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Tari in commissione: Tofanelli “l’aumento 2020 non peserà sui cittadini, il comune si fa carico di oltre 600 mila euro di agevolazioni”

Durante la Commissione Programmazione del comune di Città di Castello di giovedì 26 novembre 2020, l’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli ha illustrato il piano finanziario 2020 della gestione dei rifiuti, che sarà posto all’approvazione del consiglio di oggi pomeriggio, lunedì 30 novembre 2020. “Nel bilancio preventivo 2020, l’autorità Arera non aveva approvato il nuovo piano e abbiamo applicato le tariffe del 2019 e abbiamo previsto ristori per le attività penalizzate dal lock down. Ora l’Autorità ha autorizzato un aumento massimo del 6% della tariffa e l’Auri ha approvato un aumento di 3,2% che implica costi maggiori per circa 246mila euro, che devono essere ripartiti nel 2021. Questi costi però li dobbiamo comunque pagare nel 2020 con il bilancio del 2020. Lo distribuiremo però nel 2021, potremmo decidere come redistribuirli…ma per ora saranno pagati con risorse di bilancio. Complessivamente la partita della Tari è di 8milioni circa. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Forza Italia, ha detto: “C’è un aggravio di 246mila euro di cui si dovrà rendere conto ai cittadini. Quest’anno è particolare ma il prossimo sarà un anno elettorale e non si sa neanche quando si vota. Se si votasse a termine con proroghe al bilancio preventive per via del COVID, questo costo se lo ritroverebbe la prossima amministrazione. Sogepu fa risultati economici eccezionali, dà sovvenzioni anche senza il parametro dell’attinenza, rivendicato dalla nuova amministratrice di Farmacie Tifernati, il comune potrebbe chiedere di rivedere le spese e farsi carico dell’aumento perché la crisi ci sarà anche nel 2021”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia: “Il problema è notevole, abbiamo dato appena 100mila euro a chi ha avuto danni, la Sogepu non è venuta in commissione ad illustrare la sua gestione della discarica, che è piena. Che hanno fatto con i soldi del conferimento? C’è un altro aumento del costo della gestione dei rifiuti ma si può non applicarlo, perché Arera non obbliga. Da quattro anni Comune e Sogepu non danni risposte ed ora emergono tutte nell’ultimo bilancio. Nella crisi generale, l’Amministrazione non mette in campo tutte le risors. Stiamo assistendo all’introduzione graduale della tariffa unica per i rifiuti ”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, si è detto d’accordo con Lignani e Bucci: “Le famiglie sono in difficoltà e chiediamo il 3% in più. Non facciamole pagare le tasse: Foligno paga un milione e mezzo e noi otto milioni. Come mai? Gli introiti vanno a Sogepu ed i cittadini devono solo pagare”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “Quali sono i motivi dell’aumento dei costi? Come verranno spalmati nei tre anni successivi? Da dove avete preso i soldi per coprire questa spesa? Anche se cambiasse l’Amministrazione i cittadini che pagano sono sempre gli stessi. Non possiamo mai discutere su come Sogepu utilizza gli introiti”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto: “Come si giustifica questo aumento sulla base di una relazione approvata dall’Auri? Finora abbiamo sprecato titoli sulla diminuzione continua della Tari, la Tari più bassa dell’Umbria. Si stanno cambiando le carte in tavola. Se i 250mila euro venissero tolti dal sociale, pagherebbe la parte più debole”. Marco Gasperi, consigliere del Gruppo Misto: “Sogepu è al 92% detenuta dal Comune di Città di Castello, è un continuo dare ed avere che produce inefficacia. Diciamo sempre di essere i più bravi a far risparmiare i cittadini ed ora rimettiamo un conto salato alla fine. Il meccanismo di scaricare i costi sulla prossima Amministrazione stanno già funzionando, come ha detto Lignani”.
Nella replica Tofanelli ha detto: “Nel 2019 abbiamo ridotto la Tari di 100mila euro. C’è una relazione dell’assemblea dei sindaci nella quale si sancisce il nuovo metodo di composizione della tariffa e si introduce l’aumento del 3,2. E’ una scelta condivisa ma non sapevamo dell’aumento. Siamo andati incontro ai cittadini posticipando la Tari alla fine dell’anno, perdendo tanti interesse. Questi 246mila euro andranno a SOGEPU per il servizio del 2020 e con risorse del bilancio 2020, attraverso meno spese e più entrate. Lungi da me lasciare i buchi di bilancio. I cittadini per ora non hanno pagato un euro in più, le tariffe sono del 2019. Come si redistribuiranno questi soldi si vedrà. Noi abbiamo dati molto soldi di un altro Lascito nel sociale e non le toglieremo da lì”. Gigliola Del Gaia, dirigente del Settore Finanziario, ha detto: “I piani finanziari sono inviati dal gestore al Comune, che ha validati i costi, confermati anche da Auri sulla base dei parametri Arera. L’aumento è meno di quello possibile del 6%. L’obiettivo è di contemperare l’equilibrio economico di Sogepu e gli interessi dei contribuenti. Sogepu ha maggiori costi anche dall’inflazione ad esempio. Il comune si carica dell’agevolazione per i residenti intorno alla discarica, per chi porta la residenza nel centro storico, quest’anno per gli esercizi commerciali chiusi dal lock down. Pesano per 400mila euro e le abbiamo potute coprire per il Fondo delle funzioni fondamentali. Socialmente sembra esagerato o non congruo al momento ma il comune non caricherà il costo nella rata finale a conguaglio, come hanno fatti altri. Andrà recuperato dai contribuenti ma negli anni prossimi. Non possiamo dire a SOGEPU di modificare il piano finanziario e accollarsi i costi maggiori perché è stato validato. I comuni hanno perso autonomia sull’articolazione tariffaria ma possono prevedere agevolazioni con risorse che quest’anno sulla Tari sono di 646mila euro, l’otto, nove per cento sul totale dell’entrata”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha chiesto di “decodificare i termini di composizione della tariffa. Dovremmo arrestare chi ha scritto il documento perché i cittadini non possano capire e neanche noi. Comunque la cifra di 246mila euro è stata reperita nel Fondo delle funzioni necessarie per il 2020; dovremmo capire come gestire la cifra del 2021 perché la tariffa deve coprire il 100 per cento.”

