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La Tesei in visita a Città di Castello: “sinergia e collaborazione istituzionale per il bene dei cittadini e dei territori”

Il sindaco, Luciano Bacchetta ha ricevuto questo pomeriggio la visita di cortesia della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei nella residenza municipale qualche istante prima di partecipare in Cattedrale al Solenne Pontificale dei Patroni Samn Florido e Amanzio presieduto dal Vescovo, Monsignor Domenico Cancian. Nel corso del cordiale incontro il sindaco ha rinnovato alla Presidente Tesei e attraverso lei a tutto il nuovo consiglio regionale e alla futura giunta, “le più sentite congratulazioni e auguri di buon lavoro per il “bene della collettività regionale e per le questioni che riguardano lo sviluppo e la valorizzazione dell’Umbria in tutte le sue componenti”. “Da sindaco ed anche da Presidente della Provincia – ha detto Bacchetta – confermo fin da ora alla Presidente Tesei, pur nella diversità della provenienza politica ed appartenenza, la disponibilità alla collaborazione e sinergia istituzionale, mai così indispensabile come in questi particolari momenti e situazioni per raggiungere obiettivi comuni finalizzati alla gestione e sviluppo dei nostri territori e comunità”. La Presidente della Regione Umbria nell’apprezzare le parole del sindaco e ringraziarlo per i messaggi di augurio e buon lavoro ha ribadito di voler iniziare il proprio mandato alla guida della giunta regionale partendo proprio dal continuo contatto con i territori dell’Umbria attraverso i sindaci e gli amministratori locali che a vari livelli i cittadini hanno chiamato a governare le rispettive comunità. “La visita di oggi a Città di Castello e la presenza ad un evento religioso per la celebrazione dei Patroni della città rientrano anche in questo modo di agire a diretto contatto con le comunità e le loro tradizioni, la loro storia e peculiarità sociali”, ha concluso Donatella Tesei. Al termine dell’incontro in comune il sindaco Bacchetta ha fatto dono alla Presidente Tesei di un volume sulla storia della Pinacoteca, una raffigurazione storica della città realizzata dalla Bottega Tifernate ed un manufatto della Tela Umbra.


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PD Umbertide: “un nuovo asilo nido? un’utopia. Nessun stanziamento a bilancio”

“Ieri, in Audizione al Senato, il Ministro Roberto Gualtieri ha annunciato che già da gennaio gli asili nido saranno gratis per gran parte delle famiglie italiane”. Inizia così il commento del consigliere PD Filippo Corbucci, che continua: “Una bella notizia, per varie ragioni: a) è una misura fondamentale per far sì che tutti i bambini possano iniziare il loro percorso scolastico dall’asilo nido b) è una svolta per le pari opportunità, un grande incentivo all’occupazione femminile. A Umbertide attualmente non abbiamo un asilo nido (pubblico). La ‘materna’ di via Morandi (non si sa quando) verrà demolita e ricostruita, ma nel progetto non è previsto un asilo nido. Non è nemmeno possibile che la struttura, che verrà tirata su, possa ospitarne uno perché tolta la sperimentazione 0/6 anni gli asili nido non sono contemplati. Ho il timore che Carizia, il nostro Sindaco, non abbia chiaro il fatto che non si stia interessando a tutte le persone che un nido (non privato e in una struttura adibita) lo vorrebbero. Non solo, sta portando avanti un modo di amministrare che sta facendo regredire piano piano la nostra città. Qualcuno se ne sta accorgendo?” Anche dal Partito viene rimarcato che “questi poveri leghisti parlano senza sapere di cosa. Questa amministrazione leghista non ha previsto nessuno stanziamento a bilancio, infatti non esistono soldi reali previsti per l’asilo nido. Il piano triennale delle opere pubbliche rappresenta il libro dei sogni e non gli investimenti reali previsti.” “Eppure – concludono dal PD – i soldi li trovano quando vogliono, pensate solo ai quasi 300mila euro che ci vorrebbero per togliere (così si dice) la farmacia dalla Piazza. La verità è che alla Lega dell’asilo nido non interessa nulla, gli interessa mettere quattro auto in piazza, togliere la farmacia, togliere il Cup dal Centro salute, togliere lo sportello di Umbra Acque. Purtroppo temiamo il peggio per il futuro.”

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Insegnante di giorno, consulente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro senza autorizzazione di sera. Guardia di finanza accerta evasione per circa 110 mila euro

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Svolgeva regolarmente l’attività di insegnante presso un istituto scolastico della provincia di Arezzo e, al tempo stesso, esercitava, in Casentino, l’attività di “consulente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Apparentemente tutto regolare, salvo il fatto che il dipendente pubblico, oltre a non aver provveduto a comunicare il doppio incarico all’amministrazione scolastica di appartenenza, così come previsto dalla normativa in materia di incompatibilità e cumulo di incarichi nel pubblico impiego, ha pensato bene di omettere anche di dichiarare i redditi derivanti dall’attività extraprofessionale. E’ quanto accertato dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Poppi. Sono circa 110.000 euro i ricavi nascosti al Fisco, che saranno sottoposti così ad imposizione fiscale.
Il servizio si inquadra tra le attività svolte dalla Guardia di Finanza in materia di spesa pubblica e di buon andamento della Pubblica Amministrazione, nonché, come nel caso di specie, nella lotta all’evasione fiscale ed alla concorrenza sleale, fenomeni questi che danneggiano gli operatori economici rispettosi delle regole.

