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Castello Cambia “quali risorse per abbassare le tasse a cittadini e imprese nel bilancio 2020”

L’emergenza “Coronavirus” ha determinato un nuovo scenario politico-amministrativo a tutti i livelli, da quello internazionale a quello comunale. Ha determinato cambiamenti epocali con riflessi sull’economia e sui comportamenti collettivi ed individuali. I provvedimenti emanati hanno inciso profondamente sugli equilibri di sistema con effetti a tutti i  livelli: pubblici, privati, familiari e individuali, provocando forti difficoltà a istituzioni, categorie e famiglie.

Ciò implica che il livello istituzionale operi con capacità progettuali e finanziarie, per quanto gli compete, e le risorse disponibili vengano temperate a sostenere le difficoltà che tutti saranno costretti ad affrontare per rilanciare il sistema industriale e dei servizi, per garantire la ripresa produttiva in grado di mantenere la capacità occupazionale e di reddito, alle famiglie e alle persone, specialmente le più bisognose.

Per questo, come gruppo consiliare di Castello Cambia, riteniamo che anche il nostro Comune debba impegnarsi in un’azione di governo efficace, con le capacità e le risorse disponibili in risposta alle difficoltà dei cittadini. In questo senso, l’elaborazione del bilancio di previsione del 2020 deve essere l’occasione di un’accurata ricerca sulle voci di entrate e uscite, per liberare risorse da destinare a politiche innovative verso i vari settori sociali e di servizio alla cittadinanza.

Dall’analisi del bilancio possiamo prendere in considerazione:

– i tagli da effettuare alle iniziative che dovranno essere rinviate per cause oggettive, come la Mostra del Cavallo, Festival delle Nazioni, ecc. : chiediamo che si verifichi fin da ora il progetto di fattibilità di tutte le manifestazioni programmate e si prevedano stanziamenti direttamente proporzionali a quanto verrà fatto; il corrispettivo delle iniziative, o parti di esse, che non verranno realizzate, lo si destini ad abbassare tasse e tributi o ad  annullarli; 

– verifica dei costi della partecipata Polisport, vista la chiusura del servizio per alcuni mesi, con la messa in cassa integrazione dei dipendenti;

– verifica delle capacità finanziare di SO.GE.PU. oltre i 300.000  euro di attivo del bilancio. Si ritiene che questa Società abbia la possibilità di mettere a disposizione della collettività risorse importanti derivate dalle politiche attuate. Negli ultimi tre anni, l’autorizzazione della nuova discarica ha comportato un conferimento di circa 300.000 tonnellate di rifiuti con un ricavo pari a € 5.091,138 ( 2017), € 5.808792.27(2018) e € 5.593.160 ( 2019). Se il conferimento dei rifiuti a Belladanza è da considerarsi straordinario rispetto alla previsioni decennali, non possiamo, nell’emergenza che stiamo vivendo, non tener conto di questa capacità finanziaria che va oltre il servizio di gestione della raccolta dei rifiuti della città, che i cittadini e le imprese pagano profumatamente.

Dall’analisi di queste opportunità, noi proponiamo:- che per il 2020 vengano riviste le tariffe della nettezza urbana con una decurtazione del 20% e l’esenzione per i mesi di chiusura per le categorie colpite dai provvedimenti; – di riportare l’IRPF Comunale alle aliquote per fasce del 2018, mantenendo la quota esente ad Euro 15.000, dopo che lo scorso anno questa amministrazione l’aveva portata al livello massimo;- di esentare dalla TOSAP, alla riapertura, bar ristoranti che usufruiscono del suolo pubblico; – annullare il pagamento per i servizi comunali sospesi (scuola, asili, mense ecc.).

A proposito di servizi, chiediamo inoltre che questo Comune agisca presso la Regione e le aziende dei trasporti pubblici affinchè si “restituisca” quanto versato dalle famiglie con gli abbonamenti annuali degli studenti: da marzo a giugno 2020 nessuno di loro ha potuto usufruire del servizio. Questo potrebbe quindi essere restituito sottoforma di sconto (riteniamo plausibile un 30%) sull’abbonamento annuale del prossimo anno scolastico.

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Scuola G.O Bufalini, obbiettivo tornare alle lezioni in presenza

L’obiettivo delle scuole è tornare alle lezioni in presenza a settembre, il nostro come centro di formazione professionale invece è stato fin dall’inizio di tornare nei laboratori di pratica il prima possibile. La didattica a distanza si è rivelata “un’opportunità” anche per la scuola nei mesi dell’emergenza Covid, ma quando si prala di formazione professionale niente può sostituire la formazione “in presenza”, naturalmente “in piena sicurezza”.L’obiettivo della scuola è stato compreso dalla Regione Umbria che con l’ordinanza finale de 29 maggio, n.29 ci permette di riavviare in presenza le attività didattiche sospese.“L’obiettivo di riapertura il prima possibile è complesso, ma raggiungibile lavorando tutti insieme: le famiglie si aspettano da noi che i ragazzi tornino nei laboratori”, ha confermato Marco Menichetti, Direttore della ASP G.O. Bufalini dopo il via libera della Regione Umbria “soprattutto la nostra scuola ha a disposizione laboratori spaziosi ed ampi e il numero ridotto delle nostre classi ci permette di poter ricominciare in piena sicurezza ma anche mantenendo alti standard di efficienza formativa”.

Già da lunedí prossimo 8 giugno, una prima classe tornerà a scuola, nei nostri laboratori di meccanica, e dal 15 giugno ripartiranno le lezioni in laboratorio per tutte le altre classi, naturalmente stiamo organizzando le lezioni in maniera tale da scaglionare gli orari di entrata ed uscita e calibrando bene le presenze degli studenti negli ambienti dei laboratori, perchè la tutela della sicurezza deve essere una priorità.

