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“Movida si…cura”, ancora test per tutti

Visto il grande afflusso della prima edizione, si ripete “Movida si…cura”, la campagna per effettuare i test sierologici gratuitamente ai cittadini.

L’appuntamento è per domani venerdì 25 e sabato 26 settembre sempre nel chiostro del Comune di Sansepolcro. Orario: dalle 21 all’una.

Si ricorda che l’iniziativa, sostenuta dall’amministrazione comunale, rientra nella campagna della Regione Toscana con la collaborazione della Asl Toscana sud est e l’aiuto di Misericordia, Croce Rossa e Anpas. E’ necessario presentarsi con la tessera sanitaria ed avere la residenza in Italia. I minorenni dovranno essere accompagnati da entrambi i genitori.

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Calcio 1° categoria Umbra: Valerio Pescari (Promano) “società che merita di tornare a buoni livelli, possiamo fare bene”

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“Obbiettivo primario divertirsi detto questo, la classifica conta e a Promano ci sono le basi per fare bene. Serve dimenticare quanto successo negli ultimi anni, questa società merita di più e la rosa che abbiamo allestito ci darà delle buone soddisfazioni, il progetto è chiaro, crescere senza pressioni, ma parlare di salvezza è quanto mai riduttivo”

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Tiferno comics rende omaggio a Raffaello. Dal 26 settembre all’11 ottobre la collaterale di Alessandro Bacchetta ripercorrerà a ritroso la vita dello staraordinario maestro dell’arte rinascimentale

Come già anticipato nei giorni scorsi, oltre all’arte di Simone Bianchi che continua a riscuotere enorme successo da parte del pubblico di tutta Italia, Tiferno Comics si prepara a celebrare anche i 500 anni dalla morte del Maestro dell’arte rinascimentale, Raffaello Sanzio, e lo farà in grande stile dedicandogli una mostra che avrà come cornice la splendida Sala del Camino di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio (già location della mostra principale “Simone Bianchi – Amazing Talent”).

Dal 26 settembre all’11 ottobre la sala, sita al pianterreno del palazzo, ospiterà infatti la collaterale dell’artista tifernate Alessandro Bacchetta dal titolo “Raffaello. Da Roma a Città di Castello. Dalla morte all’adolescenza”, organizzata in collaborazione con la casa editrice “Kleiner Flug” di Firenze.

La mostra, con oltre 30 tavole esposte, seguirà l’impostazione e il percorso dell’esposizione più importante dell’anno dedicata al Maestro, la mostra “Raffaello 1520-1483”, allestita alle Scuderie del Quirinale a Roma.
Sarà dunque un percorso a ritroso nella vita di Raffaello, dalla sua morte fino alla giovinezza a Città di Castello, luogo in cui si trasferì nel 1499 quando aveva appena 16 anni e dove allestì una bottega con gli ex aiutanti del padre, morto sei anni prima.
Visto il contesto, sarà proprio il periodo della giovinezza di Raffaello a costituire il cuore dell’esposizione tifernate, perché è qui che l’artista ha lasciato molto più di un’eco straordinaria…

Le tavole originali esposte sono il sunto di quelle create da Alessandro Bacchetta per la graphic novel dal titolo “Raffaello”, pubblicata nel 2015 dalla casa editrice Kleiner Flug che, per l’occasione sarà acquistabile presso il bookshop di Tiferno Comics.

La storia raccontata da Bacchetta inizia nel momento in cui la vita dell’artista urbinate volge al termine, dopo un’improvvisa malattia attribuita dal Vasari ai suoi “eccessi amorosi”. La notizia della sua morte raggiunge tutta l’Italia e, in particolare, tre personaggi.
La prima di questi (che apre il racconto a Città di Castello), è una sua ex amante che aveva posato per lui nei panni della Madonna: Sara. Bella e bionda negli anni si è rifatta una vita, ma ricorda ancora quel giovane proveniente dalla corte di Urbino che l’aveva sedotta con i suoi modi posati e soavi, oltre che con il suo straordinario talento per la pittura.
Il secondo è Michelangelo Buonarroti, acerrimo rivale di Raffaello, al quale si opponeva con il suo carattere iracondo e superbo.
Infine, Margherita la Fornarina, l’ultima modella e amante del Sanzio. Turbata dalla notizia della sua morte, la florida fanciulla trasteverina decide di chiudersi in un lutto silenzioso, ricordando tra sé le ultime ore trascorse insieme al suo amore.

Grazie a questi racconti, la graphic novel di Alessandro Bacchetta si presenta come un vero e proprio omaggio e un delicato tentativo di far conoscere alcuni tratti della personalità dell’artista; ciò che traspare dal fumetto è il suo carattere dolce ed enigmatico e il modo in cui tutta la sua vita sia stata un tributo all’arte e alla bellezza, compreso il suo amore per le donne.
Il Raffaello di Bacchetta è fedele alla descrizione del Vasari, che lo racconta come un essere più vicino a Dio che all’Uomo. L’autore traduce questa vocazione, mostrandola però dal punto di vista degli esseri umani e in particolare delle donne. Chi lo amava con il corpo e con il cuore soffriva del suo sguardo puntato alla bellezza e mai, realmente, alla persona.

La mostra verrà presentata ufficialmente alla stampa e al pubblico, sabato 26 settembre alle ore 12:00, presso il Loggiato del Parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, alla presenza dell’artista Alessandro Bacchetta e della casa editrice fiorentina “Kleiner Flug”, nella persona di Elia Munaò.
Bacchetta sarà poi disponibile (sia sabato che domenica) per firma copie, domande e interviste.

La collaterale rispetterà i giorni e gli orari di apertura della mostra di Simone Bianchi: dal giovedì alla domenica con orario 10:00/12:30 e 16:00/19:30 e sarà visitabile, senza aumenti di costo, con l’acquisto del solo biglietto della mostra principale. Ingresso gratuito fino ai 12 anni di età.