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Boxe: Alessandro Riguccini “pronto per il grande salto”

“Sono anni che mi alleno con determinazione, aspetto l’occasione giusta per il titolo mondiale WBC. I match nella categoria silver, della quale sono campione del mondo, mi hanno formato atleticamente e caratterialmente, attendo fiducioso la mia chanche. Per me è un sogno potermi battere nel tempio mondiale della boxe, Las Vegas, il mio manager Marco Piccini, sta lavorando per questo. Sono convinto di poter dimostrare, sul ring, tutto il mio valore anche nella serie A del pugilato”
https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/787514055020081/

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Grazie alla bottega tifernate immagine della citta’ entra nella diocesi di Roma: crocifisso per la Basilica di san Giovanni in Laterano realizzato dal maestro Stefano Lazzari

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“Grazie alla capacità creativa e all’estro del maestro Stefano Lazzari e dello staff della Bottega Tifernate la nostra città può ancora una volta essere rappresentata in uno dei luoghi simbolo della comunità cattolica a Roma e in ambito nazionale. Un ulteriore successo che si aggiunge a quelli raggiunti in tanti anni di attività sempre all’insegna dell’artigianato di qualità apprezzato in tutto il mondo e che ora al cospetto del Santo Padre raggiunge livelli davvero prestigiosi.” E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta e dall’assessore alla Cultura, Michele Betteralli appena appresa la notizia della importante realizzazione artistica made in Città di Castello. Da qualche giorno infatti nella Ba-silica di San Giovanni in Laterano possono essere ammirati, accanto al nuovo ambone, una croce pensile realizzata dalla Bottega Tifernate. Si tratta di un nuovo crocifisso in lamina dorata, opera del maestro Stefano Lazzari: una croce pensile che riproduce la croce processionale di Nicola di Guardiagrele, fusa nel 1451 e attualmente conservata nel Museo Lateranense. La realizzazione è sta-ta eseguita con la collaborazione dell’esperto in riprese 3d Daniele Guerrini che ha generato la base in resina poi scolpita e dorata in foglia oro e foglia argento dal team della Bottega Tifernate. Un lavoro di oltre tre mesi che ha permesso di ricreare ogni minimo dettaglio del capolavoro originale. Il Santo Padre, alla fine della cerimonia, ha voluto incontrare Francesca e Romolo Lazzari, titolari as-sieme al figlio Stefano dell’azienda ed ha elogiato il lavoro svolto che d’ora in poi sarà visibile ai fedeli di tutto il mondo. Già un anno fa, il Santo Padre aveva ricevuto, dalla Bottega Tifernate, un dipinto in pictografia su tela da Caravaggio “ La Vocazione di San Matteo” per la sua abitazione a Santa Marta. La Bottega Tifernate ha inventato la Pictografia, una tecnica di riproduzione insignita di brevetto nel 2000 e ritenuta dai più importanti conservatori dell’arte, la più pre-cisa al mondo per ricreare un dipinto nel suo supporto originale. Qualsiasi pro-getto da realizzare viene studiato dal nostro team di artisti esattamente come si faceva in una vera bottega artigiana del rinascimento.

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Diabete, in Umbria 29mila malati tra i 18 e i 69 anni

In occasione della giornata mondiale del Diabete, che si celebra il 14 novembre, i servizi di epidemiologia delle due aziende sanitarie umbre rendono noti i dati emersi dagli ultimi aggiornamenti dei sistemi di sorveglianza della popolazione Passi (18-69 anni) e Passi d’Argento (ultra65enni). Il diabete è una malattia metabolica cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina e nel mondo colpisce 425 milioni di persone, 3 milioni in Italia. Si stima che 1 adulto su 2 non sappia di averlo.
I dati in Umbria. In Umbria circa il 5% della popolazione tra i 18 e i 69 anni (29mila persone) riferisce una diagnosi di diabete; questa percentuale aumenta con l’età e raggiunge il 19% tra gli ultra 64enni (43mila persone). In Umbria circa il 70% delle persone con diabete ha effettuato il controllo dell’emoglobina glicata negli ultimi 12 mesi (41% negli ultimi 4 mesi come raccomandato). Conforta l’aumento nel tempo della conoscenza di questo esame, anche se 1 diabetico su 7 ancora non lo conosce. L’83% delle persone con diabete dichiara di essere in trattamento farmacologico, la gran parte (77%) con ipoglicemizzanti orali. Complessivamente in Umbria c’è un maggior ricorso al centro diabetologico rispetto il dato medio nazionale (il 77% contro il 64%), sinonimo di una gestione integrata della patologia. In particolare il 51% è seguito dal centro diabetologico, il 19% dal medico di medicina generale e il 25% da entrambi. Pochi dichiarano di essere seguiti da altri specialisti (meno del 3%). Il ricorso al centro diabetologico è maggiore tra i 50-69enni e tra i cittadini italiani. Sono prevalentemente pazienti con ipertensione e che utilizzano farmaci (specialmente insulina). Emerge, quindi, una discreta capacità di soddisfare la domanda di assistenza nel territorio regionale da parte dei centri diabetologici.
Nel controllo della patologia hanno un ruolo fondamentale gli stili di vita, tra cui gli aspetti nutrizionali, l’esercizio fisico e l’abitudine al fumo. Non è un caso che tra i 18-69enni con diagnosi di diabete due terzi riferiscano di aver ricevuto da parte del medico di medicina generale il consiglio di praticare regolarmente più attività fisica, oltre il 70% di smettere di fumare e il 76% dei diabetici in eccesso ponderale di perdere peso.
Gli eventi dedicati alla prevenzione. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione, la Usl Umbria 1 organizza tre eventi.
Il primo, in programma a Perugia per il 14 novembre, è un’edizione straordinaria del Piedibus del Benessere in collaborazione con le associazioni Diabete Onboard, Agd Umbria, Fand, Cesvol e Avis. Il ritrovo è previsto per le ore 20,30 presso la stazione Cortonese del Minimetrò e alle 20,45 dalla piazza di Monteluce, mentre alle ore 21,15 ci sarà il raduno di tutti i partecipanti in piazza Grimana: lungo il percorso sarà possibile ammirare la Torre degli Sciri, illuminata di blu in onore della giornata del diabete, e fare soste con distribuzione di “pillole informative” da parte di esperti e testimonianze.
Venerdì 15 novembre a Santa Maria degli Angeli (presso l’Hotel Valle di Assisi, dalle 13,45), le sezioni umbra e marchigiana della società italiana di patologia clinica e medicina di laboratorio, con il patrocinio della Usl Umbria 1, terranno un corso di aggiornamento centrato sul diabete nel terzo millennio, con lo scopo di approfondire le moderne tecnologie di diagnostica e migliorare la qualità e l’appropriatezza dei processi di cura. Moderatori della giornata saranno il dottor Roberto Norgiolini, responsabile del servizio di diabetologia di Città di Castello, la dottoressa Carla Ferri dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, il dottor Bruno Biasioli di Castelfranco Veneto e il dottor Paolo Menichetti, responsabile della diagnostica di laboratorio e microbiologia dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino.
A Città di Castello sabato 16 novembre l’associazione diabetici Il Cammino, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, con il patrocinio della Usl Umbria 1 e del Comune di Città di Castello, ha organizzato una mattinata informativa presso il centro commerciale Porta dell’Umbria. Dalle ore 8,30 alle 13 sarà possibile ottenere tutte le informazioni legate alla prevenzione del diabete, come quelle relative ad un’alimentazione sana, all’attività fisica e ai controlli periodici. In più verranno fornite informazioni sui campanelli d’allarme da non sottovalutare.