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Città di Castello piange la scomparsa di Giulio Mariucci, grande artista e animatore della vita sociale della città


“Ci ha lasciato un grande e conosciutissimo artista, un animatore entusiasta della vita culturale e sociale della nostra città”. E’ così che il sindaco Luciano Bacchetta ha espresso profondo cordoglio a nome della giunta e dell’amministrazione comunale per la scomparsa di Giulio Mariucci. “Ci dispiace davvero tanto e siamo molto vicini alla famiglia, a cui ci stringiamo in un abbraccio”, ha sottolineato il sindaco, ricordando Giulio come “grande animatore degli Amici del Presepio di Città di Castello e instancabile organizzatore della bellissima mostra che si svolge ormai da vent’anni nella nostra città”. Al cordoglio del primo cittadino si sono uniti anche i componenti dell’Associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini” di Città di Castello, con il presidente Lucio Ciarabelli e il vice presidente Claudio Conti. “Perdiamo un amico e una persona straordinaria, con cui abbiamo condiviso tanti bei momenti”, affermano Ciarabelli e Conti, ricordando “il grande amore che aveva per Città di Castello e la sua meravigliosa passione per l’arte, che lo avevano portato a essere tra i più convinti sostenitori e protagonisti della nostra associazione fin dalla sua costituzione”. “Aveva già preparato i presepi da portare come l’anno scorso nella sede della Provincia di Perugia e del Comune tifernate in occasione del Natale, l’ultimo gesto d’amore che cercheremo di onorare al meglio delle nostre possibilità quando ci ritroveremo con i nostri soci e con i rappresentanti di queste importanti istituzioni”, sottolineano Ciarabelli e Conti, riferendo che Giulio Mariucci era intento anche a preparare per la prossima primavera una mostra delle opere dedicate a Città di Castello realizzate nel periodo del lockdown per l’emergenza da Covid-19. I funerali si svolgeranno domani, martedì primo dicembre, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, alle ore 15.00.

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Se ne è andato il partigiano Lido Lucchetti, uno degli ultimi testimoni della resistenza

“Con la scomparsa di Lido Luchetti perdiamo uno dei vecchi partigiani tifernati, uno degli ultimi testimoni di una stagione, come quella della Resistenza, che ha posto le basi della nostra società democratica”. Sono le parole scelte dal sindaco Luciano Bacchetta per esprimere a nome della giunta e dell’amministrazione comunale il cordoglio per la scomparsa a 95 anni di Lido Luchetti e rivolgere ai familiari “un grande abbraccio e le più sentite condoglianze”. Tra i partigiani che militarono nella Brigata San Faustino, Luchetti apparteneva all’Anpi e all’Istituto di Storia Politica e Culturale Venanzio Gabriotti. Nel 2015 partecipò alla cerimonia alla Camera dei Deputati per il 70° anniversario della Liberazione e nel 2016 a Perugia venne insignito della medaglia di Liberazione proprio per la sua esperienza di partigiano. Le esequie si svolgeranno domani, martedì primo dicembre, nella chiesa degli Zoccolanti, alle ore 10.30.

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La Pinacoteca intitolata a Raffaello: a chiederlo sono Tiferno Insieme, Castello Cambia, Forza Italia e Fratelli d’Italia, Marcello Rigucci del Misto

“Intitoliamo la Pinacoteca a Raffaello”: a chiederlo sono Tiferno Insieme, Castello Cambia, Forza Italia e Fratelli d’Italia, Marcello Rigucci del Gruppo Misto in consiglio comunale a Città di Castello con una mozione in cui si dichiara che “il celeberrimo pittore Raffaello Sanzio, urbinate, ebbe i suoi natali artistici a Città di Castello quando dal 1499, appena sedicenne, al 1504 vi dipinse ben quattro opere. Fra queste opere spicca lo “Sposalizio della Vergine”, attualmente conservata presso la Pinacoteca “Brera” di Milano, che di fatto rappresenta il suo manifesto artistico-pittorico; nel 2020 ricorrono 500 anni dalla morte del pittore Urbinate e la nostra città è stata a giusto titolo coinvolta nelle manifestazioni che si tengono a livello nazionale secondo il DDL “Disposizioni per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci (2019) e Raffaello Sanzio (2020) e dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (2021)”. “Considerato che la nostra città ha l’invidiabile primato di conservare e possedere quella una delle prime opere pittoriche della bottega raffaellita lo Stendardo della Santissima Trinità e di essere stata teatro della storia artistica del “giovane” Raffaello- Accanto alle opere di Raffaello la nostra Pinacoteca e il nostro territorio ospita anche molte altre importanti opere di autori che nell’ambito del grande periodo artistico rinascimentale hanno dialogato con il maestro urbinate (con particolare riferimento all’opera di Signorelli) e reso celebre la nostra città. Tale evidenza andrebbe meglio conosciuta e comunicata a favore della cittadinanza ma anche e soprattutto a favore dei turisti e del sistema turistico che fa riferimento alla nostra città e all’Umbria. Intitolare il complesso museale della Pinacoteca comunale a Raffaello Sanzio, in occasione delle celebrazioni raffaellite, potrebbe essere un modo, per Nicola Morini e Vittorio Vincenti di Tiferno Insieme, Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci di Castello Cambia, Cesare Sassolini di Forza Italia, Andrea Lignani Marchesani di Fratelli d’Italia, Marcello Rigucci del Gruppo Misto
CDCNOT/20/11/30//COMINLINEA/487/SSC

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 14 guariti e 4 nuovi positivi. Bene il rientro a scuola, ma situazione da monitorare con attenzione”

“I dati della giornata di ieri che ci ha comunicato l’Usl Umbria 1 parlano di 14 persone guarite e di 4 nuovi positivi”. Lo ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, evidenziando “una decrescita costante da diverse settimane del numero complessivo di persone positive nel nostro territorio, un forte incremento dei guariti e un dato dei nuovi positivi che si attesta su numeri governabili, che non sono da allarme rosso”. “Questo non significa che dobbiamo abbassare la guardia, ma dobbiamo continuare a stare molto attenti, perché il rispetto delle norme e delle prescrizioni è la vera necessità, considerando che questa seconda ondata in Umbria ha mietuto finora 300 vittime, un dato triste e preoccupante, e che permane l’esigenza di scongiurare la scomparsa di altre persone e il possibile intasamento degli ospedali”, ha ammonito il primo cittadino, nel formulare “l’auspicio che dal 3 dicembre l’Umbria possa tornare a essere zona gialla, con un allentamento delle restrizioni che sarebbe un segnale importante e uno spiraglio di speranza per il futuro immediato”. Nell’indirizzare loro un nuovo messaggio di incoraggiamento, il sindaco ha aggiornato anche il dato dei tifernati ricoverati nel reparto e nella terapia intensiva Covid dell’ospedale di Città di Castello, che sono sempre undici. “Stamattina 320 ragazzi delle prime medie del nostro territorio sono tornati sui banchi di scuola”, ha ricordato Bacchetta, giudicandolo “un fatto molto importante, da monitorare con grande attenzione, perché si parla insistentemente dell’ipotesi di riapertura della didattica in presenza dopo l’Epifania, quindi è chiaro che bisognerà comprendere le eventuali ricadute che potrà avere questo primo esperimento”. “Bisognerà anche capire come trascorreremo le festività natalizie, una fase dell’anno che è una delle più significative e importanti che ci possano essere”, ha osservato il sindaco, che ha accolto con piacere “la notizia che anche i commercianti si attiveranno per rendere il centro storico appetibile”. “E’ un gesto molto bello, del quale li ringraziamo”, ha puntualizzato Bacchetta, ribadendo che “il Comune farà la propria parte”. “Non abbiamo chiesto alcuno sforzo economico ai commercianti per le luminarie natalizie, perché ci è sembrato giusto sgravarli, vista la situazione particolarissima che stanno vivendo, ma il fatto che collaborino con iniziative autonome è un bel segnale che ci piace cogliere”, ha affermato Bacchetta. “Accenderemo le luci in concomitanza con la festività dell’8 dicembre, com’è tradizione a Città di Castello, per dare un messaggio di ottimismo, considerando anche che purtroppo tante belle iniziative, come la Mostra dei Presepi e, presumibilmente, anche la Befana dei Pompieri, non si potranno svolgere”, ha sottolineato il sindaco, rimarcando che “rinunciare a tanti momenti che hanno caratterizzato le nostre festività natalizie negli anni scorsi è necessario per adattarci a una situazione di emergenza che speriamo sia limitata solo a quest’anno”.

