L’Assemblea dei Soci della FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CITTA’ DI CASTELLO, svoltasi domenica 20 ottobre u.s., ha nominato sette nuovi soci della Fondazione nelle persone di Boldrini Fabrizio, Cangi Giovanni, Caselli Mara, Ceccarelli Giorgio, Cecchetti Catia, Foiani Fabrizio e Taddeo Alberto.I Soci già scaduti Cesarotti Italo, Falcini Nicola, Lelli Fabio e Merendelli Luigi sono stati nominati per un altro mandato decennale.La stessa Assemblea ha inoltre designato i Soci Caldei Silla, Curina Lorenzo, Gherardi Alessandro e Smacchia Mauro per la conferma quali membri dell’Organo di Indirizzo.
RAPPRESENTARE SCRITTURA E MUSICA: Forme dell’esporre nei musei letterari e di musicisti. Sabato 9 novembre 2019 al Piccolo museo del diario
Il Piccolo museo del diario di Pieve Santo Stefano ospita sabato 9 novembre 2019 dalle 10 alle 17 una giornata di studio organizzata con ICOM Italia /Commissione dei musei letterari e di musicisti e Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.
Il tema scelto per questo terzo incontro annuale della commissione ICOM è “Rappresentare scrittura e musica. Forme dell’esporre nei musei letterari e di musicisti”. I musei di cui si occupa la commissione sono infatti accomunati da uno stesso problema di fondo: come rappresentare, cioè catturare al di là degli spazi e degli oggetti (libri, spartiti, arredi, documenti personali) e allestire, con l’obiettivo di una comunicazione realmente efficace, l’invisibile rappresentato dalla scrittura e dalla musica, ma anche dall’assenza dell’autore.
Si tratta di un tema complesso anche perché i musei di scrittori e musicisti sono a volte molto diversi tra loro per dimensione, presenza o meno di oggetti e opere, tipo di gestione e anche possibilità di intervento, sia per la specificità dei luoghi che per le disponibilità economiche.
Nel corso della giornata che si terrà nella sala del teatro di Pieve Santo Stefano, responsabili di musei, allestitori, artisti, studiosi, archivisti, esperti di comunicazione si confronteranno quindi sulle forme dell’esporre, da quelle storiche e consolidate a quelle più innovative e originali, con uno sguardo alla situazione italiana ed europea. Interverranno tra gli altri (cfr. programma della giornata allegato).
Per i partecipanti al convegno la visita al Piccolo museo del diario sarà gratuita.
“Coltiviamo l’integrazione”: study visit dell’Università del Maryland a Montemorcino
Nei giorni scorsi una delegazione di professori dell’Università del Maryland (USA) ha compiuto una study visit anche presso Montemorcino (Perugia) dove Tamat sta portando avanti “ColtiviAmo l’integrazione”, progetto (PROG-1979), finanziato a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno 2014-2020 – Obiettivo Specifico: 2.Integrazione / Migrazione legale – Obiettivo nazionale: ON 3 – Capacity Building lett. m) – Scambio di Buone Pratiche – Inclusione sociale ed economica SM, che vede proprio Tamat Ong come capofila e che coinvolge le città di Perugia, Milano e Ragusa, in collaborazione con la Fondazione ISMU di Milano, l’Associazione I Tetti Colorati e la Robert F. Kennedy Human Rights Italia. Montemorcino Montemorcino La delegazione di professori dell’Università del Maryland ha potuto visitare direttamente ed insieme a rappresentanti della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia e dell’UmbraInstitute lo stato di avanzamento del progetto, buone pratiche di agricoltura urbana che hanno la finalità di integrare, attraverso il lavoro, lezioni di italiano e momenti di riflessione, ragazzi e ragazze provenienti da paesi terzi. Nel confronto è emerso anche che, grazie a questo progetto di agricoltura urbana, si stanno costruendo reti territoriali che supportano il progetto e ne aumentano l’impatto rispetto alle comunità locali, un vero e proprio modello di cooperazione a tutte le latitudini.
