Aggiornamento quadro complessivo dei positivi sul nostro territorio
Sono 40 le persone attualmente positive, delle quali 2 ricoverate in ospedale e le altre poste in isolamento domiciliare.
Aggiornamento quadro complessivo dei positivi sul nostro territorio
Sono 40 le persone attualmente positive, delle quali 2 ricoverate in ospedale e le altre poste in isolamento domiciliare.
La Caritas diocesana di Città di Castello comunica che è aperto il Bando 2021 per il Servizio Civile Universale.
Nello specifico, si ricercano 23 volontari da impiegare nei progetti delle Caritas Diocesane della regione Umbria (Sedi dei progetti: Città di Castello, Perugia, Gubbio, Foligno, Todi, Orvieto e Terni).
Il Servizio Civile Universale nasce per favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale: ti permette di fare un’esperienza formativa di crescita civica e di partecipazione sociale, operando concretamente all’interno di progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza.
La selezione è rivolta a giovani tra i 18 e 28 anni che prenderanno parte a progetti della durata di 12 mesi.
Ulteriori informazioni verranno fornite sui siti web delle singole Caritas coinvolte nel progetto e sui sito governativo del SCU.
Per presentare la domanda c’è tempo fino al giorno 8 Febbraio 2021.
Per informazioni rivolgersi alla caritas di Città di Castello, piazza del Garigliano, 2 – mail: info@caritascdc.it ; TELEFONO 0758553911, sito web: caritascdc.it.
Anche all’ospedale della Valtiberina sono iniziate questa mattina le vaccinazioni per gli operatori sanitari.
Nei prossimi giorni prenderanno il via anche al Distretto e nelle Rsa ed entro la prossima settimana sara’ vaccinata la gran parte di infermieri e medici. Avanti!


Tra rinnovamento e continuità, la Ginnastica Petrarca presenta gli staff tecnici per la stagione 2021. Il nuovo anno della società aretina si è aperto con l’ufficializzazione dei nomi di allenatori e istruttori che avranno la responsabilità di occuparsi della crescita sportiva di circa trecento atleti di tutte le età divisi nelle diverse sezioni della ginnastica ritmica femminile, della ginnastica artistica maschile, della ginnastica artistica femminile e della Gymnaestrada. Le maggiori novità riguardano la ginnastica ritmica dove è stato previsto l’innesto delle due nuove allenatrici Benedetta Moroni e Mikaela Cascarano, mentre Stefano Violetti e Sara Moretti sono stati confermati come coordinatori della ginnastica artistica maschile e femminile. La Gymnaestrada sarà guidata da Federica Peloso che sarà anche coordinatrice tecnica della ginnastica ritmica.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha espresso a nome della giunta e dell’amministrazione comunale “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’amico Giulio Cesare Cesarotti scomparso improvvisamente questa mattina”. “Giulio è stato per molti anni il presidente della Società rionale Prato, in gioventù è stato un calciatore del Città di Castello, per anni ha gestito un negozio di giocattoli e cartoleria a San Giacomo, come chi era bambino in quel periodo, tra cui il sottoscritto, ricorda benissimo”, ha sottolineato il sindaco. “E’ stato una figura storica di questa città, con un cognome, quello dei Cesarotti, che ha fatto la storia di Città di Castello, era nipote di Aspromonte Bucchi, è stato un simbolo importante della vita pubblica tifernate”, ha aggiunto Bacchetta, evidenziando: “non sempre le persone che fanno la storia finiscono in prima pagina sui giornali, ma la storia di Giulio Cesare Cesarotti è quella di un uomo che ha vissuto la sua città e l’ha amata, si è impegnato per essa in modo totalmente volontario, dando vita a una festa come quella delle Giornate dell’Artigianato Storico che per tantissimi anni ha caratterizzato il calendario delle iniziative di Città di Castello”. “A Giulio va un grande saluto ideale e un pensiero grato per tutto quello che ha fatto e ci ha dato nel corso di tutti questi anni”, ha concluso Bacchetta, nel rivolgere “un grande abbraccio alla moglie e alle figlie, al fratello, agli amici, ai componenti della Società Rionale Prato”.