Ci siamo resi conto anche che la comunicazione, delle normative e dei comportamenti da seguire deve essere una efficace e capillare, è diventata una necessità durante la didattica a distanza e lo deve continuare ad essere. Per questo, con alcuni studenti e con Ilaria che sta volgendo da noi un percorso di tirocinio abbiamo dato il via ad un progetto di comunicazione che ha visto gli studenti coinvolti nella creazione di un sito web sul quale abbiamo caricato tutte le informazioni necessarie per un rientro in piena sicurezza, con immagini multilingue e per una maggiore efficacia abbiamo anche montato un video in cui una delle nostre docenti spiega nei dettagli i comportamenti corretti da seguire.GoBufalini! SicurezzaGoBufalini! Comportamenti da seguire

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Color Glass, soddisfazione Lega. “Una battaglia, portata avanti dall’On Marchetti, lunga tre anni a fianco dei cittadini”

La Color Glass delocalizza la sua attività prevedendo l’ampliamento di un sito industriale in un’altra zona. La soddisfazione della Lega di Città di Castello che in una nota dichiara:”Oggi hanno vinto cittadini, ha vinto il buon senso, ha vinto la politica del territorio, ha vinto la Lega che assieme all’On. Riccardo Augusto Marchetti, porta avanti questa battaglia dal 2017, a fianco dei cittadini e a braccetto con il Comitato Salute Ambiente Altotevere Sud. Era Settembre 2017 quando per la prima volta la Lega portò la questione in Commissione Assetto e Territorio. Poi ancora nel 2018, l’On Marchetti ribadì, a mezzo stampa e in più di un’occasione, la necessità di delocalizzare l’azienda, fino al 2019 quando la questione Color Glass arrivò in Parlamento sempre grazie un’interrogazione del nostro deputato. Dispiace vedere come il PD si prenda gioco dei cittadini salendo sul carro dei vincitori quando in realtà non c’è traccia di una loro presa di posizione netta ed ufficiale sulla questione. Solo adesso che la vicenda ha trovato il giusto epilogo e che i giornali ne parlano, il Pd si accorge che esisteva realmente un problema di inquinamento nella zona sud del comune. Non è questa la politica che ci piace e che fa bene all’Alto Tevere: non si gioca con la salute dei cittadini e nemmeno si prendono in giro, tanto che come Lega sarà, ora, nostra premura capire come poter aiutare l’azienda a trovare una zona idonea per non far perdere i posti di lavoro. Se l’obiettivo del Pd era quello di volersi ripulire di anni ed anni di malgoverno riacquistando un briciolo di credibilità di fronte agli elettori, forse avrebbe fatto meglio a complimentarsi con la Lega che ha creduto in questa battaglia sin dall’inizio anche quando sembrava impossibile, che ha mantenuto i rapporti con i cittadini, con l’azienda e con il comitato Ambiente e Salute che ringraziamo per aver combattuto sempre e con forza per questo risultato. Cogliamo l’occasione per ringraziare anche l’azienda la quale, se concretizzerà quanto annunciato, avrà dimostrato serietà e responsabilità mantenendo fede a quanto annunciato nei vari incontri tenuti tra l’On. Riccardo Augusto Marchetti e gli imprenditori trentini”

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I Festival di fumetto insieme per guardare avanti

Per la prima volta i Festival di Fumetto si uniscono e chiedono al Governo l’adozione di misure straordinarie a sostegno delle manifestazioni culturali escluse dal Fondo Cultura 5 giugno 2020 – Quando si parla di fumetto si parla di cultura e si parla anche di editoria, industria, imprenditoria, artigianalità, creatività, professionalità, filiera. I più importanti festival dedicati alla nona arte uniscono oggi le loro forze con l’obiettivo di far riconoscere il valore culturale dei fumetti e di tutto il mondo che vi gravita attorno, per promuovere il linguaggio fumettistico e stabilire un dialogo duraturo e proficuo con le Istituzioni.

L’Emergenza Covid-19 ha messo a dura prova tutti i comparti economici e produttivi del Paese. Il settore che sembra più lontano dalla previsione di una ripresa, e ancora privo di politiche per la sua tutela e sviluppo, è proprio quello degli eventi, in particolare quello degli eventi dinamici, ovvero delle manifestazioni affollate – come i festival – che si alimentano principalmente della specificità aggregativa degli assembramenti; l’attuale emergenza sanitaria e le misure di contenimento a breve termine aprono pochi spiragli di possibilità organizzative.

Le perdite economiche subite dai festival di fumetto italiani nel 2020 sono un dato già evidente, determinate come sono da: mancata vendita dei biglietti, mancato introito di contributi e sponsorizzazioni, mancati emolumenti a dipendenti e professionisti che a vario titolo collaborano con le strutture organizzative, mancato supporto al volontariato fondamentale nella realizzazione della maggior parte degli eventi culturali. Ecco perché le manifestazioni più importanti d’Italia richiedono misure urgenti, puntuali e dedicate, e auspicano un dialogo con le Istituzioni preposte ad affrontare l’impatto economico della pandemia nei diversi settori dell’economia e della cultura.

Le azioni da porre in essere dovrebbero contenere l’impatto dell’emergenza sanitaria su una filiera apparentemente ‘invisibile’ che, tuttavia, contribuisce allo sviluppo dei territori e continua a dare lustro all’Italia nel panorama delle industrie culturali creative internazionali, così come lo fanno le industrie delle arti visive (cinema e teatro, infatti, sono stati esplicitamente considerati nel testo che riguarda il Fondo Cultura del Decreto Rilancio).

Questo appello è sottoscritto da ARF! Festival (Roma), Be Comics! (Padova), B-Geek (Bari), BilBOlBul (Bologna), Cesena Comics & Stories, COMICON (Napoli), Etna Comics (Catania), Lanciano nel Fumetto, Le Strade del Paesaggio (Cosenza), Lucca Comics & Games, Mostra Mercato del Fumetto ANAFI (Reggio Emilia), Palermo Comic Convention, Pescara Comix & Games, Rapalloonia! Mostra Internazionale dei Cartoonists (Rapallo), Riminicomix, San Beach Comix (San Benedetto del Tronto), TCBF Treviso Comic Book Festival, Teramo Comix, Tiferno Comics (Città di Castello), Torino Comics, Varchi Comics (Montevarchi), Venezia Comics, 23 manifestazioni di respiro nazionale e internazionale, con un bagaglio storico importante, ben radicate nei propri territori, in dialogo con amministrazioni locali, nazionali ed europee, che ogni anno offrono una pluralità di eventi capaci di attirare un pubblico numeroso ed eterogeneo, che va oltre il milione di presenze con un indotto economico e una ricaduta sui territori intorno ai trecento milioni di euro.

Come i festival di approfondimento culturale, o come quelli dedicati al cinema, al teatro e alla musica, i festival dedicati al fumetto rappresentano dunque una realtà solida e strutturata in Italia, un insieme di appuntamenti che durante l’anno contribuisce a comporre un fitto calendario di iniziative culturali, editoriali e commerciali, occasioni significative e uniche per frequentare determinati luoghi o scoprirli proprio grazie a specifici programmi di eventi. In questo senso, i festival di fumetto non sono assimilabili solo a fiere o a eventi collaterali: sono vere e proprie piattaforme culturali in grado di attirare energie creative, aggregare operatori commerciali e pubblico (un pubblico variegato e trasversale composto da famiglie, ragazzi, studenti, appassionati, turisti).

