali per le scuole del comprensorio, per primarie e secondarie da svolgersi tramite la nuova “Labo Car”. Il laboratorio mobile di Malakos è entrato a scuola per la prima volta il 9 aprile e proseguirà fino a giugno. Le classi potranno avvalersi del supporto scientifico dei divulgatori di Malakos e delle strumentazioni, come i microscopi, da utilizzare nei giardini scolastici all’aperto e godere di un’attività didattica di laboratorio pratica, in tutta sicurezza. Altri eventi. Si è concluso il 9 aprile il ciclo di interviste del Museo Malakos “Esploratori in diretta” nell’ambito dell’omonimo progetto. In una prima fase un contest fotografico per bambini ha dato il via al progetto per poi proseguire con eventi online in diretta per adulti. Un servizio culturale al servizio di tutti e completamente gratuito per entrare in contatto con ricercatori, esploratori e imprenditori di nuova generazione che esplorano nuove possibilità ambientali e sostenibili.
Il Museo è su Google Arts and Culture ed è possibile fruire di foto ad alta risoluzione per esaminare alcuni reperti della collezione. A breve nuovi contatti con Google porteranno molte novità in proposito. Nel frattempo il museo è stato teatro di visite animate on line effettuate anche da paesi lontani come l’Argentina da parte degli alunni della Scuola E. De Amicis di Rosario. Entusiasti della visita e della straordinaria competenza del Professor Gianluigi Bini e dei suoi collaboratori Debora Nucci, in particolare, responsabile Divulgazione Scientifica hanno reagito positivamente e replicato la visita con tutte le classi. Un’altra possibilità per fruire del museo in remoto è prenotare i laboratori e le visite guidate con kit interattivo; un modo per fare didattica nelle scuole a distanza, ma usufruire comunque di un laboratorio pratico vero e proprio. Anche le famiglie possono richiede questa particolare attività da fare comodamente a casa per un pomeriggio alternativo. Il museo è chiuso, ma non fermo.
“Stiamo allestendo nuove sale – precisano i responsabili – di cui vi riveleremo i dettagli alla riapertura con una nuova inaugurazione. Si parlerà di etnologia e antropologia legate alla conchiglia con reperti anche molto rari. Sono in corso inoltre lavori di miglioramento per la fruizione museale e laboratoriale. Inoltre stiamo lavorando assiduamente al progetto RIM per sfruttare al massimo la potenzialità dei kit informatici creare punti di interesse lungo il percorso espositivo”. E’ la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa, con circa 600mila esemplari catalogati. Il museo presso Villa Cappelletti è il frutto del lavoro decennale del biologo Gianluigi Bini, fiorentino di nascita ma tifernate d’adozione, che ha raccolto e studiato circa 15mila specie diverse, provenienti da ogni angolo del mondo, dal Polo Nord al Mare Adriatico.
Il Museo. Malakos, a piano terra di Villa Capelletti, nel complesso del Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” si compone di quaranta teche e quasi 3000 esemplari, disposti come un viaggio esplorativo del mondo attraverso le conchiglie di tutti i mari. La sezione di biologia introduce al mondo dei molluschi con le loro incredibili curiosità; la sala di paleontologia ricostruisce come si è formata la terra con esemplari di invertebrati del lontano passato. Le sale di biogeografia illustrano la fauna e le abitudini di vita di ogni mare. Inoltre le teche propongono ambienti inusuali come i pericolosi mangrovieti e le zone abissali, esemplari curiosi come lumache di terra dalle dimensioni decisamente extralarge e predatori marini dal veleno mortale. Malakos ospita al suo interno anche un’imponente barriera corallina, ricostruita da materiali di un sequestro del corpo forestale dello stato con specie mai viste. L’idea di un museo malacologico nasce nel 2005 quando Gianluigi Bini, un’autorità in materia – Aubry, noto malacologo di fama mondiale gli ha dedicato una specie, per il grande contributo apportato alle scienze malacologiche – inizia a progettare un’esposizione di tutte le conchiglie raccolte nella sua decennale esplorazione dei fondali marini a bordo di navi oceanografiche. Impianta un primo nucleo nei locali a piano terra della Pinacoteca comunale, che presto diventano stretti per un patrimonio di esemplari che sfiora i 600 mila reperti.
