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Doppio evento di nuoto a Perugia e Terni: una domenica di emozioni e sport partecipata da oltre 650 ragazzi

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Perugia e Terni protagoniste nelle ultime due manifestazioni di propaganda del circuito “Tutti in piscina” della Federazione Italiana Nuoto. A questo doppio appuntamento sportivo hanno partecipato   oltre 650 atleti, dai 6  fino ai 18 anni,   avvolti in un’atmosfera di divertimento e sana competizione.

Le piscine sono state affollate dalle famiglie e dai sostenitori =degli atleti, pronti a fare il tifo per i loro piccoli nuotatori. L’aria era carica di emozione e orgoglio, con genitori e amici che hanno applaudito calorosamente i traguardi raggiunti dai giovani atleti. Ogni gara si è trasformata in un momento di festa, dove hanno primeggiato il rispetto e il sostegno reciproco . Questo spirito di comunità ha reso l’evento ancora più speciale, dimostrando cosí come il nuoto non sia solo uno sport fatto di competizione , ma rappresenta anche un modo per unire le persone.

Le società di nuoto che hanno partecipato, tra cui l’Accademia del Nuoto Perugia, Amatori Nuoto Libertas, Aquasport, Azzurra, Fitness per Terni, Gryphus Sporting Club, Nuoto Academy Amelia, Nuoto Club Terni, Planet Sport Todi, Polisportiva Buddy & I Tre Tesori, Ternana Nuoto, Thebris Sporting Club e Village, hanno lavorato instancabilmente per garantire il successo dell’evento. Un sentito ringraziamento, a fine giornata, è stato rivolto ai tecnici e ai dirigenti che hanno dedicato tempo e impegno, contribuendo  a realizzare una atmosfera di grande servizio per la comunità umbra.

La Federazione Italiana Nuoto Umbria ha già annunciato le prossime manifestazioni in programma: il 27 aprile si terranno “Facciamo Squadra” e la “Finale Regionale tutti in piscina”, rispettivamente presso le strutture dello Stadio di Terni e la Piscina di Bastia Umbra (PG). Questi eventi rappresentano occasione imperdibile per i giovani nuotatori per mettersi alla prova e anche per il pubblico e le famiglie, cosí per continuare a sostenere i loro campioni.

La giornata di oggi ( ndr domenica 13 aprile) a Perugia e Terni non è stata solo una competizione sportiva, ma un vero e proprio festival di emozioni, impegno e passione per il nuoto. Con l’auspicio di vedere sempre maggiore partecipazione di  atleti  alle prossime manifestazioni del 27 aprile e del 18 maggio il futuro del nuoto in Umbria si preannuncia vincente e ricco di nuove sfide e sempre con lo stesso spirito: inclusione e condivisione. 

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Biennale d’arte a Città di Castello. Oltre 200 artisti, maestri affermati, provenienti da tutto il mondo

Al via la Biennale d’arte a Città di Castello. Oltre 200 artisti, maestri affermati, provenienti da tutto il mondo presenti con le loro opere, che spaziano tra pittura, scultura, fotografia, istallazioni, nella splendida cornice della Pinacoteca comunale fino al 10 maggio. La prestigiosa rassegna, inaugurata ieri, organizzata dall’associazione culturale Gruppo Amici Arte e Ciao Umbria ( CAVALIERI DEL MILLENNIO PER LA PACE) e giunta alla quarta edizione, vanta il patrocinio di Regione, Provincia, comuni di Città di Castello, Bastia Umbra oltre che del Centro Internazionale della Pace Tra i popoli di Assisi e della pro loco di Bastia Umbra. Dall’Italia, all’Europa fino all’oriente, Africa, Australia, Messico e Stati Uniti, accanto a maestri conosciuti propone alcune giovani promesse dell’arte.

La manifestazione è stata inaugurata ieri presso la Pinacoteca comunale alla presenza degli organizzatori, il presidente Marco Giacchetti e la vice- presidente e curatrice della biennale, Donatella Masciarri, dell’ assessore alla cultura Michela Botteghi, critici e storici dell’arte, Alberto D’atanasio, Andrea Baffoni e Giuseppe Cistaro. Per circa un mese appassionati d’arte visitatori e turisti potranno ammirare gratuitamente circa 400 eclettiche opere. Durante il periodo espositivo altri due eventi collaterali arricchiranno la manifestazione. Il 26 aprile dalle ore 15.30 presentazione di 5 opere letterarie di: Matteo Milli, Gervasio Innocenti, Patrizia Gaggioli, Marco Giacchetti e Luisa Feligioni.

Il 3 maggio la scuola di danza classica, moderna e contemporanea “Cigno bianco”, di Ecaterina Cura, presenterà una performance delle sue giovanissime allieve. Per la manifestazione è stato realizzato un catalogo con tutti gli artisti presenti, che è a disposizione dei visitatori. La manifestazione si concluderà il 10 maggio 2025 con la cerimonia di premiazione dalle ore 15 alla presenza di critici e autorità presso le sale della Pinacoteca. “Gli artisti sono sempre i benvenuti nella nostra città – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi – ricordando come “il comune abbia rinnovato il proprio appoggio all’iniziativa, dopo il buon successo delle passate edizione, distintesi per qualità della mostra e per la partecipazione di tanti talenti italiani e stranieri”. Confermata anche l’internazionalità della Biennale, che per il presidente Marco Giacchetti “sta nel DNA del nostro gruppo nel cui statuto al primo punto figura la diffusione dell’arte a tutti i livelli.

E Città di Castello per il suo fermento artistico è il luogo giusto per dare corpo a questa vocazione del gruppo e insieme promuovere i giovani talenti”. Ad illustrare i dettagli della Biennale è stata Donatella Masciarri, curatrice della rassegna, artista e vicepresidente del gruppo Ciao Umbria, che ha seguito direttamente l’organizzazione dell’evento tifernate: “ci sono artisti di alta qualità per critici e eventi collaterali di alta qualità. Esperienze e mondi diversi a confronto nella splendida cornice della Pinacoteca. Grazie al sostegno del comune”.

Info, Pinacoteca Comunale, Palazzo Vitelli alla Cannoniera, Piazza delle Tabacchine: 075-8520656 – 8554202 – 335460050 – orari di apertura: 10.00 – 13:00 ; 14:30 – 18:30 chiuso il lunedì
www.rimaltotevere.it, cultura@ilpoliedro.org

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Associazione Nazionale dei Carabinieri “Colonnello Valerio Gildoni”, oggi il Precetto Pasquale

La sezione tifernate dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri “Colonnello Valerio Gildoni” e la Compagnia Carabinieri, ha organizzato anche quest’anno uno degli eventi più attesi dall’Arma, il Precetto Pasquale.


