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FCU: Annalisa Costa (CPS) “dopo l’audizione in seconda commissione, auspichiamo cambio di rotta, chiediamo fatti concreti e non semplici promesse”

“Mercoledì 8 luglio il Comitato Pendolari Stufi è stato invitato alla videoconferenza in seconda commissione permanente proposta dal Consigliere Michele Bettarelli e prontamente concessa dal Presidente di Commissione Valerio Mancini con il titolo “Trasporto Pubblico Locale”.

Tale audizione mi ha dato la possibilità di esprimere ancora una volta le molte problematiche che il pendolare deve purtroppo subire accentuate oltretutto in questo periodo post-covid.

Presenza fondamentale è stata quella dell’Assessore ai trasporti Melasecche, che già avevamo incontrato lo scorso gennaio 2020, occasione in cui abbiamo presentato le linee guida parte integrante del programma del comitato, rimarcate poi in seconda commissione portando richieste ben precise per i pendolari che non riescono ad avere risposte concrete. Il suo intervento è stato preciso ma ci auguriamo che nella seconda convocazione, a data da stabilire, riesca a dare soluzioni certe alle domande poste.

Ho ribadito infatti la continua lentezza dei treni che poteva essere migliorata grazie all’eliminazione a costo zero di tre passaggi a livello inutilizzati dopo il passaggio ad RFI (secondo le dichiarazioni di D’Alessandro direttore territoriale di RFI).

E’ urgente la formulazione di orari più consoni all’utente con la diretta presa in carico da parte della Regione stessa, con la valutazione ad ampio spettro su coincidenze e con tutte le fasce orarie coperte. Orari che devono essere comunicati in tempo utile al pendolare (anche ai meno informatizzati) e a tutti coloro che ne vogliono far uso, visto e considerato che nella maggior parte delle volte alle fermate dei bus o nelle stazioni non vi sono affissi orari validi o i monitor risultano spenti, causando purtroppo confusione e scoraggiando addirittura il turista che si vuole avventurare con i mezzi di trasporto umbri.

Ho posto il problema del possibile distanziamento sociale che può presentarsi a settembre, con l’inizio della scuola, sollecitando le parti presenti a non ridursi all’ultimo minuto a prendere provvedimenti per cercare di non lasciare a piedi utenti o ad obbligarli ad utilizzare il mezzo proprio intasando strade e città e aumentando lo smog.

Problema posto in evidenza su cui il comitato vuole una pronta risposta è il rimborso degli abbonamenti di lavoratori, studenti e anziani che non hanno potuto utilizzare il titolo di viaggio in fase di covid-19.

Ho sollecitato in commissione la risoluzione di questo problema perché all’utente spetta una sorta di rimborso che possiamo intravedere come allungamento del prossimo abbonamento, o presa in carico di quello sottoscritto di sorta come anticipo per l’abbonamento futuro su cui desidererei avere presto un riscontro positivo.

E’ stata mia premura contattare in questi giorni Associazioni dei consumatori che insieme a noi seguiranno questo annoso problema in cui urge una svegliata da parte di Regione e Governo.

Come comitato ho inviato una lettera in Regione e all’azienda trasporti che prenderanno in carico le richieste che in questi giorni perverranno da parte degli abbonati.

Purtroppo gli Umbri sono un bel po’ stufi di sentirsi dire che ci vuole ancora tempo e soprattutto soldi per avere un servizio trasporto serio che ad oggi ancora stenta a vedersi e soprattutto l’utente non può essere colui che paga anche per i buchi di bilancio provocati da chi doveva assicurare un normale servizio.

L’utente infatti paga ed ha in cambio lentezza, insicurezza su mezzi e stazioni, mezzi obsoleti ed imbrattati oltre che la mancanza dei servizi minimi quali riscaldamento e aria condizionata.

Mi rammarica anche che il girone degli incompresi dei pendolari umbri si stia popolando sempre più.

Ci sono infatti utenti lombardi che periodicamente devono recarsi a Città di Castello per convegni della testata informativa Altrapagina che nel mese di febbraio avevano inviato una petizione protocollandola, a scopo di sensibilizzazione, al comune di Città di Castello, San Giustino, e Sansepolcro, evidenziando le problematiche che anche loro devono incontrare per recarsi in Alta Valle del Tevere.

Ad oggi purtroppo non hanno avuto nessuna risposta e nessun cenno, seppur minimo di attenzione.

Auspico quindi che il nodo gordiano di FCU sia davvero sciolto perché stiamo incorrendo in una sorta di isolamento territoriale in cui si cerca di modernizzare a livello di alta velocità pensando a frecce e freccine senza porre il giusto interesse su linee ferroviarie che servono per unire i vari comuni rendendole concorrenziali e da supporto ai frecciarossa che vede solo una minima utenza Vip e non favorisce il lavoratore, lo studente e l’anziano dei nostri territori”.

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Esclusivo: Marzi (ass.re lavori pubblici Sansepolcro) risponde a Secondi “pronto a lavorare per favorire progetto di unione territoriale”

“I nostri territori, parlo di Altotevere e Valtiberina, hanno l’obbligo morale e istituzionale di trovare punti in comune, la pandemia ci ha posto difronte a delle problematiche evidenti, servono azioni chiare, decise, concrete che non possiamo più rimandare” esordisce così, l’assessore ai lavori pubblici del comune di Sansepolcro Riccardo Marzi “Per questo accolgo con favore l’invito al dialogo, avanzato qualche giorno fa dal collega Luca Secondi, se l’idea è quella di creare un movimento di area vasta io ci sono. E’ fondamentale pensare ad un progetto che unisca, non più simbolicamente, la nostra valle e che vada oltre gli steccati, le ideologie, gli interessi di partito. E’ il momento di fare, mai come ora abbiamo la necessità di lavorare insieme per uscire da una crisi, che da sanitaria potrebbe divenire a breve economica e sociale. Ci sono dei settori come sociale, turismo, ambiente, agricoltura, urbanistica, lavori pubblici, commercio, in parte la sanità, che devono necessariamente essere messi in rete, non ha senso che Sansepolcro abbiamo una visione diametralmente opposta dalla vicina Città di Castello. Prendiamo l’esempio del secondo ponte sul Tevere” prosegue Marzi “questa infrastruttura, risulterà fondamentale e ancor più strategica per l’intero territorio, se anche la vicina Umbria svilupperà dei collegamenti funzionali, che permettano una viabilità più scorrevole per entrambi i comprensori ma non solo, penso al sociale, dove si rende sempre più evidente, la necessità, che le nostre associazioni collaborino perché le criticità, di qualsiasi genere, non hanno confini. Ma anche sulla sanità, sull’ambiente, sull’urbanistica possiamo trovare, dei punti in comune se vogliamo. Sia chiaro, facciamo parte di due Regioni diverse questo in parte è un limite, ma se la volontà è forte, molte questioni si possono superare. Colgo l’occasione che mi date” prosegue Marzi “per ringraziare i dipendenti comunali che hanno seguito l’iter procedurale, che ci ha permesso di affidare i lavori del secondo ponte su Tevere, sono stati dei professionisti esemplari, con cui mi onoro di aver lavoro in questi quattro anni. Sarò sincero, ho preferito non rispondere alle tante critiche, molte delle quali senza senso, che mi sono state mosse in questo periodo. Sorrido quando penso che, in tanti al posto mio, avrebbero trovato enormi difficoltà a districarsi tra le maglie della burocrazia, ma sono questioni che fanno parte del passato. Soddisfazione anche per quanto fatto sul fronte edilizia scolastica” conclude Marzi “riconsegniamo alla nostra città delle scuole sicure, in regola con tutte le normative vigenti sia in termini di sicurezza che di confort per i nostri studenti, lo facciamo con un anno di anticipo, ma me lo conceda, a noi le cose piace farle nei tempi giusti e non poche settimane prima delle elezioni amministrative”

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Stop ai nuovi impianti 5G fino a quando non ci sarà il regolamento regionale