“La situazione legata al focolaio che si è sviluppato all’Asp Muzi Betti è stabile, attualmente, sui 31 ospiti positivi, 12 sono ricoverati in ospedale, quattro a Villa Muzi, mentre restano 15 gli anziani isolati nel reparto Covid creato all’interno della struttura”. E’ l’aggiornamento di oggi del sindaco Luciano Bacchetta sulla vicenda che sta interessando la residenza sanitaria per anziani non autosufficienti di Città di Castello. “Ovviamente a destare maggiore apprensione è la situazione degli anziani ricoverati, perché si tratta di ultraottantenni con patologie connesse all’età, e speriamo che ci possa essere un decorso favorevole della malattia”, ha osservato il sindaco, nel far presente che “le loro condizioni, a parte un paio di situazioni un po’ più critiche sembrano essere piuttosto stabili, visto che non manifestano sintomi al momento particolarmente preoccupanti, ma l’allerta è massima, essendo persone ad altissimo rischio potenziale”. “Preoccupano meno, in ragione dell’età più giovane e delle condizioni di salute, i 15 operatori sanitari, che non sono meno importanti, ma si trovano tutti in isolamento domiciliare”, ha puntualizzato il sindaco, aggiungendo: “agli anziani e agli operatori sanitari auguriamo una pronta guarigione, siamo particolarmente vicini a loro e alle rispettive famiglie”. “I responsabili della Muzi Betti si sono subito attivati in sinergia assoluta con l’Usl Umbria 1 del nostro territorio e tutte le persone per le quali era necessario il ricovero sono state trasferite in tempi velocissimi”, ha evidenziato il primo cittadino, nel rimarcare che “si sta lavorando moltissimo, con tutte le problematiche del caso, per isolare il focolaio nella struttura e fare in modo che non vi siano ulteriori danni collaterali, che sono da evitare”. “Lo sviluppo di questo focolaio è stato un fulmine a ciel sereno”, ha riconosciuto Bacchetta, ricordando che la vicenda sia esplosa “dopo molti mesi nei quali la Muzi Betti era rimasta miracolosamente indenne da qualunque contagio, a parte il caso di una signora di cento anni, poi guarita, ed era stata un esempio, perché la situazione era sotto controllo e tranquillizzante grazie all’effettuazione in modo sistematico dei tamponi, anche in tempi molto ravvicinati, mentre altrove si manifestavano scenari di grande criticità”. Il sindaco ha, quindi, aggiornato la situazione generale dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello, dando conto delle otto persone guarite e delle 18 nuove positive del 31 dicembre 2020 e dei 18 nuovi positivi, a fronte di nove guariti, del primo gennaio 2021. “Il saldo continua a essere negativo, perché in due giorni abbiamo avuto 36 casi di nuove positività e 17 guarigioni”, ha osservato Bacchetta, prendendo atto di come “i dati ci tengano ancora in stato di allerta, perché sono sempre molto consistenti i nuovi contagi, come del resto in tutta l’Umbria, a fronte di un numero abbastanza significativo di guariti, ma purtroppo inferiore ai positivi”. “Dobbiamo continuare a lavorare affinché il contenimento del virus possa essere efficace”, ha esortato il sindaco, ribadendo l’auspicio che “le vaccinazioni, che sono l’unica soluzione e che sono iniziate anche a Città di Castello sugli operatori sanitari, possano essere quanto prima messe a disposizione di tutti i cittadini”. Bacchetta ha infine preso posizione sull’intervento degli operatori del Centro Commerciale Il Castello. “Siamo consapevoli che la vicenda drammatica del Covid-19 ha effetti collaterali, anche economici, per via dei provvedimenti di contenimento della diffusione del virus che sono particolarmente duri per alcune categorie, ma vorrei rassicurare gli operatori commerciali del Centro Il Castello che non c’è alcuna volontà vessatoria da parte dell’amministrazione comunale”, ha affermato Bacchetta, ricordando che il complesso venne aperto proprio quando era assessore al Commercio. “Non c’è la volontà di perseguitare alcune attività rispetto ad altre, è il Dpcm del Governo Conte che prevede la chiusura dei centri commerciali, non certo il Comune – ha spiegato il sindaco – e il problema è che alcuni negozi hanno margini di operatività più ampi di chi si trova all’interno dei centri commerciali”. “Tutte le decisioni del Comune sono state prese di concerto con la Prefettura di Perugia – ha chiarito Bacchetta – per cui capisco umanamente la polemica, ma dal punto di vista morale mi dispiace perché non c’è alcuna intenzione dell’amministrazione di creare problemi alle attività commerciali, che sono in difficoltà e vanno supportate”.
CDCNOT/21/01/02/COMINLINEA/03/MB
Oltre 60mila chilometri effettuati dalle pattuglie in servizio, 2700 i controlli sui veicoli in circolazione e tanto altro nel bilancio complessivo dell’attività del Corpo di Polizia Municipale dell’anno appena trascorso. Sono 19 gli addetti appartenenti al Comando (di cui 17 operatori PM e 2 amministrative) diretto dal Comandante, Joselito Orlando e dal Vicecomandante, Graziano Fiorucci. Nel corso del 2020 il lavoro della Polizia Municipale si è incentrato principalmente nell’espletamento delle seguenti attività:
1) gestione di tutti i procedimenti amministrativi di competenza con servizio di front-office, back-office e Centrale Operativa; in particolare, è stata curata l’attività dell’Ufficio del Centro Storico, aperto al pubblico nei giorni di lunedi, martedi, giovedì e sabato, con compiti di rilascio autorizzazioni, permessi e soprattutto di ascolto dei cittadini per segnalazioni e problematiche inerenti a tutti i servizi offerti dal Comune di Città di Castello. Sempre più tale Ufficio del Centro Storico, oltre all’importante ruolo burocratico amministrativo, ha svolto la funzione di prossimità, nonché di controllo del territorio attraverso il sistema di videosorveglianza comunale attualmente in uso alla Polizia Municipale.