Per 3 week-end consecutivi, Tiferno Comics attende dunque i visitatori per un doppio viaggio nella splendida arte del fumetto.

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All’avvio le operazioni preliminari per lo svolgimento del Campionato Italiano ed Europeo Velocità in a Pieve S. Stefano

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La 7ª Salita Motociclistica dello Spino parte ufficialmente con le verifiche sportive e tecniche a cui saranno sottoposti i concorrenti e i loro mezzi per l’intera giornata di venerdì 25 settembre, e di moto da passare per le operazioni preliminari ce ne saranno davvero tante. Nessuno dei maggiori campioni della specialità mancherà alla sfida pievana, che si annuncia piena di “contenuti” e di qualità: prenderanno il via campioni del calibro di Stefano Bonetti, l’italiano più veloce di sempre al leggendario Tourist Trophy, e Stefano Manici anche lui audace frequentatore dell’Isola di Man, oltre a circa 130 altri coraggiosi partecipanti al Campionato Italiano Velocità in Salita (CIVS). La 7ª edizione di questa crono riservata alle moto vedrà al via anche piloti stranieri e italiani impegnati nell’European Hillclimb Road Race Championship, prestigiosa titolazione europea riconosciuta proprio quest’anno alla gara organizzata dalla Pro-Spino Team. Come la
gara CIVS precedente, corsa circa un mese fa a Spoleto, la cronoscalata moto dello Spino è di fatto “sdoppiata” in due gare in un solo weekend: gara 1 sabato 26 e gara 2 domenica 27 settembre (precedute
entrambe da due sessioni di prove la mattina) con assegnazione di doppio bottino di punti ai piloti classificati…vietato mancare quindi. Ma oltre alla qualità e quantità dei partecipanti, la competizione vanterà un parco mezzi davvero variegato e interessante: dalle moto d’epoca agli scooter, dalle moto stradali più aggressive e pistaiole alle piccole ma pepatissime “pit-bike” e minimoto, ma anche modo enduro, quad e spettacolari sidecar.
Peccato solo che questo ricco menù resterà riservato agli addetti ai lavori. In virtù del DPCM dello scorso 7 agosto (i cui effetti sono prorogati fino al prossimo 7 ottobre) la gara dovrà infatti svolgersi in assenza di
pubblico. La Pro-Spino Team a.s.d., dopo aver prodotto un piano di sicurezza insieme ad un team di specialisti volto a garantire il triage e il controllo della distanza di un pubblico numericamente limitato – ma
anche lo stesso sindaco di Pieve S. Stefano – ritenevano ragionevolmente di potersi vedere concessa la deroga richiesta al DPCM summenzionato, come accaduto in occasione di alcune manifestazioni sportive, nelle ultime settimane. “Ma poche ore fa – dichiara il presidente della Pro-Spino team Alessandro Pigolotti – con enorme rammarico di tutte le parti interessate, abbiamo appreso definitivamente dalla Prefettura di Arezzo l’impossibilità di andare in deroga al DPCM e, di conseguenza, di dover portare a compimento la manifestazione senza la partecipazione del pubblico. Decisione rispettabilissima e, forse, dettata anche dall’incremento della curva epidemiologica di questi ultimi giorni, ma che aprirà ad uno scenario piuttosto insolito per il tipo di manifestazione, legata alla tradizione e al territorio ancor più che all’aspetto sportivo intrinseco.”
La Pro-Spino Team invita quindi tutti gli appassionati al massimo rispetto per le disposizioni di legge. E magari nel 2021 il pubblico potrà tornare ad assieparsi lungo i tornanti della S-P 208 per godersi auto e moto in gara come da tradizione motoristica Valtiberina.
Per chiudere, va il ringraziamento a tutti gli enti, associazioni e volontari di Pieve S. Stefano ai quali l’organizzazione ha chiesto ed ottenuto valida collaborazione per poter assicurare lo svolgimento della
manifestazione in modo da non disattendere le aspettative di qualità dell’evento (vista anche la titolazione europea) e da non tralasciare le priorità di ordine sanitario da rispettare verso tutti.

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Precari Scuola Perugia: “La situazione continua ad essere insostenibile”

La manifestazione del 22 Settembre di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, organizzata dalle precarie e dai precari in modo autonomo e indipendente dai sindacati, ha portato alla luce vecchi e nuovi problemi della scuola.
Nel nostro caso specifico siamo di fronte ad un trattamento improprio di docenti che continuano ad essere considerati “usa e getta”, gettati appunto in pasto a procedure, avvisi e convocazioni senza certezze e con gravi modalità di malfunzionamento generale del sistema. Prova ne siano gli errori nel conteggio dei punti, le svariate ripubblicazioni delle graduatorie, le continue rettifiche dei posti assegnati, le convocazioni oggi per domani, i form (domande digitali) di risposta alle convocazioni che non rilasciano ricevute, le comunicazioni notturne da dover controllare in maniera ossessiva a tutte le ore.
Risultato? Le precarie e i precari, cioè quei docenti che negli ultimi anni hanno contribuito a mandare avanti la scuola, non lavorano, le studentesse e gli studenti non hanno ancora i loro docenti, le direzioni scolastiche non sanno con quali tempistiche inviare le convocazioni per supplenze brevi o “contratti Covid”. Ecco, tutto questo lo dobbiamo alle nuove procedure di incarichi di supplenze annuali che i provvedimenti del governo hanno scaricato sulla gestione centralizzata degli Uffici Territoriali Scolastici non fornendo tempistiche utili per un lavoro tanto impegnativo.
Riconosciamo alla dirigente regionale Antonella Iunti, che proprio in occasione della manifestazione ha incontrato una nostra delegazione, una attenzione cortese e il tentativo di venire incontro ad alcune nostre istanze. La stessa dirigente ha riconosciuto le difficoltà e gli errori, ha tentato di proporre soluzioni parziali ma senza alcuna rassicurazione o certezza. La sensazione molto angosciante è che avesse perfetta cognizione delle problematiche ma nessuna soluzione da proporre. Verifichiamo infatti che il caos generatosi è talmente dilagante che gli stessi auspici della dirigente sono state smentite dai fatti e dagli ultimi avvisi.
È di ieri sera infatti, la pubblicazione di un avviso che chiede a tutti i coloro che hanno fatto domanda per il sostegno di ricompilare un nuovo form con il rischio che siano annullate anche tutte le nomine di sostegno che erano state già assegnate con ripercussioni sulla continuità veramente pesanti e insostenibili soprattutto per i ragazzi. Per le nomine sulle classi comuni (le materie vere e proprie) stiamo aspettando in giornata una possibile assegnazione o un ulteriore rinvio.
È davvero una situazione insostenibile, per le persone e per il mondo della scuola già stremato dalle nuove norme covid. Serve fare presto, ma soprattutto serve fare bene per non ritornare costantemente sugli stessi passi. Serve anche che un giorno, a cose risolte, qualcuno ci dica di chi è stata la responsabilità di un tale disastro epocale.