“Il comune ha creduto in questo progetto – dichiara Vincenzo Tofanelli, assessore alla cultura – affidandogli parte della Villa Capelletti, per sviluppare un vero centro di Educazione Ambientale aperto a tutti, dove è possibile ospitare anche mostre temporanee di ogni disciplina naturalistica e dove gli studenti potranno avere a disposizione microscopi ed altre attrezzature per fare esperienza”. Riferimento del CNR-ISMAR di Bologna che invia periodicamente campioni per l’esame microscopico, Gianluigi Bini ha incassato i complimenti del Principe e della la Pricipessa Akishino del Giappone che durante la loro visita in Italia hanno voluto visitare in anteprima la collezione di Città di Castello.
Cinquecentenario di Raffaello: mozione dei consiglieri Arcaleni e Bucci (Castello Cambia) per chiedere alla giunta di commissionare una riproduzione della Crocifissione Gavari-Mond
“Commissionare, a chi si ritenga più professionalmente adatto, una riproduzione della Crocifissione Gavari-Mond da ricollocare nella sua sede originaria, presso la Chiesa di san Domenico, al fine di ricostruire idealmente l’insieme delle opere che Raffaello dipinse a Città di Castello”. E’ il mandato che i consiglieri di Castello Cambia Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci chiedono di dare al sindaco Luciano Bacchetta e alla giunta attraverso l’approvazione da parte de consiglio comunale della mozione per la valorizzazione del Cinquecentenario di Raffaello a Città di Castello.
Insieme alla realizzazione dell’opera, per i rappresentanti della minoranza consiliare sarebbe necessario “inaugurarne la collocazione del dipinto in occasione della mostra dedicata a Raffaello, in quanto con esso potremo ammirare almeno in parte l’originale quarta opera del Maestro, il San Nicola da Tolentino, permettendo a visitatori, turisti, amanti dell’arte di godere appieno del ‘percorso raffaellita’ di cui Città di Castello può andare fiera” e “organizzare un opportuno raccordo con l’evento principale della Mostra e una opportuna pubblicizzazione e comunicazione mediatica”. Nel far riferimento al fatto che “la situazione pandemica e l’emergenza sanitaria in corso hanno reso impossibile celebrare come dovuto qualsivoglia anniversario e ricorrenza di quest’ultimo anno e che le celebrazioni per il Cinquecentenario di Raffaello non si sono svolte nella pienezza della loro programmazione in alcuna parte del mondo”, Arcaleni e Bucci evidenziano che “tale situazione ha generato anche nella nostra città un rinvio obbligato di quanto previsto, in particolare della mostra ‘Raffaello giovane e il suo sguardo’, inizialmente prevista a ottobre 2020, poi rinviata al 27 marzo-30 maggio 2021 e ora al 18 settembre 2021”.
“L’attuale situazione, per quanto difficile e comunque incerta, permette di pensare ulteriori iniziative a corredo della stessa che possano sia supportare la mostra sia promuovere l’immagine di Città di Castello come città rinascimentale dove il giovane Raffaello aprì la sua bottega ricevendo le importanti commissioni che gli aprirono le porte delle corti rinascimentali e della curia romana”, affermano i rappresentanti di Castello Cambia, che ricordano come “La Crocifissione Gavari, o Mond, è la seconda delle tre pale d’altare che Raffaello dipinse a Città di Castello tra il 1500 e il 1504 su commissione del mercante di lana e banchiere Domenico Gavari per la sua cappella funeraria, dedicata a San Girolamo, nella chiesa di San Domenico, dove rimase fino al 1818 quando fu venduta dai frati di San Domenico”.