2) gestione delle attività relative ai servizi di Polizia Stradale, tra i quali rientrano il servizio di viabilità e soprattutto il presidio del territorio attraverso i posti di controllo e l’utilizzo della strumentazione elettronica in dotazione consistente nell’apparecchiatura del “Targa system” e del “Telelaser”, unitamente allo svolgimento dell’attività di infortunistica stradale;
3) gestione delle attività di controllo del territorio, con interventi mirati degli operatori della Polizia Municipale sia nel Centro Storico con le pattuglie appiedate o di prossimità e con la pattuglia di pronto intervento nel resto del territorio Comunale. Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, l’attività di controllo del territorio è stata spesso svolta in sinergia con le altre Forze di Polizia al fine di contrastare le violazioni ai D.C.P.M. emessi dal Governo Nazionale ed alla normativa locale (comunale e regionale) in materia;
4) attività di natura ambientale, nel corso dell’anno sono stati sensibilmente potenziati i controlli in materia di rifiuti effettuati dal Nucleo Ambientale della Polizia Municipale con il supporto degli operatori appartenenti alla Ditta SO.GE.PU.. Al riguardo, va sottolineata la fondamentale introduzione del sistema delle foto-trappole, previa adozione di apposito regolamento, che ha fornito un notevole contributo all’incremento della raccolta differenziata. In materia, si evidenzia anche l’attività svolta in materia di controllo della quiete pubblica ed in materia di inquinamento acustico;
5) controllo in ambito edilizio-urbanistico, effettuato, a seguito della reintroduzione del Nucleo edilizio così come stabilito da apposita Legge Regionale, di concerto tra il personale del Comando della Polizia Municipale ed il Settore Urbanistico interessato, con accertamenti sul territorio di rilevanza non solo amministrativa ma anche penale.
6) controllo delle attività produttive, comprendenti il commercio in sede fissa ed ambulante, le fiere ed i mercati, la manifestazione mensile degli oggetti usati denominata “Retrò”, con particolare attenzione al rispetto delle norme emesse dai D.C.P.M. nazionali finalizzate al contenimento della pandemia relativamente al mercato settimanale che si svolge in centro (giovedì e sabato) ed a Trestina;
6) potenziamento dei servizi di disciplina traffico, attività fondamentale per migliorare e rendere più sicura la viabilità sia nel Centro Storico che nelle Frazioni, al fine anche di risolvere eventuali situazioni di pericolo per la circolazione stradale;
7) attività di Polizia Giudiziaria, riferita a tutti gli interventi di propria competenza, afferenti principalmente l’infortunistica stradale, l’edilizia, l’ambiente, compresi tutti gli altri reati commessi nel nostro territorio dei quali il Comando è venuto a conoscenza. Si precisa che i dati specifici riferiti alle suddette attività espletate nel corso del 2020 verranno elaborati nel mese in corso e forniti in occasione della Festa di San Sebastiano, patrono del Corpo. “Nel corso dell’anno 2021, invece, tra le varie attività prefissate il Comando tutto che ringrazio per il lavoro svolto con professionalità e dedizione – ha precisato il vice-sindaco, Luca Secondi, titolare della delega specifica – si pone come ulteriori obiettivi: il rafforzamento delle attività di controllo del Centro Storico intese come presenza dell’attività di prossimità; il potenziamento dell’uso delle foto-trappole per rendere la Città sempre più vicina e rispettosa dell’ambiente e della sua salubrità; il rilancio del mercatino dell’usato “Retrò”; la conclusione del già ben avviato nel corso del 2020 progetto denominato “Scuole Sicure” quale momento educativo, informativo nonchè di conoscenza e di prevenzione rispetto alla detenzione e uso di sostanze psicoattive”.
Il 2020 è stato un anno difficile per tutti. Alla PFU ha dato sia gioie che dolori. Da una parte gli infortuni al crociato ai danni di Giorgia Paolocci e Ilaria Moriconi, mentre in positivo troviamo notevoli soddisfazioni, quali la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia nella stagione interrotta a causa della pandemia da coronavirus e le 8 vittorie nell’annata in corso. La Bottega del Tartufo Umbertide è pronta ad iniziare il nuovo anno affrontando la Jolly Acli Livorno. Le toscane si trovano a sei punti in classifica all’undicesimo posto. La PFU è reduce da tre trasferte vittoriose sui parquet di Patti, Selargius e Virtus Cagliari. Inoltre la squadra di coach Staccini deve recuperare i match rinviati contro Bolzano e San Giovanni Valdarno, in programma sabato 16 gennaio e mercoledì 24 alle 18 al Pala Morandi.