Approvata a maggioranza con il sì anche di Castello Cambia, Marcello Rigucci e 5 astenuti (Tiferno Insieme, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega) la mozione del capogruppo La Sinistra Giovanni Procelli, sottoscritta da Luigi Bartolini, consigliere del PSI, che impegna il sindaco e la Giunta “ad attivarsi per la realizzazione di un piano-programma che preveda la redazione di un regolamento comunale per la pianificazione della localizzazione delle stazioni radio-base con la mappatura delle installazioni esistenti e l’individuazione delle zone per le installazioni di impianti di telecomunicazioni, attraverso la commissione Assetto del territorio e Servizi”. Nel chiedere di “vietare in tutto il territorio comunale, fino a quando non sia approvato tale regolamento comunale e dell’autorità sanitaria nazionale, l’installazione di nuovi impianti di telecomunicazione”, l’esponente della maggioranza ha evidenziato la necessità che “l’intero territorio comunale sia pianificato per individuare aree e localizzazioni atte ad ospitare future antenne di telefonia mobile e similari basandosi, nel fare ciò, sul principio di precauzione, minimizzando l’esposizione dei cittadini ed escludendo in ogni caso localizzazioni eccessivamente vicine ad abitazioni e luoghi pubblici e privati di alta frequentazione (zone sensibili) o la presenza di soggetti a rischio o, altresì, zone di particolare interesse paesaggistico”. Contestualmente Procelli chiede di attivarsi al fine di “emettere un’ordinanza per dare seguito all’ordine del giorno n.85 del 16 settembre 2019, approvato all’unanimità in consiglio comunale, che vieti l’installazione della tecnologia 5G su tutto il territorio”. “Il posizionamento dei ripetitori di telefonia mobile è foriero di proteste, timori e manifestazioni ostili dei cittadini per i potenziali riflessi negativi sulla salute, anche se la normativa nazionale non concede alle amministrazioni pubbliche il potere di opporsi all’installazioni di nuove antenne, le stesse amministrazioni hanno comunque la possibilità di dotarsi di adeguati strumenti per trattare con i gestori telefonici, sia sul numero che sulla localizzazione”. “Le amministrazione pubbliche, per tutelare il diritto dei cittadini alla salute, dovrebbero cercare di posizionare gli impianti il più possibile lontano dalle abitazioni”, ha rilevato Procelli, che chiarisce: “da qui nasce la necessità di dotarsi, in via preventiva, di un piano di possibili localizzazioni che determinino le aree dove sarà in futuro possibile installare antenne, tenendo conto del principio di precauzione e minimizzando l’esposizione della popolazione”. Nel richiamare il quadro normativo europeo e nazionale in materia di regolamentazione delle infrastrutture per le telecomunicazioni e di tutela dalle emissioni elettromagnetiche, Procelli ha ricordato che “secondo l’OMS circa il 3 per cento della popolazione è affetta da problemi di elettrosensibilità (per l’Istituto di medicina sociale e preventiva dell’Università di Berna gli elettrosensibili arrivano al 5 per cento degli elvetici, mentre in Svezia studi indicano tale valore nel 10 per cento)” e che “questo comporterebbe che su Città di Castello si potrebbe stimare un problema che potrebbe riguardare 2.000-4.000 cittadini”. Emanuela Arcaleni, consigliere comunale di Castello Cambia, ha detto “Ci sono vantaggi, velocità, ma anche rischi: non ci sono studi epidemiologici sull’effetto di questa nuova tecnologia. In Umbria verrà testata una sperimentazione del 5G in Umbria. Facciamo una commissione per fare un regolamento e per approfondire. Nel comune di Monte Santa Maria il ricorso dei cittadini è stato vinto perché non è stata data pubblicità dell’installazione. Qualsiasi decisione prenda il comune lo comunichi ai cittadini che sono i più esposti ai rischi”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “Il tema risale al 1935, quando a Firenze fu installato il primo radar e nasce il problema delle radiofrequenze che non fanno bene. Alcune accortezze dovrebbero essere prese perchè l’inquinamento elettromagnetico produce conseguenze così come la radioattività. Giusta la regolamentazione. Bene la fibra”. Luigi Bartolini, consigliere del PSI, che ha fatto convergere la sua interrogazione sulla mozione: “Dobbiamo fermare queste nuove installazioni. Parliamo in commissione del Regolamento. Propongo una modifica del dispositivo inserendo il riferimento al regolamento e all’autorità sanitaria e una sospensiva per le nuove installazioni fino all’approvazione del regolamento”. L’assessre all’Urbanistica Rossella Cestini ha ricordato che ci sono delle limitazioni delle installazioni in luoghi sensibili. “Il piano delle antenne comunale non c’è ci siamo basati sulla norma regionale ed abbiamo fatto un censimento. E’ necessaria anche la collaborazione dei gestori. In alcuni punti sia urbani che esterni, come Monte Arnato, cè concentrazione. Ben venga l’approfondimento ma le fonti di inquinamento sono tante”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha parlato di “mozione condivisibile. Il principio di precauzione è quello da seguire. Anni fa facevamo la lotta al 3G ora siamo arrivati al 5. In realtà c’è un’alternativa che è la fibra ottica. Il 5 G ha la velocità, necessari ad esempio per gli ospedali, che potrebbero avere linee preferenziali. Ma noi la fibra ottica ce l’abbiamo inutilizzata lungo i binari della ex FCU. Le società di fibra sono in passivo e non hanno prodotto fibra. Bene la commissione, approfondiamo con esperti del settore anche dal punto di vista sanitario. Non solo telefoni, anche elettrodotti critici”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha detto “problema denaro ma problema anche burocrazia. A Morra c’erano problemi di telefoni e hanno voluto fibra ottica su pali di media tensione. Allora non c’era la burocrazia di oggi. La fibra qua non c’è perché le imprese la pongono sulla base della densità di cittadini e di aziende. Altrimenti vogliono un contributo. Se metto la fibra sui pali della corrente, devo cambiarne molti e chiedere l’autorizzazione paesaggistica. Meglio trovare un posto per mettere l’antenne e pagare un affitto perché l’iter è più breve. Non possiamo andare contro la legge nazionale: non possiamo vietare per ordinanza né nuove antenne 5G né di altro tipo; propongo un iter veloce per le pratiche di installazione della fibra ottica”.Nella replica Procelli ha accettato gli emendamenti, ricordando le assenze dei consiglieri “al convegno organizzato per approfondire questi temi sulla base di un pronunciamento del consiglio comunale”. In particolare nel dispositivo è stato inserito il ritorno in commissione, la sospensiva fino all’approvazione del regolamento comunale e di autorità sanitaria nazionale di nuovi impianti 5G”. Vincenti e Arcaleni in dichiarazioni di voto hanno ribadito necessità di impegno per la fibra: “Impulso del comune perché si investa in zona grigie, quelle che alle imprese non convengono”. Anche Rigucci si è espresso per il sì.

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Atletica: Gregorio Giorgis, lancio da record che vale il primato regionale

Ha lanciato il martello da 7 chili (peso utilizzato dagli atleti della categoria superiore ed assoluta) oltre i 60 metri: a 62.14 per la precisione. Un esordio post lockdown incredibile per il giovane martellista dell’Atletica Libertas Città di Castello Gregorio Giorgis, categoria juniores, che sabato, a Rieti, ha mostrato ancora una volta le sue potenzialità realizzando una misura che, ad inizio stagione, lo vede volare, a soli 17 anni, tra i migliori martellista assoluti:  con questo lancio Giorgis ha realizzato la miglior prestazione italiana di categoria e la quinta misura di quest’anno tra gli atleti della categoria assoluta a livello nazionale. “Gregorio ci sorprende sempre, è un ragazzo che si impegna molto e si merita questo risultato”: dice con orgoglio il suo allenatore Lorenzo Campanelli. Ed ora per Giorgis si attendono due appuntamenti importanti: i campionati Italiani assoluti che si svolgeranno a Padova dal 28 al 30 agosto e i campionati Italiani junior che avranno come teatro ancora la pista di Rieti dal 18 al 20 settembre.

Si conclude positivamente il weekend di gare a cui hanno partecipato gli atleti dell’Atletica Libertas, a Rieti. Nonostante i difficili mesi passati a causa del Coronavirus che ha impedito i tradizionali allenamenti in pista, gli atleti hanno continuato ad allenarsi, ognuno come poteva, dalle loro abitazioni, seguiti virtualmente dagli allenatori. Ed ora, tornati nuovamente a gareggiare in pista, hanno dimostrato l’efficacia di questi “allenamenti a distanza”. Ha subito conquistato il lascia passare per i campionati Italiani allievi di Rieti Serena Mazzoni nel salto triplo con un salto da 11.10 mt. 

Ottime prestazioni anche per Il centometrista allievo Damiano Colais che alla seconda gara stagionale ha ottenuto un buon 11.65; il decatleta Gabriele Bondi che ha fatto il suo esordio nel salto in lungo e nei 100 metri ostacoli e la triplista cadetta Elisa Petruzzi con la buona misura di 9.47 mt.

Ottimi esordi anche per i lanciatori: la martellista Anita Cavalaglio ha lanciato il suo martello a 41.29 mt migliorandosi addirittura di 10 metri; Asia Diotalevi, allieva discobola, ha realizzato un buon 29,23mt; Federico Perioli al suo esordio nel lancio del disco categoria cadetti ha ottenuto un bel 29, 30mt; Augusto Cecchetti, altro discobolo cadetto, ha realizzato un bel 23,19mt e infine Mattia Fiorucci, Martellista  categoria cadetti, ha realizzato un buon 43,21 mt.