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Pallavolo serie B1/M: la regista Giorgia Vingaretti dopo il ko di Empoli: “siamo altalenanti nel rendimento e non sfruttiamo ancora tutto il potenziale che abbiamo a causa anche degli infortuni”

I perchè di una sconfitta come quella subita dal Volley Città di Castello a Empoli. Uno 0-3 maturato in un’ora e un quarto di gioco, con le avversarie che hanno dominato la scena. Che cosa è successo domenica pomeriggio? L’analisi è affidata a Giorgia Vingaretti, la regista che ha portato l’esperienza accumulata in diverse stagioni sui campi di A1 e di A2. “La partita – esordisce la Vingaretti – non ha rispecchiato le reali capacità della squadra, che adesso emergono in alternanza. Troppi alti e bassi, insomma, mentre l’Empoli ha dimostrato di essere una bellissima squadra e di avere studiato bene la gara, oltre che di possedere un organico competitivo. Il fatto stesso che ci siamo trovate in vantaggio sia nel secondo che nel terzo set la dice lunga sul tipo di gioco che avremmo potuto sviluppare, ma che non è stato possibile tradurre in pratica per il nostro comportamento altalenante. Mettiamoci poi gli infortuni, che finora non ci hanno aiutato nel farci acquisire una identità di gioco: non possiamo mai allenarci al completo e ogni settimana ne capita una, per cui il tecnico si trova costretto a cambiare l’impostazione del lavoro”. Ciò vuol dire che comunque vi sono margini importanti di miglioramento da sfruttare? “Credo proprio in questo. I margini ci sono e dobbiamo avere pazienza, ma sono sicura che ci prenderemo quello che ci spetta”. Intanto, però, ci sono Castelbellino e Pesaro alle porte, non certo avversarie ideali in questo momento. “E’ vero che il calendario ci assegna un “tour de force”, ma sono dell’avviso che prima o poi dobbiamo affrontare tutte le squadre e allora pensiamo alla stretta attualità. Ora c’è il Castelbellino e ci dobbiamo concentrare su di esso”. Brucia ancora la sconfitta di Perugia? “Sì, anche se io vivo con il rimpianto tutte le partite perse, indipendentemente dalla differenza di qualità tecnica fra le avversarie”. Sabato prossimo potrà recitare un ruolo significativo il fattore campo? “Spero che abbia la sua incidenza. Dobbiamo far capire a tutti che in casa siamo autentiche “guerriere”, anche per attirare il pubblico. E stavolta arriva una fra le favorite alla vittoria finale”. Il girone C della B1 è più equilibrato rispetto alle passate stagioni? “Questo non riesco ad affermarlo, almeno ora. Credo però che non vi sarà la squadra ammazza-campionato: dobbiamo concedere tempo a tutte e fra qualche settimana capiremo meglio chi potrà stare al vertice”. E le condizioni di forma di Giorgia Vingaretti? “Mi sento bene: la carica di adrenalina, quando vado in campo, è tale da farmi spesso passare anche dolorini e piccoli acciacchi”.