Umbertide: il dopo elezioni in Umbria: Corbucci (PD) “ripartire dai territori”
Dopo la recente tornata elettorale Umbra che ha visto Donatella Tesei conquistare la maggioranza degli elettori umbri, per il centro sinistra è tempo di tirare le somme. “Al di là di quello che si vuol fare credere in Umbria il Partito Democratico è da tempo in piena crisi identitaria”. Inizia così il commento del consigliere comunale umbertidese Filippo Corbucci, che attacca: “Ora non ci sono più scuse per mettere i territori all’angolo e non sono più ammissibili gli interessi di pochi o gli interessi di un gruppetto di persone”. “Il nostro partito non è stato all’altezza della sfida che si è trovato davanti, diciamocelo .. una sconfitta che non può essere ricondotta solo allo scandalo Sanitopoli o all’onda leghista. Abbiamo bisogno di idee, progetti ed iniziative e di tutta quella instancabile e generosa “manovalanza” che non guarda l’orologio e non cede alla stanchezza, perché la politica è fatta anche di questo e non solo di passerelle e dimostrazioni di potere”. E poi si conclude nella nota: “Occorre ora un congresso regionale serio, fatto nei giusti tempi, che porti un dibattito vero fra i territori e che coinvolga tutti i livelli del nostro partito.” “Su Umbertide – rilancia Corbucci – si assiste all’incapacità amministrativa del Sindaco Carizia e dei suoi assessori, che ormai sembra vivano il loro ruolo come un passatempo. La nostra città non si merita l’inerzia che sta esprimendo questa Amministrazione comunale. Continueremo la nostra battaglia d’opposizione quotidiana, ma cercheremo anche di costruire un’alternativa e una visione di città e comprensorio diversa rispetto a quella proposta da certi improvvisati.”
“Operazione carta pesta” Guardia di Finanza scopre onlus che rilasciava lauree non riconosciute da Ministero
Le Fiamme Gialle di Arezzo, al termine di accurate indagini, hanno scoperto una onlus che rilasciava titoli di “laurea triennale”, pur essendo sprovvista di un riconoscimento ministeriale nonché dell’accreditamento regionale come ente formativo.
Il servizio trae origine dagli accertamenti condotti nei confronti di un soggetto aretino – già denunciato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Arezzo agli inizi del corrente anno, per il reato di “abusivo esercizio della professione medica”, nello specifico di “naturopata” – trovato in possesso di titoli di laurea privi di riconoscimento legale.
Sul punto, si ricorda, infatti, che il rilascio dei titoli di laurea legalmente riconosciuti è una funzione che lo Stato Italiano riserva alle sole Università individuate dal M.I.U.R. (Ministero della Istruzione Università e Ricerca) e non compete agli enti no profit.
Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di appurare che la onlus, di fatto, ha usurpato tale funzione, pubblicizzando, anche a mezzo internet e su vari documenti divulgativi, il rilascio del falso titolo accademico, con tanto di consegna finale di pergamene, sulle quali erano apposti lo stemma della Repubblica italiana ed una marca da bollo.
Nel corso del servizio, svolto dai Finanzieri con perquisizioni, accertamenti bancari e l’audizione di numerosi soggetti, alcuni studenti, dopo aver preso atto della reale natura dell’”università” e dell’assenza del valore giuridico del titolo di laurea loro rilasciato, da cui il nome dell’operazione “Cartapesta”, hanno presentato formale querela per truffa.
In aggiunta, la successiva verifica fiscale svolta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria nei confronti dell’ente ha portato a rilevare oltre 300.000 euro di ricavi sottratti al Fisco.
Il servizio rientra tra le attività poste in essere dalla Guardia di Finanza, quale polizia economico-finanziaria, a contrasto delle forme di illegalità e di evasione fiscale, che danneggiano i cittadini e minano la fede pubblica.
Casa della Salute: per i grillini, un flop annunciato
“Una struttura con evidenti criticità, un servizio ai cittadini che di servizio ha molto poco, un’altra occasione persa per Sansepolcro: questa è ad oggi la Casa della Salute.
Molti di voi si ricorderanno con quanta determinazione il nostro gruppo si era opposto alla scelta operata dall’amministrazione Cornioli e dalla ASL di costituire la Casa della Salute presso i locali del Centro Commerciale Valtiberino. La nostra contrarietà era determinata da più motivazioni: prima di tutto, la scelta di un luogo privato (ricordiamo che, tra tutte le Case della Salute costituite nella provincia di Arezzo, la nostra è la sola ad avere questa caratteristica). Un luogo privato che non era nemmeno idoneo ad ospitare una realtà di questo tipo, mentre invece altri luoghi pubblici (l’ospedale e la Asl in Via Santi di Tito), con alcuni interventi nemmeno troppo impegnativi, avrebbero potuto essere decisamente più adatti. Non meno importante, la motivazione economica: il luogo privato comporta sicuramente più spese alla Asl, spese che poi ricadono su tutta la collettività.