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Coronavirus fase tre: Bacchetta “oggi positiva un’altra persona domiciliata nella nostra cittá”. “La situazione è sotto controllo, i casi positivi sono tutti in isolamento, non ci sono ricoverati in ospedale e ci aspettiamo guarigioni”

“Registriamo un altro positivo a Città di Castello, una persona che non è residente, ma è domiciliata nella nostra città, e lavora in un’azienda dell’Altotevere”. E’ la dichiarazione di oggi del sindaco Luciano Bacchetta che aggiorna a 14 il numero delle persone positive a Città di Castello. “Come sempre sono scattati anche in questo caso tutti i protocolli previsti, a cominciare dall’isolamento domiciliare, necessario a evitare contatti interpersonali”, spiega il primo cittadino, che evidenzia come “la situazione sia comunque, almeno per ora, decisamente sotto controllo nella nostra città”. “Le caratteristiche della diffusione del contagio a Città di Castello sono per adesso molto diverse da quelle che abbiamo conosciuto a marzo e aprile – spiega il sindaco – non c’è nessun ricoverato, c’è soltanto una persona a villa Muzi, tutti i positivi del nostro territorio comunale sono in isolamento domiciliare, il che vuol dire che la sintomatologia che presentano non desta particolari preoccupazioni”. “Per molti dei positivi sono già stati effettuati nuovi tamponi, alcuni dei quali al primo impatto sono risultati essere negativi, ma ovviamente ci dovrà essere un secondo tampone che confermi la negatività per poter dichiarare che queste persone sono uscite dalla malattia”, ricorda il primo cittadino, che osserva: “ovviamente il problema vero è il ricovero in ospedale e soprattutto è il rischio che la malattia possa degenerare, come è accaduto purtroppo nel recente passato, ma per adesso non ci sono queste condizioni e speriamo di continuare così, magari con un aumento delle persone che tornano negative dopo essere state positive”. “L’auspicio – puntualizza il sindaco – è che non ci siano conseguenze nei luoghi dove c’è più assembramento, ci sono più relazioni, come per esempio nelle scuole”. “Per adesso – sottolinea Bacchetta – non abbiamo segnali, aspettiamo gli effetti della riapertura delle scuole dopo la chiusura per la consultazione elettorale”. “E’ un banco di prova importante e significativo – rimarca il sindaco – perché le potenzialità di rischio sono superiori che altrove, dato che il distanziamento avviene in maniera più difficoltosa e c’è un numero consistente di relazioni sociali che possono favorire inevitabilmente il diffondersi del contagio”.

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Allevamento avicolo a Petrelle: in programma riunione del comune con i residenti. Dibattito in commissione