“Oggi l’opera si trova alla National Gallery di Londra e a noi resta solo una copia, conservata sempre nella Pinacoteca comunale di Città di Castello”, sottolineano Arcaleni e Bucci, i quali, nel richiamare il fatto che “l’operazione sullo ‘Sposalizio della Vergine’ realizzata da Haltadefinizione (società del gruppo Franco Cosimo Panini editore) e offerta in dono alla comunità tifernate e ricollocata nella sede originaria della Chiesa di San Francesco abbia riscosso molto successo”, sostengono che “una medesima iniziativa riguardante la Crocifissione Gavari-Mond potrebbe completare la ‘ricostituzione’ dell’insieme delle opere che il maestro dipinse a Città di Castello e valorizzare l’intera città”. “L’itinerario raffaellita che verrebbe a crearsi – osservano i firmatari della mozione – potrebbe partire dalle opere originali conservate in Pinacoteca e continuare con le altre riprodotte e ricollocate nelle due Chiese di San Francesco e San Domenico, stimolando una percorso in tutto il centro storico, capace di attirare ulteriormente turisti e amanti dell’arte”.
In questo contesto, i consiglieri di Castello Cambia sottolineano che “esistono poche aziende artistiche in grado di realizzare tali riproduzioni con una tecnica di altissimo livello, capace di rappresentare fedelmente la pennellata materica di Raffaello, le linee di costruzione e tutte le caratteristiche dell’opera e che una di queste è senz’altro la Bottega Tifernate, con sede a Città di Castello, di fama ormai internazionale, tale da ricevere committenze importanti i cui ultimi frutti tutti hanno potuto ammirare anche nella fiction televisiva ‘Leonardo’, in cui sono comparse le riproduzioni dei capolavori del genio leonardesco”.
Cultura popolare : “In Umbria folclore dimenticato”. Appello alle istituzioni di sei Gruppi folcloristici regionali “affinché le tradizioni popolari siano maggiormente tutelate”
“In Umbria manca un sistema di tutela delle tradizioni popolari. Un patrimonio che, a causa di ciò, rischia di andare perduto”.
E’ un accorato appello a sei voci quello che giunge dai gruppi folcloristici umbri, all’indirizzo delle istituzioni pubbliche che, a loro avviso, “non hanno ancora messo in campo una politica organica e coerente di sostegno che ne riconosca le peculiarità”.
In particolare l’appello parte da ”Agilla e Trasimeno” di Castiglione del Lago, ”Umbria Folk” di Panicale, “La Frullana”di Pietralunga, “ La Vecchiarella” di Alviano, i “Cantori della valnerina” di Ferentillo e “ Interamna Folk” di Terni. Sei gruppi, rappresentativi dell’intera regione, che già nel 2016 avevano dato vita al volume “Tradizioni popolari dell’Umbria” e si erano compattati in un progetto di ricerca, studio e valorizzazione della cultura popolare umbra. Una sorta di Patto sul Folklore, per non disperdere la straordinaria ricchezza e vivacità delle tradizioni locali.
“In un contesto profondamente influenzato da concetti di globalizzazione e informatizzazione, proiettato sempre più verso un continuo rinnovarsi – avvertono i membri dei sei gruppi – stiamo perdendo di vista una parte importante della nostra identità: le tradizioni che, come le radici di un albero, affondano nella memoria. Stiamo perdendo irrimediabilmente quei legami con la nostra identità storica che per secoli sono stati il perno della società.
Quello per lungo tempo è stato tramandato di padre in figlio, nella società moderna rischia di andare perduto”.
Fortunatamente esistono delle realtà che da anni continuano in tale direzione e si occupano di salvaguardare, promuovere e valorizzare il patrimonio culturale, folclorico e linguistico: i Gruppi Folkloristici che operano nell’ambito del canto, del ballo e del folklore e sono depositari di un grande patrimonio di costumi, balli e canti tradizionali.
Realtà che, mentre altrove (Marche, Lazio, Calabria, Puglia) sono supportate da leggi regionali di salvaguardia del patrimonio rappresentato dalla cultura popolare, “in Umbria – secondo quanto fanno notare i sei – non possono contare su analoghi strumenti. Nonostante a livello nazionale, con Direttiva del Presidente del Consiglio, sia stata indetta, il 26 ottobre, la Giornata del folklore e delle tradizioni popolari, per promuovere l’attenzione e l’informazione sul tema del folklore e delle tradizioni popolari, in quanto espressioni di una cultura territoriale che costituisce eredità del passato da conoscere e di cui riappropriarsi”.