Giudice e compagne non dovranno prendere
sottogamba le avversarie, soprattutto perché in questo campionato non ci sono squadre “cuscinetto” e tutte le compagini possono intimorire le avversarie.
Palla a due domenica 3 gennaio alle 18.
Diretta streaming sul canale YouTube Marzella Photo Studio (link condiviso sui canali social della pfu)
Si dicono sconcertati ed enormemente penalizzati per la “gravissima situazione” in cui si trovano ad operare gli operatori del centro commerciale ‘Castello’ di Città di Castello che, in una nota, denunciano come “a partire dal 16 novembre, anche a causa della condotta omissiva assunta dal Comune di Città di Castello, alla già grave e complessa emergenza legata al Covid-19 si sono sommati i rilevantissimi danni economici determinati da chi ha consentito che centri commerciali e strutture unitarie concorrenti, nelle giornate festive e prefestive dei mesi di novembre (dal 16) e dicembre rimanessero illegittimamente aperte”.
Questo, secondo gli operatori de ‘Castello’ “in spregio delle previsioni normative a tutela della salute pubblica emanate dalla Regione Umbria e dal Governo”. Lunedì 28 dicembre il prefetto di Perugia “con una nota indirizzata al nostro legale professor avvocato Duccio Maria Traina, alla Regione dell’Umbria e al sindaco di Città di Castello – hanno spiegato dal centro commerciale ‘Castello’ – ha fatto definitiva chiarezza statuendo che, come previsto dal Dpcm del 3 dicembre 2020, dovevano e devono restare chiuse tutte le attività presenti all’interno di strutture che si configurano come unitarie o all’interno di centri commerciali e che questo è quello che il prefetto stesso aveva comunicato per le vie brevi al sindaco e al comandante dei vigili urbani di Città di Castello”.
Secondo gli operatori de ‘Castello’, a seguito di loro segnalazioni e richieste di intervento, sia scritte che verbali, inviate al Comune di Città di Castello, “fondate sull’infrazione delle previsioni del Dpcm che imponeva l’obbligo di chiusura, da parte di alcune attività commerciali della città non è scaturito alcun intervento o provvedimento”. “Al contrario – spiegano ancora gli operatori del centro – il Comune di Città di Castello, nella persona del comandante dei vigili urbani, ha risposto che l’apertura è stata consentita sulla base di quanto comunicato dal prefetto telefonicamente al sindaco e al comandante dei vigili urbani e riportato precisamente nel comunicato stampa pubblicato sul sito dello stesso Comune. Comunicato stampa, peraltro, inviatoci come unica forma di risposta anche alle nostre ultime istanze del 19, del 20 e del 28 dicembre che segnalavano, tra l’altro, l’illegittima apertura, delle stesse attività, anche nelle giornate del 24 e 27 dicembre”.
“La gravità dei fatti – proseguono dal centro commerciale ‘Castello’ – si commenta da sola: a fronte di operatori commerciali seri (marchi leader a livello nazionale Conad, Euronics, Tim, Douglas, Bartoccini Gioielleria ed altri) che hanno scelto di rispettare scrupolosamente le normative protempore emanate, lo ribadiamo, a tutela della salute pubblica, si è consentito ad attività concorrenti di aprire e operare in evidente violazione delle normative stesse. Ciò è avvenuto oltre che nel mese di novembre il 19, 20, 24, 26, 27 e 31 dicembre, giorni in cui si è registrata una concentrazione e un afflusso esagerato di persone presso gli stessi centri e parchi commerciali. Proprio quando l’intero territorio nazionale veniva dichiarato ‘Zona Rossa’ e tutte le massime istituzioni del Paese invitavano a non uscire di casa, a rinunciare ad incontrare nonni e genitori, ad evitare qualsiasi forma di socialità, a Città di Castello veniva consentito a questi centri commerciali di rimanere aperti e di effettuare in regime di monopolio tutte le vendite prenatalizie a discapito degli operatori corretti”. “Ci chiediamo quale sia la nostra colpa – proseguono gli operatori – per aver dovuto subire tale trattamento: aver chiesto all’Amministrazione Comunale di intervenire per far rispettare le norme vigenti? Aver difeso con i denti le nostre attività, il nostro lavoro ed il lavoro dei nostri collaboratori? L’Amministrazione Comunale, cui con fiducia ci siamo rivolti, non ci ha ritenuti degni neanche di ricevere una risposta con le motivazioni di quanto dalla stessa deciso e si è limitata ad inviarci per 3 volte la copia del comunicato stampa datato 12 dicembre, i contenuti del quale sono tuttavia in contrasto con quanto affermato in maniera netta dal Prefetto di Perugia con la Sua ultima nota. Quello che stupisce è che in questi 45 giorni nessuna forza politica e/o associativa di settore a Città di Castello si sia accorto di questa evidente e grave anomalia ribadiamo ‘unica nel territorio regionale’”. Gli operatori annunciano di aver dato “mandato ai nostri legali di agire in tutte le sedi opportune a tutela delle nostre ragioni e dei nostri diritti economici e patrimoniali di cui domanderemo l’integrale ristoro”.