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Annullata l’edizione 2020 de l’albero del volontariato

“Anche l’Albero del Volontariato, un appuntamento ormai consolidato negli anni, punto di riferimento non solo a livello regionale delle manifestazioni natalizie – affermano il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore al commercio Riccardo Carletti – non si potrà svolgere a causa delle note normative anti COVID che impongono prescrizioni e protocolli ben definiti quando si fa riferimento ad eventi che richiamano un gran numero di persone. Ci sarà comunque occasione per ringraziare attraverso il Cesvol tutte le associazioni di volontariato che da sempre e soprattutto ora svolgono un ruolo importante di collegamento fra i cittadini e le istituzioni, anche quelle sanitarie. A tutti loro rivolgiamo un caloroso grazie, un augurio di Buon Natale ed un arrivederci alla prossima edizione del 2021”.
“È una decisione dolorosa – aggiunge Paolo Cocchieri, responsabile dello sportello tifernate del Cesvol Umbria, che insieme al Comune organizza la kermesse – ma inevitabile. Rattrista dover rinunciare ad una manifestazione che si tiene ininterrottamente da oltre 20 anni e che costituisce, per numero di partecipanti e per tradizione, uno dei più importanti eventi dedicati in Umbria al volontariato. Non è mai stato un mero mercatino natalizio, ma un’occasione di incontro tra le tante realtà di volontariato del territorio e tra queste e la cittadinanza in genere. Nel momento in cui questa dimensione di socialità è necessariamente preclusa dalle misure adottate per contrastare la pandemia, non c’erano evidentemente le condizioni per rendere possibile il consueto appuntamento della seconda domenica di dicembre con l’Albero del Volontariato”.

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Basket A2/F: La Bottega del Tartufo Umbertide riconquista la Sicilia, espugnata Patti 68-66

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La Bottega del Tartufo Umbertide trionfa ancora una volta in trasferta. Questa volta a fare le spese della squadra di coach Michele Staccini è stata l’Alma Patti. Le bianco-azzurre hanno avuto la meglio, dopo un match combattuto, con il punteggio di 68-66. La vittoria sul parquet pattese ha il sapore dell’impresa, visto che il roster avversario schiera tra la proprie fila diverse giocatrici esperte quali Galbiati e Cupido, rispettivamente a referto con 13 e 17 punti. Tra le umbertidesi spicca la grande prestazione di Aneta Kotnis, ancora una volta in doppia-doppia con 14 punti e 11 rimbalzi. In doppia cifra per la squadra di Staccini anche Pompei con 15 punti, Capitan Giudice con 14 e 10 punti a testa per Baldi e De Cassan.

Ora la PFU sale a quota 12 punti in classifica e raggiunge in seconda posizione Faenza, San Giovanni Valdarno e Selargius. Da segnalare che le romagnole e le toscane hanno una partita in meno rispetto alle umbertidesi.

Sabato prossimo ancora una trasferta aerea, con Giudice e compagne attese sul difficile parquet di Selargius, palla a due alle 15:30. Si tornerà al Pala Morandi domenica 13 dicembre contro San Giovanni Valdarno.

ALMA BASKET PATTI VS LA BOTTEGA DEL TARTUFO UMBERTIDE

Patti: Stoichkova 13, Galbiati 13, Cupido 17, Verona 17, Manfrè 5, Coppolino, Merrina 1, Sciammetta ne, Diouf, Kramer, Boccalato, Caliò ne. All: Buzzanca.

Umbertide: Pompei 15, Giudice 14, Kotnis 14, Baldi 10, De Cassan 10, Dell’Olio ne, Speziali ne, Stroscio 4, Moriconi 1, Paolocci. Allenatore: Michele Staccini. Vice: Michele Crispoltoni.

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Calcio serie D: la Tiferno, vince e convince, contro l’Ostia mare. Buon ritorno al Bernini per l’undici biancorosso

TIFERNO 1919- OSTIA MARE

TIFERNO 1919: Aluigi, Catacchini (VK), Dominici (39’ st Lavano), Mariucci, Gorini, Briganti (K), Bartoccini (36’ st Di Cato), Massai (20’ st Alagia), Traini, Peluso (42’ st Valori), Orlandi. A disposizione: Vaccareci, Sensi, Lavano, Mancini, Belloni, Di Cato, Mercuri, Alagia, Valori. All. Federico Nofri Onofri.

OSTIA MARE: Giannini, Vasco, Carta, Cabella, Nanni (31’ st Gaeta), D’Astolfo (K), De Sousa, Mastropietro, Lazzéri, Ippoliti (23’ st Pattelli), Moi. A disposizione: Giori, Zoppellari, Pattelli, Gaeta, Menegat, Pedone, De Martino, Di Villo, Gabriele. All. De Angelis.

REC: 4’ st

ARBITRO: Simone Nuzzo (Seregno), Antonio Portella (Frattamaggiore), Ferdinandom Savino (Napoli).