Sono peraltro soggetti essenziali allo sviluppo socio-economico delle città, delle regioni e dell’intero sistema dell’industria culturale in Italia. Trascurarli significherebbe vanificare investimenti pluriennali, annientare i risultati raggiunti sino ad oggi e danneggiare irreversibilmente una filiera produttiva, con il rischio di impoverire uno degli asset creativi che contraddistinguono il nostro Paese.

Un patrimonio di manifestazioni al servizio della valorizzazione di un linguaggio e di un settore produttivo di cui l’Italia è da tempo uno dei leader mondiali, e primo produttore europeo per numero di titoli all’anno. Un patrimonio festivaliero che intende riaffermare la propria capacità di guardare avanti, sollecitando le Istituzioni a difenderla e sostenerla nella fase di complessa ricostruzione che attende tutta la filiera.

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Guardia di Finanza Arezzo. Attestavano redditi falsi e non pagavano il ticket sui farmaci. Otto persone sanzionate

L’attività della Guardia di Finanza di Arezzo prosegue senza sosta, soprattutto in questo particolare momento di crisi, generata dall’emergenza epidemiologica da covid-19, mirando a contrastare le forme di illegalità, riguardanti le cosiddette “prestazioni sociali agevolate”.
In particolare, rientrano in tale contesto i controlli sulle esenzioni dal pagamento del ticket sui farmaci, riservate ai cittadini in possesso di determinati requisiti reddituali.
Dalla meticolosa analisi di un ampio novero di posizioni, relative a soggetti che si sono avvalsi dell’esenzione, i finanzieri della compagnia di arezzo hanno appuntato l’attenzione su otto persone, residenti nei comuni di Arezzo, Monte san Savino e Cortona, queste hanno effettuato acquisti di prodotti farmaceutici beneficiando di “sgravio” del ticket, senza averne titolo.
Dall’incrocio delle informazioni ricavate dalle diverse banche dati con i documenti acquisiti e’ stato possibile ricostruire il quadro preciso delle ripetute violazioni commesse dagli otto “furbetti”.
Questi, attraverso l’autocertificazione, hanno falsamente attestato la propria situazione reddituale, riuscendo così a sottrarsi, in tutto o in parte, al pagamento degli importi dovuti in base alla normativa regionale, modulati in base alla “fascia” economica di appartenenza.
Nei confronti degli infedeli beneficiari, sono state irrogate sanzioni pari al triplo delle somme dovute.
L’attività della guardia di finanza, in quest’ottica, mira, da un lato, a salvaguardare gli interessi finanziari degli enti erogatori, in modo da evitare sprechi di denaro pubblico, e, dall’altro, a perseguire obiettivi di “equità sociale”, tutelando la corretta redistribuzione delle risorse disponibili, a favore di chi ne abbia effettivamente diritto e bisogno.

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Terapia Covid con plasma iperimmune, i Sit Alto Tevere e Alto Chiascio partecipano al progetto Tsunami

Il Sit (servizio immunotrasfusionale) Alto Tevere presso l’ospedale di Città di Castello sta già partecipando al progetto Tsunami, che prevede l’utilizzo del plasma iperimmune di pazienti che hanno avuto il Covid-19 per curare il virus. Le stesse procedure sono in corso anche presso il Sit Alto Chiascio all’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino.

Il protocollo prevede una prima fase di screening, dove viene valutato il titolo degli anticorpi neutralizzanti in base al quale i pazienti guariti dal Covid 19 vengono ritenuti idonei alla donazione di plasma iperimmune. Numerosi pazienti, ormai guariti, si sono resi disponibili a partecipare al protocollo e ieri, 4 giugno, presso il Sit Alto Tevere è stata effettuata la prima procedura di plasmaferesi. Nei prossimi giorni, oltre a continuare le valutazioni, sono in programma altre plasmaferesi di pazienti volontari già ritenuti idonei.

Anche al Sit dell’ospedale Gubbio Gualdo Tadino in molti si sono presentati e sono in attesa dei risultati della valutazione per poi procedere alla plasmaferesi.

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Il Lions club Umbertide raddoppia contro il coronavirus. Insieme ad Eurospin donati buoni spesa al Comune di Umbertide, che provvederà alla loro distribuzione alle famiglie in difficoltà

Qualche settimana fa il Club umbertidese era già sceso in campo contro il Covid-19, donando un quantitativo di dispositivi di protezione individuale e termoscanner al locale pronto soccorso.
In quell’occasione il presidente Michele Farabbi aveva preannunciato ulteriori iniziative di sostegno, frutto di variazioni sul tema della solidarietà resesi necessarie per contrastare l’emergenza sanitaria in corso. Il programma del Club era risultato stravolto proprio a causa dell’emergenza, ma il fuoco dello spirito di servizio che lo contraddistingue da sempre non si è certo spento.
Questa volta l’operazione è stata frutto di una vera e propria sinergia tra il terzo settore che il sodalizio rappresenta, quello imprenditoriale e le istituzioni. Al contributo del Club e del Distretto 108L (Umbria, Lazio, Sardegna) che ha reso possibile l’acquisto di buoni spesa, si è aggiunto quello di Eurospin, mentre sarà l’amministrazione comunale di Umbertide, attraverso i Servizi Sociali, ad individuare i destinatari e a provvedere alla loro consegna.
Un esempio di come, non solo nei momenti di crisi, la collaborazione tra le tre realtà possa costituire una spina dorsale del sistema paese. Un esempio di come il principio solidaristico consacrato nell’art. 2 della Costituzione sia realizzabile anche in virtù della cooperazione tra i vari players, così completando quello non meno importante scolpito nell’art. 118 della carta costituzionale, altrimenti detto sussidiarietà, in base al quale le istituzioni favoriscono le iniziative delle aggregazioni sociali.
Solidarietà, sussidiarietà, servizio. Queste le parole chiave, perché da soli, come diceva il fondatore del Lions Club International più di 100 anni fa e come ha ricordato nell’occasione il presidente Farabbi non si va da nessuna parte. E il Lions Club Umbertide questa volta non era solo, perché al suo fianco c’è stato il consistente apporto di Eurospin e in particolare del punto vendita di Umbertide, dove i buoni spesa, come ha ricordato il capo area della catena Pasquale Novello, potranno essere utilizzati.
Come ha ricordato nell’occasione della consegna la vicesindaco Annalisa Mierla, l’Amministrazione Comunale, a seguito della distribuzione quanto più vasta dei provvedimenti a carattere istituzionale, con i buoni donati dai Lions umbertidesi e da Eurospin riuscirà ad ampliare il raggio di azione verso i nuclei familiari del territorio in condizione di disagio economico e sociale causato dall’emergenza Coronavirus. La vicesindaco ha quindi ringraziato il Lions Club Umbertide e l’azienda per la preziosa donazione e ha evidenziato come l’associazione riconosca nell’Amministrazione un punto di riferimento per il coordinamento e la conseguente distribuzione dei buoni. Infine, come ha ricordato la vicesindaco, la collaborazione tra istituzioni, terzo settore, forze sociali e privati è la parte complementare e imprescindibile alla vera fase di rilancio del nostro Paese.
Ma una cosa è certa: come Farabbi, Novello e Mierla hanno sottolineato, questa sarà la migliore occasione per ripercorrere gli stessi passi. Ovviamente con l’auspicio di non doverlo più fare con le mascherine, quando