“E’ con forza e convinzione dunque – concludono – che auspichiamo un piccolo passo per tutelare questo patrimonio tradizionale che oggi ancor di più rischia di andare perduto”.
Pallavolo serie B/M: Ermgroup San Giustino pronti a tornare in campo in vista del match contro Bellaria
Sette partite disputate, sette vittorie, nessun set perso, questo il bilancio dei biancoazzurri di Mister Moretti che domenica torneranno in campo dopo un periodo di fermo, ospitando tra le mura domestiche Romagna Banca Bellaria (RN) alle ore 17:30. In queste settimane il lavoro è stato caricato molto, sia dal punto di vista fisico che tecnico; una mole di attività che servirà a garantire mesi molto impegnativi come maggio e giugno dove saranno potenzialmente previsti anche due incontri a settimana.
I ragazzi si stanno impegnando notevolmente. Il preparatore atletico Giovanni Collacchioni è molto soddisfatto, ed ha tenuto a precisare che la squadra è priva di infortunati; tutto questo grazie al grande lavoro di prevenzione.“Probabilmente i ragazzi saranno un pò più stanchi e lenti in campo ma in grado di giocare anche 15 set grazie all’importante carico di lavoro di queste settimane.
Ognuno di loro ha un programma di allenamenti individuale. Prima dell’imminente riapertura della palestra G- point si è approfittato per strutturare allenamenti specifici personalizzati, tarati sulle singole esigenze e potenzialità. Speriamo che il grande protocollo di lavoro dia i suoi frutti”.
Così ha concluso Collacchioni, auspicando il meglio per i boys sangiustinesi, che si troveranno a stretto giro a giocare due gare ed un recupero, in attesa dei Play-Off anticipati.
Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta: “Ieri nove nuovi positivi e 14 guariti, curva del contagio discendente anche in presenza di molti tamponi, attualmente siamo arrivati a circa 200 casi. Riapertura delle scuole segnale importante”
“I dati di ieri ci parlano di nove nuovi positivi al Covid-19 e di 14 guarigioni”. E’ quanto comunica oggi il sindaco Luciano Bacchetta, rilevando come “si tratti di riscontri che confermano una curva discendente della diffusione del contagio, tant’è che siamo arrivati a circa 200 persone attualmente positive a Città di Castello, con una diminuzione nettissima rispetto agli ultimi mesi”.
“Il numero dei nuovi positivi continua comunque a essere importante e ci induce a rinnovare l’invito alla massima prudenza e al rispetto delle prescrizioni per il contenimento del Covid-19”, puntualizza il primo cittadino, nell’evidenziare comunque come “negli ultimissimi giorni sia stato effettuato un numero di tamponi molto alto, con una incidenza dei nuovi casi di contagio minore, a denotare una capacità espansiva del virus che appare attenuata”. “Non possiamo in ogni caso abbassare la guardia, anche perché la campagna vaccinale stenta ancora a crescere nel nostro territorio per effetto di una difficoltà a livello nazionale nel reperimento delle dosi che ha inevitabili ripercussioni a livello locale”, ha chiarito Bacchetta, nel riferire di “indicazioni circa un aumento dell’arrivo di vaccini nelle prossime settimane che auspichiamo possa consentire di terminare la somministrazione sugli ultraottantenni e sulle persone fragili, in modo da passare poi alle altre fasce di popolazione”.
Il sindaco torna sulla riapertura definitiva delle scuole di ogni ordine e grado da ieri per rinnovare “la soddisfazione per un segnale importante di ritorno alla normalità che era necessario dare” e ribadire come “ogni decisione in questo ambito non abbia fatto capo al Comune, ma sia stata basata unicamente sui dati scientifici relativi all’entità del contagio nel territorio”. “Nei prossimi giorni – prosegue Bacchetta – sarà molto importante monitorare l’eventuale impatto che deriverà da una circolazione massiccia di persone e dalla loro maggiore vicinanza, anche se sono molto fiducioso nel fatto che il grande lavoro del personale docente e non docente a garanzia del rispetto delle norme e delle precauzioni assicuri la massima sicurezza e che non ci saranno conseguenze particolari”.
