L’aumento del servizio rifiuti, compensato dal Comune di Città di Castello per l’anno 2020, è stato oggetto della Commissione Programmazione e Servizi, nella quale l’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli ha detto: “Le tariffe della Tari vengono impostate dall’Arera e da Auri. Il nostro ambito ha avuto un aumento 3,2%, che abbiamo coperto con il bilancio comunale. Cercheremo di non aumentare la Tari anche nel 2021 e faccio appello affinchè Arera e Auri non introducano altri aumenti”.
Giuseppe Rossi, direttore dell’Auri, ha illustrato il processo di determinazione tariffaria la cui complessità aveva determinato l’esigenza di un approfondimento in Commissione: “Dagli anni Novanta con il decreto Ronchi, L’Italia applica una direttiva europea in base alla quale sulla Tari su paga per quanto si consuma e i rifiuti urbani diventano un servizio a rete, come l’acqua, l’energia elettrica, anche se non ha una rete. Allora Arera, che si occupa dei servizi a rete, inizia ad interessarsi alla materia, che le viene assegnata con un maxiemendamento. In Umbria solo a Bettona, Todi e Bastia c’è la tariffa puntuale. I comuni se ne sono accorti dopo che avevano perso questa competenza. Arera si occupa dei costi della tariffa attualmente non di chi li paga e si fa garante di come vengono costruiti i prezzi nella fase del carico dei costi, stabilendo i costi del gestore andando a vedere lo storico dell’anno non precedente ma ancora prima. Nel costo del servizio ci rientra anche l’ammortamento, che sono uguali per tutta Italia, costo differenziato e indifferenziato, costo trattamento etc… Il costo che risulta viene indicizzato all’Istat e così si ottiene il costo efficiente, in realtà effettivo, del servizio. Non è detto che siano i costi riconosciuti al gestore. Per esempio quello del Comune di Città di Castello, che viene considerato il gestore, è inferiore di circa 200mila euro. Ci sono anche altri parametri della tariffa che sono fissi. La remunerazione del gestiore è sul fattore di sharing: la vendita dei materiali della plastica, del ferro e altro. Più il gestore aumenta la differenziata più giadagna. E’ un incentivo. Può guadagnare anche dal capitale investito. Politicamente le valutazioni possono riguardare ad esempio il costo a a chilogrammo del servizio, 352 euro a tonnellata, inferiore al fabbisogno standard e che ha scattare un conguaglio. Per il gestore è di circa 1 milione. Questo meccanismo vorrebbe incentivare in qualche modo gestore a efficentare il sistema. I dati del 2020 mi serviranno per la tariffa del 2022 e per capire se c’è conguaglio. Come per il sistema idrico, anche se qui i meccanismi di compensazione sono più complessi. I costi più bassi del servizio in Umbria sono nel sub ambito 1 nel sub ambito tre, intorno a 250 euro a tonnellata, contro i 420-30 di Perugia. E’ dovuto al fatto che qui ci sono gli impianti con tariffe non molto esose e non parlo solo di Sogepu. Il costo del servizio in questa parte della Regione è uno dei più bassi, a Terni la raccolta differenziata ha performance molto elevate, come il sub ambito 2 su Perugia, e la tariffa si riduce. Il sub ambito è anche sub judice: stiamo attendendo una sentenza. Se dovesse essere riattivata la gara d’ambito e il prezzo di gara è più basso, può scendere sotto parametro fissato da Arera”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto “Le tariffe più basse dipendono da un determinato metodo di gestire gli impianti, le aziende dovrebbero essere propositive sull’abbassamento delle tariffe mentre noi registriamo un aumento dei costi del 3,2% in più e che è il presupposto per altri aumenti dato che siamo bassi. Questo significa limitare l’efficienza del servizio con regole centralizzate”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha ribadito la difficoltà di un sistema di computo “esoterico” ed ha aggiunto “la ratio è rendere la costruzione della tariffa univoco in tutta Italia ma dobbiamo fare uno sforzo per rendere comprensibile a chi quell’aumento lo deve pagare. Io non ho capito cosa ho votato e non saprei cosa spiegare al cittadino che mi chiede spiegazioni. Se decidono i comuni è un senso, se decide Arera non ha senso far pronunciare i consigli comunali”. Anche Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha ribadito i rilievi di Pescari e aggiunto: “Arera ed ambito devono anche suggerire come migliorare le prestazioni per efficentare il sistema e abbassare le tariffe”. Per Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, “Capisco l’esigenza della tariffa unica, ma la qualità del servizio dove si evidenzia. Il calcolo è solo economico. La differenziata che qui è bassa come possiamo accrescerla. Costi bassi significano maggiore efficentamento e maggiore qualità in teoria? Come consiglieri votiamo qualcosa di cui possiamo solo prendere atto ma quali sono le leve per abbassare le tariffe?Gli introiti dove figurano? E’ un altro passaggio importante”.
Nella replica Rossi ha detto: “I servizi a rete sono tendenzialmente monopolistici e per questo Arera introduce elementi di mercato. Tutela i consumatori. La decisione torna ai comuni per la matrice tributaria: Arera e Auri decidono il costo, il consiglio decide come farlo. Attualmente i costi del gestore sono superiori a quelli riconosciuti dal comune. Su questo Arera per ora non entra ma presto lo farà e verificherà se ci sono o no i conguagli. Le tariffe degli impianti sono le più basse e per questo tutti vogliono venire a Città di Castello. Sulla qualità, viene misurata quella del riciclo. I dati che ci ha fornito Arpa sono buoni, l’obiettivo del 50% sopra il 2025 è stato già superato. Non è raccolta differenziata. La cosa migliore sarebbe introdurre la tariffa puntuale, che è più equa e diminuisce automaticamente del 40% l’indifferenziato”. In chiusura Tofanelli ha detto: “Ci sarà un’altra commissione. Ringrazio il direttore di Auri perché in consiglio c’erano molte perplessità. L’aumento derivava da direttive Auri e per il 2020 l’abbiamo coperto con risorse proprie. Vediamo il prossimo anno come possiamo fare per non farlo ricadere sui nostri concittadini. Il costo del servizio per l’ambito 1 è basso. Perugia ha aumentato del 4.35, facendolo pagare ai cittadini”.
