Da domani Lunedì 16 marzo 2020 Giuliano Tartufi, azienda storica con sede a Pietralunga con 70 dipendenti rimarrà chiusa per un periodo non determinato. Questa scelta è stata fatta per far sì che tutti i nostri dipendenti, collaboratori e partner vivano questo già difficilissimo momento con grande serenità e con i loro cari.
Faremo utilizzare loro giorni di ferie e permessi e verremo incontro a tutte le esigenze di ognuno, come sempre.
È anche per preservare la salute delle nostre 2000 anime che vivono e lavorano nel nostro bellissimo borgo di Pietralunga, dato il grande andirivieni di persone e corrieri che la GT movimenta. Abbiamo attuato fino ai giorni passati tutte le procedure per poter lavorare in massima sicurezza ma ci è sembrato giusto fare Questo senza obblighi di alcun genere ma in assoluta autonomia.
Saremo pronti a ripartire più forti e più determinati di prima.
Siamo disponibili – conclude Giuliano Martinelli – a fare una donazione all’ospedale di Città di Castello per poter acquistare materiale necessario e utile per far fronte all’emergenza.”
Emergenza coronavirus: chiude, a tempo indeterminato, la Giuliano Tartufi, al fine di garantire la sicurezza dei propri dipendenti
Coronavirus, altri 151 tamponi positivi. Sono 781 i contagiati dall’inizio dell’emergenza
Sono 151 i nuovi casi positivi al coronavirus Convid-19 registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani, e salgono dunque a 781 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Tenuto conto di sette guarigioni virali, i cosiddetti ‘negativizzati’ (uno in più rispetto a ieri), cinque guarigioni cliniche e dieci decessi (l’ultimo è un ottantottenne di Poggibonsi, ricoverato alle Scotte dal 7 marzo), i casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 759. Spetterà in ogni caso all’Istituto di sanità superiore attribuire le morti al coronavirus: si tratta infatti di persone, da 70 a 98 anni, affette da più patologie. Duecentoottantadue sono al momento i ricoverati in ospedale, di cui 107 in terapia intensiva.
I numeri che fotografano la situazione toscana a domenica 15 marzo sono quelli che l’assessorato al diritto alla salute ha trasmesso entro le 16.30 al Ministero. Per questo potrebbero esserci dati diversi nelle comunicazioni delle aziende sanitarie che arrivassero più avanti nel corso del pomeriggio.
Di 781 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non necessariamente sempre corrisponde con quella di residenza: 162 Firenze, 79 Pistoia, 42 Prato (totale Asl centro: 283), 130 Lucca, 108 Massa-Carrara, 71 Pisa, 50 Livorno (totale Asl nord ovest: 359), 38 Grosseto, 60 Siena, 41 Arezzo (totale sud est: 139).
Dal 1° febbraio ad oggi sono in tutto stati esaminati 5.132 tamponi, in alcuni casi sono stati effettuati più test per la stesso paziente.
Dal monitoraggio giornaliero, il dato è in questo caso quello a mezzogiorno di oggi, sono invece 7.443 (1.259 in più in ventiquattro ore) le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 3.725 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di quest’ultimi sono 2.163 nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 142 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 277 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto). Gli altri 3.718 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 573 nella Asl Centro, 1.632 nell’Asl Nord Ovest e 1.513 nell’Asl Sud Est.
87enne positivo al coronavirus trasferito da Abbadia alle malattie infettive del San Donato
Nella serata di ieri, un paziente di 87 anni della provincia di Siena, ricoverato all’ospedale di Abbadia San Salvatore, è stato dichiarato positivo al virus Covid-19.
L’uomo, risultato negativo al primo tampone, era stato ricoverato nel reparto di medicina. All’aggravarsi dei sintomi, i medici hanno ritenuto necessario un approfondimento diagnostico e la ripetizione di un nuovo tampone per il Coronavirus, a cui il paziente è risultato questa volta positivo.
