“Le due sedi tifernati di Afor devono rimanere a Città di Castello”. A prendere posizione circa l’eventuale accorpamento dei due capannoni tifernati in un unico a San Giustino è la Lega con i consiglieri regionali Manuela Puletti e Valerio Mancini assieme al segretario comunale Lega di Città di Castello Giorgio Baglioni. “Come ribadito dal consigliere Puletti durante la question time in Regione e sottoscritta anche dal Consigliere Mancini – spiega Baglioni – da parte di Afor, prima di prendere qualsiasi decisione, sarebbe opportuno coinvolgere le parti in causa, operai, capisquadra e sindacati, per giungere ad una soluzione in grado di tutelare gli interessi di tutti.
Ad oggi non è stato fatto, auspichiamo che da questo momento ci sia massimo coinvolgimento nei processi decisionali, considerato che l’assessore regionale Morroni, rispondendo alla nostra interrogazione, ha parlato di una trattativa in corso, ma nulla di definitivo. Quali azioni verranno messe in campo per trovare soluzioni che permettano la salvaguardia degli standard di operatività e di efficienza dei lavoratori che sono impiegati presso i locali messi a disposizione dall’AFOR nella sede decentrata di Città di Castello? Con quali ripercussioni? Quali cambiamenti ciò comporta? È fondamentale che si metta in campo ogni azione utile per evitare un eventuale spostamento della sede tifernate nel comune di San Giustino – rimarcano i leghisti Puletti, Mancini e Baglioni – tale scelta avrebbe un impatto negativo in termini logistici e di operatività delle unità lavorative impiegate sul territorio alto tiberino, con un aggravio di costi in termini di rimborsi chilometrici e un’incidenza pessima sulla quotidianità delle maestranze coinvolte. È compito della politica ragionare prima di prendere decisioni, ascoltare le parti in causa e interloquire con i diretti interessati per arrivare ad una soluzione consona alle diverse esigenze. Come Lega – fanno sapere – lavoreremo con la massima disponibilità insieme a tutti i soggetti coinvolti, auspicando che l’amministratore delegato di Afor accolga la nostra proposta di un incontro aperto con tutte le parti in causa”.