Città di Castello: perché i rifiuti urbani costano di più. Il direttore dell’Auri in commissione
Consiglio Comunale Città di Castello: mozione di Emanuela Arcaleni (Castello cambia) per tutelare la salute dei giovani, promuovere l’educazione affettiva e sensuale, favorirne l’accesso alla contraccezione gratuita
Agire per favorire la tutela della salute dei giovani, per promuovere la loro educazione affettiva e sessuale, per favorirne l’accesso alla contraccezione gratuita. Sono gli obiettivi della mozione della consigliera di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che chiede al consiglio comunale di impegnare la giunta e l’amministrazione “affinché in un dialogo costruttivo e continuo con le istituzioni sanitarie si possa nel nostro territorio implementare la rete dei servizi dedicati alla tutela della salute dei giovani attraverso un ampliamento dei servizi dei Consultori, stimolando la creazione di spazi e orari dedicati alle giovani generazioni”; “a promuovere, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Università, i servizi sociali, i centri aggregazione giovanile e i servizi sanitari Asl, campagne e programmi di educazione alla salute all’ affettività e l’educazione sessuale, differenziando i contenuti tra gli ordini di scuole secondarie di primo e secondo grado”; “a promuovere azioni di stimolo e pressione affinché anche nella Regione Umbria, come già avvenuto in altre Regioni, si possa arrivare a deliberazioni di legge che consentano l’accesso alla contraccezione gratuita da parte di alcune categorie, come: i giovani dai 14 anni ai 25; le donne in età fertile disoccupate, con figli a carico o in situazione di precarietà; le donne tra i 25 e i 45 anni che abbiano scelto la contraccezione nel post partum, oppure a seguito di una interruzione della gravidanza, raccomandando il dovuto rispetto delle scelte e della dignità delle persone”. “L’Italia è ancora indietro nell’accesso e nella diffusione della contraccezione, come rivela l’ultimo Atlante europeo della contraccezione stilato da Aidos, in base al quale su quarantacinque paesi europei presi in esame dallo studio l’Italia occupa il 26° posto nella classifica: molto lontana dal Regno Unito, dalla Francia e dalla Spagna e più vicina a paesi come la Turchia e l’Ucraina”, sottolinea Arcaleni, osservando come “l’arretratezza italiana in questo ambito è causata dalla mancanza di informazioni istituzionali sulle tecniche contraccettive e dalla quasi totale assenza di politiche per il rimborso dei contraccettivi o per la loro distribuzione gratuita”. “Le regioni che occupano i primi tre posti per l’accesso ai contraccettivi sono l’Emilia Romagna, la Toscana e la Puglia con indici dell’88 per cento, dell’81 per cento e del 72 per cento, mentre l’Umbria occupa il 13° posto con un indice del 59 per cento”, rileva l’esponente della minoranza consiliare, nel dare conto di problematiche come “lo stato di abbandono dei consultori familiari”; la scarsa diffusione di metodi di contraccezione moderni ed efficaci, dovuta anche all’alto costo dei contraccettivi, alla loro difficile reperibilità, alla insufficiente conoscenza dei metodi naturali di distanziamento delle nascite; “la grossa difficoltà per i più giovani a informarsi”. Citando il Dpcm del 12 gennaio 2017 su Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, la rappresentante di Castello Cambia sostiene la necessità di “tutelare e promuovere la salute sessuale e riproduttiva delle giovani generazioni e delle donne, prevenire le IVG e ridurre i tassi di abortività, prevenire la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse e dell’HIV”. “In Umbria sono diffusi su tutto il territorio i Consultori dove operano o dovrebbero operare team multi-professionali, ma che essendo stati depotenziati non risultano fortemente efficaci come punti di accesso dedicati alla fascia d’età 14-24 anni, per la promozione della salute, l’assistenza e consulenza sui temi legati alla sessualità, alla vita affettiva e relazionale”, afferma Arcaleni, rimarcando che “a fronte di una crescente precocità sessuale, risulta sottostimato il pericolo di diffusione dell’HIV e delle altre malattie sessualmente trasmissibili: in Umbria l’Aids aumenta la sua diffusione tra i più giovani (in particolare nella fascia 25-29 anni) e circa il 44 per cento dei soggetti colpiti scopre l’infezione quando è già in una fase molto avanzata di immunodepressione”.
Arezzo: la Casa dell’Energia premiata dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Un riconoscimento alla Casa dell’Energia per la sensibilità rivolta verso le persone con disabilità visive. L’iniziativa è della Uici – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Arezzo che, fondata nel 1920, ha festeggiato il traguardo dei cent’anni di attività consegnando le proprie medaglie celebrative a personalità e a realtà del territorio che hanno dimostrato di condividerne i valori.
Tra i premiati è rientrato anche Fabio Mori, presidente della Casa dell’Energia, che ha posto i locali della struttura cittadina di via Leone Leoni a disposizione della stessa Uici per favorirne il proseguo delle attività anche nell’attuale situazione di emergenza sanitaria. «La Uici – spiega il presidente Franco Pagliucoli, – è l’associazione che rappresenta gli interessi morali e materiali dei minorati della vista attraverso un impegno quotidiano che spazia tra sostegno all’istruzione, integrazione sociale, servizi previdenziali e formazione professionale. Il Covid19 ha rappresentato un momento di ulteriore difficoltà per i non-vedenti per cui è stato acuito ancor di più il senso di isolamento, ma siamo felici di aver fatto affidamento su realtà quali la Casa dell’Energia che hanno permesso di portare avanti la nostra attività e verso cui è andato, all’unanimità, il riconoscimento previsto per i nostri cent’anni».