Immediatamente è stato trasferito presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale San Donato di Arezzo. I familiari dell’uomo che con lui sono stati a più stretto contatto, non presentano sintomatologia. Il medico di medicina generale ne sta comunque monitorando la situazione per decidere, nel caso, un eventuale isolamento domiciliare.
L’AUSL Toscana sud est ha disposto l’immediata sanificazione del reparto dov’era ricoverato il paziente, così come da protocollo. È stata eseguita, come da prassi, l’indagine aziendale da cui è emerso che tutti i protocolli di sicurezza sono stati applicati.
Calo delle donazioni di sangue, la Asl Toscana sud est sensibilizza i cittadini a non smettere di donare
La situazione nelle tre province
Grosseto – “Si può continuare a donare in tutta sicurezza come di consueto e dobbiamo farlo perchè il sangue è sempre indispensabile e salva le vite”.
Con questo appello la Asl Toscana sud est si associa al Centro Nazionale Sangue nell’azione di sensibilizzazione dopo la segnalazione alle aziende sanitarie di una decisa diminuzione delle donazioni riscontrabile negli ultimi mesi a livello nazionale e che interessa particolarmente i gruppi A e 0, negativo e positivo.
Tale calo potrebbe derivare dal contesto di timore creato dall’emergenza coronavirus. E’ un errore pensare che l’eventuale diffusione del virus riguardi le donazioni di sangue che sono e non certo da adesso garantite da un servizio effettuato nel rispetto di tutte le norme igieniche e da personale esperto. Inoltre non vi è nessuna evidenza scientifica che ne dimostri la correlazione.
Tuttavia, per tutelare ancora di più i donatori, anche la Sud est ha previsto, dove necessario, percorsi dedicati di accesso ai centri trasfusionali degli ospedali.
Provincia di Grosseto
All’ospedale Misericordia di Grosseto, chi vuole donare potrà arrivare, accedendo in auto dall’ingresso su via senese, fino alla sbarra davanti al parcheggio del nuovo blocco ospedaliero. Lì, suonando il campanello, un operatore darà istruzioni su dove parcheggiare all’interno dell’area e come raggiungere il Trasfusionale seguendo la segnaletica predisposta, fino al vecchio ingresso al piano -1. I donatori che comunque avranno già la prenotazione, devono essere in possesso di autocertificazione per l’accesso al parcheggio nella zona riservata.
“L’emergenza coronavirus sta pesando in maniera significativa sulle donazioni di sangue che nei primi due mesi del 2020 hanno subito un decremento di 172 donazioni rispetto al solo mese di dicembre 2019, molto meno rispetto a quanto accadeva nell’arco di un solo mese prima dell’emergenza coronavirus – spiega Fabrizio Niglio, direttore UOC Immuematologia e Medicina Trasfusionale – Questi dati ci devono far riflettere sulla necessità di tenere alta l’attenzione e di un’azione comune per mantenere il livello delle donazioni a un valore tale da consentirci di poter curare tutti i pazienti che hanno necessità di sangue, per trasfusioni come i pazienti affetti da patologie croniche (anemia, talassemia, tumore, patologie dell’anziano), interventi chirurgici inderogabili ed eventi traumatici. La carenza di sangue sta interessando tutta l’Italia, questo significa che non potremo contare sul supporto delle altre regioni. Faccio quindi un appello a tutta la popolazione affinchè, chi può, venga a donare sangue. Il personale sanitario del Trasfusionale del Misericordia e le associazioni di volontariato saranno come sempre a supporto dei pazienti. Le urgenze anche nel tempo del coronvirus non si fermano e c’è sempre e comunque bisogno di sangue disponibile per fronteggiarle. Continuiamo ad avere le stesse richieste di sangue ma con un numero di donatori nettamente ridotto. L’accesso al Trasfusionale è sicuro e tutti i donatori vengono controllati subito prima di iniziare il percorso donazione (pre triage). Chi già è donatore conosce bene la scrupolosità con cui operiamo e in questo delicato momento ancora di più. Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e maggiori informazioni allo 0564 – 485235 o 0564- 48618”.