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Donazione del Vespa club Città di Castello, in favore dei centri della salute del territorio altotiberino

Il Vespa Club Città di Castello ha promosso tra i propri soci e simpatizzanti una raccolta di fondi per l’acquisto di presidi ospedalieri da destinare alla sanità territoriale. Grazie all’importo raccolto ed al contributo dello stesso Club sono stati acquistati n. 100 tute protettive, n. 5 termometri infrarossi, n. 3 saturimetri, n. 60 confezioni di Amuchina Gel. In data 25 giugno 2020 il materiale è stato consegnato al servizio economato dell’AUSL UMBRIA 1 che ha provveduto a consegnarlo, secondo le intenzioni del Club, agli infermieri dedicati all’ assistenza domiciliare dei Centri di Salute di Città di Castello, San Giustino, Trestina. Il Presidente Lazzaro Gaudenzi Fiorucci e il direttivo ringraziano tutti coloro che hanno contribuito al progetto.

La dottoressa Alessandra Buscosi, ha così commentato “a nome mio e di tutti gli operatori del Centro Salute , ringrazio molto il presidente e tutti gli associati del vespa club di Città di Castello per l’ utilissima donazione. E’ un atto di grande sensibilità verso il personale sanitario in questo difficile periodo”.

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Umbertide: l’Amministrazione comunale a trazione lega approva la creazione di un fondo di 300mila euro per le attività colpite dal lockdown. L’opposizione si astiene e volta le spalle ai cittadini

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“Con immensa soddisfazione – si legge nella nota a firma di tutto il gruppo consiliare Lega Umbertide – possiamo annunciare che nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale è stata approvata, a maggioranza, la variazione di bilancio che permette l’istituzione di un fondo di 300mila euro che consentirà importanti sgravi riguardanti la Tassa sui rifiuti (Tari) e la Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap) alle imprese e agli esercizi che sono rimasti chiusi nel corso dell’emergenza Coronavirus.

La rivoluzione del buonsenso arriva quindi nel comune di Umbertide sotto forma di sostegno concreto a tutte quelle attività che hanno subìto sulla propria pelle gli effetti negativi della pandemia, dal punto di vista economico.
Come Lega abbiamo fin da subito sostenuto questa iniziativa di supporto alle imprese del territorio e al momento della votazione abbiamo convintamente votato “sì” alla variazione di bilancio che permetterà a tanti nostri concittadini di guardare con maggiore speranza verso il futuro.

In questo quadro di rilancio e ripartenza per il comune di Umbertide resta incomprensibile l’astensione di Partito Democratico, Umbertide Cambia e Movimento 5 Stelle, che atti alla mano, hanno di fatto voltato le spalle ad imprenditori, artigiani e commercianti che ancora oggi aspettano risposte dal Governo giallo rosso

Tra il bene per la propria comunità e la lotta politica senza quartiere ancora una volta le opposizioni umbertidesi hanno scelto quest’ultima, mettendo di fatto in secondo piano i bisogni reali dei nostri concittadini.

La Lega c’è e assieme a tutta la maggioranza, lo abbiamo dimostrato esprimendo voto favorevole a un provvedimento che darà risposte concrete ai nostri cittadini. PD e 5stelle magari prendano appunti e dicano a Conte quello che la Lega ha fatto ad Umbertide. In questa fase emergenziale abbiamo dimostrato vicinanza ai territori dai comuni, alle Regioni fino al nostro leader Matteo Salvini attivo in ogni fronte con proposte concrete e costruttive puntualmente rimaste inevase a causa di un Governo cieco e presuntuoso”

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Carizia chiuso ad ogni confronto: per gli umbertidesi solo briciole

“Ammontano a circa 2,5 milioni di euro le risorse arrivate fino ad ora dal Governo, mentre l’Amministrazione Carizia non mette un euro dal proprio bilancio per imprese e famiglie in difficoltà.” Inizia così la nota stampa del Pd di Umbertide a quanto accaduto lo scorso giovedì in Consiglio comunale. Carizia e la Lega hanno bocciato l’emendamento a firma di tutte le opposizioni, con parere tecnico favorevole, volto a mettere altri 300 mila euro (derivanti dalla rinegoziazione mutui, in totale circa 600mila euro) per le famiglie in difficoltà, per abbassare i tributi comunali e per i trasporti. Si è scelto quindi di utilizzare soltanto una minima parte del disponibile e di accantonarne la restante per politiche che in realtà dovevano essere fin da subito programmate e decise, non quindi rinviate come ha deciso la Lega a data da destinarsi. Questa maggioranza ha presentato un rendiconto che fotografa il fatto che la città è ferma: nel 2019 non si è fatto niente nelle frazioni, niente nel capoluogo; sono cresciute le tasse e il caos e l’approssimazione regna. E non danno alcuna risposta relativamente ai servizi scolastici (il nuovo asilo nido per Carzia è scomparso dall’orizzonte e a settembre? I ragazzi dovranno tornare a scuola quindi bisogna adeguarle all’emergenza sanitaria). Riguardo i servizi sanitari ancora aspettiamo di sapere quando riapre l’RSA, ma il disinteresse del Sindaco è palese. Prima di fare comunicati poco attendibili bisognerebbe quindi stare attenti allo svolgimento dei lavori consiliari in modo tale da comprendere in maniera oggettiva proposte e oggetti di discussione vari. Ci troviamo invece di fronte una maggioranza che boccia a prescindere qualsiasi istanza delle opposizioni che invece, ciascuna con le proprie sensibilità politiche, cercano di anteporre all’interesse di parte lo spirito propositivo finalizzato a produrre atti amministrativi con una certa efficacia sociale. Nascondersi dietro alle solite espressioni del buon padre di famiglia non è più sufficiente, servono atti deliberativi e un cambio di marcia che non sembra toccare minimamente la lega e questa giunta. Un’Amministrazione, in sintesi, sorda ad ogni confronto, arroccata, spaventata ed arrogante.