Lo stato dell’arte del progetto di allevamento avicolo a Petrelle al centro dei lavori della Commissione congiunta Servizi ed Assetto del territorio di Città di Castello. L’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini ha ricordato che “Da due anni abbiamo affrontato la proposta di un allevamento di polli nella zona di Petrelle; non siamo convinti né come Giunta, né come Amministrazione, né come consiglio comunale della documentazione che illustra lo sviluppo e il processo produttivo di questo allevamento. Inoltre era necessaria per partire una SCIA e così abbiamo bloccato il progetto anche se i proprietari sono ripartiti su basi diverse. Il primo step produttivo è di 14mila animali mentre si parlava di 20mila complessivi. Il proprietario può farlo senza particolari permessi ma il Comune ha invitato tutti i soggetti, dalla Asl alla Regione, per la quale i numeri non richiedono VIA”. Antonio Coletti, responsabile del Settore Edilizia privata, ha precisato che “si tratta di una rifunzionalizzazione di una stalla in zona San Zeno. La storia dell’edificio risale alla fine degli anni Settanta e più volte ha suscitato dibattito dal punto di vista ambientale perché era un allevamento suinicolo che non pochi problemi ha dato all’Amministrazione comunale. L’allevamento è stato chiuso e bonificato. L’attività è cessata. L’ultimo prg strutturale lo ha censito come allevamento avicolo, zootecnico. La proprietà ha tolto l’eternit e ha installato un impianto fotovoltaico e nel 2018 è stata presentata dalla società agricola Energala una richiesta di rifunzionalizzazione della stalla. Il permesso di costruire ha fatto emergere alcune problematiche sia dal punto della Via e nella Vas. Abbiamo fatto una conferenza dei servizi con i soggetti sovraordinati e ci siamo assicurati che la partenza di questi impianti fosse in linea con la normativa. Hanno tagliati degli alberi in zone per il pascolo che è stato spostato in altre zone e il torrente Aiale è stato salvaguardato. Una particolarità sono gli scarichi: la pollina viene smaltita esternamente alla zona. La patente di biologico dipende dai componenti della pollina. Per il transito basti pensare che sono 3 cicli ognuno da 95 giorni, dai pulcini alle galline. I viaggi sono uno ogni otto-dieci giorni per il rifornimento del ciclo. A fine ciclo ci saranno tre giorni in cui verrà portata via la pollina e un viaggio per i polli che muoiono. Quindi un viaggio a fine ciclo. L’impianto è di 14.500 polli per ognuna delle due stalle. Noi abbiamo rilasciato il permesso solo per una stalla. Si è normata l’esondazione dell’invaso perché non danneggi i capannoni e il loro lavaggio avverrà attraverso uno fossa a tenuta stagna, di cui si occupa una ditta specializzata. I polli stanno all’aperto dal 51° al 90° giorno e possono uscire. Nella zona ci sono già altri impianti, uno vicino a Petrelle ed uno in località Palazzone, per circa 10mila polli all’anno. Gli addetti sono 2”.
Luciano Domenichini, consigliere del Gruppo Misto, ha ricordato “le molti fonti di inquinamento contro cui gli abitanti di Petrelle si sono trovare davanti. Ed ora sono di nuovo daccapo. Quando chiuse l’allevamento suino, Petrelle si è ripopolata e riqualificata con molti residenti stranieri. Ci saranno anche problemi di transito: come faranno i Tir a fare manovra. Inoltre questo insediamento di carne viva sarà un richiamo per gli animali carnivori: lupi, volpi, cinghiali…”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha chiesto “la valutazione della ASL, nella valutazione oncologica ci sono punti di rischio. La pollina è cancerogena e volatizza, avete fatto disbocare tre ettari di bosco per metterci i polli”.
Marta Cerù a nome dei residenti di Petrelle è intervenuta dicendo “abbiamo saputo per caso che la pratica era ripartita. L’Amministrazione ci aveva dato garanzie. C’era un filo diretto che ad un certo punto si è spezzato. Ma se sul piano regolatore il Comune lo cataloga come avicolo come fa la Regione a dire di no? Inoltre la viabilità non c’è per i mezzi pesanti. A due chilometri, c’è la Toscana, la chiameremo in causa per la strada cortonese. Il transito genererà smog, polveri e gli allevamenti chiusi con le aperture sono i più inquinanti, in Europa li stanno chiudendo. Siamo in pieno Covid e stiamo disboscando per dare pascolo ai polli, chi ha autorizzato il disboscamento? Nel primo progetto c’erano 7000 polli e 12 ettari. Ora 14mila e forse 28mila. Quel territorio prima era boschivo come è diventato agricolo?”. Lucia Bonucci, responsabile di Servizio Attività produttive e salvaguardia ambientale, ha detto: “L’imprenditore ha aggiustato il tiro ed ha ampliato il perimetro. Hanno aumentato gli ettari. L’allevamento non può stare in aree disboscate ma può stare nel bosco, dicono le leggi”. Alessandro Tetragoni, in rappresentanza dei residenti, ha aggiunto: “Ci siamo informati dai medici questi allevamenti sono devastanti e saranno a poche centinaia di metri da tante persone. Siamo al profitto di uno contro la distruzione della Valle. Il Comune dovrebbe difenderci: abbiamo anche il diritto a non ammalarci”. Massimo Mariangeli, presidente del Comitato Ambiente Salute Calzolaro – Umbertide – Trestina – Alto Tevere sud, ha difeso “la protesta degli abitanti di Petrelle. In una riunione il sindaco aveva dato garanzia che non ci sarebbe stato nessun allevamento. Dopo due anni e mezzo l’attività è andata avanti. La invito a pianificare il territorio perché nel prg il Comune ha introdotto una variante per autorizzare l’allevamento”. Il presidente Luciano Tavernelli è intervenuto comeconsigliere per dire che “due anni fa abbiamo denunciato la possibilità di questo progetto, abbiamo fatto in commissione prescrizioni importanti. Se il progetto rispetta tutte le leggi non possiamo imporci. Faremo verifiche in loco come in altre circostanze”. Federico Picchi, per l’Ufficio PRG, ha precisato che “Non c’è stata variante al prg ma le attività zootecniche non erano nello strutturale. La regione ci ha dettato norme di distanziamento dai nuclei abitati e noi abbiamo fatto una griglia, un censimento. Nella carta del PTCP del 2000 era già impianto avicolo”. L’assessore all’Ambiente Massimo Massetti ha detto: “Nessuno agli abitanti di Petrelle ha detto che non sarebbe stato fatto mai. Allora non sarebbe stato fatto. In quella vallata c’è un allevamento a ridosso del castello, uno prima di arrivare a Petrelle, uno di fagiani in zona. Non è una vallata incontaminata dal punto di vista zootecnico. Li vicino c’era un impianto di tiro a volo realizzato d’accordo con i cittadini, poi è cambiata la situazione e, nonostante gli investimenti, il privato ha dovuto chiudere”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha concluso dicendo che “Condivido le preoccupazione dei cittadini di Petrelle. Due anni fa avevamo scoperto che la Regione aveva dato il via libera a questo progetto e lo bloccammo perché la documentazione non era sufficiente. Il progetto anche oggi mi lascia molto perplesso. Ci sono attività che hanno un impatto, ad esempio odorigeno, ma che hanno anche una ricaduta occupazionale importante. A Petrelle saranno occupate una, due persone. Si candida a diventare un caso simile per alcuni aspetti a Colorglass: rispetto delle leggi ma situazione che suscita dubbi. Ho concordato una riunione per martedì a Petrelle. Spero che alla fine prevalga il buon senso e si trovi una soluzione. Anch’io mi sono posto il problema della viabilità: la strada di Petrelle è stata riqualificata da poco. Dobbiamo creare le condizioni perché i cittadini del luogo non vivano una condizione di disagio ma non c’è stato mai nessun atto finalizzato a favorire quell’insediamento. L’azienda voleva venire in assemblea ma prima è meglio confrontarci”.
CDCNOT/20/09/23/COMINLINEA/369/SSC

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Coronavirus ad Umbertide: oggi un nuovo caso di positività al Covid-19

“Il Dipartimento prevenzione-Servizio igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 ci ha informati di un nuovo caso di positività al Covid-19 nel Comune di Umbertide. Il soggetto si trova in isolamento domiciliare – a darne notizia è il sindaco Luca Carizia – Ad oggi sono sei le persone positive nel nostro territorio comunale: cinque sono in isolamento domiciliare, una è ricoverata in ospedale”.

