“Basta silenzi o frasi di circostanza: l’emergenza Coronavirus è tangibile in tutto il territorio comunale di Città di Castello, in primis all’ospedale, e il sindaco Bacchetta, invece di fornire dettagliate informazioni, ed essere in costante contatto con i suoi cittadini, si cela in un silenzio assordante e compare in sporadici video o comunicati stampa tardivi e poco esplicativi”: è il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini ad intervenire facendosi portavoce delle tante persone che chiedono informazioni e cerca di farsi promotore, attraverso una task force di forze politiche ed imprenditoriale per non lasciare soli i tifernati, soprattutto “coloro che lavorano in ambito sanitario”.
“La gente è stanca, esasperata. Notizie, vere, false, a metà tra realtà e fantasia, circolano, soprattutto nel web e le persone si spaventano ancora di più. Serve un leader che sappia comunicare tempestivamente le informazioni e che comunichi qual è la reale situazione delle persone positive a Città di Castello, per tutelare tutti i cittadini. Il quinto piano dell’ospedale di Città di Castello è stato chiuso e alcuni operatori sanitari, medici, infermieri, oss e osa, sono in stato di isolamento. Alcuni dei quali già risultati positivi al tampone. Lo ha comunicato, con una nota inviata domenica 15 marzo nel tardo pomeriggio, la Usl Umbria 1. I tamponi, inoltre, sembrerebbero essere ancora troppi pochi rispetto alle persone che potrebbero aver contratto il virus. Sarebbe, seppur ormai già tardivo, arrivato il momento di chiedere a gran voce di avere più tamponi disponibili per poter verificare che, almeno gli operatori in ambito sanitario, stiano bene e non contagino altre persone”.
“Stiamo parlando di persone, nostri concittadini, amici, parenti, vicini di casa che possono essere loro malgrado entrati in contatto con persone positive al Codiv-19 e che vanno assolutamente tutelate. Basta silenzi e mezze verità – urla Sassolini – Bacchetta dica la realtà dei fatti. Il nostro ospedale non è in grado di sopportare questo tipo di emergenza. Già a suo tempo avevo presentato un’interrogazione circa la non idoneità dell’ospedale ad ospitare casi di malattie infettive ed avevo già proposto, a suo tempo, di inviare casi particolari a Perugia, dove c’è un reparto idoneo, oppure di attrezzare una parte del nosocomio tifernate alla degenza di pazienti con patologie infettive. Per la loro ed altrui sicurezza. Non è stato fatto. L’ospedale avrebbe continuato ad ospitare chiunque anche in questo periodo di emergenza ed ora viene chiuso un reparto. Com’è la situazione negli altri reparti? Soprattutto al pronto soccorso, come stanno i nostri medici ed infermieri? Hanno il materiale di protezione idoneo per non contagiarli? Sono madri e padri, figli e figlie di tutti noi: devono essere protetti per svolgere questo delicato ed indispensabile lavoro”.
“Mi giunge voce, ma non avendolo ufficializzato il primo cittadino né la Usl Umbria 1, rimane una voce come tante altre, che oltre ai tamponi scarseggerebbero anche le mascherine e i guanti. Io mi metto a disposizione per cercare di reperirne il maggior numero possibile per aiutare il lavoro ospedaliero. Ma da solo è poco. Basta guardare i colori delle bandiere politiche, basta note stampe tardive: serve un serio lavoro di squadra. Tutti noi consiglieri comunali, di opposizione e di maggioranza, dobbiamo metterci al servizio del cittadino dando un contributo reale all’emergenza: uniamoci e dalle nostre conoscenze cerchiamo di reperire mascherine, guanti e quant’altro per proteggere il nostro ospedale che, nonostante le criticità, conta un personale serio e di alta qualità”.
“Caro sindaco, quattro anni fa è stato chiamato dalla città al ruolo di primo cittadino, di leader del nostro Comune: è il momento di tirare fuori la grinta e il coraggio e combattere, tutti insieme, con gli alleati e gli oppositori politici, con il mondo sanitario e con tutti i tifernati, per uscire da questa emergenza. Ma per farlo serve chiarezza e realismo. Non temporeggiamenti e mezze verità”.