“Sono molto soddisfatto dei miei atleti, che anche in questo periodo si sono allenati, prima a casa e poi in pista, con tanto impegno e i miglioranti da loro ottenuti sono il giusto premio”: dice l’allenatore Paolo Tanzi. A lui, a Campanelli e a tutta la squadra vanno i complimenti del presidente Ugo Tanzi sempre in prima fila ad applaudire i suoi ragazzi.

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Lo spettacolo di colori della “fioritura” di castelluccio di Norcia diventa un’opera d’arte contemporanea

Il “re” delle riproduzioni d’autore, che ha realizzato opere di maestri dell’arte rinascimentale e contemporanea anche per il Papa ed il Presidente della Repubblica, firma per la prima volta un suo quadro sulla fioritura di Castelluccio e decide di donarlo al comune di Norcia e alle popolazioni terremotate quale segnale di solidarietà e speranza per il futuro. I colori unici e intensi del mosaico naturale della fioritura dell’altopiano di Castelluccio, dal giallo ocra al rosso, al verde racchiusi in un’opera di arte contemporanea inedita realizzata dal maestro artigiano, Stefano Lazzari, titolare a Città di Castello della “Bottega Tifernate”. “Fiorita a Castelluccio n°1”. I colori dell’Umbria” è il titolo del quadro “mozzafiato” (cm 133×230), tempera su tavola, incisioni e rilievi, che inaugura una nuova linea di produzione che porta la firma del maestro tifernate che fino ad ora si era cimentato con successo, assieme alla sorella Francesca, al padre Romolo e allo staff di giovani collaboratori, nella riproduzione di opere d’arte, certificate dal Ministero dei Beni Culturali grazie ad una particolare tecnica, la «pictografia» che consente di sfornare copie di storici capolavori (affreschi, dipinti su legno e su tela) identiche all’originale, grazie anche al ricorso di pittura e finitura analoghe a quelle antiche. Dopo aver collaborato con i principali musei, prestigiose strutture artistiche di tutto il mondo ed in ordine di tempo realizzato per Papa Francesco, una “copia” identica all’originale della “Crocifissione Bianca”, di Marc Chagall (1938, Olio su tela Chicago, Art Institute) e una riproduzione dello Stendardo Processionale di Raffaello (custodito nella Pinacoteca Comunale) donato recentemente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, attraverso il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, nel corso di una visita al Quirinale, ora il maestro Lazzari firma la sua prima opera e sceglie un soggetto naturale di rara bellezza simbolo dell’Umbria e della ripartenza dopo un periodo di emergenza ed incertezza a vari livelli. La fioritura dell’Altopiano di Castelluccio, tra fine maggio e metà luglio, meta incessante di turisti e visitatori è senza dubbio un’opera d’arte della natura che meritava tanta considerazione. “Negli anni – ha precisato Stefano Lazzari, con un pizzico d’orgoglio mentre riceve la visita del sindaco nella nuova esposizione accanto al tripudio di colori della primo quadro firmato – ho creato molti dipinti dove inserivo l’emozione di una scoperta, come la combinazione di un nuovo colore oppure il raggiungimento di un traguardo ma anche la forte delusione data da una sconfitta. Vedo nei miei quadri una continua contaminazione e un riutilizzo di tecniche antiche su materiali moderni, linee e forme ispirate da grandi capolavori ma anche il profumo e i colori, il paesaggio della nostra terra. Il culmine della manifestazione della natura, un’emozione indescrivibile, un tripudio di colori che porta ogni anno, durante la fioritura di Castelluccio, migliaia di persone da tutto il mondo ad ammirare questo “miracolo della natura. Fioritura a Castelluccio n°1 rappresenta – ha proseguito – quello che i miei occhi ma soprattutto la mia anima, provano di fronte a tanta bellezza. I colori della lavanda del campo di lenticchie, ma anche i ciclamini ed i papaveri sono ricreati con la massima cura: una tonalità sbagliata, rischia di rompere una visione d’insieme che deve emozionare; attraverso questa opera si deve quasi sentire “il profumo” dei fiori e la grandezza divina. Le linee grafiche, richiamano idealmente la prospettiva. Il nero dei monti, obbliga lo spettatore a soffermarsi ancor di più sulla esplosione dei colori. Il legno, inciso e grezzo, richiama la terra, il grano, insomma gli elementi primordiali che ci permettono di vivere”. “Questo vuole essere un omaggio a Norcia, ai suoi cittadini, che da anni sono perseguitati dalla sciagura del terremoto ed oggi come tutti noi dal Coronavirus, ma che con dignità e fierezza hanno saputo andare avanti e ricostruire la propria vita, un’esistenza “normale”. “Vorrei farne dono attraverso il mio sindaco al sindaco di Norcia, Nicola Alemanno e alla comunità locale, gente e persone straordinarie che ho avuto l’onore di conoscere ed apprezzare per la loro umanità, tenacia e senso di appartenenza commovente. Un piccolo gesto, frutto del mio lavoro e della comunità di Città di Castello laboriosa e onesta”, ha concluso Stefano Lazzari. “Un gesto di solidarietà davvero encomiabile – ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta – che tiene a battesimo il debutto artistico in veste di autore di un artigiano-imprenditore di grande livello come Stefano Lazzari, che assieme alla sua famiglia e ai tanti giovani collaboratori dell’azienda, contribuisce a rendere ancora più significativa questa tappa della brillante carriera professionale e lavorativa. Assieme al collega ed amico sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – ha concluso Bacchetta – decideremo tempi e modalità della consegna di questa opera d’arte che travalica i confini regionali e rappresenta, con i suo colori luminosi, una luce di speranza e di ripartenza per tutti.”

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Oggi la commemorazione del 76° anniversario delle stragi di Pian dei Brusci e di Meltini

”La memoria è determinante è la nostra voce, è la voce delle generazioni future, perché non bisogna mai accettare con indifferenza e rassegnazione le stragi di innocenti.
Senza la memoria, senza questi rituali di commemorazione siamo tutti più poveri, perché è ricordando attivamente anche con la nostra presenza fisica in questi luoghi che riusciamo a fare delle considerazioni, delle scelte di libertà e democrazia.
Per questo ringrazio tutti voi presenti istituto di storia politica sociale Venanzio Gabriotti, il suo presidente Alvaro Tacchini,
Associazioni combattentistiche, Anpi e
proloco.” E’ quanto dichiarato oggi dalla Presidente del Consiglio Comunale, Francesca Mencagli durante la commemorazione del 76° anniversario delle stragi di Pian dei Brusci e di Meltini, perpetrate da truppe tedesche contro popolazione inerme. Furono 11 i contadini fucilati a Pian dei Brusci e 5 i tifernati uccisi a Meltini. La manifestazione a ricordo delle vittime di Pian dei Brusci è curata dalle Pro Loco di Trestina e Badia Petroia e dall’Associazione Trestina per la Pace; quella di Meltini dalla Società Rionale “Quelli delà del ponte”. Alla cerimonia hanno partecipato famigliari delle vittime. I partecipanti hanno fatto tappa alla cappella in località Pompanano, dove furono fucilati i contadini di Pian dei Brusci e presso il luogo dell’eccidio di Meltini.
“Due ricorrenze sentite dalla popolazione, dalle comunità locali e dalle associazioni combattentistiche ed Anpi che assieme all’Istituto di Storia Politica Sociale “Venanzio Gabriotti” ogni anno tengono viva la memoria su questi eventi che hanno segnato la storia”, ha concluso la Presidente del Consiglio Comunale, Francesca Mencagli. Fra i presenti anche il consigliere regionale Michele Bettarelli e l’assessore alla Cultura, Vincenzo Tofanelli.