La messa è stata celebrata ieri in cattedrale presieduta da don Giuseppe Balducci, cappellano militare interforze dell’Umbria e dal parroco don Alberto Gildoni. Alla cerimonia hanno preso parte numerosi soci e familiari della sezione tifernate del Presidente, Mario Menghi, quello onorario, Franco Masini e altrettanti militari in servizio della Compagnia e Stazione di Città di Castello, guidate dal Capitano, Massimiliano Croce e dal Luogotenente, Fabrizio Capalti.

Presenti alla cerimonia anche le sezioni dell’associazione del comprensorio altotiberino unitamente ai comandanti e militari delle stazioni. Il parroco, Don Alberto Gildoni, ha celebrato la santa messa in suffragio dei defunti, ricordando in particolare il colonnello, Valerio Gildoni, il maresciallo, Daniele Casini e l’appuntato, Donato Fezzuoglio. Presenti il sindaco Luca Secondi, il consigliere regionale, Letizia Michelini, l’assessore alla Polizia Locale, Rodolfo Braccalenti e consiglieri comunali. Quello con l’Arma dei Carabinieri è un legame forte, che interpretiamo a nome di tutta la comunità esprimendo sincera gratitudine e grande apprezzamento per il servizio serio e generoso che ogni giorno contribuisce a far sentire più sicuri i nostri cittadini, unitamente a tutte le altre forze dell’ordine”.

E’ il messaggio che il sindaco, Luca Secondi e l’assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale, Rodolfo Braccalenti,  hanno portato a nome dell’amministrazione comunale. Tutti i presenti si sono uniti al sentimento di riconoscenza per l’operato dei Carabinieri interpretando il pensiero diffuso di una Santa Pasqua di “pace”:”oggi più che mai sarà una Pasqua di preghiera e speranza di un futuro di pace e fratellanza”. Era presente anche il generale Antonio Cornacchia ispettore generale per l umbria del associazione nazionale carabinieri

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Potenziamento del reparto di Ortopedia e Traumatologia Ospedale di Città di Castello: Roberto Brunelli interroga la Giunta

Con una interrogazione al sindaco e alla Giunta comunale, il consigliere Roberto Brunelli chiede di conoscere quali misure siano previste per potenziamento del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Città di Castello
 
Il consigliere del PD Roberto Brunelli ha presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco Luca Secondi e alla Giunta comunale “quali misure urgenti si intendano adottare per potenziare il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Città di Castello, con particolare riferimento all’aumento dei posti letto, all’aumento degli spazi operatori e del personale infermieristico ortopedico specializzato nella gestione delle urgenze-emergenze traumatologiche”.

Nel ricordare come “l’ospedale di Città di Castello sia classificato come Centro Traumatologico di Zona (CTZ) e svolga un ruolo cruciale nell’assistenza ai pazienti traumatizzati, in particolare nel campo dell’ortopedia”, l’esponente della maggioranza consiliare segnala come si sia registrato “un significativo aumento dei ricoveri traumatologici provenienti dalla zona del Lago Trasimeno, con conseguente sovraccarico del reparto di Ortopedia”.

“Come si intende definire un percorso assistenziale specifico e ottimizzato per i pazienti chirurgici provenienti dalla zona del Lago Trasimeno, al fine di ridurre i tempi di degenza e migliorare l’efficienza del reparto?”, domanda Brunelli, che aggiunge: “quali investimenti sono previsti per potenziare il già ottimo reparto di Ortopedia portandolo ad un centro di eccellenza per tutta la regione?”.

Facendo presente come “l’attuale dotazione di posti letto e personale medico e paramedico potrebbe non essere sufficiente a fronteggiare l’aumento della domanda” e che “è di fondamentale importanza garantire la presenza di personale infermieristico specializzato nella gestione delle urgenze e emergenze traumatologiche”, il consigliere del PD chiede al primo cittadino e alla Giunta comunale se non si ritenga opportuno “attivare un tavolo di concertazione permanente tra Regione Umbria, Comune di Città di Castello, Azienda Sanitaria Locale e Direzione del Presidio Ospedaliero, al fine di monitorare costantemente la situazione e adottare le misure necessarie per garantire un servizio efficiente e di qualità”.

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Attivi da stamani, alla polivalente di Selci, i due defibrillatori installati nel ricordo di Silvana Benigno


Uno strumento salvavita a disposizione di tutti insieme al sorriso di mamma-coraggio che fa ora da cornice alle due postazioni per il defibrillatore appena inaugurate. Sono state installate le strumentazioni all’esterno della Sala Polivalente di Selci, nella zona dello stadio comunale della frazione sangiustinese, e in una delle ambulanze in uso alle associazioni di volontariato “La Rosa dell’Umbria” e “Croce di San Giovanni-Sogit” di Città di Castello guidate dal presidente Giampiero Calagreti. Un momento dal grande significato nel ricordo di Silvana Benigno, con la cerimonia di stamattina davanti alla struttura alla quale hanno partecipato numerose autorità e anche alcuni amici di Silvana. Grazie alla volontà della famiglia Paladino e di quella dei vertici delle due associazioni – insieme al sostegno del Comune di Sa Giustino, del Coordinamento delle associazioni di Selci e delle persone che hanno preso parte alla recente cena per la raccolta fondi – è stato possibile portare a termine questo obiettivo per la sicurezza della comunità; ora nella zona, infatti, ci sarà un altro defibrillatore sistemato all’esterno della struttura, da anni ormai punto di riferimento per numerose iniziative.

I motivi di questa doppia donazione sono stati spiegati dal marito di Silvana, Fabrizio, accompagnato dalla figlia Federica. Con loro, i rappresentanti delle due associazioni – Natalia Calagreti e Christian Martinez – che, nei loro interventi, hanno ringraziato chi, di fatto, ha contribuito alla raccolta fondi per l’acquisto dei defibrillatori. Successivamente sono intervenuti il consigliere regionale Letizia Michelini, il sindaco Stefano Veschi – accompagnato nell’occasione dagli assessori Simone Selvaggi, Enzo Franchi, Loretta Zazzi e dal presidente del Consiglio comunale Elisa Torrini – Luisa Bendini per il coordinamento delle associazioni, presente insieme al presidente Manuele Capacci. Subito dopo è stata scoperta la targa, affissa sopra i defibrillatori, con una bella immagine di Silvana, ricordata come l’amica di tutti nel paese che l’aveva “adottata” dal 1998.

Infine la benedizione di don Paolino Trani ha concluso una mattinata ripresa dall’alto dal drone delle due associazioni con immagini che resteranno sempre nel cuore di chi si era immaginato momenti come quelli appena trascorsi.

