Non solo Raffello in questo 2020: verrà presentato per la prima volta ufficialmente il programma del 700 dalla morte della Beata Margherita della Metola. Il vescovo della diocesi di Città di Castello mons. Domenico Cancian interverrà alla Commissione Affari Istituzionali, presieduta dal consigliere Filippo Schiattelli alla presenza del presidente del consiglio comunale Vincenzo Tofanelli che ha seguito l’importante ricorrenza. L’appuntamento è nel palazzo del comune alle 18.00 di mercoledì 5 febbraio nella Sala della Giunta Impastato.
Umbertide: controllo straordinario del territorio, da parte dei Carabinieri
Nel tardo pomeriggio di ieri 31 gennaio, i Carabinieri della Compagnia di Città di Castello hanno effettuato un servizio coordinato, finalizzato al contrasto dei furti in appartamento e dello spaccio delle sostanze stupefacenti.
Il servizio, che ha visto l’impiego di pattuglie dell’Aliquota Radiomobile e della Aliquota Operativa del NORM, nonché delle Stazioni di Umbertide, Città di Castello, Pietralunga e Monte Santa Maria Tiberina, ha dapprima interessato una vasta area attorno al comune di Umbertide, poi si è concentrato su quell’abitato, ove nei giorni scorsi sono stati perpetrati alcuni furti.
Le attività di carattere preventivo, hanno consentito il controllo di 21 veicoli e l’identificazione di 55 persone, nonché numerose perquisizioni personali e veicolari. Sono stati controllati anche gli avventori di alcuni locali di quel centro, ritrovo abituale di giovani italiani e stranieri, allo scopo di stringere le maglie attorno al sempre diffuso fenomeno dell’uso di stupefacenti, che hanno determinato l’accompagnamento negli uffici di due persone per gli approfondimenti successivi.
Arezzo, una fake news sul Coronavirus. La notizia sta circolando sul web, la smentita della Sud Est
In merito alla fake news che sta circolando nel web, relativamente ad un caso di Coronavirus all’ospedale di Arezzo, la Asl Toscana sud est ribadisce categoricamente che la notizia è falsa e diffida chiunque a diffondere notizie che possano provocare stato di allarme tra la popolazione.
L’Azienda sanitaria ha predisposto tutto quello che è previsto dalle procedure per affrontare casi di Coronavirus che per il momento non si sono verificati.
Domani in centro storico gli ambulanti di Forte dei Marmi, negozi aperti
Il mercato “Gli Ambulanti di Forte dei Marmi” debutterà domani, domenica 2 febbraio, in piazza Matteotti, piazza Gabriotti, piazza Fanti, portando in vetrina il meglio del made in Italy. Pelletteria (borse e scarpe), abbigliamento in cachemire, nuove collezioni moda, tessuti di arte fiorentina saranno protagonisti nel centro storico dalle ore 8.00 alle ore 19.00. Per l’occasione i negozi all’interno delle mura urbiche apriranno al pubblico e arricchiranno l’offerta per quanti sceglieranno il cuore della città per trascorrere la giornata. Per consentire la partecipazione degli ambulanti di Forte dei Marmi il comando della Polizia Municipale ha emesso un’ordinanza che dalle ore 6.00 alle ore 21.00 vieterà il transito e la sosta veicolari nell’area della manifestazione, con esclusione dei veicoli di polizia e di soccorso, dei mezzi per la pulizia delle strade e adibiti allo svolgimento dell’evento.
Progetto donna: nuova location per l’associazione a difesa delle vittime di violenza
L’associazione presenta il nuovo punto d’ascolto in via Settevalli 231. Conferenza stampa in programma lunedì 3 febbraio alla Sala Rossa di Palazzo dei Priori.
Nuove possibilità di ascoltare chi ha subito violenze, consolidamento delle proprie capacità. L’associazione Progetto Donna, per mezzo della presidente Tiziana Casale presenta la conferenza stampa di lunedì 3 febbraio e la cena in programma venerdì 7 in collaborazione con Identità Terra, di cui Casale è co-fondatrice. Nell’associazione opera un pool di professionisti in difesa dei diritti delle vittime di violenza. Un grande numero di donne ha ottenuto sostegno e anche numerosi ragazzi. L’associazione si avvale di una rete di operatori in ambito legale.
Progetto Donna è nata nel novembre 2015 e gode del patrocinio di Comune, Provincia e Regione Umbria. “Noi puntiamo a far conoscere a donne e uomini quelli che sono i propri diritti. A volte infatti nelle numerose casistiche notiamo inconsapevolezza di quelle che sono le loro stesse tutele. Abbiamo anche un’area legale aperta alla coppia, ma quello che ci preme è sensibilizzare gli individui alla cultura della parità. Ecco perché l’associazione si rivolge anche agli uomini. La diffusione della cultura della parità passa attraverso eventi di formazione e informazione. Poter avere nozione dei miei diritti, riappropriarmi della mia dignità come individuo mi permette di decidere. E decidere significa libertà” – sottolinea la presidente Casale.
I corsi di formazione professionale di Progetto Donna si riferiscono a esperienze individuali, così da costituire un momento di inserimento e collocazione sociale delle donne che si rivolgono all’associazione. Numerosi altri progetti sono in partnership: con Associazione Lavoro Over40, realtà nazionale che difende chi ha perso il lavoro in età matura; importante la collaborazione con la L.I.D.U. Lega italiana dei diritti umani, con cui l’associazione ha organizzato nel 2017 convegni e corsi di notevole livello scientifico. Sempre nel 2017 Progetto donna, in collaborazione con la Lega dei diritti umani, con l’Associazione italiana di Psicologia giuridica, l’Osservatorio nazionale adolescenza, l’A.N.C.R.I. di Foligno, l’Associazione italiana famiglie vittime della strada ha organizzato il corso di alta formazione in Vittimologia e Victim Support: il corso consisteva in assistenza, sostegno e protezione delle vittime di reato. L’ Associazione ha evidenziato la necessità nei processi civili e penali di garantire da parte della magistratura il principio di uguaglianza sostanziale (articolo 3 comma 2 della Costituzione); in questo senso, anche l’articolo 51 della carta fondamentale nazionale ad oggi non risulta pienamente attuato. Nei processi penali ha chiesto di garantire una corsia preferenziale ai reati contro la persona, in modo da non trattarli e non confonderli in udienza assieme a reati di tipo di diverso. Si è chiesto di garantire tempi rapidi di indagine e di dibattimento. In pratica, di rispettare la condizione di vittima delle donne, applicando finalmente anche in Italia la direttiva europea 29 del 2012.