Ricordiamo che avevamo anche organizzato un sopralluogo con la parlamentare Chiara Gagnarli e il consigliere regionale Andrea Quartini ai locali della Asl e del Centro Commerciale, proprio per dimostrare quanto la scelta che si stava per fare fosse sbagliata. Ebbene, tutte le nostre richieste di ripensare questa scelta erano state totalmente ignorate da parte del sindaco Cornioli, che ha sempre difeso a gran voce questa decisione. Ora, a distanza di più di un anno da quando la Casa della salute al Centro Commerciale è diventata pienamente operativa, possiamo dire a gran voce che, purtroppo, ci avevamo visto giusto fin dall’inizio.
Sono infatti evidenti tutte le mancanze che sta rivelando questa struttura: a partire dagli ambienti, che si sono rivelati inadatti a questo scopo. Basti pensare alla sala d’aspetto, troppo piccola per le tante persone che ci sono ad ogni orario della giornata: in essa, la privacy del paziente va a farsi benedire. O ancora, le attese che molto spesso ci sono. Ed è notizia recenti che alcuni nuovi dottori arrivati a Sansepolcro hanno impiantato il loro ambulatorio fuori dalla Casa della Salute. Non vogliamo soffermarci sulle motivazioni che hanno spinto questi medici a compiere tale scelta: vogliamo solo sottolineare che, probabilmente, questa Casa della Salute attuale non deve essere così attrattiva come è stata presentata all’inizio.
Ricordiamo anche, al momento della sua costituzione, l’allora direttore generale della ASL Enrico Desideri aveva affermato che quella del Centro Commerciale era una soluzione provvisoria, mettendolo anche per scritto in un documento che era stato firmato da tutti i soggetti coinvolti. Possiamo decisamente affermare che questa soluzione è fallita, e possiamo quindi valutare tutte le altre possibilità che ci sono: ovvero, spostare la Casa della Salute o in Via Santi di Tito o all’Ospedale, come noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio.
A breve presenteremo anche delle nostre proposte argomentate e supportate da dati su questo: e a questo punto pretendiamo che il sindaco Cornioli le ascolti e le valuti, e non continui ad incaponirsi su una strada che sta rivelando tutte queste criticità. A nostro avviso, la sola motivazione che in questo momento deve guidare le scelte dell’Amministrazione deve essere quella di offrire ai cittadini il miglior servizio possibile.”
Pallavolo serie B1/F: il Dopo Perugia Città di Castello, nelle parole di Francesca Borrelli
Anche a bocce ferme, rimane difficile da mandar giù la sconfitta per 2-3 subita dal Volley Città di Castello nel derby di Perugia contro la 3M. Tre punti che in pratica erano a portata di mano quando la situazione era di 21-19 nel quarto set e con il vantaggio di 2 set a 1, ma proprio in quel momento la situazione è stata ribaltata dalle padrone di casa e a Tosti e compagne di punti in tasca ne è rimasto soltanto uno. Perché la squadra ha perso? Giriamo la domanda all’atleta biancorossa attualmente più in forma: la confermata centrale Francesca Borelli. “Bella domanda! – risponde subito – Ci stavamo riprendendo la partita e invece abbiamo perso il quarto set ai vantaggi, poi nel tie-break, anche per il contraccolpo subito, ci siamo lasciate andare. Diciamo che ci è mancata la giusta cattiveria agonistica per chiudere i giochi: non siamo state capaci di tener duro per raccogliere quei pochissimi punti che sarebbero bastati”. Quanto c’è dell’ex Marco Gobbini, oggi sulla panchina perugina, nella vittoria ottenuta dalla 3M? “Se andiamo a vedere i muri vincenti, ma bisognerebbe conteggiare anche le pizzicate a muro sulle quali si costruiscono i contrattacchi, il bilancio è di 16 a 5 per loro ed è noto che su questo fondamentale Marco lavori tanto. Comunque sia, ha preparato bene la partita”. Cosa ha detto di saliente la gara di sabato scorso? Che sarà il leit motiv di questa stagione? “Di sicuro, ogni partita sarà una battaglia: le passeggiate non esistono, come mi sembra che non esistano né squadre materasso, né le cosiddette “ammazza-campionato”. La secca sconfitta di Pesaro a Empoli e il 3-2 di Castelbellino contro Trevi sono gli esempi più lampanti, ma siamo ancora all’inizio e anche