Emergenza Codiv-19, Sassolini (FI): “Bacchetta se ci sei batti un colpo, basta silenzi o frasi di circostanza, vogliamo sapere qual è la reale situazione nel territorio tifernate”
Coronavirus, 85 nuovi casi di Covid-19 in Toscana. In tutto 866 i contagi dall’inizio dell’emergenza
Sono 85 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 866 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Sette guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), cinque guarigioni cliniche e 14 decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 840. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 70 a 98 anni, affette da più patologie.
Per quanto riguarda i ricoveri, le maxi-emergenze che raccolgono i relativi dati informano che questi ultimi saranno disponibili solo in tarda serata. Il dato sarà quindi inserito nel comunicato di domani.
I numeri che fotografano la situazione toscana a lunedì 16 marzo sono quelli che l’assessorato al diritto alla salute ha trasmesso entro le 16.30 al Ministero della salute, e che il capo della Protezione civile Angelo Borrelli comunicherà nella consueta conferenza stampa delle ore 18.
Di 866 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 186 Firenze, 90 Pistoia, 45 Prato (totale Asl centro: 321), 138 Lucca, 117 Massa-Carrara, 78 Pisa, 53 Livorno (totale Asl nord ovest: 386), 50 Grosseto, 66 Siena, 43 Arezzo (totale sud est: 159).
Dal 1° febbraio ad oggi sono stati esaminati in tutto 5.910 tamponi, per 5.196 pazienti (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).
Dal monitoraggio giornaliero (il dato in questo caso è aggiornato a mezzogiorno di oggi) sono invece 8.455 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.032 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di questi ultimi, sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 1.628 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 241 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto). Gli altri 4.423 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 602 nella Asl centro, 2.200 nella Asl nord ovest e 1.621 nella Asl sud est.
Coronavirus: 164 i positivi in umbria, 420 fuori dall’isolamento fiduciario
Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 15 marzo, 164 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre 4 pazienti sono guariti.
Nella provincia di Perugia i positivi sono 104 e 60 in quella di Terni: sono ricoverati in 45, di cui 29 nell’ospedale di Perugia e 16 in quello di Terni. Dei 45 ricoverati, 15 sono in terapia intensiva, 7 nell’ospedale di Perugia e 8 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 1995: di questi, 1428 sono nella provincia di Perugia e 567 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 14 marzo, sono stati eseguiti 1093 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 420 soggetti usciti dall’isolamento di cui 287 nella provincia di Perugia e 133 in quella di Terni.
Emergenza coronavirus Bacchetta “occorre razionalità, calma ed intelligenza”
“Non c’è stata poca comunicazione, ognuno sta lavorando moltissimo, anche se nessuno ha poteri speciali. Occorre razionalità, calma ed intelligenza. Lo dico ai non numerosissimi sciocchi che scrivono sui social dichiarazioni deliranti. Saranno rintracciati e verrà il momento di fare chiarezza. Stiamo lavorando con rischio personale. E’ un dovere che abbiamo, però chiediamo non solo la massima collaborazione ma anche buon gusto e intelligenza. I dati ufficiali, gli unici che siamo autorizzati a comunicare, arrivano nel pomeriggio”
Emergenza coronavirus: Unione montana valtiberina “interventi sociali urgenti e protezione dei cittadini a riscio garantita”
L’Unione Montana della Valtiberina Toscana informa che con riferimento agli interventi sociali urgenti a protezione dei cittadini a rischio, il servizio non è interrotto e si rende disponibile a progettare percorsi di sostegno individualizzati, come la consegna dei pasti o dei medicinali. Ogni comune dell’Unione può quindi attivare in tal senso l’assistente sociale di riferimento.
Per eventuali contatti/necessità telefonare ai seguenti numeri:
Assistente sociale Agostini Roberta 0575/757886 mail r.agostini@valtiberina.toscana.it
Assistente sociale Angeli Elisabetta 0575/714103 mail e.angeli@valtiberina.toscana.it
Assistente sociale Fontana Elena 0575/730217 mail e.fontana@valtiberina.toscana.it
Assistente sociale Guidobaldi Laura 0575/730296 l.guidobaldi@valtiberina.toscana.it
Assistente sociale Signoretti Brunella 0575/730254 mail run@valtiberina.toscana.it
Montone – Emergenza Covid-19, aperto il COC comunale. Attivato il servizio gratuito di consegna medicinali e generi alimentari di prima necessità. Chiusi parchi e cimiteri
Il Comune di Montone, pur non registrando alcun caso nel proprio territorio di Covid-19, per contrastare la diffusione del virus e tutelare la propria comunità, ha adottato apposite misure di prevenzione tramite tre ordinanze firmate dal sindaco Mirco Rinaldi.