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A Gorizia consegnato il primo premio de Il Tombolo di Anghiari

L’Associazione Il Tombolo di Anghiari da comunicazione dell’avvenuto incontro, a mezzogiorno di martedì 12 novembre 2019, tra la Maestra Elisa Franzin di Aquileia (Udine) e la Maestra Carla Zanchi di Anghiari nell’aula della Fondazione Scuola Merletto di Gorizia, durante la lezione di Disegno e L’Associazione Il Tombolo di Anghiari da comunicazione dell’avvenuto incontro, a mezzogiorno di martedì 12 novembre 2019, tra la Maestra Elisa Franzin di Aquileia (Udine) e la Maestra Carla Zanchi di Anghiari nell’aula della Fondazione Scuola Merletto di Gorizia, durante la lezione di Disegno e Storia dell’arte che la Franzin tiene alle iscritte del corso intensivo di Merletto. L’incontro è avvenuto durante una lezione, frequentata dalla stessa Maestra Carla Zanchi, nel corso della quale la Docente di Aquileia ha ricevuti gli applausi e i complimenti delle tante allieve e di tutti i presenti per la vittoria, con il merletto che ora in molti possono vedere fotografato nelle sue mani, del primo posto al primo Concorso Internazionale per la creazione di un’opera da realizzare con la tecnica del merletto a tombolo, promosso dall’Associazione Culturale “Il tombolo di Anghiari”, dal tema “Omaggio a Leonardo da Vinci nei 500 anni dalla morte – I NODI VINCIANI NELLA BELLEZZA FEMMINILE”. La premiazione ufficiale, a cui la Franzin era stata assente, si era svolta Domenica 27 Ottobre 2019, in una affollata Sala del Consiglio Comunale di Palazzo Pretorio ad Anghiari. A Gorizia è avvenuta, dunque, una seconda premiazione, più intima ed individuale, ma sempre affollata e gioiosa.
“Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”. Questo il modo di dire molto diffuso in Italia che potrebbe essere usato in questo caso.
“Nell’aula della Fondazione Scuola Merletto di Gorizia, durante la lezione di disegno e Storia dell’arte che la Maestra Elisa Franzin tiene alle iscritte del corso intensivo di Merletto, la stessa Maestra– racconta Carla Zanchi – è stata applaudita da tutte le allieve presenti; la Maestra ha mostrato l’opera che le è valso il primo premio. Era felice, anzi raggiante, e ha ringraziato tutte le presenti per le congratulazioni ricevute, e anche gli organizzatori e giurati del Premio, che le hanno dato questa soddisfazione”.
La Zanchi, che in questo caso è stata rappresentante ufficiale de Il Tombolo di Anghiari, è Maestra merlettaia della Scuola dell’Associazione assieme a Teresa Andrzejewski e Elena Bartolini
e frequenta il quarto anno, del corso intensivo condotto, tra gli altri, dalla Franzin che è docente di varie materie. A Gorizia la Franzin insegna infatti “Disegno e Storia dell’arte” ma in altri corsi anche fuori Gorizia, insegna anche “Merletto”.
“È una insegnante giovane, dolcissima, sempre pronta a rispondere alla chiamata di chiunque abbia bisogno di lei – queste le parole di Carla Zanchi dedicate alla Franzin – Bravissima nel merletto, che lavora con tanta passione e se pur giovane, con tanta competenza. E poi pronta a sperimentare nuovi filati, e piena di idee. In una parola fantastica”. Alla Franzin sono stati consegnati anche il Diploma e i premi tra cui la tarsia, raffigurante la celebre Battaglia di Anghiari del Maestro Santi Del Sere professionista delle arti del legno e del restauro del mobile antico, uno dei maggiori esperti del settore che svolte varie attività di insegnamento ed è anima di una delle botteghe più vivaci e qualificate dell’Alta Valle del Tevere al numero 8 di Via Nova ad Anghiari. A Gorizia si è dunque parlato del merletto della Franzin ma anche di quelli di Anna Zanchi di Anghiari (Ar), di Roberta Boncompagni di San Giustino (Pg) e di Tiziana Rossi Colaneri di Roma. Anna Zanchi e Roberta Boncompagni si sono classificate rispettivamente seconda e terza e la Colaneri ha ricevuta la menzione speciale allo stesso Concorso di Anghiari.
Anghiari sembra aver trovato altre importanti ambasciatrici delle sue grandi potenzialità artigianali ed artistiche che ora, seguendo il filo ininterrotto del merletto a tombolo, tornano ad essere straordinariamente attuali e spendibili in manifestazioni di settore di caratura internazionale.

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“I venerdì dell’Astra”: è la volta dello spettacolo “Cuccumegge” della compagnia “La nave dei Folli”

Venerdì 15 novembre, a partire dalle 21.15, secondo appuntamento con la rassegna teatrale “I venerdì dell’Astra” al Cinema Teatro Astra di San Giustino. Sarà la volta di “Cuccumegge”, spettacolo teatrale in due atti in vernacolo aretino di Roberto Arrigucci interpretato dalla compagnia “La nave dei Folli”. Ridere fa bene. E così la rassegna, organizzata dal Cinema ASTRA con la preziosa collaborazione di Giorgio Pasquale, attore e scrittore di teatro, prosegue con un appuntamento davvero imperdibile. Ingresso 5 euro,
Per maggiori informazioni scrivere a info@astrazioni.net, chiamare lo 075856625 o 3493191176, oppure visitare il sito http://www.astrazioni.net/, pagina facebook Astra.
Nella famiglia dei tre fratelli Rossi si presenta una psichiatra delle ASL chiamata per certificare l’incapacità di uno dei fratelli. Ben presto la dottoressa si rende conto che nessuno dei fratelli è normale e dietro la richiesta d’incapacità ci sono motivi d’interesse. Se poi, sul terreno dove è posta la fatiscente casa di campagna dovrebbe sorgere un Multisala, allora l’avidità si scatena insieme ai colpi di scena.

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Il Leo club «entra» a scuola e regala all’istituto di Monte Santa Maria Tiberina un kit per lo sport.

Nella mattina di venerdì 8 novembre si è tenuta la cerimonia di consegna del «kit Leo», nell’ambito del tema operativo nazionale «School4U» progetto al quale il Leo Club di Città di Castello ha aderito nell’annata leonistica 2018/2019.