le favorite alla promozione debbono probabilmente ingranare la giusta marcia. A quel punto, dimostreranno o meno di avere le credenziali per il salto di categoria, per cui dobbiamo attendere qualche giornata prima di avere riscontri più veritieri”. Sulle eccellenti condizioni di Francesca Borelli non sembrano invece esservi dubbi: lo dice il campo. “Non sono proprio al top, anche se con una palleggiatrice come Giorgia Vingaretti ho stabilito da subito un’ottima intesa e quindi in partita tutto diventa più facile. Per il resto, mi trovo benissimo: ho conservato le mie caratteristiche in attacco, unendo alla potenza dei colpi anche una maggiore agilità nei movimenti”. Sabato prossimo, turno di riposo dovuto al fatto che il girone è composto da un numero dispari di formazioni partecipanti. A tuo giudizio, lo stop arriva in un momento opportuno? “Non lo so. Da una parte, la pausa può spezzare la continuità e magari rischiare di far allentare un tantino la concentrazione. Dall’altra, può rivelarsi il toccasana per il recupero di pedine importanti quali Caterina Errichiello e Silvia Tosti, ancora alle prese con i fastidi alla gamba e alla spalla. Ripartiremo sabato 9 novembre da Empoli e la vittoria di quest’ultima su Pesaro, al di là del risultato che otterrà in questo fine settimana, è già per noi un bell’avvertimento”. Ma che ruolo potrà ricoprire Città di Castello in questo campionato? “Dobbiamo intanto migliorare su fondamentali quali ad esempio il muro ed essere più determinate. Quando poi saremo tutte in condizioni fisiche normali, senza noie di alcun genere, potremo dire la nostra contro qualsiasi avversaria”.
Pallavolo serie B/M: San Giustino soddisfazione per la vittoria su Perugia, ma la testa è già al derby con Città di Castello
Quella di sabato 26 ottobre è stata una gara particolare per Ermgroup San Giustino (PG); con due set di vantaggio su Sir Safety Monini Perugia (PG), dove gli altotiberini sembravano favoriti in campo contro una squadra che ha giocato si una buona pallavolo, ma con alcuni limiti, i nostri boys non sono riusciti a sfruttare certe mancanze degli avversari, vivendo momenti di difficoltà. Sembrava una partita persa, con il recupero dei padroni di casa, arrivati in parità 2 a 2 ma gli atleti di Ermgroup San Giustino (PG) sono stati bravi a ritrovare la giusta concentrazione e determinazione, vincendo l’incontro al tie-break per 3 a 2.Non è stata una gara semplice, perché nel fine settimana e nel corso dell’incontro sono emerse delle problematiche fisiche. I ragazzi provengono da una lunga ed intensa preparazione atletica, nel corso della quale alcune assenze hanno creato sovraccarichi su alcuni giocatori che hanno così giocato numerose amichevoli di precampionato senza un cambio. I boys di Ermgroup San Giustino (PG) lavorano quotidianamente per riportare le condizioni fisiche allo status ottimale, e se così non accadesse dovranno continuare a lottare, come hanno dimostrato fino ad ora, riportando a casa due vittorie su due gare disputate dall’inizio di campionato. Tirate le somme i nostri atleti guardano al prossimo incontro, il secondo derby di stagione, domenica 3 novembre contro Job Italia Città di Castello (PG) alle ore 18:00 presso il palasport di San Giustino (PG).In vista del tanto atteso evento il D.S. Goran Maricha dichiarato quanto segue: “Domenica ci aspetta una partita non molto semplice dal punto di vista emotivo. Un derby, quello contro Job Italia Città di Castello, molto sentito, data anche la vicinanza.Noi crediamo che ci saranno molti tifosi a vedere questa bellissima partita e Job Italia Città di Castello (PG) è sicuramente una squadra con obbiettivi un pò diversi dai nostri, ma che ha dei punti di riferimento importanti. Giocatori di grande esperienza come A. Franceschini, nel ruolo di opposto, e Fuganti che gioca come schiacciatore e ovviamente altri come M. Marino e il secondo palleggiatore Marini. Una quadra in cerca di vittoria, reduce da una sconfitta in casa, che giocherà senza troppi scrupoli, perciò dobbiamo essere molto attenti ma anche incisivi per mettere in difficoltà l’avversario”.
Sansepolcro: PD “sanità sparita dall’agenda della Giunta Cornioli?”