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Il pluripremiato regista britannico Phil Grasby in Pinacoteca per girare le immagini dello stendardo della trinità di Raffaello

Anche lo Stendardo della Trinità ed altre immagini uniche e suggestive della Pinacoteca comunale nel film documentario “Raphael Revealed” che sarà prodotto dalla britannica “Seventh Art Productions” e sarà filmato a Roma, in Umbria, a Perugia e Città di Castello, e ad Urbino. Il documentario sarà anche il filmato ufficiale della mostra dedicata a Raffaello ancora in corso a Roma, presso le Scuderie del Quirinale. In prima battuta il documentario sarà proiettato in circa 1700 cinema d’essai in 70 paesi nel mondo, incluso Hong Kong, Giappone ed alcune città della Cina ed in seguito programmato sulla rete televisiva Sky. Le riprese sono dirette dal pluripremiato regista britannico, Phil Grabsky, che, per la serie di documentari d’arte “Exhibition on Screen”, ha già diretto molti episodi; infatti per la stessa serie sono stati filmati in passato programmi dedicati a Van Gogh, Brueghel, Monet, Picasso ed in Italia Michelangelo, Leonardo, Canaletto e a tutte le opere di Leonardo. Questa mattina, la troupe ha fatto tappa a Città di Castello per riprendere immagini della città e per filmare presso la Pinacoteca Comunale lo Stendardo della Santissima Trinità, opera giovanile di Raffaello. Nell’occasione è stata realizzata anche un’intervista con Tom Henry, Professore di Storia dell’Arte all’Università del Kent e Direttore della Rome School of Classical and Renaissance Studies. “Exhibition on Screen – ha precisato regista Phil Grabsky, prima di iniziare a realizzare le immagini all’interno della Pinacoteca Comunale – è lietissima di poter filmare a Città di Castello, soprattutto visto che, per qualche tempo, abbiamo temuto di non poterlo fare a causa dell’epidemia di Covid 19. Noi viaggiamo per il mondo – prosegue il regista – producendo vari lungometraggi d’arte, ma questa zona d’Italia ha sempre rappresentato per me il cuore pulsante dell’arte occidentale. Adoro venire qui e ci impegneremo al massimo per far conoscere la storia dei rapporti di Raffaello con Città di Castello, non ancora conosciuta come merita, al nostro pubblico in 70 paesi. Mi farebbe piacere che il vostro pubblico potesse conoscere meglio il nostro lavoro – ha concluso Phil Grabsky – guardando sul sito “exhibitiononscreen.com” le clip dei nostri 25 precedenti programmi. Infine vorrei ringraziarvi per custodire con tanta cura il vostro patrimonio artistico”. “La presenza del regista Phil Grabsky e della Seventh Art Productions oggi a Città di Castello per le riprese all’interno della Pinacoteca e in città – ha dichiarato il sindaco, Luciano Bacchetta – rappresenta una ulteriore tappa di avvicinamento alla mostra del cinquecentenario della morte di Raffaello, molto importante per la nostra città e vetrina significativa per il territorio rinviata, per chiari motivi organizzativi, legati all’emergenza sanitaria da Covid-19. La mostra, quindi, si svolgerà posticipandone la data nel marzo prossimo; una buona notizia, che abbiamo dato qualche mese fa con la speranza che sia all’altezza di tutte le aspettative che abbiamo riposto in questo significativo evento”. “Grazie anche al Professor Tom Henry che ha contribuito con una intervista a rendere ancora più memorabile questa giornata che pone Città di Castello al centro di un circuito storico-artistico di assoluto prestigio internazionale”, ha concluso il sindaco Bacchetta nell’augurare buon lavoro alla troupe e al regista: “benvenuti nella nostra città”. Anche l’assessore alla Cultura, Vincenzo Tofanelli ha sottolineato la “centralità della Pinacoteca Comunale nel percorso internazionale dedicato al grande artista. Una straordinaria occasione di promozione della città”.

LA SCHEDA Stendardo della Trinità di Raffaello. Si tratta di un dipinto ad olio formato da due tele che costituivano le facce di un gonfalone dipinto per la Confraternita della Santissima Trinità di Città di Castello. Su un lato compare la “Trinità con i Santi Sebastiano e Rocco”, santi invocati contro la peste, mentre sull’altro la “Creazione di Eva”. Pochissimi sono i documenti relativi alla confraternita. Il sodalizio, esistente fin dal 1266, amministrava un ospedale e un oratorio; il giorno della festa principale della compagnia era quello della Santissima Trinità (10 giugno), i confratelli partecipavano regolarmente alle processioni della festa del Corpus Domini e del Venerdì Santo e questo spiega il cattivo stato di conservazione dell’opera. Gran parte della critica lo data intorno agli anni 1499-1500/01, basandosi sull’andamento della peste in città. Altri studiosi come Tom Henry tendono a fissare la data di esecuzione negli anni 1501- 1502. In quel periodo Città di Castello fu colpita da varie epidemie di peste e l’iconografia dei due santi Rocco e Sebastiano era particolarmente adatta ad una confraternita che gestiva un ospedale e poteva essere scelta in qualsiasi momento.

La mostra Guarda Raffaello. Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo, evento inserito nel calendario delle celebrazioni dei Cinquecento anni dalla morte del grande artista del Rinascimento italiano, è stata rinviata. L’esposizione, curata da Marica Mercalli e da Laura Teza, che avrebbe dovuto aprire i battenti il prossimo 1 ottobre è stata rimandata alla Primavera 2021. La mostra Guarda Raffaello. Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo, che verrà allestita presso la Cannoniera di Palazzo Vitelli sede della Pinacoteca Comunale, è un percorso nato per sottolineare la centralità di Città di Castello come snodo della vita artistica del Sommo pittore. Infatti, proprio nell’Alta Valle del Tevere, l’artista mosse i primi passi come maestro autonomo, realizzando tra 1500 e 1504 quattro opere quali l’Incoronazione di San Nicola da Tolentino per la Chiesa di Sant’Agostino, il Gonfalone della Santissima Trinità per l’omonima Confraternita, la Crocifissione Gavari per Domenico Gavari a San Domenico e lo Sposalizio della Vergine per la cappella Albizzini di San Giuseppe nella Chiesa di San Francesco. In occasione della mostra, verrà eccezionalmente sottoposto ad una revisione del restauro da parte dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR) il Gonfalone della Santissima Trinità, unica delle opere di Raffaello rimasta a Città di Castello. La mostra, si avvarrà di importanti prestiti dai musei nazionali e internazionali tra cui già ufficialmente concesso è il disegno con le teste muliebri dell’Ashmolean Museum di Oxford. Un’esposizione curata, come dicevamo, da Marica Mercalli, Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e da Laura Teza, professore associato di Storia dell’Arte moderna dell’Università degli Studi di Perugia, assieme ad un comitato scientifico composto, oltre che dalle due curatrici, da Maria Brucato, Francesco Paolo Di Teodoro, Sybille Ebert-Schifferer, Sylvia Ferino-Pagden, Rudolf Hiller von Gaertringen. Un’esposizione inserita, assieme agli altri eventi del progetto Raffaello in Umbria, nel calendario delle celebrazioni organizzate dal Comitato Nazionale istituito dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo. La mostra, con l’ausilio di installazioni multimediali e ricostruzioni a grandezza naturale, riproporrà il contesto originario delle opere di Raffaello a Città di Castello e analizzerà i momenti chiave della formazione del giovane pittore grazie all’esposizione di dipinti di Giovanni Santi, Perugino, Pintoricchio e Luca Signorelli. Allo stesso tempo, un’attenzione particolare verrà dedicata agli echi che la lezione di Raffaello lasciò in Alta Valle del Tevere, tramite la presenza di opere di artisti quali Francesco Tifernate e Raffaellino del Colle. Un percorso, che nasce con l’obiettivo di cambiare in maniera permanente il percorso museale della Pinacoteca, rendendo permanenti gli apparati espositivi e gli esiti della ricerca che sottende la mostra.

LA SCHEDA (Fonte Wikipedia) Phil Grabsky è un regista di documentari britannico con sede a Brighton, nell’East Sussex. La sua compagnia Seventh Art Productions ha prodotto documentari per la televisione e il cinema. Il lavoro di Grabsky come I, Caesar , Spagna – In the Shadow on the Sun , The Great Commanders e la serie Tim Marlow on … , è stato trasmesso su vari canali britannici come BBC , Channel 4 , Five e Sky Arts , e Intorno al mondo. Il suo film Il ragazzo che gioca con i Buddha di Bamiyan è stato distribuito nelle sale cinematografiche nel 2003 e racconta la storia di Mir di 8 anni e della sua famiglia che vivono nell’Afghanistan post-talebano. Il film ha vinto 13 premi tra cui il Gold Hugo a Chicago per il miglior film e il primo premio al Valladolid International Film Festival. Grabsky ha continuato a girare Mir e la sua famiglia in Afghanistan, [1] e ha pubblicato un secondo aggiornamento su Mir e la sua famiglia in The Boy Mirders ten in Afghanistan (2011). Lui e il suo co-regista Shoaib Sharifi continuano a girare in Afghanistan e hanno in programma di rilasciare un film finale nel 2021. Il 2006 ha visto il completamento di Alla ricerca di Mozart . [2] Il film illustra la vita e il lavoro del compositore attraverso interviste e performance dal vivo. Il film è stato presentato in anteprima nella sala da concerto di Barbican a Londra . Successivamente è diventato uno dei film più popolari mai realizzati su Mozart. Grabsky ha poi girato Alla ricerca di film su Beethoven, Haydn e Chopin. [3] [4] [5] Heavy Water: Un Film per Chernobyl (2006) esplora il disastro nucleare di Chernobyl attraverso di Mario Petrucci [ è ] la poesia. Grabsky ha lavorato in collaborazione con il regista David Bickerstaff per questo progetto che ha vinto il premio come miglior cortometraggio al Cinequest Film Festival . [6] Nel 2007 Grabsky ha completato Escape from Luanda che racconta la storia di tre studenti nell’unica scuola di musica dell’Angola. Altri film includono film storici con Terry Jones, film su Pele e Muhammad Ali e oltre 100 film d’arte con Tim Marlow. Il progetto più recente di Grabsky – EXHIBITION ON SCREEN – collega le principali mostre di tutto il mondo e le mostra sugli schermi cinematografici. La serie è iniziata LEONARDO DALLA GALLERIA NAZIONALE e ora gioca in oltre 1500 cinema in 55 paesi. La stagione 7 è attualmente in produzione, che include film su Leonardo da Vinci, Lucian Freud e Frida Kahlo. [7] Un altro film recente è stato “Concerto: A Beethoven Journey”, che ha seguito il grande pianista Leif Ove Andsnes mentre era in tournée suonando i cinque concerti per pianoforte di Beethoven. [8] Questo film, così come la serie In Search Of , sarà ripubblicato nei cinema nel 2019 e 2020 per celebrare il 250 ° anniversario della nascita di Beethoven. Oltre a fare film, Grabsky ha pubblicato quattro libri ed è stato giudice per i premi BAFTA , Emmys , RTS e One World . [9]CDCNOT/20/07/12/COMINLINEA/293/GGAL