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Lunedì 8 giugno riapre la Biblioteca Comunale di Umbertide

Da lunedì 8 giugno la Biblioteca Comunale di Umbertide riapre al pubblico nel pieno rispetto delle misure precauzionali di contenimento per contrastare la diffusione del virus Covid-19.Le norme di accesso alla struttura sono le seguenti: ingresso di una sola persona alla volta per un massimo di 30 minuti di tempo dietro prenotazione telefonica obbligatoria (per l’accesso allo Spazio Ragazzi da 0 a 14 anni è previsto che il minore sia accompagnato da un adulto); obbligo di mascherina all’ingresso e per tutto il periodo di permanenza all’interno della Biblioteca fino all’uscita dai locali; disinfettare la mani all’ingresso; compilazione e sottoscrizione al momento dell’entrata di un modulo di autodichiarazione con il quale si attesta di avere una temperatura corporea non superiore ai 37,5° e di non avere sintomi riconducibili al Covid-19 (l’accesso è vietato a chi presenti una temperatura corporea superiore ai 37,5° o sintomi influenzali); all’interno della sede è obbligatoria la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri.Sarà consentito il prestito e la restituzione di libri e DVD, sarà possibile avere informazioni bibliografiche (anche per via telefonica o tramite email), iscriversi ai servizi garantiti dalla Biblioteca e alla MediaLibraryOnLine (anche tramite posta elettronica) o ricevere delle riproduzioni di materiale (in questo caso richieste solo per email).Non sarà possibile lo studio e la consultazione di volumi (compreso il materiale dell’Archivio Storico), usare le postazioni internet o sostare nella zona caffè.Per mettersi in contatto con la Biblioteca Comunale è possibile chiamare il numero 075.9414256 o scrivere all’indirizzo biblioteca@comune.umbertide.pg.it.Dall’8 giugno fino al 15 settembre la Biblioteca Comunale sarà aperta nei seguenti giorni e orari: la mattina lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9.00 alle 13.00; il pomeriggio il lunedì e il mercoledì dalle 15.30 alle 18.30.

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Aperte le iscrizioni per il laboratorio “Almeno nevicasse”. promosso da Kilowatt Festival

Sono aperte le iscrizioni per Almeno Nevicasse, laboratorio di parole, ago e fili, che si terrà in due momenti: il primo, dal 23 al 27 giugno, il secondo, dal 21 al 25 luglio durante il Kilowatt Festival, con una restituzione pubblica finale domenica 26. Si cercano persone senza alcuna esperienza teatrale, semplicemente disposte a condividere una storia con gli altri partecipanti, mentre imparano a cucire un proprio pensiero sopra un vecchio maglione. Ideatrice del progetto Francesca Sarteanesi, attrice e autrice di Prato, tra i fondatori del gruppo teatrale Gli Omini. “Lavoreremo sulla parola, sulla frase, sulla sensazione che ci era sfuggita. Abbiamo un maglione che alla fine dell’esperienza dovrà essere diverso” – afferma la Sarteanesi – “Un rito, il ricamo, da condividere insieme. Come nell’immaginario comune staremo intorno a un tavolo, ognuno con il suo maglione. Un manufatto che parlerà e racconterà qualcosa. Messi insieme questi maglioni racconteranno una piccola storia.”

Tutti gli incontri, della durata di 3 ore in orario da concordare, sono gratuiti e si svolgeranno a Sansepolcro, nel rispetto delle norme di sicurezza.

Per info e iscrizioni scrivere a michele.rossi@kilowattfestival.it / www.kilowattfestival.it

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Dal 15 giugno riaprono al pubblico tutte le 5 agenzie territoriali di Nuove Acque

Nuove Acque riapre tutte le 5 agenzie territoriali: dopo Arezzo e Sinalunga, tuttora aperte solo su prenotazione, dal 15 giugno riapriranno al pubblico anche gli sportelli di Cortona, Sansepolcro e Bibbiena. In nessuna agenzia sarà più necessaria la prenotazione introdotta cautelativamente nei primi giorni di giugno ad Arezzo e Sinalunga, ma saranno in vigore gli ingressi contingentati fedelmente alle disposizioni governative in materia di contenimento dell’epidemia e come garanzia di sicurezza per dipendenti e utenti del servizio.

L’accesso contingentato è necessario per evitare gli assembramenti di persone nei luoghi pubblici al chiuso e allo stesso tempo consentirà al personale di procedere puntualmente alla sanificazione degli spazi e degli arredi di uso comune dopo ogni utilizzo. A ulteriore garanzia di sicurezza, tutte le cinque agenzie sono dotate di appositi separatori di plexiglass agli sportelli e dispenser di gel disinfettante.

Il personale di Nuove Acque gestirà sul posto l’afflusso contingentato. L’accesso sarà consentito solo a utenti con una temperatura inferiore ai 37,5° (la misurazione avverrà sul posto mediante termo-scanner a infrarossi) e muniti di dispositivi di protezione individuale (mascherina), come da obbligo governativo per i luoghi pubblici al chiuso. Come ulteriore precauzione, per poter accedere alle agenzie bisognerà consegnare un modulo di autocertificazione, compilabile sul posto, in cui si dichiara di essere in buona salute e di non avere avuto comportamenti a rischio contagio.

La riapertura delle agenzie di Nuove Acque rappresenta un graduale ritorno alla normalità e integra il servizio del call center, rimasto sempre operativo, per svolgere comodamente al telefono le proprie pratiche commerciali e usufruire degli stessi servizi di agenzia con il supporto degli operatori, evitando spostamenti e perdite di tempo. 