“Ancora una volta dobbiamo richiamare l’attenzione dei cittadini sullo stato del diritto alla salute per gli abitanti della Valtiberina. Dopo tre anni di amministrazione Cornioli il problema è sparito dall’agenda politica. La mancanza di attenzione non è causata dalla risoluzione dei problemi più significativi: al contrario i problemi sono molti e si vanno sempre più aggravando.
Quello che avviene è causato dalla mancanza di idee, in campo sociale e sanitario, del nostro sindaco e della sua maggioranza. Nessuno dei problemi strategici, che sono di fronte a noi, è stato affrontato. Le politiche sociali sollecitate in varie occasioni da più soggetti, organizzazioni sindacali, associazioni, cittadini sono lasciate ad una gestione sempre più burocratica che si occupa soltanto del quotidiano, con l’unico obbiettivo di risparmiare come se non si trattasse di problemi riguardanti le persone. In questo momento invece sarebbe fondamentale investire in una azione politica, che disegni strategie e azioni capaci di affrontare l’emergere dei continui e nuovi problemi. Un esempio vale per tutti: la questione degli ultraottantenni soli e avviati alla non autosufficienza.
Il nostro ospedale si sta sempre più riducendo ad un poliambulatorio con tutte le conseguenze del caso per i nostri cittadini. Un esempio: dopo gli ingenti interventi l’HDU (High Dependency Unit) non è ancora funzionante e chissà quando lo sarà. Dobbiamo porre massima attenzione a che non venga ulteriormente depotenziato il settore chirurgia e vengano mantenute almeno le prestazioni fin qui erogate. Manca un’idea delle priorità da soddisfare, manca anche una presenza politica che punti a un disegno di efficienza dell’intera struttura e una sua chiara collocazione nella rete ospedaliera.
La Valtiberina non può accontentarsi di piccole migliorie di natura alberghiera per il nostro ospedale, bisogna puntare sulla sicurezza strutturale dell’intero plesso reperendo le risorse necessarie per adeguare l’intero stabile.
Dalle notizie che via via emergono appare sempre più chiaro che anche l’ospedale di Arezzo ha imboccato un percorso di depotenziamento nei confronti di Siena e anche di fronte alla carenza di medici viene privilegiato il polo di Siena, con grave danno per Arezzo e dispendio di risorse. Quello che a noi serve è il ruolo futuro, nella cura delle persone, che deve avere il nostro ospedale e la certezza che per questo ruolo ci siano risorse finanziarie e professionali adeguate.”
Sansepolcro: Giunti (F.I) “L’Amministrazione investe solo per i grandi cantieri? e la manutenzione ordinaria?”
Nell’ultimo Consiglio Comunale di Sansepolcro in risposta alla mia interrogazione per sapere a che punto era lo stato dell’arte del progetto di sistemazione dell’incrocio tra la SS Senese Aretina con le vie di Carlo Vigo e La Fiora, il Sindaco in persona, ci ha risposto che l’iter della progettazione è ferma, soprattutto per problematiche economiche, per mancanza di risorse. Non commento, ognuno vedendo come è la situazione attuale nel posto, può tirare le proprie conclusioni. Nelle comunicazioni sempre del passato Consiglio Comunale, il Sindaco ha affermato che è aumentato il traffico di mezzi pesanti nella superstrada rispetto al periodo precedente la chiusura del Puleto e che saranno iniziati quanto prima i lavori di rifacimento della massicciata stradale della E 45 nel tratto Sansepolcro -San Giustino. Sono intervenuto, precisando la positività delle notizie ma chiedendo che il Sindaco si adoperi perché venga realizzato il tappeto di bitume fonoassorbente e che vengano mantenute le piante laterali alla E 45. Tutto ciò contribuisce ad un discreto abbassamento dei decibel prodotti dal passaggio del traffico. Questo per proteggere le zone di Sansepolcro che sono più esposte a questo inquinamento acustico. Si deve pretendere dall’ANAS ed essa non può tirarsi indietro . Siamo nel ventunesimo secolo, non si possono continuare ad usare tecniche di trent’anni fa per fare i lavori. “
Castello Cambia: “tumori in Altotevere, affrontare subito situazione preoccupante. Patologie sopra la media nazionale e regionale, ma il Comune resta immobile”