MARCATORI: 33’ Peluso (T), 47’ st Di Cato

AMMONITI: 27’ Mastropietro (O.M), D’Astolfo (O.M.), 42’ De Angelis (all. O.M), 5’ st Moi (O.M), 16’ st Aluigi (T), 28’ st Cabella (O.M), fine st Di Cato (T)

Si torna finalmente al Bernicchi dopo il lungo periodo di sosta imposta, causa Covid.
Ancora spalti vuoti, l’ingresso è infatti concesso solo agli addetti ai lavori. Si fa affidamento all’ampia diffusione e seguaci dei social, predisponendo la diretta streaming della gara.
Per il Tiferno replica la stessa formazione messa in campo nel recupero di mercoledì in quel di Flaminia.
Grandi assenti per l’Ostia Mare: Lisari e Facchini entrambi fuori per infortunio.
Il Tiferno deve fare a meno di Tersini che sta recuperando dall’infortunio e Bruschi, già tornato ad allenarsi coi compagni.
Viene osservato un minuto di silenzio prima dell’inizio della competizione a commemorazione di colui che ha segnato una delle più note parentesi del calcio internazionale: Diego Armando Maradona.
Non si intende perdere tempo; sin dai primi minuti ambo le formazioni si costruiscono occasioni per cercare di sbloccare quel pari che non piace a nessuno.
8’ primo angolo a favore degli ospiti, procuratosi da Nanni. Dalla bandierina parte il tiro che viene respinto di testa dalla difesa biancorossa.
Neanche un minuto che Catacchini si rende pericoloso dalla tre quarti con una carambola che viene però respinta.
11’ secondo angolo per i banco-viola, dalla bandierina parte il cross che finisce respinto dalla difesa locale, tenta poi la “bomba” al limite dell’area ma troppo alta, si conclude oltre la traversa.
Al quarto d’ora, l’urlo di Traini blocca il gioco; nulla di grave, si rialza dolorante dopo un forte impatto con l’avversario.
Al 21’m Lazzeri si rende pericoloso con un potente tiro dal limite, dribla gli avversari e si libera, tentando la realizzazione che finisce però di poco fuori il secondo palo.
Anche il Tiferno non è da meno, tentando il vantaggio nella successiva azione; una carambola dal limite ma nulla di fatto.
E’ di nuovo bomber Peluso che cerca la concretizzazione, sfortunosa poco fuori la porta. Si cerca di ottimizzare l’angolo che si sono guadagnati i biancorossi, ma anche in questo caso a poco serva.
Ci riprova Bartoccini, ma nonostante l’iniziativa, nessuna variazione di risultato.
Punizione per i padroni di casa, bomber Peluso si prepara a calciare una potente palla che pero sfiora di poco la traversa.
Fallo pesante su Traini alla tre quarti al 33’. Si aggiudicano punizione i biancorossi, se la contendono Peluso e Gorini. Il bomber questa volta non si smentisce e sigli il tanto atteso vantaggio.
Tiferno 1 Ostia Mare 0.

Le squadre rientrano in campo senza modifiche rispetto al primo tempo.
Si riparte subito forti, Briganti non si lascia intimorire e l’intervento pulito sull’avversario salva il risultato.
7’ st Traini cerca di liberarsi dalla marcatura dell’avversario, si gira e tenta la conclusione; poca potenza e finisce fuori la porta.
Il direttore di gara decreta punizione a favore dei bianco-viola, si apprestano in tre in prossimità, al fischio parte il tiro che non coglie Aluigi impreparato. Raccoglie la palla bassa con sicurezza.
Dalla bandierina per il Tiferno Gorini, la palla è respinta dalla mischia e prosegue l’azione.
Difende bene Briganti al quindicesimo del secondo tempo, aggiudicandosi la palla in un uno-a-uno con l’avversario.
Nanni può andare al tiro al 16’ st ma finisce decisamente alto sopra la traversa.
E’ di nuovo Gorini a salvare il risultato, al 25’ st spazza via con una respinta potente al limite dell’area.
Gli animi iniziano a scaldarsi con lo stesso incedere dello scorrere del tempo.
Ennesimo angolo per gli ospiti, il numero 3 dalla bandierina e di nuovo Briganti di testa respinge l’attacco avversario.
Allo scoccare della mezz’ora, vine nuovamente chiamato in causa Aluigi, risponde presente e non si fa intimidire dalla carica avversaria, salvando il risultato.
Angolo per il Tiferno, dalla bandierina ancora lui, Gorini, palla tesa che gli avversari sfruttano per una ripartenza in contropiede, bloccata da Peluso poco oltre la metà campo.
Salvataggio estremo di Aluigi al 42’ st che lancia oltre la traversa una pericolosissima palla avversaria.
Il giovane numero uno tifernate mantiene i nervi saldi e preserva il risultato ancora una volta, nonostante i tentativi continui di pareggio degli avversari.
Ci mette una pietra sopra Di Cato, al 47’ st siglando il 2-0, in extremis già oltre i regolamentari.
Il Tiferno consegue la prima vittoria casalinga e si aggiudica tre punti importanti per la classifica.

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Covid-19 nel Comune di Umbertide: Carizia “oggi 14 guariti e 5 nuovi positivi”

“Nella giornata di oggi sono state comunicate quattordici guarigioni di nostri concittadini dal Covid-19 e cinque casi di positività. Attualmente le persone positive nel nostro territorio comunale sono 123, di cui 116 si trovano isolamento domiciliare e sette sono in strutture ospedaliere”: a comunicarlo è il sindaco Luca Carizia

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Coronavirus a Sansepolcro: Cornioli”oggi 0 positivi era dal 22 ottobre che non registravano un dato così incoraggiante. Guarita anche una delle nonne del borgo”

“Era dal 22 ottobre che non registravamo 0 nuovi positivi. E oggi ci siamo. Finalmente questo dato torna a comparire nel report della Asl. Lo sappiamo che ancora non è finita, che le attenzioni devono essere mantenute e le regole rispettate, ma siamo comunque tutti felici del risultato. Continuiamo così, non abbassiamo la guardia.

Oggi mi preme dare anche un’altra bella notizia e cioè che è guarita una delle “nonne” del Borgo. Ha 102 anni e non è più positiva al Covid. Ho parlato con la famiglia e siamo tutti felicissimi che abbia superato questo momento difficile.

Ed eccoci al resoconto che facciamo ogni domenica: dall’inizio della seconda fase dell’emergenza, a Sansepolcro i positivi totali sono 294 di cui 202 guariti. Gli attualmente positivi sono 86 e di questi 79 in isolamento domiciliare. Abbiamo 7 ricoverati in ospedale o strutture di cure intermedie e 6 deceduti.

Come ogni giorno, vi ricordo anche la situazione a livello provinciale e di Asl. Il numero di nuovi casi positivi nella Sud Est è 92, di cui 47 in provincia di Arezzo (per i quali sono stati effettuati 1159 tamponi). Nell’Aretino le persone positive in carico sono 2212. Oggi si registrano 45 guarigioni”.

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Covid 19: Bacchetta: “ieri nove nuovi positivi e 18 guariti”. “Domani tornano in classe 320 ragazzi della prima media, la scuola banco di prova fondamentale per tutti noi”.