Mozione di Castello Cambia su contraccezione responsabile
Approvata a maggioranza la mozione di Castello cambia che impegna la Giunta di Città di Castello ad attivarsi verso la Regione Umbria per implementare i servizi dei Consultori, promuovere, campagne e programmi di educazione alla salute all’ affettività e l’educazione sessuale, sostenere deliberazioni di legge che consentano l’accesso alla contraccezione gratuita da parte di alcune categorie”.
Tracciando un quadro della situazione italiana che si presenta in ritardo nel quadro europeo, il consigliere comunale di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha illustrato al consiglio comunale di Città di Castello nella seduta di lunedì 12 aprile 2021 il dispositivo della mozione per l’informazione e la contraccezione responsabile ed in particolare: “impegna la Giunta di Città di Castello nei confronti della Giunta implementare nel nostro territorio implementare la rete dei servizi dedicati alla tutela della salute dei giovani attraverso un ampliamento dei servizi dei Consultori, stimolando la creazione di spazi e orari dedicati alle giovani generazioni; promuovere, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Università, i servizi sociali, i centri aggregazione giovanile e i servizi sanitari Asl, campagne e programmi di educazione alla salute all’ affettività e l’educazione sessuale, differenziando i contenuti tra gli ordini di scuole secondarie di primo e secondo grado; promuovere azioni di stimolo e pressione affichè anche nella Regione Umbria, come già avvenuto in altre Regioni, si possa arrivare a deliberazioni di legge che consentano l’accesso alla contraccezione gratuita da parte di alcune categorie, come i giovani dai 14 anni ai 25; le donne in età fertile disoccupate/con figli a carico/in situazione di precarietà, donne tra i 25 e i 45 anni che abbiano scelto la contraccezione nel post partum, oppure a seguito di una interruzione della gravidanza, raccomandando il dovuto rispetto delle scelte e della dignità delle persone”. L’assessore alle Politiche sociali e Pari Opportunità Luciana Bassini ha detto: “I consultori sono ancora oggi nel quadro dell’assistenza socio-sanitaria un presidio di progresso, promozione della salute e protezione. Lo sviluppo di questi servizi non è stato omogeneo e questo ne ha minato la funzionalità. Sviluppiamo la riflessione sui consultori anche a livello regionale. Con grande dispiace dalla nascita o visto l’involuzione ambulatoriale dei consultori. Sostengo il rilancio, non facciamo passi indietro”. Benedetta Calagredi, consigliere del PSI, ha annunciato a nome del gruppo “sostegno alla mozione, in questi momenti si rischia che alcuni tempi facciamo passi indietro. Specialmente nel nostro territorio il consultorio è molto importante. Sulle campagne di educazione affettiva e sessuale, sono molto d’accordo ed è un problema molto sentito. Le scuole oltre che le famiglia hanno un ruolo. La contraccezione è gratuita per legge. Se qualcuno ha difficoltà etiche rispetto questo concetto, pensi al vantaggio economico del sistema sanitario, evita gravidanze indesiderate ed aborti e permette una prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e nella cura di altre patologie. Si allo stimolo alla Regione”.Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, ha parlato di una legge di iniziativa della Lega in regione dove “si perseguono politiche per la famiglia, la natalità e al rafforzamento del ruolo dei consultori. In un periodo di forte denatalità, bisogna intervenire per mettere le famiglie in condizione di fare dei figli. Ci sta promuovere campagne di educazione nelle scuole ma non regalando con i soldi dei contribuenti contraccettivi ai giovani. E’ sufficiente quanto intrapreso dalla Regione”. Letizia Guerri, consigliere comunale del Pd, ha detto: “La mozione ricorda un documento firmato da buona parte del consiglio comunale dopo il caso della RU 486; è vero i consultori sono stati depotenziati e hanno grandissimi problemi di organico in termini di personale e di strutture. Nascono come servizi del territorio, che il Covid ci ha insegnato a rivalutare. I ragazzi hanno bisogno di essere informati: l’età del primo rapporto sessuale si è abbassata alle scuole medie. Si può chiudere gli occhi o si deve informare sulla salute e sulla contraccettività gratuita, che nel 2021 non può essere un tabù. Il sostegno alla famiglia non può essere in contrasto con la salute dei giovani. La 194 è una legge dello stato. Chiedo di inserire un impegno alla Giunta nei confronti della Giunta regionale ad attivarsi nel senso della mozione”. Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, ha detto: “Non è regalando contraccettivi che si risolve il problema, dobbiamo andare dai ragazzi ed educarli all’affettività e alla sessualità. Dobbiamo dire alle ragazze che è brava chi si laurea non chi si mostra sui social. Sono favorevole al dispositivo e a sollecitare la Regione”.