L’evento si è tenuto negli spazi della scuola dell’infanzia e primaria «Borgo Antico» del comune di Monte Santa Maria Tiberina alla presenza del dirigente scolastico, professor Massimo Belardinelli e delle insegnanti.

La donazione, del valore di 900 euro, comprende dei tappeti per attività fisica, dei palloni e una rete da pallavolo con i relativi supporti. Inoltre è stato donato anche il «Guidoncino» con lo stemma del club a ricordo della giornata.

Il presidente del Leo club Benedetto Paolucci durante l’incontro ha sottolineato «La forte importanza di questa iniziativa, tesa a valorizzare l’ente scolastico e la crescita dei ragazzi attraverso una migliore qualità dell’istruzione». Presenti all’incontro anche il Past President Marco Grosso che ha aderito al progetto negli anni precedenti e il Presidente del Lions club Città di Castello Host Roberto Masi che ha voluto come sempre essere a fianco del club di giovani appoggiandoli nell’importante iniziativa portata avanti.

In allegato tre foto

Foto 1: da sinistra a destra il Dirigente scolastico Massimo Belardinelli e il Presidente del Leo club Benedetto Paolucci.

Foto 2: le attrezzature donate.

Foto 3: da sinistra a destra il Dirigente scolastico Massimo Belardinelli, il Presidente del Leo club Benedetto Paolucci, il Presidente del Lions club Città di Castello Host Roberto Masi, il Past President del Leo club Marco Grosso e un membro del Leo club Mattia Ferri.

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Cittá di Castello il caso Emilia-Romagna come esperienza di studio sull’attuazione delle unioni di comuni

Oggi abbiamo avviato un percorso di riflessione su scala locale con l’obiettivo di mettere insieme un architrave istituzionale e organizzativo della macchina pubblica che consenta di offrire ai cittadini le migliori risposte possibili attraverso un’azione di governo condivisa da parte dei comuni del comprensorio”. E’ il bilancio che l’assessore Luca Secondi stila del convegno pubblico sul tema “Unione di Comuni: prospettive ed opportunità”, che si è tenuto stamattina nella sala del consiglio comunale di Città di Castello con la partecipazione, tra gli altri, di assessori e consiglieri comunali tifernati, del sindaco di San Giustino Paolo Fratini e del primo cittadino di Citerna Enea Paladino. Attraverso i contributi del segretario generale del Comune di Città di Castello Bruno Decenti e di Luca Conti, dirigente del Servizio Politiche Regionali e Rapporti con i Livelli di Governo della Regione Umbria, è stato fatto il punto sulla situazione attuale e sulle prospettive delle Unioni dei Comuni nel territorio regionale, portando a confronto la realtà dell’Emilia Romagna, dove questa esperienza istituzionale ha avuto uno sviluppo importante e indicativo. A inquadrare la realtà pilota di questa regione sono stati Elettra Malossi, dirigente del Servizio Riordino Sviluppo Istituzionale e Territoriale Partecipazione della Regione Emilia Romagna, Alberto Scheda, dirigente di Studi e Ricerca su Finanza Locale e spesa nella Pubblica Amministrazione del Gabinetto del Presidente della Giunta della Regione Emilia Romagna, e Nara Berti, dirigente Affari Generali e Gestione del Territorio dell’Unione Reno Galliera, che ha descritto il caso dell’Unione di Comuni costituita da otto amministrazioni della provincia di Bologna. “L’esempio delle Unioni di Comuni dell’Emilia Romagna, dove questa forma di collaborazione istituzionale ha portato risultati positivi, è stato molto interessante nell’ottica di focalizzare criticità e opportunità che possano guidare in Alta Valle del Tevere un percorso di valutazione tra le amministrazioni locali che – puntualizza Secondi – consideri la reciproca utilità di agire insieme, in maniera condivisa, per il perseguimento di obiettivi comuni nell’interesse della collettività”.

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Lavori fermi all’ex mercato ortofrutticolo, il PD aretino chiede risposte a Sindaco e Assessore

Lavori fermi, detriti lasciati in giro, poco più di un mese alla scadenza concessa dalla Regione. Resta spiaggiato là, immobile, l’ex mercato ortofrutticolo di Arezzo. Per questa ragione il consigliere Pd Alessandro Caneschi ha presentato un’interrogazione al sindaco e all’assessore ai Lavori pubblici del Comune, alla quale non è stata data ancora risposta.
Ad Alessandro Ghinelli e Gianfrancesco Gamurrini l’esponente Pd chiede il motivo per cui, dopo la partenza a marzo, i lavori si siano fermati ed ormai non diano segnali di ripresa da tempo. Nell’atto presentato al Comune lo scorso 29 ottobre, Caneschi chiede inoltre quali siano gli intendimenti dell’amministrazione comunale per la struttura oggetto di intervento. «Non è la prima volta che vengono depositate interrogazioni su questo tema – ricorda Caneschi – sono anni che il futuro dell’ex mercato ortofrutticolo appare incerto, da quello che sappiamo dovrebbe nascere un polo denominato ‘Orto creativo’, si sa inoltre che il miglior progetto dopo la gara del 2017 sia quello presentato dai Negrita che prevede la realizzazione di un polo di attività creative e professionali connesse al mondo della cultura, delle arti e dell’intrattenimento, ovvero una filiera produttiva dell’industria musicale e dell’arte performativa, dall’ideazione alla distribuzione, nel segno dell’innovazione tecnologica e della ricerca, tuttavia – spiega l’esponente Pd – non risultano ancora atti ufficiali su questa procedura, se non dichiarazioni contrastanti da parte del Sindaco sul progetto aggiudicatario».
Si tratta della sesta interrogazione nel giro degli ultimi 2 anni, legata al futuro del complesso immobiliare. I lavori – secondo la scadenza della Regione Toscana – si dovranno concludere entro il 2019 «Chiediamo – conclude Caneschi – quali siano le azioni che il Comune di Arezzo intende intraprendere e quale sia lo scenario ipotizzato dal Sindaco».
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“San Martino a Pistrino. tra arte e sapori”: domenica 17 novembre una visita ai tesori artistici ed enogastronomici nascosti della Valtiberina

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Un pomeriggio alla scoperta dei tesori nascosti di un angolo inedito della Valtiberina. Il Gruppo FAI – Fondo Ambiente Italiano di Città di Castello organizza domenica 17 novembre, dalle 14.30 alle 18, l’iniziativa “San Martino a Pistrino. Tra arte e sapori”.