Uno dei momenti più importanti dell’ultimo anno vissuto dalla Uici è coinciso con l’assemblea provinciale che è stata ospitata proprio dalla Casa dell’Energia. Questa struttura ha garantito l’ottimale svolgimento dell’iniziativa in virtù della totale assenza di barriere architettoniche e di ampi spazi che hanno garantito l’adeguato distanziamento sociale, potendo così assecondare le esigenze degli associati nel rispetto delle misure per la prevenzione del contagio da Covid19. L’obiettivo è, per il futuro, di dar seguito a questa sinergia anche per attività, iniziative e servizi della Uici che, alla luce delle attuali normative, richiedono spazi e tecnologie adeguate. Tra i progetti portati avanti sul territorio aretino, ad esempio, rientrano “Il libro parlato” che fa affidamento su lettori volontari che mettono a disposizione una serie di audio-libri per chi ha disabilità visiva o difficoltà di lettura, la formazione per l’inserimento di ragazzi ciechi o ipovedenti nel mondo del lavoro, l’assistenza nelle pratiche pensionistiche o il supporto all’utilizzo delle tecnologie rivolto agli studenti chiamati alla didattica a distanza. «Ringrazio la Uici di Arezzo – aggiunge Mori, – per la splendida menzione che sottolinea come la Casa dell’Energia sia una struttura volta all’inclusione sociale e al volontariato, completamente scevra di barriere architettoniche che impediscono l’accesso alle categorie protette. La medaglia ricevuta dal presidente Pagliucoli rappresenta perfettamente lo spirito di ricerca e di volontà di cambiamento del tessuto cittadino che da cinque anni portiamo avanti con i nostri progetti».
Sansepolcro: “CittArt”, al via la consegna della card dedicata alla cultura
Una card che consente agli utenti attivi della biblioteca di Sansepolcro di entrare gratuitamente al Museo Civico. Concepita per celebrare il Cinquecentenario della nascita della città, la consegna della card, chiamata appunto “CittArt”, avverrà a partire dalla prossima settimana.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina dall’assessore Gabriele Marconcini, con l’obiettivo di favorire la frequentazione di quei luoghi che, a partire dalla Biblioteca Comunale e dal Museo Civico, contribuiscono alla crescita culturale degli individui e dell’intera comunità. Soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, l’amministrazione comunale vuole mantenere vivo il rapporto tra la Biblioteca e i cittadini (anche non residenti a Sansepolcro ma comunque iscritti), favorendo la crescita e la fidelizzazione degli utenti.
“Da lunedì prossimo – spiega Marconcini – inizieremo a rilasciare le ‘CittArt ‘a tutti coloro che sono iscritti alla Biblioteca e che hanno preso in prestito almeno 3 libri negli ultimi 15 mesi: abbiamo individuato questo requisito per stimolare gli utenti a frequentare attivamente la Biblioteca beneficiando costantemente dei suoi servizi. Le card saranno rilasciate previo appuntamento, contattando telefonicamente o via email la Biblioteca Comunale; grazie a queste, non appena il Museo Civico riaprirà al pubblico gli utenti potranno accedere gratuitamente. Lo straordinario patrimonio storico e artistico custodito al Civico è alla base della nostra identità: per questo motivo vogliamo intensificare le relazioni che intercorrono tra questo e i membri della nostra comunità, favorendo quei processi partecipativi che sono, ancora oggi, alla base della civitas. Da questo punto di vista la CittArt è da considerare come il primo passo di un circuito culturale che in futuro dovrà coinvolgere anche il teatro, la musica e ad altre forme di espressione artistica”.
Questa mattina è stata consegnata la prima “CittArt” ad uno degli utenti, come avvio simbolico dell’iniziativa, ha sottolineato la direttrice Maria Cristina Giambagli.
Chi non fosse ancora iscritto alla Biblioteca “Dionisio Roberti” può farlo contattando i riferimenti:
biblioteca@comune.sansepolcro.ar.it, telefono 0575 732219. Gli utenti attivi attualmente sono circa 800.
Umbertide: l’unione fa la forza. Dal 1 gennaio 2021 Aimet cresce e confluisce in Energia Etica
L’unione fa la forza, rende più competitivi e in grado di fronteggiare meglio l’agguerrita concorrenza del mercato energetico e più efficienti nella gestione dei servizi offerti ai clienti.
E’ per questo che dal 1° gennaio 2021 diventerà realtà la fusione tra AIMET, ROTAGAS ed ENERGIA ETICA, progetto fortemente voluto dall’ing. Patrizio Nonnato e dalla sua family company ESA ITALIA, che già controlla le tre società.
A questo proposito l’ing. Nonnato ha incontrato, in modalità virtuale, i sindaci dei Comuni in cui AIMET è storicamente presente, Umbertide, San Giustino e Montone, per illustrare loro il nuovo progetto futuro ma anche per relazionarsi sulla possibilità di stringere accordi di collaborazione relativamente a progetti fondati su principi comuni, come la sostenibilità ambientale, l’abbattimento della CO2 e la mobilità elettrica. Da tempo infatti il ESA ITALIA è impegnata sulle tematiche del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile con iniziative, anche di tipo culturale, che coinvolgono in primis le comunità in cui il gruppo opera.
Impegno che proseguirà e si rafforzerà ancora di più nel 2021 quando AIMET, ROTAGAS ed ENERGIA ETICA si fonderanno in una realtà unica, ENERGIA ETICA, con sede legale a Milano, pur rimanendo saldamente ancorate ai territori in cui operano, attraverso gli sportelli locali e personale diretto.
AIMET quindi continuerà ad offrire i servizi di sempre ma con una marcia in più perché la fusione comporterà una maggiore competitività sul mercato italiano dell’energia grazie ad una migliore efficienza operativa e nell’approvvigionamento delle materie prime. E tutto questo si tradurrà in nuovi servizi per i clienti che potranno interfacciarsi con l’azienda anche attraverso modalità innovative.