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Piazza Gabriotti, 1 / 06012 Città di Castello
Tel 0758 529 347/ 228 / 0758 529 304
Registrazione n. 670 / Perugia / 23 aprile 1983

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Volley mercato serie B/M: Emrgroup San Giustino, Stefano Santi confermato per la stagione 2020-2021

La società Pallavolo San Giustino annuncia il rinnovo del centrale tifernate Stefano Santi, al suo secondo anno consecutivo. Dopo una stagione di costanza e grande impegno, interrotta purtroppo dalla pandemia, è fortemente motivato e prontissimo a tornare in campo con il giusto spirito. In attesa della ripresa del campionato di serie B/M ha così dichiarato:” Son molto contento di aver rinnovato con San Giustino, mi fa piacere continuare con questa società che è seria e ben organizzata. Sono pronto a dare il massimo come sempre. Conosco bene l’allenatore, che ho già avuto in B2 a Città di castello, ed anche la new entry Filippo Agostini”.

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Vivi altotevere Sansepolcro: definiti i quadri tecnici e le quote di iscrizione per scuola calcio e settore giovanile, Paolo Fabbri è il nuovo responsabile tecnico

La Vivi Altotevere Sansepolcro è lieta di comunicare la composizione dei quadri tecnici del proprio Settore Giovanile e Scuola Calcio per la stagione sportiva 2020/2021.

Il Responsabile del Settore Giovanile Giorgio Lacrimini ed il Responsabile della Scuola Calcio Andrea Maurizi, saranno coadiuvati, nel ruolo di Responsabile Tecnico, da Paolo Fabbri, che ricoprirà anche l’incarico di preparatore dei portieri del Settore Giovanile.

L’arrivo di Paolo Fabbri, volto noto nel panorama calcistico sia per la sua militanza da calciatore professionista come portiere di Perugia, Arezzo, Hellas Verona e Ternana sia come responsabile del settore giovanile del Perugia, testimonia concretamente l’impegno della società nel consolidare la propria primaria posizione nel contesto del calcio giovanile umbro e toscano.

La permanenza di tutti i nostri tecnici ed istruttori, che hanno creduto nel progetto che il Sansepolcro aveva ed ha più volte ribadito, nonostante il momento di forte strumentalizzazione di certe dinamiche portato avanti da soggetti terzi, è un ulteriore concreta dimostrazione della credibilità e dell’unità che sono le fondamenta di questa Società e testimonia ancora di più come, nelle difficoltà che si legano fisiologicamente ad ogni periodo di cambiamento, il Sansepolcro ed i suoi ragazzi costituiscano la migliore certezza per tutto il movimento calcistico del comprensorio.

Il Sansepolcro, in questi giorni, ha ricevuto continui attestati di stima da parte di molte realtà professionistiche nazionali con le quali saranno mantenuti canali privilegiati di collaborazione grazie anche alla riconosciuta professionalità e serietà di tutti i soggetti coinvolti nel proprio progetto e per la grande fiducia dimostrata da tutti gli iscritti del Settore Giovanile e della Scuola Calcio che ne sono i più genuini e sinceri testimonial.

Questi gli allenatori confermati nelle varie categorie del Settore Giovanile per la stagione 2020/2021:

Allievi Regionali A1, Tommaso Nardin

Giovanissimi Regionali A1, Lorenzo Comanducci

Giovanissimi Sperimentali, Andrea Boncompagni
Preparatore dei portieri Paolo Fabbri.

Questi invece gli istruttori della Scuola Calcio: Leonardo Gobbi, Diego Ruggeri, Alex Scaccioni, Fabio Marzo, Andrea Toti, Stefano Gennaioli, Enzo Mazzoni, Filippo Raccosta, Francesco Biccheri, Andrea Amoreo, Federico Checcaglini, Vittorio Pisano, Antonio Fiordelli, Davide Montini, Gianluca Nucci; preparatore dei portieri Alessandro Ligi.

Per quanto concerne le quote di iscrizione per la stagione 2020/2021, la Società comunica che saranno decurtate le mensilità legate al periodo di inattività dovuto all’emergenza sanitaria da Covid19.

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Dal 13 luglio riaprono gli impianti di calcio e 5 e Beach volley del centro Belvedere


“Con la riapertura dei campi da gioco di calcio a cinque e di beach volley, da lunedì 13 luglio torna finalmente al completo l’offerta del Centro Belvedere per gli sportivi tifernati”. E’ l’annuncio dell’assessore allo Sport Massimo Massetti, che rimarca come “anche l’accesso agli impianti e il loro utilizzo avverrà nel pieno rispetto delle disposizioni finalizzate al contenimento dell’emergenza da Covid-19, dunque in piena sicurezza a tutela di tutti gli utenti della cittadella dello sport” e ringrazia “gli addetti di Polisport per il lavoro organizzativo e gestionale che permetterà la piena fruizione dei campi da gioco e Sogepu, che con i propri investimenti mette a disposizione degli appassionati opportunità di fare sport e divertirsi in condizioni ideali”. Gli utenti potranno prenotare le partite di calcio a cinque e beach volley attraverso il front-office del tennis di Polisport (075.8520865). L’accesso al Centro Belvedere dovrà avvenire con la mascherina e agli addetti del front-office dovranno essere comunicati tutti i nominativi dei giocatori che utilizzeranno i terreni da gioco nella fascia oraria prenotata. Nel rispetto delle precauzioni a tutela della salute pubblica, agli utenti non sarà consentito l’utilizzo degli spogliatoi. “Era importante tornare alla normalità e ridare la possibilità agli sportivi di divertirsi, per cui siamo molto contenti di mettere di nuovo a disposizione tutta l’offerta del Centro Belvedere”, sottolinea l’amministratore unico di Polisport Stefano Nardoni. “In questa prima fase non sarà possibile utilizzare gli spogliatoi, ma – puntualizza Nardoni – stiamo studiando soluzioni che possano permettere di accedere anche a questi servizi nel rispetto delle normative anti-Covid 19, sulle quali siamo rigorosi anche in considerazione dell’apprezzamento che riceviamo dai frequentatori degli impianti”. “Abbiamo investito con entusiasmo e convinzione su questi campi da gioco, con l’obiettivo di contribuire, insieme a Comune e Polisport, a offrire sempre più opportunità di fare sport ai tifernati, per cui siamo molto felici di questa ripartenza”, commenta l’amministratore unico di Sogepu Cristian Goracci, nel ribadire che “la società è pronta a sostenere ulteriori impegni economici, dopo l’ultimo in ordine di tempo per il Padel, che sta ottenendo riscontri molto positivi dagli sportivi”. Insieme ai Centri Estivi Sportivi Polisport, certificati dal Coni con il marchio Educamp e organizzati insieme alla cooperativa La Rondine, che vanno verso il tutto esaurito anche per le ultime settimane di agosto (restano ancora posti, per informazioni è possibile rivolgersi al numero di telefono 075.8550785), sia i campi da tennis, che sono tornati da tempo in attività, sia la piscina comunale, aperta all’esterno da sabato 27 giugno, stanno ottenendo riscontri importanti in termini di presenze, all’insegna di una rinnovata fiducia nella ripresa dello sport.
CDCNOT/20/07/11/COMINLINEA/292/MB