“Dopo la Commissione, subito un Tavolo permanente per il controllo e per intervenire sui fattori di rischio: pesticidi e fitofarmaci, settori inquinanti, stili di vita” Nessuno sta affrontando seriamente uno dei problemi principali dell’Altotevere: l’incidenza tumorale che da anni è sopra la media nazionale e regionale. La “fotografia statistica” del Registro tumori conferma che il territorio tifernate è sempre “sopra la media per incidenza di nuovi casi e per mortalità”: nei “nuovi casi maschili” Città di Castello, dal 2011 al 2015, è a 838,48 ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media regionale di 752,4; per le donne, il dato è inferiore (561,27) ma pur sempre sopra la media regionale (525,84). Anche i dati sulla mortalità per neoplasie pongono il Comune di Città di Castello al di sopra della media regionale. Per tali motivi abbiamo inviato in data 21 ottobre al Sindaco e alla Giunta del Comune di Città di Castello una richiesta di convocazione di un Tavolo di lavoro interistituzionale permanente sulle problematiche del rapporto tra tutela della salute, stili di vita e inquinamento ambientale, dando seguito anche a quanto emerso nella Commissione Servizi del 5 settembre us, che, su richiesta di Castello Cambia, ha visto la presenza di numerosi esperti ( medici ASL e ISDE, Responsabile ARPA, Agronomi ) che a vario titolo hanno da una parte evidenziato la multifattorialità delle problematiche sanitarie che colpiscono la nostra salute e, dall’altra, la necessità di affrontare congiuntamente tali problemi, rendendosi pienamente disponibili a partecipare alla stesura di un modello di controllo dello stato delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e di prevenzione delle malattie, attraverso la gestione dei vari fattori di rischio. Serve infatti un programma di intervento che unisca varie azioni: un preciso programma di screening per una diagnosi precoce rivolto alla popolazione altotiberina e di un controllo continuo e specifico dello stato delle “matrici ambientali”, quali acqua, aria e terreno per verificarne lo stato in maniera molto più precisa e puntuale di ora. L’inquinamento dell’ambiente ha un ruolo decisivo infatti nello sviluppo di molteplici patologie e i collegamenti sono ormai conclamati da quello che viene definito effetto-cocktail, cioè l’accumulo di varie sostanze nocive nell’organismo umano. Non possiamo più voltarci dall’altra parte quando si comincia a parlare di “fattori di inquinamento ambientale” in Altotevere a causa delle coltivazioni che usano prodotti nocivi: la politica ha il dovere di individuare i “produttori di rischio” e assumersi la responsabilità di non incentivarli, spostando le risorse a favore di chi rispetta ambiente e salute; così come ha il dovere di assumere il “principio di precauzione” come linea guida delle scelte di politica agricola e industriale: occorre una vera discontinuità di azione, che tenga insieme il diritto alla salute con quello a produrre e guadagnare. Di fatto, malgrado gli impegni deliberati dal consiglio comunale, Bacchetta e la sua giunta non hanno mosso un dito, mentre è urgente uno sforzo congiunto capace di connettere i vari livelli di azione in maniera continua e non sporadica, guidato dall’Ente comunale. Solo così possiamo sperare di comprendere problemi così complessi e approntare un concreto piano di risposta. “
I servizi di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” per la Festa di Tutti i Santi a Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina e Montone
Per la Festa di Tutti i Santi di venerdì 1 novembre Sogepu ha concordato con gli assessorati all’Ambiente dei Comuni di Città di Castello, Monte Santa Maria e Montone le seguenti modalità di attuazione dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”.
A Città di Castello nella “zona rossa” (Quartiere Ecologico, Riosecco, Zona “Polizia Stradale”, Graticole e Salaiolo) e nella “zona nord” (Titta, Badiali, Cerbara, Giove, Piosina e Lerchi) il ritiro della carta e del cartone sarà posticipato a venerdì 8 novembre. Nel centro storico la raccolta di vetro, lattine e imballaggi domestici in plastica non subirà modifiche, mentre sarà posticipato a martedì 5 novembre il ritiro del rifiuto umido-organico nella “zona area vasta 2”(Breccione, Lugnano, Petrelle, Bonsciano, San Pietro a Monte e San Leo Bastia).
A Monte Santa Maria Tiberina la raccolta dell’umido-organico saràeffettuata martedì 5 novembre, mentre non subirà variazioni il ritiro della carta e del cartone previsto a Montone.
Per ogni informazione in merito allo svolgimento dei servizi è a disposizione il numero verde di Sogepu: 800.132152.