In particolare il 14 marzo è stato attivato il Centro operativo comunale (C.O.C.) al fine di assicurare, nell’ambito del territorio comunale la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, in relazione alla situazione di emergenza nazionale. I servizi attivati, grazie al supporto del Gruppo di protezione civile di Montone e del Gruppo alluvionale Alto Tevere sono il servizio gratuito di consegna medicinali e generi alimentari di prima necessità per le persone impossibilitate e prive di rete familiare.
Il Sindaco ha inoltre disposto, con altra ordinanza, che l’accesso agli uffici comunali, fino al 3 aprile, è consentito esclusivamente per servizi e procedure indifferibili e urgenti, previo appuntamento con gli uffici competenti.
Infine, a tutela di tutta la popolazione, è stata disposta la chiusura di parchi, aree sportive pubbliche e cimiteri fino al 3 aprile.
L’amministrazione rende noto che in tutto il territorio la polizia locale effettua controlli giornalieri per gli spostamenti non giustificati.
“Al momento non ci sono casi nel territorio comunale – riferisce il sindaco Mirco Rinaldi -. Invito tuti i cittadini a stare a casa e rispettare tutte le direttive impartite dal Governo e dall’Istituto Superiore di Sanità per contrastare l’emergenza del coronavirus. Il Comune ha attivato un canale informativo riservato nel proprio sito internet, dove la popolazione può accedere alle informazioni aggiornate sul coronavirus. Tutte le notizie aggiornate saranno disponibili anche nei canali social dell’amministrazione. Per sentirci più vicini e sostenerci in questo difficile momento, in questi giorni attiveremo iniziative che ci faranno sentire ‘meno soli’ nelle nostre abitazioni. Chi vorrà potrà partecipare affacciandosi ai balconi o alle finestre della propria residenza e cantare o ascoltare musica”.
Emergenza coronavirus: Fratini (sindaco di San Giustino) “domani effettueremo la sanificazione nelle strade del nostro comune, attenzione questo non sconfiggerà il Coronavirus”
“Domani effettueremo la sanificazione anche nelle strade del Comune di San Giustino, ma tutti dobbiamo sapere che questo non sconfiggerà il Coronavirus. Chiunque lo dica non è attendibile. Non ne diminuirà gli effetti del contagio ma verrà effettuata perché è giusto provvedere a tutto quanto si può fare per stemperare la tensione. Atteniamoci scrupolosamente alle regole, emanate nell’ultimo decreto governativo, questo al momento è il protocollo da seguire, quello che garantisce maggior sicurezza. Nella giornata di ieri, la nostra polizia Municipale ha effetuato controlli, nel nostro territorio, al fine di controllare il rispetto delle regole, che tutti noi ben conosciamo. Ringrazio di cuore tutti i cittadini, non sono state riscontarte violazioni, avanti così, ne usciremo tutti insieme, più forti e consapevoli”
Emergenza coronavirus: Michele Bettarelli (Pd), “tamponi in modo massiccio anche sugli asintomatici, partendo dai soggetti più esposti, in modo da trovare subito quelli ‘positivi’ ed isolarli”
“Ci troviamo in questi giorni a
fronteggiare l’Emergenza Coronavirus con un forte aumento dei soggetti
positivi fra la popolazione e anche fra gli operatori sanitari. Forse
qualcuno ha preferito non fare tamponi per non creare il panico o perché i
tamponi erano limitati; ma adesso è necessario mettere in sicurezza la
nostra popolazione, iniziando nella nostra regione ad effettuare tamponi in
modo massiccio anche sugli asintomatici e partendo dai soggetti più
esposti”. Così il consigliere regionale Michele Bettarelli (Partito
democratico) in una lettera inviata alla presidente della Regione, Donatella
Tesei e all’assessore alla sanità Luca Coletto.