Il programma della giornata a Pistrino di Citerna prevede, dalle 14.30 alle 16.30, visite guidate all’antica chiesa di Santa Maria Assunta, che svelerà al pubblico un ciclo di affreschi poco noto risalente al XVI secolo, al Museo Bruno Bartoccini, contenente un importante nucleo di opere donate dallo scultore al suo paese natale, e al museo diffuso dell’artista in piazza e nella chiesa del Sacro Cuore. Le visite guidate saranno condotte con la consueta passione dai volontari del Gruppo FAI Città di Castello e dalla dottoressa Valentina Seri.

Una volta effettuata la visita nel centro di Pistrino, fino alle 18, in vocabolo Consuma (a circa 2 chilometri), proseguiranno le visite a un’antica casa colonica del XVIII secolo dove continua ancora la tradizionale produzione del vinosanto affumicato dell’Alta Valle del Tevere, con degustazione finale del pregiato prodotto.

La partecipazione prevede un contributo libero, il ricavato andrà a sostegno delle attività del Gruppo FAI di Città di Castello​. L’evento si svolge con il patrocinio del Comune di Citerna e con la collaborazione di: Diocesi di Città di Castello e Pro loco di Pistrino. Si ringraziano per il supporto: Eugenio Bistarelli, don Olimpio Cangi, Valentina Seri.

Per info e prenotazioni: mail cittadicastello@gruppofai.fondoambiente.it, telefono 339 5683054, pagina Facebook “Gruppo FAI Città di Castello”.

 

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Affezioni urogenitali, prevenzione nelle scuole con i medici della Usl Umbria 1

Un incontro con circa 600 ragazzi delle classi IV e V delle scuole superiori di Città di Castello (liceo Plinio il Giovane, istituto Patrizi-Baldelli-Cavallotti e polo tecnico Franchetti-Salviani) e 4 sedute settimanali, per permettere ai ragazzi di conoscere meglio le affezioni urogenitali e per guidarli nella prevenzione. Sono questi gli obiettivi e il programma del progetto promosso e realizzato dalla Usl Umbria 1 insieme all’associazione Altotevere contro il cancro (AACC), che martedì 12 novembre, nella sala direzione dell’ospedale di Città di Castello, sono stati presentati alla stampa dal direttore sanitario della Usl Umbria 1 Silvio Pasqui, Italo Cesarotti, presidente AACC, Alessandro Posti, responsabile Urologia della Usl Umbria 1 e Nadia Marconi Bigi, responsabile del mese della prevenzione dell’AACC.
“E’ un progetto di grande valore in termini di prevenzione – sottolinea il direttore sanitario della Usl Umbria 1 Silvio Pasqui – portato avanti con le associazioni del territorio, con le quali la sanità pubblica collabora attivamente per la promozione della salute. In questo caso va inoltre sottolineato che al termine del ‘percorso pediatrico’ i ragazzi non sono più sottoposti a controlli periodici e solo in rarissimi casi, in prima battuta, si rivolgono ad urologi o al medico di base per questo tipo di problematiche. Il 70% di loro tenta un’autodiagnosi con l’aiuto del web”.  E’ noto che l’eccesso di cattiva informazione e l’inondazione mediatica di falsi modelli alimentano ansietà ed insicurezza che finiscono per divenire tratti distintivi di questa fascia di età.  Per questo è necessario che il medico, con la propria professionalità e le proprie competenze, sia messo nelle condizioni di dare il giusto peso alla gravità di alcune situazioni cliniche e rassicurare di fronte all’inconsistenza di altre.
“Abbiamo accolto con entusiasmo – spiega il dottor Alessandro Posti, direttore dell’unità operativa complessa di Urologia della Usl Umbria 1 –   l’invito a partecipare all’iniziativa che l’AACC ha promosso nel mese della prevenzione in collaborazione con i dirigenti scolastici di tutti gli istituti coinvolti. L’incontro formativo in programma per giovedì 14 novembre e le sedute ambulatoriali che si articoleranno nei giovedì delle quattro settimane successive saranno per noi una preziosa occasione di parlare ad una platea di ragazzi di età compresa fra i 18 ed i 20 anni. Affronteremo il tema delle   affezioni urogenitali, dando ampio spazio al tumore del testicolo e alle malattie sessualmente trasmesse e cercheremo di farlo in maniera distesa, con un linguaggio che sia capace di catturare l’attenzione dei ragazzi, ma soprattutto senza allarmismi, sempre con l’intento di una prevenzione efficace, ma con lo scopo prioritario di creare una cultura, di colmare un vuoto di conoscenza e di corretta informazione”.
“All’incontro di giovedì 14 novembre presso la discoteca Formula 1 – afferma il presidente della AACC Italo Cesarotti – parteciperanno circa 600 ragazzi delle scuole superiori della città. Un’occasione unica per diffondere i valori della prevenzione tra i giovanissimi e per questo ringraziamo la Usl Umbria 1 per la collaborazione”.
“Abbiamo deciso di parlare ai giovani – conclude Nadia Marconi Bigi, responsabile del mese della prevenzione della AACC – con un linguaggio da giovani ma soprattutto abbiamo cercato di far comprendere che la conoscenza del problema è fondamentale per prevenire le malattie”.