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Convocare un’iniziativa pubblica per l’assunzione di un impegno comune sulle infrastrutture dell’Alta valle del Tevere: ordine del giorno dei consiglieri di Castello Cambia Bucci e Arcaleni

Il gruppo consiliare di Castello Cambia propone un’iniziativa pubblica per favorire l’assunzione di un impegno comune sulle infrastrutture a servizio dell’Alta Valle del Tevere da parte di tutti i soggetti istituzionali, sindacali e imprenditoriali interessati. Lo fa con un ordine del giorno a firma dei consiglieri Vincenzo Bucci ed Emanuela Arcaleni che chiede alla presidente del consiglio comunale Francesca Mencagli di farsi promotrice nel più breve tempo possibile di “una iniziativa che coinvolga in maniera diretta e operativa i parlamentari dell’Alta Valle del Tevere e della Valtiberina Toscana, le associazioni sindacali, imprenditoriali e i consigli dei Comuni interessati, non per fare il solito convegno che discuta di dettagli e di percorsi, ma per vincolare tutti i diversi protagonisti sociali ed economici ad un impegno comune per la realizzazione delle infrastrutture indispensabili, all’interno di un progetto complessivo capace di attirare le risorse del Recovery Fund anche in Altotevere, al fine di superare l’attuale isolamento del territorio”. Nel richiamare il fatto che “la situazione di effettivo isolamento dell’Alta Valle del Tevere e della Valtiberina Toscana ha da tempo pesanti ripercussioni sulle attività socio-economiche di tutto il territorio”, i rappresentanti della minoranza consiliare evidenziano le criticità delle principali infrastrutture. “La ex Fcu, passata da pochi mesi alla Rete Ferroviaria Italiana, è ormai ridotta ad un vago ricordo di quello che fu la Ferrovia Appennino Centrale che collegava Perugia con Fossato di Vico e con Arezzo e dopo 134 anni dalla sua inaugurazione oggi registra pesanti tagli ed è attiva solo nella tratta Città di Castello-Ponte San Giovanni”, osservano Bucci e Arcaleni. “La maggior parte del percorso è affidata agli autobus di Busitalia, mentre il treno viaggia ad una velocità inferiore ai 50 chilometri orari, cioè ad una velocità minore di quella dei treni di più di un secolo fa”, rimarcano i consiglieri di Castello Cambia, che rilevano come “di fatto vengono negate tutte le motivazioni che portarono alla sua realizzazione, cioè collegare l’Umbria con la tratta ferroviaria adriatica e con la tratta centrale della Roma- Firenze e che, nella realtà delle cose, ogni progetto di ripristino della tratta Sansepolcro-Arezzo appare solo ideale chimera, così come la trasformazione della stessa Ex FCU in metropolitana di superficie, progetto tanto sbandierato quanto negletto”. “La E78 Due Mari rischia di diventare una storica incompiuta, ma già è motivo di derisione per le popolazioni dell’Alta Valle del Tevere”, proseguono Bucci e Arcaleni, che ricordano come siano “più di 20 anni che entra e esce dalle priorità infrastrutturali italiane, che suscita tonnellate di chiacchiere e centinaia di convegni e assemblee, fiumi di parole che per egoismi e miopie politiche, per strumentalizzazioni e incapacità, producono solo rinvii”. “La E78 è lunga 286 chilometri, tutti completati o in via di completamento a quattro corsie, mentre solo i 15 chilometri che traversano l’Umbria non sono stati realizzati”, constatano Bucci e Arcaleni, che giudicano “del tutto inefficace, un progetto monco e imperfetto capace solo di ulteriore sperpero di denaro, l’attuale proposta di realizzare una corsia unica o una canna unica alla galleria della Guinza utilizzabile solo a senso alternato”. “La E45 – concludono i rappresentanti di Castello Cambia – da molti mesi occupa le cronache per il vergognoso stato di manutenzione in cui versa, contraddistinto da continue interruzioni e perenni lavori in corso che impediscono un collegamento sicuro verso l’Emilia-Romagna, mentre la mancanza di un raccordo con la Due Mari ostacola un collegamento utile con l’autostrada del Sole”.

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Calcio promozione: Davide Filippini (FC Castello – Sansecondo) “campionato breve, non ci sono margini di errori per chi ha ambizioni”

“Campionato a tre gironi, con 12 squadre e tanti turni infrasettimanali. Sinceramente non so cosa aspettarmi, la pandemia ci costringe a riprogrammare tutto, senza alcuna certezza. La coppa Italia, che partirà tra qualche giorno ci darà la cifra delle nostre ambizioni, siamo una formazione completa, che può recitare un ruolo importante, anche se davanti a noi ci sono squadre ben attrezzate”

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Pallavolo serie B/M: Rinaldo Conti e Leonardo Puliti, confermati capitano, per la seconda stagione consecutiva

Leonardo Puliti

La società Pallavolo San Giustino conferma i ruoli di Rinaldo Conti e Leonardo Puliti, anche quest’anno rispettivamente Capitano e vice Capitano nel campionato di serie B/M girone F. Conti per la seconda stagione consecutiva alla guida della squadra altotiberina, con grande entusiasmo ha così dichiarato: “Ringrazio la società e tutto lo staff tecnico per aver riposto in me fiducia per la nomina da capitano per il secondo anno consecutivo; ma il vero onore è essere il condottiero di un gruppo così coeso e forte com’è quest’anno. Stiamo lavorando molto bene in palestra e ci stiamo preparando al meglio per l’inizio del campionato, nella speranza che vada tutto per il meglio e che il palazzetto possa tornare ad essere pieno dei nostri tifosi, che ci hanno sostenuto e invitato anche nei momenti di maggior difficoltà, dandoci la forza per dare sempre quel qualcosa in più. Ringrazio ancora tutta la società e la squadra e saluto il pubblico nella speranza di vederci molto presto”.