Provincia di Arezzo
La modalità di accesso al Centro trasfusionale del San Donato resta invariata dato che si accede tramite ingresso indipendente. All’entrata, i donatori troveranno un infermiere che eseguirà un pre-triage con misurazione della temperatura e somministrazione di gel alcolico igienizzante.
“Anche la provincia di Arezzo sta subendo un forte calo delle donazioni pari al – 25% – spiega Roberto Zadi, direttore Uosd Immunoematologia e medicina trasfusionale – Tra gennaio e i primi giorni di febbraio di questo anno, abbiamo raccolto dalle 132 alle 145 unità di sangue, nelle scorse settimane il numero è sceso a 77. In situazione di normalità, il nostro centro riceve ogni giorno circa 35 donatori, nell’ultimo periodo sono a mala pena 12. L’emergenza sangue è evidente e generalizzata, i timori delle persone sono comprensibili, ma i pazienti che hanno necessità di trasfusioni non possono aspettare che passi questo momento. I presidi ospedalieri pubblici hanno interrotto tutte le attività programmate, ma oltre alle urgenze, rimangono tutti quei pazienti con patologie croniche di natura ematologica e non, tutte persone la cui qualità della vita, o la vera e propria sopravvivenza è legata alla trasfusione di sangue e di piastrine. L’unica raccomandazione importante è quella di prendere appuntamento e rispettare scrupolosamente l’orario assegnato per evitare inutili assembramenti”.
Anche prima dell’emergenza COVID-19, chi effettuava una donazione veniva controllato attraverso una serie di analisi del sangue e la rilevazione della temperatura, come da prassi. Ad ogni modo, al momento attuale è impossibile accedere negli ospedali e raggiungere i reparti senza passare dai check point, organizzati alle entrate principali dei presidi che filtrano e monitorano l’ingresso delle persone.
Provincia di Siena
Per quanto riguarda i due presidi ospedalieri di Campostaggia a Poggibonsi e Nottola a Montepulciano non si è fortunatamente registrata la stessa situazione di carenza di sangue degli altri ospedali. Ciò non toglie che resta di assoluta importanza mantenere il trend positivo attuale anche in ottica di eventuale sostegno alle altre province.
Alla luce dell’attuale situazione nel nostro paese, il Centro Nazionale Sangue ha ritenuto comunque necessario diffondere una circolare con le misure che i donatori devono adottare, consultabile al link https://www.centronazionalesangue.it/.
L’appuntamento per la donazione avviene tramite le associazioni di volontariato delle diverse province (AVIS, Gruppi Fratres e CRI) con le quali, come sempre l’Azienda opera in stretto contatto o direttamente presso i Centri Trasfusionali.
L’Azienda ringrazia tutti coloro che vorranno continuare, anche e soprattutto in un momento di così grave difficoltà, la loro opera di donazione volontaria, consapevole, anonima e gratuita.
Perchè serve essere responsabili, in questo momento. La testimonianza di chi, la terapia intensiva l’ha vissuta davvero, ma non per l’emergenza coronavirus
Serve responsabilità, da parte di tutti. Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare, dopo il suo consenso, il video realizzato dal professor Emanuele Olivieri. Una testimonianza di chi, la terapia intensiva la vissuta davvero, non per il dramma coronavirus che stiamo vivendo in questo momento, ma per un grave problema di salute. Per questo è fondamentale, rispettare le regole, perchè la terapia intensiva può servire anche per altri motivi e non solo per l’emergenza legata al coronavirus.
Coronavirus, il presidente Rossi firma l’ordinanza su centri diurni e linee guida sui percorsi diagnostici
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato oggi una nuova ordinanza, con ulteriori misure per prevenire e contenere la diffusione dell’epidemia da Covid-19.