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“Urge manutenzione per Villa Montesca”: Lignani (FD’I) interroga la Giunta

Nella seduta del consiglio comunale di Città di Castello, venerdì 8 novembre 2019, il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani ha presentato un’interrogazione su Villa Montesca: risale all’estate scorsa ma è ancora attuale” ha detto. “Villa Montesca e la Villa di Rovigliano rappresentano un patrimonio immobiliare e storico importante. Sappiamo quali sono le problematiche di gestione da parte della Regione. La Villa è usufruita dal Centro studi Hallgarten-Franchetti. C’è una criticità nella manutenzione, soprattutto a carico dell’impiantistica. Chiedo se è allo studio un rapido ripristino delle funzionalità, ad esempio della caldaia, e come attuarlo, che è la cosa più difficile. C’è la necessità di un protocollo d’intesa sulla manutenzione ordinaria e chiedo al presidente della Commissione Affari Istituzionali di fare una seduta informativa sulla Fondazione Villa Montesca con i vertici per sapere qualcosa di più sulla governante”. Michele Bettarelli, assessore alla Cultura, ha accolto subito la proposta di una seduta di commissione dedicata: “Il comune ha predisposto un protocollo d’intesa che è stato condiviso con la Fondazione Hallgarten-Franchetti e inviato in Regione per una nuova gestione della Villa e del complesso Montesca. Questo perché il proprietario del bene è la Regione e deve relazionarsi con il gestore che è la Fondazione. Siamo fermi da qualche mese anche per la situazione interna dell’Ente che ancora non ha fornito risposta per l’ordinarietà del regime in cui ha lavorato. Il protocollo è il risultato di un lungo lavoro e fa seguito ad una legge regionale, che prevede l’assegnazione a titolo gratuito di Villa e Villino per nove anni. Sarebbe una buona soluzione con chiari rapporti di collaborazione. Il comune continua ad affrontare alcune spese, c’è necessità di importanti interventi di manutenzione, quasi strutturale, per la caldaia, gli infissi i pavimenti ad esempio e questi interventi non possono che essere realizzati dal proprietario del bene. C’è la volontà del comune di continuare a investire su un’eccellenza europea, inserita in progetti di largo respiro. E’ necessario pero stabilire progetti e impegni economici chiari. Nel bilancio pluriennale della Regione c’è una quota importante, circa un milione, per un milione. Le condizioni ci sono: risorse regionali e impegno di comune e Fondazione per partire con interventi”. “Una buona informativa” ha detto Lignani Marchesani: “La Regione deve interloquire con i referenti del territorio soprattutto per il valore del patrimonio Franchetti”.
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Sansepolcro, sabato 16 novembre giornata di studio sul tema “Relazioni educative e processi di apprendimento”

Sabato 16 novembre, nella Sala del Consiliare del Comune di Sansepolcro, è in programma la giornata di studio sul tema “Relazioni educative e processi di apprendimento”. L’evento, organizzato dal Comune di Sansepolcro con il patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Arezzo, è aperto a tutti ed è rivolto in particolare a dirigenti scolastici, insegnanti educatori, operatori delle scuole e dei nidi, dei servizi sociali, mondo del volontariato e tutti coloro che lavorano o sono interessati ai temi dell’educazione e dell’istruzione.

L’incontro si propone di approfondire il tema della connessione tra relazioni educative e processi di apprendimento, per condividere le esperienze, i vissuti e le emozioni di operatori e operatrici all’interno di una riflessione più ampia sul percorso educativo e scolastico che coinvolge bambini e bambine nella prima e nella seconda infanzia, nell’arco temporale da 0 a 6 anni.

L’iniziativa intende rivolgere l’attenzione ai processi di crescita e apprendimento, sottolineando come l’acquisizione di competenze e conoscenze, da quelle di base a quelle più complesse, avvenga all’interno delle varie relazioni interpersonali significative. Negli ultimi anni si è sempre più consapevoli dell’importanza della componente emotiva nel processo di apprendimento, come si evidenzia in molti studi che sottolineano la centralità della relazione madre-bambino nello sviluppo delle conoscenze.

La giornata di studio si propone anche di presentare un’esperienza di formazione, sostenuta dalla Regione Toscana e realizzata dal Comune di Sansepolcro nell’a.e.s.2018/19, che ha coinvolto educatrici di nido e insegnanti di scuola dell’infanzia, mosse dalla consapevolezza che l’ingresso al nido così come a scuola rappresenta per i bambini una transizione importante. L’obiettivo è quello di raccontare come questo progetto ha reso possibile la conoscenza e l’applicazione del metodo osservativo in più contesti educativi.

I lavori prenderanno il via dalle 9:30 con la registrazione dei partecipanti e il consueto saluto delle Autorità. La mattinata proseguirà con una serie di relazioni curate dalle responsabili dei nidi comunali della Vallata e da professionisti del settore. Tra questi vi sarà anche Anna Molli, presidente del Centro Studi Martha Harris, che al pomeriggio supervisionerà il laboratorio nel quale educatrici e insegnanti presenteranno alcune situazioni di lavoro. Per presenziare al laboratorio del pomeriggio sarà necessario iscriversi al mattino al momento della registrazione.