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Il libero Filippo Pochini alla vigilia di gara 2 della semifinale play-off: “Vogliamo tornare a Sorrento e le possibilità ci sono”

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Stavolta il classico detto “dentro o fuori” vale per la ErmGroup Altotevere, costretta a battere la Romeo Sorrento per proseguire la stagione e rinviare il discorso qualificazione a gara 3, in quello che eventualmente sarà lo spareggio senza appello in terra di Campania. Al contrario, la comunque esaltante annata dei biancazzurri si fermerà proprio davanti al pubblico amico del palasport di San Giustino, dove gara 2 della semifinale play-off del campionato di Serie A3 Credem Banca avrà inizio alle 18 di domenica 13 aprile. Ovviamente, l’intero ambiente del Volley Altotevere vuole scongiurare quest’ultima ipotesi e regalarsi un secondo viaggio in costiera. È bello intanto respirare il clima di attesa che si è creato: i risultati ottenuti hanno aumentato l’interesse attorno alla squadra del trio Bartolini-Monaldi-Marra, che questa settimana ha lavorato senza pressioni ma con grande concentrazione e scrupolo per capire come venire a capo di un’avversaria quadrata sotto ogni punto di vista.

“Ora siamo noi a dover affrontare la sconfitta di gara 1 – dichiara l’esperto libero della ErmGroup, Filippo Pochinie c’è un mix fra ansia, voglia e adrenalina per provare a portare la sfida a gara 3. C’è ancora un po’ di rammarico per l’esito di gara 1, anche se abbiamo giocato contro una squadra fortissima, uscendo a testa alta. Da tre-quattro mesi, è difficile per chiunque giocare contro di noi. Aspettiamo quindi domenica per vedere come va a finire”. Pensi che la Romeo Sorrento partirà ancor più aggressiva? “Se vuol portare a casa la vittoria e guadagnarsi la finale, dovrà esserlo e metterci sotto, riuscendo magari a imporre il suo gioco fin dal primo punto. Non so quale partita attendermi: può succedere di tutto, anche un nuovo allungamento del match fino al tie-break”. Da libero ricevitore, credi che la battuta sarà uno dei grandi punti di forza del Sorrento? “Sì, le squadre di alta classifica fanno leva anche sulla battuta, quindi può essere benissimo un’arma a suo vantaggio. Abbiamo studiato la gara di andata, come loro avranno fatto con noi. Dico allora che il servizio deve diventare un vantaggio soprattutto per noi: domenica scorsa non ha funzionato tanto bene e allora speriamo che sia più efficace al ritorno”.

Numerosi gli errori dai nove metri commessi a Sorrento sia da voi che da loro; alla fine, quindi, la differenza è risultata minima. “Anche guardando le categorie superiori – fa notare Pochini – ogni partita di cartello registra sempre tantissimi errori in battuta, poi ci sono i punti, gli slash e le ricezioni negative. Se sbagli tanto e riporti poco, è chiaro che poi non vinci”. Quali altri motivi di preoccupazione genera la Romeo? “Loro sono una squadra più compatta rispetto alle altre: erano sotto 0-1 e poi 1-2, ma li ho visti uniti e sereni, senza arrabbiarsi: questa è forza vera, oltre al sostegno del pubblico, che però a San Giustino sarà in maggioranza dalla parte nostra. Comunque lo ripeto: sono un bel gruppo, per quanto noi vogliamo andare a gara 3 e le possibilità non ci mancano”. Un nuovo invito ai tifosi? “Come già evidenziato, il pubblico è il settimo uomo in campo, per cui rivolgo l’appello a tutti gli appassionati del volley umbro: venite a sostenerci perché ci divertiremo e penso che anche dalla Campania qualcuno verrà su per incitare il Sorrento”. Per ciò che riguarda la formazione iniziale della ErmGroup, Biffi e Marzolla andranno a comporre la diagonale, Quarta e Galiano costituiranno la coppia centrale, mentre a lato sarà Maiocchi (o Carpita) ad affiancare capitan Cappelletti e, nel ruolo di libero, mansioni spartite fra Pochini e Cioffi, rispettivamente in ricezione e in difesa. La partita sarà diretta dal primo arbitro Marco Laghi di Bagnacavallo e dal secondo arbitro Fabio Pasquali di Bologna.

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Casucci (Noi Moderati): “Fondamentale Terzo pediatra in Valtiberina. Presenterò un’interrogazione”

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In Valtiberina arriva un nuovo pediatra dopo l’addio della dottoressa Nistri che a fine Aprile lascerà l’incarico. A sostituirla la dottoressa Milva Milli, attualmente al servizio integrativo due volte a settimana nelle zone montane e poco servite di Badia Tedalda e Sestino. “Innanzitutto auguro alla dottoressa Milli buon lavoro. Da anni la Valtiberina vive una pesante problematica – ha spiegato il consigliere regionale Marco Casucci – purtroppo nonostante i vari professionisti che si sono succeduti in questi anni non si è mai riusciti a soddisfare le vere esigente delle famiglie ed avere un numero di pediatri adeguato alle richieste. Le cifre parlano chiaro – chiosa Casucci –  a noi risulta che da zero a 14 anni siano circa 3000 bambini in Valtiberina e attualmente quelli seguiti dai due pediatri presenti siano circa 2300. Ciò comporta un’evidente situazione di disagio e altrettanto un’improrogabile necessità di portare in Valtiberina un terzo pediatra. Sulla questione mi risulta ci stia lavorando anche la Direzione Sanitaria che ringrazio per la sensibilità dimostrata.

E’ importante – conclude Casucci –  avere il terzo pediatra in Valtiberina e spero che tutti gli enti coinvolti e a tutti i livelli possano unire gli intenti per risolvere una questione che dura da troppo tempo. A tal proposito annuncio una nuova interrogazione all’Assessore competente in materia per capire come la Regione Toscana intende muoversi a tal proposito”

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Pieve Classica 25 si prepara per l’ultimo appuntamento

Si stanno per accendere per l’ultima volta i riflettori della stagione di PIEVE CLASSICA al teatro Papini di Pieve.
Anche quest’anno sono stati ospitati grandi musicisti: la tromba di Flavio Boltro, il cantautore Nino Buonocore, che ha coinvolto il pubblico con i suoi brani più celebri; la Compagnia Italiana di Operette che ha reso la serata frizzante e allegra con i “Tre Tenori e un Intruso”, il trio Stefano Sabatini Jazz, tre grandi artisti guidati dal noto pianista omonimo che da decenni si distinguono a livello nazionale ed internazionale, non tralasciando poi la serata dalla voce spleidida di una cantante”misteriosa” dal titolo “Normalmente musica”; passando poi ai tanti giovani sul palco, Il trio Calliope, re ragazze giovanissime che si sono esibite con un programma tutto al femminile di musica contemporanea e il Cinecittà trio, che ci ha riportato indietro nel tempo tra le colonne sonore più celebri del cinema. Tutte le serate, come ogni anno sono state di grande interesse per il numeroso pubblico sempre presente.