“Nella lettera – spiega Bettarelli – ho richiesto di eseguire tamponi in
modo massiccio anche sugli asintomatici, in modo da trovare subito i soggetti
positivi e isolarli, così che non possano essere portatori inconsapevoli,
rappresentando l’incognita maggiore di espansione del virus. In
quest’ottica – aggiunge -, Presidenti di Regione si stanno attrezzando ed
esperti autorevoli come il professor Massimo Galli (responsabile di malattie
infettive all’Ospedale Sacco di Milano) sostengono la necessità
“dell’utilizzo massiccio di tamponi agli asintomatici, utile per le misure
di contenimento identificare persone che altrimenti non lo sarebbero e
metterle in quarantena””.
Per Bettarelli vanno dunque effettuati, “adesso, in Umbria, tamponi in modo
massivo, iniziando dai soggetti che in questo momento sono più esposti. È
necessario, ora – conclude – mettere in sicurezza tutti i nostri cittadini.
Fare adesso il massimo sforzo per evitare il peggio”. RED/as
Citerna Covid 19: servizi ai cittadini garantiti, consegne a domicilio per bisognosi Chiusura del mercato infrasettimanale e del cimitero
– L’Amministrazione Comunale di Citerna, pur non registrando alcun caso di contagio da Covid-19 nel proprio territorio, ha messo in atto tutte le disposizioni precauzionali per contrastare le diffusione del virus e garantire i servizi necessari ai propri cittadini. È stato quindi attivato il COC per il monitoraggio del territorio, in collaborazione con la Protezione Civile di Città di Castello e con l’ausilio della costituenda Protezione Civile di Citerna. È stata inoltre garantita ai cittadini in difficoltà la consegna a domicilio di generi alimentari e di farmaci, in collaborazione con gli esercizi commerciali comunali e con la Croce Bianca. Il Sindaco ha inoltre disposto la chiusura di tutti i cimiteri e l’interruzione del mercato infrasettimanale ed ha vietato assembramenti, sia in luoghi pubblici che privati, richiamando la popolazione a restare in casa . “Questi sono i giorni di maggiore diffusione del contagio ed è indispensabile da parte di tutti i nostri cittadini, anche i più giovani, la massima serietà nel rispettare le norme igieniche e comportamentali, per garantire la propria sicurezza e quella di tutta la comunità. ” ha detto il sindaco Enea Paladino “È un sacrificio che tutti dobbiamo fare oggi, per riprendere al più presto le nostre libertà e la nostra vita sociale. Restiamo a casa! Andrà tutto bene.”
Emergenza coronavirus: Bacchetta “sono 9 i positivi, chiusi cimiteri, al via sanificazione delle strade”
“Dobbiamo fare alcune comunicazioni doverose rispetto all’evolversi dell’ Emergenza Coronavirus. Non c’è stata poca comunicazione, ognuno sta lavorando moltissimo, anche se nessuno ha poteri speciali. Occorre razionalità, calma ed intelligenza. Lo dico ai non numerosissimi sciocchi che scrivono sui social dichiarazioni deliranti. Saranno rintracciati e verrà il momento di fare chiarezza. Stiamo lavorando con rischio personale. E’ un dovere che abbiamo, però chiediamo non solo la massima collaborazione ma anche buon gusto e intelligenza. I dati ufficiali, gli unici che siamo autorizzati a comunicare, arrivano nel pomeriggio: i casi sono 9 casi di cui uno di importazione. Fino a ieri la situazione era sotto controllo, poi si è verificata la vicenda dell’ospedale, come molti di voi sapranno. Voglio ringraziare gli operatori che stanno lavorando con grande abnegazione e grandi rischi. Il contatto con il soggetto positivo è precedente alle norme restrittive e ha determinato un’ esposizione di medici ed infermieri al virus. Nella giornata di domani avrò maggiori informazioni”.