C’è la 40^ mostra nazionale del tartufo bianco: domani e sabato mercato settimanale a piazzale Ferri
Ultimi due appuntamenti a piazzale Ferri per il mercato settimanale. Domani, giovedì 31 ottobre, e sabato 2 novembre, gli ambulanti allestiranno gli stand nell’area di parcheggio che abbraccia il parco Alexander Langer per la presenza nelle piazze del centro storico delle tensostrutture allestite per la 40^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco, in programma dall’1 al 3 novembre. In occasione dello svolgimento del mercato settimanale dovranno essere rispettate le disposizioni in vigore con l’ordinanza emessa dal comando della Polizia Municipale, che ha istituito il divieto di transito e sosta veicolare dalle ore 6.00 alle ore 14.00 (eccetto i mezzi in urgenza e emergenza) nell’area adibita a parcheggio di piazzale Ferri.
Il saluto del sindaco Luciano Bacchetta all’Ispettore superiore della Polizia Stradale Paolo Ferri: “esempio di senso del dovere e amore per la comunità”
“Paolo Ferri è un esempio dello spirito di servizio con cui la Polizia Stradale, come tutte le altre forze dell’ordine e del soccorso locali, opera nel nostro territorio e va ringraziato per il senso del dovere e l’amore per la comunità con cui ha lavorato ogni giorno, indossando la divisa con dignità e professionalità per assicurare a tutti noi la sicurezza e la protezione di cui una collettività ha bisogno per vivere in modo civile e sereno”. E’ così che il sindaco Luciano Bacchetta ha salutato l’ispettore superiore della Polizia Stradale Paolo Ferri nell’incontro nella residenza municipale di piazza Gabriotti che ha preceduto il collocamento in quiescenza del comandante del distaccamento di Città di Castello, effettivo da venerdì primo novembre. Dopo 40 anni di servizio, di cui 33 trascorsi nel capoluogo tifernate, dove per 13 anni ha comandato gli agenti della caserma di via Piero della Francesca, Ferri sarà sostituito nell’incarico dall’ispettore superiore Riccardo Gatticchi. Nel dirsi “onorato del riconoscimento pubblico del primo cittadino e particolarmente felice dell’incontro”, l’ispettore Ferri ha parlato con grande affetto della propria esperienza alla guida della Polizia Stradale di Città di Castello, sottolineando “i piacevoli ricordi legati ai colleghi di lavoro e ai cittadini incontrati in servizio o conosciuti nella vita privata”, insieme alla particolare predilezione per l’educazione stradale dei giovani nelle scuole, nell’ambito di un impegno quotidiano sempre rigorosamente dedicato alla tutela e all’applicazione della legge e del codice della strada.
Umbertide: Cultura e sviluppo economico al Campus “Leonardo da Vinci”
Mostra tartufo bianco a Citta’ di Castello: una giovanissima Monica Bellucci immagine dell’edizione numero 40
Una giovanissima Monica Bellucci è stata scelta come immagine della storia della Mostra del Tartufo bianco di Città di Castello (PG) nell’edizione del quarantesimo, in programma dal 1 al 3 novembre 2019. La foto, che la ritrae mentre rende omaggio alla trifola di Città di Castello, risale al 1994 ed è stata scattata nel ristorante di uno storico chef del Tartufo, Pierluigi Manfroni, per l’occasione insieme a Carlo Fuscagni, patron della Mostra e allora direttore della prima rete Rai. Naturalmente la popolare attrice, della quale, nonostante l’allure internazionale, sono note le incursioni nella sua terra di origine alla ricerca degli amici di un tempo e dei piatti tipici al tartufo, è stata invitata ufficialmente dall’organizzazione che confida in una sua presenza, a sorpresa, nei giorni della mostra. “Abbiamo scelto una delle numerose foto di repertorio con Monica Bellucci per la copertina perché è una retrospettiva pocket, tascabile, in grado di dare immediatamente un’idea della mostra per il visitatore che non la consoce e allo stesso tempo faccia dire al tifernati Io c’ero. Abbiamo privilegiato le sedi, gli ospiti illustri, tartufai e tartufi, perché Città di Castello diventa terra di tartufi grazie alla Mostra. Intanto un’ importante catena di ristoranti, Assunta Maria, ha scelto il tartufo di Città di Castello per una campagna pubblicitaria sulla stampa nazionale. Per il sindaco Luciano Bacchetta e il presidente dell’Associazione Mostra del Tartufo tale scelta va colta come un segnale della riconoscibilità che il brand tartufo di Città di Castello sta acquisendo nel mercato nazionale e un primo risultato delle iniziative tese collegare la trifola al territorio in cui nasce. La mostra pocket “40 anni di Tartufo” è stata curata da Elio Vagnoni, che per decenni ne è stato organizzatore.