Sono due le azioni disposte con il provvedimento: la chiusura temporanea, fino al 3 aprile 2020, delle strutture semiresidenziali per anziani e disabili, i cosiddetti centri diurni, e l’istituzione di una commissione di esperti per definire le linee guida di indirizzo per i percorsi di cura destinati ai pazienti affetti da Covid-19.
La sospensione da lunedì 16 marzo delle attività dei centri diurni – disposta dopo un confronto con i gestori delle strutture e le rappresentanze sindacali dei lavoratori – risponde alla necessità di rafforzare ulteriormente le misure di sorveglianza sanitaria per contenere e mitigare l’espansione della malattia infettiva, soprattutto per la popolazione più fragile ed esposta al rischio di contagio, come anziani e disabili.
Resta fermo che nei casi ritenuti necessari dai servizi competenti, l’assistenza sarà comunque garantita sulla base di singoli piani assistenziali personalizzati, ove possibile dalle stesse strutture in raccordo con i servizi territoriali aziendali di riferimento (le Asl): presso il domicilio degli assistiti o, eventualmente, attraverso la predisposizione di piani residenziali temporanei.
Le eventuali attività assistenziali necessarie verranno rimborsate da parte delle Asl utilizzando le risorse destinati alle convenzioni in essere con i centri diurni.
L’altra disposizione dell’ordinanza presidenziale riguarda, come detto, l’istituzione di una commissione di esperti, designati dai direttori generali delle Aziende sanitarie e coordinata dal direttore regionale competente in materia di diritto alla salute, con il compito di definire, entro la giornata di lunedì 16 marzo, le linee guida di indirizzo per il percorso diagnostico-terapeutico in ambito ospedaliero e sanitario per pazienti affetti da Covid-19.
La commissione, in particolare, dovrà delineare le caratteristiche cliniche e terapeutiche che sarà necessario attivare, in un crescente livello di intensità di cura, dal momento dell’entrata in ospedale del paziente fino all’eventuale ricovero in terapia intensiva.
La commissione avrà anche il compito di aggiornare costantemente le linee guida, in relazione con l’evoluzione della situazione complessiva.
Emergenza coronavirus: Pro Loco Piosina, stanziati fondi per acquisto di materiale sanitario da donare all’ospedale di Città di Castello
La pro-loco di Piosina vista la problematica situazione che sta vivendo tutta la popolazione non vuole stare in disparte ma mettersi a disposizione della comunità’ ( di piosina e di tutto il territorio tifernate ) con una o più iniziative a sostegno diretto degli abitanti di piosina e della struttura ospedaliera. “Abbiamo stanziato come consiglio direttivo una somma importante (per la nostra associazione) a favore di un intervento volto all’accquisto di materiale sanitario da donare all’ospedale tifernate o alla produzione diretta di mascherine il più conformi possibili alle normative di legge da mettere a disposizione gratuitamente a chi ne abbia bisogno”. “E’necessario – precisa Nicola Allegria- qui a Piosina, ma credo in tutte le pro loco del territorio tifernate diffuse in maniera cosi capillare, intraprendere ‘iniziative, che per una volta non ci vedono solo come gli organizzatori di sagre, spettacoli o eventi culturali, ma protagonisti di un sostegno alla nostra comunita’ e se utile alla struttura ospedaliera e ai sui dipendenti a tutti i livelli, medici e personale sanitario, messi in questo periodo a cosi’ dura prova . #andratuttobene
Coronavirus, Rossi: “Oggi in arrivo 94 mila mascherine sicure, tra certificate e testate”
Polemiche sulle mascherine inviate dalla Protezione civile nazionale. Gli ordini degli infermieri scrivono in Toscana una lettera aperta per chiedere dispositivi adeguati e indicazioni su quali utilizzare e dove. Il presidente della giunta regionale Enrico Rossi spiega: “Le mascherine della Protezione civile sono in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore della sanità. Ma siamo in emergenza sanitaria ed occorre distribuire in questo momento tutto quello che abbiamo. Sto comunque preparando un atto, assieme agli esperti dell’unità di crisi, per il corretto uso dei dispositivi”. Sarà un vademecum che classificherà le mascherine in base all’efficacia e dirà quale utilizzare per ogni circostanza.