“Noi offriamo una possibilità di cambiamento alla condizione delle vittime di violenza, non intendiamo dare consolazione. In Progetto Donna diamo quella tutela, valorizzazione in modo da far prendere coscienza le vittime che hanno una propria autonomia, indipendenza, vita e farle ripartire. Aiutarle nell’affrontare situazioni di criticità legate ai cambiamenti che possono essere una malattia, una crisi coniugale, la maternità, o la violenza in tutte le sue forme” – spiega Casale.
“Abbiamo una linea telefonica dedicata, la pagina facebook.com/assprogettodonna ed un sito web in cui accogliamo le richieste, dove gli specialisti in ambito legale possono dare subito la prima consulenza gratuita. All’inizio è infatti fondamentale dare ascolto, accoglienza per poi offrire informazione e formazione. Le aree di Progetto Donna sono interfacciate, per un sostegno totale: se una donna si rivolge ad un nostro avvocato per un parere legale, poi però risulta essere vittima di una violenza, di un disagio di coppia, sa di potersi affidare a professionisti”.
Progetto Donna non si limita a casistiche femminili. Pur se in numero minore di situazioni, l’associazione garantisce sostegno e tutela anche agli uomini. La presidente Tiziana Casale afferma infatti che vengono riscontrati “casi di vittime di violenza di genere. Sono però più spesso le donne ad essere ingabbiate dentro una spirale di negazione della propria dignità. A tutto questo si è arrivati anche per colpa del retaggio di una cultura non votata all’educazione sulla parità. Noi riteniamo che la donna è vittima fin quando attua un comportamento inconscio da vittima, perché frutto di una situazione sociale che la inquadra sotto questa ottica. Quando invece viene a conoscenza dei propri diritti, esce dal ruolo di vittima e riprende in mano la propria vita. Un cammino difficile, se pensiamo che a volte la prigionia della violenza è assoluta e devastante; ma il cambiamento parte da noi stessi ed è fondamentale avere strumenti di tutela che ci sostengono nel percorso della nostra propria vita”.
Mostra del cavallo: Tiferno insieme chiede chiarezza su permanenza evento al parco Ansa del Tevere
Il consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti chiede chiarezza sulla permanenza delle strutture della Mostra Nazionale del Cavallo nella zona dell’ansa del Tevere attraverso un’interpellanza rivolta al sindaco Luciano Bacchetta e agli assessori della giunta competenti. Nel segnalare, anche mediante fotografie, che a circa sei mesi dalla fine della manifestazione “sono ancora ubicate le transenne e gli striscioni degli sponsor della zona vicino al parco Ferri e che nell’anfiteatro risultano ancora montate le impalcature per gli spalti provvisori, nonché ancora è stesa la sabbia per gli spettacoli”, l’esponente della minoranza domanda “chi erano gli entri preposti ad ordinare tali rimozioni dopo lo svolgimento della Mostra del Cavallo” e sollecita a fare in modo che “tali strutture temporanee e la sabbia dentro l’anfiteatro siano immediatamente rimosse”. Vincenti chiede una “giustificazione sul ritardo di tale rimozioni che hanno comportato specialmente per i turisti di passaggio e per coloro che si sono affacciati dai giardini del Cassero un senso di disagio e di abbandono della cosa pubblica senza eguali per circa sei mesi” e “quali misure intende prendere l’amministrazione nei confronti degli eventuali responsabili della non rimozione delle suddette, ai fini del danno di immagine arrecato alla città”. “Il parco è frequentato da famiglie ed è spesso la prima cosa che vedono i cittadini durante le visite in città, essendo il più utilizzato grazie alle scale mobili”, osserva il consigliere di Tiferno Insieme, nell’evidenziare come “la staccionata e i relativi striscioni sono in avanzato stato di danneggiamento è che dall’alto danno un’idea simile a un ‘pollaio abbandonato’”.CDCNOT/20/01/31/CONSINLINEA/17/MB
Il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Città di Castello: le attività svolte nel 2019 e i progetti per il 2020
Il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Città di Castello fa il punto sulle attività svolte nel corso del 2019, un anno che ha visto i volontari impegnati su diversi fronti, e presenta progetti e programmi per il 2020, iniziato da poco ma già ricco di iniziative e di nuovi settori nei quali lavorare al servizio dei cittadini e della loro sicurezza. Le attività di soccorso, prevenzione e formazione sono state come di consueto fondamentali per il Gruppo, sempre attento al territorio e alle sue esigenze e alla promozione della cultura di Protezione Civile a partire dalle giovani generazioni per arrivare a tutta la comunità.
Per quanto concerne le attività di soccorso, il presidente Sandro Busatti dichiara: “L’attività del Gruppo Comunale di Protezione Civile nel 2019 si può riassumere con poche cifre, molto significative: i volontari hanno svolto complessivamente 1775 turni di servizio: un numero importante, al cui interno sono comprese tutte le nostre attività. Da questa semplice cifra, si può dedurre come i nostri volontari siano stati capaci di offrire una presenza quotidiana e, facendo una media, risultano almeno quattro persone in servizio in ogni giorno dell’anno. Questo nonostante la nostra associazione sia costituita solo da volontari, che non percepiscono alcuna retribuzione o rimborso. Nel 2019, esattamente il 2 e 3 marzo, abbiamo partecipato e coordinato le ricerche di una anziana cittadina tifernate che era dispersa nel territorio. Pur essendo state fermate le ricerche di questa persona, perché non era stato individuato il luogo dell’ultimo avvistamento, abbiamo deciso di continuare autonomamente le ricerche avvalendoci anche di comuni cittadini. Così dopo tre giorni dalla sua sparizione, abbiamo avuto la capacità di trovare viva e vegeta l’anziana che si era persa nelle colline a est della città. Questa piccola, grande impresa di salvare una vita umana ci ha ripagato per tutti gli sforzi che compiamo per addestrarci e tenerci pronti per ogni emergenza”.