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Depositato il bilancio, approvati due regolamenti su Cosap e patrimonio. Bartolini “in dirittura d’arrivo riconoscimento tartufo patrimonio Unesco”

Depositato lo schema del bilancio previsionale del comune di Città di Castello in apertura del consiglio comunale di Città di Castello di venerdì 10 luglio: “Probabilmente il termine verrà posticipato a settembre ma noi vogliamo approvarlo per essere pienamente operativi. Giovedì 16 in commissione Programmazione affronteremo sia il contenuto dello schema che i documenti collegati” ha detto l’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli nella seduta di lunedì 10 luglio 2020. Nelle comunicazioni il consigliere del PSI Luigi Bartolini ha informato sulle attività di promozione del Tartufo, di cui è consigliere delegato: “Nella riunione in videoconferenza di qualche giorno fa è stata annunciata l’approvazione del Ministero alla candidatura della cultura del Tartufo come patrimonio immateriale dell’Unesco. Ora a Parigi esamineranno la proposta per esprimersi entro dicembre prossimo. Dobbiamo continuare a lavorare e ringrazio i parlamentari di maggioranza e di opposizione per l’appoggio in sede ministeriale”. Quindi è stato posto in discussione dal presidente del consiglio Francesca Mencagli il regolamento della Cosap 2020: “Ne abbiamo parlato in commissione e c’è stato il disguido, risolto, degli avvisi recapitati. Abbiamo deciso di esentare gli esercizi pubblici da febbraio a marzo e quindi da ottobre a dicembre 2020, integrando la misura del governo circoscritta fino a maggio- ha ricordato l’assessore Tofanelli – Un’ordinanza del sindaco ha esteso l’occupazione di spazi pubblici. Ho recepito l’indicazione del capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani e il pagamento si può fare anche on line”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha detto: “La richiesta di esentare dalla Cosap era stata formalizzata dall’opposizione e poi anche da alcuni consiglieri di maggioranza. A seguito del Covid e delle difficoltà di alcune categorie, era necessario dare un segnale. Sfido chiunque a dire non aiutiamo le partite Iva, anche perché le normativa nazionale andava in questa direzione. E’ un primo passo. Si può fare di più ma è stato compiuto grazie anche all’opposizione. C’è agli atti: grazie di aver recepito”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha ringraziato i consiglieri ma “la decisione di intervenire sul suolo pubblico è stata annunciata prima della proposta di Sassolini. La disposizione del comune è più ampia di quella del governo e l’abbiamo annunciata anche prima. E’ stata un’idea che ho avuto subito. Bar e ristoranti sono molto frequentati in questo periodo e le misure stanno funzionando anche se questo ha l’effetto collaterale di provocare un grande afflusso a iniziative promosse dal comune. Con le dovute misure e precauzioni potremmo andare avanti”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto: “Le date delle mie iniziative sono chiare. Scommettiamo chi ha avuto l’idea per primo. Capisco il problema di non esentare gennaio ma se gli operatori non avessero dovuto pagare allora la concessionaria non doveva mandare gli avvisi. Con questo concessionario abbiamo assistito a grandi criticità quando è subentrato a Sogepu. Mandare gli avvisi è stata una situazione kafkiana. Non vogliamo vedere nel bollettino i 70 centesimi di spedizione”. “La Dogre è concessionaria ovunque in Umbria, dopo di che gli avvisi sono una questione sconcertante. Hanno risolto subito ma approfondirò perché crea imbarazzo” ha aggiunto il sindaco. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto: “A prescindere dalla primogenitura, tutti abbiamo avanzato proposte per diminuire la pressione fiscale e per il sostegno alla riprese dell’economia e dei consumi. Ringrazio che sulla Cosap si sia intervenuto, sulla Dogre credo che il sindaco dovrebbe affrontare anche la questione di chiusura del servizio per Covid sul versante occupazionale”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “Ho chiesto il contratto della Dogre. Se non ha rispettato il contratto prenderemo provvedimenti. Sulla superstrada ho visto trasporto sangue su Italy Emergenza. Lo può fare? Vengono da fuori le ditte. Rispettino le regole”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha precisato: “abbiamo fatto bene ad intervenire sulla Cosap, coralmente. La risposta è stata dovuta per legge sulla base dei codice Ateco a favore delle attività che sono state chiuse. La situazione a livello epidemiologico la curva è in discesa ma come relazione sociale continuerà questo regime; nel 2021 se dovesse permanere il distanziamento sociale è giusto confermarle. Verifichiamo cosa fa la Dogre con i dipendenti perché il disciplinare a cui è tenuta è simile a quello del pubblico impiego”. Nella replica Tofanelli ha detto che “approfondiremo in commissione”. Le modifiche al regolamento Cosap è stato approvato con tre astenuti, 16 favorevoli. Anche il nuovo regolamento generale per il patrimonio immobiliare è stato approvato a maggioranza con 7, le minoranze, e 14 favorevoli della maggioranza: l’assessore competente Monica Bartolini ha illustrato gli interventi. “Il patrimonio è cresciuto e in alcuni casi gli immobili hanno perso la loro funzione. I costi di mantenimento sono sempre più onerosi. Per questo è necessario normare nel dettaglio le regole di concessione e funzionamento per valorizzarlo e renderlo finanziariamente compatibile”. Lignani Marchesani ha rimarcato che “è un buon lavoro anche per fare ordine su una materia complessa. Difficilmente il comune riuscirà ad alienare il patrimonio improduttivo. Con questo regolamento si pone fine alla discrezionalità? Ho seri dubbi. I parametri – sociale, culturale etc.. – non garantiscono oggettività. Lo vediamo anche nel periodo di emergenza: le donazioni per detrarle dovevam specificare nel bonifico. Forse era meglio non distinguere per non escludere nessuno. L’altra riserva è non avere previsto una partecipazione in commissione nella fase di stesura dell’atto”. Tavernelli ha sostenuto che “questo regolamento è importante, bene gli uffici che hanno lavorato in fretta introducendo un approccio multidisciplinare, con un piano di alienazioni, l’utilizzo anche temporaneo di spazi pubblici. Non sono d’accordo con Lignani: porta trasparenza. Abbiamo un patrimonio immenso e sconosciuto, che comporta enormi spese di manutenzioni. Il piano di alienazioni permetterà anche la riqualificazione. Il Pd voterà sì”. Bucci ha aggiunto: “E’ stato fatto un buon lavoro. Oltre al regolamento c’è anche una logica che vale per tutti i regolamenti: aggiorniamoli tutti alla luce di questa norma nuova. Ci asteniamo anche se è un passo avanti”. Nella replica Bartolini ha detto: “Valuteremo ogni richiesta e ogni proposta è ben accetta per migliorarlo. Anche in seguito”.

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Le Ceramiche Rometti incontrano lo stile e l’eleganza dello scultore della seta Roberto Capucci

Lo stilista Roberto Capucci ha fatto visita alle Ceramiche Rometti di Umbertide.Il proprietario della manifattura umbertidese, Massimo Monini e il direttore artistico Jean-Christophe Clair, hanno coinvolto il maestro Capucci, noto come “Lo scultore della seta”, in una nuova avventura, ricreando nella ceramica della Rometti i suoi splendidi abiti coloratissimi e sculturali.Nel corso della giornata presso le Ceramiche Rometti, il maestro Capucci ha ricevuto la visita del sindaco Luca Carizia, che ha portato al maestro il saluto dell’Amministrazione Comunale e della comunità umbertidese.Roberto Capucci, uno dei nomi più importanti della moda italiana, nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha vestito le più belle donne dell’alta società, del mondo dello spettacolo e molte delle grandi star di Hollywood.All’inizio degli anni ’60 è stato uno dei primi stilisti italiani a trasferirsi a Parigi per fare conoscere l’eleganza e lo stile tricolore. Tornato alla fine del decennio a Roma non ha mai smesso di scolpire la seta, per arrivare ai giorni nostri con la stessa curiosità a scolpire l’argilla. “Ancora una volta – afferma Massimo Monini – come fecero negli anni ’30 Baldelli, Cagli e Leoncillo, la Rometti si associa a un grande nome per la sua eredità futura. È stato un piacere utilizzare per questo grande artista, le antiche tecniche artigianali e i magnifici smalti colorati, inserendoli in forme spettacolari che rendono queste opere uniche. Le forme scelte per i vasi dialogano perfettamente con i vestiti creati dal maestro. Quest’uomo, uno degli ultimi imperatori della moda romana, che ha dato la sua vita per rendere belle le donne, ci insegna semplicità ed eleganza”.Il 28 agosto, a Spoleto, in occasione della 63esima edizione del Festival dei Due Mondi, durante concerto “Le creature di Prometeo-Le creature di Capucci”, sarà possibile ammirare 15 costumi dallo straordinario impatto visivo creati dal celebre stilista. Le creazioni di Roberto Capucci saranno anche al centro di due mostre che si terranno nel corso di quest’anno a Roma e Milano.