“Tutta la documentazione intercorsa verrà trasmessa ai parlamentari Umbri, ai Consiglieri Regionali ed ai Consiglieri comunali affinché possano autonomamente valutare quanto sta accadendo e comprenderne la gravità” concludono.
L’unità operativa complessa di Chirurgia dell’Ospedale della Valtiberina ha finalmente il suo primario. E’ il dr Francesco Di Marzo, nominato “Facente funzioni” lo scorso maggio.
Da oggi il suo incarico e’ definitivo e guiderà un reparto strategico del nostro Ospedale. La sua esperienza, unita alla passione per il lavoro, la professionalità e le doti umane che abbiamo conosciuto in questi mesi, saranno un plus per il nostro presidio.
L’ospedale della Valtiberina sta vivendo un periodo di rinascita nonostante le difficoltà del Covid. Nelle scorse settimane e’ stato infatti inaugurato il rinnovato reparto di Medicina. Adesso questa nomina e altre novità sono ormai prossime.
Grazie alla Azienda USL Toscana Sud Est per gli investimenti che sta facendo e buon lavoro al dr Di Marzo.
E’ una femmina la prima nata negli ospedali della Usl Umbria 1. La piccola si chiama Margherita, pesa 3 chili e trecento grammi ed è nata alle 02.28 presso l’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino. Presso lo stesso ospedale l’ultimo nato del 2020 si chiama Elia, pesa 3 chili ed è nato giovedì 31 dicembre alle 12.26 ed è figlio di una coppia di Fabriano.
Il primo nato all’ospedale di Città di Castello si chiama Alessandro, pesa 3 chili e seicento grammi, ed è nato alle 05.43. E’ il primo figlio di una coppia residente ad Anghiari. La cicogna invece, è arrivata per l’ultima volta del 2020 il 30 dicembre alle 22.10 portando Tommaso, che pesa 3 chili ed è il primogenito di una coppia di Magione.







Capodanno di riconoscimenti professionali alla carriera per sette dipendenti comunali. E’ stata una cerimonia breve ma intensa sotto il profilo umano e voluta per ringraziare sette dipendenti andati in pensione nel corso di vari periodi dell’anno, quella che si è svolta a Capodanno nella sala consiliare del Comune di Città di Castello. Hanno partecipato il sindaco, Luciano Bacchetta assieme al vicesindaco, Luca Secondi e gli assessori Riccardo Carletti e Massimo Massetti. A ricevere il riconoscimento, una targa con il logo del comune ed una frase di motivazione, sono stati: Aliana Baldicchi, Rita Fagiani, Aldo Fegatelli, Antonio Coletti, Angelo Battistoni, Federico Margutti e Mario Bastianoni. “Con questa breve ma sentita cerimonia abbiamo voluto offrire un momento di aggregazione e condivisione, nel rispetto delle regole vigenti in questo periodo di emergenza sanitaria, al fine di rivolgere un sentito ringraziamento ai dipendenti che, per tanti anni, hanno prestato in maniera professionale e senso di appartenenza il loro servizio nell’ambito di diversi settori del comune”, ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta ricordando anche altri dipendenti che nel “tempo hanno operato sul territorio con grande dedizione attraverso il lavoro svolto in questi anni a servizio dell’intera collettività. Grazie”.