“La situazione è complessa come dovunque – prosegue il sindaco – tutti stanno lavorando alacremente ma non si vince cercando capri espiatori. Tutti stanno lavorando nei limiti delle capacità ma con grande abnegazione e al personale dei reparti dell’ospedale interessati da questa vicenda saranno sottoposti ai tamponi. Stiamo lavorando anche cercare di reperire più tamponi possibili, anche se non è nostra competenza diretta, per rifornire le categorie in prima linea, medici e infermieri dell’ospedale e della Muzi Betti. Effettueremo anche la sanificazione delle strade ma tutti dobbiamo sapere che non sconfiggerà il Coronavirus. Chiunque lo dica non è attendibile. Non ne diminuirà gli effetti del contagio ma verrà effettuata perché è giusto provvedere a tutto quanto si può fare per stemperare la tensione. Tuttavia se si aspettano miglioramenti miracolosi, non ci saranno”. “Abbiamo chiuso i cimiteri – conclude il sindaco, annunciando misure ulteriori di limitazione alla circolazione – siamo nella fase di massima espansione del virus. Chi è colpito dal virus non è un colpevole o un nemico. Il virus può colpire chiunque e a queste persone va la massima solidarietà, non certo la caccia alle streghe. Un atto che mi dà molta amarezza. Il fatto peggiore è la mancanza di solidarietà. Noi daremo costantemente comunicazione di casi di positività e i provvedimenti relativi presi in sede ospedaliera. Io sarò tutti i giorni in comune, la positività potrei averla anch’io e non saperlo. Questo messaggio deve essere chiaro altrimenti diventiamo barbari. Stiamo tranquilli: noi c’è stata e ci sarà la massima trasparenza. Abbiamo un unico limite da rispettare: il rispetto della privacy. I dati che diamo dato sono certi e sono stati comunicati dalla Asl ieri pomeriggio. Stiamo combattendo una grande battaglia che ci mette tutti a dura prova chiedo buon gusto e buon senso. Chi è più esposto rischia di più e fa rischiare la sua famiglia. Merita rispetto”.
Compostiere e sgravi fiscali, l’iniziativa del Comune di Sansepolcro
Promuovere l’attività di compostaggio domestico per una sempre più corretta gestione dei rifiuti, per diminuire lo smaltimento in discarica e per risparmiare. L’amministrazione comunale di Sansepolcro sta aggiornando l’albo dei compostori su base volontaria. Così come previsto dal Regolamento Comunale, agli stessi sarà applicata una riduzione del 10% sulla TARI.
I cittadini possono dotarsi autonomamente di una compostiera e poi, per farsi riconoscere lo sgravio, inviare una mail all’indirizzo protocollo.comunesansepolcro@legalmail.it mettendo nell’oggetto: “Compostiere per sgravio TARI” fornendo i seguenti dati: nome e cognome dell’iscritto a ruolo Tari; indirizzo di residenza e dell’ubicazione della compostiera; numero di telefono; volume della compostiera litri e/o metri cubi (specificare se calcolato o ricavato dalla scheda tecnica o riportato sulla compostiera stessa). Alla mail dovrà essere allegato l’apposito modulo compilato e il documento di identità.
Il termine per presentare la domanda è l’8 aprile 2020, data entro la quale il Comune vorrebbe ricostruire il quadro completo dei compostori per richiedere il relativo accreditamento sulla raccolta differenziata che ATO Toscana Sud riconosce ai comuni che smaltiscono una parte dei propri rifiuti tramite il compostastaggio.
“Dobbiamo assolutamente ridurre la quantità di rifiuti prodotti e con le compostiere possiamo farlo, realizzando una filiera virtuosa del riciclo – dichiara l’assessore ai Beni Comuni Gabriele Marconcini – Con la riduzione dell’inquinamento si possono ottenere anche benefici economici. Un ringraziamento va alle Pro Loco di Santa Fiora, Gricignano, Gragnano, Cisa, Trebbio che aiuteranno il Comune nella diffusione delle informazioni e sosteranno i cittadini nel reperimento delle compostiere”.
Il compostaggio è un processo biologico di decomposizione delle sostanze organiche che produce il terriccio, utilizzabile come fertilizzante. Ecco cosa selezionare per la compostiera: scarti alimentari (residui di frutta e verdura, fondi di tè e caffè, gusci di uova spezzettati, avanzi di cibo); scarti del giardino e dell’orto (potature, foglie secche, fiori appassiti, erba); scarti biodegradabili (carta non patinata, cartone, trucioli di legno non trattato); solo in piccole quantità: le foglie di piante resistenti alla degradazione come magnolia, noce castagno, aghi di conifere, lauroceraso.