Nella replica Arcaleni ha sottolineanto “anche per le visioni diverse portate al dibattito. Nel dispositivo la contraccezione è un aspetto finale del percorso ed accessorio. Informazione e formazione sono gli step prioritario. La scuola può potenziare questi percorsi ed è necessario un approccio multidisciplinare. A Baglioni dico che la pianificazione familiare non è in contrasto ma è complementare per combattere la denatalità. Non serve certo impedire la contraccezione per aumentare i bambini nati. Servono misure concrete e risorse per le politiche famigliari. Costringere ragazze giovanissime ad una gravidanza non è la strada. Accetto l’emendamento proposto dalla Guerri”.
Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, nella dichiarazione di voto ha detto: “Anch’io non avevo colto la complementareità tra pianificazione familiare e sostegno alle famiglie nella mozione. Sui contraccettivi c’è un accento molto esplicito e reiterato. La scuola affronta questi temi ma anche le famiglie dovrebbero, avendo il compito di accompagnare i ragazzi nella crescita personale e sociale: il motivo per cui voterò contro è il come si affronta l’argomento della sessualità. Io non penso che mettere in mano a mio figlio un preservativo non sia una risposta. Non sono d’accordo su questo materialismo per un tema così sensibile e anche la scuola lo deve affrontare in accordo con le famiglie, non ideologico ma parentale. La pillola abortiva fai da te a casa era infarcita di buone intenzioni a favore della maternità ma una volta che la regione ha recepito le linee del governo, la mozione è stata ritirata alla velocità della luce e gli input sulla maternità erano chiaramente in secondo piano”.
Test rapidi per tutti i tifernati alla Croce Rossa di Città di Castello
E’ in corso la campagna di tracciamento della popolazione di Città di Castello attraverso test sierologici rapidi pungidito Covid 19. Lo rende noto l’assessore alle Politiche sociali del comune tifernate Luciana Bassini ricordando che “dopo aver coperto i lavoratori del commercio, allarghiamo l’iniziativa a tutta la cittadinanza con esclusione dei minorenni, dei vaccinati e di coloro che hanno già contratto il virus, al fine di promuovere gratuitamente l’esecuzione dei Test sierologici rapidi forniti dalla Regione dell’Umbria”. I Test saranno effettuati fino al 30 Aprile, nei giorni di Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 14,00 alle ore 16 presso la sede della Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Città di Castello in Via Luigi Angelini (ex carceri nuove) presso la «Cittadella dell’Emergenza».
I test sono di tipo autodiagnostico Rapido con tempo di refertazione veloce (15-20 minuti) che sarà comunicato sul posto e per sms. “L’invito è a partecipare a questa iniziativa che ci aiuterà a contenere il virus e a stabilizzare il regime di nuove aperture allo studio di Governo e Regioni. Collaborare è importante sia nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e mascherina sia nell’adesione a campagne che individuano il contagio e lo isolano, specialmente in questa settimana di ripresa dell’attività scolastica”. Per la prenotazione chiamare il numero unico del Comune di Città di Castello 075/9002686 lasciando i propri dati (cognome, nome e cellulare).
Scaricare dal sito web del Comune il modulo di «consenso» al seguente link https://www.comune.cittadicastello.pg.it/index.php?id_sezione=828 da consegnare già compilato al momento del Test o da richiedere all’operatore al momento della prenotazione tramite invio per email. In alternativa il modulo sarà fornito presso la sede al momento del Test.