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Contratti sotto soglia in commissione affari istituzionali: rotazioni inviti e fasce per servizi ed appalti del Comune

Contratti in Commissione Affari istituzionali di Città di Castello. Nella riunione di lunedì 1 giugno 2020, l’organismo, presieduto dal consigliere comunale del PSI Filippo Schiattelli, si è occupata del regolamento per i contratti sotto la soglia comunitaria, sotto 5350mila di euro per lavori, sotto 214mila per servizi, sotto 750mila euro per i servizi sociali. Il dirigente dell’Area Tecnica Stefano Torrini ha illustrato la proposta: “La normativa è in continua evoluzione ma abbiamo voluto dare una sorta di linee guida per tutti gli uffici, non restrittive ma esemplificative”. Patrizia Cesaroni, referente oer Servizio Tecnico Amministrativo, Espropriazioni e Ufficio Unico Gare, “il Decreto 50 sui contratti pubblici è stato interessato da decreti ministeriali e linee guida, alcune vincolanti e alcuni no. La materia di cui parliamo non sono vincolanti ma il legislatore voleva che ci fosse un comportamento omogeneo in tutta Italia per i contratti sotto soglia. Ma, per esempio, la rotazione degli inviti e degli affidamenti è ancora nebuolosa. Le procedure sono stabiliti dall’articolo 36 dei codice dei contratti: per le soglie più bassa può decidere in autonomia, per gli scaglioni superiori con inviti allargati fino alla procedura aperta fine a l’Amministrazione. All’aumentare del valore dell’affidamento la legge chiede che si allarghi la platea degli invito fino alla procedura aperta che è rivolta a tutte le imprese”. In particolare per affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro, mediante affidamento diretto o per i lavori in amministrazione diretta; per affidamenti di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro per i lavori, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti. per affidamenti di lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 350.000 euro, mediante la procedura negoziata previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici, per affidamenti pari o superiore a 350.000 euro e inferiore a 1.000.000 di euro, previa consultazione di almeno quindici operatori economici,/per affidamenti di lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 di euro e fino alle soglie con procedura aperta. “Il regolamento serve a disciplinare chisi invita, quante volte, con quali modalità”. La commissione ha analizzato il regolamento articolo per articolo a partire dall’introduzione delle procedure telematiche su Portale Acquisti Umbria, che ha determinato un controlo molto ampio e una informazione puntuale su tutti i bandi pubblicati. “Sotto i 5000 euro si prescinde dalla piattaforma telematica e non c’è obbligo di andare sul MEPA. Tra 5000 e 150mila si trova l’operatore economico negli elenchi regionali della Umbria, attraverso Albi regionali per lavori e professionisti, sotto i 100mila – ha continuato Patrizia Cesaroni – L’affidamento diretto, per il quale comunque chiediamo sempre più preventivo, ha un percorso amministrativo semplificato in cui si descrive consultazione, motivazione della scelta e si procede all’affidamento. La procedura negoziata prevede un invito, o attraverso indagine di mercato o attraverso bando. Gli operatori che si presentano con i documenti in regola producono l’offerta e l’Amministrazione può porre un limite attraverso un sorteggio di chi si presenta. Si può ricorrere anche alla rete per cercare un prodotto che non si trova in elenchi o sul mer-cato elettronico e chiedere al fornitore di inserire la sua offerta nelle piattaforme ufficiali. Nelle procedure di gara, la commissione è formata da tre persone a garanzia di im-parzialità. Per alcune tipologie, come i servizi economici, c’è Consip sopra soglia e per tante tipologie sotto soglia c’è Mepa. Per beni informatici l’acquisto è su Consip e Mepa. Anche qui c’è l’affidamento diretto, la trattativa diretta, la RDO, la richiesta d’offerta in cui si invitano tutti quelli iscritti alla categoria merceologica. La verifica dei requisiti si effettua solo sull’aggiudicatario: su importi bassi chiediamo il documento unico di rego-larità contributiva e consultiamo il casellario informatico dell’ANAC per annotazioni ri-servate. Più sale l’importo e più la procedura è ampia, quando chiediamo il CIG con la VCPASS, che ci consente di controllare più in profondità. Inoltre ogni sei mesi il regol-mento prescrive un sorteggio su almeno 10 affidatari e procedere ad un controllo di tutti i requisiti. Il problema della rotazione è stato molto presente perché è trasversale all’ente. Abbiamo un programma che fa il punto su tutti gli operatori ma ora stabiliamo anche delle fasce. Un operatore può essere iscrtto a più fasce”.
Vittorio Vincenti, consigliere comunale di Tiferno Insieme, è intervenuto per dire “il re-golamento è molto favorevole per gli affidamenti diretti e molto meno per le procedure negoziate. Reiteriamo l’invito a chi non vince. Mi fa piacere che vengano chiesti più preventivi ma se vedo tutti gli incarichi sono i 5000 euro i nomi mi sembrano sempre quelli. Non ci vedo niente ad affidare incarichi a persone di fiducia, però vedo questo criterio molto favorevole per le basse soglie e sfavorevole per quelle alte. Mi fa piacere il regolamento anche se quello che conta è la norma. Le regole delle rotazione, più soggettive, sono obbligatorie e già definite? Questo regolamento viene in consiglio dopo due passaggi in Giunta non approvati”. “Il passaggio in commissione e in giunta non era obbligatorio ma l’abbiamo fatto per approfondirlo” ha specificato Cesaroni mentre Torrini ha aggiunto “il tema forte è la rotazione degli inviti e degli incarichi. Sopra i 40mila euro si va in procedura aperta per quanto mi riguarda. Differenziare le fasce serve a dare più opportunità agli operatori anche locali”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto: “Facciamo un passaggio con i soggetti interessati”. Cesa-roni ha poi parlato del ruolo del responsabile unico del procedimento e delle pubblica-zioni, “molto onerose dal punto di vista dei carichi di lavoro”. Marcello Rigucci, consi-gliere del Gruppo Misto, ha lamentato “che l’argomento molto tecnico non ci permette di dare un contributo. Sui tre operatori, spesso è uno solo con nomi diversi di ditte”. Torrini ha specificato che “l’evenienza è un reato, turbativa d’asta, va segnalata alle autorità”, Cesaroni che “a questo proposito ci sono controlli di vario tipo sia telematici che materiali come le visure catastali”. Vincenti ha chiesto un altro passaggio “con i servizi sociali e con gli operatori”. Luca Secondi, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, ha detto “le modifiche non sono altro che un allineamento alla normativa attuale, ag-giorniamo il regolamento. Il legislatore ha già avuto un confronto con le categorie”.