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Pallavolo serie B2/F: Autostop Trestina Volley, la matricola che “sogna” in grande

Può diventare, secondo gli addetti ai lavori, la vera sorpresa di questo campionato. Parliamo del volley Autostop Trestina, neo promossa in serie B2, con tanta voglia di stupire, dei progetti delle ambizioni e delle speranze ne abbiamo parlato con Federica Cerbella e Nicola Mattei

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/632312073976955/

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Piedibus del Ben Essere – Creatività e socialità ‘camminano’ a Perugia nella Giornata Mondiale dell’Alzheimer

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La pioggia non ha fermato l’edizione speciale del Piedibus del Ben Essere, realizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer 2020.
Una bella occasione per camminare, socializzare e ammirare la bellezza della città di Perugia.
I partecipanti, muniti di mascherina, scarpe comode e gilet ad alta visibilità, sono partiti dal quartiere di Monteluce e passando per Via Cialdini e Via s. Antonio hanno raggiunto le vie del centro storico.
Sicuramente una edizione ricca di contributi molto interessanti sulla malattia di Alzheimer, che ha visto durante le varie soste laboratoriali numerosi esperti focalizzare l’attenzione sulla mobilità attiva, manualità e socialità proprio per contrastare il deterioramento cognitivo.
La prima sosta laboratoriale è stata curata dal dr. Alberto Trequattrini, Responsabile Servizio Disturbi Cognitivi della USL Umbria 1, che ha illustrato l’attività di diagnosi e cura nel territorio perugino. “La dimensione sociale oltre che sanitaria del fenomeno demenze ha indotto le Istituzioni ad affrontare “l’epidemia silente” del nostro secolo con risorse e strumenti specialistici – ha detto Trequattrini -. In particolare la USL Umbria 1 ha istituito da anni un Servizio ad hoc sul territorio, individuando un gruppo operativo per la gestione globale delle demenze, costituito da neurologi, geriatra e psicologi”.
Lungo il percorso l’importanza delle relazioni nella vita è stata sottolineata dal dr. Francesco di Giovanni e dal dr. Filippo Bianchini, del Servizio Disturbi Cognitivi della USL Umbria 1. I due esperti hanno raccontato come nella loro attività quotidiana hanno rilevato nel periodo di lockdown un netto peggioramento degli aspetti cognitivi dei pazienti, a causa della mancanza di contatti sociali.
“E’ importante tenersi attivi, fisicamente, mentalmente, sentimentalmente… – sono state le parole dr. Mino Dentizzi, geriatra – che non vuol dire necessariamente innamorarsi di una persona, ma anche amare ciò che si fa, ad esempio coltivando un fiore nel giardinaggio di Comunità”.
Altra piccola lezione è stata fatta dal dr. Salvatore Pezzuto, geriatra, che ha parlato di ‘sarcopenia’, intesa come l’insieme di condizioni che portano alla riduzione della massa muscolare, della forza e della performance fisica, evidenziando anche lui l’importanza dell’attività fisica anaerobica, come il camminare, al fine contrastare la malattia: “Oggi sappiamo, da evidenze scientifiche significative, che l’attività fisica aerobica e costante, anche di tipo ludico come il ballo, può invertire tale processo sarcopenico e indurre anche un miglioramento delle performace cognitive inteso, secondo alcuni studi, come capacità di ridurre il rischio di demenza del 50% e di un ulteriore 25% quello di demenza di Alzheimer”.
“Camminare nel verde, insieme ad amici, è bello e rende felici, come si rileva nel rapporto sulla felicità dell’ONU 2020. Il PiediBus del Ben Essere – ha detto la dottoressa Erminia Battista, referente per la Usl Umbria 1 del progetto denominato ‘La Salute che Cammina con il Piedibus del Ben Essere e le sue Gemme’ – ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere attività fisica, socialità, sicurezza, solidarietà, divertimento, cultura, ‘consapevolezza’, senso di appartenenza e amore per la vita, tutti concetti ben espressi in questa edizione davvero speciale. Non è mancato poi un riferimento alla Mobilità Sostenibile, alla necessità di sollecitare i cittadini a ridurre l’uso dell’auto privata e privilegiare gli spostamenti a piedi, anche per ridurre gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla malattia di Alzheimer: ognuno di noi può fare la sua parte, scegliendo il mezzo più adatto per ogni spostamento”.
Sulla stessa linea, infine la dottoressa Serena Amici, referente del Servizio Disturbi Cognitivi della Usl Umbria1, ha concluso: “In attesa di farmaci che modifichino la storia naturale della malatita di Alzheimer, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha proposto di incentivare le misure atte a ridurre i fattori di rischio modificabili per questa patologia. Infatti le linee guida propongono raccomandazioni per incentivare l’attività fisica, per ridurre i fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, ipercoelsterolemia, diabete mellito, fumo di sigaretta), per incrementare l’adesione alla dieta mediterranea, per supportare interventi di stimolazione Cognitiva e di Socializzazzione (volontariato, Piedibus, hobby come giardinaggio, lavorarare a maglia e uncinetto)”.