La campagna informativa e la Guida al compostaggio domestico sono realizzati in sinergia da Comune di Sansepolcro e Sei Toscana.
Per informazioni, i cittadini possono visitare il sito internet del Comune (www.comune.sansepolcro.ar.it) o contattare i referenti delle Pro Loco oppure telefonare a:
Urp: 0575 732687 – 0575 732688
Ufficio Ambiente: 0575 732289 – 0575 732274
Farmacie: attivato il servizio di consegna farmaci a domicilio
Immediato riscontro, da parte di Federfarma Arezzo, all’accordo raggiunto a livello nazionale dalla Croce Rossa Italiana con la Federazione Nazionale dei titolari di Farmacia Privata, per rendere subito operativo un servizio di consegna a domicilio dei farmaci, fornendo risposte concrete e immediate all’aumento di richieste da parte dei cittadini che non possono muoversi da casa, in particolare in questa emergenza Coronavirus, che si aggiunge a quello già prestato da tempo dalle Farmacie Private.
“E’ già partita, infatti – spiega il presidente di Federfarma Arezzo, Roberto Giotti – la nostra circolare operativa a tutte le Farmacie di Arezzo e Provincia con le indicazioni e la relativa locandina di informazione per il Pubblico, ed è già in via di realizzazione il primo incontro operativo con il Presidente di Croce Rossa Arezzo per l’organizzazione territoriale Provinciale del sistema di consegna non solo nella città di Arezzo, ma anche e soprattutto nei piccoli Comuni, disagiati e rurali, dove questo impegno diventa di fatto un vero e proprio salvavita per malati cronici, fragili e persone in difficoltà”.
Il Presidente Giotti, infatti informa, che “il servizio può essere richiesto esclusivamente al numero verde 800.065510 della C.R.I, attivo H/24, 7 giorni su 7, dalle persone già in possesso della ricetta medica, con oltre 65 anni, dai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (>37,5°), più in generale da persone non autosufficienti o sottoposte alla misura della quarantena o, in ogni caso, risultati positivi al virus Covid-19. All’atto della richiesta, la persona richiedente dovrà indicare l’indirizzo di ritiro della ricetta e della consegna dei farmaci.” “Il servizio – secondo Federfarma Arezzo – assume una enorme rilevanza sociale per la popolazione e valorizza al massimo il ruolo della Farmacia come primo Presidio essenziale ed indispensabile del Servizio Sanitario Nazionale sul territorio, sempre pronto ad andare incontro alle esigenze del cittadino”.
“Ampliando il servizio di consegna dei farmaci a domicilio, che si affianca a quello già effettuato da tempo dalle Farmacie Private– rivendica il Presidente aretino con una punta di orgoglio – le Farmacie Private dimostrano, ancora una volta, un fondamentale spirito di iniziativa e un instancabile impegno per assicurare alla popolazione tutta l’assistenza di cui ha bisogno: le Farmacie ci sono sempre e comunque, soprattutto in un momento così difficile, in cui tutti – Cittadini, Operatori del Sistema Sanitario, Medici, Infermieri, Istituzioni e politica – sono messi a dura prova”. Ma come si fa ad accedere a questa opportunità? Nulla di complicato, è una modalità semplice da attivare anche per persone anziane che potrebbero avere poca dimestichezza con tecnologie complicate: il servizio si attiva componendo il numero verde 800.065510 della C.R.I., che è attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
“Il Personale della Croce Rossa Italiana – spiega ancora Giotti – che sarà sempre riconoscibile dall’uniforme per evitare dubbi o problemi di identificazione da parte delle persone che ricevono a casa il farmaco richiesto, ritira la ricetta o il promemoria cartaceo presso l’indirizzo indicato dal Richiedente e si reca presso la Farmacia più vicina al domicilio o indicata dell’Utente: abbiamo voluto con questo accordo rendere ancora più efficace, anche sul territorio aretino, il servizio di consegna dei farmaci a domicilio a tutti gli anziani e le persone vulnerabili, già messo da tempo in atto direttamente dai nostri Farmacisti soprattutto nelle aree più disagiate e problematiche. Però, in questo periodo di sacrifici e responsabilità in prima linea per le Farmacie, è fondamentale fare rete per essere al fianco di chi è maggiormente a rischio”.