Investe donna sulle strisce pedonali e scappa. La fuga dura poco, preso dopo mezz’ora ad Arezzo
Attraversava la SR71 sule strisce quando viene colpita dallo specchietto di una macchina. La botta le fa perdere l’equilibrio cadendo a terra. L’automobilista non si ferma e prosegue la sua marcia verso la città di Arezzo. È successo sabato scorso, di mattina. Una macchina bianca dopo aver sorpassato una serie di auto, colpiva, come detto, con lo specchietto una donna che attraversava la sr71 sulle strisce. Il conducente, U.M. 43 anni di Cortona, non esitava a scappare in direzione di Arezzo. I testimoni del fatto avvertivano subito la Polizia Municipale di Castiglion Fiorentino. Gli agenti immediatamente allertavano 112, 113 e i colleghi aretini. Dalla visione delle telecamere di sorveglianza la Polizia Municipale riusciva anche a individuare la targa della machina in fuga. Dopo neanche 30 minuti una pattuglia della Polizia locale di Arezzo individuava e bloccava l’auto ricercata. Il conducente, U. M. cortonese di 43 anni, veniva denunciato per omissione di soccorso e ritirata la patente. La signora, 50enne di Castiglion Fiorentino, veniva dimessa dal Pronto Soccorso dell’ospedale della Fratta con una prognosi di 10gg. Per l’esito positivo delle operazioni di ricerca, fondamentale è stata la velocità con cui è stata avvertita la Polizia Municipale e la precisione dei testimoni che hanno indicato tipo e colore del veicolo, nonché la sinergia con cui hanno collaborato Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Municipale.
Il dopo voto in Umbria: Michelini e Rinaldi sferzano il PD “riportare territori e cittadini al centro del progetto politico del partito”
La pesante sconfitta del PD in questa tornata elettorale è il segno evidente che il nostro partito in Umbria non è stato all’altezza della sfida che si è trovato davanti, una sconfitta che non può essere ricondotta solo allo scandalo Sanitopoli o all’onda verde leghista.
L’esito delle urne ha premiato il rinnovamento in tutti gli schieramenti, e nello specifico gli amministratori locali, la loro visione e la loro esperienza, a conferma del fatto che i cittadini si fidano maggiormente di coloro che fino a ieri potevano incontrare per strada e a cui potevano rappresentare disagi e affidare le proprie istanze e richieste, senza filtri. Gli amministratori dei comuni da tempo sono rimasti l’unico riferimento costante, diversamente dai partiti, e “l’istituzione” pronta all’ascolto.
Il Partito Democratico in Umbria è già da tempo in piena crisi identitaria aldilà di quello che si vuole far credere. La società Umbra ha più volte inviato segnali forti (vedi Perugia e Terni), purtroppo rimasti inascoltati.
Per questa ragione a partire da oggi è nostro compito creare un modello valoriale solido in cui tutti si possano riconoscere e trovare spazio, un modello di confronto costante con i cittadini come quello portato avanti nei nostri comuni, dove il centro sinistra, in questa tornata elettorale, ha recuperato in punti percentuali rispetto alle Europee frenando l’ascesa leghista, e in alcuni casi ha addirittura vinto.
Non esistono più scuse per confinare ancora una volta i territori all’angolo! Non sono più ammissibili atteggiamenti di chi vuole garantire solo gli interessi di pochi. Si può solo ripartire dalle comunità ben amministrate per replicare questi modelli su larga scala.
Solo un cambio di passo in questo senso potrà permettere una ripartenza dal basso, senza scelte calate dall’alto frutto di modalità poco sensibili alle problematiche dei territori e completamente avulse dalla realtà.
Se analizziamo la campagna elettorale della Lega, abbiamo visto come l’impegno quotidiano e capillare “di piazza” del loro leader abbia portato risultati. Quanta presenza e ascolto “di piazza” e per le strade dei territori ha saputo garantire la classe dirigente del PD?
Questo documento vuole essere la proposta di nuovo inizio e di un nuovo impegno, per ridare nuova linfa al partito democratico per farlo riappropriare della sua funzione di ascolto e di selezione meritocratica della classe dirigente partendo dalle comunità locali.