“Per quel che riguarda la Regione Toscana – prosegue e tranquillizza Rossi – attraverso Estar distribuiremo nella sola giornata di oggi 94 mila dispositivi sicuri, tra certificati o testati. Si tratta di 40 mila mascherine a marcatura CE, idonee dunque a tutti gli effetti, e di 54 mila autoprodotte in Toscana in tessuto non tessuto a triplo strato e con elastico, già testate dal dipartimento di chimica dell’Università di Firenze, di qualità certamente migliore rispetto a quelle della Protezione civile nazionale e che riceveranno secondo le procedure la validazione dell’Istituto superiore di sanità nelle prossime ore”. Ieri erano già state distribuite 39.500 mascherine ‘made in Tuscany” di ugual tipo e 95.300 della pro tezione civile nazionale.
“Non è comunque il tempo delle polemiche – conclude Rossi – e a tutti gli operatori sanitari inviamo il nostro ringraziamento ed apprezzamento per il grande lavoro che svolgono ogni giorno. Il nostro impegno è massimo per consentire loro di continuare a lavorare in sicurezza e tranquillità. In questo modo, tutelando anzitutto la salute dei lavoratori, siamo certi che arriveremo fino in fondo e ce la faremo”.
“La bellezza salverà il mondo”: il museo diocesano di Città di Castello, posta su facebook immagini e opere d’arte”
Il Museo Diocesano di Città di Castello in questo delicato momento di pandemia che colpisce molti paesi del mondo inclusa l’Italia vuole comunicare attraverso l’arte bellezza, fiducia e speranza. Rifacendosi a Dostoevski fa proprio il monito “La bellezza salverà il mondo” e in questa ottica ha iniziato e sta continuando a postare nelle sue pagine social le immagini delle opere d’arte conservate all’interno della struttura museale diocesana e propone anche foto del ricco patrimonio ecclesiastico: chiese, santuari, pievi, torri e tanto altro. In linea con le disposizioni adottate dal Ministero per il contenimento del Covid-19 il Museo diocesano ha fatto sua la politica “Io resto a casa” – dice Catia Cecchetti – accompagnando questo periodo di isolamento che interessa tutti noi con immagini di bellezza e di straordinaria spiritualità in grado di sollevare, speriamo almeno un po’, il nostro animo. In accordo con l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Città di Castello e in linea con la politica culturale della Regione Umbria “Scoprendo l’Umbria anche da casa” e con AMEInteressa la salute di tutti, sono a disposizione le pagine fb del Museo diocesano e anche quella dedicata all’Oratorio di San Crescentino a Morra di Città di Castello e quella della Madonna di Donatello opera in terracotta conservata nella piccola sacrestia della Chiesa di San Francesco a Citerna. Altra pagina nella quale si potrà viaggiare nei luoghi dell’arte è quella dei Musei Ecclesiastici Umbri dove ben 13 strutture di tutta la Regione Ecclesiastica Umbria posteranno immagini, opere e luoghi di elevata spiritualità cristiana. Il Museo diocesano tifernate è presente anche nella pagina instagram – museodiocesanocdc – nella quale si impegna a proporre luoghi di straordinaria suggestione e spazi in cui la mente può trovare sollievo e il cuore speranza.