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Il Settembre Ottocentesco sabato 26 e domenica 27 si prepara al gran finale con lo spettacolo “Briganti” e la conferenza “A la page”

Sabato 26 e domenica 27 il Museo di Santa Croce si appresta a ospitare le ultime due date del Settembre Ottocentesco.Prima del gran finale a è possibile già fare un primo bilancio del Settembre Ottocentesco. La valutazione è sicuramente positiva: tutti gli appuntamenti hanno rapidamente raggiunto il sold out, in parte per il contingentamento della sala ma di sicuro anche per l’interesse del pubblico.Il Settembre Ottocentesco è una rassegna nata in una situazione di emergenza, una sorta di Fratta dell’800 diffusa nel mese e senza spettacoli in piazza che ha saputo trovare una propria identità precisa.Gli ingredienti vincenti sono stati una grande attenzione ai dettagli per poter fruir di una esperienza immersiva (da ricordare il gran lavoro fatto sull’illuminazione del Museo di Santa Croce e il servizio di sala in costume), la qualità della proposta artistica, l’offerta di una divulgazione storica filologica ma leggera, con l’obiettivo di lasciare il pubblico incuriosito e non annoiato.In sintesi una rassegna nata per sostituire provvisoriamente la rievocazione storica della Fratta dell’800 potrebbe potrebbe invece trovare continuità per contribuire a dare nuova linfa, nei prossimi anni, alla rievocazione stessa in termini artistici.Il Settembre Ottocentesco si chiude nel prossimo week end con due appuntamenti speciali.Sabato 26 settembre, con repliche alle 19.00 e alle 21.00, andrà in scena il meleologo “Briganti”, testo e musica originale di Fabrizio De Rossi Re con la voce recitante dell’attore Giordano Agrusta e il clarinetto di Fabio Battistelli.Domenica 27, alle 18.00 e alle 19.00, si svolgerà la conferenza spettacolo “A la page”, a cura della Compagnia dei Grifoni Rantolanti di Pordenone, che condurrà i presenti in un viaggio attraverso il tempo libero del XIX secolo con dimostrazioni di scherma antica e boxe storica.Gli appuntamenti del Settembre Ottocentesco sono ad ingresso gratuito e, per garantire la sicurezza e il rispetto della normativa anti Covid-19, prevedono la partecipazione di un numero limitato di spettatori.Per info e prenotazioni è possibile chiamare il numero 370.3515135 (tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00) o scrivere alla mail info@accademiadeiriuniti.com.

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Umbertide: un nuovo soggetto guarito dal Covid-19

“Dal Dipartimento prevenzione-Servizio igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 è arrivata comunicazione di una nuova persona guarita dal Covid-19 nel Comune di Umbertide – a darne notizia è il sindaco Luca Carizia – Il soggetto si trovava in isolamento domiciliare. Attualmente sono cinque le persone positive nel nostro territorio comunale: quattro sono in isolamento domiciliare e una è ricoverata in ospedale”. 

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Equitazione, Mirella Bianconi ancora alla guida della Federazione umbra

Riunitasi a Perugia lunedì 21 settembre, l’assemblea ordinaria della Federazione italiana sport equestri dell’Umbria, all’unanimità, ha rieletto, per la quarta volta consecutiva, Mirella Bianconi Ponti presidente del Comitato regionale umbro. Grande soddisfazione, quindi, per Bianconi e per tutta lo staff dirigenziale, anche alla luce degli importanti risultati ottenuti dalla Fise Umbria, in questi ultimi anni, in termini di quantità e qualità. “L’equitazione in Umbria in questi quattro anni è cresciuta abbastanza – ha commentato la presidente Bianconi – riportando anche ottimi successi. Continueremo su questa strada, puntando soprattutto sulle scuole: in questo particolare momento l’equitazione è tra gli sport più sicuri poiché si pratica all’aria aperta, in grandi spazi e con distanziamento. A novembre, poi, parteciperemo alla Coppa dei giovani e alla Coppa pony di Verona, appuntamenti importanti per cui i nostri ragazzi si stanno già preparando. Devo ringraziare tutti i centri ippici che ci hanno sostenuto; è un riconoscimento al lavoro svolto e all’unità che c’è nel nostro mondo e nel nostro territorio”.

Tutti gli eletti. Nella stessa occasione sono stati eletti anche i nuovi consiglieri regionali per il quadriennio olimpico 2021-2024, che affiancheranno la presidente Bianconi: Anita Santioni, Giancarlo Fortinelli, Carlo Formica, Roberta Celi, Federica Marini, Flavia Tamorri, Barbara Lombardi. Inoltre, Costanza Laliscia è stata eletta consigliera rappresentante dei cavalieri, Salvatore Prete consigliere rappresentante dei cavalieri proprietari e Marco Paradisi consigliere rappresentante dei tecnici.

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Incidente lungo la E45, coinvolta un’auto e una moto. Sul posto vigili del fuoco e 118

La squadra di castello è intervenuta questa mattina per un incidente lungo la E45 altezza uscita montone direzione Perugia, che ha visti coinvolti due mezzi una vettura e una moto. Al momento non si conoscono le condizioni delle persone coinvolte ne la dinamica esatta, ma da una prima sommaria ricostruzione del sinistro pare che il centauro sia stato investito dalla vettura dopo essere scivolato, sul monto stradale reso scivoloso dalle condizione atmosferiche

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Antenna Cinquemiglia: Bacchetta “al lavoro con gestore e cittadini per delocalizzarla, in vista di regolamento e piano comunale”

5g a Città di Castello. “Il comune insieme alla Pro-loco e ai cittadini sta lavorando con il gestore per delocalizzare l’antenna di Cinquemiglia, in vista di un regolamento e di un piano comunale, che individui i luoghi sensibili”: così, lunedì 21 settembre 2020, il sindaco Luciano Bacchetta ha chiuso il dibattito a cui ha partecipato anche una rappresentanza dei residenti nella seduta congiunta della Commissione Servizi e Assetto del territorio, presiedute rispettivamente da Luciano Tavernelli, consigliere PD, e Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra.