Con l’incorporazione di AIMET e ROTAGAS, ENERGIA ETICA, che già da anni fornisce luce e gas attraverso un modello sostenibile e innovativo fondato sulla vendita di energia prevalentemente da fonti rinnovabili, potrà ampliare la propria presenza sul territorio nazionale, contando su 11 sportelli già aperti al pubblico dislocati in Umbria, Marche, Lombardia, Campania e Basilicata. L’operazione consentirà di consolidare ed accrescere un portafoglio attuale pari a circa 25mila clienti – di cui il 70% rappresentato da privati, il 25% da PMI e il 5% da segmento corporate – generando un volume d’affari di circa 14 milioni di euro. Un piano di sviluppo in fase di definizione che prevede investimenti per 15 milioni di euro e che mira ad un bacino di 100mila clienti nell’arco dei prossimi cinque anni.
“Con la fusione daremo vita ad una realtà fortemente competitiva, in grado di offrire ai nostri Clienti convenienza economica e nuovi servizi – ha affermato l’ing. Patrizio Nonnato, fondatore di ESA ITALIA e amministratore di ENERGIA ETICA – Grazie a questa nuova realtà, l’esperienza di AIMET esce dai confini regionali integrandosi con le altre società del Gruppo e diventando così un operatore a livello nazionale”.
Sport Città di Castello: Marco Cesaroni (Tiferno Pallacanestro) “tante le iniziative per stare vicini ai nostri piccoli atleti, ma abbiamo la necessità di tornare in palestra”
“Tante le iniziative per stare vicini ai nostri piccoli atleti, ma abbiamo la necessità di tornare in palestra. E’ fondamentale, sopratutto per i ragazzi che stanno affrontando questa durissa pandemia e le restrizioni con tanta maturità detto questo, credo che sia arrivato il momento, nel pieno rispetto delle regole imposte dai DPCM di consentire alle società sportive, di poter tornale a svolgere la propria funzione, socio educativa”
Sansepolcro: Polizia Municipale tra passato e futuro, la marcia in più è la “prossimità”
Garanzia di vicinanza al cittadino, lotta alla sosta selvaggia, rinforzo della collaborazione con le altre forze dell’ordine e pieno sostegno alle autorità sanitarie nei difficili mesi segnati dal Covid.
Sono queste le direttive principali seguite dalla Polizia Municipale di Sansepolcro nel 2020, un anno complicato sotto tanti punti di vista ma che ha seguito, nonostante tutto, l’obiettivo con cui era iniziato: essere vicini alla comunità. Lo sottolinea il comandante Antonello Guadagni, che guida la Municipale proprio dall’inizio di quest’anno.
“Sono stati 12 mesi che da una parte non ci aspettavamo. Con l’arrivo del Covid tutto è cambiato e soprattutto abbiamo dovuto adeguare il nostro lavoro. All’ordinario si è aggiunta una serie di azioni legate alla pandemia, per cui abbiamo aiutato la Asl nel rintracciare cittadini che altrimenti non sarebbero stati raggiunti dalle comunicazioni degli uffici della Prevenzione. Anche questo è stato un passo fondamentale nello stringere i rapporti con la comunità e nell’accrescimento della fiducia tra le parti” commenta Guadagni.
Le verifiche sul rispetto del Codice della Strada sono state, come sempre, un impegno importante per gli agenti, in particolare per arginare il fenomeno della “sosta selvaggia”. Sono state infatti circa 1600 le multe fatte, naturalmente concentrate nel centro storico dove si verificano più casi. Ma i numeri raccontano anche degli interventi fatti in caso di incidenti stradali. Se ne contano una cinquantina: un dato in crescita rispetto agli anni passati, grazie anche ad una maggiore collaborazione tra le forze dell’ordine, aspetto su cui si è lavorato molto.
Restando ai numeri, sono stati decurtati nel complesso 860 punti agli automobilisti, la maggior parte per non aver indossato la cintura, per il mancato rinnovo dell’assicurazione e per l’uso del telefonino alla guida. “La grande mole di lavoro è dimostrata anche dal numero di pattuglie: 640 quelle appiedate e 720 quelle in auto” precisa il comandante.
Sul fronte amministrativo, non sono mancati sopralluoghi edili ed ambientali, ordinanze, controlli nei mercati settimanali, autorizzazioni ZTL e permessi invalidi.
Dal punto di vista progettuale e politico, l’assessore Riccardo Marzi guarda invece avanti con il progetto di controllo degli accessi al centro storico attraverso l’installazione di due varchi elettronici entro i primi mesi del 2021. “Ce lo hanno chiesto sia i commercianti che i privati cittadini e in effetti c’è bisogno di regolare questo fenomeno a cui assistiamo troppo spesso. Quindi implementeremo e ottimizzeremo la videosorveglianza per rendere più vivibile e di qualità la fruizione del centro, sia da parte dei cittadini che dei turisti”.
L’altra questione che richiede un occhio “elettronico” è quella dell’abbandono dei rifiuti. “Stiamo acquistando una telecamera mobile che potremo spostare in base alle esigenze e alle segnalazioni per cercare di arginare questo problema annoso – dice Marzi – Di fatto, potrebbe essere un deterrente anche per risolvere altre situazioni che a volte comportano una percezione di “degrado” laddove invece basterebbe solo qualche attenzione in più da parte di tutti”.
L’altro impegno è di rafforzare l’organico della Municipale. “Ci sono stati vari pensionamenti che dobbiamo sostituire – conclude l’assessore – C’è già un concorso in atto, con cui assumeremo almeno due vigili ma è tutto fermo a causa della pandemia. Speriamo di poter sbloccare presto la situazione”.
Comune di Sansepolcro e Anpi ricordano i 100 anni dalla nascita di del partigiano sloveno Dusan Bordon, internato nel campo dì concentramento di Renicci
Oggi il Comune di Sansepolcro e l’Anpi hanno ricordato i 100 anni dalla nascita di Dusan Bordon, partigiano sloveno nato a Trieste, deportato in Italia e poi internato nel campo di concentramento di Renicci.