Si e’ sottoposta a vaccinazione, questa mattina alle ore 11,20 presso il luogo deputato a questo importante servizio presso l’ospedale di Città di Castello, Tiziana Croci Coordinatrice Infermieristica dell’area Chirugica: la prima coordinatrice vaccinata. Croci riveste anche il ruolo di consigliere comunale e siede sugli scranni del gruppo Psi e proprio in questa doppia veste professionale-istituzionale intende lanciare un messaggio di speranza verso tutti coloro, colleghi e cittadini che nei prossimi giorni, come da ruolino di marcia previsto dall’assessorato regionale alla sanità, dovranno sottoporsi a vaccinazione. “Non nascondo l’emozione che ho provato ed al tempo stesso il senso di responsabilità e dovere professionale di un atto dovuto per me stessa e sopratutto per coloro con cui vengo a contatto. Come consigliere comunale e cittadina infine penso di aver fatto il mio dovere e aver dat o lo spero un piccolo contributo di sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso un progetto nazionale ed Europeo epocale per contrastare e combattere definitivamente la pandemia”, ha concluso Tiziana Croci, dopo aver postato le foto delle fasi di vaccinazione sul proprio profilo Instagram. “Un bel gesto, responsabile, professionale e altruista ancora più significativo anche sotto il profilo istituzionale per il ruolo che Tiziana Croci ricopre. Brava”, ha commentato il sindaco Luciano Bacchetta che nei giorni scorsi aveva lanciato in consiglio comunale via streaming un appello “bipartisan” alla vaccinazione.
Visita a sorpresa e acquisti al punto vendita di Tela Umbra del top-manager Francesco Milleri nuovo amministratore delegato di EssilorLuxottica, tifernate “doc”. Nel corso del breve soggiorno a Città di Castello non e’ passata inosservata la presenza del noto manager internazionale alla guida del “marchio” leader nella produzione di occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi. Milleri ha visitato il museo di Tela Umbra e si e’ intrattenuto qualche minuto con le socie lavoratrici dimostrando interesse per la produzione di pregio e qualità balzata in queste ultime settimane agli onori della cronaca mondiale dopo la messa in onda di alcuni servizi televisivi realizzati da agenzie di stampa e service nazionali. In precedenza anche Matteo Milleri e Vittoria Ceretti (co-fondatore dei Tale of Us, il celebre duo di deejay lui e supermodella lei) convolati questa estate a nozze nella cornice mozzafiato di Ibiza hanno avuto modo di toccare con mano la qualita’ dei tessuti e manufatti artigianali unici nel suo genere realizzati a mano su telai dell’800. Le foto della illustre visita sono state postate sul profilo Instagram di Tela Umbra. Nei giorni scorsi il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta aveva espresso a nome della comunità tifernate le congratulazioni a Milleri per il prestigioso incarico e per il suo impegno progettuale ed economico profuso da qualche anno per il rilancio dello stabilimento termale e ricettivo di Fontecchio.
“Il 2020 passerà alla storia come l’anno del Covid-19 e anche nell’ultimo giorno non ci risparmia problemi e difficoltà, visto il focolaio che abbiamo registrato all’Asp Muzi Betti, dove ci sono 46 persone positive al Covid-19, di cui 31 anziani ospiti e 15 operatori sanitari”. E’ quanto ha comunicato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, che ha dedicato l’abituale aggiornamento della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello alla vicenda della residenza per anziani non autosufficienti tifernate, condividendo con la presidente Andreina Ciubini “una dichiarazione doverosa per trasparenza e correttezza verso l’opinione pubblica”. “Quanto è avvenuto a Muzi Betti ci colpisce molto, perché nel corso di questi mesi la struttura era rimasta miracolosamente indenne, immune allo tsunami del Covid”, ha sottolineato il sindaco, nel ringraziare la presidente Ciubini, i membri del Cda, il direttore sanitario Antonio Moni e gli operatori sanitari “per il grande lavoro che hanno compiuto e stanno compiendo”. “Il focolaio di origine presumibilmente esterna che si è verificato non presenta, se non in un paio di casi, criticità particolari, ma il Covid è imprevedibile, per cui dobbiamo essere estremamente prudenti”, ha puntualizzato Bacchetta, che ha affermato: “siamo vicini agli anziani e agli operatori contagiati, rinnoviamo grande fiducia, grande stima e grande apprezzamento per chi alla Muzi Betti è quotidianamente in prima fila per garantire un servizio particolarmente complesso e ringraziamo l’Usl Umbria 1, perché anche in questo caso la collaborazione con il direttore dell’ospedale Silvio Pasqui e con il direttore del Distretto Alto Tevere Daniela Felicioni ha consentito a Muzi Betti di poter intervenire in maniera adeguata e soddisfacente in questa emergenza”. La presidente dell’Asp Muzi Betti Andreina Ciubini si è unita ai ringraziamenti a Pasqui e Felicioni, “che in questi dieci mesi di emergenza ci sono stati molto vicini, collaborando a un monitoraggio