In conclusione, nulla è dovuto dagli Utenti per lo svolgimento del servizio, oltre a quello eventualmente necessario per l’acquisto dei Farmaci, che una volta prelevati in Farmacia con la ricetta dagli Operatori della C.R.I., saranno consegnati in busta chiusa secondo l’attuale Normativa sulla Privacy. Tale servizio aggiuntivo di consegna del farmaci a domicilio da parte della Croce Rossa, in collaborazione con Federfarma, verrà svolto per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, temporaneamente prevista dal Governo, attualmente fino al 3 Aprile 2020, salvo probabili successive proroghe.
Emergenza Covid-19, firmate dal sindaco due ordinanze: la prima per la chiusura di parchi, giardini, aree verdi comunali compresa la Pineta Ranieri e la seconda per la chiusura dei cimiteri presenti nel territorio comunale
Il sindaco Luca Carizia, nella mattinata di lunedì 16 marzo, ha firmato due nuove ordinanze volte a fronteggiare l’emergenza da virus Covid-19. Il primo atto ordina la chiusura al pubblico dei parchi, giardini e aree verdi comunali compresa la Pineta Ranieri da oggi, lunedì 16 marzo, sino a venerdì 3 aprile incluso. Con la seconda ordinanza viene stabilita la chiusura al pubblico dei cimiteri comunali dal 16 marzo al 3 aprile compreso. Sarà garantita, comunque, l’erogazione dei servizi di ricevimento, inumazione, tumulazione, delle salme e delle ceneri in base alle ordinarie disposizioni, ammettendo la presenza per l’estremo saluto di un limitato numero di familiari.
La provincia di Arezzo attiva il lavoro agile
La Provincia di Arezzo riduce le presenze dei dipendenti in ufficio per l’emergenza sanitaria nazionale Covid-19, ma senza interrompere la sua operatività. Rallenta ma non si ferma, si lavora ma con ranghi ridotti, attivando così tutte le procedure e le precauzioni per tutelare il personale e ridurre i rischi del contagio. Con decreto della Presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini n.45 del 13 marzo 2020, sono state adottate misure di contenimento del personale in servizio, recependo così le direttive ministeriali. Modifiche che riguardano una diversa articolazione oraria dell’Ente, fruizione d’ufficio di ferie pregresse, misure precauzionali in tema di riunioni, Lavoro Agile – Emergenza LAEM, e la rotazione dei dipendenti, per consentire un contingente minimo di personale a presidio di ciascun ufficio.
Silvia Chiassai Martini Presidente della Provincia dichiara : “Siamo in una fase particolare della nostra vita, un momento difficile, ma il nostro Ente si è già attrezzato come era giusto che fosse. Le misure adottate per l’emergenza epidemiologica riducono al minimo la presenza fisica in ufficio ad eccezione di quei servizi ritenuti indifferibili ed essenziali. Ci siamo attivati da subito con lo smart working per rendere la Provincia di Arezzo più telematica e al passo con i tempi. Ad oggi il 60 % dei dipendenti della Provincia di Arezzo lavorano in modalità lavoro agile, ovvero con connessione da remoto, per questo voglio ringraziare il servizio informatica dell’ente perché ha permesso di organizzare in corsa una piattaforma digitale e attivare questa nuova modalità di lavoro, già prevista tra l’altro da anni dalle direttive della funzione pubblica. E’ fondamentale utilizzare tutti gli strumenti tecnologici a disposizione, io stessa ne faccio grande utilizzo per i molteplici ruoli istituzionali che sono chiamata a ricoprire. Lo smart working, che noi abbiamo chiamato lavoro agile in modalità emergenziale, è una grande opportunità sia per il dipendente che per l’Ente poiché permette di non fermarci e portare avanti ogni attività, la dove non sia necessaria una presenza fisica nelle sedi lavorative. Per chi rimane in ufficio, obbligo il rispetto di distanze, spazi organizzati con un addetto in ogni ufficio che ruota con i colleghi, oltre ad avere fornito dispositivi di protezione di mascherine, guanti e dispenser di amuchina. Ringrazio tutti i dipendenti della Provincia che stanno facendo quadrato per non fermare l’Ente, per la serietà e l’impegno che stanno dimostrando”.