Riuscì ad unirsi alla lotta di liberazione locale e fu ucciso il 13 aprile 1944 a Caprese Michelangelo. Di solito la cerimonia viene fatta a Caprese ma quest’anno, essendo limitati gli spostamenti, si e’ deciso di commemorare il partigiano al cimitero del Borgo, dove e’ seppellito.
Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 15 guariti e 14 nuovi positivi. Fondamentale tutela attività economiche e salvaguardia salute”
“I dati di ieri ci danno 15 persone guarite e 14 nuovi positivi”. E’ l’aggiornamento di oggi del sindaco Luciano Bacchetta sulla situazione del Covid-19 a Città di Castello. Il primo cittadino ha segnalato come “i dati siano tendenzialmente simili a quelli delle ultime settimane, con un numero dei guariti consistente che potrebbe indurre all’ottimismo, ma anche un numero di positivi significativo, che ci spinge, invece, alla massima prudenza e alla consapevolezza che la circolazione del virus è molto intensa e molto forte”. Bacchetta ha effettuato la comunicazione odierna nella sede della Provincia di Perugia, dove stamattina l’Associazione degli Amici del Presepio “Gualtiero Angelini” di Città di Castello ha allestito come da tradizione un presepe, opera del compianto Giulio Mariucci. “La Mostra Internazionale di Arte Presepiale, che ha più di vent’anni e ha raggiunto livelli importanti, non si svolgerà, al pari di altri eventi che abbiamo dovuto rinviare, come la Mostra del Tartufo, Altrocioccolato e ora anche le iniziative legate al Capodanno e all’Epifania”, ha sottolineato il sindaco, nel dirsi “dispiaciuto di aver dovuto fare scelte che hanno privato e priveranno la comunità tifernate di appuntamenti molto belli, che caratterizzano la nostra città”. In questo contesto Bacchetta ha osservato come sia “in corso discussione molto accesa a livello nazionale su ulteriori provvedimenti restrittivi da prendere per il periodo natalizio”. “Siamo in attesa di conoscere le decisioni del governo, alle quali ci adegueremo come è ovvio e doveroso che sia, perché in questa fase la circolazione del virus deve indurci alla massima prudenza”, ha spiegato il sindaco. Nel far riferimento alla vetrina mediatica avuta dal concerto dedicato ieri agli anziani della Muzi Betti, Bacchetta ha richiamato ancora l’attenzione sulla “buona notizia legata al fatto che i tamponi effettuati tra ospiti e operatori della struttura, dopo i recenti casi di Covid-19, non abbiano riscontrato alcuna positività”. “Un segnale molto importante, uno spiraglio di luce, rispetto a una situazione che in Italia e in Umbria continua a essere piuttosto preoccupante”, ha chiarito il sindaco, nel rivolgere l’appello a “mantenere molto alta la guardia anche nel corso delle festività natalizie”. “Dovremo comunque tentare di conciliare la sopravvivenza di alcune attività economiche, come i pubblici esercizi per i quali sarebbe terribile una nuova chiusura, con la tutela della salute”, ha spiegato Bacchetta, rimarcando che “tentare di contemperare queste esigenze è fondamentale, perché ci sarà un dopo Covid nel quale tutti torneranno a una vita normale e la speranza è che le attività economiche non escano da questa fase con le ossa rotte, come si è già verificato in alcuni casi”. “Dobbiamo fare tutti in modo che all’emergenza sanitaria non si aggiunga l’emergenza economica”, ha ammonito Bacchetta.
San Giustino: Covid-19, ripartono i buoni spesa per aiutare le famiglie in difficoltà
La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Andrea Guerrieri, ha approvato la delibera che stabilisce le linee per l’utilizzo del Fondo di Solidarietà Alimentare di 68.125,24 euro assegnato dal Governo Nazionale con il Decreto Ristori Ter al Comune di San Giustino.
“Da mercoledì 16 dicembre fino a domenica 27 dicembre – dichiara l’assessore Andrea Guerrieri – sarà possibile richiedere i buoni spesa compilando il modulo di autocertificazione presente nel sito del Comune di San Giustino. I buoni spesa al pari di altri avvisi e misure, come il Family Tech, Noinsieme e il bonus per le famiglie numerose, vogliono rappresentare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, alleviando i disagi causati della pandemia da Covid-19. Le economie locali, i lavoratori precari e i cittadini particolarmente fragili si trovano a vivere nuove difficoltà, affrontando una situazione di emergenza sanitaria e sociale per alcuni versi nuova ma sempre di assoluta serietà. Il buono spesa presenta alcune novità rispetto alla fase del lockdown di aprile. Abbiamo voluto agire cercando di realizzare un principio di welfare modulare, calibrando il valore del buono sui differenti bisogni e fragilità delle famiglie, ampliando la platea degli utenti e includendo anche i percettori di reddito, seguendo dei parametri prestabiliti. Uno dei principali obiettivi che ci siamo prefissati è stato quello di tutelare i nuclei familiari maggiormente esposti che possono trovarsi in difficoltà per scadenze legate al contratto d’affitto o al mutuo per l’acquisto della prima casa, assieme alle famiglie con tanti figli e quindi molto numerose. Invariato invece la possibilità di utilizzo della piattaforma digitale per l’invio della modulistica: uno strumento utile per snellire le procedure burocratiche e garantire la massima trasparenza e concretezza”.
Le modalità di erogazione del buono spesa, per gli aventi diritto, sono definite dunque in base alla composizione del nucleo familiare, con un contributo di 130 € per nuclei composti da una sola persona, 200 € per nuclei di due persone, 250 € per nuclei di tre persone, 300 € per nuclei di quattro persone, 350 € per nuclei di cinque e 400 € per nuclei di 6 o più persone.
Su valutazione dei Servizi Sociali comunali l’ammontare del buono potrà essere incrementato fino ad un massimo € 50,00 in relazione alla presenza nel nucleo familiare di minori (0/3 anni) o di persone con disabilità grave.