La prima carrella di immagini hanno riguardato: il Campanile cilindrico di Città di Castello di impianto ravennate dei secc. XI-XII, la suggestiva piazza V. Gabriotti dove si trova la sede del Museo Diocesano e monumenti quali la Basilica Cattedrale dedicata ai Santi Florido e Amanzio e la Torre civica; nelle immediata periferia tifernate il Santuario Madonna di Belvedere e della Madonna del Transito a Canoscio; nel Comune di Citerna la terracotta raffigurante la Madonna di Donatello nella piccola sacrestia della Chiesa di San Francesco.
Seguiteci, dateci suggerimenti, commentate, e scriveteci ai seguenti indirizzi:
fb Museo Duomo Città di Castello – Oratorio di San Crescentino – Madonna di Citerna – MEU – Musei Ecclesiastici Umbri –
mail museo@diocesidicastello.it
Piu’ firme che residenti, tutti i cittadini di Monte Santa Maria Tiberina (Pg) e non solo, dicono no all’installazione dell’antenna alle porte del paese
Tutto è iniziato una ventina di giorni fa,quando da voci di paese sono venuto a conoscenza della volontà dell’amministrazione di installare una antenna ripetitore WIND/3 della altezza di 28/30m proprio all’ingresso del paese di M.S.M.TIBERINA (PG)
Abbiamo subito chiesto udienza al sindaco che suo malgrado ha ammesso l’esistenza di questo progetto, presentato nel mese di ottobre 2019 al Comune e successivamente autorizzato con determina del Responsabile del Servizio Tecnico n7/ST del 21/01/2020 e quindi l’ impossibilità di opporsi, senza però aver informato la popolazione di tale scelta. Grazie all’aiuto di tanti abbiamo quindi formato un comitato spontaneo di salute e ambiente con il quale ci stiamo impegnando a difendere il territorio ed il nostro diritto a vivere in un ambiente sano per noi e per i nostri figli.
Abbiamo manifestato subito il nostro dissenso esponendo striscioni davanti al sito di installazione, proponendo subito una petizione per la raccolta firme e stampato manifesti per informare la popolazione dei rischi che ci saremmo trovati ad affrontare.
A tutt’oggi le firme raccolte ammonterebbero a diverse centinaia su carta e a circa 3.000 sui social (change.org) . Questo dimostra che la maggior parte dei cittadini è al corrente dai danni da inquinamento elettromagnetico ed allo stesso tempo sono contrari a qualsiasi installazione che deturpi per sempre il nostro meraviglioso territorio causando un devastante impatto ambientale.
Bisogna tenere in considerazione anche il fatto che in molte regioni compresa la nostra, le compagnie stanno optando per la sostituzione delle antenne con la fibra ottica sotto traccia ed è inoltre accertato che le emissioni delle antenne sono pericolosissime per la salute.
Il Sindaco di M.S.M.Tiberina ci ha promesso che si impegnerà a trovare un altro luogo meno impattante per l’antenna (meglio sarebbe farne a meno) e noi la prendiamo in parola e aspettiamo fiduciosi.
L’appello che facciamo a tutti e di appoggiarci contro l’installazione di questa antenna e che la Wind/3 non deturpi la bellezza dei nostri paesi millenari. Vorrei inoltre che la Compagnia Telefonica che ha scelto M.S.M.Tiberina come luogo su cui installare la propria antenna si rendesse conto che quest’ultima recherà più danno che profitto non solo a noi cittadini e CLIENTI,ma all’immagine stessa dell’azienda in modo indelebile, basti pensare che al centro del Paese c’è asilo e scuola pubblica che sono il fiore all’occhiello del nostro Comune e i nostri bambini saranno esposti h24 a onde elettromagnetiche. Non è solo il fatto gravissimo della Salute dei cittadini ad essere in grave pericolo, ma anche un ulteriore danno patrimoniale e di immagine per il nostro comune così apprezzato anche dai tantissimi stranieri che lo hanno scelto come luogo di residenza o vacanza, minacciando l’abbandono delle proprie abitazioni, causando quindi anche un danno all’indotto del turismo della nostra zona.I cittadini in primis si sono impegnati per preservare la bellezza di questo borgo perché vogliono che resti così “intatto”, quello che è certo é che é giunto il momento che tutti facciano la loro parte: Comune, Privato e Compagnia Telefonica.