Emergenza coronavirus: gruppo nuoto CRT “disponibili ad effettuare una donazione, in favore dell’ospedale di Città di Castello, per l’acquisto di un ventilatore polmonare”
Non si ferma la gara di solidarietà, per sostenere la sanità dl nostro territorio. “Siamo disponibili ad effettuare una donazione in favore dell’ospedale di Città di Castello per l’acquisto di un ventilatore polmonare” queste le parole del presidente del gruppo nuoto CRT tifernate Maurizio Grilli “è un momento difficile per tutti abbiamo deciso, come associazione, per quello che possiamo, di aiutare l’ospedale tifernate, in questo momento di grande emergenza. Siamo un’associazione di volontariato, che opera nel campo della riabilitazione post traumi ortopedici e neurologici, lo facciamo da anni, nelle piscine di San Giustino e Città di Castello. Credo sia indispensabile” conclude Grilli “che tutti noi ci si stringa, simbolicamente, attorno agli operatori sanitari, che sono in prima linea per combattere il coronavirus e che stanno combattendo, per la nostra salute”
Coronavirus, a Umbertide partita la sanificazione delle strade
Al via la sanificazione delle strade umbertidesi. L’intervento, effettuato da Gesenu, è partito nella mattinata di lunedì 16 marzo dal centro storico e si estenderà al resto della città.
La soluzione utilizzata è un ottimo germicida, funghicida e battericida.
Il Comune di Umbertide consiglia ai propri cittadini, pur utilizzando prodotti non tossici, non corrosivi e non irritanti, di prestare particolare attenzione in concomitanza con gli interventi di sanificazione, in particolare evitando il contatto prolungato con pelle e occhi.
Emergenza coronavirus: sospesi i ricoveri nel reparto medicina dell’ospedale di Città di Castello
Sospesi tutti i ricoveri nel reparto medicina dell’ospedale di Città di Castello, questo a seguito del riscontro attraverso il tampone, della positività a coronavirus di quattro pazienti. Dal primo esame, i sintomi non erano riconducibili all’infezione per la quale è stata dichiarata l’emergenza.
“Appena accertata e verificata la positività dei pazienti in cura” ha dichiarato il direttore sanitario Tedesco “è stato immediatamente isolato tutto il quinto piano dell’ospedale e disposto l’isolamento dei ricoverati insieme a quello del personale entrato in contatto con loro. Al momento due operatori sono risultati positivi al tampone, e posti in isolamento fiduciario. All’esito del tampone negativo, sono stati dimessi i pazienti che potevano lasciare l’ospedale. Si sta procedendo ad eseguire tamponi, a quei pazienti potenzialmente a rischio, contemporaneamente è stata attivata l’opera di sanificazione dell’intera area del reparto medicina. Le attività di ricovero per gli altri reparti vengono garantite, perché avvengono in spazi completamente indipendenti dal reparto di medicina”
Suicidio a Sansepolcro. Donna di settant’anni si getta dal ponte del torrente Afra
Sconforto a Sansepolcro, per il suicidio di una donna di 70 anni che si è tolta la vita gettandosi dal ponte del torrente Afra, in località Riello. L’allarme è scattato questa mattina intorno alle 8 quando un passante, ha notato un’auto con le chiavi ancora inserite nel quadro. L’uomo, ha visto il corpo della settantenne, vicino alla cascata, al di sotto del ponte di San Martino. Giunti sul posto, il personale medico del 118, non ha potuto che constatarne il decesso, probabilmente avvenuto per l’impatto da un’altezza di circa 15 metri. Per il recupero del cadavere, sono stati allertati i vigili del fuoco del locale distaccamento. Il corpo e a disposizione delle autorità competenti, per l’espletamento della formalità di rito, affidate alla Polizia del commissariato biturgense. Ancora sconosciute le cause del gesto, che sono al vaglio degli inquirenti.