Rossella Cestini, assessore all’Urbanistica del comune di Città di Castello, ha detto che “La questione del collocamento delle antenne è tornato d’attualità: abbiamo richieste a Cinquemiglia, all’ospedale e al Park Geal. Giungono con il via libera dell’Arpa perché il potenziamento della rete ha una copertura nazionale dai Decreti del Governo. Il comune ha pubblicato le richieste perché i cittadini possano essere informati ed eccepire: ci sono motivi ostativi per Cinquemiglia, stiamo pensando ad uno spostamento anche per l’ospedale. A livello comunale il tema va affrontato in modo globale con un regolamento e la dislocazione.

Abbiamo predisposti i fondi per il censimento, il piano e una norma di utilizzo e geografia per dare una garanzia alla nostra popolazione, individuando le zone sensibili e i parametri di precauzione. Sarà utile anche se non risolutiva del problema. Dobbiamo convivere e a volte lottare con la modernità attraverso la soluzione che salvi salute e innovazione”.
Lucia Bonucci, responsabile del Servizio Attività produttive e Salvaguardia Ambientale del Comune, ha detto: “preoccupa il passaggio tra 4 e 5 G. Lo stato ha definito questo settore, priorità nazionale nel decreto Semplificazioni e non si può limitare la rete per le Telecomunicazioni. I sindaci non possono dire no a nuovi impianti ma dire dove possono essere installati su tavoli tecnici con i gestori alla luce dei loro piani di sviluppo. L’obiettivo è stilare un piano e un regolamento. La materia si complica dalla competenza anche europea. Saranno individuato le aree sensibili e quelle dove si possono prevedere siti, ci sarà un passaggio in consiglio comunale.

I tempi sono: sei, otto, nove mesi. L’ufficio nel frattempo cercherà di rallentare gli iter: per esempio per l’antenna dell’ospedale abbiamo proposto la Cittadella della Protezione civile. Ma è un momento di riposizionamento per i gestori in vista dell’arrivo della nuova tecnologia”.
Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha ricordato come “Non è la prima volta che si mette avanti il piano per le antenne da approvare tra sei, sette mesi, quando ci sarà il nuovo sindaco. E poi anche il Comune ha le sue antenne. In tanti anni il piano è stato promesso e mai fatto. Anche ora si adotta la stessa linea con i cittadini che protestano”.


Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, “Siamo in ritardo ma un passo in avanti va fatto. Facciamo un regolamento, magari sulla base delle buone pratiche già esistenti, anziché il piano di localizzazione che implica tempi lunghissimi. Le persone si aspettano risposte ora”.


Luca Secondi, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, ha precisato “In realtà il legislatore dà ai territori il piano per coprire le zone che non hanno rilevanza commerciale e che rimarrebbero scoperte.

L’Arpa è l’ente deputato a questo tema ed io mi fido di Arpa in quanto istituzione. Sull’antenna di Cinquemiglia si è attivata la Proloco che ha rappresentato al Comune il disagio. Il comune ha presentato motivi ostativi al gestore che ora incontreremo. Ma un elemento da non sottovalutare è che il gestore installa perché c’è un privato che dà disponibilità ad ospitare l’antenna. Senza criminalizzare ma è un elemento su cui lavorare. Il Recovery found punta alla digitalizzazione, i soldi arriveranno per queste infrastrutture, dobbiamo tenere conto di esigenze diverse”.


Marco Gasperi, consigliere del Gruppo Misto, rivolgendosi al sindaco Luciano Bacchetta, ha detto: “La norma locale non può andare contro quello nazionale, andiamo ad un’interlocuzione con il gestore senza promettere regolamenti in senso elettorale. Non ci possiamo lamentare se facciamo mozioni contro il 5 G e poi siamo costretti a metterci un’antenna. La mia proposta è delocalizzarla in un sito già presente”.


Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha ricordato come “le antenne producono effetti sull’ambiente, per esempio sulle piante. C’è un allarme sanitario in senso oncologico, dobbiamo salvaguardare la salute e siamo circondati da impianti”.


Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha aggiunto: “Ci sono proteste ovunque contro il 5 G, che a noi è imposto dalla UE. Nei mesi in cui staremo facendo il piano, saremo sommersi dalle richieste. Installiamole in terreni del comune così i privati non ci guadagnano. Sia io che Tavernelli abbiamo presentato delle proposte di regolamento. Il piano è comunque necessario”.


Per Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, “il regolamento sarà retroattivo? Nel decreto Semplificazione la reti sono una priorità, c’è una giurisprudenza consolidata. Il nostro regolamento potrà interdire il territorio alle antenne? Se escludiamo paesaggio, case, scuole, luoghi sensibili, dove le mettiamo?

Sono d’accordo con la moral suasion di Gasperi. Per Cinquemiglia il regolamento arriverà troppo il ritardo”.


Il sindaco Luciano Bacchetta ha concluso il dibattito dicendo “anch’io ho molte perplessità su queste tecnologie. Ma dovendo rispettare per primo la legge, se consente di installare le antenne, non ci si può rifiutare. Sono d’accordo nell’individuare i luoghi sensibili dove vietarle ma credo che sia già in atto, anche attraverso la Pro loco, una un dialogo con il gestore per spostare l’impianto di Cinquemiglia. E’ chiaro che la situazione potrebbe riproporsi e che si potrebbero aprire più fronti. Abbiamo alcuni strumenti, limitati ma efficaci, di intervento, come in questo caso. Il problema più generale va affrontato perché è molto diffuso. Essendoci un lucro per i privati, molti sono tentati di stipulare contratti con le compagnie. Facciamo quanto prima il regolamento ma sul caso specifico il vicesindaco Secondi ha lavorato insieme alla Pro-loco e agli abitanti per risolvere il problema in maniera soddisfacente”.

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