Sul fronte della prevenzione, prosegue Busatti, “la massiccia presenza sul territorio comprende anche il servizio offerto alle scuole di ogni ordine e grado per curare la prevenzione tramite una serie di importanti appuntamenti tra i quali spicca ‘Civilmente: imparare facendo’, giunto alla sua ottava edizione. Questo progetto, legato alle scuole medie dell’Altotevere, ha coinvolto cinquecento ragazzi, che hanno partecipato alle attività del Gruppo Comunale nelle giornate formative svoltesi sia nei diversi plessi scolastici sia presso la nostra sede. Inoltre, si è sviluppato il progetto ‘Anch’io al sicuro’, legato in via sperimentale alla formazione degli insegnanti e di centoventi piccoli allievi degli asili nido del 1° Circolo Didattico tifernate. Da marzo torneremo a curare la prevenzione nelle scuole dell’Alta Valle del Tevere, partecipando anche al progetto predisposto da ANCI Umbria ‘Io non rischio’, dedicato alle scuole medie. Abbiamo anche l’ambizione di realizzare nei comuni dell’Alta Valle del Tevere una rete di monitoraggio, in collaborazione con ‘Umbria Meteo’, che collegherà una ventina di stazioni meteorologiche sparse nel territorio con la nostra ‘sala operativa’. Potremo così offrire ai cittadini e alle autorità dati utili per capire l’evolversi delle condizioni climatiche grazie anche all’uso di webcam installate in punti particolarmente panoramici della valle”.
Settore fondamentale per il Gruppo Comunale è poi quello della formazione, rivolta anche al reclutamento di nuovi volontari. “In collaborazione con il Comune di Citerna e il sindaco Enea Paladino – spiega Busatti – abbiamo nel mese di dicembre 2019 dato avvio all’undicesimo Corso Base per volontari di Protezione Civile, con cinquanta partecipanti, che si concluderà nel mese di marzo 2020. Questa iniziativa porterà alla creazione, nei prossimi giorni, del nuovo Gruppo Volontari Protezione Civile di Citerna”.
Altrettanto ricco di iniziative e progetti si prospetta l’anno appena iniziato, che ha già un programma fitto di eventi e di novità. Due sono le nuove sezioni aperte in seno al Gruppo: la sezione “Enduro” e quella “Cinofili”. Sandro Busatti esprime grande soddisfazione per queste due nuove “creature” dell’associazione, che permetteranno di ampliare e specializzare il servizio offerti alla cittadinanza. “L’apertura della nostra nuova sezione ‘Enduro’ è un ulteriore passo per coinvolgere nella Protezione Civile altre importanti realtà associative locali. L’associazione sportiva ‘Asini Tignosi’ con il suo presidente Andrea Chiasserini ha deciso di mettere a disposizione i propri mezzi e le competenze acquisite dai soci in tanti anni di competizioni fuoristradistiche. Gli enduristi hanno così partecipato ai nostri corsi di formazione acquisendo le nozioni necessarie per operare in emergenza. Dopo un periodo sperimentale, durato un intero anno, oggi presentiamo questa nuova sezione che, all’interno del nostro Gruppo, sarà sempre disponibile per ogni emergenza in cui saremo chiamati a operare”. Dichiara il presidente Chiasserini: “È un piacere e un onore operare a fianco dei volontari di Protezione Civile di Città di Castello. Abbiamo già collaborato alla ricerca di una persona dispersa e al servizio antincendio estivo, Intendiamo esercitarci nei prossimi mesi nel territorio altotiberino per raggiungere una maggiore efficienza operativa. Per ora la sezione si compone di dieci motociclisti, ma le nostre aspettative sono di coinvolgere altri appassionati anche dei comuni limitrofi”.
La nuova sezione ‘Cinofili’ per Ricerca di Superficie con cani addestrati è prossima a diventare operativa e vede in questo periodo i volontari che la formeranno impegnati nella formazione, mirata a ottenere la certificazione ENCI per poter operare nelle emergenze. Tra le novità in programma nel nuovo anno, anche il Modulo Ufficio Assistenza alla Popolazione “Front Office”, una nuova unità operativa che verrà presentata nei prossimi mesi, finanziata dal Dipartimento di Protezione con un contributo di 60.000 euro, che diverrà proprietà della nostra associazione e che verrà impiegata nell’ambito della Colonna Mobile Regionale durante emergenze e manifestazioni.
Da ultimo, il 2020 vedrà il Gruppo Comunale impegnato in un’importante Esercitazione Comprensoriale di Protezione Civile, come spiega in chiusura Sandro Busatti: “Il Servizio Protezione Civile di Regione Umbria ha scelto di organizzare a Città di Castello un’esercitazione di Protezione Civile, accogliendo una nostra proposta formulata in accordo con l’assessore Bassini. Accanto alle componenti istituzionali della Protezione Civile saranno presenti tutte le forze del volontariato locale per questa esercitazione ‘comprensoriale’ e ‘multirischio’, che vedrà impegnati dal 21 al 24 maggio oltre trecento volontari. Sarà l’occasione per mettere alla prova le ‘aree di attesa’ predisposte nel Piano comunale di Protezione Civile, così come il coordinamento dei soccorsi tramite l’apertura del COM e dei COC nei comuni limitrofi”. Appuntamento dunque a fine maggio per un evento che costituirà un appuntamento importante per l’intera comunità dell’Altotevere umbro.
Da domenica 2 febbraio, in Cattreale, “Vespri d’organo”
Domenica 2 febbraio 2020, Solennità della Candelora, prendono avvio i “Vespri d’Organo” nella Cattedrale a Sansepolcro. Un’iniziativa promossa dall’Arciprete della Cattedrale, Mons. Giancarlo Rapaccini, insieme all’organista Lorenzo Tosi, volta a offrire alla cittadinanza alcuni momenti musicali durante l’arco dell’anno liturgico, con l’obiettivo di cogliere i diversi spunti di riflessione che i tempi dell’anno stesso ci suggeriscono.