Purtroppo due sono state le serate che abbiamo dovuto rimandare per problemi tecnico-organizzativi: l’operetta di Offenbach “Rose de saint Flour” originariamente prevista per il 12 Aprile, che sarà recuperata e messa in scena nell’autunno prossimo, e la serata con la Giovane chitarrista, compositrice, cantautrice napoletana Alessandra Tumolillo che ha dovuto rimandare essendo in dolce attesa. In questo caso l’intendimento degli organizzatori è di recuperare l’evento nell’edizione del 2026.
E’ infine molta l’attesa per il gran finale di Pieve Classica del prossimo 23 Aprile 2025. Sarà l’ultima serata primaverile di questa stagione di Pieve Classica 2025, quando sarà ospite l’Orchestra Sinfonica Universitaria della città di Ulm, nota località tedesca della regione del Baden-Württemberg. Un sodalizio musicale famosissimo in tutta Europa, composto da circa 40 giovani elementi che si cimenteranno in un programma impegnativo ricco di brani importanti di autori quali Mendelssohn, Schubert e Beethoven. Nell’occasione verrà consegnato all’Orchestra ospite il premio “Lamberto Aloigi Luzzi” che da alcuni anni viene consegnato dall’organizzazione ad uno degli ensemble musicali giovanili (o giovani artisti singoli) che si sono esibiti nell’annata.


Il premio è intitolato ad un vero appassionato di musica classica e lirica, che aveva una particolare predilezione per i giovani. Il biturgense Lamberto Aloigi Luzzi ha collaborato attivamente con PIEVE CLASSICA sin dalla prima edizione, prima della sua prematura scomparsa.
Ed allora diamo ufficialmente l’appuntamento alla grande serata di mercoledì 23 Aprile prossimo, alle ore 21.15, presso il teatro Comunale Papini per il gran finale con l’Orchestra sinfonica universitaria della città di Ulm.
E’ già possibile acquistare on line il biglietto al prezzo di euro 7 al link https://www.ticketsms.it/event/Orchesta-Sinfonica-Di-Ulm-germania-Pieve-Santo-Stefano-Teatro-Comunale-Giovanni-Papini-23-04-2025, ricordando che sarà possibile acquistare il biglietto la sera stessa al botteghino del teatro che aprirà alle ore 20.45.

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Settimana Santa 2025: il cammino verso la Pasqua con il vescovo Luciano Paolucci Bedini

Le Chiese diocesane di Gubbio e di Città di Castello si preparano a vivere i giorni più intensi dell’anno liturgico, il cuore pulsante della fede cristiana: la Settimana Santa. Un tempo sacro, carico di simboli e memoria, che culminerà nella luce della Pasqua. Il vescovo Luciano Paolucci Bedini accompagnerà le comunità con la sua presenza e la sua parola in un cammino che si snoda tra le due diocesi umbre.

Dalle Palme al Crisma

Si comincia il 13 aprile, con la Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Alle ore 10.30, nella cattedrale di Città di Castello, il Vescovo presiederà la celebrazione eucaristica che apre la Settimana Santa, con la benedizione dei rami d’ulivo e la proclamazione del Vangelo della Passione.
Il Mercoledì Santo, 16 aprile, il Vescovo sarà a Gubbio, nella chiesa cattedrale, dove alle ore 17 presiederà la Messa Crismale. Si tratta di uno dei momenti più solenni della vita diocesana: nella stessa celebrazione, il presbiterio si riunisce attorno al proprio pastore e vengono benedetti gli oli santi, che verranno poi utilizzati durante l’anno nei sacramenti del Battesimo, della Cresima, dell’Unzione degli infermi e dell’Ordinazione.
Lo scorso anno, la celebrazione era stata ospitata dalla cattedrale tifernate dei Santi Florido e Amanzio. Quest’anno – per raggiungere i fedeli delle due comunità – la Messa Crismale sarà indiretta sui social media delle due Chiese diocesane e in televisione, sul canale 13 di Trg.

Il Triduo pasquale

Il Giovedì Santo, 17 aprile, sarà invece il giorno della Messa nella Cena del Signore, con inizio alle ore 18 nella cattedrale tifernate. Il rito rievoca l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale, ed è segnato dal gesto umile e potente della lavanda dei piedi, segno di servizio e amore fraterno.
Il Venerdì Santo, 18 aprile, il vescovo Luciano presiederà alle ore 15, nella chiesa di San Giovanni Battista a Gubbio, l’azione liturgica della Passione del Signore e l’adorazione della Croce. In serata, alle ore 19 e sempre a Gubbio, si terrà la tradizionale Processione del Cristo Morto, uno dei momenti più intensi e partecipati della pietà popolare cittadina.


La notte del Sabato Santo, 19 aprile, sarà illuminata dalla Veglia pasquale, madre di tutte le veglie, che si terrà alle ore 21 nella cattedrale di Città di Castello. Dalla liturgia del fuoco alla proclamazione dell’Exultet, fino alla gioia del Gloria e del Vangelo della Risurrezione, la Chiesa entrerà nella Pasqua del Signore con una rinnovata speranza.

La Domenica di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo

Domenica 20 aprile, Pasqua di Resurrezione, mons. Paolucci Bedini sarà a Gubbio, dove alle ore 11 presiederà la santa messa nella basilica di Sant’Ubaldo, in cima al monte che abbraccia la città.


Infine, lunedì 21 aprile – detto “dell’Angelo”, giorno che apre l’Ottava di Pasqua – il Vescovo sarà a Montone, dove alle ore 11, nella chiesa parrocchiale, celebrerà l’Eucaristia in occasione della festa della Donazione della Santa Spina, un’antica tradizione che lega fede e identità della comunità locale.
Le due Chiese diocesane di Gubbio e Castello sono invitate a partecipare a queste celebrazioni, lasciandosi guidare dal silenzio, dalla parola e dalla luce che attraversano questi giorni santi. Un tempo per entrare nella profondità del mistero cristiano e lasciarsi raggiungere dalla speranza della Resurrezione.