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La scuola ridotta ad uno scheletro ma nelle cui vene scorre linfa vitale. Le riflessioni post Covid della dirigente scolastica, Laura Cascianini

“Credo non essermi finora mai pronunciata in merito alla DAD e chi mi conosce sa che per me il silenzio è molto più faticoso della scrittura dalla quale traggo al contrario sempre grande giovamento ed è in tale ottica che cerco ora di trarne almeno un po’ di sollievo per rimuovere il senso di nausea che mi opprime.

Avrei potuto cedere alla tentazione di scrivere per ognuno dei pubblici proclami in cui la scuola non è stata nemmeno menzionata, per ognuna delle dirette Facebook che hanno evidenziato un così alto rispetto dei canali ufficiali o ogni volta che ho percepito non fosse praticato ascolto di quanto la scuola avesse da dire, passando dal mutismo alla sordità.

Avrei voluto urlare la mia amarezza quando di due classi che mi erano state riconosciute ante-covid me ne è stata tagliata una in epoca post-covid (sarà di 30 alunni!!!) forse con il pretesto – nelle alte sfere – che tanto una metà di loro seguirà le lezioni da casa! Non è che per caso si confonde il problema con la soluzione? Si promette abolizione delle classi pollaio e si continua a perpetrare tagli scellerati al personale scolastico!

Avrei potuto lamentare l’assenza totale di riferimenti a realtà pur preziose come i convitti (what’s Convitti????) che garantiscono la partecipazione ad offerte formative uniche in Italia (penso ai nostri Forestali)….mai nemmeno menzionati!

Non ho ceduto nemmeno alla schizofrenia imposta a chi dirige un onnicomprensivo di presiedere procedure on-line per gli studenti di terza media ed in presenza per chi conclude invece il percorso delle superiori.

Ho resistito anche quando noi Dirigenti Scolastici siamo stati stati designati Presidenti di Commissione e unici soggetti a non potersi avvalere di modalità da remoto (possibilità garantita invece sia ai candidati che ai commissari) ma anche gli unici a non rientrare nelle tutele della Regione Toscana che elenca le categorie a rischio a cui è stato riconosciuto gratuitamente il test sierologico (o sociologico come qualcuno lo ha ribattezzato chiedendomi di esservi sottoposto!). Mi sfugge alla comprensione quali dinamiche rendano più fragile una maestra che sta a contatto con i suoi alunni rispetto a un Dirigente Scolastico che ha contatto con mille alunni (fra cui quelli della maestra e i 30 della classe di cui sopra), altrettante famiglie e tutto il personale fatto di tanti docenti, bidelli e educatori considerati a rischio! Avrei potuto e potrei ancora proseguire questo elenco che mi provoca però solo un indicibile malessere.

Intervengo solo ora perché, in procinto di redigere gli adempimenti finali per i docenti, mi fanno male le cesure cui mi trovo costretta partendo dal documento dello scorso anno. Torno ad allora, quasi fosse passata una vita intera, quando, pur esistendo già il registro elettronico, si fissavano le giornate per la riconsegna delle schede….forse più come congedo finale, un gesto scaramantico per accompagnare gli alunni all’avvio delle vacanze. Fa male pensare a quanto già ci manca e ci potrebbe mancare; fa male vedere che nella difficoltà oggettiva di una soluzione si stia optando per cancellare il problema, simulando la non necessità di un contatto fisico o riversando le responsabilità sugli sciagurati dirigenti scolastici cui pare si voglia chiedere di organizzare lezioni in presenza stando lontani e farne da remoto stando vicini!

Tutto mentre si ignora che qualunque sistema regge su delle persone che non sono numeri, ma che talvolta anche questi fanno la differenza e soprattutto nel prendersi per mano la stretta è più salda.
Fa male non riconoscere la fatica di chi ha passato ore ed ore per non perdere nessuno dei propri alunni e non abbandonare nessun docente, nessun educatore e nessun amministrativo, nemmeno coloro che forse avrebbero voluto essere lasciati in disparte. Dopo lo sfratto subito dai locali scolastici, luoghi densi di vita, ambienti vivi di apprendimento, abbiamo allestito delle tende da campo, abbiamo fatto di tutto per renderle accoglienti, entusiasmare i nostri studenti e forse anche qualche docente più refrattario ai disagi che la nuova realtà fatta di piattaforme imponeva. Abbiamo lottato (studenti e genitori al nostro fianco) contro chi ha tentato di vanificare ogni nostro sforzo al grido compiacente di “tutti promossi”!

La DAD, così come il cosiddetto smart-working, ha invece retto, molto più a lungo di quanto avremmo ipotizzato e molto più di quanto ci fosse stato richiesto in origine. Esperienza faticosissima per chiunque l’abbia sperimentata con impegno e dedizione, ha messo in risalto contorni e sagome; ognuno si è trovato amplificato nei propri pregi e nei propri difetti, come in un sistema di ombre cinesi dove ciascuno ha proiettato ciò che era, lontano dal proprio corpo, staccandosi dalla sua fisicità per lasciare impressa la sua immagine altrove, lontano da un sé che cercava di riprodursi per iniziare a vivere di vita propria in un’altra dimensione.

Ha rappresentato la cartina al tornasole: chi sapeva studiare ha continuato a farlo in modo lodevole, chi sapeva insegnare lo ha fatto in modo egregio…..certo con molta più fatica. Ha prevalso la logica del merito. Chi ne aveva ha avuto l’occasione per metterlo in risalto. Chi ha saputo coinvolgere ha trovato apprezzamento, attenzione e rispetto. Chi faceva poco ha creato dei vuoti, eccole le vere “vacanze” di chi ha creduto di essere autorizzato ad adagiarsi in posizioni di comodo, di rimbalzo tra un DPCM e l’altro aspettando inerte che finisse un incubo e senza partecipare alla creazione di un sogno….far sopravvivere l’umano che c’è in noi. Uscire dalla zona di comfort non è per tutti ma coloro che ci sono riusciti avranno il pregio di aver vinto una grande sfida civica che sconfigge il distanziamento sociale, accettando come necessario e dovuto il distanziamento fisico.
Chi si è mosso, anche per rispetto alle tante categorie cui non è stato consentito di scegliere, lo ha fatto in virtù di coscienze solide e competenze che si è voluto far crescere per sé, per i propri alunni, per la scuola e liberi da ogni pregiudizievole altro fine. Chi si è impegnato (coscienziosamente) ha impedito che le relazioni crollassero, le ha mantenute vive, le ha alimentate con una linfa nuova. Lo ha fatto ricorrendo a nuove strategie, nuovi mezzi ai quali abbiamo chiesto nuove alleanze, spesso facendo pace coi nostri nemici dichiarati (cellulari in classe, gruppi whatsapp, chat….), piegandoli al nostro servizio e restituendoli alla loro prima matrice di mezzi di comunicazione.
La DAD ha fatto esplodere il sistema delle conoscenze e dei rapporti interpersonali, proprio come una iniezione nelle vene di un cadavere, svelandone la fitta trama fino ad allora invisibile e che correva pur tuttavia già da prima sotto traccia. Ciò che resta è qualcosa di scarnificato ma che con il suo reticolato riproduce le sembianze di ciò che era e che voglio credere possa tornare a rivivere. Nulla sarà gettato di ciò che abbiamo appreso in questi mesi, finanche l’umiltà di imparare, la voglia di farlo e il desiderio di riuscirci. Certo ci saranno parti che si sono dissolte, là dove la “sostanza” non è arrivata….saranno quelle che faranno più fatica a riemergere da questa morte apparente.