Non sorprende che ci sia, dietro a questa iniziativa, proprio Tosi che in molti iniziano ad identificare come un talentuoso appassionato della musica che si è recentemente messo in luce anche come ricercatore e scrittore di testi riguardanti le realtà musicali cittadine; è autore, tra l’altro, del volume, del 2017, “Ottant’anni in due – il Borgo e i suoi cori” ricostruzione dell’attività della Corale “Domenico Stella” e del Coro “Città di Piero”. Domenica 2 Febbraio torna alla tastiera dell’Organo della Chiesa più importante di Sansepolcro e tiene a battesimo questa serie di brevi esecuzioni di brani d’organo che in futuro, non escludono interventi di voci o altri strumenti e che saranno presentate ai fedeli al termine della celebrazione eucaristica vespertina; il primo di questi momenti, proprio questa domenica per l’antica festa della Candelora. Al termine della celebrazione liturgica in cui si svolge la tradizionale benedizione di candele, simbolo di Cristo come “luce per illuminare le genti”, sarà dunque proposto il momento musicale; proposto di Johann Sebastian Bach, dall’Orgelbüchlein ( in tedesco: “piccolo libro d’organo”), il Preludio al Corale BWV 616 Mit Fried’ und Freud’ ich fahr’ dahin, composizione espressamente pensata per la Solennità ricorrente della Candelora, giorno in cui la Chiesa ricorda la Presentazione al Tempio di Gesù: il titolo del brano è infatti il primo verso della traduzione di Martin Lutero del cantico “Nunc dimittis” col quale Simeone, un ebreo anziano al quale era stato profetizzato che non sarebbe morto finché non avesse visto il Messia, si profonde in una preghiera di ringraziamento suscitata in lui dal prendere in braccio il bambino Gesù presentato al tempio da Maria e Giuseppe. Un brano di una raccolta dai fini didattici e catechistici che nel progetto originario dell’ Orgelbüchlein prevedeva 164 composizioni per tutto l’anno liturgico ma che rimase incompleta; Bach ne compose solo 46 di cui quattro per l’ avvento, dieci per Natale, tre per capodanno, due per la candelora, sette per la quaresima, sei per Pasqua, tre per Pentecoste e una miscellanea di dieci pezzi su inni del catechismo e canti vari.
L’esecuzione integrale, quella della Suite Gothique op.25 del francese Léon Boëllmann, che ha consacrato il compositore a chiara fama nel mondo organistico, nel 1985, appena pubblicata, raccolse successo immediato. Si compone di quattro movimenti: I. Introduction – Choral, II. Menuet Gothique, III. Prière à Notre-Dame, IV. Toccata. La Prière, brano di estrema dolcezza e capacità meditativa, è dedicato a Maria, Nostra Signora, pertanto particolarmente indicato a essere proposto in questa giornata, dato che anticamente la Candelora era chiamata Festa della Purificazione, riferendosi alla Purificazione della Beata Vergine Maria. L’ultimo, la Toccata, certamente il più celebre sarà il brano conclusivo. Il repertorio sarà interpretato al prestigioso organo a canne Tamburini opus 241 del 1942 della Cattedrale. L’esecuzione di Tosi si offrirà dunque come una piacevole sorpresa a quanti si recheranno in Duomo per seguire la liturgia, ignari del momento musicale. Intanto i curatori del momento musicale sono accorsi a divulgare anche una locandina che potrà servire da invito anche a quanti fossero semplicemente attratti dalla piacevolezza delle note emesse dal celebre organo e del tocco di questo musicista che ha già data prova di grande sensibilità. Il musicista Tosi, nella stessa occasione, riceverà l’investitura di Organista titolare della Concattedrale di San Giovanni Evangelista in Sansepolcro, carica che ricopre già dal dicembre 2012. Sarà proprio Don Giancarlo Rapaccini che consegnerà una pergamena che attesterà tutto questo
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Si ringrazia il fotografo Enzo Marchesi per la concessione degli scatti inediti allegati.
Dukes in campo domenica 2 febbraio per mantenere il primato. Alle ore 18.30 sul parquet del Palazzetto dello Sport: ospite lo Scandicci
Dopo il turno di riposo scende di nuovo in campo l’UtensileriaOnline Dukes Sansepolcro di coach Pierluigi Mameli: lo farà domenica pomeriggio alle 18.30 nel parquet del Palazzetto dello Sport biturgense affrontando lo Scandicci. I bianconeri vengono da una buona striscia positiva che cercheranno di allungare ancora. In classifica alle loro spalle avanza solo il CUS Siena, approfittando del turno di riposo dei bianconeri, mentre Arezzo e PVM perdono l’occasione con 2 sconfitte di misura. L’avversario di turno della Dukes, lo Scandicci appunto, all’andata fece soffrire non poco i bianconeri ed anche se oggi vanta solo 8 punti in classifica, non va assolutamente sottovalutata visto che in questo campionato le soprese ci sono ad ogni giornata. Coach Mameli, che durante tutta la settimana ha preparato al meglio i propri giocatori, dovrà fare i conti con infortuni e convalescenti e non potrà contare quindi nel roster al completo, avrà però la possibilità di inserire gradualmente il nuovo acquisto Fratini, con l’intento di fargli ritrovare la forma migliore e per una sempre più veloce integrazione con i compagni.
Fondazioni, Archivi, Associazioni, Collezioni private italiane di arte moderna e contemporanea nel Paese dell’Arte Giornate di incontro e di studio Città di Castello 12-13 marzo 2020
La presente comunicazione, di natura non privata, può contenere dati personali e/o comunicazioni strettamente riservate al solo destinatario indicato, inoltre la risposta alla stessa potrà essere conosciuta dal titolare del trattamento secondo quanto previsto dalla policy aziendale adottata dalla scrivente Fondazione; qualunque altro soggetto, che per qualsiasi ragione riceva questa comunicazione è pregato di avvisare immediatamente l’intestata Fondazione e di provvedere alla restituzione della comunicazione, astenendosi dall’estrarre copia e/o divulgarne i contenuti. Quanto precede ai fini del rispetto dell’art. 616 C.P. e del Reg. UE 2016/679 sulla tutela dei dati personali. Le informazioni previste dal Reg. UE 2016/679 e dagli artt. 7 e 13, D. Legisl. 196/2003, sono accessibili in ogni momento presso la sede della scrivente o contattando il seguente numero telefonico: 075 8554649.