che ha permesso di effettuare tamponi di controllo ogni 15 giorni ai nostri anziani e ai nostri operatori”. “Finora erano stati praticamente sempre negativi, ma purtroppo lunedì scorso, giorno dei nuovi tamponi, la situazione ha iniziato a essere critica”, ha evidenziato Ciubini, che ha dato conto delle azioni compiute a seguito dei 46 casi di positività riscontrati tra anziani e operatori sanitari. “Di fronte a un numero molto grande di persone contagiate, che ci preoccupa, abbiamo cercato di sistemare soprattutto i nostri anziani: 11 ospiti sono stati ricoverati all’ospedale con sintomi lievi, altri cinque, che sono sintomatici, sono stati trasferiti a Villa Muzi, e 15 anziani sono rimasti nella nostra struttura, dove abbiamo creato per loro un reparto Covid in modo da tutelare la loro salute, la loro fragilità, ma anche gli operatori”, ha chiarito Ciubini. “Abbiamo avvisato sempre i familiari e i medici di famiglia ogni qualvolta ci sia stato un ospite positivo e in questo momento è importante che tutti cerchiamo di stare vicini a queste persone, senza creare disagi, ma volendoci bene e lavorando insieme per avere risultati che possano migliorare la situazione attuale, perché l’Asp Muzi Betti è la struttura dei nostri tifernati, dei nostri anziani, dei nostri nonni”, ha sostenuto Ciubini, nell’esprimere rammarico per una vicenda che si è verificata “dopo mesi nei quali abbiamo cercato di avere tutte le attenzioni possibili, di non rischiare niente e siamo stati alla ribalta nazionale per una situazione che anche noi ritenevamo veramente idilliaca, rispetto a un contesto regionale e nazionale particolarmente difficile”. “Ora le cose sono cambiate, ma speriamo che i nostri anziani possano superare questa situazione, come ha già fatto la nostra ospite centenaria ai primi di dicembre”, ha concluso Ciubini. Il sindaco Bacchetta ha ribadito: “l’attenzione e l’allerta devono essere massime, lavoreremo tutti affinché questa situazione di difficoltà venga superata quanto prima, saremo vicini agli anziani, agli operatori sanitari e ognuno di noi farà il proprio dovere con la speranza che tutto torni quanto prima alla normalità, perché Muzi Betti è una struttura troppo decisiva, troppo significativa, troppo importante per tante nostre famiglie”. In questo contesto il primo cittadino ha dato atto all’Usl Umbria 1 di essersi messa completamente a disposizione per affrontare l’emergenza. “L’Usl Umbria 1 sta facendo l’impossibile perché i nostri anziani non vengano ricoverati in strutture diverse da quelle della nostra città”, ha spiegato Bacchetta, che ha puntualizzato: “sarebbe una beffa, non sarebbe giusto e sarebbe estremamente difficile da spiegare a tutti quanti che, dopo essere stati i primi ad avere accettato il reparto Covid a Città di Castello, i nostri concittadini che hanno bisogno di essere assistiti debbano andare altrove, perché nel nostro ospedale sono ricoverate persone provenienti da altre città che il reparto Covid non l’hanno voluto”. Il sindaco ha, quindi, concluso con un appello ai familiari: “invito tutti alla massima calma, anche se mi rendo conto che è difficile affrontare situazioni come queste, purtroppo però avvenute in tante Rsa come Muzi Betti, perché dove si trovano ricoverate tante persone la circolazione del virus è un rischio incombente e in questa seconda ondata la sua caratteristica è di essere molto più contagioso che nella prima”.
Ieri sera, ad Anghiari, si è tenuto l’ultimo (in ordine cronologico) Consiglio Comunale. Molti i punti all’o.d.g. tra cui tutte le questioni afferenti al bilancio preventivo 2021-2023 e l’importante tema dell’adozione del nuovo Piano Operativo comunale, ex Regolamento Urbanistico.
In relazione a quest’ultimo tema siamo contenti di averne fatto rinviare la
discussione ad altro Consiglio. Già all’ultima commissione urbanistica,
avevamo fatto richiesta di rinviare il voto sul P.O. ad altra seduta da convocarsi ad hoc non prima di un paio di mesi. La questione del nuovo Piano Operativo è infatti talmente rilevante per il nostro territorio comunale che non si può certo procedere all’adozione di uno strumento così importante senza averlo adeguatamente esaminato, dibattuto e condiviso.
Come gruppo di minoranza, dall’avvio del procedimento avvenuto nel 2018,
abbiamo infatti assistito a 3 sole commissioni urbanistiche dedicate
all’argomento, peraltro come semplici “uditori” del pool di professionisti
che hanno illustrato tecnicamente i tanti argomenti.
È nostro preciso dovere verificare se sia stato correttamente effettuato il necessario coinvolgimento delle parti sociali, economiche e professionali nella stesura del nuovo Piano Operativo così come prevede la legge regionale 65/2014. L’adozione di un così importante strumento urbanistico che ridisegnerà le linee strategiche e di sviluppo del nostro territorio nei prossimi 5/10 anni, non potrà che scaturire dal necessario preventivo dibattito politico tra le forze di maggioranza e di opposizione che ad oggi non c’è ancora stato.