Ricostruita la pelle che ci regalerà nuove carezze, gli odori e la carne che custodisce un cuore che ha continuato a pulsare, la rete che abbiamo costruito renderà più solido tutto l’impianto perché, come nel nostro slogan….La Scuola siamo Noi e, seppur con una indicibile fatica, la rete che abbiamo costruito è ricca di fiammelle che hanno tenuto viva la luce”.

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Fuori strada con la sua auto, perde la vita sull’apecchiese, settantasettenne tifernate

Un incidente mortale, nel pomeriggio di ieri, lungo la SR 257 apecchiese al confine tra Umbria e Marche a pochi metri dal confine di Bocca Seriola, è costato la vita ad un uomo di 77 anni residente a Città di Castello. L’auto condotta dal tifernate è finita fuori dalla carreggiata, finendo la sua corsa in un dirupo, con un volo di oltre 30 metri. Sono stati i Vigili del Fuoco di Città di Castello a ritrovare la salma, allertati dalla denuncia dei familiari che non avevano più notizie del settantasettenne. L’auto e la salma sono stati recuperati grazia all’ausilio della autogru.

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Quartiere ecologico Riosecco: depositato a firma dei consiglieri Guerri, Minciotti, Tavernelli, Rigucci, ODG per la riqualificazione dell’area

Il quartiere ecologico di Riosecco e’ un quartiere giovane e popoloso con un grande cuore verde. Un parco immenso dotato di ampi parcheggi, un percorso ciclopedonale, aree verdi…una zona che ha tutte le caratteristiche per essere un “quartiere green”, un elemento attrattivo, luogo di socialità per ragazzi, famiglie e anziani oltre che funzionale per le attività commerciali del Quartiere. Un luogo con delle caratteristiche speciali nella nostra città che può essere punto di riferimento per chi lo vive e per tutti i tifernati ma che proprio per questo ha bisogno in questo momento che vengano superate alcune criticità.
Ripristinare le porte d’accesso e recinzione in corrispondenza degli ingressi al Parco della Fornace prevedendone e gestendo apertura e chiusura, installare un sistema di videosorveglianza, realizzare un’area di sgambatura recintata per gli amici a quattro zampe che fanno ormai parte della vita di tutti noi facendo si che possano in sicurezza accompagnare i propri padroni, riqualificare la zona interna al parco che un tempo ospitava il laghetto dei cigni, realizzare tra via Domenico Marinelli e via dei Platani un’area verde dotata di panchine, completamente assenti in tutto il quartiere.
Questi sono alcuni degli elementi contenuti nell’ordine del giorno sul Quartiere ecologico di Riosecco e che nasce dalle sollecitazioni dei suoi stessi abitanti. Un ordine del giorno con cui si richiedono alcuni interventi (accanto ad altri già prontamente messi in campo dall’Amministrazione da alcuni mesi) che sono necessari per garantire a tutti i cittadini la vivibilità e massima fruibilità in sicurezza degli spazi che caratterizzano questo giovane e verde quartiere.

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Color Glass DELOCALIZZA: PD Città di Castello “una vittoria di tutti. Un’ottima notizia per il territorio di Trestina”

Color Glass DELOCALIZZA: Una vittoria di tutti.

Un’ottima notizia per il territorio di Trestina.

Esprimiamo la nostra soddisfazione per la conclusione della vicenda Color Glass che abbiamo seguito all’interno delle istituzioni e dall’esterno partecipando alle numerose assemblee. Una scelta quella di delocalizzare che rispetta le giuste istanze dei cittadini e le corrette regole della politica; un risultato raggiunto in tre anni, evitando di cavalcare onde emotive ma lavorando attraverso il confronto fra le parti.
Un ringraziamento vogliamo esprimerlo a tutti quei cittadini, ai responsabili dei vari livelli amministrativi e sanitari, che hanno permesso questo risultato. Così come al Comitato Salute e Ambiente che ha sollevato per primo la questione.

Ci eravamo impegnati, prima in Commissione Assetto del Territorio il 22/09/2017, poi in Consiglio Comunale quattro giorni dopo con uno specifico ordine del giorno, a chiedere la delocalizzazione dell’azienda nonostante il voto contrario alla delocalizzazione di Fratelli d’Italia e della Lega.
L’azienda lo aveva accettato chiedendo legittimamente la corretta valutazione autorizzativa della propria attivita imprenditoriale, nella commissione il 21 settembre 2018, “dichiarandosi disponibile a valutare la possibilità di delocalizzare”

In questa legislatura, forti di questa esperienza, siamo riusciti ad adottare delle norme tecniche (compatibilità urbanistica) che renderanno impossibili nuove attività similari, fortemente impattanti, a ridosso dei centri abitati e zone sensibili come scuole, asili, ospedali case di riposo ecc.
Anche alcune osservazioni del comitato, su questa linea, sono state fatte proprie dall’Amministrazione Comunale.
E ora che voltiamo pagina, dedicheremo tutti i nostri sforzi, a far ripartire la nostra economia, il nostro sistema produttivo, mettendo identica attenzione e impegno nella salvaguardia dell’ambiente compromesso anche per altre vicende in territori e comuni limitrofi.
Quello che ci interessa è il bene dei cittadini, il lavoro e la produzione delle aziende, a patto che tutto si realizzi nel rispetto della salute e della salvaguardia ambientale.
Tutto questo era stato un impegno preso.
Questo è un impegno mantenuto.

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