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Lunedì 14 aprile si riunirà il Consiglio comunale: all’ordine del giorno la destinazione del Lascito Mariani

La destinazione del Lascito Mariani sarà l’argomento all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Città di Castello che il presidente Luciano Bacchetta ha convocato per lunedì 14 aprile, alle ore 18.30, nella residenza municipale di piazza Gabriotti. L’assemblea sarà chiamata a dibattere sull’utilizzo delle risorse economiche disponibili e a deliberare gli indirizzi dell’ente nei confronti dell’USL Umbria 1, alla quale sono stati trasferiti i 3 milioni e 700 mila euro lasciati in eredità, a seguito della firma, il 28 luglio 2020, di un protocollo tra Comune tifernate, Regione Umbria e azienda sanitaria territoriale.

L’intesa ha stabilito che le risorse a disposizione dovranno essere investite per i servizi socio-sanitari a Città di Castello. La storia del lascito Mariani risale al 7 luglio del 1984, quando Clara Mariani, nel suo testamento autografo, destinò all’ospedale di Città di Castello la consistente donazione, in titoli e contanti, perché fosse investita per “opere di bene per alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovano nel bisogno di cure e vivono nel dolore”. Dopo oltre 30 anni, con il pronunciamento della Corte di Cassazione le risorse del lascito vennero assegnate al Comune di Città di Castello, individuato quale erede morale e materiale di Clara Mariani. Come di consueto, i lavori della seduta potranno essere seguiti in diretta streaming attraverso il canale ufficiale YouTube del Comune di Città di Castello.

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Rete solidale fra istituzioni e associazioni per affrontare e gestire le emergenze sociali. Il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello, è stato ricevuto presso la residenza municipale

Rete solidale fra istituzioni e associazioni per affrontare e gestire le emergenze sociali. Il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello, è stato ricevuto presso la residenza municipale dal sindaco, Luca Secondi, a margine della inaugurazione dell’ambulatorio odontoiatrico solidale “Santa Margherita”, il primo in Umbria, una nuova opera della Diocesi di Città di Castello, progettata per offrire cure dentistiche gratuite e accessibili a persone in situazione di fragilità economica. Nel corso del cordiale incontro, alla presenza anche del direttore della Caritas tifernate, Gaetano Zucchini, il sindaco ha ricordato la pluridecennale collaborazione e sinergia fra le istituzioni ed il presidio diocesano vero e proprio front-office territoriale con i fragili e le persone in difficoltà. Proprio nel 2021 la Caritas a Città di Castello ha celebrato il cinquantesimo “compleanno” di attività: dopo la Caritas di Spoleto-Norcia quella tifernate fu una delle prime diocesi italiane a introdurre l’organismo pastorale.

“La sinergia messa in atto dalla Diocesi con la Caritas su vari fronti della nostra comunità è motivo di orgoglio per tutti noi e ci spinge a fare sempre più rete e supportare le buone pratiche socio-solidali per non lasciare indietro nessuno” ha dichiarato il sindaco Luca Secondi nel ringraziare, il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello, per la presenza a Città di Castello, assieme al vescovo, Luciano Paolucci Bedini, e a tutti i volontari dell’associazione e dei gruppi parrocchiali preziose ed efficaci “antenne” sul territorio per intercettare e gestire le emergenze sociali sempre più diffuse.

Il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello, si è detto onorato dell’accoglienza ed ha ringraziato il sindaco e le istituzioni per la continua vicinanza e sostegni evidenziando “l’importanza di iniziative come quella inaugurata ieri nel quadro nazionale”: “la Chiesa, come sempre, fa la sua parte dando risposte concrete e segnalando bisogni veri”.

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Metallica: Giovedì 24 aprile conferenza dal titolo “L’Orizzonte della Scultura”

Nell’ambito delle iniziative culturali inerenti la mostra “METALLICA”, promossa dall’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, sono in fase di preparazione alcuni approfondimenti di studio rivolti ad approfondire aspetti e problematiche relative alla scultura avvenuta in Italia nell’arco temporale che va dagli anni dell’immediato dopoguerra del secondo conflitto mondiale (1946-1947) fino ai giorni nostri.

La prima conferenza prevista in tale programma sarà tenuta Giovedì 24 aprile alle ore 17.30 dal prof. Marco Tonelli, dal titolo “L’Orizzonte della Scultura”, presso la sala convegni al piano terra del Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, dove è in corso la mostra “METALLICA” fino alla fine di giugno. Nel medesimo programma sono previste altre due conferenze, una nel mese di maggio e una nel mese di giugno in data che verrà comunicata, tenuta rispettivamente da due artisti le cui opere sono i mostra. Le conferenze saranno tenute alle ore 17.30. La partecipazione alle conferenze avverrà previa prenotazione, fino ad esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni: 3762829962 – info@atlanteserviziculturali.com. Nel frattempo gli organizzatori comunicano i Nuovi orari per visitare la mostra “METALLICA. Scultura in Italia 1947-2025”, promossa dall’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, allestita a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio di Città di Castello. L’esposizione sarà visitabile fino al 29 giugno, il venerdì, sabato e domenica, festivi e prefestivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. La biglietteria chiuderà alle ore 18.30.

Mostrando il biglietto d’ingresso dei musei Burri, Palazzo Albizzini ed Ex Seccatoi del Tabacco, si avrà diritto ad una riduzione nel biglietto d’ingresso alla mostra “Metallica” a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio.
La prima domenica dei mesi di apertura dell’esposizione l’ingresso sarà gratuito: domenica 4 maggio e domenica 1 giugno.
Per informazioni e prenotazioni: 3762829962 – info@atlanteserviziculturali.com

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Venti anni al servizio della comunità. Il bilancio dell’Associazione Radioamatori Italiani-Radiocomunicazioni di Emergenza (A.R.I.-R.E.) sezione di Città di Castello

Venti anni al servizio della comunità. L’Associazione Radioamatori Italiani-Radiocomunicazioni di Emergenza (A.R.I.-R.E.) sezione di Città di Castello, fin dalla sua fondazione ed iscrizione nell’Albo Regionale delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile, nel 2005, è stata sempre vicina e collaborativa con le figure istituzionali della Difesa Civile, Vigili del Fuoco e con le amministrazioni comunali dei comuni di Città di Castello e San Giustino. La funzione dell’ A.R.I.-R.E., che fa parte dell’ Associazione Radioamatori Italiani a livello nazionale, è quella di garantire una rete alternativa di comunicazioni di emergenza, al servizio delle Istituzioni, in caso di calamità naturali ed è formata da volontari tecnicamente preparati, che sono in possesso di patente di operatore di stazione di radioamatore rilasciata, dopo aver superato un esame, dal dipartimento delle Comunicazioni del Ministero delle Imprese e del made in Italy.