“I dati di ieri parlano di 9 nuovi positivi e di 18 guariti”. Stamattina il sindaco Luciano Bacchetta ha aggiornato così la situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello, aggiungendo: “gli indicatori di queste ultime due settimane restituiscono un numero di positivi che non è basso e che denota una circolazione del virus effettiva, sostanziale e in grado di diventare anche pericolosa, ma anche un numero molto alto di guariti, che abbatte la percentuale delle positività nella nostra città ed è un segnale che va accolto con un certo ottimismo”. “Domani a Città di Castello torneranno in classe 320 ragazzi della prima media”, ha annunciato il sindaco, che ha sottolineato come “il banco di prova della scuola sia fondamentale per tutti noi”. “La didattica a distanza, una misura pur importante e significativa, non può sostituirsi alla scuola in presenza, che va gestita in maniera molto oculata e accorta, seguendo soprattutto le prescrizioni riguardanti il trasporto scolastico e lo svolgimento delle lezioni”, ha spiegato Bacchetta, evidenziando come “nell’ottica di una possibile riapertura delle scuole dopo l’Epifania, questo primo piccolo esperimento servirà anche a testare l’impatto, che speriamo non ci sia, della didattica in presenza sull’andamento della pandemia”. Il sindaco ha ribadito che “anche quest’anno Città di Castello avrà suoi addobbi natalizi, come è giusto è bello che sia, perché dobbiamo dare un segnale di serenità per il futuro”. “Il Covid non potrà imporre un cambiamento radicale delle nostre abitudini, anche se è chiaro che ci dobbiamo adattare a questa emergenza sanitaria importante – ha spiegato Bacchetta – non possiamo rinunciare, quindi, a essere noi stessi e gli addobbi natalizi saranno un segnale di speranza rinnovata per un 2021 in cui l’incidenza della pandemia possa essere meno invasiva nella nostra vita, rispetto a quanto lo è stata fino a ora”.

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In attesa della riapertura delle attività, oggi pomeriggio si sono accese le luminarie nelle strade del centro di Sansepolcro

E luce sia! Sono state accese oggi pomeriggio le luminarie nelle strade del centro di Sansepolcro, insieme all’albero di Natale che il Comune ogni anno allestisce in piazza Torre di Berta.

In attesa che le attività riaprano, si e’ voluto comunque dare un segnale di speranza alla comunità, creando quell’atmosfera natalizia che tutti amiamo.

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Screening a Città di Castello: il sindaco “tamponi di massa con il lascito Mariani, ma decide Asl”

Emergenza COVID. Screening in vista delle riaperture: se ne è parlato a Città di Castello nella commissione Servizi presieduta da Giovanni Procelli (La Sinistra) che venerdì 27 novembre 2020 ha discusso la proposta di Gaetano Zucchini, Gruppo Misto, per una campagna di “test rapidi antigenici acquistati dal Comune per implementare il tracciamento”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha lanciato “una campagna di tamponi di massa, usando il Lascito Mariani, se la ASL lo riterrà utile”. D’accordo Cesare Sassolini, Forza Italia.
Valerio Malagigi, responsabile dei laboratori della ASL Umbria 1: “A Città di Castello 1000 tamponi molecolari al giorno, antigenici autorizzati da Regione Umbria solo in casi particolari e cluster individuati”.
Emanuela Arcaleni, Castello Cambia: “Allora screeniamo la popolazione scolastica”. Massimo Minciotti e Luciano Tavernelli, PD: “Sì ai test, sì al Lascito Mariani per comprarli. Sogepu metta a disposizione Centro servizi e parcheggio per logistica”.

Dopo l’introduzione del presidente Giovanni Procelli (La Sinistra), la commissione Servizi del comune di Città di Castello che si è occupata della proposta di Gaetano Zucchini, Gruppo Misto, per una campagna di test rapidi antigenici in vista delle riaperture prospettate dal Governo nei prossimi giorni, il sindaco Luciano Bacchetta ha aperto i lavori: “Propongo tamponi di massa, una novità nazionale, saremo un comune all’avanguardia, tra i primi in Italia. Possiamo lavorare su piani più avanzati perché abbiamo la disponibilità economiche. Bene Sogepu e Farmacie ma anche Lascito Mariani, che potremmo utilizzare in questo senso. La discussione sul Lascito Mariani inizia adesso. Avevamo previsto 100mila euro per il reparto oncologico, già realizzato, una parte di questa somma potremmo investirla su tamponi di massa. Magari la ASL Umbria non la ritiene utile. Io formalizzo la proposta ma l’oggetto di stasera riguarda la proposta Zucchini, vediamo se le due cose sono contemperabili”.
Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha detto “Il sindaco ha dato una notizia in anteprima molto interessante, centomila euro del Lascito Mariani per i tamponi di massa. Se viene presentato un piano quanto prima che ci permette di uscire da questa situazione, potremmo essere comune capofila di una sperimentazione. Che tempi avremmo per realizzarlo? Davanti ad una proposta del genere, ognuno deve fare la sua parte, collaboreremo. La ritengo un’idea giusta che deve essere sviluppata”.

Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, si è detto dispiaciuto “delle assenze di massa. Ringrazio il sindaco per la sensibilità su queste tematiche. Sintetizzo la mia proposta: la consigliera Arcaleni sollecitava una riflessione sulla non partecipazione di Farmacie tifernati al test sierologico rapido per la popolazione tra 0 e 19 anni. Il test sierologico doveva essere somministrato su una ambiente separato, previa prescrizione del medico di base. In questa bozza era già definito il costo di 9 euro. Aver tranciato questo possibilità, mi aveva fatto prospettare una controproposta di carattere medico: test antigenici rapidi che hanno il limite di rilevare l’esposizione al virus ma non di confermare l’infezione in atto, i test molecolari che sono il gold standard. I tamponi rapidi, circa 30 minuti, tracciano la concentrazione dei pettidi. Il vantaggio è che può essere delocalizzato, ha un’alta accettabilità, tempo di risposta breve, costo sostenibile, il referto è effettuato sul posto, o negativo o positivo. Il limite è la falsa negatività soprattutto nella fase finestra e sarebbe necessario o ripeterlo o passare al test molecolare. La sensibilità è all’80% con una specificità del 95%. Ha delle indicazioni: non sostituisce il molecolare ma l’identificazione è riconosciuta anche dall’IIS. Potrebbe essere utilizzato nel paucisintomatico, nel contatto stretto con asintomatico, per soggetti provenienti da zone a rischio, nello screening di comunità. Si potrebbe fare anche su base volontaria. Molto vantaggi dunque. L’Emilia Romagna, il 19 novembre, ha acquistato 45mila tamponi rapidi per i medici e i pediatri di base per fare il tracciamento. Andrebbe ad implementare il tracciamento ordinario. L’idea è prendere un impegno economico per comprare test rapidi antigenici e fornirli ai soggetti operativi diretti, alle Farmacie, qualora dimostrassero la loro sensibilità al problema o alla ASL. Sarebbe un segnale di forte partecipazione alla rete di protezione e sarebbe un altro tassello al sostegno che l’Amministrazione sta facendo come dimostra il sindaco con i suoi bollettini. Il costo è di circa 10 euro. 3000 tamponi sono 30mila euro. Abbiamo le municipalizzate, le associazioni del territorio, le donazioni. Lo Spallanzani di Roma sta mettendo a disposizione i test che verificano se uno ha l’influenza stagionale o il Covid. Nel periodo della sovrapposizione dei due virus, avere questo strumento eviterebbe un prevedibile sopraccarico sull’ospedale. Mi dispiace che non ci siano gli operatori del Dipartimento di prevenzione, le Farmacie comunali potrebbero avere un ruolo importante”.