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Solennità dei Santi Florido ed Amanzio, il messaggio del Vescovo Cancian alla comunità

La comunità diocesana sta per celebrare la solennità dei santi patroni Florido, vescovo, ed Amanzio Sacerdote.

Oggi martedì 12 novembre in Cattedrale alle 18 saranno celebrati i primi vespri solenni cui seguirà la Santa Messa alle ore 18.30. Dopo cena, alle ore 21 la veglia dei giovani organizzata dalla Pastorale Giovanile.

Mercoledì 13 novembre , il giorno della festa, le messe saranno celebrate nel Duomo inferiore dalle 8 alle 12. Alle ore 18 il pontificale presieduto da mons. Domenico Cancian.

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Messaggio – invito del vescovo mons. Domenico Cancian

Florido e Amanzio sono riconosciuti come i Padri fondatori della Città e della Chiesa, distrutte da Totila. Vissero in un periodo storico di grande cambiamento: la decadenza alla fine dell’impero romano, le invasioni dei nuovi popoli, la distruzione e soprattutto la ricostruzione che segna l’inizio di una nuova epoca sociale, culturale, ecclesiale. Loro, i nostri Patroni, ne sono stati protagonisti e come tali hanno qualcosa di interessante da suggerire anche a noi che stiamo vivendo un grande “cambiamento d’epoca”.

Proprio in quel periodo così turbolento (VI secolo) si incontrarono con grandi santi: con sant’Ercolano vescovo di Perugia del cui martirio furono testimoni, con a san Fortunato vescovo di Todi e perfino col papa san Gregorio Magno che li cita nei suoi Dialoghi. Ricordiamo infine che i nostri santi erano nel pieno della loro giovinezza quando moriva san Benedetto, di cui avranno sentito la fama.

La festa dei patroni quest’anno capita in un momento delicato e complesso, a livello ecclesiale, sociale e politico. È in atto un grande cambiamento nella nostra regione, nel nostro Paese ed anche  nel mondo. Un cambiamento che con ogni probabilità continuerà in maniera sempre più vertiginosa e imprevedibile. Sono in atto processi accelerati di trasformazioni che dovremmo saper governare con sapiente responsabilità per volgerli verso una migliore umanizzazione, a partire dall’ecologia e dall’ambiente.

Dinanzi a questa situazione quello che hanno fatto i nostri Patroni potrebbe rappresentare un suggerimento tutt’altro che devozionale e datato. Vedendo con i loro occhi le rovine della città, i nostri santi non si sono limitati al lamento, alla rassegnazione e nemmeno hanno pensato a loro stessi, a ricostruire la propria abitazione. Loro si sono rimboccati le maniche e hanno chiamato a raccolta la gente, realizzando tutti insieme una ricostruzione che ha fatto rifiorire la comunità civile e quella cristiana. Una reazione forte e positiva, un sussulto corale di intelligente coraggio che ha portato ad un cambiamento storico e culturale altamente positivo.

Richiamo infine quello che il cardinal Bassetti ha ricordato l’altro ieri: “È l’ora di una nuova presenza in politica dei cristiani laici che perseguano il maggior bene possibile in dialogo con tutti, mettendo al centro il bene della persona, specie quella più fragile ed emarginata, della pace, della famiglia, dei giovani, dei poveri e dell’ambiente”. La fede non può non affrontare queste sfide decisive.

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Buco di bilancio: approvato il piano di risanamento sul deficit rilevato dalla Corte dei Conti nel comune di Anghiari.

L’amministrazione comunale di Anghiari, durante il Consiglio Comunale di venerdì scorso, ha approvato a maggioranza il piano di risanamento dei conti dopo che la Corte dei Conti aveva evidenziato un “saldo negativo della parte disponibile, al termine dell’esercizio 2015-2016, pari rispettivamente a 68.546,90 euro e 100.943,66 euro”. Contrari i voti del Movimento 5 Stelle e della lista Pd “Insieme per Anghiari”. Con un atto di responsabilità quindi l’amministrazione coprirà il disavanzo ereditato dalle passate consiliature entro il 2021. Il sindaco Alessandro Polcri, alla luce del comunicato diffuso dal Movimento 5 Stelle sul Consiglio Comunale di venerdì, ha voluto precisare: “Abbiamo ereditato una situazione davvero preoccupante rischiando il default e di conseguenza il taglio di tutti i servizi essenziali, dai trasporti alle mense scolastiche. E’ servito un duro lavoro di squadra per progettare un piano di risanamento che ci ha visti costretti a ridurre ogni tipo di spesa senza però tagliare i servizi. L’aver messo a rischio la solidità di un comune importante come Anghiari lo trovo davvero un atto grave ed irresponsabile nei confronti dei cittadini”. Polcri ha quindi evidenziato il reale rischio di dissesto finanziario, scongiurato da un atto di responsabilità e coraggio dell’amministrazione attuale, che si è assunta l’impegno di coprire il deficit in tre rate annuali. “I primi anni di amministrazione non sono stati facili – ha spiegato il capo gruppo di maggioranza Alessandro Neri – ci siamo trovati un disavanzo che ha limitato di fatto la possibilità di investire in risorse umane, tuttavia grazie al piano di risanamento approvato venerdì, chiuderemo la procedura di deficit entro il mandato. Ci ha colpito l’atteggiamento delle minoranze che hanno votato contro il documento della Corte dei Conti che accerta il disavanzo creato dalle precedenti amministrazioni, davvero un atteggiamento ambiguo. Sarebbe stato opportuno assumersi la responsabilità degli errori gravi commessi in passato, collaborando al risanamento dei conti, nel bene del nostro comune”.

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