I volontari della sezione di Città di Castello hanno operato su grandi calamità, una per tutte il terremoto aquilano del 2009 che li ha visti impegnati con l’associazione nazionale da aprile fino a fine emergenza nella gestione comunicativa di oltre cento campi base e otto C.O.M. Il servizio prestato durante quella calamità è valso, per la sezione di Città di Castello, l’assegnazione di una medaglia della protezione civile da parte del Ministero dell’ Interno. “Carichi di quella esperienza – precisa il Presidente, Massimo Paiardini – la stessa fu illustrata all’Amministrazione del nostro comune, dove si evidenziavano le criticità delle comunicazioni in territori con valli trasversali strette ed alte colline riportando la similitudine del territorio aquilano con quello altotiberino. Da qui nacque un progetto che portò alla realizzazione di un sistema di comunicazioni alternativo di emergenza ad altissima efficienza ed operatività, formato da una postazione ripetitrice dotata di ponti radio analogici e digitali, telecamere di videosorveglianza ambientale ed antincendio boschivo, un vero vanto per l’amministrazione e motivo di orgoglio per l’associazione. Di questo progetto ne abbiamo parlato anche con i responsabili ARI della sezione di Brescia, manutentori di Brescia Network , il server al quale verrà agganciato il nostro ponte radio. Sono rimasti molto colpiti ed interessati ed hanno voluto sapere tutti i particolari del progetto realizzato poiché, come ci hanno ribadito, trattasi di un sistema praticamente fra i primi in Italia”. L’A.R.I.-R.E., attraverso una convenzione stipulata con il Comune di Città di Castello, è mandataria della gestione e manutenzione della postazione ripetitrice nonché della sala operativa del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) e di un eventuale Centro Operativo Misto (C.O.M.). Inoltre, la sede dell’associazione presso la cittadella dell’Emergenza è fornita di una sala operativa radioamatoriale a disposizione delle autorità in caso di grandi calamità.

Grazie al contributo che il comune riconosce all’Associazione per il suo servizio, i volontari hanno da poco acquistato e reso operativa una nuovissima apparecchiatura costituita da un ponte radio analogico-digitale DMR che dà la possibilità di due comunicazioni simultanee indipendenti sullo stesso canale radio, raddoppiando così la possibilità di comunicazione. Il ponte radio è connesso attraverso un link internet a Brescia Network e da li alla rete BrandMeister, che è una rete di ripetitori radioamatoriali dislocata su tutto il pianeta e che permette comunicazioni a livello globale senza difficoltà. Questa apparecchiatura sarà utilissima per comunicare con colonne mobili in movimento lontane anche centinaia di chilometri, con altre sale operative sparse sul territorio nazionale e chiamate di soccorso da qualsiasi parte d’Italia e del mondo. Inoltre, il sistema permetterà di visualizzare in tempo reale, sul sito aprs.fi, la posizione dei mezzi di soccorso o in pattugliamento sul territorio, ovunque essi si trovino. I terminali radio, infatti, sono dotati di ricevitori GPS e trasmettono ad intervalli regolari, o comandati dagli operatori, la propria posizione alla stazione ripetitrice che poi instrada il messaggio al sito sopra citato. Il presidente dell’associazione, Massimo Paiardini, insieme a numerosi volontari, ha presentato e descritto il nuovo sistema agli assessori comunali alla Protezione Civile, Benedetta Calagreti e alla Polizia Locale, Rodolfo Braccalenti e ai responsabili della protezione civile del comune di Città di Castello, Alessandro Dolciami e responsabile sala Ced e Radiocomunicazioni, Michele Burzicchi i quali sono rimasti colpiti dalle potenzialità del nuovo ponte radio, si sono complimentati per il livello di operatività dell’associazione e rinnovato il proprio appoggio e fiducia da parte dell’amministrazione comunale. La sezione organizza dei corsi annuali di preparazione agli esami per il conseguimento della patente di operatore di stazione di radioamatore. Chi fosse interessato a partecipare e a diventare radioamatore e operatore di radio emergenza, può ricevere informazioni scrivendo all’indirizzo mail: aritiferno@aritferno.it.

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Città di Castello, apre l’ambulatorio odontoiatrico solidale: una risposta concreta alla povertà sanitaria

È stato inaugurato questa mattina l’ambulatorio odontoiatrico solidale “Santa Margherita”, una nuova opera segno della Caritas della Diocesi di Città di Castello, progettata per offrire cure dentistiche gratuite e accessibili a persone in situazione di fragilità economica. Una risposta concreta e necessaria a un bisogno sempre più emergente: la povertà sanitaria, in particolare nell’ambito delle cure odontoiatriche, spesso inaccessibili alle fasce più vulnerabili della popolazione.

La cerimonia di presentazione si è svolta nella sala Santo Stefano del Palazzo Vescovile, alla presenza di numerose autorità religiose, civili e sanitarie. Tra i presenti: il vescovo di Città di Castello e di Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini; il vescovo di Terni-Narni-Amelia e delegato della Conferenza episcopale umbra per l’area pastorale Carità e Salute, mons. Francesco Soddu; il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello; il delegato regionale umbro di Caritas, don Marco Briziarelli; il direttore della Caritas diocesana, Gaetano Zucchini; l’assessore regionale al Welfare, Fabio Barcaioli; il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi; il direttore sanitario dell’ambulatorio, Guido Lombardo. A seguire, si è svolta l’inaugurazione ufficiale dell’ambulatorio in piazza Gabriotti, dove ha sede la nuova struttura.

Un’urgenza crescente: i dati della povertà sanitaria

L’iniziativa si inserisce in un contesto nazionale sempre più critico. Secondo i dati del 2023, in Italia oltre 5 milioni e 600 mila persone vivono in povertà assoluta, con un aumento di 1,6 milioni negli ultimi dieci anni. La Caritas ha registrato un +41,6% di richieste di aiuto, in particolare per esigenze sanitarie. Nel 2024, ben 436 mila persone hanno chiesto sostegno per cure o farmaci, segnando un +8% rispetto all’anno precedente.

Le cure odontoiatriche sono tra le più penalizzate: solo il 7% delle risorse sanitarie delle persone in povertà è destinato a questo ambito, mentre ben il 62% va ai farmaci. In media, una persona povera può spendere 10,25 euro al mese in salute, contro i 60,96 euro di chi non è in difficoltà. Lo Stato investe ogni anno 85 milioni di euro in odontoiatria pubblica, mentre i cittadini spendono 8 miliardi in cure private, e il 5,7% della popolazione rinuncia del tutto a curarsi i denti.

Anche a livello locale, la Diocesi di Città di Castello ha rilevato questa emergenza: molte famiglie, specialmente numerose, rinunciano alle cure odontoiatriche per motivi economici. Da qui la scelta della Caritas di progettare un ambulatorio solidale che offra trattamenti gratuiti, grazie ai fondi dell’8xmille della Chiesa cattolica, a contributi della diocesi e alla collaborazione con docenti dell’Università degli Studi di Perugia.