Luigi Bartolini, consigliere del Gruppo Misto, si è detto d’accordo con il discorso di Zucchini: “Con la pandemia c’è bisogno di fare i tamponi, se ci sarà un allentamento delle misure restrittive, questo piano sarebbe importante. La partecipazione delle municipalizzate è prevista nella massima sicurezza per gli operatori”. Vittorio Massetti, consigliere del Gruppo Misto si è detto d’accordo “con la proposta del sindaco e con quella di Zucchini. Mi sento sollevato da queste ipotesi che vengono discusse”.

Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, si è detto molto interessata alla “proposta Zucchini. Tutto quanto aiuta il tracciamento ha il mio appoggio e del mio gruppo. Ma avevamo sollevato la problematica ormai tre, quattro settimane fa perché c’era un silenzio imbarazzante rispetto alla diffusione del virus e dei tracciamenti saltanti per ammissione del Commissario Onnis, le scuole stavano per chiudere e gli asintomatici non venivano più testati. Allora la situazione era molto preoccupante perché la diffusione era diventata esponenziale. Ci è sembrato poco comprensibile che una prima campagna di tracciamento non vedeva partecipare le Farmacie tifernati, che, come ha ricordato il sindaco, fanno quello che dice il Comune. Non confondo i test ma Città di Castello rimaneva fuori da questa campagna. Il test antigenico pone però delle problematiche: se i seriologici non potevano essere fatti nelle Farmacie, accetteranno di fare gli antigenici? Stasera non sono presenti. Davo per scontato che, con il sindaco che metteva sul piatto 100mila euro del Lascito Mariani, d’accordo con la ASL, ci fossero; la presidente ha escluso la partecipazione per tutelare gli operatori. Sono contenta dell’impegno economico prospettato, non mi interessano i primati ma un tracciamento efficace. In questo momento la popolazione scolastica è a casa ma una gran parte è a scuola, i test sierologici non vengono sponsorizzati ma ne avrebbe bisogno dato che sta in aula e prende i trasporti. Soprattutto se si prevede una riapertura, la prossima settimana per le prime medie e poi via, via…Lo screening sarebbe ottimale ma mi aspetto una chiarezza maggiore sui soggetti, sia finanziatori che esecutori”.

Massimo Minciotti, consigliere PD, ha detto: “Reputo una spesa sostenibile l’acquisto dei test rapidi, sono d’accordo con Zucchini di farli acquistare dalle municipalizzate anche se dovrebbero acquistarli le Farmacie, che è il cuore della loro mission. C’è anche il Lascito Mariani ma anche in seguito del nuovo regolamento interno meglio le Farmacie. La Sogepu non deve dare contributi ma aiutare su altri ambiti, specialmente nella logistica con Centro Servizi e parcheggio”.
Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, ha detto: “La situazione è particolare, l’inverno 2020/21 verrà ricordato come quello della vaccinazione. Mentre si attendono le dosi del vaccini antiinfluenzale che ancora mancano e non vengono distributi in modo adeguato. Ci troviamo di fronte ad un sfida su cui siamo già in ritardo. La vaccinazione contro il Covid sarà mondiale. L’umanità non ha mai affrontato un problema simile prima di ora. Chi riuscirà ad organizzare per primo la vaccinazione, sarà il primo a riaprire le scuole e dare impulso alla nostra economia. Senza fare voli pindarici la nostra proposta è la stessa dell’inizio di Ottobre. Bene spostare il punto tamponi a Cerbara. I tamponi rapidi danno risposte immediate e i casi potrebbero essere indirizzati allo screening successivi. Questo sarà fatto in inverno e la struttura messa a disposizione non sarà sufficiente. A livello logistico è necessario uno sforzo enorme. Il comune di Città di Castello può dare un esempio a livello comprensoriale. In ultimo il tracciamento: non possiamo perdere di vista il tracciamento dei positivi, altrimenti lo sforzo sarà inutile. Avevamo pochissime infezioni, potevano restare bassi ma non ha funzionato il tracciamento. Parlano di una terza ondata, se saremo impreparati, probabilmente soprattutto a livello economico sarà difficile resistere. Bene il sindaco con Città di Castello come comune-pilota, lavoriamo insieme. Il costo dei tamponi: non può essere un problema di soldi, ci sono spese non proprio utili che fanno tremare i polsi. Chi ha le possibilità, lo può comprare, io anche se non sono ricco, posso provvedere. Elasticità per non tagliare fuori che ha bisogno e solidarietà di chi può”.

Tiziana Croci, consigliere del PSI, ha detto: “La Asl ci dirà a chi potrà fare i tamponi ma è troppo chiedere alle Farmacie”.

Zucchini ha specificato: “Non c’è la volontà di attribuire i tamponi ad un soggetto. La Farmacie sono il principali presidio sul territorio insieme alle strutture di grado più elevato. Se non hanno le condizioni non è un problema. Potrebbe avere il ruolo di acquisire i test e stare nell’organizzazione. C’è una redistribuzione verso i soggetti sanitari operativi che hanno responsabilità di tracciamento e i dispositivi individuali. Se poi pediatri, medici di basi e farmacie si vogliono accodare ampliano la possibilità di tracciamento. La presenza di Sogepu: abbiamo due municipalizzate. La concorrenza potrebbe essere economica o organizzativa. Il progetto è risorse economiche, sostegno nei limiti dell’applicazione di antigenico su molecolare al tracciamento. Così, si diminuisce la catena epidemiologica e si riduce il carico di ricovero”.

Il sindaco ha detto: “Dobbiamo avere un quadro della situazione tifernate e poi intervenire con screening id massa che sarebbe soluzione rivoluzionaria. Città di Castello ha la percentuale estremamente bassa in Umbria che ha però un tasso di mortalità alta. Non possiamo non confrontarci con ASL sulla fattibilità che solo ASL può conoscere. Quando si riunirà la commissione del Lascito Mariani la prima volta possiamo chiedere risorse per lo screening di massa. Io lo ritengo molto opportuno. Facciamo la proposta ad ASL, che tutti condividono, e capiamo se anche per loro è opportuna. Solo noi sul piano economico in Umbria possiamo farlo. Il ruolo delle Farmacie: va bene che facciano i test ma c’è una presa di posizione dell’organizzazione regionale delle Farmacie comunali che sostiene di non essere in grado di fare i test. Non ci impedirà di andare avanti su questa proposta. Il fatto che ci siano tantissimi guariti non ci deve far sottovalutare che i nuovi positivi sono molti. Il virus circola, è aggressivo e ci dobbiamo porre il problema della ricostruzione epidemiologica. Concordiamo con ASL se è opportuna. Le risorse del reperto oncologico potrebbero essere dirottate sullo screening. Le risorse di Farmacie e di Sogepu o del personale di Farmacie è un aspetto secondario. La media di ASL è di 200 tamponi al giorni. Gioco forza per alcuni aspetti il Comune già svolge anche una funzione sanitaria”.