“I beneficiari – conclude Guerrieri – verranno informati tramite e-mail dove sarà comunicato il codice univoco da comunicare al negozio di alimentari scelto durante la compilazione della richiesta. Siamo costantemente al lavoro per far sì che tutti i cittadini possano uscire da questo duro periodo con le minori ripercussioni possibili. Per questo vogliamo continuare a sostenere il progetto di solidarietà alimentare “Spesa SOSpesa” portato avanti da Protezione Civile di San Giustino e PAT Croce Bianca in collaborazione con i Servizi Sociali comunali. Servizio che è andato avanti per tutta la fase di emergenza sanitaria con la consegna di pacchi alimentari e beni di prima necessità alle famiglie più bisognose”.
I servizi sociali del Comune di San Giustino informeranno e supporteranno i cittadini per l’accesso ai buoni spesa. Per informazioni sarà possibile contattare l’Ufficio della Cittadinanza al numero 075-86184470 nei giorni di martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13.
Amministrative 2021: Castello cambia lancia un’appello alle forze del centrosinistra “serve alleanza per il cambiamento per interrompere il declino della città”
“Noi pronti a un progetto di rinascita: è giunto il momento di voltare pagina per ritrovare le ragioni di una visione che ci liberi dagli errori del passato. Per questo è necessario che tutti facciano un passo indietro per farne due avanti”
Un appello a tutte le forze civiche e di centrosinistra per dare a Città di Castello un’opportunità di rinascita e di rilancio. È quello che Castello Cambia, attraverso il suo portavoce Roberto Colombo e i consiglieri Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci, rivolgono a tutte le forze civiche e di centrosinistra della città in vista delle prossime elezioni amministrative. “Sarebbe troppo facile per noi – spiegano – mettere in evidenza le gravi incapacità amministrative che hanno contraddistinto l’ultimo decennio. Ma questo è il momento di voltare pagina e rintracciare le ragioni di una visione che ci liberi dalle pastoie della bassa politica: potremmo tranquillamente ricercare e addebitare responsabilità (che sono evidenti), ma preferiamo guardare avanti e, nel segnare una discontinuità con il passato, impegnarci nella costruzione di un futuro che ha bisogno di tutti coloro che intendono cambiare logica e sistema”.
“È necessario voltare pagina e lavorare per la rinascita della città. Il declino di questi anni – spiegano Colombo, Arcaleni e Bucci – è sotto gli occhi di tutti. Interi comparti produttivi stanno scomparendo, il tessuto sociale e produttivo è stato lasciato solo nell’affrontare una crisi epocale che sembra non trovare risposte né proposte. In una sorta di involuzione progressiva, l’interesse all’ambiente ha lasciato il posto a cementificazioni e pratiche agricole obsolete, il centro storico della città è stato privato delle proprie funzioni, il mondo dell’associazionismo e della cultura è stato relegato a ruolo subalterno e ancillare. Per non parlare delle eterne incompiute: dall’ex Ospedale a Piazza Burri, dalla Piastra logistica alla ferrovia e alle altre infrastrutture. Per questo è necessario che tutti facciano un passo indietro per farne due avanti. Se l’intenzione è quella di dare un’opportunità di autentico cambiamento alla nostra città, questo è il momento di agire”.
“Per questo – spiegano i tre rappresentanti di Castello Cambia – vogliamo unire in un progetto lungimirante, unitario e alternativo le realtà civiche, le forze sociali e a quelle politiche che si riconoscono nella volontà di cambiare rotta perseguendo i principi della democrazia partecipativa e della trasparenza, i diritti del lavoro e la lotta alle povertà, l’inclusione e i diritti sociali e civili, la valorizzazione ambientale e delle risorse giovanili. Intendiamo lavorare con chi ha la volontà di sintonizzarsi con le istanze di cambiamento e di discontinuità che sempre più forti si alzano. Invitiamo le forze libere, sane e competenti della nostra città a dare il proprio contributo di idee e valori”.
Verso il Natale – Inaugurato nel palazzo della Provincia di Perugia il presepe realizzato dal maestro Giulio Mariucci, artista geniale recentemente scomparso
Ancora una volta nel Palazzo della Provincia di Perugia si elogiano i valori della natività con un’opera d’arte presepiale di grande rilievo. Nel segno della tradizione questa mattina, al secondo piano dello storico edificio di Piazza Italia, è stato inaugurato il presepe allestito davanti all’albero di Natale, in collaborazione con l’Associazione Amici del presepio “Gualtiero Angelini” di Città di Castello.
Una cerimonia in tono ridotto che quest’anno, come ricordato dalle parole del presidente Luciano Bacchetta, assume un significato particolare, sia per il difficile momento legato all’emergenza Covid-19, che per la recente ed improvvisa scomparsa del maestro Giulio Mariucci, artista geniale, fra i fondatori dell’associazione Amici del Presepe che ha realizzato il presepe di oggi con un tema a lui caro, i vicoli e scorci più suggestivi del centro storico di Città di Castello.
“Il presepe è un contenitore di valori universali, capace di farci respirare appieno il senso del Natale – ha detto Bacchetta -. Soprattutto in questo momento c’è bisogno di continuare le tradizioni che sono simbolo di unione, fratellanza e pace. Per questo lunedì 21 dicembre, alle ore 11, anche a Città di Castello si svolgerà, assieme al vescovo Domenico Cancian, nel Palazzo Comunale un’analoga iniziativa, la collocazione di un presepe realizzato sempre da Giulio Mariucci. Colgo l’occasione per mandare un caloroso saluto anche al cardinale Monsignor Gualtiero Bassetti, tornato in questi giorni a Perugia dopo la guarigione, da sempre vicino e partecipe alle iniziative dell’associazione Amici del presepe, con l’augurio di rivederlo presto tra di noi”.
Parole riprese dal Prefetto di Perugia Armando Gradone, che arrivato da poco tempo in Umbria, ha manifestato il desiderio di conoscere pienamente un bellissimo territorio, carico di storia e di memoria, capace di riconoscere l’importanza delle radici di un popolo per alimentare fiducia e speranza verso il futuro.