Un progetto di rete, basato su volontariato e competenza

L’ambulatorio “Santa Margherita” si propone come un luogo di prevenzione, cura e accoglienza. L’accesso è regolato da un percorso di presa in carico che inizia presso il Centro d’ascolto parrocchiale o diocesano, dove si valutano le condizioni economiche delle persone (tramite Isee) o su segnalazione di medici di base, servizi sociali o associazioni. Una rete di odontoiatri volontari, affiancati da personale di segreteria e assistenti alla poltrona, garantirà il servizio in modo regolare.

Le voci dell’inaugurazione

Il vescovo Luciano Paolucci Bedini ha sottolineato il significato profondo dell’opera: “Siamo molto contenti come Chiesa tifernate di poter presentare quest’opera segno che in quest’anno giubilare diventa anche un modo per consegnare alla città e al territorio un altro motivo di speranza. Questo ambulatorio diventa l’occasione perché qualcuno che non potrebbe raggiungere quelle cure, per motivi economici, trovi la disponibilità di professionisti che vengono incontro. È un’attenzione concreta che dimostra come, insieme, si possa andare incontro a tante esigenze che nel territorio stanno crescendo”.

A spiegare l’origine del progetto è stato Gaetano Zucchini, direttore della Caritas diocesana: “La diocesi di Città di Castello ha rilevato un aumento costante delle richieste di aiuto per prestazioni sanitarie, soprattutto nell’ambito odontoiatrico. Molte famiglie rinunciano a curare i denti, specie quelle con tanti bambini. Due anni fa è nata così l’idea di un’altra opera segno: oggi inauguriamo un servizio concreto e strutturato, frutto di lunga programmazione e del sostegno dell’8xmille e della diocesi”.

Il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa nel quadro nazionale: “La povertà sanitaria è in crescita, e colpisce soprattutto gli anziani, ma non solo. Sempre più famiglie, anche insospettabili, devono rinunciare alle cure. Non parliamo più solo di migranti o senza dimora, ma dei nostri vicini. La Chiesa, come sempre, fa la sua parte dando risposte concrete e segnalando bisogni veri”.

Anche il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, ha ringraziato per un’iniziativa che valorizza il lavoro in rete: “Questo progetto socio-sanitario inaugura una stagione nuova nella gestione delle emergenze sociali e sanitarie. La sinergia tra Diocesi, Caritas, Università e professionisti è motivo di orgoglio e ci spinge, come istituzioni, a fare sempre più rete per non lasciare indietro nessuno.”

L’ambulatorio odontoiatrico solidale di Città di Castello rappresenta oggi non solo un luogo di cura, ma un simbolo di dignità restituita, un esempio di quella solidarietà concreta che sa farsi prossimità reale. Un modello virtuoso in cui istituzioni, Chiesa e volontariato si uniscono per colmare le distanze sociali e garantire a tutti l’accesso a diritti fondamentali.

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Pesca e beneficenza: donazione dei soci dell’Aquafans Team Sensas a “FDM – Associazione per la distrofia muscolare” e “Duchenne Parent Project”

Ritrovarsi insieme a pescare per due giorni insieme a tanti amici è stato il modo in cui i soci dell’Aquafans Team Sensas hanno scelto di compiere un gesto importante per aiutare chi soffre. La gara di beneficenza organizzata recentemente al Lago di Fuscagna, nella frazione di Titta, ha dato modo alla società di Città di Castello di fare una cospicua donazione in favore delle associazioni “FDM – Associazione per la distrofia muscolare” e “Duchenne Parent Project”.

Mille euro raccolti tra i numerosi partecipanti all’evento, che sono stati consegnati nelle mani del presidente Renato Pescari con tanta riconoscenza e ammirazione per l’impegno quotidianamente dedicato al sostegno della ricerca scientifica sulla distrofia muscolare di Duchenne e di Becker, ai pazienti e alle loro famiglie. “Un protagonismo che merita di essere sostenuto, se è vero che, proprio grazie ai progressi degli studi su malattie che ancora oggi sono incurabili a cui hanno contribuito in modo davvero meritevole le associazioni FDM e Duchenne Parent Project, negli ultimi 25 anni è stato possibile raddoppiare l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da distrofia muscolare”, sottolineano il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport Riccardo Carletti, che plaudono all’iniziativa dei soci dell’Aquafans Team Sensas.

“Dobbiamo veramente dire grazie agli amici del sodalizio guidato dal presidente Luca Zangarelli – continuano gli amministratori – che a Città di Castello hanno fondato e fatto crescere in oltre trent’anni di attività una bella e intraprendente comunità di appassionati di pesca sportiva e che dimostrano, una volta in più, di primeggiare non solo nelle competizioni agonistiche, ma anche nella sensibilità e nell’attenzione per il prossimo”. “Questa donazione, frutto di una generosità di cui siamo davvero riconoscenti – osservano Secondi e Carletti – rispecchia il consolidato binomio tra sport e solidarietà nel nostro territorio e dà un bel segnale a chi, purtroppo, vive una difficile quotidianità alle prese con la distrofia muscolare. Una vicinanza che può rafforzare fiducia e speranza nel futuro”.

A sottolineare la soddisfazione per la riuscita della manifestazione e per il contribuito che è stato possibile mettere insieme è anche il presidente Zangarelli. “La gara ha registrato il tutto esaurito – rimarca lo storico animatore del sodalizio – con tanti atleti mossi da spirito di competizione e da un sincero intento altruistico, tutti animati dalla consapevolezza che con un piccolo gesto avrebbero potuto contribuire a qualcosa di molto più importante”. “La nostra società ha voluto così dare il proprio piccolo, quanto significativo, supporto a una causa decisamente meritevole. Tale impegno sociale, oltre a quello più marcatamente sportivo – puntualizza Zangarelli – caratterizza e contraddistingue da sempre Aquafans Team Sensas”.

Ad aggiudicarsi la competizione sul Lago di Fuscagna, che si è svolta con la formula del settore unico con inversione di picchetto, è stato Edoardo Minelli, che sul podio ha preceduto, nell’ordine, Daniele Nerozzi e Daniele Ramacci. La gara ha avuto anche la consueta appendice conviviale, grazie agli appassionati di Gubbio, che hanno preparato un succulento maialino allo spiedo donato dall’azienda agricola eugubina Barilari. “Ringraziamo di cuore tutti gli atleti che hanno partecipato alla gara – conclude Zangarelli – Renato Pescari, per l’impegno sociale che con costante entusiasmo ed in modo instancabile porta avanti oramai da tanti anni, oltre agli sponsor che da sempre supportano la nostra società e ci consentono di organizzare iniziative, anche di natura sociale, come questa”.