Nel caso in cui questo messaggio di posta elettronica sia da considerarsi come un contatto sporadico, a titolo di informazione e che non ha per oggetto un contratto o un rapporto di collaborazione o lavorativo, verrà cancellato dal client di posta elettronica non appena il rapporto epistolare sarà esaurito. Per l’esercizio dei diritti derivanti dal Reg. UE 2016/679 e dall’art. 7 del D. Lgs 196/2003 (ottenere la conferma dell’esistenza o meno dei medesimi dati e di conoscerne il contenuto e l’origine, verificarne l’esattezza o chiederne l’integrazione o l’aggiornamento, oppure la rettificazione, nonchè di opporsi in ogni caso, per motivi legittimi, al loro trattamento) potrà inviarci una comunicazione all’indirizzo di posta elettronica: info@fondazioneburri.org
Servizi sanitari e liste d’attesa in commissione servizi sulla base di un documento di Castello cambia. Feligioni e Vallesi: “riorganizzazione in atto per migliorare prestazioni”
Come migliorare i servizi sanitari e ospedalieri e accorciare le liste d’attesa: se ne è parlato in Commissione Servizi a Città di Castello sulla base di un documento di Castello Cambia, mercoledì 30 gennaio 2020. Il tema è stato introdottodal presidente dell’organismo Giovanni Procelli, che ha messo in evidenza “i pensionamenti nei medici di base che hanno provocato una ricollocazione dei cittadini con lunghi tempi di fila per la procedura di trasferimento”. Luciana Bassini, assessore ai Servizi sociali, ha ringraziato Daniela Feligioni e Giuseppe Vallesi, direttore del presidio ospedaliero di Città di Castello e aggiunto che “le problematiche portate in evidenza da Castello Cambia sono reali e discuterne è la prima misura per provare a risolverle”. Era presente anche il consigliere regionale del PD Michele Bettarelli.
Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha illustrato il documento a partire “dalle liste d’attesa, che per qualunque richiesta specialistica quasi tutte prevedono mesi di attesa in particolare per i servizi poliambulatoriali del territorio. Vengono proposte visite in presidi molto lontani, che per persone non in grado di muoversi in autonomia risultano proibitive. Questo favorisce l’accesso alla corsia privata per avere una diagnosi in tempi celeri in contraddizione con gli investimenti cospicui che vengono fatta e con il carattere di servizio pubblico della sanità. L’organizzazione attuale non è soddisfacente. L’altra questione riguarda i medici di base: circa 6000 cittadini hanno dovuto cambiare medico, apprendendolo dai giornali e sostenendo file di centinaia di persone. Bisogna gestire questo passaggio che era ampiamente annunciato”. Daniela Feligioni, responsabile del Distretto sanitario ASL Umbria 1, sul cambio dei medici ha sottolineato di “aver implementato gli accessi degli sportelli ma è un processo iniziato tre anni fa. In questo lasso di tempo sono andati in pensione 11 medici di medicina generale con un notevole impatto. Secondo il contratto, la USL può dare informativa ai mutuati non prima di 15 giorni dal pensionamento, termine che ha coinciso con le vacanze estive e con quelle di natale. Abbiano un turn over complessivo di circa 400 medici, inviare le informative ha un costo di imbustamento e spedizione molto consistente. La notizia a mezzo stampa e sul sito con le alternative dei professionisti disponibili è stata pubblicata tempestivamente. Abbiamo raddoppiato il front office sia come postazioni che come orari e anche nel punto di Trentina, uno sportello del CUP era dedicato all’anagrafe sanitaria. Avevamo raccomandato di non presentarsi tutti nei primi giorni dato che altri medici della medicina di gruppo avrebbero potuto supplire grazie al fascicolo informatizzato o l’ambulatorio del blocco C dell’ospedale. Le misure di implementazione ci sono state ma c’è stato un congestionamento e l’afflusso non si è spalmato in tutti i giorni a disposizione. Le liste d’attesa sono dovute anche al fatto che abbiamo tante specialistiche. Nei presidi che ne hanno poche, la migrazione è normale. Ora il CUP ha 4 sportelli aperti dalle 10,00 a 12.30; tre sportelli negli altri orari e due fino alle 18.30; più il sabato mattina. Fanno prenotazioni, pagamento ticket, anagrafe sanitaria semplice, per procedure complesse su appuntamento c’è il punto di via Vasari. Rimangono i Famacup e sportelli CUP di secondo livello in oncologia, senologia e Breast Unit, Dialettologia e Odontoiatria. La libera prenotazione intra moenia ha un canale differente”. Giuseppe Vallesi ha aggiunto: “Il problema c’è, dobbiamo definire i dettagli. Il problema delle liste d’attesa è una criticità nazionale. Per due ragioni: carenza di medici specialisti, se ne formano in Italia 7mila all’anno e ne servirebbero 10mila. E richiesta in surplus, quindi domanda inappropriata da parte dei medici di base su cui stiamo lavorando. In questo territorio le liste d’attesa riguardano solo alcune di pochi settori: gastroenterologia, risonanze, radiografie, visite ostetriche e le visite endocrinologhe. E’ stato recepito il Piano nazionale delle liste d’attesa dove ci sono nuovi RAO, tempi d’attesa a seconda di situazione critica con una scala che deve indicare il medico su quattro livelli; da 37 prestazioni sottoposte a RAO siamo passati a 71. Le prestazioni saranno distrettualizzate: i distretti dovranno garantire le prestazioni e il CUP è stato rimodulato in questo senso. La nostra sarà concentrata all’ospedale; se non ciò fosse possibile, disponibilità si sonda su ambito più grande. Dopo il primo accesso per via CUP, le successive verranno prenotate direttamente dal professionista dando continuità alla cura. Gli accertamenti necessari al trattamento o alla diagnosi saranno diretti non mediati dal medico di base. Ci saranno dei tempi di adeguamento e ci sono azioni per aumentare le prestazioni: lo facciamo in radiologia, la risonanza fa circa 25 esami al giorno e stiamo acquistando la nuova. Abbiamo fatto un bando per operatori privati ad integrazione, speriamo che rispondano operatori del territorio. Ci sono sistemi incentivanti dentro la struttura, in gastroenterologia e radiologia stiamo riorganizzando la struttura”.
Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto “nel cambio medici la colpa sembra essere dei cittadini ma la comunicazione non è stata efficente. La pianificazione nei medici di base va fatta con i tempi giusti e le disponibilità del CUP erano insufficienti.
Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha criticato l’assenza del sindaco: “Più volte ho denunciato la carenza di servizi, le liste d’attesa e carichi di lavoro eccessivi per medici e infermieri. Aggiornare e rivedere la Carta dei Servizi presentata qualche anno fa, potrebbe essere la strada per mettere nero su bianco. Dobbiamo avere dati numerici per fare raffronti. C’è sempre la mobilità in entrata o è maggiore quella in uscita?”. Tiziana Croci, consigliere del PSI e operatrice della sanità, ha detto che “il paziente viene dimesso con la dose di terapia del giorno”. Su proposta di Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, Procelli ha detto che la commissione sarà riconvocata in tempi ravvicinati e con maggiori dati a disposizione per continuare ad approfondire il tema”.
Ex Fcu, Ceccarelli: “Linea importante per la Valtiberina. Problema complesso, curioso che Casucci se ne accorga solo ora”
“La linea ex Fcu è un’infrastruttura importante
“Fino a poche settimane fa – sottolinea Ceccarelli – Casucci sosteneva che la questione era di semplice soluzione e che erano le due regioni incapaci di far ripartire il servizio. Oggi che la Lega è al governo della Regione Umbria e all’opposizione del Governo nazionale, Casucci scopre la complessità del problema, parla di 46 milioni da trovare e di tempi non rapidi, e scarica la responsabilità sul Ministero e sulla Toscana. Come sempre Casucci fa solo propaganda e strumentalizza i problemi senza nessuna risposta concreta”.
“Il tratto di ferrovia su territorio toscano – continua l’assessore Ceccarelli – è di appena 6 km: la competenza nella gestione dell’infrastruttura è ovviamente di Rfi e l’interesse preminente è della Regione Umbria, a cui abbiamo sempre dato la massima collaborazione per sollecitare tutti i Governi che si sono succeduti ad affrontare la questione nell’interesse dei cittadini, anche quando il Governo in questione era quello in cui i riferimenti politici del consigliere Casucci avevano ruoli di primo piano”.
“Aggiungo che la ex Fcu ha subito le stesse restrizioni adottate dall’Agenzia sulla sicurezza ferroviaria nei confronti della ferrovia Pratovecchio Stia-Arezzo-Sinalunga di proprietà della Regione Toscana. Noi il problema l’abbiamo già affrontato e parzialmente risolto e con gli investimenti programmati ed i lavori già iniziati per l’Ertms l’infrastruttura ferroviaria sarà messa in sicurezza per il futuro. Purtroppo in Valtiberina per il momento il servizio ferroviario è stato sostituito dal servizio bus che non ha le stesse caratteristiche. Ci auguriamo di poter presto vedere i treni in servizio anche nel tratto Sansepolcro-Città di Castello”.
Il polo tecnico Franchetti-Salviani alla semifinale dei comix games classi 2020
Grande soddisfazione è stata espressa dalla prof.ssa Valeria Vaccari, Dirigente Scolastico del Polo Tecnico Franchetti-Salviani di Città di Castello, per le classi 2B Chimica, 2E Grafica e 2F Afm Sportivo, con le docenti referenti Prof.sse Fabiola Cecchetti, Antonella Grilli e Giovanna Mariucci, che hanno partecipato al Comix Game 2020, guadagnandosi l’accesso alle semifinali.
Sei le scuole superiori di tutta Italia ammesse alle semifinali: 5 Licei (Ribezzo di Francavilla Fontana (Brindisi), Galileo Galilei di Trento, Federigo Enriques di Livorno, G.M.Dettori di Tempio Pausania (Sassari) e Volta De Gemmis di Bitonto (Bari) e il nostro unico Istituto Tecnico.
Il contest è organizzato da Repubblica@Scuola, Comix, Salone internazionale del Libro di Torino con il contributo di Mondadori Libri e Museo Egizio. I team di studenti si confrontano nella sfida “RIMA LA TRAMA”, ovvero riscrivere la storia dei romanzi indicati dalla giuria e sintetizzarla in rima, che deve rispettare il senso della storia e essere metricamente corretta.
Martedì 4 febbraio presso l’Aula Magna Salviani si svolgerà la gara di ludolinguistica per selezionare la classe che accederà alla finalissima al Salone Internazionale del Libro di Torino, prevista a maggio 2020.
L’associazione Progetto Donna il nuovo punto d’ascolto in via Sicilia. Conferenza stampa in programma lunedì 3 febbraio alla Sala Rossa di Palazzo dei Priori.
Nuove possibilità di ascoltare chi ha subito violenze, consolidamento delle proprie capacità. L’associazione Progetto Donna, per mezzo della presidente Tiziana Casale presenta la conferenza stampa di lunedì 3 febbraio e la cena in programma venerdì 7 in collaborazione con Identità Terra, di cui Casale è co-fondatrice. Nell’associazione opera un pool di professionisti in difesa dei diritti delle vittime di violenza. Un grande numero di donne ha ottenuto sostegno e anche numerosi ragazzi. L’associazione si avvale di una rete di operatori (psicologi, avvocati, insegnanti, sociologi, formatori).
Progetto Donna è nata nel novembre 2015 e gode del patrocinio di Comune, Provincia e Regione Umbria. “Il nostro focus principale è verso i diritti delle donne, a volte inconsapevoli di quelle che sono le loro tutele. Abbiamo anche un’area medico legale aperta alla coppia, ma quello che ci preme è sensibilizzare gli individui alla cultura della parità. Ecco perché l’associazione si rivolge anche agli uomini. La diffusione della cultura della parità passa attraverso eventi di formazione e informazione. Poter conoscere i meccanismi psicologici alla base dei miei problemi, avere nozione dei miei diritti, riappropriarmi della mia dignità come individuo mi permette di decidere. E decidere significa libertà”.
I corsi di formazione professionale di Progetto Donna si riferiscono a esperienze individuali, così da costituire un momento di inserimento e collocazione sociale delle donne che si rivolgono all’associazione. Numerosi altri progetti sono in partnership: con Associazione Lavoro Over40, realtà nazionale che difende chi ha perso il lavoro in età matura; importante la collaborazione con la L.I.D.U. Lega italiana dei diritti umani, con cui Progetto Donna ha organizzato nel 2017 convegni e corsi di notevole livello scientifico. Sempre nel 2017 Progetto donna, in collaborazione con la Lega dei diritti umani, con l’Associazione italiana di Psicologia giuridica, l’Osservatorio nazionale adolescenza, l’A.N.C.R.I. di Foligno, l’Associazione italiana famiglie vittime della strada ha organizzato il corso di alta formazione in Vittimologia e Victim Support: il corso consisteva in assistenza, sostegno e protezione delle vittime di reato. L’ Associazione ha evidenziato la necessità nei processi civili e penali di garantire da parte della magistratura il principio di uguaglianza sostanziale (articolo 3 comma 2 della Costituzione); in questo senso, anche l’articolo 51 della carta fondamentale nazionale ad oggi non risulta pienamente attuato. Nei processi penali ha chiesto di garantire una corsia preferenziale ai reati contro la persona, in modo da non trattarli e non confonderli in udienza assieme a reati di tipo di diverso. Si è chiesto di garantire tempi rapidi di indagine e di dibattimento. In pratica, di rispettare la condizione di vittima delle donne, applicando finalmente anche in Italia la direttiva europea 29 del 2012.