Questa sera dalle ore 21,15 su Retesole (Ch 13) torna In Primo Piano. Ospite il vicesindaco di Città di Castello, Luca Secondi
Torna In Primo Piano. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il vice sindaco del Comune di Città di Castello, Luca Secondi
Vannetti: “Vaccinazioni decisive per la ripartenza dell’economia. Sarebbe necessario, oltre al vaccino anticovid, anche un vaccino portatore di buonsenso complessivo”
“La prospettiva della ripresa è condizionata da fattori di debolezza congiunturale, in un contesto che registra un ritardo delle nostre vaccinazioni e in generale di quelle nell’Unione europea. E’ assolutamente necessaria una rapida razionalizzazione del sistema delle vaccinazioni, decisivo per la ripresa dell’economia. Ma per l’atteggiamento che si registra in alcune aree nazionali e internazionali rispetto a questo decisivo rimedio sanitario e sociale sembra che sarebbe davvero necessario, oltre al vaccino anticovid, anche un vaccino portatore di buonsenso collettivo”.
Esordisce così Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, nel commentare gli andamenti in essere dell’economia, i riflessi sulle micro e piccole imprese e le differenziazioni territoriali proposti nell’ultimo “Report Covid-19” di Confartigianato, realizzato dall’Ufficio Studi della Confederazione.
Il report Confartigianato esamina poi l’andamento del made in Italy, evidenziando le incertezze di inizio anno: le esportazioni extra Ue – per cui sono già disponibili le stime preliminari di febbraio 2021 – dopo la crescita di novembre (+2%) e dicembre 2020 (+4,1%), sono ritornate in territorio negativo a gennaio (-12,7%) e febbraio 2021 (-7,3%).
Lo studio Confartigianato analizza anche la dinamica export manifatturiero e dei prodotti di settori a maggior concentrazione di Pmi nelle principali province italiane con incidenza percentuale superiore all’1% dell’export sul totale nazionale indicando una situazione “in chiaroscuro per il nostro territorio – approfondisce Vannetti – visto che la variazione percentuale 2019-2020 da una parte vede proprio Arezzo col migliore export per il Manifatturiero, con una crescita del 24,2% che viene per la maggior parte del settore moda che fa registrare una crescita dell’8,9% sui mercati esteri”. Tutto bene allora? “Assolutamente no – spiega ancora – visto che dall’altra parte il risultato si ribalta e se si guarda all’export aretino in generale, si vede che questo fa registrare un calo del 17,7% negli altri settori, e che quindi, in questo caso, porta la nostra provincia al quintultimo posto tra quelle esportatrici. Insomma la crisi da Covid ha quindi destabilizzato un’ampia gamma di imprese e quindi molte micro e piccole imprese quest’anno dovrà far fronte a rischi operativi e di sostenibilità dell’attività”.
Vannetti giudica poi “davvero preoccupante che a gennaio 2021 la dinamica della produzione manifatturiera, su base trimestrale, rimanga ancora in territorio negativo (-1,6%) a fronte di un aumento (+4,3%) registrato nella media Ue a 27”. E si sofferma anche sull’analisi delle previsioni pubblicate la scorsa settimana dal Fondo Monetario Internazionale, che evidenzia che nel 2022 l’Italia sarà il Paese dell’Eurozona più colpito della recessione Covid-19 anche a seguito del ritardo nelle vaccinazioni: al 9 aprile scorso le vaccinazioni al giorno per milione di popolazione sono state 4.009 in Italia e 4.309 nell’Unione europea e il ritmo nel nostro Paese è inferiore del 19,6% a quello del Regno Unito (5.448) e del 55,8% a quello degli Stati Uniti (9.069).
“Confidiamo a questo punto – insiste in conclusione il presidente di Confartigianato – che con il prossimo scostamento di bilancio operato dal presidente del Consiglio Draghi si possano soddisfare le aspettative delle imprese: intanto sui ristori apprezziamo il metodo applicato dal Governo, con il superamento del criterio dei codici Ateco e ora speriamo davvero che si riesca ad intensificare la campagna vaccinale, condizione fondamentale per consentire anche la ripresa dell’economia”.