#preserviamolasuabellezza
Caso coronavaris a Umbertide: “sarete aggiornati in tempo reale, state a casa, tanti non hanno ancora capito la gravità del momento. L’appello video del Sindaco Carzia”
“Sono stato appena informato dalla dottoressa Daniela Felicioni, direttore del distretto sanitario Alto Tevere della Usl Umbria 1, di un caso di positività nel Comune di Umbertide. Si tratta di un anziano ora in isolamento. Durante la giornata vi terremo costantemente informati. In tanti non hanno ancora capito la gravità del momento, rimanete a casa, uscite solo in caso di vera necessità”.
Emergenza coronavirus: attivato numero sportello del cittadino 075 9002686
Per l’emergenza COVID 19, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del comune di Città di Castello ha attivato “On line”, telefono 075 9002686. L’ufficio risponderà alle chiamate tutti i giorni compresa la domenica dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Per ogni informazione si può scrivere a urp@cittadicastello.gov.it.
Coronavirus: caso di positività ad Umbertide. L’annuncio del Sindaco Carizia
“Sono stato appena informato dalla dottoressa Daniela Felicioni, direttore del distretto sanitario Alto Tevere della Usl Umbria 1, di un caso di positività nel Comune di Umbertide. Si tratta di un anziano ora in isolamento. Durante la giornata vi terremo costantemente informati”.
Il sindaco Luca Carizia
Dramma a Città di Castello. Uomo di sessantasei anni, di San Giustino si getta dalle scale antincendio dell’ospedale. Morto sul colpo
Dramma all’ospedale di Città di Castello, dove un sessanteseienne, si è tolto la vita, lo scorso venerdì, gettandosi dalla scale antincendio dell’ospedale tifernate. L’uomo di origine straniera, ma residente a San Giustino era ricoverato quando, al termine delle cure, ha lasciato la sua camera, senza che nessuno se ne accorgesse, per compiere il drammatico gesto, morto sul colpo per il violetto impatto con il terreno. Panico tra i passanti, visto che tutto è accaduto a pochi dal parcheggio. Sul posto, per i rilievi di rito, le autorità competenti
Emergenza Coronavirus: uffici Umbra Acque chiusi dal 16 al 23 marzo 2020
Umbra Acque comunica di aver disposto la sospensione delle attività di distacco delle forniture idriche, e la possibilità’ di dilazionare i pagamenti delle bollette per i clienti con difficoltà economiche.
Al tempo stesso lo Sportello Provinciale di Perugia, str. di Santa Lucia 1/ter e gli Sportelli Digitali di Gualdo Tadino, Città di Castello, Todi e Castiglione del Lago SARANNO CHIUSI
dal 16/03/2020 e fino al 25/03/2020.
I clienti che hanno preso un appuntamento per il servizio in tele presenza da Perugia verso gli Sportelli Digitali saranno contattati telefonicamente dai nostri operatori per ricevere il servizio atteso.
Si ricorda che la clientela può comunque richiedere tutti i servizi e le informazioni attraverso i canali, contestualmente potenziati:
- web (www.umbraacque.com alla sezione My Umbra Acque),
- telefonici (800 00 55 43 numero verde gratuito da rete fissa, 075 501 43 01 da cellulare)
Le misure adottate, a tutela prevalente della salute pubblica, sono coerenti con le finalità’ del DPCM 11 marzo u.s, gli orientamenti generali dell’ARERA, le linee guida specifiche dell’AURI del 13 marzo u.s. e gli indirizzi del Gruppo Acea.