Il Presidente dell’associazione Amici del Presepio, Lucio Ciarabelli, accompagnato dal suo vice Claudio Conti, si è soffermato sulla figura di Giulio Mariucci, “una persona gioiosa, sempre disponibile, capace di realizzare cose incredibili. Per questo il prossimo anno una buona parte della mostra dei presepi, che da tempo realizziamo nel capoluogo tifernate, sarà dedicata a lui”.
“Questa pandemia ha fatto emergere fragilità importanti e ha colpito duramente i nostri cuori. Il nostro popolo – ha sottolineato con le sue parole il Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi Perugia-Città della Pieve, monsignor Marco Salvi – sta vivendo un momento drammatico e l’avvicinarsi del Natale è un bel segno di speranza, proprio come il presepe davanti ai nostri occhi. Il ritorno di Dio ci porta speranza, una novità che può riaccadere nonostante le pesantezze di ogni giorno”.
L’inaugurazione si è conclusa con una piccola performance musicale del maestro Fabio Battistelli, in omaggio al grande Ennio Morricone. Il clarinettista, profondo conoscitore della musica contemporanea, che ha svolto attività concertistica in alcune fra le più prestigiose sale da concerto e recentemente protagonista di pregevoli iniziative durante il periodo di lockdown, ha proposto alla platea un medley con il suo clarinetto con le colonne più significative dei film più importanti della storia del cinema italiano e internazionale.
Alla cerimonia hanno preso parte anche il Questore di Perugia, e i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Curiosità sul presepe realizzato dall’artista Giulio Mariucci con l’Associazione Amici del presepio “Gualtiero Angelini” di Città di Castello: Il presepe, posizionato davanti all’albero di Natale in Provincia, è un diorama che riproduce uno scorcio suggestivo di Città di Castello, precisamente una delle vie storiche, via del Modello, con personaggi in terracotta dipinti a mano e vestiti fatti di stoffa. L’artista ha realizzato l’opera con il cartongesso scolpito e sughero. Nel presepe insieme alla presentazione tecnico-scenografica del luogo è presente il momento della natività. In questo caso è ben visibile un vicolo cittadino, il campanile rotondo e quello del Duomo di Città di Castello, insieme ad altri dettagli come la piazzetta e le case.
Sansepolcro: nuovi orari per gli Uffici Demografici
Dalla prossima settimana gli uffici Demografici del Comune di Sansepolcro saranno chiusi al pubblico, in via temporanea, nei giorni di martedì e venerdì. Gli altri giorni, quindi anche il sabato, sono aperti dalle 9 alle 13 come sempre.
L’Urp rimane aperto dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì.
Sportelli del consumatore: chiusi al pubblico fino al 4 gennaio 2021
Gli Sportelli del consumatore attivi presso lo Sportello del Cittadino del Comune di Città di Castello in Corso Cavour 5 saranno chiusi al pubblico fino al 4 gennaio 2021 per le festività natalizie. Per prendere un appuntamento si ricorda che si può telefonare al numero 075 8529232 negli orari di ufficio (8.30 -13-30 dal lunedi al venerdi, 15-17.30 lunedi e giovedi e 9-12 sabato mattina).
Casa verde anche ai sessantenni con disagio abitativo, economico e senza rete parentale
Al primo punto all’ordine del giorno della Commissione congiunta Programmazione e Servizi il nuovo regolamento della Casa Verde: l’organismo riunito lunedì 14 dicembre 2020 si è aperto con l’intervento dell’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini che ha precisato come “sono da riassegnare due o tre appartamenti di Casa Verde e in previsione abbiamo deciso di rivedere i parametri del regolamento che riguardano età, Isee e assenza di rete parentale. Ci aspettiamo dai commissari anche contributi”. Giuliana Zerbato, dirigente del Settore sociale, ha parlato di un regolamento che risale al 2007: “Ora le richieste sono cambiate come le situazioni di disagio abitativo. Abbiamo due strutture per persone anziane, la Casa albergo di via Luca Signorelli e la Casa Verde. La richiesta per appartamenti che hanno canone calmierato viene da una popolazione più giovane di prima. Ora si può entrare a 65 anni compiuti, senza patrimonio immobiliare. Ma da 60 a 65 ci sono tante persone sole, senza rete familiare e difficoltà economiche per l’affitto. Quindi proponiamo di abbassare l’età. L’altro aspetto è la residenza anagrafica da almeno cinque anni, come per le case popolari. Riapriremo il bando estendendo la fascia di chi puà accedere. Le due strutture sono situazioni condominiali, piccoli, per persone sole e hanno un portierato sociale”. Lorenza Scateni, responsabile del Servizio, ha detto: “Abbiamo due appartamenti vuoti, la Casa Verde con questo regolamento avrebbe l’accesso a 60 anni come la Casa Albergo. Quindi nel dettato cambieremo in adulti/anziani. Gli appartamenti della Casa albergo sono 25 di cui 7 vuoti e finchè non faremo aggiustamenti anche tecnici, come le tubature, non potremmo assegnarli. Quindi vogliamo fare presto un bando per aiutare i cittadini che non possono pagare l’affitto”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia: “L’abbassamento dell’età è l’aspetto pià significativo ma sono adulti e hanno possibilità di lavorare. Non discrimineremo i pensionati”. “La precedenza viene data alle persone sole o con figli lontani (oltre 50 chilometri). Abbiamo avuto anche coppie. La maggiore età è privilegiata. Il criterio è il reddito e situazione oggettive di difficoltà come lo sfratto”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia: “Facciamo un altro incontro. C’è sempre il rischio di dare premi a chi nasconde reddito. Ad esempio uno spacciatore. Diamo una premialità a chi ha perso il lavoro per evitare di avvantaggiare atteggiamenti furbeschi”. La Bassini ha replicato: “Se controlla gli assegnatari sono persone del nostro territorio in difficoltà per non avere la casa di proprietà”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, si è detto d’accordo nell’approfondire: “I 5 anni di residenza anagrafica rischiano di essere troppo alti. L’aumentare di condominio e portierato mi sembra non opportuno, le sostenga il comune”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “Oggi ci sono separati e divorziati, questi hanno riconosciuta la famiglia?”. Zerbato: “Bene approfondimento e contributi. 5 anni sono equiparati alle case popolari. Anche i separati o i divorziati hanno rapporti parentali con i figli”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme: “l’abbassamento dell’età è funzionale alla richiesta? Ma la Casa Verde è di recente inaugurazione, come mai le tubature sono già così ammalorate ?”. Bassini: “Il problema idraulico è alla Casa Albergo che è molto meno recente. Abbiamo avuto molte persone che avevano bisogno e rientravano nei requisiti tranne per l’età ed hanno dovuto rinunciare”.