Alla tempistica, chiesta da Arcaleni, il sindaco ha detto: “Dobbiamo trasferire il Lascito ad Asl e quindi proporre l’idea, vedere come viene accolta”. Procelli ha detto: “Sono pochissime le Farmacie che hanno percorsi e spazi adatti per fare i tamponi. Fanno il test per la glicemia e danno tanti altri servizi, tra cui campagne con i giovani per i sani stili di vita, il problema si può risolvere con le associazioni socio-sanitarie che facciano i test per Farmacie tifernati”.

Valerio Malagigi, in rappresentanza della ASL e responsabile dei laboratori dell’Azienda sanitaria e quindi del tracciamento: “Il laboratorio di Città di Castello lavora più di 1000 tamponi al giorno con un esito a 12 ore. Perugia ne fa 1400. I test multiplex per distinguere virus influenzale da Covid già li stiamo facendo. A marzo facevamo circa 40 test al giorno. Sulla proposta Zucchini: il test antigenico è meno sensibile di quello molecolare e ci sono indicazioni precise riportate anche dalla Regione per utilizzarlo in persone che escono dalla patologia, in cluster individuati, non c’è indicazione di utilizzo per lo screening. In soggetti asintomatici potrebbero dare falsi negativi. Verranno utilizzati per personale ospedaliero a distanza ravvicinata, ogni settimana”.

Zucchini: “Il test è previsto da IIS”. Arcaleni: oltre 100 farmacie hanno aderito, se a Città di Castello non ci sono le condizioni, possono essere creati ma il rappresentante della Asl ci ha detto che questi test non possono essere utilizzati per uno screening di massa se le direttive regionali non lo prevedono. Magari potremmo non parlare di screening di massa ma di popolazione specifica, per esempio quella che deve rientrare a scuola”.

L’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli ha detto sulle Farmacie “non per difenderle ma l’amministratrice aveva spiegato quello che possono fare e sono disponibili a dare il loro contributo. Il discorso interessante è quello del Lascito Mariani: se una parte vengono messe a disposizione ben venga. Le Farmacie hanno la loro autonomia ma non imporre scelte obbligatorie. Tema interessante e d’attualità”.

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Covid 19: tamponi e tracciamento, il punto con il responsabile Asl Valerio Malagigi

Valerio Malagigi, in rappresentanza della ASL e responsabile dei laboratori dell’Azienda sanitaria e quindi del tracciamento: “Il laboratorio di Città di Castello lavora più di 1000 tamponi al giorno con un esito a 12 ore. Perugia ne fa 1400. I test multiplex per distinguere virus influenzale da Covid già li stiamo facendo. A marzo facevamo circa 40 test al giorno. Sulla proposta Zucchini: il test antigenico è meno sensibile di quello molecolare e ci sono indicazioni precise riportate anche dalla Regione per utilizzarlo in persone che escono dalla patologia, in cluster individuati, non c’è indicazione di utilizzo per lo screening. In soggetti asintomatici potrebbero dare falsi negativi. Verranno utilizzati per personale ospedaliero a distanza ravvicinata, ogni settimana”.

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Giunti (Forza Italia) “Le forze politiche della Valtiberina devono fare fronte unico verso la Regione per la Sanità locale”

“Lunedì l’Unione dei Comuni discuterà due mie mozioni importanti per la sanità locale, che consistono nell’impegnare i Sindaci Valtiberini a richiedere 3 posti di terapia intensiva per l’Ospedale di Sansepolcro e a far ripristinare il nostro distretto unico sociosanitario, che in questo momento è unito col Casentino e con Arezzo. Il grande rumore sollevato da tutte le forze politiche contro la scelta di Giani, di togliere la guardia medica notturna in tutta la Toscana, e’ servito a fargli cambiare decisione . Quindi uniti si vince. Anche l’ Ospedale di zona, va potenziato. Attualmente c’è un solo cardiologo, una sola anestesista; si fanno solo interventi programmati in chirurgia non del torace, con medici che vengono da Arezzo , per mancanza di rianimazione; manca il direttore in medicina. L’ospedale di comunità, quando sarà riconsegnato alla popolazione? Quello che tutti chiamano pronto soccorso, in realtà e’ solo un primo intervento, non avendo specialisti reperibili e rianimazione. Altro punto fondamentale della sanità a Sansepolcro è la Casa della Salute, punto imprescindibile, da non perdere assolutamente. Bisogna fare fronte comune con i nostri medici rimasti che con grandi difficoltà riescono a mandare avanti un servizio indispensabile di medicinadel territorio. Una politica cieca ed incapace da anni, sta facendo mancare in tutta Italia, sia gli infermieri che i medici, con le università a numero chiuso, e questo si stà rivelando devastante per i cittadini che non hanno più tutelato il loro diritto alla salute.

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Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 21 guariti e 9 nuovi positivi. Purtroppo registriamo anche il decesso di un tifernate di 77 anni”


“I dati che ci ha comunicato l’Usl Umbria 1 parlano di 9 nuovi positivi a fronte di 21 persone guarite nella giornata di ieri, nella quale, purtroppo, tra i 14 morti in Umbria c’è stato anche un tifernate di 77 anni che era ricoverato all’ospedale di Spoleto”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta nell’esprimere “sentite condoglianze e forte vicinanza” alla famiglia del concittadino scomparso. “Una persona che muore suscita grande dispiacere nella famiglia, ma anche nella collettività”, ha commentato il sindaco, ricordando che “nel corso di questa vicenda legata al Covid, dalla prima ondata a oggi, sono decedute molte persone della nostra città alle quali eravamo tutti affezionati”. “L’ultimo dato dell’Usl Umbria 1 è molto buono, anche se non ci può tranquillizzare in assoluto, è in linea con l’andamento consolidato da parecchi giorni di un numero di persone guarite molto superiore a quello delle nuove positività”, ha evidenziato il primo cittadino. “Si tratta di un segnale importante, insieme al fatto che il numero complessivo dei positivi nel nostro territorio è sceso ulteriormente, su percentuali che rispetto ad altre zone dell’Umbria sono particolarmente basse”, ha rilevato Bacchetta, invitando in ogni caso a considerare che “le nuove positività continuano a esserci, a testimonianza che la circolazione del coronavirus è ancora molto attiva e le prescrizioni devono continuare a essere seguite con il massimo rigore”. Il sindaco ha ricordato che all’ospedale di Città di Castello sono ricoverati 11 tifernati, 10 nel reparto Covid e uno nella terapia intensiva Covid. “Insieme agli altri malati, a questo concittadino, che è una persona che conosciamo bene e molto brava, un tifernate vero, va un forte in bocca al lupo per la battaglia delicata che sta conducendo, da cui speriamo esca presto e bene”. “Lunedì riprenderanno le lezioni per gli studenti della prima classe delle scuole medie”, ha confermato Bacchetta, riflettendo sul fatto che la scuola “sia il problema dei problemi dal punto di vista della ripresa della vita normale”. “Si riprenderà con grande cautela – ha precisato il sindaco – con la speranza che, se poi a gennaio la curva dell’epidemia continuasse a scendere in modo consistente, sia possibile ripristinare la didattica in presenza e far tornare i nostri ragazzi a una vita normale o quasi normale, nella consapevolezza che sia impensabile mantenere la didattica a distanza per tutto l’anno scolastico, perché è una soluzione emergenziale dal punto di vista educativo, sociale, culturale e umano”. “L’auspicio è che il combinato disposto di un miglioramento della situazione con l’arrivo del vaccino, di cui da gennaio dovrebbe partire la distribuzione per alcune categorie, possa determinare un maggior rasserenamento e farci tornare tutti a una vita un po’ più normale”, ha sottolineato Bacchetta, ricordando che “dal punto di vista delle prescrizioni resta tutto invariato, perché la Regione ha prorogato di una settimana l’ordinanza finora in vigore”. “Pertanto i pubblici esercizi continueranno a subire le limitazioni che hanno avuto in questo periodo, poi dal 3 dicembre è possibile che l’Umbria torni zona gialla – ha spiegato il sindaco – e a quel punto ci sarà l’ovvia discussione per stabilire se la riapertura dei pubblici esercizi potrà avvenire nell’arco di tutta la giornata, ivi compresa la fascia serale, oppure perdurerà la chiusura fino alle ore 18.00, valutazione sul tavolo dei tecnici e degli esperti che andrà comunque rispettata”.