Coronavirus, 141.816 le mascherine distribuite in Toscana nelle ultime 24 ore
Sono 141.816 le mascherine distribuite nelle ultime 24 ore alle strutture sanitarie del SSR dalla Regione Toscana. Di queste 39.500 sono “Made in Tuscany” e 102.316 provenienti dalla Protezione Civile nazionale. A questi numeri si aggiungono 5.330 protezioni facciali, sempre provenienti dalla Protezione Civile. Tutto il materiale distribuito è idoneo.
Di seguito la distribuzione, struttura per struttura, delle mascherine e delle protezioni facciali.
Mascherine “Made in Tuscany”
(mascherine di tipologia chirurgica testate dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze)

In totale nella giornata di oggi sono state distribuite 39.500 mascherine “Made in Tuscany”.
Mascherine “Protezione Civile nazionale” (chirurgiche, FFP2, FFP3)
(mascherine di tipologia chirurgica validate da struttura commissariale)

In totale nella giornata di ieri sono state distribuite 95.300 mascherine chirurgiche standard, 6.036 mascherine FFP2, 980 mascherine FFP3; oltre a 5.330 protezioni facciali.
Coronavirus, 160 nuovi casi di Covid-19 in Toscana
Ad oggi sono complessivamente 630 i tamponi risultati positivi e sono in tutto 160 i nuovi casi positivi al test per il Coronavirus in Toscana rispetto al monitoraggio di ieri, venerdì 13 marzo. Sono emersi dalle analisi condotte nei laboratori di virologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi (53), in quella di Pisa (43) e in quella di Siena (64).
Si ricorda che si tratta dei dati comunicati oggi alle ore 16.30 dagli uffici dell’assessorato al diritto alla salute, che verranno trasmessi al Ministero della salute, e rilanciati ufficialmente dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli nella consueta conferenza stampa quotidiana delle ore 18.
E’ possibile che più avanti nel corso del pomeriggio le aziende sanitarie possano trasmettere dati differenti essendo stati rilevati più avanti nel pomeriggio o nella serata.
Ad oggi sono complessivamente 630 i tamponi risultati positivi al test del Coronavirus Covid-19. Questa la suddivisione per provincia di segnalazione: 132 Firenze, 96 Lucca,
88 Massa Carrara, 63 Pistoia, 62 Pisa, 58 Siena, 40 Livorno, 33 Prato , 31 Grosseto,27 Arezzo. Il che porta ad un totale per la Asl centro di 228, per la Asl nord ovest di 286 e per la Asl sud est di 116.
Ad oggi sono 6 le guarigioni virali (casi negativizzati), 5 le guarigioni cliniche e 630 i casi attualmente positivi. Nove i decessi. Sono 8 uomini e una donna di età compresa tra i 70 e i 98 anni e tutti affetti da patologie concomitanti già possedute. Tre risiedevano in provincia di Lucca, tre in provincia di Massa Carrara, uno ciascuno in quelle di Pistoia, Pisa e Livorno.
Dal 1° febbraio ad oggi, sono in tutto 4.595 i tamponi eseguiti nei tre laboratori.
Dal monitoraggio giornaliero sono 6.880 le persone in isolamento domiciliare, di cui 3.502 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 1.188 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 151 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto).
Caso coronavirus a San Giustino: Fratini “circola messaggio wattsapp, privo di ogni fondamento, l’autore o gli autori verranno perseguiti penalmente”
In queste ore, sta ciircolando un messaggio wattsapp privo di fondamento e veridicità e che sta generando un allarmismo ingiustificato, l’autore o gli autori verranno perseguiti penalmente. E’ un momento difficile, chiedo senso di responsabilità, non verranno tollerati gesti o atti, che possano procurare allarme tra la popolazione. Vi chiedo di stare vicino agli operatori sanorati, che stanno lavorando incessantemente, per garantire la nostra salute e di continuare a comportarvi con il senso civico e la responsabilità, mostrata in questi giorni”