FNP CISL del territorio di Perugia e CISL Città di Castello: “con lo sportello CISL informa siamo concretamente a fianco dei cittadini in difficoltà”
Un impegno tangibile e concreto sul territorio, di ascolto e di ricerca di soluzioni. La parola chiave dell’attività dello SPORTELLO CISL INFORMA a Città di Castello è INSIEME. Questo è lo spirito che ha mosso la Fnp Cisl del territorio di Perugia guidata da Luigi Fabiani e la Cisl di Città di Castello guidata da Antonello Paccavia a progettare uno strumento che fosse dalla parte del lavoratore, del pensionato, del giovane in cerca di lavoro e più semplicemente del cittadino in difficoltà.
Compito non facile, che ha portato a individuare Paola Celicchi che, proprio in questi giorni, ha presentato il rendiconto dei primi mesi di attività che si svolge due mattine a settimana: il martedì e il giovedì dalle ore 9,00 alle 12,00. Questo dal giorno del taglio del nastro: lo scorso 2 ottobre, alla presenza del sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta.
“Con questo servizio – afferma Paccavia – siamo concretamente dalla parte dei cittadini nel dare risposte a quanti in difficoltà. Il nostro impegno si è concretizzato anche nel sostegno di chi è in cerca di lavoro, anche grazie alla revisione o redazione di curricula”. Riguardo a questo è proprio Celicchi a sottolineare la sinergia che si è sviluppata con due Agenzia per il lavoro: la During prima e la Randstad poi. “Grazie anche a loro – sottolinea Celicchi – siamo riusciti a supportare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per oltre il 30 per cento delle persone che si sono rivolte a noi”.
Dialogo tra generazioni: negli anni per la Fnp Cisl Umbria è diventato uno slogan identificativo e in questo progetto assume una forma connotativa. “Lo sportello Cisl informa – afferma Fabiani – è uno strumento che si rivolge ai giovani in cerca di lavoro, ma anche a tutti quei lavoratori o pensionati che si trovano in difficoltà con le nuove tecnologie. Soprattutto con il Covid-19 molti servizi sono stati digitalizzati e non tutti riescono ad essere autonomi”. Ma per Fabiani c’è dell’altro. “Per svolgere a pieno la nostra funzione di sindacato – conclude – dobbiamo mettere la nostra esperienza al servizio dei giovani e di chi rischia di rimanere socialmente escluso. Lo sportello Cisl Informa si sta impegnando anche su questo fronte”.
Fnp Cisl territorio di Perugia – Cisl Città di Castello
Perugia, 16 dicembre 2020
Citta’ di Castello: importante donazione kiwaniana al pronto soccorso tifernate
Il Kiwanis club Città di Castello, da sempre in prima linea nelle iniziative di solidarietà sia in tempi ordinari che nelle situazioni dì emergenza si è reso protagonista di un’importante donazione al nosocomio di Città di Castello.
Alla presenza di una qualificata delegazione del club guidata dalla presidente Paola Dini e dalla past-Governor nazionale Valchiria Do ha dunque avuto luogo la consegna di un cospicuo quantitativo di tute,calzari e copricapo per il personale del pronto soccorso: equipaggiamenti di protezione completi quanto mai fondamentali nell’attuale critica fase di pandemia.
Un sentito ringraziamento nella circostanza è stato espresso dal ff primario di reparto dr Mario Gildoni e dalla direzione sanitaria rappresentata dalla dr Gioia Calagreti.
Il Kiwanis continua a perseguire così i propri fini statutari, pur nel contingente ovvio congelamento di ogni iniziativa associativa pubblica, come già in occasione degl’interventi a favore dei terremotati di Norcia e del reparto di rianimazione dello stesso ospedale tifernate la scorsa primavera.
Tavole natalizie, quest’anno in versione online
La pandemia costringe a rivedere la formula ma non frena l’impegno di 8.3 Club, l’associazione promotrice che anche quest’anno ripropone l’iniziativa “Tavole Natalizie”, appuntamento ormai tradizionale del periodo delle festività di fine anno a Città di Castello.
Se “aggiungere un posto a tavola” per le feste è vietato o sconsigliato, non lo è aggiungere una…tavola alle Tavole!
Niente esposizione allestita nel Quadrilatero di Palazzo Bufalini dove poter ammirare le creazioni realizzate da enti, associazioni, scuole e privati, ma una manifestazione che si trasferisce sui social e si apre alla partecipazione di tutti gli appassionati. Nessun premio, ma l’opportunità di far conoscere (potenzialmente…a tutti!!) l’opera del proprio ingegno e della propria fantasia.
COME PARTECIPARE
La manifestazione “Tavole Natalizie” è aperta a tutti
Dal 18 dicembre sino all’Epifania chiunque (singoli, enti, associazioni, ecc.) potrà inviare una foto a colori (formato 10×10 e 72 pixel) della propria “Tavola Natalizia”, corredata di nome dell’autore e città, ed inviarla alla mail 8.3club@libero.it
Tutte le foto verranno pubblicate sulla pagina Facebook di 8.3. Club
https://www.facebook.com/ledonnedelclub8.3/
PER INFORMAZIONI:
Loredana Materazzi – tel. 347/7261390