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Festeggiati i dieci anni del Mercato della Terra di Umbertide

Sono stati celebrati nella mattinata di sabato 11 luglio i primi dieci anni di attività del Mercato della Terra di Umbertide, che ogni sabato mattina propone prodotti locali (ortofrutta, latticini e formaggi, salumi e insaccati, vino, olio extravergine, miele e artigianato) che cercano di trasmettere l’importanza di una buona alimentazione per la salute dell’uomo e dell’ambiente.La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Luca Carizia, della vicesindaco con delega al Commercio, Annalisa Mierla, dell’assessore Francesco Cenciarini, della presidente del Mercato della Terra di Umbertide, Antonella Colcelli, del past president di Slow Food Umbria, Sergio Consigli, del presidente di Slow Food Alta Umbria, Marino Marini, della rappresentante di Slow Food Alta Umbria, Roberta Nanni, del referente regionale dei Mercati della Terra, Gabriele Violini e del consigliere comunale Giovanni Dominici.Il momento di festa è iniziato con una passeggiata accompagnata dalla musica de “I briganti della Fratta”, partita da sotto la Rocca e arrivata in piazza Matteotti.Successivamente, il sindaco Carizia, la vicesindaco Mierla e la presidente Colcelli hanno provveduto allo scoprimento di una targa celebrativa per il decennio del Mercato posizionata all’incrocio con via Alberti.I festeggiamenti sono quindi proseguiti con la degustazione di assaggi offerti dalla Comunità dei Mille e dei produttori presenti, che per l’occasione hanno indossato dei grembiuli appositamente creati per il decennale del Mercato.“Quelli che celebriamo oggi sono dieci anni di prodotti umbertidesi, fatti con amore e cura a difesa delle proprie tradizioni – dichiara il sindaco Luca Carizia – Ogni settimana il Mercato della Terra ci ricorda che i prodotti a km zero, con la loro particolare bontà, e i loro produttori devono essere tutelati, rispettati e salvaguardati”.“Il Mercato della Terra non è solo un evento commerciale ma rappresenta a tutti gli effetti un patrimonio culturale per la nostra comunità – afferma la vicesindaco Annalisa Mierla – E’ nostro compito ora dargli continuità e sviluppo. Stiamo valutando tante ipotesi di evoluzione del Mercato nel pieno rispetto dell’altissima qualità e della territorialità che lo caratterizzano”.“Nel tempo è diventata una grande realtà diventata un esempio a livello nazionale – dice il past president di Slow Food Umbria, Sergio Consigli – Oltre a far trovare ai consumatori un prodotto buono, pulito e giusto, il Mercato serve far trovare una prospettiva economica ai produttori e a tutelare i prodotti del territorio”.“Negli anni siamo cresciuti e dai dieci banchi iniziali siamo arrivati ai numeri di oggi – dichiara la presidente del Mercato della Terra di Umbertide, Antonella Colcelli – I consumatori tornano tutti i sabato contenti di prendere prodotti locali genuini. Penso che la nostra sia stata una scommessa vinta”. La storia del Mercato della Terra di UmbertideIl Mercato della Terra di Umbertide nasce ufficialmente il 10 luglio 2010, si svolge con cadenza settimanale il sabato mattina in piazza Matteotti.La sua attività prende il via grazie alle esperienze maturatesi nel territorio, tese a proporre l’attenzione dei cittadini sui produttori locali. Infatti già nel 1990 ad Umbertide, promossa dall’Amministrazione Comunale di allora, nasceva la Fiera dell’Agricoltura Ecologica che per molti anni è stata un riferimento nazionale su tali tematiche.La locale condotta oggi Slow Food Alta Umbria, prima Slow Food Umbertide, in collegamento con Slow Food Umbria, ha lavorato nel 2008 alla realizzazione del Mercato della Terra attraverso una serie di incontri con i produttori del territorio e prendendo spunto dalle modalità organizzative del Mercato della Terra di Montevarchi.Nel 2008 il Mercato è stato presentato al Salone del Gusto di Torino nell’ambito delle iniziative della Regione Umbria.Il progetto è stato avviato grazie alla collaborazione con il Comune di Umbertide che ha concesso l’uso gratuito del suolo pubblico.Ad oggi i produttori che frequentano tutto l’anno il Mercato della Terra vanno da un minimo di 15/20, con un picco di massima partecipazione che si attesta a 20/24 nel periodo che va dal mese di aprile fino ad ottobre.  

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Volley mercato serie B2/F: colpo grosso Trestina, ufficiale dal Città di Castello arriva Francesca Mancini

Un altro posto 4 insieme ad Arianna Cicogna in bianconero: arriva Francesca Mancini, classe 1994, cresciuta pallavolisticamente a Città di Castello, reduce da un ottimo campionato di Serie B1 con la sua città nella scorsa stagione. Francesca inizia a giocare a 13 anni in serie D per poi salire in C con la Starvolley e passare al Città di Castello Pallavolo sempre in C fino alla 2018-2019. 

Eccole parole di Francesca: “Ho scelto Trestina perché il progetto presentato mi è parso davvero interessante. E’ stata costruita una squadra di livello, competitiva e questo mi riempie di entusiasmo. Ritroverò compagne con cui ho già condiviso il campo in stagioni passate e questo è uno stimolo in più. Ogni volta che comincio una nuova stagione agonistica nutro sempre grandi aspettative, spero di dare un valido contributo alla squadra e raggiungere obiettivi importanti. Cercherò di dare il massimo per disputare un buon campionato e non vedo l’ora di ricominciare questo stop forzato durato tantissimo”.

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Venerdì 10 luglio presso la Chiesa di San Domenico la cerimonia di riconsegna dell’affresco raffigurante mons. Giovanni Muzi

Venerdì 10 luglio scorso si è tenuta presso la Chiesa di San Domenico la cerimonia di riconsegna dell’affresco raffigurante mons. Giovanni Muzi realizzato nel 1963 dal prof. Alvaro Sarteanesi (1914-2005), figura nota nel panorama culturale cittadino e non,  tra i soci fondatori insieme con il fratello Nemo dell’Associazione per la Tutela e Conservazione dei monumenti dell’Alta Valle del Tevere che ha promosso l’intervento di restauro reso possibile dal contributo  economico del Kiwanis Club di Città di Castello. 

A portare i saluti il  Presidente dell’Associazione Catia Cecchetti insieme al parroco di San Domenico don Antonio Rossi e all’Assessore alle Politiche culturali del  comune di Città di Castello Vincenzo Tofanelli. Presente il figlio del prof Alvaro, Piero Sarteanesi che ha ricordato lo spessore artistico e la sensibilità del padre amante dell’arte e soprattutto di Città di Castello. L’associazione ha precisato Cecchetti già nel 2019 ha iniziato a ricordare Beata Margherita di cui ricorre in questo anno il VII centenario dalla morte, promuovendo un altro restauro a lei dedicato presso la Cappella del Cimitero monumentale di proprietà delle Suore Serve di Maria Riparatrici. L’affresco fu realizzato dal prof. Nemo Sarteanesi ed il restauro sostenuto dai figli Chiara e Tiziano soci anch’essi dell’Associazione. Entrambi gli affreschi sono stati recuperati dalla consigliera Laura Zamperoni che ha illustrato le fasi delicate dell’intervento di tipo conservativo del ritratto del Muzi moderno e di particolare fragilità costruttiva.  Il monsignore fu un diplomatico, vicario apostolico in America latina, storico di cui si ricordano le Memorie Ecclesiatici e civili in sette volumi editi tra gli anni 1842 e 1844; Muzi fu anche vescovo della nostra città dal 1826 fino alla morte avvenuta nel 1849. Numerose le sue opere di  beneficenza e di carità, fondò inoltre nel 1840 Le Suore Figlie della Misericordia che si occuparono non solo sei servizi della cucina ma anche delle cure infermieristiche dell’Ospedale dei Riuniti. Non a caso l’affresco posto sopra il portone d’accesso al Chiostro di san Domenico fronteggia proprio il vecchio ospedale. 

Le conclusioni della cerimonia di riconsegna sono state affidate al presidente del Kiwanis Club Paola Dini e al Luogotenente Luciano Binnella presente anche il past governatore Valchiaria Do. Presenti in sala numerosi rappresentanti dell’associazionismo locale: il Circolo culturale Luigi Angelini, il Cif Centro italiano femminile, l’Unitre Università della terza Età e la Fidapa. L’Associazione per la tutela è riuscita con questo ulteriore intervento alla valorizzazione del ricco patrimonio storico-artistico dell’Alta Valle del Tevere.