“Noi offriamo una possibilità di cambiamento alla condizione delle donne, non intendiamo dare consolazione. Diamo quella tutela, valorizzazione in modo da far prendere coscienza le vittime che hanno una propria autonomia, indipendenza, vita e farle ripartire. Aiutarle nell’affrontare situazioni di criticità legate ai cambiamenti che possono essere una malattia, una crisi coniugale, la maternità, o la violenza in tutte le sue forme” – spiega da Progetto Donna l’avvocato Fioretti.
“Abbiamo una linea telefonica dedicata, la pagina facebook.com/assprogettodonna ed un sito web in cui accogliamo le richieste, dove gli specialisti (tre psicologi, uno psichiatra una nutrizionista e due avvocati) possono dare subito la prima consulenza gratuita. All’inizio è infatti fondamentale dare ascolto, accoglienza per poi offrire informazione e formazione. Le aree della nostra associazione sono interfacciate, per un sostegno totale: se una donna si rivolge ad un nostro avvocato per un parere legale, poi però risulta essere vittima di una violenza, di un disagio di coppia, sa di poter affidare il proprio caso all’area medica”.
“Pur se in numero minore dei casi, garantiamo sostegno e tutela anche agli uomini. Riscontriamo casi di vittime di violenza di genere. Sono però più spesso le donne ad essere ingabbiate dentro una spirale di negazione della propria dignità. A tutto questo si è arrivati anche per colpa del retaggio di una cultura non votata all’educazione sulla parità. Noi riteniamo che la donna è vittima fin quando attua un comportamento inconscio da vittima, perché frutto di una situazione sociale che la inquadra sotto questa ottica. Quando invece viene a conoscenza dei propri diritti, o è aiutata dal punto di vista psicologico a credere nelle proprie capacità, esce dal ruolo di vittima e riprende in mano la propria vita. Un cammino difficile, se pensiamo che a volte la prigionia della violenza è assoluta e devastante; ma il cambiamento parte da noi stessi ed è fondamentale avere strumenti di tutela che ci sostengono nel percorso della nostra propria vita”.
Sport e solidarietà: domenica 9 febbraio il torneo “Con il pallone per gli Insuperabili”
Si terrà domenica 9 febbraio a Sansepolcro il 2° torneo di calcio di beneficenza “Con il pallone per gli Insuperabili”. L’evento è organizzato dai genitori dei ragazzi del settore giovanile della società Vivi Altotevere ed ha il patrocinio del Comune di Sansepolcro.
Dopo il successo della prima esperienza che nel febbraio del 2018 vide la raccolta fondi dedicata al Meyer, torna dunque un nuovo appuntamento solidale dedicato quest’anno ai ragazzi della Reset Academy de “Gli Insuperabili”, un’associazione che opera su tutto il territorio italiano con lo scopo avvicinare al calcio ragazze e ragazzi con disabilità psico-fisiche.
L’evento, che si terrà al Palazzetto dello Sport biturgense a partire dalle 9:30, sarà accompagnato per l’intera giornata da animazione e divertimento per bambini. In programma anche una ricca lotteria con numerosi premi messi a disposizione dai partner dell’evento. Tra questi, è incluso uno speciale premio che vedrà l’assegnazione di un corso di formazione come cuoco, pasticcere, panettiere e pizzaiolo gentilmente offerto da “Impara e lavora di Scuola Radio Elettra”. L’estrazione si terrà a marzo, in occasione del tradizionale appuntamento del Premio Nazionale ‘La Clessidra’.
Chiunque può dare il proprio contributo effettuando una donazione all’Associazione Insuperabili Onlus, Banca Credito Valtellinese Filiale Via Torino, 131 Nichelino (TO). IBAN: IT6400521630651000000082649.
In Valtiberina conclusa l’operazione argini e alvei puliti. Terminati entro la scadenza prefissata gli interventi su 30 km di corsi d’acqua
Là dove c’era un groviglio informe di arbusti e alberi piegati dal tempo e dai malanni, a mascherare gli acciacchi delle opere idrauliche o a rallentare il deflusso dell’acqua, oggi, c’è una vegetazione giovane e flessibile, capace di adattarsi e assecondare le aste fluviali.
E’ il risultato del “trattamento” progettato e realizzato dal Consorzio 2 Alto Valdarno.
Siamo tra i comuni di Sansepolcro e Anghiari, dove è ormai ultimato l’intervento di manutenzione ordinaria previsto nel piano delle attività di bonifica 2019.
Sotto i “ferri” sono passati quasi 30 km di corsi d’acqua distribuiti su nove differenti aste fluviali per un intervento che si propone un unico obiettivo: garantire la buona funzionalità idraulica del reticolo, soprattutto in prossimità dei centri abitati e in particolare di Sansepolcro, il capoluogo di questa splendida vallata.
Il tratto più lungo sottoposto a manutenzione è sul fosso Gavina di Mocaia: quasi sette km tra il Tevere e la strada provinciale 43 Libbia. Quello più breve è sul Fosso della Castora, 850 mt resi critici anche dalla presenza di un tombamento. La cura è partita proprio da questo per arrivare fino alla località Villa Serena.
Macchine e uomini hanno lavorato poi sul torrente Afra per un totale di circa 5 km, dall’immissione nel Tevere fino alla confluenza con il Fossatone; su un fosso apparentemente anomino (perché contraddistinto da una sigla anziché da un nome) per il suo sviluppo (di poco inferiore ai 4 km) tra l’immissione nel Tevere e il centro abitato di Santa Croce.
E ancora sulla Reglia dei Molini, dal confine regionale al paese di Molinazzo, per un tratto 3,3 km; sul torrente Riascone, per 2,4 km dal Tevere al confine regionale, e sul torrente Fiumicello, dal Tevere fino alla provinciale Marecchiese in località Paradiso: in tutto più di 2,5 km.