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Lega Umbertide, il segretario Vittorio Galmacci: “Bilancio in equilibrio, l’amministrazione comunale ha fatto fronte perfettamente all’emergenza Coronavirus”

Vittorio Galmacci, segretario comunale della Lega Umbertide, esprime soddisfazione a seguito dell’approvazione a maggioranza della salvaguardia degli equilibri e l’assestamento di bilancio 2020/2022.
“A Umbertide la giunta comunale guidata dal sindaco Luca Carizia e a trazione Lega dimostra ancora una volta che sa governare bene – afferma Vittorio Galmacci – Dopo un anno difficile, come è stato il 2020, duramente segnato dall’emergenza Coronavirus, il bilancio del Comune di Umbertide è stato mantenuto in equilibrio. Non era per nulla facile ma l’amministrazione comunale ci è riuscita, dando ampio risalto al fatto che si amministra per il bene di tutta la nostra comunità. Un plauso all’amministrazione va per tutte le misure attuate per far fronte all’emergenza in corso, come ad esempio la riduzione del 45% del costo della tassa sui rifiuti per le attività colpite dal lockdown, l’esenzione per il 2020 della tassa per l’occupazione di suolo e aree pubbliche, l’attenzione verso il mondo della scuola e nei confronti delle società che gestiscono servizi”.
Prosegue Vittorio Galmacci: “La bontà dell’azione della nostra amministrazione è stata certificata dal Collegio dei revisori dei conti. I revisori hanno infatti preso atto che non sussiste la necessità di operare interventi correttivi al fine della salvaguardia degli equilibri di bilancio, in quanto gli equilibri del bilancio sono garantiti dall’andamento generale dell’entrata e della spesa nella gestione di competenza e nella gestione in conto residui. Infine, sempre lo stesso Collegio dei revisori, ha espresso parere favorevole sulla proposta di deliberazione relativa agli equilibri di bilancio ed ha espresso parere favorevole alle variazioni di assestamento generale di bilancio proposte”.
Conclude Vittorio Galmacci: “L’eccellente lavoro svolto del sindaco Luca Carizia e della giunta comunale ha permesso di guardare avanti, verso il futuro, con serenità e mettendo a tacere per l’ennesima volta le falsità dell’opposizione. Chi governa ha il dovere di tutelare i suoi cittadini. Luca Carizia e la sua squadra lo hanno dimostrato con forza”.

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Donate alla biblioteca comunale di San Giustino alcune copie del libro “il tuo sorriso ribelle” nel ricordo di Silvana Benigno


“Siamo orgogliosi di aver ricevuto questa donazione per la biblioteca comunale. Sarà come come aver sempre Silvana insieme a noi e un modo di testimoniare alla cittadinanza il suo messaggio possa passare verso la gente. Un altro modo per averla sempre al nostro fianco insieme al suo sorriso. Grazie a Federica e Fabrizio”. Queste le parole dell’assessore alla cultura del Comune di San Giustino, Milena Ganganelli, ai margini del breve quanto significativo momento della consegna ufficiale alla biblioteca comunale di alcuni volumi del libro “Il tuo sorriso ribelle” dedicato alla battaglia contro il cancro di Silvana Benigno e al suo messaggio che ha lasciato. All’interno dell’ufficio del sindaco Paolo Fratini, la figlia di Silvana, Federica, e il marito Fabrizio sono stati ricevuti dal primo cittadino, dagli assessori Milena Ganganelli e Simone Selvaggi e dal consigliere comunale Emanuele Marchetti. Fabrizio ha spiegato il motivo di questa donazione dei libri “affinchè quello che Silvana ha lasciato come donna, come madre, moglie e protagonista della battaglia al cancro col sorriso e non solo, possa rimanere per sempre nella memoria dei cittadini sangiustinesi”.
“Grazie a Federica e Fabrizio per questo dono – ha poi aggiunto Fratini – per noi resta importante il messaggio che Silvana ci ha voluto sempre dare che è quello di affrontare sempre i momenti difficili della vita con coraggio, col sorriso sulle labbra. La sua è una storia che mi porterò sempre nel cuore ed è giusto che anche tutti i cittadini della nostra comunità la possano conoscere attraverso questa testimonianza importante. I libri all’interno della nuova sede della biblioteca comunale avranno il giusto spazio”.
“Con la grinta e con la determinazione si possono affrontare queste battaglie, la grinta che Silvana ci ha trasmesso va inoltrata a tutti i cittadini” ha specificato l’assessore Selvaggi, che ha poi anche ricordato la sua visita a Silvana in ospedale, durante una delle sedute di chemioterapia, per portarle il messaggio di speranza di un altro malato di tumore.
“Con Silvana abbiamo combattuto battaglie importanti anche a livello di associazionismo a Selci – ha poi concluso il consigliere Marchetti – questo libro non ci farà senz’altro dimenticare quale è stato l’animo di grande spessore di Silvana”.
La raccolta fondi tramite il libro “Il tuo sorriso ribelle” non si ferma e pure in questo periodo di restrizioni dovute al Covid la famiglia di Silvana e tanti amici stanno portando avanti alcune iniziative di rilievo, una di queste – straordinariamente originale e unica nel suo genere – verrà resa nota nelle prossime settimane e rappresenterà, grazie all’impegno di artisti importanti, come un abbraccio collettivo a Silvana alle porte del Natale.

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