Sul bilancio preventivo il nostro voto contrario parte sempre dal presupposto che l’attuale maggioranza si sottrae ad ogni forma di discussione politica. Nessuna dichiarazione di voto, nessuna relazione
programmatica, nessun intervento al di fuori di quelli del Sindaco.
Chiediamo all’attuale maggioranza di poter dibattere politicamente delle
questioni, di promuovere nei consigli il confronto politico. Vedremo se mai
succederà, ormai di consigli comunali ne restano pochi, magari da fare anche in orari politicamente più opportuni per un pubblico che possa assistere fino alla fine dei lavori nel rispetto del coprifuoco.
Continua l’impegno del Comune di Montone nelle manutenzioni programmate del territorio.
In questi giorni sono in corso di svolgimento importanti interventi volti a ripristinare l’attraversamento stradale sul fosso di Santa Croce, in vocabolo Capanne, lungo la strada comunale di San Lorenzo Basso.
Grazie a questi lavori, presto il suddetto tratto sarà di nuovo transitabile in piena sicurezza.
L’intervento, approvato dalla Regione Umbria con DGR dell’11 aprile 2016 (in maniera provvisoria, in attesa del finanziamento da parte del Governo centrale), rientra in un ampio progetto di sistemazione frane, dissesti e infrastrutture viarie a seguito del maltempo del novembre 2012. Tali eventi meteorologici, caratterizzati da uno straordinario accumulo di pioggia in poche ore, avevano provocato la trasformazione del fosso in un vero e proprio torrente impetuoso. In questa occasione la forte corrente aveva causato l’erosione spondale del fosso, nel punto in cui attraversava con una tombinatura la strada comunale di San Lorenzo Basso, strada secondaria utile a servire due abitazioni che comunque sono raggiungibili dalla principale di San Lorenzo.
Per ripristinare lo stato originario del luogo il finanziamento definitivo da parte della Regione è stato approvato il 23 luglio 2018, con il conseguente via libera al progetto arrivato nel febbraio 2019, anno in cui sono stati affidati i lavori che, però, hanno avuto la necessità di una ulteriore autorizzazione idraulica rilasciata solo nel 2020. Quest’ultima ha permesso di dare il via alle opere attualmente in corso.
Il progetto di sistemazione e riqualificazione della zona, da parte dell’Amministrazione comunale, consiste principalmente nella realizzazione di un nuovo attraversamento del fosso di Santa Croce al di sotto della sede stradale, come quello esistente. L’opera tuttavia è stata prevista con caratteristiche diverse, con l’obiettivo di una concreta durabilità tesa a garantire la sicurezza della circolazione in tale punto.
Nel dettaglio i lavori porteranno alla demolizione dell’attuale manufatto e dei detriti che ne risultano, per eseguire una sezione idraulica adeguata con profondità di circa 60 cm dal piano di scorrimento del fosso. Verrà eseguita una fondazione in cemento armato perpendicolare all’asse del fosso su entrambi i lati, idonea a sostenere un muro, sempre di cemento armato, che servirà da spalla di contenimento del rilevato stradale.
L’attraversamento del fosso sarà realizzato con tubo in acciaio ondulato zincato del tipo armco-finsider, a piastre componibili imbullonate della sezione di 145 cm e spessore 2,5 mm.
Il tubo sarà inglobato nel getto di calcestruzzo dei due muri laterali a fungere da chiusura sui due lati.
E’ prevista ai lati del fosso sull’argine, sia nel lato di ingresso che in quello di uscita del tubo, la realizzazione di scogliere con massi naturali per evitare erosioni spondali nel caso si riverificasse un evento eccezionale come quello che ha provocato il collasso dell’attraversamento esistente. Mentre, sul lato di uscita del fosso verranno posizionati dei massi più piccoli per formare una piccola soglia con funzione di frangiflutti.
Per quanto riguarda la piattaforma stradale sarà eseguito un rinterro ai lati del tubo e sopra di esso con materiale arido. Verrà quindi costituito il pacchetto stradale con massicciata e misto stabilizzato.
Ai lati della strada, sulla sommità dei due muri di contenimento del rilevato, è prevista l’installazione di una barriera stradale di classe H4 per completare la protezione dell’opera.
“E’ difficle di questi tempi, rimanere in forma, ma dobbiamo pensare che mantenere il peso ideale ci aiuta a stare bene con noi stessi e sopratutto evita patologie gravi. L’unico consiglio che posso dare è di fare un’attività fisica moderata, ma costante, cercando di mantenere un regime alimentare sano. Siamo in una fase dove, causa pademia, è aumentata la sedentarietà. Questo è dannoso per il nostro organismo, i sacrifici vanno fatti a tavola, sono in questo modo possiamo cercare di superare indenni questo fase che, speriamo sia transitoria”