E infine sul fosso della Vannocchia, dall’immissione nel Tevere fino alla strada bianca per Gragnano (1.8 km); e sul fosso dell’Infernaccio: più di un km dal tratto tombato in prossimità del cimitero alla località Casina.
Complessivamente appunto 30 chilometri di corpi idrici sottoposti a un accurato e attento restyling.
“La sistemazione dell’area – spiega l’ing. Chiara Nanni che, per il Consorzio 2 Alto Valdarno, segue l’unità idrografica della Valtiberina – completata nei tempi previsti, si è rivelata preziosa per affrontare le piogge del periodo, per mantenere e ripristinare il corretto deflusso delle acque e per monitorare e riprendere eventuali situazioni di dissesto. L’attività, programmata nel piano 2019, ha previsto il contenimento della vegetazione infestante, il taglio selettivo delle piante e lo sfalcio di arbusti e erbe dagli alvei e dalle opere idrauliche. L’operazione è stata portata a termine, in ogni corso d’acqua, con grande attenzione al mantenimento del naturale contesto ecologico e ambientale”.
“Garantire le condizioni ottimali di efficienza sui nostri corsi d’acqua è per noi una priorità – commenta Mauro Cornioli, sindaco di Sansepolcro e assessore dell’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana che, tra le deleghe, ha quella al rapporto con il Consorzio di Bonifica -. Queste opere di pulizia sono molto importanti in quanto, con l’arrivo della stagione autunnale e invernale, avremmo sicuramente potuto riscontrare problematiche non indifferenti, viste le montagne di rami e detriti che si erano accatastati lungo i corsi d’acqua. Siamo pertanto soddisfatti per la conclusione in tempi rapidi di interventi fondamentali per la tutela del nostro patrimonio naturale e la sicurezza dei nostri cittadini”.
All’Istituto Prosperius Tiberino il convegno “L’allenamento della forza nel calciatore: mito o realtà”
“Ti racconto una storia”, al via a Sansepolcro la rassegna teatrale per famiglie
La rassegna, intitolata “Ti racconto una storia”, vedrà tre appuntamenti domenicali in scena al Teatro alla Misericordia. L’inizio degli spettacoli è previsto per le ore 16:00. Il costo dei biglietti è di 2 euro sia per gli adulti che per i ragazzi (dal terzo figlio l’ingresso è gratuito).
Le prevendite verranno effettuate sempre presso la Biblioteca comunale a partire dal lunedì precedente allo spettacolo. I biglietti potranno anche essere prenotati allo 0575-732219 e ritirati il giorno della rappresentazione presso il botteghino del teatro dalle ore 15:00.
Gli spettacoli
Domenica 9 febbraio – Mignolina Rap
Mignolina Rap è uno spettacolo fatto di canzoni, musica e tanti meravigliosi pupazzi in gommapiuma che animeranno questa divertente versione della Mignolina di H. C. Andersen. Uno spettacolo suggestivo e affascinante che ha una forte implicazione ambientale: Mignolina nasce da un tulipano e attraversa un mondo fatto di piccole o grandi avventure, fatto soprattutto di animali, quali rospi, farfalle, maggiolini, topolini, talpe e pesci rossi, che aiuteranno la protagonista a superare le difficoltà del suo cammino. Lo spettacolo, infatti, affronta anche la problematica dei rifiuti, della grave situazione di degrado della natura che oggi ci circonda: tutte difficoltà che la protagonista riuscirà a superare attraverso il rapporto tenerissimo con una rondine che, grazie all’amore di Mignolina, si risveglierà da una morte apparente. Insieme troveranno la forza di superare le insidie della vita.
Età consigliata: 3-7 anni
Domenica 1 marzo – Becco di Rame
E’ una bella giornata d’estate e Gisella, la contadina, torna dal mercato con una bella sorpresa per il marito Alfredo: un morbido pulcino di oca, al quale da il nome Ottorino. Nella fattoria il pulcino inizia la sua scoperta del mondo dove incontra tanti nuovi amici: i pulcini e le galline, il riccio Pepper, la rana Croc e i due maialini thailandesi Ging e Seng, quest’ultimi gli vogliono così tanto bene che non avendo figli, decidono persino di adottarlo. Nonostante le evidenti differenze, lo allevano come un proprio figlio, insegnandoli a nuotare e a volare, e più che altro a vincere la paura! Visto che Mamma Ging è anche un ottima cuoca, durante l’autunno Ottorino cresce fino a diventare una bella oca di 8 chili. Arriva così l’inverno e Ottorino, ormai diventato grande, va ogni sera a dormire nel pollaio insieme a tutti i suoi amici, ma in una fredda e buia notte ricevono una visita da un ospite inaspettato, una volpe molto affamata.
Età consigliata: 3-10 anni
Domenica 5 aprile – Il Brutto Anatroccolo
Ci troviamo nel giardino delle uova pensierose e due strani personaggi hanno il compito di accudirle; infatti, sono delle uova particolari: custodiscono i sogni e le speranze di tutti gli uomini. Poi un giorno, le uova si schiudono e nasce un goffo pulcino; lui è diverso dagli altri e per questo rifiutato da tutti, tanto che decide di fuggire. Durante il viaggio, affronterà mille e mille peripezie, incontrando molti personaggi che lo aiuteranno e… altri che lo ostacoleranno. Lo spettacolo, ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, è una rivisitazione con le tecniche del teatro di figura che attua un percorso sulla parità e che vuole insegnare ai ragazzi l’accettazione di sé, la meravigliosa avventura della crescita e la necessità di sognare e sperare; un modo per raccontare le diversità e le varie tappe della vita, attraverso la crescita, l’accettazione di sé stessi e la scoperta dei propri talenti. L’uso dei pupazzi, la narrazione e la freschezza dell’interpretazione, condurranno i piccoli spettatori all’interno di una storia dolce e divertente al tempo stesso, una fiaba che parla tanto al pubblico delle famiglie, quanto a quello delle scuole, dato lo spessore pedagogico della trama. Il testo è stato scritto in seguito agli incontri e ai laboratori tra gli artisti e gli alunni delle scuole coinvolti in un progetto sugli stereotipi di genere.
Età consigliata: 4-11 anni