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Anghiari, Sansepolcro e Città di Castello unite da mastini tibetani il 25, 26,27 aprile il raduno nazionale

Anghiari, Sansepolcro e Città di Castello unite da….mastini tibetani, i cani che Marco Polo descriveva, oppure molossi appartenuti a Gengis Khan, saranno in vallata il 25, 26,27 aprile, per un raduno nazionale. Al campo alla Fiera di Anghiari, alle 15, venerdì 25, a Sansepolcro nella mattinata di sabato 26 aprile, per essere poi, la mattina successiva, a Città di Castello che ospita un appuntamento da non perdere come Only Wine.

Nel pomeriggio di domenica 27 aprile ritorno ad Anghiari al Campo alla Fiera dove si presteranno, questi giganti, alle “coccole” di tanti giovani. I mastini tibetani servivano, anticamente, ai pastori nomadi dell’Himalaya e tradizionalmente a guardia dei monasteri tibetani, una razza, rimasta uguale nei secoli, dalla quale discendono, praticamente, tutti i mastini e i molossi contemporanei.

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Assisi ha aperto il V Congresso Nazionale ITEMS: l’importanza della Medicina d’Urgenza nella Sanità Moderna

Si è svolto ad Assisi il V Congresso Nazionale ITEMS (Italian Emergency Medicine Schools), un appuntamento di grande rilevanza che ha riunito tutte le Scuole di Specializzazione in Medicina d’Urgenza italiane. Questo congresso ha rappresentato non solo un momento di incontro tra esperti del settore, ma anche un’importante occasione per riflettere sulla visione organizzativa della sanità moderna, incentrata sulla qualità della formazione e sull’innovazione.

Durante il congresso, sono stati trattati argomenti altamente specifici e di cruciale importanza per la gestione delle emergenze, tra cui il trattamento dell’ictus, della sepsi, delle emorragie indotte da anticoagulanti, delle cardiopatie e dell’insufficienza renale acuta. Questi temi non solo richiedono un’approfondita conoscenza scientifica, ma anche una pianificazione logistica innovativa per garantire che i pazienti ricevano le cure necessarie in tempi rapidi e appropriati.

Uno dei momenti salienti del congresso è stata la relazione del prof. Ashraf Butt, che ha presentato la tematica “New European Train Requirements and European Board Examination”. La formazione dei medici di emergenza in Europa è cruciale per migliorare le competenze e garantire un’assistenza di qualità, e il prof. Butt ha sottolineato l’importanza di un approccio formativo che vada oltre le competenze tecniche, includendo anche la comunicazione e la gestione degli aspetti etici.

“Ruolo Cruciale della Medicina d’Urgenza”:  la Medicina d’Urgenza si configura come un elemento fondamentale all’interno della sanità moderna, fungendo da primo punto di contatto per pazienti che necessitano di assistenza immediata. Ecco alcuni aspetti chiave del ruolo dei professionisti in questo settore. Pronto Soccorso: I medici d’urgenza operano nei pronto soccorso, dove valutano e trattano una vasta gamma di condizioni acute. La loro prontezza e competenza sono vitali per garantire interventi tempestivi.    Stabilizzazione dei Pazienti: questi professionisti sono addestrati a stabilizzare i pazienti in situazioni critiche, come arresto cardiaco e traumi gravi, dove ogni secondo conta.  3  Coordinamento delle Cure: la Medicina d’Urgenza funge da punto di raccordo tra vari specialisti, assicurando un adeguato trattamento continuativo dopo la stabilizzazione.  Formazione e Prevenzione: i medici d’urgenza sono attivamente coinvolti nella formazione del personale sanitario e nella sensibilizzazione della comunità su pratiche preventive.   5 Gestione delle Emergenze Sanitarie: in caso di epidemie o disastri naturali, i medici d’urgenza sono fondamentali per una risposta rapida e per l’organizzazione delle risorse. 6. Ricerca e Innovazione: questo campo è in continua evoluzione, con ricerche che mirano a migliorare i protocolli di trattamento e le tecnologie utilizzate.

“Formazione e Innovazione” : uno dei temi centrali del V Congresso ITEMS è stata l’importanza della formazione continua per i professionisti della Medicina d’Urgenza. Gli scenari simulati sono stati un elemento chiave, permettendo ai medici di esercitarsi nella presa di decisioni rapide e nella gestione del team in situazioni di emergenza. La formazione interdisciplinare è altrettanto fondamentale, poiché i medici d’urgenza lavorano spesso in team multidisciplinari, dove la comunicazione efficace è essenziale. 

Con questa V edizione del Congresso Nazionale ITEMS è stato messo in luce non solo le sfide e le opportunità della Medicina d’Urgenza, ma anche l’importanza di una formazione di alta qualità, in grado di preparare i professionisti a gestire situazioni critiche e a garantire un’assistenza sanitaria tempestiva ed efficace. La Medicina d’Urgenza non è solo una specialità, ma una vera e propria missione al servizio della salute

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Manovra Giunta Regionale, Rifondazione comunista Alto Tevere: “Ora piano regionale sanitario, case popolari e trasporto pubblico per il territorio” 

La manovra della Giunta regionale è stata approvata. Manteniamo tutte le nostre perplessità su una misura che è stata varata su balletti di numeri e difetti comunicativi. Al momento non siamo di fronte né ad una patrimoniale, né ad azioni di contrasto all’evasione fiscale, né a riforme di struttura. 

Nello stesso tempo manteniamo un giudizio politico negativo sia rispetto ai tagli del governo Meloni, sia rispetto alla gestione della sanità umbra delle destre che un disavanzo sulla sanità lo hanno lasciato oggettivamente. Diciamolo con chiarezza: abbiamo assistito ad un vero e proprio teatrino della politica. Ciononostante, mobilità sanitaria, liste d’attesa, ricorso sistematico alla sanità privata, depotenziamento dei servizi territoriali rimangono problemi aperti.

Per questo, a fronte della manovra varata, ci aspettiamo almeno e in tempi ragionevoli la definizione di un nuovo piano regionale sanitario che per l’Alto Tevere significhi potenziamento dell’ospedale di Città di Castello, del Pronto Soccorso, dei servizi territoriali, ambulatoriali, domiciliari e rivolti ai disabili. Non solo. Considerando l’extragettito previsto e le motivazioni addotte, siamo certi che i sindaci delle Amministrazioni dell’Alto Tevere chiederanno con forza alla Giunta regionale gli investimenti necessari per nuove case popolari e per il trasporto pubblico sul nostro territorio.

Rifondazione comunista Alto Tevere 

Federazione di Perugia 

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