Il lavoro promosso dall’Associazione rientra tra le finalità statutarie e in un piano programmatico di interventi di recupero finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale dell’Alto Tevere Umbro. 

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Incidente in località Pistrino di Citerna, due persone trasportate in ospedale

Alle ore 10,20 circa di questa mattina si è verificato un incidente stradale in località Pistrino nel comune di Citerna, sul posto si è recata la squadra dei vigili del fuoco di Città di Castello oltre ad un ambulanza del 118.
Due le persone coinvolte, che sono state trasportate in ospedale.

Notizia in aggiornamento

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Trasporto Pubblico Locale: associazione il mosaico “in commissione 2 abbiamo portato le nostre istanze, soddisfatti per l’incontro”

La possibilita’ di essere chiamati in audizione dalla 2° commissione Consiliare della Regione dell’Umbria e’ motivo di soddisfazione , innanzitutto  ci ha permesso di  avere  un confronto con la Commissione Regionale sul Tema del Trasporto Pubblico Locale, ma anche perche’ ha riconosciuto alla nostra Associazione un ruolo che e’ quello   di  sollecitare ,controllare e proporre soluzioni  su temi regionali di grande importanza.

Dobbiamo ringraziare di questo il Consigliere Regionale Michele Bettarelli, il quale si e’ adoperato dopo aver ricevuto il nostro documento sul tema “ I trasporti al tempo del Coronavirus “ e richiedere prontamente un’audizione della Commissione in tempi strettissimi . Un grazie al Presidente della Commissione  Mancini e all’Assessore ai Trasporti  Melasecche ,il quale nonostante gli impegni ha partecipato all’intera commissione 

Abbiamo presentato documenti di supporto alle nostre richieste riguardanti il rapporto con Rfi che gestisce in questo momento FCU e abbiamo  allegato copia del Piano Regionale dei Trasporti da dove si evince che molte delle nostre richieste sono riportate all’interno del Piano stesso ( valenza 2014/2024) .

Il nostro e’ stato un grido d’allarme sull’isolamento che il nostro territorio ha rispetto alle altre aree dell’Umbria e soprattutto sulla situazione  creatasi  con il CORONAVIRUS che ha visto il settore trasporti tra quelli che hanno avuto piu’ difficolta’ e che stentano a riprendere anche alla luce dell’imminente inizio dell’anno scolastico.

Infine abbiamo con il nostro intervento messo in luce la drammatica situazione della Ferrovia Centrale Umbra, dove a fronte di proclami di lavori ed interventi importanti da parte di RFI si ha una serie di inconcepibili ritardi… qui le nostre proposte :

  1. Immediata Progettazione  degli  interventi legati alla sicurezza di terra ( con il sistema SCMT ) ,qui  si hanno 18 milioni di euro fermi perche’ non c’e’ stata una gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori ,questo intervento permetterebbe di velocizzare la tratta C. di Castello / Ponte S. Giovanni e di portare la velocita’ ad una media di 70 Km orari.
  2. Ridiscutere con RFI e con Trenitalia gli accordi fatti in precedenza sulla gestione delle risorse e sulle tracce ,portando cosi i nostri treni a Fontivegge –Ellera. Noi riteniamo la PSG – FONTIVEGGE di valenza strategica enorme.
  3. Alla luce di quanto riportato sul Piano Regionale dei Trasporti, rivedere la filosofia con cui si prepara un orario cercando di istituire alcune corse veloci  su ferro ( con poche fermate ) gia’ dal prossimo orario invernale ( vedi allegato pag. 299/303). Evtando di istituire ancora corse con autobus che stanno creando problemi al traffico e all’ambiente di PERUGIA 
  4. Ottimizzare al meglio l’utilizzo di ferrovia ed autobus per far si che non esistano piu’ zone isolate o poco fruibili..
  5. Creare una cabina di Regia in Capo alla Regione che ottimizzi gli orari delle singole Aziende di trasporto, e’ innegabile lo scarso dialogo tra le varie aziende trasportistiche che creano solo disagi agli utenti umbri.
  6. La creazione dell’Agenzia del trasporto da parte della regione dovra’ essere una opportunita’ non solo per un vantaggio fiscale dell’IVA, ma dovra’ innanzitutto vedere all’interno della struttura manageriale  figure con conoscenze specifiche trasportistiche che siano esse automobilistiche e ferroviarie, e non come ora con figure che prediligono la parola “ non e’ possibile far niente “.

“Il non e’ possibile” ha creato questa situazione in una regione che vuol fare del turismo un fiore all’occhiello,ma che e’ difficile da raggiungere ed ancor di piu’  da attraversare.

Abbiamo terminato il nostro intervento con l’auspicio che la Regione possa tornare a svolgere il       ruolo che le compete cioe’ quello di Programmazione dei servizi e del controllo , che per troppo tempo, purtroppo  e’ stato lasciato in mano alle Aziende di Trasporto.

L’Assessore ha risposto in maniera puntuale e precisa alle nostre segnalazioni e preoccupazioni, ci aspettiamo un cambio di rotta che possa finalmente vedere il nostro territorio non isolato come ora , ma fruibile con una ferrovia che ci possa permettere di viaggiare in questa bella Regione, salvaguardando l’ambiente.

La Commissione e’ stata sospesa, per essere riconvocata a breve . 

Ci auguriamo di essere di nuovo sentiti 

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Olio di girasole da 110 in copertina, prodotto dall’azienda Fiorenzi 57. Riflettori puntati si Francesca Mencagli, imprenditrice e presidente del consiglio comunale

Olio di girasole made in altotevere da 110 e lode in “copertina”. Azienda agricola di Città di Castello ha coltivato e prodotto un olio di particolare pregio che è stato la base per la redazione di una tesi di laurea sperimentale presso l’Università di Siena ed ha ottenuto il lavoro di ricerca pubblicato in un’importante rivista scientifica- accademica di settore. L’olio di Helianthus Annuus (Girasole) prodotto dalla nascente azienda Fiorenzi 57 con sede nella frazione di Lugnano è stato utilizzato dall’Università di Biotecnologie-Chimica-Farmacia di Siena per la tesi di laurea sperimentale redatta da L.Furli dal titolo, “Formulazione e valutazione ad uso topico con olio ozonizzato di Helianthus Annuus” per poi essere pubblicata nel “JID Journal of Investigative Dermatology” , una importante rivista di carattere scientifico. Un rivista prestigiosa che pubblica relazioni ad alto impatto e ricerche originali relative a tutti gli aspetti della biologia cutanea e delle malattie della pelle. “La filosofia della nostra azienda – precisa la giovane titolare, Francesca Mencagli, che riesce a coniugare con successo il lavoro fra piantagioni, laboratori e attrezzature del settore con il ruolo di consigliere e presidente del consiglio comunale di Città di Castello – si basa sulla famosa frase di Ippocrate (460 A-.C) padre della medicina, il quale aveva già compreso l’importanza dell’alimentazione in rapporto alla nostra salute ed al nostro benessere Psico-Fisico: “fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”. “Questo il punto cardine con il quale è stato coltivato Helianthus Annuus da cui poi successivamente è stato estratto l’olio fondamentale per lo sviluppo della tesi di laurea. Un metodo di coltivazione – prosegue Mencagli – che si basa sull’agricoltura rigenerativa, dove l’essere umano si inserisce armonicamente e positivamente negli equilibri naturali, senza sfruttare la natura, anzi operando per recuperare fertilità dei terreni, in modo da ottenere che la pianta stessa aumenti da sola tramite i suoi straordinari meccanismi le proprie difese immunitarie, per poi riportarle nel prodotto trasformato, avendo così a disposizione un prodotto ad altissimo valore nutritivo.” Questo prezioso ed innovativo nettare “giallo”, L’olio di Helianthus Annuus, grazie alle sua alta titolazione in acidi grassi monoinsaturi e acidi grassi essenziali polinsaturi EFA, è stato fondamentale per il processo di ozonizzazione, sviluppato nella tesi di laurea sperimentale con relativa pubblicazione internazionale.” “La salvaguardia del territorio i prodotti di qualità abbinati alla ricerca – conclude Francesca Mencagli – sono un valore aggiunto in termini di benessere, sperando di continuare nelle collaborazioni intersettoriali fra impresa e miglioramento ambientale e qualità della salute.”
Tesi di laurea: “Formulazione e valutazione di prodotti topici con olio ozonizzato di Helianthus Annuus”. Dipartimento di biotecnologia chimica e farmacia Università di Siena. Prof. C. Salvini. Tesi di L. Furli. Rivista : journal investigative dermatology _ rivista accademica

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